Prefettura di Bari Area Protezione Civile, Difesa Civile e Soccorso Pubblico

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1 Prefettura di Bari Area Protezione Civile, Difesa Civile e Soccorso Pubblico BRAVI SERVIZI LOGISTICI Movimentazione e deposito di prodotti fitofarmaci LOCALITA Contrada del Tesoro n BARI INDUSTRIA A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE ART. 8 D.LGS. 334/99 e s.m.i. PIANO DI EMERGENZA ESTERNA (aggiornamento NOVEMBRE 2011) 1

2 I N D I C E Premessa pag. 4 Decreto di approvazione pag. 6 Elenco di distribuzione pag. 7 Integrazioni e aggiornamenti pag. 10 DATI PRINCIPALI Ubicazione deposito e cancelli pag. 11 Mappa satellitare I zona di pianificazione pag. 12 Mappa satellitare II zona di pianificazione pag. 13 Mappa satellitare III zona di pianificazione pag. 14 Dati e attività stabilimento, evento incidentale ipotizzato pag. 15 Estensione zone a rischio pag. 16 Viabilità pag. 16 Sistema di allarme, informazione alla popolazione, effetti sul territorio pag. 17 Comportamento da seguire pag. 18 Rubrica pag. 19 Attivazioni in caso di emergenza pag. 20 DESCRIZIONE DEL SITO Inquadramento territoriale pag. 21 Informazioni sul deposito pag. 22 Informazioni sulle sostanze pericolose utilizzate e stoccate pag. 23 Elementi territoriali e ambientali vulnerabili pag. 25 SCENARI INCIDENTALI Tipologia degli eventi incidentali pag. 26 Delimitazione delle zone a rischio pag. 27 Misure di prevenzione e sicurezza interne adottate pag. 28 Tipo di effetto per la popolazione e per l ambiente pag. 29 MODELLO ORGANIZZATIVO D INTERVENTO Definizione dei livelli di allerta pag. 30 Sistema di allarme pag. 31 Organizzazione e procedure dei soggetti coinvolti in emergenza pag. 34 Gestore pag. 34 Vigili del Fuoco pag. 34 Prefetto pag. 35 Sindaco pag. 36 Polizia Municipale pag. 37 Centrale Operativa 118 pag. 38 Forze di Polizia pag. 38 ASL pag. 38 ARPA pag. 38 Regione e Provincia pag. 39 Volontariato pag. 39 2

3 INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE Campagna informativa preventiva pag. 40 Messaggio informativo preventivo pag. 43 Riproduzione Scheda informativa pag. 44 Comunicazioni in emergenza - Modulistica pag. 45 CARTOGRAFIA Aree di stoccaggio sostanze pericolose pag. 52 3

4 Premessa Il Dipartimento della Protezione Civile, con D.P.C.M. 25 febbraio 2005, ha predisposto le Linee Guida per la predisposizione del piano d emergenza esterna di cui all art. 20, comma 4, del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334, che rappresenta lo strumento operativo per l elaborazione e l aggiornamento dei Piani di Emergenza Esterna (PEE) degli stabilimenti industriali a rischio di incidente rilevante di cui all art. 8 del citato decreto. Per minimizzare le conseguenze provocate da tali eventi incidentali è prevista anche la redazione di appositi piani di emergenza interna (PEI) allo stabilimento industriale. Il PEI, predisposto dal gestore dello stabilimento ai sensi dell art. 11 del D.Lgs. 334/99, come modificato dal D.Lgs. 238/05, è volto ad individuare le azioni da compiere, in caso di emergenza, da parte dello stesso gestore e dei suoi dipendenti. Il PEE, elaborato anche mediante l acquisizione delle informazioni fornite dal gestore dello stabilimento, riportate nel Rapporto di sicurezza (edizione dicembre 2006), sottoposto al vaglio del Comitato Tecnico Regionale (che lo ha approvato nel mese di luglio 2007), nella Scheda informativa e nel PEI, nonchè dei dati forniti dal Comune, rappresenta il documento ufficiale con il quale il Prefetto organizza la risposta di protezione civile e di tutela ambientale, per mitigare le conseguenze di un incidente rilevante, sulla base di scenari che individuano le zone a rischio ove presumibilmente ricadranno gli effetti dannosi dell evento atteso. Il documento in questione può essere utilizzato, inoltre, come primo elemento conoscitivo, per una preliminare pianificazione del territorio, sulla base del censimento delle attività e infrastrutture comprese nelle zone a rischio (di sicuro impatto, di danno, di attenzione), oggetto di valutazione da parte del Sindaco, il quale ha l obbligo di informare la popolazione interessata sulla natura degli eventuali incidenti, sui loro effetti e sulle norme comportamentali da assumere. L efficacia di un piano si può valutare in funzione della capacità di rispondere in modo tempestivo ad una emergenza, senza far subire alla popolazione esposta gli effetti dannosi dell evento incidentale, ovvero mitigando le conseguenze di esso attraverso la riduzione dei danni. I requisiti minimi che concorrono a rendere efficace un PEE riguardano i tre elementi di seguito descritti: sistemi di allarme: indispensabili per allertare la popolazione e i soccorritori del pericolo incombente; informazione alla popolazione: effettuata dal Sindaco per rendere noti tutti i dati relativi alle sostanze pericolose, agli incidenti rilevanti e agli effetti di questi sulla salute umana, nonché alle misure di autoprotezione e alle norme comportamentali da assumere in caso di emergenza; vulnerabilità territoriale: cartografia degli elementi vulnerabili unitamente ai luoghi ove è necessario inviare con tempestività i soccorsi. Il livello di protezione attuato dal PEE è misurabile attraverso la realizzazione di apposite esercitazioni periodiche che coinvolgano anche la popolazione e testino la validità delle procedure definite e concordate con i Vigili del Fuoco, la Regione, il Sindaco e gli altri soggetti che si devono attivare in emergenza. 4

5 Il presente documento, elaborato da personale dell Area Protezione Civile della Prefettura di Bari costituisce un aggiornamento del precedente Piano approvato nel dicembre 2005 e verrà trasmesso al Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio, alla Regione Puglia, alla Provincia di Bari, al Sindaco del Comune di Bari, al Ministero dell Interno, al Dipartimento della Protezione Civile, nonchè al Gestore ed ai Soggetti coinvolti nella pianificazione, attivazione ed attuazione del piano medesimo. Bari, 29 novembre

