PIANO DI RIORGANIZZAZIONE E RAFFORZAMENTO DELLE CAPACITÀ. Ministero della Salute. Ministero della Salute. Ministero della Salute.

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1 PIANO DI RIORGANIZZAZIONE E RAFFORZAMENTO DELLE CAPACITÀ Dicembre 2009 MINISTERO DELLA SALUTE 1

2 INDICE ELENCO PRINCIPALI ABBREVIAZIONI UTILIZZATE 3 PREMESSA 4 PARTE I PROGETTO OPERATIVO DI ASSISTENZA TECNICA 6 1. ANALISI DI CONTESTO E DEFINIZIONE DELLA STRATEGIA DI INTERVENTO 7 2. LEZIONI APPRESE DALL ESPERIENZA 2000/ ANALISI DEI FABBISOGNI REGIONALI DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ PREVISTE E DELLE MODALITÀ DI ATTUAZIONE PIANO FINANZIARIO E CRONOGRAMMA RISULTATI E MODALITÀ DI MONITORAGGIO ATTUAZIONE DEL PO 63 PARTE II: PIANO DI RIORGANIZZAZIONE INTERNA INTRODUZIONE AUTODIAGNOSI ANALISI DEI FABBISOGNI DESCRIZIONE DELLE AZIONI DI RIORGANIZZAZIONE INTERNA 69 ALLEGATI 73 2

3 ELENCO PRINCIPALI ABBREVIAZIONI UTILIZZATE DFP: Dipartimento della Finzione Pubblica FAS: Fondo per le Aree Sottoutilizzate FSE: Fondo Sociale Europeo FESR: Fondo Europeo di Sviluppo Regionale LEA: Livelli Essenziali di Assistenza MISE: Ministero dello Sviluppo Economico Ministero: POAT: Progetto Operativo di Assistenza Tecnica alle Regioni dell Obiettivo Convergenza PON ATAS: Programma Operativo Nazionale di Assistenza Tecnica PON GAT: PON Governance e Assistenza Tecnica PRI: Piano di Riorganizzazione Interna PRRC: Piano di riorganizzazione e rafforzamento delle capacità QSN: Quadro Strategico Nazionale VIS: Valutazione di impatto sulla salute 3

4 PREMESSA Il PON Governance e Assistenza Tecnica (PON GAT) cofinanziato dal FESR prevede all interno dell Obiettivo Operativo II.4 il Rafforzamento delle strutture operative e delle competenze nella Pubblica Amministrazione, da perseguire per il tramite delle Amministrazioni centrali competenti, assicurando un supporto specialistico alle Regioni su temi nodali, dove più forte deve essere l'integrazione tra i livelli di governo, al fine di accrescere le capacità delle strutture delle Amministrazioni impegnate nel conseguimento degli obiettivi del QSN. Tale obiettivo appare tanto più importante e prioritario nel settore salute che costituisce sia il risultato delle caratteristiche del contesto di vita, sociale ambientale ed economico e delle politiche che lo influenzano, sia un pre-requisito per la promozione dello sviluppo economico, produttivo, civico e sociale di tutta la comunità nel suo insieme. In quest ottica ed in coerenza con il Manuale Operativo per la redazione dei Piani di Riorganizzazione e Rafforzamento delle capacità (febbraio 2008), il propone di seguito il proprio Piano di riorganizzazione e rafforzamento delle capacità, articolato in due parti: 1. Progetto Operativo di Assistenza Tecnica alle Regioni dell Obiettivo Convergenza (POAT); 2. Piano di Riorganizzazione Interna (PRI). Sulla base di quanto già indicato nella scheda di candidatura presentata nel novembre del 2007, il Piano delinea le azioni che il Ministero intende mettere in atto per supportare e rafforzare le competenze delle Regioni dell obiettivo convergenza nell attuazione delle politiche di sviluppo nel settore salute per il ciclo di programmazione Inoltre, nel Piano viene presentata la struttura organizzativa di cui il Ministero intende dotarsi per la gestione delle azioni del PON GAT nell ottica di valorizzare e potenziare le capacità tecniche già esistenti all interno della struttura amministrativa. Articolazione del Piano Il Piano si articola in due parti: PARTE I Il Progetto Operativo di Assistenza Tecnica alle Regioni dell Obiettivo Convergenza (POAT) ripartita al suo interno in 7 sezioni: - 1. Analisi di contesto e definizione della strategia di intervento in cui si riportano un breve inquadramento del contesto strategico e programmatorio di riferimento e la strategia di intervento che il Ministero intende porre in essere nel settore salute a favore delle quattro Regioni dell obiettivo convergenza Lezioni apprese dall esperienza in cui viene fornita una breve descrizione delle attività realizzate nel precedente periodo di programmazione con riferimento particolare agli elementi di continuità o di discontinuità rispetto alle azioni assistenza tecnica attuate nel quadro del Programma Operativo Nazionale di Assistenza Tecnica (PON ATAS) Analisi dei fabbisogni regionali nella quale viene presentata l analisi dei fabbisogni di assistenza tecnica delle Amministrazioni regionali, sulla base dei risultati emersi dalla lettura dei documenti di programmazione regionale e dagli incontri specifici. 4

5 - 4. Descrizione delle attività previste e delle modalità di attuazione in cui viene fornita la descrizione della tipologia di attività di assistenza tecnica che il Ministero intende porre in essere e delle modalità di attuazione Piano finanziario e cronogramma nella quale viene illustrato il piano finanziario previsto per le singole azioni ed il relativo cronogramma Risultati e modalità di monitoraggio in cui vengono presentate le modalità attraverso le quali il Ministero effettuerà la verifica ed il monitoraggio delle azioni Attuazione del PO in cui si riporta una presentazione della Struttura Responsabile del Progetto di Assistenza Tecnica, dell Ufficio responsabile per l esecuzione dei pagamenti e dell Ufficio responsabile dei controlli di primo livello. PARTE II il Piano di Riorganizzazione Interna contenente 4 sezioni: - 1. Introduzione in cui si riporta una presentazione della strategia e degli obiettivi che sottendono l articolazione del PRI; - 2. Auto-diagnosi orientata ad esaminare l attuale assetto organizzativo e le principali criticità riscontrate nelle pregresse esperienze del Ministero nella gestione dei Fondi Strutturali; - 3. Analisi dei fabbisogni della struttura amministrativa finalizzata a svolgere in modo adeguato le attività di assistenza tecnica; - 4. Descrizione delle azioni di riorganizzazione interna che si intendono porre in essere. ALLEGATI L allegato I riporta il Decreto che istituisce l Unità operativa, struttura interna al Ministero incaricata di gestire il coordinamento del Progetto. L allegato II riporta il percorso di autodiagnosi avviato dai componenti dell Unità operativa per il rafforzamento delle competenze rispetto alle attività del POAT. 5

6 PARTE I PROGETTO OPERATIVO DI ASSISTENZA TECNICA 6

7 1. ANALISI DI CONTESTO E DEFINIZIONE DELLA STRATEGIA DI INTERVENTO 1.1 Il contesto strategico e programmatico di riferimento Il Patto per la Salute, approvato con l Intesa Stato-Regioni del 5 ottobre 2006 ha indicato gli obiettivi di miglioramento delle capacità di servizio del settore sanitario e socio-sanitario e di miglioramento della qualità dell assistenza in un quadro di convergenza tra le diverse Regioni italiane, partendo da una analisi che vede le Regioni del Sud interessate da perduranti fenomeni di mobilità sanitaria passiva, da indici di bassa appropriatezza, di inefficienza e inefficacia della spesa e da livelli qualitativi dei servizi variabili e spesso carenti. Peraltro, l insufficiente collegamento programmatico tra politiche di finanziamento dei servizi sanitari e socio-sanitari e politiche di investimento strutturale ha prodotto fenomeni sempre più accentuati di divaricazione regionale, soprattutto tra le Regioni del Sud e quelle del Centro-Nord. Una circostanza questa che gli Accordi Stato-Regioni, posti in essere per assicurare la convergenza finanziaria rispetto al Patto di stabilità (Accordo 3 agosto 2000, Accordo 8 agosto 2001, Accordo 16 dicembre 2004, Intesa 23 marzo 2005), hanno inevitabilmente accresciuto, stante la palese incongruenza tra gli impegni ed i vincoli di convergenza a forte valenza strutturale e i piani di investimento necessari a creare le condizioni per una tale convergenza. Ciò a fronte del cambiamento del quadro istituzionale determinato dalla modifica del Titolo V della Costituzione, con cui le Regioni divengono responsabili della pianificazione e del governo della sanità, mentre allo Stato spetta la missione di garanzia della salute. Il Regolamento (CE) n.1080 del Parlamento Europeo e del Consiglio del relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) - (art.4), conferma la centralità della tematica della salute nei nuovi documenti di programmazione di sviluppo regionale, comunitari e nazionali, indicando nell ambito dell obiettivo Convergenza, tra le sue priorità, gli investimenti nella sanità e nelle infrastrutture sociali che contribuiscano allo sviluppo regionale e locale e ad aumentare la qualità della vita. La strategia del Fondo Sociale Europeo (FSE), prevede, inoltre, che vadano sostenuti anche interventi di formazione sul tema della salute pubblica. Il Trattato di riforma approvato dai Capi di Stato e di Governo dell'ue a Lisbona il 19 ottobre 2007 propone di rafforzare l'importanza della politica sanitaria attraverso, soprattutto, la cooperazione fra Stati membri nel campo della salute e dei servizi sanitari. Lo Stato italiano ribadisce all interno del Quadro Strategico Nazionale (QSN), documento di programmazione con cui l Italia persegue gli obiettivi previsti dalla politica di coesione comunitaria , la centralità del tema della salute ai fini dello sviluppo socio-economico del Paese. Pur non essendo di fatto possibile individuare all interno della declinazione strategica del QSN obiettivi e priorità esplicitamente riconducibili al tema socio-sanitario, la tematica è presente all interno delle diverse priorità trattata in modo diffuso anche se non sistematico 1. 1 Si rimanda per un approfondimento di dettaglio sulla priorità attribuita al tema salute all interno del QSN a quanto già descritto dall ex settore Salute del Ministero del Lavoro, Salute e delle Politiche sociali nella Scheda di Candidatura per la presentazione del Piano di Riorganizzazione e Rafforzamento delle Capacità del novembre

8 1.2 La strategia e gli obiettivi del Progetto Le politiche nazionali sulla salute finora attuate ed i risultati ad oggi raggiunti hanno reso evidente nel tempo la debolezza dei collegamenti programmatici tra le politiche di finanziamento dei servizi sanitari e socio-sanitari e le politiche addizionali di investimento strutturale UE. In quest ottica, il nuovo ciclo di programmazione rappresenta una grande opportunità per il settore della salute: mettendo a sistema i principi cardine della programmazione comunitaria - della sussidiarietà, del partenariato, dell aggiuntività e della proporzionalità- e chiedendo una forte integrazione tra politica UE e politica ordinaria, possono essere poste le basi per il perseguimento concreto di obiettivi comuni di sviluppo e di coesione soprattutto per le Regioni del Mezzogiorno che scontano enormi ritardi e difficoltà rispetto alle altre Regioni del Paese. In quest ottica il Ministero intende svolgere un ruolo fondamentale per le istanze e i fabbisogni delle Regioni del Mezzogiorno ed esercitare un azione di indirizzo e supporto per l attuazione delle politiche di sviluppo con specifico riferimento al settore salute nel ciclo di programmazione Il POAT è stato costruito sulla base della lettura attenta dei documenti programmatici delle Regioni per il periodo e dei bisogni espressi dalle Regioni dell obiettivo convergenza nel corso degli incontri tecnici preliminari. Tale attività di ricognizione ha fatto emergere nei fatti una situazione abbastanza omogenea nei fabbisogni delle Regioni ma complessa ed eterogenea per l articolazione istituzionale delle strutture regionali beneficiarie. In particolare, ci riferiamo agli uffici responsabili della programmazione sanitaria regionale e agli uffici responsabili dell analisi dello stato di salute della popolazione attraverso la funzione epidemiologica. In particolare, in linea con quanto previsto dalla Priorità 10 del QSN ed in particolare all obiettivo specifico Rafforzare le competenze tecniche e di governo delle amministrazioni e degli enti attuatori, per migliorare l efficacia della programmazione e la qualità degli interventi per offrire servizi migliori alla cittadinanza, il Ministero intende contribuire al raggiungimento del seguente obiettivo generale: elevare la capacità amministrativa e di governance delle Regioni dell obiettivo convergenza per l attuazione e la valutazione di tutte quelle linee di intervento che, riconducibili al settore salute, concorrono in modo rilevante allo sviluppo socio-economico dei territori. L obiettivo generale si realizza attraverso il perseguimento dei seguenti obiettivi specifici, definiti a seguito dell analisi specifica dei fabbisogni regionali riportati nella successiva sezione 3: - Sostenere la definizione strategica e operativa della programmazione degli interventi regionali; - Sostenere il processo di implementazione e attuazione degli interventi regionali; - Innalzare le capacità d uso, da parte degli amministratori e degli operatori nel settore, di tecniche e metodologie di monitoraggio e valutazione. 8

