COMUNE DIMESSINA AREA TECNICA DIPARTIMENTO MANUTf,NZIONE IMMOBILICOMUNALI
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- Luigi Nigro
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1 COMUNE DIMESSINA AREA TECNICA DIPARTIMENTO MANUTf,NZIONE IMMOBILICOMUNALI PROGETTO ESECUTIVO Adeguamento dei locali archivio degli uffici comunali ubicati nel Real Convitto Dante Alishrerl RELAZIONE TECNICA E ob. N. 1 D"t* Progetto: Ing. Andrea Di Bella -jz* Ass. Progettazione: ceom. MaÍinltparclla Visti diapprovazione apprcvuonèrnlihelene.i *nsi d6l ar. s úm@ 3' ll Responsabr e del p'@di@òlo
2 RELAZIONE TECNICA Adeguamento dei locali archivio degli uffici comunali ubicati nel Real Convitto Dante Alighieri. Premessa Il progetto in argomento, che si presenta per l'approvazione di competenza, riguarda l'immobile di proprietà comunale ubicato nel Real Convitto Dante Alighieri, in Piazza Vittoria n.6 Messina, adibito ad uffici comunali comprendenti, al piano cantinato, i locali destinati ad ospitare gli archivi dei Dipartimenti Edilizia Privata e Pianificazione Urbanistica. Progetto approvato Il progetto di adeguamento funzionale dell'immobile è stato regolarmente presentato presso il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Messina (N. pratica 1373) ed approvato ai sensi dell'art. 3 del DPR 151/2011 con prot. n del 03/04/2014. Nel progetto che ha conseguito il parere preventivo di prevenzione incendi gli archivi ubicati al piano cantinato dell'immobile sono stati considerati singolarmente, con superficie fino a 50mq nel rispetto della normativa di settore, ciascuno caratterizzato da carico d'incendio non superiore a 60Kg/mq Progetto in variante La presente relazione ha per oggetto la variante alla pratica di cui sopra redatta per tener conto dell'incremento del carico di incendio, considerato che la quantità di materiale cartaceo da depositare negli archivi comunali dovrà necessariamente superare tale limite ed è, in prospettiva futura, destinata ad aumentare in ragione delle nuove pratiche che saranno presentate, per quanto la maggior parte di esse risulta ormai dematerializzata sfruttando le tecnologie informatiche in dotazione i dipartimenti comunali. Per rispettare la normativa di prevenzione incendi applicabile nel caso di archivi con carico di incendio superiore, si farà riferimento al punto del D.M. 22/02/2006. Si assumeranno pertanto, come parametri di progetto, depositi ed archivi con superficie superiore a 200mq e carico di incendio superiore a 60Kg/mq, calcolato in dettaglio come di seguito descritto. Come evidenziato negli elaborati grafici i locali destinati ad archivi ubicati al cantinato saranno suddivisi in locali indipendenti: Un locale archivio indipendente avente superficie 54,13 mq; 1
3 Un secondo archivio indipendente con superficie 29,12 mq; Un terzo archivio indipendente con superficie 42,12 mq Un grande locale archivio comprendente più vani tra loro comunicanti, avente superficie complessiva di 402,00 mq; L'archivio, di 54,13 mq, è adiacente al resto dei locali archivio, dai quali risulta sostanzialmente indipendente con accesso autonomo. E' circoscritto, sul lato Sud da parete contro terra e, sul lato Ovest confina con intercapedine aerata di larghezza 1,00m, sulla quale si affaccia rispettivamente con 2 finestre di dimensioni 1,30 x 1,30. Il terrapieno è attestato ad una quota contenuta entro il limite superiore della finestre. Sul lato Est il locale è dotato di una finestra di dimensioni 1,30 x 1,00 prospettante spazio scoperto di pertinenza. La superficie finestrata complessiva è pertanto pari a 3,00 mq circa con un rapporto superficie finestrata/superficie pavimento di 0,055. Il secondo piccolo archivio ha superficie di 28,12 mq, pertanto inferiore a 50 e presenta due finestre da 1,30 x 1,00 prospettanti su spazio scoperto, con un rapporto superficie finestrata/pavimento di 0,089. Il terzo archivio ha superficie di 42,12 mq, inferiore a 50 e presenta tre finestre