IL GRUPPO BANCA CARIGE

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2 IL GRUPPO BANCA CARIGE Fondazione CR Genova e Imperia BPCE SA Generali Assicurazioni Altri Azionisti 44,06% 14,98% 2,97% 37,99% BANCA CARIGE S.p.A. - Cassa di Risparmio di Genova e Imperia Gruppo Bancario Gruppo Assicurativo 100,00% 90,00% Banca Cesare Ponti S.p.A. Cassa di Risparmio di Carrara S.p.A. Carige Vita Nuova S.p.A. Carige Assicurazioni S.p.A. 100,00% 98,40% 60,00% Banca del Monte di Lucca S.p.A. 1,16% detenuto a titolo di azioni proprie. 95,90% Cassa di Risparmio di Savona S.p.A. Gruppo Banca Carige 76,95% 100,00% 100,00% 99,50% 100,00% 100,00% 60,00% 60,00% 60,00% 20,00 % Dafne Immobiliare S.r.l. Centro Fiduciario C.F. S.p.A. 100,00% I.H. Roma S.r.l. Columbus Carige Immobiliare S.p.A. 57,50% 100,00% Assi90 S.r.l. Immobiliare Carisa S.r.l. Creditis Servizi Finanziari S.p.A. 0,50% Carige Asset Management SGR S.p.A. Argo Finance One S.r.l. Priamar Finance S.r.l. Argo Mortgage S.r.l. Argo Mortgage 2 S.r.l. Carige Covered Bond S.r.l. 100,00% 37,50% Attività bancaria Attività fiduciaria Attività assicurativa Attività strumentali Attività finanziaria In attuazione del progetto di riassetto della controllata Banca Cesare Ponti S.p.A., la Banca Carige ha costituito, partecipandola al 100%, la Nuova Banca Cesare Ponti S.p.A. che, a seguito della fusione per incorporazione della Banca Cesare Ponti S.p.A. e del successivo conferimento di un ramo di azienda costituito dal marchio e dalle attività di private banking di quest ultima e dalle attività di private banking in Lombardia di Banca Carige, assumerà la denominazione di Banca Cesare Ponti S.p.A. La Nuova Banca Cesare Ponti sarà inclusa nel perimetro del Gruppo successivamente all ottenimento di tutte le necessarie autorizzazioni da parte degli Organi di Vigilanza. Il Gruppo Assicurativo Banca Carige è stato costituito ai sensi del Regolamento Isvap n. 20/2008 ed è iscritto all inerente Albo speciale istituito presso l Isvap. 2

3 GRUPPO BANCA CARIGE RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 30 SETTEMBRE 2010 INDICE SCHEDA DI SINTESI CONSOLIDATA E INDICATORI DI GESTIONE 4 CARICHE SOCIALI DELLA CAPOGRUPPO 5 RELAZIONE INTERMEDIA SULL ANDAMENTO DELLA GESTIONE 6 - Il quadro reale e monetario 7 - La strategia 9 - Andamento della gestione 9 - I fatti di rilievo dei primi nove mesi 11 - La gestione dei rischi 12 - Eventi successivi al 30 settembre ed evoluzione prevedibile della gestione 12 - Informativa sui rapporti con parti correlate 13 BILANCIO INTERMEDIO CONSOLIDATO 14 Prospetti contabili 15 - Stato patrimoniale consolidato 16 - Conto economico consolidato 17 - Prospetto della redditività consolidata complessiva 18 - Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato 19 - Rendiconto finanziario consolidato 22 Note illustrative 23 - Politiche contabili 23 - Area e metodi di consolidamento 26 - L attività di intermediazione 29 - I risultati economici 45 - L attività assicurativa 50 - I rapporti con parti correlate 51 - Le partecipazioni 52 - Azioni proprie, rendiconto finanziario e patrimonio netto 52 - La gestione delle risorse 53 - La gestione dei rischi 55 - I risultati per settore di attività economica 61 - La Capogruppo: prospetti contabili e note di commento 68 - Le controllate bancarie 93 - Le controllate assicurative 98 - Le controllate finanziarie Le altre principali controllate 103 DICHIARAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI A NORMA DELLE DISPOSIZIONI DELL ART.154-BIS COMMA 2 DEL D.LGS. 58/1998 (TESTO UNICO DELLA FINANZA) 104 AVVERTENZE Nelle tabelle sono utilizzati i seguenti segni convenzionali: - quando il dato è nullo quando il dato non risulta significativo

4 SCHEDA DI SINTESI CONSOLIDATA E INDICATORI DI GESTIONE SITUAZIONE PATRIMONIALE (1) Situazione al Variazioni % 30/9/ /6/2010 (8) 31/12/ /9/ /10 09/10 12/09 09/09 Totale attività ,6 15,7 Provvista ,9 16,8 - Raccolta diretta (a) ,0 12,7 * Debiti verso clientela ,9 11,5 * Titoli in circolazione ,0 7,8 * Passività al fair value (2) Debiti verso banche Raccolta indiretta (b) ,1 12,6 - Risparmio gestito ,1 22,4 - Risparmio amministrato ,7 6,3 Attività finanziarie intermediate (AFI) (a+b) ,1 12,6 Investimenti ,8 17,5 - Crediti verso clientela (3) ,5 10,2 - Crediti verso banche (3) ,1 - Portafoglio titoli ,2 25,1 Capitale e riserve ,3-2,3 Situazione al Variazione % 30/9/ /6/2010 (8) 31/12/ /9/ /10 09/10 12/09 09/09 CONTO ECONOMICO (1) Margine di intermediazione ,9 Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa ,3 Utile della operatività corrente al lordo delle imposte ,8 Utile d'esercizio ,7 RISORSE (4) Rete sportelli ,7 3,7 Agenzie assicurative ,6 11,2 Personale bancario ,8 0,9 Personale bancario e assicurativo ,7 2,2 INDICATORI DI GESTIONE Costi operativi /Margine d'intermediazione 62,16% 62,44% 56,88% 58,51% Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte /Capitale e riserve 4,79% 3,34% 8,68% 6,96% ROE 2,84% 2,04% 5,70% 4,53% ROE (5) 3,65% 2,62% 7,17% 5,70% ROAE (6) 2,81% 2,01% 5,92% 4,71% ROAE (5) (6) 3,57% 2,55% 7,40% 5,88% Utile per azione (in euro) - base 0,054 0,039 0,113 0,089 - diluito 0,054 0,039 0,113 0,089 ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA (7) Totale attivo ponderato (1) ,4 3,7 Core Tier1/Totale attivo ponderato 6,07% 6,11% 7,06% 6,90% Patrimonio di base (Tier1)/Totale attivo ponderato 6,84% 6,89% 7,87% 7,70% Patrimonio di vigilanza incluso Tier 3/Totale attivo ponderato 9,31% 9,19% 10,03% 10,04% (1) Importi in migliaia di euro. (2) (3) Le passività al fair value di Carige Vita Nuova, relative ai prodotti in cui il rischio dell'investimento è a carico degli assicurati, non sono state incluse in questa tabella. Al lordo delle rettifiche di valore e al netto dei titoli di debito classificati L&R. (4) Dati puntuali di fine periodo. (5) Al netto della riserva AFS costituita a fronte della rivalutazione della partecipazione in Banca d'italia. (6) Indicatore calcolato rapportando l'utile netto al patrimonio medio (Return On Average Equity). (7) I dati relativi al 30/9/2010 e al 30/9/2009 sono il risultato di stime contabili e gestionali in quanto la segnalazione ufficiale consolidata (Base 1) è prevista solo con cadenza semestrale (giugno e dicembre). I dati al 30/06/2010 sono quelli della Segnalazione ufficiale e differiscono, pertanto, da quelli gestionali riportati in sede di relazione semestrale. (8) I dati al 30/6/10 sono stati oggetto di riclassifica al fine di evidenziare le componenti del passivo inerenti i gruppi di attività e passività in via di dismissione (in particolare il ramo d'azienda relativo alla banca depositaria della Capogruppo). 4

