L argomento. Infestante. Vecchie leggi per le mosche DERATTIZZAZIONE BUONE NORME E LEGGI SPECIFICHE
|
|
- Floriano Di Pietro
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 L argomento DERATTIZZAZIONE BUONE NORME E LEGGI SPECIFICHE 1 Infestante. L argomento del corso: gli infestanti urbani d interesse sanitario. infestanti + interesse sanitario. Il termine infestante indica un organismo pluricellulare che provoca all uomo fastidio, disagio o addirittura malattia. Infestante per definizione : le mosche. 2 Vecchie leggi per le mosche R.D. 27 luglio 1934, n. 1265: T.U.L.S. Art. 263: impedire disseminazione delle mosche. Legge 29 marzo 1928, n. 858: Disposizioni per la lotta contro le mosche Decreto Capo del Governo del 20 maggio 1928: Norme obbligatorie per l attuazione della legge 29 marzo 1928, n. 858 contenente disposizioni per la lotta contro le mosche. 3 1
2 Modalità diffusione Gli infestanti trasmettono microbi. Microbi: patogeni + patogeni opportunisti. Contagio: via diretta (aerea, contatto, sangue, saliva, sessuale) e per via indiretta. Quest ultima: tramite veicoli e vettori. Veicoli: acqua, alimenti, oggetti d uso Vettori sono gli organismi animati Vettori sono obbligati se senza di loro l infezione non si propaga, e non obbligati quando l infestazione si può egualmente propagare. 4 Modalità diffusione differenza fra serbatoio e sorgente: il serbatoio è la specie dove genericamente veicola il patogeno, mentre la sorgente è l animale specifico che sta propagando l infezione. diffusione delle malattie: pandemia, epidemia, endemia, sporadicità. 5 Roditori Quindi parlare di infestanti ha obbligato a parlare dei termini base che si occupano di infezioni e della loro propagazione. Roditori Adesso parliamo di roditori, intesi come infestanti, e specificamente dove i roditori hanno generato un intervento del legislatore. 6 2
3 Pacchetto igiene Igiene degli alimenti: il legislatore mira a dare norme che limitino al massimo la presenza di roditori nelle attività alimentari La lotta agli infestanti e quella particolare per i roditori è oggetto della normativa nazionale ed europea: del cosiddetto pacchetto igiene ricordiamo: 7 Infestanti e Reg 852/2004 Reg 852/2004 -Reg 852/2004, Allegato I (Produzione primaria), parte B (Raccomandazioni inerenti si manuali di corretta prassi igienica) sancisce che i manuali di corretta prassi igienica dovrebbero contenere informazioni adeguate sui pericoli che possono insorgere nella produzione primaria, e tali pericoli comprendono gli animali infestanti. 8 Infestanti e Reg 852/2004 -Poi nell Allegato II, (requisiti generali in materia di igiene applicabili a tutti gli operatori del settore alimentare, diversi da quelli di cui all allegato I), gli infestanti compaiono in alcuni punti: --Capitolo 1: requisiti generali applicabili alle strutture destinate agli alimenti 2.c)consentire una corretta prassi di igiene alimentare, compresa la protezione contro la contaminazione e in particolare, la lotta contro gli animali infestanti 9 3
4 Infestanti e Reg 852/ Capitolo 3: requisiti applicabili alle strutture mobili e/o temporanee 1)le strutture devono. essere situate e progettati e costruite, nonché mantenute pulite e sottoposte a regolare manutenzione in modo da evitare rischi di contaminazione, in particolare da parte di animali e animali infestanti 10 Infestanti e Reg 852/ Capitolo 6: rifiuti alimentari 3: se devono prevedere opportune disposizioni per il deposito e la rimozione dei rifiuti alimentare.i magazzini di deposito dei rifiuti devono essere progettati e gestiti in modo da poter essere mantenuti costantemente puliti e ove necessario al riparo da animali e altri animali infestanti. 11 Infestanti e Reg 852/ Capitolo 9): requisiti applicabili ai prodotti alimentari 4)occorre predisporre procedure adeguate per controllare gli animali infestanti e per impedire agli animali domestici di accedere ai luoghi dove gli alimenti sono preparati, trattati o conservati (ovvero qualora l autorità competente autorizzi tale accessi in circostanze speciali, impedire che esse sia fonte di contaminazioni). 12 4
5 Infestanti e Reg 853/2004 Reg 853/2004 Nel Reg 853/2004 nella sezione IX del latte crudo si chiede che i locali magazzino del latte siano protetti dagli infestanti. 13 R.C.I. I RCI (Regolamenti Comunali di Igiene) si occupano di vari aspetti dell igiene, avendo come target le comunità locali,al fine di salvaguardare la salute pubblica: nei RCI ci sono vari capitoli: l igiene delle acque, dell aria, dell edilizia, degli alimenti, la profilassi delle malattie infettive, etc. I roditori sono generalmente oggetto del RCI nella sezione profilassi delle malattie infettive. Esaminiamo alcuni RCI di grandi comuni italiani. 14 RCI di Pordenone Capitolo 7: profilassi malattie infettive e parassitarie Articolo 42 Lotta agli insetti noci e molesti: disinfestazione derattizzazione Divieto di scarico rifiuti Cortili e terreni tenuti sgombri da erbe, sterpi, rifiuti, no ristagno acqua Cura dei pneumatici Interventi derattizzazione: li esegue il Comune su parere ASL Se il privato non interviene quando è tenuto, il Comune derattizza e poi ci sarà la rivalsa 15 5
6 RCI di Pescara Articolo 14 Lotta agli insetti noci e molesti: disinfestazione derattizzazione Divieto abbandono oggetti e contenitori Divieto di abbandono rifiuti Roditori: limitare il più possibile il cibo a loro disposizione Lotta contro i roditori, mediante uso di esche rodenticide posizionate in punti strategici di strade, piazze e aree prossime a discariche, aree incolte. I proprietari devono trattare le aree infestate fino ad assenza di avvistamenti Gli amministratori di condominio devono con cadenza almeno annuale derattizzare le parti comuni dei fabbricati e darne notizia all ufficio di igiene 16 RCI DI Milano Obbligo disinfezione disinfestazione Le attività di disinfestazione devono essere svolte a cura dei proprietari almeno 1 volta all anno di regola nei mesi da marzo a giugno in tutti gli esercizi e depositi dove si trovano prodotti alimentari e bevande 17 RCI DI Milano Interventi derattizzazione quando per la presenza di ratti o topi accertata, in un edificio o zona possa temersi danno alla salute pubblica, il responsabile igiene pubblica dispone le necessarie operazioni di derattizzazione 18 6