da 1,30 x 1,00 prospettanti su spazio scoperto, con un rapporto superficie finestrata/pavimento di 0,093. L'archivio più grande è costituito dall'insieme dei vani archivio compartimentati ai fini antincendio così da costituire un unico ambiente da proteggere avente superficie complessiva pari a 402mq Sui lati Est ed Ovest sono presenti un adeguato numero di finestre che si affacciano sull'intercapedine di cui sopra, larga 1,00 m sulla parete Ovest e sulla parete Est prospettanti spazio scoperto. Come evidenziato meglio negli elaborati grafici, le finestre prospicienti il lato Ovest hanno dimensioni ciascuna di 1,30 x 1,30, mentre le finestre situate nei locali lato Est hanno dimensioni 1,00 x 1,30; complessivamente la superficie finestrata è pari a 15 x (1,30 x 1,00) + 5 x (1,30 x 1,30) + 1,00 = 28,95, con un rapporto rispetto alla superficie di pavimento pari a 0,072 Si evidenzia che per esigenze igienico-sanitarie è prevista la futura realizzazione di un impianto di ventilazione e ricambio d'aria che, in ogni caso, sarà aggiuntiva e non sostitutiva dell'aerazione naturale qui descritta. Con tale ripartizione si possono rispettare tutte le prescrizioni di cui all'art punto 1 del DM 1) la superficie lorda di ogni singolo locale archivio non sarà maggiore di 500mq; 2) gli elementi di chiusura e le porte di accesso, munite di dispositivo di autochiusura, avranno resistenza al fuoco REI 120; 3) La superficie di aerazione naturale, ottenuta mediante le finestre esistenti che prospettano su spazio esterno, sarà superiore a 1/40 della superficie di pavimento; 2
4 4) Gli archivi saranno protetti mediante impianto di rivelazione, segnalazione e allarme; 5) Saranno collocati in numero adeguato, estintori da 6Kg con capacità estinguente almeno pari a 34A 144B Inoltre, trattandosi di archivi con superficie superiore a 200mq e carico di incendio superiore a 60Kg/mq, saranno rispettate anche le condizioni di cui al punto 2. del medesimo articolo: 1) L'accesso ai locali avverrà attraverso filtro a prova di fumo; 2) Sarà assicurata la protezione mediante impianto di spegnimento automatico. Nella fattispecie, si opterà per un impianto ad acqua nebulizzata ad alta pressione. Come noto i sistemi ad acqua nebulizzata ormai diffusi negli ambienti contenenti grandi volumi di materiale cartaceo, permettono un rapido abbassamento delle temperature all interno dell ambiente e garantiscono una rapida estinzione dell incendio. L impianto ad acqua nebulizzata dovrà essere realizzato tramite una montante intercettata da una valvola di zona che darà indicazione, in caso di incendio, che l archivio è in emergenza incendio. Dalla montante si staccheranno diverse diramazioni che alimenteranno gli ugelli distribuiti nella zona da proteggere. La rete idraulica con tubazione aerea alta pressione a vista in acciaio INOX sarà staffata alle pareti ed al soffitto e completa di raccorderia a compressione in acciaio INOX. Il sistema di estinzione incendi ad acqua nebulizzata previsto per la protezione dell archivio, avrà una pressione di esercizio minima di 100 bar. Saranno adottati ugelli tipo pendent con bulbo termosensibile la cui a spaziatura sarà prevista in conformità alla caratteristiche degli ugelli e alle norme di riferimento. L impianto sarà connesso ad un sistema di pressurizzazione costituito da un gruppo di pompaggio ad alta pressione, in grado di garantire le portate e le pressioni richieste dalle normative vigenti in relazione alla tipologia di rischio del sito in oggetto. Il gruppo di pompaggio sarà sarà costituito elettropompe a pistoni ad alta pressione (minimo 100 bar) delle quali una di riserva, ed una di compenso completo di tutti gli accessori necessari al suo funzionamento. Specifiche tecniche dell'impianto di spegnimento ad acqua nebulizzata tipo watermist Il sistema di spegnimento ad acqua nebulizzata che si prevede di installare negli archivi del Dante Alighieri è un sistema ad alta pressione che sarà progettato secondo i dettami della norma UNI CEN/TS Installazioni fisse antincendio sistemi ad acqua nebulizzata progettazione e installazione. 3
