Regione Umbria. Consiglio Regionale RELAZIONE

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2 Regione Umbria RELAZIONE La farmaceutica ospedaliera risulta essere uno dei settori più critici delle regioni italiane, dove si registra un deficit di circa 2,2-2,4 miliardi di spesa a carico delle Regioni. I settori dove sono stati riscontrati maggiori criticità nella gestione della farmaceutica ospedaliera risultano essere quelli dell'approvigionamento, immagazzinamento, conservazione, gestione delle scorte, prescrizione, preparazione, distribuzione e somministrazione dei farmaci nell'ambito delle strutture ospedaliere. Inoltre, il processo di gestione del farmaco coinvolge diverse funzioni e responsabilità e spesso non è pensato e progettato efficacemente. I principali fattori riconosciuti come cause degli errori legati alle terapie farmacologiche sono: insufficiente conoscenza del farmaco, insufficienti informazioni sul paziente, errata identificazione del farmaco, mancata o erronea comunicazione della terapia durante il trasferimento da un reparto all'altro, errori nel dosaggio del farmaco, errore nell'utilizzo di dispositivi di somministrazione del farmaco, ritardi nella somministrazione della terapia e mancanza di schede di dosaggio uniformi. La presente risoluzione persegue quindi due obiettivi: ridurre da un lato il costo logistico della spesa farmaceutica ospedaliera,dall'altro ridurre gli errori di somministrazione attraverso un progetto di riorganizzazione dei flussi, la centralizzazione logistica e automazione di reparto in grado di gestire in maniera integrata il flusso dei prodotti e delle informazioni dall'industria farmaceutica al paziente di reparto. AI fine del perseguimento di questi due obiettivi si propone di: realizzare nelle aziende ospedaliere procedure informatizzate in grado di migliorare la gestione delle scorte dei farmaci ed in genere il percorso del farmaco all'interno delle strutture ospedaliere. garantire che nei capitolati di acquisto dei farmaci, sia considerato l'aspetto della sicurezza dei pàzie,nti.

3 '. 1m D Regione Umbria O Avviare processi di sperimentazione relativi all'introduzione della figura del farmacista di Dipartimento o Reparto all'interno delle Strutture sanitarie, quale figura di supporto per prevenire errori di terapia farmacologica, sulla scorta delle sperimentazioni già avviate in altre strutture in Italia.

4 Regione Umbria Vista la Raccomandazione n. 7, marzo 2008, del Ministero della Salute - Dipartimento della Qualità - Direzione Generale della Programmazione sanitaria, dei livelli di assistenza e dei principi etici di sistema - Ufficio III, che ha come destinatari gli operatori sanitari coinvolti nella gestione del farmaco in tutte le strutture sanitarie e che concerne la prevenzione della morte, coma o grave danno derivanti da errori in terapia farmacologica, nella quale vengono individuati alcuni fattori di criticità presenti negli ospedali quali, ad esempio, la carenza di progettazione unificata dei processi, i flussi informativi confusi, la difficoltosa introduzione e standardizzazione degli strumenti informatici e vengono individuate una serie di azioni finalizzate al miglioramento delle buone pratiche nelle fasi dell'approvigionamento, immagazzinamento, conservazione, gestione delle scorte, prescrizione, preparazione, distribuzione e somministrazione dei farmaci nell'ambito delle strutture ospedaliere; Atteso che la medesima raccomandazione individua nella Direzione aziendale e nei Direttori di Dipartimento i soggetti invitati all'implementazione della stessa Raccomandazione e che le Direzioni aziendali che decidano di non utilizzarla devono predisporre una propria procedura per la corretta gestione dei farmaci in ospedale, tenendo conto delle risorse economiche disponibili nonché delle prestazioni erogate e della propria organizzazione; Preso atto che, dai risultati dell'indagine conoscitiva condotta dal Ministero della Salute e la Società italiana di farmacia ospedaliera e dei servizi farmaceutici delle aziende sanitarie (SIFO) del marzo 2010, risulta che la Regione Umbria è tra le Regioni che hanno dichiarato un livello di conoscenza scarso o insufficiente della Raccomandazione 7/2008 in parola; Vista la ulteriore Raccomandazione n. 12, agosto 2010, del Ministero della Salute -Dipartimento della Qualità - Direzione Generale della Programmazione sanitaria, dei livelli di assistenza e dei principi etici di sistema - Ufficio III, concernente la prevenzione degli errori in terapia con farmaci "Look- alike/sound-alike" (LASA), che si indirizza anche a tutti gli operatori sanitari coinvolti nella gestione del farmaco in ospedale nonché nelle Strutture sanitarie, la quale prevede, tra l'altro, che le Aziende sanitarie devono: "adottare un piano della sicurezza aziendale che consideri in maniera rilevante l'analisi degli errori in terapia e le azioni preventive e