6 Il Prefetto della Provincia di Bari Prot. 11/459/A1/Prot. Civ. Bari, 29 Novembre 2011 Visto l art. 20 del D.lgs. n.334/99, come modificato dal D.lgs. n. 238/05, che attribuisce al Prefetto il compito di redigere le pianificazioni di emergenza esterna per impianti industriali a rischio di incidente rilevante; Visto il Piano di Emergenza Esterna della ditta BRAVI SERVIZI LOGISTICI S.r.l. di Bari approvato in data 27 Dicembre 2005; Considerato l obbligo di dover procedere ad un aggiornamento della citata pianificazione; Rilevato che il Gruppo di lavoro, costituito presso questa Prefettura, ha esaminato, senza formulare eccezione alcuna, l elaborato predisposto dall Area Protezione Civile, trasmesso in data 3/10/2011; APPROVA Il Piano di Emergenza Esterna della ditta BRAVI SERVIZI LOGISTICI S.r.l. di Bari, che sarà pubblicato sul sito internet della Prefettura - UTG di Bari. Il citato piano, documento suscettibile di modifiche ed integrazioni anche a breve scadenza, sarà trasmesso agli Enti ed Amministrazioni competenti. IL PREFETTO f.to (Tafaro) 6

7 ELENCO DI DISTRIBUZIONE DIRAMAZIONE ESTERNA UFFICIO, ENTE O COMANDO SEDE PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI - Dipartimento Protezione Civile Roma MINISTERO DELL INTERNO - Gabinetto - Dipartimento Vigili del Fuoco Soccorso Pubblico e Difesa Civile - Dipartimento della Pubblica Sicurezza MINISTERO DELL AMBIENTE - Gabinetto Roma Roma MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO - Segreteria Tecnica Roma REGIONE PUGLIA - Presidenza Giunta Regionale - Servizio Protezione Civile AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE - Presidenza - Assessorato alla Protezione Civile COMUNE DI BARI - Sindaco QUESTURA COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI Bari Bari Bari Bari Bari COMANDO PROVINCIALE GUARDIA DI FINANZA Bari COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO DIREZIONE REGIONALE VIGILI DEL FUOCO Bari Bari COMANDO PROV.LE CORPO FORESTALE STATO Bari COMANDO POLIZIA STRADALE - Sezione COMPARTIMENTO POLIZIA FERROVIARIA Bari Bari 7

8 COMANDO POLIZIA PROVINCIALE AGENZIA REG. PROTEZIONE AMBIENTE (ARPA) CENTRALE OPERATIVA 118 AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE BA COMITATO PROV.LE CROCE ROSSA ITALIANA I.N.A.I.L. (EX I.S.P.E.S.L.) Bari Bari Bari Bari Bari Bari A.N.A.S. S.p.A COMPARTIM. VIABILITA PUGLIA Bari FERROVIE STATO PROTEZIONE AZIENDALE FERROVIE DELLO STATO COMPARTIMENTO E.N.E.L. Zona Bari TERNA S.N.A.M. RETE GAS S.p.A. TELECOM - Zona Bari ASSOCIAZIONE RADIOMATORI (A.R.I.) BRAVI SERVIZI LOGISTICI Bari Bari Bari Bari Bari Bari Bari Bari 8

9 DIRAMAZIONE INTERNA UFFICIO PREFETTO VICEPREFETTO VICARIO CAPO DI GABINETTO FUNZIONARI CARRIERA PREFETTIZIA CENTRALINO U.T.G. UFFICIO TELEGRAFO U.T.G. 9

10 INTEGRAZIONI E AGGIORNAMENTI SUCCESSIVI ALL APPROVAZIONE DEL PIANO DATA ENTE INTEGRAZIONE/AGGIORNAMENTO PAGINA DI RIFERIMENTO PEE ANNOTAZIONI 10

11 DATI PRINCIPALI Ubicazione deposito e cancelli Lo stabilimento è ubicato in località Contrada Tesoro n.15 nel comune di Bari. 11

12 I ZONA DI PIANIFICAZIONE 240 METRI 12

13 II ZONA DI PIANIFICAZIONE 400 METRI 13

14 III ZONA DI PIANIFICAZIONE 800 METRI 14

15 Dati e attività stabilimento, evento incidentale ipotizzato L attività principale dello stabilimento consiste nella MOVIMENTAZIONE e DEPOSITO di PRODOTTI FITOFARMACI Recapiti telefonici: Stabilimento: tel. 080/ fax 080/ Gestore: Sig. Luciano Tavolaro Responsabile del deposito: Sig. Luciano Tavolaro - cell. 335/ abit. 080/ Respons. Servizio Prev. e Prot. (Spp): Massimo Tavolaro cell. 335/ / Nello stabilimento sono presenti le seguenti sostanze: PRODOTTI FITOFARMACI (le schede di dettaglio delle sostanze trattate sono agli atti di questa Prefettura Sch. Inf. 6 MARZO 2006) Tipo di evento incidentale ipotizzato: INCENDIO DI MAGAZZINO E DIFFUSIONE DEI FUMI DI COMBUSTIONE Estensione zone a rischio (*) PRIMA ZONA (di sicuro impatto elevata letalità): ha l estensione di raggio di m. 240 SECONDA ZONA (di danno lesioni irreversibili): ha l estensione di raggio di m. 400 TERZA ZONA (di attenzione danni reversibili): ha l estensione di raggio di m

16 Viabilita Cancelli da predisporre e relativi percorsi alternativi: CANCELLO (A): La circonvallazione, già Statale 16, direzione Sud, viene preclusa alla circolazione all altezza della Casa Cantoniera uscita Via Napoli (Uscita n. 2). La corsia Sud viene così interdetta alla circolazione anche per coloro che provengono dalla città. Percorsi alternativi: Via Napoli, Via Brigata Regina, Corso Vittorio Veneto, etc. etc. CANCELLO (B): La circonvallazione, già Statale 16, direzione Nord, viene preclusa alla circolazione all altezza dell uscita Nr. 6 (Metro). Percorsi alternativi: Via Zippitelli, Viale Europa, Vicinale Lamasinata, Via Napoli. CANCELLO (C): Il transito da V.le Europa verso il quartiere S. Paolo viene interdetto all intersezione Via B. Buozzi/V.le Europa. Percorsi alternativi: Viale Europa, S.S. 98 direzione Modugno, Provinciale Modugno- Palese. CANCELLO (D): Il transito da V.le Europa verso il Centro viene interdetto all intersezione Viale Europa/Via Maestri del lavoro. Percorsi alternativi: Via Maestri del lavoro, via Milella, Provinciale Modugno-Palese, Via De Blasio, Via Columbo, Circonvallazione. CANCELLO (E) Il transito su Strada del Tesoro viene interdetto dalla rampa della circonvallazione al Sottopasso di Fesca. Percorso alternativo: Fesca, Strada S. Girolamo. Dal 2005 ad oggi sono stati effettuati dei lavori sul tratto stradale, nonché uno scalo ferroviario dell interporto di Bari (nota ditta Bravi 28/6/2009). CANCELLO (F): Il transito su Strada del Tesoro viene interdetto in zona S. Paolo, all incrocio con Via Ricchioni. Percorso alternativo: Via Ricchioni, Viale Europa, Via Maestri del Lavoro. 16

