ANNO 2 - NUMERO 4 LUGLIO 2011 Magazine gratuito di informazione dell A.S.Po. Azienda Speciale del Porto di Chioggia

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2 ANNO 2 - NUMERO 4 LUGLIO 2011 Magazine gratuito di informazione dell A.S.Po. Azienda Speciale del Porto di Chioggia Registrazione presso il Tribunale di Venezia in corso DIRETTORE RESPONSABILE Rudy Guastadisegni (rudyguasta1@tin.it) DIRETTORE EDITORIALE Oscar Nalesso (aspo@aspochioggia.it) SEGRETERIA DI REDAZIONE Monica Crocco-A.S.Po. Chioggia (aspo@aspochioggia.it) IN REDAZIONE Francesco Businaro Silvia Datei Alessandro Di Giovanni Andrea Castelli Enrico Bellinelli ART DIRECTOR Alberto Baroni GRAFICA E IMPAGINAZIONE EDIBUS comunicazione srl (info@edibus.it) HANNO COLLABORATO Pietro Boscolo Nale Monica Crocco EDITORE EDIBUS comunicazione srl c.so SS. Felice e Fortunato, VICENZA info@edibus.it PUBBLICITÀ A.S.PO. Chioggia Telefono: Fax: aspo@aspochioggia.it REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE A.S.PO. Chioggia Via Maestri del Lavoro, Chioggia (Ve) Telefono: Fax: aspo@aspochioggia.it STAMPA Grafiche Corrà srl Via Gettuglio Mansoldo Arcole - VR 2011 EDIBUS comunicazione SRL Tutti i diritti di proprietà letteraria ed artistica riservati In copertina: La nave scuola della Marina Militare Italiana Amerigo Vespucci attraccata al porto di Isola Saloni. 2

3 Editoriale La nuova Amministrazione e l A.S.Po.: quali sinergie? 02 è tempo di un nuovo agire 03 Val da Rio, Isola Saloni e OTTOBRE blu 04 ATTIVITà & EVENTI Ultimazione locali per servizi portuali a Isola Saloni 05 Un nuovo trasporto eccezionale al porto di Chioggia 09 A Giampietro Mayerle il Barbotin d oro Aziende I Mooring Men del porto Chioggia 16 Gruppo Fagioli 19 Speciale OTTOBRE blu STORIA & CULTURA Chioggia e Lussino, figlie dello stesso mare 32 News Realizzazione corpi illuminanti d ausilio alla navigazione 36 Progetto escavo fondali 36 3

4 La nuova Amministrazione e l A.S.Po.: quali sinergie? Il futuro della città e lo sviluppo dell area portuale. Giuseppe Fedalto Presidente A.S.Po. Chioggia ph. courtesy: Camera di Commercio di Venezia Giuseppe Fedalto, Presidente A.S.Po. Chioggia Bisogna portare a termine ciò che si è iniziato Il Porto di Chioggia è una priorità per la Camera di Commercio di Venezia, che è a disposizione della città con ingenti risorse umane ed economiche per arrivare al suo completamento. Non vi è alcun dubbio che il Porto costituisca parte del futuro di Chioggia, ed è mio preciso impegno dedicarvi tempo ed energie. Ci attendiamo altrettanto impegno da parte della Città, in particolar modo ora che si è insediata la nuova Amministrazione comunale. La Camera di Commercio è a disposizione della città con proposte e progetti: auspichiamo un impegno a dare risposte certe e tempestive. A Chioggia, ancor più che a Venezia, si possono creare attività nuove per l economia marittima, opportunità perfettamente sostenibili e compatibili con il centro storico della Città. Ad esempio, con un attività di traffico passeggeri con navi di piccola e media stazza che possono trovare il loro scalo ideale all Isola Saloni a due passi - davvero a due passi! - dal centro storico. Non è questo il luogo per elencare i benefici che ricadrebbero sulla Città, ma qui ribadisco che il futuro della portualità chioggiotta va costruito assieme all Amministrazione comunale. Certo, le risposte non possono essere immediate, tuttavia dovranno misurarsi in mesi e non in lunghi anni di attesa. Le proposte di sviluppo vanno colte entro tempi ragionevoli. L alternativa per la Camera di Commercio è necessariamente quella di dirottare le sue risorse in altre aree della provincia. Per quel che riguarda lo scalo di Val da Rio, la Camera di Commercio è a conoscenza delle proposte elaborate dall Amministrazione comunale per il trasferimento del Mercato Ittico all Ingrosso entro l area portuale. Un porto merci è ben altra cosa che un porto peschereccio. Voglio ricordare che nello scalo di Val da Rio le infrastrutture sono completate per circa il 65 per cento. Per la parte rimanente occorrono decine e decine di milioni di euro e tempi lunghi. Come tutte le grandi opere, anche un porto si realizza per stralci. I tempi di crisi e di drastici tagli dei finanziamenti pubblici che attraversiamo, rendono sempre più impegnativo portare a termine quel che è stato iniziato e ben sviluppato sin qui. Se a questi limiti si aggiungessero le pastoie della burocrazia nelle quali si arenano da sempre le migliori intenzioni imprenditoriali, il completamento dello scalo clodiense diverrebbe di fatto impossibile. A.S.Po. e Camera di Commercio sono pronte ad ascoltare tutte le proposte che l Amministrazione comunale vorrà avanzare e sono pronte a collaborare e a investire per trovare soluzioni efficaci nell interesse della Città. Collaborare nei fatti, non nelle parole. Perché in economia, chi mette le risorse detta l agenda delle priorità e ha il compito di decidere come utilizzarle. 4

