competenza, non strumentali all'esercizio delle proprie funzioni istituzionali, suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione.

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1 FINANZIAMENTO INVESTIMENTI Entrate derivanti da alienazione di beni e diritti patrimoniali da destinare agli investimenti (art. 199, comma 1, lett. c), D.Lgs. n. 267/2000 e art. 58, DL 112/2008, conv. In Legge n. 133/2008) i PREVISIONI DI ENTRATA ALIENAZIONI DI BENI Anno 2014 Bene o diritto patrimoniale da alienare Ubicazione Descrizione Salto Aree lottizzabili ,00 Alienazioni di beni strumentali del Comune ,00 Alienazioni di frustoli e ritagli diversi ,00 Montalto Ex Scuole Montalto ,00 TOTALE ENTRATE ,00 SPESE DI INVESTIMENTO ALIENAZIONI DI BENI Anno 2014 Opera da finanziare Rif. Risorsa di entrata Opere di urbanizzazione ,00 Manutenzione acquedotti ,00 Opere di urbanizzazione ,00 TOTALE SPESE ,00 i D.Lgs. n. 267/2000 Art.199.Fonti di finanziamento. 1. Per l'attivazione degli investimenti gli enti locali possono utilizzare: a) entrate correnti destinate per legge agli investimenti; b) avanzi di bilancio, costituiti da eccedenze di entrate correnti rispetto alle spese correnti aumentate delle quote capitali di ammortamento dei prestiti; c) entrate derivanti dall'alienazione di beni e diritti patrimoniali, riscossioni di crediti, proventi da concessioni edilizie e relative sanzioni; d) entrate derivanti da trasferimenti in conto capitale dello Stato, delle Regioni, da altri interventi pubblici e privati finalizzati agli investimenti, da interventi finalizzati da parte di organismi comunitari e internazionali; e) avanzo di amministrazione, nelle forme disciplinate dall'articolo 187; f) mutui passivi; g) altre forme di ricorso al mercato finanziario consentite dalla legge. D.L n. 112 Art.58 Ricognizione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di regioni, comuni ed altri enti locali 1. Per procedere al riordino, gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di Regioni, Province, Comuni e altri Enti locali, nonché di società o Enti a totale partecipazione dei predetti enti, ciascuno di essi, con delibera dell'organo di Governo individua, redigendo apposito elenco, sulla base e nei limiti della documentazione esistente presso i propri archivi e uffici, i singoli beni immobili ricadenti nel territorio di

