LAVORO AUTONOMO O DIPENDENTE? Studio Laganà - Corbetta & Associati
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1 LAVORO AUTONOMO O DIPENDENTE? Studio Laganà - Corbetta & Associati
2 IL LAVORO AUTONOMO Art. 53 TUIR l esercizio per professione abituale ancorchè non esclusiva della attività artistiche, intellettuali e di servizi diverse da quelle di impresa AUTONOMIA L assenza del vincolo di subordinazione e l autonoma organizzazione lo differenzia dal lavoro dipendente PROFESSIONALITA E ABITUALITA Gli atti coordinati, sistematici e preordinati al perseguimento di uno scopo predefinito o differenziano dal lavoro occasionale NATURA NON IMPRENDITORIALE La prevalenza del lavoro sul capitale investito lo differenziano dal reddito di impresa
3 GLI OBBLIGHI CONTABILI Il reddito è determinato quale differenza tra proventi e spese dell attività annotati nelle scritture contabili Possono essere tenute direttamente dal professionista o da altri soggetti (es: commercialista, ecc ) Ai professionisti si applica in genere il regime di contabilità semplificata che prevede la tenuta dei seguenti registri: Registri IVA acquisti e vendite Registro degli incassi e pagamenti Libro unico del lavoro (se esistono dipendenti) Registro beni ammortizzabili (se esistono cespiti)
4 LA FATTURAZIONE Il professionista in luogo della fattura può emettere al cliente una NOTA PROFORMA di medesimo contenuto della fattura ma che non ha valenza ai fini del versamento dell IVA esposta. Dopo l incasso della NOTA PROFORMA sorge l obbligo di emettere la FATTURA che ha valenza fiscale e fa sorgere l obbligo di versamento dell IVA. Le somme possono essere riscosse con qualsiasi strumento finanziario (assegno, bonifico, carte di credito, ecc ) e per contanti. E stata infatti abrogata la limitazione prevista sino al 25 giugno 2008 di incasso per contanti sino a Euro
5 LA RIVALSA CONTRIBUTIVA Il professionista ha l obbligo di versamenti contributivi alla propria cassa di appartenenza o se non prevista all INPS. In fattura potrà addebitare al cliente a titolo di rivalsa una percentuale prefissata dalla propria cassa (Es: 2%, 4%). La rivalsa relativa alle casse professionali, è imponibile IVA ma non ai fini IRPEF e quindi non è soggetta a ritenuta d acconto. I versamenti effettuati per contribuzione obbligatoria alle proprie casse professionali sono oneri che possono essere dedotti dal reddito imponibile nel modello Unico.
6 LA RITENUTA D ACCONTO Il professionista è tassato sul suo compenso sin dall emissione della fattura mediante una acconto del 20% di imposta che gli viene trattenuto a titolo di RITENUTA. La ritenuta viene poi scomputata a fine anno dall imposta IRPEF complessivamente dovuta sul reddito. L applicazione della ritenuta si ha solo per compensi fatturati a clienti titolari di partita IVA considerati sostituti di imposta che trattengono e versano all Erario l acconto per conto del professionista. Non è dovuta alcuna ritenuta per fatture emesse a clienti privati non titolari di partita IVA.
