PD-1 (NAT105) Mouse Monoclonal Antibody. Identificazione Prodotto. Definizione Dei Simboli. Finalità D Uso. Sommario E Spiegazione

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PD-1 (NAT105) Mouse Monoclonal Antibody. Identificazione Prodotto. Definizione Dei Simboli. Finalità D Uso. Sommario E Spiegazione"

Transcript

1 Identificazione Prodotto N Catalogo Descrizione IMPATH PD1 RTU M (NAT105) Definizione Dei Simboli P A E S DOC# DIS pronto uso asciti siero supernatante numero documento distribuito da Finalità D Uso Questo anticorpo è destinato per l uso diagnostico in vitro (IVD). L anticorpo PD-1 è indicato per i laboratori qualificati per l identificazione qualitativa tramite microscopio ottico della presenza di antigeni associati in sezioni di tessuto fissate in formalina e incluse in paraffina utilizzando metodi di test IHC (immunoistochimici) sull autostainer ImPath. L uso di questo anticorpo è indicato, in seguito a diagnosi clinica differenziale di patologie, come ausilio per l identificazione di linfoma a cellule T nel contesto di un pannello di anticorpi, dell anamnesi del paziente e di altri test diagnostici stabiliti da un patologo qualificato. Sommario E Spiegazione La morte programmata -1 (PD-1) è un membro della famiglia CD28 dei recettori che include CD28, l antigene 4 citotossico associato ai linfociti T (CTLA-4), il costimolatore inducibile (ICOS) e l attenuatore dei linfociti B e T. Questi recettori giocano un ruolo nella risposta immunocellulare. Ad esempio, CD28 serve come recettore della costimolazione che migliora l attivazione delle cellule T, laddove CTLA-4 serve come inibitore dell attivazione delle cellule T. PD-1 ha anche una funzione inibitoria sulle cellule T e sulle cellule B ed è importante nella tolleranza periferica. Esistono almeno due 2 legnati per PD-1, PD- L1 e PD-L2, che sono espressi in una gamma di cellule. CD28 viene espresso essenzialmente nella maggior parte o in tutte le cellule T CD4+ e in circa il 50% delle cellule T CD8+, laddove CTLA-4 non è espresso nelle cellule T quiescenti. PD-1 è espresso anche nelle cellule T, B e mieloidi attive. Iwai e collaboratori hanno studiato la distribuzione microanatomica di PD-1 nelle tonsille umane e hanno trovato che PD-1 è espresso nella maggior parte delle cellule T e in una piccola sottoserie di cellule B nella zona leggera dei centri germinali, ma non altrove nella tonsilla. Su altra base, è stato postulato che PD-1 può giocare un ruolo nel processo di selezione clonale dei centrociti, che si verifica in questo sito subanatomico nei centri germinali. PD-1 è un nuovo marker del linfoma angioimmunoblastico e suggerisce un unica cella di origine per questa neoplasia. A differenza di CD10 e bcl-6, PD-1 è espresso da poche cellule B, in modo che sia un marker diagnostico più specifico e più utile nei linfomi angioimmunoblastici. Sembra anche colorare una percentuale superiore di cellule neoplasiche CD3-positive nel linfoma angioimmunoblastico rispetto a CD10 o bcl-6. In aggiunta, l espressione di PD-1 fornisce una nuova evidenza che il linfoma angioimmunoblastico è una neoplasia derivata dalle cellule T associate al centro germinale. L espressione di PD-1 nel linfoma angioimmunoblastico porta un ulteriore supporto a questo modello di oncogenesi delle cellule T, in cui specifici sottotipi di cellule T possono subire una trasformazione neoplasica e risultare in sottotipi specifici distinti istologicamente, immunofenotipicamente e clinicamente di neoplasie delle cellule T. Chtanova e collaboratori hanno identificato un numero di geni che sono specificamente regolati bene nell espressione delle cellule T associate ai centri germinali, oltre a PD-1. Sarà interessante determinare se l espressione di questi altri geni può essere studiata tramite immunocolorazione nel linfoma angioimmunoblastico e nelle altre neoplasie dei linfomi. Inoltre, può essere possibile che uno o più di questi nuovi marker del linfoma angioimmunoblastico, come il PD-1, può fornire la base per un approccio immunoterapeutico al trattamento del linfoma angioimmunoblastico, simile all uso dell immunoterapia anti-cd20 e anti-cd52 nella neoplasia delle cellule B. DIS A.Menarini Diagnostics S.r.l. Via Sette Santi, Firenze Italy DOC# MEN IT Rev. 0,0 Cell Marque Corporation 6600 Sierra College Blvd Rocklin California USA EMERGO EUROPE Molenstraat 15, 2513 BH The Hague NL

2 Principi E Procedure L anticorpo primario citato può essere utilizzato quale anticorpo primario per la colorazione immunoistochimica delle sezioni di tessuto fissate in formalina e incluse in paraffina. In generale, la colorazione immunoistochimica insieme al sistema di rilevazione biotina-streptavidina consente la visualizzazione degli antigeni tramite l applicazione sequenziale di un anticorpo specifico (anticorpo primario) all antigene, di un anticorpo secondario (anticorpo di collegamento) all anticorpo primario, un complesso enzimatico e un substrato cromogeno con fasi di lavaggio interposte. In alternativa può essere utilizzato un sistema di rilevamento privo di biotina. L attivazione enzimatica del cromogene causa la produzione di una reazione visibile sul sito dell antigene. Il campione può essere quindi contro colorato ed è possibile applicarvi del copri vetrino. I risultati vengono interpretati utilizzando un microscopio ottico e consentono la diagnosi differenziale dei processi pato-fisiologici, associabili o meno a un particolare antigene. I prodotti prediluiti sono diluiti in modo ottimale per l uso con un ampia varietà di kit di rivelazione offerti da altri produttori. Materiali E Metodi Per i dettagli specifici dei lotti dei seguenti, fare riferimento all etichetta del prodotto: 1. Concentrazione di immunoglobulina dell anticorpo 2. Dettagli sull origine Reagenti Forniti Prediluito L anticorpo primario identificato contiene reagente pronto all uso in un flaconcino realizzato per l uso con l autostainer ImPath di Menarini. Il flaconcino è dotato di un tag RFID che viene letto dall autostainer per fornire informazioni specifiche sul prodotto e sul lotto. Il tasso di concentrazione di immunoglobuline prediluite per questo prodotto è di 1-5 µg/ml. L anticorpo è diluito in Tampone Tris, ph 7,3-7,7, con BSA 1% e azoturo di sodio <0,1%. Isotipo: IgG 1 Ricostituzione, Miscelazione, Diluizione, Titolazione L anticorpo prediluito è pronto all uso e ottimizzato per la colorazione. Non è necessaria alcuna ricostituzione, miscelazione, diluizione o titolazione. Differenze nelle procedure tecniche e nel trattamento del tessuto in laboratorio possono produrre importanti variabilità nei risultati e richiedere di conseguenza l uso regolare di controlli (fare riferimento alla sezione Procedure di controllo della qualità). Materiali E Reagenti Necessari Ma Non Forniti I seguenti reagenti e materiali possono essere necessari per la colorazione ma non sono forniti con l anticorpo primario: 1. di controllo positivo e negativo 2. Vetrini per microscopio, caricati positivamente 3. Forno per essicazione in grado di mantenere una temperatura di C ± 5 C 4. Ampolle o bagni di colorante 5. Timer 6. Xilene o sostituto di xilene 7. Etanolo o alcool reagente 8. Acqua deionizzata o distillata 9. Pentola a pressione elettrica per la fase di pretrattamento del tessuto 10. ImPath DAB Detection Kit (cat. no.: 44995) 11. ImPath DAB Super Sensitive Detection Kit (cat. no.: 44994) 12. ImPath AP-Red Detection Kit (cat. no.: 44993) 13. ImPath AP-Red Super Sensitive Detection Kit (cat. no.: 44992) 14. Soluzioni per lavaggio 15. Ematossilina o altro contro colorante 16. Diluenti di anticorpi 17. Reagente di controllo negativo 18. Soluzione montante 19. Copri vetrino 20. Microscopio ottico (40-400x) Conservazione E Manipolazione Conservare a 2-8 C. Non congelare. Per garantire un erogazione adeguata di reagente e la stabilità dell anticorpo dopo ciascuna analisi, riposizionare il tappo e riporre immediatamente il flacone in frigorifero in posizione verticale. Ogni reagente di anticorpi è provvisto di data di scadenza. Se conservato adeguatamente, il reagente resta stabile fino alla data indicata sull etichetta. Non utilizzare il reagente oltre la data di scadenza relativa al metodo di conservazione indicato. Non vi sono segni evidenti che indichino l instabilità di questo prodotto. Pertanto, è consigliabile eseguire contemporaneamente controlli positivi e negativi sui campioni da testare. Contattare il Servizio Clienti A.Menarini Diagnostics in caso di segni sospetti d instabilità del reagente. Prelievo Di Campioni E Preparazione Per L Analisi I tessuti ordinariamente trattati, fissati in formalina tamponati neutri, inclusi in paraffina sono adatti all uso con questo anticorpo primario. Il fissativo consigliato per i tessuti è formalina neutra tamponata al 10%. È possibile che si ottengano risultati variabili dovuti a processi di fissaggio prolungati o speciali come la decalcificazione di preparati di midollo osseo. Ogni sezione va tagliata per garantire uno spessore adeguato (circa 3 μm) e posizionata su un vetrino con carica positiva. I vetrini contenenti la sezione di tessuto possono essere cotti per almeno 2 ore (ma non oltre le 24 ore) in un forno a una temperatura di C ± 5 C. 2