5 CARICHE SOCIALI DELLA CAPOGRUPPO CONSIGLIO DI DIREZIONE GENERALE* COLLEGIO AMMINISTRAZIONE * SINDACALE* PRESIDENTE DIRETTORE GENERALE PRESIDENTE Giovanni Berneschi ** Ennio La Monica Andrea Traverso VICE PRESIDENTE CONDIRETTORE SINDACI EFFETTIVI Alessandro Scajola ** GENERALE Massimo Scotton PRODOTTI Antonio Semeria CONSIGLIERI Mario Cavanna Piergiorgio Alberti ** SINDACI SUPPLENTI Piero Guido Alpa CONDIRETTORE Adriano Lunardi Luca Bonsignore GENERALE Luigi Sardano Cesare Castelbarco Albani AMMINISTRAZIONE E Remo Angelo Checconi ** RISORSE SOCIETA DI REVISIONE* Bruno Cordazzo Giacomo Ottonello Deloitte & Touche SpA Bruno Deletré Gabriele Galateri di Genola VICE DIRETTORE DIRIGENTE PREPOSTO Luigi Gastaldi ** GENERALE ALLA REDAZIONE Paul Marie Le Bihan GOVERNO E CONTROLLO DEI DOCUMENTI Alain Jean Pierre Lemaire Daria Bagnasco CONTABILI SOCIETARI* Paolo Cesare Odone ** Daria Bagnasco Renata Oliveri ** VICE DIRETTORE Guido Pescione GENERALE Marco Simeon RETE Mario Venturino Gabriele Delmonte * alla data di pubblicazione del presente documento ** Membro del Comitato Esecutivo Il Consiglio di Amministrazione è stato nominato dall'assemblea ordinaria degli Azionisti del 29/4/2009 per gli esercizi L Assemblea degli Azionisti del 29/4/2010 ha nominato il Dott. Bruno Deletré e il Dott. Paul Marie Le Bihan - già cooptati da parte del Consiglio di Amministrazione rispettivamente nelle sedute del 14/12/2009 e del 22/2/2010 in sostituzione dei cessati Dott. Jean-Marie Paintendre e Dott. Jean-Jacques Bonnaud - quali membri del Consiglio di Amministrazione della CARIGE S.p.A. con scadenza della carica unitamente agli altri membri del Consiglio. Nella seduta del 18/10/2010 il Consiglio di Amministrazione ha inoltre provveduto a cooptare quale nuovo Amministratore, con durata della carica sino alla prossima Assemblea, ai sensi dell art. 2386, comma 1, del Cod. Civ., il Dott. Marco Simeon in sostituzione del Comm. Pietro Isnardi, che ha rassegnato le dimissioni dalla carica con lettera del 6/10/2010. Il Comitato Esecutivo è stato nominato dal Consiglio di Amministrazione dell'11/5/2009 con durata fino al 31/10/2010. Nella seduta del 18/10/2010 il Consiglio, in relazione alla prevista scadenza del Comitato Esecutivo, ha confermato i precedenti membri elettivi e nominato altresì quale membro la Dott.ssa Renata Oliveri, con durata della carica dall 1/11/2010 fino alla data dell Assemblea convocata per l approvazione del bilancio al 31/12/2011. Il Collegio Sindacale è stato nominato dall'assemblea ordinaria degli Azionisti del 29/4/2008 per gli esercizi L'incarico alla Società di Revisione è stato conferito dall Assemblea ordinaria degli Azionisti del 20/4/2006 per gli esercizi

