rilevazione (su base campionaria) della base informativa (sezione 1.5 e capitolo 3) comunicazione e presentazione dell informazione aziendale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "rilevazione (su base campionaria) della base informativa (sezione 1.5 e capitolo 3) comunicazione e presentazione dell informazione aziendale"

Transcript

1 Capitolo 1 Le analisi di mercato 1.1 Introduzione All interno dell interessante rassegna [1] viene riportata una affermazione di Shewhart, uno dei padri fondatori del controllo statistico della qualità, circa il contributo della statistica alla pratica aziendale: The long range contribution of statistics depends not so much in getting a lot of highly trained statisticians into industry as it does in creating a statistically minded generation of physicists, chemists, engineers, and others who in any way have a hand in developing and directing the production process of tomorrow. Nell ambito del nostro corso l enfasi viene posta sulla possibilità di assistere il management mediante un approccio volto all implementazione di un sistema permanente di misurazione e rilevazione dei fatti aziendali, alla previsione ed al controllo dei medesimi. Il ruolo della statistica è senza dubbio pervasivo, come evidenzia la seguente elencazione dei possibili campi di applicazione, che fa riferimento al contenuto del corso di Analisi di Mercato: rilevazione (su base campionaria) della base informativa (sezione 1.5 e capitolo 3) comunicazione e presentazione dell informazione aziendale nel campo del marketing l analisi statistica multivariata trova vasto impiego per la segmentazione del mercato, il posizionamento di prodotti e marche, (capitoli 5-9) misura delle attitudini (capitolo 2) previsione mediante modelli condizionali (di regressione) e per serie temporali auditing 1

2 ricerca sperimentale controllo della qualità 1.2 Le ricerche di mercato Risulta abbastanza problematico delimitare il concetto e l operatività del marketing. Ad esempio, Baker [2] riporta 12 definizioni a testimonianza del fatto che non esiste una definizione univoca. Esiste un insieme di azioni - funzioni che per comune intendimento vengono attribuite al marketing. Una definizione piuttosto generale è fornita da Kotler [3]: Marketing is the business function that identifies current unfilled needs and wants, defines and measures their magnitude, determines which target markets the organization can best serve, and decides on appropriate products, services, and programs to serve these markets. Thus marketing serves as the link between a society s needs and its pattern of industrial response. Questa definizione rientra tra quelle che concepiscono il marketing come il tessuto connettivo tra impresa e mercato. Altre considerano il marketing come una vera e propria filosofia di gestione, che coinvolge l interpretazione e la creazione di bisogni e utilità per l utente consumatore. L obiettivo comunemente assegnato al marketing aziendale è la soddisfazione del consumatore (cliente), da realizzare attraverso un mix ottimale di quattro fattori fondamentali: il Prodotto, il Prezzo, la distribuzione (Place), la Promozione, che costituiscono le cosiddette 4P. Forse, guardando ad una definizione più operativa, quella delle ricerche di mercato, si potrebbe delimitare meglio il dominio del corso di Analisi di Mercato. In particolare, prenderemo a riferimento quella fornita dall AMA (American Marketing Association) - cfr Marketing research is the function which links the consumer, customer, and public to the marketer through information - information used to identify and define marketing opportunities and problems; generate, refine, and evalutate marketing actions, monitor marketing performance; and improve understanding of marketing as a process. Marketing research specifies the information required to address these issues; designs the method for collecting information; manages and implements the data collection process; analyzes the results; and communicates the findings and their implications. Le tipologie di ricerche maggiormente diffuse sono evidenziate nella tabella 1.1 del libro di Churchill [4], che mostra efficacemente la loro estensione e varietà. Esse risultano aggregate in sei categorie: la prima riguarda l area delle ricerche aggregate, concernenti la situazione strutturale e congiunturale dei mercati e dei settori produttivi di 2

3 approvvigionamento e di sbocco, l analisi delle quote di mercato, etc. Una seconda area è relativa all analisi dei comportamenti di acquisto, con applicazioni alla preferenze ed alle attitudini esercitate nei confronti di prodotti e marche, alla soddisfazione dei clienti, alle intenzioni di acquisto, alla consapevolezza della differenziazione tra marche ed alla segmentazione del mercato. Le restanti aree interessano le 4P del marketing: il prezzo (analisi delle voci di costo, analisi della domanda con particolare riferimento all elasticità della stessa rispetto al prezzo, al potenziale di vendita ed alla previsione delle vendite; il prodotto, con l enfasi posta sulla raccolta di dati di natura sperimentale (test di configurazioni alternative di un prodotto nuovo, scelta del nome della marca, della confezione, etc.); la distribuzione (valutazione della performance e della copertura dei canali commerciali); l attività promozionale (valutazione dell efficacia della pubblicità, dell immagine aziendale, della forza di vendita). 1.3 Le fonti dei dati statistici per le analisi di mercato Le ricerche di mercato comprendono dunque un insieme di operazioni volte all acquisizione ed alla interpretazione delle informazioni utili per le funzioni di management e di marketing, con l obiettivo di assistere queste ultime nel riconoscere e reagire alle opportunità offerte dal mercato. Una volta identificato un problema decisionale è importante individuare la base informativa richiesta a supporto. A seconda del fatto che questa sia preesistente o vada impiantata ex novo è utile operare una distinzione tra fonti informative dirette e indirette. 1. Fonti primarie (dirette) (a) Rilevazioni: raccolta diretta delle informazioni necessarie presso un campione o una popolazione di individui o enti. Di solito hanno natura campionaria ed hanno un intento esplorativo-descrittivo. (b) Ricerca sperimentale: effettuata con l obiettivo di misurare l effetto di variabili sotto il controllo dello sperimentatore su altre variabili obiettivo. 2. Fonti secondarie (indirette): sorte per scopi conoscitivi indipendenti dal problema oggetto di indagine. (a) Interne: generate all interno della organizzazione (fatture, note di carico, scritture contabili). (b) Esterne: generate all esterno (da enti governativi, associazioni etc.) i. Ufficiali ii. Commerciali Il ricorso alle fonti primarie si rende necessario esclusivamente in assenza di una fonte secondaria che garantisca il conseguimento delle informazioni richieste. 3