17 Sistema di allarme, informazione alla popolazione, effetti sul territorio Allarme e messaggio alla popolazione Il Piano di Emergenza Esterna (PEE) è attivato a seguito di segnalazione anche con allarme proveniente dallo stabilimento, tramite il suono di sirena che indica contemporaneamente ai soccorritori e alla popolazione il verificarsi di un incidente. Sistema di allarme E stato installato e successivamente potenziato, così come riferito dalla ditta con nota del 6/3/2009 (v. dati tecnici a pag. 24). Successivamente, nel corso dell aggiornamento dei piani di emergenza esterna delle industrie a rischio di incidente rilevante nella provincia di Bari, la Prefettura ha richiesto al Comitato Tecnico Regionale, con nota del 5/3/2010, la verifica della funzionalità del sistema di allarme degli stabilimenti di cui sopra; il CTR, in data 8/7/2010, ha assicurato che la problematica in questione sarà oggetto di attenzione nell ambito dell attività istruttoria e/o di controllo espletata dallo stesso. Informazione alla popolazione E stata predisposta e diffusa in data 26/02/2009, come da nota dell Ufficio Ripartizione Polizia Municipale Settore Protezione Civile del Comune di Bari (prot. N ECO del 29/05/2009). Effetti per la popolazione e l ambiente L incendio non comporta nessun effetto per la popolazione esterna all area di deposito, nè per l ambiente. La diffusione dei fumi è tale per cui il limite di concentrazione pericolosa per la salute viene raggiunto e superato ad altezza d uomo solo in caso di vento (10m/s), entro una distanza di 150 m dal rilascio e per un esposizione di 30 minuti (maggiori dettagli a pag. 21). 17

18 Comportamento da seguire chiudersi in casa chiudere porte e finestre, rimanere in ascolto di radio e tv, prestare attenzione ad eventuali messaggi da altoparlante sino al cessato allarme non riversarsi sulle strade con mezzi privati lasciare libera la circolazione ai mezzi di soccorso spegnere i sistemi di ventilazione per evitare che l aria esterna entri in casa non utilizzare i telefoni lasciare libere le linee telefoniche per le comunicazioni di emergenza fare attenzione alle fiamme libere spegnere riscaldamenti, cucine, stufe a gas, rubinetti erogazione gas; non fumare non andare a prendere i bambini da scuola 18

19 Rubrica ENTE TEL. UFF. FAX DITTA BRAVI SERVIZI LOGISTICI 080/ / AMGAS 800/ / AQP - D.SSA PORTINCASA 080/ ARPA PUGLIA EMERG. AMBIENTALI 080/ / ASL - DIR. SANITARIA 080/ / CARABINIERI COMANDO PROV.LE 080/ / CENTRALE OPER DOTT. DIPIETRO / CORPO FORESTALE DELLO STATO COM. PROV. 080/ / DIPARTIMENTO PROT. CIVILE PRES. CONS. 06/ / ENEL SALA OPERATIVA 080/ / ENEL - ING. SANTINO GIUSEPPE 080/ ENEL - ING. D ABRAMO 080/ FERROVIE STATO DIR. CENTR. COORD. MOVIM. 080/ / FERROVIE STATO DIRIGENTE REGOLATORE 080/ / FERROVIE STATO DIR CENTR OPER 080/ / FORZE DELL ORDINE EMERGENZA GUARDIA DI FINANZA (SALA OPERATIVA) 080/ / ISPESL 080/ / METEO - TEN. COL. LARICCHIA MIN. AMBIENTE DIV. RISCHI INDUSTR. 06/ / MIN. INT. DIP. VV.F.-SOCC PUBBL. E DIF.C 06/ / POLIZIA MUN. BARI SALA OPERATIVA/COMAND. 080/ / POL. PROVINCIALE DOTT. DE GIORGIO 080/ / POLIZIA STRADALE (SALA OPERATIVA) 080/ / PREFETTURA 080/ / QUESTURA (SALA OPERATIVA) / REGIONE PUGLIA - ING. TEDESCHI 080/ / REGIONE PUGLIA SOUP 080/ / TELECOM CONTROL ROOM SECURITY H/ / TELECOM DOTT. DI PIAZZA VIGILI DEL FUOCO - COM. PROV.LE BARI 080/ / VIGILI DEL FUOCO EMERGENZA

20 Attivazioni in caso di emergenza ATTIVA PIANO EMERGENZA INTERNO GESTORE ATTIVA SIRENA PER LA POPOLAZIONE VV.F. CHIEDE INTERVENTO INFORMA FERROVIE STATO (TELEFONICO E A MEZZO FAX) C.O. 118 SINDACO TRAMITE POL. MUN. POLIZIA ATTIVA STRUTTURE PROT. CIV. LOCALI POL. MUNIC. ATTIVA POSTI DI BLOCCO EMANA ORDINANZE POPOLAZ. INTERVENGONO SUL LUOGO DELL EVENTO DIFFONDE ALLARME E CESSATO ALLARME PER LA POPOLAZIONE ATTIVAZIONE SIRENA PER LA POPOLAZIONE TRAMITE -GESTORE -POLIZIA MUNICIPALE SI ACCERTA: PREFETTO (in relazione alla gravità dell evento) SINDACO VIGILI DEL FUOCO C.O. 118 POL. MUNICIPALE POLIZIA STRADALE - FORZE DELL ORDINE ARPA ASL STABILISCE CONTATTI CON: SERVIZI ESSENZIALI (AQP-ENEL-TELECOM-AMGAS) ALLERTA: SINDACI COMUNI LIMITROFI REGIONE E PROVINCIA DIPARTIMENTO P.C. MIN. AMBIENTE MIN. INTERNO INFORMA: SALA OPERATIVA DI PROTEZIONE CIVILE ATTIVA: 20

21 DESCRIZIONE DEL SITO Inquadramento Territoriale Il deposito della Bravi Servizi Logistici S.r.l. è circondato, principalmente, da terreni agricoli coltivati; le attività industriali più vicine al deposito sono uno scalo FF.S. per il trasporto di merci generiche ed anche pericolose, presso cui vengono trattate merci generiche, un impianto di depurazione di acque fognarie, un deposito di materiale ferroso, uno di pneumatici ed, infine, due società di trasporti internazionali di collettame vario. Il centro abitato più vicino è situato a 800 metri di distanza dal deposito, mentre ad una distanza superiore a 500 metri si trovano delle cascine agricole sparse. A circa 1 chilometro di distanza vi sono due scuole (una materna ed una media), mentre a 600 metri c è il campo sportivo CIAPI. L aeroporto più vicino è quello di Bari-Palese Macchie, che si trova a 2 chilometri di distanza in linea d aria. L ospedale più vicino è l Ospedale San Paolo, distante circa 1,5 chilometri, mentre la sede dei Vigili del Fuoco più vicina è il Comando Provinciale di Bari, ad una distanza tale (circa 5 chilometri) da consentire un tempo di intervento dalla chiamata inferiore a 10 minuti. 21

