CITTA' DI TORINO CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE SETTORE SERVIZI INTEGRATI Ufficio Studi e Formazione

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1 CITTA' DI TORINO CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE SETTORE SERVIZI INTEGRATI Ufficio Studi e Formazione CIRCOLARE N. 143 Operativa OGGETTO: Circolazione stradale. Procedura sanzionatoria. Circolazione veicoli stranieri appartenenti a Stati membri dell Unione Europea. Schede operative su alcune tipologie di controllo. Come noto, la circolazione di veicoli immatricolati in Stati appartenenti all U.E. sul territorio nazionale è ammessa senza distinzioni poichè non esistono formalità doganali per la loro permanenza. Fermo restando l applicazione delle sanzioni alle violazioni a norme di comportamento previste dal CdS, con applicazione della speciale procedura prevista dall art. 207 CdS, occorre soffermarsi su alcune informazioni che, in sede di controllo dei veicoli di cui trattasi, possono risultare utili, tanto a livello sanzionatorio, quanto ad evitare inutili contestazioni di supposte violazioni. A tal fine, per facilità di consultazione, sono state predisposte alcune schede in merito a: dall art. 7 dello stesso, la circolazione di veicoli sul territorio nazionale potrà avvenire solo in presenza: copertura assicurativa dei veicoli stranieri (scheda 1); informazioni sull Ufficio Centrale Italiano U.C.I. (scheda 2); circolazione del veicolo con targa appartenente ad uno Stato membro U.E. (scheda 3); informazioni riassuntive sul conducente (scheda 4); efficienza del veicolo (scheda 5). Copertura Assicurativa Trattandosi di veicoli immatricolati in uno stato Comunitario, ai sensi del combinato disposto di cui all art. 125, comma 7, del Codice delle assicurazioni (D. Lgs n. 209/05) e dell art. 5 del D.M. 1 aprile 2008, l assicurazione dei veicoli immatricolati in uno Stato comunitario (e in uno stato terzo aderente alla convenzione sulle assicurazioni) si considera assolta sul territorio della Repubblica italiana, della Città del Vaticano e della Repubblica di San Marino. Eventuali danni cagionati in occasione di sinistri stradali saranno gestiti dall U.C.I. che si rivarrà sul corrispondente bureau dello Stato a cui appartiene il veicolo straniero. In tutti gli altri casi di veicoli non previsti nell elenco di cui all art. 5 del D.M., ovvero esclusi del certificato internazionale di assicurazione (c.d. carta verde ); o della Polizza frontiera (c.d. carta rosa ) della durata minima di 15 gg e massima di 6 mesi, rilasciata alla frontiera da imprese aderenti all U.C.I.; o di una polizza assicurativa rilasciata da un impresa situata sul territorio nazionale. Circolazione del veicolo con targa appartenente ad uno Stato U.E. Poiché in ambito comunitario non è prevista alcuna formalità doganale per la circolazione di un veicolo immatricolato in uno Stato membro, risulta oggettivamente complesso stabilire quale possa essere la data di definitiva importazione di un veicolo immatricolato in uno Stato U.E. così come, invece, richiede l art. 132, comma 1, CdS, laddove prescrive che gli autoveicoli, motoveicoli e rimorchi immatricolati all estero possono circolare in Italia al massimo per un anno in base al certificato di Pagina 1 di 10