7 RCI di Forlì Articolo 181 Competenze Comune e ASL 1)il Comune deve disporre in proprio o tramite convenzione di un servizio di disinfezione, disinfestazione e derattizzazione 2)il SIP svolge funzioni di supporto tecnico scientifico e di vigilanza sulle operazioni di disinfezione, disinfestazione e derattizzazione 3)il Sindaco sentito il S.I.P. dispone affinché i trattamenti di D.D.D. vengano condotti in modo da evitare ogni possibile inconveniente nei confronti della popolazione, degli animali domestici e dell ambiente circostante 19 RCI di Forlì Articolo 187 Lotta contro i topi e i ratti 1) In tutte le aree private e pubbliche ove si possono verificare condizioni favorevoli al ricovero, alla nidificazione (tana) e alla cibazione di topi e ratti devono essere attuate, a cura dei proprietari o dei responsabili, interventi atti a risolvere le condizioni di crisi in essere e a prevenirne il ripetersi. 20 RCI Forlì 2)Gli interventi di derattizzazione effettuati da privati con l'utilizzo di rodenticidi in rilevante quantità (presso insediamenti, stabilimenti, magazzini e simili) devono avvenire previa presentazione al Servizio di Igiene Pubblica di un piano che contenga, oltre alla descrizione delle modalità dell'intervento, le precauzioni messe in atto al fine di evitare conseguenze per persone e animali che con tali prodotti possano venire in qualsiasi modo a contatto. rilevante quantità: un po vago presentazione al Servizio di Igiene Pubblica di un piano: chi ne ha visti? evitare conseguenze per persone e animali: è stata precorsa l ordinanza ministeriale 21 7
8 RCI di Forlì 3)Gli interventi effettuati a mezzo di ditte specializzate devono essere segnalati al S.I.P. al fine di un censimento che permetta di individuare la presenza, i movimenti ed eventualmente la formazione di colonie murine. 22 Come derattizzare? Ma per eliminare i roditori servono delle sostanze chimiche che agiscano potentemente. Mentre per le zanzare si tende ad agire sulle larve e quindi si conduce una lotta avente come target lo stadio preadulto, sui roditori ci si mira agli adulti. Ma agire sui roditori può avere effetti crociati anche per l uomo (specie i bambini) e per altri animali, in particolare i cani. 23 Derattizzare: effetti su altre specie Se quindi già era buona norma, buon senso, derattizzare senza gettare materiale (tossico, velenoso) alla rinfusa, evitando di contaminare alimenti, evitando che cani e bambini ingerissero accidentalmente un prodotto rivolto ai soli roditori, ad un certo punto il legislatore ha dovuto constatare che la pratica di uccidere cani tramite esche, bocconi avvelenati, era un problema diffuso in ambito nazionale e si è intervenuti tramite un ordinanza ministeriale, seguita da altre due. 24 8
9 Tre Ordinanze La prima ordinanza è del , seguita dall O.M. del e dall l O.M. del Ordinanza di base Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali ORDINANZA 18 dicembre 2008 Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati. 26 Ordinanza di base Visto il testo unico delle leggi sanitarie approvato con regio decreto del 27 luglio 1934, n. 1256, e successive modifiche; Visto il decreto del Presidente della Repubblica n. 392, del 6 ottobre 1998; Visto il decreto legislativo 25 febbraio 2000, n. 174; Considerando il dilagare del fenomeno di uccisione di animali mediante l'utilizzo di esche o bocconi avvelenati sia in ambito urbano, che extraurbano nonchè le sempre più frequenti morti tra la fauna selvatica per ingestione di sostanze tossiche abbandonate volontariamente nell'ambiente, con conseguenti rilevanti danni al patrimonio faunistico selvatico e in particolare alle specie in via di estinzione; 27 9
10 Ordinanza di base Tenuto conto che la presenza di veleni e sostanze tossiche sul territorio, in particolare sotto forma di esche o bocconi, rappresenta un serio rischio per la popolazione umana e per l'ambiente, sia direttamente, in particolare per i bambini, che indirettamente, attraverso la contaminazione ambientale; 28 Ordinanza di base Articolo 1 Finalità 1. La presenza nell'ambiente di bocconi ed esche contenenti veleni o sostanze nocive costituisce un grave rischio per la salute dell'uomo, degli animali e per l'ambiente. IL PRINCIPIO 29 Ordinanza di base 2. Ai fini della tutela della salute pubblica, della salvaguardia e dell'incolumità delle persone, degli animali e dell'ambiente è vietato a chiunque utilizzare in modo improprio, preparare, miscelare e abbandonare esche e bocconi avvelenati o contenenti sostanze tossiche o nocive, compresi vetri, plastiche e metalli o materiale esplodente; è vietato, altresì, la detenzione, l'utilizzo e l'abbandono di qualsiasi alimento preparato in maniera tale da poter causare intossicazioni o lesioni al soggetto che lo ingerisce. IL DIVIETO 30 10
11 Ordinanza di base 4. Le operazioni di derattizzazione e disinfestazione, eseguite da ditte specializzate, devono essere effettuate con modalità tali da non nuocere in alcun modo alle persone e alle specie animali non bersaglio e devono essere pubblicizzate dalle stesse ditte, tramite avvisi esposti nelle zone interessate con almeno cinque giorni lavorativi d'anticipo. La tabellazione deve contenere l'indicazione di pericolo per la presenza del veleno, gli elementi identificativi del responsabile del trattamento, la durata del trattamento e l'indicazione delle sostanze utilizzate. L INFORMAZIONE 31 Ordinanza di base 5. Al termine delle operazioni il responsabile della ditta specializzata deve provvedere alla bonifica del sito mediante il ritiro delle esche non utilizzate e delle spoglie dei ratti o di altri animali infestanti. LA FINE DELLE OPERAZIONI 32 Ordinanza di base Articolo 2 Compiti del medico veterinario Articolo 3 Istituti Zoooprofilattici Sperimentali Articolo 4 Compiti del sindaco 33 11
