VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DEL PERSONALE DELLE AREE CRITERI METODOLOGICI

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1 All. n. 2 VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DEL PERSONALE DELLE AREE CRITERI METODOLOGICI La valutazione delle COMPETENZE ha per oggetto l insieme delle conoscenze, delle capacità e degli orientamenti che ogni persona possiede e traduce in comportamenti osservabili con riferimento all attività operativa concretamente svolta. La valutazione è espressa in termini di graduazione del livello di padronanza di ciascuna competenza riferita all arco temporale preso in considerazione e fa riferimento ai modelli generali creati appositamente per il sistema di valutazione e sviluppo delle risorse umane (cataloghi delle competenze e piattaforma professionale), articolati nelle diverse figure professionali e, per ciascuna di queste, differenziati secondo l Area di appartenenza e per l Area C anche rispetto all incarico principale ricoperto e con riguardo alle competenze da considerarsi come distintive. La valutazione delle COMPETENZE ha per oggetto: 1. le capacità organizzative e comportamentali che si distinguono rispettivamente in: - competenze di istituto: comuni a tutte le che operano in INAIL; - competenze di ruolo: identificate in relazione all appartenenza ad una specifica area contrattuale; - competenze di posizione: comuni in relazione all appartenenza ad una medesima area contrattuale, ma diversamente graduate in relazione alla figura professionale; 2. le conoscenze tecnico professionali: che si concretizzano nelle competenze tecniche, identificate in relazione alle diverse Figure professionali. Per ogni competenza, la valutazione si riferisce a quanto posto concretamente in atto dal valutato e quindi a ciò che ha effettivamente dimostrato nell espletamento delle proprie funzioni. DESTINATARI La valutazione delle competenze coinvolge tutto il personale INAIL con rapporto a tempo indeterminato delle Aree A, B, e C ed i destinatari dell art. 15 L. 88/89 di cui al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Comparto degli Enti Pubblici non Economici, ad esclusione del personale dell Area C ed art. 15 L. 88/89 ai quali è attribuito l incarico di posizione funzionale fissa di Responsabile di struttura di livello non dirigenziale di tipo B. Non sono valutati i dipendenti in posizione di aspettativa sindacale o assenti dal servizio per comando presso altre Amministrazioni o per espletamento di pubbliche funzioni. Non si procede alla valutazione nemmeno in tutti i casi in cui il proponente, non riscontrando sussistenti elementi sufficienti per effettuarla (assenze dal servizio a

2 vario titolo e di lunga durata del valutato) ne propone formalmente al decisore la sospensione. SOGGETTI DEL PROCESSO DI VALUTAZIONE La valutazione delle competenze è realizzata da: lo stesso valutato, in sede di autovalutazione; il proponente, identificato nel dirigente responsabile dell unità organizzativa presso la quale al valutato è attribuito l incarico principale al momento della valutazione ovvero nei Coordinatori Generali, nell Avvocato Generale, nel Sovrintendente Medico Generale; il decisore, identificato nel Dirigente con incarico di livello dirigenziale generale, responsabile delle strutture in cui opera il valutato o comunque di riferimento, con le specificità di seguito indicate Il valutato effettua: autovalutazione delle competenze di Istituto, Ruolo e Posizione nonchè di quelle tecniche possedute ed espresse, secondo la griglia di competenze fissata nella piattaforma professionale Il proponente procede a: valutare le competenze di Istituto di Ruolo e di Posizione nonché le competenze tecniche del personale in forza alla propria struttura, tenendo conto delle autovalutazioni formulate dallo stesso e basandosi sulle ipotesi di valutazione formulate dal consulente interno, ove presente; effettuare il primo colloquio di valutazione dedicato ad illustrare la proposta di valutazione e le relative motivazioni, effettuare, a seguito della valutazione definitiva assunta dal decisore, il secondo colloquio, dedicato a comunicare della valutazione stessa ed utile anche per la formulazione di prime ipotesi sulle possibili azioni di sviluppo. Il decisore provvede a: esaminare le valutazioni formulate dai proponenti, tenendo anche conto delle autovalutazioni dei dipendenti interessati e, ove previste, delle ipotesi di valutazione formulate dal consulente interno; verificare che le proposte di valutazione siano state espresse nel rispetto dei criteri previsti dal sistema; analizzare i report di sintesi, al fine di garantire l armonizzazione delle valutazioni formulate dai diversi proponenti; esprimere la propria valutazione, confermando o modificando le valutazioni espresse dai proponenti. Nel processo di valutazione operano anche, con le seguenti rispettive responsabilità: il consulente interno, identificato nel responsabile della struttura non dirigenziale di tipo B, nel coordinatore delle consulenze regionali ovvero nel

