RASSEGNA STAMPA EUROPEA

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1 RASSEGNA STAMPA EUROPEA n. 3/2015 Comitato Regioni: Markkula presiede, Bianco guida italiani Markku Markkula (Ppe) è il nuovo presidente del Comitato delle Regioni. Lo hanno stabilito i nuovi membri dell'assemblea nella prima plenaria del mandato Al sindaco di Catania Enzo Bianco l'incarico di guidare la squadra italiana nell organismo europeo. Ex membro del parlamento finlandese, tra il 1995 e il 2003 e consigliere comunale della città di Espoo in Finlandia, Markku Markkula vince la sfida con il presidente del Parlamento della Comunità germanofona del Belgio Karl-Heinz Lambertz (Pse) e con l'olandese Bas Verkerk (Alde) e succede al belga Michel Lebrun (Ppe). L'incarico di primo vicepresidente è stato invece affidato a Lambertz, che subentra al governatore dell'umbria Catiuscia Marini, eletta presidente del gruppo Pse al Comitato delle regioni. L'incarico di guidare la delegazione italiana al Comitato è andato a Enzo Bianco, mentre il consigliere comunale di Brindisi Mauro D Attis è stato eletto tra gli otto vicepresidenti del gruppo Ppe, presieduto dal tedesco Shneider. Nell ufficio di presidenza, anche il sindaco di Torino Piero Fassino, con il ruolo di vicepresidente per l Italia, il presidente della regione Abruzzo Luciano D Alfonso e il presidente dell assemblea legislativa siciliana Giovanni Ardizzone. Al presidente del consiglio regionale della Lombardia Raffaele Cattaneo è stata invece affidata la presidenza della commissione Coter, che si occupa di fondi strutturali e di politiche territoriali. Fonte: EurActive 12 Febbraio Immigrazione: Ue, proroga Triton e fondi a Italia Prolungamento di Triton fino a fine 2015 e erogazione di 13,7 milioni di euro aggiuntivi a valere sul Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione. Sono i due provvedimenti con cui la Commissione europea intende assistere l'italia nella gestione dell'emergenza migratoria. La Commissione Ue ha annunciato il potenziamento della sua assistenza nei confronti dell'italia per la gestione dell'emergenza migratoria nel Mediterraneo. L'intervento di sostegno prevede il prolungamento dell'operazione Triton - che sarebbe dovuta durare "solo pochi mesi" - fino alla fine del 2015, oltre all'erogazione di nuovi fondi di emergenza all'italia pari a 13,7 milioni di euro a valere sul Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (AMIF) dell'ue. Le risorse si aggiungono ai 500 milioni di euro già stanziati dalla Commissione a favore dell Italia per gestire le pressioni migratorie nel periodo Fonte: EurActive 19 Febbraio