2 competenza, non strumentali all'esercizio delle proprie funzioni istituzionali, suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione. Viene così redatto il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari allegato al bilancio di previsione nel quale, previa intesa, sono inseriti immobili di proprietà dello Stato individuati dal Ministero dell'economia e delle finanze - Agenzia del demanio tra quelli che insistono nel relativo territorio. (223) 2. L'inserimento degli immobili nel piano ne determina la conseguente classificazione come patrimonio disponibile, fatto salvo il rispetto delle tutele di natura storico-artistica, archeologica, architettonica e paesaggistico-ambientale. Il piano è trasmesso agli Enti competenti, i quali si esprimono entro trenta giorni, decorsi i quali, in caso di mancata espressione da parte dei medesimi Enti, la predetta classificazione è resa definitiva. La deliberazione del consiglio comunale di approvazione, ovvero di ratifica dell'atto di deliberazione se trattasi di società o Ente a totale partecipazione pubblica, del piano delle alienazioni e valorizzazioni determina le destinazioni d'uso urbanistiche degli immobili. Le Regioni, entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, disciplinano l'eventuale equivalenza della deliberazione del consiglio comunale di approvazione quale variante allo strumento urbanistico generale, ai sensi dell'articolo 25 della legge 28 febbraio 1985, n. 47, anche disciplinando le procedure semplificate per la relativa approvazione. Le Regioni, nell'ambito della predetta normativa approvano procedure di copianificazione per l'eventuale verifica di conformità agli strumenti di pianificazione sovraordinata, al fine di concludere il procedimento entro il termine perentorio di 90 giorni dalla deliberazione comunale. Trascorsi i predetti 60 giorni, si applica il comma 2 dell'articolo 25 della legge 28 febbraio 1985, n. 47. Le varianti urbanistiche di cui al presente comma, qualora rientrino nelle previsioni di cui al paragrafo 3 dell articolo 3 della direttiva 2001/42/CE e al comma 4 dell'articolo 7 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i. non sono soggette a valutazione ambientale strategica. (223) 3. Gli elenchi di cui al comma 1, da pubblicare mediante le forme previste per ciascuno di tali enti, hanno effetto dichiarativo della proprietà, in assenza di precedenti trascrizioni, e producono gli effetti previsti dall'articolo 2644 del codice civile, nonché effetti sostitutivi dell'iscrizione del bene in catasto (224). (220) 4. Gli uffici competenti provvedono, se necessario, alle conseguenti attività di trascrizione, intavolazione e voltura (225). 5. Contro l'iscrizione del bene negli elenchi di cui al comma 1 è ammesso ricorso amministrativo entro sessanta giorni dalla pubblicazione, fermi gli altri rimedi di legge (226). (220) 6. La procedura prevista dall'articolo 3-bis del decreto-legge 25 settembre 2001, n. 351, convertito con modificazioni dalla legge 23 novembre 2001, n. 410, per la valorizzazione dei beni dello Stato si estende ai beni immobili inclusi negli elenchi di cui al comma 1. In tal caso, la procedura prevista al comma 2 dell articolo 3-bis del citato decreto-legge n. 351 del 2001 si applica solo per i soggetti diversi dai Comuni e l'iniziativa è rimessa all'ente proprietario dei beni da valorizzare. I bandi previsti dal comma 5 dell articolo 3-bis del citato decretolegge n. 351 del 2001 sono predisposti dall'ente proprietario dei beni da valorizzare (227). (220) 7. I soggetti di cui al comma 1 possono in ogni caso individuare forme di valorizzazione alternative, nel rispetto dei principi di salvaguardia dell'interesse pubblico e mediante l'utilizzo di strumenti competitivi, anche per quanto attiene alla alienazione degli immobili di cui alla legge 24 dicembre 1993, n (228) (221) 8. Gli enti proprietari degli immobili inseriti negli elenchi di cui al comma 1 possono conferire i propri beni immobili anche residenziali a fondi comuni di investimento immobiliare ovvero promuoverne la costituzione secondo le disposizioni degli articoli 4 e seguenti del decreto-legge 25 settembre 2001, n. 351, convertito con modificazioni dalla legge 23 novembre 2001, n. 410 (229). (220) 9. Ai conferimenti di cui al presente articolo, nonché alle dismissioni degli immobili inclusi negli elenchi di cui al comma 1, si applicano le disposizioni dei commi 18 e 19 dell'articolo 3 del decreto-legge 25 settembre 2001, n. 351, convertito con modificazioni dalla legge 23 novembre 2001, n. 410 (230). (220) 9-bis. In caso di conferimento a fondi di investimento immobiliare dei beni inseriti negli elenchi di cui al comma 1, la destinazione funzionale prevista dal piano delle alienazioni e delle valorizzazioni, se in variante rispetto alle previsioni urbanistiche ed edilizie vigenti ed in itinere, può essere conseguita mediante il procedimento di cui all'articolo 34 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e delle corrispondenti disposizioni previste dalla legislazione regionale. Il procedimento si conclude entro il termine perentorio di 180 giorni dall'apporto o dalla cessione sotto pena di retrocessione del bene all'ente locale. Con la medesima procedura si procede alla regolarizzazione edilizia ed urbanistica degli immobili conferiti. (222)

3 FINANZIAMENTO INVESTIMENTI Avanzo di amministrazione da destinare agli investimenti (art. 199, comma 1, lett. e), D.Lgs. n. 267/00) i PREVISIONI DI ENTRATA Descrizione Avanzo Quota avanzo di amministrazione destinato al finanziamento investimenti.0,00 TOTALE ENTRATE.0,00 SPESE DI INVESTIMENTO Opera da finanziare Rif. Risorsa di entrata Avanzo.0,00 TOTALE SPESE.0,00 i D.Lgs. n. 267/2000 Art.199.Fonti di finanziamento. 1. Per l'attivazione degli investimenti gli enti locali possono utilizzare: a) entrate correnti destinate per legge agli investimenti; b) avanzi di bilancio, costituiti da eccedenze di entrate correnti rispetto alle spese correnti aumentate delle quote capitali di ammortamento dei prestiti; c) entrate derivanti dall'alienazione di beni e diritti patrimoniali, riscossioni di crediti, proventi da concessioni edilizie e relative sanzioni; d) entrate derivanti da trasferimenti in conto capitale dello Stato, delle Regioni, da altri interventi pubblici e privati finalizzati agli investimenti, da interventi finalizzati da parte di organismi comunitari e internazionali; e) avanzo di amministrazione, nelle forme disciplinate dall'articolo 187; f) mutui passivi; g) altre forme di ricorso al mercato finanziario consentite dalla legge.