4 1.4 Le fonti secondarie I vantaggi connessi all impiego delle fonti secondarie sono in primo luogo legati alla facilità e rapidità d accesso ed in secondo luogo alla loro economicità: esse sono infatti gratuite o disponibili a un prezzo notevolmente inferiore al costo di una rilevazione diretta. I punti critici critici sono tuttavia 1. disponibilità tout court 2. rilevanza per gli obiettivi conoscitivi: il dato potrebbe non avere la disaggregazione territoriale o settoriale richiesta; ovvero potrebbe non essere aggiornato. 3. accuratezza: è necessaria la conoscenza della fonte delle informazioni, delle tecniche adottate per produrle, della rilevanza dei fenomeni che sono causa di errori di misurazione. 4. sufficienza (completezza, esaustività). Di particolare rilevanza sono le fonti interne all impresa: la documentazione creata per motivi fiscali e amministrativi può risultare utile come supporto decisionale: è il caso delle scritture contabili, note di carico e scarico, fatture; queste ultime contengono informazioni su nome del cliente, data, luogo, articoli ordinati, quantità ordinata, prezzo unitario, sconti, che sufficientemente elaborate, consentono la costruzione di una base di dati funzionale all analisi delle vendite per tipo di prodotto, cliente, settore, area geografica etc. Le fonti esterne ufficiali (le uniche in Italia sono quelle prodotte dal Sistema Statistico Nazionale - SISTAN - che ruota attorno all ISTAT, ma che comprende altri enti pubblici, quali i ministeri, le regioni, le Camere di commercio, l ISPE, etc.) sono caratterizzate da rapidità d accesso e basso costo, ma risultano estremamente problematiche sotto il profilo della rilevanza e della tempestività. Alcuni esempi tipici sono i censimenti della popolazione, delle abitazioni, e delle attività produttive, i quali possono trovare impiego nella segmentazione geografica dei mercati, e l indagine sui bilanci delle famiglie (si rimanda a [5], cap. 3, per maggiori dettagli). Le fonti esterne di tipo commerciale comportano un costo variabile, tuttavia inferiore a quello richiesto dalla raccolta diretta; nel seguito verranno illustrate alcune tipologie Panel Un panel identifica un campione continuativo, ovvero un gruppo di consumatori (famiglie) o punti di vendita che viene contattato in più rilevazioni successive con l obiettivo di registrare con continuità il flusso degli acquisti o delle vendite. Le informazioni di tipo longitudinale svolgono un ruolo fondamentale nell analisi dei comportamenti di acquisto, riacquisto e scelta tra le marche, in quanto consentono di evidenziare l andamento degli acquisti per marca, confezione, prezzo e formula d acquisto, 4

5 ed il relativo numero di acquirenti in periodi di rilevazione successivi ed in particolare durante e dopo campagne pubblicitarie e iniziative promozionali; inoltre, presentano grandi potenzialità nel lancio di nuovi prodotti, che richiede un pre-test di gradimento per saggiare le preferenze dei consumatori verso le varianti del prodotto. La tipologia più diffusa è quella dei Retail Panels (panel di punti di vendita): aziende specializzate (AC Nielsen, IRI Infoscan) offrono servizi basati su dati di vendita ottenuti con lettura tramite scanner dei codici a barra dei prodotti presentati alla cassa. La quasi totalità dei prodotti è nei supermercati contrassegnata dall UPC (universal product code). Parallelamente vengono raccolti dati sulla collocazione dei prodotti, pubblicità, buoni sconto ed altre azioni promozionali. Meno diffusi per ragioni connesse alla tecnologia di rilevazione sono i panel di consumatori: questi si differenziano a seconda del metodo con cui i dati sugli acquisti sono raccolti: nel caso dei Diary Panels le famiglie che compongono il panel registrano continuativamente le spese effettuate su un apposito libretto, evidenziando: data d acquisto, esercizio commerciale, quantità (numero articoli, peso, litri, prezzo, etc). Nel caso dei panel elettronici (es. UPC consumer scanner panel) a ciascuna famiglia componente il panel viene fornito un codice identificativo che viene immesso alla cassa nel momento della lettura tramite scanner degli acquisti; altrimenti viene fornito direttamente lo scanner personale; quest ultimo metodo richiede uno sforzo aggiuntivo da parte del rispondente. Vantaggio importante è che possono essere registrati tutti gli acquisti effettuati presso tutti gli esercizi purché riferiti a prodotti recanti l UPC (universal product code). I panel di consumatori o famiglie pongono problemi di gestione notevolmente diversi rispetto ai panel di esercizi di vendita: un primo aspetto riguarda la mobilità delle unità componenti sul territorio, essendo il trasferimento di residenza molto frequente per le famiglie e decisamente meno frequente per le unità commerciali. Inoltre, nei primi occorre comunque prevedere la sostituzione delle famiglie in un arco di tempo relativamente breve, data l onerosità del carico informativo imposto dalla rilevazione, la ripetizione della quale ha un effetto avverso sulla propensione a rispondere. Solitamente si ricorre ad una rotazione del panel, vale a dire ad una procedura di rinnovo parziale del campione secondo uno schema prestabilito, che mira ad assicurare la presenza di una famiglia all interno del panel in almeno due rilevazioni successive (se i comportamenti sono stagionali e s è la periodicità della rilevazione - il numero di rilevazioni effettuate in un anno - è desiderabile che ciascuna famiglia sia osservata consecutivamente in s + 1 occasioni) Misurazione dell audience La misurazione dell audience mira tipicamente ad ottenere misure di esposizione ad un messaggio promozionale e può svolgersi secondo diverse modalità, a seconda del canale di comunicazione utilizzato, che può variare dalla semplice affissione, alla pubblicazione su una rivista o quotidiano, alla promozione televisiva. Essa richiede la definizione di un intervallo temporale con riferimento al quale si cer- 5

6 ca di valutare il numero numero totale di esposizioni (contatti lordi), detto appunto audience, si confronti [5], capitolo 7; dal momento che una famiglia o un individuo può essere raggiunto più volte, si cerca di scomporre detta informazione nel numero di contatti netti, vale a dire delle famiglie e/o degli individui esposte al messaggio almeno una volta, e nella frequenza dei contatti, ovvero il numero medio di esposizioni per unità. Vengono inoltre registrate alcune caratteristiche strutturali della comunicazione pubblicitaria (mezzo, collocazione spazio-temporale del messaggio), dette fattori di impatto. Una misura dell - efficacia, detta Gross rating ratio può essere ottenuta rapportando il numero dei contatti lordi alla numerosità della popolazione che si intende raggiungere, pari al prodotto della frequenza di esposizione per l indice di copertura della popolazione obiettivo (fornito dal rapporto tra i contatti netti e la numerosità della popolazione). Sebbene si tratti di una tipologia di informazione che viene costruita per uno specifico obiettivo conoscitivo, la misurazione dell audience viene qui trattata alla stregua di una fonte secondaria, poiché la sua rilevazione viene effettuata da società specializzate, che mettono al servizio dell azienda committente la loro tecnologia e esperienza e che, soprattutto nel terreno dell audience televisiva, effettuano elaborazioni ad hoc di un informazione già rilevata. Rimandando a [5], pp , per la misurazione dell audience della stampa, i metodi principali per la misurazione di quella televisiva sono: registrazione in un diario d ascolto, sul quale l unità riporta il programma visto, il tempo di ascolto, intervista telefonica coincidenziale (in tal caso si fa riferimento ai programmi in onda al momento dell intervista) o semicoincidenziale (si fa riferimento ai programmi in onda in un momento precedente, che di solito non supera l ora), rilevazione tramite meter, che permette di registrare continuativamente ed in modo oggettivo l ascolto televisivo. Solitamente sono coinvolti tre strumenti: un unità di identificazione del segnale, un telecomando per registrare la presenza dei componenti la famiglia, l unità centrale di memoria e trasmissione dati Directories e banche dati Forniscono l elenco delle imprese operanti in un determinato territorio e settore. Assumono rilevanza qualora voglia essere svolta una campagna promozionale presso le imprese. Un esempio è fornito dalle cosiddette pagine gialle elettroniche ( yellow.tecnet.it). Altre fonti, per lo più in formato di banca dati elettronica, forniscono una raccolta della normativa fiscale e tributaria ( 24ore.it) o di informazioni sulla situazione patrimoniale e finanziaria delle imprese ( 6

