INTERVENTO PROGETTUALE: SULLA VIA DI ALTANUM

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1 STRUTTURA UNICA PER LA GESTIONE ASSOCIATA DEL SERVIZIO POLITICHE COMUNITARIE E PROGRAMMI DI SVILUPPO DEI COMUNI DI CINQUEFRONDI MELICUCCO POLISTENA SAN GIORGIO MORGETO Provincia di Reggio Calabria Regione Calabria Assessorato Urbanistica e Governo del Territorio Progetti integrati per la riqualificazione, recupero e valorizzazione dei Centri Storici della Calabria Bando per l attuazione degli interventi di cui a: Delibera CIPE 35/2005 APQ Riserva Aree Urbane e Delibera CIPE 3/2006 APQ Emergenze Urbane e Territoriali PROGETTO INTEGRATO DI RECUPERO E VALORIZZAZIONE DEI CENTRI STORICI, OVVERO DEL SISTEMA DEGLI SPAZI URBANI CENTRALI DEI COMUNI DI CINQUEFRONDI, MELICUCCO, POLISTENA E SAN GIORGIO MORGETO (RC), PER LA PROMOZIONE E LA VALORIZZAZIONE DELL ARMATURA STORICO-CULTURALE DEL TERRITORIO. RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA INTERVENTO PROGETTUALE: SULLA VIA DI ALTANUM Realizzazione di un itinerario (percorso) integrato di tipo storico-culturale e naturalistico (stradale, ciclabile, pedonale, equestre, o di trekking) mediante la sistemazione e la riqualificazione della rete viaria secondaria, di collegamento dei quattro centri storici, ovvero di alcuni antichi percorsi Comune Capofila: Polistena (RC) Il Sindaco: Prof. Giovanni Laruffa Referente Unico della Proposta - dr. Vincenzo Comandè Coordinatore Tecnico-Scientifico dr. urb. Grazia Gioè Responsabile Ripartizione Servizi Tecnici arch. Luigi Cannatà Polistena RC - Luglio 2008

2 - PREMESSA Nella sua accezione più classica e sintetica, il viaggio è il trasferimento da un luogo ad un altro e per estensione implica effettuare un percorso. Anche il termine turismo deriva dalla parola tour, che in inglese significa giro, ed in senso stretto indica il viaggio che un individuo compie, specie a scopo ricreativo, spostandosi lungo un determinato itinerario per visitare luoghi diversi. Un itinerario, ovvero un percorso storico-culturale, come qui proposto è, quindi, un elemento centrale e strategico nello sviluppo socio-economico di un territorio, specie nell ambito della pianificazione e valorizzazione territoriale a fini turistici, ovvero uno strumento nei processi di: territorializzazione-deterritorializzazione-riterritorializzazione. La progettazione di un itinerario è un operazione complessa per la quale è necessario un approccio sistematico. Gli elementi contenuti in tale progetto, sono, pertanto, utili sia alla preparazione di un itinerario e/o percorso in realtà già esistenti, che alla pianificazione di nuovi progetti strutturali. Nell esperienza quotidiana, la progettazione di un itinerario include una serie di elementi certi ed altri solo probabili, elementi spaziali, temporali ed economicogestionali, nonché elementi caratterizzati da forte soggettività. Pianificare un itinerario risulta così un processo decisionale complesso che si può basare su strumenti applicativi utilizzabili in modo integrato. Tradizionalmente, i dati di settore, le statistiche, gli indicatori e le carte geografiche tematiche forniscono gli elementi di base per l analisi preliminare del territorio, così com è avvenuto per il presente Intervento Progettuale. La consapevolezza dell importanza dell ARMATURA STORICO-CULTURALE per lo sviluppo economico, specie di tipo turistico, richiede l elaborazione di sempre nuove strategie, atte a puntare sulla qualità dell offerta dei luoghi, cui con il presente Progetto, si accompagna l esigenza di valorizzare il patrimonio storico-culturale dei territori interessati nella sua più ampia accezione. Per rispondere alle richieste di tutti coloro che, nella qualità di portatori di esigenze, sempre più complesse, occorre un accresciuta attenzione a ciò che un territorio può offrire, oltre che un modo innovativo di leggerlo e di interpretarlo ai fini di una sua più efficace proposizione in termini comunicativi.

