Tra Lean, Agile ed altro
|
|
- Viola Sorrentino
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Tra Lean, Agile ed altro Sommario Globalizzazione, Demand-Driven Supply Chain, strategie-guida di Catena Logistica Estesa, pensiero Lean od Agile altro? Prendendo le mosse dalle implicazioni che la globalizzazione comporta sui processi di Operations Management, l articolo presenta alcune riflessioni sulla selezione delle opportune macro-strategie di configurazione della Rete Manifatturiera attraverso l utilizzo bilanciato di approcci tipici del Lean Manufacturing e della Agile Supply Chain senza guerre di religione. Uno sguardo dietro la globalizzazione "Acquistare ovunque, produrre ovunque, vendere ovunque". Detto in una sola parola: globalizzazione. Capacità di generare innovazione e valore, producendo al contempo sia i volumi sia il mix richiesto sono i pilastri sui quali basare una solido sviluppo in uno scenario che comporta rilevanti implicazioni per la Catena Logistica Estesa: l inarrestabile incremento della varietà di prodotto Ampliare il bacino della Domanda comporta quasi inevitabilmente la necessità di ampliare l offerta di Prodotto: opporsi alla pressione della varietà è praticamente impossibile, pena la drastica autolimitazione del potenziale di crescita l inarrestabile incremento della complessità Nuovi Mercati e nuove tecnologie trascinano con sé la necessità di rivedere allocazioni produttive, scelte Make vs Buy, parco Fornitori, rete di distribuzione La Supply Chain evolve verso un Sistema-Rete estremamente intricato ed in perenne evoluzione, la cui (crescente) complessità va minimizzata laddove possibile e gestita laddove necessario l ingegnerizzazione simultanea di Prodotti, Processi e Supply Chain Molteplici incroci Prodotto/Mercato recano precise esigenze in termini di architettura di Prodotto (modularità, attitudine al postponement, configurabilità...) che, unitamente ai volumi di vendita ipotizzati, influenzano a loro volta le scelte sulle tecnologie e sui processi manifatturieri. La necessità di competenze tecnologico/gestionali e capacità produttive in aree geografiche ed a costi compatibili con le esigenze dettate dai Mercati di sbocco comportano al contempo la simultanea progettazione dei flussi e delle assegnazioni manifatturiere nell Azienda Estesa. E una partita che non si può giocare a metà : se si accetta di competere in un mercato globale, bisogna saper competere da leader. pag. 1/9
2 Il punto di partenza Da dove cominciare per comprendere e, conseguentemente, gestire una siffatta complessità? La risposta è insita in ciò che possiamo definire come Primo Postulato di Esistenza per una qualsivoglia Supply Chain: una Supply Chain esiste in quanto è in grado di portare valore ad un cliente finale, il quale lo riconosce come tale ed è pertanto disposto a pagare per esso (1) Comprensione della Domanda e delle sue dinamiche, dunque, è il primo atto per la strutturazione dell assetto della Supply Chain, cui fanno immediatamente seguito: la definizione delle strategie di Prodotto/Mercato che si intende perseguire la comprensione e la valutazione della struttura e delle dinamiche della Rete Manifatturiera Estesa (2 ) (d ora in poi, semplicemente: Rete Manifatturiera) la conseguente definizione delle opportune macro-strategie (Master Strategy) di Supply Chain atte a bilanciare necessità e vincoli sopra emersi. Faranno poi seguito i necessari affinamenti e la definizione/attuazione dei piani operativi per la loro messa in opera. E da notare il plurale utilizzato a proposito delle macro-strategie: raramente un impresa che opera in un contesto complesso potrà mettere in campo una sola macro-strategia di Supply Chain. Le motivazioni, il cui approfondimento esula da queste pagine, sono ovvie: differenti incroci Prodotto/Mercato, differenti canali di distribuzione, differenti fasi del ciclo di vita del Prodotto, differenti tecnologie/processi di trasformazione e differenti strutture della Rete Manifatturiera impediscono l adozione di una strategia monolitica di Supply Chain con tutta la complessità gestionale aggiuntiva che ne consegue. Il triangolo delle Master Strategy Per quanto sopra affermato, le macro-strategie di Supply Chain concernono un semplice (si fa per dire!) quesito: una volta compreso il Mercato e le sue dinamiche, quale risposta a tali desiderata è possibile/opportuno fornire? La risposta è tutt altro che puramente logistica, in quanto: contiene una forte componente di Marketing (come ed in che misura seguire tali desiderata) contiene una altrettanto forte componente di Operations Management e Finanza (rapporti con il Supply-Side, capacità/flessibilità disponibili e loro possibile evoluzione, livelli ammissibili di immobilizzo in scorte, rischio di obsolescenza, etc.) In estrema sintesi, tali macro-strategie possono essere concettualmente descritte come posizionamento relativo all interno di un triangolo i cui vertici sono rappresentati da altrettante situazioni-limite: pag. 2/9
3 Market Driven Il Mercato impone i propri ritmi e le proprie regole alla Supply Chain, che ne segue puntualmente le dinamiche conformandosi ad esse. Market Driving La Supply Chain impone (od impone in parte) i propri ritmi e le proprie regole al Mercato. Market Decoupling I ritmi e le regole propri del Mercato e della Supply Chain non sono (completamente) conciliabili, e non esiste volontà/possibilità di adottare strategie Market Driving. E pertanto necessario disaccoppiare questi macro-flussi, ricorrendo a scorte opportunamente posizionate. -Fig. 1: il triangolo delle Master Strategy di Supply Chain- La Tab.1 dà una connotazione dei tratti salienti per i vertici del suddetto triangolo. -Tab.1: connotazione delle Master Strategy di Supply Chain- pag. 3/9