7 1.4.4 L informazione camerale Le Camere di Commercio costituiscono il soggetto del Sistema Statistico Nazionale più vicino, per la propria natura istituzionale, al settore delle imprese. Al momento la produzione statistica degli enti camerali è per lo più rivolta al monitoraggio anagrafico delle imprese. Un ruolo importante è svolto relativamente alla rilevazione di alcune informazioni elementari nel campo del commercio, dei prezzi e delle statistiche agricole. La funzione di anagrafe economica si esplica attraverso la costituzione dei seguenti archivi camerali: 1. Registro delle Ditte, il quale contiene le seguenti informazioni: denominazione, telefono, cod. fiscale, numero addetti, capitale sociale, natura giuridica, stato della ditta (attiva, non attiva, cessata), oggetto sociale e descrizione attività svolta, amministratori e titolari, elenco gli atti che hanno modificato la vita della Ditta. 2. Bollettino Ufficiale delle Società a Responsabilità Limitata (BUSARL): contiene i bilanci delle società di capitale presentati ancora in forma descrittiva e standardizzata in ottemperanza della IV direttiva CEE. 3. Bollettino dei Protesti: si tratta di una pubblicazione quindicinale dell elenco ufficiale dei protesti cambiari e richieste di fallimento. Le informazioni contenute in questi archivi soddisfano le esigenze conoscitive delle imprese relative al controllo dei clienti e dei partner commerciali, del loro effettivo stato di attività, delle dimensioni aziendali. 1.5 Le rilevazioni campionarie L assenza di fonti secondarie atte soddisfare un obiettivo conoscitivo motiva il ricorso alla raccolta diretta sistematica di informazioni con l intento di comprendere, indagare e prevedere aspetti specifici del comportamento della popolazione di interesse. Nell ambito delle ricerche di mercato è largamente diffuso il ricorso alle rilevazioni campionarie per una pluralità di obiettivi, che possono riguardare l identificazione del mercato di un prodotto, la misurazione della soddisfazione dei clienti, e così via. Solitamente si preferisce ricorrere all osservazione di un campione di unità appartenenti ad una popolazione più vasta piuttosto di effettuare una rilevazione totale (enumerazione completa delle unità). Le ragioni fondamentali di tale scelta sono da ascrivere a economicità tempestività accuratezza: l errore che si commette nella misurazione di una caratteristica della popolazione presenta due componenti: un errore campionario, legato al fatto che si osserva una parte della popolazione, e un errore non campionario, legato a diverse componenti, quali le mancate risposte, l inadeguatezza della lista della popolazione, 7

8 la distorsione delle risposte indotta dall intervistatore, la mancata comprensione del quesito, solo per segnalare alcune fattispecie; il campionamento risulta più accurato se agisce efficacemente sulla seconda fonte di errore; in effetti, concentrando le risorse su un sotto insieme della popolazione, la qualità delle informazioni raccolte potrebbe rivelarsi superiore a quella conseguibile con una enumerazione completa. La prima è componente è ovviamente assente dalle rilevazioni totali. natura distruttiva della misurazione: ad es. nel campo del controllo della qualità, si deve misurare se il prodotto è conforme a determinati standard prefissati dal committente o prescritti dalla normativa. La valutazione di conformità frequentemente implica che il prodotto, una volta testato, non sia recuperabile per la vendita. La rilevazione campionaria coinvolge diversi aspetti: Definizione della popolazione La popolazione (universo) costituisce l insieme delle unità statistiche (elementi) di interesse; ulteriori elementi che la qualificano sono l estensione spaziale ed il riferimento temporale. Specificazione dell unità di campionamento L unità di campionamento è l unità di base che contiene gli elementi della popolazione (es. famiglie in una indagine che riguarda gli individui). Solitamente la scelta dipende dalla lista disponibile e dalla tecnica di intervista. Specificazione dell elenco delle unità campionarie L elenco si concreta in una lista di unità che rappresenta gli elementi di una popolazione. In una situazione ideale, la lista dovrebbe comprendere tutti i nominativi della popolazione, senza duplicazioni o lacune. Esempi di liste: elenco telefonico, anagrafe comunale, registro delle imprese etc. Il mancato aggiornamento delle liste, l incompletezza, nominativi ripetuti, nominativi inesistenti o estranei, grappoli di unità compresi sotto lo stesso nominativo, sono fonti di errore non campionario. Alcuni metodi di campionamento non probabilistico non richiedono una lista (campionamento areale). Metodo di campionamento (criterio di selezione delle unità campionarie) Il metodo di campionamento ha un impatto sulla qualità dell informazione ottenuta. Una prima scelta riguarda la natura del campionamento, con due possibili opzioni: 1. Campionamento probabilistico: le unità sono selezionate con meccanismo casuale e hanno tutte una probabilità nota e non nulla di essere selezionate. 2. Campionamento non probabilistico 8

9 Nel capitolo 3 approfondiremo le diverse tecniche di campionamento probabilistico. In questa sezione faremo alcuni cenni alle tecniche di campionamento non probabilistico, che assumono, per la semplicità con cui possono essere implementate, un ruolo importante nelle analisi di mercato. Tra queste segnaliamo: Campionamento a scelta ragionata (judgement samples): il campione di unit à è formato direttamente da un esperto o dall intervistatore in base alla sua informazione a priori sulla rappresentatività delle diverse componenti della popolazione. La casualità viene violata affinché la scelta delle unità incorpori questa informazione a priori sul fenomeno. Generalmente conduce alla sovrarappresentazione nel campione delle unità grandi, relativamente al fenomeno oggetto di studio, come avviene in molte indagini della statistica ufficiale sulle imprese (le imprese di maggiori dimensioni sono più stabili nel tempo, più visibili e presentano i fenomeni con dimensioni quantitative più grandi). Campionamento per quote: la popolazione è suddivisa in sottogruppi omogenei in base ad alcune caratteristiche (sesso, età, residenza). Da precedenti rilevazioni totali (ad es. un censimento) si ricava il peso relativo di ogni sottogruppo. Il totale delle unità del campione viene suddiviso tra le classi in modo da rispecchiare le proporzioni esistenti nella popolazione. Si perviene così alla definizione delle quote. Aspetti problematici: la scelta delle unità da intervistare ricade sull intervistatore e ciò può compromettere seriamente la rappresentatività del campione. Un problema tecnico può sorgere se il numero dei sottogruppi è elevato, nel qual caso può risultare difficile assegnare le quote. Inoltre, l informazione in base alla quale si definiscono i sottogruppi e si calcolano le quote non è sempre aggiornata. Campioni di convenienza: il criterio che presiede alla selezione delle unità è la facilità di accesso da parte di chi compie l indagine. Ad esempio, le catene alberghiere sono solite raccogliere i suggerimenti dei propri clienti lasciando un questionario da compilare su base volontaria. I vantaggi sono prevalentemente di natura economica e di tempo, ma il rischio di autoselezione del campione è altissimo. Campionamento a valanga: efficace nel caso di popolazioni rare, consiste nella selezione iniziale di un gruppo di unità dalle quali ottenere indirizzi e nominativi di altre unità appartenenti alla stessa popolazione. Su quali elementi basare la scelta tra i due tipi di campionamento? a) il tipo di informazione richiesta; occorre valutare se è necessaria una valutazione dell errore e quindi del rischio connesso a decisione prese sulla base dei risultati dell indagine; b) informazioni e deduzioni circa l ordine di grandezza degli errori non campionari, circa l omogeneità della popolazione, etc. 9