3 Avvertenze E Precauzioni 1. Manipolando i reagenti adottare ragionevoli precauzioni. Quando si manipolano materiali sospetti carcinogeni o tossici (ad esempio xilene) servirsi di guanti monouso e di grembiuli di laboratorio. 2. Evitare il contatto di reagenti con occhi e membrane di mucose. Se i reagenti vengono a contatto con aree sensibili, lavare con abbondante acqua corrente. 3. I campioni dei pazienti e tutti i materiali che entrano a contatto con loro devono essere manipolati come materiali a rischio biologico e smaltiti con adeguate precauzioni. Non pipettare mai con la bocca. 4. Evitare la contaminazione microbica di reagenti, per non causare risultati scorretti. 5. L utente è tenuto a convalidare i tempi di incubazione e le temperature. 6. I reagenti prediluiti, pronti all uso sono stati diluiti in modo ottimale e un ulteriore diluizione può causare una perdita di colorazione antigenica. 7. Se utilizzato secondo le istruzioni il prodotto non è classificato come sostanza pericolosa. Il conservante nel reagente è azoturo di sodio in misura inferiore allo 0,1% e alle concentrazioni dichiarate non soddisfa i criteri UE REACH (registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche) per le sostanze pericolose. 8. L utente deve convalidare qualunque condizione di conservazione diversa da quelle specificate nel foglietto illustrativo. 9. Il diluente può contenere albumina di siero bovino e il supernatante può contenere siero bovino. I prodotti contenenti siero bovino fetale e i prodotti contenenti albumina di siero bovino vengono acquistati presso fornitori commerciali. I certificati di origine della sorgente animale utilizzata in questi prodotti sono nell archivio di Cell Marque. I certificati sostengono che le origini bovine provengono da Paesi che presentano un rischio trascurabile di BSE e dichiarano che le origini bovine sono statunitensi e canadesi. 10. Come per qualsiasi prodotto derivato da sorgenti biologiche, è necessario seguire procedure corrette di manipolazione. Istruzioni Per L uso Protocollo di colorazione raccomandato per l anticorpo primario citato: ImPath HRP Detection Protocollo: Impath DAB Detection Kit (cat. no.: 44995) Protocollo Passi: 1 Reagente di retrieval: TR1 2 Temperatura di retrieval: 101 C 3 Tempo di incubazione dell anticorpo (minuti): 60 4 Temperatura di incubazione dell anticorpo: 37 C ImPath Alkaline Phosphatase Detection Protocollo: ImPath AP-Red Super Sensitive Detection Kit (cat. no.: 44992) Protocollo Passi: 1 Reagente di retrieval: TR1 2 Temperatura di retrieval: 103 C 3 Tempo di incubazione dell anticorpo (minuti): 60 4 Temperatura di incubazione dell anticorpo: 37 C Procedura Passo-Passo 1. Seguire le istruzioni per l uso dello strumento ImPath per impostare il reagente per l utilizzo sull autostainer. 2. Caricare i vetrini, l anticorpo e il kit di rilevazione sullo strumento ImPath secondo le istruzioni per l uso. 3. Avviare l analisi. 4. Quando la colorazione è completa, spostare i vetrini dallo strumento e sciacquare bene con tampone di lavaggio. 5. Coverslip. Procedure Di Controllo Della Qualità Controllo Positivo Del È necessario effettuare un controllo positivo del tessuto per ciascuna procedura di colorazione eseguita. Il tessuto può contenere sia cellule che componenti con colorazione positiva e negativa e serve sia come tessuto di controllo positivo che negativo. I tessuti di controllo devono provenire da un autopsia recente, da una biopsia o da campioni chirurgici preparati o fissati prima possibile, in modo identico alle sezioni da esaminare. L uso di una sezione di tessuto fissata o trattata diversamente dai campioni da esaminare, servirà per fornire un controllo di tutti i reagenti e le fasi del metodo, eccetto il fissaggio e il trattamento del tessuto. Un tessuto con una colorazione positiva debole è più indicato per effettuare un controllo ottimale della qualità e per rilevare livelli minori di degradazione del reagente. Il controllo tissutale positivo per l anticorpo primario citato, può comprendere quanto segue: Controllo Positivo Del Linfonodo Tonsilla Visualizzazione Citoplasmatico Citoplasmatico Utilizzare i controlli positivi noti solo per monitorare le adeguate prestazioni dei tessuti trattati e dei reagenti del test, non come aiuto per formulare una diagnosi specifica dei campioni del paziente. Se i controlli positivi del tessuto non si colorano positivamente in modo adeguato, i risultati con i campioni da esaminare devono essere considerati non validi. Controllo Negativo Del Per il controllo negativo del tessuto, è possibile impiegare lo stesso tessuto utilizzato per il controllo positivo del tessuto. La varietà di tipi di cellule presenti nella maggior parte delle sezioni dei tessuti forniscono siti di controllo negativi, che devono essere tuttavia verificati dall utente. I componenti che non si colorano devono dimostrare l assenza di colorazione specifica e fornire un indicazione sulla colorazione di fondo non specifica. Se è presente una colorazione specifica nei siti di controllo negativi del tessuto, i risultati con i campioni del paziente devono essere considerati non validi. 3