6 RELAZIONE INTERMEDIA SULL'ANDAMENTO DELLA GESTIONE 6

7 IL QUADRO REALE E MONETARIO Nei primi nove mesi del 2010 il quadro macroeconomico ha evidenziato una lenta ripresa, sostenuta dagli interventi eccezionali di politica economica. Tuttavia, l esaurirsi degli impulsi e- spansivi delle politiche di bilancio e dei provvedimenti restrittivi di politica monetaria, il lento e poco coordinato processo di riforma delle regole dei mercati finanziari e la crisi dei conti pubblici di Grecia, Portogallo, Irlanda e Spagna determinano non poche incertezze per il futuro. Il PIL mondiale del 2010 è comunque stimato in aumento del 5% (-0,2% nel 2009) ed il commercio internazionale del 12,9% (-11,2% nel 2009). La FED, spinta dal grave deterioramento del mercato del lavoro, ha deciso di ricorrere al quantitative easing per rilanciare la crescita. Ciò ha portato ad un calo dei rendimenti dei titoli di Stato USA, con vantaggio per i soggetti indebitati, e ad una svalutazione del dollaro, il che ha facilitato le esportazioni. Tutto ciò, insieme allo spostamento di capitali privati su investimenti più remunerativi dei titoli di stato americani, in particolare verso i Paesi emergenti, ha determinato un generalizzato apprezzamento delle valute ed aumento dei prezzi in molti Paesi, cui i Governi hanno reagito in maniera differenziata (aumento delle tasse sui flussi di capitale in entrata, acquisto di bond USA) senza riuscire a riequilibrare la competitività internazionale. Gli Stati Uniti hanno mostrato una crescita in rallentamento (+3% il PIL su base annua, sostenuto essenzialmente alla domanda interna). Gli indici di fiducia delle imprese e dei consumatori hanno evidenziato un progressivo calo nel corso del terzo trimestre Il mercato del lavoro ha confermato la difficile situazione, con un ulteriore riduzione del numero di occupati ed un tasso di disoccupazione a settembre rimasto stabile al 9,6%. I prezzi degli immobili si sono attestati su livelli molto bassi ed il commercio estero ha mantenuto un contributo alla crescita del Pil assai limitato. I Paesi emergenti hanno evidenziato una crescita sostenuta, ma meno vivace rispetto agli anni precedenti la crisi, a causa dell esaurimento degli impulsi espansivi della politica di bilancio e dei provvedimenti restrittivi di politica monetaria adottati per governare la ripresa. In particolare, in Cina, in particolare, l attività industriale è risultata molto sostenuta, nonostante il rallentamento del ritmo di crescita delle esportazioni; nell ambito degli investimenti fissi, quelli in costruzioni sono stati oggetto di provvedimenti di politica economica volti ad impedire la formazione di bolle speculative sulle attività immobiliari. L economia dei Paesi dell'unione Europea (UE) ha mostrato una crescita, con andamento sensibilmente differenziato tra i principali Paesi. Nel secondo trimestre il PIL dell Eurozona ha e- videnziato una crescita su base annua dell 1,9%, particolarmente vivace in Germania (+3,7%), grazie soprattutto alle esportazioni nette ed agli investimenti. La crescita è risultata meno sostenuta in Francia (+1,7%) ma negativa in Grecia ed Irlanda, penalizzate dalla riemersione delle tensioni sui debiti sovrani. I segnali di lento e graduale recupero dell attività produttiva sono stati confermati da una produzione industriale in aumento (ad agosto +1% rispetto al mese precedente e +7,8% su base annua) e dagli indici di fiducia di consumatori ed imprese in progressiva crescita nel corso del terzo trimestre dell anno. I nuovi ordinativi manifatturieri hanno evidenziato a luglio una crescita sostenuta (+14,6%), anche se in decelerazione rispetto al mese precedente. Sono proseguite invece le tensioni sul mercato del lavoro: il tasso di disoccupazione ad agosto si è mantenuto costante al 10,1%. In leggera ripresa le vendite al dettaglio (ad agosto +0,7% su base annua), con dinamica particolarmente sostenuta in Francia (+3,6%) e Germania (+2,2%). I prezzi al consumo, sulla base delle indicazioni di Eurostat, hanno segnato a settembre una crescita su base annua dell 1,8% (+1,3% in Germania, +1,8% in Francia), riflettendo un moderato proseguimento della tendenza inflazionistica. Il contributo alla crescita della domanda estera è risultato ancora positivo, ma in riduzione, penalizzato dall apprezzamento valutario della moneta unica. L Italia ha conservato un gap di crescita negativo nei confronti della media UE. Principali fattori di criticità sono il cospicuo debito pubblico, l elevata capacità inutilizzata dell edilizia ed il forte indebitamento delle imprese industriali. Tra i principali Paesi dell area Euro l Italia è quello che ha segnato la performance più contenuta, con una crescita annua del PIL pari all 1,3%, che ha riflesso il contributo positivo di investimenti e bilancia commerciale e la sostanziale stazionarietà di spesa pubblica e consumi privati. La produzione industriale ha continuato a mostrare un progressivo recupero (+5,7% su base 7

8 annua nei primi nove mesi dell anno). L aumento ha riflesso la dinamica positiva di tutti i raggruppamenti industriali, in particolare i beni intermedi (+8,4%) e quelli strumentali (+7,1%), mentre prosegue il trend negativo dei beni di consumo durevoli (-0,5%). Nei primi otto mesi del 2010, segnali positivi sono giunti anche dalla crescita di fatturato e ordinativi (rispettivamente +8,9% e +12,8% su base annua), in particolare sul mercato estero. Tuttavia gli indici di fiducia delle imprese e dei consumatori a settembre sono risultati in peggioramento, in controtendenza rispetto all Eurozona, ed il mercato del lavoro ha continuato ad evidenziare una situazione difficile, caratterizzata da una sostanziale stazionarietà su base annua del numero di occupati (-0,1% a settembre) e da un elevato tasso di disoccupazione (8,3%), più evidente nel comparto industriale e per le fasce di età più giovani (26,4% il tasso di disoccupazione giovanile relativo alla fascia d età 15-24). La debolezza del mercato occupazionale ha continuato a penalizzare i consumi delle famiglie: le vendite del commercio al dettaglio nei primo otto mesi del 2010 sono risultate stazionarie rispetto al corrispondente periodo dell anno precedente. Sotto il profilo merceologico, la dinamica è risultata leggermente più sostenuta per i beni non alimentari, quanto alla forma distributiva si è registrata una migliore performance della grande distribuzione (+0,7%). L inflazione (+1,6% a settembre) ha registrato un trend in crescita rispetto ad inizio anno, ma in leggera diminuzione rispetto ai mesi precedenti. La dinamica più sostenuta ha riguardato il comparto dei trasporti. Il commercio estero ha evidenziato nel periodo gennaio-agosto un ulteriore crescita sia delle esportazioni (+14% rispetto allo stesso periodo del 2009) sia delle importazioni (+20,4%), con un saldo della bilancia commerciale negativo per 15,8 miliardi di euro, quasi interamente attribuibile al disavanzo verso i Paesi extra UE, nei confronti dei quali l interscambio è risultato più vivace. La finanza pubblica ha evidenziato un miglioramento rispetto al 2009: il fabbisogno cumulato di cassa del settore statale dei primi nove mesi del 2010 è stato pari a circa 63,8 miliardi, inferiore rispetto ai 72,3 miliardi dei primi nove mesi del La politica monetaria ha continuato a perseguire l obiettivo di mantenere favorevoli condizioni del credito. Negli Stati Uniti la FED ha confermato il tasso di interesse in un range compreso tra lo 0 e lo 0,25%. La BCE, nonostante le nuove spinte inflazionistiche, ha lasciato invariato il tasso di policy al minimo storico dell 1%, confermando le incertezze sulla ripresa economica dell area Euro, pur rilevando segnali di miglioramento sulla situazione di liquidità delle banche europee. I tassi di mercato hanno presentato un andamento nel complesso piuttosto stazionario: il tasso Euribor 3 mesi è salito dallo 0,72% di giugno allo 0,88% di settembre, l Euribor 6 mesi dall 1,01% all 1,14%, il Rendistato lordo è viceversa sceso dal 3,47% al 3,27%. In diminuzione i rendimenti dei titoli di Stato: da giugno ad a- gosto la quotazione dei BOT è diminuita da 0,95 a 0,93, quella dei CCT da 2,09 a 1,79, dei BTP da 4,20 a 3,86. Il mercato dei cambi si è caratterizzato per un progressivo apprezzamento dell euro verso il dollaro: da 1,23 a giugno 2010, la quotazione della moneta unica è salita a 1,36 a settembre Con riferimento all'intermediazione bancaria, la raccolta diretta ha mostrato un rallentamento (+3,7% su base annua a settembre, a fronte di una crescita del 5,6% a giugno 2010), imputabile alla decelerazione dei depositi a clientela residente (+6,4%; +9,7% a giugno 2010), mentre le obbligazioni evidenziano una sostanziale stazionarietà rispetto ai valori del E risultata in accelerazione la dinamica delle operazioni pronti contro termine, in crescita di circa il 39% a settembre, in calo quella dei depositi sull estero delle banche italiane (-1,2% annuo ad agosto). La dinamica degli impieghi bancari ha manifestato un ulteriore lieve accelerazione. A settembre la crescita su base annua dei prestiti al settore privato è risultata pari al 4,1% (+2,5% a giugno 2010); la dinamica è stata leggermente peggiore per il credito alle famiglie e società non finanziarie (+3,3%; +1,7% a giugno 2010), che hanno scontato la flessione dei finanziamenti alle imprese (-0,7% annuo ad agosto), a fronte di una sempre più sostenuta crescita dei finanziamenti alle famiglie (+8,8%), soprattutto di quelli per l acquisto di immobili (+9%). La dinamica dei finanziamenti alle imprese è tuttavia risultata in miglioramento rispetto ai mesi precedenti, in particolare i prestiti alle piccole imprese (+0,5%, +1,7% se si considerano le sole famiglie produttrici). Sotto il profilo delle scadenze, è ritornata positiva la dinamica dei prestiti a breve termine (+0,3%) mentre è rimasto costante il ritmo di crescita di quelli a 8