10 Determinazione della numerosità campionaria Dalla numerosità campionaria dipende la precisione delle stime ed il costo della rilevazione (cfr. sezione 3.1.6). Il campionamento statistico fornisce un criterio razionale per la determinazione del numero di unità da rilevare, mentre in quello non probabilistico si fa affidamento su criteri soggettivi, legati all esperienza e alla economicità. Questi aspetti verranno ap- Tecnica di intervista e predisposizione del questionario profonditi nelle sezioni 3.5 e 3.6. Specificazione del piano di campionamento Istruzioni e preparazione degli intervistatori per implementare le scelte fatte nei passi precedenti. Spoglio e analisi dei risultati L analisi dei risultati sarà oggetto dei capitoli successivi. 1.6 La ricerca sperimentale Accanto ai dati campionari, la ricerca sperimentale costituisce un ulteriore fonte di dati primari. Essa comporta la manipolazione di una o più variabili (indipendenti), dette fattori, in modo tale che l effetto su una o più variabili dipendenti (dette variabili di risposta) sia isolato e misurato. Pertanto, a differenza delle indagini campionarie, dalle quali sono desumibili informazioni descrittive e/o relative all associazione tra variabili, l oggetto di indagine è un nesso di causalità. La causalità implica: a) l esistenza di un legame associativo rilevabile, tale che al variare dei livelli di applicazione del fattore X si modificano i livelli della risposta Y (o tendono a corrispondere modalità diverse di Y, se la risposta è qualitativa) b) l ordinamento temporale: la causa X precede l effetto Y c) l esclusione o il controllo di altre variabili Z come possibili spiegazioni del legame di causalità. I fattori possono avere natura qualitativa o quantitativa e sono sotto il controllo di chi effettua l esperimento. Essi possono assumere due o più livelli. Una particolare combinazione dei livelli dei fattori investigati è chiamata trattamento. Disegno degli esperimenti Per disegno degli esperimenti si intende un insieme di tecniche di progettazione dei medesimi che mirano a tenere sotto controllo le potenziali fonti di errore che possono oscurare o distorcere il legame causale tra fattori e risposta. Disegni fattoriali Un esperimento fattoriale consiste nella raccolta di dati da una sequenza di prove nella quale i livelli di uno o più fattori controllabili vengono fatti variare in maniera sistematica. In particolare, tutte le possibili combinazioni dei livelli dei fattori 10

11 sono investigate e ciò consente di valutare gli effetti di interazione sulla variabile risposta. Appropriati metodi statistici sono disponibili per analizzare dati generati mediante un disegno fattoriale (analisi della varianza). Due aspetti fondamentali del disegno: 1. replicazione o ripetizione delle prove. Una prova o replica fornisce un osservazione per ciascun trattamento. Mediante la replicazione dell esperimento si ottiene un numero n di osservazioni per le diverse combinazioni dei fattori e ciò consente di identificare ed isolare l effetto dell errore sperimentale (anche se l esperimento viene condotto sotto le medesime condizioni, una certa variabilità caratterizzerà comunque i risultati). La stima dell errore consente di determinare se le differenze osservate sulla variabile risposta siano statisticamente significative. 2. casualizzazione: l ordine con il quale sono effettuate le prove è determinato in maniera casuale. Viene ottenuta assegnando in ordine casuale le combinazioni dei livelli dei fattori all unità sperimentale o alla sequenza di prove. Consente di ridurre o eliminare l effetto di fattori non controllati dall esperimento. Precauzione per ridurre o eliminare gli errori sistematici dovuti a fattori che influenzano la risposta non sotto il controllo dello sperimentatore. L unità sperimentale è l unità fisica a cui vengono applicati i livelli dei fatttori Ricerca sperimentale e marketing Nell ambito delle ricerche di mercato vengono spesso utilizzati esperimenti che mirano a valutare l impatto di una azione di manovra delle leve del marketing mix (ad es. di una campagna promozionale). In tal caso un fattore unico viene preso in considerazione solitamente con due livelli: presente e assente. Il segmento di popolazione o campione esposto alla manipolazione del fattore è detto gruppo di trattamento (treatment group), mentre il segmento per il quale la variabile indipendente non ha subito alcuna variazione è detto gruppo di controllo. 11

Marketing research. Marketing research. Le ricerche di marketing - 1. Le ricerche di marketing - 2. Campi della ricerca di marketing

Marketing research. Marketing research. Le ricerche di marketing - 1. Le ricerche di marketing - 2. Campi della ricerca di marketing Marketing research Definition (AMA): Marketing research is the function that links the consumer, customer, and public to the marketer through information--information used to identify and define marketing

Dettagli

Come archiviare i dati per le scienze sociali

Come archiviare i dati per le scienze sociali Come archiviare i dati per le scienze sociali ADPSS-SOCIODATA Archivio Dati e Programmi per le Scienze Sociali www.sociologiadip.unimib.it/sociodata E-mail: adpss.sociologia@unimib.it Tel.: 02 64487513

Dettagli

Metodi statistici per le ricerche di mercato

Metodi statistici per le ricerche di mercato Metodi statistici per le ricerche di mercato Prof.ssa Isabella Mingo A.A. 2014-2015 Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione Corso di laurea Magistrale in «Organizzazione e marketing per

Dettagli

I vantaggi del nuovo sistema: qualità dell output e burden sulle imprese

I vantaggi del nuovo sistema: qualità dell output e burden sulle imprese Workshop Nuove informazioni statistiche per misurare la struttura e la performance delle imprese italiane I vantaggi del nuovo sistema: qualità dell output e burden sulle imprese Giampiero Siesto Viviana

Dettagli

DIFFERENZIARE LE CAMPAGNE DI MARKETING La scelta del canale adeguato

DIFFERENZIARE LE CAMPAGNE DI MARKETING La scelta del canale adeguato Via Durini, 23-20122 Milano (MI) Tel.+39.02.77.88.931 Fax +39.02.76.31.33.84 Piazza Marconi,15-00144 Roma Tel.+39.06.32.80.37.33 Fax +39.06.32.80.36.00 www.valuelab.it valuelab@valuelab.it DIFFERENZIARE

Dettagli

LA STATISTICA AZIENDALE

LA STATISTICA AZIENDALE LA STATISTICA AZIENDALE (Sintesi da Prof.ssa M.R. Ferrante www2.stat.unibo.it/ferrante/stataziendale.htm) Insieme dei metodi statistici utilizzabili per la raccolta, l organizzazione e l analisi dei dati

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

Il catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti

Il catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti Si rivolge a: Forza vendita diretta Agenti Responsabili vendite Il catalogo MARKET Responsabili commerciali Imprenditori con responsabilità diretta sulle vendite 34 di imprese private e organizzazioni

