Del 07 Aprile 2015 Estratto da pag.
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- Leona Biagi
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1 Del 0 Aprile 2015 Del 07 Aprile 2015 La differenza tra licenziamento ed esclusione del socio nelle cooperative Una socia lavoratrice di cooperativa impugna la delibera di esclusione da socio e la contestuale risoluzione del rapporto di lavoro. Respinta l istanza di reintegra nei primi due gradi di giudizio, la donna ricorre in Cassazione. La Suprema Corte, nella sentenza 2802/15, afferma che il Legislatore ha voluto confermare la preminenza del rapporto associativo su quello di lavoro ed ha previsto un rapporto di consequenzialità fra il recesso o l'esclusione del socio e l'estinzione del rapporto di lavoro, che escluderebbe la necessità, in presenza di comportamenti che ledono il contratto sociale oltre che il rapporto di lavoro, di un distinto atto di licenziamento. A parere della Corte, quindi, la delibera di esclusione da socio lavoratore è sufficiente a determinare l'automatica estinzione del rapporto di lavoro producendo la cessazione di entrambi i rapporti, sociale e lavorativo, senza la necessità di irrogazione di uno specifico atto di licenziamento. La posizione del socio escluso appare adeguatamente tutelata grazie alla facoltà, prevista dall art c.c., del socio lavoratore di proporre opposizione al tribunale contro la delibera degli amministratori o, se previsto dall atto costitutivo, dell assemblea dei soci. Essendosi la Corte d Appello conformata ai principi appena descritti ed avendo analiticamente scrutinato le disposizioni statutarie disciplinanti l esclusione del socio, nonché le disposizioni dello statuto societario che definiscono lo scopo sociale, reputando il comportamento assunto dalla socia lavoratrice come definito alla luce delle acquisizioni probatorie, gravemente contrario agli obblighi fondamentali del rapporto sociale ed allo spirito di solidarietà mutualistica sotteso alle prestazioni rese dal socio in ambito lavorativo, la Cassazione rigetta il ricorso.
2 I documenti di: quotidianosanità.it Quotidiano online di informazione sanitaria Dossier Documentazione legislativa Studi e ricerche Interventi e relazioni
3 COMUNI: NEGLI ULTIMI 5 ANNI TAGLIATI 8,3 MILIARDI DI TRASFERIMENTI La sforbiciata, segnala la CGIA, riguarda gli anni Sempre in questo Statuto speciale e 3,7 alle Province ========================== U CGIA dei Comuni e delle Regioni sono stati pesantissimi. Se nelle casse dei Sindaci la liardi di euro, alle Regioni a Statuto ordinario la quota dei mancati trasferimenti si è stabilizzata sui 9,7 miliardi, mentre per quelle a Statuto speciale la contrazione ha raggiunto i 3,3 miliardi di euro. Anche per le Province, che sono ormai in via di stata di 3,7 miliardi. Complessivamente, i vari Governi che si sono succeduti in questi ultimi anni hanno tagliato alle Regioni e agli Enti locali ben 25,1 miliardi di euro. U dichiara il segretario della CGIA Giuseppe Bortolussi - che, in buona parte, Sindaci e Governatori hanno compensato aumentando le tasse locali e tagliando i servizi alla cittadinanza. Grazie a questi tagli, lo Stato centrale si è dimostrato sobrio e virtuoso, scaricando il problema sugli amministratori locali che, M livello centrale è stata pagata in gran parte dai cittadini e dalle attività produttive che hanno subito un fortissimo aum I I I T C M I dati, elabora U CGIA -15: A B D dato inizio alla sta
4 L CGIA sere definita questa settimana con il nuovo Documento di economia e finanza. I o diventati i nuovi gabellieri conclude Bortolussi - con sempre meno risorse a disposizione non hanno A rto che famiglie TAGLI AI TRASFERIMENTI DELLE AUTONOMIE LOCALI - anni vari - (milioni di euro) REGIONI a Statuto Ordinario REGIONI a Statuto Speciale PROVINCE COMUNI TOTALE Elaborazione Ufficio Studi CGIA N ai tagli previsti rispetto al A B D conti pubblici.
