TAVOLO SUAP Gruppo di Lavoro TERRITORIO E AMBIENTE Report incontro 06 Marzo di convocazione: venerdì 27 febbraio Ordine del giorno:

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1 TAVOLO SUAP Gruppo di Lavoro TERRITORIO E AMBIENTE Report incontro 06 Marzo di convocazione: venerdì 27 febbraio 2015 Ordine del giorno: 1. Modulo per la richiesta titolo unico di cui all art. 7 del DPR 160/2010 (dalle ore alle ore 11.30); 2. Adeguamento alla normativa regionale del Modulo Unico per la presentazione dell Autorizzazione Unica Ambientale sul quale ieri è stata acquisita l Intesa in Conferenza Unificata (dalle ore alle ore 13.00); 3. Varie ed eventuali. Presenti: CARFAGNA LOREDANA PALAZZETTI SIMONA RECCHI STEFANO CARDINALETTI MARCO RAMPINO LEONARDO FISCO SALVATORE CASCONE PASQUALE CASSIANI GIOVANNI MASSARINI EROS ROMAGNA RAFFAELA LIERA SEVERINO BRUSCHI ALESSANDRO CARINI SIMONA REGIONE MARCHE P.F. LIBERALIZZAZIONE E SEMPLIFICAZIONE DELL ATTIVITA D IMPRESA REGIONE MARCHE P.F. VALUTAZIONI ED AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI REGIONE MARCHE SERVIZIO ATTIVITA PRODUTTIVE, LAVORO, TURISMO, CULTURA E INTERNAZIONALIZZAZIONE REGIONE MARCHE P.F. PROGRAMMAZIONE INTEGRATA ATTIVITA PRODUTTIVE, FORMAZIONE E LAVORO, ACCESSO AL CREDITO E FINANZA VIGILI DEL FUOCO VIGILI DEL FUOCO PROVINCIA DI PESARO URBINO PROVINCIA DI PESARO URBINO PROVINCIA DI PESARO URBINO PROVINCIA DI ANCONA COMUNE DI PESARO COMUNE DI SENIGALLIA COMUNE DI FABRIANO CUCCO FABRIZIO COMUNE DI FABRIANO 1

2 OTELLO BERNACCONI GIACCHETTI FAUSTO COSTARELLI PAOLA PIATTELLA FRANCESCO MARTELLI EMANUELE COMUNE DI FABRIANO COMUNE DI ANCONA ASUR MARCHE AREA VASTA 2 - JESI ASUR MARCHE AREA VASTA 2 - JESI CONFARTIGIANATO Esiti: Carfagna introduce la riunione ed informa che è stata approvata la legge di innovazione e semplificazione (LR n. 3/2015) alla cui redazione aveva collaborato anche il Tavolo SUAP. Il provvedimento contempla, oltre alle misure di semplificazione ed informatizzazione di carattere generale, anche un paio di articoli di diretto interesse del SUAP: l art. 34, comma 2 che introduce, nella LR 34/1992, l art. 26 quater che disciplina i progetti SUAP in variante urbanistica l art. 41 che prevede una riduzione dei termini procedimentali relativi a sub procedimenti che riguardano materie di competenza legislativa regionale, per renderli coerenti con la tempistica del DPR 160/2010. Il sede consiliare è stata poi introdotta una disposizione (art. 9) con cui si istituisce il Comitato permanente per la semplificazione che si articola in due sezioni, cittadini ed imprese. La norma prevede che il Tavolo SUAP svolga le funzioni di Comitato per la sezione imprese. Informa inoltre che è iscritta all ordine del giorno della prossima Giunta una delibera di approvazione della modulistica edilizia che recepisce il lavoro di adeguamento della modulistica nazionale fatto dal Tavolo SUAP, con alcuni correttivi conseguenti ad un ulteriore approfondimento con le strutture competenti. Comunica poi che i Comuni, contattati per sollecitare la compilazione dei questionari, hanno espresso il desiderio di essere maggiormente coinvolti nei lavori del Tavolo pertanto, da un lato, chiediamo ad ANCI di coinvolgere più comuni nei gruppi di lavoro e, dall altro, abbiamo pensato di attivare uno strumento che ci consente di avere, durante i lavori, un feed back da tutti i SUAP interessati. Inoltre lo strumento potrà essere utilizzato anche per la preparazione delle riunioni dei gruppi di lavoro che così potranno essere convocate quando sui documenti si è raggiunto già un discreto livello di condivisione. Passa la parola a Cardinaletti per l illustrazione dello strumento. Cardinaletti conferma che, al fine di assicurare un efficace condivisione documentale necessaria all attività di questo gruppo di lavoro, abbiamo individuato nel cloud storage lo strumento più funzionale. Il servizio di cloud storage offre la possibilità di lavorare su file condivisi mettendo a disposizione uno spazio di archiviazione web raggiungibile da qualsiasi postazione, in qualunque 2

