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- Alessandro Bianchi
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1 TrEttari Concorso di idee per la riqualificazione paesaggistica ed urbanistica del sistema dei parchi urbani Ciriè ACGSTSCG
2 Lo sviluppo del progetto proposto prende le mosse dallo studio del territorio in cui si inserisce: un centro storico, di cui si trovano notizie certe a partire del XIII secolo e punto di connessione tra due parchi fluviali di notevole estensione e interesse naturalistico. Si disegna dunque una strategia che possa inserire la cittadina in un circuito turistico responsabile e che possa continuare ad essere un esempio di progettazione urbanistica per tutto il Paese. Partendo dunque dal disegno già programmato nel Piano Regolatore Generale si coglie l occasione per proporre di prolungare i corridoi ecologici all interno della cittadina per rendere ancora più fruibile il patrimonio naturale esistente da parte dei ciriacesi. L intezione a base del progetto presentato è quella di approfondire la lettura del contesto perchè gli interventi possano diventare elementi strutturali di un sistema più complesso che ha come obiettivo di dare un concreto modello di sviluppo urbanistico sostenibile e condiviso. Per la sua ampiezza e per le diverse caratteristiche degli ambiti che costituiscono la porzione di Ciriè oggetto del bando si decide di intervenire su due livelli: uno generale, che mira alla riconessione degli spazi a livello strutturale e fornisce indicazioni di dettaglio su come effettivamente poterla concretizzare una particolare per valorizzare e migliorare l accessibilità ai tre ambiti, sia dal punto di vista dell integrazione con il tessuto di cui fanno parte, sia dal punto di vista fisico, per assicurare la presenza di tutte le diverse fasce di popolazione con continuità durante il corso dell anno. Il progetto per la riqualificazione e l integrazione dei tre ambiti di verde pubblico situati all ingresso di Ciriè si sviluppa su una strategia urbanistica, un idea forte, dalla quale derivano poi le successive soluzioni progettuali: vengono individuati due assi, uno minerale e storico, che si imposta su Corso Martiri della Libertà e che attualmente non svolge pienamente la funzione di collegamento portante tra il centro e la stazione e uno vegetale, trasversale al primo, proposto per potenziare la relazione tra i tessuti a est e a ovest del Corso.
3 Asse minerale L asse longitudinale che dalla stazione, porta della città, segue il Corso Martiri della Libertà, arriva alla Piazza Andrea D Oria; questo si sviluppa come un percorso di conoscenza della storia e della natura del luogo attraverso la presenza di totem informativi che il visitatore incontra lungo il percorso. I totem, elementi verticali in metallo, si prolungano al suolo come fasce dello stesso materiale su cui sono impresse indicazioni sui possibili percorsi di visita e sulla localizzazione delle funzioni. Il percorso storico-conoscitivo termina nella piazza Andrea Doria che viene parzialmente ridisegnata per rendere lo spazio più fruibile e accogliente attraverso un leggero abbassamento di quota dell area centrale. Questo gesto progettuale insieme al posizionamento di gradinate sul bordo del dislivello, creano uno spazio più intimo, trasformando la piazza in un luogo urbano e di intensità sociale. L accessibilità è assicurata da sei ingressi pensati come rampe con una leggera inclinazione e disposti in linea con i maggiori flussi di attraversamento pedonale. Lo spazio è pensato anche per la ricollocazione del mercato settimanale a kilometro zero di Ciriè, con la possibilità di concentrarlo all interno della piazza nei giorni in cui sono presenti meno banchi, mentre si potrà anche distribuire sulla porzione di viale adiacente e sul perimetro nelle occasioni in cui interverranno venditori in numero maggiore. Punto strategico di questo primo ambito è la Piazza Stazione, che è stata riprogettata nell ottica di un disegno coerente con il Corso Martiri della Libertà nella ricerca di una maggiore relazione tra le parti. Il piazzale della stazione e il viale si presentano infatti oggi come due entità con un grande potenziale ma non integrate tra loro. La nuova Piazza Stazione diventa, attraverso il progetto, un luogo di incontro e non solo di partenza e di arrivo. Gli interventi progettuali prevedono una totale ripavimentazione del piazzale, in continuità con la pavimentazione del viale, e la risistemazione sullo spazio laterale degli edifici della stazione dei sistemi di trasporto su ruote, pubblici e privati. La riorganizzazione della Piazza permette sia di incrementare lo spazio pedonale che di rendere più chiaro l accesso e la distribuzione ai diversi sitemi di mobilità rendendo questo spazio fruibile a tutti e maggiormente accessibile. Sfruttando il grande spazio libero, sul lato Est dell edificio della Stazione (attualmente di pertinenza della ferrovia ma già utilizzato come parcheggio degli autobus), è pensata la collocazione di una stazione di trasporto pubblico urbano e extraurbano su ruote, oggi non chiaramente definita. Una banchina coperta con elementi leggeri funge da protezione per chi aspetta il servizio. Lungo la Via Giuseppe Mazzini è previsto un parcheggio destinato esclusivamente agli addetti della stazione, posizionato lungo un asse di percorrenza pedonale che prosegue nel viale alberato parallelo alla strada. Sul lato Ovest è posizionato un parcheggio di sosta per le auto. Arrivati a Ciriè con il treno ci si troverà dunque in una piazza che si presenta come il vero accesso alla città, attrezzata con sedute e ombreggiata da alberi che proseguono lo storico viale di Cerri.