9 medio lungo (+4,5%). Nel corso del 2010, le sofferenze nette, in crescita sempre sostenuta, ma in decelerazione, su base annua (+40,7% ad agosto), hanno determinato un rapporto sofferenze/impieghi ancora in aumento (2,21% ad agosto 2010). I tassi di interesse bancari hanno mostrato un marginale incremento, in coerenza con l andamento dei tassi di mercato; lo spread fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie è rimasto piuttosto contenuto: a settembre è risultato pari a circa 220 b.p., leggermente inferiore rispetto a settembre LA STRATEGIA L orientamento strategico del Gruppo, in continuità con il percorso intrapreso dai primi anni 90, è la creazione di valore nel medio lungo periodo per tutti gli stakeholder, con particolare attenzione alla valorizzazione delle relazioni di clientela e all equilibrio della crescita dimensionale, requisiti fondamentali per mantenere un ruolo di rilievo nel sistema bancario nazionale. Il Gruppo Carige conferma quale propria mission il consolidamento del ruolo di conglomerato bancario, finanziario, previdenziale e assicurativo a livello nazionale: - con una presenza diffusa in Italia, il fulcro in Liguria e un presidio significativo in determinate aree del Paese caratterizzandosi per la particolare attenzione alla valorizzazione del rapporto con le realtà locali (multilocalismo), - focalizzato sui segmenti delle famiglie, delle piccole e medie imprese, degli artigiani, dei commercianti e degli enti pubblici locali, - capace di differenziarsi nella qualità del servizio offerto attraverso la multicanalità integrata ed una progressiva evoluzione qualitativa delle risorse e delle strutture, facendo leva anche sul più ampio utilizzo della tecnologia. In coerenza con l orientamento strategico ed allo scopo di realizzare compiutamente tale mission, sono stati delineati indirizzi strategici di: incremento dei livelli di produttività, efficienza e redditività; crescita delle masse intermediate, mantenendo un adeguato livello di patrimonializzazione; presidio e gestione del rischio. La strategia perseguita dal Gruppo ed i risultati conseguiti sono stati valutati positivamente nel tempo dalle agenzie di rating internazionali. I più recenti rating assegnati alla Capogruppo, sono riportati nella tabella che segue: RATING BANCA CARIGE data a breve a lungo BFSR (1) (2) Individual (2) Support (3) Fitch maggio 2010 F1 A - B/C 3 Moody's settembre 2010 (4) P-1 A2 C- - - Standard & Poor's maggio 2010 A2 A (1) Bank Financial Strength Ratings. (2) Tali indici esprimono l'intrinseca solidità e sicurezza di una banca, nonchè l'affidabilità finanziaria sulla base delle sue attività. Gli indicatori vanno da A ad E. (3) Indica la probabilità che lo Stato o altro organo pubblico, o al limite gli azionisti, intervengano a sostegno della banca in stato di crisi. L'indicatore va da 1 a 5. (4) Data dell'ultima credit opinion emessa dall'agenzia di rating. ANDAMENTO DELLA GESTIONE Il contesto competitivo dei primi nove mesi ha manifestato persistenti elementi di criticità rappresentati da un difficoltosa uscita dell economia dalla recessione, dal perdurare di una dinamica dei tassi di interesse su livelli particolarmente bassi ancorché in lieve aumento, di forti pressioni sui ricavi da commissioni e da continue tensioni sui mercati finanziari a cui ha contribuito la crisi di fiducia nella sostenibilità del debito pubblico degli Stati europei. Il Gruppo Carige è comunque riuscito a guadagnare quote di mercato sviluppando la tradizionale attività di intermediazione, propria di una banca commerciale radicata nel territorio, chiudendo i nove mesi in utile, grazie alla tenuta dei ricavi da sevizi e a rettifiche e costi operativi sotto controllo, che hanno mitigato gli effetti negativi del calo del margine di interesse e del risultato dell attività di negoziazione. 9