3 luogo ci si trovi. Il cloud elimina una serie di problematiche relative alla condivisione documentale, prima fra le quali l esigenza dell aggiornamento continuo del materiale su cui lavorare, garantendo sempre la disponibilità dell ultima versione elaborata. La Regione Marche dispone di un proprio cloud che attualmente però è attivo solo per alcuni servizi. Presto però i servizi disponibili verranno presto ampliati. Stiamo infatti lavorando alla creazione di una community ad hoc proprio per collegare i soggetti interessati ai lavori del SUAP al fine di permettere a tutti di dare il proprio contributo e di condividere i contenuti dei documenti in discussione. In attesa di avviare la community nel cloud regionale, abbiamo deciso di utilizzare uno dei tanti servizi di cloud presenti in rete, scegliendo quello offerto da Google semplicemente per la notorietà ed immediatezza di utilizzo. Abbiamo già creato un account con relativa mail su Gmail (vi invieremo tutto con le credenziali per l accesso). Accederete a questo cloud come utente/proprietario direttamente dalla pagine di Google. Il funzionamento è piuttosto semplice e intuitivo. I documenti vengono caricati nel drive semplicemente trascinandoli (o copiandoli) dal nostro computer. I documenti caricati saranno così disponibili immediatamente per tutti coloro a cui verranno inviate le credenziali di accesso o per coloro che saranno invitati alla condivisione del singolo documento. Quando sarà pronto il cloud regionale, lo spazio a disposizione della community sarà molto più articolato con sezioni specifiche, forum di discussione, ambiti di formazione ecc. Per qualunque problematica di carattere tecnico cercheremo di dare tutta la nostra assistenza. L utilizzo del Google drive può avvenire sia via web, sia in locale, utilizzando l applicativo Google Drive che, a ogni avvio, sincronizzerà il computer al contenuto del cloud di google. Rampino chiede cosa succeda nel caso in cui qualcuno ha già un account google drive. Cardinaletti precisa che abbiamo constatato che questo effettivamente è un limite. Pertanto va rinominata la preesistente cartella del drive di google relativa al vecchio account e creata la nuova per sincronizzare il nuovo account creato per questo gruppo di lavoro. Tale applicativo, infatti, non può gestire più di un account alla volta utilizzando lo stesso browser. Carfagna ribadisce che questa nuova procedura non sostituirà le riunioni ma è un modo per gestirle al meglio. I presenti condividono la proposta della Regione. Carfagna passa alla trattazione del 1 punto dell odg. Il Comune di Pesaro ha inviato il proprio significativo contributo in riferimento al documento iniziale sul quale il GdL stava già lavorando. Il nuovo modulo, inviato con la seconda comunicazione, tenta di semplificare un po l impostazione generale, anche tenendo conto dell esperienza di altre Regioni. Se l impostazione è condivisa si potrà proseguire inserendo tutta la parte, ben più corposa, che riguarda i procedimenti sostituiti dal titolo unico che vengono inseriti nel modulo art. 7 e, soprattutto, nella relazione di asseverazione. In 3