5 010 Regione Umbria Gruppo Popolo consiliare della Libertà mitiganti da intraprendere, comprensivo di una procedura per la gestione dei farmaci LASA"; "rendere disponibili, anche in formato elettronico, tutte le informazioni necessarie al corretto utilizzo dei farmaci, valutare la possibilità, se ritenuto necessario ad evitare lo scambio di farmaci e rispettando la normativa che regola le gare di acquisto, di richiedere, nella stesura dei capitolati, la presenza di criteri per la Sicurezza dei pazienti, al fine di raccogliere ogni elemento predittivo di tutte le modalità di errore associate ad ogni singolo acquisto"; "adottare il foglio unico o scheda unica di terapia" e, ancora, "prevedere la presenza del farmacista di dipartimento secondo criteri concordati dalle Direzioni aziendali e dalla farmacia ospedaliera"; Tenuto conto che risulta essere stata avviata una sperimentazione in cinque strutture sanitarie italiane (Azienda ospedaliero- Universitaria San Giovanni Battista di Torino - Le Molinette; Istituto Oncologico Veneto IRCCS; Azienda Ospedaliera Universitaria Ospedali Riuniti - Ancona; Istituto Tumori "Giovannni Paolo II; IRCCS Ospedale Oncologico Bari; Ospedale San Vincenzo Taormina), avente come obiettivo specifico quello di produrre un Modello di riferimento per l'introduzione del Farmacista di Dipartimento nelle Strutture sanitarie, al fine di ridurre gli errori in terapia e migliorare la qualità delle prestazioni sanitarie, nell'ottica della promozione del Governo Clinico; Vista la I.r. 20 gennaio 1998, n. 3 (Ordinamento del sistema sanitario regionale), ed in particolare, l'articolo 22 della stessa, che disciplina il Piano sanitario regionale, nonchè l'art. 23, il quale prevede che il Piano attuativo è lo "strumento di pianificazione mediante il quale le aziende sanitarie regolano le proprie attività, in attuazione delle linee di programmazione regionale", che, in particolare, "definisce in rapporto agli obiettivi determinati ed ai livelli di assistenza da raggiungere, le attività da svolgere attribuendole alle proprie strutture" e che individua "le modalità operative ed organizzative per il perseguimento degli obiettivi stessi"; Visto la I.r. 23 febbraio 2005, n. 17 (Istituzione della Agenzia per la integrazione della gestione delle aziende sanitarie, denominata Agenzia Umbria Sanità), ed in particolare, l'articolo 3 il quale, tra le funzioni di competenza dell'agenzia Umbria Sanità, prevede le "procedure di acquisizione di beni e di servizi e ottimizzazione logistica"; la "gestione di programmi concernenti gli investimenti, il patrimonio e le tecnologie sanitarie"; lo "sviluppo e gestione del sistema informativo e delle

6 1010 IO Regione Umbria D tecnologie informatiche, nonché dei relativi servizi di supporto"; l' "attività concernente la misurazione dei costi" e la "promozione di modelli organizzativi, sistemi contabili e gestionali innovativi anche su base sperimentale, orientati all'efficienza, all'economicità e all'efficacia"; Visto, altresì, l'art. 4 della I.r. 17/2005, il quale prevede che la Giunta regionale, in relazione alle funzioni dell'art. 3, sopra richiamato, "esercita i compiti di programmazione, coordinamento e controllo e delinea gli indirizzi strategici a cui l'agenzia Umbria Sanità deve conformarsi con particolare riferimento ai settori e alle attività da svolgere, nonché ai progetti da realizzare, stabilendo tempi e modalità di gestione", disponendo, inoltre, che la Giunta regionale "determina annualmente gli obiettivi sulla base dei quali l'agenzia Umbria Sanità definisce il proprio piano di attività"; Considerato che il Piano Sanitario Regionale 2009/2011, in relazione all'area ospedaliera, prevede come obiettivo quello di "realizzare una forma di integrazione organizzativa e tecnologica nell'ambito della.stessa Azienda e tra le Aziende", nell'ambito del quale sono individuate alcune misure quali la 'cartella clinica informatizzata' e 'sistemi per la distribuzione del farmaco alletto del paziente'; Atteso che nel Piano appena menzionato si afferma, in particolare, che ill'automazione spinta dell'intero processo distributivo può avvenire secondo diversi modelli (sistema monodose, armadi/carrelli intelligenti) che dovranno prevedere e garantire che ogni singolo farmaco sia abbinato ad una cartella informatizzata e al riconoscimento certo del paziente" e si riconosce altresì che la "Iogistica interna dell'ospedale diventa effettivo strumento di controllo sul risk managment e di garanzia per il paziente", Ritenuto necessario che la Regione si adoperi per ridurre al massimo gli sprechi di medicinali e più in generale ridurre i costi connessi alla logistica farmaceutica ospedaliera e, al contempo, per eliminare i rischi da farmaco per il paziente; Ritenuto utile, pertanto, che la Regione intraprenda azioni dirette ad ottimizzare i processi relativi alla logistica farmaceutica ospedaliera ed introdurre buone prassi con riferimento alle varie fasi che riguardano i farmaci utilizzati nelle strutture sanitarie (approvigionamento, immagazzinamento, conservazione, gestione delle scorte, prescrizione, preparazione, distribuzione e somministrazione dei farmaci);

