BOZZA CONVENZIONE TRIENNALE PER GLI ESERCIZI (articolo 59, commi 2, 3 e 4, del D.Lgs. 30 luglio 1999, n. 300)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "BOZZA CONVENZIONE TRIENNALE PER GLI ESERCIZI 2012-2014. (articolo 59, commi 2, 3 e 4, del D.Lgs. 30 luglio 1999, n. 300)"

Transcript

1 BOZZA CONVENZIONE TRIENNALE PER GLI ESERCIZI (articolo 59, commi 2, 3 e 4, del D.Lgs. 30 luglio 1999, n. 300)

2 INDICE Articolo 1. Definizioni... 4 Articolo 2. Durata e oggetto... 5 Articolo 3. Impegni istituzionali dell Agenzia... 5 Articolo 4. Impegni istituzionali del Ministero... 7 Articolo 5. Modifiche della Convenzione Articolo 6. Controversie ALLEGATI Allegato 1: Sistema di relazioni tra Ministero e Agenzia Allegato 2: Piano dell Agenzia Allegato 3: Sistema incentivante Allegato 4: Monitoraggio della gestione e verifica dei risultati 2

3 Il Ministro dell Economia e delle Finanze L Agenzia delle Dogane, rappresentata dal Direttore, STIPULANO E CONVENGONO QUANTO SEGUE: 3

4 ARTICOLO 1 DEFINIZIONI 1. Ai sensi della presente Convenzione si intendono: a) Ministro: Ministro dell Economia e delle Finanze; b) Ministero: Ministero dell Economia e delle Finanze nelle sue articolazioni centrali; c) Direttore dell Agenzia: Direttore dell Agenzia delle Dogane; d) Agenzia: Agenzia delle Dogane; e) Dipartimento: Dipartimento delle Finanze; f) D.Lgs. 300/99: Decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300; g) D.Lgs. 165/2001: Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165; h) Legge finanziaria 2004: Legge 24 dicembre 2003, n. 350; i) Legge finanziaria 2006: Legge 23 dicembre 2005, n. 266; j) Legge finanziaria 2007: Legge 27 dicembre 2006, n. 296; k) D.L. 112/2008: Decreto Legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni nella Legge 6 agosto 2008, n. 133; l) D.Lgs. 150/2009: Decreto Legislativo 27 ottobre 2009, n. 150; m) Legge 196/2009: Legge 31 dicembre 2009, n.196; n) D.L. 78/2010: Decreto Legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni nella Legge 30 luglio 2010, n. 122; o) D.Lgs. 235/2010: Decreto Legislativo 30 dicembre 2010, n. 235; p) D.L. 98/2011: Decreto Legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito con modificazioni nella Legge 15 luglio 2011, n. 111; q) D.L. 138/2011: Decreto Legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito con modificazioni nella Legge 14 settembre 2011, n. 148; r) Legge di stabilità 2012: Legge 12 novembre 2011, n. 183; s) Legge di bilancio 2012: Legge 12 novembre 2011, n. 184; t) Atto di indirizzo: Atto di indirizzo del Sig. Ministro dell Economia e delle Finanze per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale per gli anni

5 ARTICOLO 2 DURATA E OGGETTO 1. La presente Convenzione regola, per il periodo , i rapporti tra Ministero e Agenzia in attuazione dell articolo 59, commi 2, 3 e 4, del D.Lgs. 300/99 e degli indirizzi pluriennali contenuti nell Atto di indirizzo. 2. La Convenzione è composta dal presente articolato, dagli allegati Sistema di relazioni tra Ministero ed Agenzia, Piano dell Agenzia, Sistema incentivante e Monitoraggio della gestione e verifica dei risultati che ne costituiscono parte integrante. ARTICOLO 3 IMPEGNI ISTITUZIONALI DELL AGENZIA 1. L Agenzia si impegna ad assicurare il conseguimento delle funzioni istituzionali previste dall articolo 63 del D.Lgs. 300/99 ed il conseguimento degli obiettivi strategici di politica fiscale e di gestione tributaria indicati nell Atto di indirizzo. 2. In relazione a quanto previsto al comma precedente, l Agenzia si impegna ad adottare le soluzioni tecniche ed organizzative più idonee per garantire: l efficacia dell azione di contrasto all evasione, all elusione e alle frodi fiscali, migliorando la qualità dell accertamento; il rafforzamento dell'azione di prevenzione e di contrasto dei fenomeni illeciti in materia extratributaria, mediante lo sviluppo delle attività di raccolta, analisi e valutazione di informazioni e dati relativi a fenomeni illeciti e ai rischi connessi, nonché di mirati controlli al fine di tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini e la stabilità dei mercati, anche mediante la sorveglianza sui movimenti di denaro contante, in applicazione delle disposizioni comunitarie in materia e del decreto legislativo n. 195/2008; la promozione di interventi finalizzati alla tutela ed alla sicurezza degli interessi economici nazionali e alla salvaguardia delle risorse proprie dell Unione Europea; l adempimento spontaneo degli obblighi tributari attraverso il proseguimento nell attività di semplificazione degli adempimenti a carico dei cittadini e delle imprese - fornendo supporto nell elaborazione di proposte normative in materia - anche 5

6 mediante il coinvolgimento delle amministrazioni e delle autorità nazionali che intervengono nei processi correlati al settore doganale e delle accise; la promozione di interventi di comunicazione per valorizzare il proprio ruolo e per favorire una maggiore e più trasparente interazione con gli utenti e le associazioni di categoria; il miglioramento del livello di trasparenza fiscale e di scambio di informazioni nonché della qualità delle prestazioni e dei servizi resi anche attraverso la revisione periodica e l innalzamento progressivo degli standard di qualità contenuti nella Carta dei servizi, verificando anche il grado di soddisfazione dei contribuenti sui servizi erogati; il potenziamento del sistema informativo doganale e lo sviluppo del dialogo telematico con le altre amministrazioni nazionali, comunitarie ed internazionali, anche al fine di sviluppare sinergie amministrative e la condivisione ed integrazione delle banche dati, per contribuire a migliorare le condizioni di legalità del commercio internazionale; una costante politica di formazione ed aggiornamento professionale. 3. L Agenzia si impegna, per quanto di competenza, ad attuare tutti gli interventi, sia organizzativi sia economico-finanziari, atti a conseguire il contenimento della spesa previsto dalla normativa vigente. 4. L Agenzia destina alla contrattazione integrativa le risorse definite dalla normativa vigente. 5. L Agenzia, in coerenza con le funzioni istituzionali ad essa assegnate, e con gli obiettivi strategici indicati nell Atto di Indirizzo e lo sviluppo del Sistema Informativo della Fiscalità, predispone l aggiornamento del piano pluriennale degli investimenti, per la copertura del quale l Agenzia ricorrerà alle fonti previste dall articolo 70, comma 6, del D.Lgs. 300/ L Agenzia si impegna, altresì, a comunicare modalità, destinazione e tempi di utilizzo delle risorse accantonate nel Fondo per quota incentivante e potenziamento. 7. L Agenzia si impegna a realizzare un piano di formazione del personale coerente con gli obiettivi istituzionali e con le priorità strategiche indicate nell Atto di indirizzo. 8. I contenuti dell Allegato 2 Piano dell Agenzia non limitano, in ogni caso, gli impegni istituzionali dell Agenzia che è tenuta a svolgere le attività ad essa demandate assicurando il buon andamento dell azione amministrativa. 6

7 9. L Agenzia si impegna a dare risposta alle segnalazioni del Garante del contribuente entro 30 giorni, inviando contestualmente copia della documentazione anche al Direttore Generale delle Finanze. ARTICOLO 4 IMPEGNI ISTITUZIONALI DEL MINISTERO 1. Il Dipartimento assicura l indirizzo, il coordinamento e l integrazione dei rapporti con le Agenzie Fiscali e con gli altri Enti che esercitano funzioni nei settori della fiscalità statale, nel rispetto dell autonomia gestionale, al fine di assicurare l efficace conseguimento degli obiettivi di politica fiscale ed il contenimento dei costi amministrativi. 2. Il coordinamento, il monitoraggio, il controllo e la vigilanza nei confronti dell Agenzia sono esercitati secondo le modalità descritte nell Allegato 1 Sistema di relazioni tra Ministero ed Agenzia e nell Allegato 4 Monitoraggio della gestione e verifica dei risultati allegati alla presente Convenzione. 3. Per il conseguimento degli obiettivi di cui all articolo 3 della presente Convenzione, il Dipartimento trasferisce le risorse disponibili sul capitolo 3920 stanziate dalla Legge di bilancio 2012, tenendo conto delle eventuali variazioni intervenute in corso d anno. Sulla base di documentate motivazioni, fermi restando i vincoli di finanza pubblica, saranno, inoltre, valutate ulteriori esigenze di risorse finanziarie, ai fini del mantenimento delle condizioni di equilibrio economico-finanziario dell Agenzia. 4. Per quanto concerne le risorse di cui al capitolo 3920, a seguito di specifica comunicazione da parte dell Agenzia sulla ripartizione effettuata ai sensi dell art. 60 del D.L. 112/2008, il Dipartimento trasferisce: in due rate di uguale importo le risorse relative a spese per stipendi, retribuzioni e altre spese di personale stanziate sul piano gestionale 1, nonché le spese di funzionamento aventi natura obbligatoria ovvero non frazionabili in dodicesimi stanziate sul piano gestionale 2, da erogarsi la prima entro 10 giorni dalla ricezione del provvedimento di assegnazione delle risorse da Legge di bilancio emanato dal Sig. Ministro e la seconda il 1 luglio. In caso di ricorso all esercizio provvisorio da parte dell Agenzia, limitatamente alla durata dello stesso, il Dipartimento erogherà le somme in dodicesimi; 7

8 in dodicesimi le risorse per le spese di funzionamento aventi natura non obbligatoria ovvero frazionabili. Il primo dodicesimo sarà erogato entro 10 giorni dalla ricezione del provvedimento di assegnazione delle risorse da Legge di Bilancio emanato dal Sig. Ministro. 5. Per la quota incentivante correlata alla verifica dei risultati dell anno 2011 ex articolo 59 del D.Lgs. 300/99, determinata nella misura prevista nell esercizio precedente, ferma restando la normativa vigente in materia di contrattazione integrativa e di costituzione di fondi, il Dipartimento trasferisce secondo le seguenti modalità: un acconto pari al 70% della quota incentivante prevista, entro il 28 febbraio dell anno successivo a quello di competenza. A tal fine, il Direttore dell Agenzia trasmette al Dipartimento, entro il 30 gennaio dell anno successivo a quello di competenza, una comunicazione secondo le modalità previste nell Allegato 3 Sistema incentivante e nell Allegato 4 Monitoraggio della gestione e verifica dei risultati ; il saldo spettante, entro il 30 luglio, previa informativa al Sig. Ministro della verifica dei risultati della gestione conseguiti nell anno precedente, in coerenza con il rispetto dei tempi previsti nell Allegato 4 Monitoraggio della gestione e verifica dei risultati. Il 70% dell importo della quota incentivante relativa al 2012 può essere anticipato dall Agenzia sulla base dell avanzamento dei risultati da conseguire nel medesimo anno in due rate, al 31 luglio ed al 30 novembre dell esercizio di competenza. L Agenzia si impegna a destinare gli importi di cui al presente punto 5 al miglioramento delle condizioni di funzionamento ed al potenziamento della struttura, nonché alla corresponsione di compensi incentivanti al personale dipendente, sulla base di parametri attinenti all incremento della qualità e della produttività dell azione amministrativa. Le modalità per la ripartizione e la distribuzione al personale dipendente dei compensi incentivanti sono definite d intesa con le Organizzazioni sindacali. 6. Il Dipartimento trasferisce, altresì, all Agenzia per la competenza dell esercizio 2012 ed in un'unica soluzione: le eventuali integrazioni alle dotazioni di cui al punto 4 da determinarsi in 8

9 applicazione dell articolo 1, comma 75, della Legge finanziaria 2006; le risorse relative alla rivalutazione ISTAT dei canoni di locazione connessi all utilizzo degli immobili conferiti nel Fondo Immobili Pubblici (FIP) e Patrimonio Uno, nonché le risorse atte a garantire gli interventi di manutenzione straordinaria degli immobili indicati; le risorse finanziarie in applicazione dell articolo 3, comma 165, della Legge finanziaria 2004, secondo le disposizioni dell articolo 67, comma 3, del D.L. 112/2008 nonché dell articolo. 9, comma 33, del D.L. 78/ Sono inoltre trasferiti all Agenzia gli eventuali finanziamenti con vincolo di destinazione provenienti: dall Unione Europea, finalizzati ad ulteriori potenziamenti rispetto a quelli previsti dal Piano dell Agenzia, per attività di accertamento, ispettive e di contrasto alle frodi nei settori dogane ed accise (articolo 3, comma 1, lettera i, n. 3 della Legge n. 349/89) e di realizzazione dei programmi di azione in materia di controlli delle spese del FEAGA - Sezione Garanzia; da organismi nazionali e comunitari, per la realizzazione di progetti comunitari, sperimentazione e studi; dal Bilancio dello Stato, per assicurare l attuazione del D.L. 51 del 4/4/2002, convertito in legge n. 106 del 7/6/2002, inerente alla distruzione dei mezzi di trasporto sequestrati o confiscati a seguito di operazioni di Polizia contro fenomeni di immigrazione clandestina. 8. Gli importi di cui ai commi 3, 4, 5, 6 e 7 sono erogati sul conto di Tesoreria unica n Agenzia delle Dogane presso la Banca d Italia, nel rispetto delle regole che disciplinano l esercizio della Tesoreria unica. 9. La gestione dei pagamenti relativi alla restituzione e rimborsi di imposte e relativi interessi di mora ed alle imposte sui beni dello Stato è affidata al Dipartimento. Resta a carico dell Agenzia la messa in atto delle procedure per la predisposizione degli schemi di decreto, degli ordini di accreditamento e/o di pagamento e degli schemi di richiesta di integrazione di somme e/o di variazioni compensative. 9

10 ARTICOLO 5 MODIFICHE DELLA CONVENZIONE 1. Qualora nel corso di ciascun esercizio del triennio subentrino rilevanti mutamenti nel quadro economico nazionale ovvero modifiche normative, variazioni attinenti a significativi profili organizzativi ovvero variazioni delle risorse finanziarie rese disponibili che incidano in maniera sostanziale sul conseguimento degli obiettivi del Piano delle attività, si provvede, su richiesta di una delle parti, a concordare le modifiche e le integrazioni necessarie alla presente Convenzione ed ai relativi adeguamenti annuali. Gli atti modificativi o integrativi, stipulati con le medesime modalità della presente Convenzione, devono prevedere la quantificazione dei relativi costi e, qualora comportino oneri aggiuntivi a carico del bilancio dello Stato, non possono essere approvati se non è intervenuta la variazione dei relativi stanziamenti. 2. Qualora nel corso della gestione si constatino avanzamenti anomali del livello di conseguimento degli obiettivi rispetto ai risultati pianificati ovvero si ritenga necessario modificare singoli obiettivi del Piano delle attività per cause diverse da quelle previste dal comma precedente, su richiesta di una delle parti, previo accordo tra Dipartimento ed Agenzia e a seguito di informativa al Sig. Ministro, si provvede alle necessarie modifiche della presente Convenzione senza ricorrere alle modalità di cui al comma 1. Articolo 6 CONTROVERSIE 1. Nel caso di contestazioni sulla interpretazione e/o sull applicazione della Convenzione, con particolare riguardo alla fase di verifica dei risultati, ed in ogni altro caso previsto nella presente Convenzione, ciascuna parte comunica all altra per iscritto l oggetto e i motivi della contestazione. Le parti si impegnano ad esaminare congiuntamente la questione entro il termine massimo di 5 giorni lavorativi dalla comunicazione, al fine di comporre amichevolmente la vertenza. 2. Nell ipotesi di esito negativo del tentativo di composizione, la questione è rimessa alla valutazione di una commissione appositamente nominata e composta da: a) tre membri, nominati dal Ministro, tra i quali un magistrato o un professore universitario o una personalità con profilo equiparato che la presiede; b) il Direttore Generale delle Finanze; 10

11 c) il Direttore dell Agenzia. 3. Sulla base delle conclusioni della commissione, il Ministro adotta una direttiva alla quale il Dipartimento e l Agenzia si conformano nelle proprie decisioni, anche in applicazione, se necessario, del principio di autotutela. 4. La commissione di cui al comma 2 del presente articolo opera gratuitamente. 5. Eventuali contestazioni in atto non pregiudicano in alcun modo la regolare esecuzione della Convenzione, né consentono alcuna sospensione delle prestazioni dovute dall una e dall altra parte. Per le questioni in contestazione, le parti si impegnano a concordare di volta in volta, in via provvisoria, le modalità di parziale esecuzione che meglio garantiscano il pubblico interesse e il buon andamento dell attività amministrativa. 6. Salvo una diversa regolamentazione in specifici atti negoziali, le controversie insorte tra le Agenzie, ovvero tra le Agenzie e la Guardia di Finanza o gli altri Enti e Organi che operano nel settore della fiscalità statale sono sottoposte, in caso di esito negativo dei tentativi di amichevole componimento, al Ministro che adotta, nell esercizio delle sue funzioni sull intero settore, le iniziative idonee a risolvere la questione. Roma, li Il Ministro dell Economia e delle Finanze Il Direttore dell Agenzia 11

12 ALLEGATO 1 SISTEMA DI RELAZIONI TRA MINISTERO ED AGENZIA

13 INDICE 1. MODALITÀ DI ESERCIZIO DELLA FUNZIONE DI VIGILANZA 3 2. COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE 4 3. QUALITÀ DEI SERVIZI AI CONTRIBUENTI 5 4. SISTEMI INFORMATIVI 5 5. COOPERAZIONE AMMINISTRATIVA 6 6. COLLABORAZIONE OPERATIVA TRA MINISTERO ED AGENZIA 8 2

14 1. MODALITÀ DI ESERCIZIO DELLA FUNZIONE DI VIGILANZA Ferma restando l Alta Vigilanza del Ministro, il Dipartimento esercita la funzione di vigilanza di cui all'articolo 59, comma 3, lettera c), del D.Lgs. 300/99, attraverso il Servizio di Vigilanza costituito ai sensi dell articolo 14, comma 2, lettera l) del D.P.R. 43/2008, sulla base di un programma annuale teso a valutare le modalità complessive dell esercizio delle funzioni fiscali da parte dell Agenzia sotto il profilo della trasparenza, imparzialità e correttezza nell applicazione delle norme, con particolare riguardo ai rapporti con i contribuenti, nonché a quanto previsto dalla Legge 27 luglio 2000, n Al fine della valutazione, il Dipartimento esamina la conformità dell operato degli uffici in relazione ai suddetti profili, con primario riferimento ai rapporti con l utenza. Il Dipartimento realizza un sistema integrato delle informazioni, detto mappa dei rischi, finalizzato alla conoscenza del rischio di non conformità dell esercizio delle funzioni fiscali da parte degli uffici dell Agenzia sotto i citati profili. A tal fine provvede, con il contributo dell Agenzia, alla definizione di appositi indicatori di rischio di non conformità. Il programma annuale dei procedimenti/processi dell Agenzia da sottoporre, a campione, a monitoraggio conoscitivo ai fini della valutazione complessiva dell esercizio delle funzioni fiscali è definito dal Dipartimento anche sulla base degli indicatori di rischio derivanti dalla suddetta mappa dei rischi e comunicato preventivamente all Agenzia. Le relative informazioni sono acquisite attraverso appositi questionari predisposti dal Dipartimento per l esame di procedimenti conclusi, che l Agenzia si impegna a far compilare e sottoscrivere dai responsabili dei procedimenti oggetto del campione e ad inoltrarli entro 60 giorni dalla richiesta. I procedimenti/processi/attività che in sede di analisi siano risultati maggiormente a rischio di non conformità possono essere oggetto di monitoraggio, oltre che con le modalità di cui al precedente comma, anche mediante specifiche richieste di informazioni. L Agenzia fornisce al Dipartimento l esito delle azioni correttive e di prevenzione intraprese a seguito delle segnalazioni del Dipartimento stesso, che viene acquisito anche ai fini dell aggiornamento della mappa dei rischi. 3

15 In caso di mancato riscontro delle richieste informative nei termini concordati o di grave inerzia nell azione programmata, il Direttore Generale delle Finanze dispone l acquisizione delle informazioni richieste mediante accesso diretto alle strutture dell Agenzia, dandone preventiva comunicazione al Direttore della stessa. Il Dipartimento annualmente riferisce all Autorità politica gli esiti delle attività di vigilanza svolte e degli interventi di miglioramento proposti. L Agenzia si impegna ad esercitare una funzione di controllo interno caratterizzata da indipendenza tecnica e autonomia operativa e a fornire al Ministro, per il tramite del Direttore Generale delle Finanze, una relazione annuale sugli esiti dell attività svolta sotto il profilo della trasparenza, dell imparzialità e della correttezza nell applicazione delle norme, con particolare riguardo ai rapporti con l utenza. Nell espletamento dell attività di controllo interno l Agenzia programma i propri interventi tenendo anche conto degli esiti dell attività di vigilanza svolta dal Dipartimento. 2. COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE Nella definizione dei programmi di comunicazione e relazione con i cittadini e i contribuenti, relativi alle materie di propria competenza, l Agenzia si uniforma a criteri definiti di concerto con il Dipartimento. Al fine di assicurare il coordinamento tra le strutture, l Agenzia si impegna a portare preventivamente a conoscenza del Portavoce del Ministro ogni rilevante iniziativa di comunicazione istituzionale. Il Dipartimento e l Agenzia realizzano forme di coordinamento permanente al fine di garantire la coerenza, la completezza e l integrazione delle rispettive iniziative di comunicazione, con particolare riguardo all elaborazione del Programma annuale di comunicazione ai sensi dell articolo 11, comma 1, della Legge 150/2000, alla realizzazione di campagne informative rivolte all opinione pubblica ed agli adempimenti per assicurare la presenza in rete dell Amministrazione finanziaria. Il Dipartimento e l Agenzia concordano altresì la costruzione di un sistema di rilevazione delle esigenze di informazione e comunicazione dei cittadini nonché di valutazione degli effetti delle attività realizzate. 4

16 Nell ambito delle diverse presenze sulla rete internet afferenti al Ministero dell Economia e delle Finanze, il sito del Dipartimento svolge il ruolo di portale per tutta l Amministrazione finanziaria. In attuazione della Legge 4/2004, l Agenzia concorda con il Dipartimento i criteri per la rimozione delle barriere virtuali che possono limitare l accesso da parte dei soggetti diversamente abili ai contenuti dei rispettivi siti. Il Dipartimento e l Agenzia partecipano congiuntamente, nelle forme da concordare, alle manifestazioni indicate nel Programma di comunicazione dell Amministrazione finanziaria, redatto ai sensi della Legge 150/ QUALITÀ DEI SERVIZI AI CONTRIBUENTI L Agenzia, sulla base dei criteri di coerenza metodologica e di rappresentatività statistica condivisi con il Dipartimento e richiamati nel documento Linee strategiche del sistema integrato DF - Agenzie fiscali per la rilevazione e valorizzazione delle percezioni e attese degli utenti dei servizi fiscali del dicembre 2008, conduce autonome indagini annuali di customer satisfaction sui servizi erogati nei diversi canali e nei confronti della generalità dei contribuenti ovvero di specifiche tipologie degli stessi. Nel comune intento del costante miglioramento dei rapporti Fisco - Contribuenti e allo scopo di valorizzare ogni iniziativa finalizzata alla tempestività, semplicità e chiarezza nella fruizione dei servizi di informazione e assistenza, l Agenzia assicura la sua collaborazione al Dipartimento - Direzione Comunicazione Istituzionale della Fiscalità - per un efficace monitoraggio e si impegna a promuovere la qualità di detti servizi e le iniziative di miglioramento, secondo le modalità concordate. 4. SISTEMI INFORMATIVI L Agenzia partecipa ai tavoli tecnici di coordinamento promossi dal Dipartimento per la definizione di strategie comuni volte ad assicurare l unitarietà, l interoperabilità e la sicurezza del Sistema Informativo della Fiscalità, nonché il continuo miglioramento dei servizi erogati, declinando i correlati obiettivi e le conseguenti azioni nei piani triennali per l informatica ed in quelli previsti nei contratti con il partner tecnologico. 5

17 L Agenzia, nel presiedere il governo dello sviluppo e della gestione dell area di competenza del Sistema Informativo della Fiscalità, adotta le misure organizzative e tecnologiche ed attua, con quota parte delle risorse ad essa assegnate, gli interventi necessari per assicurare il raggiungimento degli obiettivi strategici suddetti. L Agenzia sviluppa e gestisce l area di competenza del Sistema Informativo della Fiscalità nel rispetto della normativa e degli standard vigenti, secondo gli indirizzi degli organi competenti assicurando il costante monitoraggio del Sistema medesimo, anche attraverso la definizione, realizzazione ed implementazione, per la parte di competenza, di strumenti comuni di conoscenza e di analisi. Per l esercizio delle funzioni di coordinamento e monitoraggio del Sistema Informativo della Fiscalità proprie del Dipartimento, l Agenzia si impegna a trasmettere al Dipartimento il Piano Triennale ICT approvato dal Comitato di gestione dell Agenzia, le relazioni semestrali di monitoraggio e la Relazione annuale sullo stato di informatizzazione predisposte ed inviate a DigitPA. Inoltre, l Agenzia si impegna a trasmettere, ove necessario, ulteriori informazioni utili al governo del contratto quadro dei servizi. In attuazione della direttiva del Ministro dell Economia e delle Finanze, datata 23 gennaio 2008, per il potenziamento della gestione integrata delle banche dati della fiscalità, l Agenzia assicurerà al Dipartimento l accesso alle informazioni risiedenti nelle proprie banche dati della fiscalità nel rispetto dell autonomia gestionale e delle rispettive competenze. 5. COOPERAZIONE AMMINISTRATIVA Al fine di consentire lo svolgimento delle funzioni istituzionali di analisi, indagini e studi sulle politiche fiscali e sulla loro attuazione, attribuite al Dipartimento con l articolo 56, comma 1, lettera a) del D.Lgs. 300/99, trova applicazione la Direttiva del Ministro del 23 gennaio Il Dipartimento e l Agenzia definiscono, nell ambito dei tavoli tecnici di coordinamento, le azioni e gli interventi volti all integrazione delle banche dati dell Amministrazione Finanziaria e all incremento della qualità dei flussi informativi. L Agenzia si impegna, ai fini suddetti, a fornire alle altre Agenzie e ad altre Pubbliche Amministrazioni, ove previsto dalla norma, le informazioni utili allo svolgimento dei loro compiti istituzionali per incrementare la tax compliance e 6