3 Il progetto in esame è teso a strutturare il territorio dei quattro Comuni interessati, come una sistema capace di attivare e consolidare, ad esempio molti segmenti dei flussi turistici, proponendo un offerta allargata, unica nel suo genere per caratteristiche e ricchezza. Ci si propone dunque la realizzazione di un percorso/itinerario storico-culturale, unitario, in grado di presentarsi e competere con l'offerta di altri territori, limitrofi e non, culture e servizi forte ed articolata. Un offerta in grado di esaltare, in una logica di sistema, le differenze, le tradizioni ed i diversi contesti storico-ambientali, ma in grado anche di promuovere una rete organizzata secondo criteri e standard qualitativi condivisi. - L INDIVIDUAZIONE DELL ITINERARIO Nella norma, identificare un itinerario o un percorso, è sostanzialmente un problema di ottimizzazione ed, in generale, si tratta di trovare il percorso migliore dato un certo obiettivo ed eventualmente dei vincoli. Le teorie ed i metodi per identificare l itinerario ottimale sono molte e sono tuttora campo di ricerca, visto le crescenti esigenze gestionali e le nuove potenzialità applicative fornite dallo sviluppo tecnologico. E un campo scientifico fortemente interdisciplinare, affrontato da ingegneri, urbanisti, architetti, matematici, economisti, strateghi militari, geografi, logisti, eccetera. Il problema della progettazione di un itinerario, storico-culturale, come in questo caso, può comunque essere ricondotto a due fasi: - una, di base, è caratterizzata da elementi quantitativi, ad esempio, gli itinerari possibili più brevi data un origine ed una destinazione. In questo modo si elimineranno tutte le soluzioni impossibili, schematizzare quelle ammissibili in un set di possibili alternative, scenari, ipotesi di percorso che soddisfano criteri di efficienza, dati i vincoli e gli obiettivi che ci si è posti. - La seconda fase, nella definizione di un itinerario, è invece riconducibile ad elementi non facilmente quantizzabili, ad esempio si dovrà cercare tra gli itinerari o scenari selezionati nella fase precedente, quelli che più soddisfano le aspettative in esso riposte. E molto evidente che in questa seconda fase, l ottimizzazione è effettuata basandosi principalmente sul giudizio soggettivo. Nel caso del nostro ITINERARIO STORICO-CULTURALE, il famoso modello di Mariot, che indica che tra il luogo di origine e la destinazione finale vi possono essere ben tre

4 itinerari differenti: l andata, il ritorno e l itinerario ricreativo, è stato alquanto utile per la sua preliminare individuazione, oggetto dell Intervento Progettuale. Il modello afferma, difatti, che l andata ed il ritorno possono essere anche sullo stesso percorso, che pertanto, consiste, essenzialmente, in un itinerario diretto tra due luoghi, come nel nostro caso. Le basi storiche sulle quali si è inteso fondare l itinerario/percorso proposto, riguardano difatti la ricostruzione ideale dell antico itinerario locrese che da Locri conduceva a Medma, attraverso i territori di San Giorgio Morgeto, Polistena, Cinquefrondi e Melicucco, sulla via di Altanum, così come si scelto di denominare l itinerario complessivo, ovvero l antica e fortificata città bruzia che rasa al suolo da Totila (Re degli Ostrogoti e Re d Italia dal 541 al 552), era appunto la stazione obbligatoria sul tragitto degli antichi Locresi verso le loro colonie sul Tirreno, quali appunto Medma ed Hypponion. I resti di Altanum, e il loro sito archeologico, si trovano oggi nel territorio comunale di San Giorgio Morgeto, che già in epoca greca rappresentava la prima stazione che i Locresi incontravano durante il loro intenso e permanente transito commerciale verso Medma, in quel territorio, che allora come oggi, è tutt attorno alle fiumare. I corsi d acqua hanno difatti sempre interessato le popolazioni della Magna Grecia, dall età arcaica alla romanizzazione, utilizzati sì come percorsi da seguire per la circolazione di uomini e di merci, sono però sempre stati anche il centro del loro antichissimo e sacro culto delle acque. Nella tradizione greca, infatti, era ritenuto essenziale scegliere il sito in cui far nascere una città sulla base delle caratteristiche delle fonti presenti. Ne abbiamo conferma nel trattato Arie, acque e luoghi, di Ippocrate, il grande medico di Coo, il quale, tra gli elementi che stimava fondamentali per il buon sviluppo di una città, considerava di primaria importanza la qualità dell acqua. Era nota la differenza tra acque buone ed acque malefiche tra queste ultime peggiori erano ritenute le acque derivanti dallo scioglimento di nevi e di ghiaccio - da cui ci si doveva guardare, perché causa di pericolose malattie. Di fatto, nelle tradizioni di fondazione viene spesso indicato, come elemento qualificante del luogo da scegliere, il nome di fonti che talvolta diventano eponime. È il caso, ad esempio, delle fonti Hyele, Medma e Thouria, da cui derivarono il loro nome rispettivamente le città di Elea, la subcolonia locrese e la polis voluta da Pericle (Strabo VI, 1, 1, c. 252; VI, 1, 5, c 256; VI, 1, 13).