3 sovrintendete medico regionale, strutture presso le quali al valutato è attribuito l incarico principale, con il compito di supportare i proponenti nella valutazione, compilando per ciascun valutato la scheda di valutazione a sistema e fornendo ogni informazione utile; il gestore di processo, qualificato come specialista nel processo di gestione del sistema di valutazione, operante a livello centrale e regionale, con il compito di supportare i valutati, i consulenti interni, i proponenti ed il decisore per ciò che riguarda le metodologie, i processi e gli strumenti di valutazione, di monitorare il rispetto delle modalità e dei tempi di valutazione e di predisporre i report di sintesi delle valutazioni espresse dai proponenti, per agevolare il compito di armonizzazione e valutazione dei decisori Parametri di riferimento della valutazione Relativamente alle singole competenze di Istituto, Ruolo e Posizione sono valutati, in ciascuna fase del processo di valutazione, i livelli di padronanza espressi dal valutato, sulla base di una scala di valori da 0 a 5, che ne esplicitato l intensità: zero per comportamenti del tutto inadeguati; da uno a cinque, per comportamenti di validità crescente (uno, minima; cinque, eccellenza). Ne deriva il profilo individuale dei comportamenti, utile ad evidenziare i punti di forza e le aree di miglioramento. Analogamente si procede per la valutazione delle competenze tecniche. Dopo la conclusione della valutazione del decisore il sistema automaticamente procede a calcolare: l indice di competenza media ponderata dei comportamenti espressi dal valutato; il tasso di copertura rapporto tra il valore medio posseduto ed il valore medio richiesto; il livello di competenza valore ottenuto dal tasso di copertura rapportato ad una scala di valori parametrata su quattro livelli. Processo di valutazione, tempi e relative fasi La valutazione delle competenze fa riferimento alla situazione del valutato (figura professionale, Area di appartenenza, incarico rivestito) in essere alla data fissata per gruppo di valutati omogeneo per incarico posseduto (data di riferimento del processo), che sarà comunque antecedente a quella di attivazione del processo. La tempificazione viene programmata dalla Direzione Centrale Risorse Umane e si conclude entro e non oltre i tre mesi successivi all avvio del processo per il singolo gruppo. La valutazione attiene alle competenze concretamente dimostrate nell arco nel tempo dal valutato nell espletamento delle proprie funzioni. La fase eterovalutazione di competenza del proponente è effettuata sempre dal Dirigente/Coordinatore Generale/Avvocato Generale/ Sovrintendente Medico Generale

4 responsabile dell unità operativa presso la quale il valutato è destinatario di incarico, con le specifiche modalità previste per le seguenti fattispecie: dirigente recentemente incaricato: il proponente deve acquisire ogni necessaria informazione dal precedente responsabile, fuori procedura informatica, tramite la compilazione di specifica scheda appositamente predisposta; valutato recentemente inserito nell unità operativa a seguito di mobilità territoriale: il proponente deve acquisire presso il responsabile dell unità organizzativa in cui il valutato ha precedentemente operato ogni opportuna informazione, con le modalità di cui all alinea precedente; valutato che ha di recente cambiato figura professionale: l autovalutazione e l eterovalutazione vengono effettuate relativamente alle competenze della nuova figura professionale posseduta alla data di riferimento del processo, pur potendo il proponente tener conto di quelle espresse nel ruolo precedente, in particolare per le competenze di Istituto, Ruolo e Posizione; valutato che ha di recente cambiato figura professionale e struttura organizzativa: l autovalutazione e l eterovalutazione vengono effettuate relativamente alle competenze della nuova figura professionale posseduta alla data di riferimento del processo, potendo il proponente tener anche conto di quelle espresse nel ruolo precedentemente ricoperto. A tal fine, il responsabile dell unità operativa di nuova assegnazione, supportato dai gestori di processo, acquisisce presso il responsabile dell unità organizzativa da cui il valutato proviene, ogni opportuna informazione, con le modalità di cui alla precedente seconda alinea; Per le specifiche fattispecie di seguito indicate le fasi di eterovalutazione di competenza del proponente e del decisore sono effettuate con le seguenti modalità: personale inserito in strutture operative professionali (consulenze regionali, avvocature regionali, sovrintendenze mediche regionali): l eterovalutazione viene effettuata dal Direttore Regionale nella duplice veste di proponente e decisore avvalendosi dello specifico consulente interno costituito dal professionista ovvero dal medico con responsabilità di coordinamento rispetto alla risorsa valutata; personale inserito in specifiche strutture operative centrali e territoriali: per alcune strutture centrali dotate di particolare autonomia Servizio Formazione, Servizio Casellario Centrale Infortuni, Ufficio Rapporti Assicurativi Extranazionali, Supporto all Organismo Indipendente per la Valutazione della Performance, Servizio Ispettorato ed Audit e per la sede Regionale di Aosta, per la Direzione Provinciale di Trento e sede dipendente, per la Direzione provinciale di Bolzano e sedi dipendenti, per la Direzioni Regionale Umbria, Molise, Basilicata e sedi dipendenti, in quanto non presidiate da un responsabile con incarico di livello dirigenziale generale, l eterovalutazione in qualità di decisore viene effettuata dal Direttore Centrale Risorse Umane