2 immatricolazione dello Stato di origine (una volta adempiute le formalità doganali...). In proposito, quindi, la violazione per mancata nazionalizzazione di un veicolo immatricolato in uno Stato U.E. e circolante in Italia da oltre un anno può essere presunta, visto le indicazioni della nota del Ministero dell Interno, prot. n. 300/A/1/27794/111/56 del 24 ottobre 2007 ai casi di cittadini comunitari che dopo aver stabilito la loro residenza in Italia, continuano a circolare sul territorio nazionale con veicoli di loro proprietà senza aver provveduto a nazionalizzare il mezzo [...] si ritiene che anche nei confronti dei conducenti dei veicoli di cui trattasi è configurabile l applicazione delle disposizioni dell art. 132 del Codice della strada con le relative sanzioni di cui al comma 5 [...]. Sulle indicazioni della su riportata nota, quindi, per poter applicare la mancata nazionalizzazione del mezzo occorre valutare, oltre alla data di acquisizione della residenza del proprietario: a. che il veicolo sia condotto dal proprietario medesimo; b. che si abbiano notizie della presenza del veicolo sul territorio nazionale (ad es. per conoscenza diretta o qualora vi sia altra prova, come potrebbe essere un verbale di accertamento di una violazione) tenuto conto che il veicolo potrebbe essere stato introdotto in Italia da un soggetto già residente (il che comporterebbe ulteriori difficoltà di applicazione); c. che il veicolo sia stato immatricolato nel Paese comunitario di provenienza almeno in data antecedente a quella risultante dal trascorso periodo di un anno di residenza del proprietario. È utile rammentare che non esiste nessun limite soggettivo a chi possa legittimamente guidare il veicolo immatricolato in uno Stato U.E. (es. un cittadino italiano può condurre un veicolo immatricolato in altro Stato dell U.E. purché in possesso dei regolari titoli abilitativi per la conduzione. In caso di commesse infrazioni risponderà della procedura speciale prevista dall art. 207 CdS) Conducente In merito al conducente, titolare di documento di guida rilasciato all estero si rammenta che l art. 135, comma 1, CdS consente la guida di veicoli immatricolati all estero ai conducenti muniti di patente di guida o di permesso internazionale di guida purché in corso di validità e che non siano residenti in Italia da oltre un anno. In particolari condizioni, inoltre, è applicabile il principio di convertibilità, ex art. 136 CdS, ai titolari di patenti estere rilasciate in Paesi con cui sono vigenti accordi di reciprocità ovvero a patenti rilasciate negli Stati U.E. e S.E.E. Per ciò che comporta le patenti comunitarie, occorre rifarsi alle disposizioni del D.M , n. 40T (vds. circolare del Corpo n. 84/04 e s.m.i.). Efficienza veicolo Sotto il profilo dei controlli dell efficienza del veicolo si rammenta che non è possibile l applicazione dell art. 80 CdS sulla revisione del mezzo poiché per espresso rinvio del comma 1 si ha un implicita incompatibilità con la speciale normativa italiana rispetto a veicoli stranieri sottoposti a criteri e tempi di revisione dettati dagli Stati di rispettiva immatricolazione. È possibile, invece, che in tema di efficienza dei dispositivi di equipaggiamento o del veicolo stesso nella sua generalità, le inosservanze possano essere sanzionate (ai fini di garantire la sicurezza per le persone e le cose connesse con la circolazione dei veicoli). Per ciò che concerne le emissioni del veicolo si rammenta che è vietata la circolazione dal lunedì al venerdì (vds. Circolari del Corpo nn. 13/10 e 120/10) di veicoli di cat. M1 (veicoli per il trasporto di persone aventi otto posti escluso il conducente) omologati con normativa antinquinamento obsoleta (Ord. Dir. N. 283/2010). Si allegano, esclusivamente sulla rete Intranet di P.M. alla voce Circolari / Circolazione stradale / Procedura sanzionatoria, le schede operative di cui alla presente circolare. Addì, CC/ F.to IL DIRIGENTE DI P. M. Dott. Giovanni ACERBO Pagina 2 di 10