5 TAGLI AI TRASFERIMENTI DELLE AUTONOMIE LOCALI - anni vari - (milioni di euro) REGIONI a Statuto Ordinario DL 78/ Spending review Decreto Irpef (DL 66/2014) Legge di Stabilità REGIONI a Statuto Speciale Decreto Salva Italia Spending review Decreto Irpef (DL 66/2014) Legge di Stabilità PROVINCE DL 78/ Decreto Salva Italia Spending review Decreto Irpef (DL 66/2014) Legge di Stabilità COMUNI DL 78/ Decreto Salva Italia Spending review Decreto Irpef (DL 66/2014) Legge di Stabilità TOTALE Elaborazione Ufficio Studi CGIA N to di ogni anno corrisponde ai tagli previsti rispetto al A B D conti pubblici. Mestre 7 aprile 2015
6 Del 07 Aprile 2015 Del 07 Aprile 2015 Nasce "Medici Assieme Friuli" Primo esempio di cooperazione in medicina, nella provincia di Udine. Gasparutti: "Strumento di servizio alla comunità e utile per la riorganizzazione sanitaria" Garantire economie di scala, offrire assistenza e progettualità in ambito socio-sanitario. Sono questi gli assi portanti della neocostituita Medici Assieme Friuli, ovvero il primo esempio di cooperazione in medicina, della Provincia di Udine. "Un modello per riorganizzare la sanità in modo più efficiente ed economico - dichiara il presidente di Medici Assieme Friuli, Eliano Bassi - che potrebbe aiutare l'attuazione della recente Riforma della Sanità in FVG che, fra le altre cose, è orientata a spostare il baricentro dell organizzazione sanitaria dall ospedale, luogo di cura dell acuzie, al territorio, luogo di cura della cronicità. Crediamo sia necessario attrezzare la medicina di famiglia per dare risposte concrete alle esigenze di una popolazione sempre più anziana e con problematiche prevalentemente croniche. Il luogo di cura preferenziale dovrà essere prossimo all'assistito, anzi quando possibile la sua stessa abitazione. La Legge di Riforma prevede una ulteriore diminuzione di posti letto per acuti in ospedale, ma non variando il numero dei pazienti è chiaro che l'offerta deve essere trasferita sul territorio. E' chiaro anche che questa offerta deve essere mirata su bisogni reali. Importante, anzi fondamentale sarà poi l'integrazione con i servizi sociali". Esempi di cooperazione in medicina esistono, soprattutto nel Nord e Centro Italia ma, in provincia di Udine, non vi era alcuna esperienza in tal senso. Anche da qui, l'idea di dare vita ad una realtà in grado di offrire una serie di servizi che sgravano i medici di tanta burocrazia ma non solo. La cooperativa offre, infatti, servizi che vanno dall'assunzione del personale di studio, alla gestione delle sedi, agli adempimenti in materia di sicurezza, fino a supportare i soci nei progetti di integrazione con le strutture pubbliche, gestire sistemi informativi, realizzare ricerche e sperimentazioni. La costituzione della cooperativa, fondata da 12 medici di medicina generale operanti in tutte le AAS della Provincia di Udine, è il risultato finale di un percorso, che ha richiesto circa due anni di lavoro, e il coinvolgimento dei medici di medicina generale del FVG, supportato da Legacoop FVG e Sanicoop (Federazione tra cooperative di medici e di operatori sanitari) per valorizzare i vantaggi e le potenzialità che la forma organizzativa cooperativa può apportare alla professionalità dei medici e alla comunità. "Di fronte all evidente necessità di riformare e razionalizzare la sanità, gli attori del pubblico e del privato sono chiamati a ripensarne le forme organizzative - aggiunge il presidente di Legacoop FVG, Enzo Gasparutti -. In questo senso Medici Assieme Friuli è uno strumento di rilevante utilità nella riorganizzazione sanitaria quando si considerano fattori quali il territorio e la qualificazione delle risorse presenti nelle realtà locali, l integrazione sociosanitaria e un approccio di medicina territoriale che prevede e organizza le risposte assistenziali adeguate all interno della comunità". Senza contare, secondo Gasprutti, che l esperienza di questi anni ha evidenziato, a livello nazionale, le possibilità e il valore aggiunto dell esperienza cooperativistica nella gestione dei servizi e di strutture complesse nell integrazione socio sanitaria, nella realizzazione di attività nel campo della ricerca e dello sviluppo di tecnologie complesse rivolte ai medici di medicina generale. A far parte della cooperativa, oltre al presidente Eliano Bassi, medico di medicina generale del Comune di Buttrio e al vice-presidente Fabrizio Gangi, ci sono i consiglieri (medici) Ezio Beltrame, Luisa Petoello, Romano Paduano, Kussini Khalid e Gian Luigi Tiberio.
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