VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DEL PERSONALE DELLE AREE CRITERI METODOLOGICI
|
|
- Ugo Bruni
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 All. n. 2 VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DEL PERSONALE DELLE AREE CRITERI METODOLOGICI La valutazione delle COMPETENZE ha per oggetto l insieme delle conoscenze, delle capacità e degli orientamenti che ogni persona possiede e traduce in comportamenti osservabili con riferimento all attività operativa concretamente svolta. La valutazione è espressa in termini di graduazione del livello di padronanza di ciascuna competenza riferita all arco temporale preso in considerazione e fa riferimento ai modelli generali creati appositamente per il sistema di valutazione e sviluppo delle risorse umane (cataloghi delle competenze e piattaforma professionale), articolati nelle diverse figure professionali e, per ciascuna di queste, differenziati secondo l Area di appartenenza e per l Area C anche rispetto all incarico principale ricoperto e con riguardo alle competenze da considerarsi come distintive. La valutazione delle COMPETENZE ha per oggetto: 1. le capacità organizzative e comportamentali che si distinguono rispettivamente in: - competenze di istituto: comuni a tutte le che operano in INAIL; - competenze di ruolo: identificate in relazione all appartenenza ad una specifica area contrattuale; - competenze di posizione: comuni in relazione all appartenenza ad una medesima area contrattuale, ma diversamente graduate in relazione alla figura professionale; 2. le conoscenze tecnico professionali: che si concretizzano nelle competenze tecniche, identificate in relazione alle diverse Figure professionali. Per ogni competenza, la valutazione si riferisce a quanto posto concretamente in atto dal valutato e quindi a ciò che ha effettivamente dimostrato nell espletamento delle proprie funzioni. DESTINATARI La valutazione delle competenze coinvolge tutto il personale INAIL con rapporto a tempo indeterminato delle Aree A, B, e C ed i destinatari dell art. 15 L. 88/89 di cui al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Comparto degli Enti Pubblici non Economici, ad esclusione del personale dell Area C ed art. 15 L. 88/89 ai quali è attribuito l incarico di posizione funzionale fissa di Responsabile di struttura di livello non dirigenziale di tipo B. Non sono valutati i dipendenti in posizione di aspettativa sindacale o assenti dal servizio per comando presso altre Amministrazioni o per espletamento di pubbliche funzioni. Non si procede alla valutazione nemmeno in tutti i casi in cui il proponente, non riscontrando sussistenti elementi sufficienti per effettuarla (assenze dal servizio a
2 vario titolo e di lunga durata del valutato) ne propone formalmente al decisore la sospensione. SOGGETTI DEL PROCESSO DI VALUTAZIONE La valutazione delle competenze è realizzata da: lo stesso valutato, in sede di autovalutazione; il proponente, identificato nel dirigente responsabile dell unità organizzativa presso la quale al valutato è attribuito l incarico principale al momento della valutazione ovvero nei Coordinatori Generali, nell Avvocato Generale, nel Sovrintendente Medico Generale; il decisore, identificato nel Dirigente con incarico di livello dirigenziale generale, responsabile delle strutture in cui opera il valutato o comunque di riferimento, con le specificità di seguito indicate Il valutato effettua: autovalutazione delle competenze di Istituto, Ruolo e Posizione nonchè di quelle tecniche possedute ed espresse, secondo la griglia di competenze fissata nella piattaforma professionale Il proponente procede a: valutare le competenze di Istituto di Ruolo e di Posizione nonché le competenze tecniche del personale in forza alla propria struttura, tenendo conto delle autovalutazioni formulate dallo stesso e basandosi sulle ipotesi di valutazione formulate dal consulente interno, ove presente; effettuare il primo colloquio di valutazione dedicato ad illustrare la proposta di valutazione e le relative motivazioni, effettuare, a seguito della valutazione definitiva assunta dal decisore, il secondo colloquio, dedicato a comunicare della valutazione stessa ed utile anche per la formulazione di prime ipotesi sulle possibili azioni di sviluppo. Il decisore provvede a: esaminare le valutazioni formulate dai proponenti, tenendo anche conto delle autovalutazioni dei dipendenti interessati e, ove previste, delle ipotesi di valutazione formulate dal consulente interno; verificare che le proposte di valutazione siano state espresse nel rispetto dei criteri previsti dal sistema; analizzare i report di sintesi, al fine di garantire l armonizzazione delle valutazioni formulate dai diversi proponenti; esprimere la propria valutazione, confermando o modificando le valutazioni espresse dai proponenti. Nel processo di valutazione operano anche, con le seguenti rispettive responsabilità: il consulente interno, identificato nel responsabile della struttura non dirigenziale di tipo B, nel coordinatore delle consulenze regionali ovvero nel
3 sovrintendete medico regionale, strutture presso le quali al valutato è attribuito l incarico principale, con il compito di supportare i proponenti nella valutazione, compilando per ciascun valutato la scheda di valutazione a sistema e fornendo ogni informazione utile; il gestore di processo, qualificato come specialista nel processo di gestione del sistema di valutazione, operante a livello centrale e regionale, con il compito di supportare i valutati, i consulenti interni, i proponenti ed il decisore per ciò che riguarda le metodologie, i processi e gli strumenti di valutazione, di monitorare il rispetto delle modalità e dei tempi di valutazione e di predisporre i report di sintesi delle valutazioni espresse dai proponenti, per agevolare il compito di armonizzazione e valutazione dei decisori Parametri di riferimento della valutazione Relativamente alle singole competenze di Istituto, Ruolo e Posizione sono valutati, in ciascuna fase del processo di valutazione, i livelli di padronanza espressi dal valutato, sulla base di una scala di valori da 0 a 5, che ne esplicitato l intensità: zero per comportamenti del tutto inadeguati; da uno a cinque, per comportamenti di validità crescente (uno, minima; cinque, eccellenza). Ne deriva il profilo individuale dei comportamenti, utile ad evidenziare i punti di forza e le aree di miglioramento. Analogamente si procede per la valutazione delle competenze tecniche. Dopo la conclusione della valutazione del decisore il sistema