5 Editoriale è tempo di un nuovo agire A settembre l avvio del tavolo di concertazione Giuseppe Casson ph. courtesy: Alessandro Boscolo Agostini I problemi vissuti oggi da Chioggia sono lo specchio di una eredità pesante e concreta fatta di immobilismo e decisioni non maturate, o non scaturite, da logiche di prospettiva e crescita. Oggi, per diverse responsabilità, e non tutte ascrivibili alla politica, ognuno di noi, politico, imprenditore, cittadino è chiamato al gioco di squadra e alla collaborazione rispetto ad un unico tema: dove andrà Chioggia nei prossimi trent anni? Ho incontrato recentemente il presidente Fedalto e il direttore Nalesso che mi esprimevano una certa preoccupazione rispetto ai temi legati al trasferimento del mercato ittico e al conseguente riassetto della città, e ho spiegato loro ciò che oggi racconto ad ognuno di voi. Da sindaco non cambio e non cambierò una virgola rispetto al metodo che ho adottato in campagna elettorale: ascolto e dialogo. La proposta avanzata per lo spostamento in Val da Rio Nord del mercato Ittico è una proposta politica, che necessita di una serie di confronti sia istituzionali che di categoria che tecnici e infine economici. Come potrei pensare di far cadere dall alto una decisione senza aver prima consultato operatori, tecnici, maggioranza e opposizione? Non è il mio stile, non sarà il mio stile, non sarà lo stile della mia amministrazione. Come del resto non è il mio stile farmi dettare l agenda da altro che non sia il bene della città, individuabile nel miglior progetto possibile per lo uno sviluppo nuovo che sia interesse comune di tutte le categorie e non solo di alcune. Da settembre inizieremo un lavoro importante, che a molti sembrerà composto da molte parole e altrettanti silenzi, e già immagino come questi silenzi verranno interpretati dai soliti denigratori. Ma ciò che è importante sapere è che questo sindaco ascolta e ascolterà tutti, senza pregiudizi né diffidenze. E altrettanto sceglierà sulla base di quel che riterrà assolutamente giusto per lo sviluppo della città, in concertazione con le parti, laddove il lavoro dei tavoli programmatici porterà all individuazione di un progetto condiviso e sul quale ognuno avrà l opportunità di mettere il suo tassello. Un sindaco che comunque non consentirà a nessuno di agire contro l interesse di Chioggia e che non rimarrà ostaggio di questo o quello specifico interesse. Perché oggi siamo chiamati insieme a costruire una nuova Chioggia, con tempo, pazienza e visione. Tutte doti che, pur non mancando a nessuno di noi, in passato molti di noi hanno scordato lasciando che impazienza e opportunità politiche si trasformassero nei capisaldi del proprio agire. Oggi è il tempo di un nuovo agire, del quale io sono chiamato ad essere promotore e custode, in nome di un futuro che è ormai prossimo e sul quale ognuno di noi verrà misurato dalla nostra storia. Per questo auguro all A.S.Po. di avere visione e forza per poter partecipare, ognuno nel ruolo che lo compete, alla ricostruzione di Chioggia. Un sindaco che non consentirà a nessuno di agire contro gli interessi della città Didascalia Didascalia Didascalia Giuseppe Casson, sindaco di Chioggia 5

6 Val da Rio, Isola Saloni e OTTOBRE blu Mentre il porto di Val da Rio cresce, Isola Saloni continua la propria trasformazione Oscar Nalesso Direttore A.S.Po. Chioggia ph. courtesy: Fotolux Oscar Nalesso Direttore A.S.Po. Chioggia Già definita l edizione 2011 di OTTOBRE blu Non c è porto, senza banchine. E non c è settore del Piano Regolatore del Porto di Chioggia, in cui l A.S.Po. di Chioggia non sia impegnata a profondere energie. Riguardo alle infrastrutture, il 2011 sarà l anno del completamento del porto commerciale di Val da Rio e della completa ristrutturazione dei locali per le attività portuali di Isola Saloni. Sul piano promozionale, infine, l A.S.Po. sta lavorando d intesa con la Marina Militare alla terza edizione di OTTOBRE blu. Inizieranno quindi a settembre, nello scalo di Val da Rio, i lavori di banchinamento concernenti il lotto Est del porto:172 metri di nuove banchine che serviranno i piazzali D, E, F e G, realizzati tra l Ecocentro e Punta Colombi. La nuova banchina A servirà i piazzali realizzati tra il 2008 e il 2010, aumentando l operatività dello scalo di Val da Rio come mai prima d ora, poiché è stata progettata per fondali a -11 metri. La gara è già stata espletata e l appalto assegnato. I fondi necessari, per circa 4 milioni di euro, verranno stanziati dal Ministero delle Infrastrutture nell ambito dei progetti relativi alle Autostrade del mare, oltre che da finanziamenti europei a regia regionale. A.S.Po., inoltre, ha completato la ristrutturazione dei locali per i servizi portuali di Isola Saloni. Si tratta di un importante passo in avanti sia per lo sviluppo dell attività portuale in quell area, sia dal punto di vista urbanistico per l intera città di Chioggia. Il vecchio scalo di Isola Saloni può, ora, proiettarsi verso un nuovo segmento di mercato: il traffico passeggeri, con le navi da crociera di piccola o media taglia. Un esperimento era già stato compiuto lo scorso anno, ad ottobre, con la toccata della Arion, nave del gruppo Trumpy. Un mercato, quest ultimo, che necessita di infrastrutture all altezza e la nuova palazzina all Isola Saloni sarà in grado di offrire servizi adeguati a questa nuova vocazione del vecchio scalo marittimo nel centro storico della città. E veniamo, infine, alla terza edizione di OTTOBRE blu. Formazione, Etica e Comando è il tema conduttore del Per acquisire ed esercitare la leadership, occorre anzitutto il giusto contesto formativo. E, senza dubbio, le accademie militari sono i luoghi dove la leadership si acquisisce e si mette in pratica in una cornice di valori. Il comando senza valori di riferimento non è nulla. Per questa edizione di Ottobre blu, A.S.Po., Marina Militare, Camera di Commercio di Venezia e Associazione Nazionale Marinai d Italia stanno raccogliendo l adesione di importanti nomi della cultura, dell economia e dell impresa italiane. Protagoniste assolute, ancora una volta, saranno le navi grigie della Marina: è infatti a bordo dei pattugliatori della Squadra Comando, anch essi per la prima volta a Chioggia, che gli ufficiali della Marina mettono a frutto la loro preparazione a lavorare in team. La Marina crede nel Porto di Chioggia e noi siamo certi che la Città, ancora una volta, risponderà con la stessa curiosità e partecipazione dimostrate, nelle precedenti manifestazioni, agli equipaggi del sommergibile Todaro e di Nave Vespucci. 6