5 Il sistema di protezione previsto è un impianto ad acqua nebulizzata tipo Watermist, sistema che riesce a controllare l incendio attraverso i seguenti meccanismi: Per raffreddamento; Per riduzione dell ossigeno disponibile per la combustione a seguito della formazione di vapore; Per attenuazione del calore radiante. Le molecole di acqua nebulizzata, date le ridotte dimensioni e l ampia superficie di esposizione, assorbono facilmente calore dagli ambienti interessati dall emergenza incendio non consentendo alle sostanze combustibili di raggiungere la temperatura di accensione. Inoltre riscaldandosi l acqua nebulizzata espande 1600 volte il suo volume spostando istantaneamente ossigeno dal pennacchio del fuoco. Con una portata di 10 litri al minuto a una pressione di 200 bar, la quantità d acqua utilizzata per spegnere un grosso fuoco è minima. Ciò implica meno danni dovuti all acqua, una maggiore efficienza, un minore diametro dei tubi e pesi e costi minori, rendendo il sistema di spegnimento idoneo in applicazioni dove i sistemi tradizionali ad acqua tipo sprinkler sono usualmente sconsigliati, come gli archivi di documenti cartacei che risulterebbero danneggiati in maniera irreversibile da impianti a pioggia. Il foro principale di uscita dell acqua ha diametro di dimensioni generalmente comprese tra 1 e 50 micron. Gli ugelli sono costituiti da un unico pezzo e sono forniti completi di filtro interno in acciaio per prevenire il bloccaggio dell ugello. La tecnologia watermist per la protezione antincendio con acqua nebulizzata ad alta pressione è più efficiente nel combattere le classi di fuoco A e B rispetto ai tradizionali sistemi di nebulizzazione ad acqua con pressioni basse e medie. Parametri di progetto: Distanza massima tra gli ugelli 3m Area operativa massima 72 mq Portata di ciascun ugello 10l/min Durata intervento prevista 60 min. Pressione di esercizio 100bar Con tali parametri progettuali e la distribuzione degli erogatori secondo quanto indicato in planimetria, si riuscirà a coprire tutta l'attività con l'impianto di protezione. La portata totale dell'impianto sarà calcolata tenendo conto del funzionamento contemporaneo di 9 ugelli alla massima distanza dal gruppo di pressurizzazione, considerando 10l/min per ugello, Portata massima = 90 l/min 4
6 Il dimensionamento della riserva idrica sarà definito in funzione della portata di progetto e della durata di intervento (60 min) per cui si avrà: Riserva idrica = 90 x 60 = 5400l. Si assumerà pertanto 6000 litri in via cautelativa. Il dimensionamento della rete di distribuzione sarà effettuato in base alla massima portata dell'impianto e alle pressioni richieste agli ugelli più sfavoriti. Le perdite di carico saranno calcolate in base alla formula di Hazen Williams, in accordo alla quale si verificherà che le sezioni dei tubi scelte in fase esecutiva siano idonee per i requisiti previsti. Il gruppo di pressurizzazione sarà alimentato da sorgente elettrica privilegiata e sarà costituito da un gruppo pompe di cui n. 2 principali e 1 di riserva, aventi portata ciascuna da 48 l/m, per un totasle di 96 l/min superiore alla portata di progetto prevista. Calcolo del carico d'incendio dei locali archivio Al fine di valutare l idoneità delle strutture, si è proceduto al calcolo del carico d incendio specifico di progetto, determinato secondo le indicazioni di cui al Decreto Ministeriale del 09 marzo 2007 e della Circolare del Ministero dell'interno n P414/4122 sott. 55 del 28 marzo Ai fini di una corretta classificazione di resistenza al fuoco delle costruzioni, si è scelto di calcolare il carico d incendio specifico assumendo il valore orientativo in funzione della destinazione d uso dei locali. Esso, è stato eseguito tramite il software (ClafRaf ver. 1.2) messo a disposizione dal Ministero