5 Per le altre strutture centrali dotate di particolare autonomia il Decisore è individuato come segue: Servizio Centrale Acquisti: Direttore Centrale Patrimonio Segreterie tecniche del Presidente, del Direttore Generale, del Collegio dei Sindaci, del Magistrato della Corte dei Conti, per le funzioni del Presidente già del Consiglio di Amministrazione, Struttura tecnica Amministrativa di supporto al CIV, Ufficio Stampa: Direttore Centrale Supporto Organi La situazione di dettaglio relativa alla catena organizzativa viene riportata nell allegato al presente Regolamento. personale di recente immissione nell Ente: il proponente sulla base dell effettivo periodo di osservazione valuta la sussistenza delle condizioni per procedere alla valutazione. La valutazione avviene attraverso la compilazione di apposite schede, gestite con specifica procedura allocata nel Portale Dipendente, il cui utilizzo è personalizzato in relazione a ciascuna tipologia di utente (valutato, consulente interno, proponente e decisore). Qualora nel corso della procedura di valutazione il valutato risulti assente a vario titolo, il processo di autovalutazione avviene fuori sistema, tramite specifica scheda, appositamente stampata e debitamente trasmessa all interessato per la relativa compilazione unitamente all avviso dell inizio del processo. In tale caso, la scheda di autovalutazione, prodotta fuori sistema è acquisita agli atti cartacei del processo di valutazione e portata a conoscenza di tutti coloro che intervengono nel processo di valutazione, fino al decisore, perché ne tengano conto al fine di procedere alle ulteriori fasi di eterovalutazione. Il processo di valutazione delle competenze si sviluppa attraverso le seguenti fasi: Avvio del processo di valutazione: il processo viene avviato da parte della Direzione Centrale Risorse Umane, per gruppi omogenei di valutati, e la sua tempificazione è resa nota a tutti gli interessati tramite Pubblicazione Atti. Fase di autovalutazione: il valutato, a seguito della comunicazione dell avvio del processo di valutazione accede al sistema e compila la propria scheda di valutazione, validandola in via definitiva entro i termini programmati. Il proponente, in via eccezionale, può autorizzare il superamento del termine, comunicando contestualmente al valutato un ulteriore breve termine e riaprendo la procedura di autovalutazione.