5 Gli idronomi, cioè i nomi di molti dei corsi d acqua interessanti i territori dei Comuni di Cinquefrondi, Melicucco, Polistena e San Giorgio Morgeto, nel gergo dialettale polistenese sono conosciuti come χimmari, risalendo così all epoca greca. Nei pressi di Polistena, toponimo di chiara origine greca, scorrono i torrenti Jerapotamo, Jerulli ed il Vacale. Jerapotamo che si vuole per fiume sacro e Jerulli per piccolo santuario forse per la presenza di qualche antico santuario nei suoi pressi, riflettono la sacralità ed il carattere di divinità protettrice per le popolazioni indigene che, proprio a questi χimmari o fiumare, dovevano la vita ed i cui stanziamenti sono attestati da vari ritrovamenti archeologici giustificabili per la posizione istmica tra Locri e Medma, antiche città della Magna Grecia. Il Carbone Grio, nei I terremoti di Calabria e di Sicilia - Ricerche e studi. Napoli, 1884, p. 79; idem, in I demi di Rhegion, in Rivista Storica Calabrese, annate , descriveva così la geografia di quei luoghi: Dove la pianura è spezzata dalle antichissime valli del Vacale e del Jerapotamo, la scena cambia di aspetto. La sponda sinistra del Vacale di formazione quaternaria, e subordinata a potenti brecce di vecchia alluvione è oggi abbandonata: talchè la primitiva linea d impluvio di quel torrente è ora una plaga depressa, fertilizzata dalle colmate, coltivata ad agrumeti, e ricca di mulini e di tappeti in direzione di Polistena (particolare riferimento a tutta la sponda sinistra del Vacale che il Carbone Grio identifica con la contrada dei χodi e che vuole derivata dal greco χωрοι i campi ). E, ancora, osservando la carta dell I.G.M., nel territorio bagnato dal fiume Vacale, rimangono le denominazioni delle varie macchine olearie di: Bombino, Fonti, Correale, Riceputo, Cavatore, Sofrè, Oliva, Amendolea, Lidonnici, Belnava, oltre ai mulini della Principessa di Gerace eccetera. Il Barrio, scrivendo alla fine del XVI sec., a proposito di Polistena, tra l altro, così riferisce: Vi scorre il fiume Cherapotamo, copioso di trote e anguille, e nei pressi scorre un altro fiume, il Bracali. Dista dal mare ottomila passi; è ricca delle scaturigini di buone acque. Il polistenese Marafioti, infine, registra correttamente il termine Vacale non solo quando scrive di Polistena, ma anche quando tratta di S. Fili, antico villaggio posto tra Melicucco e Rosarno: Caminando da Rosarno per l istessa pianura nel dritto delle montagne della città di Locri, sopra un colle si vede un casale chiamato S. Fili, edificato in luogo piano, tra doi fiumi, Jerapotamo e Vacale, del quale si fa mentione nell itinerario di Antonino Pio.