18 migliorare la qualità dei servizi erogati ai contribuenti. I dati elementari sono forniti dall Agenzia a titolo gratuito. Gli eventuali costi relativi all elaborazione delle informazioni sono a carico della Struttura richiedente. L Agenzia, inoltre, fornisce tempestivamente al Dipartimento le informazioni necessarie per la valutazione e l attuazione delle politiche fiscali. Gli eventuali costi relativi all elaborazione delle informazioni sono a carico del Dipartimento. L Agenzia attua lo scambio di informazioni con le Strutture degli altri Stati membri dell Unione Europea nonché con le Strutture dei Paesi terzi interessati nel campo dell imposizione indiretta, nel settore dei dazi e della fiscalità. L Agenzia provvede, altresì, agli adempimenti necessari per l attuazione della mutua assistenza per il recupero crediti e per il relativo scambio di informazioni con i Paesi interessati. L Agenzia assicura la massima tempestività nell adempimento alle richieste di assistenza nonché il rispetto dei termini di risposta, laddove previsti, tenuto conto della normativa dell Unione Europea in materia ed in linea con le priorità indicate dalla Commissione Europea. Ai fini della puntuale informazione delle attività di cooperazione amministrativa svolte nel campo dell imposizione indiretta, l Agenzia si impegna ad aggiornare tempestivamente il sistema della banca dati del "Central Liaison Office" (C.L.O.). Ai fini della puntuale informazione delle attività di cooperazione internazionale svolte nell ambito del recupero crediti e delle imposte indirette, l Agenzia fornisce dati statistici sull attività svolta e sui principali esiti della stessa con cadenza semestrale ed annuale in materia di recupero crediti, nonché su base annuale in materia di imposte indirette, segnalando eventuali criticità. Al fine di consentire di disporre di informazioni sulle attività di cooperazione amministrativa nel settore delle accise, svolta dall Agenzia delle Dogane, quest ultima fornisce al Dipartimento delle Finanze-Direzione Relazioni Internazionali, su base semestrale, i dati sulle richieste di cooperazione inviate e ricevute nello specifico settore. Analoghe informazioni sono fornite semestralmente per quanto attiene il settore dei controlli multilaterali in ambito accise cui partecipa l Agenzia delle Dogane. L Agenzia, su richiesta del Ministero, assicura la sua collaborazione ai fini della predisposizione dei provvedimenti di legge, dei regolamenti in materia 7

19 tributaria e delle istruttorie alle interrogazioni parlamentari ed ai ricorsi presentati ai vari organismi giurisdizionali, anche nel settore della fiscalità internazionale. 6. COLLABORAZIONE OPERATIVA TRA MINISTERO ED AGENZIA Fermo restando quanto disposto in materia di assegnazione di personale agli Uffici di diretta collaborazione dal D.P.R. 227/2003 concernente il Regolamento di organizzazione degli Uffici di diretta collaborazione del Ministro anche se la richiesta riguarda personale con qualifica dirigenziale, il Dipartimento, nonché le Strutture deputate a svolgere funzioni generali di supporto alla Amministrazione economico-finanziaria, possono chiedere, per il perseguimento dei propri fini istituzionali, la collaborazione dell Agenzia nonché avvalersi del contributo di singole professionalità ad essa appartenenti. Il distacco di personale dell Agenzia può riguardare, per ciascun anno del triennio, un numero massimo pari allo 0,75% dei dipendenti in servizio presso la stessa. L Agenzia accoglie la richiesta del Dipartimento, salvo particolari e motivate esigenze di permanenza di tale personale presso sedi particolarmente carenti. L Agenzia e il Dipartimento in occasione delle procedure di interpello concorderanno di volta in volta il coefficiente di personale per il quale, considerate le esigenze di servizio, potrà cessare la posizione di distacco. L Agenzia, per il conseguimento di obiettivi specifici che necessitano dell apporto di professionalità particolari, può richiedere il distacco di personale del Ministero. Le richieste sono accolte, salvo specifiche esigenze di servizio. Le richieste di personale da parte dell Agenzia saranno oggetto di specifica definizione nell ambito del budget di ciascuno degli esercizi del triennio cui la presente Convenzione fa riferimento. Gli oneri relativi alla parte fissa della retribuzione del personale distaccato, inclusa l indennità di amministrazione, rimangono a carico dell Ente di provenienza. La retribuzione variabile è a carico dell Ente presso il quale avviene il distacco. Ove trattasi di personale dirigenziale assegnato agli Uffici di diretta collaborazione il trattamento economico resta a carico dell Agenzia per l intero periodo dell incarico. In materia di candidature alle opportunità di lavoro presso la Commissione Europea per i posti END, il relativo nulla osta dovrà essere rilasciato sia dall Amministrazione dove il candidato presta servizio sia dall Amministrazione di 8

20 provenienza, mentre, per i tirocini brevi e gli stage strutturali il relativo nulla osta sarà rilasciato dall Amministrazione dove il candidato presta servizio. Durante il periodo di permanenza presso la Commissione Europea per i posti END, per gli stage strutturali e per i tirocini brevi, l Amministrazione di provenienza del candidato continuerà ad assicurare il pagamento della retribuzione e degli oneri previdenziali ed assicurativi, mentre l Amministrazione dove presta servizio il candidato assicurerà l eventuale retribuzione variabile. Il personale di cui all articolo 14, comma 5, della Legge 266/1999, transitato nei ruoli del personale del Ministero dell Economia e delle Finanze, può essere assegnato a sedi territoriali dell Agenzia, nei limiti di un contingente definito annualmente di concerto con l Agenzia e secondo le modalità con essa concordate. 9

21 ALLEGATO 2 PIANO DELL AGENZIA 1

22 INDICE PREMESSA... 3 Contesto comunitario ed internazionale...4 Contesto interno...6 IL PIANO... 9 Strategia triennale...9 ASI 1 - Prevenzione e contrasto dell evasione tributaria e degli illeciti extratributari ASI 2 - Servizi agli utenti ASI 3 Ottimizzazione della funzione organizzativa e di supporto alla missione istituzionale RISORSE UMANE Strategia in materia di risorse umane PIANO DEGLI INVESTIMENTI COSTI DI FUNZIONAMENTO

23 PREMESSA L attuale situazione economica ha spinto il Governo a porre in essere una serie di interventi al fine di ottenere il riequilibrio strutturale dei conti pubblici per ridurre rapidamente il peso del debito, nonché di creare condizioni che consentano la ripresa del processo di sviluppo dopo una lunga fase di crescita modesta e la pesante recessione degli ultimi anni. In tale contesto gli interventi sul sistema fiscale rendono indispensabile rafforzare la lotta all evasione, sia per recuperare risorse sia per garantire l assolvimento degli obblighi tributari. Diventa inoltre imprescindibile che la Pubblica Amministrazione recuperi efficienza al fine di agevolare al massimo il sistema produttivo. In linea con tali obiettivi si pone la strategia di azione adottata, già da tempo, dall Agenzia delle Dogane che opera per vigilare sulla regolarità dei traffici commerciali, per garantire le entrate del bilancio nazionale e comunitario, per agevolare il commercio legittimo, per difendere la competitività delle imprese nazionali, per tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini, per contribuire alla protezione dell ambiente. Considerato che la crisi economico-finanziaria determina una difficile prevedibilità riguardo l andamento dei traffici commerciali, per i quali i servizi doganali svolgono una essenziale funzione di presidio della regolarità e della sicurezza, gli obiettivi dell Agenzia per il 2012 sono stati calibrati in funzione del presumibile volume dei traffici, prestando specifica attenzione all accresciuto carico fiscale, derivato dall innalzamento delle imposte indirette (iva ed accise), che potrebbero presentare un più elevato profilo di rischio in termini di evasione tributaria. L attenzione dedicata all efficacia del dispositivo di vigilanza e controllo si affianca, peraltro, all impegno di proseguire nella semplificazione degli adempimenti e nella digitalizzazione dei processi e delle procedure per velocizzare le operazioni di 3

24 import/export, riducendo così oneri e costi a carico delle imprese e contribuendo al rilancio della competitività del sistema economico nazionale. In coerenza con gli obiettivi di politica fiscale per l anno in corso, la missione istituzionale dell Agenzia delle Dogane viene perseguita mediante il continuo sviluppo delle attività di raccolta, analisi e valutazione di informazioni e dati relativi alla dinamica dei traffici commerciali, l attenta programmazione delle funzioni di controllo, l impulso alle procedure di accreditamento dei soggetti affidabili, la sistematica intensificazione della telematizzazione degli adempimenti sia in ambito doganale che nel settore delle accise, l incremento della efficienza e della economicità dei processi lavorativi. Per orientare al meglio le proprie strategie in conformità a quanto disposto nell Atto di Indirizzo del Ministro sono stati valutati gli elementi più significativi e rilevanti dello scenario comunitario, internazionale e nazionale. Contesto comunitario ed internazionale Per far fronte all aumento degli scambi internazionali, alla trasformazione dei modelli di produzione e di consumo nonché a minacce globali quali terrorismo, criminalità organizzata, degrado ambientale e commercio di merci pericolose, la Commissione europea ha definito, nel 2008, una strategia pluriennale per l evoluzione dell Unione doganale le cui linee di azione, pur nel mutato scenario economico, restano valide ed efficaci anche per il biennio I principali sviluppi finora realizzati riguardano l adozione del Codice doganale modernizzato e l avvio di un ulteriore processo di revisione dello stesso; la progressiva attuazione della dogana elettronica pan-europea (e-customs); l entrata in vigore del c.d. emendamento sulla sicurezza previsto dal predetto Codice doganale comunitario che ha comportato la necessità di innovare i sistemi informatici nazionali e comunitari per una migliore protezione della Unione Europea contro i rischi insiti 4

25 nel ciclo di distribuzione globale e quale contributo alla lotta contro il terrorismo; nuove forme di cooperazione tra le dogane e le altre autorità che operano alle frontiere, le imprese ed i partner internazionali. Le nuove direttrici sulle quali l Unione doganale prevede di evolversi nel 2012 sono le seguenti: - il rafforzamento della cooperazione internazionale nei settori della sicurezza, della salute e dell ambiente per un più proficuo coordinamento della gestione delle frontiere; - la condivisione delle informazioni e delle conoscenze tra gli Stati membri e tra gli Stati membri e la Commissione europea al fine di migliorare l efficienza e l efficacia degli interventi, aumentare l uniformità di applicazione delle disposizioni legislative e realizzare economie di scala; - il miglioramento della governance in termini di strutture e di metodi di lavoro, in particolare prediligendo un impostazione dei processi maggiormente orientata alle imprese; - la definizione di criteri univoci di misurazione e valutazione delle prestazioni per garantire che l unione doganale consegua i suoi obiettivi e/o identificare ritardi o criticità. Anche la politica dell Organizzazione Mondiale delle Dogane si muove nella stessa ottica, mirando a potenziare ulteriormente le misure volte alla sicurezza del commercio mondiale ed all agevolazione del commercio legittimo; a rafforzare gli interventi per contrastare i molteplici fenomeni illeciti che con diverse modalità minacciano la società ed il sistema produttivo; ad accrescere l integrazione e l armonizzazione tra le Amministrazioni doganali, attraverso l elaborazione di regole e standard comuni; ad intensificare la collaborazione tra le dogane e le altre autorità che intervengono nel processo di movimentazione delle merci; a creare partenariati con le imprese nel settore della automazione delle dogane. 5

26 L obiettivo comune ai due organismi sovranazionali è quello di migliorare le prestazioni delle dogane in termini di efficacia e di uniformità, cercando al contempo di ottimizzare le risorse disponibili e di ridurre i costi operativi per conseguire maggiore efficienza. Conclusivamente, sia a livello U.E. che internazionale gli sforzi sono indirizzati a fornire un quadro di riferimento per delineare con coerenza sviluppi e nuove iniziative, attribuendo il giusto risalto non solo agli aspetti giuridici ed informatici ma anche alla dimensione umana in termini di risorse, competenze, professionalità e deontologia. Contesto interno L Agenzia gestisce annualmente circa 15 milioni di dichiarazioni: in particolare, nel 2011 le dichiarazioni di esportazione sono state quasi 9 milioni, per le importazioni le relative dichiarazioni sono state circa 4,5 milioni, mentre cifre inferiori hanno registrato le introduzioni in deposito (circa ) ed il transito (circa 1,2 milioni). Di fatto hanno transitato alle frontiere italiane circa 235 milioni di tonnellate di merci in importazione e circa 64 milioni di tonnellate in esportazione per un valore complessivo pari a oltre 385 miliardi di euro. Per far fronte a tali volumi di traffico e per svolgere con efficacia le proprie funzioni di presidio della regolarità e correttezza dei flussi commerciali e di tutela della salute e sicurezza della collettività l Agenzia delle Dogane intende proseguire la strategia di modernizzazione già avviata negli anni precedenti, basata su procedure efficaci e semplificate, caratterizzate da un elevato livello di telematizzazione. L obiettivo è quello di contribuire significativamente alla competitività economica dell Unione Europea, apportando un reale valore aggiunto agli operatori e, in particolare, alle piccole e medie imprese che costituiscono le principali componenti del tessuto economico nazionale. 6

27 A tal fine continua ad essere riservata un attenzione prioritaria alla protezione e sicurezza del mercato e della società ed alla tutela del bilancio nazionale e comunitario mediante una sempre più accurata attività di analisi, valutazione e gestione dei rischi per contrastare le frodi ed i traffici illeciti, la standardizzazione e la semplificazione delle procedure, l uso di strumenti informatici avanzati e di tecnologie evolute per il controllo non intrusivo ed il tracciamento a distanza delle merci. In particolare, per quanto riguarda l attività di controllo gli interventi sono stati modulati in ragione delle diverse situazioni territoriali e delle aree prioritarie di rischio con un approccio metodologico caratterizzato da una flessibilità operativa connessa alle dinamiche dei flussi commerciali. Nel quadro delle consolidate forme di cooperazione con gli altri organismi nazionali, comunitari ed internazionali, è inoltre previsto il rafforzamento delle azioni sinergiche finalizzate a migliorare lo scambio d informazioni e l incremento dell efficacia complessiva del sistema dei controlli e del livello di sicurezza. In tale ottica, significativo rilievo è attribuito all azione volta al consolidamento dei rapporti di collaborazione con gli altri organismi preposti al contrasto dell evasione fiscale nonché con le autorità nazionali che concorrono nei processi di sdoganamento o con le quali l Agenzia s interfaccia nello svolgimento delle procedure doganali nonché con le Associazioni di categoria. Parimenti è prevista la intensificazione della collaborazione con le omologhe Amministrazioni degli altri Stati membri dell Unione Europea e con gli organi comunitari e, in ambito internazionale, prosegue l impegno volto al rafforzamento della cooperazione con i Paesi Terzi, ai fini del miglioramento dell efficienza dei sistemi doganali di tali Paesi, anche in termini di trasparenza e correttezza delle transazioni. 7

28 Poiché a fronte di responsabilità crescenti le risorse umane e finanziarie tendono a diminuire, continua ad essere attribuita fondamentale importanza ai processi di innovazione per la valorizzazione del personale ed il miglioramento dei servizi interni, continuamente soggetti ad un processo di evoluzione per la semplificazione dell attività lavorativa, la riorganizzazione dei work-flow con strumenti informatici avanzati e la dematerializzazione del cartaceo. Nell ambito degli interventi per il miglioramento della qualità dei servizi, specifica cura continua ad essere dedicata al potenziamento dei laboratori chimici mediante apposite iniziative per la messa in qualità degli stessi e l incremento delle metodiche analitiche accreditate. E, altresì, previsto lo sviluppo dei sistemi di governo e gestione per garantire il corretto ed efficiente funzionamento dell assetto organizzativo ed un sistematico monitoraggio dei programmi di spesa volto a razionalizzare i costi ed incrementare l economicità dei processi senza incidere sulla qualità dei servizi e delle prestazioni, che sarà garantita anche da interventi formativi finalizzati a promuovere e valorizzare la professionalità del personale. 8

29 IL PIANO Strategia triennale Per il triennio l Agenzia delle Dogane ha delineato, attraverso il Piano delle attività, una strategia d azione che tiene conto degli indirizzi ed obiettivi in materia di politica fiscale e di gestione dell attività tributaria dettati dall Autorità politica, delle linee strategiche di politica doganale definite in ambito comunitario ed internazionale, della configurazione del contesto di riferimento economico nazionale ed internazionale nonché del dimensionamento delle risorse umane e finanziarie disponibili. Gli obiettivi che si intendono perseguire riguardano: il potenziamento del presidio della legalità e della sicurezza nel commercio internazionale e della corretta applicazione delle regole di mercato al fine di contribuire al rilancio dell economia ed alla crescita del Paese; la promozione di iniziative finalizzate alla tutela degli interessi economici nazionali ed alla salvaguardia delle risorse proprie dell Unione Europea; il rafforzamento degli interventi per la prevenzione ed il contrasto all evasione tributaria nel settore dei dazi, dell IVA intracomunitaria e delle accise mediante lo sviluppo delle attività di raccolta, analisi e valutazione di informazioni e dati relativi ai flussi di traffico e ai rischi connessi nonché l utilizzo di metodologie di controllo che si avvalgono di strumenti tecnologici evoluti; il potenziamento dell azione di prevenzione e contrasto dei fenomeni illeciti in materia extratributaria, al fine di tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini e dell'ambiente, anche in collaborazione con le altre autorità istituzionalmente preposte agli specifici ambiti operativi; il contributo alla competitività economica dell Unione Europea ed alla stabilità dei 9

30 mercati anche mediante l efficace sorveglianza dei movimenti di denaro contante in entrata e/o in uscita nel/dal territorio comunitario finalizzata al contrasto degli illeciti tributari e della evasione fiscale; l incremento progressivo degli effetti della deterrenza, anche con l obiettivo di promuovere l adempimento spontaneo degli obblighi tributari; il potenziamento del sistema informatico doganale e del dialogo telematico con le altre Amministrazioni ed Enti pubblici, nonché con gli Organi della Comunità Europea; la semplificazione degli adempimenti ed il miglioramento della qualità delle prestazioni, soprattutto mediante una estesa adozione della telematica e l impulso agli istituti per l accreditamento degli operatori affidabili; lo sviluppo delle componenti organizzative e strutturali per migliorare l efficienza e l efficacia dell azione amministrativa; il miglioramento della performance istituzionale anche mediante una particolare attenzione alla rilevazione della qualità attesa e percepita dagli utenti; il progressivo potenziamento dell assetto procedurale e tecnologico dei laboratori chimici per imprimere sempre maggiore efficacia al contrasto agli illeciti tributari ed extratributari; il prosieguo di un accurata politica di qualificazione del personale mediante iniziative formative correlate alle necessità operative. Il Piano elaborato dall Agenzia, in coerenza con tali indirizzi programmatici, è articolato in n. 3 Aree strategiche di intervento (ASI); n. 4 Obiettivi prioritari; n. 12 Fattori critici di successo (FCS) e n. 36 Indicatori chiave di performance (ICP). Questi ultimi rappresentano i parametri di qualità, efficacia ed efficienza delle azioni programmate per il conseguimento di ciascun obiettivo prioritario. Sono state, inoltre, previste n. 3 iniziative progettuali, una per ogni ASI. 10

31 Per la individuazione dei target di risultato, l Agenzia ha tenuto conto del trend registrato negli anni precedenti, dell andamento dei flussi di traffici e del dimensionamento delle risorse umane e finanziarie disponibili. Le linee di azione per il triennio possono essere così sintetizzate: ASI 1 - Prevenzione e contrasto dell evasione tributaria e degli illeciti extratributari L Agenzia si prefigge di qualificare ulteriormente l azione di controllo sia in ambito tributario che extratributario, programmando interventi specifici delineati sulla base dello studio delle variazioni dei traffici commerciali e degli esiti delle attività di raccolta, analisi e valutazione dei relativi dati e informazioni. In particolare, continuano a costituire una priorità assoluta le iniziative finalizzate ad assicurare il corretto pagamento dei dazi, dell IVA e delle accise, nonché a contrastare i fenomeni della sottofatturazione, della contraffazione e delle violazioni in materia valutaria e sanitaria. Conseguentemente gli indicatori proposti evidenziano sia il volume delle attività (numero complessivo dei controlli con focus specifici su settori ad alto rischio fiscale o di preminente interesse per la salute e sicurezza della collettività) sia l efficienza, l efficacia e la qualità dell azione amministrativa (tassi di positività, remuneratività delle verifiche). Particolare attenzione è dedicata anche alle attività di controllo a tutela delle risorse proprie della UE e della legalità nel settore dell autotrasporto internazionale. E, infine, prevista una iniziativa progettuale di natura informatica connessa allo sviluppo di sistemi di supporto alle attività di controllo. Nello specifico, per l applicazione Indagini finanziarie, realizzata nel 2011, si procederà allo sviluppo di nuove e rilevanti funzionalità dirette alla gestione automatizzata delle richieste di 11

32 proroga da parte degli operatori finanziari nonché delle rilevazioni statistiche afferenti l irrogazione delle sanzioni. ASI 2 - Servizi agli utenti L Agenzia intende continuare ad avvalersi dello strumento informatico per individuare nuove soluzioni organizzative e gestionali, superando il modello dell innovazione basato sulla semplice automazione dei processi preesistenti ed utilizzando la reingegnerizzazione degli stessi per proporre nuovi modelli procedurali in grado di agevolare ed accelerare la semplificazione amministrativa. L impegno a produrre innovazione tecnologica nell espletamento delle attività istituzionali e nella fornitura di servizi si traduce in una progressiva e sistematica telematizzazione delle procedure e degli adempimenti, nella sempre maggiore disponibilità on-line dei servizi nonché nell accreditamento digitale degli utenti. Si tratta di iniziative che si inseriscono nel piano strategico volto alla razionalizzazione dei flussi informativi non solo tra Agenzia ed utenza esterna (operatori economici) ma anche da e verso le altre Amministrazioni centrali e locali. Il processo di innovazione - in coerenza con le strategie nazionali in materia di e- government e con quelle tecnico-operative definite a livello comunitario sarà orientato non solo a potenziare l offerta dei servizi on-line, ma anche ad incrementare l efficienza interna migliorando i propri standard operativi. In tale contesto si collocano le iniziative per la diminuzione dei tempi medi di giacenza nei laboratori chimici dei campioni soggetti ad analisi nonché per la riduzione dei tempi di rilascio delle Informazioni Tariffarie Vincolanti rispetto al temine più ampio fissato dalle norme dell Unione Europea. 12

33 Inoltre, l Agenzia intende proseguire l attività di rilevazione della percentuale dei reclami presentati rispetto al totale dei procedimenti inclusi nella Carta dei Servizi, al fine di monitorare il rispetto degli standard qualitativi e quantitativi sul territorio nazionale e l uniformità di comportamenti. L ottimizzazione del rapporto con gli operatori sarà perseguita anche attraverso l intensificazione ed il miglioramento dei canali di informazione e comunicazione. A tal fine, l Agenzia intensifica l impegno nel settore delle tecnologie dell informazione e della comunicazione, individuando le nuove opportunità esistenti e mettendo a disposizione strumenti e soluzioni che consentano di attuare in modo efficiente le politiche a beneficio dei cittadini e delle imprese. In tale ambito si colloca anche l indagine di customer satisfaction per valutare la qualità attesa e percepita dai soggetti che hanno chiesto ed ottenuto la certificazione di Operatore Economico Autorizzato (AEO). Da ultimo, saranno ulteriormente sviluppate le attività afferenti l applicazione Il Trovatore estendendo ad altri uffici la tecnologia RFID per tracciare e controllare a distanza l integrità dei container durante il percorso porto-interporto e per aumentare la sicurezza della catena logistica. ASI 3 Ottimizzazione della funzione organizzativa e di supporto alla missione istituzionale Prosegue il percorso intrapreso nell ultimo triennio per migliorare la strutturazione del modello di formazione sia in termini organizzativi che sotto il profilo della definizione degli interventi. Gli indicatori di performance utilizzati per pianificare e gestire l attività di formazione sono stati individuati nell ottica di incrementare la qualità delle iniziative, di assicurare un omogenea distribuzione degli interventi nell arco dell anno nonché 13

34 di garantire un determinato numero di ore pro-capite al personale. Quanto alle aree di intervento, oltre a prevedere una formazione mirata alla semplificazione amministrativa e alla riduzione dell onerosità degli adempimenti, sarà garantito l adeguamento delle conoscenze sulle innovazioni organizzative e tecnologiche. Particolare attenzione, come sempre, sarà rivolta all aggiornamento professionale del personale impegnato nel recupero della base imponibile non dichiarata e nel contrasto alle frodi. Le azioni per il miglioramento della qualità dell assetto organizzativo continuano a svilupparsi su più direttrici: prosegue il processo di potenziamento dei laboratori chimici mediante apposite iniziative per la messa in qualità degli stessi e l incremento delle metodiche analitiche accreditate; si consolida l utilizzo dell audit di processo quale strumento di governance volto verificare l efficacia operativa degli uffici; si rafforza l impegno a rendere più efficienti le procedure di intervento nel delicato settore della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Infine, nell ambito delle iniziative concernenti la qualificazione dei laboratori chimici è prevista la conclusione del progetto per la realizzazione di un modello gestionale adeguato agli standard internazionali per l organizzazione dei ring test al fine di giungere nel 2012 all accreditamento del modello da parte dell Ente certificatore. 14