4 Discrepanze Inspiegabili Segnalare immediatamente all assistenza clienti di A.Menarini Diagnostics tutte le discrepanze inspiegabili rilevate nei controlli. Se i risultati del controllo di qualità non soddisfano le specifiche, i risultati del paziente non sono validi. Vedere la sezione Risoluzione dei problemi di questo inserto. In tal caso, è necessario identificare e correggere il problema e ripetere l intera procedura con i campioni del paziente. Reagente Di Controllo Negativo È necessario eseguire un controllo negativo del reagente per ciascun campione per riuscire a interpretare meglio i risultati. Per valutare colorazioni non specifiche viene utilizzato un controllo negativo del reagente invece dell anticorpo primario. Il vetrino dovrà essere trattato con controllo negativo del reagente, abbinandosi alle specie ospiti dell anticorpo primario e avendo idealmente la stessa concentrazione di IgG. Il periodo di incubazione del reagente di controllo negativo deve essere uguale a quello dell anticorpo primario. Interpretazione Dei Risultati La procedura di immunostaining causa la precipitazione di un prodotto di reazione colorato ai siti antigenici localizzati dall anticorpo primario. Fare riferimento al foglietto illustrativo del sistema di rilevamento per reazioni del colore previsto. È opportuno che un patologo qualificato esperto in procedure immunoistochimiche valuti i controlli su tessuti positivi e negativi prima di interpretare i risultati. Controllo Positivo Del Esaminare prima il controllo positivo del tessuto colorato per determinare se tutti i reagenti funzionano correttamente. La presenza di un prodotto di reazione con colorazione appropriata nelle cellule target indica una reattività positiva. Fare riferimento al foglietto illustrativo del sistema di rilevamento per reazioni del colore previsto. A seconda della durata del periodo di incubazione e della potenza dell ematossilina utilizzata, la contro colorazione darà luogo ad una colorazione da azzurro chiaro a blu scuro nei nuclei delle cellule. Una contro colorazione eccessiva o incompleta può compromettere l interpretazione corretta dei risultati. Se il controllo positivo del tessuto non si colora positivamente, i risultati con i campioni da esaminare sono considerati non validi. Controllo Negativo Del Dopo il controllo positivo del tessuto, è necessario esaminare quello negativo per verificare la marcatura specifica dell antigene target dall anticorpo primario. L assenza di colorazione specifica nel controllo negativo del tessuto conferma l assenza di reattività crociata tra l anticorpo e le cellule o i componenti cellulari. Se si nota una colorazione specifica nel controllo negativo del tessuto, i risultati con i campioni del paziente sono considerati non validi. La colorazione non specifica, se presente, sarà diffusa. Nelle sezioni di tessuto che non sono fissate in maniera ottimale, il tessuto connettivo potrebbe presentare una lieve colorazione sporadica. In questo caso è necessario utilizzare le cellule intatte per interpretare i risultati della colorazione. Le cellule necrotiche o degenerate mostrano una colorazione non specifica. Del Paziente I campioni del paziente devono essere esaminati per ultimi. L intensità della colorazione positiva dovrà essere valutata nel contesto di qualsiasi colorazione di fondo del controllo negativo del reagente. Come in qualsiasi altro test immunoistochimico, un risultato negativo indica che l antigene in questione non è stato rilevato, non che l antigene è assente nelle cellule o nei tessuti esaminati. Un pannello di anticorpi può aiutare nell identificazione di false reazioni negative (vedere la sezione Sintesi dei risultati previsti). È necessario anche esaminare la morfologia di ciascun campione del tessuto utilizzando una sezione colorata con ematossilina ed eosina durante l interpretazione dei risultati immunoistochimici. I risultati morfologici del paziente e i dati clinici pertinenti devono essere interpretati da un patologo qualificato. Limitazioni 1. Questo reagente è esclusivamente per uso professionale dal momento che l immunoistochimica è un processo a fasi multiple che richiede una formazione specialistica per la scelta adeguata di reagenti, tessuti, fissaggio, trattamenti; della preparazione del vetrino per immunoistochimica e dell interpretazione dei risultati di colorazione. 2. Ad uso esclusivo di laboratorio. 3. Esclusivamente per uso diagnostico in vitro. 4. La colorazione del tessuto dipende dalla manipolazione e dal trattamento precedenti del tessuto. Fissaggio inadeguato, congelamento, scongelamento, lavaggio, asciugatura, riscaldamento, sezionamento o contaminazione con altri tessuti o fluidi possono produrre artefatti, l intrappolamento dell anticorpo o risultati falsonegativi. Variazioni nel fissaggio e nei metodi di inclusione, come anche le irregolarità intrinseche del tessuto possono provocare risultati non uniformi. 5. Una contro colorazione eccessiva o incompleta può compromettere l interpretazione corretta dei risultati. 6. L interpretazione clinica di ogni colorazione positiva, o della sua assenza, deve essere valutata in un contesto anamnestico, morfologico e di altri criteri istopatologici, oltre che di altri test diagnostici. Questo anticorpo è destinato a essere utilizzato in un pannello di anticorpi, secondo il caso. Spetta al patologo qualificato assicurarsi di conoscere adeguatamente gli anticorpi, i reagenti, i pannelli diagnostici e i metodi utilizzati per produrre la preparazione colorata. È necessario eseguire la colorazione in un laboratorio certificato e autorizzato sotto la supervisione di un patologo responsabile della revisione dei vetrini colorati che garantisca l adeguatezza dei controlli positivi e negativi. 7. Anticorpi e reagenti pronti all uso sono forniti in diluizione ottimale per un utilizzo conforme a quanto specificato nelle istruzioni. Qualsiasi deviazione dalle procedure di analisi raccomandate può inficiare i risultati. È indispensabile utilizzare e documentare controlli appropriati. Gli utenti che comunque modificano le procedure di analisi consigliate si assumono ogni responsabilità per l interpretazione dei risultati. 8. Si forniscono prodotti concentrati in modo che l utente possa successivamente diluirli in maniera ottimale per l uso previsto nel rispetto di tecniche di validazione adeguate. Gli utenti sono tenuti a convalidare l utilizzo di eventuali diluenti diversi da quelli qui raccomandati. Dopo la convalida degli anticorpi primari per l uso, 4

5 qualsiasi deviazione dalle procedure di analisi raccomandate può inficiare i risultati previsti. È indispensabile utilizzare e documentare controlli appropriati. Gli utenti che comunque modificano le procedure di analisi consigliate si assumono ogni responsabilità per l interpretazione dei risultati. 9. Questo prodotto non è destinato all uso nella citometria a flusso. 10. I reagenti possono presentare reazioni inattese in tessuti non precedentemente testati. La possibilità di reazioni inattese anche in gruppi di tessuti già testati non può essere eliminata completamente a causa della variabilità biologica dell espressione dell antigene in neoplasie o in altri tessuti patologici. In caso di reazioni sospette, inattese documentate, contattare l assistenza clienti di A.Menarini Diagnostics. 11. I tessuti di persone infette dal virus di epatite B e contenenti antigene di superficie dell epatite B (HBsAg) possono evidenziare una colorazione non specifica con perossidasi di rafano. 12. Se utilizzati in fasi di bloccaggio, i normali sieri della stessa origine animale, come l antisiero secondario, possono causare risultati positivi o negativi falsi a causa dell effetto degli autoanticorpi o degli anticorpi naturali. 13. È possibile che si ottengano falsi risultati positivi a causa di legami non immunologici di proteine o di prodotti di reazione al substrato. Essi possono anche essere causati dall attività di pseudoperossidasi (eritrociti), attività di perossidasi endogena (citocromo C) o di biotina endogena (ad esempio: fegato, cervello, seno, rene) in base al tipo di tecnica di immunostaining utilizzata. 14. Come in qualsiasi altro test immunoistochimico, un risultato negativo indica che l antigene in questione non è stato rilevato, non che l antigene è assente nelle cellule o nei tessuti esaminati. Limitazioni Specifiche 1. I prodotti di anticorpi prediluiti sono ottimizzati come prodotti pronti all uso. A causa della possibilità di variazione nella fissazione e nel trattamento dei tessuti, potrebbe essere necessario aumentare o diminuire il tempo di incubazione dell anticorpo primario su campioni singoli. 2. L anticorpo, se utilizzato in combinazione con sistemi di rilevazione e relativi accessori, rileva antigeni che sopravvivono al normale fissaggio in formalina, al trattamento del tessuto e al sezionamento. Gli utenti che si discostano delle procedure di analisi consigliate sono responsabili per l interpretazione e la convalida dei risultati, esattamente come in qualsiasi altra circostanza. Studio Normale (continuato) di Pancreas 0 1 Paratiroide 0 0 Pituitaria 0 1 Testicolo 0 1 Tiroide 0 1 Seno 0 1 Milza 0 1 Tonsilla 1 1 linfociti T follicolari + Timo 0 1 Midollo osseo 0 1 Polmone 0 1 Cuore 0 1 Esofago 0 1 Stomaco 0 1 Intestino tenue 0 1 Colon 0 1 Fegato 0 1 Ghiandola salivare 0 1 Cistifellea 0 1 Rene 0 1 Vescica 0 1 Prostata 0 1 Utero 0 1 Tuba di Falloppio 0 1 Uretere 0 1 Cervice 0 1 Muscolo scheletrico 0 1 Muscolo liscio 0 1 Cute 0 1 Nervo periferico 0 1 Mesotelio 0 1 Adipe 0 1 Placenta 0 1 Questo anticorpo colora numerosi tessuti normali, come indicato nella documentazione. Studio Su Malato Sintesi Dei Risultati Previsti Consultare le seguenti tabelle di reattività: di Linfoma follicolare 0 3 Studio Normale di Cervello 0 1 Corteccia surrenale 0 1 Ovaia 0 1 Linfoma delle cellule del mantello Linfoma diffuso a grandi cellule B Linfoma della zona marginale splenica Linfoma del tessuto linfoide associato alle mucose