22 Informazioni sul deposito NOME DELLA SOCIETÀ: Bravi Servizi Logistici s.r.l Deposito di prodotti fitofarmaci in Bari RECAPITI TELEFONICI: Stabilimento: 080/ Fax 080/ Gestore: sig. Luciano TAVOLARO abit. 080/ uff cell. 335/ Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione: sig. Massimo TAVOLARO cell. 335/ / ATTIVITA : Immagazzinamento temporaneo di prodotti per agricoltura (fitofarmaci) DIPENDENTI: Complessivamente n. 9 TIPOLOGIA AZIENDA: Nel deposito si effettua unicamente l immagazzinamento di prodotti finiti fitosanitari e non esiste alcuna attività produttiva connessa all interno dei suoi confini, né funzionalmente collegata. Pertanto, l attività consiste unicamente nella movimentazione e deposito di una serie di sostanze etichettate Molto Tossiche, Tossiche e Molto Tossiche/Tossiche per l ambiente, in quantitativi tali per cui la loro sommatoria è superiore ai valori di soglia fissati nella terza colonna della Tabella della Parte seconda dell Allegato I al D.Lgs. 334/99. 22

23 Informazioni sulle sostanze pericolose utilizzate e stoccate (Dati Scheda d informazione 6 marzo 2006) 23

24 24

25 Elementi territoriali e ambientali vulnerabili Il deposito in oggetto è quasi esclusivamente circondato da terreni agricoli coltivati. Le attività industriali più vicine sono : DENOMINAZIONE AMBROSETTI PARCO FERRUCCIO IMPIANTO DEPURAZIONE ACQUE RECO MAN SITAM NARDULLI MAGNISI TIPOLOGIA SPEDIZIONI SPEDIZIONI Altezza in metri Distanza in metri SERVIZI INSTALLATORE IMP. ARIA CONDIZ OFFICINA VENDITA CARTA DA PARATI OFFICINA SPEDIZIONI Occupati Il centro abitato più vicino è situato a circa 800 metri, (quartiere san Girolamo) mentre a circa 500 metri si trovano delle cascine agricole. Come si evince dall allegata tabella ( allegato 2) la distribuzione dei residenti è piuttosto lontana dall epicentro aziendale. A 2 Km di distanza ( in linea d aria) si trova l aeroporto di Bari Palese; il più vicino ospedale si trova a circa 1,5 Km (Ospedale San Paolo). La Caserma dei VV.F più vicina, si trova a Km 5 circa ed il tempo stimato di arrivo è di 10 minuti. 25

26 SCENARI INCIDENTALI Tipologia degli eventi incidentali Natura dei rischi di incidenti rilevanti Informazioni generali Incidente (*) Sostanza coinvolta Incendio esteso a tutta un area interna confinata del deposito Diffusione nell ambiente esterno di fumi, derivanti dalla decomposizione termica dei prodotti fitosanitari Prodotti fitosanitari e materiali combustibili (imballaggi di cartone, plastica e pallet di legno) Prodotti di decomposizione termica dei vari prodotti fitosanitari stoccati nell area di immagazzinamento (*) Incendio, esplosione, rilascio di sostanze pericolose 26

27 Delimitazione delle zone a rischio Il gruppo di lavoro, in fase di elaborazione del PEE approvato nel 2005, ha stabilito le seguenti aree di danno: PRIMA ZONA (di sicuro impatto elevata letalità): ha l estensione di raggio di m. 240 SECONDA ZONA (di danno lesioni irreversibili): ha l estensione di raggio di m. 400 TERZA ZONA (di attenzione danni reversibili): ha l estensione di raggio di m. 800 Dalla scheda d informazione trasmessa dalla ditta nel mese di marzo 2006, risulta la seguente tabella: Evento: incendio di magazzino e diffusione dei fumi di combustione Evento iniziale Condizioni Modello sorgente I zona (m) Incendio In fase liquida Incendio da recipiente (Tank fire) SI Incendio da pozza (Pool Localizz., in fire) aria Getto di fuoco (Jet fire) Esplosione NO Rilascio SI Confinata Non confinata In fase gas/vapore alta velocità In fase gas/vapore Transizione rapida di fase In acqua In fase liquida In fase gas/vapore Sul suolo Ad alta o bassa velocità di rilascio Incendio di nubi (Flash fire) Sfera di fuoco (Fireball) Reazione fuggente (Runaway reaction) Miscela gas/vapori infiammabili Polveri infiammabili Miscela gas/vapori infiammabili (U.V.C.E.) Esplosione fisica Dispersione liquido/liquido (Fluidi solubili) Emulsione liquido/liquido (Fluidi insolubili) Evaporazione da liquido (Fluidi insolubili) Dispersione da liquido (Fluidi insolubili) Dispersione Evaporazione da pozza Dispersione per turbolenza (d.tà nube < aria) Dispersione per gravità (d.tà nube>aria) 73 (IDLH) II zona (m) 240 (LOC) III zona (m) 27

28 Misure di prevenzione e sicurezza interne adottate Sono state adottate le seguenti misure di sicurezza: - Tutte le porte/portoni con soglie rialzate o con pendenze di accesso comunicanti con l esterno, di 20 cm, in modo da formare un contenimento in caso di utilizzo di acqua per lo spegnimento di un eventuale incendio; - Sistema di rilevazione d incendio tipo foto-ottico con allarme acustico ed avviamento automatico dell impianto a schiuma ad alta espansione; - Sistemi fissi antincendio, costituiti da una rete di idranti UNI 45, completi di manichette e lance, e da un impianto a schiuma ad alta espansione a copertura delle due aree di magazzino dei prodotti fitosanitari; un opportuno attacco posto nelle vicinanze del gruppo di pompaggio permette l azione di rincalzo da parte dei VV.F.. Presenza nelle varie aree di magazzino di una serie di estintori portatili e mezzi carrellati di idonea capacità e sostanza estinguente. Inoltre, l azienda ha sviluppato un sistema di gestione della sicurezza, così come richiesto dal D.Lgs. 334/99 Art. 7, in conformità alla norma UNI ed attuato secondo i requisiti della UNI

