Stiamo vivendo la più grande crisi economico-finanziaria dagli anni 30 del secolo scorso (Grande Depressione)
|
|
- Eugenio Rossini
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 La crisi in atto: cause, conseguenze e risposte di politica economica Prof. Carluccio Bianchi Università di Pavia (aggiornamento ed estensione di uno schema elaborato da alcuni dottorandi italiani alla L.S.E.)
2 Stiamo vivendo la più grande crisi economico-finanziaria dagli anni 30 del secolo scorso (Grande Depressione) La crisi, inizialmente solo finanziaria, si è trasformata in una grave crisi economica il cui esito, nonostante un certo ottimismo recente, è ancora incerto Questa crisi è completamente diversa da quella di inizio secolo (Bolla Internet), ma anche da quelle proprie degli anni 70 (crisi petrolifere) Cerchiamo di capire meglio cosa è successo
3 1. Cause della crisi (come è iniziata) 2. Diffusione della crisi (da crisi locale a crisi sistemica) 3. Conseguenze della crisi (da crisi finanziaria a crisi reale) 4. Risposte di Governi e Banche Centrali per fronteggiare e risolvere la crisi 5. Prospettive Sommario
4 L inizio della crisi
5 I mutui subprime In generale si sostiene che la crisi è iniziata a causa del dissesto dei mutui subprime negli USA Ma cos è un mutuo subprime? Si tratta di un mutuo che la banca concede a persone con un reddito basso e/o insicuro. Il mutuo subprime è un operazione rischiosa per la banca, in quanto non è certo che i mutuatari riusciranno a ripagare il debito.
6 I mutui subprime Fonte: Inside Mortgage Finance Pubblications, Dic 2006 A partire dal 2003 le banche americane hanno espanso notevolmente i mutui, e soprattutto i mutui subprime
7 I mutui subprime Ma perché le banche concedevano mutui a persone che avrebbero avuto difficoltà a ripagarli? Il processo è stato facilitato da una serie di cause, in particolare: 1) L andamento del mercato immobiliare 2) I bassi tassi di interesse USA 3) Il meccanismo finanziario della cartolarizzazione 4) L assenza di una regolamentazione rigorosa sul leverage Cerchiamo di vedere come
8 1) La bolla immobiliare A partire dal 2000, fino a metà 2006, il prezzo delle abitazioni USA è cresciuto moltissimo (15% in media l anno), creando una cosiddetta bolla immobiliare. Indice Case-Schiller: Prezzi delle Case USA
9 1) La bolla immobiliare Il continuo aumento dei prezzi delle case favoriva le istituzioni che concedevano i mutui, rendendo l attività conveniente e poco rischiosa. Infatti, prevedendo un continuo aumento dei prezzi delle case, chi concedeva un mutuo non si chiedeva se il mutuatario subprime potesse veramente ripagare le rate.
10 1) La bolla immobiliare Anzi, in caso di mancato pagamento, la banca poteva prendersi la casa e rivenderla ad un prezzo più alto dell ammontare del mutuo concesso. Indice Case-Schiller: Prezzi delle Case USA Concessione del mutuo Pignoramento e rivendita della casa
11 2) La bolla immobiliare e i tassi d interesse La bolla immobiliare è stata favorita dai tassi d interesse molto bassi prevalenti negli USA dal 2001 al Tasso di Interesse USA, Fonte: Federal Reserve I tassi bassi erano parte della politica di stimolo economico della Banca centrale americana (FED) in risposta alla crisi della bolla internet del 2000 e all attacco dell 11 settembre
12 2) La bolla immobiliare e i tassi d interesse Ma il tasso di interesse è anche il costo del denaro. Quindi, se i tassi sono bassi, anche il denaro costa poco e le persone hanno sia più possibilità sia più incentivo a prendere soldi in prestito. Pertanto molte persone richiedono ed ottengono dei mutui per comprare casa. Ed è anche per questo che i prezzi delle case sono aumentati causando la cosiddetta bolla immobiliare.
13 3) La cartolarizzazione Come si è detto in precedenza, un altro elemento chiave per capire perché le banche sono riuscite a concedere tanti mutui subprime èla cartolarizzazione L abbiamo sentita nominare spesso ma cos è?
14 3) La cartolarizzazione La cartolarizzazione è un meccanismo finanziario attraverso cui le banche riuscivano a rivendere i mutui subprime trasferendone il rischio ad altri operatori nei mercati finanziari. Attraverso la cartolarizzazione le banche passano dal classico modello originate and hold al nuovo modello originate and distribute Vediamo come
15 Il mutuo tradizionale Mutuatario Banca Con un mutuo tradizionale la banca presta dei soldi al mutuatario per comprare una casa. In cambio, il mutuatario si impegna a ripagare il prestito in una serie di rate. La banca ne trae un profitto, ma deve aspettare vari anni di rate per ottenere indietro l intera somma prestata più gli interessi (originate and hold).
16 La cartolarizzazione Mutuatari Banca Società Veicolo Mutuatari Altro Veicolo Altra Banca Con la cartolarizzazione, la prima fase è identica al mutuo tradizionale. Questa volta però la banca rivende il mutuo ad un altra istituzione finanziaria, liberandosi del rischio (originate and distribute). Attraverso questa istituzione (Società Veicolo), la banca recupera immediatamente i suoi soldi, incassa un profitto e può ricominciare ad offrire altri mutui.
17 4) Il Leverage Grazie alla cartolarizzazione, le banche e le altre istituzioni finanziarie (IF) possono espandere enormemente le attività in rapporto al capitale proprio (fenomeno del leverage o leva finanziaria). Nel caso delle IF USA il leverage era arrivato a toccare valori pari a 30 volte il capitale proprio; in Europa anche di più. Ciò generava profitti elevatissimi: si supponga una IF con capitale proprio pari a 100 e leverage 30 (e quindi attività pari a 3000): un 1% di guadagno su tali attività implica un guadagno del 30% sul capitale. La situazione espone però a gravi rischi: una perdita del 10% sulle attività (uguale a 300 in assoluto) è pari a 3 volte il valore del capitale proprio!!!
18 Riassumendo Le banche americane e altre istituzioni finanziarie offrivano numerosi mutui subprime, cioè ad alto rischio. Questo perché: 1) Il forte aumento dei prezzi delle case permetteva di coprire il rischio di eventuali insolvenze del debitore 2) Il processo di cartolarizzazione inoltre trasferiva questo rischio ad altri e consentiva di ottenere nuovi fondi per continuare a concedere mutui 3) Grazie alla creazione di Società Veicolo anche con poco capitale proprio si potevano espandere enormemente i prestiti e quindi i profitti
19 Riassumendo Per avere un idea della portata di tale fenomeno, basti pensare che in California un raccoglitore di fragole messicano con un reddito annuo di $, che parlava poco e male l inglese, ha ottenuto da una finanziaria legata a Washington Mutual un mutuo da $ per comprarsi casa. Storia tratta dall Herald Tribune, Si pensi altresì che negli anni d oro dell era subprime si concedevano pure mutui cosiddetti NINJA, dalle iniziali inglesi delle caratteristiche dei mutuatari: No Income, No Job, nor Asset (come avrebbero potuto ripagare i mutui queste persone, in assenza di un ascesa continua dei prezzi delle case?).