6 Studio Su Malato (continuato) di Linfoma a cellule T periferiche 0 2 Linfoma di Hodgkin nodulare a predominanza linfocitaria 0 3 Linfoma di Hodgkin classico 0 3 Linfoma anaplastico a grandi cellule 0 3 Carcinoma colorettale 0 21 Carcinoma del seno 0 22 Questo anticorpo colora tumori, come indicato nella documentazione. Risoluzione Dei Problemi 1. Se il controllo positivo mostra una colorazione più debole del previsto, controllare altri controlli positivi eseguiti durante la stessa colorazione per determinare se il problema dipende dall anticorpo primario o da uno dei reagenti secondari comuni. 2. Se il controllo positivo è negativo, è necessario controllare altri controlli positivi esaminati durante la stessa analisi per determinare se la causa dipende dall anticorpo primario o da uno dei reagenti secondari comuni. È possibile che i tessuti siano stati prelevati, fissati o deparaffinizzati in modo inappropriato. Seguire la procedura appropriata per prelevare, conservare e fissare i campioni. 3. Se si presenta un eccessiva colorazione di fondo, possono essere presenti livelli elevati di biotina endogena. Una fase bloccante di biotina dovrà essere inclusa a meno che non sia utilizzato un sistema di rilevamento privo di biotina; in questo caso la presenza di biotina non rappresenterebbe un fattore che contribuisce alla colorazione di fondo. 4. Se non è stata rimossa tutta la paraffina, è necessario ripetere l operazione di deparaffinazione. 5. Se le sezioni di tessuto ripuliscono il vetrino, controllare i vetrini per accertarsi che siano caricati positivamente. Tra le altre possibilità che potrebbero pregiudicare l adesione del tessuto vi sono un insufficiente essiccamento della sezione di tessuto sul vetrino prima della colorazione o un fissaggio in formalina neutra non adeguatamente tamponato. Anche lo spessore del tessuto potrebbe essere un fattore che contribuisce. 2 Dorfman DM, Brown JA, Shahsafaei A, Freeman GJ. Programmed death-1 (PD-1) is a marker of germinal center-associated T cells and angioimmuno blastic T-cell lymphoma. Am J Surg Pathol Jul;30(7): Hamanishi J, Mandai M, Iwasaki M, Okazaki T, Tanaka Y, Yamaguchi K, Higuchi T, Yagi H, Takakura K, Minato N, Honjo T, Fujii S. Programmed cell death 1 ligand 1 and tumor-infiltrating CD8+ T lymphocytes are prognostic factors of human ovarian cancer. Proc Natl Acad Sci U S A Feb 27;104(9): Epub 2007 Feb Iwai Y, Okazaki T, Nishimura H, Kawasaki A, Yagita H, Honjo T. Microanatomical localization of PD-1 in human tonsils. Immunol Lett Oct 1;83(3): Kobayashi M, Kawano S, Hatachi S, Kurimoto C, Okazaki T, Iwai Y, Honjo T, Tanaka Y, Minato N, Komori T, Maeda S, Kumagai S. Enhanced expression of programmed death-1 (PD-1)/PD-L1 in salivary glands of patients with Sjögren s syndrome. J Rheumatol Nov;32(11): Konishi J, Yamazaki K, Azuma M, Kinoshita I, Dosaka-Akita H, Nishimura M. B7-H1 expression on non-small cell lung cancer cells and its relationship with tumor-infiltrating lymphocytes and their PD-1 expression. Clin Cancer Res Aug 1;10(15): Mataki N, Kikuchi K, Kawai T, Higashiyama M, Okada Y, Kurihara C, Hokari R, Kawaguchi A, Nagao S, Kondo T, Itoh K, Miyakawa H, Miura S. Expression of PD-1, PD-L1, and PD-L2 in the liver in autoimmune liver diseases. Am J Gastroenterol Feb;102(2): Per azioni correttive, fare riferimento alla sezione Procedura passo-passo, o contattare il servizio clienti A.Menarini Diagnostics. Bibliografia 1 Bolstad AI, Eiken HG, Rosenlund B, Alarcón-Riquelme ME, Jonsson R. Increased salivary gland tissue expression of Fas, Fas ligand, cytotoxic T lympho cyte-associated antigen 4, and programmed cell death 1 in primary Sjögren s syndrome. Arthritis Rheum Jan;48(1):

e più sensibile rispetto a quella con antigene correlato al fattore VIII. Principi E Procedure

e più sensibile rispetto a quella con antigene correlato al fattore VIII. Principi E Procedure Identificazione Prodotto N Catalogo Descrizione 45131 IMPATH CD34 RTU M (QBEnd/10) Definizione Dei Simboli P A E S DOC# DIS pronto uso asciti siero supernatante numero documento distribuito da Finalità

Dettagli

Chromogranin A (LK2H10)

Chromogranin A (LK2H10) Identificazione Prodotto N Catalogo Descrizione 45195 IMPATH Chromogranin A RTU M (LK2H10) Definizione Dei Simboli P A E S DOC# DIS pronto uso asciti siero supernatante numero documento distribuito da

Dettagli

assai utile nella distinzione dei tumori stromali gastrointestinali dal sarcoma di Kaposi e da tumori originati dalla muscolatura liscia.

assai utile nella distinzione dei tumori stromali gastrointestinali dal sarcoma di Kaposi e da tumori originati dalla muscolatura liscia. Identificazione Prodotto N Catalogo Descrizione 45273 IMPATH CD117 RTU R (YR145) Definizione Dei Simboli P A E S DOC# DIS pronto uso asciti siero supernatante numero documento distribuito da Finalità D

Dettagli

Epstein-Barr Virus (MRQ-47)

Epstein-Barr Virus (MRQ-47) Identificazione Prodotto N Catalogo Descrizione 44590 Epstein-Barr Virus 0,1 R (MRQ-47) 44591 Epstein-Barr Virus 1 R (MRQ- 47) 44284 Epstein-Barr Virus RTU R (MRQ-47) Definizione Dei Simboli P C A E S

Dettagli

Principi E Procedure. Materiali E Metodi

Principi E Procedure. Materiali E Metodi Identificazione Prodotto N Catalogo Descrizione 44366 PAX-5 0,1 R (EP156) 45628 PAX-5 1 R (EP156) 45642 PAX-5 RTU R (EP156) Definizione Dei Simboli P C A E S DIL DOC# DIS pronto uso concentrato asciti

Dettagli

Estrogen Receptor (EP1)

Estrogen Receptor (EP1) Identificazione Prodotto N Catalogo Descrizione 44592 Estrogen Receptor 0,1 R (EP1) 44593 Estrogen Receptor 1 R (EP1) 44285 Estrogen Receptor RTU R (EP1) Definizione Dei Simboli P C A E S DIL DOC# DIS

Dettagli

Adipophilin (Polyclonal)

Adipophilin (Polyclonal) Identificazione Prodotto N Catalogo Descrizione 46916 Adipophilin 0,1 R ( Poly) 46917 Adipophilin 1 R ( Poly) 46915 Adipophilin RTU R ( Poly) Definizione Dei Simboli P C A E S DIL DOC# DIS pronto uso concentrato

Dettagli

Her2/Neu (EP3) Rabbit Monoclonal Antibody. Identificazione Prodotto. Definizione Dei Simboli. Principi E Procedure. Finalità D Uso

Her2/Neu (EP3) Rabbit Monoclonal Antibody. Identificazione Prodotto. Definizione Dei Simboli. Principi E Procedure. Finalità D Uso Identificazione Prodotto N Catalogo Descrizione 45616 Her2/Neu 0,1 R (EP3) 45617 Her2/Neu 1 R (EP3) 45636 Her2/Neu RTU R (EP3) Definizione Dei Simboli P C A E S DIL DOC# DIS pronto uso concentrato asciti

Dettagli

Principi E Procedure. Materiali E Metodi

Principi E Procedure. Materiali E Metodi Identificazione Prodotto N Catalogo Descrizione 45194 IMPATH CEA RTU M (CEA31) Definizione Dei Simboli P A E S DOC# DIS pronto uso asciti siero supernatante numero documento distribuito da Finalità D Uso

Dettagli

TFE3 (MRQ-37) Rabbit Monoclonal Antibody. Identificazione Prodotto. Definizione Dei Simboli. Finalità D Uso. Principi E Procedure

TFE3 (MRQ-37) Rabbit Monoclonal Antibody. Identificazione Prodotto. Definizione Dei Simboli. Finalità D Uso. Principi E Procedure Identificazione Prodotto N Catalogo Descrizione 45339 IMPATH TFE3 RTU R (MRQ- 37) Definizione Dei Simboli P A E S DOC# DIS pronto uso asciti siero supernatante numero documento distribuito da Finalità

Dettagli

Glypican-3 (1G12) Mouse Monoclonal Antibody. Identificazione Prodotto. Definizione Dei Simboli. Principi E Procedure.

Glypican-3 (1G12) Mouse Monoclonal Antibody. Identificazione Prodotto. Definizione Dei Simboli. Principi E Procedure. Identificazione Prodotto N Catalogo Descrizione 45307 IMPATH Glypican-3 RTU M (1G12) Definizione Dei Simboli P A E S DOC# DIS pronto uso asciti siero supernatante numero documento distribuito da Finalità

Dettagli

Nestin (10C2) Mouse Monoclonal Antibody. Identificazione Prodotto. Definizione Dei Simboli. Finalità D Uso. Principi E Procedure

Nestin (10C2) Mouse Monoclonal Antibody. Identificazione Prodotto. Definizione Dei Simboli. Finalità D Uso. Principi E Procedure Identificazione Prodotto N Catalogo Descrizione 45653 IMPATH Nestin RTU M (10C2) Definizione Dei Simboli P A E S DOC# DIS pronto uso asciti siero supernatante numero documento distribuito da Finalità D

Dettagli

GCDFP-15 (EP1582Y) Rabbit Monoclonal Antibody. Identificazione Prodotto. Definizione Dei Simboli. Finalità D Uso. Sommario E Spiegazione

GCDFP-15 (EP1582Y) Rabbit Monoclonal Antibody. Identificazione Prodotto. Definizione Dei Simboli. Finalità D Uso. Sommario E Spiegazione Identificazione Prodotto N Catalogo Descrizione 45285 IMPATH GCDFP-15 RTU R (EP1582Y) Definizione Dei Simboli P A E S DOC# DIS pronto uso asciti siero supernatante numero documento distribuito da Finalità

Dettagli

MUC1 (MRQ-17) Mouse Monoclonal Antibody. Identificazione Prodotto. Definizione Dei Simboli. Finalità D Uso. Principi E Procedure