29 Tipo di effetto per la popolazione e per l ambiente L incendio non comporta alcun effetto per la popolazione esterna all area di deposito né per l ambiente. La diffusione dei fumi, aventi caratteristiche tossiche per la popolazione, è tale per cui: - in condizioni di bassa velocità di vento (2 m/s), in entrambe le classi di stabilità esaminate D ed F, la concentrazione di NO2 ad altezza uomo, non raggiunge i livelli di soglia TLV-TWA (6 mg/mc, corrispondente alla soglia per esposizioni professionali continue, riferito a 8 ore/giorno x 5 giorni/settimana), mentre in condizioni D si raggiunge tale soglia fino a circa 1 km dal rilascio in caso di vento 6 m/s, e circa 700 m in caso di vento 10 m/s; - il valore di soglia LOC (9.5 mg/mc, riferito al NO2) viene raggiunto e superato ad altezza uomo in condizioni di stabilità D solo con vento uguale o superiore a 6 m/s e, comunque, solo nelle immediate vicinanze del rilascio (circa 800 m in caso di vento uguale a 6 m/s e circa 600 m nel caso di velocità di vento 10 m/s); - il valore di soglia IDLH (95 mg/mc, limite di concentrazione immediatamente pericolosa per la salute per un esposizione di 30 minuti, sempre riferito al NO2) viene raggiunto e superato ad altezza uomo solo in caso di vento 10 m/s, entro una distanza di circa 150 m dal rilascio. 29

30 MODELLO ORGANIZZATIVO D INTERVENTO Definizione dei livelli di allerta (Linee Guida Dip. Protez. Civile Pres. Cons. Ministri DPCM 25/02/2005) La distinzione in livelli di allerta ha lo scopo di consentire ai Vigili del Fuoco di intervenire fin dai primi momenti, e al Prefetto il tempo di attivare, in via precauzionale, le misure di protezione e mitigazione delle conseguenze previste nel PEE per salvaguardare la salute della popolazione e la tutela dell ambiente. I livelli di allerta sono: ATTENZIONE: Stato conseguente ad un evento che, seppur privo di qualsiasi ripercussione all esterno dell'attività produttiva per il suo livello di gravità, può o potrebbe essere avvertito dalla popolazione creando, così, in essa una forma incipiente di allarmismo e preoccupazione per cui si rende necessario attivare una procedura informativa da parte dell Amministrazione comunale. In questa fase il gestore informa il Prefetto e gli altri soggetti individuati nel PEE in merito agli eventi in corso, al fine di consentirne l'opportuna gestione. PREALLARME: Si instaura uno stato di «preallarme» quando l evento, pur sotto controllo, per la sua natura o per particolari condizioni ambientali, spaziali, temporali e meteorologiche, possa far temere un aggravamento o possa essere avvertito dalla maggior parte della popolazione esposta, comportando la necessità di attivazione delle procedure di sicurezza e di informazione. Tali circostanze sono relative a tutti quegli eventi che, per la vistosità o fragorosità dei loro effetti (incendio, esplosione, fumi, rilasci o sversamenti di sostanze pericolose), vengono percepiti chiaramente dalla popolazione esposta, sebbene i parametri fisici che li caratterizzano non raggiungano livelli di soglia che dalla letteratura sono assunti come pericolosi per la popolazione e/o l ambiente. In questa fase il gestore richiede l intervento di squadre esterne dei VV.F., informa il Prefetto e gli altri soggetti individuati nel PEE. Il Prefetto assume il coordinamento della gestione dell emergenza al fine di consentire un attivazione preventiva delle strutture, affinché si tengano pronte a intervenire in caso di evoluzione di un evento incidentale. ALLARME - EMERGENZA ESTERNA ALLO STABILIMENTO: Si instaura uno stato di «allarme» quando l evento incidentale richiede, per il suo controllo nel tempo, l ausilio dei VV.F. e, fin dal suo insorgere o a seguito del suo sviluppo incontrollato, può coinvolgere, con i suoi effetti infortunistici, sanitari ed inquinanti, le aree esterne allo stabilimento. Tali circostanze sono relative a tutti quegli eventi che possono dare origine all esterno dello stabilimento a valori di irraggiamento, sovrapressione e tossicità superiori a quelli solitamente presi a riferimento per la stima delle conseguenze (DM 9 maggio 2001). In questa fase si ha l intervento di tutti i soggetti individuati nel PEE. CESSATO ALLARME: La procedura di attivazione del cessato allarme è assunta dal Prefetto, sentite le strutture operative e gli amministratori locali, quando è assicurata la messa in sicurezza del territorio e dell ambiente. 30

31 Sistema di allarme Si riporta, di seguito, la scheda tecnica del sistema di allarme installato dalla ditta: 31

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34 Organizzazione e procedure dei soggetti coinvolti in emergenza attiva il PEI attiva il sistema di allarme per la popolazione chiede intervento a: - Comando Provinciale dei VV.F. (115) - Centrale Operativa Polizia Municipale - Polizia/Carabinieri informa del verificarsi dell incidente: - Sindaco - Prefetto - Ferrovie dello Stato GESTORE VIGILI DEL FUOCO Le strutture territoriali del Corpo Nazionale VV.F. collaborano con il Prefetto in fase di predisposizione, attuazione e sperimentazione del PEE. Il Corpo Nazionale VVF svolge attività di formazione sia con le strutture centrali che con quelle periferiche, in linea con i propri compiti istituzionali, e attua il monitoraggio dei dati sulle attività a rischio di incidente rilevante. In caso di evento incidentale: ricevono dal gestore l informazione sul preallertamento e la richiesta di allertamento secondo quanto previsto nel PEI; svolgono le operazioni di soccorso e si raccordano con il Prefetto secondo quanto previsto dal PEE. 34