6 Nel caso in cui il valutato non effettui l autovalutazione, il proponente ne prende atto nelle osservazioni della scheda di eterovalutazione di sua competenza, al fine di renderne edotto il decisore, procedendo comunque alla proposta di etero valutazione. Fase di consulenza interna, ove prevista: previa visualizzazione della autovalutazione effettuata dal valutato ed anche sulla base delle sue risultanze, il consulente interno, entro il termine previsto in sede di programmazione, formula un ipotesi di valutazione del personale che a lui fa riferimento. Il proponente, in via eccezionale, può autorizzare il superamento del termine fissato, comunicando contestualmente al consulente interno un ulteriore breve termine e riaprendo la procedura di valutazione Fase di Eterovalutazione da parte del Proponente: il proponente, a conclusione delle fasi di autovalutazione e di consulenza interna e sulla base delle rispettive risultanze, procede alla proposta di valutazione entro i termini previsti. Il proponente può chiedere una proroga dei termini al decisore. Per il personale con il profilo di collaborazione sanitaria in forza presso le Sedi, il Proponente e il consulente interno ove previsto - prima di effettuare le loro proposte di eterovalutazione potranno acquisire tutte le informazioni utili dai Dirigenti medici con i quali i valutati collaborano. Fase di notifica della proposta: La proposta di valutazione è comunicata al valutato in sede di 1 colloquio. La data del colloquio è registrata in procedura dal proponente stesso. Nell ambito del colloquio, il proponente commenta la proposta di valutazione e le relative motivazioni, soffermandosi soprattutto sugli scostamenti rispetto all autovalutazione. Il proponente rilascia al valutato la stampa della relativa scheda, per notifica. Il colloquio costituisce fase necessaria del processo. Peraltro, qualora il colloquio non si sia potuto svolgere per motivi di assenza dal servizio del valutato o per sua espressa volontà, il proponente prosegue nel processo valutativo, notificando ufficialmente al valutato la stampata della proposta di valutazione e facendo pervenire al decisore, in via informatica, la valutazione stessa con l indicazione, nelle osservazioni del mancato colloquio. A seguito degli esiti della valutazione del proponente e nei termini assegnati (7 giorni a calendario), il valutato può inserire il procedura eventuali commenti sulla proposta di valutazione. Successivamente anche il proponente può inserire, nei termini assegnati (7 giorni a calendario), eventuali osservazioni per il decisore.

7 Fase di Eterovalutazione da parte del Decisore: Il decisore, sulla base dei risultati della autovalutazione e della valutazione del proponente (presa altresì visione della valutazione del consulente interno, ove presente, e delle eventuali osservazioni del valutatore e/o del proponente), utilizzando le risultanze dell attivazione dei c.d. report di sintesi, procede alla conferma o modifica della valutazione consolidate nella scheda di etero valutazione del proponente, inserendo, ove lo ritenga opportuno, eventuali osservazioni e commenti relativamente alla propria valutazione, per rappresentarne le motivazioni al proponente. Fase di colloquio finale: Conclusasi la fase di etero valutazione del decisore, il proponente, in sede di colloquio finale, consegna al valutato la stampa della valutazione del decisore, trattenendone agli atti un seconda copia, debitamente sottoscritta dall interessato per ricevuta. Nell ambito del colloquio, il proponente, sulla base delle risultanze della valutazione delle competenze e specificatamente dei punti di forza e delle aree di miglioramento emergenti dalla scheda, impostano con il valutato le prime ipotesi di possibili azioni di miglioramento e sviluppo. Nei casi in cui il nel processo di valutazione sia intervenuto anche il consulente interno, il proponente potrà avvalersi della sua collaborazione nella fase di preparazione del colloquio finale e, ove lo ritenga opportuno, potrà altresì delegare lo svolgimento dello stesso al consulente interno, dopo aver concordato l impostazione del citato colloquio. Qualora il colloquio finale non sia potuto svolgere per motivi di assenza dal servizio del valutato o per sua volontà il proponente notifica, comunque in via riservata, la stampata delle schede di valutazione del decisore, archiviando una seconda copia delle schede di valutazione agli atti Strumenti di supporto al processo valutativo i report: I report hanno la finalità di supportare il processo valutativo, ponendosi tra il momento dell eterovalutazione del proponente e quello dell eterovalutazione del decisore, con l obiettivo di fornire al decisore un quadro sull omogenea applicazione dei criteri di valutazione da parte dei proponenti di cui ha la responsabilità.

8 STRUTTURA PROPONENTE CONSULENTE DECISORE SEDE A RESP. STRUTTURA (Dirigente di II fascia) AOSTA RESP. STRUTTURA (Dirigente di II fascia) SEDE B RESP. STRUTTURA A di riferimento(dirigente di II fascia) SEDE C RESP. STRUTTURA A di riferimento (Dirigente di II fascia) DIR. PROV. BOLZANO CONSULENZE DIR. PROV. COORDINATORE REGIONALE CONSULENZE SOVRINTENDENTE MEDICO REGIONALE SEDE A (PROV. BOLZANO) SEDE B (PROV. BOLZANO) DIR. PROV. TRENTO SEDE B (PROV. TRENTO) DIR. REG. A (UFF. DIRIGENZIALE) DIR. REG. A (AVVOCATURA, SM, CONSULENZE) DIR. REG. B (UFF. DIRIGENZIALE) DIR. REG. B (UFF. NON DIRIGENZIALE) DIR. REG. B (AVVOCATURA, SM, CONSULENZE) DIR. REG. C (UFF. DIRIGENZIALE) DIR. REG. C (UFF. NON DIRIGENZIALE) COORDINATORE REGIONALE CONSULENZE SOVRINTENDENTE MEDICO REGIONALE COORDINATORE REGIONALE CONSULENZE SOVRINTENDENTE MEDICO REGIONALE