4 FINANZIAMENTO INVESTIMENTI Avanzi di bilancio destinati ad investimenti (art. 199, comma 1, lett. b), D.Lgs. n. 267/00) i AVANZO DI BILANCIO Descrizione Segno IMPORTO Totale entrate correnti (Titolo I, II e III) Spese correnti Differenza Quote di capitale di ammortamento mutui AVANZO DI BILANCIO SPESE DI INVESTIMENTO Opera da finanziare TOTALE SPESE i D.Lgs. n. 267/2000 Art.199.Fonti di finanziamento. 1. Per l'attivazione degli investimenti gli enti locali possono utilizzare: a) entrate correnti destinate per legge agli investimenti; b) avanzi di bilancio, costituiti da eccedenze di entrate correnti rispetto alle spese correnti aumentate delle quote capitali di ammortamento dei prestiti; c) entrate derivanti dall'alienazione di beni e diritti patrimoniali, riscossioni di crediti, proventi da concessioni edilizie e relative sanzioni; d) entrate derivanti da trasferimenti in conto capitale dello Stato, delle Regioni, da altri interventi pubblici e privati finalizzati agli investimenti, da interventi finalizzati da parte di organismi comunitari e internazionali; e) avanzo di amministrazione, nelle forme disciplinate dall'articolo 187; f) mutui passivi; g) altre forme di ricorso al mercato finanziario consentite dalla legge.

5 FINANZIAMENTO INVESTIMENTI Proventi delle concessioni edilizie da destinare agli investimenti (art. 199, comma 1, lett. c), D.Lgs. n. 267/00) i PREVISIONI DI ENTRATA CONCESSIONI EDILIZIE Anno Anno 2015 Bene o diritto patrimoniale da alienare Ubicazione Descrizione Concessioni edilizie ,00 Concessioni edilizie ,00 Concessioni edilizie ,00 TOTALE ENTRATE ,00 SPESE DI INVESTIMENTO CONCESSIONI EDILIZIE Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno Anno 2015 Opera da finanziare Rif. Risorsa di entrata Manutenzione impianti sportivi ,00 Progetto linea gotica (intervento prevalente) ,00 Manutenzione ordinaria servizio idrico ,00 Manutenzioni straordinarie fognature ,00 Manutenzioni straordinarie impianti sportivi ,00 Progetto linea gotica (intervento prevalente) ,00 Lavori su oratorio del Monte ,00 Manutenzione ordinaria servizio idrico ,00 Manutenzioni straordinarie fognature ,00 Manutenzioni straordinarie impianti sportivi ,00 Opere di urbanizzazione ,00 Spese per l informatica ,00 TOTALE SPESE ,00 i D.Lgs. n. 267/2000 Art.199.Fonti di finanziamento. 1. Per l'attivazione degli investimenti gli enti locali possono utilizzare: a) entrate correnti destinate per legge agli investimenti;

6 b) avanzi di bilancio, costituiti da eccedenze di entrate correnti rispetto alle spese correnti aumentate delle quote capitali di ammortamento dei prestiti; c) entrate derivanti dall'alienazione di beni e diritti patrimoniali, riscossioni di crediti, proventi da concessioni edilizie e relative sanzioni; d) entrate derivanti da trasferimenti in conto capitale dello Stato, delle Regioni, da altri interventi pubblici e privati finalizzati agli investimenti, da interventi finalizzati da parte di organismi comunitari e internazionali; e) avanzo di amministrazione, nelle forme disciplinate dall'articolo 187; f) mutui passivi; g) altre forme di ricorso al mercato finanziario consentite dalla legge.