2 Ricerca: Italia partner di tre progetti europei su Open Access Il termine Open Access viene utilizzato per indicare la pubblicazione senza restrizioni del materiale scientifico, dagli articoli accademici ai risultati di un progetto di ricerca. Grazie alle possibilità offerte dalla rete, l accesso ai materiali è gratuito, favorendo così la condivisione del sapere scientifico a livello internazionale. Attualmente le strategie di pubblicazione utilizzate sono due: - autoarchiviazione, da parte degli autori, dei propri materiali in archivi digitali a carattere istituzionale o disciplinare, in accordo con le politiche di copyright dell editore (green Open Access); - pubblicazione su riviste ad accesso aperto, con il pagamento da parte dell autore o dell istituzione d appartenenza di una quota per coprire i costi di pubblicazione (gold Open Access). Per quanto riguarda il diritto d autore, invece, esistono diversi tipi di licenze per consentire agli autori di tutelare il proprio lavoro sulla rete, consentendone la divulgazione. Fino ad oggi l Ue ha finanziato diversi progetti sull Open Access con l intento di individuarne le potenzialità, migliorando al contempo gli strumenti per la condivisione del sapere scientifico in Europa. L Italia ha contribuito alla realizzazione di tre progetti: - NECOBELAC (Network of Collaboration Between Europe & Latin American-Caribbean countries) nell ambito del Settimo programma quadro (7PQ); - OpenAIRE (Open Access Infrastructure for Research in Europe) nell ambito del Settimo programma quadro (7PQ); - PEER (Publishing and the Ecology of European Journals) nell ambito programma EC econtentplus. Fonte: Fasibiz.it,17 Febbraio Piano Juncker: Bei, priorità progetti realizzabili rapidamente La Bei darà priorità non solo alla qualità dei progetti ma anche alla loro "velocità" di completamento. L'obiettivo infatti è di finanziare quelli "che possano essere mostrati presto all'opinione pubblica europea, non mega progetti infrastrutturali che saranno realizzati nel 2025 o più tardi ma decisamente prima". Così il presidente della Bei Werner Hoyer nel presentare il bilancio 2014 e l'attività per il 2015 della banca. "Quel che non vedo - ha detto Hoyer - è un numero sufficiente di progetti privati", essendo pubblica la grande maggioranza di quelli presenti nella lista dei circa 2mila presentati dai 28. In particolare occorre che abbiano accesso all'efsi le società che si occupano di ricerca e sviluppo, con un forte accento sulla componente innovazione, anch'essa carente secondo il presidente della Bei. In ogni caso, ha ribadito, "alcuni dei 2mila progetti della lista non vedranno mai la luce del sole, ma non possiamo per ora fare una stima di quanti saranno finanziati" dall'efsi. La Bei non ha voluto fare stime nemmeno su quanti finanziamenti potranno essere anticipati prima che questo entri in funzione, forse a settembre (dataobiettivo), dal Fei da maggio-giugno per le pmi, come annunciato lo scorso martedì dopo la riunione del board della Bei. Diverse sono le banche promozionali nazionali, dalla Cdp al suo equivalente francese, tedesco e polacco, a essere interessate alla partecipazione all'efsi, ma le modalità sono tuttora in corso di discussione. Il loro ruolo è chiave per la Bei in quanto, ha spiegato Hoyer, possono fornire un'expertise per la valutazione dei progetti presentati per il Piano Juncker, anche in termini di risorse umane data la scarsità dello staff della Bei. Intanto l'italia è stato il secondo paese Ue maggior 2

3 beneficiario dei prestiti della Bei nel 2014, con 10,9 mld di euro di finanziamenti in investimenti di lungo periodo. E' quanto emerge dal rapporto Bei sul l'attività del A ricevere più dell'italia è stata solo la Spagna con 11,9 mld. La Bei nel suo complesso lo scorso anno ha finanziato prestiti in Europa e nel mondo per 77 mld, e ne prevede per il 2015, esclusi eventuali anticipi sul La Bei a marzo avrà inoltre già raggiunto con 9 mesi d'anticipo il target per il fissato con l'aumento di capitale deciso due anni fa. Per quanto riguarda la Grecia, la Bei ha attualmente "un'esposizione significativa di 16,9 mld di euro pari al 9,4% del PIL greco". Lo ha detto il presidente della Bei Werner Hoyer presentando l'attività della banca per il 2014 e "Al momento non vedo quindi la possibilità di aumentare gli investimenti nel futuro prossimo" per cui "serve anche", ha sottolineato Hoyer, "la fiducia degli investitori privati, altrimenti non ci può essere il via libera" Fonte: Ansa Europa, 23 Febbraio 2015 REGIO PEER 2 PEER Evento Lancio. Brussels, 24 Marzo 2015 EVENTI La direzione generale per la politica regionale e urbana sta lanciando un nuovo strumento per il peer-to-peer di scambi per la gestione, certificazione e audit negli Stati membri, chiamato REGIO PEER 2 PEER. Lo strumento si basa sullo strumento TAIEX esistente, già in uso da parte della Direzione Generale della Politica di vicinato europea e negoziati per l allargamento. Lo scopo è di aiutare gli Stati membri a migliorare la loro capacità amministrativa per la gestione del Fondo europeo di sviluppo regionale e il Fondo di coesione. Per info e registrazione consultare il seguente link: Un Piano d Investimenti per l Europa: uniamo le forze! Bruxelles, 15 aprile 2015 Il 15 aprile 2015 il Comitato delle regioni (CdR) riunirà i responsabili politici dell'ue e rappresentanti regionali e locali per valutare il Piano di Investimenti Juncker da una prospettiva locale. I leader politici e gli esperti discuteranno tre principali questioni: il piano di investimenti per l'europa è una risposta alle esigenze del livello locale e regionale? Qual è la sua capacità di sostenere la crescita e l'occupazione nelle regioni e città d'europa? Quale ruolo possono svolgere le regioni e le città nel lancio dei tre filoni principali del piano (mobilitazione degli investimenti, la gestione della lista di progetti e miglioramento del contesto di investimento)? Come garantire e migliorare la propria capacità di investimento degli enti regionali e locali in tempi di austerità? 3