9 2. LEZIONI APPRESE DALL ESPERIENZA 2000/2006 Il Ministero, nell ambito del PON ATAS , ha attuato con una dotazione finanziaria di circa 4,620 Meuro, azioni di assistenza tecnica alle Regioni del Mezzogiorno mirate a rafforzare l integrazione tra politiche strutturali e la tutela della salute pubblica e a potenziare la capacità di valutazione della sostenibilità delle politiche di sviluppo, in termini di impatto sulla salute e di modernizzazione del modello sociale. In particolare, per quanto riguarda il FSE, è stato realizzato il Progetto Trasferimento delle metodologie e degli strumenti appropriati a supporto della qualità del sistema di governo delle politiche sanitarie sul territorio nelle fasi di programmazione, attuazione, monitoraggio, controllo e valutazione (PON ATAS , Misura II.2- Azione 5.11) promosso dal Ministero della Salute e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Funzione Pubblica e realizzato dal Formez. Il progetto ha svolto diverse iniziative tese al rafforzamento del processo di modernizzazione in atto all interno delle Pubbliche Amministrazioni, attraverso: il potenziamento del know how necessario a pianificare interventi sanitari sul territorio e a valutarne gli effetti (realizzazione di corsi sulla programmazione integrata, articolati in vari moduli, rivolti al personale degli Assessorati alla salute delle Regioni meridionali); l elaborazione di strumenti di progettazione integrata sociale e sanitaria (ricerca, individuazione e diffusione di Buone Pratiche sull integrazione); la maturazione di un approccio di mantenimento della salute basato sull interconnessione di varie componenti ambientali, culturali, sociali (rapporto sulle schede di rilevazione adottate dai vari organismi utili alla programmazione); l integrazione di politiche di tutela della salute da parte di differenti istituzioni pubbliche (Osservatori Epidemiologici Regionali, Aziende Sanitarie, Arpa, Enti Locali) che operano in uno stesso territorio e la diffusione di buone pratiche basate sull utilizzo dei dati epidemiologici (rapporto di ricerca e diffusione delle BP, realizzazione di corsi di formazione, in vari moduli, rivolti all équipe di base degli OER e creazione di una Comunità di Pratica on line dei Referenti degli OER). A questo progetto, che ha avuto riscontri positivi da parte delle Regioni, è stata attribuita una premialità pari al 10% del budget iniziale per un totale di ,00. Per quanto riguarda il FESR è stato realizzato il Progetto Attività di Assistenza Tecnica e coordinamento a favore delle Amministrazioni regionali dell Obiettivo 1 per l integrazione tra politiche strutturali e tutela della salute Pubblica che si è articolato nelle seguenti linee di intervento: Miglioramento della sicurezza sismica negli ospedali e mantenimento delle funzioni ospedaliere strategiche in situazioni di emergenza. Definita in accordo con la Regione Calabria, l azione ha supportato la Regione nelle attività di programmazione di strumenti di supporto a programmi di previsione e prevenzione dei rischi e di adeguamento e miglioramento della sicurezza sismica degli edifici pubblici e del contesto urbano territoriale di riferimento; Linee guida per l'applicazione della normativa igienico-sanitaria degli allevamenti, attività di indirizzo per l applicazione della normativa igienicosanitaria in materia di benessere animale; Definizione di modelli di valutazione dei livelli di sicurezza sismica delle strutture ospedaliere della Regione Siciliana ; Definizione di modelli di valutazione dei livelli di sicurezza sismica delle strutture ospedaliere della Regione Siciliana a supporto dell attuazione della misura relativa alla protezione civile contenuta nel POR Sicilia ; Modelli innovativi per la promozione e per l utilizzo dell imprenditoria sociale nei servizi socio sanitari, azione finalizzata all individuazione di modelli di gestione che consentano alle Regioni di sviluppare i servizi socio-sanitari rivolti agli anziani; 9

10 Modelli di valutazione della qualità delle prestazioni e dei servizi sanitari offerti, anche attraverso la partecipazione degli utenti, azione volta a costruire modelli di valutazione innovativi delle prestazioni e dei servizi sanitari; Assistenza tecnica e supporto metodologico operativo alla standardizzazione delle attività e dei prodotti delle funzioni di osservazione epidemiologica ed alla loro messa in rete, per la creazione e il consolidamento delle capacità degli osservatori epidemiologici regionali. Rispetto a questo ultimo progetto, le Regioni si sono espresse positivamente sui contenuti dei prodotti realizzati, ma hanno fornito feedback più modesti per quanto riguarda l impatto che le linee di intervento hanno avuto sull effettivo trasferimento- all interno delle Amministrazioni - di conoscenze, di capacità gestionali (es. sistemi informativi) e di capacità di intercettare i processi decisionali della programmazione regionale straordinaria e ordinaria, ad eccezione dell ambito delle politiche ambientali. La nuova attività di Assistenza Tecnica dovrà pertanto identificare formule originali e più efficaci di investimento per la creazione e il rafforzamento delle capacità professionali all interno delle Amministrazioni regionali. Dovrà, inoltre, includere metodologie quali l analisi dei fabbisogni e la valutazione di impatto all interno dei processi decisionali che caratterizzano la governance di ogni singola amministrazione coinvolta. In questo senso, le attività previste dal Progetto Operativo di Assistenza tecnica alle Regioni dell Obiettivo Convergenza si caratterizzano per un approccio più mirato e capillare nei confronti delle Amministrazioni regionali, forte anche del consolidamento, attraverso le lezioni apprese dall esperienza 2000/2006, delle capacità interne al, e al coordinamento delle diverse attività. A questo proposito, si rimanda a quanto delineato nella Parte 2 del presente progetto (Piano di Riorganizzazione Interna). 10

11 3. ANALISI DEI FABBISOGNI REGIONALI L analisi e l individuazione dei fabbisogni regionali si è basata su: - lo studio attento e rigoroso dei documenti di programmazione regionale come emerge dalla Scheda di candidatura a suo tempo presentata; - le risultanze emerse dai numerosi incontri e scambi svolti con le singole Amministrazioni regionali. Si è tenuto conto, inoltre, delle indicazioni espresse dalle Regioni nel documento Posizione delle Regioni del Mezzogiorno sulla gestione dell offerta di assistenza tecnica del PON GAT FESR. Il documento raccoglie i fabbisogni regionali espressi in cinque tipologie di supporto e di cooperazione e, pur non facendo esplicito riferimento al settore salute, individua temi e aspetti cruciali per il rafforzamento della PA di cui si è tenuto conto nella definizione degli interventi di assistenza tecnica contenuti nel presente Progetto. Dalle analisi effettuate emerge che i problemi che le Regioni si trovano ad affrontare, in modo trasversale nella gestione dei Fondi strutturali nel settore salute nello svolgimento delle diverse fasi che accompagnano il ciclo della programmazione, sono di diversa natura e riguardano: - gli strumenti di programmazione e di indirizzo per l attuazione degli interventi. Le diverse linee strategiche di intervento delineate nei POR implicano una forte domanda di nuove modalità e strumenti di indirizzo per l'attuazione degli interventi. Il rafforzamento di tutti gli aspetti inerenti il processo di programmazione è una priorità assoluta per le Regioni ai fini del governo complessivo delle attività che verranno realizzate. - Le metodologie e le tecniche di monitoraggio e valutazione. La domanda di supporto delle Regioni si esplicita rispetto allo sviluppo e alla standardizzazione delle funzioni e delle modalità di monitoraggio e di valutazione con particolare riferimento alla Valutazione di Impatto sulla Salute (VIS). La VIS è una tecnica innovativa che ha l'obiettivo di consentire di prendere correttamente in considerazione le problematiche della salute umana quando vengono prese decisioni importanti per lo sviluppo di un territorio nell'ambito di progetti, piani o programmi di sviluppo. Secondo la definizione fornita dall'organizzazione Mondiale della Sanità, la Valutazione di Impatto sulla Salute è: "Una combinazione di procedure, metodi e strumenti per mezzo dei quali una politica, un piano o un progetto possono essere giudicati sui loro potenziali effetti sulla salute di una popolazione, e sulla distribuzione di questi effetti all'interno della popolazione stessa". - l informazione sui contenuti e sugli aspetti che riguardano la gestione degli interventi di settore. Le linee di intervento delineate nei POR, pur nelle specificità e nelle diversità dei singoli contesti regionali, identificano la necessità di individuare e sperimentare nuove modalità operative e gestionali e nuovi strumenti per innalzare la qualità e l accessibilità dei servizi sanitari e socio-sanitari. La domanda di supporto in particolare si indirizza verso la ricerca, la diffusione e la sperimentazione di modelli di gestione del servizio, l individuazione dei fattori di discriminazione nell accesso ai servizi sociosanitari e di opportune soluzioni per il miglioramento dell accessibilità. Nondimeno emerge l esigenza di supporto nell individuare modalità di coinvolgimento del partenariato nelle iniziative di potenziamento dei servizi socio-sanitari. Si avverte, inoltre l esigenza di rafforzare le capacità di elaborazione, attuazione ed accompagnamento 11

12 progettuale, con particolare riferimento al coordinamento e all applicazione degli indirizzi e delle modalità di gestione amministrativa e procedurale per migliorare la qualità, l efficacia e l efficienza complessiva degli interventi di settore. - La conoscenza degli strumenti per instaurare reti di collaborazione e per entrare in contatto con esperienze significative a livello nazionale e UE. Ai fini di apprendere nuove esperienza, valorizzare quelle esistenti e promuovere il trasferimento di nuove conoscenze a livello internazionale sui temi in oggetto emerge la necessità di costruire un sistema stabile di relazioni e promuovere scambi di esperienze anche a livello internazionale sulle tematiche socio sanitarie. In linea con quanto previsto dal Manuale Operativo per la redazione dei Piani di Riorganizzazione e Rafforzamento delle capacità (febbraio 2008), a partire dai fabbisogni nel settore salute espressi dalle quattro Regioni dell obiettivo Convergenza sono stati individuati i macroambiti di intervento sui quali si focalizzerà l azione di assistenza tecnica. La tavola seguente (tavola 1) sintetizza i fabbisogni puntuali per ciascuna Regione e ne esplicita la corrispondenza con gli ambiti di intervento. 12

13 Tavola n.1 Analisi dei fabbisogni regionali per ambito di intervento Regioni DEFINIZIONE STRATEGICA E PROGRAMMATICA PROCEDURE DI ATTUAZIONE MONITORAGGIO E VALUTAZIONE CALABRIA Fabbisogno 1 Fabbisogno 2 Fabbisogno 3 Fabbisogno 4 Fabbisogno 5 Fabbisogno 6 Rafforzamento del Sistema Informativo Regionale Sanitario (portale della salute, tessera sanitaria elettronica, ecc.) Potenziamento dei servizi di telemedicina Miglioramento della qualità dei servizi per la salute dei cittadini Consolidamento del processo di implementazione, della VIS all interno della programmazione regionale CAMPANIA Miglioramento della qualità dei servizi per la salute dei cittadini Soluzioni operative per migliorare l accessibilità dei servizi territoriali Consolidamento del processo di implementazione, della VIS all interno della programmazione regionale PUGLIA Metodologie per l individuazione di fattori di discriminazione nell accesso ai servizi socio-sanitari Favorire il processo potenziamento dei distretti sociosanitari Introduzione degli strumenti del governo unico nei servizi sanitari Sperimentazione di modalità operative e strumenti per innalzare la qualità e l accessibilità dei servizi sanitari e socio-sanitari Sperimentazione di modelli di valutazione del rischio di marginalizzazione sociale 13

14 Regioni DEFINIZIONE STRATEGICA E PROGRAMMATICA PROCEDURE DI ATTUAZIONE MONITORAGGIO E VALUTAZIONE REGIONE SICILIANA Fabbisogno 1 Fabbisogno 2 Fabbisogno 3 Fabbisogno 4 Fabbisogno 5 Fabbisogno 6 Definizione di Rafforzamento metodologie delle competenze comuni di regionali ed aziendali finalizzate valutazione e Modelli e strumenti per Consolidamento del alla partecipazione monitoraggio l utilizzo dei dati di Definizione di attività di processo di a programmi/bandi delle tecnologie evidenza comunicazione/informaz implementazione, di ricerca e di sanitarie con epidemiologica nei ione sugli interventi in della VIS all interno cooperazione processi di ambito sociosanitario della particolare internazionali, pianificazione locale finanziati dal POR programmazione riferimento al comunitari, partecipata regionale settore di e- nazionali e health ed regionali ed emanazione di all attuazione delle linee progettuali linee guida regionali 14