10 Nel corso dei nove mesi il Gruppo ha completato l integrazione dei 22 sportelli acquisiti dal Gruppo Banca del Monte dei Paschi di Siena che al 30 settembre intermediavano impieghi per 758,4 milioni e AFI per 1.355,6 milioni di cui raccolta diretta 489,8 milioni e raccolta indiretta 865,8 milioni. La forte azione di sostegno al tessuto economico di riferimento si è tradotta in una crescita dei crediti concessi all economia a 24,2 miliardi (10,2% su settembre 2009 e 4,5% su dicembre 2009; rispettivamente 6,7% e 1,2% a perimetro costante ovvero al netto dell apporto degli sportelli ex MPS). Alle imprese 1 risultano erogati 14,4 miliardi (+9,2% nei dodici mesi e +5,1% nei nove mesi), a cui va aggiunta l intensa attività di riscadenzamento e ristrutturazione che il Gruppo ha portato avanti anche nel corso del 2010 per consentire alle imprese di superare le difficoltà derivanti dalla congiuntura economica negativa. Con riferimento alle famiglie 2, i 7,8 miliardi (in aumento dell 8,4% e 7,5% nei rispettivi periodi) risultano erogati prevalentemente attraverso mutui per acquisto e/o ristrutturazione delle abitazioni (con crescite del 9% e dell 8,1%) accompagnando la ripresa del mercato trainata prevalentemente dai tassi di interesse su livelli particolarmente contenuti.nel contesto delineato, la qualità del credito del Gruppo, mantenuta sotto costante controllo, si conferma sostanzialmente in linea col valore di Sistema 2, con un rapporto sofferenze/impieghi pari al 4,3%. Il risparmio complessivamente raccolto presso la clientela ammonta a 50,3 miliardi, in crescita del 12,6% su settembre 2009 e del 7,1% su dicembre 2009 (rispettivamente del 9,6% e del 4,2% al netto dell apporto degli sportelli ex MPS). Il Gruppo ha operato con l offerta di prodotti semplici, orientati alla protezione del capitale e con una redditività che, tenuto conto dello scenario dei tassi di interesse, consentono al cliente una remunerazione soddisfacente. Oltre alla raccolta obbligazionaria a medio/lungo termine, sono quindi cresciuti in maniera significativa i collocamenti dei prodotti del risparmio gestito (22,4% nei dodici mesi e 17,1% rispetto a dicembre 2009), specialmente nelle componenti di piani di accumulo (PAC) e dei prodotti previdenziali. 1 Dato gestionale. 2 L ultimo dato di Sistema disponibile si riferisce ad agosto 2010 (fonte Banca d Italia). Lo sviluppo commerciale trova ulteriore conferma nel numero di rapporti di conto corrente 3, pari a circa 750 mila unità a fine settembre, che aumentano del 5% circa rispetto a fine 2009, grazie anche all ingresso di 29 mila nuovi conti riferibili all acquisizione dei 22 sportelli ex MPS. Al netto di tale contributo sono stati comunque aperti circa 54 mila nuovi conti, la maggior parte dei quali nelle aree di sviluppo fuori Liguria, con un saldo positivo tra conti aperti e conti chiusi di oltre 5 mila. L andamento positivo dell attività di intermediazione ha consentito, nell ambito di una congiuntura negativa per il Sistema bancario, di realizzare un utile netto di 100,1 milioni, in diminuzione rispetto allo scorso anno in conseguenza dei livelli estremamente contenuti dei tassi di interesse che hanno compresso i differenziali tra tassi attivi e passivi, della rischiosità sul credito che si è mantenuta sui livelli già elevati dell esercizio precedente, nonché dell elevata volatilità dei mercati finanziari, tradottasi in svalutazioni del portafoglio titoli di negoziazione; queste ultime hanno interessato, in particolare, titoli governativi per i quali il recupero è ragionevolmente prevedibile entro la scadenza dei titoli stessi. Questi fenomeni, che hanno compresso il margine di interesse (-6%) e le poste finanziarie (- 35,9%) e hanno determinato un aumento delle rettifiche sul portafoglio crediti (38,3%), sono stati parzialmente compensati dalla crescita delle commissioni nette (5,5%) e dal contenimento dei costi operativi (+1,1% e -0,3% al netto dei costi operativi degli sportelli ex MPS), sia nella componente dei costi del personale, sia nelle spese generali di amministrazione. Quanto alle principali società del Gruppo: Banca Carige ha registrato un utile di 120,7 milioni, Carige AM SGR di 1 milione, Creditis (società di credito al consumo) di 3,9 milioni e le Compagnie assicurative, Carige Assicurazioni e Carige Vita Nuova, hanno riportato risultati IAS rispettivamente pari a 2,9 e 12,2 milioni. È proseguita altresì l attenzione ai profili della liquidità e della patrimonializzazione, operando anche per gestire in maniera prudente la trasformazione delle scadenze con l allungamento della vita media del passivo. I ratio di vigilanza 4, che al 30 settembre 2010 includono gli effetti dell acquisizione dei 22 3 Parametro gestionale. 4 Dati stimati. 10