4 Una volta definito il posizionamento logico della/e Master Strategy in relazione ai vari incroci Prodotto/Mercato identificati, si procederà quindi al loro affinamento, declinando in obiettivi e piani di azione quanto abbozzato rispetto alla Tabella precedente. Lean Manufacturing, Agile Manufacturing altro? E in questo contesto che si collocano le scelte concernenti l approccio alla gestione manifatturiera (cfr. la voce: parole-chiave di Tab.1), ed in particolare la scelta tra ciò che apparentemente si presenta come una dicotomia inconciliabile: Lean od Agile? Per meglio chiarirsi, è opportuno esplicitare i capisaldi del pensiero Lean e di quello Agile. Pensiero Lean: il backstage Più che una semplice collezione di strumenti e tecniche gestionali, il Lean Manufacturing va considerato come una filosofia di management, basata sulla sistematica identificazione ed eliminazione di tutte le attività che non generano valore aggiunto. Attraverso un processo ricorsivo di miglioramento incrementale dei processi manifatturieri è possibile conseguire una situazione ottimale di: sincronizzazione tra ritmi di domanda e produzione (Takt Time Production) minimizzazione dei lotti di produzione e Work In Process (One Piece Flow) produzione attivata solamente al manifestarsi dei segnali di domanda (Pull) Tale condizione, indubbiamente desiderabile in termini di Operations Management, consente l adozione di una macro-strategia Demand Driven, ed è conseguibile con l applicazione estensiva delle logiche Just In Time (JIT) e Kaizen. Esse costituiscono infatti uno dei pilastri portanti della Lean Manufacturing, che ne eredita anche tutti i pre-requisiti per il suo buon funzionamento, ed in particolare: volumi relativamente stabili prossimità tra i Nodi manifatturieri (Stabilimenti e Fornitori) flussi manifatturieri lineari In termini di Operations Management, il JIT è un approccio di schedulazione a breve che, non prevedendo alcuna forma intrinseca di pianificazione capacitiva, richiede una stabilizzazione esogena ed un certo grado di protezione da eccessive turbolenze e volatilità della domanda. In termini di Change Management ed Innovazione, il Kaizen è una filosofia di miglioramento continuo (innovazione incrementale) che poco si attaglia ai cambiamenti ambientali repentini (innovazione discreta). pag. 4/9
5 Ma, come sommariamente ricordato all inizio dell articolo, globalizzazione significa anche contrazione dei cicli di vita, pressione competitiva, alti livelli di varietà e proliferazione dei prodotti, forti turbolenze nella Supply Chain Quanto questo scenario sia lontano dagli assunti di base del JIT è evidente: nuove, più complesse sfide richiedono approcci e strumenti aggiuntivi (n.b.: aggiuntivi, non: sostitutivi) nel paniere dell Operations Management. Pensiero Agile: il backstage Lean ed Agile non sono la stessa cosa: snello ed agile non sono sinonimi neanche nella lingua italiana. Agile è un concetto più dinamico, immediatamente relazionabile con caratteristiche quali la velocità, l accelerazione, l armonia ed un po di potenza, quando serve! Mentre la focalizzazione dominante del Pensiero Lean ha a che fare con: eliminare gli sprechi, migliorare la produttività, quella del Pensiero Agile può essere definita come assicurare la capacità di rispondere rapidamente a variazioni imprevedibili nella Domanda. Due differenze chiave appaiono evidenti: Ampiezza Mentre l approccio Lean è tradizionalmente correlato al Manufacturing (3), l approccio Agile è un concetto che coinvolge l intera Supply Chain, espandendosi su tutti i processi di business della c.d. Azienda Estesa, dallo Sviluppo Prodotti alla gestione delle Operations Driver Mentre il Driver della Lean Manufacturing è l eliminazione degli sprechi, quello della Agile Supply Chain è la comprensione del Mercato in termini di incroci Prodotto/Mercato, dinamiche di Domanda, Order Qualifier ed Order Winner (4). Conseguentemente: l approccio Lean parte dal campo (Gemba, da cui appunto: Gemba Kaizen) e procede bottom-up con miglioramenti ed innovazioni incrementali l approccio Agile parte da fuori, dai Prodotti/Mercati e procede top-down nel progettare le Supply Chain richieste utilizzando, se del caso, innovazioni e miglioramenti discreti e di rottura Il fatto di avere come pilastri portanti la comprensione del Mercato e la velocità di risposta ad (imprevedibili) turbolenze conforma l apporto del pensiero Agile alla connotazione delle macro-strategie di Supply Chain: sensibilità agli Order Winner La capacità di sostenere efficacemente gli Order Winner deve essere una prerogativa-chiave della Supply Chain. Ogni miglioramento dovrebbe essere ad essi rivolto e verificato rispetto a ciò che aumenta la vendibilità/appetibilità dei Prodotti/Servizi offerti. condivisione diffusa dell informazione Sostituire scorte e Lead-Time con la condivisione dell informazione e la sincronizzazione della Gestione delle Operations dovrebbe avere massima enfasi nella Supply Chain, ricorrendo a tutte le iniziative possibili di Logistica Collaborativa. pag. 5/9
6 integrazione di Processo L integrazione di processo è l unico modo per sfruttare appieno la condivisione delle informazioni e diventa un imperativo assoluto all aumentare della frammentazione dei processi manifatturieri (uno degli effetti collaterali della delocalizzazione). Affrontare la frammentazione della Catena Logistica Estesa senza un forte dominio sui processi di business può rivelarsi estremamente pericoloso, conducendo ad ottimizzazioni locali e perdendo di vista l ottimo globale. strutture-rete Pensare alla Supply Chain come ad una federazione di partner legati fra loro in un Network costituisce il quarto ingrediente per l approccio Agile. Ciò richiede una forte sincronizzazione nella progettazione del paradigma Prodotto/Processo/Supply Chain che si estende non solo ai prodotti/processi di trasformazione (2D Concurrent Engineering), ma anche alla gestione delle Operations