35 BSC Dimensione AREA STRATEGICA DI INTERVENTO 1 PREVENZIONE E CONTRASTO DELL EVASIONE TRIBUTARIA E DEGLI ILLECITI EXTRATRIBUTARI Impatto sui portatori di interesse Obiettivi e relativi FCS Indicatori Risultato atteso E Cittadini UE Obiettivo1 Potenziamento delle attività di prevenzione e contrasto delle frodi e dei traffici illeciti FCS 1.1. Rafforzamento dell attività di controllo e antifrode Numero dei controlli [1] > Numero dei controlli ai passeggeri > Numero controlli mirati a contrastare il fenomeno della contraffazione Obiettivo Incentivato FCS 1.2 Ottimizzazione delle attività di controllo e antifrode Interventi effettuati in applicazione del Decreto Legge 223/2006. (art. 35 comma 35) convertito in Legge 248/2006 e dell'art. 181 bis del Reg. C.E. 2454/1993 per contrastare il fenomeno della sottofatturazione nei settori a rischio e da Paesi a rischio Obiettivo Incentivato Numero controlli per contrastare le violazioni in materia sanitaria Numero controlli nel settore delle accise Obiettivo Incentivato Maggiori diritti accertati ( /000) Obiettivo Incentivato Remuneratività media verifiche IVA (Intra e Plafond) > >

36 BSC Dimensione AREA STRATEGICA DI INTERVENTO 1 PREVENZIONE E CONTRASTO DELL EVASIONE TRIBUTARIA E DEGLI ILLECITI EXTRATRIBUTARI Impatto sui portatori di interesse Obiettivi e relativi FCS Indicatori Risultato atteso Tasso di positività delle verifiche in materia di accise Obiettivo Incentivato 43,5% 45,0% > 45,0% Tasso di positività dei controlli mirati a contrastare il fenomeno della contraffazione 5,5% 10,0% 15,0% Tasso di positività interventi in materia di sottofatturazione nei settori a rischio e da Paesi a rischio Obiettivo Incentivato 20,0% 25,0% 25,0% Tasso positività dei controlli ai passeggeri Obiettivo Incentivato 36,0% 36,0% 36,0% Violazioni alla normativa valutaria [2] > FCS 1.3 Tutela della legalità nel settore dell autotrasporto internazionale Numero dei controlli delle autorizzazioni bilaterali e multilaterali ITF/CEMT per l autotrasporto internazionale > FCS 1.4 Garantire la sostenibilità della pretesa tributaria in sede di contenzioso Percentuale di esiti favorevoli delle controversie decise in Commissione Tributaria Provinciale passate in giudicato 88,0% Consolidamento del risultato conseguito nell'anno precedente Consolidamento del risultato conseguito nell'anno precedente 16

37 BSC Dimensione AREA STRATEGICA DI INTERVENTO 1 PREVENZIONE E CONTRASTO DELL EVASIONE TRIBUTARIA E DEGLI ILLECITI EXTRATRIBUTARI Impatto sui portatori di interesse Obiettivi e relativi FCS Indicatori Risultato atteso Percentuale di esiti favorevoli delle controversie decise in Commissione Tributaria Regionale passate in giudicato 78,0% Consolidamento del risultato conseguito nell'anno precedente Consolidamento del risultato conseguito nell'anno precedente FCS 1.5 Garantire la tutela dell erario comunitario Controlli di conformità dell attività di accertamento, riscossione e messa a disposizione della C.E. delle risorse proprie tradizionali 25% 25% Nel 2013 terminerà il piano di interventi quadriennale O Cittadini UE Obiettivo 2 Cooperazione con altri organismi nazionali, comunitari ed internazionali FCS 2.1 Attuazione del Single Window Cooperazione con le altre Amministrazioni nazionali per l implementazione della banca dati Taric con le misure di controllo nazionali e le relative certificazioni Saranno implementati nella Taric i seguenti settori: indumenti, farmaci non registrati in Italia ai sensi di legge e prodotti cosmetici Progetto: Digitalizzazione processi doganali "Indagini Finanziarie" Realizzazione di nuove funzionalità finalizzate allo sviluppo dell'applicazione [1] Il numero dei controlli non include quelli sui pacchi postali e corrieri espressi. [2] Numero dei verbali elevati 17 Gestione automatizzata delle richieste di proroga da parte degli operatori finanziari e delle rilevazioni statistiche afferenti l'irrogazione delle sanzioni Ulteriore implementazione dell'applicazione per la richiesta di indagini finanziarie

38 BSC Dimensione AREA STRATEGICA DI INTERVENTO 2 SERVIZI AGLI UTENTI Impatto sui portatori di interesse Obiettivi e relativi FCS Indicatori Risultato atteso Q Operatori economici Obiettivo 1 Qualità dell'amministrazione Tasso di disponibilità tecnica del sistema telematico Obiettivo Incentivato >95% >96% >97% FCS 1.1 Potenziamento dei servizi telematici Tasso di diffusione dei servizi telematici Percentuale delle richieste positivamente esitate tramite il sito assistenza on-line Obiettivo Incentivato >95% >96% >97% >95% >96% >97% O FCS 1.2 Iniziative adottate per semplificare gli adempimenti Tasso di conformità dei post-audit sugli operatori certificati AEO Obiettivo Incentivato 90% 90% 90% Q FCS 1.3 Migliorare la qualità dei servizi ai contribuenti Indagine di customer satisfaction sull'istituto doganale AEO Riduzione dei tempi medi di giacenza nei laboratori chimici dei campioni sottoposti ad analisi (con riferimento ai tempi medi del 2011) Valutazione della qualità percepita dagli operatori certificati AEO >5% >6% >7% 18

39 BSC Dimen sione AREA STRATEGICA DI INTERVENTO 2 SERVIZI AGLI UTENTI Impatto sui portatori di interesse Obiettivi e relativi FCS Indicatori Percentuale di reclami presentati rispetto al totale dei procedimenti inclusi nella Carta dei Servizi e conclusi nell anno di riferimento Risultato atteso 3% 3% 3% Riduzione dei tempi per il rilascio delle ITV rispetto ai tempi previsti dalle norme comunitarie (entro 90 giorni) 60gg FCS 1.4 Favorire la comunicazione con gli operatori ai fini di una maggiore sensibilizzazione dell'utenza Canale di comunicazione con gli utenti tramite organi di stampa: percentuale di quesiti risolti Iniziative divulgative degli istituti doganali previsti dalla normativa comunitaria e nazionale e delle semplificazioni procedurali >95% >96% >97% Progetto Il Trovatore Tracciabilità dei container mediante RFId ed integrazione con i sistemi doganali Numero degli uffici pilota da coinvolgere: > 4 Numero degli uffici pilota da coinvolgere: > 6 Numero degli uffici pilota da coinvolgere: > 8 19

40 BSC Dimensione AREA STRATEGICA DI INTERVENTO 3 OTTIMIZZAZIONE DELLA FUNZIONE ORGANIZZATIVA E DI SUPPORTO ALLA MISSIONE ISTITUZIONALE Impatto sui portatori di interesse Obiettivi e relativi FCS Indicatori Risultato atteso O Cittadini Operatori economici Personale Obiettivo 1 Garantire il funzionamento dell assetto organizzativo e il governo delle risorse chiave FCS 1.1 Qualità gestione e processi Numero di ore di formazione procapite Tasso di decentramento dell attività formativa Percentuale di ore di formazione erogate nei primi due quadrimestri dell anno Incremento delle procedure accreditate dei laboratori chimici Obiettivo Incentivato Progettazione e realizzazione del Sistema di Gestione Sicurezza e Salute sul Lavoro (S.G.S.S.L.) 23 x x x 25 86% 86% 86% 60% 60% 60% 3% Implementazione SGSSL per le strutture centrali e avvio sperimentazione su due Direzioni Regionali Completamento della sperimentazione su due Direzioni regionali Rilascio modello completo di SGSSL immediatamente implementabile presso le Strutture territoriali ai sensi del d.lgs. n. 81/2008 e s.m.i. FCS 1.2 Consolidare i sistemi di governo e gestione Percentuale dell attività di audit di processo rispetto al numero totale di interventi audit programmati Obiettivo Incentivato 40% 40% 40% 20

41 BSC Dimensione AREA STRATEGICA DI INTERVENTO 3 OTTIMIZZAZIONE DELLA FUNZIONE ORGANIZZATIVA E DI SUPPORTO ALLA MISSIONE ISTITUZIONALE Impatto sui portatori di interesse Obiettivi e relativi FCS Indicatori Risultato atteso Indicatore di performance sugli investimenti informatici Definizione del nuovo indicatore N.A. N.A. Progetto Evoluzione laboratori chimici Progettazione e certificazione di un modello gestionale conforme agli standard internazionali per l organizzazione di ring test Verifica e certificazione del modello da parte dell Ente esterno di accreditamento 21

42 RISORSE UMANE Strategia in materia di risorse umane La consistenza del personale in organico rilevata alla fine dello scorso anno ha fatto registrare carenze rispetto alla dotazione complessiva pari a unità, così ripartite: 134 dirigenti, unità di terza area, 594 unità di seconda area e 53 unità di prima area. L Agenzia delle Dogane, sin dalla sua istituzione, ha potuto contare in media su unità di personale non dirigenziale, ben al di sotto dei numeri previsti dalla dotazione organica, la quale nel frattempo è stata a più riprese ridotta in relazione a effettivi progressi sul piano dell efficienza interna oltre che in corrispondenza di tagli imposti dalle norme. La recente indagine sul fabbisogno di personale - condotta ai sensi degli articoli 16 e 17 del decreto legislativo 165/ ha confermato come l attuale dotazione organica del personale non dirigenziale non possa essere considerata sovrastimata. L indagine, al contrario, ha fatto rilevare un fabbisogno di circa 400 unità superiore alle unità previste dalla dotazione organica in vigore. Considerando gli effetti dei piani di razionalizzazione ancora in corso, connessi alla recente revisione organizzativa, si ritiene di poter affermare che a parità di condizioni l attuale dotazione organica rifletta con buona approssimazione - salvi gli effetti di ulteriori iniziative di riordino - il fabbisogno di personale. Ne consegue che l attuale numero di effettivi appare insoddisfacente, ma, soprattutto, che la situazione minaccia di peggiorare rapidamente nei prossimi anni in corrispondenza di flussi in uscita non inferiori alle 350 unità annue. L Agenzia in passato non ha attuato politiche per favorire l uscita di personale, per cui, nonostante i recenti mutamenti normativi in materia pensionistica, non si prevedono consistenti 22

43 diminuzioni nei flussi in uscita. Sommando algebricamente alle carenze registrate a fine 2011 le uscite che verosimilmente si verificheranno nel corso del 2012, si perviene alla stima di una carenza complessiva a fine 2012 pari a unità, così ripartita: 141 dirigenti, unità di terza area, 763 unità di seconda area e 53 unità di prima area. Prima di procedere alla descrizione delle principali azioni di acquisizione del personale che verranno attivate a copertura delle carenze così quantificate, è bene ricordare che le assunzioni consentite dalla normativa vigente sul turn over per gli anni ammonterebbero solo a circa 220 unità equivalenti di terza area F1, di cui circa 77 unità per il Con riferimento all area della dirigenza, nelle more della definizione delle procedure concorsuali avviate e programmate - tra cui il concorso per la copertura di sessantanove posizioni dirigenziali di seconda fascia - per l anno 2012 si ritiene di poter acquisire 3 unità di personale attraverso la procedura di mobilità volontaria attivata a fine Una parte rilevante delle carenze riferibili alla terza area (550 unità) è stata recentemente coperta a seguito della definizione delle procedure interne per il passaggio dalla seconda alla terza area funzionale - indette con Determinazione Direttoriale n del 4 novembre L art. 1, comma 4 del decreto legge 29 dicembre 2011, n. 216 ha reso possibile l assunzione di tale personale in deroga ai limiti stabiliti dalle disposizioni vigenti. Le restanti carenze verranno coperte con l acquisizione di professionalità tecniche utili al potenziamento delle strutture operative. In particolare, verranno assunte 50 unità, che risulteranno vincitrici della procedura selettiva per il reclutamento di cinquanta ingegneri (autorizzazione al bando con D.P.C.M. del 30 novembre 2010). Un ulteriore unità di terza area potrebbe essere acquisita attraverso una ricostituzione del rapporto di lavoro ai sensi dell art. 32 del vigente CCNL. A tali acquisizioni si devono sommare le assunzioni di personale appartenente alle 23

44 categorie protette, non rientranti nel vincolo assunzionale, stimate in un totale di 45 unità, di cui 25 di seconda area e 20 di prima area. Qualora si riuscisse a realizzare tutte le azioni di acquisizione sopra descritte, considerando che i cinquanta ingegneri non verranno assunti prima del mese di dicembre, il numero medio degli effettivi a fine 2012 risulterebbe di circa unità, rimanendo largamente al di sotto della dotazione organica e comunque inferiore alla media degli effettivi degli ultimi dieci anni. Fermo restando quindi l attuale quadro normativo, l istituto della mobilità ai sensi dell art. 30 del D. Lgs. 165/2001 resta l unico strumento per raggiungere un numero di dipendenti confrontabile con l attuale fabbisogno. L Agenzia ha in corso di attuazione un piano di mobilità per 388 unità che dispiegherà i suoi effetti solo dalla seconda metà del 2012, a causa dei rallentamenti imposti dai dubbi interpretativi, poi risolti positivamente, sull applicabilità alle Agenzie fiscali dell 1, comma 3 del decreto legge 138/2011. Si ritiene altresì di dover procedere, sempre entro il 2012, al reclutamento di ulteriori 115 unità. Occorre tuttavia considerare che, non dipendendo dalla volontà di una sola Amministrazione, la piena realizzazione di piani di mobilità di queste dimensioni è difficile a conseguirsi. In assenza di ulteriori vincoli normativi, ponderando gli ingressi programmati con i tempi di attuazione, è ragionevole stimare che - con notevole impegno - l Agenzia possa arrivare a una consistenza media di circa unità (tabella 1). Se si tiene conto della riduzione della disponibilità di risorse dovuta al part-time (circa 120 unità) la consistenza media del personale in servizio nel corso del 2012 si riduce a circa Per assolvere ai nuovi compiti e intensificare le attività tradizionali sarebbe, tuttavia, necessario recuperare un numero di effettivi almeno stabilmente superiore alla media 24

45 storica. Per quanto concerne, infine, i contratti di formazione e lavoro, a fine 2011 residuano soltanto 5 unità di personale che prestano servizio con tale modalità il cui rapporto di lavoro, al compimento dell anno di servizio minimo richiesto, verrà convertito a tempo indeterminato nel corso del FORMAZIONE L attività di formazione rivolta alla crescita e valorizzazione del personale costituisce una leva strategica per il conseguimento dei continui miglioramenti qualitativi della performance dell Agenzia. Per l anno 2012, l Agenzia si impegna a realizzare gli obiettivi istituzionali secondo le priorità strategiche indicate nell Atto di Indirizzo per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale per gli anni attraverso la definizione di un piano operativo che tiene conto delle esigenze formative di maggior rilievo. In particolare, oltre a prevedere una formazione mirata alla semplificazione amministrativa e alla riduzione dell onerosità degli adempimenti, sarà garantito l adeguamento delle conoscenze sulle innovazioni organizzative e tecnologiche. Particolare attenzione, come sempre, sarà rivolta all aggiornamento professionale del personale impegnato nel recupero della base imponibile non dichiarata e nel contrasto alle frodi. Per quanto concerne le risorse disponibili per il 2012, tenuto conto che l Agenzia continuerà ad effettuare il riversamento di cui all articolo 6, comma 21-sexies, del decreto legge n. 78/2010 anche per l anno in corso, non vi saranno particolari vincoli finanziari su singole voci di spesa. Si ritiene peraltro di proseguire nel processo di contenimento della spesa e di razionalizzazione dei costi già avviato. L impegno è di ridurre di circa 10 punti percentuali il fabbisogno finanziario espresso nel 2011, pur mantenendo pressoché costante la quantità di offerta formativa programmata. 25

46 Si prevede, quindi, di programmare anche per il 2012 un volume di offerta formativa più contenuto rispetto al passato (23-25 ore pro-capite), confermando la scelta di mirare a elevare la qualità della formazione erogata, piuttosto che effettuare continui incrementi meramente quantitativi. Si tratta comunque di un numero di ore pro-capite di tutto rispetto in relazione alla media delle amministrazioni, ottenuto grazie a un migliore utilizzo delle risorse disponibili. Si conferma l indicatore relativo al tasso di decentramento delle attività formative, proponendo la soglia minima dell 86%, incrementato di un punto percentuale rispetto all anno passato. La maggiore autonomia gestionale delle strutture territoriali riguardo all organizzazione dei corsi di formazione, in generale auspicabile, consentirà anche di realizzare una limitazione degli spostamenti dei discenti. Tale condizione consentirà, inoltre, di contenere i costi di missione per formazione, in relazione ai quali proseguirà il monitoraggio già avviato lo scorso anno. Inoltre viene nuovamente introdotto l indicatore relativo alla percentuale di ore di formazione erogate nei primi due quadrimestri dell anno (60%) al fine di garantire una migliore distribuzione delle attività formative nel corso dell anno. L incremento delle attività formative in modalità e-learning - che consente la fruizione dei corsi a una platea più ampia di discenti senza costi di docenza né, ovviamente, di missione - assicurerà l adeguamento delle conoscenze sulle nuove procedure informatizzate e/o relative alle attività di supporto, oltre a garantire gli aggiornamenti in taluni ambiti specialistici delle attività dirette svolte dall Agenzia. Il ricorso alla docenza interna continuerà a essere privilegiato per le materie afferenti alle attività dirette, anche al fine di contenere i costi. La quasi totalità delle iniziative rientranti nelle linee formative dei processi di supporto e della formazione manageriale saranno erogate anche quest anno dalla Scuola Superiore dell Economia e delle Finanze, in ottemperanza della direttiva del Ministero per la pubblica amministrazione e l innovazione del 30 luglio 2010, n. 10, riguardante la programmazione della formazione delle amministrazioni pubbliche. 26

47 Della collaborazione con la suddetta Scuola ci si avvarrà in particolare per la formazione in campo giuridico, economico, tributario e aziendale, mentre per i corsi relativi alle attività di analisi dei laboratori chimici sarà necessario avvalersi di specifici Istituti accreditati per le necessarie certificazioni. Per lo stesso motivo anche la formazione obbligatoria in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, ai sensi del decreto legislativo n. 81/2008, sarà svolta ricorrendo ad apposite strutture accreditate. Un peso significativo tornerà ad assumere la formazione del personale neo-inserito (a seguito di procedure di mobilità o di passaggio dalla seconda alla terza area funzionale). La formazione dedicata alle lingue straniere sarà ancora ridimensionata e tenderà a privilegiare le figure professionali che seguono le attività internazionali mentre è previsto un incremento per la formazione manageriale da realizzarsi compatibilmente con le risorse disponibili. Si forniscono di seguito i dati relativi alla consistenza media del personale prevista per l anno 2012, alle ore lavorabili pro-capite, alle variazioni del personale in servizio ed alla distribuzione del personale per servizio/macroprocesso. Tab. 1 - Prospetto consistenza media personale Anno 2012 consistenza media del personale in anni persona Piano 2011 Piano 2012 Variazione Dirigenti % Totale Area % Totale Area % Totale Area % Distaccati % Totale a tempo indeterminato % CFL % Totale % 27

48 Tab. 2 - Prospetto ore pro-capite Anno 2012 Previsione 2011 Piano 2012 Ore lavorabili lorde Ore di assenza per ferie Ore lavorabili Ore di assenza per malattia Ore assenze per altre motivazioni Ore lavorabili ordinarie Ore di straordinario Ore lavorate pro capite

49 Tab. 3 - Variazione personale in servizio presso l'agenzia delle Dogane Anno 2012 a b c d e f g h i l m = a + (b c) + d + (e f) + (g h) + (i l) SITUAZIONE AL 31/12/2011: ENTRATE USCITE personale in servizio CONVERSIONE RAPPORTO DI LAVORO PASSAGGI D'AREA MOVIMENTI del 2012 PER RIENTRI COMANDI / FUORI RUOLO DISTACCHI MOVIMENTI del 2012 PER PASSAGGI DA/VERSO ALTRE AMMINISTRAZIONI STIMA SITUAZIONE AL 31/12/2012: entrate uscite entrate uscite entrate uscite personale in servizio Dirigenti Terza area Seconda area Prima area TOTALE PERSONALE A TEMPO INDETERMINATO Terza area Seconda area TOTALE PERSONALE CONTRATTO FORMAZIONE LAVORO TOTALE NOTA: Si fa riferimento al personale in servizio, ivi compresi i comandati presso questa Agenzia da altre amministrazioni, ma non i dipendenti di questa Agenzia comandati o distaccati presso altra amministrazione. La cifra relativa ai dirigenti include anche il personale di terza area con incarico dirigenziale (126 unità). Tali unità non compaiono, quindi, nella cifra relativa al personale di terza area 29

50 Tab. 4 - Distribuzione risorse umane per servizio Anno 2012 Area Programma 2012 Distribuzione % sul totale ore Totale Area Gestione tributi e Servizi - Gestione Tributi - Servizi tributari ai cittadini, Enti ed alle PP. AA ,00% ,68% ,63% ,94% - Servizi di mercato ,10% Area Prevenzione e Contrasto all'evasione ed alle frodi ,07% - Vigilanza e controlli - Antifrode - Contenzioso tributario Area Governo Area Supporto Area Investimento - Formazione - Innovazione ,08% ,23% ,75% ,64% ,57% ,05% ,45% ,60% 30

51 PIANO DEGLI INVESTIMENTI Nell esercizio 2012 l'agenzia delle Dogane ha aggiornato la pianificazione operativa dei progetti, evolvendo la formulazione del Piano degli investimenti definita nel 2010 con riferimento a nuove linee di sviluppo, specie nel settore ICT. Il Piano, anche per il 2012, fornisce una rappresentazione organica della complessiva attività d investimento dell Agenzia in conformità a quanto previsto dall art. 70, comma 62, del D.lgs. 300/1999. La nuova strutturazione del Piano consente, inoltre, di declinare le strategie evolutive raccordando gli investimenti informatici agli effettivi obiettivi strategici dell Agenzia e di misurare lo stato di adeguamento dei supporti informatici ai risultati attesi con un complessivo innalzamento della capacità di pianificazione. Il maggiore allineamento dei progetti ai processi operativi favorisce anche la definizione di soluzioni integrate tra le diverse applicazioni informatiche ottimizzando le risorse e migliorando la qualità complessiva del servizio telematico. Tale impostazione anticipa, peraltro, la nuova configurazione del Contratto di Servizi Quadro , in fase di elaborazione, volto a disciplinare i rapporti con SO.GE.I per la progettazione, lo sviluppo, l evoluzione e la gestione dei progetti di natura informatica. Nello specifico il Piano degli Investimenti per il triennio è articolato nelle seguenti due macroaree: Progetti di evoluzione del sistema informativo : comprendono le attività inerenti l innovazione del patrimonio informativo dell Agenzia, finalizzate ad arricchire e potenziare l offerta dei servizi on-line, ad incrementare l efficienza interna e ad ottimizzare i costi di gestione del personale. Sono, altresì, inclusi anche gli interventi di potenziamento degli strumenti di supporto informatico, la manutenzione evolutiva dei progetti esistenti e, in generale, le attività di 31

52 miglioramento del sistema stesso, precedentemente ricompresi nella macroarea Progetti di adeguamento del Sistema Informativo. Tale unificazione rispecchia la logica secondo cui all interno di un progetto pluriennale sono ricompresi sia sviluppi innovativi che adeguamenti evolutivi. Progetti per la qualificazione del patrimonio : si tratta di interventi logisticostrutturali anche connessi con l attuazione della normativa sulla sicurezza e la salute dei lavoratori di cui al D. Lgs. n. 281/2008; di specifiche iniziative di potenziamento delle strumentazioni non ICT nonché di azioni per l evoluzione dei laboratori chimici. Progetti di evoluzione del sistema informativo (ICT) Rientrano in questa tipologia le seguenti attività progettuali finalizzate a: sviluppare il sistema telematico per l espletamento delle formalità doganali e di quelle inerenti il settore accise (Digitalizzazione dogane; Digitalizzazione accise; Applicazione dei regimi doganali e fiscali; Accertamenti e controlli; Contrasto dell evasione tributaria e degli illeciti extratributari ); potenziare i servizi on-line di supporto agli utenti interni ed esterni e migliorare la qualità dei servizi erogati (Servizi cooperativi; Gestione delle restituzioni; Gestione e sviluppo dei sistemi di supporto alla comunicazione); potenziare i sistemi informatici infrastrutturali dell Agenzia (Auditing di processo, Gestione risorse umane, Gestione approvvigionamenti, contabilità e tesoreria; Pianificazione e controllo di gestione, Servizi di back office, Gestione del contenzioso); sviluppare il sistema informativo dei laboratori chimici (Gestione dei laboratori chimici); promuovere i servizi dell Agenzia presso organismi UE e internazionali (Internazionalizzazione dei servizi dell Agenzia); 32

53 acquisire strumentazioni e apparecchiature connesse con lo sviluppo del sistema informatico e lo sviluppo di soluzioni WEB (Gestione infrastruttura, Potenziamento tecnologico). Progetti per la qualificazione del patrimonio Rientrano in questa tipologia le seguenti attività progettuali: Potenziamento logistico: si tratta di interventi logistici di natura strutturale anche connessi con l attuazione della normativa sulla sicurezza e la salute dei lavoratori di cui al D.Lgs. n. 81/2008 e di interventi per il potenziamento delle dotazioni strumentali non ICT dell Agenzia; Adeguamento strutturale ed evoluzione dei servizi: si tratta di attività di adeguamento funzionale degli immobili e di acquisizione di particolari tipologie di beni a supporto dei servizi; Evoluzione laboratori chimici: si tratta di iniziative progettuali correlate al processo di miglioramento procedurale e di evoluzione dei laboratori chimici finalizzate al completamento del Sistema Qualità, al potenziamento dei laboratori stessi attraverso l acquisizione di strumentazioni specialistiche ed alla creazione di un modello gestionale certificato conforme agli standard internazionali per l organizzazione di ring test. Ciò posto, nella successiva Tabella si riporta il Piano del fabbisogno complessivo stimato per il triennio : IMPEGNI ECONOMICI (importi in milioni di IVA inclusa) TIPOLOGIA ATTIVITÀ Totale Evoluzione del sistema informativo (ICT) 21, ,5 Qualificazione del patrimonio 18, ,5 Totale