20 La cartolarizzazione e la distribuzione del rischio Ora cerchiamo di capire sia come la Società Veicolo facesse affari, sia come la sua attività generasse rischi di natura sistemica, decisamente sottovalutati dagli investitori, ma soprattutto dalle istituzioni che avrebbero dovuto sorvegliare e regolamentare il fenomeno.
21 La cartolarizzazione e la distribuzione del rischio Società Veicolo Mutuari Mutuatari Banca Mercati Internazionali La Società Veicolo emette delle obbligazioni legate ai mutui: cioè va sul mercato finanziario e dice: prestatemi dei soldi; in cambio vi garantisco che vi pagherò degli interessi usando le rate dei mutui che incasserò
22 La cartolarizzazione e la distribuzione del Investitori rischio Mutuatari Banca Società Veicolo I mutuatari ripagano le rate alla banca, ad esempio ad un tasso pari al 6%. La banca, però, aveva venduto i mutui alla società veicolo a cui, quindi, trasferisce le rate da pagare. La società veicolo, a sua volta, ha venduto titoli legati ai mutui agli investitori, e quindi pagherà loro gli interessi dovuti, per esempio il 4%. La società veicolo quindi trae profitto dalla differenza dei tassi, 6%-4%.
23 Il ruolo delle agenzie di rating A A A Le cartolarizzazioni sono state facilitate dal fatto che le agenzie di rating (che devono analizzare questi titoli e misurarne il rischio) hanno sottovalutato la rischiosità di questi investimenti e li hanno promossi come titoli molto sicuri (anche perché ottenevano remunerazioni sulla loro attività di consulenza e di rating). La supervisione istituzionale è poi stata carente o assente.
24 La cartolarizzazione e la distribuzione del rischio Quindi, questi titoli, promossi come investimenti sicuri, essendo redditizi in un epoca di bassi tassi di interesse alternativi, sono stati comprati da tutti gli investitori finanziari, in America prima, e nel mondo intero poi, attraverso la cartolarizzazione.
25 Da crisi locale a crisi sistemica
26 Scoppia la crisi locale Il tutto sembrava funzionare perfettamente. Chi non aveva mai avuto la possibilità di comprare una casa ora poteva farlo ( the American dream ), le banche e gli investitori facevano enormi profitti e il rischio sembrava distribuito talmente bene da sembrare quasi annullato. Ma qualcosa si è bloccato
27 Il mutuo si fa troppo caro A partire dal 2004, i tassi di interesse americani iniziano a salire, come risposta della Fed al ritorno del sistema economico a tassi di crescita elevati, terminata la recessione di inizio secolo 9 8 Tasso di Interesse USA, Fonte: Federal Reserve Così però i mutui diventano sempre più costosi e difficili da ripagare
28 e la bolla scoppia Inoltre, nel 2006, la crescita dei prezzi delle case si ferma e poi, nel 2007, i prezzi iniziano cadere Indice Case-Schiller: Prezzi delle Case USA
29 e arrivano le prime perdite Con i prezzi delle case in ribasso, le banche che avevano concesso molti mutui subprime ora iniziano a registrare delle perdite sempre più grandi. Concessione del mutuo Pignoramento e rivendita della casa Indice Case-Schiller: Prezzi delle Case USA
30 Da crisi locale a crisi sistemica Mutuatari banca Società Veicolo Investitori Ma con i mutuatari che non riescono a ripagare le rate e con la riduzione dei prezzi delle case, il flusso dei pagamenti alla base della cartolarizzazione si blocca. Le Società Veicolo devono pagare gli interessi sui titoli emessi, ma non hanno più entrate con cui farvi fronte. La loro solidità finanziaria è minacciata; a fronte di un loro possibile fallimento i titoli emessi perdono valore.
31 L impatto della crisi Le Società Veicolo fondate sulle rate dei mutui subprime cominciano dunque a non guadagnare quanto era atteso e a generare perdite. Prezzo in dollari dei titoli fondati sui mutui Fonte: : FMI rapporto sulla stabilità finanziaria, Ott 08. Il valore di mercato dei loro titoli si riduce drasticamente (nessuno li vuole comprare e tutti li vogliono vendere). Come si sente spesso dire: quei titoli non hanno più mercato.
32 L impatto della crisi Questi titoli però erano stati comprati da banche ed istituzioni finanziarie in tutto il mondo, che iniziano a registrare grosse perdite in conto capitale. La crisi si estende all intero sistema finanziario mondiale.
33 L impatto della crisi Quindi il nostro coltivatore di fragole messicano non riesce più a pagare le rate del suo mutuo da $. La finanziaria californiana gli pignora la casa che però ora vale solo $. La Società Veicolo non incassa le rate e va in crisi di cassa; il valore dei titoli emessi crolla. Alla fine, attraverso la catena che abbiamo visto, ci perde pure la società norvegese che aveva comprato l obbligazione legata al mutuo.
34 L aggravarsi della crisi: crisi di fiducia e crisi di liquidità
35 L effetto dei meccanismi sopra descritti si manifesta già dall estate 2007, quando scoppia la febbre sui mercati finanziari. Quando si verificano le prime perdite sui titoli legati ai mutui subprime la tensione sale (BNP Paribas sospende il rimborso di 3 fondi di investimento di cui non sa più calcolare il valore). Le Società Veicolo, in crisi di liquidità, si rivolgono alle banche creatrici, per ottenere le linee di credito loro garantite. Alcune banche vanno in difficoltà e cercano di finanziarsi ricorrendo al prestito delle altre banche. Il tasso di interesse sul mercato interbancario sale e con esso la sua differenza (TED spread) rispetto al tasso di interesse sui Titoli di Stato americani. Questo spread può essere considerato il termometro della crisi.
36 Il termometro della crisi Differenza tra il tasso d interesse interbancario (LIBOR) e il tasso dei titoli di stato americani Nell estate 2007, quando si verificano le prime perdite sui titoli legati ai mutui subprime, la tensione sale.
37 Il termometro della crisi Differenza tra il tasso d interesse interbancario (LIBOR) e il tasso dei titoli di stato americani Successivamente le tensioni sembrano placarsi, ma la temperatura si mantiene comunque elevata per un anno.
38 Il termometro della crisi Differenza tra il tasso d interesse interbancario (LIBOR) e il tasso dei titoli di stato americani Infine la tensione diventa elevatissima nel settembre 2008 con il fallimento di Lehman Brothers: la febbre schizza in alto e scoppia la crisi nella forma attuale.
39 Il termometro della crisi Differenza tra il tasso d interesse interbancario (LIBOR) e il tasso dei titoli di stato americani Ma in che modo la febbre che si è protratta per un anno ha contribuito a far collassare i mercati finanziari a settembre? E come è possibile che un segmento pari al 3% delle attività finanziarie USA abbia fatto crollare l intero sistema finanziario mondiale?