3 COPERTURA ASSICURATIVA SCHEDA 1 Obbligo dell assicurazione di responsabilità civile art. 193 Tutti i veicoli a motore devono essere posti in circolazione su strade ad uso pubblico (o a queste equiparate) coperti da assicurazione per la responsabilità civile verso terzi L obbligo riguarda anche i veicoli in circolazione statica L obbligo riguarda anche i veicoli posti su strada privata ad uso pubblico Anche i rimorchi devono essere muniti di assicurazione (rischio statico) Tuttavia trattandosi di veicoli immatricolati in uno Stato Comunitario, per effetto del combinato disposto di cui all art. 125 del Codice delle assicurazioni (D. Lgs n. 209/05) e del D.M. 1 aprile 2008, n. 86, l assicurazione di veicoli a motore con targa comunitaria si considera assolta. Art. 5 Presunzione dell assolvimento dell obbligo di assicurazione In attuazione dell art. 125, comma 7 del codice delle assicurazioni, per i veicoli a motore immatricolati in Stati esteri, che circolano temporaneamente nel territorio della Repubblica italiana, della città del Vaticano e della Repubblica di San Marino, l obbligo della copertura assicurativa si considera assolto se la targa di immatricolazione è rilasciata da uno dei seguenti Stati esteri: Andorra, Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca e Isole Faroer, Estonia, Finlandia, Francia e Principato di Monaco, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito di Gran Bretagna e d Irlanda del Nord (e le isole della Manica, Gibilterra, Isola di Man), Repubblica ceca, Repubblica slovacca, Slovenia, Romania, Spagna (Ceuta e Melilla), Svezia, Svizzera, Ungheria (dal 1 gennaio 2012 anche la Serbia decisione Commissione europea del 22/11/2011, relativa all applicazione della direttiva 2009/103/CE del Parlamento europeo e del Consiglio) Se appartenente a Stato diverso dall elenco di cui sopra per circolare in Italia la copertura assicurativa può essere garantita da: Certificato internazionale di assicurazione c.d. carta verde (ovviamente se ne hanno il titolo) Polizza frontiera c.d. carta rosa (durata minima 15 gg massima 6 mesi) con imprese aderenti all Ufficio Centrale Italiano Polizza assicurativa rilasciata da un impresa situata sul territorio nazionale In caso di sinistro con un veicolo immatricolato in uno Stato la cui copertura assicurativa si intende assolta (c.d. copertura automatica), interviene l Ufficio Centrale Italiano che si rivarrà sul corrispondente bureau dello Stato a cui appartiene il veicolo straniero coinvolto nel sinistro. Vds. scheda 2 Pagina 3 di 10

4 UFFICIO CENTRALE ITALIANO (1) SCHEDA 2 L UCI è l Ufficio Nazionale di Assicurazione per l Italia per i veicoli a motore in circolazione internazionale. Dal 1953 opera come Bureau per l Italia nell ambito del sistema della Carta Verde istituito in Europa dal Sottocomitato dei Trasporti su strada della Commissione per l Europa dell ONU. L UCI si occupa di gestire le problematiche relative al risarcimento dei danni causati sul territorio italiano da veicoli immatricolati o registrati in Stati esteri che circolano temporaneamente in Italia L UCI è abilitato a provvedere al risarcimento dei danni causati da veicoli esteri che temporaneamente si trovano sul territorio italiano, nella Repubblica di San Marino e nella Città del Vaticano. INCIDENTI IN ITALIA CON VEICOLI ESTERI LA CUI COPERTURA ASSICURATIVA SI RITIENE ASSOLTA COME INOLTRARE LA RICHIESTA DI RISARCIMENTO Occorre inviare una lettera raccomandata con avviso di ricevimento a UCI, c.so Sempione MILANO, indicando ogni dato utile ed in particolare: - targa e nazionalità del veicolo estero - caratteristiche tecniche del veicolo estero - tipo (es. autovettura, autocarro, autoarticolato, motoveicolo, ecc.) - marca e modello (es. AR 159, Audi A3, BMW 320d, ecc.) - Cognome, nome e indirizzo del proprietario del veicolo estero - Cognome, nome e indirizzo del conducente del veicolo estero - Nome della