Dettagli

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Le norme cosiddette organizzative definiscono le caratteristiche ed i requisiti che sono stati definiti come necessari e qualificanti per le organizzazioni al

Dettagli

GENERALITÀ SULLA CUSTOMER SATISFACTION

GENERALITÀ SULLA CUSTOMER SATISFACTION GENERALITÀ SULLA CUSTOMER SATISFACTION Giuseppe Cicconi IL MODELLO DI GENERAZIONE DELLA CUSTOMER SATISFACTION Caratteristica dell'offerta Funzionalita' "Immagine - esperienze passate con l azienda Valore

Dettagli

Analisi di Mercato. Facoltà di Economia. Analisi sui consumi. Metodo delle inchieste familiari. Metodo delle disponibilità globali

Analisi di Mercato. Facoltà di Economia. Analisi sui consumi. Metodo delle inchieste familiari. Metodo delle disponibilità globali Obiettivi delle aziende Analisi di Mercato Facoltà di Economia francesco mola Analisi sui consumi Conoscere i bisogni e i gusti dei consumatori Valutare la soddisfazione della clientela Lanciare nuovi

Dettagli

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento SCELTA DELL APPROCCIO A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento 1 SCELTA DELL APPROCCIO l approccio all autovalutazione diffusa può essere normale o semplificato, a seconda delle

Dettagli

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione dell impresa e del suo contesto e la valutazione dei rischi di errori significativi Ottobre 2013 Indice 1. La comprensione dell impresa e del suo contesto

Dettagli

Costi unitari materie dirette 30 40 Costi unitari manodopera diretta. Energia 10 20 Quantità prodotte 600 400 Prezzo unitario di vendita 120 180

Costi unitari materie dirette 30 40 Costi unitari manodopera diretta. Energia 10 20 Quantità prodotte 600 400 Prezzo unitario di vendita 120 180 SVOLGIMENTO Per ogni attività di programmazione e pianificazione strategica risulta di fondamentale importanza per l impresa il calcolo dei costi e il loro controllo, con l attivazione di un efficace sistema

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

Gli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale

Gli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale Gli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale n La Pianificazione n L Organizzazione n Il Coinvolgimento del Personale n Il Controllo Componenti del Sistema di Pianificazione n Valutazioni interne

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso

Dettagli

Area Marketing. Approfondimento

Area Marketing. Approfondimento Area Marketing Approfondimento CUSTOMER SATISFACTION COME RILEVARE IL LIVELLO DI SODDISFAZIONE DEI CLIENTI (CUSTOMER SATISFACTION) Rilevare la soddisfazione dei clienti non è difficile se si dispone di

Dettagli

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning di Marcello Sabatini www.msconsulting.it Introduzione Il business plan è uno strumento che permette ad un imprenditore di descrivere la

Dettagli

16/04/2010. Sociologia della Comunicazione. Premessa A.A. 2009-2010. Le Ricerche sull Audience. Le Ricerche sull Audience

16/04/2010. Sociologia della Comunicazione. Premessa A.A. 2009-2010. Le Ricerche sull Audience. Le Ricerche sull Audience Sociologia della Comunicazione A.A. 2009-2010 Le Ricerche sull Audience Fulvio Fortezza Premessa Oggi non esiste più un pubblico dei media, ma diversi pubblici, così come si moltiplicano (in molti casi

Dettagli

Note per la lettura dei report

Note per la lettura dei report Note per la lettura dei report Report strutturali 0. IMPRESE REGISTRATE PER STATO DI ATTIVITÀ. ANNO 2012 E TASSO DI CRESCITA 2012 Contiene la distribuzione dell insieme delle imprese registrate, ovvero

Dettagli

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING Febbraio Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING COS E UN

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

STUDIO DI SETTORE TG41U ATTIVITÀ 74.13.0 STUDI DI MERCATO E SONDAGGI DI OPINIONE

STUDIO DI SETTORE TG41U ATTIVITÀ 74.13.0 STUDI DI MERCATO E SONDAGGI DI OPINIONE STUDIO DI SETTORE TG41U ATTIVITÀ 74.13.0 STUDI DI MERCATO E SONDAGGI DI OPINIONE Aprile 2007 PREMESSA L evoluzione dello Studio di Settore SG41U Studi di mercato e sondaggi di opinione è stata condotta

Dettagli

APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE

APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE APPUNTI SU PROBLEMI CON CALCOLO PERCENTUALE 1. Proporzionalità diretta e proporzionalità inversa Analizziamo le seguenti formule Peso Lordo = Peso Netto + Tara Ricavo = Utile + Costo Rata = Importo + Interesse

Dettagli

L abc del geomarketing: la geografia

L abc del geomarketing: la geografia L abc del geomarketing: la geografia 2013 Cerved Group Spa Tutti i diritti riservati Riproduzione vietata applicata al business Geomarketing, questo sconosciuto. La parola chiave è territorio : il geomarketing

Dettagli

Evidenziare le modalità con le quali l azienda agrituristica produce valore per i clienti attraverso la gestione dei propri processi.

Evidenziare le modalità con le quali l azienda agrituristica produce valore per i clienti attraverso la gestione dei propri processi. 5. Processi Evidenziare le modalità con le quali l azienda agrituristica produce valore per i clienti attraverso la gestione dei propri processi. Il criterio vuole approfondire come l azienda agrituristica

Dettagli

Business Intelligence Revorg. Roadmap. Revorg Business Intelligence. trasforma i dati operativi quotidiani in informazioni strategiche.

Business Intelligence Revorg. Roadmap. Revorg Business Intelligence. trasforma i dati operativi quotidiani in informazioni strategiche. soluzioni di business intelligence Revorg Business Intelligence Utilizza al meglio i dati aziendali per le tue decisioni di business Business Intelligence Revorg Roadmap Definizione degli obiettivi di

Dettagli

Riconoscibilità dei siti pubblici: i domini della Pa e le regole di.gov.it

Riconoscibilità dei siti pubblici: i domini della Pa e le regole di.gov.it Riconoscibilità dei siti pubblici: i domini della Pa e le regole di.gov.it Gabriella Calderisi - DigitPA 2 dicembre 2010 Dicembre 2010 Dominio.gov.it Cos è un dominio? Se Internet è una grande città, i

Dettagli

IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE

IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE IDENTIFICAZIONE DEI BISOGNI DEL CLIENTE 51 Dichiarazione d intenti (mission statement) La dichiarazione d intenti ha il compito di stabilire degli obiettivi dal punto di vista del mercato, e in parte dal

Dettagli

Sistemi di misurazione e valutazione delle performance

Sistemi di misurazione e valutazione delle performance Sistemi di misurazione e valutazione delle performance 1 SVILUPPO DELL'INTERVENTO Cos è la misurazione e valutazione delle performance e a cosa serve? Efficienza Efficacia Outcome Requisiti minimi Indicatori

Dettagli

TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E DELL INTERMODALITÀ

TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E DELL INTERMODALITÀ ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE TRASPORTI TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E DELL INTERMODALITÀ STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E

