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1 Protoc. n 1/13. Allegati n 5. Unione Italiana Lavoratori Pubblica Amministrazione Milano, lì Al Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria e, per conoscenza Al Dipartimento Amministrazione Penitenziaria Ufficio per le Relazioni Sindacali ROMA Ufficio Centrale Sicurezza e Traduzioni ROMA OGGETTO: servizio traduzioni e piantonamenti. Da tempo la scrivente OO.SS. lamenta la grave situazione relativa agli automezzi in uso ai diversi nuclei traduzioni presenti sul territorio regionale. Mezzi vecchi, inadeguati, insicuri, insufficienti che, uniti alle altrettanto gravi carenze di personale, rendono sempre più improponibile il rispetto dell attuale modello organizzativo. L operatività del servizio è spesso improvvisata in quanto si utilizzato mezzi di trasporto impropri e inadeguati, si dispongono traduzioni con un ridicolo rapporto agenti/detenuti (anche quando si tratta di detenuti appartenenti i circuiti AS e collaboratori), non vengono forniti adeguati strumenti di lavoro e si pianificano ancora servizi che vanno oltre ogni logica. Giusto per fare qualche esempio, fermo restando quanto illustrato nella corposa corrispondenza trasmessa in passato, che ad ogni buon fine si allega in copia, è appena il caso di richiamare l attenzione su alcune questioni che attengono il nucleo traduzioni più importante della Regione, vale a dire quello di Milano San Vittore: 1. Nonostante segnalazioni vecchie di mesi il personale di Polizia Penitenziaria, presso il palazzo di Giustizia di Milano, è costretto a far scendere i detenuti nei pressi dei varchi d ingresso, sulla pubblica via, per poi accompagnarli a piedi nelle celle del Tribunale, perché l unico mezzo disponibile è un pullman volvo che non riesce ad entrare all interno del Tribunale. Questa modalità operativa mette a rischio la sicurezza della traduzione, impone disagi alla già precaria viabilità intorno al Palazzo di Giustizia e spettacolarizza, inopportunamente, agli occhi della gente comune la presenza dei detenuti; 2. Intorno alla metà di dicembre si è registrata una preoccupante modalità di effettuazione delle traduzioni presso il Tribunale di Milano in quanto, non essendoci altri mezzi a disposizione, la Direzione dell istituto ha avuto la brillante idea di imporre l uso dei mezzi

2 destinati al trasporto del personale per tradurre i detenuti. In concreto 18 detenuti seduti su di un mezzo privo del benché minimo sistema di sicurezza e 5 agenti di scorta in piedi adibiti al controllo dei detenuti. Ammesso, e non concesso, il rapporto agenti/detenuti non si è tenuto conto né della sicurezza del servizio, né di quella del personale poiché, una semplice improvvisa frenata, avrebbe potuto causare gravi conseguenze dato il precario equilibrio; 3. Da tempo ormai il personale di Polizia Penitenziaria, pur non essendo funzionante un adeguato sistema di comunicazione da e per gli istituti penitenziari, a causa del ritiro di una grossa percentuale dei cellulari di servizio, è costretto ad espletare traduzioni e/o piantonamenti senza l ausilio di strumenti utili a comunicare con gli istituti. Fermo restando l ovvio pregiudizio che si arreca alla sicurezza del personale, dei detenuti stessi e del servizio in generale, è ridicolo che la Polizia Penitenziaria venga costretta ad utilizzare il telefono personale (il paradosso è che costituirebbe infrazione disciplinare) oppure, ancora peggio, a mendicare telefonate presso gli ospedali, i tribunali ecc Questi sono solo alcuni esempi che dimostrano la drammaticità che attraversa l organizzazione del servizio traduzioni. Rispetto alle numerose criticità, tuttavia, è nostra intenzione fornire alcune idee che, se condivise, potrebbero, a costo zero, apportare migliorie al servizio. La prima riguarda la certificazione dell idoneità dei mezzi di trasporto la cui certificazione, onerosa, è rilasciata (qualche volta in maniera diciamo sorprendente) da officine convenzionate. Ebbene, noi riteniamo che un accordo con la Motorizzazione Civile, quindi tra due organi pubblici, consentirebbe di avere certificazioni gratuite appropriate dal punto dell affidabilità, ma anche in un logica di speding review. Una cosa è certa: l Amministrazione non può continuare ad imporre l uso di mezzi di trasporto che non garantiscono la sicurezza di chi li conduce, dei trasportati, ma anche dei cittadini visto che circolano sulle strade pubbliche. Analogo potrebbe essere il risultato se l Amministrazione nell ambito della convenzione in atto con TIM riuscisse ad ottenere il traffico voce gratuito all interno della rete aziendale. Questo consentirebbe un notevole risparmio economico nell acquisto e/o noleggio delle apparecchiature poiché il personale, in ragione di tariffe convenienti per l attività extra rete, utilizzerebbe i propri telefoni cellulari per l attività di servizio senza avere ne generare spese supplementari per se e per l Amministrazione. Una riflessione meriterebbe anche l organizzazione del lavoro dell attività di traduzione e dei piantonamenti dei detenuti, ed è per questo che riteniamo si possa, nell ambito dell annunciate revisione del protocollo d intesa regionale, integrare quest ultimo con specifici indirizzi che disciplinino e uniformino l attività in argomento. Siamo ovviamente disponibili ad un preventivo confronto per meglio inquadrare situazioni e soluzioni qualora la S.V. lo ritenga opportuno. Nell attesa di riscontro porgiamo cordiali saluti. Il Coordinatore Regionale