automaticamente procede a calcolare: l indice di competenza media ponderata dei comportamenti espressi dal valutato; il tasso di copertura rapporto tra il valore medio posseduto ed il valore medio richiesto; il livello di competenza valore ottenuto dal tasso di copertura rapportato ad una scala di valori parametrata su quattro livelli. Processo di valutazione, tempi e relative fasi La valutazione delle competenze fa riferimento alla situazione del valutato (figura professionale, Area di appartenenza, incarico rivestito) in essere alla data fissata per gruppo di valutati omogeneo per incarico posseduto (data di riferimento del processo), che sarà comunque antecedente a quella di attivazione del processo. La tempificazione viene programmata dalla Direzione Centrale Risorse Umane e si conclude entro e non oltre i tre mesi successivi all avvio del processo per il singolo gruppo. La valutazione attiene alle competenze concretamente dimostrate nell arco nel tempo dal valutato nell espletamento delle proprie funzioni. La fase eterovalutazione di competenza del proponente è effettuata sempre dal Dirigente/Coordinatore Generale/Avvocato Generale/ Sovrintendente Medico Generale
4 responsabile dell unità operativa presso la quale il valutato è destinatario di incarico, con le specifiche modalità previste per le seguenti fattispecie: dirigente recentemente incaricato: il proponente deve acquisire ogni necessaria informazione dal precedente responsabile, fuori procedura informatica, tramite la compilazione di specifica scheda appositamente predisposta; valutato recentemente inserito nell unità operativa a seguito di mobilità territoriale: il proponente deve acquisire presso il responsabile dell unità organizzativa in cui il valutato ha precedentemente operato ogni opportuna informazione, con le modalità di cui all alinea precedente; valutato che ha di recente cambiato figura professionale: l autovalutazione e l eterovalutazione vengono effettuate relativamente alle competenze della nuova figura professionale posseduta alla data di riferimento del processo, pur potendo il proponente tener conto di quelle espresse nel ruolo precedente, in particolare per le competenze di Istituto, Ruolo e Posizione; valutato che ha di recente cambiato figura professionale e struttura organizzativa: l autovalutazione e l eterovalutazione vengono effettuate relativamente alle competenze della nuova figura professionale posseduta alla data di riferimento del processo, potendo il proponente tener anche conto di quelle espresse nel ruolo precedentemente ricoperto. A tal fine, il responsabile dell unità operativa di nuova assegnazione, supportato dai gestori di processo, acquisisce presso il responsabile dell unità organizzativa da cui il valutato proviene, ogni opportuna informazione, con le modalità di cui alla precedente seconda alinea; Per le specifiche fattispecie di seguito indicate le fasi di eterovalutazione di competenza del proponente e del decisore sono effettuate con le seguenti modalità: personale inserito in strutture operative professionali (consulenze regionali, avvocature regionali, sovrintendenze mediche regionali): l eterovalutazione viene effettuata dal Direttore Regionale nella duplice veste di proponente e decisore avvalendosi dello specifico consulente interno costituito dal professionista ovvero dal medico con responsabilità di coordinamento rispetto alla risorsa valutata; personale inserito in specifiche strutture operative centrali e territoriali: per alcune strutture centrali dotate di particolare autonomia Servizio Formazione, Servizio Casellario Centrale Infortuni, Ufficio Rapporti Assicurativi Extranazionali, Supporto all Organismo Indipendente per la Valutazione della Performance, Servizio Ispettorato ed Audit e per la sede Regionale di Aosta, per la Direzione Provinciale di Trento e sede dipendente, per la Direzione provinciale di Bolzano e sedi dipendenti, per la Direzioni Regionale Umbria, Molise, Basilicata e sedi dipendenti, in quanto non presidiate da un responsabile con incarico di livello dirigenziale generale, l eterovalutazione in qualità di decisore viene effettuata dal Direttore Centrale Risorse Umane
5 Per le altre strutture centrali dotate di particolare autonomia il Decisore è individuato come segue: Servizio Centrale Acquisti: Direttore Centrale Patrimonio Segreterie tecniche del Presidente, del Direttore Generale, del Collegio dei Sindaci, del Magistrato della Corte dei Conti, per le funzioni del Presidente già del Consiglio di Amministrazione, Struttura tecnica Amministrativa di supporto al CIV, Ufficio Stampa: Direttore Centrale Supporto Organi La situazione di dettaglio relativa alla catena organizzativa viene riportata nell allegato al presente Regolamento. personale di recente immissione nell Ente: il proponente sulla base dell effettivo periodo di osservazione valuta la sussistenza delle condizioni per procedere alla valutazione. La valutazione avviene attraverso la compilazione di apposite schede, gestite con specifica procedura allocata nel Portale Dipendente, il cui utilizzo è personalizzato in relazione a ciascuna tipologia di utente (valutato, consulente interno, proponente e decisore). Qualora nel corso della procedura di valutazione il valutato risulti assente a vario titolo, il processo di autovalutazione avviene fuori sistema, tramite specifica scheda, appositamente stampata e debitamente trasmessa all interessato per la relativa compilazione unitamente all avviso dell inizio del processo. In tale caso, la scheda di autovalutazione, prodotta fuori sistema è acquisita agli atti cartacei del processo di valutazione e portata a conoscenza di tutti coloro che intervengono nel processo di valutazione, fino al decisore, perché ne tengano conto al fine di procedere alle ulteriori fasi di eterovalutazione. Il processo di valutazione delle competenze si sviluppa attraverso le seguenti fasi: Avvio del processo di valutazione: il processo viene avviato da parte della Direzione Centrale Risorse Umane, per gruppi omogenei di valutati, e la sua tempificazione è resa nota a tutti gli interessati tramite Pubblicazione Atti. Fase di autovalutazione: il valutato, a seguito della comunicazione dell avvio del processo di valutazione accede al sistema e compila la propria scheda di valutazione, validandola in via definitiva entro i termini programmati. Il proponente, in via eccezionale, può autorizzare il superamento del termine, comunicando contestualmente al valutato un ulteriore breve termine e riaprendo la procedura di autovalutazione.