dell Interno (Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, Direzione Centrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica, Area Protezione Passiva Sezione Resistenza al Fuoco); si è utilizzato il valore orientativo per l'attività 'Archivio di documenti cartacei', ottenendo il carico d'incendio specifico per l'attività in progetto e utilizzando i fattori di riduzione del rischio specifici per il progetto in esame. In particolare, il fattore di rischio in relazione alla dimensione del compartimento è stato assunto parti ad 1,00 in quanto tutte le superfici degli archivi in progetto risultano inferiori a 500 mq, In relazione al tipo di attività svolta si è assunto il valore corrispondente alla classe II, Aree che presentano un moderato rischio di incendio come probabilità di innesco, velocità di propagazione di un incendio e possibilità di controllo dell'incendio stesso da parte delle squadre di emergenza. SI è infine tenuto conto dei fattori derivanti rispettivamente dalla presenza di un sistema di spegnimento automatico ad acqua nebulizzata, di una rete idrica antincendio interna a idranti, e di un sistema automatico di rilevazione e allarme. Il calcolo, riportato in allegato per tutti e quattro gli archivi di progetto, fornisce una classe di riferimento per il livello di prestazione III pari a
7 Piattaforma elevatrice Nel progetto approvato era presente un montacarichi da collocarsi in posizione decentrata. Nella presente variante si prevede l'installazione di una piattaforma elevatrice adatta anche al trasporto di persone. La piattaforma sarà installata in posizione baricentrica nella struttura e, per quanto riguarda lo sbarco al piano semicantinato interessato alle modifiche progettuali qui descritte, la porta di chiusura sarà realizzata con materiale avente resistenza al fuoco REI 90 e l'accesso avverrà sempre attraverso idoneo filtro a prova di fumo. La struttura dovrà rispettare i requisiti previsti dal D.M. 15/09/2005 regola tecnica di prevenzione incendi per i vani degli impianti di sollevamento ubicati nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi L'impianto elevatore sarà di tipo elettrico, privo di locale macchinario e sarà installato entro un vano corsa esistente all'interno dell'immobile All'interno del vano di corsa non dovranno esserci tubazioni o installazioni diverse da quelle necessarie al funzionamento o alla sicurezza dell'impianto. Il vano corsa sarà aerato con aperture verso il cortile interno, ad uso esclusivo del vano medesimo. Le pareti del vano di corsa e le porte di piano, le eventuali altre porte o portelli di soccorso ed ispezione saranno tutte realizzate con materiali non combustibili. In particolare, dal momento che l'accesso ai locali archivio al piano cantinato dovrà avvenire attraverso filtro a prova di fumo, la porta installata a tale piano avrà resistenza al fuoco REI 120, così come le porte di sbarco ai piani superiori, in coerenza con il progetto originario approvato, avranno caratteristiche di resistenza al fuoco almeno pari o superiore a REI 90. Misure di evacuazione All'interno dei locali archivio si prevede al massimo la presenza di due operatori in contemporanea, per cui i moduli di uscita previsti in progetto sono sufficienti per garantire il rispetto della normativa. Nel corridoio centrale, facente parte integrante dell'archivio di 402 mq, le scaffalature saranno preferibilmente disposte su un solo lato, al fine di garantire un passaggio di almeno 1,60 m. Impianti esistenti Gli archivi sono dotati di impianto elettrico recentemente realizzato a regola d'arte nell'ambito dei lavori di adeguamento dell'immobile, comprendenti quadro di zona, alimentato dal quadro generale di impianto installato al piano terra, linee di distribuzione, punti luce e FEM, plafoniere di illuminazione schermate, munito di dichiarazione di conformità ai sensi del D.M. 37/2008 rilasciata al termine dei lavori dall'impresa esecutrice. 6