3 Protoc. n 3/11. Allegati n //. Unione Italiana Lavoratori Pubblica Amministrazione Monza, lì AL PROVVEDITORATO REGIONALE AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA OGGETTO: Polizia Penitenziaria - Missioni, mezzi e servizio traduzione. La situazione economica sul capitolo di bilancio delle missioni per l anno 2011 è noto che non sarà certo delle migliori, per l inadeguato stanziamento complessivo ma soprattutto per i debiti relativi ai servizi di missione svolti nell anno Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, vale a dire servizi disposti senza gli anticipi previsti dalla legge, traduzioni aeree quasi annullate, traduzione terrestri con scorte assolutamente inadeguate rispetto al numero di detenuti, alla loro pericolosità sociale e al lungo tragitto da percorrere. E questa una situazione che, a nostro avviso, non può ripercuotersi sulle economie personali dei dipendenti e sulle loro condizioni psico-fisiche. Del resto il D. Lgs 81/2008 impone al datore di lavoro di tutelare la salute ma, anche e soprattutto la sicurezza dei lavoratori, eliminando o riducendone i rischi, compreso quello di valutare lo stress lavoro-correlato, che certamente deriva dalle situazioni predette. Tanto più quando, come accaduto il 13/1/2011, a Como al personale non viene corrisposto l anticipo di missione nella misura prevista dalla legge (85%), viene ridotta la scorta di una unità perché non aveva la possibilità di anticipare di tasca propria le spese e si prevede una traduzione con 23 detenuti e 16 unità di scorta diretta in Sicilia. Nei confronti dell unità che non è partita, inoltre, un indiscrezione vuole che corre anche il rischio dell avvio di un procedimento disciplinare. La situazione, come detto in precedenza, non è certo delle migliori tuttavia l amministrazione deve assumersi la responsabilità delle carenze, economiche, di mezzi, di strumenti e di uomini senza gravare più del dovuto sui propri dipendenti. Auspichiamo, quindi, si voglia dire con chiarezza e preventivamente che il personale non ha nessun obbligo di anticipare le spese per conto dell Amministrazione e che non può essere avviato nessun procedimento disciplinare nei confronti di chi non lo fa. Di pari passo ci auguriamo che le traduzioni via terra a lunga percorrenza siano composte da una scorta adeguata al numero di detenuti trasportati secondo le procedure previste dall attuale modello organizzativo e, comunque, mai in numero inferiore ai detenuti.

4 Si chiede, infine, di sollecitare i Direttori degli istituti penitenziari, ricordando loro le responsabilità e le sanzioni previste se del caso, affinché i documenti di valutazione dei rischi, previsti dal predetto D. Lgs, contemperino anche l attività delle traduzioni e i mezzi di trasporto utilizzati in quanto anch essi ambienti di lavoro, ivi compresi i rischi collegati allo stress lavoro-correlato. A breve termine, ovviamente, sarà nostra cura chiedere il diritto di accesso al predetto documento presso ogni istituti penitenziario della Regione. Distinti saluti. Il Coordinatore Regionale