54 COSTI DI FUNZIONAMENTO Le risorse economiche necessarie per garantire la sostenibilità del Piano sono indicate nel prospetto che segue: COSTI CORRENTI 2012 Costi della produzione 35,00 mln/ Costi del personale 523,00 Costi generali 51,00 TOTALE COSTI CORRENTI ,00 34

55 ALLEGATO 3 SISTEMA INCENTIVANTE

56 INDICE PREMESSA 3 1. QUADRO SINOTTICO DEGLI OBIETTIVI INCENTIVATI 4 2. SOGLIE PER IL CALCOLO DEL PUNTEGGIO SINTETICO DI RISULTATO 5 3. DESCRIZIONE DEGLI INDICATORI 6 4. MODALITÀ DI CALCOLO DEL PUNTEGGIO SINTETICO DI RISULTATO 7 5. MODALITÀ DI CALCOLO DELLA QUOTA INCENTIVANTE SPETTANTE 8 2

57 PREMESSA Il presente allegato definisce: il quadro sinottico degli obiettivi incentivati; le soglie per il calcolo del punteggio sintetico di risultato; la descrizione degli indicatori; la modalità di calcolo del punteggio sintetico di risultato a cui è legata la quantificazione dell incentivazione da erogare all Agenzia; la modalità di calcolo della quota incentivante spettante. L Agenzia si impegna a destinare la quota incentivante al miglioramento delle condizioni di funzionamento ed al potenziamento della struttura, nonché alla corresponsione di compensi incentivanti al personale dipendente, sulla base di parametri attinenti all incremento della qualità e della produttività dell azione amministrativa. Le modalità per la ripartizione e la distribuzione al personale dipendente dei compensi incentivanti sono definite d intesa con le Organizzazioni sindacali. 3

58 1. QUADRO SINOTTICO DEGLI OBIETTIVI INCENTIVATI PREVENZIONE E CONTRASTO DELL EVASIONE TRIBUTARIA E DEGLI ILLECITI EXTRATRIBUTARI Indicatori di risultato Risultato atteso Punteggio prefissato Numero controlli mirati a contrastare il fenomeno della contraffazione Interventi effettuati in applicazione del Decreto Legge 223/2006. (art. 35 comma 35) convertito in Legge 248/2006 e dell'art. 181 bis del Reg. C.E. 2454/1993 per contrastare il fenomeno della sottofatturazione nei settori a rischio e da Paesi a rischio Numero controlli nel settore delle accise Maggiori diritti accertati ( /000) Tasso di positività delle verifiche in materia di accise 43,5% 10 Tasso di positività interventi in materia di sottofatturazione nei settori a rischio e da Paesi a rischio 20% 10 Tasso di positività dei controlli ai passeggeri 36% 10 SERVIZI AGLI UTENTI Indicatori di risultato Risultato atteso Punteggio prefissato Tasso di disponibilità tecnica del sistema telematico > 95% 12 Percentuale delle richieste positivamente esitate tramite il sito assistenza on-line > 95% 12 Tasso di conformità dei post-audit sugli operatori certificati AEO 90% 10 ATTIVITÀ DI GOVERNO E DI SUPPORTO Indicatori di risultato Risultato atteso Punteggio prefissato Incremento delle procedure accreditate dei laboratori chimici 3% 10 Percentuale dell attività di audit di processo rispetto al numero totale di interventi audit programmati 40% 10 TOTALE PUNTEGGIO SINTETICO DI RISULTATO 138 4

59 2. SOGLIE PER IL CALCOLO DEL PUNTEGGIO SINTETICO DI RISULTATO PREVENZIONE E CONTRASTO DELL EVASIONE TRIBUTARIA E DEGLI ILLECITI EXTRATRIBUTARI Indicatori di risultato Soglie Minima/Massima Numero controlli mirati a contrastare il fenomeno della contraffazione 95% 115% Interventi effettuati in applicazione del Decreto Legge 223/2006. (art. 35 comma 35) convertito in Legge 248/2006 e dell'art. 181 bis del Reg. C.E. 2454/1993 per contrastare il fenomeno della sottofatturazione nei settori a rischio e da Paesi a rischio 95% 115% Numero controlli nel settore delle accise 95% 115% Maggiori diritti accertati ( /000) 90% 110% Tasso di positività delle verifiche in materia di accise 90% 110% Tasso di positività interventi in materia di sottofatturazione nei settori a rischio e da Paesi a rischio 90% 110% Tasso di positività dei controlli ai passeggeri 90% 110% SERVIZI AGLI UTENTI Indicatori di risultato Soglie Minima/Massima Tasso di disponibilità tecnica del sistema telematico 90% 105% Percentuale delle richieste positivamente esitate tramite il sito assistenza on-line 90% 105% Tasso di conformità dei post-audit sugli operatori certificati AEO 90% 110% ATTIVITÀ DI GOVERNO E DI SUPPORTO Indicatori di risultato Soglie Minima/Massima Incremento delle procedure accreditate dei laboratori chimici 95% 115% Percentuale dell attività di audit di processo rispetto al numero totale di interventi audit programmati 95% 115% (*) cfr. tabella relativa alle specifiche attività previste 5

60 3. DESCRIZIONE DEGLI INDICATORI PREVENZIONE E CONTRASTO DELL'EVASIONE TRIBUTARIA ED AGLI ILLECITI EXTRATRIBUTARI Indicatori di risultato Elementi componenti Numero controlli mirati a contrastare il fenomeno della contraffazione Interventi effettuati in applicazione del Decreto Legge 223/2006. (art. 35 comma 35) convertito in Legge 248/2006 e dell'art. 181 bis del Reg. C.E. 2454/1993 per contrastare il fenomeno della sottofatturazione nei settori a rischio e da Paesi a rischio Numero controlli nel settore delle accise Maggiori diritti accertati ( /000) Tasso di positività delle verifiche in materia di accise Verbali di verifica con esito positivo / Verbali di verifica Maggiori diritti doganali/accise accertati a seguito dell attività di controllo Verifiche con esito positivo/numero totale delle verifiche Tasso di positività interventi in materia di sottofatturazione nei settori a rischio e da Paesi a rischio Interventi con esito positivo effettuati in applicazione del DL 223/2006 da controllo merci / numero totale interventi effettuati in applicazione del DL 223/2006 da controllo merci Tasso di positività dei controlli ai passeggeri Controlli con esito positivo/numero totale dei controlli SERVIZI AGLI UTENTI Indicatori di risultato Elementi componenti Tasso di disponibilità tecnica del sistema telematico Percentuale delle richieste positivamente esitate tramite il sito assistenza on-line Tasso di conformità dei post-audit sugli operatori certificati AEO Numero post-audit AEO conformi / Numero totale post-audit AEO effettuati ATTIVITÀ DI GOVERNO E DI SUPPORTO Indicatori di risultato Elementi componenti Incremento delle procedure accreditate dei laboratori chimici Percentuale dell attività di audit di processo rispetto al numero totale di interventi audit programmati 6

61 4. MODALITÀ DI CALCOLO DEL PUNTEGGIO SINTETICO DI RISULTATO I livelli di conseguimento degli obiettivi e delle azioni incentivati sono misurati seguendo la procedura di verifica dei risultati definita nell allegato 4. Sulla base dei livelli di conseguimento è calcolato il punteggio sintetico di risultato. La formula di calcolo è la seguente: PSR = I 1 *P I n *P n Dove: PSR = Punteggio sintetico di risultato I 1 I n = Valore dell indicatore di risultato (Risultato conseguito / Risultato atteso). Il risultato conseguito è preso in considerazione solo se superiore alla soglia minima; qualora superi la soglia massima partecipa alla determinazione del PSR con il valore della stessa P 1 P n = Peso prefissato per il singolo risultato Il punteggio sintetico di risultato è costruito in maniera tale che, al raggiungimento del 100% di ciascun obiettivo, si ottengano 138 punti. 7

62 5. MODALITÀ DI CALCOLO DELLA QUOTA INCENTIVANTE SPETTANTE Il seguente prospetto riporta la valorizzazione, in percentuale, della quota incentivante spettante (al netto della parte stabilizzata), sulla base del punteggio sintetico di risultato conseguito (PSR). PUNTEGGIO SINTETICO DI RISULTATO CONSEGUITO (PSR) QUOTA INCENTIVANTE EROGABILE AL NETTO DELLA PARTE STABILIZZATA PSR 105 0% 105 < PSR < PSR < 131 Dal 30% al 60% Per P.S.R. compresi nell intervallo tra 105,1 e 124,9, ciascun punto aggiuntivo determina la crescita di un 1,51% del valore della quota incentivante erogabile al netto della parte stabilizzata Dal 60,1% al 95% Per P.S.R. compresi nell intervallo tra 125 e 130,9, ciascun punto aggiuntivo determina la crescita di un 5,91% del valore della quota incentivante erogabile al netto della parte stabilizzata PSR % 8

63 ALLEGATO 4 MONITORAGGIO DELLA GESTIONE E VERIFICA DEI RISULTATI

64 INDICE PREMESSA 3 1. IL MONITORAGGIO DELLA GESTIONE OGGETTO DEL MONITORAGGIO IL PROCESSO DI MONITORAGGIO IL MONITORAGGIO INFRANNUALE 4 2. LA VERIFICA DEI RISULTATI OGGETTO DELLA VERIFICA IL PROCESSO DI VERIFICA REDAZIONE DEL RAPPORTO DI VERIFICA I FLUSSI INFORMATIVI PER LA VERIFICA 6 2

65 PREMESSA Per l esercizio delle funzioni assegnate al Ministero dall articolo 59 del D.Lgs. 300/99, e successive modificazioni ed integrazioni, volte all indirizzo, al coordinamento ed al controllo del sistema fiscale, l Agenzia è tenuta a fornire i dati e le informazioni necessarie per: il monitoraggio infrannuale; gli approfondimenti tematici e le analisi di specifici aspetti della gestione; entrambi da concordare preventivamente; la verifica dei risultati complessivi della gestione. Le tipologie, le modalità e la periodicità dei flussi informativi previsti per la verifica rispondono all esigenza di disporre di una struttura delle informazioni organica e funzionale all obiettivo di evidenziare l impatto dell azione amministrativa sui principali portatori d interesse, oltre che a quella di mettere il Dipartimento nelle condizioni di esercitare le funzioni di verifica dei risultati ad esso assegnate. Al fine di perseguire l obiettivo di un acquisizione organizzata e tempestiva delle informazioni dell Agenzia si promuove, inoltre, l uso della tecnologia per tali attività prevedendo, laddove possibile, l invio telematico dei dati. Per l acquisizione delle informazioni relative all andamento della gestione e alla verifica dei risultati, il Dipartimento farà riferimento alla competente struttura dell Agenzia. 3

66 1. IL MONITORAGGIO DELLA GESTIONE 1.1 Oggetto del monitoraggio Il monitoraggio periodico, volto alla comprensione dei fenomeni gestionali dell Agenzia, sarà effettuato dal Dipartimento secondo le modalità ed i termini riportati nel seguente paragrafo. 1.2 Il processo di monitoraggio Il processo di monitoraggio sarà esercitato dal Dipartimento mediante l analisi delle informazioni di cui al successivo punto 1.3 (monitoraggio infrannuale). Il monitoraggio dell andamento della gestione potrà essere effettuato anche mediante la realizzazione di approfondimenti tematici, secondo le modalità in uso, ovvero mediante incontri a scopo conoscitivo, con modalità e tempi di volta in volta concordati con l Agenzia. Eventuali ulteriori informazioni richieste dal Dipartimento nell ambito dell attività di monitoraggio saranno fornite dall Agenzia entro i successivi sette giorni lavorativi dalla richiesta. Le risultanze della valutazione dell andamento della gestione saranno trasmesse al Sig. Ministro. 1.3 Il monitoraggio infrannuale Per l esercizio dell attività di monitoraggio, l Agenzia si impegna a fornire entro il 10 novembre il livello di conseguimento degli obiettivi previsti nel Piano allegato alla Convenzione, rilevato alla data del 30 settembre. Tale rendicontazione sarà corredata da note sintetiche sull andamento dei singoli indicatori nonché dai valori di preconsuntivo al 31 dicembre. In ogni caso l Agenzia è tenuta a segnalare al Dipartimento tempestivamente, anche in corso d anno, eventuali andamenti anomali della gestione rispetto al Piano di attività allegato alla presente Convenzione. 4

67 2. LA VERIFICA DEI RISULTATI La verifica dei risultati della gestione evidenzia, a consuntivo, con riferimento all anno precedente, i risultati organizzativi raggiunti rispetto ai singoli obiettivi programmati, con rilevazione degli eventuali scostamenti. 2.1 Oggetto della verifica Il Dipartimento e l Agenzia, in contraddittorio, verificano i risultati complessivi della gestione per ciascun anno del triennio secondo la metodologia, le modalità ed i termini riportati nel presente paragrafo. Il rapporto di verifica accerta il livello di raggiungimento degli obiettivi incentivati nonché il punteggio sintetico di risultato in base al quale si determina la quota incentivante spettante all Agenzia. 2.2 Il processo di verifica L Agenzia invia annualmente, entro il 30 aprile dell anno successivo a quello di competenza, i dati e le informazioni sui risultati conseguiti al 31 dicembre di ciascun esercizio, relativi a tutti gli elementi presenti nel Piano dell Agenzia accompagnati da una relazione esplicativa. I dati e le informazioni sono rappresentati secondo il formato previsto nelle schede di verifica di seguito riportate. Ai fini dell erogazione dell acconto della quota incentivante, di cui all articolo 4 della presente Convenzione, il Direttore dell Agenzia trasmette annualmente, entro il 30 gennaio dell anno successivo a quello di competenza, una comunicazione contenente il preconsuntivo dei singoli obiettivi incentivati. Relativamente agli aspetti contabili le informazioni saranno rese disponibili in concomitanza con la chiusura del bilancio annuale. Il processo di verifica dei risultati sarà condotto sulla base delle attività di seguito descritte. Il Dipartimento analizza i risultati forniti dall Agenzia sulla base degli indicatori individuati nel Piano e degli elementi forniti con la relazione. Il Dipartimento richiede entro venti giorni lavorativi successivi all invio della relazione da parte dell Agenzia i chiarimenti o gli ulteriori elementi mirati alla conoscenza di aspetti particolari della gestione. L Agenzia s impegna a fornire le informazioni entro dieci giorni lavorativi dalla richiesta. 5

68 2.3 Redazione del rapporto di verifica Entro quindici giorni lavorativi dal ricevimento delle informazioni richieste, i referenti tecnici del Dipartimento predispongono lo schema di rapporto di verifica. Il rapporto di verifica evidenzia i risultati conseguiti in relazione ai risultati attesi ed ha come oggetto l analisi dei risultati gestionali relativa ai fattori critici di successo ed ai progetti individuati nel Piano vigente nonché il calcolo del punteggio sintetico di risultato per la quota incentivante. Lo schema di rapporto di verifica è trasmesso ai referenti tecnici dell Agenzia per il confronto. Entro il 10 luglio il suddetto schema, che terrà conto delle eventuali controdeduzioni avanzate dall Agenzia, è trasmesso al Direttore Generale delle Finanze per la sottoscrizione da parte di quest ultimo e del Direttore dell Agenzia. Entro il 20 luglio il Direttore Generale delle Finanze provvederà a trasmettere al Sig. Ministro il rapporto condiviso che sarà pubblicato nel sito dell Amministrazione finanziaria per la diffusione. 2.4 I flussi informativi per la verifica Per l esercizio dell attività di verifica l Agenzia si impegna a fornire: 1. i risultati conseguiti rispetto agli obiettivi previsti nel Piano allegato alla Convenzione attraverso: il livello di conseguimento dei risultati evidenziati nel Piano dell Agenzia (cfr. scheda 1); il livello di conseguimento dei risultati relativi agli output ed agli avanzamenti dei progetti di investimento; 2. le informazioni sull uso delle risorse finanziarie, umane e informatiche mediante: lo stato di avanzamento delle ore impiegate sui macro processi aggregati al 1 e 2 livello (cfr. scheda 2); lo stato di avanzamento dei costi per progetto; 6

69 3. le ulteriori informazioni gestionali, non comprese nell allegato Piano dell Agenzia e necessarie per la qualificazione dell azione amministrativa svolta, come rappresentati nella seguente tabella: 7

70 AREA STRATEGICA DI INTERVENTO 1: PREVENZIONE E CONTRASTO DELL EVASIONE TRIBUTARIA E DEGLI ILLECITI EXTRATRIBUTARI Obiettivi e relativi FCS Indicatori Obiettivo 1 Potenziamento delle attività di prevenzione e contrasto delle frodi e dei traffici illeciti Numero controlli articolati per tipologia: - Verifiche INTRA - Verifiche Plafond - Revisioni di accertamento ed altri controlli con accesso - Controlli fisici allo sdoganamento - Controlli documentali allo sdoganamento - Controlli scanner - Verifiche ordinarie - Revisioni di iniziativa su base documentale in ufficio - Controlli FEAGA - Controlli audit AEO - Verifiche tecnico amministrative Tasso di positività dei controlli (CD+VM+CS) selezionati dal Sistema di analisi dei rischi su merci in importazione FCS 1.1 Rafforzamento dell attività di controllo e antifrode FCS 1.2 Ottimizzazione delle attività di controllo e antifrode FCS 1.4 Garantire la sostenibilità della pretesa tributaria in sede di contenzioso Tasso di positività dei controlli (CD+VM+CS) selezionati dal Sistema di analisi dei rischi su merci in esportazione Incidenza dei controlli allo sdoganamento su totale delle dichiarazioni presentate (numero controlli effettuati/totale dichiarazioni presentate): documentale scanner visita fisica Tasso di positività dei controlli allo sdoganamento: documentale visita merce scanner Sequestri effettuati,articolati per prodotti sicuri e per tipologia di merce Violazioni alle norme Accordo di Madrid tutela del made in Italy Numero delle richieste di tutela dei marchi presenti nella banca dati FALSTAFF Violazioni alle norme in materia fitosanitaria e CITES Valore dei tabacchi sequestrati, esclusi quelli contraffatti Valore dei sequestri di alcoli per contrabbando Valore dei sequestri in materia valutaria MDA: IVA intra Plafond altri controlli verifiche accise Maggiori Diritti Accertati per effetto dell intervento ex art.35 c.35 del D.L. 223/2006 convertito in Legge 248/2006 nei settori a rischio Tasso di positività: IVA Intra Plafond altri controlli Elementi aggiuntivi: Attività di cooperazione in ambito nazionale e comunitario Relazione sull attività svolta in materia di IVA e di accise nell ambito della mutua assistenza amministrativa 8

71 Ulteriori informazioni di contesto economico sociale e amministrativo - Numero di operazioni import export - Numero licenze accise gestite AREA STRATEGICA DI INTERVENTO 2: SERVIZI AGLI UTENTI Obiettivi e relativi FCS Indicatori Obiettivo 1 Qualità dell Amministrazione FCS 1.2 Iniziative adottate per semplificare gli adempimenti degli operatori e promuovere forme di cooperazione con operatori ed associazioni di categoria FCS 1.3 Migliorare la qualità dei servizi ai contribuenti Numero di richieste di certificazioni doganali pervenute Numero istanze di AEO trattate per profilo (doganale/sicurezza) Numero di autorizzazioni doganali AEO rilasciate Quota di AEO rilasciate rispetto al totale gestite a livello europeo Numero di protocolli d intesa /accordi con utenti ed associazioni di categoria Rivisitazione dei criteri logistici, finalizzata alla riduzione del tempo complessivo di trattamento dei campioni da sottoporre ad analisi Interventi operativi di competenza in applicazione di quanto previsto dal DPCM attuativo dello Sportello doganale Risultati delle indagini di customer satisfaction avviate autonomamente dall Agenzia secondo il prospetto informativo contenuto nel documento citato al comma 1, par. 3 dell all. 1. 9

72 4. Relazioni: risultati delle indagini di customer satisfaction avviate autonomamente dall Agenzia secondo il prospetto informativo contenuto nel documento citato al comma 1, par. 3 dell Allegato 1; relazione in materia di autotutela (D.M. n. 37/1997); relazione sugli esiti dell attività di vigilanza; elementi informativi su: dati e informazioni sulle modalità erogative dei processi/servizi di informazione e assistenza ai contribuenti secondo i modelli di monitoraggio annualmente trasmessi dalla Direzione Comunicazione Istituzionale della Fiscalità del Dipartimento; stato di attuazione del piano di razionalizzazione degli spazi. 10

73 SCHEDE DI VERIFICA 11

74 DIMENSIONE BSC STAKEHOLDER Scheda 1 LIVELLO DI CONSEGUIMENTO DEI RISULTATI ATTESI AREA STRATEGICA DI INTERVENTO OBIETTIVI E RELATIVI FATTORI CRITICI DI SUCCESSO INDICATORE RISULTATO ATTESO RISULTATO INFRANNUALE AL CONFRONTO RISULTATO INFRANNUALE vs. RISULTATO ATTESO (a) (b) (b/a) OBIETTIVO 1 FCS 1 FCS 2 FCS n OBIETTIVO 2 FCS 1 12

75 Scheda 2 RISORSE UMANE PER MACROPROCESSO / PROCESSO - ORE (AGGREGATO AL I E II LIVELLO) MACROPROCESSO / PROCESSO PIANO CONSUNTIVO INFRANNUALE AVANZAMENTO PERCENTUALE (a) (b) (b/a)

76 BOZZA CONVENZIONE TRIENNALE PER GLI ESERCIZI (articolo 59, commi 2, 3 e 4, del D.Lgs. 30 luglio 1999, n. 300)

77 INDICE Articolo 1. Definizioni... 4 Articolo 2. Durata e oggetto... 5 Articolo 3. Impegni istituzionali dell Agenzia... 5 Articolo 4. Impegni istituzionali del Ministero... 7 Articolo 5. Modifiche della Convenzione Articolo 6. Controversie ALLEGATI Allegato 1: Sistema di relazioni tra Ministero e Agenzia Allegato 2: Piano dell Agenzia Allegato 3: Sistema incentivante Allegato 4: Monitoraggio della gestione e verifica dei risultati 2

78 Il Ministro dell Economia e delle Finanze L Agenzia delle Entrate, rappresentata dal Direttore, STIPULANO E CONVENGONO QUANTO SEGUE: 3

79 ARTICOLO 1 DEFINIZIONI 1. Ai sensi della presente Convenzione si intendono: a) Ministro: Ministro dell Economia e delle Finanze; b) Ministero: Ministero dell Economia e delle Finanze nelle sue articolazioni centrali; c) Direttore dell Agenzia: Direttore dell Agenzia delle Entrate; d) Agenzia: Agenzia delle Entrate; e) Dipartimento: Dipartimento delle Finanze; f) D.Lgs. 300/99: Decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300; g) D.Lgs. 165/2001: Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165; h) Legge finanziaria 2004: Legge 24 dicembre 2003, n. 350; i) Legge finanziaria 2006: Legge 23 dicembre 2005, n. 266; j) Legge finanziaria 2007: Legge 27 dicembre 2006, n. 296; k) D.L. 112/2008: Decreto Legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni nella Legge 6 agosto 2008, n. 133; l) D.Lgs. 150/2009: Decreto Legislativo 27 ottobre 2009, n. 150; m) Legge 196/2009: Legge 31 dicembre 2009, n.196; n) D.L. 78/2010: Decreto Legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni nella Legge 30 luglio 2010, n. 122; o) D.Lgs. 235/2010: Decreto Legislativo 30 dicembre 2010, n. 235; p) D.L. 98/2011: Decreto Legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito con modificazioni nella L. 15 luglio 2011, n. 111; q) D.L. 138/2011: Decreto Legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito con modificazioni nella Legge 14 settembre 2011, n. 148; r) Legge di stabilità 2012: Legge 12 novembre 2011, n. 183; s) Legge di bilancio 2012: Legge 12 novembre 2011, n. 184; t) Atto di indirizzo: Atto di indirizzo del Sig. Ministro dell Economia e delle Finanze per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale per gli anni

80 ARTICOLO 2 DURATA E OGGETTO 1. La presente Convenzione regola, per il periodo , i rapporti tra Ministero e Agenzia in attuazione dell articolo 59, commi 2, 3 e 4, del D.Lgs. 300/99 e degli indirizzi pluriennali contenuti nell Atto di indirizzo. 2. La Convenzione è composta dal presente articolato, dagli allegati Sistema di relazioni tra Ministero ed Agenzia, Piano dell Agenzia, Sistema incentivante e Monitoraggio della gestione e verifica dei risultati che ne costituiscono parte integrante. ARTICOLO 3 IMPEGNI ISTITUZIONALI DELL AGENZIA 1. L Agenzia si impegna ad assicurare il conseguimento delle funzioni istituzionali previste dall articolo 62 del D.Lgs. 300/99 ed il conseguimento degli obiettivi strategici di politica fiscale e di gestione tributaria indicati nell Atto di indirizzo. 2. In relazione a quanto previsto al comma precedente, l Agenzia si impegna ad adottare le soluzioni tecniche ed organizzative più idonee per garantire: l adempimento spontaneo degli obblighi tributari attraverso la semplificazione del rapporto con i contribuenti e la qualità dei servizi forniti; il miglioramento della qualità delle prestazioni e dei servizi resi anche attraverso la revisione periodica e l innalzamento progressivo degli standard di qualità contenuti nella Carta dei servizi, verificando anche il grado di soddisfazione dei contribuenti sui servizi erogati; il miglioramento dei servizi telematici, con l obiettivo di assicurarne la fruibilità generalizzata anche agli utenti meno informatizzati; l efficacia dell azione di contrasto all evasione e all elusione fiscale migliorando la qualità dei controlli e rafforzando in specie il contrasto ai fenomeni di frode, al ricorso ai c.d. paradisi fiscali e agli arbitraggi fiscali internazionali; il miglioramento della cooperazione amministrativa con le collaterali Autorità fiscali estere, incrementando lo scambio di informazioni; 5