6 Nel caso in cui il valutato non effettui l autovalutazione, il proponente ne prende atto nelle osservazioni della scheda di eterovalutazione di sua competenza, al fine di renderne edotto il decisore, procedendo comunque alla proposta di etero valutazione. Fase di consulenza interna, ove prevista: previa visualizzazione della autovalutazione effettuata dal valutato ed anche sulla base delle sue risultanze, il consulente interno, entro il termine previsto in sede di programmazione, formula un ipotesi di valutazione del personale che a lui fa riferimento. Il proponente, in via eccezionale, può autorizzare il superamento del termine fissato, comunicando contestualmente al consulente interno un ulteriore breve termine e riaprendo la procedura di valutazione Fase di Eterovalutazione da parte del Proponente: il proponente, a conclusione delle fasi di autovalutazione e di consulenza interna e sulla base delle rispettive risultanze, procede alla proposta di valutazione entro i termini previsti. Il proponente può chiedere una proroga dei termini al decisore. Per il personale con il profilo di collaborazione sanitaria in forza presso le Sedi, il Proponente e il consulente interno ove previsto - prima di effettuare le loro proposte di eterovalutazione potranno acquisire tutte le informazioni utili dai Dirigenti medici con i quali i valutati collaborano. Fase di notifica della proposta: La proposta di valutazione è comunicata al valutato in sede di 1 colloquio. La data del colloquio è registrata in procedura dal proponente stesso. Nell ambito del colloquio, il proponente commenta la proposta di valutazione e le relative motivazioni, soffermandosi soprattutto sugli scostamenti rispetto all autovalutazione. Il proponente rilascia al valutato la stampa della relativa scheda, per notifica. Il colloquio costituisce fase necessaria del processo. Peraltro, qualora il colloquio non si sia potuto svolgere per motivi di assenza dal servizio del valutato o per sua espressa volontà, il proponente prosegue nel processo valutativo, notificando ufficialmente al valutato la stampata della proposta di valutazione e facendo pervenire al decisore, in via informatica, la valutazione stessa con l indicazione, nelle osservazioni del mancato colloquio. A seguito degli esiti della valutazione del proponente e nei termini assegnati (7 giorni a calendario), il valutato può inserire il procedura eventuali commenti sulla proposta di valutazione. Successivamente anche il proponente può inserire, nei termini assegnati (7 giorni a calendario), eventuali osservazioni per il decisore.
7 Fase di Eterovalutazione da parte del Decisore: Il decisore, sulla base dei risultati della autovalutazione e della valutazione del proponente (presa altresì visione della valutazione del consulente interno, ove presente, e delle eventuali osservazioni del valutatore e/o del proponente), utilizzando le risultanze dell attivazione dei c.d. report di sintesi, procede alla conferma o modifica della valutazione consolidate nella scheda di etero valutazione del proponente, inserendo, ove lo ritenga opportuno, eventuali osservazioni e commenti relativamente alla propria valutazione, per rappresentarne le motivazioni al proponente. Fase di colloquio finale: Conclusasi la fase di etero valutazione del decisore, il proponente, in sede di colloquio finale, consegna al valutato la stampa della valutazione del decisore, trattenendone agli atti un seconda copia, debitamente sottoscritta dall interessato per ricevuta. Nell ambito del colloquio, il proponente, sulla base delle risultanze della valutazione delle competenze e specificatamente dei punti di forza e delle aree di miglioramento emergenti dalla scheda, impostano con il valutato le prime ipotesi di possibili azioni di miglioramento e sviluppo. Nei casi in cui il nel processo di valutazione sia intervenuto anche il consulente interno, il proponente potrà avvalersi della sua collaborazione nella fase di preparazione del colloquio finale e, ove lo ritenga opportuno, potrà altresì delegare lo svolgimento dello stesso al consulente interno, dopo aver concordato l impostazione del citato colloquio. Qualora il colloquio finale non sia potuto svolgere per motivi di assenza dal servizio del valutato o per sua volontà il proponente notifica, comunque in via riservata, la stampata delle schede di valutazione del decisore, archiviando una seconda copia delle schede di valutazione agli atti Strumenti di supporto al processo valutativo i report: I report hanno la finalità di supportare il processo valutativo, ponendosi tra il momento dell eterovalutazione del proponente e quello dell eterovalutazione del decisore, con l obiettivo di fornire al decisore un quadro sull omogenea applicazione dei criteri di valutazione da parte dei proponenti di cui ha la responsabilità.