compagnia di assicurazione del veicolo estero, se disponibile - Estremi dell autorità eventualmente intervenuta dopo il sinistro (Polizia Stradale, CC, PM, ecc.) con l esatta indicazione del Comando di appartenenza e della località - copia della constatazione di indennizzo diretto (CID), se disponibile - copia della Carta Verde esibita dal conducente del veicolo estero, se disponibile - Descrizione del sinistro - se in presenza di danni a veicoli o cose: giorni e ore in cui le cose danneggiate sono disponibili per l ispezione diretta ad accertare l entità del danno - se in presenza di lesioni personali: indicare l età, l attività di reddito, l entità delle lesioni, l attestazione medica comprovante l avvenuta guarigione con o senza postumi permanenti Se i dati forniti nella richiesta di risarcimento non permettono di individuare chiaramente la Compagnia di assicurazione del veicolo estero che ha causato il danno, l UCI svolgerà accertamenti nel Paese di immatricolazione del veicolo, che possono richiedere tempi lunghi. Per questo motivo è interesse del danneggiato indicare fina dalla prima richiesta di risarcimento tutti gli elementi utili in suo possesso. (1) Tratto dal sito Pagina 4 di 10

5 VEICOLO SCHEDA 3 Veicolo a motore con targa appartenente ad uno Stato membro dell Unione Europea che circola da oltre un anno sul territorio nazionale senza aver provveduto alla nazionalizzazione Applicazione dell art. 132, comma 5, CdS, p.m.r. 80,00 con procedura brevi manu ex art. 207, CdS Nota: la violazione in questione è contestabile al conducente, se proprietario del veicolo, giusto la nota Ministero dell Interno n. 300/A/1/27794/111/56 del 24 ottobre 2007 in cui si fa riferimento alla corretta disciplina sanzionatoria da applicare ai casi di cittadini comunitari che dopo aver stabilito la loro residenza in Italia, continuano a circolare sul territorio nazionale con veicoli di loro proprietà, [se il veicolo appartiene a soggetto diverso dal conducente l art. 132 CdS non è applicabile n.d.r.] senza aver provveduto a nazionalizzare il mezzo. Nel merito della questione, acquisito il parere del Ministero dei Trasporti, si ritiene che anche nei confronti dei conducenti dei veicoli di cui trattasi, è configurabile l applicazione delle disposizioni dell art. 132 del Codice della strada con le relative sanzioni di cui al comma 5 del medesimo articolo. Es. un cittadino romeno che si trasferisca definitivamente in Italia potrà circolare al massimo per un anno con il veicolo recante targa e documenti di circolazione rilasciati in Romania, ma entro tale termine dovrà provvedere all immatricolazione italiana, senza necessità di visita e prova (salvo il caso in cui debba essere revisionato o altri casi particolari) Problematiche applicative Non essendo prevista alcuna formalità doganale in ambito comunitario risulta obiettivamente complesso stabilire quale possa essere la data di definitiva importazione di un veicolo immatricolato in uno Stato membro. Secondo parte della dottrina (2) se il veicolo è immatricolato a nome dello stesso soggetto che ha stabilito la residenza in Italia si potrà presumere tale data da quella di acquisizione della residenza del proprietario del mezzo valutata congiuntamente alla prima notizia della presenza del veicolo nel nostro Paese (ad es. per conoscenza diretta o qualora vi sia altra prova, come potrebbe essere un verbale di accertamento di una violazione), ma è anche possibile che il veicolo venga introdotto in Italia da un soggetto già residente. Infine giova ricordare che nessun limite soggettivo è imposto a chi possa legittimamente guidare il veicolo immatricolato in uno Stato U.E. Al conducente, è solo richiesto il possesso di patente di