81 la semplificazione del sistema fiscale, anche con il coinvolgimento di tutti gli intermediari tributari e le associazioni di categoria; il supporto tecnico al Dipartimento, ad altre strutture pubbliche e agli altri attori della fiscalità, impegnati a svolgere attività istituzionale in ambito internazionale; l economicità dell azione amministrativa; il rafforzamento della difesa in giudizio degli interessi erariali, con particolare riferimento alle controversie a elevata rilevanza giuridica ed economica, attraverso lo sviluppo delle professionalità, il potenziamento degli strumenti di monitoraggio e analisi del contenzioso e la sistematica partecipazione alle pubbliche udienze in rappresentanza dell Amministrazione; la diminuzione della conflittualità nei rapporti con i contribuenti mediante un attento esame preventivo della sostenibilità delle controversie e assicurando ulteriore impulso agli istituti deflativi del contenzioso, anche grazie al nuovo istituto della mediazione, introdotto dall art. 39, comma 12, D.L. 98/2011; una costante politica di formazione ed aggiornamento professionale; la corretta, efficiente ed efficace gestione nonché lo sviluppo del Sistema Informativo della Fiscalità per l area di competenza, nel rispetto della normativa e degli standard vigenti secondo gli indirizzi degli organi competenti, assicurando altresì l unitarietà, l interoperabilità e la sicurezza del Sistema Informativo della Fiscalità. 3. L Agenzia si impegna, per quanto di competenza, ad attuare tutti gli interventi, sia organizzativi sia economico-finanziari, atti a conseguire il contenimento della spesa previsto dalla normativa vigente. 4. L Agenzia destina alla contrattazione integrativa le risorse definite dalla normativa vigente. 5. L Agenzia, in coerenza con le funzioni istituzionali ad essa assegnate, e con gli obiettivi strategici indicati nell Atto di Indirizzo e lo sviluppo del Sistema Informativo della Fiscalità, predispone l aggiornamento del piano pluriennale degli investimenti, per la copertura del quale l Agenzia ricorrerà alle fonti previste dall articolo 70, comma 6, del D.Lgs. 300/ L Agenzia si impegna, altresì, a predisporre un piano di interventi per l utilizzo delle risorse accantonate nel Fondo oneri potenziamento Agenzia. 6

82 7. L Agenzia si impegna a realizzare un piano di formazione del personale coerente con gli obiettivi istituzionali e con le priorità strategiche indicate nell Atto di indirizzo. 8. I contenuti dell Allegato 2 Piano dell Agenzia non limitano, in ogni caso, gli impegni istituzionali dell Agenzia che è tenuta a svolgere le attività ad essa demandate assicurando il buon andamento dell azione amministrativa. 9. L Agenzia, in attuazione delle previsioni di cui alla Legge 27 luglio 2000, n. 212, assicura al Garante del contribuente il supporto tecnico-logistico e le risorse umane necessarie per lo svolgimento delle sue funzioni. L Agenzia si impegna a dare risposta alle segnalazioni del Garante del contribuente entro 30 giorni, inviando contestualmente copia della documentazione anche al Direttore Generale delle Finanze. ARTICOLO 4 IMPEGNI ISTITUZIONALI DEL MINISTERO 1. Il Dipartimento assicura l indirizzo, il coordinamento e l integrazione dei rapporti con le Agenzie Fiscali e con gli altri Enti che esercitano funzioni nei settori della fiscalità statale, nel rispetto dell autonomia gestionale, al fine di assicurare l efficace conseguimento degli obiettivi di politica fiscale ed il contenimento dei costi amministrativi. 2. Il coordinamento, il monitoraggio, il controllo e la vigilanza nei confronti dell Agenzia sono esercitati secondo le modalità descritte nell Allegato 1 Sistema di relazioni tra Ministero ed Agenzia e nell Allegato 4 Monitoraggio della gestione e verifica dei risultati allegati alla presente Convenzione. 3. Per il conseguimento degli obiettivi di cui all articolo 3 della presente Convenzione, il Dipartimento trasferisce le risorse disponibili sul capitolo 3890 stanziate dalla Legge di bilancio 2012, tenendo conto delle eventuali variazioni intervenute in corso d anno. Sulla base di documentate motivazioni, fermi restando i vincoli di finanza pubblica, saranno, inoltre, valutate ulteriori esigenze di risorse finanziarie, ai fini del mantenimento delle condizioni di equilibrio economico-finanziario dell Agenzia. 4. Per quanto concerne le risorse di cui al capitolo 3890, a seguito di specifica comunicazione da parte dell Agenzia sulla ripartizione effettuata ai sensi dell art. 60 del D.L. 112/2008, il Dipartimento trasferisce: 7

83 in due rate di uguale importo le risorse relative a spese per stipendi, retribuzioni e altre spese di personale stanziate sul piano gestionale 1, nonché le spese di funzionamento aventi natura obbligatoria ovvero non frazionabili in dodicesimi stanziate sul piano gestionale 2, da erogarsi la prima entro 10 giorni dalla ricezione del provvedimento di assegnazione delle risorse da Legge di bilancio emanato dal Sig. Ministro e la seconda il 1 luglio. In caso di ricorso all esercizio provvisorio da parte dell Agenzia, limitatamente alla durata dello stesso, il Dipartimento erogherà le somme in dodicesimi; in dodicesimi le risorse per le spese di funzionamento aventi natura non obbligatoria ovvero frazionabili. Il primo dodicesimo sarà erogato entro 10 giorni dalla ricezione del provvedimento di assegnazione delle risorse da Legge di Bilancio emanato dal Sig. Ministro. 5. Per la quota incentivante correlata alla verifica dei risultati dell anno 2011 ex articolo 59 del D.Lgs. 300/99, determinata nella misura prevista nell esercizio precedente, ferma restando la normativa vigente in materia di contrattazione integrativa e di costituzione di fondi, il Dipartimento trasferisce secondo le seguenti modalità: un acconto pari al 70% della quota incentivante prevista, entro il 28 febbraio dell anno successivo a quello di competenza. A tal fine, il Direttore dell Agenzia trasmette al Dipartimento, entro il 30 gennaio dell anno successivo a quello di competenza, una comunicazione secondo le modalità previste nell Allegato 3 Sistema incentivante e nell Allegato 4 Monitoraggio della gestione e verifica dei risultati ; il saldo spettante, entro il 30 luglio, previa informativa al Sig. Ministro della verifica dei risultati della gestione conseguiti nell anno precedente, in coerenza con il rispetto dei tempi previsti nell Allegato 4 Monitoraggio della gestione e verifica dei risultati. Il 70% dell importo della quota incentivante relativa al 2012 può essere anticipato dall Agenzia sulla base dell avanzamento dei risultati da conseguire nel medesimo anno in due rate, al 31 luglio ed al 30 novembre dell esercizio di competenza. L Agenzia si impegna a destinare gli importi di cui al presente punto 5 al miglioramento delle condizioni di funzionamento ed al potenziamento della struttura, nonché alla corresponsione di compensi incentivanti al personale dipendente, sulla base di 8

84 parametri attinenti all incremento della qualità e della produttività dell azione amministrativa. Le modalità per la ripartizione e la distribuzione al personale dipendente dei compensi incentivanti sono definite d intesa con le Organizzazioni sindacali. 6. Il Dipartimento trasferisce, altresì, all Agenzia per la competenza dell esercizio 2012 ed in un'unica soluzione: le eventuali integrazioni alle dotazioni di cui al punto 4 da determinarsi in applicazione dell articolo 1, comma 75, della Legge finanziaria 2006; le risorse relative alla rivalutazione ISTAT dei canoni di locazione connessi all utilizzo degli immobili conferiti nel Fondo Immobili Pubblici (FIP) e Patrimonio Uno, nonché le risorse atte a garantire gli interventi di manutenzione straordinaria degli immobili indicati; le risorse finanziarie in applicazione dell articolo 3, comma 165, della Legge finanziaria 2004, secondo le disposizioni dell articolo 67, comma 3, del D.L. 112/2008 nonché dell articolo 9, comma 33, del D.L. 78/ Gli importi di cui ai commi 3, 4, 5 e 6 sono erogati sul conto di Tesoreria unica n Agenzia delle Entrate presso la Banca d Italia, nel rispetto delle regole che disciplinano l esercizio della Tesoreria unica. 8. La gestione dei pagamenti relativi alla restituzione e rimborsi di imposte e relativi interessi di mora ed alle imposte sui beni dello Stato è affidata al Dipartimento. Resta a carico dell Agenzia la messa in atto delle procedure per la predisposizione degli schemi di decreto, degli ordini di accreditamento e/o di pagamento e degli schemi di richiesta di integrazione di somme e/o di variazioni compensative. ARTICOLO 5 MODIFICHE DELLA CONVENZIONE 1. Qualora nel corso di ciascun esercizio del triennio subentrino rilevanti mutamenti nel quadro economico nazionale ovvero modifiche normative, variazioni attinenti a significativi profili organizzativi ovvero variazioni delle risorse finanziarie rese disponibili 9

85 che incidano in maniera sostanziale sul conseguimento degli obiettivi del Piano delle attività, si provvede, su richiesta di una delle parti, a concordare le modifiche e le integrazioni necessarie alla presente Convenzione ed ai relativi adeguamenti annuali. Gli atti modificativi o integrativi, stipulati con le medesime modalità della presente Convenzione, devono prevedere la quantificazione dei relativi costi e, qualora comportino oneri aggiuntivi a carico del bilancio dello Stato, non possono essere approvati se non è intervenuta la variazione dei relativi stanziamenti. 2. Qualora nel corso della gestione si constatino avanzamenti anomali del livello di conseguimento degli obiettivi rispetto ai risultati pianificati ovvero si ritenga necessario modificare singoli obiettivi del Piano delle attività per cause diverse da quelle previste dal comma precedente, su richiesta di una delle parti, previo accordo tra Dipartimento ed Agenzia e a seguito di informativa al Sig. Ministro, si provvede alle necessarie modifiche della presente Convenzione senza ricorrere alle modalità di cui al comma 1. ARTICOLO 6 CONTROVERSIE 1. Nel caso di contestazioni sulla interpretazione e/o sull applicazione della Convenzione, con particolare riguardo alla fase di verifica dei risultati, ed in ogni altro caso previsto nella presente Convenzione, ciascuna parte comunica all'altra per iscritto l'oggetto e i motivi della contestazione. Le parti si impegnano ad esaminare congiuntamente la questione entro il termine massimo di 5 giorni lavorativi dalla comunicazione, al fine di comporre amichevolmente la vertenza. 2. Nell ipotesi di esito negativo del tentativo di composizione, la questione è rimessa alla valutazione di una commissione appositamente nominata e composta da: a) tre membri, nominati dal Ministro, tra i quali un magistrato o un professore universitario o una personalità con profilo equiparato che la presiede; b) il Direttore Generale delle Finanze; c) il Direttore dell Agenzia. 3. Sulla base delle conclusioni della commissione, il Ministro adotta una direttiva alla quale il Dipartimento e l Agenzia si conformano nelle proprie decisioni, anche in applicazione, se necessario, del principio di autotutela. 4. La commissione di cui al comma 2 del presente articolo opera gratuitamente. 10

86 5. Eventuali contestazioni in atto non pregiudicano in alcun modo la regolare esecuzione della Convenzione, né consentono alcuna sospensione delle prestazioni dovute dall una e dall altra parte. Per le questioni in contestazione, le parti si impegnano a concordare di volta in volta, in via provvisoria, le modalità di parziale esecuzione che meglio garantiscano il pubblico interesse e il buon andamento dell'attività amministrativa. 6. Salvo una diversa regolamentazione in specifici atti negoziali, le controversie insorte tra le Agenzie, ovvero tra le Agenzie e la Guardia di Finanza o gli altri Enti e Organi che operano nel settore della fiscalità statale sono sottoposte, in caso di esito negativo dei tentativi di amichevole componimento, al Ministro che adotta, nell esercizio delle sue funzioni sull intero settore, le iniziative idonee a risolvere la questione. Roma, li Il Ministro dell Economia e delle Finanze Il Direttore dell Agenzia 11

87 ALLEGATO 1 SISTEMA DI RELAZIONI TRA MINISTERO ED AGENZIA

88 INDICE 1. MODALITÀ DI ESERCIZIO DELLA FUNZIONE DI VIGILANZA 3 2. COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE 4 3. QUALITÀ DEI SERVIZI AI CONTRIBUENTI 5 4. SISTEMI INFORMATIVI 5 5. COOPERAZIONE AMMINISTRATIVA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E SCAMBIO DI INFORMAZIONI 7 6. COLLABORAZIONE OPERATIVA TRA MINISTERO ED AGENZIA 7 2

89 1. MODALITÀ DI ESERCIZIO DELLA FUNZIONE DI VIGILANZA Ferma restando l'alta Vigilanza del Ministro, il Dipartimento esercita la funzione di vigilanza di cui all'articolo 59, comma 3, lettera c), del D.Lgs. 300/99, attraverso il Servizio di Vigilanza costituto ai sensi dell articolo 14, comma 2, lettera l), del D.P.R. 43/2008, sulla base di un programma annuale teso a valutare le modalità complessive dell esercizio delle funzioni fiscali da parte dell Agenzia sotto il profilo della trasparenza, imparzialità e correttezza nell applicazione delle norme, con particolare riguardo ai rapporti con i contribuenti, nonché a quanto previsto dalla Legge 27 luglio 2000, n Al fine della valutazione, il Dipartimento esamina la conformità dell operato degli uffici in relazione ai suddetti profili, con primario riferimento ai rapporti con l utenza. Il Dipartimento realizza un sistema integrato delle informazioni, detto mappa dei rischi, finalizzato alla conoscenza del rischio di non conformità dell'esercizio delle funzioni fiscali da parte degli uffici dell Agenzia sotto i citati profili. A tal fine provvede, con il contributo dell Agenzia, alla definizione di appositi indicatori di rischio di non conformità. Il programma annuale dei procedimenti/processi dell Agenzia da sottoporre, a campione, a monitoraggio conoscitivo ai fini della valutazione complessiva dell esercizio delle funzioni fiscali è definito dal Dipartimento anche sulla base degli indicatori di rischio derivanti dalla suddetta mappa dei rischi e comunicato preventivamente all Agenzia. Le relative informazioni sono acquisite attraverso appositi questionari predisposti dal Dipartimento per l esame di procedimenti conclusi, che l Agenzia si impegna a far compilare e sottoscrivere dai responsabili dei procedimenti oggetto del campione e ad inoltrarli entro 60 giorni dalla richiesta. I procedimenti/processi/attività che in sede di analisi siano risultati maggiormente a rischio di non conformità possono essere oggetto di monitoraggio, oltre che con le modalità di cui al precedente comma, anche mediante specifiche richieste di informazioni. L Agenzia fornisce al Dipartimento l esito delle azioni correttive e di prevenzione intraprese a seguito delle segnalazioni del Dipartimento stesso, che viene acquisito anche ai fini dell aggiornamento della mappa dei rischi. In caso di mancato riscontro delle richieste informative nei termini concordati o di grave inerzia nell azione programmata, il Direttore Generale delle Finanze dispone l acquisizione delle informazioni richieste mediante accesso diretto alle strutture dell Agenzia, dandone preventiva comunicazione al Direttore della stessa. 3

90 Il Dipartimento annualmente riferisce all Autorità politica gli esiti delle attività di vigilanza svolte e degli interventi di miglioramento proposti. L Agenzia si impegna ad esercitare una funzione di controllo interno caratterizzata da indipendenza tecnica ed autonomia operativa ed a fornire al Ministro, per il tramite del Direttore Generale delle Finanze, una relazione annuale sugli esiti dell attività svolta sotto il profilo della trasparenza, dell imparzialità e della correttezza nell applicazione delle norme, con particolare riguardo ai rapporti con l utenza. Nell espletamento dell attività di controllo interno l Agenzia programma i propri interventi tenendo anche conto degli esiti dell attività di vigilanza svolta dal Dipartimento. 2. COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE Nella definizione dei programmi di comunicazione e relazione con i cittadini e i contribuenti, relativi alle materie di propria competenza, l Agenzia si uniforma a criteri definiti di concerto con il Dipartimento. Al fine di assicurare il coordinamento tra le strutture, l Agenzia si impegna a portare preventivamente a conoscenza del Portavoce del Ministro ogni rilevante iniziativa di comunicazione istituzionale. Il Dipartimento e l Agenzia realizzano forme di coordinamento permanente al fine di garantire la coerenza, la completezza e l integrazione delle rispettive iniziative di comunicazione, con particolare riguardo all elaborazione del Programma annuale di comunicazione ai sensi dell articolo 11, comma 1, della Legge 150/2000, alla realizzazione di campagne informative rivolte all opinione pubblica ed agli adempimenti per assicurare la presenza in rete dell Amministrazione finanziaria. Il Dipartimento e l Agenzia concordano altresì la costruzione di un sistema di rilevazione delle esigenze di informazione e comunicazione dei cittadini nonché di valutazione degli effetti delle attività realizzate. Nell ambito delle diverse presenze sulla rete internet afferenti al Ministero dell Economia e delle Finanze, il sito del Dipartimento svolge il ruolo di portale per tutta l Amministrazione finanziaria. In attuazione della Legge 4/2004, l Agenzia concorda con il Dipartimento i criteri per la rimozione delle barriere virtuali che possono limitare l accesso da parte dei soggetti diversamente abili ai contenuti dei rispettivi siti. 4

91 Il Dipartimento e l Agenzia partecipano congiuntamente, nelle forme da concordare, alle manifestazioni indicate nel Programma di comunicazione dell Amministrazione finanziaria, redatto ai sensi della Legge 150/ QUALITÀ DEI SERVIZI AI CONTRIBUENTI L Agenzia, sulla base dei criteri di coerenza metodologica e di rappresentatività statistica condivisi con il Dipartimento e richiamati nel documento Linee strategiche del sistema integrato DF - Agenzie fiscali per la rilevazione e valorizzazione delle percezioni e attese degli utenti dei servizi fiscali del dicembre 2008, conduce autonome indagini annuali di customer satisfaction sui servizi erogati nei diversi canali e nei confronti della generalità dei contribuenti ovvero di specifiche tipologie degli stessi. Nel comune intento del costante miglioramento dei rapporti Fisco - Contribuenti e allo scopo di valorizzare ogni iniziativa finalizzata alla tempestività, semplicità e chiarezza nella fruizione dei servizi di informazione e assistenza, l Agenzia assicura la sua collaborazione al Dipartimento - Direzione Comunicazione Istituzionale della Fiscalità - per un efficace monitoraggio e si impegna a promuovere la qualità di detti servizi e le iniziative di miglioramento, secondo le modalità concordate. 4. SISTEMI INFORMATIVI L Agenzia partecipa ai tavoli tecnici di coordinamento promossi dal Dipartimento per la definizione di strategie comuni volte ad assicurare l unitarietà, l interoperabilità e la sicurezza del Sistema Informativo della Fiscalità, nonché il continuo miglioramento dei servizi erogati, declinando i correlati obiettivi e le conseguenti azioni nei piani triennali per l informatica ed in quelli previsti nei contratti con il partner tecnologico. L Agenzia, nel presiedere il governo dello sviluppo e della gestione dell area di competenza del Sistema Informativo della Fiscalità, adotta le misure organizzative e tecnologiche ed attua, con quota parte delle risorse ad essa assegnate, gli interventi necessari per assicurare il raggiungimento degli obiettivi strategici suddetti. L Agenzia sviluppa e gestisce l area di competenza del Sistema Informativo della Fiscalità nel rispetto della normativa e degli standard vigenti, secondo gli indirizzi degli organi competenti assicurando il costante monitoraggio del Sistema medesimo, anche 5

92 attraverso la definizione, realizzazione ed implementazione, per la parte di competenza, di strumenti comuni di conoscenza e di analisi. Per l esercizio delle funzioni di coordinamento e monitoraggio del Sistema Informativo della Fiscalità proprie del Dipartimento, l Agenzia si impegna a trasmettere al Dipartimento il Piano Triennale ICT approvato dal Comitato di gestione dell Agenzia, le relazioni semestrali di monitoraggio e la Relazione annuale sullo stato di informatizzazione predisposte ed inviate a DigitPA. Inoltre, l Agenzia si impegna a trasmettere, ove necessario, ulteriori informazioni utili al governo del contratto quadro dei servizi. In attuazione della direttiva del Ministro dell Economia e delle Finanze, datata 23 gennaio 2008, per il potenziamento della gestione integrata delle banche dati della fiscalità, l Agenzia assicurerà al Dipartimento l accesso alle informazioni risiedenti nelle proprie banche dati della fiscalità nel rispetto dell autonomia gestionale e delle rispettive competenze. 5. COOPERAZIONE AMMINISTRATIVA Al fine di consentire lo svolgimento delle funzioni istituzionali di analisi, indagini e studi sulle politiche fiscali e sulla loro attuazione, attribuite al Dipartimento con l articolo 56, comma 1, lettera a) del D.Lgs. 300/99, trova applicazione la Direttiva del Ministro del 23 gennaio Il Dipartimento e l Agenzia definiscono, nell ambito dei tavoli tecnici di coordinamento, le azioni e gli interventi volti all integrazione delle banche dati dell Amministrazione Finanziaria ed all incremento della qualità dei flussi informativi. L Agenzia si impegna, ai fini suddetti, a fornire alle altre Agenzie e ad altre Pubbliche Amministrazioni, ove previsto dalla norma, le informazioni utili allo svolgimento dei loro compiti istituzionali per incrementare la tax compliance e migliorare la qualità dei servizi erogati ai contribuenti. I dati elementari sono forniti dall Agenzia a titolo gratuito. Gli eventuali costi relativi all elaborazione delle informazioni sono a carico della Struttura richiedente. L Agenzia, inoltre, fornisce tempestivamente al Dipartimento le informazioni necessarie per la valutazione e l attuazione delle politiche fiscali. Gli eventuali costi relativi all elaborazione delle informazioni sono a carico del Dipartimento. 6

93 L Agenzia, su richiesta del Ministero, assicura la sua collaborazione ai fini della predisposizione dei provvedimenti di legge, dei regolamenti in materia tributaria e delle istruttorie alle interrogazioni parlamentari ed ai ricorsi presentati ai vari organismi giurisdizionali, anche nel settore della fiscalità internazionale COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E SCAMBIO DI INFORMAZIONI L Agenzia attua lo scambio di informazioni con le strutture degli altri Stati membri dell Unione Europea nonché con le strutture dei Paesi terzi interessati nel campo della fiscalità diretta e indiretta. L Agenzia provvede, altresì, agli adempimenti necessari per l attuazione della mutua assistenza per il recupero crediti e per il relativo scambio di informazioni con i Paesi interessati. L Agenzia assicura tempestività nell adempimento alle richieste di assistenza secondo le modalità previste dalla normativa comunitaria e internazionale. Ai fini della puntuale informazione sulle attività di cooperazione internazionale svolte nel campo dell imposizione indiretta-iva, l Agenzia si impegna ad aggiornare tempestivamente il sistema della banca dati del Central Liaison Office C.L.O. Ai fini della puntuale informazione sulle attività di cooperazione internazionale svolte nell'ambito delle imposte dirette e del recupero crediti, l Agenzia fornisce: in materia di imposte dirette dati statistici sull attività svolta su base trimestrale e annuale; in materia di recupero crediti con cadenza semestrale dati statistici sull attività svolta e con cadenza annuale dati analitici, comprensivi dei principali esiti; segnalando eventuali criticità. 6. COLLABORAZIONE OPERATIVA TRA MINISTERO ED AGENZIA Fermo restando quanto disposto in materia di assegnazione di personale agli Uffici di diretta collaborazione dal D.P.R. 227/2003 concernente il Regolamento di organizzazione degli Uffici di diretta collaborazione del Ministro anche se la richiesta riguarda personale con qualifica dirigenziale, il Dipartimento, nonché le Strutture deputate a svolgere funzioni generali di supporto all Amministrazione economico-finanziaria, 7

94 possono chiedere, per il perseguimento dei propri fini istituzionali, la collaborazione dell Agenzia, nonché avvalersi del contributo di singole professionalità ad essa appartenenti. Il distacco di personale dell Agenzia può riguardare, per ciascun anno del triennio, un numero massimo pari allo 0,75% dei dipendenti in servizio presso la stessa. L Agenzia accoglie la richiesta del Dipartimento, salvo particolari e motivate esigenze di permanenza di tale personale presso sedi particolarmente carenti. L Agenzia e il Dipartimento in occasione delle procedure di interpello concorderanno di volta in volta il coefficiente di personale per il quale, considerate le esigenze di servizio, potrà cessare la posizione di distacco. L Agenzia, per il conseguimento di obiettivi specifici che necessitano dell apporto di professionalità particolari, può richiedere il distacco di personale del Ministero. Le richieste sono accolte, salvo specifiche esigenze di servizio. Le richieste di personale da parte dell Agenzia saranno oggetto di specifica definizione nell ambito del budget di ciascuno degli esercizi del triennio cui la presente Convenzione fa riferimento. Gli oneri relativi alla parte fissa della retribuzione del personale distaccato, inclusa l indennità di amministrazione, rimangono a carico dell Ente di provenienza. La retribuzione variabile è a carico dell Ente presso il quale avviene il distacco. Ove trattasi di personale dirigenziale assegnato agli Uffici di diretta collaborazione il trattamento economico resta a carico dell Agenzia per l intero periodo dell incarico. In materia di candidature alle opportunità di lavoro presso la Commissione Europea per i posti END, il relativo nulla osta dovrà essere rilasciato sia dall Amministrazione dove il candidato presta servizio sia dall Amministrazione di provenienza, mentre, per i tirocini brevi e gli stage strutturali il relativo nulla osta sarà rilasciato dall Amministrazione dove il candidato presta servizio. Durante il periodo di permanenza presso la Commissione Europea per i posti END, per gli stage strutturali e per i tirocini brevi, l Amministrazione di provenienza del candidato continuerà ad assicurare il pagamento della retribuzione e degli oneri previdenziali ed assicurativi, mentre l Amministrazione dove presta servizio il candidato assicurerà l eventuale retribuzione variabile. 8