8 STRUTTURA PROPONENTE CONSULENTE DECISORE SEDE A RESP. STRUTTURA (Dirigente di II fascia) AOSTA RESP. STRUTTURA (Dirigente di II fascia) SEDE B RESP. STRUTTURA A di riferimento(dirigente di II fascia) SEDE C RESP. STRUTTURA A di riferimento (Dirigente di II fascia) DIR. PROV. BOLZANO CONSULENZE DIR. PROV. COORDINATORE REGIONALE CONSULENZE SOVRINTENDENTE MEDICO REGIONALE SEDE A (PROV. BOLZANO) SEDE B (PROV. BOLZANO) DIR. PROV. TRENTO SEDE B (PROV. TRENTO) DIR. REG. A (UFF. DIRIGENZIALE) DIR. REG. A (AVVOCATURA, SM, CONSULENZE) DIR. REG. B (UFF. DIRIGENZIALE) DIR. REG. B (UFF. NON DIRIGENZIALE) DIR. REG. B (AVVOCATURA, SM, CONSULENZE) DIR. REG. C (UFF. DIRIGENZIALE) DIR. REG. C (UFF. NON DIRIGENZIALE) COORDINATORE REGIONALE CONSULENZE SOVRINTENDENTE MEDICO REGIONALE COORDINATORE REGIONALE CONSULENZE SOVRINTENDENTE MEDICO REGIONALE
9 STRUTTURA PROPONENTE CONSULENTE DECISORE DIR. REG. C (AVVOCATURA, SM, CONSULENZE) DIR. REG. D (UFF. DIRIGENZIALE) DIR. REG. D (UFF. NON DIRIGENZIALE) DIR. REG. D (AVVOCATURA, SM, CONSULENZE) SEDE B (MOLISE) COORDINATORE REGIONALE CONSULENZE SOVRINTENDENTE MEDICO REGIONALE COORDINATORE REGIONALE CONSULENZE SOVRINTENDENTE MEDICO REGIONALE
10 STRUTTURA PROPONENTE CONSULENTE DECISORE DIR. CENTRALE (UFF. DIRIGENZIALE) DIR. CENTRALE (UFF. NON DIRIGENZIALE) CONSULENZE CENTRALI (CIT, CONTARP, CTE, CSA, AVVOCATURA, SMG) SERVIZIO FORMAZIONE CENTRO VILLA LEMMI SERVIZIO CASELLARIO CENTRALE INFORTUNI UFFICIO RAPPORTI ASSICURATIVI EXTRANAZIONALI SUPPORTO ALL'ORGANISMO INDIPENDENTE PER LA VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE DIREZIONE CENTRALE ISPETTORATO E AUDIT SERVIZIO CENTRALE ACQUISTI SERVIZIO CENTRALE ACQUISTI (UFF. NON DIRIGENZIALE) SEGRETERIA TECNICA DIRETTORE GENERALE SEGRETERIA TECNICA PRESIDENTE SEGRETERIA TECNICA COLLEGIO DEI SINDACI RESP. D.C. (Dirigente con incarico di livello COORDINATORE GENERALE CONSULENZE/AVVOCATO GENERALE/SOVRINTENDENTE MEDICO GENERALE RESP. SERVIZIO FORMAZIONE (Dirigente di II fascia) RESP. SERVIZIO FORMAZIONE (Dirigente di II fascia) RESP. CASELLARIO (Dirigente di II fascia) RESP. RAPP. ASSICURATIVI (Dirigente di II fascia) RESP. STRUTTURA OIV (Dirigente di II fascia) RESP. ISPETTORATO (Dirigente di II fascia) RESP. SERVIZIO ACQUISTI (Dirigente di II fascia) RESP. SERVIZIO ACQUISTI RESP. VILLA LEMMI RESP. D.C. (Dirigente con incarico di livello RESP. D.C. (Dirigente con incarico di livello Responsabile D.C.Patrimonio(Dirigente con incarico di Responsabile D.C.Patrimonio (Dirigente con incarico di Responsabile D.C.Supp. Organi (Dirigente con incarico di ResponsabileD.C. Supp. Organi (Dirigente con incarico di Responsabile D.C.Supp. Organi (Dirigente con incarico di RESP. D.C. Supporto Organi (Dirigente con SEGRETERIA TECNICA MAGISTRATO DELLA CORTE DEI CONTI incarico di Responsabile D.C.Supp. Organi (Dirigente con incarico di
11 STRUTTURA PROPONENTE CONSULENTE DECISORE SEGRETERIA TECNICA PER LE FUNZIONI DEL PRESIDENTE GIA' DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE UFFICIO STAMPA RESP. D.C.Supporto Organi (Dirigente con incarico di STRUTTURA TECNICA E AMMINISTRATIVA DI SERVIZIO AL CIV RESP. CIV (Dirigente di II fascia) Responsabile Supp. Organi (Dirigente con incarico di Responsabile Supp. Organi (Dirigente con incarico di Responsabile Supp. Organi (Dirigente con incarico di STRUTTURA TECNICA E AMMINISTRATIVA DI SERVIZIO AL CIV (UFF. NON DIRIG.) RESP. CIV (Dirigente di II fascia) Responsabile Supp. Organi (Dirigente con incarico di
organizzativa di appartenenza.
ALL. A SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI, DEI TITOLARI DI POSIZIONE ORGANIZZATIVA, DEI DIRIGENTI E DEGLI ESPERTI AD ALTA SPECIALIZZAZIONE PROVINCIALI. Art.