dell Azienda Estesa (3D Concurrent Engineering). Strumenti giusti nel contesto giusto: i punti di contatto Sebbene Lean ed Agile siano concetti differenti, molti punti di contatto sono comunque identificabili: Lead-Time contenuti La riduzione del Lead-Time gioca un ruolo chiave in entrambi gli approcci: lunghi Lead-Time sono al contempo uno spreco ed un vincolo alla risposta rapida ai segnali di Domanda. riduzione delle scorte Grasso non è bello! : al pari del Lead-Time, un eccesso di scorte è contemporaneamente uno spreco ed un vincolo all agilità (che richiede la sostituzione delle scorte con informazione). alta qualità di Prodotto Anche se con differenti premesse esogene, la produzione (in toto od in parte) tirata è richiesta da entrambi gli approcci Lean ed Agile. Accoppiando questo a Lead-Time corti e scorte ridotte, l implicazione conseguente è che ciò che viene prodotto deve essere buono. capacità di Demand Tracking Che lo si chiami alla Lean (produzione al Takt-Time) oppure in altri modi (Tracking Ratio, etc.), l idea che la produzione debba seguire quanto più possibile la Domanda è radicata in entrambi gli approcci (5). Dimenticando le patologie nella Lean Manufacturing (una visione ristretta e distorta dell applicazione dell approccio Lean collassa in attività di contenimento locale dei costi, spesso spostandoli da un luogo ad un altro della Supply Chain e conducendo alla fine ad una più alta rigidità complessiva), quanto sopra suggerisce che i paradigmi Lean ed Agile non sono assolutamente mutuamente escludenti. pag. 6/9
7 La terza via La Tab.2 presenta le principali connotazioni distintive degli ambienti puri Lean ed Agile: connotazione distintiva Pure Lean Pure Agile Prodotti commodity beni di differenziazione prevedibilità della Domanda (*) alta bassa varietà di Prodotto bassa alta ciclo di vita del Prodotto lungo corto Order Winner costi disponibilità (servizio) margini bassi alti politiche di acquisto acquistare merci allocare capacità condivisione dell informazione auspicabile richiesta (*) almeno nei volumi -Tab.2: ambienti puri Lean ed Agile: principali differenze- Un primo commento è d obbligo: così come ogni classificazione bianco o nero di una Supply Chain complessa comporta una iper-semplificazione della realtà, ben difficilmente l adozione acritica (o per moda) di posizioni pure potrà rivelarsi una scelta vincente. Un impresa che opera in un contesto globale dovrà convivere con realtà di business che si comportano da Pure Lean, altre da Pure Agile ed altre in condizioni ibride (cfr. Fig.2). -Fig.2: approccio Lean, Agile, ibrido: dove è richiesto- E questa la terza via tra Lean ed Agile: se definiamo questa situazione ibrida come Leagile, ecco un altro approccio che può -e deve- coesistere nella cassetta degli attrezzi dell Azienda Estesa, per supportare la conformazione delle macro-strategie di Supply Chain. pag. 7/9
8 Conclusioni Spesso nella diatriba tra Lean ed Agile, la prima è implicitamente identificata con riduzione dei costi e la seconda con flessibilità. Siamo in parziale disaccordo con tale dicotomia: è vero che Lean implica riduzione dei costi ed incrementi di produttività (ossia: efficienza), ed è anche vero che Agile implica concetti riconducibili all efficacia. Ma la visione di Lean ridotta alla pura efficienza è (come già detto) una patologia nell applicazione di questo approccio, e non è assolutamente rappresentativa del pensiero Lean. E parimenti vero che il pensiero Lean è troppo vicino al campo per fornire sufficiente respiro per la progettazione di una strategia di Supply Chain in un contesto ad alta complessità, ma se opportunamente indirizzate le metodologie Lean forniscono un potente contributo alla creazione delle Agile Supply Chain. La giusta via è quindi quella di un approccio variegato all adozione delle filosofie Lean ed Agile, ibridandole ogni qualvolta necessario. Roberto Crippa Livia Larghi note (1) costituiscono una (parziale) eccezione le situazioni di monopolio o in genere di prodotti/servizi per i quali non esiste alternativa di scelta: queste casistiche esulano dal perimetro del presente articolo (2) per Rete Manifatturiera Estesa si intende il complesso dei cosiddetti Nodi della Supply Chain (non importa se stabilimenti propri o fornitori terzi) che eseguono attività di trasformazione sul prodotto, nonché delle relazioni (flussi fisici ed informativi di interscambio) che intercorrono fra essi. (3) rimarchiamo il termine tradizionalmente. Vi sono, soprattutto in tempi più recenti, casi di applicazione con successo delle logiche Lean anche al di fuori del tradizionale ambito produttivo: attività di gestione magazzini di distribuzione, servizi, etc (4) in estrema sintesi: Order Qualifiers sono I fattori considerabili come biglietto d ingresso per una data Arena competitive: senza possederli (es: livello minimo di qualità richiesto, prezzo, etc.) non è nemmeno possibile tentare di competere. Order Winners sono i fattori (es: qualità superiore, Brand image, etc.) che consentono una competizione vincente.order Qualifiers ed Order Winners non sono concetti assoluti: cosa è Qualifier e cosa Winner può variare nel tempo e da segmento a segmento di Mercato. (5) la principale differenza sta nella varietà proveniente dal Mercato che gli approcci Lean ed Agile implicitamente assumono: stabilizzata nel primo caso, libera di fluttuare nel secondo. pag. 8/9