4 Asse vegetale L asse vegetale è pensato come una connessione verde trasversale che collega la Villa Andrea D Oria con la Villa Remmert attraverso la Via Ainzara. Il collegamento, reso possibile dall apertura di un nuovo ingresso alla Villa Remmert in linea con il percorso di via Ainzara, crea una connessione pedonale strategica diretta tra il Corso Martiri della Libertà e l area a Ovest di Villa Remmert. Quest area che si sviluppa tra Via Trieste e la zona dell ex Opificio, è caratterizzata dalla presenza di numerosi servizi pubblici. Nella zona di Via Trieste infatti sono presenti numerosi plessi scolastici e l edificio dell ex opificio ospita un centro polifunzionale ed è circondato da un tessuto residenziale, in parte di nuova costruzione, a tipologia insediativa medio-alta. Attraverso la nuova connessione con via Ainzara è resa dunque possibile una maggiore permeabilità tra queste funzioni e il Parco della Villa remmert ed è implementata l accessibilità tra i vari ambiti di intervento. L asse vegetale si sviluppa nelle tre dimensioni attraverso una pergola in elementi strutturali in legno che crea un passaggio in parte coperto che si attesta sul Corso Martiri della Libertà e prosegue su Via Ainzara fino a inoltrarsi all interno della Villa Remmert. La struttura della pergola è progettata in asse con la serra esistente all interno della Villa Remmert, per la quale si propone il mantenimento della sola struttura longitudinale portante. La vecchia struttura diventa quindi un nuovo passaggio coperto che definisce l ingresso agli orti e giardini didattici collocati all interno della Villa. La struttura verticale della pergola crea un collegamento visivo e funzionale con i portici del Corso dei Martiri della Libertà e si presenta come un giardino verticale. Un sistema di cavi acciaio in tensione tra gli elementi strutturali in legno permette alle piante di arrampicarsi sulla struttura. Su Via Ainzara è lasciato lo spazio per l accesso alle macchine dei proprietari della case che si affacciano sulla strada e lungo il passaggio coperto dalla pergola viene proposta la localizzazione di piccole attività che potranno essere decise dalla Giunta Comunale in concordato con la cittadinanza, ma che si propongano come vetrina per i giovani talenti di Ciriè, per creare uno spazio unico nel suo genere, dove ospitare piccole attività commerciali o laboratori che cambiano a cadenza determinata, tenendo in conto anche il maggiore flusso di alcune fasce di popolazione e cioè quella scolastica e gli anziani. Sul Corso Martiri della Libertà, all incrocio tra l asse minerale e l asse vegetale, di fronte l ingresso della Villa Andrea D Oria, i due percorsi si fondono: il viale diventa prosecuzione del giardino interno della Villa. A sottolineare la confluenza tra i due assi il disegno lineare dell asse longitudinale in questo punto si ammorbidisce per ospitare un maggior numero di aiuole, lunghe sedute e una porzione coperta dalla struttura in legno che non impedirà la visione profonda e potente dell asse alberato.
5 Villa Remmert Per migliorare l accessibilità e la consapevolezza di questo grande vuoto, si propone di alleggerire il muro di confine eliminando parte della porzione di muro presente tra pilastro e pilastro per chiuderla con una maglia metallica che permette una profonda visione al paesaggio interno. Il muro sarà coronato da un profilo a U in metallo che assicura la perfetta stabilità strutturale delle diverse componenti ed è disegnato per ospitare una lunga fascia di verde che enfatizza e ne colora il perimetro. All interno si propone sia l abbattimento del piccolo edificio che ospita il bar che la rimozione della struttura che copre la pista di pattinaggio. Queste funzioni saranno ricollocate in una struttura effimera, una serra, con struttura in legno e rivestimento in policarbonato che rispetta la quantità di settecento metriquadri attualmente coperti. Nell ottica di integrare gli spazi degli anziani con quelli dei bambini si propone di inserire sia all interno della nuova serra che nello spazio adiacente l edificio principale della villa, laboratori didattici legati all arte del coltivare. Si propone di sistemare un orto di fronte l Università della Terza Età e l edificio principale della Villa dove saranno messe a dimora piante aromatiche, piante tintorie e ortaggi tipici della zona per svolgere le attività didattiche in tutte le stagioni. Parte del giardino storico sarà dunque un hortus con l aspetto di un giardino per la disposizione piuttosto informale di tutte le piante eccetto gli ortaggi che per ragioni pratiche vanno disposti in file regolari. Oltre agli ortaggi verranno coltivate piante tintorie, ossia dalle cui radici, foglie, semi, linfa si ricavano i colori e le tinture, oltre a piante aromatiche - officinali e arbusti ed erbacee perenni da fiore. I colori delle piante tintorie potranno essere estratti ed utilizzati dagli stessi studenti durante i laboratori per bambini e ragazzi. Tutte le altre colture hanno un utilità medicinale, erboristica (aromi, piante