Dettagli

LEAD GENERATION PROGRAM

LEAD GENERATION PROGRAM LEAD GENERATION PROGRAM New Business Media al servizio delle imprese con una soluzione di comunicazione totalmente orientata alla generazione di contatti L importanza della lead generation La Lead Generation

Dettagli

Il questionario. Laboratorio del corso Tecniche quantitative di ricerca sociale. IV lezione. Modulo: Rilevazione dei dati

Il questionario. Laboratorio del corso Tecniche quantitative di ricerca sociale. IV lezione. Modulo: Rilevazione dei dati Il questionario Laboratorio del corso Tecniche quantitative di ricerca sociale Modulo: Rilevazione dei dati IV lezione Simona Ballabio Federico Denti Le prime fasi del processo di ricerca 1 2 Teoria Ipotesi

Dettagli

Laboratorio di Pedagogia Sperimentale. Indice

Laboratorio di Pedagogia Sperimentale. Indice INSEGNAMENTO DI LABORATORIO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE III INTRODUZIONE ALLA RICERCA SPERIMENTALE (PARTE III) PROF. VINCENZO BONAZZA Indice 1 L ipotesi -----------------------------------------------------------

Dettagli

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

7.2 Indagine di Customer Satisfaction 7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 373 clienti di Tiemme Spa sede operativa di Piombino (errore di campionamento +/- 2%) rappresentativo

Dettagli

Alessandro De Nisco. Università del Sannio. Corso di Marketing

Alessandro De Nisco. Università del Sannio. Corso di Marketing LEZIONE N. 3 di Marketing Alessandro De Nisco Università del Sannio Corso di Marketing OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DELLA LEZIONE COMPRENDERE IL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE, IMPLEMENTAZIONE E CONTROLLO DI

Dettagli

La dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari.

La dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari. La dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari. Giovanni Anania e Rosanna Nisticò EMAA 14/15 X / 1 Il problema Un ottimo uso del vostro tempo! questa

Dettagli

Il Marketing. Unità 1 La Funzione di Marketing

Il Marketing. Unità 1 La Funzione di Marketing Il Marketing Unità 1 La Funzione di Marketing Le Vendite e il Marketing Il Marketing si inquadra nella Funzione Vendite In passato le imprese erano product oriented (mercati statici) Oggi le imprese sono

Dettagli

Università del Piemonte Orientale. Corsi di Laurea Triennale di area tecnica. Corso di Statistica Medica

Università del Piemonte Orientale. Corsi di Laurea Triennale di area tecnica. Corso di Statistica Medica Università del Piemonte Orientale Corsi di Laurea Triennale di area tecnica Corso di Statistica Medica Campionamento e distribuzione campionaria della media Corsi di laurea triennale di area tecnica -

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4 1. REQUISITI GENERALI L Azienda DSU Toscana si è dotata di un Sistema di gestione per la qualità disegnato in accordo con la normativa UNI EN ISO 9001:2008. Tutto il personale del DSU Toscana è impegnato

Dettagli

Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca

Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca Scuola di Management per le Università, gli Enti di ricerca e le Istituzioni Scolastiche Le competenze per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane nelle università e negli enti di ricerca Dott. William

Dettagli

REALIZZARE UN BUSINESS PLAN

REALIZZARE UN BUSINESS PLAN Idee e metodologie per la direzione d impresa Ottobre 2003 Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. REALIZZARE UN

Dettagli

Il Marketing Definizione di marketing cinque fasi

Il Marketing Definizione di marketing cinque fasi 1 2 3 Definizione di marketing: il marketing è l arte e la scienza di conquistare, fidelizzare e far crescere clienti che diano profitto. Il processo di marketing può essere sintetizzato in cinque fasi:

Dettagli

Technical Document Release Version 1.0. Product Sheet. MediaSpot. Creazione e gestione palinsesto pubblicitario

Technical Document Release Version 1.0. Product Sheet. MediaSpot. Creazione e gestione palinsesto pubblicitario Technical Document Release Version 1.0 Product Sheet MediaSpot Creazione e gestione palinsesto pubblicitario MediaSpot MediaSpot è il software di SI Media sviluppato per la gestione completa dei contratti

Dettagli

INDICOD-ECR Istituto per le imprese di beni di consumo

INDICOD-ECR Istituto per le imprese di beni di consumo INDICOD-ECR Istituto per le imprese di beni di consumo GLOBAL SCORECARD Uno strumento di autovalutazione, linguaggio e concetti comuni Versione base - Entry Level Introduzione Introduzione La Global Scorecard

Dettagli

Capitolo 16. La vendita personale e la promozione delle vendite. Capitolo 16 - slide 1

Capitolo 16. La vendita personale e la promozione delle vendite. Capitolo 16 - slide 1 Capitolo 16 La vendita personale e la promozione delle vendite. Capitolo 16 - slide 1 La vendita personale e la promozione delle vendite Obiettivi di apprendimento Vendita personale Il ruolo della forza

Dettagli

IL PATRIMONIO INTANGIBILE. Idee e metodologie per la direzione d impresa. Marzo 2004

IL PATRIMONIO INTANGIBILE. Idee e metodologie per la direzione d impresa. Marzo 2004 Marzo Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. IL PATRIMONIO INTANGIBILE COSA SI INTENDE PER PATRIMONIO INTANGIBILE?

Dettagli

Export Development Export Development

Export Development Export Development SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale

Dettagli

Statistica. Lezione 6

Statistica. Lezione 6 Università degli Studi del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Infermieristica Corso integrato in Scienze della Prevenzione e dei Servizi sanitari Statistica Lezione 6 a.a 011-01 Dott.ssa Daniela Ferrante

Dettagli

Relazione Customer Satisfaction Periodo da Gennaio 2015 a Settembre 2015

Relazione Customer Satisfaction Periodo da Gennaio 2015 a Settembre 2015 1. Premessa Relazione Customer Satisfaction Periodo da Gennaio 2015 a Settembre 2015 Le indagini sulla soddisfazione dei Cittadini si inseriscono perfettamente nel processo di riqualificazione del rapporto

Dettagli

ALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo

ALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo SCHEDA di 3 II Fattore di Valutazione: Comportamenti professionali e organizzativi e competenze Anno Settore Servizio Dipendente Categoria Profilo professionale Responsabilità assegnate DECLARATORIA DELLA

Dettagli

Settori di attività economica

Settori di attività economica ELABORAZIONE DEI DATI QUALITATIVI Chiara Lamuraglia 1. Premessa Al fine di ottenere informazioni di carattere qualitativo che consentissero di interpretare e leggere in modo più approfondito i dati statistici,

Dettagli

Indice. pagina 2 di 10

Indice. pagina 2 di 10 LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA

Dettagli

Concetto e sistema di Marketing

Concetto e sistema di Marketing Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Facoltà di Economia Corso di Laurea in INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE ECONOMIA, GESTIONE E INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE Prof. Fabio Musso A.A. 2008-09

Dettagli

IL REPORTING DIREZIONALE

IL REPORTING DIREZIONALE IL REPORTING DIREZIONALE Il Reporting Direzionale è uno degli strumenti chiave necessari al management per governare l azienda e rappresenta il momento di sintesi delle rilevazioni contabili che permettono