35 PREFETTO Appena ricevuta, anche solo CENTRALE telefonicamente, OPERATIVA dal gestore la notizia 118 di un incidente all interno dello stabilimento, la Prefettura, attraverso il funzionario di turno, reperibile 24 ore su 24, provvede immediatamente a: verificare tramite gestore e polizia municipale l avvenuta attivazione dei sistemi di allarme per informare la popolazione e i soccorritori; informare il dirigente dell area protezione civile; avviare contatti ricognitivi con: - Ditta - Vigili del Fuoco - Polizia Municipale BARI - Centrale Operativa del 118 Se risulta che l evento, seppur al momento privo di qualsiasi ripercussione all esterno dello stabilimento, per il suo livello di gravità, può o potrebbe essere avvertito dalla popolazione, il funzionario di turno o il dirigente dell Area Protezione Civile della Prefettura provvederà ad informare il Capo di Gabinetto e il Prefetto, al fine di valutare l adozione di eventuali ulteriori misure di allertamento e di attivazione delle strutture di protezione civile e della Sala Operativa. In tal caso il Prefetto: segue l evolversi della situazione valutando l eventuale dichiarazione dello stato di attenzione/preallarme/allarme; coordina l attuazione del PEE in relazione ai diversi livelli di allerta; acquisisce dal Gestore e dai Vigili del Fuoco ogni utile informazione in merito all evento in corso; avvia contatti anche con Polizia Stradale, Forze dell Ordine, ARPA e ASL; informa i Sindaci dei comuni limitrofi, la Regione, la Provincia e gli Organi centrali (Dipartimento della Protezione Civile, Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio, Ministero dell'interno); acquisisce i dati concernenti le condizioni meteo locali avvalendosi delle stazioni meteo presenti sul territorio e del Dipartimento della Protezione Civile; dispone che i vigili del fuoco effettuino la perimetrazione delle aree che hanno subìto l impatto dell evento incidentale; allerta i rappresentanti dei servizi essenziali: - AQP -ENEL -TELECOM -AMGAS valuta e decide con il Sindaco le misure di protezione da far adottare alla popolazione in base ai dati tecnico-scientifici forniti dagli organi competenti o dalle funzioni di supporto; sentiti il Sindaco interessato e gli organi competenti, dirama comunicati stampa/radio; accerta che siano state realizzate le misure di protezione collettiva; valuta la necessità di adottare provvedimenti straordinari in materia di viabilità e trasporti; valuta costantemente con il Sindaco, sentiti gli organi competenti, l opportunità di revocare lo stato di emergenza esterna e dichiara il cessato allarme; richiede che siano avviati i provvedimenti di ripristino e disinquinamento dell ambiente. 35

36 SINDACO Assicura l informazione alla popolazione ai sensi dell art. 22 comma 4 del D.Lgs. 334/99 così come modificato dal D. Lgs. 238/05. In caso di evento incidentale: attiva le strutture comunali operative di protezione civile (Polizia Municipale, Ufficio Tecnico, Volontariato, ecc.) secondo le procedure stabilite nel PEE e nei piani predisposti dalle funzioni di supporto e stabilisce contatti con il Prefetto; informa la popolazione sull evento incidentale e comunica le misure di protezione da far adottare per ridurne le conseguenze; segue l evoluzione della situazione e informa la popolazione della revoca dello stato di emergenza esterna ; in caso di cessata emergenza esterna si adopera per il ripristino delle condizioni di normalità. 36

37 POLIZIA MUNICIPALE In caso di evento incidentale: La Polizia Municipale di Bari: a) diffonde l allarme nella zona a mezzo altoparlante con messaggio già codificato circa i comportamenti che la popolazione deve seguire: -chiudersi in casa -chiudere porte e finestre -spegnere i sistemi di ventilazione -rimanere al riparo sino al cessato allarme -non utilizzare i telefoni -rimanere in ascolto di radio e tv e prestare attenzione ad eventuali messaggi da altoparlante b) si raccorda, se necessario, con la Polizia Stradale e le altre Forze di Polizia, per la predisposizione e il presidio dei cancelli e l organizzazione dei percorsi alternativi individuati nel PEE, garantendo il regolare afflusso dei mezzi di soccorso, come di seguito specificato: Cancelli da predisporre e relativi percorsi alternativi: CANCELLO (A): La circonvallazione, già Statale 16, direzione Sud, viene preclusa alla circolazione all altezza della Casa Cantoniera uscita Via Napoli (Uscita n. 2). La corsia Sud viene così interdetta alla circolazione anche per coloro che provengono dalla città. Percorsi alternativi: Via Napoli, Via Brigata Regina, Corso Vittorio Veneto, etc. etc. CANCELLO (B): La circonvallazione, già Statale 16, direzione Nord, viene preclusa alla circolazione all altezza dell uscita Nr. 6 (Metro). Percorsi alternativi: Via Zippitelli, Viale Europa, Vicinale Lamasinata, Via Napoli. CANCELLO (C): Il transito da V.le Europa verso il quartiere S. Paolo viene interdetto all intersezione Via B. Buozzi/V.le Europa. Percorsi alternativi: Viale Europa, S.S. 98 direzione Modugno, Provinciale Modugno- Palese. CANCELLO (D): Il transito da V.le Europa verso il Centro viene interdetto all intersezione Viale Europa/Via Maestri del lavoro. Percorsi alternativi: Via Maestri del lavoro, via Milella, Provinciale Modugno-Palese, Via De Blasio, Via Columbo, Circonvallazione. CANCELLO (E) Il transito su Strada del Tesoro viene interdetto dalla rampa della circonvallazione al Sottopasso di Fesca. Percorso alternativo: Fesca, Strada S. Girolamo. Dal 2005 ad oggi sono stati effettuati dei lavori sul tratto stradale, nonché uno scalo ferroviario dell interporto di Bari (nota ditta Bravi 28/6/2009). CANCELLO (F): Il transito su Strada del Tesoro viene interdetto in zona S. Paolo, all incrocio con Via Ricchioni. Percorso alternativo: Via Ricchioni, Viale Europa, Via Maestri del Lavoro. c) diffonde il messaggio di cessato allarme alla popolazione. Cessata la situazione di pericolo e a seguito di una accurata verifica dello stato dei luoghi interessati dall emergenza, il Sindaco di Bari, su ordine del Prefetto, procederà a dare, con tutti i mezzi di informazione disponibili (autovetture con altoparlanti, comunicati TV e radio), il cessato allarme. 37

38 CENTRALE OPERATIVA 118 Acquisisce le informazioni necessarie per individuare farmaci, antidoti e attrezzature per contrastare gli effetti sanitari degli eventi incidentali. In caso di evento incidentale: - invia il personale e si raccorda con il Prefetto per effettuare il soccorso sanitario urgente; - attiva gli ospedali per eventuale massiccio afflusso di feriti e censimento dei posti letto FORZE DI POLIZIA Svolgono compiti operativi connessi alla gestione e controllo dei flussi nelle aree interessate dall emergenza, anche ai fini del mantenimento dell ordine pubblico. ASL - Provvede, in collaborazione con l Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA), ad effettuare analisi, rilievi e misurazioni finalizzate all identificazione delle sostanze coinvolte ed alla quantificazione del rischio sulle matrici ambientali (aria, acqua, suolo); - Fornisce, sentite le altre autorità sanitarie, i dati relativi all entità e l estensione del rischio per la salute pubblica. AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE AMBIENTALE (ARPA) È l ente preposto all acquisizione, elaborazione, diffusione di dati, di informazioni e di previsioni sullo stato delle componenti ambientali (acque superficiali e di falda, aria e suoli) soggette ad agenti contaminanti causati da un evento incidentale. L attività dell ente si esplica, pertanto, contestualmente all evento e nelle fasi successive, con operazioni di monitoraggio programmato, di concerto con le altre autorità competenti. In caso di evento incidentale: fornisce supporto tecnico, nella fase di emergenza, sulla base della conoscenza dei rischi associati agli stabilimenti, derivante dalle attività di analisi dei rapporti di sicurezza e dall effettuazione dei controlli; effettua ogni accertamento ritenuto necessario sullo stato dell ambiente nella zona interessata dall evento, nonché analisi chimiche e/o fisiche per valutare l evoluzione della situazione di emergenza nelle zone più critiche; fornisce e acquisisce tutte le informazioni sulle sostanze coinvolte; trasmette direttamente all AP le risultanze delle analisi e delle rilevazioni richieste; fornisce supporto circa le azioni da intraprendere a tutela della popolazione e dei luoghi dove si è verificato l evento. 38