officinali e parti di ortaggi ), o cosmetica ( i fiori ). Quindi tutte le piante coltivate svelano qualche particolare utilizzo dei loro fiori, radici, foglie, semi, rami e tronchi e radici, destando curiosità e interesse. Gli studenti delle scuole, i bambini e se possibile il personale della cucina del bar della serra potranno intervenire attivamente alla manutenzione ordinaria del giardino, chi raccogliendo per offrire ai clienti prodotti a kilometro zero, chi annaffiando e chi curando le piante in ogni fase, compresa la semina e la talea. I laboratori potrebbero dunque diventare, con la disposizione di semplici attrezzature anche dei piccoli vivai ovviando così al problema della sostituzione periodica della piante che hanno esaurito il loro ciclo vitale, riducendo notevolmente i costi ordinari di manutanzione. Le attività didattiche proposte sono pensate per far conoscere alle nuove generazioni l arte di coltivare, patrimonio degli anziani, con la consapevolezza dell importanza di una relazione positiva e costruttiva con il patrimonio vegetale italiano e piemontese. Il muro che confina con le ville private, coerentemente con l idea progettuale che si snoda all interno del progetto di lavorare sui limiti esistenti, viene attrezzato con funzioni ludiche e sportive per giovani e meno giovani: una parete per l arrampicata e al suolo la pista delle bocce e una grande pedana per il gioco per gli scacchi; una porzione ospita una grande scritta in Braille, giochi sonori e tattili e per gli spiriti artistici una lavagna e una parete dedicato alla street art. Le alberature esistenti vengono mantenute completamente e occasionalmente integrate all interno della nuova porzione coperta. Il posizionamento della nuova serra è pensato per implementare la relazione tra le funzioni presenti sulla Via Andrea D Oria.
6 Villa Andrea D Oria Il giardino all italiana con la sua forte identità storica e fisica viene completamente mantenuto, valorizzato con nuova vegetazione dislocata soprattutto sul perimetro che crescendo e protraendosi sulla cancellata inviterà i passanti delle strade laterali a entrare e vivere il luogo. La parte di attraversamento che circonda la fontana e l aiuola storica viene ridisegnata per ospitare sedute e illuminazione, in coerenza con la progettazione della Piazza Andrea D Oria e mantenere un disegno funzionale e corente nei diversi ambiti. Il progetto segue all esterno fondendosi con la porzione di asse su cui si affaccia. Le specie utilizzate a integrare la vegetazione e arricchirla sono state scelte seguendo alcuni criteri molto precisi: sono piante rustiche, che si adattano bene al clima freddo della zona e non necessitano di costose operazioni di manutenzione. Gli alberi sono a crescimento lento e non devono essere potati frequentemente. Altro criterio di scelta è che nessuna delle specie proposte causa allergie in modo da rendere totalmente accessibili i giardini in qualunque stagione dell anno a tutti.
7 Aspetti economici della proposta Il progetto del bando di concorso, si sviluppa su un territorio piuttosto amplio e dunque è necessario prevedere delle fasi di realizzazione che fin dal primo intervento abbiano un impatto positivo e sostenibile sull intera area. L ambito che a nostro avviso presenta maggiori criticità e ha urgenza di essere riconesso al suo territorio è la Piazza Stazione. Un intervento mirato dunque, con tempi di realizzazione brevi, ma che cambierebbe totalmente l approccio alla città dei turisti così come la vita quotidiana di chi giornalmente utilizza il trasporto pubblico esistente. Come seconda fase di realizzazione è previsto l intervento sugli assi, percorsi di spostamento così come luoghi di stasi per il tempo libero. Per quanto riguarda Villa Remmert, l apertura del nuovo ingresso sulla prosecuzione di Via Ainzara e l intervento sui sistemi di recinzione che permetterebbe di far finalmente entrare la Villa nella sua città. Terza ed ultima fase il lavoro più puntuale e in tempi successivi sulle ville e sulla Piazza Andrea D Oria, luoghi già progettati ma che con gli interventi proposti precedentemente nella prima e seconda fase possono sicuramente essere più vissuti e con quelli successivi possono attirare a Ciriè un bacino di utenza più ampio. Per la manutenzione del verde esistente e di progetto si propone il coinvolgimento dei vivai e delle aziende agricole presenti nella zona a cui sarebbe data la possibilità di organizzare eventi fieristici per farsi conoscere al pubblico, a beneficio dell economia dell intera cittadina che vedrebbe incrementare la presenza di turisti. Il progetto presentato inoltre propone, anche se al di fuori dall ambito delimitato del concorso, la prosecuzione dei corridoi ecologici proposti dal Piano Regolatore Generale, perchè si possano addentrare anche nel centro storico, collegando i parchi a nord e a sud con uno strumento di facile realizzazione ma profondamente impattante sulle abitudini dei cittadini come lo sono le piste ciclabili.
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