MUC1 (MRQ-17) Mouse Monoclonal Antibody. Identificazione Prodotto. Definizione Dei Simboli. Finalità D Uso. Principi E Procedure Identificazione Prodotto N Catalogo Descrizione 45230 IMPATH MUC1 RTU M (MRQ- 17) Definizione Dei Simboli P A E S DOC# DIS pronto uso asciti siero supernatante numero documento distribuito da Finalità

Dettagli

MUC4 (8G7) Mouse Monoclonal Antibody. Identificazione Prodotto. Definizione Dei Simboli. Finalità D Uso. Principi E Procedure. Sommario E Spiegazione

MUC4 (8G7) Mouse Monoclonal Antibody. Identificazione Prodotto. Definizione Dei Simboli. Finalità D Uso. Principi E Procedure. Sommario E Spiegazione Identificazione Prodotto N Catalogo Descrizione 46952 MUC4 0,1 M (8G7) 46953 MUC4 1 M (8G7) 46951 MUC4 RTU M (8G7) Definizione Dei Simboli P C A E S DIL DOC# DIS pronto uso concentrato asciti siero supernatante

Dettagli

Uroplakin III (AU-1) Mouse Monoclonal Antibody. Identificazione Prodotto. Definizione Dei Simboli. Finalità D Uso. Principi E Procedure

Uroplakin III (AU-1) Mouse Monoclonal Antibody. Identificazione Prodotto. Definizione Dei Simboli. Finalità D Uso. Principi E Procedure Identificazione Prodotto N Catalogo Descrizione 45691 IMPATH Uroplakin III RTU M (AU-1) Definizione Dei Simboli P A E S DOC# DIS pronto uso asciti siero supernatante numero documento distribuito da Finalità

Dettagli

CD163 (MRQ-26) Mouse Monoclonal Antibody. Identificazione Prodotto. Definizione Dei Simboli. Finalità D Uso. Principi E Procedure

CD163 (MRQ-26) Mouse Monoclonal Antibody. Identificazione Prodotto. Definizione Dei Simboli. Finalità D Uso. Principi E Procedure Identificazione Prodotto N Catalogo Descrizione 44844 CD163 0,1 M (MRQ-26) 44469 CD163 1 M (MRQ-26) 44223 CD163 RTU M (MRQ-26) Definizione Dei Simboli P C A E S DIL DOC# DIS pronto uso concentrato asciti

Dettagli

Nerve Growth Factor Receptor (NGFR) (MRQ-21)

Nerve Growth Factor Receptor (NGFR) (MRQ-21) Nerve Growth Factor Receptor (NGFR) Identificazione Prodotto N Catalogo Descrizione 45244 IMPATH NGFR RTU M (MRQ- 21) Definizione Dei Simboli P A E S DOC# DIS pronto uso asciti siero supernatante numero

Dettagli

PAX-8 (MRQ-50) Mouse Monoclonal Antibody. Identificazione Prodotto. Definizione Dei Simboli. Finalità D Uso. Sommario E Spiegazione

PAX-8 (MRQ-50) Mouse Monoclonal Antibody. Identificazione Prodotto. Definizione Dei Simboli. Finalità D Uso. Sommario E Spiegazione Identificazione Prodotto N Catalogo Descrizione 44753 PAX-8 0,1 M (MRQ-50) 44754 PAX-8 1 M (MRQ-50) 44367 PAX-8 RTU M (MRQ-50) Definizione Dei Simboli P C A E S DIL DOC# DIS pronto uso concentrato asciti

Dettagli

MUC2 (MRQ-18) Mouse Monoclonal Antibody. Identificazione Prodotto. Definizione Dei Simboli. Finalità D Uso. Sommario E Spiegazione

MUC2 (MRQ-18) Mouse Monoclonal Antibody. Identificazione Prodotto. Definizione Dei Simboli. Finalità D Uso. Sommario E Spiegazione Identificazione Prodotto N Catalogo Descrizione 45231 IMPATH MUC2 RTU M (MRQ- 18) Definizione Dei Simboli P A E S DOC# DIS pronto uso asciti siero supernatante numero documento distribuito da Finalità

Dettagli

Laboratorio di Tecniche Microscopiche AA 2007-2008 Lezione 12 Marzo 2008 Ore 15-16

Laboratorio di Tecniche Microscopiche AA 2007-2008 Lezione 12 Marzo 2008 Ore 15-16 Laboratorio di Tecniche Microscopiche AA 2007-2008 Lezione 12 Marzo 2008 Ore 15-16 L'immunoistochimica e' una tecnica ampiamente utilizzata per l'identificazione e la localizzazione di costituenti cellulari

Dettagli

MUM1 (MRQ-43) Rabbit Monoclonal Antibody. Identificazione Prodotto. Definizione Dei Simboli. Finalità D Uso. Sommario E Spiegazione

MUM1 (MRQ-43) Rabbit Monoclonal Antibody. Identificazione Prodotto. Definizione Dei Simboli. Finalità D Uso. Sommario E Spiegazione Identificazione Prodotto N Catalogo Descrizione 45234 IMPATH MUM1 RTU R (MRQ- 43) Definizione Dei Simboli P A E S DOC# DIS pronto uso asciti siero supernatante numero documento distribuito da Finalità

Dettagli

Esperienza 14: il test ELISA

Esperienza 14: il test ELISA Esperienza 14: il test ELISA La tecnica di dosaggio immuno-assorbente legato a un enzima (in inglese Enzyme-Linked Immuno Assay) o ELISA è principalmente utilizzato in immunologia al fine di rilevare e/o

Dettagli

Per la conservazione viene aggiunta sodio azide a una concentrazione finale inferiore allo 0,1 %.

Per la conservazione viene aggiunta sodio azide a una concentrazione finale inferiore allo 0,1 %. Scheda Tecnica 0123 Technical File No.: 46 Prodotto: Categoria di prodotto secondo la classificazione CE: Anti-Xga coombsreactive Policlonale, umano IgG Allegato III Autocertificazione del produttore Struttura

Dettagli

ZytoLight SPEC ERG Dual Color Break Apart Probe

ZytoLight SPEC ERG Dual Color Break Apart Probe ZytoLight SPEC ERG Dual Color Break Apart Probe IVD Dispositivo medico-diagnostico in vitro Produttore: ZytoVision GmbH Codice: Z-2138-200 (0.2ml).. Per l identificazione della traslocazione che coinvolge

Dettagli

Il Nodulo Tiroideo. "Diagnostica Citologica"

Il Nodulo Tiroideo. Diagnostica Citologica Il Nodulo Tiroideo "Diagnostica Citologica" FNAC Con il termine di FNAC (Fine Needle Aspiration Cytology) si intende un prelievo citologico eseguito mediante un ago definito sottile (a partire da 22G ),

Dettagli

PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE

PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE Lo screening come forma di prevenzione LE INFEZIONI DA HPV (PAPILLOMA VIRUS UMANO) Cos è l HPV? L HPV è una categoria di virus molto diffusa. La trasmissione

Dettagli

ZytoLight SPEC ALK Dual Color Break Apart Probe

ZytoLight SPEC ALK Dual Color Break Apart Probe ZytoLight SPEC ALK Dual Color Break Apart Probe Z-2124-200 20 (0.2 ml) Z-2124-50 5 (0.05 ml) Per la rilevazione della traslocazione che coinvolge il gene ALK a 2p23 mediante ibridazione in situ fluorescente

Dettagli

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito 1 ISA 610 USING THE WORK OF INTERNAL AUDITORS Questo principio tratta

Dettagli

Principi E Procedure. Materiali E Metodi

Principi E Procedure. Materiali E Metodi Identificazione Prodotto N Catalogo Descrizione 45311 IMPATH HGAL RTU M (MRQ- 49) Definizione Dei Simboli P A E S DOC# DIS pronto uso asciti siero supernatante numero documento distribuito da Finalità

Dettagli

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI Un utilizzatore a valle di sostanze chimiche dovrebbe informare i propri fornitori riguardo al suo utilizzo delle sostanze (come tali o all

Dettagli

EnVision G 2 Doublestain System, Rabbit/Mouse (DAB+/Permanent Red)

EnVision G 2 Doublestain System, Rabbit/Mouse (DAB+/Permanent Red) EnVision G 2 Doublestain System, Rabbit/Mouse (DAB+/Permanent Red) Codice K5361 Seconda edizione Per l uso con anticorpi primari di coniglio e topo. Idoneo per 150 test. (114146-002) K5361/IT/SGA/13.10.06

Dettagli

Elettroforesi. Elettroforesi: processo per cui molecole cariche si separano in un campo elettrico a causa della loro diversa mobilita.

Elettroforesi. Elettroforesi: processo per cui molecole cariche si separano in un campo elettrico a causa della loro diversa mobilita. Elettroforesi Elettroforesi: processo per cui molecole cariche si separano in un campo elettrico a causa della loro diversa mobilita. A qualunque ph diverso dal pi le proteine hanno una carica netta quindi,

Dettagli

WITNESS DIROFILARIA. Dirofilaria immitis.