7 Ultimazione locali per servizi portuali a Isola Saloni Completata e a breve operativa la palazzina polifunzionale ATTIVITà & EVENTI Pietro Boscolo Nale ph courtesy: A.S.Po. L Isola dei Saloni fin dal Medioevo fu riservata ad attività produttive connesse inizialmente con la produzione e commercializzazione del sale, da cui discende la sua denominazione; successivamente, in età moderna, con la decadenza del settore, l isola, fino al XIX secolo, fu costantemente un riferimento preciso prima per la cantieristica, quindi per la pesca, ed infine per la portualità marittima. Alla fine degli anni 60, il porto di Chioggia all Isola Saloni, grazie all impegno e alla abnegazione di tutte le componenti interessate alla portualità chioggiotta, nonostante le ben note carenze strutturali persistenti, riuscì comunque ad affermarsi, sviluppando una buona capacità di competizione, pur nelle debite proporzioni e nei connaturati limiti fisiologici, anche nei confronti del porto di Venezia. Con il passare del tempo, se da un lato la crescita della portualità chioggiotta divenne un elemento di significativa importanza socio-economica, dall altro lato gli effetti indotti dal traffico viario pesante in un contesto urbano fragile come quello chioggiotto ben presto emersero in tutta la loro preoccupante dimensione. Da qui già negli anni 70 il Piano Regolatore del Porto di Chioggia previde che lo sviluppo portuale fosse da localizzarsi in Val da Rio, previsione che, grazie all azione dell A.S.Po., promotrice dei lavori di realizzazione delle nuove infrastrutture portuali, a oggi risulta in buona parte già attuata. Nell attesa del completo spostamento dell attività commerciale, cogliendo la concomitanza del rinnovo del banchinamento della cosiddetta Marittima, da parte del Magistrato alle Acque di Venezia nei primi anni del 2000, sono divenute necessarie opere di ristrutturazione dei servizi dell area portuale dell Isola Saloni, fra cui, con particolare urgenza, quelle di ristrutturazione dell edificio dove erano accorpate in forma precaria ed estemporanea le funzioni portuali operative della Capitaneria di Porto e della Dogana, nonché i servizi generali a uso degli operatori portuali. L A.S.Po., nell ambito dei propri compiti di programmazione dell attività aziendale e redazione dei piani triennali dei lavori, sanciti dalla legge 84/94 in materia portuale, già nel 2002 predispose un primo progetto di realizzazione di una palazzina al fine di rispondere alle esigenze emerse, tenendo conto che comunque l area portuale dell Isola Saloni anche nel futuro avrebbe mantenuto, almeno parzialmente, finalità portuali. L iter autorizzativo per dar corso ai lavori di progetto ha avuto sin dal 2002 un percorso travagliato relativamenteall ubicazione planimetrica della nuova struttura, legata alla futura destinazione del porto di Isola dei Saloni una volta completato il passaggio della parte commerciale in Val da Rio divenendo oggetto di concertazione tra Amministrazione Comunale, Capitaneria di Porto e A.S.Po. nell ottica di Un altro passo nella riqualificazione urbanistica di Isola Saloni 7

8 La palazzina ospiterà Capitaneria di Porto e Dogana ma è stata studiata per una sua riconversione a scalo passeggeri di una riqualificazione urbanistica del quartiere volta al miglioramento della qualità di vita dei cittadini e degli standard ambientali. I nulla osta urbanistici per la realizzazione della palazzina sono stati ottenuti solo dopo che gli enti locali hanno raggiunto un intesa sulle nuove attività da inserire nell area dei Saloni. Questa intesa ha portato il Comune di Chioggia a deliberare, con atto di Giunta n 65 del 13/03/2008, le nuove linee guida per la pianificazione di Isola dei Saloni, quale atto di indirizzo per la destinazione d uso dell Isola Saloni, sulla base di una progettazione di fattibilità eseguita dall A.S.Po. e successivamente inserita nel Masterplan di Isola dei Saloni, redatto dall Azienda in accordo di programma con l Amministrazione Comunale. Le nuove linee guida sono scaturite dalla volontà dell amministrazione di destinare l Isola Saloni esclusivamente alla residenza, alla collocazione di attività e infrastrutture a servizio del centro storico di Chioggia e alle attività a vocazione turistica, quali la nautica da diporto e il trasporto passeggeri attraverso le vie d acqua. La Giunta si è quindi espressa deliberando di individuare e indicare nell ambito di Isola dei Saloni la collocazione delle seguenti destinazioni: - stazione marittima passeggeri; - diportismo nautico e servizi di supporto; - attività turistico-alberghiere di sup porto alle infrastrutture della stazione marittima e della nautica; - infrastrutture collegate alla sicurezza del Porto e della via d acqua (Capitaneria di Porto, ecc ); - aree di parcheggio; linee guida su cui la Capitaneria di Porto ha espresso il proprio concordamento. La palazzina in progetto, oltre a rispondere alle primarie esigenze ricordate precedentemente, è stata parzialmente rivista al fine di adattarla ad una futura vocazione di struttura per scalo passeggeri, venendo realizzata nell area che il Masterplan di Isola dei Saloni indica a tale destinazione d uso. Rispetto al progetto iniziale di fattibilità si sono convenientemente ampliati gli spazi previsti a piano terra, al fine di consentire una eventuale organizzazione di movimentazione passeggeri, pur di modeste dimensioni ma sicuramente funzionale, da utilizzare nel frattempo come ampi spazi a servizio della logistica portuale. In attesa che i nuovi indirizzi urbanistici divengano vigenti terminato l iter di legge, l opera risulta comunque compatibile con gli indirizzi programmatici del P.R.G. del porto di Chioggia, ricadendo nell ambito del perimetro dell area doganale del porto dell Isola Saloni e trattandosi di una ristrutturazione di servizi portuali esistenti. Dal punto di vista delle caratteristiche principali a livello planivolumetrico la palazzina progettata è stata prevista su due piani in elevazione con una superficie totale di pertinenza di mq 1.317,15. Il piano terra ha una superficie totale di mq 1.041,50, pari alla superficie coperta; tra piano terra e primo piano presenta un area soppalcata sospesa, posizionata in corrispondenza della parte centrale del piano terra. Il distributivo nel piano terra, in corrispondenza della parte immediatamente prospiciente detto porticato, prevede l atrio di ingresso per sosta e attesa, in cui sono collocati il bar e i servizi igienico sanitari, e le scale e gli ascensori atti a raggiungere il soppalco ed il primo piano. La parte ovest del piano terra, convenientemente separata e comunicante con l area di ingresso sarà attrezzata per ospitare gli uffici operativi della Capitaneria di Porto, della Dogana e degli operatori portuali. L area soppalcata ha essenziale funzione di deposito temporaneo per materiali da ufficio. L organizzazione dell area sottostante assolve a tutte le funzioni di servizio sia a favore del personale operante che dell utenza passeggeri, nell eventualità fosse dato avvio alla sperimentazione di stazione 8

