Giorgio Colato LA RIFORMA DELL AUTOTRASPORTO. IL FILO ROSSO CHE LEGA LA RESPONSABILITA, CONTRATTI E QUALITA
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- Alina Grimaldi
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1 LA RIFORMA DELL AUTOTRASPORTO. IL FILO ROSSO CHE LEGA LA RESPONSABILITA, CONTRATTI E QUALITA 1
2 Il Comitato Centrale cui obbligatoriamente devono iscriversi tutte le Aziende di autotrasporto, anche alla luce della riforma, si muove sempre più seguendo tre principi cardine delle attività dell Albo oltre, ovviamente la sua tenuta ed aggiornamento, vale a dire : formazione, sicurezza e qualità. Questi sono strettamente interconnessi fra di loro ed il Comitato si è fatto promotore, in questi ultimi anni, di numerosi progetti finalizzati alla messa in sicurezza del settore dell autotrasporto operando in una logica di sistema, prestando attenzione anche a quanto si va sviluppando nei due settori con i quali si interfaccia, ovvero il sistema delle infrastrutture e quello dei costruttori dei veicoli. Le sinergie poste in campo hanno, di fatto, consentito di far scaturire risposte che si attendevano da tempo dal mondo politico per raggiungere l obiettivo di sistema in cui le aziende di autotrasporto devono essere sostenute per far fronte alla competitività internazionale. In questo quadro il fattore della sicurezza diventa elemento determinante pertanto il Comitato Centrale, unitamente alla Consulta Generale dell autotrasporto e della logistica, ha sviluppato una notevole mole di lavoro. I compiti di cui si è fatto carico sono chiaramente leggibili da quanto disposto dall art. 9, lett. e), del D. Lgs 284/2005 e precisamente: a) effettuare studi preordinati alla formulazione delle strategie di governo del settore dell Autotrasporto; b) realizzare iniziative di formazione del personale addetto ai controlli sui veicoli pesanti ed a partecipare al finanziamento delle connesse operazioni; c) attuare iniziative di assistenza e di sostegno alle imprese di autotrasporto; d) esprimere il proprio avviso sui progetti di provvedimenti in materia amministrativa in materia di autotrasporto; e) formulare indirizzi in materia di certificazione di qualità delle imprese che effettuano trasporti di merci pericolose, di derrate deperibili, di rifiuti industriali 2
3 e di prodotti farmaceutici, così come disposto dalla Legge Delega di Riforma del settore 32/2005. Alla lettera f) del richiamato Decreto Legislativo è sancito il compito del Comitato Centrale di: accreditare gli organismi di certificazione di qualità di cui alla lettera e) del comma 1 dell articolo 7. Sulla base di queste prerogative il Comitato Centrale ha avuto modo di analizzare nelle sue diverse componenti il settore; i risultati dei numerosi studi e progetti sviluppati hanno consentito da un lato di definire i prototipi di tecnologie a supporto, nonché le attività di promozione (vedi Campagne della sicurezza ed indagine sulla incidentalità) al fine di ottenere chiare basi su cui attuare gli atti di indirizzo ai fini della sicurezza che si collegano non solo alla gestione quotidiana del processo di erogazione del servizio di trasporto, ma anche ai servizi a supporto (quale tracciabilità dei prodotti trasportati) nonché quelli che definiscono il quadro di logistica integrata (come la movimentazione) in particolare per gli aspetti connessi alle problematiche di interfaccia nel trasporto intermodale. Gli indirizzi sono stati codificati in un CODICE di PRATICA, ovvero in un disposto che raccoglie delle best practices di alcune aziende italiane in fase già avanzata con l applicazione dei principi di prevenzione e gestione dei rischi associati alla circolazione dei mezzi pesanti. Nel Codice di Pratica gli aspetti di gestione della sicurezza sono stati inseriti nel quadro più generale della qualità, in quanto la gestione in qualità del processo di trasporto si sostanzia anche del requisito della sicurezza. Elemento da sottolineare è che il Comitato Centrale ha voluto indirizzare e promuovere la cultura della sicurezza proprio sottolineando il ruolo di tale aspetto all INTERNO del sistema più complessivo di gestione della qualità. * * * 3
4 Nel settore dell autotrasporto in Italia, quanto in Europa, i Sistemi di Gestione della Qualità vengono usualmente certificati seguendo lo schema normativo dell INTERNATIONAL STANDARD ORGANIZATION (ISO), ovvero di un pacchetto normativo molto cospicuo e complesso di cui la ISO9001:2000 ne è il principale riferimento. Il CODICE di PRATICA, che viene proposto dal Comitato Centrale, è una declinazione in linea con l impianto normativo ISO, adottato in Europa attraverso la direttiva Approccio globale con la quale l UE ha voluto responsabilizzare in materia di sicurezza, sia dei prodotti che dei servizi, l intero sistema gestionale di un azienda. Si sottolinea inoltre che il CODICE di PRATICA proposto è una estrapolazione di principi di buona gestione di una impresa, che tiene conto del controllo di una accurata gestione della sicurezza per la prevenzione degli INCIDENTI STRADALI dunque non è un atto astratto, ma è la sintesi di alcune rilevanti esperienze aziendali, che attraverso la gestione in sicurezza, hanno dimostrato la forte correlazione con l abbattimento del tasso di incidentalità. Accanto alla adozione di questo CODICE di PRATICA rivolto alle aziende sono state proposte in applicazione del Decreto Dirigenziale del 17 febbraio 2006 linee operative in ordine all accreditamento degli Enti di Certificazione. Il Decreto sostanzia il processo di Governance, attraverso la formazione ed il riconoscimento degli Ispettori che certificheranno l adozione del CODICE di PRATICA da parte delle aziende di autotrasporto nei quattro settori di cui al decreto legislativo 284/2005, nonché l accreditamento degli Enti di Certificazione per i Sistemi qualità, che utilizzando gli Ispettori predetti, saranno titolati al rilascio della Certificato di Conformità al Codice. Il Comitato Centrale con questo impianto procedurale ha voluto fornire i requisiti per un Sistema di gestione della Sicurezza per l Autotrasporto (d ora in poi SSA) per consentire ad un Vettore di controllare i suoi rischi operativi (ad esempio, ma non solo, incidenti stradali) e di soddisfare le richieste dei Clienti. 4