DettagliSTATO MAGGIORE DELLA DIFESA
STATO MAGGIORE DELLA DIFESA Linee guida applicative del Sistema di misurazione e valutazione della Performance del Personale Civile delle aree funzionali della Difesa 1. Premessa In data 01/01/2016, è
DettagliIL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Come indicato nel Piano Annuale della Performance (P.A.P.), predisposto a partire dall anno 2015, l Azienda annualmente esplicita gli obiettivi,
DettagliPROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB 2.1.4.2.70.CAP.908 della Regione Lombardia
PROVINCIA DI SONDRIO PROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB 2.1.4.2.70.CAP.908 della Regione Lombardia Radar dalla conoscenza allo sviluppo delle politiche attive del lavoro PROGETTAZIONE
DettagliREGOLAMENTO STIPULA CONTRATTI DI LAVORO A TEMPO DETERMINATO PERSONALE AREE DIRIGENZA
REGOLAMENTO STIPULA CONTRATTI DI LAVORO A TEMPO DETERMINATO PERSONALE AREE DIRIGENZA 1 Art. 1 Oggetto Il presente Regolamento disciplina le modalità di assunzione con rapporto di lavoro a tempo determinato
DettagliCOMUNE DI SOLBIATE ARNO
SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 98 del 14.11.2013 1 GLI ELEMENTI DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE Oggetto della valutazione:obiettivi
DettagliIl Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015
Il Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015 DEFINIZIONE DI BUDGET Il Budget è lo strumento per attuare la pianificazione operativa che l Istituto intende intraprendere nell anno di esercizio
DettagliAutorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche
Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Metodologia dell attività di vigilanza e controllo dell Autorità in relazione agli obblighi di pubblicazione
DettagliREGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE
REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di
DettagliAO ORDINE MAURIZIANO DI TORINO. Servizio Sanitario Nazionale Regione Piemonte. Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino
Servizio Sanitario Nazionale Regione Piemonte Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino CONFERIMENTO DELLA POSIZIONE DI COORDINATORE SANITARIO E DI ASSISTENTE SOCIALE CRITERI GENERALI (art. 10 c.8
DettagliCOMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA
COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1
DettagliREGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI DI SNAM. Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12
REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI DI SNAM Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12 dicembre 2013, disciplina la composizione e la nomina, le modalità di
DettagliSISTEMA PERMANENTE DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI
SISTEMA PERMANENTE DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI Allegato alla delibera giuntale n. 58/2013 dd. 06/06/2013 SISTEMA PERMANENTE DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI Segreteria Generale Finalità e modalità della
DettagliSISTEMA PERMANENTE DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI
SISTEMA PERMANENTE DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI Allegato alla delibera giuntale n. 58/2013 dd. 06/06/2013 SISTEMA PERMANENTE DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI Segreteria Generale Finalità e modalità della
DettagliACCREDITAMENTO PROVIDER FAD
ACCREDITAMENTO PROVIDER FAD Domande Risposte I provider che hanno già presentato richiesta di accreditamento degli eventi formativi residenziali devono necessariamente presentare domanda di accreditamento
DettagliADOTTA LA SEGUENTE DETERMINAZIONE. Art. 1
Prot. n. 24622 IL DIRETTORE VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300; VISTO il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; VISTO il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150; VISTI lo Statuto
DettagliFattura Elettronica. Flusso dati
Fattura Elettronica Flusso dati Operatori economici * Intermediari SdI Intermediario della P.A. Amministrazione degli operatori economici (Sistema di Interscambio) (Applicativo SICOGE) Fase di emissione
DettagliDelibera n. 49/2015. VISTO il decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422 e s.m.i. ;
Delibera n. 49/2015 Misure regolatorie per la redazione dei bandi e delle convenzioni relativi alle gare per l assegnazione in esclusiva dei servizi di trasporto pubblico locale passeggeri e definizione
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliCircolare n. 9. del 22 luglio 2009
Via Principe Amedeo 11 10123 Torino c.f. e p.iva 06944680013 Tel. 011 8126939 Fax. 011 8122079 Email: info@studiobgr.it www.studiobgr.it Circolare n. 9 del 22 luglio 2009 Soggetti abilitati a Entratel
DettagliOggetto Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza: comunicazione nominativi 1.
DIREZIONE GENERALE DIREZIONE CENTRALE PREVENZIONE Circolare n. 11 Roma, 12 marzo 2009 Al Dirigente Generale Vicario Ai Responsabili di tutte le Strutture Centrali e Territoriali e p.c. a: Organi Istituzionali
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliRoma, 07/02/2012. e, per conoscenza, Circolare n. 19
Direzione Centrale Organizzazione Direzione Centrale Pensioni Direzione Centrale Bilanci e Servizi Fiscali Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici Roma, 07/02/2012 Circolare n. 19 Ai Dirigenti
DettagliL.R. 15/2010, art. 29, c. 1, lett. f) e g) B.U.R. 5/11/2014, n. 45. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 22 ottobre 2014, n. 0206/Pres.
L.R. 15/2010, art. 29, c. 1, lett. f) e g) B.U.R. 5/11/2014, n. 45 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 22 ottobre 2014, n. 0206/Pres. Regolamento per la disciplina della domanda tavolare telematica e
DettagliRegolamento di disciplina della misurazione, della valutazione e della trasparenza delle performance.
Regolamento di disciplina della misurazione, della valutazione e della trasparenza delle performance. Art. 1 OBIETTIVI Il sistema di misurazione, valutazione e trasparenza delle performance viene applicato
DettagliScheda di valutazione del personale
Scheda di valutazione del personale 1. Quadro normativo LEGGE 7 agosto 2012 n.135 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 luglio 2012, n.95, recante disposizioni urgenti per la revisione
DettagliAllegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri
Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono
DettagliREGOLAMENTO DEL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO
REGOLAMENTO DEL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO Articolo 1 Premessa Il presente Regolamento disciplina la costituzione, il funzionamento ed i compiti del comitato per il Controllo Interno (il Comitato
DettagliArticolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione
DettagliMODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI
Pag. 1 di pag. 5 NORME UNI EN ISO 9001 : 2008 MODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RESPONSABILITA 4. PROCEDURA 4.1 Obiettivi e tempi della comunicazione
DettagliREGOLAMENTO SUL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
CITTA' DI VARAZZE REGOLAMENTO SUL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE approvato con deliberazione Giunta comunale n. 147 del 9 agosto 2012 1 SOMMARIO CAPO I MISURAZIONE E VALUTAZIONE
DettagliEffettuare gli audit interni
Scopo Definire le modalità per la gestione delle verifiche ispettive interne Fornitore del Processo Input Cliente del Processo Qualità (centrale) e Referenti Qualità delle sedi territoriali Direzione Qualità
DettagliALLEGATO ALLA DELIBERA N. 1898 DEL 17 OTTOBRE 2014
Attenzione: la copertina del decreto presidenziale va stampata su carta intestata della presidenza, che ha già il cartiglio ALLEGATO ALLA DELIBERA N. 1898 DEL 17 OTTOBRE 2014 Regolamento per la disciplina
DettagliPRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI. Regolamento. Regolamento del Comitato Controllo e Rischi
PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI Regolamento Regolamento del Comitato Controllo e Rischi Data approvazione: 16/01/2007 Ultima modifica: 08/11/2012 Regolamento del Comitato Controllo e Rischi
DettagliIl Sistema di Valutazione nel Gruppo UniCredit
Performance Management Il Sistema di Valutazione nel Gruppo UniCredit Da 16 sistemi diversi (in sedici paesi) ad un approccio globale Executive Development and Compensation Milano, 12 Novembre 2010 cfr
DettagliSISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE del personale amministrativo dell Avvocatura dello Stato
SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE del personale amministrativo dell Avvocatura dello Stato PREMESSA. Il presente Sistema di misurazione e valutazione della performance del personale
DettagliIl sistema di valutazione delle prestazioni del Comune di Arzignano. Finalità, metodo e strumenti
Il sistema di valutazione delle prestazioni del Comune di Arzignano Finalità, metodo e strumenti 1 1. LE FINALITA DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI Il sistema di valutazione delle prestazioni
DettagliMANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA
Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento
DettagliRegolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare
Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...