15 4. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ PREVISTE E DELLE MODALITÀ DI ATTUAZIONE 4.1 Descrizione attività Tenuto conto delle diverse istanze ed esigenze emerse nel corso delle fasi di studio e analisi della programmazione e di ricognizione diretta descritte nel capitolo 3, il Ministero intende contribuire all Ob. Specifico II.4 del PON GAT Rafforzamento delle strutture operative e delle competenze nella Pubblica Amministrazione attraverso una strategia volta a favorire la definizione e l applicazione di modalità di governance delle politiche riferibili al settore salute efficienti e coerenti con l impianto strategico complessivo del QSN. Il POAT, infatti, pur prefigurandosi come attività di assistenza tecnica a favore delle Autorità di Gestione delle Amministrazioni regionali dell Obiettivo Convergenza, contribuirà all importante funzione di raccordo e di armonizzazione con le istituzioni ed i diversi soggetti interessati per l attuazione di tutti quegli i interventi riconducibili al settore salute. In particolare, all interno del quadro degli obiettivi e dei fabbisogni delineati, il POAT prevede linee di intervento che possano incidere in maniera significativa nelle diverse fasi del ciclo della programmazione dei Fondi Strutturali ed in grado di garantire la gestione e l attuazione degli interventi finanziati. In quest ottica, il Ministero intende offrire supporto alle quattro Regioni dell obiettivo convergenza attraverso linee di intervento trasversali e specifiche linee di intervento regionali. Le prime rispondono a fabbisogni ed esigenze comuni alle quattro Regioni e sono programmate al fine di garantire alle amministrazioni destinatarie continuità e omogeneità nell attuazione degli interventi. Tali linee possono essere ricondotte alle seguenti quattro macro-aree di attività (tavola 2). Le seconde, invece, rispondono a specifici bisogni territoriali e si caratterizzano perciò per essere attività di assistenza tecnica mirate alle singole Amministrazioni. Tali attività sono conformi a quanto indicato all interno dei PO FESR e a quanto espresso dalle Regioni nel corso degli incontri bilaterali (tavole 4, 6, 8 e 10). In condivisione con le Regioni, il Ministero ha proceduto ad individuare per ciascuna linea di intervento trasversali e specifiche- la struttura regionale di riferimento per l attuazione degli interventi (tavole 3, 5, 7, 9 e 11). E opportuno precisare che il Ministero, una volta approvato il POAT, procederà a declinare nel dettaglio le singole linee di attività riportate nelle successive tavole 2, 3, 4, 5 e 6. La proposta di assistenza tecnica qui presentata troverà, infatti, puntuali declinazioni regionali all interno di un piano di dettaglio, che verrà concordato con le singole Regioni e condiviso all interno della struttura di governance del Progetto Linee di intervento trasversali Nell ottica di contribuire al rafforzamento delle capacità tecniche e di governo delle quattro Regioni Obiettivo Convergenza e al miglioramento complessivo dell'efficacia della programmazione regionale nel settore salute, il progetto di assistenza tecnica porterà avanti 4 macro linee di intervento trasversali: 1. Supporto allo svolgimento delle diverse fasi che accompagnano il ciclo della programmazione. 2. Supporto alla definizione e all applicazione di modelli e strumenti per integrare la VIS nella programmazione. 3. Azioni di affiancamento, informazione e sensibilizzazione a beneficio delle amministrazioni regionali e degli operatori del settore. 4. Supporto all attivazione di reti di collaborazione e scambi di esperienze e buone prassi nel settore salute. 15

16 1. Supporto allo svolgimento delle diverse fasi che accompagnano il ciclo della programmazione Questa linea di intervento intende attuare azioni prevalentemente rivolte a facilitare il ciclo di programmazione degli interventi nel settore salute che discendono dal QSN. Attraverso questa linea di intervento il Ministero intende fornire un sostegno concreto e diretto a tutte e quattro le Amministrazioni regionali in riferimento alle realizzazione delle seguenti attività: - supporto all attuazione del monitoraggio e dell osservazione continua dei fabbisogni territoriali nel settore della salute ai fini di garantire un programmazione degli interventi sempre rispondente alle esigenze dei territori in tale ambito; - supporto alla predisposizione di specifiche indagini, elaborazione di modelli, sviluppo di scenari per le scelte politiche nel settore salute (ad esempio sulla disuguaglianza nell accesso ai servizi socio-sanitari); - supporto all alimentazione in itinere di banche dati su aspetti specifici del settore salute; - azioni sperimentali di accompagnamento e assistenza tecnica alla programmazione e all intero processo decisionale attraverso l aggiornamento e l integrazione delle basi informative territoriali esistenti; - affiancamento all analisi dei determinanti del fabbisogno di tutela e promozione della salute; - supporto al miglioramento del processo di aggiornamento della capacità di documentazione, di accessibilità, di elaborazione statistica, e comunicabilità di dati sulla salute (demografici, sociali, ambientali, di mortalità, ricoveri, altre forme di assistenza) disaggregabili su base geografica (a livello comunale e subcomunale) e per settore sanitario e sociale. - Supporto al rafforzamento delle capacità di progettazione e conduzione di progetti sulla valutazione dello stato di salute e sull efficienza, efficacia ed appropriatezza dell assistenza; - supporto all individuazione di un modello comune di gestione degli appalti nel settore sanitario. L attività di assistenza potrà in questa ottica riguardare il supporto alla individuazione dei contenuti tecnici dei bandi per l affidamento e dei criteri per la valutazione delle proposte. Si fa riferimento, in particolare, a: la definizione di schemi di bandi di gara e capitolati nel settore sanitario, riguardanti gli acquisti di beni e servizi e i lavori pubblici, al fine di definire modelli comuni di gestione degli appalti da diffondere presso le Aziende Sanitarie; supporto per la stesura dei bandi e capitolati tecnici per l'attuazione delle linee di intervento del P.O. FESR 2007/2013 di competenza degli Assessorati della Sanità. - supporto al monitoraggio degli interventi nel periodo di riferimento; - supporto alla predisposizione di meccanismi di valutazione; - supporto nella definizione e realizzazione di meccanismi di utilizzabilità dei risultati e delle analisi valutative ai fini della riprogrammazione attuativa; - supporto al rafforzamento delle politiche di pari opportunità e sviluppo di azioni positive presso i sistemi sanitari regionali. 2. Supportare la definizione e l utilizzo di modelli e strumenti per integrare la VIS nella programmazione In questa linea di attività si prevede di affiancare le Regioni nell elaborazione di un modello di Valutazione di Impatto sulla Salute (VIS) da integrare nella programmazione ai fini del perseguimento di uno sviluppo sostenibile dei territori. Come già anticipato nel paragrafo 3, la VIS utilizza una combinazione di metodi, di procedure e di strumenti attraverso cui stima quale sia l'impatto complessivo di un provvedimento - una politica, un piano o un progetto - sulla salute della popolazione intera o su suoi sottogruppi specifici. La VIS facilita, quindi, l adozione di 16

17 decisioni consapevoli dei rischi per la salute e dei benefici per la popolazione. L attività di AT si concretizzerà nelle seguenti attività: - sostegno operativo a un processo di sensibilizzazione e di informazione rispetto alla VIS finalizzato all adozione di tale modello all interno della programmazione comunitaria e delle politiche più in generale; - supporto all elaborazione di strumenti utili alla definizione di modelli di analisi del bisogni e di valutazione di impatto epidemiologico; - supporto all elaborazione di linee guida di supporto e relativo affiancamento ai referenti regionali e locali per implementare e adottare il modello VIS negli interventi cofinanziati dal PO; - supporto all identificazione di modelli di data warehouse che permettano l archiviazione, l elaborazione di dati e l uso di modelli di analisi dei bisogni e di valutazione di impatto epidemiologico; - affiancamento alle Amministrazioni nell individuazione e nell adozione di un modello organizzativo partecipato di applicazione della VIS. 3. Azioni di affiancamento, informazione e sensibilizzazione a beneficio delle amministrazioni regionali, degli Enti locali e degli operatori del settore Ai fini di sostenere l implementazione e l attuazione degli interventi regionali, si prevedono attività specifiche di informazione e sensibilizzazione dirette agli operatori regionali e locali con l intento di garantire la più ampia circolazione della conoscenza in merito al tema della salute nonché la fruibilità dei risultati dell azione di assistenza tecnica. Si prevede, inoltre, l affiancamento alle Amministrazioni nella realizzazione di momenti di confronto istituzionale ai vari livelli interessati dall attuazione del QSN. Attraverso questa linea di intervento il Ministero intende fornire un sostegno concreto e diretto a tutte e quattro le Amministrazioni regionali e agli operatori del settore in riferimento alle realizzazione delle seguenti attività: - supporto all Amministrazione regionale nella realizzazione di newsletter e bollettini contenenti informazioni e approfondimenti specifici sul settore salute ad uso e beneficio degli operatori di settore, degli Enti locali e degli altri destinatari che verranno individuati; - affiancamento alle Amministrazioni regionali nella predisposizione di una mailing list dedicata attraverso cui mettere in rete i diversi attori istituzionali coinvolti e rendere fruibile un informazione tempestiva su notizie quotidiane a livello regionale, nazionale ed internazionale sul settore salute (legislazione, sentenze, circolari tecniche, segnalazione di bandi, ecc); - affiancamento alle Amministrazioni nella predisposizione di una sezione web all interno del siti istituzionali specificamente rivolta al Progetto di assistenza tecnica (aggiornamento costante di tutte le informazioni relative l attuazione del progetto, allestimento forum dei soggetti della rete assistenza tecnica, ecc); - affiancamento organizzativo alle Amministrazioni regionali nell organizzazione di incontri informativi, seminari, workshop attraverso la partecipazione anche degli operatori delle organizzazioni internazionali (FAO, Organizzazione Mondiale della Sanità, OCSE ecc.); - affiancamento organizzativo alle Amministrazioni regionali nell organizzazione periodica di incontri e tavoli interregionali per l attuazione del progetto di assistenza tecnica e la discussione di temi prioritari di interesse. 17

18 4. Supporto all attivazione di reti di collaborazione e scambi di esperienze e buone prassi nel settore salute Questa linea intende supportare le quattro Amministrazioni regionali nell attivazione di reti di collaborazione e scambi di esperienze e buone prassi in ambito sociosanitario finalizzate a creare e rafforzare gli strumenti per la sistematizzazione, la messa in rete e l integrazione del sistema delle conoscenze ai fini di favorire la crescita dei saperi e delle competenze che operano all interno delle realtà regionali. L azione di assistenza tecnica si concretizzerà attraverso la realizzazione delle seguenti attività: - supporto agli uffici degli assessorati competenti nell attuazione di un database di buone prassi riguardanti modelli metodologici di analisi e di attuazione nel settore; - affiancamento agli uffici regionali per l instaurazione di reti di partenariato nazionali e UE (quali ad esempio, gli osservatori epidemiologici, le Università, gli Enti di ricerca, i poli d eccellenza, gli Enti locali a livello nazionale e UE) nel settore della salute; - supporto all instaurazione di reti di amministratori/decisori locali per l utilizzo di analisi epidemiologiche alla base programmazione regionale; - supporto allo sviluppo di processi di comunicazione intersettoriale idonei a favorire l integrazione dell analisi dei fabbisogni all interno dei processi decisionali e relativo affiancamento. 18

19 Tavola n.2 Quadro di coerenza tra tipologia di attività, linee di intervento, priorità del QSN, obiettivi del PO e fabbisogni - ATTIVITÀ TRASVERSALI Priorità Linea di intervento Obiettivi del POAT Fabbisogno del QSN 1. Supporto allo svolgimento delle diverse fasi che accompagnano il ciclo della programmazione 2. Supportare la definizione e l utilizzo di modelli e strumenti per integrare la VIS nella programmazione 3. Supporto all attivazione di reti di collaborazione e scambi di esperienze e buone prassi nel settore salute 4. Azioni di affiancamento, informazione e sensibilizzazione a beneficio delle amministrazioni regionali, degli Enti locali e degli operatori del settore 10 Sostegno alla programmazione 10 Promozione tecniche di monitoraggio e valutazione 10 Sostegno all attuazione 10 Sostegno all attuazione Rafforzamento degli strumenti di programmazione e di indirizzo per l attuazione degli interventi Rafforzamento e consolidamento degli strumenti per il monitoraggio e la valutazione degli interventi di settore Adeguamento e rafforzamento degli strumenti e delle occasioni di raccordo tra soggetti coinvolti nelle politiche per la salute Potenziamento della qualità del sistema dell informazione e sua diffusione e fruizione allargata 19

20 Tavola n.3 Strutture regionali destinatarie degli interventi Linea di intervento Sicilia Calabria Campania Puglia 1. Supporto allo svolgimento delle diverse fasi che accompagnano il ciclo della programmazione - Area Interdipartimentale 6 Progetti, ricerca e Innovazione Dip. ASOE - Servizio 3 Gestione degli investimenti Dip. P.S. - Referenti Dipartimentali per le pari opportunità 1 Dip.to 3 SETTORE PROGRAMMAZIONE (REFERENTE GIOVANNI D ORIO) PROF. SETTORE 2 COORDINAMENTO (REFERENTE AVV. CASTRACANE) limitatamente alle attività relative al coordinamento del dossier Obiettivi di Servizio (soggetto utilizzatore dei risultati delle attività) Regione Campania: assessorato alla Sanità:area assistenza sanitaria e area programmazione Servizio Programmazione Sociale e Integraz. Sociosanitaria Ufficio Integrazione Sociosanitaria Commissione Regionale per l Integrazione sociosanitaria (Interassessorile, con ARES) Dip.to 13 Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie. (Referente dott. Guerzoni) Stazione Unica Appaltante. (Referente dott. BOEMI) 2. Supportare la definizione e l utilizzo di modelli e strumenti per integrare la - Servizio 8 Programmazione territoriale e Dip.to 3 SETTORE 1 Regione Campania: ass. sanità e Ass.Politiche Sociali; Servizio Programmazione. Sociale e 20

