CORTE DI APPELLO Sezioni Civili. Pensioni Assegno sociale Requisito reddituale Rilevanza reddito occulto Indizi gravi, precisi e concordanti.

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1 CORTE DI APPELLO Sezioni Civili Pensioni Assegno sociale Requisito reddituale Rilevanza reddito occulto Indizi gravi, precisi e concordanti. Corte d Appello di Torino 05.04/ , n. 624 Pres. Girolami Rel. Fierro Caberlotto ( Avv. Fiorio ) INPS ( avv. Bagnasco ). Gli elementi quali la dichiarazione dell assistito in merito alla percezione di un reddito da lavoro, i movimenti del conto corrente dai quali risultano pagamenti per varie utenze ed il possesso di titoli azionari ed obbligazionari nonché la titolarità di altro conto corrente la cui esistenza era stata sottaciuta, la proprietà di un autovettura di elevata cilindrata con costi rilevanti di manutenzione, costituiscono indizi gravi, precisi e concordanti circa l esistenza di un reddito occulto incompatibile con la concessione dell assegno sociale. FATTO - Con sentenza 5.5/ il tribunale di Torino respingeva il ricorso proposto da Caberlotto Mario inteso ad ottenere la condanna dell Inps al pagamento dell assegno sociale con decorrenza Con ricorso depositato il Caberlotto Mario ha proposto appello chiedendo l'accoglimento delle conclusioni in epigrafe trascritte. Si è costituito l'inps chiedendo il rigetto del ricorso. All udienza del la causa è stata discussa e decisa con la lettura del dispositivo. DIRITTO - L art. 3 comma 6 legge n. 335 recita: Con effetto dal 1 gennaio 1996, in luogo della pensione sociale e delle relative maggiorazioni, ai cittadini italiani, residenti in Italia, che abbiano compiuto 65 anni e si trovino nelle condizioni reddituali di cui al presente comma è corrisposto un assegno di base non reversibile fino ad un ammontare annuo netto da imposta pari, per il 1996, a lire , denominato assegno sociale. Se il soggetto possiede redditi propri l assegno è attribuito in misura ridotta fino a concorrenza dell importo predetto, se non coniugato, ovvero fino al doppio del predetto importo, se coniugato, ivi computando il 1

2 reddito del coniuge comprensivo dell eventuale assegno sociale di cui il medesimo sia titolare Non si computano nel reddito i trattamenti di fine rapporto comunque denominati, le anticipazioni sui trattamenti stessi, le competenze arretrate soggette a tassazione separata, nonché il proprio assegno e il reddito della casa di abitazione. Il Caberlotto risulta proprietario della casa in cui vive e fino alla fine del 2003 è stato proprietario di una Mercedes, sostiene di aver vissuto, dopo la liquidazione della propria azienda avvenuta nel 1999, con i proventi ricavati dalla liquidazione dei macchinari e con qualche aiuto umanitario. Il tribunale ha ritenuto dimostrata l esistenza di redditi occulti in capo al Caberlotto sulla base dei seguenti elementi: - i vigili accertatori hanno notato all interno dell appartamento del Caberlotto, situato in centro ed arredato con cura, un computer portatile con stampante fax di ultima generazione; - sul conto corrente bancario risultano addebitate le spese relative ad abbonamenti Viacard, Omnitel, Infostrada e Noicom indici di una significativa disponibilità economica; - può presumersi l avvenuta ricostituzione del consorzio familiare con la moglie separata con la conseguente necessità di computare anche la capacità reddituale della coniuge. L appellante, riducendo la domanda al periodo / per avergli l Inps riconosciuto la pensione di reversibilità a seguito del decesso della moglie separata avvenuto il , censura la sentenza deducendo: 1. l inversione dell onere probatorio operata dal tribunale che ha erroneamente preteso la prova negativa della impossidenza di redditi; 2. l irrilevanza degli accertamenti svolti dai vigili essendo ininfluente tanto la proprietà dell alloggio di abitazione espressamente riconosciuta tale dalla legge ai fini della concessione dell assegno 2