DettagliIl Sistema Nazionale di Autovalutazione
Il Sistema Nazionale di Autovalutazione PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE Versione 1.3 06/07/2015 Indice 1- INTRODUZIONE... 3 2- ACCESSO ALLE FUNZIONI... 3 3- UNITÀ DI VALUTAZIONE... 5 4- INDICATORI... 8 5-
DettagliIstruzione Operativa Richiesta di Offerta on-line in busta chiusa digitale
Istruzione Operativa Richiesta di Offerta on-line in busta chiusa digitale ATAF avvierà la gara on-line secondo le modalità di seguito descritte, in particolare utilizzando lo strumento RDO on-line disponibile
DettagliNomina RLS Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
Corso di formazione per RLS Corso di aggiornamento per RLS Nomina RLS Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Circolare INAIL n. 43 del 25 agosto 2009 Comunicazione nominativo Rappresentanti dei
DettagliPIANIFICAZIONE DELLA FORMAZIONE: processi, attori e strumenti
PIANIFICAZIONE DELLA FORMAZIONE: processi, attori e strumenti Dott.ssa Patrizia Castelli Premessa: Il processo di pianificazione della formazione nasce dall esigenza di sviluppare le competenze e le conoscenze
DettagliGESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP
ISTITUTO COMPRENSIVO E. CURTI GEMONIO Pagina 1 di 6 GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP Entro i termini e i criteri previsti dalla legge, sulla base del numero di
Dettaglivisto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione,
IL CONSIGLIO DELL UNIONE EUROPEA, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, (2) Per assicurare la corretta applicazione dell
DettagliREGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DEL PERSONALE
REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DEL PERSONALE Delibera del CdA del 25 luglio 2014 Pagina 1 di 6 INDICE ART. 1 PREMESSA... 3 ART. 2 PRINCIPI GENERALI... 3 ART. 3 SOGGETTI AZIENDALI COINVOLTI E LORO COMPITI...
DettagliREGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO
1 REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO Partenariato del Programma Operativo FESR Basilicata 2014-2020 (art. 5 Regolamento UE n. 1303/2/13; Regolamento Delegato (UE) n. 240/2014; D.G.R. n. 906 del 21 luglio 2014)
DettagliProcedura Selezione del Personale
Pag. 1 di 9 PROCEDURA SELEZIONE DEL PERSONALE ISMEA Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare Pag. 2 di 9 SCOPO... 3 1. RESPONSABILITA... 4 2. BANCA DATI ISMEA LAVORA CON NOI... 4 3. MODALITA'...
DettagliComune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE 1. INTRODUZIONE La legge-delega 4 marzo 2009, n. 15, ed il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, di seguito Decreto,
DettagliLINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA
LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA Versione 01 25/10/2012 Indice PREMESSA... 2 1 ACCETTAZIONE CONDIZIONI GENERALI PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA... 2 2 DEFINIZIONE MODULI
DettagliCOMUNE DI RICCIONE Provincia di Rimini
COMUNE DI RICCIONE Provincia di Rimini Sistema di valutazione della performance individuale del personale dipendente Allegato 2 1 di 9 Oggetto della valutazione Il sistema di valutazione della performance
DettagliSEGRETERIA STUDENTI. Indice
SEGRETERIA STUDENTI Indice INDICE... 1 DEFINIZIONE DI PROCESSO... 2 INTERAZIONI CON GLI ALTRI PROCESSI... 2 ACRONIMI... 2 MODULI INTRODOTTI E MODALITÀ DI ARCHIVIAZIONE... 6 DATI DI EMISSIONE... 6 Rev.
DettagliREGOLAMENTO del Sistema Integrato di Valutazione
REGIONE TOSCANA REGIONE TOSCANA Azienda USL3 di Pistoia REGOLAMENTO del Sistema Integrato di Valutazione - AREA della DIRIGENZA MEDICA e VETERINARIA - 1 Finalità La gestione degli incarichi e delle verifiche
DettagliI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA
I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia
DettagliSISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit
Rev. 00 del 11.11.08 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Gestione degli audit interni ambientali e di salute e sicurezza sul lavoro 3. APPLICABILITÀ La presente
DettagliREGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE DI RICERCA, SELEZIONE E INSERIMENTO DI PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE DI RICERCA, SELEZIONE E INSERIMENTO DI PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI PROFESSIONALI Approvato con Delibera dell Amministratore Unico n 164 del
DettagliCOMUNICATO. Vigilanza sugli intermediari Entratel: al via i controlli sul rispetto della privacy
COMUNICATO Vigilanza sugli intermediari Entratel: al via i controlli sul rispetto della privacy Nel secondo semestre del 2011 l Agenzia delle Entrate avvierà nuovi e più articolati controlli sul rispetto
DettagliWORLD DUTY FREE S.P.A.