12 Ordinanza di base Articolo 5 Obblighi per i produttori 1. I produttori di presidi medico-chirurgici, di prodotti fitosanitari e di sostanze pericolose appartenenti alle categorie dei rodenticidi, lumachicidi ad uso domestico, civile ed agricolo aggiungono al prodotto una sostanza amaricante o repellente che lo renda sgradevole ai bambini e agli animali non bersaglio. Nel caso di rodenticidi per uso civile deve essere previsto un contenitore, all'atto dell'utilizzo, con accesso solo all'animale bersaglio fatti salvi i casi previsti dall art.1, comma Nell' etichetta dei prodotti di cui al comma 1 devono essere indicati le modalità d'uso e di smaltimento del prodotto stesso. 34 La prima modifica Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali ORDINANZA 19 marzo 2009 Modifiche all'ordinanza 18 dicembre 2008 del ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, recante «norme sul divieto di utilizzo di detenzione di esche o di bocconi avvelenati». 35 La seconda modifica Ministero della salute ORDINANZA 14 gennaio 2010 Proroga e modifica dell'ordinanza 18 dicembre 2008, come modificata dall'ordinanza 19 marzo 2009, recante: «norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati»
13 Validità temporale O.M Pubblicata Valida fino al O.M Pubblicata Valida fino al Validità temporale O.M Pubblicata Valida fino al Precedenti? Questa Ordinanza ha avuto un precedente regionale: la Regione Umbria nel 2001 aveva già affrontato il problema con la Legge regionale , n. 27 Norme in materia di divieto di detenzione e utilizzazione di esche avvelenate 39 13
14 Susseguenti? Dopo la O.M. anche la regione Emilia Romagna è intervenuta con la Delibera regionale 20 aprile 2009 n. 469 Approvazione linee guida regionali per la lotta agli avvelenamenti degli animali che riprende l ordinanza del Ministero e approfondisce la parte operativa, coinvolgendo anche il Corpo Forestale dello Stato. 40 Cosa si usa per derattizzare? La derattizzazione avviene tramite sostanze tossiche, e la nostra normativa dà regole anche per queste sostanze; infine questi trattamenti possono essere eseguiti domiciliarmene da chiunque, ma ci sono anche ditte specializzate, e il Legislatore interviene anche su questi specialisti. Esaminiamo due aspetti, cioè la normativa di riferimento dei prodotti ratticidi e la normativa di riferimento delle ditte di disinfestazione. 41 Ratticidi e D.P.R. 392/1998 I PRODOTTI CHIMICI: Ratticidi Chimicamente i topicidi e ratticidi rientrano nell ambito dei presidi medico chirurgici e sono normati dal D.P.R. 392/1998, che suddivide i presidi medico chirurgici (PMC) in: a) disinfettanti e sostanze poste in commercio come germicide o battericide; b) insetticidi per uso domestico e civile; c) insettorepellenti; d) kit di reagenti per il rilevamento di anticorpi anti-hiv; e) kit di reagenti per la rilevazione di HBsAg ed anti-hcv o eventuali altri marcatori di infezione da HCV; f) topicidi e ratticidi ad uso domestico e civile
15 Ratticidi e D.lgs. 174/2000 Ma a tale D.P.R. si è affiancato un Decreto legislativo, il n. 174/2000 che riprende la Direttiva 98/8/CE. Questo D.lgs. inserisce nell Allegato 4, gruppo 3, i prodotti per roditori, insetticidi e i repellenti. 43 I professionisti e la L. 82/1994 LE DITTE Infine parliamo di chi lavora con la disinfestazione, cioè delle ditte e la norma a loro indirizzata: la Legge 82/1994. Questa legge ha dato dei paletti utili, ma non ha indicato chiari titoli di studio per il responsabile tecnico delle imprese. Se queste imprese trattano infestanti, usano sostanze chimiche con impatto su animali, uomo e ambiente importanti, perché non definire in modo rigoroso e chiaro la responsabilità tecnica delle azioni lavorative? 44 I professionisti e il D.M. 274/1997 Il titolo della legge è: Disciplina delle attività di pulizia, di disinfezione, di disinfestazione, di derattizzazione e di sanificazione Dopo la legge è stato emanato il Decreto Ministeriale n. 274/1997: Regolamento di attuazione degli articoli 1 e 4 della legge 25 gennaio 1994, n. 82, per la disciplina delle attività di pulizia, di disinfezione, di disinfestazione, di derattizzazione e di sanificazione Questo decreto contiene alcune importanti definizioni
16 Definizioni Articolo 1 a)sono attività di pulizia quelle che riguardano il complesso di procedimenti e operazioni atti a rimuovere polveri, materiale non desiderato o sporcizia da superfici, oggetti, ambienti confinati ed aree di pertinenza b) sono attività di disinfezione quelle che riguardano il complesso dei procedimenti e operazioni atti a rendere sani determinati ambienti confinati e aree di pertinenza mediante la distruzione o inattivazione di microrganismi patogeni 46 Definizioni c) sono attività di disinfestazione quelle che riguardano il complesso di procedimenti e operazione atti a distruggere piccoli animali, in particolare artropodi, sia perché parassiti, vettori o riserve di agenti infettivi sia perché molesti e specie vegetali non desiderate. La disinfestazione può essere integrale se rivolta a tutte le specie infestanti ovvero mirata se rivolta a singola specie 47 Definizioni d)sono attività di derattizzazione quelle che riguardano il complesso di procedimenti e operazioni di disinfestazione atti a determinare o la distruzione completa oppure la riduzione del numero della popolazione dei ratti o dei topi al di sotto di una certa soglia e)sono attività di sanificazione quelle che riguardano il complesso di procedimenti e operazioni atti a rendere più sani determinati ambienti mediante l attività di pulizia e/o di disinfezione ovvero mediante il controllo e il miglioramento delle condizioni del microclima per quanto riguarda la temperatura, l umidità e la ventilazione ovvero e quanto riguarda l illuminazione e il rumore