guida in corso di validità. A titolo esemplificativo, quindi, se un cittadino italiano conduce con patente italiana un veicolo immatricolato in Romania non di sua proprietà, a suo carico non potrà essere contestato l art. 132 CdS. Tuttavia, qualora il predetto conducente incorresse in violazioni alle norme del CdS, soggiacerà alla particolare disciplina di cui all art. 207 CdS (in quanto in condotta di un veicolo immatricolato all estero). (2) G. Carmagnini: Obbligo di nazionalizzazione dei veicoli di immatricolazione comunitaria a seguito di importazione in Italia ( 30/11/2007) Pagina 5 di 10

6 CONDUCENTE SCHEDA 4 PRINCIPIO GENERALE - Art. 135 I conducenti muniti di patente o di permesso internazionale rilasciati da uno Stato estero possono guidare in Italia con la loro patente valida (validità temporale-validità di categoria) purché non siano residenti in Italia da più di un anno titolare di patente estera in transito (non residente) può guidare con patente estera valida eventualmente accompagnato da traduzione titolare di patente estera residente in Italia può guidare con patente estera valida eventualmente accompagnato da traduzione, purché non sia residente da più di un anno PRINCIPIO DI CONVERTIBILITÀ Art. 136 Applicabile ai titolari di patenti estere rilasciate in Paesi con cui sono vigenti condizioni di reciprocità (c.d. patenti convertibili) e nei Paesi U.E. (vds. sottostante tabella): Albania, Algeria, Argentina, Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Corea del Sud, Croazia, Danimarca, El Salvador, Estonia, Filippine, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Grecia, Irlanda, Islanda, Lettonia, Libano, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Macedonia, Malta, Marocco, Moldova, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Principato di Monaco, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Repubblica Ceca, Repubblica di San Marino, Repubblica Slovacca, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Taiwan, Tunisia, Turchia, Ungheria, Uruguay titolare di patente estera convertibile residente in Italia può guidare con patente estera valida, purché non sia residente in Italia da più di un anno straniero UE NORME DI RIFERIMENTO DM 30 settembre 2003, n. 40T I titolari di patenti rilasciate da paesi UE (indipendentemente dal modello grafico) sono equiparate alle corrispondenti patenti Italiane. Pertanto: il titolare di patente UE in transito non ha limitazioni; il titolare di patente UE residente ha facoltà di: mantenere il suo documento originale; fare riconoscere il suo documento dallo Stato Italiano (può così rinnovare la patente in Italia) convertire la sua patente straniera in patente italiana. Pagina 6 di 10

7 EFFICIENZA VEICOLO SCHEDA 5 Revisione L applicazione dell art. 80 CdS NON è configurabile nei confronti dei veicoli immatricolati all estero e circolanti sul territorio nazionale in quanto il comma 1 di tale articolo, rinviando all individuazione di criteri, tempi e modalità per l effettuazione delle revisioni mediante appositi decreti ministeriali, rende implicitamente non compatibile la speciale normativa italiana rispetto a veicoli stranieri (non nazionalizzati), sottoposti a criteri e tempi di revisione dettati dagli Stati di rispettiva immatricolazione che, per quanto armonizzati in Direttive comunitarie, presentano comunque rilevanti difformità da quelli stabiliti dallo Stato italiano. Ciò comporta che è riconosciuta la validità della revisione attestata sulle carte di circolazione dei veicoli con targa estera circolanti in Italia. Non risulta disciplinato il reciproco riconoscimento delle operazioni di revisione effettuate su veicoli di Paesi dell Unione Europea in Stati diversi da quelli