WORLD DUTY FREE S.P.A. REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI E CORPORATE GOVERNANCE È istituito presso World Duty Free S.p.A. ( WDF ) un Comitato per il controllo interno, la gestione
DettagliSEMINARIO. Come cambia la formazione in materia di Sicurezza sul lavoro dopo i recenti accordi Stato-Regioni
SEMINARIO Come cambia la formazione in materia di Sicurezza sul lavoro dopo i recenti accordi Stato-Regioni La formazione in materia di sicurezza obbligatoria e normata, i requisiti dei documenti e degli
DettagliPROCEDURA DI CONFERIMENTO SU BASE SELETTIVA A N 300 POSTI PER L ACCESSO AL LIVELLO ECONOMICO 2 DELL AREA B.
PROCEDURA DI CONFERIMENTO SU BASE SELETTIVA A N 300 POSTI PER L ACCESSO AL LIVELLO ECONOMICO 2 DELL AREA B. ART. 1 È indetta, ai sensi dell art. 5 del CCI anno 2008, una procedura di conferimento su base
DettagliSISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE
SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione
DettagliSISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP)
SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP) PREMESSA Il Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance, per il seguito anche SMIVAP, è improntato all applicazione delle disposizioni
DettagliREGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE
Approvato con Deliberazione di Giunta Provinciale n. 132 del 13.07.2011 REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE ART. 1 FINALITÀ La Provincia di Brindisi,
DettagliMITTEL S.p.A. PROCEDURA RELATIVA ALLE OPERAZIONI EFFETTUATE DAI SOGGETTI RILEVANTI AI SENSI DELL ART. 114, COMMA 7 DEL D. LGS. N.
MITTEL S.p.A. PROCEDURA RELATIVA ALLE OPERAZIONI EFFETTUATE DAI SOGGETTI RILEVANTI AI SENSI DELL ART. 114, COMMA 7 DEL D. LGS. N. 58/1998 (PROCEDURA INTERNAL DEALING ) Premessa Tenuto conto: - che dal
DettagliCittà di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato Delibera Giunta Comunale n. 110 del 19 maggio 2014 1) Caratteristiche generali del sistema
DettagliREGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA
REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA (Emanato con D.R. n. 1215 del 28 giugno 2007, pubblicato nel Bollettino Ufficiale n. 69) Sommario
DettagliREGOLAMENTO PER GLI STAGE
REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente
DettagliPROCEDURA DEL INSERIMENTO E FORMAZIONE DEL PERSONALE
NORME UNI EN ISO 9001:2008 Data 07/01/2015 Pag. 1 di 6 INSERIMENTO E FORMAZIONE PERSONALE Indice 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RESPONSABILITA' 4. PROCEDURA 4.1 Inserimento e valutazione del personale
DettagliREGOLAMENTO DELLE ASSUNZIONI ALER MILANO
REGOLAMENTO DELLE ASSUNZIONI ALER MILANO Ind Pagina 1 di 7 Indice Art. 1 Oggetto...3 Art. 2 Esclusioni...3 Art. 3 Documenti di riferimento...3 Art. 4 Finalità...4 Art. 5 Programmazione delle attività di
DettagliSCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento
SCELTA DELL APPROCCIO A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento 1 SCELTA DELL APPROCCIO l approccio all autovalutazione diffusa può essere normale o semplificato, a seconda delle
DettagliOgni Commissione può avere un numero massimo di candidati pari a 30 e un numero minimo di 15.
3. Responsabilità Il regolamento deve essere applicato dai componenti della Commissione d esame nell ambito delle sessioni di certificazione regionale, oltre che dal personale adibito alle funzioni di
DettagliMODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI
Pagina:1 di 6 MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI INDICE 1. INTRODUZIONE...1 2. ATTIVITÀ PRELIMINARI ALL INIZIO DELLE VERIFICHE...2 3. PIANO OPERATIVO DELLE ATTIVITÀ...2
DettagliTrentino Mobilità s.p.a. REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI
Trentino Mobilità s.p.a. REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI Approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 21 dicembre 2012 In vigore dal 22 dicembre 2012
DettagliREGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 22 del 20.04.2011 in vigore dal 26.05.2011 TITOLO
DettagliREGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE
REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con Determinazione del Direttore Generale n. 244 del 20/07/2010 L importanza di un sistema operativo di valutazione comune e riconoscibile
Dettagli3. APPLICABILITÀ La presente procedura si applica nell organizzazione dell attività di Alac SpA.
Acquedotto Langhe e Alpi Cuneesi SpA Sede legale in Cuneo, Corso Nizza 9 acquedotto.langhe@acquambiente.it www.acquambiente.it SGSL Audit P11 Rev 00 del 16/09/09 1. DISTRIBUZIONE Direzione RSPP 2. SCOPO
DettagliREGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI
REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI ARTICOLO N.1 DEFINIZIONE La reperibilità è l obbligo del lavoratore di porsi in
DettagliDetermina Personale Organizzazione/0000194 del 12/12/2014
Comune di Novara Determina Personale Organizzazione/0000194 del 12/12/2014 Area / Servizio Area Organizzativa (05.UdO) Proposta Istruttoria Unità Area Organizzativa (05.UdO) Proponente Monzani/Battaini
DettagliSISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE DELLA CiVIT
SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE DELLA CiVIT Sommario 1. Premessa -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
DettagliSUAP. Per gli operatori SUAP/amministratori. Per il richiedente
Procedura guidata per l inserimento della domanda Consultazione diretta, da parte dell utente, dello stato delle sue richieste Ricezione PEC, protocollazione automatica in entrata e avviamento del procedimento
DettagliAllegato A: Regole tecniche per la gestione dell identità.