4 merito a questi ultimi si è partiti dalla modulistica edilizia e sono stati aggiunti gli altri non ricompresi nella stessa. Liera ricorda che la pdl di semplificazione in edilizia è in Consiglio pertanto sarebbe utile inserire una disposizione che faccia salve le modifiche conseguenti all approvazione di tale proposta di legge. Carfagna assicura che verranno monitorati i lavori del Consiglio per far sì che la modulistica venga tempestivamente adeguata. Ad oggi però i moduli si devono lasciare così come sono perché devono essere coerenti con la legislazione vigente. Palazzetti illustra il modulo inviato e le soluzioni adottate da altre Regioni, in particolare Sardegna e Friuli. Si tratta però di un contributo alla discussione del gruppo di lavoro. Liera ritiene più utile il modulo che ha inviato la regione in vista della riunione odierna perché è più chiaro per l utente rispetto al modulo della Sardegna. La Regione Marche ha una modulistica relativa alle attività commerciali per così dire pure, che probabilmente in questo modulo sono ricomprese. La modulistica regionale è già utilizzata dai SUAP per cui sarebbe importante non cambiare questa prassi. Carfagna precisa che non ci dovrebbe essere problema con il sistema delle schede singole perché tali moduli si ricollegano o all art. 7 o, più frequentemente all art. 5 del DPR 160/2010. Liera riprende poi la questione dell ambito di competenza effettiva del SUAP. Al di là della norma, che è chiara, ci sono realtà nelle quali il SUAP non viene coinvolto perché le istanze vengono presentate direttamente all amministrazione competente (es. ufficio commercio). Bruschi sottolinea che il DPR 160/2010 è chiaro pertanto tutti i procedimenti confluiscono nel procedimento SUAP. Liera concorda ma ritiene che sarebbe importante concordare bene l ambito di competenza. A titolo di esempio cita l autorizzazione per le strutture sanitarie e socio-sanitarie di cui alla legge regionale 20/2000. Carfagna condivide questa necessità e informa che si sta implementando la banca dati dei procedimenti del SUAP anche al fine di predisporre l atto ricognitivo di cui all art. 1, comma 2 lettera a) della LR 7/2011. Palazzetti conferma che, anche nell istruttoria di pratiche VIA si sono rilevate delle difformità di interpretazione circa l ambito di competenza del SUAP, addirittura ampliandone la stessa con riferimento a procedimenti relativi all energia da fonti rinnovabili. Riprende poi l analisi del modulo art. 7 proposto, che si articola in schede variabili a seconda del tipo di intervento per cui si presenta la pratica. Le tre macro tipologie riguardano l intervento edilizio, l avvio dell attività produttiva e altri adempimento (es. AUA, affissione di insegne pubblicitarie). 4