11 sportelli ex MPS, si mantengono su livelli adeguati - Core Tier 1 ratio 6,1%, Tier 1 ratio 6,8% e Total Capital ratio 9,3% - anche in considerazione del fatto che l integrale conversione del prestito Banca Carige 4,75% convertibile con facoltà di rimborso in azioni ai valori correnti dell azione sul mercato borsistico ne determinerebbe l aumento rispettivamente a 7,3%, 8,1% e 10,6%. I FATTI DI RILIEVO DEI PRIMI NOVE MESI Il 3 febbraio il Comitato Esecutivo ha approvato l intervenuta adesione del Gruppo Carige all accordo ABI Piano Famiglie: sospensione delle rate del mutuo relativo al credito a favore delle famiglie in difficoltà; sono state conseguentemente individuate le condizioni economiche e le modalità operative che regolano le sospensioni dei mutui. In data 18 marzo si è concluso l integrale collocamento del prestito obbligazionario denominato Banca Carige 4,75% convertibile con facoltà di rimborso in azioni con l emissione di obbligazioni al prezzo unitario di 2,40 euro, per un controvalore complessivo di 391,6 milioni. Il 29 aprile l Assemblea dei Soci della Banca Carige, in sede ordinaria, ha, tra l altro, nominato il Dott. Bruno Deletré e il Dott. Paul Marie Le Bihan già cooptati dal Consiglio di Amministrazione rispettivamente nelle sedute del 14 dicembre 2009 e del 22 febbraio 2010 in sostituzione dei cessati Dott. Jean-Marie Paintendre e Dott. Jean-Jacques Bonnaud quali membri del Consiglio di Amministrazione con scadenza della carica unitamente agli altri membri del Consiglio, ossia fino all Assemblea che verrà convocata per l approvazione del bilancio al 31 dicembre La medesima Assemblea, in sede straordinaria, ha approvato alcune modifiche al testo dello Statuto sociale al fine di procedere ad un affinamento dell assetto della Direzione Generale della Capogruppo, in relazione alla crescita dimensionale che ha interessato negli ultimi anni la Carige ed il Gruppo ed alla luce della sempre maggiore complessità organizzativa e gestionale che tali dinamiche di sviluppo hanno comportato. In particolare le modifiche riguardano il testo degli articoli 20, 22, 25 e 28 dello Statuto Sociale. Il 1 maggio, il Dott. Ennio La Monica, già Vice Direttore Generale Governo e Controllo della Banca Carige, come da precedente delibera del Consiglio di Amministrazione, ha assunto la carica di Direttore Generale, subentrando al Rag. Alfredo Sanguinetto, in quiescenza dalla stessa data. Il 28 maggio Banca Carige, Cassa di Risparmio di Carrara e Banca del Monte di Lucca hanno sottoscritto i contratti definitivi di acquisizione da Banca del Monte dei Paschi di Siena (di seguito anche MPS) con decorrenza dell operatività dal 31/5/2010 di 22 sportelli (15 in provincia di Firenze, 3 in provincia di Pistoia e uno rispettivamente in provincia di Arezzo, Grosseto, Pisa e Livorno) per un prezzo pari a 130 milioni di euro (calcolato sulla base dei dati della raccolta totale relativi al 30 settembre 2009), riconosciuto a titolo di avviamento e soggetto ad un meccanismo di aggiustamento in funzione dell ammontare delle masse di raccolta diretta ed indiretta effettive alla data di cessione. L acquisizione degli sportelli da MPS è stata effettuata dal Gruppo Carige ricorrendo alle proprie disponibilità finanziarie, mantenendo adeguati livelli di patrimonializzazione. Il 26 luglio, nell ambito del Programma di emissione di obbligazioni bancarie garantite (covered bonds) per un ammontare massimo di 5 miliardi, Banca Carige ha ceduto alla società veicolo Carige Covered Bond Srl, ai sensi del contratto quadro di cessione stipulato il 14 novembre 2008, ulteriori attivi per un ammontare complessivo di circa 850 milioni di euro. In riferimento a questa cessione, il 10 settembre Banca Carige ha collocato sul mercato istituzionale la sua seconda emissione pubblica di covered bond, per un importo pari a nominali 500 milioni. Inoltre, sempre nell ambito del Programma, si segnala che Carige, prima in Italia, nel mese di settembre ha collocato 75 milioni di Obbligazioni Bancarie Garantite Nominative (Registered Covered Bond). Il 2 agosto il Consiglio di Amministrazione, tenuto conto anche della cessazione del rapporto di lavoro con il Vice Direttore Generale Dott. Carlo Arzani, in quiescenza a partire dal 1 a- gosto 2010, ha deliberato il nuovo assetto della Direzione Generale, con decorrenza 1 agosto 2010 nominando il Rag. Mario Cavanna e il Rag. Giacomo Ottonello quali Condirettori Generali, la Dott.ssa Daria Bagnasco e il Rag. Gabriele Delmonte quali Vice Direttori Generali. 11

12 Il 20 settembre Banca Carige ha stipulato l accordo per la cessione dell attività di banca depositaria all Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane S.p.A. per complessivi 19,5 milioni. Si prevede la conclusione dell operazione, subordinata all ottenimento delle autorizzazioni delle competenti autorità ed all esaurimento delle procedure previste per legge, entro la fine dell anno. Per quanto riguarda le altre società del Gruppo, il 5 e 12 luglio rispettivamente, hanno avviato la propria operatività la filiale di Monza e di Brescia (Centri Private) della Banca Cesare Ponti. Relativamente alla Banca Ponti, in attuazione del piano industriale per il triennio , precedentemente approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, la Carige, tra marzo e luglio di quest anno, ne ha acquistato la residua quota del capitale sociale, pari al 21,25%, venendone così a detenere il 100%. Inoltre il 20 settembre, intervenuta l autorizzazione della Banca d Italia, il Consiglio di Amministrazione di Carige ha approvato il progetto di fusione per incorporazione di Banca Cesare Ponti in Banca Carige, al quale seguirà il conferimento di un ramo d azienda - costituito dal marchio e dalle attività di private banking dell attuale Banca Cesare Ponti e dalle attività private di Banca Carige in Lombardia - nella Nuova Banca Cesare Ponti SpA, newco costituita il 13 maggio 2010 e che, al termine di queste operazioni, assumerà la denominazione di Banca Cesare Ponti SpA. Il 2 agosto il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha deliberato di esprimersi favorevolmente, subordinatamente alla necessaria autorizzazione della Banca d Italia, in ordine all operazione di aumento del capitale sociale a pagamento della Cassa di Risparmio di Carrara da 31,8 milioni circa a 38,1 milioni mediante emissione di azioni del valore nominale di euro 516,46 cadauna per un controvalore complessivo di 20 milioni circa compreso il sovrapprezzo. Ancora riguardo alla Cassa di Risparmio di Carrara, il 3 settembre 2010 l Agenzia delle Entrate, Direzione Provinciale di Massa Carrara, ha notificato alla banca un avviso di accertamento per l anno 2005 avente ad oggetto un operazione di investimento strutturato in obbligazioni estere, determinando una maggiore imposta di circa euro 1,2 milioni a seguito del disconoscimento del credito di imposta per imposte pagate all'estero. L 11 ottobre, l Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale della Lombardia, ha notificato a Carige Assicurazioni avvisi di accertamento per l anno 2005, con il quale non sono stati riconosciuti costi, a giudizio dell Ufficio, carenti del requisito di competenza temporale, con conseguente determinazione di maggiori imposte per circa 8,8 milioni di euro. Al riguardo, il Gruppo, supportato dal parere di qualificati professionisti esterni, ha predisposto gli opportuni atti difensivi ritenendo che sussistano motivazioni in fatto e in diritto per sostenere l'infondatezza delle pretese impositive. Il 21 settembre è stato perfezionato l aumento di capitale a pagamento di Creditis Servizi Finanziari da 20,8 a 40 milioni mediante emissione alla pari di nuove azioni del valore nominale di euro cadauna, sottoscritte dal socio unico Banca Carige. LA GESTIONE DEI RISCHI Nel Gruppo Carige le politiche relative all assunzione dei rischi sono statuite dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo in sede di pianificazione strategica e budget annuale. La Capogruppo svolge funzioni di indirizzo e supervisione per tutti i rischi, in particolare gestendo in ottica integrata i rischi di Pillar 1 e Pillar 2, secondo quanto previsto dalle Istruzioni di Vigilanza della Banca d Italia (circ. 263 del 27/12/2006 e successivi aggiornamenti). Le Banche del Gruppo operano nell ambito di specifici limiti di autonomia avvalendosi di proprie strutture di controllo di primo livello. Le analisi dei rischi sono supportate, oltre che dai modelli regolamentari, da metodologie più avanzate che hanno consentito, nel tempo, di ampliare la gamma dei rischi presidiati e di migliorare la valutazione dell adeguatezza patrimoniale in ottica sia regolamentare sia gestionale. Per dettagli della gestione dei rischi si rinvia al paragrafo La gestione dei rischi nelle Note illustrative. EVENTI SUCCESSIVI AL 30 SETTEMBRE ED EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE Il 18 ottobre il Consiglio di Amministrazione ha provveduto a nominare il Dott. Marco Simeon 12