21 VIS nella programmazione integrazione sociosanitaria Dip. P.S. - Servizio 9 Tutela delle fragilità Dip.P.S. - Servizio 4 Programmazione Ospedaliera Dip. P.S. - Referenti Dipartimentali per le pari opportunità PROGRAMMAZIONE Sezione Nucleo Regionale per la valutazione degli Investimenti Pubblici REFERENTE PROF. GIOVANNI D ORIO) Dip.to 13 Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie AA.SS.LL.(distretti sanitari) ed EE.LL./Ambiti Territoriali Integrazione Sociosanitaria Ufficio Integrazione Sociosanitaria Commissione Regionale per l Integrazione sociosanitaria (Interassessorile, con ARES) (Referente dott. Guerzoni) 3. Supporto all attivazione di reti di collaborazione e scambi di esperienze e buone prassi nel settore salute - Area Int.7 Formazione e comunicazione Dip. ASOE - Area Int. 2 Ufficio del Piano di rientro Dip. P.S. - Servizio7- Farmaceutica Dip. P.S. - Servizio 2 Promozione della salute Dip. ASOE Dip.to 3 SETTORE 1 PROGRAMMAZIONE (REFERENTE PROF. GIOVANNI D ORIO) SETTORE 2 COORDINAMENTO (REFERENTE AVV. CASTRACANE) limitatamente alle attività relative al coordinamento del dossier Obiettivi di Servizio (soggetto utilizzatore dei risultati delle attività) Assessorato alla Sanità e direzioni strategiche delle aziende sanitarie Servizio Programmazione. Sociale e Integrazione Sociosanitaria Ufficio Integrazione Sociosanitaria 6 ASL 48 Distretti sociosanitari 45 Ambiti territoriali sociali (Comuni associati) 21

22 Dip.to 13 Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie (Referente dott. Guerzoni) 4. Azioni di affiancamento, informazione e sensibilizzazione a beneficio delle amministrazioni regionali, degli Enti locali e degli operatori del settore - Area Int. 6 - Progetti, ricerca e innovazione Dip. ASOE - Area Int.2 Ufficio del Piano di rientro Dip. P.S. - Area 4 Sistemi informativi, statistica, monitoraggi Dip. P.S. - Servizio 10 Valutazione delle tecnologie sanitarie Dip. ASOE - Servizio 3 Gestione degli investimenti Dip. P.S Dip.to 3 SETTORE 1 PROGRAMMAZIONE (REFERENTE GIOVANNI D ORIO) PROF. SETTORE 2 COORDINAMENTO (REFERENTE AVV. CASTRACANE) limitatamente alle attività relative al monitoraggio degli Investimenti pubblici ed al coordinamento del dossier Obiettivi di Servizio (soggetto utilizzatore dei risultati delle attività) Assessorato alla Sanità e Aziende Sanitarie Locali 6 ASL 48 Distretti sociosanitari 45 Ambiti territoriali sociali (Comuni associati) Dip.to 13 Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie (Referente dott. Guerzoni) 22

23 4.1.2 Le linee di intervento regionali Si riporta di seguito la descrizione delle linee di intervento regionali; le linee sono da intendersi a titolo indicativo e verranno ulteriormente definite e specificate sulla base delle indicazioni che, in fase di avvio delle stesse, verranno concordate con le singole Autorità regionali. Regione Calabria Linea 1 - Supporto all attuazione del Servizio Informativo Regionale Per quanto riguarda la Regione Calabria la prima Linea di intervento) riguarda il rafforzamento del Sistema Informativo Regionale Sanitario (Obiettivo Operativo Garantire a cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione l'accesso alle reti, Linea Azioni per la Realizzazione / Potenziamento dei Portali Tematici e dei Sistemi Informativi Regionali). Il supporto sarà orientato in particolare all integrazione dei sistemi informativi delle singole strutture sanitarie presenti nel territorio e alla definizione del sistema informativo di supporto alle decisioni anche attraverso la realizzazione di un data base sulle patologie più diffuse sul territorio calabrese a sostegno di studi epidemiologici. Linea 2 - Individuazione di modelli innovativi per la realizzazione dei servizi di telemedicina La seconda Linea di intervento) è finalizzata a supportare l AdG nella realizzazione dei servizi di telemedicina (previsti nello stesso obiettivo operativo del SIR alla Linea di Intervento Azioni per la Realizzazione / Potenziamento dei Servizi di Telemedicina) attraverso la messa a disposizione e l adattamento alle specifiche esperienze regionali di modelli gestionali ed attuativi per la realizzazione di interventi che utilizzano le TIC per servizi innovativi in ambito sanitario. Linea 3 - Individuazione e implementazione di un modello organizzativo per l attuazione delle rete regionale di Case della Salute. La terza Linea prevede il supporto alla sperimentazione del modello Casa della Salute - Obiettivo Operativo Migliorare la qualità dei servizi per la salute dei cittadini attraverso la sperimentazione del modello della Casa della Salute - attraverso l individuazione e il supporto all adozione di un modello organizzativo per l attuazione delle rete regionale di Case della Salute. L azione di assistenza tecnica sarà finalizzata in particolare ad assicurare l integrazione dell intervento nel più ampio quadro dei programmi territoriali in ambito sociosanitario. 23

24 Tav. 4 Calabria - Quadro di coerenza tra tipologia di attività, linee di intervento, priorità del QSN, obiettivi del PO e fabbisogni Priorità Linea di intervento Obiettivi del POAT Fabbisogno del QSN 1. Supporto all attuazione del Servizio Informativo Regionale attraverso il supporto agli interventi di razionalizzazione organizzativa e tecnologica per il potenziamento e l integrazione dei sistemi delle strutture locali. 2. Individuazione di modelli innovativi per la realizzazione dei servizi di telemedicina. 3. Individuazione e implementazione di un modello organizzativo per l attuazione delle rete regionale di Case della Salute. 10 Sostegno alla programmazione 10 Sostegno all attuazione 10 Sostegno all attuazione Rafforzamento del Sistema Informativo Regionale Sanitario Potenziamento dei servizi d telemedicina Miglioramento della qualità dei servizi per la salute dei cittadini 24

25 Tavola n.5 Strutture regionali destinatarie degli interventi Linea di intervento Struttura destinataria 1. Supporto all attuazione del Servizio Informativo Regionale attraverso il supporto agli interventi di razionalizzazione organizzativa e tecnologica per il potenziamento e l integrazione dei sistemi delle strutture locali. 2. Individuazione di modelli innovativi per la realizzazione dei servizi di telemedicina. 3. Individuazione e implementazione di un modello organizzativo per l attuazione delle rete regionale di Case della Salute. Dip.to 3 SETTORE 2 COORDINAMENTO (REFERENTE AVV. CASTRACANE) Dip.to 13 Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie (Referente dott. Guerzoni) UOA SOCIETA DELL INFORMAZIONE(AFFERENTE AL DIP.TO 02) Dip.to 3 SETTORE 2 COORDINAMENTO (REFERENTE AVV. CASTRACANE) Dip.to 13 IL DIPARTIMENTO 2 E TITOLARE DELL APQ SOCIETA DELL INFORMAZIONE CHE HA FINANZIATO INTERVENTI NEL SETTORE Dip.to 3 SETTORE 1 PROGRAMMAZIONE (REFERENTE PROF. GIOVANNI D ORIO) SETTORE 2 COORDINAMENTO (REFERENTE AVV. CASTRACANE) Dip.to 13 Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie (Referente dott. Graziano Commissario ad acta) 25

26 Regione Campania In linea con i fabbisogni espressi dalla Regione e con le attività previste all interno della programmazione FESR , le attività di assistenza tecnica individuate per la Regione Campania sono le seguenti: 1. Supporto allo sviluppo dei servizi di telemedicina. Attraverso questa linea di intervento, verrà fornito un supporto concreto allo sviluppo dei processi di ottimizzazione dei servizi sanitari in linea con le azioni previste dall Asse 5 del POR Campania Al fine di migliorare l accessibilità alle prestazioni socio-sanitarie da parte di tutti i cittadini e ridurre i tempi di attesa, si prevede all interno dell obiettivo 5.3 a) del POR lo Sviluppo dei processi di ottimizzazione dei servizi sanitari, attraverso l implementazione della piattaforma integrata di telemedicina basata sul Fascicolo Sanitario Elettronico (teleconsulto, teleassistenza, reti fra operatori sanitari). Le attività di AT del POAT andranno a supportare la realizzazione di tali interventi nello sviluppo dei servizi di telemedicina. Nello specifico il supporto tecnico si concretizzerà nell affiancamento agli uffici regionali nell individuazione e diffusione delle buone pratiche esistenti nel settore della telemedicina. Particolare attenzione sarà prestata all individuazione di modelli innovativi sia a livello organizzativo che gestionale nell ambito delle tecnologie ICT funzionali all erogazione dei servizi sanitari. 2. Supporto all aggiornamento ed integrazione tra le basi informative esistenti In linea con le attività previste dall Asse 5 (obiettivo 5.a) sviluppo della società dell informazione) e al fine di favorire una reale integrazione tra le basi informative esistenti, lo scambio di dati ed informazioni, l interoperabilità dei sistemi e l integrazione dei processi di servizio nel settore della salute, attraverso questa seconda linea di AT si supporteranno gli uffici regionali nell aggiornamento delle basi informative esistenti e nell individuazione degli strumenti necessari per favorire l integrazione tra le diverse basi informative. Particolare attenzione verrà prestata ai sistemi di gestione delle informazioni riguardanti l analisi dello stato di salute a livello geografico comunale e sub comunale e finalizzati all implementazione di metodi di valutazione di impatto degli interventi infrastrutturali. Il supporto per rendere più efficace ed efficiente il funzionamento delle basi informative esistenti contribuirà ad una migliore programmazione degli interventi e ad riduzione delle liste di attesa nel loro complesso. 3. Supporto all individuazione di modelli innovativi per garantire servizi adeguati in favore dei soggetti a rischio di marginalità sociale ed economica In linea con gli obiettivi dell Asse 6 di sviluppo urbano e qualità della vita e dell Asse 5 in cui ( ) il potenziamento delle infrastrutture per lo sviluppo della società dell informazione e della conoscenza, e l abbattimento del divario digitale sono interpretati come strumenti per favorire fenomeni di inclusione e il miglioramento della qualità e dell accesso a servizi pubblici innovativi ( ), le attività di at previste da questa linea di intervento prevedono l affiancamento agli uffici regionali nell individuazione di modelli innovativi per garantire servizi adeguati in favore dei soggetti più svantaggiati. Il supporto si concretizzerà in via prioritaria nell individuazione e diffusione delle buone pratiche esistenti nel settore del sistema dell offerta dei servizi alla persona. 26

27 Tav. 6 Campania - Quadro di coerenza tra tipologia di attività, linee di intervento, priorità del QSN, obiettivi del PO e fabbisogni Linea di intervento Priorità del QSN Obiettivi del POAT Fabbisogno 1. Supporto allo sviluppo dei servizi di telemedicina 10 Sostegno alla programmazione Miglioramento della qualità dei servizi per la salute dei cittadini 2. Supporto all aggiornamento ed integrazione tra le basi informative esistenti 10 Sostegno alla programmazione / Promozione tecniche di monitoraggio e valutazione Miglioramento della qualità dei servizi per la salute dei cittadini 3. Supporto all individuazione di modelli innovativi per garantire servizi adeguati in favore dei soggetti a rischio di marginalità sociale ed economica 10 Sostegno all attuazione Soluzioni operative per migliorare l accessibilità dei servizi territoriali 27

28 Tav. 7 Strutture regionali destinatarie degli interventi Linea di intervento Struttura destinataria 1. Supporto allo sviluppo dei servizi di telemedicina Assessorato sanità (settore fasce deboli, settore ospedaliero e settore assistenza sanitaria; Area programmazione)e ass. politiche sociali (settore Politiche sociali) 2. Supporto all aggiornamento ed integrazione tra le basi informative esistenti AA.SS.LL. :Dipartimenti prevenzione, Osservatori epidemiologici Sistemi informativi aziendali Osservatori regionali e Osservatorio epidemiologico regionale Assessorato Sanità: Area programmazione per la gestione dei flussi; ArSAN agenzia regionale sanità 3. Supporto all individuazione di modelli innovativi per garantire servizi adeguati in favore dei soggetti a rischio di marginalità sociale ed economica Assessorato alla Sanità e assessorato alle politiche sociali. Area programmazione sociosanitaria delle aziende socio-sanitarie. Area programmazione delle aziende sanitarie; Assessorato alla Sanità: settore fasce deboli; Ass.Politiche Sociali:settore politiche sociali Area Coordinamento sociosanitario /programmazione sociosanitaria delle aziende sanitarie e Uffici di Piano degli Ambiti Territoriali (EE.LL.) 28