WITNESS DIROFILARIA. Dirofilaria immitis. WITNESS DIROFILARIA WITNESS DIROFILARIA INFORMAZIONI GENERALI La dirofilariosi cardiaca del cane è una malattia a diffusione mondiale ed è causata da un nematode filariforme denominato Dirofilaria immitis.

Dettagli

I prodotti prediluiti sono diluiti in modo ottimale per l uso con un ampia varietà di kit di rivelazione offerti da altri produttori.

I prodotti prediluiti sono diluiti in modo ottimale per l uso con un ampia varietà di kit di rivelazione offerti da altri produttori. Identificazione Prodotto N Catalogo Descrizione 45264 IMPATH TSH RTU R (Poly) Definizione Dei Simboli P A E S DOC# DIS pronto uso asciti siero supernatante numero documento distribuito da Finalità D Uso

Dettagli

ESTRAZIONE ACIDI NUCLEICI CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A DNA ESTRATTO DA TESSUTI FISSATI IN FORMALINA E INCLUSI IN PARAFFINA (FFPE)

ESTRAZIONE ACIDI NUCLEICI CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A DNA ESTRATTO DA TESSUTI FISSATI IN FORMALINA E INCLUSI IN PARAFFINA (FFPE) ESTRAZIONE ACIDI NUCLEICI CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A DNA ESTRATTO DA TESSUTI FISSATI IN FORMALINA E INCLUSI IN PARAFFINA (FFPE) SALVATORE GIRLANDO LABORATORIO PATOLOGIA MOLECOLARE ANATOMIA PATOLOGICA

Dettagli

Epstein-Barr Virus (MRQ-47)

Epstein-Barr Virus (MRQ-47) Identificazione Prodotto N Catalogo Descrizione 45206 IMPATH Epstein-Barr Virus RTU R (MRQ-47) Definizione Dei Simboli P A E S DOC# DIS pronto uso asciti siero supernatante numero documento distribuito

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

Myelin Basic Protein (Polyclonal)

Myelin Basic Protein (Polyclonal) Identificazione Prodotto N Catalogo Descrizione 45236 IMPATH Myelin Basic Protein RTU R (Poly) Definizione Dei Simboli P A E S DOC# DIS pronto uso asciti siero supernatante numero documento distribuito

Dettagli

Espressione di geni specifici per un determinato tumore

Espressione di geni specifici per un determinato tumore Espressione di geni specifici per un determinato tumore Paziente A: Non ha il cancro Espressione dei geni: Nessuna Biopsia Geni associati al cancro allo stomaco Paziente B: Ha un tumore allo stomaco Bassa

Dettagli

COSTITUZIONE DELL ARCHIVIO BIOLOGICO NAZIONALE PER LA SICUREZZA DELLA RETE TRAPIANTOLOGICA ED ALLEGATO TECNICO.

COSTITUZIONE DELL ARCHIVIO BIOLOGICO NAZIONALE PER LA SICUREZZA DELLA RETE TRAPIANTOLOGICA ED ALLEGATO TECNICO. COSTITUZIONE DELL ARCHIVIO BIOLOGICO NAZIONALE PER LA SICUREZZA DELLA RETE TRAPIANTOLOGICA ED ALLEGATO TECNICO. (Consulta Nazionale per i Trapianti - 31 agosto 2004) 1. E costituito l Archivio Biologico

Dettagli

CHECK LIST - CHIRURGIA REFRATTIVA CON LASER AD ECCIMERI

CHECK LIST - CHIRURGIA REFRATTIVA CON LASER AD ECCIMERI ENTE DI CERTIFICAZIONE DI QUALITA S.O.I. S.r.l. con socio unico V.I. del c/o 1-REQUISITI STRUTTURALI 1.1-Generali 1.1.1 E' garantita una facile accessibilità dall'esterno sia per quanto concerne l'ingresso

Dettagli

AIFA Agenzia Italiana del Farmaco Sirolimus (Rapamune)

AIFA Agenzia Italiana del Farmaco Sirolimus (Rapamune) AIFA - Sirolimus (Rapamune) 08/02/2010 (Livello 2) AIFA Agenzia Italiana del Farmaco Sirolimus (Rapamune) Nota Informativa Importante (08 Febbraio 2010) file:///c /documenti/sir653.htm [08/02/2010 10.47.36]

Dettagli

INFORMAZIONE AI LAVORATORI/ UTENTI DEL COLLEGIO. PROCEDURE DI SICUREZZA: RISCHIO CHIMICO dovuto all uso di stampanti e toner

INFORMAZIONE AI LAVORATORI/ UTENTI DEL COLLEGIO. PROCEDURE DI SICUREZZA: RISCHIO CHIMICO dovuto all uso di stampanti e toner PROCEDURE DI SICUREZZA: RISCHIO CHIMICO dovuto all uso di stampanti e toner Procedure di sicurezza: RISCHIO CHIMICO DOVUTO ALL USO DI STAMPANTI E TONER Autore: IEC S.r.l. Revisione: settembre 2014 INDICE

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

IL DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione

IL DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione FOCUS TECNICO IL DEGLI IMPIANTI IDROSANITARI Miscelatori e riduttori di pressione CRITERI DI CALCOLO DELLA PORTATA DI PROGETTO Lo scopo principale del dimensionamento di una rete idrica è quello di assicurare

Dettagli

ZytoLight SPEC ALK/EML4 TriCheck Probe

ZytoLight SPEC ALK/EML4 TriCheck Probe ZytoLight SPEC ALK/EML4 TriCheck Probe Z-2117-200 Z-2117-50 20 (0.2 ml) 5 (0.05 ml) Per la rilevazione del riarrangiamento dei geni ALK- EML4 mediante ibridazione in situ fluorescente (FISH).... Dispositivo

Dettagli

Strumenti e Tecniche di studio in patologia

Strumenti e Tecniche di studio in patologia Strumenti e Tecniche di studio in patologia Gli strumenti della patologia: Microscopia Biologia molecolare Indagini biochimiche Microscopia Ottica citopatologia ed istopatologia citochimica ed istochimica

Dettagli

ISO/IEC 17025 : 2005 per i Laboratori di Prova

ISO/IEC 17025 : 2005 per i Laboratori di Prova ISO/IEC 17025 : 2005 per i Laboratori di Prova Perugia, 30 giugno 2005 D.ssa Daniela Vita ISO/IEC 17025:2005 1 Differenza tra UNI EN ISO 9001:2000 e ISO/IEC 17025:2005 La norma UNI EN ISO 9001:2000 definisce

Dettagli

un controllo di accettazione tipo A ogni 300 mc massimo di getto

un controllo di accettazione tipo A ogni 300 mc massimo di getto Laboratorio autorizzato dal ministero delle infrastrutture ad effettuare prove sui materiali da costruzione per strutture metalliche ed opere in cemento armato con D.M. n. 39073 del 23/3/1995 e successivi

Dettagli

GRAVIDANZA test. MODALITA' DI RICHIESTA: Pazienti interni: tramite modulo interno prestampato. Pazienti esterni: tramite richiesta del medico curante.

GRAVIDANZA test. MODALITA' DI RICHIESTA: Pazienti interni: tramite modulo interno prestampato. Pazienti esterni: tramite richiesta del medico curante. GRAVIDANZA test MODALITA' DI RICHIESTA: Pazienti interni: tramite modulo interno prestampato. Pazienti esterni: tramite richiesta del medico curante. PREPARAZIONE DEL PAZIENTE ALL'ESAME: Il paziente deve

Dettagli

Lavoro di gruppo su: scheda di rilevamento delle non conformità

Lavoro di gruppo su: scheda di rilevamento delle non conformità Azienda Ospedaliera di Cosenza UOC Microbiologia e Virologia Clinica e Molecolare CORSO TEORICO/PRATICO DI AGGIORNAMENTO La fase preanalitica del campione biologico: ottimizzazione delle procedure Lavoro

Dettagli

CD71 (MRQ-48) Mouse Monoclonal Antibody. Identificazione Prodotto. Definizione Dei Simboli. Finalità D Uso. Principi E Procedure

CD71 (MRQ-48) Mouse Monoclonal Antibody. Identificazione Prodotto. Definizione Dei Simboli. Finalità D Uso. Principi E Procedure Identificazione Prodotto N Catalogo Descrizione 45189 IMPATH CD71 RTU M (MRQ- 48) Definizione Dei Simboli P A E S DOC# DIS pronto uso asciti siero supernatante numero documento distribuito da Finalità

Dettagli

Dott. Dario Capelli Dirigente Medico SIAN ASL NA 2 NORD referente SIAN ex ASL NA 3 PRINCIPI GENERALI DELLA LEGISLAZIONE ALIMENTARE. Art.