17 Un passo indietro Per concludere ricordiamo anche che la Regione Emilia Romagna con la legge 4 maggio 1982 n. 19 ( Norme per l esercizio delle funzioni in materia di igiene e sanità pubblica, veterinaria e farmaceutica) affronta in due articoli la disinfestazione e derattizzazione. 49 L.R.19/1982 Articolo 15 Attività di disinfezione, disinfestazione e zooprofilassi Le Unità sanitarie locali possono assicurare anche congiuntamente le seguenti attività: -le attività di disinfezione, disinfestazione e derattizzazione... Nulla è innovato per quanto concerne le competenze dei Comuni e le attività da essi svolte direttamente o tramite aziende municipalizzate in materia di disinfezione e disinfestazione 50 L.R.19/1982 Articolo 19 Funzioni in materia di igiene e sanità pubblica svolte dall USL,tramite il servizio di igiene pubblica g)la vigilanza igienica sulle operazioni di disinfezione e disinfestazione eseguite dai Comuni, dalle Aziende municipalizzate e da altri enti pubblici o privati
18
19 Ringraziamenti finali Si ringrazia per la concessione delle foto la rivista Igiene alimenti dinsifestazione e igiene ambientale di Milano 55 19
Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali
Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali ORDINANZA Ordinanza contingibile ed urgente concernente norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati. IL
DettagliIL CONSIGLIO COMUNALE
Oggetto: DGR 324 del 14.02.2006 Linee Guida per l organizzazione e la gestione delle attività di disinfezione e disinfestazione da ratti e zanzare Approvazione schema di intesa con l ULSS 1 Il Sindaco
DettagliArt. 1 Sostituzione dell articolo 2 della legge regionale n. 5 del 2005
Deliberazione legislativa n. 58/2013 2 Art. 1 Sostituzione dell articolo 2 della legge regionale n. 5 del 2005 1. L articolo 2 della legge regionale 17 febbraio 2005, n. 5 (Norme a tutela del benessere
DettagliLA GIUNTA COMUNALE. RITENUTO opportuno, pertanto, rinnovare l Atto di Intesa in parola come da documentazione in atti;
031-13 del 12.06.2013 OGGETTO: Attività di disinfestazione del territorio da ratti e zanzare. Proroga Atto di intesa con l ULSS n. 1 di Belluno.- LA GIUNTA COMUNALE ATTESO che con il 31/12/2012 è venuto
DettagliREGISTRO DELLE MANUTENZIONI per la prevenzione delle diffusione delle malattie infettive Art. 10, Legge Regionale n.45 del 23 dicembre 2008
REGISTRO DELLE MANUTENZIONI per la prevenzione delle diffusione delle malattie infettive Art. 10, Legge Regionale n.45 del 23 dicembre 2008 REGISTRO DELLE MANUTENZIONI IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO DELL
DettagliLa formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto
La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto 1 Riferimenti normativi Decreto Legislativo 19 settembre 1994 n. 626 capo VI Decreto Ministeriale 16 gennaio 1997 Decreto
DettagliNORME PER LA VENDITA DI PRODOTTI ALIMENTARI GESTIONE DELL AUTOCONTROLLO NELLE BOTTEGHE
NORME PER LA VENDITA DI PRODOTTI ALIMENTARI E GESTIONE DELL AUTOCONTROLLO NELLE BOTTEGHE Dr. Maurizio Mangelli Responsabile Sicurezza PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO PER LA VENDITA DI PRODOTTI ALIMENTARI
DettagliAllegato I. Parte A Obiettivi formativi
Allegato I Parte A Obiettivi formativi Tenuto conto dei contenuti formativi riportati nell Allegato I del decreto legislativo n. 150/2012, si riportano di seguito i contenuti comuni degli specifici corsi
DettagliAZIENDA USL ROMA H. Borgo Garibaldi, n 12 - Albano Laziale (Roma) 06 / 93275330 fax 93275317
VERBALE DI SOPRALLUOGO PER LA VERIFICA DELLE ATTIVITA DEL SETTORE ALIMENTARE SOGGETTE A REGISTRAZIONE AI SENSI DEL REGOLAMENTO (CE) N. 852/2004 FARMACIE ATTIVITA : Reg. n DATI IDENTIFICATIVI : DITTA RAGIONE
DettagliAlto livello igienico
La separazione fra aree che necessitano livelli igienici diversi viene definita zoning. Lo studio del zoning diventa molto importante nella prevenzione contro l entrata di potenziali contaminanti in specifiche
DettagliBIOSICUREZZA IN ALLEVAMENTI SUINI
CASTELNUOVO RANGONE (MO) 12-13 maggio 2010 FORLI 3-4 giugno 2010 BIOSICUREZZA IN ALLEVAMENTI SUINI Silvano Natalini Servizio Veterinario e Igiene Alimenti MOTIVAZIONI E OBIETTIVI DELL INIZIATIVA FORMATIVA
DettagliObblighi ed Adempimenti dei Produttori Primari. Relatore: Dr. Pierluigi Conte
Obblighi ed Adempimenti dei Produttori Primari Relatore: Dr. Pierluigi Conte Concetto di produzione a Tutte le operazioni effettuate sui prodotti a condizione che questi non subiscano alterazioni sostanziali
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliEsposizione ad agenti biologici
Esposizione ad agenti biologici Il Titolo X corrisponde al Titolo VIII del D.Lgs. 626/94 di attuazione della direttiva 90/679/CEE, relativa alla protezione di lavoratori contro i rischi derivanti dall
DettagliREGOLAMENTO (CE) N. 183/2005 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
REGOLAMENTO (CE) N. 183/2005 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 12 gennaio 2005 che stabilisce requisiti per l igiene dei mangimi Regolamento 183/2005 Applicazione sul territorio regionale L applicazione
DettagliOggetto: esche avvelenate illegali presso le aree golenali di Tabellano
Area Servizi al Territorio Suzzara, 17/06/2014 Oggetto: esche avvelenate illegali presso le aree golenali di Tabellano Il Comune di Suzzara ha coordinato nei giorni scorsi le operazioni di accertamento
DettagliI Prodotti Fitosanitari alla luce dei Regolamenti REACH e CLP
DIPARTIMENTO DI SANITA PUBBLICA Corso di aggiornamento PESTICIDI RISCHI OCCUPAZIONALI E AMBIENTALI Reggio Emilia 25 gennaio 2014 I Prodotti Fitosanitari alla luce dei Regolamenti REACH e CLP Patrizia Ferdenzi
DettagliLA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Prot. n. (VET/07/86072) LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Richiamate: la legge 20 luglio 2004, n. 189 Disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali,nonché di impiego degli stessi
DettagliL.R. 2/1985, artt. 1 e 2 B.U.R. 1/12/2010, n. 48. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 novembre 2010, n. 0251/Pres.
