PRONTI PER IL FUTURO. Genova 21 settembre 2015
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1 PRONTI PER IL FUTURO IMPRESE, ISTITUZIONI E ONG A SISTEMA PER LE NUOVE OPPORTUNITA DI SVILUPPO NELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE Genova 21 settembre 2015 Relatore: Dr.ssa Maria Grazia Rando Funzionario MAECI DGCS referente per il coordinamento della Cooperazione Decentrata e responsabile degli APQ Mediterraneo e Balcani
2 Obiettivo dell incontro Illustrare il nuovo ruolo della cooperazione internazionale dopo la riforma della legge 49/87 sulla cooperazione Maturare una consapevolezza sui nuovi strumenti finanziari messi a disposizione dal MAECI- DGCS Dare concretezza a questa nuove opportunità fornendo indicazioni pratiche di come usare gli strumenti e della relativa procedura
3 La DGCS e la nuova legge Negli ultimi due anni, è stato avviato un processo di riforma della legge 49/87 sulla Cooperazione allo sviluppo, per tenere conto dei profondi mutamenti avvenuti nel corso degli ultimi decenni La DGCS, con la nuova legge, L. 125/14, persegue l obiettivo di incentivare la convergenza tra internazionalizzazione e cooperazione nei settori e nelle priorità definite nelle «Linee guida triennali». Cinque le novità in atto: La nuova denominazione: Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) L istituzione del Tavolo del Comitato Interministeriale per la Cooperazione allo Sviluppo (CICS) La costituzione dell Agenzia Il coinvolgimento della Cassa Depositi e Prestiti La sinergia pubblico/privato
4 La nuova legge della cooperazione italiana allo sviluppo Le vocazioni della cooperazione italiana I settori prioritari di cooperazione Le aree geografiche e i Paesi prioritari Gli attori e la nuova architettura della Cooperazione italiana Le fonti di finanziamento per lo sviluppo sostenibile Le opportunità offerte dalla nuova legge
5 Le vocazioni della cooperazione
6 I settori prioritari di cooperazione
7 Le aree geografiche e i Paesi prioritari
8 Gli attori e la nuova architettura della cooperazione
9 Le fonti di finanziamento per lo sviluppo sostenibile
10 Le opportunità offerte dalla nuova legge Strumenti finanziari della Cooperazione Italiana allo Sviluppo, a sostegno del settore privato, con particolare riferimento al settore delle PMI: CREDITO AGEVOLATO: Art. 7 L. 49/87 e art. 27 L. 125/14: finanziamento alle imprese italiane per realizzazione di imprese miste nei PVS. Il Fondo di garanzia. CREDITI D AIUTO: Art. 6 L.49/87 e art. 8 L. 125/14: finanziamento attraverso crediti d aiuto destinati alle piccole imprese e alla microfinanza.
11 Strumento finanziario: Credito agevolato
12 Case Study del credito agevolato
13 Caratteristiche del credito agevolato Obiettivo: finanziare iniziative della Comunità locale, attraverso fondi della Cooperazione allo sviluppo (inteso in senso lato), secondo il modello indicato nelle Linee Guida e tenuto conto delle delineate priorità geografiche e settoriali degli interventi. Consistenza della garanzia e leva finanziaria 10 milioni di Euro. anticipo massimo del 70% del finanziamento Durata Massimo 10 anni, di cui massimo 5 anni del periodo di grazia Soggetti Beneficiari indiretti imprese legalmente registrate in Italia; imprese che detengono non meno del 20% del capitale dell impresa mista; imprese attive da almeno tre anni nello stesso settore di attività dell impresa mista. Paesi ammissibili Circa 95 Paesi
14 Settori Eleggibili del credito agevolato industria, agricoltura, allevamento, pesca ed attività di trasformazione; artigianato; servizi locali di pubblico interesse nei settori dell energia, delle comunicazioni, dell acqua, dei trasporti e dei rifiuti; micro finanza, servizi di micro imprenditorialità, commercio locale, commercio equo solidale, turismo sostenibile; tutela e valorizzazione dei beni culturali ed ambientali; fornitura di servizi medici di pubblica utilità e produzione di medicinali; formazione professionale ed educazione.