29 Regione Puglia Per quanto riguarda la Regione Puglia la strategia di intervento sul FESR fa perno sulla consapevolezza che le politiche per l inclusione sociale e per la salute pugliese costituiscono fattori fondamentali per attrarre investimenti e creare un contesto favorevole per il capitale umano e favorire lo sviluppo (obiettivo operativo II. 1.b del Programma regionale 2 ). La prima linea di intervento (Affiancamento nell individuazione di modelli organizzativi e gestionali per il potenziamento dell assistenza sanitaria e socio-sanitaria con particolare riguardo a temi specifici relativi alla salute della donna nonché ai servizi per le persone diversamente abili) risponde ad una necessità specifica legata alla salute femminile e alla disabilità, il supporto tecnico sarà infatti finalizzato all individuazione di modelli organizzativi e gestionali per potenziare i servizi sanitari e sociosanitari che maggiormente impattano sulla salute delle donne e sulle persone diversamente abili. L analisi di contesto del PO regionale evidenzia le problematiche relative ai consultori familiari in Puglia che risultano insufficienti, in termini logistici e organizzativi, sia in relazione ad una efficace distribuzione sul territorio regionale di politiche di sostegno alle donne per quel che attiene la sfera riproduttiva. Parallelamente le altre linee di intervento rispondono ai fabbisogni espressi dalla Regione in termini di necessità di supporto specifico per garantire un equo accesso ai servizi sanitari e sociosanitari da parte di tutta la popolazione e in particolare dei soggetti a rischio di esclusione sociale (obiettivo operativo III 1.a PO Puglia 3 ). A tal fine la Linea 2 e la Linea 3 (Supporto tecnico alla definizione di modelli di analisi dei fattori di discriminazione nell accesso alle prestazioni socio-sanitarie con particolare riferimento alla popolazione immigrata e Supporto tecnico alla definizione di modelli di valutazione del rischio di marginalizzazione sociale nell accesso alle prestazioni sociosanitarie) sono improntate alla individuazione di modelli di analisi dei fattori di discriminazione e di valutazione del rischio di marginalizzazione sociale nell accesso alle prestazioni sanitarie e sociosanitarie. La linea 5 (Supporto tecnico per l individuazione e la sperimentazione di modalità operative mutuate da altri contesti sull accessibilità dei servizi sanitari e socio-sanitari) è finalizzata alla sperimentazione di modalità operative per garantire l accesso ai servizi in un ottica di equità e di specializzazione rispetto ai diversi target di utenza. A corollario di tali azioni si pone l esigenze di affiancamento nella realizzazione di opportune azioni di informazione e sensibilizzazione in materia di accesso ai servizi dedicati a quelle fasce della popolazione portatrice,c come già sottolineato, di esigenze e problematiche specifiche in ambito salute (Linea 4 Supporto alla realizzazione di azioni di informazione e sensibilizzazione in materia di: accesso ai servizi socio-sanitari a favore dei 2 Sostenere e qualificare una politica di innalzamento dei livelli di benessere e della salute dei cittadini pugliesi attraverso una politica orientata a migliorare l infrastrutturazione sociale e sociosanitaria, a prevenire i rischi sanitari e le malattie, nonché i rischi di esclusione e i fenomeni di marginalità sociale, attraverso un obiettivo generale di innovazione complessiva del sistema sociosanitario pugliese. 3 Promuovere e sostenere politiche di prevenzione del rischio di esclusione sociale e politiche di inclusione sociale per i cittadini in situazione di fragilità e le famiglie pugliesi in svantaggio economico e sociale, nonché per quei segmenti della società pugliese che sono o possono essere interessati dai processi di cambiamento e di innovazione della dinamica economica e sociale. 29

30 soggetti ai rischio di esclusione sociale e accesso ai servizi sanitari specialistici a favore della salute donna). Le azioni di informazione e sensibilizzazione si collocano inoltre nel più ampio quadro strategico di azione del PO regionale che prevede l integrazione delle politiche di inclusione e di tutela della salute con le politiche di sviluppo e riqualificazione urbana, finalizzata a realizzare l intera filiera dell integrazione economica, sociale e politica mediante politiche di inclusione. 30

31 Tav. 8 Puglia - Quadro di coerenza tra tipologia di attività, linee di intervento, priorità del QSN, obiettivi del PO e fabbisogni Priorità Linea di intervento Obiettivi del POAT Fabbisogno del QSN 1. Affiancamento nell individuazione di modelli organizzativi e gestionali per il potenziamento dell assistenza sanitaria e sociosanitaria con particolare riguardo a temi specifici relativi alla salute della donna nonché ai servizi per le persone diversamente abili 10 Sostegno alla programmazione Favorire il processo di potenziamento infrastrutturale dei distretti socio-sanitari 2. Supporto tecnico alla definizione di modelli di analisi dei fattori di discriminazione nell accesso alle prestazioni socio-sanitarie con particolare riferimento alla popolazione immigrata 10 Sostegno alla programmazione Metodologie per l individuazione di fattori di discriminazione nell accesso ai servizi socio-sanitari 3. Supporto tecnico alla definizione di modelli di valutazione del rischio di marginalizzazione sociale nell accesso alle prestazioni socio-sanitarie 10 Promozione tecniche di monitoraggio e valutazione Sperimentazione di modelli di valutazione del rischio di marginalizzazione sociale 4. Supporto alla realizzazione di azioni di informazione e sensibilizzazione in materia di: - accesso ai servizi socio-sanitari a favore dei soggetti ai rischio di esclusione sociale; - accesso ai servizi sanitari specialistici a favore della salute donna 5. Supporto tecnico per l individuazione e la sperimentazione di modalità operative mutuate da altri contesti sull accessibilità dei servizi sanitari e socio-sanitari 10 Sostegno all attuazione Sperimentazione modalità operative e strumenti per innalzare la qualità e l accessibilità dei servizi sanitari e sociosanitari 10 Sostegno all attuazione Sperimentazione modalità operative e strumenti per innalzare la qualità e l accessibilità dei servizi sanitari e sociosanitari 31

32 Tav. 9 Strutture regionali destinatarie degli interventi Linea di intervento Strutture destinatarie 1. Affiancamento nell individuazione di modelli organizzativi e gestionali per il potenziamento dell assistenza sanitaria e sociosanitaria con particolare riguardo a temi specifici relativi alla salute della donna nonché ai servizi per le persone diversamente abili PUA e UVM dei 48 distretti sociosanitari e delle rispettive interfaccia negli Ambiti territoriali sociali 2. Supporto tecnico alla definizione di modelli di analisi dei fattori di discriminazione nell accesso alle prestazioni socio-sanitarie con particolare riferimento alla popolazione immigrata 3. Supporto tecnico alla definizione di modelli di valutazione del rischio di marginalizzazione sociale nell accesso alle prestazioni socio-sanitarie Servizio Programmazione Sociale e Integrazione Sociosanitaria Ufficio Integrazione Sociosanitaria Commissione Regionale per l Integrazione sociosanitaria (Interassessorile, con ARES) Gruppo di lavoro regionale con referenti tecnici delle 6 ASL Servizio Programmazione Sociale e Integrazione Sociosanitaria Ufficio Integrazione Sociosanitaria Ufficio Immigrazione 4. Supporto alla realizzazione di azioni di informazione e sensibilizzazione in materia di: - accesso ai servizi socio-sanitari a favore dei soggetti ai rischio di esclusione sociale; - accesso ai servizi sanitari specialistici a favore della salute donna 5. Supporto tecnico per l individuazione e la sperimentazione di modalità operative mutuate da altri contesti sull accessibilità dei servizi sanitari e socio-sanitari Servizio Programmazione Sociale e Integrazione Sociosanitaria Ufficio Integrazione Sociosanitaria Commissione Regionale per l Integrazione sociosanitaria (Interassessorile, con ARES) 48 Distretti sociosanitari 45 Ambiti territoriali sociali (Comuni associati) Servizio Programmazione Sociale e Integrazione Sociosanitaria Ufficio Integrazione Sociosanitaria Commissione Regionale per l Integrazione sociosanitaria (Interassessorile, con ARES) Gruppo di lavoro regionale con referenti tecnici delle 6 ASL 32

33 Regione Siciliana In linea con i fabbisogni espressi dalla Regione e con le attività previste all interno della programmazione FESR , le attività di assistenza tecnica individuate per la Regione Siciliana sono le seguenti: 1 Supporto tecnico alla realizzazione del fascicolo sanitario elettronico e degli interventi di domiciliarizzazione dei servizi sociosanitari Attraverso questa linea di intervento, verrà fornito un supporto concreto alla Regione nel rafforzamento della diffusione di servizi di e-health e dei servizi finalizzati all e-inclusion. Le attività di AT del POAT andranno a supportare in modo specifico la realizzazione degli interventi previsti dal POR nell ambito dell Obiettivo operativo Incentivare l accesso e la diffusione di servizi connessi all uso delle TIC, con particolare riferimento alle esigenze di superamento dei fenomeni di digital divide e dei divari territoriali tra aree urbane ed aree interne rurali. Supporto specifico verrà fornito per la realizzazione del fascicolo sanitario elettronico e degli interventi tesi a favorire la domiciliarizzazione dei servizi socio-assistenziali e sociosanitari e di domotica con attenzione particolare alle famiglie e ai soggetti che versano in stato di disagio. L attività di assistenza si concretizzerà in via prioritaria nell individuazione di modelli innovativi nell ambito delle tecnologie ICT funzionali all erogazione dei servizi sanitari e socio - assistenziali. 2. Affiancamento per la realizzazione dell analisi geografica per la valutazione dello stato di salute dei residenti in prossimità di aree contaminate In linea con gli interventi previsti dal POR FESR nell ambito dell Obiettivo operativo Attuare gli interventi di bonifica dei siti contaminati, di messa in sicurezza operativa e di riqualificazione ambientale, con priorità per i siti dotati di piani di caratterizzazione e investigazione, previsti nella pianificazione vigente, attraverso questa linea di at verrà fornito alla Regione un supporto concreto nella realizzazione dell analisi geografica per la valutazione dello stato di salute dei residenti in prossimità di aree contaminate. Tale azione verrà realizzata attraverso il supporto a: a) l aggiornamento ed integrazione tra le basi informative per analisi salute a livello geografico comunale e subcomunale (mortalità, ricoveri ) con particolare riferimento ai sistemi di gestione; b) la progettazione e conduzione di analisi geografiche funzionali alla valutazione del rischio; c) la definizione di modelli e strumenti di documentazione e comunicazione del rischio. 3. Supporto all organizzazione, preparazione e accesso alle fonti informative locali utili per la valutazione della salute nelle aree urbane e dei suoi determinanti (specie in rapporto alla pressione antropica o inquinamento veicolare) e dei processi e degli esiti di salute dell assistenza sanitaria La presente linea di at verrà realizzata in linea con le attività previste dal POR FESR nell ambito dell obiettivo 3.2 Garantire le condizioni di sostenibilità ambientale dello sviluppo e livelli adeguati di servizi ambientali per la popolazione e le imprese e dell obiettivo operativo Supportare le Amministrazioni locali per migliorare la qualità della programmazione e progettazione per l attuazione delle operazioni cofinanziate dal FESR. studi/meccanismi di monitoraggio e valutazione degli effetti delle politiche pubbliche sulla salute sulla base di linee guida appositamente definite. Il supporto tecnico agli uffici regionali si concretizzerà nell affiancamento ai processi di organizzazione e sistematizzazione delle fonti informative locali utili per la valutazione della salute nelle aree urbane e nell affiancamento all utilizzo degli esiti di salute scaturiti dai processi di assistenza sanitaria 4. Supporto all individuazione di strumenti e modelli di assistenza epidemiologica per la pianificazione territoriale partecipata orientata alla salute. Nell ottica di potenziare la ricerca nel campo della salute e dell'ambiente e degli studi epidemiologici e di favorire una programmazione territoriale partecipata in questi settori, la presente linea di at fornirà un supporto agli uffici regionali nell individuazione di strumenti e modelli specifici di assistenza epidemiologica. Tale attività verrà realizzata in linea ed in coerenza con gli interventi previsti dal POR nell ambito dell Obiettivo operativo Supportare le Amministrazioni locali per migliorare la qualità della programmazione e progettazione per l attuazione delle operazioni cofinanziate dal FESR. studi/meccanismi di monitoraggio e valutazione degli effetti delle politiche pubbliche sulla salute sulla base di linee guida appositamente definite. 33