9 ATTIVITà & EVENTI marittima sopra accennata. Il primo piano, avente una superficie utile totale di mq 750, è completamente dedicato agli uffici amministrativi esclusivamente connessi alla attività portuale. La parte centrale del piano primo è riservata ai collegamenti verticali, ai vani tecnici, alle attese relative agli uffici e ad un corridoio di circolazione interna che prende luce e aria da un vano scoperto. Dal punto di vista strutturale l edificio è previsto con fondazioni di tipo profondo mediante l uso di pali battuti prefabbricati troncoconici in calcestruzzo armato vibrato e tenendo conto delle strutture di banchina adiacenti. è prevista una soletta in calcestruzzo armato per tutta la superficie del piano terra, nervata verso il basso in corrispondenza degli assi delle palificate. All estradosso della suddetta soletta sarà costituito un vespaio aerato realizzato mediante elementi prefabbricati accostati tipo igloo e successivo getto integrativo in cemento armato. La copertura è realizzata con struttura portante a falde, attuata con capriate e travi secondarie in legno lamellare. Il pacchetto di copertura sarà di tipo ventilato con l intradosso a vista realizzato in perlinato di legno di abete. L impermeabilizzazione è prevista in lastre di rame nervate dello spessore di 8/10 di mm poste sopra uno strato di tessuto non tessuto atto ad abbattere gli effetti acustici dovuti agli agenti atmosferici sulla copertura in rame. Una parte dei tamponamenti parietali esterni ed interni, per meglio inserire l opera nel contesto edificatorio della adiacente Isola Morin, in cui si trova un antico squero ristrutturato, sono previsti in muratura di mattoni lavorati a vista adeguatamente fissati alle retrostanti strutture portanti mediante appositi agganci meccanici. I lavori, completate le procedure di gara, sono stati appaltati alla ditta La nuova palazzina polifunzionale in fase di ultimazione 9

10 L interno della palazzina Beton Costruzioni di Santa Giustina di Belluno, per l importo offerto in sede di gara di ,17 di cui ,31 per lavori, al netto dell offerto e accettato ribasso del 16,84%, ed ,86 per oneri per la sicurezza, In data 24 settembre si è proceduto alla stipula del contratto d appalto, mentre in data 11 ottobre 2010 la direzione dei lavori consegnato i lavori all impresa appaltatrice, dando di fatto avvio al cantiere e all inizio dei lavori, per la cui realizzazione sono stati impiegati ca. 8 mesi lavorativi. Il progetto è stato finanziato con fondi statali legati al progetto ministeriale delle Autostrade del Mare, e cofinanziato dalla Regione Veneto attingendo le risorse dai fondi provenienti dalla legge regionale 8/82, per un costo complessivo di intervento pari a ,00. Completate le operazioni di collaudo, la struttura sarà operativa a partire da agosto. 10

11 ATTIVITà & EVENTI Un nuovo trasporto eccezionale al porto di Chioggia Un escavatore SENEBOGEN sulla draga GINO CUCCO a Chioggia Enrico Bellinelli ph courtesy: So.Ri.Ma. Srl Come si sta attrezzando il Porto di Chioggia per confermare la sua naturale vocazione fluvio-marittima e per consolidare le sinergie di mercato con Venezia? Lo fa trovando soluzioni rapide sul piano della logistica e con il continuo escavo dei fondali. I due casi, ciascuno a loro modo eccezionali, sono rappresentati dalla movimentazione dei reattori della Belleli Energy di Mantova e dalla toccata allo scalo di Val da Rio della Jan, nave battente bandiera egiziana, con un pescaggio di 7,5 metri. La movimentazione dei reattori costruiti dalla Belleli Energy di Mantova (Gruppo Exterran), destinati a un impianto di raffinazione di idrocarburi in Qatar, è stata un operazione senza precedenti in Italia. Se doveva essere una prova di efficienza per il Porto di Chioggia, come snodo cruciale per i traffici commerciali fluvio-marittimi sulla pianura Padana, è stata pienamente superata col più grande trasporto fluviale mai realizzato prima d ora nel nostro Paese. Due i lotti: nel primo sono stati trasportati e movimentati quattro colli da circa tonnellate ciascuno e uno da tonnellate, tra gennaio e febbraio; nel secondo altri cinque colli dello stesso Inizia il sollevamento del braccio 11

12 In questa immagine si possono apprezzare le dimensioni del braccio escavatore peso, tra maggio e giugno. Il momento è cruciale: nei prossimi cinque anni gli scali dell Alto Adriatico ridisegneranno le proprie strategie espansive con nuove infrastrutture, e il Porto di Chioggia trova un mercato di nicchia nelle merci che transitano per via fluviale, soprattutto lo fa con quel tipo di merci che risulterebbe sconveniente se non impossibile trasportare su gomma o rotaia, come per la movimentazione di macchinari ad alta tecnologia destinati all industria energetica. La joint venture tra So.Ri.Ma. 12

13 ATTIVITà & EVENTI SpA (gruppo Multiservice), San Marco Shipping e Fagioli SpA ha trovato pronta risposta nell A.S.Po., che ha provveduto a rinforzare la banchina, e nella Capitaneria di Porto di Chioggia che ha provveduto agli aspetti normativi e di sicurezza. La Belleli è uno dei produttori leader di componenti e impianti per il trattamento dei gas naturali e degli idrocarburi, controllata interamente dalla multinazionale statunitense Exterran. I reattori transitati sul Porto di Chioggia erano destinati a un impianto di raffinazione di idrocarburi in Qatar. L occasione era irripetibile: questi colli eccezionali potevano essere trasportati solo per via fluviale, ma occorreva uno sforzo logistico senza precedenti. Se non fosse stato possibile il trasporto, i reattori sarebbero stati costruiti all estero. Dopo aver viaggiato da Mantova a Chioggia, sono stati parcheggiati su una grande chiatta di tipo oceanico e da Chioggia, infine, sono stati trasportati a Marghera dove li attendeva una nave che li avrebbe poi fatti arrivare a destinazione nel Golfo Persico. Lo snodo di Chioggia è servito a velocizzare le operazioni di carico sulla nave: la chiatta fluviale trasportava solo un reattore, mentre sulla chiatta di tipo Mak se ne possono caricare quattro per volta. Il pescaggio della nave che li avrebbe poi caricati tutti, inoltre, non consentiva la toccata sulle banchine di Chioggia. «Con questo trasporto, per larghezza delle conche e per altezza dei ponti lungo il tragitto, si sono toccati i limiti della navigazione fluviale in Italia», afferma Paolo Pugliese del Gruppo Fagioli. Ma, al di là dei limiti strutturali dei canali italiani, questa operazione lancia un segnale importante per le aziende che non si troveranno Uno dei reattori da mille tonnellate sta per essere trasbordato sulla chiatta fluviale 13