7 FINANZIAMENTO INVESTIMENTI Assunzione di mutui per il finanziamento degli investimenti (art. 199, comma 1, lett. f), D.Lgs. n. 267/00) Opera da finanziare Istituto mutuante del mutuo Durata Inizio amm.to Rif. Risorsa di entrata. 0,00 Anno ,00 Anno ,00 TOTALE. 0,00

8 FINANZIAMENTO INVESTIMENTI Altre forme di ricorso al mercato finanziario per il finanziamento investimenti (art. 199, comma 1, lett. g), D.Lgs. n. 267/00) Opera da finanziare Forma di ricorso al mercato finanziario Durata Rif. Risorsa di entrata Note. 0,00 Anno ,00 Anno ,00 TOTALE. 0,00

9 FINANZIAMENTO INVESTIMENTI Entrate correnti destinate per legge agli investimenti (art. 199, comma 1, lett. a), D.Lgs. n. 267/2000) PREVISIONI DI ENTRATA Descrizione. 0,00 Anno ,00 Anno ,00 TOTALE ENTRATE. 0,00 SPESE DI INVESTIMENTO Opera da finanziare Rif. Risorsa di entrata. 0,00 Anno ,00 Anno ,00 TOTALE SPESE. 0,00

10 Altre entrate correnti destinate agli investimenti Esercizio OPERA di bilancio Capitolo di spesa finanziato con risorse di parte corrente 2013 Ampliamento polo scolastico Manutenzioni straordinarie fognature , ,00 Manutenzioni straordinarie impianti sportivi ,00 Manutenzione straordinaria strade ,00 Manutenzioni acquedotti , Totale , Ampliamento polo scolastico ,00 Manutenzione straordinaria strade ,00 Ascensore casa protetta , Totale , Manutenzione straordinaria strade ,00 Acquisto Land Rover , Totale ,00 Totale complessivo ,00

11 FINANZIAMENTO INVESTIMENTI Trasferimenti in conto capitale da destinare agli investimenti (art. 199, comma 1, lett. d), D.Lgs. n. 267/2000) PREVISIONI DI ENTRATA Descrizione Anno 2014 Contributo dalla Regione per progetto linea gotica ,00 Contributo dalla Provincia per manutenzione strade ,00 Contributo dalla Regione per progetto linea gotica ,00 Anno ,00 TOTALE ENTRATE ,00 SPESE DI INVESTIMENTO Anno Anno 2014 Opera da finanziare Rif. Risorsa di entrata Progetto linea gotica ,00 Progetto linea gotica ,00 Manutenzione straordinaria strade ,00 Progetto linea gotica ,00 Progetto linea gotica ,00 TOTALE SPESE ,00

12 FINANZIAMENTO INVESTIMENTI Proventi delle concessioni cimiteriali da destinare agli investimenti (art. 199, comma 1, lett. c), D.Lgs. n. 267/00) PREVISIONI DI ENTRATA CONCESSIONI CIMITERIALI Anno Anno 2015 Bene o diritto patrimoniale da alienare Ubicazione Descrizione Concessioni cimiteriali ,00 Concessioni cimiteriali ,00 Concessioni cimiteriali ,00 TOTALE ENTRATE ,00 SPESE DI INVESTIMENTO CONCESSIONI CIMITERIALI Opera da finanziare Rif. Risorsa di entrata Opere cimiteriali ,00 Opere cimiteriali ,00 Opere cimiteriali ,00 TOTALE SPESE ,00 Comune di Montese Allegato al Bilancio di Previsione 2012

13 FINANZIAMENTO INVESTIMENTI Entrate derivanti da riscossioni di crediti da destinare agli investimenti (art. 199, comma 1, lett. c), D.Lgs. n. 267/2000) PREVISIONI DI ENTRATA Descrizione TOTALE ENTRATE. 0,00 SPESE DI INVESTIMENTO Opera da finanziare Rif. Risorsa di entrata TOTALE SPESE. 0,00