6 Se la menzione nell Itinerario di Antonino Pio (Imperatore romano dal 138 al 161) fosse veritiera, potrebbe considerarsi la più antica attestazione del Vacale e quindi della geografia dei luoghi - nelle fonti storiche. L abbondanza delle acque, quindi, favorì ed ancora oggi favorisce (oggi forse in misura minore per la scarsità di acqua) la coltivazione degli agrumi e dell olivo che, però, rappresentano, oltre che la caratteristica paesaggistica principale dell area, anche l economia attuale del territorio. L Intervento progettuale, sulla Via di Altanum, pertanto, nella costruzione del suo itinerario, intende ripercorrere la memoria storica e culturale dei territori comunali interessati, e se possibile, rafforzandola ancor di più, attraverso il disegno del percorso complessivo, (di circa Km 18,00) con quanto la geografia, la storia e la natura, nell ambito dei propri attuali confini, e nel suggestivo compito di ricostruzione della loro armatura culturale, più li caratterizza, come segue: 1) Nel Territorio di Cinquefrondi, l Itinerario diventa: Il Sentiero delle Muse ; 2) Nel Territorio di Melicucco, l Itinerario diventa: La Via dei Massari ; 3) Nel Territorio di Polistena, l Itinerario diventa; La Via delle Acque ; 4) Nel Territorio di San Giorgio Morgeto, l Itinerario diventa: Il Passo di Re Morgete. - OBIETTIVI L obiettivo generale dell Intervento Progettuale, mira a creare un offerta delle risorse storico-culturali e naturalistico-ambientali complessiva, attraverso la costruzione di un itinerario (percorso integrato), appunto di tipo storico-culturale e naturalistico (stradale, ciclabile, pedonale, equestre, o di trekking) mediante la sistemazione e la riqualificazione della rete viaria secondaria, esistente nell ambito dei territori comunali di Cinquefrondi, Melicucco, Polistena e San Giorgio Morgeto, di collegamento, anche con i percorsi storici individuati all interno dei quattro centri storici, ovvero di alcuni antichi percorsi, sulla base di quanto riportato in storici documenti e pubblicazioni, nonché attraverso la memoria storica delle popolazioni dei luoghi. Sono stati, ad esempio consultati i seguenti testi e documenti: - D. CARBONE GRIO, I terremoti di Calabria e di Sicilia - Ricerche e studi. Napoli, 1884, p. 79; idem, I demi di Rhegion, in Rivista Storica Calabrese, annate ; - G. ROHLFS, Fiumi e torrenti in Calabria, estr. dall Almanacco Calabrese 1969, p. 151; - E. BARILLARO, Dizionario bibliografico e toponomastico della Calabria, v. 3. Cosenza, 1976, p. 247;

7 - L. LACQUANITI, Scritti geografici , a cura di A. Pipino. Soveria Mannelli, 1989, p. 180; - G. DE CRISTO, Terremoti miocenici di Cittanova. Palmi, 1920, pp. 1-3; - D. CANGEMI, Monografia di San Giorgio Morgeto. Reggio Calabria, 1886, p. 57; - G. RUSSO, Note sulla chiesa e sul monastero greco di S. Maria di Campoforano nei pressi di Polistena. estr. da : Deputazione di Storia Patria per la Calabria Rivista Storica Calabrese, N.S., A. IX, nn. ¼ - genn. dic. 1988; - G. BARRIO, Antichità e luoghi della Calabria trad. di E. A. Mancuso. Cosenza, p. 278; - G. FIORE, Della Calabria illustrata Tomo I. Napoli, 1691, p. 256; - ARCHIVIO COMUNALE POLISTENA, cat. X, cl. IV, anni , Orario acque pubbliche, fasc. 6: Acque Santo Elia, anno La predisposizione dell Itinerario qui illustrato è, quindi, finalizzata al perseguimento dei seguenti obiettivi specifici: - promuovere il turismo, e la cultura attraverso la valorizzazione delle risorse naturali e paesaggistiche dei territori considerati; - valorizzare, potenziare e riqualificare le attività turistiche, con particolare riferimento alle imprese che operano nell area interessata; - potenziare i flussi turistici, specie di alcuni specifici segmenti, verso aree che si trovano ad un grado meno elevato di sviluppo turistico, soprattutto nell entroterra; - allargare la stagione turistica tradizionale attraverso il potenziamento di tipologie turistiche poco soggette ai ritmi della stagionalità; - valorizzare il patrimonio naturalistico e storico-culturale, al rispetto dei quali s intende informare tutte le attività progettuali, del presente Intervento e della Proposta Progettuale complessiva, in un ottica di turismo sostenibile ed ecocompatibile. - METODOLOGIA Il Progetto in esame si sviluppa secondo una metodologia che prevede una serie di attività a cascata tali da condurre alla valorizzazione ed al rafforzamento dell offerta territoriale considerata ai fini turistici prima esposti, quali: 1) L Analisi delle aree in coerenza con la documentazione storica esistente; 2) L Individuazione dell Itinerario/Percorso e delle aree/punti d integrazione fra i quattro Comuni interessati; 3) Le modalità di realizzazione e le modalità di fruizione più idonee.