40 Crisi di fiducia Con le perdite sui titoli legati ai mutui, il mondo della finanza si è reso conto del fatto che quei titoli considerati sicuri erano in realtà abbastanza rischiosi Con grande preoccupazione, tutte le banche del mondo si sono chieste: Quanti titoli tossici abbiamo comprato e quante perdite abbiamo? Quanti ne hanno comprati le altre banche e quante perdite hanno?
41 Crisi di fiducia???? Tutto questo ha quindi determinato una crisi di fiducia nel sistema finanziario. Le banche ormai non si fidavano più l una dell altra e pertanto hanno smesso di prestarsi soldi a vicenda.
42 Crisi di liquidità In questo contesto si scatena una crisi di liquidità. Se ad esempio una banca ha bisogno di pagare dei creditori o dare soldi alle Società Veicolo ma non ha questi fondi disponibili (perché magari li ha dati in prestito), la banca si trova in crisi di liquidità. In condizioni normali, la banca può prendere soldi in prestito da altre banche (cioè sul mercato interbancario) o sui mercati finanziari. Se però le banche e i mercati non si fidano e non si prestano più soldi, la crisi di liquidità può diventare un problema molto serio.
43 Crisi di liquidità Banche non si fidano, e non si prestano più denaro Banche in crisi di liquidità Banche vendono titoli per ottenere liquidità Per continuare ad operare regolarmente, le banche in crisi cominciano a vendere le attività liquidabili buone, ovvero le obbligazioni e le azioni in loro possesso, determinando così una caduta del valore di titoli e azioni
44 Crisi di liquidità Ma le banche possono fare anche altro Banche non si fidano, e non si prestano più denaro Banche in crisi di liquidità Banche riducono i prestiti alle famiglie ed alle imprese Banche vendono i titoli per ottenere liquidità oltre a vendere quello che possono, cominciano a ridurre il credito alle famiglie ed alle imprese
45 Crisi di liquidità Tutto ciò è anche alla base del crollo delle Borse finanziarie Banche non si fidano, e non si prestano più denaro ATTIVO PASSIVO Capitale Proprio Peggiorano i bilanci delle banche Banche in crisi di liquidità Crollo delle borse Banche vendono i titoli per ottenere liquidità Banche riducono i prestiti alle famiglie ed alle imprese che peggiora ulteriormente i bilanci delle banche (altre perdite) e così via.
46 Crollano i colossi Le perdite legate ai mutui subprime e la spirale della crisi di liquidità hanno, in alcuni casi, portato in ginocchio alcuni tra i più grossi imperi finanziari. Lehman Brothers è fallita. Merrill Lynch è stata inglobata dalla Bank of America. AIG, Fannie Mae &Freddie Mac sono finite in amministrazione controllata dello Stato. Bear Stearns è stata acquisita da JP Morgan Fortís è stata salvata dai Governi del BENELUX Northern Rock e la Banca di Scozia sono state salvate dal Governo inglese Oltre ai grandi nomi sono fallite tante piccole banche ed istituzioni finanziarie.
47 Dalla crisi finanziaria alla crisi reale
48 Contagio dell economia reale La crisi, inizialmente solo finanziaria, si è poi trasmessa all economia reale attraverso una serie di meccanismi classici di trasmissione: 1)Stretta creditizia (Credit crunch peraltro paradossale in una situazione in cui i tassi di interessi erano bassissimi e la moneta abbondante) 2) Effetti ricchezza (immobiliare e mobiliare): il crollo dei prezzi delle case e delle Borse ha ridotto i consumi delle famiglie, ma anche il volume dell attività edilizia 3) Effetti su aspettative di imprese e famiglie (crollo della fiducia e caduta di Scorte, Investimenti e Consumi )
49 Contagio dell economia reale Meccanismi di trasmissione (segue): 4) Maggiore avversione al rischio e > preferenza per la liquidità hanno fatto ulteriormente cadere prezzi di azioni e obbligazioni e ridotto ulteriormente la ricchezza delle famiglie 5) Moltiplicatore del reddito Y C N C 6) Interdipendenze commerciali Y M X Y (il commercio mondiale è diminuito per la prima volta dal 1982; la crisi, inizialmente limitata ai paesi industrializzati, ha coinvolto anche i paesi emergenti, che parevano immuni dalla crisi stessa)
50 Contagio dell economia reale Così, la crisi finanziaria è diventata una crisi economica di dimensioni globali e di intensità inusitata. I prezzi delle case sono continuati a scendere; le Borse sono crollate e solo recentemente hanno manifestato una certa ripresa La dinamica recente delle Borse mondiali: 2007/5-2010/ m m m m m m m m m m m m m m m m11 DJS50E MIB30 Nikkei DJ
51 Contagio dell economia reale Anche la produzione industriale è caduta notevolmente, anche se non ai paventati livelli del 1929, grazie al pronto e massiccio intervento di Governi e Banche centrali La produzione industriale in 4 recessioni USA q0 q1 q2 q3 q4 q5 q6 q7 q8 q9 q10 q11 q12 q13 q14 q
52 Contagio dell economia reale Il PIL mondiale cadrà per la prima volta dal dopoguerra. Questi i risultati previsti per il 2009 nei vari paesi OCSE: 2,0 0,0-2,0-4,0-6,0 USA -8,0-10,0-12,0 Australia Austria Baltic States Belgium Canada Czech Republic Denmark Finland France Germany Greece Hungary Iceland Ireland Italy Japan Korea Luxembourg Mexico Netherlands New Zealand Norway Poland Portugal Slovak Republic Spain Sweden Switzerland Turkey United Kingdom United States Euro area Total OECD
53 Contagio dell economia reale Tutti i paesi del mondo sono colpiti dalla crisi, a causa della forte integrazione ed interdipendenza esistenti tra le varie economie a livello internazionale (solo Cina e India, in pratica, registreranno aumenti del PIL nel 2009) Il commercio mondiale si ridurrà per la prima volta dal 1982; ne subiranno le conseguenze maggiori i paesi fortemente esportatori, come la Germania. L Italia, pur toccata dalla crisi finanziaria in misura limitata, subirà una pesante recessione sia per il calo della domanda estera sia per i problemi strutturali irrisolti (paese industrializzato con la peggiore performance nel triennio )
54 Contagio dell economia reale Inoltre la disoccupazione, la cui dinamica è sempre in ritardo rispetto a quella della produzione (le imprese, prima di licenziare, riducono gli orari di lavoro e ricorrono agli ammortizzatori sociali), è destinata ad aumentare ancora in maniera sensibile; anche nel corso del Tassi di disoccupazione in alcuni paesi OCSE 20,0 18,0 16,0 14,0 12,0 10,0 8,0 6,0 4,0 France Germany Italy Japan Spain United Kingdom United States Euro area Total OECD
55 Gli interventi dei Governi e delle Banche Centrali
56 Gli interventi di Governi e Banche Centrali Ma in tutto questo marasma, cosa hanno fatto i Governi per migliorare la situazione? L intervento dei Governi si è concentrato anzitutto e soprattutto sull obiettivo di evitare che la crisi di liquidità portasse al fallimento delle banche e delle istituzioni finanziarie. L obiettivo primario è stato quindi quello di salvaguardare l esistenza del sistema finanziario stesso, condizione fondamentale per evitare il collasso dell intero sistema economico.