5 Protoc. n 30/11. Allegati n //. Unione Italiana Lavoratori Pubblica Amministrazione Monza, lì e, per conoscenza Al Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria Alla Direzione della Casa Circondariale OGGETTO: Traduzioni Palazzo di Giustizia Milano. Siamo chiamati ad intervenire su un insolita gestione delle traduzioni dei detenuti che si verifica sul territorio lombardo. In particolare, ci risulta che le traduzioni effettuate dalla Casa Circondariale di Milano verso il palazzo di giustizia cittadino, incontrino notevoli difficoltà quando viene utilizzato il pullman per il trasporto di più detenuti. Le dimensioni dell automezzo non consentono alla scorta di varcare l apposito passaggio, tale da costringere lo sbarco di tutta l utenza all esterno dell area interessata, ovvero sulla strada pubblica. Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti: il disagio del personale costretto a fare da Caronte ai detenuti tradotti per le strade della città, l ingorgo obbligato di una strada pubblica per permettere la movimentazione e i numerosi famigliari dei detenuti, che ormai conoscono questa criticità, li in attesa per approfittare e tentare di contattare il congiunto. Non in ultimo gli aspetti legati alla sicurezza del personale, certamente esposto ai rischi ed alle responsabilità conseguenti alle possibili azioni e/o tentativi di qualche malintenzionato, e quello relativo al rispetto della privacy dei ristretti che, con queste modalità, può essere violato da organi di stampa e/o televisivi. Quella stessa riservatezza che, viceversa, le vigenti disposizioni obbligano di tutelare. Per le ragioni sopra esposte, si chiede a Codesto Ufficio di adottare gli accorgimenti dovuti, attivando le procedure per sostituire il mezzo utilizzato e limitare quanto prima tale disfunzione. Cordiali saluti. Il Coordinatore Regionale

6 Protoc. n 87/11. Allegati n //. Unione Italiana Lavoratori Pubblica Amministrazione Monza, lì Al Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria OGGETTO: Organizzazione dei servizi di Traduzione criticità. I problemi legati all organizzazione del servizio traduzioni in ambito regionale sono stati più volte e inutilmente segnalati dalla scrivente O.S., così come la necessità di un confronto tra le parti per stabilire linee di indirizzo e di gestione nell ambito di un organizzazione del lavoro condivisa. A tal proposito, cogliendo l occasione della pubblicazione del D.M. 4/8/2011, con la nota n.60 del 22/8/2011 abbiamo avuto modo di ribadire tale opportunità. Dobbiamo rilevare, tuttavia, che nonostante i contenuti della nota n.45456/uor del 19/10/2011 di codesto ufficio, a tutt oggi non abbiamo ancora ricevuto convocazione, né tanto meno informazione preventiva, sebbene siano trascorsi i 90 giorni entro i quali il PRAP doveva fornire le indicazioni previste nel predetto D.M.. In materia di traduzioni, nel frattempo, registriamo situazioni paradossali, illogiche o, addirittura, imbarazzanti. Ancora sabato scorso il reimpiego scorta per due detenuti provenienti dalla casa circondariale di Reggio Calabria ha generato non poche perplessità in ordine alle modalità osservate sia dal NTP che dall UST. Da questo e dai numerosi altri episodi già denunciati in passato nasce la convinzione che sia necessario provvedere alla realizzazione di un organizzazione del lavoro specifica per il servizio traduzioni, che tenga conto dei limiti imposti dal modello organizzativo in vigore perché, evidentemente, l attuale assetto organizzativo regionale presenta lacune che generano inutili sperperi e stress psico-fisico nei confronti delle scorte. Delle due l una, o c è qualche problema all UST o non funzionano le comunicazioni tra NTP e UST. In ogni caso, riteniamo, che il problema deve essere risolto con urgenza perché le conseguenze di ciò si riverberano sulle unità di Polizia Penitenziaria destinate alle scorte. Si chiede pertanto a Codesto Ufficio di attivarsi quanto prima per un confronto sulla disciplina del servizio, poiché in caso contrario saremmo costretti a proclamare lo stato di agitazione del personale interessato. In attesa di riscontro, cordiali saluti. IL COORDINATORE REGIONALE

7 Unione Italiana Lavoratori Pubblica Amministrazione Protoc. n 69/12. Allegati n //. Monza, lì Al Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria Alla Direzione della Casa Circondariale MONZA Al Dipartimento Amministrazione Penitenziaria Ufficio per le Relazioni Sindacali Direzione Generale del Personale e della Formazione Ufficio Centrale Traduzioni ROMA OGGETTO: Traduzione detenuto Collaboratore di Giustizia Gravi disfunzioni. In data odierna si è verificato un episodio paradossale che ha ridicolizzato l immagine della Polizia Penitenziaria e della stessa Amministrazione. Durante una traduzione di un detenuto Collaboratore di Giustizia 1 fascia effettuato dal personale della Casa Circondariale di Monza, uno dei mezzi impegnato nel servizio è rimasto in panne, letteralmente bloccato nel bel mezzo dell autostrada Milano-Genova, costringendolo ad una sosta protrattasi per quasi tre ore, fino a quando non è intervenuto personale di supporto della CC Voghera che ha messo a disposizione un auto. Si potrebbe pensare ad un ordinario imprevisto, ma in realtà si è trattato di un evento straordinario previsto in quanto le precarie condizioni del mezzo erano note a tutti. Che il mezzo fosse per così dire ad acqua, infatti, era di dominio pubblico al punto che tra la dotazione degli strumenti di lavoro c era anche un bidoncino dell acqua necessario per rabboccare il liquido del radiatore. Ciò che risulta incomprensibile è come si possa pianificare la scorta di un collaboratore di 1 fascia utilizzando una sola auto (oltre a quella del trasportato) invece che le due previste, tanto più se il rischio di rimanere in panne era quasi una certezza, così come risulta indecifrabile come si possa programmare un servizio tanto delicato sapendo che l uso di quel mezzo poteva imporre numerose soste lungo il tragitto. A questo punto riteniamo sia giunto il momento di dire BASTA!!!! Non si può continuare a giocare con la pelle del personale. Va bene (ma in realtà non va assolutamente bene) uscire sotto scorta, va bene che in servizi così delicati venga impiegato personale inesperto proveniente dal servizio interno, va bene costringere il personale a sopportare sacrifici familiari e fisici, va bene sopportare turni di 10/12 ore, va bene attendere mesi per ottenere il saldo delle missioni, ma ora ci sembra che si stia esagerando.