14 Lo scalo di Val da Rio offre le condizioni ideali per operazioni di questo tipo costrette a delocalizzare per competere sul piano dei costi e dei trasporti. «Si tratta di operazioni puntualizza Giorgio Lorenzato, di So.Ri.Ma. SpA - che non sarebbero possibili in nessun altro porto. Finalmente possiamo far capire agli operatori della pianura Padana quali opportunità offrano i porti di Chioggia e Venezia quando lavorano in sinergia e di quali risposte siano capaci. La natura ci ha facilitati con la posizione geografica, le nostre aziende hanno aggiunto un know-how di primissimo livello». «Si trattava inoltre aggiunge Mauro Marchiori, direttore della So.Ri.Ma. SpA - di dimostrare l efficacia dello scalo intermodale di Chioggia con una bellissima sfida: dai primi contatti con Belleli Energy, al primo sollevamento è trascorso un mese e mezzo circa». In Italia la tecnologia si può fare e si può trasportare. Per realizzare questo trasbordo, la Fagioli ha studiato una gru modulare che può essere poi smontata e reimpiegata per altri sollevamenti. Il trasporto via chiatta ha impiegato circa 36 ore per collo da Mantova a Chioggia, lungo il Mincio, per immettersi nel Fissero-Tartaro sino al tratto Po-Brondolo e arrivare alle conche di Cavanella d Adige e Brondolo. Se si tiene conto che di notte il canale rimane chiuso, le 36 ore rappresentano una tempistica sicuramente competitiva. «Una volta completato l allargamento delle conche di Brondolo, col passaggio in Classe V, questo tipo di trasporti diverrà sempre più frequente verso Chioggia e Venezia», assicura il direttore dell A.S.Po. capitano Oscar Nalesso. E poi i fondali. In questo caso l evento eccezionale sarà il primo di una serie di eventi normali. Le vicende di instabilità politica dei Paesi del Nord Africa hanno reso impossibile a uno spedizioniere il noleggio di navi di piccole dimensioni per un carico complessivo di tonnellate di fertilizzanti. I lavori di escavo realizzati dal Magistrato alle Acque di Venezia con A.S.Po., che porteranno i fondali alla quota ottimale di 8,5 metri su tutti i canali navigabili, iniziano a dare i primi frutti. La Jan ha sfruttato il limite massimo dell alta marea per entrare in Porto. Le operazioni sono state coordinate dal personale della Capitaneria di Porto di Chioggia: prima si è fatto ormeggiare il cargo all Isola Saloni, se ne è poi alleggerito il carico e poi la si è condotta con un rimorchiatore alle banchine di Val Da Rio. Un altro segnale importante agli operatori del Porto: un metro d acqua in più equivale a oltre 2 mila tonnellate di carico in più, rispetto alle usuali 4 o 5 mila tonnellate che transitano sulle banchine di Chioggia. Segnale che fa ben sperare per le performance possibili una volta terminati i lavori di escavo dei fondali. 14

15 A Giampietro Mayerle il Barbotin d oro 2010 L ambito riconoscimento al Vicepresidente del Magistrato alle Acque ATTIVITà & EVENTI Francesco Businaro ph courtesy: A.S.Po. Architetto, ingegnere, autore di numerosi pubblicazioni, dal 2008 è Vicario del Presidente del Magistrato alle Acque e, dal 2001, dirigente responsabile dell Ispettorato Generale per la laguna di Venezia, Marano e Grado e per l attuazione della legge per la Salvaguardia di Venezia del Magistrato alle Acque ora denominato Ufficio 4- Salvaguardia di Venezia. In particolar modo, segue la progettazione e la realizzazione, in corso dalla primavera 2003, dei lavori del Sistema MOSE, ovvero il sistema di paratoie mobili alle tre bocche di porto per la regolazione dei flussi di marea nella laguna di Ve- nezia. Sarebbero necessarie almeno tre pagine di questa rivista per poter riportare un succinto curriculum vitae di Giampietro Mayerle, veneziano DOC e, come tale, votato alla salvaguardia di Venezia e del suo territorio. L assegnatario del Barbotin 2011 sembra essere l erede di quella tradizione razionale e illuminista che caratterizzò la Magistratura alla Acque nella seconda metà del Seicento e che vide grandi architetti (come Lodoli, Algarotti, Memmo e, sopratutto, Tirali) segnare, in contrapposizione all iniziale lento declino economico di Venezia, il momento più alto della competenza Il porto di Val da Rio 15

16 tecnica e scientifica della Serenissima. L A.S.Po., ha quindi deciso di assegnare l ambito riconoscimento a Giampietro Mayerle, proprio in virtù delle competenze espresse e con la seguente motivazione: Per aver contribuito al potenziamento e allo sviluppo del Porto di Chioggia nel fragile sistema idraulico lagunare, culla della civiltà veneta. Giampietro Mayerle Il Barbotin 16

17 ATTIVITà & EVENTI il MAGISTRATO ALLE ACQUE Il Magistrato alle Acque nacque nel 1501 per far fronte alla gestione amministrativa, giurisdizionale e idraulica delle acque fluviali e lagunari della Serenissima Repubblica di Venezia. La Serenissima era infatti conscia dell importanza che questa rivestiva nel garantire la difesa della sua autonomia politica e nel suo sviluppo economico, fondato principalmente su attività portuali, commerciali e produttive legate all acqua. Possono essere ricordati a titolo esemplificativo alcuni significativi interventi: tra il XVI e la fine del XVII secolo fu attuata l estromissione delle foci del Piave, del Bacchiglione e del Brenta dalla laguna e l allontanamento della foce del Po dal bacino di Chioggia; tra il XVII e il XVIII secolo venne effettuata la conterminazione della laguna, la costruzione dei murazzi lungo il litorale di Pellestrina per la difesa dalle mareggiate e l apertura di canali per garantire le rotte commerciali. Anche successivamente alla caduta della Repubblica nel 1797, il Magistrato alle Acque continuerà a esercitare la propria funzione fino al secondo periodo di dominazione asburgica ( ) durante il quale la competenza idraulica delle Venezie venne affidata al Consiglio Aulico delle Fabbriche di Vienna. Il primo periodo di governo del Regno Unito d Italia, vede l istituzione della Commissione Reale Lagunare (1866), sostituita da una nuova Commissione (1894) nominata dal Ministro dei Lavori Pubblici. Infine, con la legge 257, 5 maggio 1907, il Magistrato alle Acque viene ricostituito e oggi, come istituto periferico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, incarna il moderno concetto di gestione del territorio occupandosi della gestione, della sicurezza e della tutela idraulica nelle lagune di Venezia, Marano e Grado e, in alcune tratte, dei fiumi Tagliamento, Livenza e del torrente Judrio. LA STORIA del premio Nel 1992, l A.S.PO., ritenne di dar corso ad un Premio annuale da assegnare a persona, associazione, ente od azienda che avesse con fatti, idee o iniziative contribuito a promuovere e divulgare lo Scalo Clodiense. Il Premio, denominato Barbotin d Oro, viene assegnato annualmente. Premiati dal 1992 al 2010 Prof.ssa Amalia Sartori Ing. Ezio Panetti Alla memoria CF(CP) Giorgio Ricottilli Cap. Oscar Nalesso Amm. Gaetano Sodano Dott. Marino Grimani Dott. Raffele Bazzoni Marina Militare Italiana Dott. Tresilio Tomassetti Ing. Maria Giovanna Piva Corpo delle Capitanerie di Porto On.le Giancarlo Galan Dott. Fortunato Guarnieri Dott. Pasquale De Felice Luciano Boscolo Cucco Dott. Renato Chisso 17