L.R. 2/1985, artt. 1 e 2 B.U.R. 1/12/2010, n. 48 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 novembre 2010, n. 0251/Pres. Regolamento per la concessione dei finanziamenti per interventi straordinari di disinfestazione
DettagliPROGRAMMA Formazione e aggiornamento degli utilizzatori professionali e dei consulenti fitosanitari
PROGRAMMA Formazione e aggiornamento degli utilizzatori professionali e dei consulenti fitosanitari Tenuto conto dei contenuti formativi riportati nel PAN, nell Allegato I del decreto legislativo n. 150/2012,
DettagliData inizio : 2014-01-01 Prezzo per partecipante : 100 EUR Località : Da definire
Data inizio : 2014-01-01 Prezzo per partecipante : 100 EUR Località : Da definire DATE, ORARI E SEDI Il corso sarà attivato al raggiungimento del numero minimo di partecipanti con date, orari e sedi DA
DettagliPARLIAMO DI. ATTIVITA PRODUTTIVE E RIFIUTI SPECIALI
CITTÀ DI BARLETTA COMANDO POLIZIA MUNICIPALE PARLIAMO DI. ATTIVITA PRODUTTIVE E RIFIUTI SPECIALI Tutte le attività produttive, che nell esercizio del ciclo lavorativo producono rifiuti speciali, devono
DettagliIndicazioni regionali in materia di microraccolta dell amianto
Indicazioni regionali in materia di microraccolta dell amianto Giulio Fattoretto Regione Veneto Direzione tutela ambiente Riferimenti normativi Legge 27 marzo 1992 n. 257 - Norme relative alla cessazione
DettagliMANGIMI & FITOFARMACI - AUTOCONTROLLO E CONTROLLO UFFICIALE INCONTRO FORMATIVO PER LE IMPRESE OPERANTI NELL AZIENDA ULSS 4 - THIENE 11 APRILE 2013
RIFERIMENTI NORMATIVI Reg. (CE) n 183/2005 Requisiti per l igiene dei mangimi Reg. (CE) n 767/2009 Etichettatura dei mangimi Reg. (CE) n 178/2002 Procedure sulla sicurezza alimentare Reg. (CE) n 852/2004
DettagliOGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato dei produttori agricoli biologici. IL SINDACO
Comune di Modena Politiche Economiche, Società Partecipate e Sportello Unico L Assessore 22 settembre 2005 Prot. Gen. 2005/125195 IE 11299 OGGETTO: Modalità di svolgimento in piazza Pomposa di un mercato
DettagliDECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA' N. 15742 DEL 29.12.2008 ANAGRAFE CANINA REGIONALE: MODALITA' D'ACCESSO E AGGIORNAMENTO.-
DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA' N. 15742 DEL 29.12.2008 Identificativo Atto n. 1345 Oggetto: ANAGRAFE CANINA REGIONALE: MODALITA' D'ACCESSO E AGGIORNAMENTO.- IL DIRIGENTE UNITA ORGANIZZATIVA VETERINARIA
DettagliREGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.
DettagliLa manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti
La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa
DettagliSezione I. l sottoscritt
Alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Reggio Calabria Sezione I DENUNCIA DI INIZIO DI ATTIVITÀ DI IMPRESA DI PULIZIA, DISINFEZIONE DISINFESTAZIONE, DERATTIZZAZIONE E SANIFICAZIONE
DettagliNomina RLS Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
Corso di formazione per RLS Corso di aggiornamento per RLS Nomina RLS Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Circolare INAIL n. 43 del 25 agosto 2009 Comunicazione nominativo Rappresentanti dei
DettagliAspetti di sicurezza alimentare: manuali nazionali di corretta prassi operativa e piani di autocontrollo Carlo Donati
Aspetti di sicurezza alimentare: manuali nazionali di corretta prassi operativa e piani di autocontrollo Carlo Donati Ufficio II Igiene generale degli alimenti Roma CONTENUTO DELLA PRESENTAZIONE Organizzazione
DettagliParere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.
Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito
DettagliLEGGE REGIONALE N. 22 DEL 24-07-2007 REGIONE PUGLIA
LEGGE REGIONALE N. 22 DEL 24-07-2007 REGIONE PUGLIA Abolizione del libretto di idoneità sanitaria per gli alimentaristi e formazione del personale alimentarista Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE
DettagliREGOLAMENTO ALBO ON LINE Allegato n. 4
ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO MASSA 6 Cod. fiscale 80002800458 P.zza Albania, 7 54100 Massa tel. 0585/833924 fax 0585/832559 e-mail: msic81200d@istruzione.it
DettagliACCESSO A CdR E STE GESTITI DA SEI TOSCANA
ACCESSO A CdR E STE GESTITI DA SEI TOSCANA INDICE 1 CENTRI DI RACCOLTA... 2 1.1 MODALITÀ PER L ACCESSO E IL CONFERIMENTO DI RIFIUTI AI CDR... 2 1.1.1 Utenze non domestiche... 2 1.1.2 Distributori/installatori/centri
DettagliTITOLO III USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE N 3 CAPI - N 19 articoli (da art. 69 a art.
TITOLO III USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE N 3 CAPI - N 19 articoli (da art. 69 a art. 87) CAPO III IMPIANTI E APPARECCHIATURE ELETTRICHE N 8 articoli (da art.
Dettagli2. Per quanto non previsto dalla presente legge si applicano le leggi 1/1990 e 174/2005.