5 L'adozione di un Sistema di Gestione della Sicurezza dell autotrasporto deve essere inteso come una decisione strategica dell'organizzazione e, l'attuazione del Sistema, varierà in base alle dimensioni delle organizzazioni aziendali, dei loro obiettivi, dal tipo di servizi offerti. * * * Le finalità dell adozione del CODICE di pratica da parte di qualsiasi Vettore che desideri realizzare un Sistema di Gestione della Sicurezza dell Autotrasporto tenderanno: 1. eliminare o ridurre il rischio per gli Autisti e per le Parti Interessate che possano risultare esposti ai rischi dell Autotrasporto; 2. andare incontro ai Clienti nella soddisfazione desiderata, poiché la sicurezza è considerata come un requisito implicito desiderato dalla Clientela; 3. attuare, mantenere e migliorare continuamente un Sistema di Gestione della Sicurezza nell azienda 4. ottenere la Certificazione di Conformità da far valere rispetto ai terzi. In pratica, l applicazione del presente CODICE per le imprese di autotrasporto che attualmente sono già certificate ai sensi della norma ISO 9001 ed. 2000, comporterà che il requisito della Sicurezza Stradale assurga DOCUMENTALMENTE a requisito di Sistema qualità, ovvero: attività di adeguamento della documentazione di Sistema (cioè del Manuale e/o Procedure) laddove il requisito della sicurezza non sia stato ESPLICITAMENTE inserito tra le attività di pianificazione, controllo e verifica della qualità; attività di adeguamento di parte della documentazione di Registrazione di Qualità (cd. Modulistica) laddove il requisito della sicurezza non sia stato ESPLICITAMENTE inserito. 5
6 Per le imprese di autotrasporto che attualmente non sono certificate ai sensi della norma ISO 9001 ed. 2000, l applicazione del presente CODICE comporterà che solo il requisito della Sicurezza Stradale può assurgere a requisito di Sistema attraverso: attività di redazione della documentazione di Sistema ( cioè del Manuale e/o Procedure) laddove il requisito della sicurezza non sia stato ESPLICITAMENTE inserito tra le attività documentate della azienda di gestione; attività di definizione di parte della documentazione di Registrazione di Sicurezza (cd. Modulistica) laddove il requisito della sicurezza non sia stato già ESPLICITAMENTE inserito (es. nella documentazione di registrazione delle attività di manutenzione, se esistente). I contenuti tecnici, che si ritrovano all interno del Disciplinare insistono su una gestione proattiva da parte di tutte le figure aziendali e di tutti gli elementi che direttamente o indirettamente sono correlati a: Sicurezza del veicolo Sicurezza del conducente Sicurezza nell incidentalità Si è voluto, con tale impostazione, riuscire a sintetizzare tutte le possibili buone pratiche lavorative che possano aiutare lo sforzo di tutta la società verso l abbattimento del tasso di incidentalità tenendo presente che accanto e non sempre in ordine subordinato vi è l esigenza della: Sicurezza dell ambiente Sicurezza dei lavoratori Legge HACCP Legge farmaci Ecc Il Discilplinare che viene presentato, ovvero il CODICE DI PRATICA è una lettura interpretativa e comparata di tutte le richieste che, ai fini della sicurezza del settore vengono, dalle leggi italiane e dalle direttive europee. 6
7 Il Comitato Centrale si è anche fatto carico di istituire l Elenco degli Ispettori della Qualità e Sicurezza delle Imprese di Autotrasporto e prevede di avviare un programma di formazione per gli stessi che sono stati distinti in due profili: gli Ispettori e gli Assistenti Ispettori. Una volta iscritti nell Elenco dell Albo gli ispettori verranno utilizzati dagli Enti di Certificazione per rilasciare il Certificato di Conformità al CODICE DI PRATICA di cui si è detto. * * * Alla luce di questo quadro complessivo, il Comitato Centrale ha provveduto ad approvare due delibere applicative di quanto disposto dalla normativa vigente in attuazione della Legge Delega 32/2005 e atti conseguenti. Nella seduta del mese di giugno le delibere sono state approvate dando pratica attuazione a quanto innanzi specificato e precisamente: Con DELIBERA n. 14/06 del 27 giugno 2006 si è data definizione degli indirizzi in materia di certificazione di qualità delle imprese che effettuano trasporti di merci pericolose, di derrate reperibili, di rifiuti industriali e di prodotti farmaceutici, in attuazione dell articolo 9, comma 2, lettera e) del decreto legislativo 21 novembre 2005, n. 284; Con DELIBERA n. 15/06 del 27 giugno 2006 si è data l istituzione dell Elenco degli Ispettori della Qualità e Sicurezza delle Imprese di Autotrasporto, in attuazione dell articolo 9, comma 2, lettera f) del decreto legislativo 21 novembre 2005, n. 284 e decreto dirigenziale 17 febbraio 2006, utilizzati dagli Organismi di Certificazione per la certificazione di qualità delle imprese che effettuano trasporti di merci pericolose, di derrate reperibili, di rifiuti industriali e di prodotti farmaceutici. Attualmente entrambe le delibere sono in fase di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. 7
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