18 I Mooring Men del porto Chioggia Alcuni uomini attendono il naviglio a braccia aperte. Enrico Bellinelli ph. courtesy: E. Bellinelli Viene calata la cima di ormeggio Del grande corpo del porto di Chioggia, gli ormeggiatori (Mooring Men) sono senz altro le braccia. Le insostituibili braccia che portano i cavi a terra e li posizionano sulle bitte. L ormeggio, però, si fa anche a mare: sulle boe, oppure sul rigassificatore offshore di Porto Levante. La perizia richiesta agli ormeggiatori è comunque la stessa, posare i cavi in modo che risulti poi veloce sciogliere gli ormeggi quando alla stessa bitta sono assicurate due navi. A Chioggia, l organico degli ormeg- giatori è stato fissato dalla Capitaneria di Porto in quattro uomini: un numero per ora sufficiente a coprire l attività in banchina e, dal 2009, anche al Rigassificatore di Adriatic LNG (che rientra nel compartimento marittimo di Chioggia). La squadra di servizio è composta in genere da due uomini, ma per navi di grandi dimensioni che attraccano al terminal LNG può capitare che si metta all opera tutto l organico. Il lavoro dell ormeggiatore è, sì, posare cavi. Ma significa soprattutto agire con sicurezza. 18

19 La manovra d ingresso nel porto è coordinata dai piloti, agli ormeggiatori spetta poi il compito di parcheggiare speditamente e con cura la nave in banchina. Piloti e ormeggiatori insieme stilano un piano di ormeggio per far sì che i cavi della nave che salperà per prima siano quelli che restano sopra. Ma i cavi di prua e di poppa, con i traversini e le molle (spring), sono il freno e il motore delle navi in banchina; sono questi, infatti a permettere i necessari spostamenti quando la nave non può utilizzare i motori. Tocca quindi agli ormeggiatori coordinare, con il comando della nave, la posizione sulla banchina. La tecnologia fa il resto. Soprattutto per quanto riguarda le cime, che sono diventate sempre più resistenti, sottili e leggere. Lavoro di braccia e perizia, quello dell ormeggiatore diventa fortunatamente sempre meno un lavoro di fatica. Se è vero che, per trascinare le grosse cime si usano ancora i sagolini, oggi il kevlar aiuta gli ormeggiatori come non mai. Basti pensare che i cavi di ormeggio delle navi gasiere al Terminal LNG sono di soli 52 millimetri di diametro e incomparabilmente leggeri e maneggevoli. L ormeggio di una nave di medie dimensioni, dagli 80 ai 115 metri per 2 o 3 mila tonnellate di stazza, richiede in media dai 20 ai 25 minuti: la stessa rapidità, che gli ormeggiatori garantiscono quando operano con la Guardia Costiera per il soccorso di natanti in difficoltà che abbiano rotto gli ormeggi a causa delle condizioni meteomarine (VHF canale 14). Marittimi a tutti gli effetti, gli ormeggiatori rientrano nelle categorie che assicurano i servizi di sicurezza alle navi con la garanzia di elevati standard di competenze grazie a continui corsi di aggiornamento professionale, richiesti soprattutto per le attività svolte sul Terminal di Adriatic LNG. Si preparano le cime di ormeggio Quando la nave arriva in porto, sono gli ormeggiatori ad assicurare che il naviglio possa svolgere le operazioni in banchina con la necessaria sicurezza e velocità 19

20 Ormeggio alla boa in rada Piloti, ormeggiatori e rimorchiatori lavorano in sinergia 20

21 Aziende Gruppo Fagioli Datemi un punto d appoggio e.. Enrico Bellinelli ph. courtesy: Gruppo Fagioli Fagioli opera da più di 50 anni come primaria azienda mondiale nel settore dei trasporti, dei sollevamenti eccezionali, delle spedizioni e della logistica. Negli ultimi anni il gruppo, attraverso la continua implementazione di mezzi e risorse umane si è fatta notare per lo studio e la realizzazione di sollevamenti e trasporti di grandi strutture con approcci sempre più complessi ed innovativi sia in fase progettuale che in fase operativa. Specializzata nei trasporti/spedizioni engineering door-todoor e project cargo, nei sollevamenti heavy lift e nella logistica, l azienda possiede un elevato numero di mezzi e attrezzature che spazia da una vasta gamma di camion per trasporto in sagoma all ultima generazione di carrelli modulari semoventi, dai mezzi per l attività marittima come chiatte fluviali, navi auto-sollevanti e roll-on roll-off fino ai più potenti e sofisticati sistemi di sollevamento. La Fagioli, negli ultimi anni, ha intrapreso percorsi strategici diversi che le hanno permesso di collocarsi in mercati internazionali nuovi e più evoluti legati al mondo dell offshore, del petrolchimico e dell industria del nucleare. Ormai i concetti di trasporto e logistica sono mutati e il mercato internazionale richiede un Tecnologia, ingegneria, innovazione, qualità, efficienza e sicurezza: questa la filosofia del Gruppo Fagioli Adriatic lng modulo da 2500 ton 21

22 Sollevamento di un reattore da 2000 ton servizio competente sulle strategie e sulla gestione di progetti sempre più complessi e tecnologicamente avanziati. Per affrontare questo processo innovativo la Fagioli ha investito sulla formazione del personale e sul potenziamento dell ingegneria in modo da imporsi con rinnovate competenze e con soluzioni innovative. Il gruppo Fagioli opera in ottemperanza alle norme vigenti in termini di sicurezza e qualità riconosciute a livello mondiale (UNI EN ISO 9001:2000), che hanno portato l azienda ad un elevato standard di professionalità ed affidabilità. Tra i lavori compiuti in tempi recenti ricordiamo l installazione di moduli con un peso fino a 4800 ton per la creazione del primo rigassificatore off-shore in cemento posizionato in Alto Adriatico davanti a Rovigo; la sostituzione di un intera sezione di un altoforno in Cina dal peso di 2500 tonnellate; il trasporto del sommergibile Toti da USA: trasporto di una vacuum tower da 1000 ton lunga 64 metri 22