LEGGE REGIONALE 20 novembre 2007, n. 17 Disciplina dell'attività di acconciatore e di estetista (B.U. 29 novembre 2007, n. 104) INDICE DELLA LEGGE Art. 1 (Oggetto) Art. 2 (Competenze della Regione, delle
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALL ALBO PRETORIO ON LINE
LICEO SCIENTIFICO STATALE Galileo Galilei Via Anzio, 2 85100 Potenza Tel. 0971/441910 Fax 0971/443752 Sito web: www.lsgalileipz.gov.it - e-mail pzps040007@istruzione.it Casella PEC Liceo: pzps040007@pec.istruzione.it
DettagliREGOLAMENTO TUTELA IGIENICO-SANITARIA SERVIZIO SMALTIMENTO RIFIUTI
REGOLAMENTO TUTELA IGIENICO-SANITARIA SERVIZIO SMALTIMENTO RIFIUTI Approvato con delibera di C.C. n.28 del 12/09/1983 Art.1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO Il presente regolamento ha per oggetto la tutela igienico-sanitaria
DettagliIL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI DECRETO 9 agosto 2000 Recepimento delle direttive della Commissione n. 99/66/CE, n. 99/67/CE, n. 99/68/CE e n. 99/69/CE del 28 giugno 1999, relative alle
DettagliCOMUNE DI MELITO DI NAPOLI Provincia di Napoli
COMUNE DI MELITO DI NAPOLI Provincia di Napoli REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALL ALBO PRETORIO ON- LINE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n.ro 154 del 28/10/2010
DettagliISPEZIONE E CONTROLLO SELVAGGINA CACCIATA E ALLEVATA. Cenni di legislazione venatoria relativa agli aspetti sanitari
ISPEZIONE E CONTROLLO SELVAGGINA CACCIATA E ALLEVATA Cenni di legislazione venatoria relativa agli aspetti sanitari Legge 11 febbraio 1992, n. 157 Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma
DettagliUniversità degli Studi di Modena e Reggio Emilia
RIFIUTI SPECIALI PRINCIPALE NORMATIVA DI RIFERIMENTO DECRETO LEGISLATIVO 3 APRILE 2006, N. 152. - Norme in materia ambientale e successive modifiche ed integrazioni CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI SPECIALI
DettagliRelatore: per.agr. Roberto Nataloni Dlgs 150/2012 Art. 1 Oggetto Il presente decreto definisce le misure per un uso sostenibile dei pesticidi, che sono prodotti fitosanitari come definiti all articolo
Dettagli[ ] G D GESTIONE DEL PRODOTTO BIOLOGICO NELLE IMPRESE DELLA FILIERA COSA DEVONO FARE GLI OPERATORI
Gestione del prodotto biologico nelle imprese della filiera [ ] GESTIONE DEL PRODOTTO BIOLOGICO NELLE IMPRESE DELLA FILIERA G D COSA DEVONO FARE GLI OPERATORI In una stessa azienda agricola, azienda di
Dettagli9.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104
9.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104 Indirizzi per l attività di gestione degli elenchi regionali degli operatori biologici e dei concessionari
DettagliFAX. Data / /20. Timbro e firma leggibile del veterinario dichiarante. Modulo per la segnalazione di sospetto avvelenamento
ALLEGATI Allegato 1. Modulo per la segnalazione di sospetto avvelenamento FAX A: Sindaco del comune di Fax n : Servizio Veterinario Ufficiale ASL Fax n : Data / /20 Il/la sottoscritto/a, Veterinario: ASL
DettagliOrganizzazione della radioprotezione Dott.ssa Alessandra Bernardini
Organizzazione della radioprotezione Dott.ssa Alessandra Bernardini 1 Compiti e responsabilità L organizzazione della radioprotezione è strutturata in modo da distribuire alle varie figure di riferimento
DettagliREGOLAMENTO PER LA TUTELA IGIENICO-SANITARIA DEL SERVIZIO PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI 2 ART. 1 - OGGETTO DEL REGOLAMENTO 2 ART.
REGOLAMENTO PER LA TUTELA IGIENICO-SANITARIA DEL SERVIZIO PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI 2 ART. 1 - OGGETTO DEL REGOLAMENTO 2 ART. 2 - TUTELA SANITARIA DEL PERSONALE ADDETTO AL SERVIZIO 2 ART. 3 - DISINFEZIONE
DettagliBREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015
BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 Sulla GU 2573/2015, n. 70 è stato pubblicato il D.M. 19 marzo 2015 recante "Aggiornamento della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione,
DettagliCodice Ambientale. Scopo e campo di applicazione. Definizioni
Codice Ambientale Scopo e campo di applicazione Il presente documento, regola le norme che il personale della Società Nava deve rispettare nell esecuzione dei servizi di pulizia in merito alle modalità
DettagliALLA COMMISSIONE PROVINCIALE
Scia/82/art Segnalazione certificata di inizio dell attività pulizia, disinfezione, disinfestazione, derattizzazione e sanificazione (Legge n. 82 del 25/1/94) ALLA COMMISSIONE PROVINCIALE PER L ARTIGIANATO
DettagliCORSI DI FORMAZIONE PER UTILIZZATORI PROFESSIONALI, DISTRIBUTORI E CONSULENTI DI VENDITA DI PRODOTTI FITOSANITARI
CORSI DI FORMAZIONE PER UTILIZZATORI PROFESSIONALI, DISTRIBUTORI E CONSULENTI DI VENDITA DI PRODOTTI FITOSANITARI I corsi di formazioni sono suddivisi in Unità formative di 4 ore ciascuna e si distinguono
DettagliN O M I N A INCARICATI DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE
DESIGNAZIONE DEI LAVORATORI INCARICATI DELL'ATTUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI E LOTTA ANTINCENDIO, DI EVACUAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO IN CASO DI PERICOLO GRAVE E IMMEDIATO, DI SALVATAGGIO
DettagliMINISTERO DELL'INTERNO
Testo http://www.gazzettaufficiale.it/guri/attocompleto?datagazzetta=2007-... di 3 30/03/2007 19.43 MINISTERO DELL'INTERNO DECRETO 9 marzo 2007 Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALL ALBO PRETORIO ONLINE
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALL ALBO PRETORIO ONLINE (appendice al regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi) Approvato con delibera di G.C. n. 6 del 27.01.2011
DettagliData inizio : 2014-01-01 Prezzo per partecipante : 60 EUR Località : Da definire
Data inizio : 2014-01-01 Prezzo per partecipante : 60 EUR Località : Da definire DATE, ORARI E SEDI Il corso sarà attivato al raggiungimento del numero minimo di partecipanti con date, orari e sedi DA
DettagliLINEE GUIDA INERENTI L ACCORDO STATO-REGIONI PRIME DISPOSIZIONI PER L AUTORIZZAZIONE AL TRASPORTO DI ANIMALI VIVI
Direzione Sanità Settore Sanità Animale ed Igiene degli Allevamenti ALLEGATO 1 LINEE GUIDA INERENTI L ACCORDO STATO-REGIONI PRIME DISPOSIZIONI PER L AUTORIZZAZIONE AL TRASPORTO DI ANIMALI VIVI Il Reg.