7 ESEMPIO DIFATTURA PROFESSIONALE Ing. Mario Rossi Via Gorizia 6 Spettabile Milano ARCA S.R.L. P.IVA Via Polti 2 Fattura n. 1/2009 Descrizione: Milano (MI) Redazione calcoli strutturali su Vostro immobile sito in Milano via Giani 2 COMPENSO PROF ,00 CASSA ING. 2% 20,00 IMPONIBILE 1.020,00 IVA 20% 204,00 R.A. 20% 200,00 NETTO FATTURA 1.024,00
8 REGIMI FISCALI PER I PROFESSIONISTI Esistono tre regimi fiscali in funzione di determinati parametri dell attività: 1. ORDINARIO 2. DELLE NUOVE ATTIVITA 3. CONTRI BUENTI MINIMI
9 REGIME ORDINARIO Prevede la determinazione dell utile d esercizio quale differenza analitica tra ricavi e costi sostenuti nell anno secondo il: PRINCIPIO DI CASSA i componenti rilevano nell anno in cui si percepiscono i compensi o si sostengono i costi
10 COMPENSI Sono costituiti da: compensi per le consulenze rese; partecipazione agli utili; interessi moratori per dilazioni di pagamento; spese rimborsate dal cliente (escluse quelle anticipate per conto del cliente)
11 COSTI DEDUCIBILI DAL REDDITO In generale le spese possono essere dedotte dall attività secondo due principi di base: INERENZA intesa quale attinenza con l attività svolta dal professionista; DOCUMENTABILITA ovvero deve essere provato il sostenimento della spesa con qualsiasi documento fiscalmente valido (fattura, ricevuta fiscale, scontrino, ecc ) La contemporanea presenza dei due requisiti rende tali spese deducibili dal reddito in alcuni casi con delle limitazioni previste dalla legge
12 ALCUNI ESEMPI DICOSTI DEDUCIBILI A titolo esemplificativo sono deducibili: la cancelleria; i compensi corrisposti a terzi; i costi del personale; l energia elettrica, il riscaldamento, l acqua; gli interessi passivi per finanziamenti se relativi all attività; gli acquisti di libri, riviste, abbonamenti, ecc le assicurazioni professionali R.C.
13 I COSTI PARZIALMENTE DEDUCIBILI Si tratta di costi che possono essere dedotti parzialmente per disposizione di legge: ALBERGHI E RISTORANTI nel limite del 2% dei compensi percepiti (dal 2009 al 75%) RAPPRESENTANZA nel limite del 1% dei compensi percepiti (es: pranzi offerti ai clienti, omaggi alla clientela, ecc ) CORSI E CONVEGNI al 50% compreso il vitto e alloggio in occasione del convegno TELFONICHE FISSE E CELLULARI nel limite dell 80% BENI PROMISCUI al 50% per tutte le spese ad uso promiscuo ovvero sostenute sia per l attività che per uso personale (es: spese dell abitazione adibita ad ufficio)
14 AUTOVETTURE E MOTO Si deduce il costo di acquisto nel limite del 40% della spesa con i seguenti tetti massimi: MEZZI ACQUISTO/LEASING NOLEGGIO AUTO , ,20 MOTO 4.131,66 774,69 CICLOMOTORI 2.065,63 413,17
15 BENI STRUMENTALI Se di importo superiore ad Euro 516,46 non vengono dedotte tutte nell anno di acquisto ma in base a un piano di ammortamento secondo le tabelle ministeriali previste per il bene, esempio: AUTOVETTURACOSTO ALIQUOTA FISCALE AMMORTAMENTO 25%
16 LE ALIQUOTE DIIMPOSTA NEL REGIME ORDINARIO L imposta è determinata applicando al reddito imponibile delle aliquote progressive a scaglioni: Fino a % Oltre fino a % Oltre fino a % Oltre fino a % Oltre %
17 REGIME NUOVE ATTIVITA Art. 13 Legge 388/2000 E previsto per chi apre la partita IVA per la prima volta ed è limitato ai primi 3 anni di attività. In generale conveniente per tutti i Neo partita IVA Richiesto in sede di apertura di partita IVA con apposto modulo