4 La registrazione resterà aperta fino all 8 aprile, e sarà accessibile, insieme al programma, al link: IN BREVE DAI TERRITORI UE Fondi Ue : adottati PON Cultura e 11 POR FESR Via libera della Commissione europea al Programma operativo Cultura e Sviluppo e ai Programmi operativi FESR delle Regioni Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria, Valle d'aosta e delle Province autonome di Trento e Bolzano. Programma Cultura Circa 490 milioni di euro e 900mila euro, di cui il 75% stanziati dall'unione europea attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e il restante 25% derivante dal cofinanziamento nazionale. È il budget complessivo del Programma operativo "Cultura e Sviluppo" per il Sud Italia presentato dal Ministero dei Beni culturali e riguardante le Regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. Il Piano è dedicato alla conservazione e valorizzazione dei principali siti culturali delle Regioni del Sud, anche supportando le piccole e medie imprese nei settori del turismo, della cultura e della creatività. Con i fondi, verranno effettuati lavori di restauro e ristrutturazione su una superficie pari a metri quadrati. In particolare, gli investimenti permetterebbero 560mila nuove visite l'anno ai siti culturali che beneficeranno dei fondi Ue, per un totale di 4,4 milioni di nuovi visitatori l'anno, il sostegno a PMI, e un aumento degli investimenti privati nel settore culturale dal 6,9 % al 7,1 % del PIL. Fonte: Fasibiz.it,13 Febbraio Fondi Ue: Bruxelles approva PON Governance e Capacita' istituzionale La Commissione europea ha adottato ilprogramma Operativo Nazionale Governance e Capacità Istituzionale , che dispone di una dotazione di oltre 827 milioni di euro. Il compito del PON Governance e Capacità Istituzionale è agevolare il raggiungimento degli obiettivi della strategia Europa 2020 sul fronte del rafforzamento della capacità amministrativa, della modernizzazione della PA e della governance multilivello nei programmi di investimento pubblico. Il Programma Operativo fa riferimento a due degli obiettivi tematici individuati nell'accordo di Partenariato, in particolare: l'ot 11 (cofinanziato da FESR e FSE), che mira a rafforzare la capacità istituzionaledelle autorità pubbliche e delle parti interessate e a sviluppare un amministrazione pubblica efficiente; l'ot 2 (cofinanziato dal FESR), che intende migliorare l accesso alle tecnologie dell informazione e della comunicazione e il loro utilizzo. Quattro, invece, gli Assi di intervento del PON, che riguarda l'intero territoriale nazionale: Asse I, diretto ad aumentare la trasparenza, l interoperabilità e l accesso a dati aperti nel quadro delle politiche di open government e per l implementazione di percorsi di 4

5 rafforzamento delle competenze per la digitalizzazione quali elementi essenziali di modernizzazione della Pubblica amministrazione. Il primo Asse supporterà le PA nella semplificazione e riduzione degli oneri regolatori e investirà anche sul rafforzamento del sistema giudiziario nella prevenzione della corruzione e l aumento della legalità; Asse II, che si concentra sullo sviluppo di soluzioni ICT, che consentano la realizzazione di servizi di open government favorendo processi di trasparenza e partecipazione, e sulla realizzazione di infrastrutture digitali funzionali all implementazione degli interventi di riforma delle amministrazioni pubbliche previsti dall Asse I; Asse III, finalizzato al rafforzamento della governance multilivello nei programmi di investimento pubblico con particolare riferimento al potenziamento della capacità istituzionale nell implementazione delle politiche sostenute dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), anche a partire da specifici fabbisogni emergenti dai Piani di Rafforzamento Amministrativo (PRA); Asse IV, dedicato all'assistenza tecnica, cioè ad assicurare, da un lato, le azioni disupporto tecnico-operativo alla gestione del Programma e, dall altro, il coordinamento strategico e funzionale per l attuazione dell Accordo di Partenariato nella logica di una strategia unitaria di rafforzamento della politica di coesione. La dotazione del Programma ammonta a euro, di cui euro a valere sul Fondo europeo di sviluppo regionale e sul Fondo sociale europeo e eurodi cofinanziamento nazionale. Fonte: Fasibiz.it,25 Febbraio Redazione: Annachiara Stefanucci 39, Rue des Deux Eglises 1000 Bruxelles a.stefanucci@teclaeuropa.eu Tel

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