Dettagli

Lezione 3: Introduzione all analisi e valutazione delle azioni. Analisi degli Investimenti 2014/15 Lorenzo Salieri

Lezione 3: Introduzione all analisi e valutazione delle azioni. Analisi degli Investimenti 2014/15 Lorenzo Salieri Lezione 3: Introduzione all analisi e valutazione delle azioni Analisi degli Investimenti 2014/15 Lorenzo Salieri Valutazione degli investimenti in azioni Intuitivamente si crea valore quando un azienda

Dettagli

Analisi e diagramma di Pareto

Analisi e diagramma di Pareto Analisi e diagramma di Pareto L'analisi di Pareto è una metodologia statistica utilizzata per individuare i problemi più rilevanti nella situazione in esame e quindi le priorità di intervento. L'obiettivo

Dettagli

DEPLOY YOUR BUSINESS

DEPLOY YOUR BUSINESS DEPLOY YOUR BUSINESS COS É ARROCCO? E uno strumento online per lo sviluppo del Piano Economico-Finanziario del Business Plan. Arrocco è uno strumento online appositamente progettato per lo sviluppo di

Dettagli

Riforma "Specialista del commercio al dettaglio" Direttive concernenti lo svolgimento di esami modulari per candidati specialisti del commercio al

Riforma Specialista del commercio al dettaglio Direttive concernenti lo svolgimento di esami modulari per candidati specialisti del commercio al Specialista del commercio al Riforma "Specialista del commercio al " Direttive concernenti lo svolgimento di esami modulari per candidati specialisti del commercio al (La designazione di persone o gruppi

Dettagli

Dare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore. Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore

Dare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore. Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore Dare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore Roberto Felici, Giorgio Gobbi, Raffaella Pico Servizio Studi di Struttura

Dettagli

PROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO

PROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO PROGETTO INDAGINE DI OPINIONE SUL PROCESSO DI FUSIONE DEI COMUNI NEL PRIMIERO L indagine si è svolta nel periodo dal 26 agosto al 16 settembre 2014 con l obiettivo di conoscere l opinione dei residenti

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito 1 ISA 610 USING THE WORK OF INTERNAL AUDITORS Questo principio tratta

Dettagli

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

7.2 Indagine di Customer Satisfaction 7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 795 clienti TIEMME SpA (errore di campionamento +/ 2%) rappresentativo della popolazione obiettivo,

Dettagli

Scheda. Il CRM per la Gestione del Marketing. Accesso in tempo reale alle Informazioni di rilievo

Scheda. Il CRM per la Gestione del Marketing. Accesso in tempo reale alle Informazioni di rilievo Scheda Il CRM per la Gestione del Marketing Nelle aziende l attività di Marketing è considerata sempre più importante poiché il mercato diventa sempre più competitivo e le aziende necessitano di ottimizzare

Dettagli

VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE

VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE La contraffazione in cifre: NUOVA METODOLOGIA PER LA STIMA DEL VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE Roma, Giugno 2013 Giugno 2013-1 Il valore economico dei sequestri In questo Focus si approfondiscono alcune

Dettagli

effetto evento Indagine conoscitiva sulla diffusione degli strumenti di comunicazione nelle aziende italiane Focus sull organizzazione di eventi

effetto evento Indagine conoscitiva sulla diffusione degli strumenti di comunicazione nelle aziende italiane Focus sull organizzazione di eventi effetto evento Indagine conoscitiva sulla diffusione degli strumenti di comunicazione nelle aziende italiane Focus sull organizzazione di eventi INTRODUZIONE I risultati che riportiamo nelle pagine seguenti

Dettagli

RICERCA PARTNER COMMERCIALI

RICERCA PARTNER COMMERCIALI RICERCA PARTNER COMMERCIALI In collaborazione con: Divisione di Alma Italia s.r.l. www.sanpaoloimprese.com PREMESSA Lo sviluppo commerciale è da sempre uno dei punti fondamentali dell attività aziendale.

Dettagli

CICLO DI GESTIONE CICLO DI GESTIONE

CICLO DI GESTIONE CICLO DI GESTIONE CICLO DI GESTIONE CICLO DI GESTIONE Entrate mezzi monetari e simili Entrate mezzi monetari e simili Finanziamenti Investimenti Trasformazioni Disinvestimenti Rimborsi o Remunerazioni Uscite mezzi monetari

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

LTA Starts you up! è un servizio svolto in collaborazione con LTA e

LTA Starts you up! è un servizio svolto in collaborazione con LTA e LTA STARTS YOU UP! FATTIBILITA DI BUSINESS E RICERCA PARTNER FINANZIARI E INDUSTRIALI In un momento in cui entrare nel mondo imprenditoriale con idee nuove e accattivanti diventa sempre più difficile e

Dettagli

LE RICERCHE DI MERCATO

LE RICERCHE DI MERCATO LE RICERCHE DI MERCATO IL MARKETING: UNA DEFINIZIONE STUDIO DELLE NORME DI COMPORTAMENTO DI UNA AZIENDA CON RIGUARDO ALLA PROGRAMMAZIONE, REALIZZAZIONE E CONTROLLO DELLE ATTIVITA DI SCAMBIO. QUESTE NORME

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SIF CAPITOLO 08 (ED. 01) MISURAZIONI, ANALISI E MIGLIORAMENTO

MANUALE DELLA QUALITÀ SIF CAPITOLO 08 (ED. 01) MISURAZIONI, ANALISI E MIGLIORAMENTO INDICE 8.1 Generalità 8.2 Monitoraggi e Misurazione 8.2.1 Soddisfazione del cliente 8.2.2 Verifiche Ispettive Interne 8.2.3 Monitoraggio e misurazione dei processi 8.2.4 Monitoraggio e misurazione dei

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

Analisi del mercato e stesura del piano di marketing. Dr.ssa Michela Floris

Analisi del mercato e stesura del piano di marketing. Dr.ssa Michela Floris Analisi del mercato e stesura del piano di marketing Dr.ssa Michela Floris L analisi del mercato L analisi della concorrenza L analisi della domanda Dr.ssa Michela Floris 2 L analisi della concorrenza

Dettagli

Strumenti finanziari Ias n.32 e Ias n.39

Strumenti finanziari Ias n.32 e Ias n.39 Strumenti finanziari Ias n.32 e Ias n.39 Corso di Principi Contabili e Informativa Finanziaria Prof.ssa Sabrina Pucci Facoltà di Economia Università degli Studi Roma Tre a.a. 2004-2005 prof.ssa Sabrina

Dettagli

IL FONDO OGGI E DOMANI

IL FONDO OGGI E DOMANI IL FONDO OGGI E DOMANI Lo schema di gestione che ha caratterizzato il Fondo fin dalla sua origine nel 1986 prevede un unico impiego delle risorse su una linea assicurativa gestita con contabilità a costi

Dettagli

IL BENCHMARKING POSIZIONAMENTO DELL AZIENDA NELLO SPAZIO

IL BENCHMARKING POSIZIONAMENTO DELL AZIENDA NELLO SPAZIO IL BENCHMARKING POSIZIONAMENTO DELL AZIENDA NELLO SPAZIO IL BENCHMARKING: DEFINIZIONE PROCESSO CONTINUO DI MISURAZIONE DEI PRODOTTI- SERVIZI-PROCESSI ATTRAVERSO IL CONFRONTO CON I MIGLIORI CONCORRENTI