15 Perché accedere al credito agevolato Disporre di un credito agevolato ad un tasso competitivo (0,32% a febbraio 2015 ) rispetto ad altri creditori Accompagnare le imprese italiane nella richiesta del credito in 95 Paesi, per progetti di sviluppo di cooperazione, come leva anche per la internazionalizzazione Avvalersi della DGCS come «partner» finanziatore poco intrusivo (es. non entra nella quota di capitale sociale) Usufruire del Fondo di garanzia attivato direttamente dalla DGCS (previa verifica di alcune condizioni) Complementare e sinergico rispetto ad altri fonti in quanto la proposta di progetto è in grado di sviluppare sinergie con altri strumenti finanziari tra cui quelli comunitari
16 Credito agevolato e credito d aiuto COMPLEMENTARIETA DEGLI STRUMENTI
17 Case study: credito agevolato e d aiuto COMPLEMENTARIETA DEGLI STRUMENTI
18 Internazionalizzazione vs Cooperazione INTERNAZIONALIZZAZIONE: attraverso servizi di investimento e agevolazioni finanziarie come fattore di sviluppo e miglioramento della competitività, volano della crescita economica per l Italia, in cui le piccole e medie imprese rappresentano il 99% del tessuto produttivo COOPERAZIONE: attraverso imprese miste e un progetto di sviluppo come approccio per aiutare il settore privato del Paese estero e favorire ricadute sul territorio oggetto dell intervento in termini sociali, ambientali, culturali e di qualità di vita, mettendo in secondo piano l aspetto economico OBIETTIVO DGCS FAR CONVERGERE E FAR INTERAGIRE IN MODO EFFICACE IL BISOGNO DI INTERNAZIONALIZZAZIONE DI UN PAESE CON QUELLO DI COOPERAZIONE
19 Esempi di impresa mista PANAPESCA SPA E INDOCHINE CORPORATION (Vietnam): migliorare la qualità del pescato vietnamita per migliorare il prodotto esportato e distribuito in Europa da PanaPesca SpA Tre iniziative del Consorzio Etimos S.C., in Ecuador nel settore della Micro finanza per un ammontare di ,00; in Honduras, nel settore Agro industriale per la produzione di caffè, per un ammontare di ,00 e l ultima iniziativa approvata nel 2014 in Senegal, nel settore della micro finanza, per un ammontare finanziato di Euro, per l erogazione di servizi finanziari a società di micro finanza locali principalmente nel settore dell habitat sociale e di servizi finanziari (micro apporti di capitale e micro prestiti) a PMI, microimprenditori e cooperative soprattutto in ambito rurale. EGEA Italia S.r.l. (Albania)- attualmente in fase di istruttoria presso la DGCS- la società EGEA Italia srl, in Albania, nel settore chimico-energetico, per la produzione e commercializzazione di Bio char (carbone pulito ) ed altri carboni vegetali, per un ammontare di ,50 Euro. Società CNH Industrial, in Etiopia,- in fase di valutazione preliminare di fattibilità - che dovrebbe essere realizzata per il tramite della controllata italiana Iveco SpA, per la riconversione ed ampliamento di un insediamento industriale già esistente, destinato all assemblaggio di camion. Investimento stimato di 2,5 milioni di Euro
20 Esempi di impresa mista PANAPESCA SPA E INDOCHINE CORPORATION (Vietnam): migliorare la qualità del pescato vietnamita per migliorare il prodotto esportato e distribuito in Europa da PanaPesca SpA Tre iniziative del Consorzio Etimos S.C., in Ecuador nel settore della Micro finanza per un ammontare di ,00; in Honduras, nel settore Agro industriale per la produzione di caffè, per un ammontare di ,00 e l ultima iniziativa approvata nel 2014 in Senegal, nel settore della micro finanza, per un ammontare finanziato di Euro, per l erogazione di servizi finanziari a società di micro finanza locali principalmente nel settore dell habitat sociale e di servizi finanziari (micro apporti di capitale e micro prestiti) a PMI, microimprenditori e cooperative