14 SPESE Destinazione dei proventi sanzioni amministrative per violazioni al codice della strada (Risorsa 510) (delibera di Giunta Comunale n. 35 in data 05/04/2012 -adottata ai sensi dell art. 208, comma 4, del D.Lgs. n. 285/92) Ammontare complessivo dei proventi di propria spettanza previsti relativa al periodo 01/01/ /12/ ,00 di cui per somme accertate ai sensi del comma 12 bis dell'art.142 del D.Lgs.285/ Destinazione dei proventi di cui all'art. 208 del D.Lgs.285/1992 Interventi di sostituzione, di ammodernamento, di potenziamento, di messa a norma e di manutenzione della segnaletica delle strade di proprietà dell'ente; Ad.es segnaletica orizzontale e verticale, impianti semaforici, illuminazione pubblica Riferimento minimo sull'accertato TIT FUNZ SERV INT CAP minimo da impegnare Art lett.a 12,50% 3.125, e ,00 Note Per il servizio 1 consideriamo solo il cap.875 Potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, anche attraverso l acquisto di automezzi, mezzi e attrezzature dei Corpi e dei servizi di polizia provinciale e di polizia municipale; Ad.es acquisto o noleggio nuovi veicoli, acquisto o noleggio apparecchiature di controllo Art lett.b 12,50% 3.125, ,00 Capitoli 490, 491, 493, 494 Miglioramento della sicurezza stradale Art lett.c 25,00% 6.250, Ad.es manutenzione delle strade di proprietà dell'ente, sistemazione del manto stradale, assistenza e previdenza per il personale 2 e ,00 Escluso capitolo 875

15 Misure adottate ai sensi del comma 5 bis del DLgs 30/04/1992 n.285 Ad.es assunzioni stagionali, optenziamento dei servizi notturni Art bis 0,00% TOTALE , ,00

16 SPESE Elenco delle spese correnti finanziate con i proventi delle concessioni edilizie (art. 2, comma 8, L. n. 244/2007) PREVISIONI DI ENTRATA Descrizione TOTALE ENTRATE. 0,00 INTERVENTI DI SPESA Descrizione Riferimento risorsa di entrata SPESE CORRENTI SPESE PER MANUTENZIONE ORDINARIA DEL VERDE, DEL PATRIMONIO E DEGLI IMMOBILI TOTALE SPESE. 0,00

17 SPESE Elenco delle spese finanziate con entrate non ripetitive PREVISIONI DI ENTRATA Descrizione 1050 Contributi per concessioni edilizia ,00 10, 70 e 80 Recupero evasione tributaria , Sanzioni al codice della strada ,00 TOTALE ENTRATA INTERVENTI DI SPESA Descrizione Sgravi e rimborsi d imposte e tasse ed altre entrate comunale Riferimento risorsa di entrata , ,00 Finanziamento indistinto della parte corrente ,00 TOTALE SPESA ,00

18 SPESE Elenco delle spese finanziate con entrate a destinazione vincolata PREVISIONI DI ENTRATA Descrizione TOTALE ENTRATE. 0,00 INTERVENTI DI SPESA Descrizione Riferimento risorsa di entrata TOTALE SPESE. 0,00

19 SPESE Entrate e spese previste per funzioni delegate dalla regione PREVISIONI DI ENTRATA Descrizione CONTRIBUTO REGIONALE PER SERVIZI SOCIALI ,00 TOTALE ENTRATE ,00 INTERVENTI DI SPESA Descrizione Riferimento risorsa di entrata SPESE PRESTAZIONI DI SERVIZIO PERSONALE ESTERNO (spese per il servizio di fisioterapia presso la Casa Protetta per anziani) ,00 TOTALE SPESE Differenza a carico del bilancio comunale TOTALE A PAREGGIO ,00. 0, ,00

20 SPESE Elenco delle spese finanziate con i proventi del canone di depurazione e fognatura PREVISIONI DI ENTRATA Descrizione SERVIZIO IDRICO - QUOTA TARIFFA FOGNATURE E DEPURAZIONE ,00 TOTALE ENTRATA ,00 INTERVENTI DI SPESA Descrizione FUNZIONE 9 - GESTIONE DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE - SERVIZIO 4 - SERVIZIO IDRICO INTEGRATO - INTERVENTO 3 - PRESTAZIONI DI SERVIZI ,00 TOTALE SPESE ,00