9 STRUTTURA PROPONENTE CONSULENTE DECISORE DIR. REG. C (AVVOCATURA, SM, CONSULENZE) DIR. REG. D (UFF. DIRIGENZIALE) DIR. REG. D (UFF. NON DIRIGENZIALE) DIR. REG. D (AVVOCATURA, SM, CONSULENZE) SEDE B (MOLISE) COORDINATORE REGIONALE CONSULENZE SOVRINTENDENTE MEDICO REGIONALE COORDINATORE REGIONALE CONSULENZE SOVRINTENDENTE MEDICO REGIONALE

10 STRUTTURA PROPONENTE CONSULENTE DECISORE DIR. CENTRALE (UFF. DIRIGENZIALE) DIR. CENTRALE (UFF. NON DIRIGENZIALE) CONSULENZE CENTRALI (CIT, CONTARP, CTE, CSA, AVVOCATURA, SMG) SERVIZIO FORMAZIONE CENTRO VILLA LEMMI SERVIZIO CASELLARIO CENTRALE INFORTUNI UFFICIO RAPPORTI ASSICURATIVI EXTRANAZIONALI SUPPORTO ALL'ORGANISMO INDIPENDENTE PER LA VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE DIREZIONE CENTRALE ISPETTORATO E AUDIT SERVIZIO CENTRALE ACQUISTI SERVIZIO CENTRALE ACQUISTI (UFF. NON DIRIGENZIALE) SEGRETERIA TECNICA DIRETTORE GENERALE SEGRETERIA TECNICA PRESIDENTE SEGRETERIA TECNICA COLLEGIO DEI SINDACI RESP. D.C. (Dirigente con incarico di livello COORDINATORE GENERALE CONSULENZE/AVVOCATO GENERALE/SOVRINTENDENTE MEDICO GENERALE RESP. SERVIZIO FORMAZIONE (Dirigente di II fascia) RESP. SERVIZIO FORMAZIONE (Dirigente di II fascia) RESP. CASELLARIO (Dirigente di II fascia) RESP. RAPP. ASSICURATIVI (Dirigente di II fascia) RESP. STRUTTURA OIV (Dirigente di II fascia) RESP. ISPETTORATO (Dirigente di II fascia) RESP. SERVIZIO ACQUISTI (Dirigente di II fascia) RESP. SERVIZIO ACQUISTI RESP. VILLA LEMMI RESP. D.C. (Dirigente con incarico di livello RESP. D.C. (Dirigente con incarico di livello Responsabile D.C.Patrimonio(Dirigente con incarico di Responsabile D.C.Patrimonio (Dirigente con incarico di Responsabile D.C.Supp. Organi (Dirigente con incarico di ResponsabileD.C. Supp. Organi (Dirigente con incarico di Responsabile D.C.Supp. Organi (Dirigente con incarico di RESP. D.C. Supporto Organi (Dirigente con SEGRETERIA TECNICA MAGISTRATO DELLA CORTE DEI CONTI incarico di Responsabile D.C.Supp. Organi (Dirigente con incarico di

11 STRUTTURA PROPONENTE CONSULENTE DECISORE SEGRETERIA TECNICA PER LE FUNZIONI DEL PRESIDENTE GIA' DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE UFFICIO STAMPA RESP. D.C.Supporto Organi (Dirigente con incarico di STRUTTURA TECNICA E AMMINISTRATIVA DI SERVIZIO AL CIV RESP. CIV (Dirigente di II fascia) Responsabile Supp. Organi (Dirigente con incarico di Responsabile Supp. Organi (Dirigente con incarico di Responsabile Supp. Organi (Dirigente con incarico di STRUTTURA TECNICA E AMMINISTRATIVA DI SERVIZIO AL CIV (UFF. NON DIRIG.) RESP. CIV (Dirigente di II fascia) Responsabile Supp. Organi (Dirigente con incarico di

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