Allegato A: Regole tecniche per la gestione dell identità. Allegato A: Regole tecniche per la gestione dell identità. Art. 1. Aventi diritto alle Credenziali-People 1. Per l accesso ai Servizi-People sviluppati
Dettagli1. Iter procedurale per la concessione della CIG in deroga
ALLEGATO 1 - MODALITÀ APPLICATIVE DELL ACCORDO QUADRO SUGLI AMMORTIZZATORI IN DEROGA IN LOMBARDIA 2011 del 25 FEBBRAIO 2011 (di seguito accordo quadro 2011 ) 1. Iter procedurale per la concessione della
DettagliProvincia di Sondrio I S T R U Z I O N I
Provincia di Sondrio PIANO PROVINCIALE PER L'INSERIMENTO MIRATO AL LAVORO DEI DISABILI DISPOSITIVO FORMAZIONE E TUTORAGGIO INTERNI ALL AZIENDA I S T R U Z I O N I Il dispositivo Formazione e tutoraggio
DettagliSistema di misurazione e valutazione delle posizioni dirigenziali
Allegato Sistema di misurazione e valutazione delle posizioni dirigenziali Approvato con Delibera di Giunta n. 7 del 1/0/01 Comune di Prato Regolamento per l ordinamento degli Uffici e dei Servizi Allegato
DettagliCasa di Riposo Monumento ai Caduti in Guerra Comune di SAN DONA DI PIAVE (VE)
Casa di Riposo Monumento ai Caduti in Guerra Comune di SAN DONA DI PIAVE (VE) SCHEDA DI VALUTAZIONE ANNO VALUTATO: Cognome... Nome... Profilo professionale:... VALUTATORE: Cognome... Nome... Sistema di
DettagliCSP- CSE RSPP FSL - FFSL - CTS CTSS*
PROCEDURA GESTIONALE sigla:pd20 Pag. 1 di 5 DEL CSP- CSE RSPP FSL - FFSL - CTS CTSS* 0 1 emissione Rev. Data Motivazioni Convalida Approvazione Pag. 2 di 5 INDICE 1.0 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 2.0
Dettagliascoltare ispirare e motivare miglioramento problem solving Flex360 pianificare comunicare la vision organizzare
Flex360 La valutazione delle competenze online comunicare la vision ascoltare problem solving favorire il cambiamento proattività pianificare miglioramento organizzare ispirare e motivare Cos è Flex360
Dettagli4 BANDO REGIONALE C.R.I. LAZIO CORSO ISTRUTTORI FULL-D
4 BANDO REGIONALE C.R.I. LAZIO CORSO ISTRUTTORI FULL-D (O.P. 10/14 del 15.01.2014) PREMESSA Con O.P. 10/14 del 15 gennaio 2014, il Comitato Centrale ha approvato il nuovo Progetto Manovre Salvavita in
DettagliALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 35 DEL 31/03/2001
ALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 35 DEL 31/03/2001 METODOLOGIA PERMANENTE PER LA VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI E DEI RISULTATI DEI DIPENDENTI GENERALMENTE CONSIDERATI CUI NON SIANO STATI CONFERITI
DettagliISTRUZIONI PER LE INSEGNANTI DI SOSTEGNO
Pag 1/5 INCONTRI DI INIZIO ANNO SCOLASTICO Al più presto il docente di sostegno, non appena assegnato a nuovi casi, dovrà curare alcuni incontri: Con il gruppo docente dell anno precedente Con i genitori
DettagliLiceo Scientifico Statale N. Copernico Viale Borgovalsugana n. 63 59100 Prato-tel. 0574596616-fax 0574592888 email pops02000g@istruzione.
Liceo Scientifico Statale N. Copernico Viale Borgovalsugana n. 63 59100 Prato-tel. 0574596616-fax 0574592888 email pops02000g@istruzione.it Prato, 17 dicembre 2007 Circolare n. Ai Docenti Agli Studenti
DettagliUniversità degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria
REGOLAMENTO ORGANIZZATIVO DELLE PROVE FINALI PER I CORSI DI LAUREA EX DM 270/04 (Approvato CDF 9-3-2011) 1. Riferimenti normativi. 1.1. Decreto Ministeriale 22-10-2004 n. 270, art. 10 (Obiettivi ed attività
DettagliREGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI
REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI 1 Art. 1 oggetto 1.1 - Il presente Regolamento disciplina l assegnazione, agli Istituti secondari di secondo grado
DettagliOtto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005
Questionario di Autovalutazione di un Sistema di Gestione per la Qualità verso: Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005 newsletter TECSE N. 02- Febbraio 2012 (Allegato
DettagliCONVENZIONE PER ATTIVITA DI TIROCINIO FORMATIVO E ORIENTAMENTO (D.M. 25 marzo 1998, n. 142) TRA
Area Stage e Orientamento Dott.ssa Novelli Paola Tel. 0809021580 e-mail: ufficio.stage@lum.it; novelli@lum.it RIF. N.. Dott.ssa Rago Anna Maria Tel. 0809021607 e-mail: rago@lum.it CONVENZIONE PER ATTIVITA
DettagliPROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA)
PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA) Il presente documento descrive le modalità di coordinamento tra gestori
DettagliIstituto Nazionale di Statistica Dipartimento per i censimenti e gli archivi amministrativi e statistici
Circolare n. 1/SCU Protocollo n. Al Dirigente scolastico Indirizzo email Roma, Oggetto: 9 Censimento generale dell industria e dei servizi e Censimento delle istituzioni non profit. Rilevazione sulle istituzioni
DettagliRegolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale
Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA degli iscritti negli Albi tenuti dagli Ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili
DettagliAtto Dirigenziale n. 4180 del 15/12/2009
Atto Dirigenziale N. 4180 del 15/12/2009 Classifica: 003.02.01 Anno 2009 (3032475) Oggetto ADEMPIMENTI IN MATERIA DI PRIVACY. DESIGNAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI DI SISTEMA INTERNI ED INDIVIDUAZIONE DEGLI
DettagliR E G O L A M E N T O R ICERCA E SELEZIONE DEL P E R S O N A L E
R E G O L A M E N T O R ICERCA E SELEZIONE DEL P E R S O N A L E 1 1. A M B I T O D I A P P L I C A Z I O N E 1. Il presente regolamento stabilisce i requisiti essenziali, i criteri e le modalità generali
Dettagli