8 Innanzitutto si è proceduto ad una analisi dei territori comunali, in modo da pervenire ad un loro inquadramento generale, passando poi attraverso una fase di monitoraggio e mappatura preliminare delle risorse dell Itinerario/Percorso, classificate secondo varie tipologie, da quelle storiche, artistiche e culturali, a quelle relative alla ricettività diffusa, dai prodotti tipici alle risorse naturalistiche e sportive, eccetera. All interno dei Comuni, ed esattamente sui loro confini amministrativi attuali, si è cercato di definire, - seppure in fase solo preliminare - il tracciato dell Itinerario, sulla base delle coerenze esistenti, interne, con le uniformità a livello turistico che si manifestano e configurano un sub-sistema, ben individuato come nel presente caso - all interno del più ampio sistema territoriale a cui fanno riferimento, quello della Piana di Gioia Tauro. A seguito dell analisi territoriale, sono state, e ancor di più saranno, approfondite, nelle fasi di progettazione successiva, i tematismi legati ai settori ed alle filiere turistiche dei luoghi, in modo da individuare le tipologie d intervento, sia in senso orizzontale che verticale, per giungere alla definizione di una futura matrice di interventi necessari, finalizzata ad esplicitare e ottimizzare l Itinerario proposto. La definizione dell itinerario/percorso che preveda dei nodi rappresentanti i fulcri attrattivi, seppure non esaustiva, diventa il passo successivo per la strutturazione del percorso storico-culturale. Un ambito ulteriore nel quale si prevede di esplicare le future attività progettuali è l utilizzo di studi di pre-fattibilità, (nella quantità di n. 04, tanti quanti i Comuni coinvolti), circa la scelta degli interventi da realizzare, per meglio favorire l integrazione dell offerta territoriale prevista. Le materie su cui tali studi verteranno saranno desunte dal presente progetto preliminare, ovvero: riconducibili ad alcuni argomenti fondamentali quali la qualità, la formazione, la riqualificazione del patrimonio turistico ed il sostegno dell imprenditoria turistica. Parallelamente e a valle dell attività progettuale qui illustrata, si svolgerà anche un attività di comunicazione, tesa a rafforzare e qualificare l immagine dei territori interessati dall Itinerario, basata su di un insieme di strumenti e azioni da tarare in rapporto alle specificità locali.

9 - LE ATTIVITA PROGETTUALI Il processo che porta alla costruzione dell Itinerario, non si presenta come la mera individuazione di luoghi di partenza, di arrivo e di transito. L itinerario è piuttosto uno strumento per perseguire un disegno più ampio, è l occasione per strutturare una strategia di sviluppo economica e turistica che si consolidi nel tempo. Il target di riferimento della costruzione dell Itinerario è ovviamente il turista/visitatore e le imprese locali. Ovviamente, si è pensato di predisporre un offerta dell itinerario non legata ad una sola tipologia, ma che sia la più completa e suscettibile di positive integrazioni e complementarietà fra i territori. Peraltro, nel complesso dell itinerario/percorso, come individuato nella planimetria generale, si è data la priorità alle aree/luoghi che permettano di valorizzare il percorso nel territorio, soprattutto per una valorizzazione di siti ancora naturalmente incontaminati. Come prima evidenziato, il raggiungimento degli obiettivi inerenti l Intervento Progettuale si persegue attraverso alcune attività, a cascata, così definite: 1 Analisi delle aree e delle coerenze interne; 2 Definizione delle integrazioni; 3 Studi di prefattibilità; 4 Attività e strumenti della comunicazione. Analisi delle aree e delle coerenze interne Questo gruppo di attività potrà essere portato a compimento solo attraverso una serie di passi successivi alla fase di progettazione preliminare, cioè: A) Analisi approfondita dei territori e della loro offerta turistica, intesa come inquadramento delle aree territoriali e delle caratteristiche fondamentali della loro offerta, sia in termini di patrimonio naturalistico e storico, sia in termini di Infrastrutture eccetera. B) Monitoraggio e mappatura degli assets turistici: per ogni territorio comunale si dovrà ben identificare il quadro degli assets turistici specificamente presenti secondo uno schema che prevede il monitoraggio delle risorse turistiche raggruppate secondo varie categorie: - storiche, artistiche e culturali; - ricettività diffusa; - prodotti tipici (agroalimentare e artigianato); - naturalistiche, sportive, tempo libero; - servizi.