23 Aziende Cremona fino al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano...solo per citare i lavori più eclatanti. Tecnologia, ingegneria, innovazione ed efficienza nel rispetto delle procedure di qualità e sicurezza sono le parole chiave per definire la filosofia del gruppo Fagioli, capace di poter garantire ai propri clienti qualsiasi tipo di trasporto e sollevamento in qualsiasi condizione ambientale e in qualsiasi parte del globo: The World...Our Passion! PALERMO: trasporto, sollevamento e installazione di una torre di trivellazione da 2400 ton alta 90 metri 23

24 Speciale OTTOBRE blu 2010 La seconda edizione ha visto come ospite d onore la nave scuola della Marina Militare Amerigo Vespucci Alessandro Di Giovanni ph. courtesy: Fotolux 24

25 OTTOBRE blu, nata nel 2009 per la tenace volontà di A.S.Po., è una manifestazione che, anche nel 2010, è riuscita nel difficile compito di ripetere il successo ottenuto nella sua edizione inaugurale. Questo secondo appuntamento ha visto, dal 14 al 26 ottobre scorso, la Marina Militare, l A.S.Po., la città di Chioggia, la Capitaneria e l Associazione Nazionale Marinai d Italia, impegnati in una serie di eventi che hanno avuto come cardine la presenza all Isola Saloni della Nave scuola della Marina Militare Amerigo Vespucci, di Nave Sagittario e di Nave San Giusto. Queste giornate, che hanno visto Chioggia e il suo porto ancora una volta protagonisti della cultura, dell economia, nei convegni e nello sport in partnership con la Marina Militare, hanno vissuto il proprio momento clou venerdì 22 ottobre, con l arrivo dell Amerigo Vespucci accolta in festa da un migliaio di persone sia a terra che in mare. Scortata da numerose imbarcazioni festanti, l Amerigo Vespucci fa il suo ingresso nel porto di Chioggia 25

26 La Nave Scuola della Marina Militare Italiana, ambasciatrice e simbolo stesso della tradizione marinaresca nazionale, è entrata nel porto clodiense alle ore in perfetto orario, accompagnata in corteo da moltissime imbarcazioni private: lancioni, pescherecci, yacht, barche d epoca e naturalmente tante barche a vela giunte appositamente a Chioggia da tutto il territorio lagunare e non solo. Se nel 2009 la prima edizione è stata dedicata a salvatore Todaro e al sommergibile che oggi ne porta il nome e che proprio a Chioggia ha ricevuto la Bandiera di Combattimento, quest anno alla presenza del Vespucci si è scelto di abbinare il ricordo di Agostino Straulino, il più grande dei velisti italiani, che della Nave Scuola è stato leggendario Comandante. Le principali mostre che hanno caratterizzato OTTOBRE blu 2010 sono state quindi dedicate principalmente all Amerigo Vespucci e all Ammiraglio Straulino, al colore delle navi e delle vele con i quadri del maestro Allan O Mill e all antica cartografia cartografia nautica della Spagna. Il motto della manifestazione Vela, Vento, Colore è quindi stato il leit motiv di questa edizione, dedicata alla vela e con eventi culturali e sportivi dedicati a questo splendido mondo. La curiosità, il calore e l affetto dimostrato nella prima giornata di presenza della Nave Scuola della Marina Militare hanno mosso migliaia di visitatori da tutto il Veneto. Emozionante e di rilievo è stata la serata conclusiva durante la quale, oltre alle premiazioni delle gare sportive, è stato suggellato il gemellaggio tra la città di Chioggia e Lussino con la firma di un protocollo d intesa per lo sviluppo di traffici commerciali. 26

27 Nave San Giusto è ormai una presenza amica a Chioggia 27

28 28 Un fitto calendario di regate (ben 14 in due settimane) ha visto equipaggi tra i più disparati, sfidarsi su scafi monotipo da 10 metri. A velisti di fama mondiale come Pelaschier, Gorla e Cino Ricci che hanno sfidato l equipaggio dell A.S.Po. guidato da Enrico Zennaro, promessa della vela italiana, si sono alternati quelli costituiti dai rappresentanti delle categorie economiche della Città, dei comuni del Delta, delle darsene chioggiotte che tradizionalmente ospitano imbarcazioni a vela, degli istituti nautici (in particolar modo quello di Lussino) e dei circoli nautici del Veneto. Oltre alle già citate mostre vanno segnalati anche i quattro spazi espositivi che hanno fatto da contorno l edizione di OTTOBRE blu Il consueto spazio espositivo de La cittadella del mare in piazza Calcagno ha raccolto molte delle iniziative promozionali legate a OTTOBRE blu; presso l oratorio della chiesa della Santissima Trinità hanno invece avuto luogo le esposizioni Italia-Spagna e Tra cielo e mare ; l androne del muni-

29 L imbarcazione classe Theonedesign timonata da Mauro Pelaschier durante una regata 29

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31 cipio ha infine accolto l iniziativa d arte Esporre blu mentre i locali dell ex Monte di Pietà hanno ospitato la mostra laboratorio Shells. Anche in questa edizione Chioggia ha avuto modo di apprezzare i concerti della Banda Musicale della Marina Militare costituita da 80 elementi diretti dal maestro CF Barbagallo e, in una Cattedrale gremita all inverosimile, l esibizione concertistica del grande pianista Enrique Perez de Guzman in ensemble all Orchestra Regionale Filarmonia Veneta e alle voci del Chorus di Verona. Il concerto organizzato in onore delle Marine del Mediterraneo è stato diretto dal maestro Stefano Romani. Interessanti e molteplici infine le conferenze, le tavole rotonde, le iniziative a premio e le rappresentazioni teatrali svoltesi in tutto il territorio cittadino e all interno di nave San Giusto. La promozione del Porto è, insieme alla sua realizzazione, la missione dell A.S.Po. e OTTOBRE blu ne rappresenta pienamente il perfetto con- Il pianista Enrique Perez de Guzman in ensemble all Orchestra Regionale Filarmonia Veneta e alle voci del Chorus di Verona, nel Duomo di Chioggia 31