57 Gli interventi di Governi e Banche Centrali Con la crisi di liquidità in atto, i primi interventi a sostegno dei mercati finanziari sono stati effettuati dalle Banche Centrali con politiche di riduzione dei tassi d interesse, espansioni monetarie senza precedenti e facilitazioni per la concessione di credito T a s s o U S A Tasso U M E
58 Gli interventi di Governi e Banche Centrali Inoltre le politiche monetarie, al fine di mantenere la stabilità del sistema finanziario e di evitare la crisi di liquidità delle banche, si sono caratterizzate per espansioni e modalità operative senza precedenti nella storia del secondo dopoguerra.
59 Gli interventi di Governi e Banche Centrali La politica monetaria ha contribuito a stabilizzare il sistema finanziario e creditizio. Essa però non è sufficiente, e soprattutto non è in grado di stimolare la domanda di beni. Così, quando il livello della crisi si è aggravato nel settembre 2008, è stato necessario anche un forte intervento da parte dei Governi. Si è trattato di un intervento senza precedenti per l ammontare dei fondi stanziati e perché la dimensione globale della crisi ha richiesto un forte coordinamento tra i Governi.
60 La dimensione dell intervento dei Governi 625mld 500mld 770mld 360mld N.B. soldi stanziati e non necessariamente spesi 40mld
61 La dimensione dell intervento dei Governi Per dare un idea della portata di tale intervento a livello nazionale basta confrontare quanto i Governi inglese, americano ed italiano stanziano per il salvataggio del sistema finanziario e quanto in istruzione e sanità. GRAN BRETAGNA Piano Salvataggio Finanziario 625mld Spesa Pubblica per la Sanità 145mld Spesa Pubblica per l Istruzione 104mld Fonte Dati: OCSE e BBC
62 La dimensione dell intervento dei Governi USA Piano Salvataggio Finanziario 770mld Spesa Pubblica per la Sanità 818mld Spesa Pubblica per l Istruzione 674mld Fonte Dati: OCSE e BBC
63 La dimensione dell intervento dei governi Piano Salvataggio Finanziario 40mld ITALIA Spesa Pubblica per la Sanità 104mld Spesa Pubblica in Istruzione 67mld Fonte Dati: OCSE e Il Sole 24 Ore Il piano di salvataggio dell Italia è molto limitato rispetto a quello degli altri paesi perché le perdite nel nostro sistema finanziario sono state minori (e perché la situazione della nostra finanza pubblica è peggiore). Le nostre banche hanno cartolarizzato pochi mutui subprime e non hanno comprato tanti titoli legati ai mutui.
64 Ma in che modo questi soldi vengono spesi per aiutare le banche? 1) Una parte di tali fondi serve come garanzia per i prestiti tra banche e per i depositi dei cittadini e per i loro investimenti in obbligazioni bancarie 2) Un altra parte viene utilizzata per ricapitalizzare le banche
65 La politica fiscale più tradizionale Accanto ai fondi stanziati dai Governi per salvare il sistema finanziario, vi sono poi i fondi più tradizionalmente destinati a stimolare la domanda aggregata e a ridurre l impatto della recessione. Questi interventi sono riconducibili a 2 tipologie: 1) Stabilizzatori automatici (aumenti della spesa pubblica e riduzioni della tassazione automatici, come i contributi di disoccupazione e le imposte sul reddito e sui consumi) 2) Interventi discrezionali (quando i primi non bastano)
66 Le politiche di bilancio contro la crisi Le politiche fiscali anticicliche hanno portato ad un sensibile incremento di deficit e debiti pubblici, nonostante gli interventi discrezionali siano assai limitati
67 Le politiche di bilancio contro la crisi In effetti la maggior parte della dilatazione dei deficit pubblici è dovuta agli stabilizzatori automatici più che agli interventi discrezionali S ta ti U n iti - d e fic it p u b b lic o Pa c c h e tti f is c a li Componente ciclica del disavanzo Deficit 2007 Ita lia - d e fic it p u b b lic o Pacchetti fiscali Com ponente ciclica del disavanzo Deficit in % d e l Pil; e la b o r a z io n i s u d a ti Im f in % del Pil; elaborazioni su dati Im f
68 Le politiche di bilancio contro la crisi Le politiche fiscali anticicliche sono state tanto più consistenti quanto maggiore l impatto della recessione ed ampio lo spazio disponibile per manovre fiscali
69 Le politiche di bilancio contro la crisi In effetti gli spazi per politiche fiscali discrezionali sono limitati, soprattutto in Europa, a causa dell operare del Patto di Stabilità e, per alcuni paesi, come l Italia, dall elevato peso del debito pubblico Politiche fiscali discrezionali: una quantificazione dati in % del Pil C anada Cina F ra G er India Italia Giappone Regno Unito U sa Im f Feb 2009
70 Conclusione
71 Le politiche monetarie e fiscali intraprese sembrano aver stabilizzato il sistema finanziario e rallentato la decelerazione produttiva. Gli economisti più ottimisti ritengono che la svolta ciclica sia già avvenuta nell autunno 2009 e che nel 2010 si avvierà una certa ripresa, sia pur lenta e debole. La situazione attuale è comunque ancora molto rischiosa: nodi irrisolti della politica mondiale sono lo squilibrio commerciale USA-Asia, il ruolo del dollaro nel sistema monetario internazionale, la notevole espansione monetaria in atto ed il forte accumulo di debito pubblico. Se non si risolvono questi problemi e se non si attuerà una exit strategy ben congegnata, la ripresa del 2010 potrebbe risultare assai effimera.
La crisi del sistema. Dicembre 2008 www.quattrogatti.info
La crisi del sistema Dicembre 2008 www.quattrogatti.info Credevo avessimo solo comprato una casa! Stiamo vivendo la più grande crisi finanziaria dopo quella degli anni 30 La crisi finanziaria si sta trasformando
Dettaglie arrivano le prime perdite
e arrivano le prime perdite Con i prezzi delle case in ribasso, le banche che avevano concesso molti mutui subprime ora iniziano a registrare delle perdite sempre più grandi. Concessione del mutuo Pignoramento
DettagliProf. Carluccio Bianchi Università di Pavia (aggiornamento ed estensione di uno schema elaborato da alcuni dottorandi italiani alla L.S.E.