21 Allegato.) alla deliberazione di Consiglio Comunale n.... in data Comune di Montese (Prov. MO) SERVIZIO FINANZIARIO Coerenza bilancio di previsione dell esercizio 2013 con i limiti per spese ex art. 6, comma 7-14, decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122 A) QUADRO NORMATIVO: IL DECRETO LEGGE N. 78/2010 Con la legge 30 luglio 2010, n. 122, di conversione del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78 è stata approvata la manovra correttiva dei conti pubblici per il triennio Nell ambito delle misure di contenimento della spesa pubblica, l articolo 6 del d.l. n. 78/2010 ha previsto norme cosiddette taglia-spese, volte a limitare dal 2011 l onere sostenuto da tutte le pubbliche amministrazioni inserite nel conto economico consolidato per: studi e incarichi di consulenza (comma 7); relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e rappresentanza (comma 8); sponsorizzazioni (comma 9); missioni (comma 12); attività esclusiva di formazione (comma 13); acquisto, manutenzione, noleggio ed esercizio di autovetture ed acquisto di buoni taxi (comma 14). Per ciascuna tipologia di spesa viene introdotto o il divieto assoluto (sponsorizzazioni), ovvero percentuali diversificate di riduzione rispetto all analoga spesa sostenuta nell anno Le norme contenute nell articolo 6 si applicano a tutte le pubbliche amministrazioni inserite nel conto economico consolidato pubblicato annualmente dall ISTAT ai sensi dell articolo 1, comma 3, della legge n. 196/2009 1, tra cui vi rientrano anche regioni ed enti locali e relativi consorzi. Contrariamente alla scelta compiuta dal legislatore con i provvedimenti di natura finanziaria susseguitisi dal 2006 in avanti, il decreto legge n. 78/2010 non ripropone l esclusione delle norme taglia spese a favore degli enti locali ma solamente a favore delle regioni e degli enti del SSN (comma 20). Esse quindi sono direttamente applicabili alle autonomie locali ed i risparmi di spesa derivanti dall applicazione dei tagli restano acquisiti ai rispettivi bilanci (comma 21). B) RICOGNIZIONE SPESE 2009 Con determinazione del responsabile del servizio finanziario n. 79 in data 17/11/2010, esecutiva, si è provveduto ad effettuare la ricognizione delle spese sostenute nell esercizio 2009 nonché a quantificare: 1) i limiti di spesa sostenibili a decorrere dall anno 2011; 2) i conseguenti risparmi a beneficio del bilancio comunale. Art. 6, c. Tipologia di spesa 2009 % riduz. Limite 2011 e succ. Risparmio 7 Studi e incarichi di consulenza 4.714,00 80% 942, ,20 8 Relazioni pubbliche, mostre, pubblicità e rappresentanza 3.347,52 80% 669, ,02 9 Sponsorizzazioni - 100% ======= - 12 Missioni 6.830,00 50% 3.415, ,00 13 Formazione 3.267,65 50% 1.633, ,83 14 Acquisto, manutenzione, noleggio ed esercizio di autovetture ed acquisto di buoni taxi ,23 20% , , , , ,49 Montese, lì 05/04/ Per l anno 2010 l elenco è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 171 in data 24 luglio 2010.