9 Gli autori Roberto Crippa Nato a Varese nel 1963, Laurea col massimo dei voti in Discipline Economiche e Sociali presso l Università L. Bocconi di Milano, certificazione APICS/CPIM e Master di II livello presso il MIP/Politecnico di Milano. Due anni in Società di consulenza direzionale e due anni come Business Unit Manager per il Supply Chain Management presso una multinazionale nel settore della System Integration e della consulenza di processo. Quattordici anni in posizioni di responsabilità in ambito logistico presso importanti multinazionali del settore Elettromeccanico nelle funzioni di: Pianificazione e Controllo della Produzione e dell Approvvigionamento; Gestione della Domanda; Supply Chain Management. Lavora attualmente in BTicino, ove è Responsabile dell Unità Organizzativa: Ingegneria della Catena Logistica Estesa. Livia Larghi Nata a Varese nel 1972, Laurea in Ingegneria Gestionale con indirizzo sistemi produttivi presso il Politecnico Leonardo da Vinci di Milano. Un anno e mezzo di esperienza nel Controllo di Gestione presso la Holding di un Gruppo tessile. Sei anni in BTicino, nelle funzioni di Metodi ed Organizzazione Industriale e Miglioramento Processi di Supply Chain. Ricopre attualmente la posizione di Senior Engineer nell Unità Organizzativa: Ingegneria della Catena Logistica Estesa. pag. 9/9
Le prestazioni della Supply Chain
Le prestazioni della Supply Chain L ottenimento dell adattamento strategico e la sua portata Le prestazioni della Supply Chain 1 Linea guida Le strategie Competitiva e della supply chain L ottenimento
DettagliLA LOGISTICA INTEGRATA
dell Università degli Studi di Parma LA LOGISTICA INTEGRATA Obiettivo: rispondere ad alcuni interrogativi di fondo Come si è sviluppata la logistica in questi ultimi anni? Quali ulteriori sviluppi sono
DettagliIL MODELLO SCOR. Agenda. La Supply Chain Il Modello SCOR SCOR project roadmap. Prof. Giovanni Perrone Ing. Lorena Scarpulla. Engineering.
Production Engineering Research WorkGROUP IL MODELLO SCOR Prof. Giovanni Perrone Ing. Lorena Scarpulla Dipartimento di Tecnologia Meccanica, Produzione e Ingegneria Gestionale Università di Palermo Agenda
DettagliLa riorganizzazione della Supply Chain secondo i principi lean :
Consulenza di Direzione Management Consulting Formazione Manageriale HR & Training Esperienza e Innovazione La riorganizzazione della Supply Chain secondo i principi lean : un passo chiave nel percorso
DettagliIl nostro concetto di business
Il nostro concetto di business Il concetto di business GOANDPLY ruota attorno a tre elementi principali: la volontà di mettere a disposizione delle aziende le proprie idee, creatività, knowledge ed esperienza
DettagliLa tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane
La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane L importanza delle risorse umane per il successo delle strategie aziendali Il mondo delle imprese in questi ultimi anni sta rivolgendo
DettagliExport Development Export Development
SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale
DettagliM.APS Manufacture Advanced Planning System
M.APS Manufacture Advanced Planning System Per chi M.APS Le piccole e medie aziende italiane di produzione, sono sempre più sottoposte a cambiamenti nella metodologia di lavoro dovuti soprattutto al cambiamento
DettagliEasyMACHINERY ERPGestionaleCRM. partner
ERPGestionaleCRM partner La soluzione software per le aziende di produzione di macchine Abbiamo trovato un software e un partner che conoscono e integrano le particolarità del nostro settore. Questo ci
DettagliObiettivi conoscitivi
Corso di International Accounting Università degli Studi di Parma - Facoltà di Economia (Modulo 1 e Modulo 2) LAMIB Strumenti avanzati di management accounting. Profili internazionali. Anno Accademico
DettagliHarken Italy spa Lean Production nella filiera della nautica. 28 Novembre 2011 Harken Italy spa 1
Harken Italy spa Lean Production nella filiera della nautica 28 Novembre 2011 Harken Italy spa 1 Breve profilo di Harken Harken è nata nel 1967. Oggi è una piccola multinazionale leader di mercato nel
DettagliOrganizzazione e pianificazione delle attività di marketing
Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing Il continuum delle strutture tra efficienza ed efficacia Struttura funzionale Struttura divisionale Struttura a matrice Struttura orizzontale
DettagliComunicazione per le PMI nuove soluzioni a un problema di sempre una practice di Orga 1925
Comunicazione per le PMI nuove soluzioni a un problema di sempre una practice di Orga 1925 1 LA PRATICA SOLITA La comunicazione delle PMI si basa di regola sull assoluto privilegio della comunicazione
DettagliLA LEAN MANUFACTURING E TOYOTA. QualitiAmo La Qualità gratis sul web
LA LEAN MANUFACTURING E TOYOTA GLI SPRECHI DA EVITARE Quali erano gli sprechi che Toyota voleva evitare, applicando la Produzione snella? Essenzialmente 3: le perdite di tempo legate alle rilavorazioni
DettagliConsulenza Direzionale www.kvalue.net. Presentazione Società. Key Value for high performance business
Key Value for high performance business Consulenza Direzionale www.kvalue.net KValue Srl Via E. Fermi 11-36100 Vicenza Tel/Fax 0444 149 67 11 info@kvalue.net Presentazione Società L approccio KValue KValue
DettagliLEAN MANUFACTURING AND WAREHOUSING
LEAN MANUFACTURING AND WAREHOUSING La produzione snella: eliminare gli sprechi aziendali 2010 www.ailog.it LEAN MANUFACTURING AND WAREHOUSING La produzione snella: eliminare gli sprechi aziendali 18 gennaio
DettagliConcetto e sistema di Marketing
Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Facoltà di Economia Corso di Laurea in INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE ECONOMIA, GESTIONE E INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE Prof. Fabio Musso A.A. 2008-09
Dettagli03. Il Modello Gestionale per Processi
03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma
DettagliIl catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti
Si rivolge a: Forza vendita diretta Agenti Responsabili vendite Il catalogo MARKET Responsabili commerciali Imprenditori con responsabilità diretta sulle vendite 34 di imprese private e organizzazioni
DettagliBusiness Intelligence Revorg. Roadmap. Revorg Business Intelligence. trasforma i dati operativi quotidiani in informazioni strategiche.