soprattutto in ambito rurale. EGEA Italia S.r.l. (Albania)- attualmente in fase di istruttoria presso la DGCS- la società EGEA Italia srl, in Albania, nel settore chimico-energetico, per la produzione e commercializzazione di Bio char (carbone pulito ) ed altri carboni vegetali, per un ammontare di ,50 Euro. Società CNH Industrial, in Etiopia,- in fase di valutazione preliminare di fattibilità - che dovrebbe essere realizzata per il tramite della controllata italiana Iveco SpA, per la riconversione ed ampliamento di un insediamento industriale già esistente, destinato all assemblaggio di camion. Investimento stimato di 2,5 milioni di Euro
21 Es. impresa mista Italia-Vietnam Obiettivo: migliorare la qualità del pescato vietnamita che arriva in fabbrica, rispetto a quella riscontrabile sul mercato thailandese, per migliorare il prodotto esportato e distribuito in Europa da PanaPesca SpA. Decreto autorizzativo emanato in data con il protocollo n per la concessione del suddetto finanziamento Eseguito un sopralluogo della DGCS presso lo stabilimento produttivo dell impresa mista tra PanaPesca Spa e Indochine Corporation post decreto (maggio 2011) al fine di: Verificare lo stato dell'impresa, in particolare verificare il corretto utilizzo dei fondi MAECI/DGCS per l avvio e la gestione dell impresa mista Valutare l operatività dell Impresa Valutare i risultati della Joint Venture come cooperazione tra impresa italiana e impresa vietnamita Successivamente all erogazione, saranno eseguiti controlli ex post sull'utilizzo dei fondi finanziati e una eventuale valutazione dei risultati conseguiti, anche e soprattutto in funzione della creazione di occupazione e di valore aggiunto locale, in sintonia con lo spirito della legge di cooperazione.
22 Imprese Miste Societarie COME FARE IN PRATICA
23 Procedura di presentazione e approvazione L impresa italiana, dopo aver costituito una impresa mista secondo la legge locale anche prima del conferimento del capitale da finanziare, invia una richiesta al MAECI DGCS-Ufficio X compilando il Formulario e il Documento di fattibilità. Il MAECI-DGCS effettua una valutazione tecnico-economica dell iniziativa. Il MAECI-DGCS trasmette il fascicolo alla Banca Agente Italiana (Artigiancassa SpA) che svolge una valutazione finanziaria dell impresa italiana. Il MAECI-DGCS presenta la proposta al Comitato Direzionale (CD) della Cooperazione Italiana per l approvazione Il MAECI-DGCS eroga i fondi. L approvazione da parte del CD avviene entro 90 giorni dal perfezionamento della domanda.
24 Attività post approvazione Sostegno al progetto da parte della Rete MAECI (Ambasciate italiane all estero e UTL) nella fase di implementazione. Monitoraggio e Controllo della DGCS, ad intervalli di tempo regolari, per verificare l andamento del progetto nella fase di implementazione e verificare i risultati secondo lo spirito della legge di cooperazione.
25 Riassumendo: punti di attenzione Identificare un partner idoneo e non solo per richiedere il finanziamento Verificare l unità di intenti Definire le quote di partecipazione chiare Stabilire un processo decisionale e di collaborazione tra i soggetti ben definito Determinare le modalità e i meccanismi per risolvere situazioni di stallo ben identificati
26 Conclusioni «la DGCS auspica che tali strumenti possano consentire di fare interagire e convergere in modo efficace la cooperazione ed internazionalizzazione sia in termini di sviluppo (private development) che di impiego del settore privato nelle politiche di sviluppo (private engagement)» (DG della DGCS Min.Plen. Cantini)
27 Riferimenti e contatti MAECI Ufficio X della DGCS Telefono: PEC: Ufficio Cooperazione Decentrata della DGCS Telefono:
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