La crisi globale del 2007-2009: cause e conseguenze Prof. Carluccio Bianchi Università di Pavia (aggiornamento ed estensione di uno schema elaborato da alcuni dottorandi italiani alla L.S.E.) Stiamo ancora
DettagliLa crisi iniziata nel 2007
La crisi iniziata nel 2007 In questa lezione: Analizziamo lo scoppio della crisi finanziaria. Studiamo l effetto della crisi finanziaria sull economia reale. 300 L origine della Crisi Nell autunno del
DettagliCorso di. Economia Politica
Prof.ssa Blanchard, Maria Laura Macroeconomia Parisi, PhD; Una parisi@eco.unibs.it; prospettiva europea, DEM Università Il Mulino di 2011 Brescia Capitolo I. Un Viaggio intorno al mondo Corso di Economia
DettagliRisparmio Investimenti Sistema Finanziario
26 Risparmio Investimenti Sistema Finanziario Il Sistema Finanziario Il sistema finanziario è costituito dalle istituzioni che operano per far incontrare l offerta di denaro (risparmio) con la domanda
DettagliLA CASSETTA DEGLI ATTREZZI
Aggiornamento del 29 maggio 2015 I CONTENUTI IL SISTEMA ECONOMICO LA FINANZA PUBBLICA LA SANITA IL SISTEMA ECONOMICO LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI IL PIL PIL: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE
DettagliIl sistema monetario
Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti
DettagliDOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette)
In una ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla e a una delle due domande a risposta aperta, e risolvere l esercizio. DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione
DettagliUNA BOLLA SPECULATIVA SUI TITOLI DI STATO?
478 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com UNA BOLLA SPECULATIVA SUI TITOLI DI STATO? 24 giugno 2013 a cura di Renato Brunetta INDICE 2 Una bolla pronta a scoppiare? Le parole di un esperto
DettagliGestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,
DettagliECONOMIC OUTLOOK 2013 OCSE: LA CRISI ITALIANA CONTINUA
423 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com ECONOMIC OUTLOOK 2013 OCSE: LA CRISI ITALIANA CONTINUA 30 maggio 2013 a cura di Renato Brunetta INDICE 2 Le previsioni sull economia Alcuni grafici
DettagliUD 7.2. Risparmio, investimento e sistema finanziario
UD 7.2. Risparmio, investimento e sistema finanziario Inquadramento generale In questa unità didattica analizzeremo come i risparmi delle famiglie affluiscono alle imprese per trasformarsi in investimenti.
DettagliMercati finanziari e valore degli investimenti
7 Mercati finanziari e valore degli investimenti Problemi teorici. Nei mercati finanziari vengono vendute e acquistate attività. Attraverso tali mercati i cambiamenti nella politica del governo e le altre
DettagliDipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici. Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Corso di Macroeconomia 2014
Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici Università degli Studi di Bari Aldo Moro Corso di Macroeconomia 2014 1. Assumete che = 10% e = 1. Usando la definizione di inflazione attesa
DettagliCome funziona il Patto di
Come funziona il Patto di Stabilità per i Comuni SOMMARIO 1. Il Patto di Stabilità esterno (Italia Vs Europa) 2. Il Patto di Stabilità interno (Stato Vs Autonomie Locali) 2.1. Come si calcola il saldo
DettagliRisparmio, investimenti e sistema finanziario
Risparmio, investimenti e sistema finanziario Una relazione fondamentale per la crescita economica è quella tra risparmio e investimenti. In un economia di mercato occorre individuare meccanismi capaci
DettagliIl mercato del lavoro in Italia: problemi e proposte di riforma
Febbraio 2012 Il mercato del lavoro in Italia: problemi e proposte di riforma PARTE 1: RIFORME DI IERI E PROBLEMI DI OGGI di Stefano Caria e Paolo Lucchino In questi giorni si parla molto di riforma del
DettagliModulo 8. Moneta e prezzi nel lungo periodo. UD 8.1. Il sistema monetario
Modulo 8. Moneta e prezzi nel lungo periodo Questo modulo si occupa dei problemi della moneta e dei prezzi nel lungo periodo. Prenderemo in esame gli aspetti istituzionali che regolano il controllo del
DettagliMutui inaccessibili, tassazione alle stelle, mercato dell affitto proibitivo, boom di sfratti e nessun piano di edilizia sociale.
SCHEDA STAMPA DATI Mutui inaccessibili, tassazione alle stelle, mercato dell affitto proibitivo, boom di sfratti e nessun piano di edilizia sociale. È STATO MESSO A DURA PROVA IL BENE PIÙ AMATO DAGLI ITALIANI
DettagliLa crisi dei debiti sovrani in Europa
La crisi dei debiti sovrani in Europa Prof. Carluccio Bianchi Università di Pavia Una crisi che viene da lontano La crisi attuale è la conseguenza diretta dei provvedimenti di politica economica presi
DettagliLezione 14. Risparmio e investimento. Leonardo Bargigli
Lezione 14. Risparmio e investimento Leonardo Bargigli Risparmio e investimento nella contabilità nazionale Ripartiamo dalla definizione di PIL in termini di spesa finale Y = C + I + G + NX Consideriamo
DettagliRAPPORTO CER Aggiornamenti
RAPPORTO CER Aggiornamenti 14 gennaio 2015 In attesa della crescita I più recenti dati sul sistema bancario 1 confermano il lento miglioramento in atto nel settore creditizio. La variazione annua degli
DettagliLa notizia presentata come sintesi dello studio è stata che gli italiani risparmiano di
1 di 5 11/09/2011 14:52 LA RICCHEZZA DELLE FAMIGLIE ITALIANE A cura di Roberto Praderi. Come nelle elaborazioni precedenti ci siamo basati su documenti ufficiali, in questa facciamo riferimento allo 2
DettagliA N A L I S I D E L L A D O M A N D A T U R I S T I C A N E G L I E S E R C I Z I A L B E R G H I E R I D I R O M A E P R O V I N C I A
A N A L I S I D E L L A D O M A N D A T U R I S T I C A N E G L I E S E R C I Z I A L B E R G H I E R I D I R O M A E P R O V I N C I A Ma g g i o 2 0 0 3 di G i u s e p p e A i e l l o 1. L andamento
DettagliIL RAPPORTO ISTAT 2014. UN ITALIA ALLO STREMO
869 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com IL RAPPORTO ISTAT 2014. UN ITALIA ALLO STREMO 29 maggio 2014 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE SUMMARY 2 Lo scorso 28 maggio l Istat ha rilasciato
DettagliLa diffusione della crisi e il credit crunch in Italia. Francesco Daveri
La diffusione della crisi e il credit crunch in Italia Francesco Daveri 1 Le componenti del Pil nel 2008-09 (primo tempo della crisi).. (1) G ha svolto funzione anticiclica; (2) C diminuiti meno del Pil;