soluzioni di business intelligence Revorg Business Intelligence Utilizza al meglio i dati aziendali per le tue decisioni di business Business Intelligence Revorg Roadmap Definizione degli obiettivi di
DettagliIl sistema Toyota per le PMI
28 novembre 2011 Il sistema Toyota per le PMI 1/11 Ambrogio Bollini SVP TMHE CB Supply AD CESAB SpA AD LTE SpA Toyota Material Handling Europe 2/11 CESAB - Storia e posizione nel mondo Toyota CESAB Carrellificio
DettagliTECNICO SUPERIORE DELLE INFRASTRUTTURE LOGISTICHE
ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE TRASPORTI TECNICO SUPERIORE DELLE INFRASTRUTTURE LOGISTICHE STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI TECNICO SUPERIORE DELLE INFRASTRUTTURE
Dettaglileaders in engineering excellence
leaders in engineering excellence engineering excellence Il mondo di oggi, in rapida trasformazione, impone alle imprese di dotarsi di impianti e macchinari più affidabili e sicuri, e di più lunga durata.
DettagliCRM: IL FUTURO DEL MARKETING ATTRAVERSO LA CONOSCENZA DEL CLIENTE
UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI UDINE FACOLTÁ DI ECONOMIA Corso di Laurea in Economia Aziendale Esame di Laurea CRM: IL FUTURO DEL MARKETING ATTRAVERSO LA CONOSCENZA DEL CLIENTE Tutore: Prof. Maria Chiarvesio
Dettagliprofilo dna team clienti
CONSULENZA Organizzativa e Direzionale MS Consulting è una società di consulenza organizzativa e direzionale che, dal 1985, fornisce servizi legati alla valutazione dell efficienza aziendale e allo sviluppo
DettagliCost_. Quality_. Delivery_. L eccellenza della tua SuppLy chain parte da qui
Quality_ Cost_ L eccellenza della tua SuppLy chain parte da qui Delivery_ Training for Excellence 2 FORMAZIONE INNOVAZIONE ESPERIENZA In un mercato competitivo come quello odierno, per gestire al meglio
DettagliIL PROCESSO DI FABBRICAZIONE (sviluppo nuovo prodotto)
CORSO DI Gestione aziendale Facoltà di Ingegneria IL PROCESSO DI FABBRICAZIONE (sviluppo nuovo prodotto) Carlo Noè Università Carlo Cattaneo Istituto di Tecnologie e-mail: cnoe@liuc.it 1 Il processo di
DettagliPROJECT MANAGEMENT SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT DI ELEVATA PROFESSIONALITÀ
PROJECT MANAGEMENT SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT DI ELEVATA PROFESSIONALITÀ SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT CENTRATE I VOSTRI OBIETTIVI LA MISSIONE In qualità di clienti Rockwell Automation, potete contare
DettagliTECNICO SUPERIORE DELLA LOGISTICA INTEGRATA
ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE TRASPORTI TECNICO SUPERIORE DELLA LOGISTICA INTEGRATA STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI TECNICO SUPERIORE DELLA LOGISTICA INTEGRATA
DettagliCittà di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato Delibera Giunta Comunale n. 110 del 19 maggio 2014 1) Caratteristiche generali del sistema
DettagliImplementazione della lean production. Cenni introduttivi. Metodo del free-pass: il caso Benelli Armi s.p.a.
Implementazione della lean production Metodo del free-pass: il caso Benelli Armi s.p.a. A.A. 2013-2014 Cenni introduttivi La Benelli Armi s.p.a. nasce nel 1967 ad Urbino per iniziativa dei fratelli Benelli,
DettagliEconomia e gestione delle imprese - 05
Economia e gestione delle imprese - 05 Prima parte: la gestione delle operation Seconda parte: la gestione dei rischi e la protezione delle risorse aziendali Sommario: La gestione delle operation 1. Le
DettagliGli 8 principi della Qualità
LA QUALITA NEL TEMPO Qualità Artigianale fino al ventesimo secolo; Ispezione e Collaudo - fino alla prima guerra mondiale; Controllo Statistico sui prodotti - fino al 1960; Total Quality Control fino al
DettagliIndice. pagina 2 di 10
LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA
DettagliPerfare MASSIMIZZARE IL VALORE DELL ATTUALE GAMMA DI PRODOTTI
Perfare Perfare Percorsi aziendali di formazione e assistenza operativa MASSIMIZZARE IL VALORE DELL ATTUALE GAMMA DI PRODOTTI Costruire un piano di azioni concrete per ottenere il massimo valore dall attuale
DettagliCHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it
CHI SIAMO C.I.M. non è un comune consorzio ma una società consortile creata dopo approfonditi studi ed esperienze maturate da un gruppo di specialisti in grado di operare in molte aree geografiche del
DettagliL ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO
L ANALISI ABC PER LA GESTIONE DEL MAGAZZINO È noto che la gestione del magazzino è uno dei costi nascosti più difficili da analizzare e, soprattutto, da contenere. Le nuove tecniche hanno, però, permesso
DettagliPRODUCT LIFECYCLE MANAGEMENT
PRODUCT LIFECYCLE MANAGEMENT Una breve introduzione al mondo del PLM Business Development Management S.r.l. con il contributo del DIGEP del Politecnico di Torino Il PLM nasce come metodologia di gestione
DettagliILSISTEMA INTEGRATO DI PRODUZIONE E MANUTENZIONE
ILSISTEMA INTEGRATO DI PRODUZIONE E MANUTENZIONE L approccio al processo di manutenzione Per Sistema Integrato di Produzione e Manutenzione si intende un approccio operativo finalizzato al cambiamento
DettagliDalla Business Idea al Business Plan - 1 -
Dalla Business Idea al Business Plan - 1 - Elementi base per il Business Plan - 2 - Imprenditore = Persona Da che cosa partire? dalle persone Un buon gruppo di neoimprenditori migliorerà l idea a fronte
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliPROGRAMMAZIONE DELLA PRODUZIONE 24 ore
PROGRAMMAZIONE DELLA PRODUZIONE 24 ore OBIETTIVI DEL CORSO: Il programma si propone di fornire alle aziende indicazioni che possano essere di supporto al miglioramento delle prestazioni del loro processo
DettagliOutlook finanziario dell agricoltura europea
Gian Luca Bagnara Outlook finanziario dell agricoltura europea I prezzi agricoli hanno colpito i titoli dei giornali negli ultimi cinque anni a causa della loro volatilità. Tuttavia, questa volatilità
DettagliIntroduzione al processo di Marketing Management Cap. 1
Introduzione al processo di Marketing Management Cap. 1 Introduzione al processo di Marketing Management 1) La filosofia del marketing, ovvero il marketing concept 2) Che cos è il marketing 3) La funzione
DettagliSISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE
SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione
DettagliIL BUSINESS PLANNING LO SVILUPPO DI UN BUSINESS PLAN. 1.Definizione della Visione Imprenditoriale e degli obiettivi. Ing. Ferdinando Dandini de Sylva
LO SVILUPPO DI UN BUSINESS PLAN 1.Definizione della Visione Imprenditoriale e degli obiettivi Illustrare con esattezza la vostra vision e gli obiettivi dell iniziativa, può sembrare ovvio.in realtà molti
DettagliSistemi informativi aziendali struttura e processi
Sistemi informativi aziendali struttura e processi Concetti generali sull informatica aziendale Copyright 2011 Pearson Italia Prime definizioni Informatica Scienza che studia i principi di rappresentazione
DettagliIL NUOVO INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING
IL NUOVO INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING Itis Galilei di Roma - 4 dicembre 2009 - VI CONFLUISCONO GLI INDIRIZZI PREESISTENTI: ISTITUTI TECNICI COMMERCIALI Ragioniere e perito commerciale
DettagliLa Metodologia 3P Production Preparation Process -Un metodo innovativo ed efficace per innovare-
La Metodologia 3P Production Preparation Process -Un metodo innovativo ed efficace per innovare- Lo scenario Premessa L area grigia nello sviluppo e ingegnerizzazione prodotti In Italia negli ultimi venti
DettagliBosco&Co. STRATEGIE E SVILUPPO D IMPRESA AGENZIA DI COMUNICAZIONE ROMA - BATTIPAGLIA (SA)
BoscoCo. STRATEGIE E SVILUPPO D IMPRESA AGENZIA DI COMUNICAZIONE BoscoCo. è il partner professionale che supporta le imprese nel governo e nella gestione del loro business, aiutandole a raggiungere le
DettagliIl progetto Lean Accounting in Metal Work
Il progetto Lean Accounting in Metal Work Nel 2010 parte il progetto Lean Accounting in Metal Work con l obiettivo di costruire un sistema di lean accounting che affianchi e poi sostituisca il sistema
DettagliLa riforma del servizio di distribuzione del
CReSV Via Röntgen, 1 Centro Ricerche su Sostenibilità e Valore 20136 Milano tel +39 025836.3626 La riforma del servizio di distribuzione del 2013 gas naturale In collaborazione con ASSOGAS Gli ambiti territoriali
DettagliCAPITOLO 11 Innovazione cam i amen o
CAPITOLO 11 Innovazione e cambiamento Agenda Ruolo strategico del cambiamento Cambiamento efficace Cambiamento tecnologico Cambiamento di prodotti e servizi i Cambiamento strategico e strutturale Cambiamento
DettagliLa gestione dei rapporti con i fornitori è un tema cruciale per le grandi Aziende nello scenario attuale del mercato e delle sue logiche di sviluppo.