13 quale nuovo membro del Consiglio di Amministrazione, in sostituzione del Comm. Pietro I- snardi dimessosi il 6 ottobre, con durata della carica sino alla prossima Assemblea. In pari data il Consiglio di Amministrazione ha nominato i membri elettivi del Comitato Esecutivo che si aggiungono al Presidente Dott. Giovanni Berneschi ed al Vice Presidente Dott. Alessandro Scajola, membri di diritto con durata della carica dall 1/11/2010 fino alla data dell Assemblea convocata per l approvazione del bilancio al 31/12/2011, nelle persone di: Prof. Avv. Piergiorgio Alberti, Rag. Remo Angelo Checconi, Dott. Luigi Gastaldi, Sig. Paolo Cesare Odone e Dott. Renata Oliveri. Il Consiglio di Amministrazione nella stessa sedutaha deliberato di approvare l emissione di un prestito subordinato di secondo livello inferiore (c.d. Lower Tier 2) da collocare sul mercato dei capitali fino ad un ammontare massimo di 500 milioni di euro, conferendo mandato alla Direzione Generale di valutare l opportunità di lanciare, preliminarmente alla nuova emissione, un Offerta Pubblica di Scambio (OPS) rivolta ai possessori del titolo Banca Carige Lower Tier 2 TV 2016 ai quali verrebbero offerti in cambio i titoli di nuova emissione. Nell ambito del Programma di emissione di Covered Bond, il 4 ed il 25 ottobre Carige ha e- messo rispettivamente 20 e 40 milioni di registered covered bond; conformemente alla delibera del Consiglio della Capogruppo del 2 agosto 2010, il 28 ottobre è stata inoltre emessa una seconda tranche del prestito Banca Carige SpA Obbligazioni Bancarie Garantite Tasso Fisso 3,75% per nominali 180 milioni, sottoscritti da Carige Vita Nuova. Detti titoli sono fungibili con la prima tranche di 1 miliardo. Anche per la restante parte dell esercizio la gestione si svolgerà in un quadro macroeconomico che sta faticosamente uscendo dalla prolungata fase recessiva, caratterizzato dalla bassa crescita dei consumi e dalla stagnazione degli investimenti; il settore bancario sarà inoltre condizionato dalla qualità del credito e dal livello degli spread, che non sono attesi migliorare in maniera sensibile. In questo contesto il Gruppo Carige confida di proseguire il proprio percorso di crescita attraverso lo sviluppo della tradizionale attività di intermediazione, i recuperi di efficienza derivanti dai significativi investimenti in tecnologia e la costante attenzione ai profili di rischiosità, liquidità e solidità patrimoniale. INFORMATIVA SUI RAPPORTI CON PARTI CORRELATE Il Gruppo intrattiene rapporti con azionisti di Banca Carige che possono esercitare una influenza notevole, società partecipate e altre parti correlate regolati a condizioni di mercato. Nei primi nove mesi non sono state concluse operazioni con parti correlate soggette ad informativa al pubblico. Le operazioni concluse rientrano nella normale attività del Gruppo e non presentano requisiti di significatività per quanto concerne gli impatti sul bilancio. I rapporti attivi e passivi con parti correlate sono dettagliati nelle Note Illustrative all interno del paragrafo I rapporti con parti correlate.

14 BILANCIO INTERMEDIO CONSOLIDATO 14

15 PROSPETTI CONTABILI 15

16 STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO ATTIVO (importi in migliaia di euro) Variazioni % 30/9/10 30/06/10 (1) 31/12/09 30/9/09 9/10 12/09 9/10 9/ CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE ,9 17, ATTIVITA' FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE ,8-35, ATTIVITA' FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE ,7-3, ATTIVITA' FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA ,4 53, ATTIVITA' FINANZIARIE DETENUTE SINO ALLA SCADENZA , CREDITI VERSO BANCHE , CREDITI VERSO CLIENTELA ,1 9, DERIVATI DI COPERTURA PARTECIPAZIONI ,1 2, RISERVE TECNICHE A CARICO DEI RIASSICURATORI ,8 0, ATTIVITA' MATERIALI ,1-0, ATTIVITA' IMMATERIALI ,8 8,7 di cui: - avviamento ,2 8, ATTIVITA' FISCALI ,2 49,4 a) correnti ,0 83,5 b) anticipate ,3 40, ATTIVITA' NON CORRENTI E GRUPPI DI ATTIVITA' IN VIA DI DISMISSIONE , ALTRE ATTIVITA' ,3-26,9 TOTALE DELL'ATTIVO ,6 15,7 PASSIVO (importi in migliaia di euro) Variazioni % 30/9/10 30/06/10 (1) 31/12/09 30/9/09 9/10 12/09 9/10 9/ DEBITI VERSO BANCHE DEBITI VERSO CLIENTELA ,9 11, TITOLI IN CIRCOLAZIONE ,0 7, PASSIVITA' FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE ,3-22, PASSIVITA' FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE ,7 51, DERIVATI DI COPERTURA PASSIVITA' FISCALI ,0 11,6 (a) correnti ,2 22,3 (b) differite ,5 9, PASSIVITA' ASSOCIATE A GRUPPI DI ATTIVITA' IN VIA DI DISMISSIONE ALTRE PASSIVITA' ,3 7, TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE ,7-1, FONDI PER RISCHI ED ONERI: ,4-5,1 a) quiescenza e obblighi simili ,9-5,2 b) altri fondi ,7-4, RISERVE TECNICHE ,0 24, RISERVE DA VALUTAZIONE ,1-27, AZIONI RIMBORSABILI STRUMENTI DI CAPITALE RISERVE ,5 27, SOVRAPPREZZI DI EMISSIONE ,0 0, CAPITALE ,0 0, AZIONI PROPRIE (-) PATRIMONIO DI PERTINENZA DI TERZI (+/-) ,8 34, UTILE ( PERDITA) D'ESERCIZIO (+/-) ,3-38,7 TOTALE DEL PASSIVO ,6 15,7 (1) I dati al 30/06/2010 sono stati oggetto di riclassifica al fine di evidenziare le componenti dell'attivo e del passivo inerenti i gruppi di attività e passività in via di dismissione (in particolare il ramo d'azienda relativo alla banca depositaria della Capogruppo). 16