10 L output di questa attività è la creazione di un vero e proprio Atlante turistico Territoriale e non solo dell Itinerario Storico-Culturale ideato - che illustri le componenti fondamentali dell offerta dell armatura culturale sopra indicate. C) Individuazione delle coerenze interne: all interno dei territori prescelti, verranno ricercate, individuate ed analizzate le aree che già si presentano integrate per un livello turistico, in quanto manifestano coerenze ed uniformità al loro interno che ne fanno un sub-sistema ben individuato all interno del più ampio sistema territoriale a cui fanno riferimento. Definizione delle integrazioni e pre-fattibilità a) Definizione delle integrazioni A valle dell analisi territoriale, si procederà ad uno studio che approfondisca le possibilità d integrazione e individui: - gli ambiti di intervento settoriali, in senso orizzontale; - gli ambiti di intervento in logica di filiera, in senso verticale. Le indicazioni provenienti dall analisi settoriale e di filiera andranno a comporsi in un quadro che porti alla definizione della matrice degli interventi, uno strumento dedicato a fornire le linee guida per la definizione degli interventi. Il percorso illustrato attraverso un procedimento a cascata consentirà la definizione finale dell itinerario, costruito in modo da prevedere al suo interno degli snodi strategici che ne rappresentino il fulcro attrattivo ma non esaustivo. L Itinerario, è stato al momento individuato, affinché con la sua costruzione possa: - consentire lo sfruttamento in senso orizzontale di caratteristiche similari riscontrate nei territori; - in senso verticale, di dar vita ad integrazioni con le altre caratteristiche peculiari del Comprensorio e dell intera Provincia. b) Prefattibilità Si tratta della definizione ultima degli interventi concreti e mirati per completare ed integrare l offerta turistica dell Itinerario, che dovrà scaturire dalle attività progettuali precedenti. Alcuni ambiti di intervento preferenziali si possono già individuare e sono: - Progetti di riqualificazione del patrimonio turistico; - Definizione di una politica della qualità; - Azioni nel campo della formazione;; - Sostegno dell imprenditoria nel settore turistico.

11 In particolare, le prime due tematiche sono strategiche ai fini della definizione di un offerta turistica integrata che permetta di presentare in modo innovativo i territori comunali interessati. - Attività e strumenti della comunicazione Questa attività, posta in progress ed a valle rispetto alle altre attività dell Intervento Progettuale, consentirà il rafforzamento dell immagine dei territori attraverso un modo innovativo ed efficace di interpretarli e comunicarli verso l esterno. La promozione sarà organizzata in maniera tale da essere diversificata rispetto ai differenti target e allo stesso tempo univoca nell'immagine complessiva del progetto. La batteria di strumenti e attività di promozione che s intende realizzare con il presente Intervento riguardante la costruzione di un Itinerario integrato prevede: - Sito di promozione turistica; - Eventi congiunti (eventi, fiere, mostre); - Strumenti multimediali di vario tipo (mini Cd, filmati, ecc ); - Strumenti cartacei (folder, brochure).

12 - Cronoprogramma fase di attuazione Progetto affidamento realizzazione collaudo esecutivo lavori inizio 01/09 03/09 05/09 11/09 conclusione 02/09 04/09 10/09 12/09 - Calcolo Sommario della Spesa Importo dei lavori a base d asta ,00 Oneri per la sicurezza 5.040,00 Competenze tecniche (12%) ,00 I.V.A. 10% sui lavori ,00 I.V.A. 20% su competenze tecniche 8.064,00 TOTALE ,00 Polistena, Luglio 2008 Il Responsabile della Ripartizione Servizi Tecnici Arch. Luigi Cannatà

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