La gestione dei rapporti con i fornitori è un tema cruciale per le grandi Aziende nello scenario attuale del mercato e delle sue logiche di sviluppo. Il perfezionamento delle relazioni operative tra grandi
DettagliECCELLERE NELLA LOGISTICA. Generare opportunità con la logistica
ECCELLERE NELLA LOGISTICA Generare opportunità con la logistica INTRODUZIONE Il settore della logistica rappresenta una risorsa strategica per la competitività delle imprese e del territorio ed è attualmente
DettagliControllo di gestione budget settoriali budget economico
Controllo di gestione budget settoriali budget economico TEMA Pianificazione, programmazione e controllo di gestione costituiscono le tre fasi del processo globale attraverso il quale l impresa realizza
DettagliLA PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ AZIENDALI E.R.P. (ENTERPRISE RESOURCE PLANNING)
LA PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ AZIENDALI E.R.P. (ENTERPRISE RESOURCE PLANNING) EVOLUZIONE DEFINIZIONI SISTEMI INFORMATIVI E SISTEMI ERP I SISTEMI TRADIZIONALI I SISTEMI AD INTEGRAZIONE DI CICLO I SISTEMI
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
Dettaglimanifatturiera e per i servizi
CAPITOLO 7 Tecnologie per la produzione manifatturiera e per i servizi Agenda Tecnologia e core technology Processi core ed ausiliari Tecnologia e struttura organizzativa Tecnologia core manifatturiera
DettagliLA PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ AZIENDALI E.R.P. (ENTERPRISE RESOURCE PLANNING)
LA PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ AZIENDALI E.R.P. (ENTERPRISE RESOURCE PLANNING) L IMPATTO SULLA GESTIONE LA MISURAZIONE DELL IMPATTO IL SUPPORTO ALLA CREAZIONE DEL VALORE L INTEGRAZIONE ESIGENZE DEL BUSINESS
DettagliS i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i
S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p
DettagliCapitolo quindici. Produzione globale, outsourcing e logistica. Caso di apertura
EDITORE ULRICO HOEPLI MILANO Capitolo quindici Produzione globale, outsourcing e logistica Caso di apertura 15-3 Quando ha introdotto la console video-ludica X-Box, Microsoft dovette decidere se produrre
DettagliIl sistema logistico integrato
Il sistema logistico integrato Che cos è la logistica? Il concetto di logistica è spesso poco chiaro Per logistica, spesso, s intendono soltanto le attività di distribuzione fisica dei prodotti (trasporto
DettagliManuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative
Unione Industriale 19 di 94 4.2 SISTEMA QUALITÀ 4.2.1 Generalità Un Sistema qualità è costituito dalla struttura organizzata, dalle responsabilità definite, dalle procedure, dai procedimenti di lavoro
DettagliTITOLO DELL INSEGNAMENTO CFU. Principali conoscenze e/o Abilità. Obiettivo. Organizzazione didattica. Strategia d Impresa e Marketing 10 CFU
TITOLO DELL INSEGNAMENTO Strategia d Impresa e Marketing CFU 10 CFU Principali conoscenze e/o Abilità L American Marketing Association (1995) ha definito il marketing come il processo di pianificazione
DettagliI Tempi e Metodi nella Logistica Produttiva: un caso aziendale
I Tempi e Metodi nella Logistica Produttiva: un caso aziendale È possibile parlare di logistica produttiva? Ed è possibile parlare di tempi e metodi nell ambito della logistica aziendale? Sempre più la
DettagliHR Human Resouces. Lo strumento innovativo e completo per la gestione del personale. ZUCCHETTI CENTRO SISTEMI SPA www.centrosistemi.
HR Human Resouces Lo strumento innovativo e completo per la gestione del personale ZUCCHETTI CENTRO SISTEMI SPA www.centrosistemi.it tel. (+39) 055 91971 fax. (+39) 055 9197515 e mail: commerciale@centrosistemi.it
DettagliSistemi di supporto alle decisioni
Sistemi di supporto alle decisioni Introduzione I sistemi di supporto alle decisioni, DSS (decision support system), sono strumenti informatici che utilizzano dati e modelli matematici a supporto del decision
DettagliTECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E DELL INTERMODALITÀ
ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE TRASPORTI TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E DELL INTERMODALITÀ STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E
DettagliL ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CONCETTO: L ORGANIZZAZIONE SI PONE COME OBIETTIVO LO STUDIO DELLE COMPOSIZIONI PIU CONVENIENTI DELLE FORZE PERSONALI, MATERIALI E IMMATERIALI OPERANTI NEL SISTEMA AZIENDALE.
DettagliCICLO DI LEZIONI per Progetto e Gestione della Qualità. Facoltà di Ingegneria INTRODUZIONE. Carlo Noè
CICLO DI LEZIONI per Progetto e Gestione della Qualità Facoltà di Ingegneria INTRODUZIONE Carlo Noè Università Carlo Cattaneo Istituto di Tecnologie e-mail: cnoe@liuc.it 1 LE LEVE COMPETITIVE Le LEVE COMPETITIVE
DettagliPowerSchedo. Un sistema di supporto alla decisione nel settore dell'oil&gas. For further information: www.mbigroup.it
PowerSchedo Un sistema di supporto alla decisione nel settore dell'oil&gas For further information: Introduzione PowerSchedO è uno strumento software di supporto alle decisioni per problemi nel settore
DettagliANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING
ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING CREARE OPPORTUNITÀ PER COMPETERE Oggi le imprese di qualsiasi settore e dimensione devono saper affrontare, singolarmente o in rete, sfide impegnative sia
DettagliLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato
Dettagliairis consulting Via Domenichino, 19-20149 - Milano Tel: 02.43986313 - Fax: 02.43917414 e-mail: info@airisconsulting.it web: www.airisconsulting.