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33 nubio: la presenza di Nave VESPUCCI e delle altre Unità della Marina Militare è stata un occasione straordinaria per la popolazione del Nordest di visitare e conoscere Chioggia. La presenza in porto e nelle calli cittadine di più di persone ha generato un per tutti i settori economici della Città con un giro d affari complessivo di quasi euro dall accoglienza alberghiera, alla ristorazione, ai servizi. A ulteriore conferma di questo ottimale connubio, OTTOBRE blu ha rappresentato inoltre, per quel che riguarda le infrastrutture del nuovo terminal del porto di Val da Rio, la possibilità di poter portare i fondali alla quota ottimale di sette metri utili grazie agli imponenti lavori di escavo effettuati, allargando ulteriormente così le prospettive economiche e commerciali di questo polo funzionale. Il presidente dell A.S.Po., Giuseppe Fedalto mentre consegna una targa al comandante di Nave Vespucci CV Giorgio Trossarelli 33

34 Chioggia e Lussino, figlie dello stesso mare L isola di sasso che l ulivo fa d argento Andrea Castelli ph. courtesy: Lošinj Hotels & Villas - Ricordando Lussino, di Neera Hreglich Chioggia e Lussino: gemelle separate dal mare ma unite da un destino comune A lato: due passere dei cantieri Scopinich in una foto d epoca Sotto: antichi squeri lussignani Che Chioggia e Lussino siano figlie dello stesso mare è cosa geograficamente inoppugnabile, ma fermarsi alle mappe sarebbe fare torto alla storia delle due città marinare, legate da una simmetria che va al di là delle considerazioni cartografiche. Si tratta infatti di due straordinari esempi di marinerie e di tradizioni nautiche cresciuti e divenuti esempi di eccellenza all ombra delle ali del Leone di San Marco, simbolo di quella Serenissima che nacque proiettata verso il mare e verso le sponde dell Istria e della Dalmazia, domini che sotto l amministrazione veneziana conobbero prosperità e progresso civile. In quello che fu il Golfo di Venezia Chioggia e Lussino vissero per lungo tempo dei traffici e degli scambi commerciali con Venezia, ma mentre Chioggia fu per la Serenissima amica fedele e alleata a partire praticamente dalla fondazione della città del Leone, Lussino si accostò alle sponde dell Adriatico e quindi al lago veneziano più tardi. Solo dopo il 1600 fiorisce per primo il lucrativo commercio del salume, come allora veniva chiamato il pesce sotto sale, che veniva portato a Venezia. Lussino era entrata a far parte dei domini veneziani già nel 998 ed fatale che lo spirito marinaro che ispirava la politica e la vita stessa dei Veneziani finisse per contagiare i Lussignani. Prima di allora, con un piede in Istria e l altro in Dalmazia, essi erano dediti principalmente alla pastorizia e solo alla fine del XVII secolo, che corrisponde a quello di massimo splendore della Serenissima, scoprono la potenzialità di quel mare sul quale da secoli solcavano galee e galeazze con comandanti ed equipaggi chioggiotti. Grazie ai contatti con la marineria veneziana i Lussignani apprendono l arte di navigare e di questa fanno te- 34

35 Storia & cultura Un gemellaggio che rinnova antichi legami Il giorno 13 ottobre u.s. presso la Sala Consigliare del Comune di Chioggia, si è dato vita alla firma di un protocollo d intesa atto alla creazione di nuovi rapporti, legati alla realizzazione di nuove linee di navigazione. Il tema principale dell incontro, contenuto poi nella lettera d intenti sottoscritta dai due comuni, è stato quello della volontà di ricollegare queste due realtà dell Adriatico, da secoli legate per tradizioni e passione per il mare, rinnovando gli antichi vincoli commerciali. soro, diventando molto velocemente il contraltare oltre Adriatico di Chioggia, ovvero il cuore delle tradizioni e delle conoscenze marinare di quella costa. Alla caduta della Serenissima nel 1797 i nuovi governanti austriaci hanno la lungimiranza di salvaguardare quel capitale di conoscenze e promuovono la marineria e l istruzione nautica. In quel periodo Lussino si lancia nella navigazione oceanica e sviluppa cantieri dove vengono allestite navi di straordinaria bellezza. Famosi sono le passere e i cutter lussignani varati nei vari squeri, e gli yachts prodotti dal Cantiere Martinolich, come la bellissima Croce del Sud, goletta di 35 metri che ancora oggi solca i mari. Dopo la prima metà del 1800, Lussino era seconda solo a Trieste nell Adriatico per tonnellaggio e numero di velieri! Tramontata l epopea della vela Lussino transita senza scosse nell epoca del vapore, anche i grandi tran- Il porto di Lussinpiccolo 35

36 L ISOLA DI LOSINJ Il gruppo di isole chersino-lussignane, situate nel golfo del Quarnero, è il gruppo più grande dell Adriatico, formato da 36 isole, isolotti e scogli. Lussinpiccolo è situata in amena posizione nella valle d Augusto, un profondo porto naturale riparato dalla bora che sviluppa lungo l asse principale dell isola e che comunica col mare attraverso due bocche Bocca Vera, navigabile, e Bocca Falsa, agibile soltanto con gommoni e piccoli motoscafi. A partire dagli anni Settanta Lussinpiccolo ha cominciato a valorizzare la propria vocazione turistica, aprendosi al turismo internazionale e oggi come la gemella Chioggia, è anche un ridente centro balneare, con una vasta offerta alberghiera e un altrettanto ricca varietà di spiagge. 36

37 Storia & cultura satlantici fanno tappa all isola, come il Saturnia o l Oceania. Nel 26 ammara a Lussino il primo aliante della neonata linea giornaliera con Trieste, da cui partono via mare collegamenti regolari con Chioggia. Nel 39 le navi scuola gemelle Vespucci e Colombo entrano nel porto a vele spiegate. Nel solco di quella tradizione velica un indimenticato Lussignano, all età di sette anni, con la sua barchetta Sogliola, vince le prime regate: è Tino Straulino, una leggenda! Chiunque volga il proprio pensiero al Mare Adriatico, a ciò che significa essere marinai, all essenza ed alla filosofia dell andar per mare, inesorabilmente finisce per richiamare alla mente due grandi capitali della marineria: Chioggia e Lussino, gemelle separate da un mare a loro famigliare ma unite nel loro destino di motore e cuore pulsante della marineria di questa parte del pianeta, ieri come oggi. Si tratta di riconoscere un comun denominatore storico ma soprattutto una fratellanza di valori e sentimenti che costituisce un legame di straordinaria forza, come quello che si instaura solo tra i marinai a bordo della stessa nave. L isola di Lussino 37