Dott. Dario Capelli Dirigente Medico SIAN ASL NA 2 NORD referente SIAN ex ASL NA 3 PRINCIPI GENERALI DELLA LEGISLAZIONE ALIMENTARE. Art. Dott. Dario Capelli Dirigente Medico SIAN ASL NA 2 NORD referente SIAN ex ASL NA 3 PRINCIPI GENERALI DELLA LEGISLAZIONE ALIMENTARE Art. 5 Obiettivi Generali 1. La legislazione alimentare persegue uno o

Dettagli

La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in

La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in base alle necessità di chiarezza emerse nell utilizzo della precedente versione e per meglio armonizzarla con la ISO 14001:04. Elemento

Dettagli

Sistema di diagnosi CAR TEST

Sistema di diagnosi CAR TEST Data: 30/09/09 1 di 7 Sistema di diagnosi CAR TEST Il sistema di diagnosi CAR TEST venne convenientemente utilizzato per: - verificare che la scocca di un veicolo sia dimensionalmente conforme ai disegni

Dettagli

GATA3 (L50-823) Mouse Monoclonal Antibody. Identificazione Prodotto. Definizione Dei Simboli. Principi E Procedure. Finalità D Uso

GATA3 (L50-823) Mouse Monoclonal Antibody. Identificazione Prodotto. Definizione Dei Simboli. Principi E Procedure. Finalità D Uso Identificazione Prodotto N Catalogo Descrizione 45652 IMPATH GATA3 RTU M (L50-823) Definizione Dei Simboli P A E S DOC# DIS pronto uso asciti siero supernatante numero documento distribuito da Finalità

Dettagli

CAPO IV - PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI

CAPO IV - PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI CAPO IV - PROTEZIONE DEI AVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI EETTROMAGNETICI Articolo 206 - Campo di applicazione 1. Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori

Dettagli

ACCESSO AL SISTEMA HELIOS...

ACCESSO AL SISTEMA HELIOS... Manuale Utente (Gestione Formazione) Versione 2.0.2 SOMMARIO 1. PREMESSA... 3 2. ACCESSO AL SISTEMA HELIOS... 4 2.1. Pagina Iniziale... 6 3. CARICAMENTO ORE FORMAZIONE GENERALE... 9 3.1. RECUPERO MODELLO

Dettagli

La valutazione del rischio chimico

La valutazione del rischio chimico La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,

Dettagli

7.2 Controlli e prove

7.2 Controlli e prove 7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo

Dettagli

PROCEDURE - GENERALITA

PROCEDURE - GENERALITA PROCEDURE - GENERALITA Le PROCEDURE sono regole scritte, utili strumenti di buona qualità organizzativa, con le quali lo svolgimento delle attività viene reso il più possibile oggettivo, sistematico, verificabile,

Dettagli

Circolare N. 155 del 26 Novembre 2014

Circolare N. 155 del 26 Novembre 2014 Circolare N. 155 del 26 Novembre 2014 Operatori dell e-commerce - partite dal 1 ottobre le registrazioni al mini sportello unico Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che con il Provvedimento

Dettagli

Normative sulla Tenuta dei Serramenti ad Aria, Acqua e Vento

Normative sulla Tenuta dei Serramenti ad Aria, Acqua e Vento UNI EN 12208 La tenuta all acqua di un serramento, descrive la sua capacità di essere impermeabile sotto l azione di pioggia battente e in presenza di una determinata velocità del vento. La norma, la UNI

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia

Dettagli

Test Monofase di Ovulazione Strisce (Urina) - Autodiagnosi

Test Monofase di Ovulazione Strisce (Urina) - Autodiagnosi Test Monofase di Ovulazione Strisce (Urina) - Autodiagnosi MANUALE D USO ATTENZIONE: Gli operatori devono leggere e capire completamente questo manuale prima di utilizzare il prodotto. 0197 ITALIANO 2

Dettagli

codiagnostix 9 Informazioni di assistenza per scansioni (CB)TC

codiagnostix 9 Informazioni di assistenza per scansioni (CB)TC codiagnostix 9 Informazioni di assistenza per scansioni (CB)TC DEUTSCH INDICE 4 1.1 Scansioni TC 4 1.1.1 Preparazione 4 1.1.2 Posizionamento del paziente 5 1.1.3 Processo di scansione 6 1.1.4 Archiviazione

Dettagli

Il ragionamento diagnostico TEST DIAGNOSTICO. Dott.ssa Marta Di Nicola. L accertamento della condizione patologica viene eseguito TEST DIAGNOSTICO

Il ragionamento diagnostico TEST DIAGNOSTICO. Dott.ssa Marta Di Nicola. L accertamento della condizione patologica viene eseguito TEST DIAGNOSTICO Il ragionamento diagnostico http://www.biostatistica biostatistica.unich unich.itit 2 L accertamento della condizione patologica viene eseguito All'inizio del decorso clinico, per una prima diagnosi In

Dettagli

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale

Dettagli

Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro. il Rischio Amianto

Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro. il Rischio Amianto Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro Spegnere il Telefonino!! il Rischio Amianto ai sensi dell art.37 del D.Lgs. 81/08 Accordo Stato Regioni del 21.12.2011 e 22.02.2012 Ente Ligure di Formazione

Dettagli

Appendice III. Competenza e definizione della competenza

Appendice III. Competenza e definizione della competenza Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,

Dettagli

Il Pap test di triage

Il Pap test di triage La Citologia negli screening oncologici Roma, 19 novembre 2014 Il Pap test di triage nello screening con test HPV Maria Luisa Schiboni UOC Anatomia Patologica, Osp S.Giovanni - Roma Il Pap test di triage

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

Rev. N Data Descrizione modifiche

Rev. N Data Descrizione modifiche A.S.L. TO2 Azienda Sanitaria Locale codice: PR-ANP-002-ICB MANUALE DELLE PROCEDURE pag. 1 di pag. 6 S.C. ANATOMIA PATOLOGICA DIRETTORE Dr. STEFANO TARAGLIO PROCEDURA 2 INVIO CAMPIONI BIOLOGICI Nome Firma

Dettagli

LA FISSAZIONE E LA PROCESSAZIONE DEI CAMPIONI ISTOLOGICI CON SOSTANZE A BASE ALCOLICA: POSSIBILI VANTAGGI E PROSPETTIVE FUTURE.

LA FISSAZIONE E LA PROCESSAZIONE DEI CAMPIONI ISTOLOGICI CON SOSTANZE A BASE ALCOLICA: POSSIBILI VANTAGGI E PROSPETTIVE FUTURE. LA FISSAZIONE E LA PROCESSAZIONE DEI CAMPIONI ISTOLOGICI CON SOSTANZE A BASE ALCOLICA: POSSIBILI VANTAGGI E PROSPETTIVE FUTURE. Dott.ssa Marchi Barbara Biologa sanitaria COMBINAZIONE TRA LA BIOLOGIA MOLECOLARE

Dettagli

Oct-2 (MRQ-2) Mouse Monoclonal Antibody. Identificazione Prodotto. Definizione Dei Simboli. Finalità D Uso. Principi E Procedure

Oct-2 (MRQ-2) Mouse Monoclonal Antibody. Identificazione Prodotto. Definizione Dei Simboli. Finalità D Uso. Principi E Procedure Identificazione Prodotto N Catalogo Descrizione 45160 IMPATH Oct-2 RTU M (MRQ- 2) Definizione Dei Simboli P A E S DOC# DIS pronto uso asciti siero supernatante numero documento distribuito da Finalità

Dettagli

Androgen Receptor (SP107)

Androgen Receptor (SP107) Identificazione Prodotto N Catalogo Descrizione 45164 IMPATH Androgen Receptor RTU M (SP107) Definizione Dei Simboli P A E S DOC# DIS pronto uso asciti siero supernatante numero documento distribuito da

Dettagli

SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI ITSMS (IT SERVICE MANAGEMENT SYSTEMS) AUDITOR/RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT

SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI ITSMS (IT SERVICE MANAGEMENT SYSTEMS) AUDITOR/RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT srl Viale di Val Fiorita, 90-00144 Roma Tel. 065915373 - Fax: 065915374 E-mail: esami@cepas.it Sito internet: www.cepas.it Pag. 1 di 5 SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI ITSMS (IT SERVICE MANAGEMENT

Dettagli

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI Comunicazione del revisore con i responsabili delle attività di governance e con il pubblico Dicembre 2013 Comunicazioni del revisore con i responsabili delle attività di

Dettagli

Quick Up. Materiale autopolimerizzante per cementazione di attacchi e componenti secondarie nelle protesi

Quick Up. Materiale autopolimerizzante per cementazione di attacchi e componenti secondarie nelle protesi Materiale autopolimerizzante per cementazione di attacchi e componenti secondarie nelle protesi Un kit per tutte le esigenze di cementazione In molti casi, la tenuta delle protesi totali è insoddisfacente.