3 sociale quanto la proprietà di un auto immatricolata nel 1995; 3. che la titolarità di un patrimonio, ed in particolare il capitale versato sul conto corrente, non è incompatibile con l assegno sociale; 4. che gli estratti conto del 2003 evidenziano uscite mensili di euro 966,51 mentre i movimenti bancari del 2004 danno un saldo iniziale di euro 5.548,82 ed un saldo finale di euro 3.000,00 rendendo evidente l inesistenza di guadagni occulti; 5. la non corrispondenza al vero della ricostituzione del consorzio familiare con la moglie separata. Ritiene la corte che, conformemente a quanto affermato dal primo giudice, gli elementi istruttori acquisiti valutati nel loro insieme costituiscano indizi gravi, precisi e concordanti della titolarità di un reddito occulto in capo al Caberlotto. Gli elementi indiziari decisivi in questo senso sono: - la dichiarazione resa dal Caberlotto ai vigili urbani sull esaurimento dei risparmi dell attività precedente e sull aiuto economico ricevuto da una signora malata cui egli presta assistenza: si tratta di una dichiarazione confessoria della percezione di un reddito da lavoro essendo l aiuto economico in cambio di assistenza assimilabile ad una retribuzione; - la circostanza che, per l ostruzionismo del Caberlotto, sia rimasto ignoto il nominativo della beneficiaria della prestazione di assistenza è del tutto irrilevante poiché non smentisce la percezione di un reddito occulto, - i movimenti del conto corrente dimostrano con tutta evidenza che il Caberlotto sopravviveva ( con una certa agiatezza visti gli esiti dell accertamento operato dai vigili urbani) grazie ad una fonte di reddito diversa dalla utilizzazione dei risparmi accumulati sul conto corrente posto che contrariamente a quanto apoditticamente 3

4 affermato nell atto di appello e smentito dai documenti prodotti dallo stesso appellante- non vi sono prelievi mensili di somme destinate al sostentamento bensì solo addebiti di varie utenze telefoniche, di Viacard e pagamenti di spese condominiali il che dimostra inequivocabilmente che egli percepiva un reddito occulto ed ulteriormente conferma il contenuto della dichiarazione confessoria di percepire quello pleonasticamente denominato aiuto economico da una persona cui presta assistenza; - fino alla fine del 2003 è stato proprietario di una Mercedes di cilindrata 2000, autovettura con costi di gestione assai elevati e di notevole valore venduta poi per 5.550,00 euro; contrariamente a quanto affermato dall appellante -peraltro in modo del tutto immotivato- la titolarità dell autoveicolo non è affatto ininfluente ed irrilevante. L art. 2, II comma d.p.r. 600/73 nel testo introdotto dalla L. 413/91 espressamente qualifica come elementi indicativi di capacità contributiva la disponibilità in Italia ed all estero di autoveicoli nonché le utenze telefoniche. La disposizione è stata costantemente interpretata dalla suprema corte nel senso che la disponibilità di tali beni costituisce una presunzione di capacità contributiva da qualificare legale ai sensi dell art c.c.( cass /05;11300/00); - l estratto conto del mese di aprile 2003 evidenzia una uscita di euro 49,54 per capital gain d.l. 461/97 e l estratto conto di luglio 2003 evidenzia un entrata per dividendi kuroda electric co ltd, circostanza che dimostra la falsità della affermata impossidenza di titoli azionari o obbligazionari; - l estratto conto di maggio 2003 dimostra la titolarità in capo al Caberlotto di un altro conto corrente presso la Fid Eco Banca la cui esistenza è stata ovviamente sottaciuta. 4

5 L appello deve quindi essere respinto avendo l Inps dismotrato che il Caberlotto è titolare di un reddito occulto incompatibile con la concessione dell assegno sociale. Le spese di lite devono essere compensate ex art. 152 disp. Att. c.p.c. (Omissis) 5