95 Il personale di cui all articolo 14, comma 5, della Legge 266/1999, transitato nei ruoli del personale del Ministero dell Economia e delle Finanze, può essere assegnato a sedi territoriali dell Agenzia, nei limiti di un contingente definito annualmente di concerto con l Agenzia e secondo modalità con essa concordate. 9

96 ALLEGATO 2 PIANO DELL AGENZIA

97 INDICE Premessa Area strategica 1 - Prevenzione e contrasto all evasione Area strategica 2 Servizi resi ai contribuenti e alla collettività Area strategica 3 Attività di governo e di supporto Strategia in materia di risorse umane Formazione Consistenza media del personale Ore lavorabili pro capite Previsione consistenza iniziale e finale del personale Risorse umane per Processo Politica degli Investimenti Sintesi del Piano degli Investimenti Prospetto dei costi di funzionamento

98 Premessa La missione istituzionale dell Agenzia delle Entrate, così come enunciata dall art. 62 del D. Lgs. n. 300/99, è il perseguimento del massimo livello di adempimento spontaneo degli obblighi fiscali, c.d. tax compliance. In tale prospettiva, la Convenzione triennale per gli esercizi tra il Sig. Ministro dell Economia e delle Finanze e l Agenzia è lo strumento negoziale in cui sono delineati i reciproci impegni volti ad assicurare il conseguimento degli obiettivi strategici di politica fiscale e di gestione tributaria indicati nell Atto di indirizzo. Il recupero dell evasione fiscale rappresenta uno strumento essenziale per migliorare l'efficienza del sistema economico che costituisce un impegno ineludibile da realizzare migliorando la trasparenza fiscale e il rapporto tra fisco e cittadini. In questo l Agenzia è chiamata a svolgere un ruolo centrale. Sotto il profilo organizzativo l Agenzia, nel prossimo triennio, potrà cogliere appieno i risultati positivi derivanti dal nuovo assetto creato sul territorio con l istituzione delle Direzioni provinciali in luogo degli Uffici locali, finalizzato a ottimizzare le attività di recupero dell evasione fiscale e di servizio ai contribuenti. In ottica operativa l azione dell Agenzia si svilupperà lungo tre direttrici: le attività di controllo volte a prevenire e contrastare l evasione, i servizi e l assistenza ai contribuenti e le funzioni trasversali di governo e supporto; a tali ambiti corrispondono le tre aree strategiche rappresentate nel presente Piano dell Agenzia. Per ognuna di esse vengono individuati: gli obiettivi da perseguire, stabiliti in coerenza con le direttive politiche e volti a soddisfare le attese dei diversi portatori di interesse; i fattori critici di successo da presidiare al fine di raggiungere gli obiettivi stessi; gli indicatori individuati per misurare i risultati ottenuti dall Agenzia in termini qualitativi e/o quantitativi. Si riportano, di seguito, le valutazioni che hanno condotto alla definizione delle attività previste nel Piano dell Agenzia. L allegato 4 Monitoraggio della gestione e verifica dei risultati, contiene le ulteriori 3

99 informazioni gestionali, logicamente derivate dal contenuto del Piano, che l Agenzia è tenuta a fornire al Dipartimento. 4

100 1. Area strategica 1 - Prevenzione e contrasto all evasione Le strategie adottate dall Agenzia per quest area si fondano, fin dal 2009, sull assunto che, per rendere sempre più proficua l attività di accertamento, sia necessario effettuare uno studio preventivo delle realtà verso cui rivolgere in modo mirato gli sforzi dell azione di controllo, così da poter adottare metodologie di intervento differenziate e calibrate in riferimento alle diverse categorie di contribuenti. Tale esigenza viene avvertita ancor più nell attuale contesto in cui il Paese è chiamato a consolidare il proprio percorso di risanamento finanziario. Un importanza rilevante sarà, pertanto, dedicata all analisi e alla valutazione del rischio di evasione e/o di elusione, considerando anche le tipicità territoriali al fine di selezionare le posizioni da sottoporre a controllo con riferimento a ciascuna macrotipologia di contribuenti. Il trend rilevato negli anni precedenti e le prime analisi dei risultati conseguiti dall Agenzia nel 2011 testimoniano un netto miglioramento della qualità e, quindi, dell efficacia della complessiva azione di contrasto agli inadempimenti tributari. In coerenza con le linee strategiche sopra delineate, le attività dell Agenzia nel 2012 saranno rivolte verso un azione sempre più incentrata sulla qualità dei controlli piuttosto che sull incremento quantitativo dei volumi, imprimendo nel contempo un incisiva capacità di dissuasione. A tal fine l Agenzia continuerà ad avvalersi degli strumenti a disposizione dell Amministrazione finanziaria. Tra questi, in virtù delle modifiche apportate all articolo 38, commi 4 e 5 del D.P.R. n. 600/73, proseguirà l utilizzo dell istituto dell accertamento con la determinazione sintetica del reddito, recependo il mutato contesto socio-economico in cui si manifesta la capacità di spesa del contribuente. Analogamente, il nuovo c.d. redditometro - che l Agenzia sta mettendo a punto è incentrato sul concetto di spesa effettiva e si propone sia come uno strumento di compliance, che permette al contribuente di valutare autonomamente la coerenza tra le spese effettuate e il reddito dichiarato, sia come uno strumento di supporto per l accertamento. Tale strumento sarà operativo entro il 1 semestre del corrente anno. Ulteriori indicazioni sui soggetti da sottoporre a controllo verranno fornite anche dall obbligo della comunicazione telematica delle operazioni rilevanti ai fini IVA, il c.d. 5

101 spesometro. Tutte le operazioni attive e passive per le quali vi è l obbligo di emissione della fattura dovranno essere comunicate all Agenzia, senza più la limitazione dei euro. Gli elementi acquisiti confluiranno in un apposita banca dati e, tramite gli incroci con le altre informazioni contenute nell Anagrafe tributaria, saranno posti a confronto con i redditi dichiarati. Novità sono previste anche dall art. 11, comma 2, della Legge 214/2011 in merito alla comunicazione di informazioni contenute nell Archivio dei rapporti finanziari. L Agenzia potrà conoscere i saldi e i movimenti finanziari con l evidenza del totale dare e avere, all esclusivo fine di individuare posizioni a più alto rischio di evasione da segnalare per i necessari controlli. Per i soggetti di grandi dimensioni viene estesa la platea di quelli interessati dall istituto del tutoraggio, che riguarderà tutti quelli con volume d affari o ricavi non inferiori a 100 milioni di euro. Continuerà, inoltre, la strategia basata sulla ricerca di un dialogo con le grandi realtà aziendali, finalizzato alla prevenzione piuttosto che alla repressione delle violazioni fiscali, mediante il confronto preventivo su tematiche di particolare impatto. Immutato impegno sarà rivolto a tutte le possibili forme di collaborazione e coordinamento con gli altri attori della fiscalità; in particolare si svilupperanno ulteriormente le sinergie prodotte da scambi di informazioni e di dati con l INPS, al fine di contrastare il fenomeno del sommerso e della indebita percezione di prestazioni sociali agevolate e si darà maggior impulso alla partecipazione dei Comuni all azione di contrasto all evasione, utilizzando le segnalazioni qualificate per far emergere maggiori imponibili fiscali e contributivi. Al fine di rafforzare l'azione di contrasto al fenomeno dei c.d. paradisi fiscali, agli arbitraggi fiscali internazionali e alle delocalizzazioni in Paesi a fiscalità privilegiata, proseguirà la collaborazione amministrativa con gli altri Stati e lo scambio reciproco di informazioni nonché la cooperazione con la Guardia di Finanza. Con quest ultima verrà, altresì, garantito il consueto coordinamento operativo in merito alle attività istruttorie esterne programmate a livello provinciale. Per assicurare l effettiva riscossione delle somme dovute all erario, l Agenzia opererà in stretto coordinamento con le Società del gruppo Equitalia; nel 2012 si produrranno i primi effetti positivi, in termini di velocità ed efficienza della riscossione, derivanti dall esecutività degli avvisi di accertamento emessi dall Agenzia. 6

102 Sarà, infine, assicurato il consueto impegno verso la diminuzione della conflittualità nei rapporti con i contribuenti attraverso un attento esame preventivo della sostenibilità delle controversie e dando ulteriore impulso agli istituti deflativi del contenzioso, anche grazie alla mediazione, introdotta di recente nell ordinamento. Saranno potenziate le funzioni di indirizzo, coordinamento e analisi del rischio di soccombenza svolte dalle strutture di vertice in materia di contenzioso, garantendo, nel contempo, il presidio del processo tributario e fornendo un importante contributo alla realizzazione e allo sviluppo del processo telematico. 7

103 2. Area strategica 2 Servizi resi ai contribuenti e alla collettività Le iniziative che l Agenzia intende realizzare nel corso del 2012 per migliorare l assistenza offerta ai contribuenti sono volte a incrementare la gamma di servizi ai cittadini, favorendo indirettamente l incremento del livello di adempimento spontaneo degli obblighi tributari e garantendo un sempre più efficace presidio della tempestività ed efficacia dei servizi, monitorandone le diverse tipologie anche al fine di comprendere meglio i bisogni degli utenti. In tal senso proseguiranno le attività di ottimizzazione della modulistica sulla base delle direttrici già sperimentate dal 2010: semplificazione dei modelli e del linguaggio utilizzato, maggiore sforzo interpretativo, possibilità di presentare la dichiarazione IVA svincolata dal Mod. Unico, utilizzo di nuove soluzioni informatiche per le dichiarazioni delle persone fisiche e degli enti, adozione dello standard XML anche per i flussi informativi relativi al mod In tema di liquidazione automatizzata delle dichiarazioni l Agenzia, in linea con i termini previsti dall art. 36-bis del D.P.R. n. 600/1973 e dall art. 54-bis del D.P.R. n. 633/1972, persegue l obiettivo di consentirne l ultimazione entro l inizio del periodo di presentazione delle dichiarazioni relative all anno successivo. Ciò anche nell ottica di incrementare l efficienza e la tempestività nell erogazione dei rimborsi. A tal fine sarà garantita la liquidazione ed erogazione dei rimborsi fino a concorrenza delle somme stanziate nel bilancio dello Stato. Sono previste anche innovazioni in materia di dichiarazione di successione e di registrazione degli atti privati. In particolare, relativamente alla registrazione di atti privati, saranno evoluti gli applicativi disponibili al fine di rendere più snelli e fruibili i servizi di registrazione e trasmissione massiva dedicati agli intermediari e ai soggetti obbligati alla registrazione telematica. Si interverrà, inoltre, in materia di atti giudiziari per automatizzarne ulteriormente la gestione con l obiettivo di giungere, a regime, alla registrazione telematica degli stessi. Altre iniziative che si inseriscono nell ambito della strategia di miglioramento dei servizi sono: - il potenziamento dei servizi di assistenza telefonica; - l avvio del Centro Operativo di Cagliari, che in una prima fase svolgerà la stessa tipologia di lavorazioni di quelle dell omologo Centro di Venezia e, in una seconda 8

104 fase, la gestione delle imposte sulle assicurazioni, quella delle dichiarazioni di successione nonché il controllo dei contratti di locazione pluriennali. Particolare attenzione sarà rivolta a rendere sempre più agevole la fruizione dei servizi offerti ai cittadini, al fine di ridurre gli oneri a loro carico; in questa direzione proseguiranno iniziative già intraprese tra le quali: - l innalzamento del livello di assistenza a distanza mediante il potenziamento dei canali Civis e posta elettronica certificata; - il miglioramento della qualità del processo di gestione delle dichiarazioni e dell attività di controllo preventivo delle comunicazioni di irregolarità, per limitare il numero di quelle successivamente annullate che possono tradursi in potenziali disagi per i cittadini. Il testo della nuova Carta dei Servizi è stato predisposto ma, in considerazione del fatto che la CIVIT ha emanato nuove delibere in particolare la n. 3/2012 che definisce le Linee guida per il miglioramento degli strumenti per la qualità dei servizi pubblici si è resa necessaria una revisione del documento per assicurarne la coerenza con la suddetta delibera. Si sta inoltre valutando l opportunità di condividere la nuova Carta dei Servizi con organizzazioni rappresentative di utenti e consumatori. Un adeguato livello di soddisfazione degli utenti sarà assicurato effettuando, laddove possibile, operazioni in tempo reale e migliorando il livello qualitativo dei servizi resi, anche attraverso la revisione periodica e l innalzamento progressivo degli standard di qualità. A tal riguardo, nel 2012, verrà avviata l attività di rilascio di alcune certificazioni on line. Sempre nel 2012 l Agenzia si impegna ad avviare il nuovo regime premiale della trasparenza previsto dal decreto c.d. Salva Italia (D.L. 201/2011, art. 10): un obiettivo teso a rafforzare il rapporto di fiducia tra contribuente e Amministrazione finanziaria. L Agenzia proseguirà l attività di vigilanza sugli intermediari Entratel; i controlli riguarderanno in particolare i Caf-imprese, i Caf-dipendenti e i professionisti che svolgono assistenza fiscale. Per quanto riguarda l attività di interpretazione delle norme tributarie, l uniforme applicazione delle stesse sarà garantita mediante l emanazione di atti di prassi (circolari e risoluzioni) e di istruzioni operative. L Agenzia assicurerà, inoltre, la tempestiva risposta alle istanze di interpello proposte dai contribuenti concernenti l applicazione delle disposizioni tributarie a casi concreti e personali, qualora vi siano obiettive condizioni di 9

105 incertezza sulla corretta interpretazione delle disposizioni stesse. Infine, sarà garantita risposta alle richieste di consulenza giuridica relative a questioni di interesse generale proposte dalle Associazioni di categoria, dagli Ordini professionali, dagli Enti pubblici e dagli Uffici dell Amministrazione finanziaria. 10

106 3. Area strategica 3 Attività di governo e di supporto L Agenzia ha portato a termine nel 2010 una profonda riorganizzazione concepita allo scopo di concentrare le attività di controllo presso sedi uniche provinciali, specializzando le professionalità disponibili per tipologia di contribuenti e aumentando l efficienza delle strutture per innalzare ulteriormente la qualità e l efficacia dell azione accertatrice. La presenza di numerosi punti di assistenza diffusi sul territorio e l estensione degli strumenti telematici hanno garantito, parallelamente, la più ampia disponibilità verso le esigenze dei contribuenti. Dopo un primo periodo di assestamento, fisiologicamente conseguente ad ogni importante modifica strutturale, nel 2012 si dispiegheranno tutti gli effetti positivi della nuova organizzazione. Le attività formative perseguiranno due obiettivi principali, interdipendenti e complementari: la crescita professionale del personale e lo sviluppo aziendale, innescando un circolo virtuoso tra apprendimento individuale e apprendimento organizzativo. In questo modo l organizzazione offre ai partecipanti più canali per accrescere le conoscenze e tradurle in azione e, allo stesso tempo, i partecipanti condividono con i colleghi le conoscenze apprese diffondendole nel contesto organizzativo. In aggiunta alle consuete iniziative dedicate alle tematiche tributarie, saranno organizzati interventi formativi in materia di organizzazione, gestione e sviluppo del personale, finalizzati al consolidamento del modello funzionale delle Direzioni provinciali. In particolare si continuerà a misurare anche i ritorni della formazione, tramite l applicazione a diversi corsi del sistema di valutazione dell efficacia. Proseguiranno le attività di controllo interno all Agenzia, volte ad assicurare regolarità, efficacia ed efficienza dell azione amministrativa. Continuerà il presidio delle funzioni dell audit indirizzate all individuazione e alla prevenzione dei rischi relativi ai processi aziendali e si manterranno le sistematiche verifiche presso le strutture territoriali per la valutazione della concreta applicazione delle misure di tutela. Nel settore informatico l Agenzia garantirà l adesione al Sistema pubblico di Connettività che prevede l interoperabilità, la cooperazione applicativa e la connettività dei diversi sistemi informativi delle amministrazioni pubbliche. In particolare continuerà la cooperazione applicativa e lo scambio di dati con l INPS. Per i Comuni sono stati già realizzati nuovi servizi o modificati quelli esistenti, per assicurare il necessario supporto nell ambito del nuovo ruolo che essi assumono nel contesto della partecipazione alle 11

107 attività di contrasto all evasione fiscale e contributiva. È in via di perfezionamento il nuovo Contratto quadro, per il periodo , tra l'amministrazione finanziaria e la Sogei, con un rilevante cambio di impostazione focalizzata sugli obiettivi dell'azione amministrativa attraverso una modifica del rapporto Amministrazione - Sogei maggiormente rivolto verso la semplificazione e il raggiungimento degli obiettivi. Saranno, infine, garantite le funzioni di approvvigionamento e logistica continuando nell opera di razionalizzazione degli spazi volta ad adeguare l assetto strutturale al nuovo modello organizzativo e a migliorarne ulteriormente le prestazioni. 12

108 Dimensione BSC AREA STRATEGICA 1 - PREVENZIONE E CONTRASTO ALL EVASIONE Impatto stakeholder Obiettivi e relativi FCS Indicatori Risultato atteso Collettività / Unione Europea Obiettivo: Consolidamento delle entrate derivanti dalla Conseguimento delle previsioni di entrata 1 ( /mld.) complessiva azione di controllo Imprese di grandi dimensioni sottoposte a tutoraggio ai sensi dell art. 27, commi 9-11, del decreto legge n / O FCS 1 Aumentare l efficacia dissuasiva dei controlli in ragione dell analisi di rischio Numero complessivo di accertamenti ai fini IIDD, IVA, 3, costante costante IRAP e Imposta di Registro Numero di accertamenti nei confronti dei grandi contribuenti 5 OBIETTIVO INCENTIVATO costante rispetto alla platea costante rispetto alla platea Numero di accertamenti nei confronti di imprese di costante costante medie dimensioni Numero di accertamenti di iniziativa nei confronti degli costante costante esercenti attività d impresa, arti o professioni 1 Obiettivo di riscossione complessiva comprendente le principali entrate erariali che affluiscono al bilancio dello Stato (IRPEF, IRES, IVA e Registro) e quelle non erariali (IRAP e addizionali regionale e comunale all IRPEF) sia a seguito di versamenti diretti che da riscossione a mezzo ruolo derivanti dalla complessiva azione dell Agenzia per il contrasto degli inadempimenti tributari dei contribuenti (accertamento, controllo formale e liquidazione automatizzata delle dichiarazioni). 2 Imprese di grandi dimensioni (con volume d affari o di ricavi non inferiore a 100 milioni di euro) per le quali viene effettuata la valutazione del rischio di evasione. 3 Accertamenti ai fini delle imposte dirette, dell imposta sul valore aggiunto e dell imposta regionale sulle attività produttive, nonché accertamenti di atti e di dichiarazioni soggetti a registrazione. Sono esclusi gli accertamenti parziali automatizzati (art. 41-bis del DPR n. 600/73) gestiti tramite la procedura GIADA e gli atti di contestazione. 4 Anche alla luce della contrazione di risorse in atto, l azione dell Agenzia sarà orientata a realizzare volumi di produzione tendenzialmente in linea nel triennio, aumentando però l efficacia in termini di riscossione. 5 Soggetti con volume d affari, ricavi o compensi non inferiore a 100 milioni di euro. 6 Imprese con volume d affari o di ricavi superiore a ma inferiore a 100 milioni di euro. 7 Sub-obiettivo riferibile agli accertamenti eseguiti nei confronti di tutte le tipologie di imprese (grandi, medie e piccole) e di professionisti. Sono esclusi gli accertamenti a cui sono collegati processi verbali di constatazione di organismi esterni all Agenzia. 13

109 Dimensione BSC AREA STRATEGICA 1 - PREVENZIONE E CONTRASTO ALL EVASIONE Impatto stakeholder Obiettivi e relativi FCS Indicatori Risultato atteso O O O FCS 1 Aumentare l efficacia dissuasiva dei controlli in ragione dell analisi di rischio FCS 2 Ridurre la conflittualità nei rapporti con i contribuenti assicurando ulteriore impulso agli istituti deflativi del contenzioso FCS 3 Aumentare la sostenibilità della pretesa tributaria Numero di accertamenti effettuati sulla base della determinazione sintetica del reddito delle persone fisiche (in base ad elementi indicativi di capacità contributiva) OBIETTIVO INCENTIVATO Numero di accertamenti assistiti da indagini finanziarie OBIETTIVO INCENTIVATO Percentuale di istanze di mediazione esaminate tempestivamente, ovvero entro 90 giorni dalla proposizione, rispetto al numero delle istanze presentate 8. Percentuale di costituzioni in giudizio in CTP sui ricorsi notificati dai contribuenti a decorrere dal 01/11 dell'anno precedente fino al 31/10 dell'esercizio corrente 9 OBIETTIVO INCENTIVATO costante costante costante costante 90% % costante costante Percentuale di costituzioni in giudizio in CTR sui ricorsi notificati dai contribuenti a decorrere dal 01/11 dell'anno 96% costante costante precedente fino al 31/10 dell'esercizio corrente 9 Percentuale di partecipazione a pubbliche udienze rispetto al numero di controversie discusse 10,11 OBIETTIVO INCENTIVATO 96% costante costante 8 L'indicatore è espresso in termini percentuali (numero delle istanze trattate/numero delle istanze presentate al netto di quelle improponibili) x 100. Per istanze trattate si intendono quelle concluse con accordo di mediazione, provvedimento di accoglimento o provvedimento di diniego. Per istanze improponibili si intendono quelle non rientranti nell ambito di applicazione dell articolo 17-bis del D.Lgs. n. 546 del Il periodo di osservazione per il 2012 va dal 1 aprile 2012 al 2 ottobre 2012 (a regime dal 3 ottobre 201X al 2 ottobre 201X+1). 9 Il risultato atteso è preventivato nel presupposto che il numero dei ricorsi notificati e quello delle udienze fissate non sia superiore, a parità di risorse, al corrispondente numero medio annuale di ricorsi e udienze rispettivamente presentati e tenute nel biennio precedente. 10 La percentuale è calcolata al netto delle udienze nelle quali non è rilevante la presenza dell'ufficio (ad esempio, in presenza di cessata materia del contendere o altre ipotesi di estinzione del giudizio) o per cause non dipendenti dall'ufficio (rinvio, impossibilità a raggiungere la Commissione, ecc.) e tiene conto della circostanza che nel processo tributario rilevano le difese scritte ed i documenti depositati. 11 Considerato inoltre che va garantita la sistematica e qualificata presenza in udienza, sulla base di criteri di efficienza, efficacia ed economicità, tenendo conto soprattutto dell interesse economico in contestazione, il risultato atteso si riferisce alle liti discusse in pubblica udienza con valore superiore a euro. 14

110 Dimensione BSC AREA STRATEGICA 2 - SERVIZI RESI AI CONTRIBUENTI E ALLA COLLETTIVITA Impatto stakeholder Obiettivi e relativi FCS Indicatori Risultato atteso Contribuente Obiettivo: Semplificare gli adempimenti e migliorare la qualità del servizio reso Numero di risposte telefoniche fornite OBIETTIVO INCENTIVATO Numero di risposte fornite in forma scritta (sms, web-mail) OBIETTIVO INCENTIVATO costante costante incremento incremento Mantenimento della percentuale delle comunicazioni di irregolarità annullate 20% costante costante Q O FCS 1 Differenziare ed innovare i servizi ai contribuenti FCS 2 Migliorare la qualità dei processi di gestione delle dichiarazioni e di erogazione dei rimborsi Risultati dell indagine di customer satisfaction sui seguenti servizi fruibili via internet: - compilazione di dichiarazioni on line - pagamento F24 telematico - locazioni web Numero di lavorazioni CIVIS effettuate OBIETTIVO INCENTIVATO Pubblicazione della nuova Carta dei servizi Numero di interventi effettuati nei confronti degli intermediari Entratel Mantenere lo standard del processo di liquidazione automatizzata Controlli preventivi di qualità sulle comunicazioni di irregolarità OBIETTIVO INCENTIVATO 3,0-3,5 (su una scala da 1 a 6) incremento incremento entro il 31/12/ incremento incremento 60% a.i % a.i % a.i % a.i % a.i % a.i costante costante 15

111 Dimensione BSC AREA STRATEGICA 2 - SERVIZI RESI AI CONTRIBUENTI E ALLA COLLETTIVITA Impatto stakeholder Obiettivi e relativi FCS Indicatori Risultato atteso O FCS 2 Migliorare la qualità dei processi di gestione delle dichiarazioni e di erogazione dei rimborsi Istruire i rimborsi Imposte Dirette 12 OBIETTIVO INCENTIVATO Istruire i rimborsi IVA 70% fino all anno d imposta % fino all anno d imposta % dell anno d imposta % fino all anno d imposta % fino all anno d imposta % dell anno d imposta Il risultato atteso non tiene conto delle funzioni assegnate all Agenzia in materia di rimborsi da norme particolari quali la deducibilità dell IRAP dalle imposte dirette e l IRAP professionisti. L istruttoria dei rimborsi prevede che per ogni richiesta di rimborso sia completato il lavoro di verifica della spettanza e di registrazione dell esito dello stesso. I volumi di produzione rimborsi imposte dirette sono determinati sulla base delle risultanze evidenziate nella tabella seguente: Anno Imposta Numero Rimborsi STOCK RIMBORSI IMPOSTE DIRETTE AL (*) (Valori espressi in euro) RIMBORSI DA LAVORARE RIMBORSI LAVORATI DA PAGARE STOCK TOTALE Importo Capitale Richiesto Importo Interessi Numero Rimborsi Importo Capitale Richiesto Importo Interessi (*) Il numero dei rimborsi da lavorare contiene la somma di: a) rimborsi presenti a sistema da lavorare al ; b) rimborsi presenti nei quadri RX delle dichiarazioni, liquidati con un importo a rimborso maggiore di zero (per l'anno d'imposta 2010 sono stati considerati i dati relativi ai rimborsi dichiarati). Nella tabella soprastante non sono stati inseriti i rimborsi IRAP dei professionisti (sia da lavorare che da pagare) né i rimborsi IRPEF e IRES derivanti dalla deducibilità del 10% dall IRAP, caricati nel corso del 2010, che sono in fase di analisi istruttoria da parte degli uffici per verificarne l effettiva debenza. Si precisa che in tale ultima fattispecie rientrano 2,4 milioni di posizioni per un importo totale richiesto pari a circa 1,65 miliardi di euro. 16 Numero Rimborsi Importo Capitale Richiesto Importo Interessi Fino al , , , , , ,05 Dal 1998 al , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,87 0, , , ,10 0,00 0 0,00 0, ,10 0,00 Totale , , , , , ,71