34 5. Supporto allo sviluppo dell innovazione e dell informatizzazione nel settore sanitario La presente linea di at verrà realizzata in risposta alle specifiche richieste della Regione 4 in linea con le attività previste dal POR FESR nell ambito dell Obiettivo Operativo Incentivare l accesso e la diffusione di servizi connessi all uso delle TIC, con particolare riferimento alle esigenze di superamento dei fenomeni di digital divide e dei divari territoriali tra aree urbane ed aree interne rurali. Nello specifico verrà fornito un supporto concreto agli uffici regionali per lo sviluppo di progetti di innovazione sanitaria (ICT) con particolare riferimento al potenziamento delle azioni di affiancamento ed animazione verso le Aziende Sanitarie. 6. Supporto al miglioramento della comunicazione istituzionale sanitaria in Sicilia attraverso l istituzione della Rete Civica della Salute Sulla base delle richieste specifiche della Regione 5 e allo scopo di attivare, condividere e promuovere l'informazione sanitaria di servizio, la presente linea di at andrà a supportare la realizzazione degli interventi previsti all interno dell obiettivo operativo Supportare le Amministrazioni locali per migliorare la qualità della programmazione e progettazione per l attuazione delle operazioni cofinanziate dal FESR. Nello specifico le azioni di at andranno a supportare gli uffici regionali per migliorare la comunicazione sanitaria tra i diversi attori istituzionali nell ambito delle attività che verranno portate avanti nell ambito della Rete Civica della Salute. 7. Supporto operativo alla diffusione delle competenze in materia di programmazione, adesione a programmi e progetti di ricerca e di cooperazione internazionali, comunitari, nazionali e regionali Sulla base delle richieste specifiche della Regione 6 ed in connessione con le attività previste dall Asse 4 Diffusione della ricerca, dell innovazione e della società dell informazione e dall obiettivo operativo 7.1.2, questa linea di AT supporterà gli uffici regionali nell individuazione di programmi e progetti di ricerca e di cooperazione internazionali, comunitari, nazionali e regionali ai fini di rafforzare e migliorare la qualità della programmazione regionale nel settore sanitario e della ricerca scientifica. 8. Supporto all analisi delle più diffuse metodologie di Health Tecnology Assessment;sviluppo di sistemi di monitoraggio e di valutazione dell efficacia, sicurezza, costi, impatto sociale ed organizzativo e produzione di linee guida regionali Sulla base delle richieste specifiche della Regione 7 ed in connessione con le attività previste dall obiettivo operativo 7.1.2, attraverso questa linea di at verrà fornito un supporto specialistico agli uffici regionali nell individuazione ed analisi delle principali metodologie di Health Tecnology Assessment orientate a valutare, in modo integrato, gli impatti sulla salute delle politiche di intervento nel settore sanitario e dello 4 Richiesta formulata con nota prot del 18/12/2008 dalla Regione Siciliana, Assessorato alla Sanità -Dipartimento regionale per le Infrastrutture, lo Sviluppo e l'innovazione, per la Comunicazione e per l'informatizzazione del settore Sanitario - Area Piani e Programmi alla Presidenza della Regione Siciliana - Dipartimento della Programmazione, al Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione - Direzione Generale per le Politiche dei Fondi Strutturali Comunitari, al Ministero del Lavoro.della Salute e delle Politiche Sociali - Dipartimento della Qualità Direzione Generale della Programmazione Sanitaria, dei Livelli di Assistenza e dei Principi Etici di Sistema. 5 Richiesta formulata con nota prot del 18/12/2008 dalla Regione Siciliana, Assessorato alla Sanità -Dipartimento regionale per le Infrastrutture, lo Sviluppo e l'innovazione, per la Comunicazione e per l'informatizzazione del settore Sanitario - Area Piani e Programmi alla Presidenza della Regione Siciliana - Dipartimento della Programmazione, al Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione - Direzione Generale per le Politiche dei Fondi Strutturali Comunitari, al Ministero del Lavoro.della Salute e delle Politiche Sociali - Dipartimento della Qualità Direzione Generale della Programmazione Sanitaria, dei Livelli di Assistenza e dei Principi Etici di Sistema. 6 Richiesta formulata con nota prot. 145 del 29/07/2009 dalla Regione Siciliana, Assessorato alla Sanità -Dipartimento per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico- Area interdipartimentale 6 Progetti, ricerca e innovazione al Dirigente Generale - Dipartimento della Programmazione, della Regione Siciliana, al Dirigente del Servizio Risorse Umane Dipartimento della Programmazione della Regione Siciliana, al Ministero del Lavoro.della Salute e delle Politiche Sociali - Dipartimento della Qualità Direzione Generale della Programmazione Sanitaria, dei Livelli di Assistenza e dei Principi Etici di Sistema. 7 Richiesta formulata con nota prot. 145 del 29/07/2009 dalla Regione Siciliana, Assessorato alla Sanità -Dipartimento per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico- Area interdipartimentale 6 Progetti, ricerca e innovazione al Dirigente Generale - Dipartimento della Programmazione, della Regione Siciliana, al Dirigente del Servizio Risorse Umane Dipartimento della Programmazione della Regione Siciliana, al Ministero del Lavoro.della Salute e delle Politiche Sociali - Dipartimento della Qualità Direzione Generale della Programmazione Sanitaria, dei Livelli di Assistenza e dei Principi Etici di Sistema. 34

35 sviluppo economico in generale. Verrà fornita, inoltre, assistenza tecnica per l individuazione e lo sviluppo di sistemi di monitoraggio e di valutazione dell efficacia, sicurezza, costi, impatto sociale ed organizzativo e per la predisposizione di linee guida utili all adozione di tali modelli all interno del territorio regionale. Come argomentato il fabbisogno della Regione Siciliana è particolarmente consistente e specificato, pertanto la dotazione finanziaria necessaria all attuazione delle linee di intervento regionali è stata dimensionata di conseguenza. Si sottolinea che la stessa Regione ha risposto in maniera particolarmente attiva alle sollecitazioni del Ministero in merito alla definizione dei fabbisogni per la costruzione del POAT, permettendo una puntuale ed articolata definizione delle specifiche azioni ed ambiti di intervento che verranno realizzati a livello regionale. 35

36 Tav. 10 Sicilia - Quadro di coerenza tra tipologia di attività, linee di intervento, priorità del QSN, obiettivi del PO e fabbisogni Linea di intervento Priorità del QSN Obiettivi del POAT Fabbisogno 1. Supporto tecnico alla realizzazione del fascicolo sanitario elettronico e degli interventi di domiciliarizzazione dei servizi sociosanitari 10 Promozione tecniche di monitoraggio e valutazione Definizione di metodologie comuni di valutazione e monitoraggio delle tecnologie sanitarie con particolare riferimento al settore di e-health ed emanazione di linee guida regionali 2. Affiancamento per la realizzazione dell analisi geografica per la valutazione dello stato di salute dei residenti in prossimità di aree contaminate. Particolare attenzione verrà prestata a: d) Supporto all aggiornamento ed integrazione tra basi informative per analisi salute a livello geografico comunale e subcomunale (mortalità, ricoveri ). e) Supporto alla progettazione e conduzione di analisi geografiche funzionali alla valutazione del rischio. f) Supporto alla definizione di modelli e strumenti di documentazione e comunicazione del rischio. 3. Supporto all organizzazione, preparazione e accesso alle fonti informative locali utili per la valutazione della salute nelle aree urbane e dei suoi determinanti (specie in rapporto alla pressione antropica o inquinamento 10 Sostegno alla programmazione /Sostegno all attuazione/ Promozione tecniche di monitoraggio e valutazione 10 Promozione tecniche di monitoraggio e valutazione Definizione di modelli e strumenti per l utilizzo dei dati di evidenza epidemiologica nei processi di pianificazione locale partecipata Consolidamento del processo di implementazione,monitoraggio e valutazione degli interventi (VIS) all interno della programmazione regionale Consolidamento del processo di implementazione della VIS all interno della programmazione regionale 36

37 Linea di intervento Priorità del QSN Obiettivi del POAT Fabbisogno veicolare) e dei processi e degli esiti di salute dell assistenza sanitaria 4. Supporto all individuazione di strumenti e modelli di assistenza epidemiologica per la pianificazione territoriale partecipata orientata alla salute. 5. Supporto allo sviluppo dell innovazione e dell informatizzazione nel settore sanitario 10 Sostegno alla programmazione 10 Sostegno all attuazione Definizione di modelli e strumenti per l utilizzo dei dati di evidenza epidemiologica nei processi di pianificazione locale partecipata Definizione di metodologie comuni di valutazione e monitoraggio delle tecnologie sanitarie con particolare riferimento al settore di e-health ed emanazione di linee guida regionali 6. Supporto al miglioramento della comunicazione istituzionale sanitaria in Sicilia attraverso l istituzione della Rete Civica della Salute 7. Supporto operativo alla diffusione delle competenze in materia di programmazione, adesione a programmi e progetti di ricerca e di cooperazione internazionali, comunitari, nazionali e regionali 8. Supporto all analisi delle più diffuse metodologie di Health Tecnology Assessment;sviluppo di sistemi di monitoraggio e di valutazione dell efficacia, sicurezza, costi, impatto sociale ed organizzativo e produzione di linee guida regionali 10 Sostegno all attuazione 10 Sostegno alla programmazione 10 Promozione tecniche di monitoraggio e valutazione Definizione di attività di comunicazione/informazione sugli interventi in ambito sociosanitario finanziati dal POR Rafforzamento delle competenze regionali ed aziendali finalizzate alla partecipazione a programmi/bandi di ricerca e di cooperazione internazionali, comunitari, nazionali e regionali ed all attuazione delle linee progettuali Definizione di metodologie comuni di valutazione e monitoraggio delle tecnologie sanitarie con particolare riferimento al settore di e-health ed emanazione di linee guida regionali 37

38 Tav. 11 Strutture regionali destinatarie degli interventi Linea di intervento Strutture destinatarie 1. Supporto tecnico alla realizzazione del fascicolo sanitario elettronico e degli interventi di domiciliarizzazione dei servizi sociosanitari 2. Affiancamento per la realizzazione dell analisi geografica per la valutazione dello stato di salute dei residenti in prossimità di aree contaminate. Particolare attenzione verrà prestata a: g) Supporto all aggiornamento ed integrazione tra basi informative per analisi salute a livello geografico comunale e subcomunale (mortalità, ricoveri ). h) Supporto alla progettazione e conduzione di analisi geografiche funzionali alla valutazione del rischio. i) Supporto alla definizione di modelli e strumenti di documentazione e comunicazione del rischio. 3. Supporto all organizzazione, preparazione e accesso alle fonti informative locali utili per la valutazione della salute nelle aree urbane e dei suoi determinanti (specie in rapporto alla pressione antropica o inquinamento veicolare) e dei processi e degli esiti di salute dell assistenza sanitaria 4. Supporto all individuazione di strumenti e modelli di assistenza epidemiologica per la pianificazione territoriale partecipata orientata alla salute. 5. Supporto allo sviluppo dell innovazione e dell informatizzazione nel settore sanitario - Area 4 Sistemi Informativi statistica, monitoraggi Dip.P.S. - Servizio 8 Programmazione Territoriale e integrazione sociosanitaria Dip.P.S. - Servizio 9 Tutela delle Fragilità - Dip.P.S. - Servizio 4 Programmazione Ospedaliera Dip.P.S. - Servizio 7 Osservatorio Epidemiologico Dip. ASOE - Area 4 Sistemi Informativi, statistica, monitoraggi Dip.P.S - Servizio 2 Promozione della salute Dip. ASOE - Servizio 7 Osservatorio Epidemiologico Dip. ASOE - Area Interd.7 Formazione e comunicazione Dip. ASOE - Servizio 7 Osservatorio Epidemiologico Dip. ASOE - Servizio 8 Programmazione Territoriale e integrazione sociosanitaria Dip.P.S. - Servizio 10 Valutazione delle tecnologie sanitarie DASOE - Area 4 Sistemi Informativi, statistica, monitoraggi Dip.P.S. 38

39 Linea di intervento Strutture destinatarie 6. Supporto al miglioramento della comunicazione istituzionale sanitaria in Sicilia attraverso l istituzione della Rete Civica della Salute 7. Supporto operativo alla diffusione delle competenze in materia di programmazione, adesione a programmi e progetti di ricerca e di cooperazione internazionali, comunitari, nazionali e regionali 8. Supporto all analisi delle più diffuse metodologie di Health Tecnology Assessment;sviluppo di sistemi di monitoraggio e di valutazione dell efficacia, sicurezza, costi, impatto sociale ed organizzativo e produzione di linee guida regionali - Area Interd.7 Formazione e comunicazione Dip. ASOE - Area Interd. 6 Progetti, ricerca e innovazione Dip. ASOE - Servizio 10 Valutazione delle tecnologie sanitarie Dip ASOE 39