39 REGIONE E PROVINCIA Ricevuta la segnalazione dalla Prefettura, allertano, ove già non fatto, le proprie strutture di protezione civile, inviando propri rappresentanti nella Sala Operativa eventualmente costituita. Mantengono contatti con il Comune e la Prefettura, al fine di essere in grado di poter tempestivamente predisporre interventi aggiuntivi, secondo il principio di sussidiarietà, per integrare le forze disponibili in loco con gli uomini e i mezzi eventualmente ancora necessari. VOLONTARIATO Le Organizzazioni di Volontariato, di cui al D.P.R. 194/2001, nel rischio industriale, possono essere utilizzate, secondo le indicazioni che saranno fornite dalla Regione Puglia Servizio Protezione Civile (Ufficio Volontariato), se: le loro attività si svolgono al di fuori delle aree denominate di sicuro impatto e di danno; il personale delle stesse è adeguatamente equipaggiato e formato per le attività ad esse deputate nell ambito della gestione dell emergenza esterna. 39

40 INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE Campagna informativa preventiva Al fine di informare la popolazione sui danni o pericoli derivanti da calamità naturali o altri eventi calamitosi, tra cui il rischio industriale (v. pagg. seguenti), nonché sugli effetti di questi sulla salute umana e sull ambiente e, quindi, sulle norme e comportamenti da assumere in caso di emergenza, è stato realizzato un Vademecum per il cittadino consapevole dal Comune di Bari, che ha provveduto alla sua divulgazione in data 26/2/2009 per il tramite della Polizia Municipale - Settore Protezione Civile, come da nota prot. N ECO del 29/05/

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43 Messaggio informativo preventivo 43

44 Riproduzione della scheda informativa di cui all allegato V D.Lgs. 334/99 come modificato dal D.Lgs. 238/05 La scheda d informazione (Allegato V - D.Lgs. 334/99-238/05), trasmessa dalla ditta in data 06/03/2006 anche al Ministero dell Ambiente, alla Regione Puglia, alla Provincia di Bari, al Comune di Bari, al Comitato Tecnico Regionale ed al Comando Provinciale Vigili del Fuoco, è agli atti della Prefettura di Bari Area Protezione Civile. 44

45 Comunicazioni in emergenza Modulistica MOD. A COMUNICAZIONE GESTORE DATA DA: ORA GESTORE/RESPONSABILE STABILIMENTO - SIG. Tel. A: VIGILI DEL FUOCO BARI FAX N. 080/ SINDACO COMUNE BARI (TRAMITE SALA OPER. POLIZIA MUNICIPALE) FAX N. 080/ C.O. 118 FAX N. 080/ QUESTURA (SALA OPERATIVA) FAX N. 080/ PREFETTURA DI BARI FAX N. 080/ FERROVIE STATO (DIR. CENTR. COORD. MOVIM.) FAX N. 080/ OGGETTO: COMUNICAZIONE EVENTO INCIDENTALE IL GIORNO ALLE ORE DELL ANNO ALL INTERNO DELLO STABILIMENTO DI SI E' VERIFICATO DI GRAVITA' (Bassa - Media - Elevata) CHE POTREBBE COINVOLGERE LE SEGUENTI ZONE: IL GESTORE 45

46 MOD. B AVVISO ALLA POPOLAZIONE STATO DI ATTENZIONE STATO DI PREALLARME STATO DI ALLARME In presenza di evento incidentale nello stabilimento BRAVI Deposito FITOFARMACI Il Sindaco DISPONE che a seguito del segnale di ALLARME nello stabilimento BRAVI Deposito FITOFARMACI I residenti (frazione, via, ecc.) sono tenuti ad osservare i seguenti comportamenti: chiudersi in casa chiudere porte e finestre, rimanere in ascolto di radio e tv, prestare attenzione ad eventuali messaggi da altoparlante sino al cessato allarme spegnere i sistemi di ventilazione per evitare che l aria esterna entri in casa non usare i telefoni lasciare libere le linee telefoniche per le comunicazioni di emergenza non riversarsi sulle strade con mezzi privati lasciare libera la circolazione ai mezzi di soccorso fare attenzione alle fiamme libere spegnere riscaldamenti, cucine, stufe a gas, rubinetti erogazione gas; non fumare non andare a prendere i bambini da scuola, IL SINDACO 46

47 MOD. C COMUNICAZIONE PREFETTURA DATA ORA DA: PREFETTURA di BARI TEL. 080/ FAX 080/ A: SINDACO COMUNE BARI (TRAMITE SALA OPER. POLIZIA MUNICIPALE) FAX 080/ VIGILI DEL FUOCO FAX 080/ C.O. 118 FAX 080/ QUESTURA FAX 080/ CARABINIERI COM. PROV.LE FAX 080/ GUARDIA DI FINANZA (SALA OP.) FAX 080/ POLIZIA STRADALE DI BARI FAX 080/ CORPO FORESTALE DI BARI FAX 080/ REGIONE PUGLIA SETT. PROT. CIV. FAX 080/ SALA OPER. (SOUP) FAX 080/ PROVINCIA POLIZIA PROV.LE FAX 080/ VIABILITÀ FAX 080/ FERROVIE STATO (DIR. CENTR. COORD. MOVIM.) FAX 080/ ARPA FAX 080/ A.S.L. BA - DIREZ. SANITARIA FAX 080/ ISPESL FAX 080/ AMGAS FAX 080/ ENEL (EMERG. H24) FAX 080/ TELECOM DI BARI FAX 080/ Protocollo n. OGGETTO: DICHIARAZIONE STATO DI ATTENZIONE PREALLARME ALLARME IL GIORNO ALLE ORE DELL ANNO ALL INTERNO DELLO STABILIMENTO DI - SI E' VERIFICATO DI GRAVITA' (Bassa - Media - Elevata) CHE POTREBBE COINVOLGERE LE SEGUENTI ZONE: PERTANTO SI DICHIARA LO STATO DI E SI INVITA A VOLER INFORMARE PROPRIO RAPPRESENTANTE DESIGNATO QUALE COMPONENTE CENTRO COORDINAMENTO SOCCORSI AT FINE SUA PRONTA REPERIBILITA EVENTUALE ATTIVAZIONE SALA OPERATIVA PREFETTURA IL PREFETTO 47