7 Regione Umbria Gruppo con~iliare Ritenuto opportuno, inoltre, che le Aziende sanitarie introducano al loro interno procedure condivise a livello aziendale che recepiscano o tengano conto delle indicazioni contenute nelle Raccomandazioni del Ministero della Salute sopra richiamate; Ritenuto, comunque, necessario che le Aziende sanitarie predispongano un piano di sicurezza aziendale che consideri gli errori in terapia e le azioni preventive da intraprendere, nonché elaborare procedure informatizzate in grado di migliorare la gestione delle scorte dei farmaci e in genere il percorso del farmaco all'interno strutture ospedaliere; delle Ritenuto, altresì, opportuno che la Giunta regionale ai sensi del sopra richiamto art. 4 della I.r. 17/2005, definisca un programma per l'attività dell'aus, che abbia come specifici obiettivo quello di implementare l'ottimizzazione della logistica farmaceutica ospedaliera, individuando tempi e modalità di realizzazione del medesimo; Ritenuto, inoltre, di fondamentale importanza che nei capitolati di acquisto dei farmaci sia considerato l'aspetto della sicurezza dei pazienti, con particolare riguardo ai farmaci LASA; Ritenuto, infine, utile avviare processi di sperimentazione relativi all'introduzione della figura del farmacista di Dipartimento o di Reparto all'interno delle Strutture sanitarie, quale figura di supporto per prevenire errori di terapia farmacologica; il CONSIGLIO REGIONALE DEll' UMBRIA IMPEGNA la GIUNTA: 1) a definire, ai sensi del sopra richiamto art. 4 della I.r. 17/2005, un programma per l'attività dell'aus, che abbia come specifico obiettivo quello di implementare l'ottimizzazione della logistica farmaceutica ospedaliera, individuando tempi e modalità di realizzazione del medesimo; 2) ad intraprendere concrete iniziative volte: a) all'ottimizzazione dei processi relativi alla logistica farmaceutica ospedaliera ed all'introduzione di buone prassi con riferimento alle varie fasi che riguardano i

8 . -; Regione Umbria Piazza Ilalia, PERUGIA farmaci utilizzati nelle Strutture sanitarie (approvigionamento, immagazzinamento, conservazione, gestione delle scorte, prescrizione, preparazione, distribuzione e somministrazione dei farmaci) al fine di eliminare i rischi per il paziente nonché gli sprechi di medicinali e i costi legati alla spesa farmaceutica ospedaliera; b) a promuovere l'adozione da parte elle aziende sanitarie di procedure condivise a livello aziendale che recepiscano o tengano conto delle indicazioni contenute nelle Raccomandazioni del Ministero della Salute n. 7/ 2008 e n. 10/2010; c) ad assicurare che le Aziende sanitarie predispongano un piano di sicurezza aziendale che consideri gli errori in terapia e le azioni preventive da intraprendere; d) a realizzare nelle aziende opedaliere procedure informatizzate in grado di migliorare la gestione delle scorte dei farmaci ed in genere il percorso del farmaco all'interno delle strutture ospedaliere; e) a garantire che nei capitolati di acquisto dei farmaci, sia considerato l'aspetto della sicurezza dei pazienti, con particolare riguardo ai farmaci LASA; f) ad avviare processi di sperimentazione relativi all'introduzione della figura del farmacista di Dipartimento o di Reparto all'interno delle Strutture sanitarie, quale figura di supporto per prevenire errori di terapia farmacologica, sulla scorta delle sperimentazioni già avviate nelle strutture richiamate in premessa; Perugia, 16 Giugno 2011 I CONSIGLIERI Raffaele Nevi Maria Rosi Alfredo De Sio Rocco Valentino ~;2~I?L Fiammetta Modena 'fc0vvl (l{&-.l Massimo Monni (Ita.-r ~. Andrea Lignani Marchesani (t~ ~~ Massimo Mantovani (t(~ il~ al~ ~~ (}.' f~ Jk CarL ~~L \

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