DettagliLa situazione dell investitore è chiaramente scomoda e occorre muoversi su due fronti:
Analisti e strategisti di mercato amano interpretare le dinamiche dei mercati azionari in termini di fasi orso, fasi toro, cercando una chiave interpretativa dei mercati, a dimostrazione che i prezzi non
DettagliLA QUESTIONE INFRASTRUTTURALE E L ANDAMENTO DELLA SPESA PUBBLICA
Direzione Affari Economici e Centro Studi LA QUESTIONE INFRASTRUTTURALE E L ANDAMENTO DELLA SPESA PUBBLICA Il ritardo infrastrutturale italiano è il frutto di scelte di politica economica che da anni continuano
DettagliEpoca k Rata Rk Capitale Ck interessi Ik residuo Dk Ek 0 S 0 1 C1 Ik=i*S Dk=S-C1. n 0 S
L AMMORTAMENTO Gli ammortamenti sono un altra apllicazione delle rendite. Il prestito è un operazione finanziaria caratterizzata da un flusso di cassa positivo (mi prendo i soldi in prestito) seguito da
DettagliEquazione quantitativa della moneta
Moneta e inflazione Equazione quantitativa della moneta Gli individui detengono moneta allo scopo di acquistare beni e servizi QUINDI la quantità di moneta è strettamente correlata alla quantità che viene
DettagliIntroduzione alla macroeconomia
Corso di Economia italiana AA 2013-2014 Prima parte Introduzione alla macroeconomia Prof. Silvia Nenci silvia.nenci@uniroma3.it Cosa cerca di spiegare la macroeconomia Mentre la microeconomia ci mostra
DettagliCorso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti
Facoltà di Scienze Politiche Università di Bari Corso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti Modulo 15 La bilancia dei pagamenti e il mercato valutario Hill, cap. 10 (prima parte) La bilancia
DettagliErnesto Screpanti LA GRANDE CRISI E LA GLOBALIZZAZIONE
Ernesto Screpanti LA GRANDE CRISI E LA GLOBALIZZAZIONE Una crisi da deflazione del debito la cui gravità è determinata dall enorme accumulo di debito negli USA: privato, pubblico, estero Il debito si è
DettagliEsercitazione relativa al cap. 10 INVESTIMENTI
Esercitazione relativa al cap. 10 INVESTIMENTI GLI INVESTIMENTI FINANZIARI SONO ACQUISTI DI ATTIVITA FINANZIARIE EFFETTUATE NELL ASPETTATIVA DI RICEVERNE UN RENDIMENTO. I PIU IMPORTANTI SONO: - I DEPOSITI
DettagliLezione 1. Il ruolo dei mercati finanziari internazionali nell attuale scenario di riferimento Milena Viassone
Lezione 1. Il ruolo dei mercati finanziari internazionali nell attuale scenario di riferimento Milena Viassone Agenda 1. Introduzione 2. Lo scenario di riferimento 3. L impresa di fronte ai mutamenti ambientali
DettagliMERCATO IMMOBILIARE: CRISI FINANZIARIA?
MERCATO IMMOBILIARE: CRISI FINANZIARIA? MILANO, 24 Giugno 2008 La crisi Immobiliare in Europa - Lorenzo Greppi CRISI IMMOBILIARE E PARAMETRI DI RISCHIO La crisi internazionale ha avuto pesanti riflessi
Dettaglii dossier LEZIONI AMERICANE PER MONTI www.freefoundation.com 2 aprile 2012 a cura di Renato Brunetta
52 i dossier www.freefoundation.com LEZIONI AMERICANE PER MONTI 2 aprile 2012 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE SUMMARY 2 Il presidente della Federal Reserve, la banca centrale americana, Ben Bernanke
DettagliNascita, caratteristiche ed evoluzione dei sistemi di welfare. Prof. Carlo Borzaga
Nascita, caratteristiche ed evoluzione dei sistemi di welfare Prof. Carlo Borzaga Sommario! alcune definizioni! perché servono politiche di welfare! i principali ambiti di intervento e i modelli di welfare!
DettagliLa crisi finanziaria del 2007-2010
La crisi finanziaria del 2007-2010 1 La cronologia Agosto 2007-Agosto 2008: il preludio alla crisi 31 luglio 2007: Bearn Sterns liquida due hedge funds (fondi speculativi) che investono in attività finanziarie
DettagliMercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu
Mercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu Milano, 14 aprile 2011 La crisi finanziaria e i suoi riflessi sull economia reale La crisi internazionale Riflessi sull economia Italiana 2008
DettagliIl sistema monetario
Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti
DettagliMD 9. La macroeconomia delle economie aperte. UD 9.1. Macroeconomia delle economie aperte
MD 9. La macroeconomia delle economie aperte In questo modulo, costituito da due Unità, ci occuperemo di analizzare il funzionamento delle economie aperte, ossia degli scambi a livello internazionale.
DettagliIL CAPITALE. 1) Domanda di capitale 2) Offerta di capitale
IL CAPITALE 1) Domanda di capitale 2) Offerta di capitale CAPITALE FINANZIARIO E CAPITALE REALE Col termine capitale i si può riferire a due concetti differenti Il capitale finanziario è costituito dalla
DettagliABN Valuta Plus su Peso Messicano
ABN Valuta Plus su Peso Messicano La scelta di diversificare gli investimenti in valute estere è dettata spesso dalla effettiva imprevedibilità nei tassi di cambio. Questa considerazione fa sì che il beneficio
DettagliConti deposito e altre forme di investimento: a quanto ammonta il rendimento e qual è la forma di risparmio più redditizia?
Conti deposito e altre forme di investimento: a quanto ammonta il rendimento e qual è la forma di Indice: Indice p. 1 Introduzione p. 2 p. 2 p. 5 p. 6 Single di 30 anni: investimento di 10mila euro p.
DettagliRisparmio e Investimento
Risparmio e Investimento Risparmiando un paese ha a disposizione più risorse da utilizzare per investire in beni capitali I beni capitali a loro volta fanno aumentare la produttività La produttività incide
DettagliLa congiuntura. internazionale
La congiuntura internazionale N. 2 LUGLIO 2015 Il momento del commercio mondiale segna un miglioramento ad aprile 2015, ma i volumi delle importazioni e delle esportazioni sembrano muoversi in direzioni
DettagliRISPARMIO, INVESTIMENTO E SISTEMA FINANZIARIO
Università degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2009/2010 RISPARMIO, INVESTIMENTO E SISTEMA FINANZIARIO Fabio CLEMENTI E-mail: fabio.clementi@univpm.it
DettagliI MERCATI DEI BENI E I MERCATI FINANZIARI IN ECONOMIA APERTA
I MERCATI DEI BENI E I MERCATI FINANZIARI IN ECONOMIA APERTA 1 I MERCATI DEI BENI IN ECONOMIA APERTA Il concetto di Economia aperta si applica ai mercati dei beni: l opportunità per i consumatori e le
DettagliIl modello generale di commercio internazionale
Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e
DettagliI Finanziamenti nel Settore del Fotovoltaico Dr. Francesco Colafemmina S.a.f.e. s.r.l.