8 Illuminazione L illuminazione artificiale prevista è costituita da plafoniere con lampade fluorescenti del tipo 2x36W. Sono presenti 15 plafoniere del tipo 1x36W nel corridoio e, all'interno dei locali, plafoniere del tipo 1x36 o 2x36, come indicato negli elaborati grafici, che garantiscono adeguati livelli di illuminamento artificiale. In fase di esecuzione si dovrà verificare il rispetto dei minimi normativi pari ad almeno 300 lux medi in corrispondenza della postazione di lavoro e 200 lux nelle zone circostanti alla postazione suddetta. In corrispondenza delle uscite e lungo il corridoio sono collocate plafoniere autonome di illuminazione di emergenza per le quali si verificherà inoltre, come prescritto dalle norme in materia di sicurezza, il corretto funzionamento di illuminazione di emergenza che garantisca un illuminamento minimo di 5 lux. Scaffalature Ove necessario le scaffalature esistenti saranno integrate e/o sostituite con strutture idonee e a norma di sicurezza. Le stesse saranno ancorate al pavimento o alle pareti e saranno disposte all'interno dei locali archivio come meglio esemplificato in pianta, in maniera tale da garantire lo spazio per il passaggio delle persone con almeno 80 cm di distanza reciproca tra scaffali ed almeno 1,60 m nel corridoio, con una luce libera dal soffitto di almeno 60cm, ad eccezione dei passaggi sotto trave per consentire agevolmente il transito tenendo conto che di norma è prevista la presenza occasionale di una o due unità lavorative per l'accesso e la movimentazione dei fascicoli a servizio dell'utenza. Tale utilizzo non presuppone particolare affollamento, né la presenza continuativa nel corso della giornata lavorativa, né una postazione fissa di lavoro, ma il mero utilizzo temporaneo per il tempo necessario per l'individuazione e il prelievo/deposito dei fascicoli. Qualora le risorse economiche dovessero consentirlo, si potrà provvedere alla sostituzione delle scaffalature classiche con archivi compattabili scorrevoli, i quali potranno garantire una maggiore portata di volumi cartacei, nel rispetto delle condizioni di sicurezza e dei carichi d'incendio stimati in base alle superfici di pavimento, come calcolati nella presente relazione. Ventole aerazione I locali in atto presentano aperture sufficienti per il rispetto dei rapporti di aero illuminazione. Alcune finestre prospettanti il fronte est si trovano a quota relativamente bassa sul piano stradale, per cui si rende necessario provvedere a un integrazione con aria forzata. 7
9 Pertanto, per assicurare idonee condizioni igienico sanitarie affinché gli stessi possano essere utilizzati quali ambienti temporanei di lavoro, saranno installate delle ventole di aerazione. In particolare le ventole dovranno garantire il ricambio d'aria all'interno dei locali, mediante immissione di aria prelevata dal cortile interno dell'ex real convitto ed espulsione dell'aria sul fronte prospiciente il viale della Libertà. Il ricambio d'aria dovrà essere superiore al valore previsto dalla norma UNI per la presenza stimata di due lavoratori (39,60 mc/h per ogni lavoratore). Dovrà altresì essere garantito un ricambio sufficiente ad assicurare le condizioni di comfort climatico. 8
10 QUADRO ECONOMICO DEI LAVORI LAVORI IN APPALTO Importo dei lavori a base d'asta: Lavori a misura ,03 Lavori in economia ,00 Sommano: , ,03 Incidenza manodopera: Manodopera non soggetta a ribasso: ,67 Sommano: , ,67 Importo per l'attuazione dei piani di sicurezza: Oneri sicurezza 1.623,50 Sommano: 1.623, ,50 A) Totale lavori inclusi oneri sicurezza e manodopera , ,20 SOMME A DISPOSIZIONE DELL AMM.NE: I.V.A. sui lavori (22%) ,28 Imprevisti 7.486,68 Incentivo art.92 D.Lgs. 163/2006-2% compr. oneri riflessi 3.028,84 Spese per allacci elettrici 3.000,00 Oneri accesso a discarica 1.500,00 Contributo Autorità vigilanza 225,00 B) Totale somme a disposizione: , ,80 IMPORTO COMPLESSIVO A) + B) ,00 9
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