17 CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO (importi in migliaia di euro) Var % 30/9/10 30/06/10 (1) 31/12/09 30/9/09 9/10 9/ INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI , INTERESSI PASSIVI E ONERI ASSIMILATI , MARGINE DI INTERESSE , COMMISSIONI ATTIVE , COMMISSIONI PASSIVE , COMMISSIONI NETTE , DIVIDENDI E PROVENTI SIMILI , RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITA' DI NEGOZIAZIONE RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITA' DI COPERTURA UTILE (PERDITA) DA CESSIONE O RIACQUISTO DI: ,7 a) crediti ,0 b) attività finanziarie disponibili per la vendita c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza d) passività finanziarie , RISULTATO NETTO DELLE ATTIVITA' E PASSIVITA' FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE MARGINE DI INTERMEDIAZIONE , RETTIFICHE DI VALORE NETTE PER DETERIORAMENTO DI : ,9 a) crediti ,3 b) attività finanziarie disponibili per la vendita ,1 d) altre operazioni finanziarie RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA , PREMI NETTI , SALDO ALTRI PROVENTI/ONERI DELLA GESTIONE ASSICURATIVA , RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA E ASSICURATIVA , SPESE AMMINISTRATIVE: ,7 a) spese per il personale ,0 b) altre spese amministrative , ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI ED ONERI , RETTIFICHE DI VALORE NETTE SU ATTIVITA' MATERIALI , RETTIFICHE DI VALORE NETTE SU ATTIVITA' IMMATERIALI , ALTRI ONERI/PROVENTI DI GESTIONE , COSTI OPERATIVI , UTILE( PERDITE) DELLE PARTECIPAZIONI , UTILI (PERDITE) DA CESSIONE DI INVESTIMENTI UTILE ( PERDITA) DELLA OPERATIVITA' CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE , IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE , UTILE ( PERDITA) DELLA OPERATIVITA' CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE , UTILE ( PERDITA) DELLE ATTIVITA' NON CORRENTI IN VIA DI DISMISSIONE AL NETTO DI IMPOSTE UTILE ( PERDITA) D'ESERCIZIO , UTILE ( PERDITA) D'ESERCIZIO DI PERTINENZA DI TERZI , UTILE ( PERDITA) D'ESERCIZIO DI PERTINENZA DELLA CAPOGRUPPO ,7 Utile per azione (in euro) - base 0,054 0,039 0,113 0,089 - diluito 0,054 0,039 0,113 0,089 (1) I dati al 30/06/2010 sono stati oggetto di riclassifica al fine di evidenziare le componenti economiche inerenti i gruppi di attività in via di dismissione (in particolare il ramo d'azienda della banca depositaria della Capogruppo) 17

18 PROSPETTO DELLA REDDITIVITA CONSOLIDATA COMPLESSIVA PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' CONSOLIDATA COMPLESSIVA Variaz. 9/10-9/09 30/9/ /6/ /12/ /9/2009 assoluta % 10 UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO (64.010) (39) Altre componenti reddituali al netto delle imposte 20 Attività finanziarie disponibili per la vendita (96.203) ( ) ( ) 30 Attività materiali Attività immateriali Copertura di investimenti esteri Copertura dei flussi finanziari (67.281) (48.579) (1.798) (9.667) (57.614) 70 Differenze di cambio Attività non correnti in via di dismissione Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto (1.308) (1.308) 110 Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte ( ) ( ) ( ) 120 REDDITIVITA' COMPLESSIVA (Voce ) (62.896) ( ) ( ) 130 Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi (1.003) (33) 140 Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo (64.926) ( ) ( ) Importi in migliaia di euro 18

19 PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO Allocazione risultato esercizio precedente Variazioni dell'esercizio Esistenze al 31/12/2009 Modifica saldi apertura Esistenze all'1/1/2010 Riserve Dividendi e altre destinazioni Variazioni di riserve Emissione nuove azioni Acquisto azioni proprie Operazioni sul patrimonio netto Distribuzione straordinaria dividendi Variazione strumenti di capitale Derivati su proprie azioni Stock options Redditività complessiva esercizio 30/9/2010 Patrimonio netto del gruppo al 30/9/2010 Patrimonio nettto dei terzi al 30/9/2010 Capitale: (26) a) azioni ordinarie (26) b) altre azioni Sovrapprezzi di emissione (105) Riserve: a) di utili b) altre Riserve da valutazione ( ) Strumenti di capitale Azioni proprie (15) (15) (15) Utile (Perdita) di esercizio (59.044) ( ) Patrimonio netto del gruppo ( ) (64.926) X Patrimonio netto di terzi (3.259) 2 - (346) X Importi in migliaia di euro 19

20 PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO Allocazione risultato esercizio precedente Variazioni dell'esercizio Esistenze al 31/12/2008 Modifica saldi apertura Esistenze all'1/1/2009 Riserve Dividendi e altre destinazioni Variazioni di riserve Emissione nuove azioni Acquisto azioni proprie Operazioni sul patrimonio netto Distribuzione straordinaria dividendi Variazione strumenti di capitale Derivati su proprie azioni Stock options Redditività complessiva esercizio 31/12/2009 Patrimonio netto del gruppo al 31/12/2009 Patrimonio nettto dei terzi al 31/12/2009 Capitale: (122) a) azioni ordinarie (122) b) altre azioni (957) Sovrapprezzi di emissione Riserve: (15.065) a) di utili (15.065) b) altre Riserve da valutazione (24.839) (20.140) Strumenti di capitale (1) Azioni proprie (17) (17) 2 - (15) Utile (Perdita) di esercizio (59.098) ( ) Patrimonio netto del gruppo ( ) (14.776) X Patrimonio netto di terzi (7.089) (411) X Importi in migliaia di euro 20

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