I Finanziamenti nel Settore del Fotovoltaico Dr. Francesco Colafemmina S.a.f.e. s.r.l. 1 Finanziare il Fotovoltaico In Italia certamente non manca la disponibilità di strumenti finanziari in grado di garantire
DettagliMoneta e Tasso di cambio
Moneta e Tasso di cambio Come si forma il tasso di cambio? Determinanti del tasso di cambio nel breve periodo Determinanti del tasso di cambio nel lungo periodo Che cos è la moneta? Il controllo dell offerta
Dettaglistudi e analisi finanziarie La Duration
La Duration Cerchiamo di capire perchè le obbligazioni a tasso fisso possono oscillare di prezzo e, quindi, anche il valore di un fondo di investimento obbligazionario possa diminuire. Spesso si crede
DettagliI mercati finanziari. Obiettivi: cosa determina il tasso di interesse come la Banca centrale influenza i tassi di interesse
I mercati finanziari Obiettivi: cosa determina il tasso di interesse come la Banca centrale influenza i tassi di interesse Le attività finanziarie Due attività: Moneta non frutta interessi serve per le
DettagliIl disagio economico delle famiglie
delle famiglie Cristina Freguja Dirigente Servizio Condizioni economiche delle famiglie Cagliari, 17 settembre 2010 Gli indicatori di deprivazione materiale L indagine reddito e condizioni di vita EU-SILC
DettagliIntervento di Mario Nava 1 alla Conferenza Le banche nell economia reale: ripensare ruoli, responsabilità, regole
Intervento di Mario Nava 1 alla Conferenza Le banche nell economia reale: ripensare ruoli, responsabilità, regole Milano 7 ottobre 2013 Nel mio breve intervento per lanciare il dibattito vorrei dare essenzialmente
DettagliLa crisi dei debiti sovrani in Europa
La crisi dei debiti sovrani in Europa Prof. Andrea Fumagalli Università di Pavia utilizzando i dati elaborati dal Prof. Carluccio Bianchi, Università di Pavia Una crisi che viene da lontano La crisi attuale
DettagliCapitolo 26. Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S.
Capitolo 26 Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale In questa lezione Banca centrale Europea (BCE) e tassi di interesse: M D e sue determinanti; M S ed equilibrio del mercato monetario;
DettagliIl mercato dei beni. Prof. Sartirana
Il mercato dei beni Prof. Sartirana Gli scambi di beni economici avvengono tra soggetti che vengono definiti: soggetti economici I soggetti economici sono 4 ed ognuno di essi ha necessità diverse. I soggetti
DettagliPOLITICHE PER LA BILANCIA DEI PAGAMENTI
capitolo 15-1 POLITICHE PER LA BILANCIA DEI PAGAMENTI OBIETTIVO: EQUILIBRIO (ANCHE SE NEL LUNGO PERIODO) DISAVANZI: IMPLICANO PERDITE DI RISERVE VALUTARIE AVANZI: DANNEGGIANO ALTRI PAESI E CONDUCONO A
DettagliBANQUE PRIVÉE EDMOND DE ROTHSCHILD EUROPE
BANQUE PRIVÉE EDMOND DE ROTHSCHILD EUROPE Crisi dell Euro: il rischio bancario Giorgio Solcia Vicenza, 25 giugno 2012 Credenze incrollabili...crollate Gli immobili sono un investimento sicuro che non farà
Dettaglioperatori finanziari in piazza Godiasco Salice Terme 14-15-16 settembre 2012
1 operatori finanziari in piazza Godiasco Salice Terme 14-15-16 settembre 2012 Interventi sul tema: Le origini della crisi La bolla dei sub-prime e il fallimento di Lehman Brothers La globalizzazione dei
DettagliCORSO DI MACROECONOMIA
CORSO DI MACROECONOMIA Prof. Giuseppe Travaglini Dott.ssa Elisa Lenti Anno accademico 2014-20152015 TEMI DI RIFLESSIONE MACROECONOMICA L Offerta: Il Pil, la Spesa Aggregata, la struttura produttiva delle
DettagliCapitolo 3. Tassi di cambio e mercati valutari: un approccio di portafoglio. preparato da Thomas Bishop (adattamento italiano di Elisa Borghi)
Capitolo 3 Tassi di cambio e mercati valutari: un approccio di portafoglio preparato da Thomas Bishop (adattamento italiano di Elisa Borghi) Anteprima Principi di base sui tassi di cambio Tassi di cambio
DettagliSEGRETO N.2 Come usare l'effetto leva per ritorni del 100%
SEGRETO N.2 Come usare l'effetto leva per ritorni del 100% Risparmiare in acquisto è sicuramente una regola fondamentale da rispettare in tutti i casi e ci consente di ottenere un ritorno del 22,1% all
DettagliOsservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche
Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale
DettagliRAPPORTO CER Aggiornamenti
RAPPORTO CER Aggiornamenti 8 Febbraio 2013 Ancora senza credito ANCORA SENZA CREDITO I primi segnali di inversione del ciclo economico non trovano ancora conferma nei dati del credito. Il 2012 si è infatti
DettagliCapitolo 21. Risparmio e formazione di capitale. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S. Bernanke
Capitolo 21 Risparmio e formazione di capitale In questa lezione Risparmio individuale: risparmio e ricchezza moventi del risparmio (tasso di interesse, ciclo di vita, precauzionale, profili consumo) Risparmio
DettagliEconomia Aperta. In questa lezione: Analizziamo i mercati dei beni e servizi in economia aperta. Analizziamo i mercati finanziari in economia aperta
Economia Aperta In questa lezione: Analizziamo i mercati dei beni e servizi in economia aperta Analizziamo i mercati finanziari in economia aperta 158 Economia aperta applicata ai mercati dei beni mercati
DettagliLa congiuntura. internazionale
La congiuntura internazionale N. 1 GIUGNO 2015 Il primo trimestre del 2015 ha portato con sé alcuni cambiamenti nelle dinamiche di crescita delle maggiori economie: alla moderata ripresa nell Area euro
DettagliCoordinamento Centro Studi Ance Salerno - Area Informatica
Centro Studi Il Report L ANALISI DELLE DINAMICHE DELL EROGAZIONE DEL CREDITO CONFERMA IL TREND IN RIPRESA DELL IMMOBILIARE ANCE SALERNO: CAMPANIA LEADER NELLA RIPARTENZA DEI MUTUI I prestiti concessi alle
DettagliEconomia Aperta. In questa lezione: Analizziamo i mercati dei beni e servizi in economia aperta. Analizziamo i mercati finanziari in economia aperta
Economia Aperta In questa lezione: Analizziamo i mercati dei beni e servizi in economia aperta Analizziamo i mercati finanziari in economia aperta 167 Economia aperta applicata ai mercati dei beni mercati
DettagliEsame preliminare delle decisioni di finanziamento
PROGRAMMA 1) Nozioni di base di finanza aziendale - Valore: Valore attuale Valutazione delle obbligazioni e delle azioni, Valore attuale netto ed altri criteri di scelta degli investimenti Esame preliminare
DettagliSlides per il corso di ECONOMIA DEI MERCATI FINANZIARI
Slides per il corso di ECONOMIA DEI MERCATI FINANZIARI Nicola Meccheri (meccheri@ec.unipi.it) Facoltà di Economia Università di Pisa A.A. 2011/2012 ECONOMIA DEI MERCATI FINANZIARI: ASPETTI INTRODUTTIVI
DettagliOBBLIGAZIONI SUBORDINATE: COSA SONO E PERCHÉ SONO RISCHIOSE
1 OBBLIGAZIONI SUBORDINATE: COSA SONO E PERCHÉ SONO RISCHIOSE I bond subordinati sono una speciale categoria di obbligazioni il cui rimborso nel caso di problemi finanziari per l emittente - avviene successivamente
DettagliIL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE.
IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE. Lezione 5 Castellanza, 17 Ottobre 2007 2 Summary Il costo del capitale La relazione rischio/rendimento
DettagliRelazione Semestrale al 30.06.2012. Fondo Federico Re
Relazione Semestrale al 30.06.2012 Fondo Federico Re Gesti-Re SGR S.p.A. Sede Legale: Via Turati 9, 20121 Milano Tel 02.620808 Telefax 02.874984 Capitale Sociale Euro 1.500.000 i.v. Codice Fiscale, Partita
DettagliIL CONTESTO Dove Siamo
IL CONTESTO Dove Siamo INFLAZIONE MEDIA IN ITALIA NEGLI ULTIMI 60 ANNI Inflazione ai minimi storici oggi non è più un problema. Tassi reali a: breve termine (1-3 anni) vicini allo 0 tassi reali a medio
DettagliROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA. Ricerca a cura di Confcommercio Format
ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA Ricerca a cura di Confcommercio Format Milano 22 maggio 2009 Il 73,7% delle imprese avverte un peggioramento della situazione economica
DettagliALTRO CHE SALVA ITALIA!
79 i dossier www.freefoundation.com ALTRO CHE SALVA ITALIA! Panorama, 18 ottobre 2012 18 ottobre 2012 a cura di Renato Brunetta 2 All inizio del disastro è stato l anticipo del pareggio di bilancio al
DettagliLe funzioni della banca. Lezione 1 1
Le funzioni della banca Lezione 1 1 Le principali funzioni svolte dalle banche sono: Funzione monetaria; Funzione creditizia; Funzione di mobilizzazione del risparmio; Funzione di trasmissione degli impulsi
DettagliIL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL PRODOTTO
IL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL PRODOTTO Nel 2015 raddoppia la scelta per il tasso fisso, il variabile perde appeal PREMESSA I segnali di ripartenza sul mercato del
DettagliRAPPORTO CER Aggiornamenti
RAPPORTO CER Aggiornamenti 14 dicembre 2015 Credito alle imprese in stallo I dati di ottobre 2015 del sistema bancario italiano 1 confermano la ripresa del settore creditizio, con l unica nota stonata
DettagliValore attuale, obiettivi dell impresa e corporate governance. dott. Matteo Rossi
Valore attuale, obiettivi dell impresa e corporate governance dott. Matteo Rossi Prospetto F/I Happy Finance Conto Economico 2008 2009 Reddito Netto 350-500 Ammortamenti 800 800 Accantonamenti 2000 300
DettagliDati significativi di gestione
182 183 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto Economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza
DettagliFABBISOGNO DI FINANZIAMENTO
FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO Fonti interne: autofinanziamento Fonti esterne: capitale proprio e capitale di debito Capitale proprio: deriva dai conferimenti dei soci dell azienda e prende il nome, in contabilità,
DettagliCapitolo Terzo Valore attuale e costo opportunità del capitale
Capitolo Terzo Valore attuale e costo opportunità del capitale 1. IL VALORE ATTUALE La logica di investimento aziendale è assolutamente identica a quella adottata per gli strumenti finanziari. Per poter
DettagliLE SETTE REGOLE D ORO DELL INVESTIMENTO
LE SETTE REGOLE D ORO DELL INVESTIMENTO Investire sul lungo termine Un investitore che accantona risparmi sul lungo termine in previsione di eventuali periodi di difficoltà economiche ha più probabilità
DettagliLa quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale. Bologna 31 marzo 2015
1 La quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale Bologna 1 marzo 2015 2 L'AIM Italia (Alternative Investment Market) è il mercato di Borsa Italiana dedicato alle piccole
DettagliLe ipotesi del modello
Modello IS-LM Le ipotesi del modello I prezzi sono dati gli aggiustamenti passano attraverso variazioni delle quantità prodotte e del tasso di interesse L investimento non è più esogeno (come nel modello
Dettagli(LA RESPONSABILITÀ DELLA VERSIONE ITALIANA DEGLI ARTICOLI PUBBLICATI NEL BLOG DEL PROFESSOR NAVARRO È DEL UNA DELLE MILLE RAGIONI PER INDIGNARSI
(LA RESPONSABILITÀ DELLA VERSIONE ITALIANA DEGLI ARTICOLI PUBBLICATI NEL BLOG DEL PROFESSOR NAVARRO È DEL TRADUTTORE, MICHELE ORINI) UNA DELLE MILLE RAGIONI PER INDIGNARSI Vicenç Navarro 13/01/2014 Se
DettagliTemi speciali di bilancio
Università degli Studi di Parma Temi speciali di bilancio Il rendiconto finanziario L analisi per flussi -Nuovi elementi per la valutazione dell assetto economico globale -Migliore interpretazione indici
DettagliEvoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane
Evoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane Paolo Di Benedetto Responsabile Dipartimento Valutazione Investimenti e Finanziamenti 21
DettagliRiflessioni su Northern Rock: la corsa agli sportelli che annunciò la crisi finanziaria globale
Riflessioni su Northern Rock: la corsa agli sportelli che annunciò la crisi finanziaria globale HYUN SONG SHIN Chiara De Napoli Cinzia Ilardi Giovanni Soardo Introduzione 1866 => Overend Gurney - l assicurazione
DettagliECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2011
ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2011 1. QUADRO MACROECONOMICO INTERNAZIONALE Negli ultimi mesi del 2011 si è verificato un peggioramento delle prospettive di crescita nelle principali economie
DettagliANALISI PER FLUSSI. Dott. Fabio CIGNA
ANALISI PER FLUSSI Dott. Fabio CIGNA IL CONCETTO DI EQUILIBRIO GENERALE E DI ANALISI FINANZIARIA 2 ANALISI PER FLUSSI IL CONCETTO DI EQUILIBRIO GENERALE E DI ANALISI FINANZIARIA L azienda deve operare
DettagliVARIABILI MACROECONOMICHE Graf. 2.1 La provincia di Modena è notoriamente caratterizzata da una buona economia. Ciò è confermato anche dall andamento del reddito procapite elaborato dall Istituto Tagliacarne
DettagliRisparmio, investimenti e sistema finanziario
Risparmio, investimenti e sistema finanziario Testo di studio raccomandato: Mankiw, Principi di Economia, 3 ed., 2004, Zanichelli Capitolo 26 Il sistema finanziario Il sistema finanziario fa in modo che
Dettagli