Dettagli

Incontro con ASSOBIOMEDICA Roma, 07 maggio 2012

Incontro con ASSOBIOMEDICA Roma, 07 maggio 2012 Il sistema BD/RDM: integrazione dei Dispositivi medico diagnostici in vitro La rilevazione degli IVD Incontro con ASSOBIOMEDICA Roma, 07 maggio 2012 Agenda Le attuali modalità di notifica per i dispositivi

Dettagli

Le zone grigie della citologia tiroidea.

Le zone grigie della citologia tiroidea. Carcinoma differenziato della tiroide: dalla diagnosi al follow-up Bologna 21 marzo 2009 Le zone grigie della citologia tiroidea. Cosa deve dire il patologo Gian Piero Casadei Anatomia Patologica Ospedale

Dettagli

PROJECT SRL DISTRIBUZIONE DI DISPOSITIVI MEDICI E TEST RAPIDI IN VITRO

PROJECT SRL DISTRIBUZIONE DI DISPOSITIVI MEDICI E TEST RAPIDI IN VITRO FAQ lattosio SPECIALISTA 1) In cosa consiste il Breath Test? Il Breath Test all'idrogeno consiste nella misurazione dei livelli di idrogeno nel respiro del paziente. Questo idrogeno deriva dalla fermentazione

Dettagli

I criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica e le principali criticità. Valeria Frittelloni ISPRA

I criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica e le principali criticità. Valeria Frittelloni ISPRA I criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica e le principali criticità Valeria Frittelloni ISPRA Analisi della Commissione europea sulla conformità del DM 27 settembre 2010 inclusione del codice

Dettagli

I MANGIMI MEDICATI. Legislazione Prescrizione Produzione Commercializzazione Utilizzo. Dott. Silvio Zavattini, DMV, L.P. www.swinevetgroup.

I MANGIMI MEDICATI. Legislazione Prescrizione Produzione Commercializzazione Utilizzo. Dott. Silvio Zavattini, DMV, L.P. www.swinevetgroup. I MANGIMI MEDICATI Legislazione Prescrizione Produzione Commercializzazione Utilizzo Dott. Silvio Zavattini, DMV, L.P. www.swinevetgroup.it 1 2 3 4 5 6 7 8 5. CONTROLLO DI QUALITÀ 5.1 esiste una persona

Dettagli

Firenze 26 Settembre 2014. Antonella Leto Presidente Associazione Nazionale Infermieri Neuroscienze (ANIN)

Firenze 26 Settembre 2014. Antonella Leto Presidente Associazione Nazionale Infermieri Neuroscienze (ANIN) Firenze 26 Settembre 2014 Antonella Leto Presidente Associazione Nazionale Infermieri Neuroscienze (ANIN) Regolamento (UE) n. 536/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, sulla

Dettagli

AGENTI CHIMICI VALUTAZIONE DEL RISCHIO

AGENTI CHIMICI VALUTAZIONE DEL RISCHIO Dipartimento di Sanità Pubblica U.O. Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro AGENTI CHIMICI VALUTAZIONE DEL RISCHIO Arcari Claudio e Mariacristina Mazzari Piacenza 6 maggio 2011 1 CURVA DOSE-EFFETTO

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SIF CAPITOLO 08 (ED. 01) MISURAZIONI, ANALISI E MIGLIORAMENTO

MANUALE DELLA QUALITÀ SIF CAPITOLO 08 (ED. 01) MISURAZIONI, ANALISI E MIGLIORAMENTO INDICE 8.1 Generalità 8.2 Monitoraggi e Misurazione 8.2.1 Soddisfazione del cliente 8.2.2 Verifiche Ispettive Interne 8.2.3 Monitoraggio e misurazione dei processi 8.2.4 Monitoraggio e misurazione dei

Dettagli

1. Chi è il produttore secondo GSE? Vi sono delle conseguenze per me?

1. Chi è il produttore secondo GSE? Vi sono delle conseguenze per me? 1. Chi è il produttore secondo GSE? Vi sono delle conseguenze per me? Produttore nel campo di applicazione del GSE è la società che immette per la prima volta a titolo professionale, un pannello fotovoltaico

Dettagli

ZAP-70 (2F3.2) Mouse Monoclonal Antibody. Identificazione Prodotto. Definizione Dei Simboli. Finalità D Uso. Principi E Procedure

ZAP-70 (2F3.2) Mouse Monoclonal Antibody. Identificazione Prodotto. Definizione Dei Simboli. Finalità D Uso. Principi E Procedure Identificazione Prodotto N Catalogo Descrizione 45271 IMPATH ZAP-70 RTU M (2F3.2) Definizione Dei Simboli P A E S DOC# DIS pronto uso asciti siero supernatante numero documento distribuito da Finalità

Dettagli

INDICE. Istituto Tecnico F. Viganò PROCEDURA PR 01. Rev. 2 Data 20 Maggio 2009. Pagina 1 di 9 TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DOCUMENTI

INDICE. Istituto Tecnico F. Viganò PROCEDURA PR 01. Rev. 2 Data 20 Maggio 2009. Pagina 1 di 9 TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DOCUMENTI INDICE 1 di 9 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4. RESPONSABILITÀ 5. MODALITÀ OPERATIVE 5.1. Redazione e identificazione 5.2. Controllo e verifica 5.3. Approvazione 5.4.

Dettagli

PROCESSO DI INDICIZZAZIONE SEMANTICA

PROCESSO DI INDICIZZAZIONE SEMANTICA PROCESSO DI INDICIZZAZIONE SEMANTICA INDIVIDUAZIONE DEI TEMI/CONCETTI SELEZIONE DEI TEMI/CONCETTI ESPRESSIONE DEI CONCETTI NEL LINGUAGGIO DI INDICIZZAZIONE TIPI DI INDICIZZAZIONE SOMMARIZZAZIONE INDICIZZAZIONE

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ MANUALE GESTIONE QUALITÀ SEZ. 5.1 REV. 02 pagina 1/5 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA

Dettagli

SmartCal. SmartCal Checklist per la risoluzione dei problemi

SmartCal. SmartCal Checklist per la risoluzione dei problemi SmartCal SmartCal Checklist per la risoluzione dei problemi La sostanza di riferimento SmartCal verifica le prestazioni degli analizzatori di umidità offrendo risultati di misura entro limiti di controllo

Dettagli

sommario 1. introduzione al sistema 2. moduli base 3. tracciabilità e rintracciabilità 4. diagramma di flusso operativo 5.

sommario 1. introduzione al sistema 2. moduli base 3. tracciabilità e rintracciabilità 4. diagramma di flusso operativo 5. tracciabilità rintracciabilità e macellazione avicola sommario 1. introduzione al sistema 2. moduli base 2.1. anagrafica base 2.2. entrata partite avicole 2.3. macellazione partite 2.4. stoccaggio ed immagazzinamento

Dettagli

Aspetti igienici nella preparazione e presentazione degli alimenti nell ambito delle manifestazioni temporanee

Aspetti igienici nella preparazione e presentazione degli alimenti nell ambito delle manifestazioni temporanee Motta di Livenza,, 13 marzo 2010 Aspetti igienici nella preparazione e presentazione degli alimenti nell ambito delle manifestazioni temporanee Luigi Tonellato Articolo 18 Rintracciabilità 1. È disposta

Dettagli

Cytokeratin 5 + Cytokeratin 14 (EP1601Y + LL002)

Cytokeratin 5 + Cytokeratin 14 (EP1601Y + LL002) Cytokeratin 5 + Cytokeratin 14 (EP1601Y Identificazione Prodotto N Catalogo Descrizione 45693 IMPATH CK5 + CK14 RTU M (EP1601Y & LL002) Definizione Dei Simboli P A E S DOC# DIS pronto uso asciti siero

Dettagli

Principi E Procedure. Materiali E Metodi

Principi E Procedure. Materiali E Metodi Identificazione Prodotto N Catalogo Descrizione 44435 BCL2 0,1 R (E17) 44436 BCL2 1 R (E17) 44205 BCL2 RTU R (E17) Definizione Dei Simboli P C A E S DIL DOC# DIS pronto uso concentrato asciti siero supernatante

Dettagli

L Insulina è un ormone prodotto dal pancreas implicato nel metabolismo dei carboidrati.

L Insulina è un ormone prodotto dal pancreas implicato nel metabolismo dei carboidrati. DIABETE E RISCHIO CANCRO: RUOLO DELL INSULINA Secondo recenti studi sono più di 350 milioni, nel mondo, gli individui affetti da diabete, numeri che gli regalano il triste primato di patologia tra le più

Dettagli

Consultare le avvertenze di rischio e i consigli per la sicurezza durante le operazioni di travaso.

Consultare le avvertenze di rischio e i consigli per la sicurezza durante le operazioni di travaso. Istruzioni per la pulizia e la conservazione dei pavimenti PANDOMO Terrazzo Indicazioni preliminari Una cura periodica e adeguata, così come una protezione specifica dei pavimenti pandomo TerrazzoBasic,

Dettagli