40 4.2 Elementi di continuità e discontinuità Il Poat riprende gli elementi positivi emersi dal precedente ciclo di programmazione presenti nella realizzazione del PON ATAS, in particolare viene confermato e ampliato il ruolo strategico della salute nella sostenibilità delle politiche di sviluppo sociale, economico e ambientale del territorio e il sostegno tecnico e scientifico alle regioni affinché approfondiscano la conoscenza dei fenomeni sul proprio territorio e siano in grado di realizzare una programmazione tarata sui bisogni e sulle specifiche esigenze epidemiologiche emergenti. In tale ottica la salute viene declinata, nel Poat, come una dimensione che dipende sempre meno ed esclusivamente dall ambito strettamente sanitario ma sempre più invece dalle risultanze di politiche diverse messe in atto nei differenti settori come quello industriale, ambientale, abitativo, scolastico, sociale e assistenziale. In questa prospettiva viene confermata la volontà di integrazione con le altre Amministrazioni centrali titolari di progetti di assistenza tecnica che hanno attinenza al presente progetto da un lato e dall altro, in modo speculare, va ricercata analoga integrazione anche sul fronte delle attività di assistenza tecnica previste dalle Regioni, cercando di promuovere il dialogo tra più assessorati competenti e autorità di gestione dei Fondi in modo da creare, anche dal lato regionale, una effettiva complementarietà ed integrazione di strategie e politiche condivise. Altro aspetto che rimane confermato è, a livello nazionale e regionale, la volontà di integrare le politiche ordinarie con quelle aggiuntive e la visione della complementarietà del presente progetto, con altri interventi sostenuti dal Fondo per le Aree Sottoutilizzate (FAS) quali quelli per la realizzazione dell obiettivo di servizio dell Assistenza Domiciliare Integrata (ADI). La discontinuità è rappresentata invece dalla scelta, da parte dell Amministrazione centrale, di gestire tutto il coordinamento del progetto direttamente attraverso l Unità operativa interna al Ministero 8 avvalendosi del supporto di un Ente esterno specializzato e di professionalità specialistiche in termini di risorse umane e competenze per l attuazione delle azioni previste dal Progetto nei singoli territori. Tale strutturazione permetterà di far crescere e migliorare, attraverso l esperienza dei Fondi strutturali UE, le professionalità interne dell Amministrazione attraverso: la diffusione delle regole europee; il coinvolgimento di tutto il personale preposto alla definizione delle strategie di indirizzo; il sostegno delle pratiche di condivisione e di scambio all interno della struttura del Ministero e all esterno verso i diversi livelli istituzionali coinvolti. Altro aspetto di criticità che si cercherà di superare nella nuova programmazione, è la carente capacità, da parte delle Regioni stesse, di introiettare e internalizzare conoscenze e competenze specifiche. In questo senso si realizzerà uno sforzo maggiore per far crescere il processo del governo locale, articolato in vari livelli ed attori, e creare sul territorio maggiori capacità tecniche e di confronto tra le varie istituzioni. 4.3 Analisi di complementarietà Il Ministero è titolare, insieme al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Settore Sociale e al Dipartimento delle politiche per la famiglia presso la Presidenza del Consiglio, dell attuazione del Progetto azioni di sistema e assistenza tecnica per gli obiettivi di servizio per la linea settoriale Azioni di sistema e assistenza tecnica per il conseguimento dei target relativi ai servizi di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) per la popolazione anziana. Il Progetto sostiene le Regioni del Mezzogiorno in vista del raggiungimento dell obiettivo di aumentare i servizi di cura alla persona, alleggerendo i 8 Per un maggiore approfondimento sull Unità operativa, si rimanda al Piano di riorganizzazione interna descritto all interno della parte II e agli allegati del presente progetto. 40

41 carichi familiari per innalzare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro così come previsto dal QSN. L obiettivo specifico del progetto è di supportare e potenziare le Amministrazioni regionali del Mezzogiorno nell attuazione della programmazione dei servizi di ADI socio-sanitari attraverso l integrazione sul territorio di tutti i servizi sociali, assistenziali e sanitari. Le Regioni beneficiarie delle attività del Progetto sono otto: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. La linea direttrice è di rafforzare la strategia di cooperazione tra i livelli di governo (nazionale, regionale e locale) al fine di garantire l uniformità delle prestazioni in materia di cura ed assistenza della non autosufficienza sul territorio nazionale e assicurare le azioni necessarie in termini di sviluppo di capacità di indirizzo, di monitoraggio e valutazione dei processi, di creazione di standard e dispositivi comuni. Il Progetto prevede una durata complessiva di quattro anni per un ammontare di risorse FAS pari a 3 milioni di euro. Gli interventi previsti possono essere ricondotti a 4 macrotipologie principali di attività: - La mappatura degli strumenti di governo regionale del sistema ADI; - La costruzione di un approccio integrato alla programmazione e gestione dei servizi ADI; - Lo sviluppo di sistemi di valutazione dell'adi condivisi e omogenei; - La predisposizione di flussi informativi comuni e concordati sull'adi. Allo stato attuale è in corso l attuazione della prima fase del Progetto ( ): è stata realizzata e conclusa la prima macrotipologia di attività mentre sono in corso le attività relative alle altre tre macrotipologia. Si riporta di seguito una sintesi delle principali Linee operative di assistenza tecnica condotte nei singoli territori regionali, scaturite da quanto già previsto dalle Regioni all interno dei Piani d Azione e dai fabbisogni espressi nel corso degli incontri bilaterali: - Supporto all identificazione di modalità di integrazione socio-sanitaria nel territori; - Supporto per la mappatura e implementazione delle Unità di Valutazione Multidimensionale (UVM); - Supporto per la mappatura e implementazione dei Punti Unici di Accesso (PUA); - Supporto alla stesura di linee guida regionali per l accesso al sistema delle cure domiciliari; - Supporto alla definizione e sperimentazione del modello di Sportello Unico Socio-Sanitario; - Assistenza tecnica per l impementazione di un sistema di flussi informativi integrati (socio-sanitari); - Assistenza tecnica per rendere operativo il piano di adeguamento dei sistemi informativi regionali all NSIS; - Supporto per la costruzione di una scheda di monitoraggio per la valutazione della qualità degli interventi integrati sanitari e sociali; - Supporto allo sviluppo di un sistema di regolamentazione, qualificazione delle assistenti familiari. Come è possibile rilevare da questa breve descrizione, il Progetto ADI si integra in modo complementare e senza sovrapporsi con le attività di assistenza tecnica previste all interno del presente progetto. Il POAT, infatti, prevede un ventaglio di azioni molto ampio che va a supportare le quattro Regioni dell obiettivo convergenza nel rafforzamento delle capacità 41

42 tecniche e di governo per il miglioramento complessivo dell'efficacia della programmazione regionale nel settore salute. Il Progetto ADI, invece, incide in modo mirato e settoriale su una componente molto importante del settore salute, quale quello dei servizi di assistenza domiciliare integrata per la popolazione anziana. La portata delle azioni di assistenza tecnica del POAT in questo senso è più articolata e complessa andando ad agire su diversi ambiti del settore salute in cui l ADI riveste un ruolo centrale ma pur sempre settoriale. 4.4 Descrizione delle Risorse Umane impegnate nel POAT Per la realizzazione delle linee di attività previste nel presente progetto il, come già evidenziato nel paragrafo 4.2, si avvarrà in primo luogo dell Unità Operativa appositamente creata e del supporto di soggetti esterni specializzati per offrire il supporto necessario in loco alle Regioni. Il Ministero attingerà, inoltre, da un bacino di competenze di esperti e specialisti di settore per garantire la qualità e l appropriatezza delle azioni messe in campo. La tavola 12 di seguito riportata illustra l articolazione delle risorse umane previste per l attuazione del Progetto nell arco dell intero triennio

43 Tav. 12- Risorse umane impegnate nell arco del triennio Personale interno Giornate uomo previste Personale interno Assistenza Tecnica Centrale Linea 1 Linea 2 Direzione e coordinamento Linea 2 Assistenza amministrativa, gestionale, monitoraggio, rendicontazione, consulenza legale, supporto informatico Assistenza Tecnica Trasversale Supporto settoriale specialistico Totale Assistenza Tecnica Regionale Assistenza Tecnica Regionale Calabria Campania Puglia Sicilia Supporto settoriale specialistico Totale progetto n. consulenti gg/uomo complessive per il triennio n. personale società AT Personale esterno Giornate uomo previste n. personale Enti esterni Giornate uomo previste n. personale assistenza informatica Giornate uomo previste Totale risorse umane esterne

44 Totale giornate uomo esterne Totale risorse umane Totale giornate uomo

45 4.5 Modalità di organizzazione delle attività Lo scorso ciclo di programmazione ha rappresentato per il la prima esperienza in qualità di fornitore di assistenza tecnica alle Regioni ob.1 nell ambito della programmazione dei Fondi comunitari. E stata un esperienza che ha mostrato l importanza delle attività di assistenza tecnica per le Regioni del Mezzogiorno e la capacità dell Amministrazione centrale di porre in essere con efficacia tale servizio. In questo ambito, inoltre, l Amministrazione ha avuto la grande opportunità di approfondire ancor meglio il mondo dei Fondi strutturali UE, di comprenderne la filosofia e le regole che governano i processi di programmazione e di attuazione delle politiche e di sperimentarsi in prima battuta su un approccio di gestione integrata degli interventi. Questa prima esperienza di assistenza tecnica è stata, quindi, senza dubbio un occasione di crescita e di sviluppo per la struttura dell Amministrazione dedicata ed ha posto le basi per affrontare la nuova programmazione con uno spirito più consapevole e mirato. In quest ottica il presente progetto per le attività di assistenza tecnica si pone in perfetta continuità con l esperienza passata ma parte ricca di quanto già sperimentato in questi anni di lavoro. In particolare, la programmazione chiede uno sforzo maggiore in termini di integrazione, unitarietà e complementarietà delle politiche ordinarie ed aggiuntive- ed è necessario che il entri in questo nuovo ciclo con una struttura operativa ancora più forte sia dal punto di vista numerico che qualitativo e di competenze. Questo appare indispensabile vista l architettura complessa della programmazione che richiede una maggiore attività di coordinamento tra le Regioni e di confronto tra i diversi attori istituzionali coinvolti e vista la scelta delle Regioni di cogliere nella salute un elemento strategico per lo sviluppo. In questo senso, il Ministero ha istituito una struttura operativa responsabile del coordinamento dell intero progetto di Assistenza Tecnica dotata di proprie risorse interne con differenti competenze. L attività di coordinamento sarà svolta nei confronti dei soggetti esterni specializzati nei settori di riferimento del POAT a cui verrà demandata la gestione operativa del progetto e l affiancamento delle Amministrazioni regionali in loco (Fig. 1 sotto riportata). La grande sfida che il Ministero oggi si pone è quella di far crescere e migliorare, attraverso l esperienza dei Fondi strutturali UE, le professionalità interne dell Amministrazione attraverso: - la diffusione delle regole europee; - il coinvolgimento di tutto il personale preposto alla definizione delle strategie di indirizzo; - il sostegno delle pratiche di condivisione e di scambio all interno della struttura del Ministero e all esterno verso i diversi livelli istituzionali coinvolti. Per quanto riguarda le Regioni dell obiettivo convergenza il Ministero si impegna, come approccio metodologico già adottato in altri programmi in atto (quali quelli del Progetto ADI), a realizzare incontri bilaterali e plenari periodici tra le Direzioni regionali della Programmazione degli Assessorati alla Salute, e le Autorità di gestione competenti al fine di costruire un sistema di governance condivisa delle attività e di rilevare i fabbisogni, in modo da tarare meglio le iniziative e monitorare quelle in svolgimento. Analogamente, per quanto riguarda le Amministrazioni Centrali interessate, il Ministero intende realizzare effettive sinergie con il Settore Sociale, che attualmente è collocato al proprio interno, e con le altre Amministrazioni coinvolte nell ambito di un coordinamento complessivo dettato dalla stessa visione globale della salute in tutte le politiche. 45

46 Fig 1. Modello organizzativo POAT Ente esterno Ministero del Lavoro, de Ministero Salute e delle della Politiche Salute Sociali - settore SALUTE Unità operativa(13 R.U. con profilo tecnico e amministrativo) ---- >vedi PRI Professionalità Professionalità specialistiche Task force locali Regione Calabria Organismi tecnici altre Amministrazioni centrali (Mise, AACC, DFP, ecc) Task force locali Regione Campania Uffici Fondi europei Task force locali Regione Puglia Task force locali Regione Sicilia 46

47 5. PIANO FINANZIARIO E CRONOGRAMMA Il Piano finanziario complessivo tra attività centrali, regionali e trasversali ammonta a ,00. Le tavole successive illustrano la ripartizione del piano finanziario per annualità (tavola 13), per linee e tipologie di attività (tavola14) e per tipologie di attività e linee suddivise per anno (tavola 15) Tav. 13 Piano finanziario generale suddiviso per annualità Dotazione finanziaria Anno I Anno II Anno III Totale % su totale POAT 35% 32% 32% 100% 47