Dettagli1785 04/03/2014 DIREZIONE GENERALE SALUTE. Identificativo Atto n. 130
1785 04/03/2014 Identificativo Atto n. 130 DIREZIONE GENERALE SALUTE TRASMISSIONE INFORMATIZZATA DELLA NOTIFICA E DEL PIANO PER I LAVORI DI BONIFICA DEI MANUFATTI CONTENENTI AMIANTO (ARTT. 250 E 256 D.LGS
DettagliPRESENTA LA SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO DELL ATTIVITÀ ² (ai sensi dell art. 19 L. 241/1990)
Scia/82 ¹ Segnalazione certificata di inizio dell attività pulizia, disinfezione, disinfestazione, derattizzazione e sanificazione (Legge n. 82 del 25/1/94) La/il sottoscritta/o nata/o a (Prov. ) il in
DettagliLe regole del parlamento europeo per garantire qualità e sicurezza nel trattamento di cellule e tessuti umani (Direttiva 2004/23/CE) E stata recentemente recepita anche dall Italia, la direttiva europea
DettagliREGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE. ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento.
REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento Il Centro socio-culturale di Azzanello di Pasiano di Pordenone (di seguito nominato
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONDUZIONE DEI CANI SUL TERRITORIO DEL COMUNE DI BIENNO
REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONDUZIONE DEI CANI SUL TERRITORIO DEL COMUNE DI BIENNO -TITOLO I - DISPOSIZIONI GENERALI... 3 Art. 1 - Principi ed oggetto del regolamento... 3 Art. 2 Definizioni e Normativa
DettagliRegolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare
Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...
DettagliIl Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali
Misure urgenti per il miglioramento del sistema di controllo come disciplinato agli artt. 27 e seguenti del Reg. (CE) n. 834/2007 e relativi regolamenti di applicazione. VISTO il Reg. (CE) n. 834/2007
DettagliPIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA
Allegato A alla Delibera Consiglio comunale n. 157 del 16/12/02 COMUNE DI PERUGIA PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA Relazione INDICE 1. Fonti normative e finalità 2. Situazione attuale 3. Obiettivi operativi
DettagliREGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA
REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con delibera consiglio comunale n. 175 del 22/11/2006 Modificato con delibera consiglio comunale n. 36 DEL 14/03/2013
DettagliAspetti igienici nella preparazione e presentazione degli alimenti nell ambito delle manifestazioni temporanee
Motta di Livenza,, 13 marzo 2010 Aspetti igienici nella preparazione e presentazione degli alimenti nell ambito delle manifestazioni temporanee Luigi Tonellato Articolo 18 Rintracciabilità 1. È disposta
DettagliREGOLAMENTO PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALBO PRETORIO ONLINE
REGOLAMENTO PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALBO PRETORIO ONLINE ART.1 - CONTESTO NORMATIVO 1.Il presente Regolamento disciplina le modalità di pubblicazione sul sito informatico dell Istituto Comprensivo Statale
DettagliELENCO PREZZI PER IL SERVIZIO DI PULIZIA STRAORDINARIA
ELENCO PREZZI PER IL SERVIZIO DI PULIZIA STRAORDINARIA 1 Codice articolo Descrizione Unità di Prezzo Unitario misura A.01 Servizio di pulizia straordinaria per interventi che si rendono necessari per ricondurre
Dettagli4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;
Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui
DettagliSchema funzionale del sistema di valutazione del rischio nei depositi frigoriferi
Schema funzionale del sistema di valutazione del rischio nei depositi frigoriferi Identificazione pericoli Figure professionali Ambienti Valutazione di esposizione dei rischi Altri rischi antiparassitari
DettagliDETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE UFFICIO OSSER VATORIO FITOSAITARIO 6 febbraio 2015, n. 10
5378 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE UFFICIO OSSER VATORIO FITOSAITARIO 6 febbraio 2015, n. 10 D.M. 2777/2014 Misure fitosanitarie obbligatorie per il contenimento delle infezioni di Xylella fastidiosa (Well
DettagliCONDIZIONI GENERALI DI LAVORO PRESSO GLI STABILIMENTI AGUSTAWESTLAND ITALIA
CONDIZIONI GENERALI DI LAVORO PRESSO GLI STABILIMENTI AGUSTAWESTLAND ITALIA 1. Nelle presenti Condizioni Generali, le parole elencate qui di seguito saranno da intendersi con i significati qui descritti:
DettagliNomina a RSPP e ASPP e obblighi di Formazione dopo il 14 febbraio 2008
ASSOCIAZIONE AMBIENTE E LAVORO Soggetto accreditato per la Formazione dalla Regione Lombardia Associazione di Protezione Ambientale di interesse nazionale (D.M. 1/3/88 - G.U. 19/5/88) Nomina a RSPP e ASPP
DettagliIL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento, Dispone:
N. 2007/120811 Disposizioni in materia di individuazione dei criteri utili per la determinazione del valore normale dei fabbricati di cui all articolo 1, comma 307 della legge 27 dicembre 2006, n. 296
DettagliCOMUNE DI CASTELLO TESINO Provincia di Trento REGOLAMENTO COMUNALE PER LA PULIZIA DEI CAMINI
COMUNE DI CASTELLO TESINO Provincia di Trento REGOLAMENTO COMUNALE PER LA PULIZIA DEI CAMINI Allegato alla deliberazione del Consiglio Comunale n. 48 dd. 28.12.2010 ISTITUZIONE DEL SERVIZIO Articolo I
DettagliCorso per alimentaristi
Il tema della sicurezza alimentare riveste un ruolo di primaria importanza all interno della vita di ogni consumatore. La legislazione alimentare, fondamentale per assicurare un equo agire della autorità,
DettagliOggetto Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza: comunicazione nominativi 1.