Via Domenichino, 19-20149 - Milano Tel: 02.43986313 - Fax: 02.43917414 e-mail: info@.it web: www..it Chi siamo AIRIS CONSULTING è una Società di Consulenza di Direzione nata per rispondere al bisogno delle
DettagliEVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA
http://www.sinedi.com ARTICOLO 3 LUGLIO 2006 EVOLUZIONE DELLE INIZIATIVE PER LA QUALITA : L APPROCCIO SIX SIGMA A partire dal 1980 sono state sviluppate diverse metodologie per la gestione della qualità
DettagliGli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale
Gli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale n La Pianificazione n L Organizzazione n Il Coinvolgimento del Personale n Il Controllo Componenti del Sistema di Pianificazione n Valutazioni interne
DettagliQUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA
QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager
DettagliName/Dept. Project title 07/05/2002 Slide 1
Name/Dept. Project title 07/05/2002 Slide 1 Analisi risposte del panel 1 Modalità di realizzazione: Interviste telefoniche Quali/Quantitative dirette + Questionari Settori Automotive Elettromeccanica Macchine
DettagliINDICOD-ECR Istituto per le imprese di beni di consumo
INDICOD-ECR Istituto per le imprese di beni di consumo GLOBAL SCORECARD Uno strumento di autovalutazione, linguaggio e concetti comuni Versione base - Entry Level Introduzione Introduzione La Global Scorecard
DettagliBX PPS. La gestione avanzata della produzione per SAP Business One
BUSINESS PARTNER di BX PPS La gestione avanzata della produzione per SAP Business One PPS Ambito applicativo Aziende manifatturiere per produzione discreta o ripetitiva. Aziende manifatturiere con produzione
DettagliSupply Intelligence. Informazioni rapide e approfondite sui fornitori potenziali
Supply Intelligence Informazioni rapide e approfondite sui fornitori potenziali Ancora in alto mare? Le forniture, specialmente se effettuate a livello globale, possono rivelarsi un vero e proprio viaggio
DettagliLogi.C.A. Consulting 1
La Logistica La logistica, nell ambito del processo di gestione della supply chain : Pianifica Implementa Controlla l efficiente ed efficace flusso e immagazzinamento dei beni commerciali, l efficiente
DettagliALBERT. copyright hventiquattro
ALBERT ALBERT MONETIZZARE LE SCORTE Il tuo magazzino: da deposito a risorsa Albert agisce sulle fonti di finanziamento interno. Non tanto in termini di puro taglio dei costi, quanto di recupero di flussi
Dettagliexecutive master course www.cspmi.it Production Manager Modena, aprile - dicembre 2014 Sempre un passo avanti
executive master course www.cspmi.it Production Manager Modena, aprile - dicembre 20 Sempre un passo avanti EXECUTIVE MASTER COURSE Production Manager OBIETTIVI Il corso mette in condizione i partecipanti
DettagliIDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE
IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE 51 Dichiarazione d intenti (mission statement) La dichiarazione d intenti ha il compito di stabilire degli obiettivi dal punto di vista del mercato, e in parte dal
DettagliCybertec: High Performance Supply Chain dal 1991
Cybertec: High Performance Supply Chain dal 1991 Fornisce soluzioni per una Supply Chain ad alte prestazioni e per un'efficace pianificazione della produzione Sede principale a Trieste. Filiali a Milano,
DettagliISO 9001:2015 e ISO 14001:2015
TÜV NORD CERT FAQ ISO 9001:2015 e ISO 14001:2015 Risposte alle principali domande sulle nuove revisioni degli standard ISO 9001 e ISO 14001 Da quando sarà possibile 1 certificarsi in accordo ai nuovi standard?
DettagliIl cloud per la tua azienda.
Il cloud per la tua azienda. Questo è Microsoft Cloud Ogni azienda è unica. Dalla sanità alla vendita al dettaglio, alla produzione o alla finanza, non esistono due aziende che operano nello stesso modo.
DettagliPresentazione di Arthur D. Little Integrazione di sistemi di gestione
Presentazione di Arthur D. Little Integrazione di sistemi di gestione Presentazione a: Novembre 2010 Arthur D. Little S.p.A. Corso Sempione, 66 20124 Milano Telefono (39) 02.673761 Telefax (39) 02.67376251
DettagliIL MARKETING STRATEGICO
Una strategia è un insieme di decisioni preparate in anticipo con lo scopo di rispondere efficacemente e rapidamente alle minacce e opportunità esterne, così come agli elementi di forza e di debolezza
DettagliLESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE
LESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE INDICE DEL BUSINESS PLAN 1. SINTESI DEL PROGETTO IMPRENDITORIALE 2. LA COMPAGINE IMPRENDITORIALE 3. LA BUSINESS
DettagliProgrammazione e controllo
Programmazione e controllo Capitolo 1 L attività di direzione e il sistema di misurazione dei costi Un quadro di riferimento 1.a. I tratti caratteristici dell attività di direzione nelle imprese moderne
DettagliPianificazione e progettazione
Pianificazione e progettazione L analisi preventiva degli eventi e delle loro implicazioni rappresenta una necessità sempre più forte all interno di tutte le organizzazioni variamente complesse. L osservazione
Dettagli+5% di on-time-delivery a parità di magazzino: sincronizzare domanda e offerta con una pianificazione agile Il caso Seitron SpA.
+5% di on-time-delivery a parità di magazzino: sincronizzare domanda e offerta con una pianificazione agile Il caso Seitron SpA. Global Logistics& Supply Chain Summit 19 novembre 2015 Filippo Tonutti,
DettagliI FATTORI CRITICI DI SUCCESSO NEGLI ACCORDI TRA BANCHE E RETI DISTRIBUTIVE DI MUTUI IMMOBILIARI
I FATTORI CRITICI DI SUCCESSO NEGLI ACCORDI TRA BANCHE E RETI DISTRIBUTIVE DI MUTUI IMMOBILIARI Roma, 22 novembre 2011 Direzione Retail Funzione C.A.E. L EVOLUZIONE DEL SETTORE Gli ultimi cinque anni hanno
Dettagli7.4 w Il conto economico a margine di contribuzione di singole combinazioni produttive parziali: la segment analysis
7.4 w Il conto economico a margine di contribuzione di singole combinazioni produttive parziali: la segment analysis I risultati economici globali di un impresa possono essere riorganizzati anche al fine
DettagliRICERCA DEI SERIVIZI NELL EVOLUZIONE DELLA SUPPLY CHAIN
RICERCA DEI SERIVIZI NELL EVOLUZIONE DELLA SUPPLY CHAIN Le strategie adottate dalle imprese nel gestire le fasi a monte del processo produttivo sono cambiate seguendo una traiettoria ben precisa. Le tappe
DettagliESSERE O APPARIRE. Le assicurazioni nell immaginario giovanile
ESSERE O APPARIRE Le assicurazioni nell immaginario giovanile Agenda_ INTRODUZIONE AL SETTORE ASSICURATIVO La Compagnia di Assicurazioni Il ciclo produttivo Chi gestisce tutto questo Le opportunità di
DettagliPiani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali
Piani integrati per lo sviluppo locale Progetti di marketing territoriale Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Sviluppo di prodotti turistici Strategie e piani di comunicazione Percorsi
Dettagli