5 Rampino condivide l approccio per schede distinte perché agevolerebbe la selezione degli allegati da inviare a ciascuna amministrazione terza. Attualmente infatti viene inviata tutta la pratica con tanti allegati che appesantiscono i sistemi informatici. Molti allegati non sono di interesse dei Vigili del Fuoco e pertanto non vengono neppure aperti. Bruschi comprende il problema posto da Rampino ma sottolinea la difficoltà di selezionare i documenti da parte del SUAP. Liera informa che a Pesaro il problema della pesantezza degli allegati si sta risolvendo grazie ad un sistema di web service. I documenti vengono depositati e le amministrazioni terze accedono mediante le credenziali inviate. Rampino riprende il problema della responsabilità della conservazione dei dati e della necessità che i diversi sistemi informativi dialoghino realmente. Carfagna propone di riprendere la questione con i componenti dei gruppi di lavoro giuridico ed informatico, in quanto pare che si possa delegare alla conservazione della documentazione un altro ente (nel caso specifico potrebbe essere la Regione Marche) che si fa garante anche dell immutabilità del file. Liera riprende l analisi del modulo chiedendo di fare una riflessione maggiore nel caso di terzi comproprietari per verificare, sul piano giuridico, se possa essere sufficiente la dichiarazione sostitutiva di atto notorio in merito all assenso degli altri proprietari, senza dover necessariamente presentare la dichiarazione di assenso. Carfagna esprime invece dei dubbi sulla proposta di far richiedere all impresa l acquisizione dell attestato di conformità urbanistico-edilizia. Pur considerando che il coordinamento tra le discipline del DPR 380/2001 e del DPR 160/2010 fa sì che non venga praticamente rilasciato un permesso di costruire, parlare di attestato di conformità urbanistico-edilizia e, soprattutto, prevedere che sia l impresa a chiedere che venga acquisito pare forzare un po il dato normativo. Sarebbe forse opportuno che fosse previsto in una norma di legge regionale. In mancanza forse è più corretto lasciare la dicitura Permesso di costruire, SCIA ecc, così come si parla di autorizzazione paesaggistica, AIA, AUA ecc. Si discute di tali questioni e delle altre accennate in riunione Martelli sottolinea la necessità di semplificare la modulistica e le procedure. E importante anche non dover presentare a tutte le amministrazioni documenti che sono stati prodotti ad altri soggetti pubblici. Le Amministrazioni devono davvero dialogare tra loro. Cita, a titolo di esempio, la procedura per il subentro: con una sola comunicazione si dovrebbe infatti poter ottenere la il cambio di intestazione di tutte le autorizzazioni esistenti. C è bisogno di formare i funzionari che hanno a che fare con le imprese. Altra sollecitazione è a lavorare per uniformare le prassi delle amministrazioni sul territorio. Cita a titolo di esempio le procedure diverse seguite dalle diverse ATO. 5

6 Carini aggiunge che andrebbe fatta anche una formazione specifica anche per i professionisti che assistono le imprese. Spesso infatti le pratiche non vengono portate velocemente a termine perché sono incomplete o fatte male. Carfagna conclude la trattazione del primo punto assicurando che il modulo art. 7 sarà inserito al più presto nel sistema di google di cui si è detto all inizio della riunione e saranno inviate le credenziali per fornire i contributi. Rinnova l invito ad ANCI a chiedere anche ad altri comuni di collaborare. Passa alla trattazione del punto 2 all odg ricordando che il modulo AUA è stato approvato in Conferenza Unificata il 5 marzo e che la bozza di decreto prevede che debba essere adeguato alla normativa regionale entro il mese di giugno. Carini riprende la sollecitazione sui subentri per segnalare che andrebbero rivisti i moduli delle attività produttive che non contemplano l ipotesi di subentro nei titoli sostituiti dall AUA Carfagna chiede di approfondire se effettivamente i moduli necessitano di revisione ed eventualmente inviare a segreteriasuap@regione.marche.it eventuali proposte. Romagna aggiunge che, anche se nelle Linee Guida AUA è stato specificato che in caso di volturazione del titolo non è necessario richiedere una nuova AUA, il comportamento delle AATO finora è stato diverso in quanto tale interpretazione era in contrasto con i loro regolamenti. Pare che l ATO di Ancona abbia fatto una modifica al regolamento eliminando il problema delle volture. In merito alla questione del subentro nei titoli sostituiti dall AUA si potrebbe inserire una integrazione nelle Linee Guida per chiarire anche questo aspetto. Andrebbe esplicitato anche chi è tenuto alla pubblicazione delle autorizzazioni rilasciate ai fini della trasparenza. Sembra che debba essere il SUAP in quanto il titolo è efficace al momento del rilascio da parte del SUAP. In merito all adeguamento del modulo AUA precisa che, per quanto riguarda l acustica, si è lavorato già in sede UPI e il relativo contributo sarà messo a disposizione del Tavolo SUAP. Martelli sottolinea l importanza di dare indicazioni chiare in materia di AUA affinché ci siano prassi uniformi. Palazzetti conclude proponendo di lavorare in piccoli gruppi (es. acqua, aria e rifiuti) sulle varie schede contenute nel modulo AUA, sia attraverso il cloude sia con gli appositi incontri. Puntualizza che, analogamente alla modulistica edilizia, le parti modificabili sono contrassegnate da un asterisco La riunione termina alle ore

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