DIREZIONE GENERALE DIREZIONE CENTRALE PREVENZIONE Circolare n. 11 Roma, 12 marzo 2009 Al Dirigente Generale Vicario Ai Responsabili di tutte le Strutture Centrali e Territoriali e p.c. a: Organi Istituzionali
DettagliArt. 1 Campo di applicazione
DOCUMENTO TECNICO CRITERI GENERALI PER LA PRESTAZIONE DELLE GARANZIE FINANZIARIE CONSEGUENTI AL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI ALL ESERCIZIO DELLE OPERAZIONI DI SMALTIMENTO E RECUPERO RIFIUTI - AI SENSI
DettagliGestione dei Rifiuti
Gestione dei Rifiuti Copia n. In Consegna a: Funzione: Data Distribuzione: 0 08.07.09 Prima emissione Previte Grazia Maria Previte Grazia Maria Rev Data Causale Emissione RGA Approvazione DG Pagina 1 di
Dettagli2. Requisiti della formazione rivolta agli OSA e agli alimentaristi
FORMAZIONE DEGLI ALIMENTARISTI E DEGLI OPERATORI DEL SETTORE ALIMENTARE (OSA) AI SENSI DELLA D.G.R. LIGURIA 29/06/2012 N. 793 1. Introduzione Un efficace formazione e un adeguato addestramento del personale
Dettaglivisto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione,
IL CONSIGLIO DELL UNIONE EUROPEA, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, (2) Per assicurare la corretta applicazione dell
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALL ALBO PRETORIO ON LINE
ENTE-PARCO REGIONALE MIGLIARINO SAN ROSSORE MASSACIUCCOLI TENUTA SAN ROSSORE Località CASCINE VECCHIE 56122 PISA tel. (050) 539111 fax (050) 533650 cod. fisc. 93000640503 p. iva 00986640506 SERVIZIO SEGRETERIA
DettagliSCHEDA TECINCA. BROMOTOP (esca fresca) 1.2 Composizione su 100 g di prodotto/informazione sugli ingredienti:
SCHEDA TECINCA BROMOTOP (esca fresca) 1 IDENTITA DEL PRODOTTO 1.1 Denominazione: Esca rodenticida pronto all uso. 1.2 Composizione su 100 g di prodotto/informazione sugli ingredienti: Bromadiolone: 0.005
DettagliIL VERDE PUBBLICO 2.0
IL VERDE PUBBLICO 2.0 Approcci innovativi alla gestione del verde 21 novembre 2014, Brindisi Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani, L. n 10/2013: cosa significa per i Comuni? Dott.ssa for. Francesca
DettagliCOMUNE DI VILLONGO PROVINCIA DI BERGAMO REGOLAMENTO DELLE PUBBLICAZIONI ALL ALBO PRETORIO ON LINE
COMUNE DI VILLONGO PROVINCIA DI BERGAMO REGOLAMENTO DELLE PUBBLICAZIONI ALL ALBO PRETORIO ON LINE INDICE Articolo 1 - Oggetto Articolo 2 - Modalità di accesso al servizio on-line Articolo 3 Responsabile
Dettaglisu proposta dell Assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali, Antonio Fosson;
LA GIUNTA REGIONALE Richiamato il decreto legislativo n. 541 del 30 dicembre 1992 recante Attuazione della direttiva 92/28/CEE concernente la pubblicità dei medicinali per uso umano ; richiamato il decreto
DettagliGLI APPROFONDIMENTI DELL UFFICIO UNICO PER I CONTROLLI INTERNI Aprile 2011
GLI APPROFONDIMENTI DELL UFFICIO UNICO PER I CONTROLLI INTERNI Aprile 2011 In relazione alla pubblicazione di dati personali nei siti web delle pubbliche amministrazioni, in particolare per ciò che concerne
Dettagli1. Il decreto Legislativo 155/97
CAPITOLO III IL SISTEMA H.A.C.C.P. 1. Il decreto Legislativo 155/97 Il Decreto Legislativo 155/97 stabilisce le regole generali che devono essere osservate da tutti i produttori e responsabili della filiera
DettagliCOMUNE DI RENATE Provincia di Monza e Brianza
REGOLAMENTO COMUNALE PER L INSTALLAZIONE E LA TENUTA DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato dal Consiglio Comunale con delibera n. 50 del 25/11/2009 versione 3 03/11/2009 REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE
DettagliREGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DEGLI AGENTI CONTABILI INTERNI A DENARO E A MATERIA
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DEGLI AGENTI CONTABILI INTERNI A DENARO E A MATERIA 1 INDICE Art. 1 Scopo del Regolamento Art. 2 Compiti e attribuzione delle funzioni Art. 3
DettagliIL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE
Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.
DettagliIl Pacchetto Igiene e la produzione primaria nel settore ittico Valter Dini - Gualtiero Fazio
Il Pacchetto Igiene e la produzione primaria nel settore ittico Valter Dini - Gualtiero Fazio Regolamenti Linee guida europee Linee guida nazionali Documenti SANCO Linee guida regionali Vecchia normativa
DettagliCorso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti
Secondo il D.Lgs. 81/2008 s.m. e l Accordo della Conferenza Stato-Regioni per la formazione del 21 dicembre 2011 Corso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti Dr. Sebastiano Papa Valutazione dei rischi
DettagliREGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RACCOLTA A DOMICILIO DEI RIFIUTI INGOMBRANTI E DEI BENI DUREVOLI DI CONSUMO AD USO DOMESTICO
COMUNE DI CERVESINA Provincia di Pavia REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RACCOLTA A DOMICILIO DEI RIFIUTI INGOMBRANTI E DEI BENI DUREVOLI DI CONSUMO AD USO DOMESTICO Approvato con deliberazione C.C. n.7 del
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 3 dicembre 2013, n. 2319
42803 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 3 dicembre 2013, n. 2319 Recepimento dell Accordo tra Governo, Regioni e Province Autonome del 22 febbraio 2012 sui corsi di formazione abilitanti per l utilizzo
DettagliRoberto Cecchetti ASL Monza e Brianza
Roberto Cecchetti ASL Monza e Brianza Il censimento in regione Principali azioni per la corretta gestione della presenza di amianto La Legge Regionale n.17/2003 e successive modifiche introdotte dalla
DettagliD E T E R M I N A Z I O N E D E L D I R I G E N T E
D E T E R M I N A Z I O N E D E L D I R I G E N T E Del 10/07/2015 n. 300 IV SETTORE FORMAZIONE RENDICONTAZIONE LAVORO Area Formazione professionale, Borse Lavoro, Sostegno Impresa OGGETTO: FORMAZIONE
DettagliComune di Cesano Boscone. provincia di milano REGOLAMENTO DI POLIZIA URBANA
provincia di milano REGOLAMENTO DI POLIZIA URBANA TITOLO V MANTENIMENTO, PROTEZIONE E TUTELA DEGLI ANIMALI Regolamento di Polizia Urbana 1 Art. 54 Tutela degli animali domestici 1. In ogni luogo e circostanza
Dettagli