48 MOD. D COMUNICAZIONE PREFETTURA CESSAZIONE EMERGENZA DATA ORA DA: PREFETTURA di BARI TEL. 080/ FAX 080/ A: SINDACO COMUNE BARI (TRAMITE SALA OPER. POLIZIA MUNICIPALE) FAX 080/ VIGILI DEL FUOCO FAX 080/ C.O. 118 FAX 080/ QUESTURA FAX 080/ CARABINIERI COM. PROV.LE FAX 080/ GUARDIA DI FINANZA (SALA OP.) FAX 080/ POLIZIA STRADALE DI BARI FAX 080/ CORPO FORESTALE DI BARI FAX 080/ REGIONE PUGLIA SETT. PROT. CIV. FAX 080/ SALA OPER. (SOUP) FAX 080/ PROVINCIA POLIZIA PROV.LE FAX 080/ VIABILITÀ FAX 080/ FERROVIE STATO (DIR. CENTR. COORD. MOVIM.) FAX 080/ ARPA FAX 080/ A.S.L. BA - DIREZ. SANITARIA FAX 080/ ISPESL FAX 080/ AMGAS FAX 080/ ENEL (EMERG. H24) FAX 080/ TELECOM DI BARI FAX 080/ Protocollo n. OGGETTO: CESSAZIONE DICHIARAZIONE STATO DI ATTENZIONE PREALLARME ALLARME IN RIFERIMENTO ALL INCIDENTE VERIFICATOSI IL GIORNO ALLE ORE DELL ANNO ALL INTERNO DELLO STABILIMENTO DI - SI DICHIARA LA CESSAZIONE DELLO STATO DI IL PREFETTO 48

49 MOD. E DATA ATTIVAZIONE CENTRO COORDINAMENTO SOCCORSI (CCS) ORA DA: PREFETTURA di BARI TEL. 080/ FAX 080/ A: SINDACO COMUNE BARI (TRAMITE SALA OPER. POLIZIA MUNICIPALE) FAX 080/ VIGILI DEL FUOCO FAX 080/ C.O. 118 FAX 080/ QUESTURA FAX 080/ CARABINIERI COM. PROV.LE FAX 080/ GUARDIA DI FINANZA (SALA OP.) FAX 080/ POLIZIA STRADALE DI BARI FAX 080/ CORPO FORESTALE DI BARI FAX 080/ REGIONE PUGLIA SETT. PROT. CIV. FAX 080/ SALA OPER. (SOUP) FAX 080/ PROVINCIA POLIZIA PROV.LE FAX 080/ VIABILITÀ FAX 080/ FERROVIE STATO (DIR. CENTR. COORD. MOVIM.) FAX 080/ ARPA FAX 080/ A.S.L. BA - DIREZ. SANITARIA FAX 080/ ISPESL FAX 080/ AMGAS FAX 080/ ENEL (EMERG. H24) FAX 080/ TELECOM DI BARI FAX 080/ OGGETTO: DICHIARAZIONE STATO DI ATTENZIONE PREALLARME ALLARME Protocollo n. SI INFORMA CHE A SEGUITO DELLA DICHIARAZIONE DELLO STATO DI IN CONSEGUENZA DELL EVENTO VERIFICATOSI ALL INTERNO DELLO STABILIMENTO DI ALLE ORE DEL GIORNO DELL'ANNO DI GRAVITA' (Bassa - Media - Elevata) CHE HA COINVOLTO O POTREBBE COINVOLGERE LE SEGUENTI ZONE: E' STATO ATTIVATO IL CENTRO COORDINAMENTO SOCCORSI (CCS) LA S.V. E CONVOCATA CON URGENZA PRESSO LA SALA OPERATIVA DI PROTEZIONE CIVILE DELLA PREFETTURA DI BARI (4 PIANO - TEL. 080/ FAX 080/ ) IL PREFETTO 49

50 MOD. F COMUNICAZIONE PREFETTURA DATA ORA DA: AT: PREFETTURA di BARI Tel 080/ fax 080/ DIPARTIMENTO PROTEZIONE CIVILE Via Ulpiano, ROMA - Tel: 06/ / fax: 06/ CESI DPC FAX 06/ MIN. INTERNO DIP. VV.F. (SALA OPER.) FAX 06/ GABINETTO FAX 06/ MIN. AMBIENTE FAX 06/ PRESIDENTE REGIONE (SEGRET.) FAX 080/ REGIONE SETT. PROT. CIV. FAX 080/ PRESIDENTE PROVINCIA FAX 080/ PROVINCIA PROT. CIV. FAX 080/ Protocollo n. OGGETTO: COMUNICAZIONE STATO DI IL GIORNO ALLE ORE DELL ANNO ALL INTERNO DELLO STABILIMENTO DI SI E' VERIFICATO DI GRAVITA' (Bassa - Media - Elevata) CHE HA INTERESSATO LE SEGUENTI ZONE: E' STATO DICHIARATO LO STATO DI IL PREFETTO 50

51 MOD. G COMUNICAZIONE PREFETTURA CESSAZIONE EMERGENZA DATA ORA DA: AT: PREFETTURA di BARI Tel 080/ fax 080/ DIPARTIMENTO PROTEZIONE CIVILE Via Ulpiano, ROMA - Tel: 06/ / fax: 06/ CESI DPC FAX 06/ MIN. INTERNO DIP. VV.F. (SALA OPER.) FAX 06/ GABINETTO FAX 06/ MIN. AMBIENTE FAX 06/ PRESIDENTE REGIONE (SEGRET.) FAX 080/ REGIONE SETT. PROT. CIV. FAX 080/ PRESIDENTE PROVINCIA FAX 080/ PROVINCIA PROT. CIV. FAX 080/ Protocollo n. OGGETTO: COMUNICAZIONE CESSAZIONE STATO DI IN RIFERIMENTO ALL INCIDENTE VERIFICATOSI IL GIORNO ALLE ORE DELL ANNO ALL INTERNO DELLO STABILIMENTO DI - SI COMUNICA CHE E STATA DICHIARATA LA CESSAZIONE DELLO STATO DI IL PREFETTO 51

52 CARTOGRAFIA 52

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