22 Il Responsabile del servizio finanziario

23 Comune di Montese (Prov.MO) BILANCIO DI PREVISIONE DELL ESERCIZIO 2013 PROSPETTO DI VERIFICA DELLA COERENZA DELLE SPESE PER INCARICHI DI COLLABORAZIONE CON IL LIMITE DI SPESA A) DETERMINAZIONE LIMITE DI SPESA Sulla base di quanto previsto dal comma 56 dell art. 3 della Legge Finanziaria 2008, modificato dall art. 46, comma 3, del D.L. n. 112/2008, convertito con Legge n. 133/2008, il limite della spesa annua per gli incarichi di collaborazione (senza distinzione), è fissato nel bilancio preventivo e non più nel Regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi. La Corte dei Conti, Sezione delle Autonomie, con la Delibera n. 6/08, precisa che il limite massimo di spesa deve essere fissato discrezionalmente dall Ente con particolare riguardo alla spesa per il personale, attraverso una previsione annuale.. Più puntualmente la funzione Pubblica, con la Circolare n. 2/08, ha precisato che per l individuazione del limite massimo della spesa annua per gli incarichi e le consulenze occorrerà riferirsi, uniformando i bilanci di previsione alla spesa registrata in un anno base, ad esempio stabilendo un tetto ricavabile dall attuazione dei principi in materia di riduzione della spesa per il personale, oppure stabilendo una percentuale in riferimento alla spesa per servizi e per collaborazioni sostenuta in un dato periodo annuale, in modo da porre dei limiti certi alla discrezionalità dell Ente di ricorrere alle collaborazioni ed evitare futuri incrementi delle relative spese. Il limite così determinato si applicherà a tutte le forme di collaborazione e pertanto sia alle collaborazioni coordinate e continuative sia alle collaborazioni occasionali. Richiamato l articolo 48 del Regolamento dell ordinamento degli uffici e dei servizi - Titolo V dove si regolamenta il conferimento degli incarichi a soggetti estranei all amministrazione che disciplina il limite massimo di spesa annua per gli incarichi e le consulenze, fissandolo nel 2% della spesa corrente del bilancio preventivo approvato per l anno in corso; Calcolato pertanto il limite di spesa per in conferimento degli incarichi esterni per l anno 2013 come segue; Spesa Titolo I bilancio di previsione ,80 Limite del 2% ,54 Vengono esclusi dal computo della spesa per incarichi di collaborazione i seguenti incarichi esterni: 1. incarichi relativi alla progettazione delle OO.PP. allocati al titolo II della spesa e ricompresi nel programma triennale delle OO.PP. approvato dal Consiglio Comunale; 2. casi in cui l incarico di collaborazione è previsto dalla legge come obbligatorio, o è disciplinato dalle normative di settore; 3. incarichi finanziati con risorse esterne la cui spesa non grava sul bilancio dell Ente (Deliberazione Corte dei Conti Sezione Regionale per la Puglia n. 7 del 29 aprile 2008);

24 B) COERENZA SPESE PER INCARICHI DI COLLABORAZIONE ESERCIZIO 2013 CON IL LIMITE Descrizione Incarico di consulenza per Casa Protetta a professionale specializzata figura 5.000,00 Incarico di supervisione per Centro disabili a figura professionale specializzata 5.000,00 Incarico di gestione e progettazione del Progetto Linea Gotica 8.000,00 Incarico a legale per recupero crediti e tutela legale ,00 Incarico per prestazioni fisioterapiche ,00 Incarico per servizi per la predisposizione di pratiche previdenziali. Incarico per servizi per la predisposizione di varianti agli strumenti di programmazione del territorio e di supporto nell elaborazione degli stessi , ,00 (A) Totale importo di spesa per affidamento incarichi ,00 Incarico per prestazioni fisioterapiche ,00 Incarico di getione e progettazione della linea gotica (60% della spesa) 4.800,00 (B) Incarichi a totale carico di finanziamenti privati o di altri enti ,00 (C) Spese per incarichi obbligatori per legge ,00 (D) Spesa per incarichi al netto dei punti B e C (A-B-C) ,00 (E) Limite di spesa ,54 Montese, lì 24/05/2013 Il Responsabile del servizio finanziario