8 Se i mezzi non sono idonei non devono essere utilizzati!!!! I coordinatori dei nuclei non possono imporre al personale di effettuare le traduzioni su mezzi del genere, anche perché è facile dare ordini, un po meno svolgere loro direttamente il servizio, perché poi, nelle rare circostanze in cui accade (non tutti per fortuna), le auto sono tre come previsto e i mezzi sono sempre quelli più efficienti. Ci sono doveri e responsabilità precise che devono essere rispettati da chi coordina e ha la responsabilità del servizio, che non devono e non possono riverberarsi sul personale addetto alle scorte che, come detto, già sopporta situazioni e sacrifici enormi. Premesso quanto sopra si chiede alle SS.LL. di voler dare adeguate disposizioni affinché i mezzi inefficienti non vengano più utilizzati. Si resta in attesa di cortese urgente riscontro. Il Coordinatore Regionale

9 Unione Italiana Lavoratori Pubblica Amministrazione Protoc. n 105/12. Allegati n //. Monza, lì e, per conoscenza Al Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria Al Dipartimento Amministrazione Penitenziaria Ufficio per le Relazioni Sindacali e con il Pubblico Direzione Generale del Personale e della Formazione Alla Direzione Generale Detenuti e Trattamento Ufficio Centrale della Sicurezza e delle Traduzioni R O M A OGGETTO: Comunicazione ed apparati cellulari di servizio Recentemente Codesto Ufficio, si auspica in un ottica di razionalizzazione delle risorse, ha provveduto a ritirare diversi apparecchi cellulari in dotazione agli istituti ed agli annessi Nuclei Traduzioni e Piantonamenti, in qualche caso riducendo il numero anche del 50% rispetto a quelli precedentemente assegnati. Orbene, nulla togliendo alle facoltà dell Amministrazione in materia di riorganizzazione e razionalizzazione dei servizi e degli strumenti di lavoro, dobbiamo purtroppo rilevare che sarebbe stato utile rendere noto il criterio utilizzato sulla riduzione degli apparati, stante che si è registrato un taglio diversificato tra istituto ed istituto, sia nei numeri che in percentuale. Oltretutto, sicuramente, anche perché scontato, è stato trascurato l effetto che, per mantenere (giustamente) i cellulari di servizio a Direttori e Funzionari, la limitazione avrebbe riguardato solamente i vari NTP, così come in realtà sta succedendo. Giungono infatti pressanti preoccupazioni e perplessità rispetto alla possibile mancata dotazione di cellulare di servizio di alcune scorte che, seppur debbano attenersi al dovere istituzionale di mantenersi in costante collegamento con la sede di servizio o le strutture della penisola di volta in volta interessate ed abbiano evidenti esigenze operative, sono private del mezzo di comunicazione. In considerazione, inoltre, dell attuale assenza di Centrale Operativa Regionale (Dapnet) e che le determinazioni assunte potrebbero, inevitabilmente, costringere il personale a fare uso dei cellulari privati per ragioni di servizio, invitiamo Codesto Ufficio a

10 voler rivisitare il provvedimento adottato, magari monitorando preliminarmente, sede per sede, ogni singola disfunzione/esigenza. Appare infine utile rammentare che oltre all evidente abuso nei confronti dei dipendenti che, di tasca propria, per buon senso utilizzano il cellulare privato, vi sono aspetti legati alla sicurezza ed alla riservatezza delle comunicazioni che dovrebbero essere salvaguardati. Ultima considerazione, ma non in termini di importanza, è quella legata alla sicurezza del servizio stesso e dell incolumità del personale. Anche questi, aspetti che sono chiaramente compromessi per l assenza di idonei mezzi di comunicazione. Restando in attesa di conoscere le determinazioni assunte, si porgono cordiali saluti. Il Coordinatore Regionale

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