112 Dimensione BSC AREA STRATEGICA 2 - SERVIZI RESI AI CONTRIBUENTI E ALLA COLLETTIVITA Impatto stakeholder Obiettivi e relativi FCS Indicatori Risultato atteso Q Q FCS 3 Presidiare e qualificare l attività di interpretazione delle norme tributarie FCS 4 Promuovere l immagine, l autorevolezza ed il ruolo dell Agenzia Percentuale di documenti interpretativi emanati entro il 60 giorno antecedente alla data di applicazione delle 100% costante costante norme tributarie di maggiore interesse 13 Percentuale delle risposte rese alle istanze di interpello nei termini 13 OBIETTIVO INCENTIVATO 100% costante costante Percentuale dei pareri resi in relazione a richieste di consulenza pervenute da Associazioni di categoria, Ordini professionali, Enti pubblici e Uffici 90% costante costante dell Amministrazione finanziaria 13 Numero delle iniziative con gli istituti scolastici di ogni ordine e grado finalizzate alla diffusione della cultura della legalità fiscale tra le giovani generazioni, anche attraverso la diffusione di materiale divulgativo costante costante 13 Il risultato atteso è preventivato nel presupposto che il numero dei prodotti non sia superiore, a parità di risorse, alla media aritmetica dei prodotti rendicontati nel biennio precedente. 17

113 Dimensione BSC AREA STRATEGICA 3 - ATTIVITA DI GOVERNO E SUPPORTO Risultato atteso Impatto stakeholder Obiettivi e relativi FCS Indicatori Contribuente Obiettivo: Garantire lo sviluppo organizzativo e il consolidamento del modello manageriale Numero di edizioni di corsi a cui è applicato il sistema di valutazione dell efficacia della formazione C C E FCS 1 Garantire la crescita e lo sviluppo delle risorse umane FCS 2 Qualificare le infrastrutture immobiliari e il patrimonio delle applicazioni informatiche FCS 3 Correttezza e tempestività delle operazioni di pagamento in ragione dell elevato numero delle transazioni effettuate Numero di partecipanti al percorso formativo per addetti alla riscossione descritto nel catalogo corsi allegato al piano di formazione Numero di partecipanti al percorso formativo per addetti all attività di contenzioso descritto nel catalogo corsi allegato al piano di formazione OBIETTIVO INCENTIVATO Numero di partecipanti al percorso formativo per addetti ai rimborsi IVA descritto nel catalogo corsi allegato al piano di formazione Indicatore di performance sugli investimenti informatici Percentuale di reclami ricevuti dai fornitori rispetto al numero delle operazioni di pagamento effettuate OBIETTIVO INCENTIVATO Definizione del nuovo indicatore 2% - - Verifica dei risultati raggiunti e valutazione eventuali margini di miglioramento - 18

114 Dimensione BSC AREA STRATEGICA 3 - ATTIVITA DI GOVERNO E SUPPORTO Risultato atteso Impatto stakeholder Obiettivi e relativi FCS Indicatori E Q FCS 4 Consolidare i risultati conseguiti, in termini economici, attraverso l applicazione di logiche di cost saving, definendo sulla base dell esperienza già consolidata i criteri nell applicazione delle strategie di approvvigionamento FCS 5 Identificare e prevenire i rischi relativi ai processi di missione ed alla sicurezza. Verificare la validità dei presidi di controllo attuati Mantenimento dello standard sugli oneri di gestione 14 Numero di interventi di audit e sicurezza sulle strutture periferiche Definizione dei criteri di mantenimento costante costante 14 Ad invarianza di scenario e a prezzi costanti. 19

115 4. Strategia in materia di risorse umane L elevata complessità tecnica delle attività gestite dall Agenzia richiede risorse umane fortemente specializzate. Per questo motivo negli anni l Agenzia ha realizzato un consistente incremento delle professionalità di più alto profilo, riservando le assunzioni solo al personale della III area. Nel prossimo triennio, per effetto delle nuove disposizioni in materia pensionistica, si prevede una sensibile riduzione del numero delle cessazioni dal servizio, il cui trend fino al 2011 si è attestato su circa unità all anno. Si prevede che negli anni lasceranno l Agenzia complessivamente unità. Le norme attualmente in vigore in materia di turn-over consentono un rimpiazzo estremamente limitato pari, per il 2012 e il 2013, al 20% delle uscite dell anno precedente e della relativa spesa; la percentuale sale al 50% per il A completamento delle assunzioni autorizzate negli anni precedenti, nel 2012 saranno assunte 220 unità di II area da destinare ai centri di assistenza multicanale e all attivando centro operativo di Cagliari. Sarà inoltre avviata la procedura concorsuale per l assunzione di 855 funzionari di III area: dopo l estate i candidati che supereranno le prove scritte inizieranno il previsto periodo di tirocinio. Nel 2012 sarà infine completata la procedura per il passaggio di unità di personale dalla II alla III area. Nel 2011, completata l attivazione delle Direzioni provinciali, sono state attribuite le posizioni organizzative e professionali e gli incarichi di responsabilità previsti nel nuovo contesto organizzativo. L operazione proseguirà nel 2012, a seguito degli ulteriori mutamenti previsti nell assetto organizzativo dell ufficio Controlli delle Direzioni provinciali. Tutti gli incarichi sono soggetti a valutazione fin dal primo anno di operatività; nel 2012 si intende perfezionare e tarare ulteriormente i criteri e gli strumenti di valutazione. 20

116 4.1 Formazione L Agenzia utilizza la leva della formazione per diffondere e condividere conoscenza e per supportare le strategie dell organizzazione. La formazione persegue due obiettivi principali, interdipendenti e complementari: la crescita professionale del personale, costruendo percorsi sempre più specifici, finalizzati a integrare e ad aggiornare le conoscenze individuali, e lo sviluppo aziendale, innalzando gli standard di performance e consolidando la condivisione degli obiettivi e dei valori comuni. Gli interventi sui quali si concentrerà l attività di formazione nel triennio riguarderanno principalmente le tematiche tributarie. A tali iniziative si affiancheranno quelle di carattere tecnico-professionale, gestionale e manageriale. Le aree di intervento saranno le seguenti: - rapporti con i contribuenti: in questa area la formazione supporterà l introduzione di nuovi servizi di assistenza ai contribuenti, con particolare attenzione alla cura del rapporto con l utenza, all utilizzo degli strumenti di gestione delle dichiarazioni e dei rimborsi delle imposte, agli atti e dichiarazioni relativi all imposta di registro, successione e donazione, e alla attività di interpretazione delle norme tributarie. - prevenzione e contrasto all evasione fiscale: la formazione si orienterà a fornire conoscenze, metodologie e strumenti relativi alla analisi del rischio di evasione ed elusione, alla analisi e contrasto dei fenomeni di frode, al presidio dell attività di riscossione e contenzioso tributario, alla fiscalità internazionale. Continueranno le iniziative formative utili a rafforzare i rapporti con gli enti locali in ottica di federalismo fiscale. - supporto alle attività di missione: la formazione sarà principalmente incentrata sull aggiornamento dei modelli organizzativi e gestionali, in particolare al consolidamento delle Direzioni provinciali, dei ruoli e delle nuove modalità di lavoro. Nel 2012 proseguiranno i progetti avviati per valorizzare appieno la formazione come strumento di crescita professionale: si svolgeranno le diverse iniziative inserite nei percorsi di sviluppo professionale dedicati agli addetti alla riscossione, alle attività di contenzioso tributario e ai rimborsi IVA delle Direzioni provinciali. Le iniziative formative tributarie, di tipo teorico e di taglio specialistico, saranno svolte in collaborazione con la SSEF, sulla base della Convenzione stipulata per il triennio

117 2013. La formazione base e quella operativa, invece, saranno realizzate con personale interno. Le iniziative formative tecnico-professionali saranno erogate in collaborazione con le strutture che svolgono funzioni di supporto e, in mancanza di professionalità interne, con la SSEF. Sarà completato nell anno il percorso di formazione manageriale destinato ai direttori provinciali, ai direttori degli uffici territoriali e ai coordinatori delle aree di staff. Per verificare la coerenza tra i progetti formativi e i processi operativi dell Agenzia, sarà applicato il modello di valutazione dell efficacia della formazione a 25 edizioni individuate tra le seguenti iniziative: semplificazione del linguaggio amministrativo, gestione del rapporto con l utenza, concentrazione della riscossione nell accertamento, il reddito e l IRAP delle imprese minori e degli esercenti arti e professioni e il reddito e l IRAP delle imprese in contabilità ordinaria. 22

118 4.2 Consistenza media del personale Consistenza del personale in anni persona Piano 2010 Piano 2011 Piano 2012 Variazione [1] [2] [3] [4] = 3-2 Dirigenti (e reggenti) Totale Area terza (no reggenti) Totale Area seconda Totale Area prima Totale personale Ore lavorabili pro capite Ore lavorabili pro capite Piano 2012 Piano 2011 Consuntivo 2011 Ore lavorabili lorde Ore di assenza per ferie Ore lavorabili contrattuali Ore di assenza per malattia Ore di assenza per altri motivi Ore lavorabili ordinarie Ore di straordinario Ore lavorabili pro capite

119 4.4. Previsione consistenza iniziale e finale del personale Qualifiche Personale al Comandi "DA" altre Amm. Comandi / distacchi "A" altre Amm. O personale in esonero Personale disponibile al (1+2-3) Entrate programmate 2012 Uscite programmate 2012 Passaggi fra le aree (o affidamento incarichi provvisori) Comandi / trasferimenti Entrate programmate Uscite programmate "DA" altre Amm. Comandi / trasferimenti "A" altre Amm. Personale disponibile al ( ) Consistenza media disponibile anno 2012 Minore disponibilità Part time altre cause Consistenza media equivalente 2012 (10-11) Dirigenti Dirigenti a tempo determinato Incarichi provvisori Totale Dirigenti Totale Area terza Totale Area seconda Totale Area prima Totale aree funzionali a tempo indeterminato TOTALE COMPLESSIVO Tirocinanti

120 Prevenzione e Contrasto escluso il processo Difendere gli atti impugnati 5. Risorse umane per Processo Convenzione 2012 Area Strategica Processo Ore/ migliaia Percentuale Processo Area strategica Accertare l imposta non dichiarata ,93% 39,88% Prevenzione e contrasto all'evasione Riscontrare la conformità di atti e dichiarazioni Recuperare il credito erariale ,98% 915 1,97% 48,89% Difendere gli atti impugnati ,01% Liquidare le imposte ,27% Gestione Tributi e Servizi Assistere i contribuenti e fornire altri servizi Identificare i contribuenti ,42% 900 1,94% 36,49% Rimborsare il credito ,85% Gestire le politiche del personale ,59% Amministrare il rapporto di lavoro ,58% Amministrare i beni aziendali 770 1,66% Governo e Supporto alle strutture aziendali Amministrare la contabilità Amministrare Information Technology 560 1,21% 670 1,44% 14,62% Gestire i sistemi di controllo interno e di sicurezza ,72% Gestire le relazioni esterne 660 1,42% TOTALE ,00% 100,00% 25

121 6. Politica degli Investimenti Con riguardo agli investimenti si segnala, per quanto attiene alla componente IT, l adozione di una diversa modalità di rappresentazione delle attività che li caratterizzano, attraverso l introduzione della Soluzione Operativa in luogo dei Progetti Strategici e di adeguamento del Sistema Informativo. La Soluzione Operativa rappresenta l elemento di novità posto alla base del nuovo Contratto di Servizi Quadro in fase di stipula con la Sogei e corrisponde alla componente del Sistema Informativo della Fiscalità (SIF) che fornisce supporto a uno specifico processo affinché contribuisca, nel rispetto di criteri di economicità, al raggiungimento degli obiettivi che esso persegue. E opportuno precisare che il nuovo Contratto di Servizi Quadro distingue nettamente i ruoli dell Amministrazione rispetto a quelli di Sogei, attribuendo alla prima la responsabilità di definire obiettivi, esigenze operative e vincoli di contesto nel breve-medio termine e alla seconda la responsabilità di mettere in atto tutte le iniziative di carattere tecnologico finalizzate ad adeguare il sistema informativo per renderlo pienamente rispondente alle esigenze rappresentate. Nel nuovo contesto contrattuale il piano di evoluzione della Soluzione Operativa viene complessivamente stimato ad inizio anno, fatte salve eventuali esigenze di revisione in corso d opera, e le attività sono remunerate sulla base di una pianificazione di pagamenti che fa riferimento a significative evoluzioni delle Soluzioni operative, oltre che a rate di conduzione dei sistemi, preventivamente concordate. Nell ambito di un rapporto contrattuale così delineato appare evidente come lo Stato Avanzamento Lavori (SAL) delle attività svolte dalla Sogei per l adeguamento del sistema informativo sia più correlato alla sua capacità produttiva e all efficacia delle azioni industriali da essa intraprese piuttosto che alla capacità dell Agenzia di governare un processo di produzione che non è più sotto il suo diretto controllo. Lo stesso monitoraggio si sposta verso un sistematico controllo degli adempimenti contrattuali favorito dall introduzione di indicatori di risultato che 26

122 stimolano la Sogei al raggiungimento dei risultati attesi dal processo cui fornisce supporto ciascuna Soluzione Operativa. Sotto la voce Sviluppo/evoluzione delle Soluzioni Operative è stato, quindi, riportato il complesso di attività necessarie all adeguamento del Sistema Informativo dell Agenzia alle nuove esigenze operative. Tali attività, proprio per introdurre le logiche previste dal nuovo Contratto di Servizi Quadro, ancorché in regime di proroga di quello vigente al 31 dicembre scorso, sono state contrattualizzate con la Sogei sotto forma di Prodotti Servizi Specifici che prevedono, analogamente alle nuove logiche contrattuali, il pagamento di corrispettivi forfetari, a fronte di specifici rilasci puntualmente individuati, sulla base di un costo annuale contrattualmente concordato 15. Oltre alle suddette attività, il Piano comprende anche quelle necessarie all aggiornamento e realizzazione degli Studi di Settore da parte della So.Se. nonché gli acquisti di apparecchiature ICT effettuati in proprio dall Agenzia. Le attività di Realizzazione/adeguamento degli Studi di Settore vengono evidenziate in una specifica voce rispetto alle Soluzioni Operative ed attengono alla predisposizione di nuovi studi o evoluzione di quelli già realizzati. Per ciò che concerne gli Acquisti diretti apparecchiature ICT, si precisa che essi si riferiscono essenzialmente all approvvigionamento, effettuato direttamente dall Agenzia, di sistemi telefonici necessari al completamento dell infrastruttura per veicolare anche la fonia sulla rete dati (VoIP), nonché di apparati per il potenziamento del sistema di videoconferenza. 15 In virtù di tale modalità di contrattualizzazione delle attività, appare poco significativa l indicazione di uno stato di avanzamento dei costi (SAC) essendo il suo valore sempre pari a quello dello stato di avanzamento dei lavori (SAL). 27

123 6.1 Sintesi del Piano degli Investimenti Importi in euro/milioni Progetti di investimento 2012 Sviluppo/evoluzione Soluzioni Operative 60 Realizzazione/adeguamenti Studi di Settore 17 Acquisti diretti apparecchiature ICT 3 TOTALE INVESTIMENTI IT 80 Investimenti immobiliari, per la logistica e per la sicurezza 22 TOTALE INVESTIMENTI Prospetto dei costi di funzionamento Importi in euro/migliaia Oneri di gestione 2012 PRODUZIONE Costi di funzionamento Costi per l informatica e telecomunicazioni Spese postali e notifica atti Oneri per la gestione dei tributi PERSONALE Competenze fisse Competenze accessorie Missioni Altri costi per il personale IMMOBILI Gestione immobili TOTALE COSTI

124 Importi in euro/migliaia Costi del personale ripartiti per qualifica Qualifica Totale costi Totale Dirigenti Dirigenti Incarichi provvisori Personale non dirigente a tempo indeterminato Area terza Area seconda Area prima Dirigenti e personale a tempo determinato Dirigenti con contratti a tempo determinato Personale con contratti a tempo determinato Personale CFL - TOTALE Tirocinanti TOTALE COMPLESSIVO

125 ALLEGATO 3 SISTEMA INCENTIVANTE

126 INDICE PREMESSA 3 1. QUADRO SINOTTICO DEGLI OBIETTIVI INCENTIVATI 4 2. SOGLIE PER IL CALCOLO DEL PUNTEGGIO SINTETICO DI RISULTATO 5 3. DESCRIZIONE DEGLI INDICATORI 6 4. MODALITÀ DI CALCOLO DEL PUNTEGGIO SINTETICO DI RISULTATO 8 5. MODALITÀ DI CALCOLO DELLA QUOTA INCENTIVANTE SPETTANTE 9 2

127 PREMESSA Il presente allegato definisce: il quadro sinottico degli obiettivi incentivati; le soglie per il calcolo del punteggio sintetico di risultato; la descrizione degli indicatori; la modalità di calcolo del punteggio sintetico di risultato a cui è legata la quantificazione dell incentivazione da erogare all Agenzia; la modalità di calcolo della quota incentivante spettante. L Agenzia si impegna a destinare la quota incentivante al miglioramento delle condizioni di funzionamento ed al potenziamento della struttura, nonché alla corresponsione di compensi incentivanti al personale dipendente sulla base di parametri attinenti all incremento della qualità e della produttività dell azione amministrativa. Le modalità per la ripartizione e la distribuzione al personale dipendente dei compensi incentivanti sono definiti d intesa con le Organizzazioni sindacali. 3

128 1. QUADRO SINOTTICO DEGLI OBIETTIVI INCENTIVATI PREVENZIONE E CONTRASTO ALL EVASIONE (punteggio complessivo 82) Dimensione Obiettivo / indicatore Risultato atteso Punteggio prefissato O Numero di accertamenti nei confronti dei grandi contribuenti O Numero di accertamenti effettuati sulla base della determinazione sintetica del reddito delle persone fisiche (in base ad elementi indicativi di capacità contributiva) O Numero di accertamenti assistiti da indagini finanziarie O O Percentuale di costituzioni in giudizio in CTP sui ricorsi notificati dai contribuenti a decorrere dal 01/11 dell'anno precedente fino al 31/10 dell'esercizio corrente Percentuale di partecipazione a pubbliche udienze rispetto al numero di controversie discusse 96% 8 96% 4 SERVIZI RESI AI CONTRIBUENTI ED ALLA COLLETTIVITÀ (punteggio complessivo 48) Dimensione Obiettivo / indicatore Risultato atteso Punteggio prefissato Q Numero di risposte telefoniche fornite Q Numero di risposte fornite in forma scritta (sms, web-mail) Q Numero di lavorazioni CIVIS effettuate O Controlli preventivi di qualità sulle comunicazioni di irregolarità O Istruire i rimborsi Imposte Dirette 70% fino all anno d imposta Q Percentuale delle risposte rese alle istanze di interpello nei termini ATTIVITÀ DI GOVERNO E SUPPORTO (punteggio complessivo 8) 100% 8 Dimensione Obiettivo / indicatore Risultato atteso Punteggio prefissato C E Numero di partecipanti al percorso formativo per addetti all attività di contenzioso descritto nel catalogo corsi allegato al piano di formazione Percentuale di reclami ricevuti dai fornitori rispetto al numero delle operazioni di pagamento effettuate % 4 TOTALE PUNTEGGIO PREFISSATO 138 4

129 2. SOGLIE PER IL CALCOLO DEL PUNTEGGIO SINTETICO DI RISULTATO PREVENZIONE E CONTRASTO ALL EVASIONE Obiettivo / indicatore Soglia minima e massima Numero di accertamenti nei confronti dei grandi contribuenti Numero di accertamenti effettuati sulla base della determinazione sintetica del reddito delle persone fisiche (in base ad elementi indicativi di capacità contributiva) Numero di accertamenti assistiti da indagini finanziarie Percentuale di costituzioni in giudizio in CTP sui ricorsi notificati dai contribuenti a decorrere dal 01/11 dell'anno precedente fino al 31/10 dell'esercizio corrente Percentuale di partecipazione a pubbliche udienze rispetto al numero di controversie discusse SERVIZI RESI AI CONTRIBUENTI ED ALLA COLLETTIVITÀ Obiettivo / indicatore Soglia minima e massima Numero di risposte telefoniche fornite Numero di risposte fornite in forma scritta (sms, web-mail) Numero di lavorazioni CIVIS effettuate Controlli preventivi di qualità sulle comunicazioni di irregolarità Istruire i rimborsi Imposte Dirette Percentuale delle risposte rese alle istanze di interpello nei termini ATTIVITÀ DI GOVERNO E DI SUPPORTO Obiettivo / indicatore Numero di partecipanti al percorso formativo per addetti all attività di contenzioso descritto nel catalogo corsi allegato al piano di formazione Percentuale di reclami ricevuti dai fornitori rispetto al numero delle operazioni di pagamento effettuate Soglia minima e massima

130 3. DESCRIZIONE DEGLI INDICATORI PREVENZIONE E CONTRASTO ALL EVASIONE Indicatore di risultato Numero di accertamenti nei confronti dei grandi contribuenti Numero di accertamenti effettuati sulla base della determinazione sintetica del reddito delle persone fisiche (in base ad elementi indicativi di capacità contributiva) Descrizione Accertamenti II.DD. - IVA - IRAP nei confronti dei soggetti con un volume d affari, ricavi o compensi non inferiore a 100 milioni di euro (di iniziativa e collegati a verbali) Accertamenti II.DD. effettuati sulla base della determinazione sintetica del reddito delle persone fisiche (in base ad elementi indicativi di capacità contributiva) Numero di accertamenti assistiti da indagini finanziarie Complessivi accertamenti II.DD. - IVA - IRAP e Registro assistiti da indagini finanziarie (esclusi accertamenti parziali automatizzati) Percentuale di costituzioni in giudizio in CTP sui ricorsi notificati dai contribuenti a decorrere dal 01/11 dell'anno precedente fino al 31/10 dell'esercizio corrente Percentuale di costituzioni in giudizio effettuate dagli Uffici mediante il deposito in CTP delle controdeduzioni sui ricorsi notificati dai contribuenti a decorrere dal 01/11 dell'anno precedente fino al 31/10 dell'esercizio corrente Percentuale di partecipazione a pubbliche udienze rispetto al numero di controversie discusse Percentuale di controversie discusse in pubblica udienza al netto di quelle in cui non è rilevante la presenza dell Ufficio parte in giudizio. Considerato inoltre che va garantita la sistematica e qualificata presenza in udienza, sulla base di criteri di efficienza, efficacia ed economicità, tenendo conto soprattutto dell interesse economico in contestazione, il risultato atteso si riferisce alle liti discusse in pubblica udienza con valore superiore a ,00 euro SERVIZI RESI AI CONTRIBUENTI ED ALLA COLLETTIVITÀ Indicatore di risultato Numero di risposte telefoniche fornite Descrizione L indicatore è calcolato sommando: 1) Numero di risposte telefoniche dei CAM; 2) Numero di risposte telefoniche dei mini call center; 3) Numero di call back e richiamate; 4) Numero di risposte telefoniche del CO di Pescara Numero di risposte fornite in forma scritta (sms, web-mail) Numero di lavorazioni CIVIS effettuate Controlli preventivi di qualità sulle comunicazioni di irregolarità 6

131 Istruire i rimborsi Imposte Dirette Completare la fase istruttoria dei rimborsi precedente al pagamento (convalidare o denegare) fino all anno d imposta Percentuale delle risposte rese alle istanze di interpello nei termini ATTIVITÀ DI GOVERNO E SUPPORTO Indicatore di risultato Descrizione Numero di partecipanti al percorso formativo per addetti all attività di contenzioso descritto nel catalogo corsi allegato al piano di formazione Percentuale di reclami ricevuti dai fornitori rispetto al numero delle operazioni di pagamento effettuate La percentuale è data dal rapporto tra il numero di reclami che presentano elementi formali di fondatezza pervenuti nell esercizio di riferimento e il numero di pagamenti effettuati nell esercizio di riferimento 7

132 4. LE MODALITÀ DI CALCOLO DEL PUNTEGGIO SINTETICO DI RISULTATO I livelli di conseguimento degli obiettivi e delle azioni incentivati sono misurati seguendo la procedura di verifica dei risultati definita nell allegato 4. Sulla base dei livelli di conseguimento è calcolato il punteggio sintetico di risultato. La formula di calcolo è la seguente: PSR = I 1 *P I n *P n Dove: PSR = Punteggio sintetico di risultato I 1 I n = Valore dell indicatore di risultato (Risultato conseguito / Risultato atteso). Il risultato conseguito è preso in considerazione solo se superiore alla soglia minima; qualora superi la soglia massima partecipa alla determinazione del PSR con il valore della stessa P 1 P n = Peso prefissato per il singolo risultato Il punteggio sintetico di risultato è costruito in maniera tale che, al raggiungimento del 100% di ciascun obiettivo, si ottengano 138 punti. 8

133 5. LA MODALITÀ DI CALCOLO DELLA QUOTA INCENTIVANTE SPETTANTE Il seguente prospetto riporta la valorizzazione, in percentuale, della quota incentivante spettante (al netto della parte stabilizzata), sulla base del punteggio sintetico di risultato conseguito (PSR). PUNTEGGIO SINTETICO DI RISULTATO CONSEGUITO (PSR) PERCENTUALE DELLA QUOTA INCENTIVANTE EROGABILE AL NETTO DELLA PARTE STABILIZZATA PSR 105 0% 105 < PSR < PSR < 131 Dal 30% al 60% Per P.S.R. compresi nell intervallo tra 105,1 e 124,9, ciascun punto aggiuntivo determina la crescita di un 1,51% del valore della quota incentivante erogabile al netto della parte stabilizzata Dal 60,1% al 95% Per P.S.R. compresi nell intervallo tra 125 e 130,9, ciascun punto aggiuntivo determina la crescita di un 5,91% del valore della quota incentivante erogabile al netto della parte stabilizzata PSR % 9

134 ALLEGATO 4 MONITORAGGIO DELLA GESTIONE E VERIFICA DEI RISULTATI

CONVENZIONE 2013-2015. Piano delle attività dell Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

CONVENZIONE 2013-2015. Piano delle attività dell Agenzia delle Dogane e dei Monopoli CONVENZIONE 2013-2015 Piano delle attività dell Agenzia delle Dogane e dei Monopoli 1 Il Piano dell Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per il triennio 2013 2015 PREMESSA La novità più significativa che

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica.