Dettagli

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO http://www.sinedi.com ARTICOLO 27 OTTOBRE 2008 IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO PRODUZIONE DI VALORE E RISCHIO D IMPRESA Nel corso del tempo, ogni azienda deve gestire un adeguato portafoglio di strumenti

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Marketing Management

Marketing Management Marketing Management Modulo 1 Il marketing: costruire una relazione profittevole con il cliente Modulo 1 - slide 1 Obiettivi di apprendimento Obiettivi di apprendimento Che cos è il marketing? Comprendere

Dettagli

SERGIO ALABISO TEMPORARY MANAGER

SERGIO ALABISO TEMPORARY MANAGER TEMPORARY MANAGER Il Business Plan Temporary Manager La difficoltà non sta nel credere nelle nuove idee, ma nel fuggire dalle vecchie. John Maynard Keynes Che cosa e e a cosa serve E un documento volto

Dettagli

1. Definizione di budget e collocazione nel processo di programmazione e controllo

1. Definizione di budget e collocazione nel processo di programmazione e controllo 21 Capitolo II Il budget 1. Definizione di budget e collocazione nel processo di programmazione e controllo Il budget - e' un programma delle operazioni di gestione da compiere in un anno, finalizzato

Dettagli

Il piano di marketing

Il piano di marketing Il piano di marketing I benefici di un piano aziendale (1) Il piano può essere uno strumento di comunicazione: nei confronti dei livelli superiori nei confronti dei livelli inferiori (perché possano capire

Dettagli

Controllo di Gestione

Controllo di Gestione Pianificazione e controllo del business aziendale Controllo di Gestione In un contesto altamente complesso e competitivo quale quello moderno, il controllo di gestione ricopre un ruolo quanto mai strategico:

Dettagli

Corso di. Analisi e contabilità dei costi

Corso di. Analisi e contabilità dei costi Corso di Analisi e Contabilità dei Costi Prof. 1_I costi e il sistema di controllo Perché analizzare i costi aziendali? La CONOSCENZA DEI COSTI (formazione, composizione, comportamento) utile EFFETTUARE

Dettagli

Il Censimento permanente: la produzione di dati censuari attraverso l uso integrato di indagini campionarie e dati di fonte amministrativa.

Il Censimento permanente: la produzione di dati censuari attraverso l uso integrato di indagini campionarie e dati di fonte amministrativa. Riunione presso la Provincia Il Censimento permanente: la produzione di dati censuari attraverso l uso integrato di indagini campionarie e dati di fonte amministrativa. Aspetti organizzativi. F.Crescenzi,

Dettagli

Analisi dei margini: componenti e rischi

Analisi dei margini: componenti e rischi Finanza Aziendale Analisi e valutazioni per le decisioni aziendali Analisi dei margini: componenti e rischi Capitolo 7 Indice degli argomenti 1. Principali componenti del reddito operativo 2. Tipici fattori

Dettagli

MService La soluzione per ottimizzare le prestazioni dell impianto

MService La soluzione per ottimizzare le prestazioni dell impianto MService La soluzione per ottimizzare le prestazioni dell impianto Il segreto del successo di un azienda sta nel tenere sotto controllo lo stato di salute delle apparecchiature degli impianti. Dati industriali

Dettagli

PASSAGGIO ALLA ISO 9000:2000 LA GESTIONE DELLE PICCOLE AZIENDE IN OTTICA VISION

PASSAGGIO ALLA ISO 9000:2000 LA GESTIONE DELLE PICCOLE AZIENDE IN OTTICA VISION PASSAGGIO ALLA ISO 9000:2000 LA GESTIONE DELLE PICCOLE AZIENDE IN OTTICA VISION PIETRO REMONTI 1 2 APPROCCIO BASATO SUI PROCESSI UN RISULTATO DESIDERATO È OTTENUTO IN MODO PIÙ EFFICACE SE RISORSE E ATTIVITÀ

Dettagli

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1 UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti

Dettagli

IL PROCESSO DI BUDGETING. Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna

IL PROCESSO DI BUDGETING. Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna IL PROCESSO DI BUDGETING Dott. Claudio Orsini Studio Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Bologna Il processo di budgeting Il sistema di budget rappresenta l espressione formalizzata di un complesso processo

Dettagli

Il campionamento. Ulteriori vantaggi: economicità (costi e tempi limitati)

Il campionamento. Ulteriori vantaggi: economicità (costi e tempi limitati) Il campionamento Il campionamento Insieme delle operazioni che consistono nella selezione, nelle intenzioni rappresentativa, degli appartenenti ad una popolazione, allo scopo di studiare una porzione della

Dettagli

MODELLO PER LO SVILUPPO DEL PRODOTTO

MODELLO PER LO SVILUPPO DEL PRODOTTO MODELLO PER LO SVILUPPO DEL PRODOTTO 34 Funzioni aziendali coinvolte nello sviluppo prodotto LE PRINCIPALI FUNZIONI AZIENDALI PROTAGONISTE NELLO SVIPUPPO PRODOTTI SONO: Progettazione e sviluppo prodotto

Dettagli

MANUALE MOODLE STUDENTI. Accesso al Materiale Didattico

MANUALE MOODLE STUDENTI. Accesso al Materiale Didattico MANUALE MOODLE STUDENTI Accesso al Materiale Didattico 1 INDICE 1. INTRODUZIONE ALLA PIATTAFORMA MOODLE... 3 1.1. Corso Moodle... 4 2. ACCESSO ALLA PIATTAFORMA... 7 2.1. Accesso diretto alla piattaforma...

Dettagli

Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale

Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale Con il presente capitolo si chiude la presentazione delle basi teoriche della manutenzione. Si vogliono qui evidenziare alcune problematiche

Dettagli

Il Bilancio di esercizio

Il Bilancio di esercizio Il Bilancio di esercizio Il bilancio d esercizio è il fondamentale documento contabile che rappresenta la situazione patrimoniale e finanziaria dell impresa al termine di un periodo amministrativo e il

Dettagli

INDICE UN PARTNER LIBERO E AFFIDABILE 4 UN OBIETTIVO BEN CHIARO AL SERVIZIO DELLE VOSTRE ESIGENZE LEVIGAS PER LA CASA LEVIGAS PER IL CONDOMINIO

INDICE UN PARTNER LIBERO E AFFIDABILE 4 UN OBIETTIVO BEN CHIARO AL SERVIZIO DELLE VOSTRE ESIGENZE LEVIGAS PER LA CASA LEVIGAS PER IL CONDOMINIO ENERGIA TRASPARENTE UN PARTNER LIBERO E AFFIDABILE 4 UN OBIETTIVO BEN CHIARO AL SERVIZIO DELLE VOSTRE ESIGENZE LEVIGAS PER LA CASA LEVIGAS PER IL CONDOMINIO LEVIGAS PER PROFESSIONISTI, ARTIGIANI, COMMERCIANTI

Dettagli