nei quali essi sono stati immatricolati. È fatta salva la procedura di revisione in Italia (riservata esclusivamente agli uffici periferici del D.T.T.) di veicoli con targhe rilasciate dalla Confederazione Elvetica (3). Efficienza ed equipaggiamento Se sotto il profilo delle revisioni la normativa attuale non consente un intervento diretto, in tema di efficienza dei dispositivi di equipaggiamento e/o del veicolo, invece, si è del parere che eventuali inosservanze possano essere sanzionate, ciò in virtù del fatto che il principio ispiratore del codice della strada si rifà anche a criteri di sicurezza per le persone e le cose connessi alla circolazione dei veicoli. Pertanto è sanzionabile, ai sensi dell art. 79 CdS, anche l autoveicolo straniero circolante con i dispositivi di equipaggiamento, strettamente connessi con la sicurezza, inefficienti come, ad esempio, i dispositivi di illuminazione visiva non funzionanti o mancanti, l eccessiva usura degli pneumatici, parti di carrozzeria mancanti e/o pericolosamente sporgenti (si pensi, ad esempio a estroflessioni della lamiera del veicolo soprattutto nei punti d angolo: le conseguenze di un passaggio ravvicinato con pedoni, velocipedi o altri veicoli a due ruote a lamiere taglienti), vetri rotti e/o incrinati, ecc. Veicolo a motore con targa appartenente ad uno Stato straniero che circola con dispositivi di equipaggiamento alterati o non funzionanti Applicazione dell art. 79, commi 1 e 4, CdS, p.m.r. 80,00 con procedura brevi manu ex art. 207, CdS Laddove i dispositivi visivi o i pneumatici risultassero così difettosi da essere un pericolo per la sicurezza, trova applicazione l ordine di non proseguire la marcia ai sensi dell art. 192, comma 3, lettera b) CdS. Si ricorda che l inefficienza di più dispositivi comporta distinte sanzioni Emissioni veicolo Circolazione - dal lunedì al venerdì - di veicoli di cat. M1 omologati con normativa antinquinamento obsoleta - Ordinanza Dirigenziale n. 283 del 26 gennaio veicoli a benzina con omologazioni precedenti all EURO 1 - veicoli diesel con omologazioni precedenti all EURO 2 - veicoli diesel con omologazione EURO 2 ed immatricolati da più di 10 anni Applicazione art. 7, comma 13bis, CdS, p.m.r. 155,00 con procedura brevi manu ex art. 207, CdS (3) Circolare Ministero dei Trasporti Direzione Generale MCTC n. 108/92 (prot. n. 781/4383-DC IV n. A036 del 25 giugno 1992). Pagina 7 di 10

8 ( DIRETTIVE ANTINQUINAMENTO 4) ) Sulla carta di circolazione di vecchio tipo l'indicazione dell'euro di riferimento si trova in basso nel riquadro 2; su quella di nuovo tipo, formato A4, l'indicazione è riportata alla lettera V.9 del riquadro 2 ed è spesso integrata con una ulteriore specifica nel riquadro 3. Categoria Euro Euro 0 Euro 1 Euro 2 Euro 3 Euro 4 Euro 5 Direttiva di riferimento Direttive antecedenti alla 91/441/CEE o nessuna indicazione 91/441/CEE 91/542/CEE punto A 93/59/CEE 91/542/CEE punto6.2.1.b 94/12/CE 96/1/CE 96/44/CE 96/69/CE 98/77/CE 98/69/CE 98/77/CE rif98/69/ce A 1999/96/CE A 1999/102/CE rif.98/69/ce 2001/1/CE rif.98/69/ce 2001/27/CE A 2001/100/CE A 2002/80/CE A 2003/76/CE A 98/69/CE B 98/77/CE rif.98/69/ce B 1999/96/CE B 1999/102/CE rif.98/69/ce B 2001/1/CE rif. 98/69 CE B 2001/27/CE B 2001/100/CE B 2002/80/CE B 2003/76/CE B 2005/55/CE B1 2006/51/CE rif. 2005/55/CE B1 2005/55/CE B2 2006/51/CE rif. 2005/55/CE B2 2006/51/CE rif. 2005/55/CE B2 (ecol. migliorato) oppure Riga C 1999/96/CE fase III oppure Riga B2 o C 2001/27/CE Rif. 1999/96 Riga B2 oppure Riga C 2005/78/CE Rif 2005/55 CE Riga B2 oppure riga C Data di entrata in vigore (4) Da euro 1 in poi cfr. quale categoria euroappartiene la mia auto.shtml Pagina 8 di 10

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