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento è adottato ai sensi della normativa

Dettagli

Piano delle attività 2013-2015 dell Area Monopoli

Piano delle attività 2013-2015 dell Area Monopoli Piano delle attività 2013-2015 dell Area Monopoli 1 Il Piano dell Agenzia Area Monopoli per il triennio 2013-2015 Il Piano delle attività sviluppato per il triennio 2013-2015 intende perseguire i seguenti

Dettagli

NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI

NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI Art. 1 (Finalità e oggetto della legge) 1. La presente legge, nel rispetto del decreto legislativo 2 febbraio 2006,

Dettagli

IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Come indicato nel Piano Annuale della Performance (P.A.P.), predisposto a partire dall anno 2015, l Azienda annualmente esplicita gli obiettivi,

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 22 del 20.04.2011 in vigore dal 26.05.2011 TITOLO

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera PROVINCIA DI MATERA Regolamento per il funzionamento dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni dell Ufficio Relazioni

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DELIBERAZIONE 31 OTTOBRE 2012 449/2012/A/EFR STIPULA DI CONVENZIONE CON LA SOCIETÀ RICERCA SUL SISTEMA ENERGETICO S.P.A., PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ A SUPPORTO DELLA VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DEI

Dettagli

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato PROTOCOLLO DI INTESA TRA l AUTORITA PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI E L AUTORITA GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO L Autorità per le garanzie

Dettagli

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE 1. INTRODUZIONE La legge-delega 4 marzo 2009, n. 15, ed il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, di seguito Decreto,

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI Approvato con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 511031/2004 del 01/03/2005 Preambolo IL CONSIGLIO PROVINCIALE Visto l art. 117, comma

Dettagli

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione

Dettagli

R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I

R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I COMUNE DI REGGELLO PROVINCIA DI FIRENZE Allegato alla delibera del Consiglio Comunale n. 05 del 08 gennaio 2013 IL VICE SEGRETARIO COMUNALE R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I C O N T R O L L I

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO APPROVATO DAL CONSIGLIO GENERALE NELL ADUNANZA DEL 28/06/2013 Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE COMUNE DI CORMANO PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE (approvato con deliberazione C.C. n. 58 del 01/12/2003) 1 INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 AMBITO DI

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI PROVINCIA DI LIVORNO REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 216/20.12.2012 In vigore dal 1 febbraio 2013 SOMMARIO TITOLO I 3 Controllo Di

Dettagli

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 Allegato 2 DGU 5/2014 UNIONE BASSA REGGIANA (PROVINCIA DI REGGIO EMILIA) Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 1. PREMESSA In data 20.4.2013, è entrato in vigore il D.lgs. 14.3.2013

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi della Giustizia Amministrativa

PROTOCOLLO D INTESA. Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi della Giustizia Amministrativa Il Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella pubblica amministrazione Il Presidente del Consiglio di Stato PROTOCOLLO D INTESA Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi

Dettagli

Delega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca - - Art. 1. Art. 1.

Delega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca - - Art. 1. Art. 1. DISEGNO DI LEGGE presentato dal Ministro dell università e della ricerca (MUSSI) di concerto col Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione (NICOLAIS) e col Ministro dell economia

Dettagli

IL DIRETTORIO DELLA BANCA D ITALIA

IL DIRETTORIO DELLA BANCA D ITALIA REGOLAMENTO DEL 18 LUGLIO 2014 Regolamento per l organizzazione e il funzionamento della Unità di Informazione Finanziaria per l Italia (UIF), ai sensi dell art. 6, comma 2, del d.lgs. 21 novembre 2007,

Dettagli

Vigilanza bancaria e finanziaria

Vigilanza bancaria e finanziaria Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO

Dettagli

Il Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015

Il Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015 Il Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015 DEFINIZIONE DI BUDGET Il Budget è lo strumento per attuare la pianificazione operativa che l Istituto intende intraprendere nell anno di esercizio

Dettagli

L'Istituto nazionale di statistica (di seguito denominato ISTAT) con sede in Roma, Via Cesare Balbo, n. 16, C.F. 80111810588, rappresentato da

L'Istituto nazionale di statistica (di seguito denominato ISTAT) con sede in Roma, Via Cesare Balbo, n. 16, C.F. 80111810588, rappresentato da PROTOCOLLO D'INTESA TRA L ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA E L ISTITUTO NAZIONALE PER L ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO PER LA COLLABORAZIONE IN AMBITO STATISTICO L'Istituto nazionale di

Dettagli

tutto quanto sopra premesso e considerato, tra:

tutto quanto sopra premesso e considerato, tra: Protocollo d intesa tra la Regione Piemonte e la Direzione Investigativa Antimafia - Centro Operativo di Torino per le modalità di fruizione di dati informativi concernenti il ciclo di esecuzione dei contratti

Dettagli

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta

Dettagli

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO 1 REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO Partenariato del Programma Operativo FESR Basilicata 2014-2020 (art. 5 Regolamento UE n. 1303/2/13; Regolamento Delegato (UE) n. 240/2014; D.G.R. n. 906 del 21 luglio 2014)

Dettagli

AZIENDA SPECIALE CONSORTILE PER I SERVIZI ALLA PERSONA PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA

AZIENDA SPECIALE CONSORTILE PER I SERVIZI ALLA PERSONA PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA AZIENDA SPECIALE CONSORTILE PER I SERVIZI ALLA PERSONA PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione n.41/2014 INDICE PREMESSA... 3 1. LE PRINCIPALI

Dettagli

COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO tel. 011 9234400 - Fax 011 9234422 E-mail: comune@comune.robassomero.to.it - www.comune.robassomero.to.

COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO tel. 011 9234400 - Fax 011 9234422 E-mail: comune@comune.robassomero.to.it - www.comune.robassomero.to. COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO tel. 011 9234400 - Fax 011 9234422 E-mail: comune@comune.robassomero.to.it - www.comune.robassomero.to.it Approvato con deliberazione G.C. n. 103/29.12.2010 INDICE

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA L INTEGRITA 2014-2016

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA L INTEGRITA 2014-2016 AZIENDA SPECIALE SERVIZI PUBBLICI LOCALI VIA SOLFERINO, 13 56022 CASTELFRANCO DI SOTTO (PI) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2014-2016 Con la redazione del programma triennale per la

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI GENERALI Art. 1 Finalità del processo di gestione del patrimonio

Dettagli

Assistenza tecnica - Azioni per l avanzamento e verifica delle operazioni collegate alla qualità e quantità dei dati presenti nei

Assistenza tecnica - Azioni per l avanzamento e verifica delle operazioni collegate alla qualità e quantità dei dati presenti nei Assistenza tecnica - Azioni per l avanzamento e verifica delle operazioni collegate alla qualità e quantità dei dati presenti nei sistemi informativi di monitoraggio della Regione Azioni di miglioramento:

Dettagli

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE del personale amministrativo dell Avvocatura dello Stato

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE del personale amministrativo dell Avvocatura dello Stato SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE del personale amministrativo dell Avvocatura dello Stato PREMESSA. Il presente Sistema di misurazione e valutazione della performance del personale

Dettagli

Delibera n. 08/2013. VISTO il Decreto Legislativo n. 165 del 30.03.2001;

Delibera n. 08/2013. VISTO il Decreto Legislativo n. 165 del 30.03.2001; 1 Delibera n. 08/2013 Il Comitato Centrale per l Albo nazionale delle persone fisiche e giuridiche che esercitano l autotrasporto di cose per conto terzi, riunitosi nella seduta del 31 luglio 2013; VISTA

Dettagli

COMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA

COMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA COMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA VALUTAZIONE DEL PERSONALE E FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE Approvato con deliberazione G.C. n. 45 del 27-02-2007 Modificato con deliberazione

Dettagli

REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE

REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE Approvato con Deliberazione di Giunta Provinciale n. 132 del 13.07.2011 REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE ART. 1 FINALITÀ La Provincia di Brindisi,

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER GLI INCENTIVI ALLE IMPRESE IL DIRETTORE GENERALE Visto il decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto

Dettagli

REGOLAMENTO SULLA FACOLTÀ DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI

REGOLAMENTO SULLA FACOLTÀ DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI REGOLAMENTO SULLA FACOLTÀ DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI REGOLAMENTO SULLA FACOLTA DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI Sommario Art. 1 - Principi, finalità, e oggetto...3 Art. 2 -

Dettagli

PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE. Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico

PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE. Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE AVVISO PUBBLICO PER

Dettagli

Programma triennale per la trasparenza e l integrità ANVUR

Programma triennale per la trasparenza e l integrità ANVUR Programma triennale per la trasparenza e l integrità ANVUR 2012-2014 1 1. PREMESSA L art. 2, comma 138, del decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre

Dettagli

ALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 35 DEL 31/03/2001

ALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 35 DEL 31/03/2001 ALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 35 DEL 31/03/2001 METODOLOGIA PERMANENTE PER LA VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI E DEI RISULTATI DEI DIPENDENTI GENERALMENTE CONSIDERATI CUI NON SIANO STATI CONFERITI

Dettagli

Allegato alla delibera n. 75GC/2012 COMUNE DI CORNELIANO D ALBA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015

Allegato alla delibera n. 75GC/2012 COMUNE DI CORNELIANO D ALBA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015 Allegato alla delibera n. 75GC/2012 COMUNE DI CORNELIANO D ALBA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA (AI SENSI DELL ARTICOLO

Dettagli

Regolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale

Regolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA degli iscritti negli Albi tenuti dagli Ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili

Dettagli

REGOLAMENTO CONTROLLI INTERNI

REGOLAMENTO CONTROLLI INTERNI COMUNE DI BALLAO Piazza E. Lussu n.3 ~ 09040 Ballao (Cagliari) ~ 070/957319 ~ Fax 070/957187 C.F. n.80001950924 ~ P.IVA n.00540180924 ~ c/c p. n.16649097 REGOLAMENTO CONTROLLI INTERNI I N D I C E TITOLO

Dettagli

COMUNE DI SANTA GIUSTINA IN COLLE (Provincia di Padova) INDICE

COMUNE DI SANTA GIUSTINA IN COLLE (Provincia di Padova) INDICE COMUNE DI SANTA GIUSTINA IN COLLE (Provincia di Padova) (Approvato con deliberazione della Giunta comunale n.78 del 20.12.2010 modificato con deliberazione di G.C. n. 60 in data 24.09.2012, modificato

Dettagli

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. REGIONE PIEMONTE Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. (B.U. 16 aprile 2015, n. 15) Il Consiglio regionale ha approvato IL PRESIDENTE

Dettagli

COMUNE DI SAN GILLIO PROVINCIA DI TORINO. Art. 1

COMUNE DI SAN GILLIO PROVINCIA DI TORINO. Art. 1 REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI SAN GILLIO PROVINCIA DI TORINO TITOLO I - PRINCIPI GENERALI Finalità e Ambito di applicazione Art. 1 Il presente Regolamento disciplina - in coordinamento con

Dettagli

SOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi

SOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi Regolamento per il funzionamento dell Ufficio relazioni con il Pubblico Approvato con deliberazione della Giunta Provinciale N.128 del 15.09.2005 SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE: Delega al Governo per la riforma della disciplina della cooperazione dell'italia con i Paesi in via di sviluppo.

DISEGNO DI LEGGE: Delega al Governo per la riforma della disciplina della cooperazione dell'italia con i Paesi in via di sviluppo. DISEGNO DI LEGGE: Delega al Governo per la riforma della disciplina della cooperazione dell'italia con i Paesi in via di sviluppo. Consiglio dei Ministri: 05/04/2007 Proponenti: Esteri ART. 1 (Finalità

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 2013-2015

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 2013-2015 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 2013-2015 Via Mario Angeloni, 80/A 06124 Perugia Posta certificata aur@postacert.it Sito web: www.aur-umbria.it INDICE n. pagina Premessa 3 Parte I

Dettagli

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI

Dettagli

UFFICIO SPECIALE PER LE RELAZIONI INTERNAZIONALI - PROGETTI EUROPEI ED INTERNAZIONALI

UFFICIO SPECIALE PER LE RELAZIONI INTERNAZIONALI - PROGETTI EUROPEI ED INTERNAZIONALI UFFICIO SPECIALE PER LE RELAZIONI INTERNAZIONALI - PROGETTI EUROPEI ED INTERNAZIONALI 2.1) PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITA ESEGUITE NELL AMBITO DEI PROGRAMMI COMUNITARI ED INTERNAZIONALI DI RICERCA E SVILUPPO

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA RELATIVO AI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE TRA L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS E LA GUARDIA DI FINANZA

PROTOCOLLO DI INTESA RELATIVO AI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE TRA L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS E LA GUARDIA DI FINANZA Allegato A Autorità per l energia elettrica e il gas Guardia di Finanza PROTOCOLLO DI INTESA RELATIVO AI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE TRA L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS E LA GUARDIA DI FINANZA

Dettagli

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca di concerto con il Ministro dell Economia e delle Finanze Classificazione della spesa delle università per missioni e programmi VISTI gli articoli

Dettagli

COMUNE DI SALUDECIO REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI SALUDECIO REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI SALUDECIO Provincia di Rimini ******************************** REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI ART. 3 D.L.10.10.2012 n.174 convertito nella L. 07.12.2012 n.213 Approvato con delibera

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015 Comune di Neive Provincia di Cuneo PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015 Premessa La trasparenza è intesa come accessibilità totale, delle informazioni concernenti ogni aspetto

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ Premessa PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ Le recenti e numerose modifiche previste nell ambito del vasto progetto di riforma della P.A. impongono agli Enti Locali il controllo e la

Dettagli

Il Ministro della Difesa

Il Ministro della Difesa Il Ministro della Difesa M_D/GOIV/2013/CONT/A9-3/0000106 il r.d. 18 novembre 1923 n.2440, sull amministrazione del patrimonio e sulla contabilità generale dello Stato; il r.d. 23 maggio 1924 n.827, che

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 30/7 DEL 29.7.2014

DELIBERAZIONE N. 30/7 DEL 29.7.2014 Oggetto: Assegnazione all Azienda ASL n. 8 di Cagliari dell espletamento della procedura per l affidamento del servizio di realizzazione del sistema informatico per la gestione dell accreditamento dei

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO - COMUNICAZIONE

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO - COMUNICAZIONE REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO - COMUNICAZIONE Adottato con deliberazione Consiglio Comunale n 40 del 2004 (art. 8, c. 2 - legge 150/2000) CAPO I DISPOSIZIONI

Dettagli

COMUNE DI CAMINO (AL) REGOLAMENTO SUI CONTROLLI INTERNI. Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 3 del 25/1/2013

COMUNE DI CAMINO (AL) REGOLAMENTO SUI CONTROLLI INTERNI. Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 3 del 25/1/2013 COMUNE DI CAMINO (AL) REGOLAMENTO SUI CONTROLLI INTERNI Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 3 del 25/1/2013 INDICE TITOLO I PRINCIPI GENERALI... 3 Articolo 1 Oggetto... 3 Articolo 2 Sistema

Dettagli

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE COMUNE DI GAGGIO MONTANO Provin cia di Bologn a REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE Approvat o c on De libe raz ione Giunt a Munic ipale n. 1 5 6 in dat

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 -

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 - PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016-1 1. Introduzione: organizzazione e funzioni del Comune. Con l approvazione del presente Programma Triennale della Trasparenza e dell

Dettagli

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE 12.1 Individuazione delle Strutture Semplici e Complesse Nell individuare le strutture complesse di cui all allegato n. 2

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ADEGUAMENTO AI PRINCIPI GENERALI DI RAZIONALIZZAZIONE E CONTENIMENTO DELLA SPESA DELL AUTOMOBILE CLUB ASCOLI PICENO FERMO

REGOLAMENTO PER L ADEGUAMENTO AI PRINCIPI GENERALI DI RAZIONALIZZAZIONE E CONTENIMENTO DELLA SPESA DELL AUTOMOBILE CLUB ASCOLI PICENO FERMO REGOLAMENTO PER L ADEGUAMENTO AI PRINCIPI GENERALI DI RAZIONALIZZAZIONE E CONTENIMENTO DELLA SPESA DELL AUTOMOBILE CLUB ASCOLI PICENO FERMO Adottato con Delibera del Consiglio Direttivo del 18/12/2013

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE

MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE Istituto Nazionale Previdenza Sociale MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE ORGANISMO INDIPENDENTE DI VALUTAZIONE 1 INDICE

Dettagli

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione Comune di Nuoro Settore AA.GG. e Personale Ufficio Formazione DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE Ultimo aggiornamento settembre 2008 Art. 1 (Oggetto e finalità) 1. Le disposizioni contenute

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA. Appendice al Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D. Lgs. n.

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA. Appendice al Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D. Lgs. n. PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA Appendice al Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001 1. PREMESSA In attuazione della Legge n. 190/2012 Disposizioni

Dettagli

COMUNICAZIONI DELLA CONFEDERAZIONE AGLI ENTI ASSOCIATI INFORMAZIONI AMMINISTRATIVE ED APPROFONDIMENTI INDICE

COMUNICAZIONI DELLA CONFEDERAZIONE AGLI ENTI ASSOCIATI INFORMAZIONI AMMINISTRATIVE ED APPROFONDIMENTI INDICE COMUNICAZIONI DELLA CONFEDERAZIONE AGLI ENTI ASSOCIATI 52/2010 AGLI ENTI ASSOCIATI INFORMAZIONI AMMINISTRATIVE ED APPROFONDIMENTI INDICE Guida per gli italiani residenti all estero Ministero dell Interno

Dettagli

REGOLAMENTO. Attività Funzione Responsabile Firma. Amministratore Unico: Antonio MALLAMO. Modifiche. ASTRAL SpA Azienda Strade Lazio

REGOLAMENTO. Attività Funzione Responsabile Firma. Amministratore Unico: Antonio MALLAMO. Modifiche. ASTRAL SpA Azienda Strade Lazio Attività Funzione Responsabile Firma Redazione Verifica Approvazione Area Personale e Organizzazione Direttore Generale: Daniele LUCCI Amministratore Unico: Antonio MALLAMO Daniele Lucci Daniele Lucci

Dettagli

Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Delta del Po REGOLAMENTO DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Delta del Po REGOLAMENTO DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Delta del Po REGOLAMENTO DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con Deliberazione del Comitato Esecutivo n. 51 del 30/05/2014 Indice Art. 1 Oggetto

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004

Dettagli

C O M U N E D I S A N S I R O Provincia di Como

C O M U N E D I S A N S I R O Provincia di Como C O M U N E D I S A N S I R O Provincia di Como SERVIZIO AMMINISTRATIVO E CONTABILE N. 65 del 27-03-2012 Oggetto: AFFIDAMENTO INCARICO PER LA COMPILAZIONE E TRASMISSIONE MODELLO 770 - TRIENNIO FISCALE

Dettagli

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005; Oggetto: LEGGE 12.03.1999 N. 68 - APPROVAZIONE CONVENZIONE PROGRAMMATICA PER L ASSUNZIONE DI 1 UNITÀ DI PERSONALE APPARTENENTE ALLE LISTE EX ART. 8 L. 68/1999. ASSICURAZIONI GENERALI SPA. VISTA la legge

Dettagli

COMUNE DI CASTAGNETO CARDUCCI Provincia di Livorno REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI CASTAGNETO CARDUCCI Provincia di Livorno REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Comune di Castagneto Carducci Provincia di Livorno COMUNE DI CASTAGNETO CARDUCCI Provincia di Livorno REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 7 del

Dettagli

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento, Dispone:

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento, Dispone: Prot. n. 2010/188381 Criteri e modalità di inclusione delle partite IVA nell archivio informatico dei soggetti autorizzati a porre in essere operazioni intracomunitarie ai sensi del comma 15-quater dell

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2011-2013

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2011-2013 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2011-2013 Adottato con deliberazione del Commissario Straordinario n. 14 in data 09 maggio 2011 1 1. OGGETTO E OBIETTIVI La trasparenza consiste nella

Dettagli

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 126 del 22.11.1999 www.comune.genova.it Regolamento sugli interventi di volontariato ART. 1 Finalità In

Dettagli

REGOLAMENTO del Sistema Integrato di Valutazione

REGOLAMENTO del Sistema Integrato di Valutazione REGIONE TOSCANA REGIONE TOSCANA Azienda USL3 di Pistoia REGOLAMENTO del Sistema Integrato di Valutazione - AREA della DIRIGENZA MEDICA e VETERINARIA - 1 Finalità La gestione degli incarichi e delle verifiche

Dettagli

1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ... 2. AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA

1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ... 2. AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA INTRODUZIONE: 1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ... 2. AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA 1. IL PROCEDIMENTO DI ELABORAZIONE E ADOZIONE. 2. IL FLUSSO

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI

REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI VALLIO TERME - Provincia di Brescia - REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 1 del 30.04.2013 Articolo 1 OGGETTO 1. Il presente regolamento

Dettagli

CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE

CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE Approvato con deliberazione C.C. n. 30 del 23/02/2011 1 INDICE Titolo I Programmazione e valutazione

Dettagli

PIANO DELLA PERFORMANCE

PIANO DELLA PERFORMANCE PIANO DELLA PERFORMANCE PROGRAMMI E PROGETTI DELL AMMINISTRAZIONE PER IL PERIODO 2011-2012 - 2013 L Albero della Performance Consiglio Comunale Piano di mandato Sindaco e Giunta Comunale Piano della Performance

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO AMBITO DI APPLICAZIONE TITOLO I PRINCIPI GENERALI Finalità del processo di gestione del patrimonio Fondo stabilizzazione

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2012-2014. (Art. 11, D. Lgs. 27 ottobre 2009, nr. 150)

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2012-2014. (Art. 11, D. Lgs. 27 ottobre 2009, nr. 150) COMUNE DI SANT ANGELO A SCALA Provincia di Avellino PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2012-2014 (Art. 11, D. Lgs. 27 ottobre 2009, nr. 150) Cod. SAS-PTI01 Data: 30/04/2012 Adottato con

Dettagli

Città di Minerbio Provincia di Bologna. CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio 2011-2013

Città di Minerbio Provincia di Bologna. CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio 2011-2013 Città di Minerbio Provincia di Bologna CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio 2011-2013 Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 78 del 27/07/2011 Premessa Le amministrazioni pubbliche

Dettagli

COMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 2 del 06.02.2013 1 Articolo 1 OGGETTO

Dettagli

REGOLAMENTO SUL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO SUL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE CITTA' DI VARAZZE REGOLAMENTO SUL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE approvato con deliberazione Giunta comunale n. 147 del 9 agosto 2012 1 SOMMARIO CAPO I MISURAZIONE E VALUTAZIONE

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE TOSCANA, LE UNIVERSITA DI FIRENZE PISA E SIENA E LE AZIENDE OSPEDALIERO-UNIVERSITARIE

PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE TOSCANA, LE UNIVERSITA DI FIRENZE PISA E SIENA E LE AZIENDE OSPEDALIERO-UNIVERSITARIE PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE TOSCANA, LE UNIVERSITA DI FIRENZE PISA E SIENA E LE AZIENDE OSPEDALIERO-UNIVERSITARIE PER LA IMPLEMENTAZIONE DELL ATTIVITA DI DIDATTICA E DI RICERCA ALL INTERNO DELLE

Dettagli

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Presidenza del Consiglio dei Ministri Alle Amministrazioni pubbliche di cui all art. 1, comma 2, del d.lgs.30 marzo 2001, n 165 Circolare n. 1/2010/DDI Oggetto:Uso della Posta Elettronica Certificata nelle amministrazioni pubbliche. Aumentare

Dettagli

Direzione Regionale. il Comune di, con sede in, Via C.F., legalmente rappresentato da, nella sua qualità di, giusta delibera n. del.

Direzione Regionale. il Comune di, con sede in, Via C.F., legalmente rappresentato da, nella sua qualità di, giusta delibera n. del. TS/CS (SC) Direzione Regionale CONVENZIONE TRA L AGENZIA DELLE ENTRATE E IL COMUNE DI PER IL PAGAMENTO DELLA TASSA/CANONE PER L OCCUPAZIONE DI SPAZI ED AREE PUBBLICHE, DELLE SANZIONI E DEGLI INTERESSI

Dettagli

Prot. n. 24708 IL DIRETTORE. VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300; VISTO il decreto legislativo 30 marzo 2001, n.

Prot. n. 24708 IL DIRETTORE. VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300; VISTO il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. Prot. n. 24708 IL DIRETTORE VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300; VISTO il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; VISTI in particolare gli articoli 6, comma 3, e 1, comma 1, del decreto

Dettagli

ADOTTA LA SEGUENTE DETERMINAZIONE. Art. 1

ADOTTA LA SEGUENTE DETERMINAZIONE. Art. 1 Prot. n. 24622 IL DIRETTORE VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300; VISTO il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; VISTO il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150; VISTI lo Statuto

Dettagli

RISOLUZIONE N.100/E QUESITO

RISOLUZIONE N.100/E QUESITO RISOLUZIONE N.100/E Roma, 19 ottobre 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 Articolo 1, commi 280-283, della legge 27 dicembre 2006,

Dettagli

Programma triennale per la trasparenza e l integrità (P.T.T.I.) 2015 2017

Programma triennale per la trasparenza e l integrità (P.T.T.I.) 2015 2017 Programma triennale per la trasparenza e l integrità (P.T.T.I.) 2015 2017 Predisposto dal responsabile per la trasparenza Adottato in data 26 gennaio 2015 con deliberazione n. 03 della Giunta comunale

Dettagli