25

26 COMUNE DI MONTESE (Prov.MO.) Servizio finanziario BILANCIO DI PREVISIONE ESERCIZIO 2013 QUANTIFICAZIONE FONDO DI RISERVA (art. 166, decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267) Quantificazione del fondo L articolo 166 del decreto legislativo n. 267/2000 obbliga gli enti locali ad iscrivere in bilancio un fondo di riserva il cui importo varia da un minimo dello 0,30% ad un massimo del 2% delle spese correnti inizialmente previste in bilancio. Il decreto legge 10 ottobre 2012, n. 174 ha aggiunto un nuovo comma 2-ter all articolo 166, disponendo che per gli enti che si trovano in anticipazione di tesoreria ovvero utilizzino in termini di cassa entrate aventi specifica destinazione la quota minima del fondo è elevata allo 0,45% delle spese correnti. Utilizzo del fondo Il fondo di riserva può essere utilizzato per far fronte ad esigenze straordinarie ovvero per adeguare dotazioni dei capitoli di spesa che dovessero rivelarsi insufficienti. Il comma 2-bis dell articolo 166, introdotto dal decreto legge n. 174/2012, impone di riservare una quota pari al 50% dello stanziamento minimo per fare fronte ad eventuali spese non prevedibili, la cui mancata effettuazione comporti danni certi all amministrazione. Ciò comporta che già in sede di approvazione del bilancio di previsione le due quote del fondo devono essere distinte al fine di rispettare i vincoli e rendicontarne in modo più efficace e trasparente l impiego. La previsione di bilancio L ente pur non facendo ricorso all all anticipazione di tesoreria dal 2007 ovvero all utilizzo di entrate aventi specifica destinazione, ha deliberato la richiesta di anticipazione al tesoriere dell ente. Pertanto trova applicazione il comma 2-ter dell articolo 166, il quale eleva la quota minima di dotazione del fondo allo 0,45% delle spese correnti iniziali nel caso in cui si manifestino deficit di cassa tali da ricorrere agli strumenti sopra citati. In sede di approvazione del bilancio di previsione è stato iscritto al Cap.430 (Int ) un fondo di riserva di ,44. Tale dotazione risulta coerente con i vincoli previsti dall articolo 166 del Tuel, come dimostrato dal seguente prospetto. VERIFICA FONDO RISERVA 2013 TITOLO I - SPESE CORRENTI ,80 minimo 0,45% ,07 massimo 2,00% ,54 scelto ,44

27 COMUNE DI MONTESE (Prov. MO) Servizio finanziario BILANCIO DI PREVISIONE DELL ESERCIZIO 2013 QUANTIFICAZIONE FONDO SVALUTAZIONE CREDITI (art. 16, comma 7, decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 135) FONDO SVALUTAZIONE CREDITI ANNO 2013 ND Descrizione Anno A Residui attivi Titolo I (vedi allegato) 2007 e precedenti B C D E Residui attivi Titolo III (vedi allegato) 2007 e precedenti PARZIALE (A+B) Residui attivi per i quali sussiste elevato tasso di riscuotibilità TOTALE (C-D) F1 Fondo svalutazione crediti (25% di E) F2 Fondo svalutazione crediti (50% di E) G Fondo svalutazione crediti stanziato , , , ,00 I residui di provenienza anteriore al 2008 esistenti sui titoli I e III del bilancio sono vantati nei confonti dell ASP G.Gasparini, risultano documentati da fatture e sono stati contabilizzati nelle ontabilità di entrambi gli enti, come risultato in seguito a verifica organizzata in sede di redazione del conto consuntivo Si può pertanto affermare che gli stessi sono riscuotibili con certezza. Prudenzialmente è stato stanziato un fondo svalutazione crediti pari a.5.000,00. Il fondo stanziato ammonta al 42,04% dei residui. RESIDUI ATTIVI TITOLO I e III ANNO 2007 e PRECEDENTI Titolo Esercizio di provenienza finanziaria Capitolo Oggetto capitolo Somma di IMPORTO Accertamento CASA PROTETTA PER ANZIANI PROVENTI (SERVIZIO IN IVA) 7.587, PROVENTO RETTE CENTRO DISABILI 4.306,17 Totale complessivo ,55

28 COMUNE DI MONTESE (Prov. MO) Servizio finanziario BILANCIO DI PREVISIONE DELL ESERCIZIO 2013 SERVIZI A DOMANDA INDIVIDUALE Entrate Spese dirette Risultato (con sole spese dirette) Copertura (con sole spese dirette) Spese indirette Risultato (con spese indirette) Copertura (con spese indirette) Casa protetta , , ,63 105,48% , ,57 99,29% Melograno , , ,61 125,91% , ,16 105,37% Ostello , , ,48 94,10% , ,76 61,87% - Mense scolastiche , , ,99 64,84% 6.699, ,59 62,47% Trasporti scolastici , , ,65-23,72% , ,91 50,82% Impianti sportivi 6.000, , ,51 9,87% 9.899, ,66 8,49% Servizi cimiteriali , , ,00 258,90% , ,86 195,94% , , ,61 105,12% , ,47 96,89% SERVIZI PRODUTTIVI Entrate Spese dirette Servizio idrico integrato , ,67 Risultato (con sole spese dirette) Copertura (con sole spese dirette) Spese indirette Risultato (con spese indirette) Copertura (con spese indirette) ,67 80,85% , ,95 73,94%

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