18 REQUISITI E applicabile una volta verificati questi requisiti: -l attività esercitata con partita IVA non deve essere mera prosecuzione di una precedente esercitata come dipendente o lavoro occasionale -i compensi annui non devono superare euro ,41 -devono essere adempiuti gli obblighi previdenziali e assicurativi
19 AGEVOLAZIONI L UTILE E TASSATO CON IMPOSTA SOSTITUTIVA DEL 10% IN LUOGO DEI NORMALI SCAGLIONI DI IMPOSTA NON SUSSITE L OBBLIGO DITENUTA DELLA CONTABILITA MA SOLO DICONSERVAZIONE DELLE FATTURE NON SI APPLICA LA RITENUTA D ACCONTO IN FATTURA INDICANDO I RIFERIMENTI DI LEGGE IN CALCE AL DOCUMENTO
20 FINE DEL REGIME DECORSO IL TERMINE DI3 ANNI PER SUPERAMENTO DEL LIMITE DIRICAVI MA MENO DEL 50% (TAX E ADEMPIMENTI DALL ANNO SUCCESSIVO) PER SUPERAMENTO DEL LIMITE DIRICAVI SUPERIORE AL 50% (TAX DALL ANNO IN CORSO E ADEMPIMENTI DALL ANNO SUCCESSIVO) PER OPZIONE SCELTA DAL CONTRIBUENTE
21 REGIME MINIMI Art. 1 comma 100 Legge 244/2007 E applicabile a tutti i professionisti: CON COMPENSI INFERIORI A EURO RAGGUAGLIATI AD ANNO SENZA LAVORATORI DIPENDENTI CON BENI STRUMENTALI ACQUISTATI O IN LEASING NEL TRIENNIO PRECEDENTE INFERIORI A EURO
22 ESCLUSIONI DAL REGIME SONO SEMPRE ESCLUSI DAL REGIME: RESIDENTI ALL ESTERO CHI PARTECIPA A SOC. DIPERSONE O ASSOCIAZIONI PROFESSIONALI (STUDI ASSOCIATI)
23 DETERMINAZIONE DEL REDDITO Differisce dal regime ordinario: NON SI APPLICANO LE LIMITAZIONI DIALCUNI COSTI (rappresentanza, ristoranti, ecc ) I BENI STRUM. RILEVANO TUTTI NELL ESERCIZIO DI ACQUISTO
24 AGEVOLAZIONI NON SI APPLICA L IVA IN FATTURA MA SOLO LA RITENUTA L UTILE E TASSATO CON IMPOSTA SOSTITUTIVA DEL 20% SI E ESCLUSI DA DICHIARAZIONE IVA, IRAP E STUDI DISETTORE
25 FINE DEL REGIME SUPERAMENTO DEI LIMITI DIFATTURATO (Se superiore al 50% obbliga gli adempimenti contabili già dall anno in corso) OPZIONE DEL CONTRIBUENTE
26 SCELTA DEL LAVORO DIPENDENTE Occorre valutare con attenzione: ATTINENZA ALLE PROPRIE ASPETTATIVE BUSTA PAGA EVENTUALI BENEFIT RUOLO RICOPERTO POSSIBILITA CRESCITA PROF. POSSIBILITA CARRIERA New: SITUAZIONE DELLA SOCIETA
27 LAVORO AUTONOMO CAMMUFFATO E il caso in cui un Ing. lavora presso uno Studio o in una Società a fattura ma di fatto alle dipendenze del committente, senza possibilità di gestire autonomamente il proprio operato.situazione FREQUENTE!
28 IL CARICO FISCALE NELLE DIVERSE MODALITA Confronto in caso di netto mensile Euro 1.700,00 IMPORTI DIPENDENTE REGIME NUOVE ATTIVITA REGIME ATTIVITA MINIME REGIME ORDINARIO IMPONIBILE COSTI INPS IRPEF NETTO ANNO NETTO MESE
29 I FATTORI CHIAVE PER LA SCELTA La percezione è soggettiva LAVORO AUTONOMO AUTONOMA ORGANIZZAZIONE DIRETTIVE DA SEGUIRE NESSUNA SUBORDINAZIONE LAVORO DIPENDENTE VINCOLO DI SUBORDINAZIONE GESTIONE DEL PROPRIO TEMPO ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO GESTITA DAL DATORE NESSUN LIMITE AL GUADAGNO STIPENDIO DEFINITO INCERTEZZA DEL REDDITO RICERCA DEI PROPRI CLIENTI NESSUNA MALATTIA REDDITO CERTO CONDIVISIONE DEI PROGETTI IN TEAM MALATTIA E TFR
30 GRAZIE DELL ATTENZIONE. BUON LAVORO! Dott. Matteo Corbetta Studio Laganà - Corbetta & Associati
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