48 Tav. 14 Piano finanziario per linee e tipologie di attività Linee di attività Attività centrali Attività Trasversali Attività Regionali Dotazione finanziaria TOTALE % su totale POAT Supporto alla gestione tecnica del Progetto (direzione e coordinamento; AT amministrativa, gestionale, monitoraggio, ) ,4% TOTALE GESTIONE TEC. PROGETTO ,4% 1. Supporto allo svolgimento delle diverse fasi che accompagnano il ciclo della programmazione ,0% 2. Supportare la definizione e l utilizzo di modelli e strumenti per integrare la VIS nella programmazione 3. Supporto all attivazione di reti di collaborazione e scambi di esperienze e buone prassi nel settore salute ,8% ,9% 4. Azioni di affiancamento, informazione e sensibilizzazione a beneficio delle amministrazioni regionali, degli Enti locali e degli ,9% operatori del settore TOTALE ATT. TRASVERSALI ,6% Regione Calabria 1. Supporto all attuazione del Servizio Informativo Regionale attraverso il supporto agli interventi di razionalizzazione organizzativa e tecnologica per il potenziamento e l integrazione dei sistemi delle strutture locali. 2. Individuazione di modelli innovativi per la realizzazione dei servizi di telemedicina ,2% ,1% 3. Individuazione e implementazione di un modello organizzativo per ,3% l attuazione delle rete regionale di Case della Salute. TOTALE Regione Calabria ,5% Regione Campania 1. Supporto allo sviluppo dei servizi di telemedicina ,3% 2. Supporto all aggiornamento ed integrazione tra le basi informative esistenti ,3% 48

49 Dotazione finanziaria Linee di attività Attività centrali Attività Trasversali Attività Regionali TOTALE % su totale POAT 3. Supporto all individuazione di modelli innovativi per garantire servizi adeguati in favore dei soggetti a rischio di marginalità sociale ed economica Regione Puglia ,9% TOTALE Regione Campania ,5% 1. Affiancamento nell individuazione di modelli organizzativi e gestionali per il potenziamento dell assistenza sanitaria e sociosanitaria con particolare riguardo a temi specifici relativi alla salute della donna nonché ai servizi per le persone diversamente abili ,8% 2. Supporto tecnico alla definizione di modelli di analisi dei fattori di discriminazione nell accesso alle prestazioni socio-sanitarie con particolare riferimento alla popolazione immigrata 3. Supporto tecnico alla definizione di modelli di valutazione del rischio di marginalizzazione sociale nell accesso alle prestazioni socio-sanitarie 4. Supporto alla realizzazione di azioni di informazione e sensibilizzazione in materia di: accesso ai servizi socio-sanitari a favore dei soggetti ai rischio di esclusione sociale e a favore della salute donna ,0% ,3% ,2% 5. Supporto tecnico per l individuazione e la sperimentazione di modalità operative mutuate da altri contesti sull accessibilità dei servizi sanitari e socio-sanitari ,8% Regione Siciliana 1. Supporto tecnico alla realizzazione del fascicolo sanitario elettronico e degli interventi di domiciliarizzazione dei servizi sociosanitari 2. Affiancamento per la realizzazione dell analisi geografica per la valutazione dello stato di salute dei residenti in prossimità di aree contaminate. TOTALE Regione Puglia ,0% ,5% ,6% 49

50 Linee di attività Attività centrali Attività Trasversali Attività Regionali Dotazione finanziaria TOTALE % su totale POAT 3. Supporto all organizzazione, preparazione e accesso alle fonti informative locali utili per la valutazione della salute nelle aree urbane e dei suoi determinanti e dei processi e degli esiti di salute dell assistenza sanitaria 4. Supporto all individuazione di strumenti e modelli di assistenza epidemiologica per la pianificazione territoriale partecipata orientata alla salute. 5. Supporto allo sviluppo dell innovazione e dell informatizzazione nel settore sanitario 6. Supporto al miglioramento della comunicazione istituzionale sanitaria in Sicilia attraverso l istituzione della Rete Civica della Salute ,4% ,1% ,2% ,5% 7. Supporto operativo alla diffusione delle competenze in materia di programmazione, adesione a programmi e progetti di ricerca e di cooperazione internazionali, comunitari, nazionali e regionali 8. Supporto all analisi delle più diffuse metodologie di HTA; sviluppo di sistemi di monitoraggio e di valutazione dell efficacia, sicurezza, costi, impatto sociale ed organizzativo e produzione di linee guida regionali ,4% ,4% TOTALE Regione Siciliana ,0% TOTALE POAT ,0% 50

51 Tav Piano finanziario per tipologie di attività e linee suddiviso per anno Dotazione finanziaria Anno I Anno II Anno III Totale Attività centrali Linea 1 Direzione e coordinamento Linea 2 Assistenza amministrativa, gestionale, monitoraggio, rendicontazione, consulenza legale, supporto informatico Attività trasversali Supporto allo svolgimento delle diverse fasi che accompagnano il ciclo della programmazione Supportare la definizione e l utilizzo di modelli e strumenti per integrare la VIS nella programmazione Supporto all attivazione di reti di collaborazione e scambi di esperienze e buone prassi nel settore salute Azioni di affiancamento, informazione e sensibilizzazione a beneficio delle amministrazioni regionali, degli Enti locali e degli operatori del settore Attività regionali Calabria Supporto all attuazione del Servizio Informativo Regionale attraverso il supporto agli interventi di razionalizzazione organizzativa e tecnologica per il potenziamento e l integrazione dei sistemi delle strutture locali. 2. Individuazione di modelli innovativi per la realizzazione dei servizi di telemedicina. 3. Individuazione e implementazione di un modello organizzativo per l attuazione delle rete regionale di Case della Salute Attività regionali Campania Supporto allo sviluppo dei servizi di telemedicina Supporto all aggiornamento ed integrazione tra le basi informative esistenti

52 Dotazione finanziaria Anno I Anno II Anno III Totale 3. Supporto all individuazione di modelli innovativi per garantire servizi adeguati in favore dei soggetti a rischio di marginalità sociale ed economica Attività regionali Puglia Affiancamento nell individuazione di modelli organizzativi e gestionali per il potenziamento dell assistenza sanitaria e socio-sanitaria con particolare riguardo a temi specifici relativi alla salute della donna nonché ai servizi per le persone diversamente abili 2. Supporto tecnico alla definizione di modelli di analisi dei fattori di discriminazione nell accesso alle prestazioni sociosanitarie con particolare riferimento alla popolazione immigrata 3. Supporto tecnico alla definizione di modelli di valutazione del rischio di marginalizzazione sociale nell accesso alle prestazioni socio-sanitarie 4. Supporto alla realizzazione di azioni di informazione e sensibilizzazione in materia di: accesso ai servizi sociosanitari a favore dei soggetti ai rischio di esclusione sociale e a favore della salute donna 5. Supporto tecnico per l individuazione e la sperimentazione di modalità operative mutuate da altri contesti sull accessibilità dei servizi sanitari e socio-sanitari Attività Regione Siciliana Supporto tecnico alla realizzazione del fascicolo sanitario elettronico e degli interventi di domiciliarizzazione dei servizi sociosanitari 2. Affiancamento per la realizzazione dell analisi geografica per la valutazione dello stato di salute dei residenti in prossimità di aree contaminate

53 Dotazione finanziaria Anno I Anno II Anno III Totale 3. Supporto all organizzazione, preparazione e accesso alle fonti informative locali utili per la valutazione della salute nelle aree urbane e dei suoi determinanti e dei processi e degli esiti di salute dell assistenza sanitaria 4. Supporto all individuazione di strumenti e modelli di assistenza epidemiologica per la pianificazione territoriale partecipata orientata alla salute. 5. Supporto allo sviluppo dell innovazione e dell informatizzazione nel settore sanitario 6. Supporto al miglioramento della comunicazione istituzionale sanitaria in Sicilia attraverso l istituzione della Rete Civica della Salute 7. Supporto operativo alla diffusione delle competenze in materia di programmazione, adesione a programmi e progetti di ricerca e di cooperazione internazionali, comunitari, nazionali e regionali 8. Supporto all analisi delle più diffuse metodologie di HTA; sviluppo di sistemi di monitoraggio e di valutazione dell efficacia, sicurezza, costi, impatto sociale ed organizzativo e produzione di linee guida regionali Totale

54 Tav. 16- Cronogramma degli interventi attività centrali Attività centrali Linea 1 Direzione e coordinamento Linea 2 Assistenza amministrativa, gestionale, monitoraggio, rendicontazione, consulenza legale, supporto informatico I anno II anno III anno Tav. 17- Cronogramma degli interventi attività trasversali I anno II anno III anno Attività trasversali Supporto allo svolgimento delle diverse fasi che accompagnano il ciclo della programmazione 2. Supportare la definizione e l utilizzo di modelli e strumenti per integrare la VIS nella programmazione 3. Supporto all attivazione di reti di collaborazione e scambi di esperienze e buone prassi nel settore salute 4. Azioni di affiancamento, informazione e sensibilizzazione a beneficio delle amministrazioni regionali, degli Enti locali e degli operatori del settore 54

55 Tav. 18- Cronogramma degli interventi attività regionali CALABRIA I anno II anno III anno Attività regionali Calabria Supporto all attuazione del Servizio Informativo Regionale attraverso il supporto agli interventi di razionalizzazione organizzativa e tecnologica per il potenziamento e l integrazione dei sistemi delle strutture locali. 2. Individuazione di modelli innovativi per la realizzazione dei servizi di telemedicina. 3. Individuazione e implementazione di un modello organizzativo per l attuazione delle rete regionale di Case della Salute. Tav. 19- Cronogramma degli interventi attività regionali CAMPANIA I anno II anno III anno Attività regionali Campania Supporto allo sviluppo dei servizi di telemedicina 2. Supporto all aggiornamento ed integrazione tra le basi informative esistenti 3. Supporto all individuazione di modelli innovativi per garantire servizi adeguati in favore dei soggetti a rischio di marginalità sociale ed economica 55

56 Tav. 20- Cronogramma degli interventi attività regionali PUGLIA I anno II anno III anno Attività regionali Puglia Affiancamento nell individuazione di modelli organizzativi e gestionali per il potenziamento dell assistenza sanitaria e socio-sanitaria con particolare riguardo a temi specifici relativi alla salute della donna nonché ai servizi per le persone diversamente abili 2. Supporto tecnico alla definizione di modelli di analisi dei fattori di discriminazione nell accesso alle prestazioni socio-sanitarie con particolare riferimento alla popolazione immigrata 3. Supporto tecnico alla definizione di modelli di valutazione del rischio di marginalizzazione sociale nell accesso alle prestazioni socio-sanitarie 4. Supporto alla realizzazione di azioni di informazione e sensibilizzazione in materia di: accesso ai servizi sociosanitari a favore dei soggetti ai rischio di esclusione sociale e a favore della salute donna 5. Supporto tecnico per l individuazione e la sperimentazione di modalità operative mutuate da altri contesti sull accessibilità dei servizi sanitari e sociosanitari 56

57 Tav. 21- Cronogramma degli interventi attività regionali SICILIA I anno II anno III anno Attività Regione Siciliana Supporto tecnico alla realizzazione del fascicolo sanitario elettronico e degli interventi di domiciliarizzazione dei servizi sociosanitari 2. Affiancamento per la realizzazione dell analisi geografica per la valutazione dello stato di salute dei residenti in prossimità di aree contaminate. 3. Supporto all organizzazione, preparazione e accesso alle fonti informative locali utili per la valutazione della salute nelle aree urbane e dei suoi determinanti e dei processi e degli esiti di salute dell assistenza sanitaria 4. Supporto all individuazione di strumenti e modelli di assistenza epidemiologica per la pianificazione territoriale partecipata orientata alla salute. 5. Supporto allo sviluppo dell innovazione e dell informatizzazione nel settore sanitario 6. Supporto al miglioramento della comunicazione istituzionale sanitaria in Sicilia attraverso l istituzione della Rete Civica della Salute 7. Supporto operativo alla diffusione delle competenze in materia di programmazione, adesione a programmi e progetti di ricerca e di cooperazione internazionali, comunitari, nazionali e regionali 8. Supporto all analisi delle più diffuse metodologie di HTA; sviluppo di sistemi di monitoraggio e di valutazione dell efficacia, sicurezza, costi, impatto sociale ed organizzativo e produzione di linee guida regionali 57

58 6. RISULTATI E MODALITÀ DI MONITORAGGIO 6.1 Descrizione dei risultati La programmazione rappresenta per i territori della Convergenza una grande opportunità di sviluppo che richiede una forte integrazione tra politiche aggiuntive e politica ordinaria al fine di raggiungere obiettivi di sviluppo e coesione. Gli interventi in ambito sanitario e sociosanitario contribuiscono infatti in misura rilevante al miglioramento della qualità della vita e dell equità sociale e sono pertanto fattori di crescita socioeconomica. Come già indicato nei paragrafi 1.2 e 4.1 del progetto, attraverso il POAT il Ministero intende esercitare un azione di affiancamento e supporto alle Regioni Convergenza per realizzare quanto auspicato dal QSN in riferimento al settore salute. Obiettivo generale del POAT, in coerenza con quanto previsto dall obiettivo II.4 del PON GAT, è infatti elevare la capacità amministrativa e di governance delle Regioni dell obiettivo convergenza per l attuazione e la valutazione di tutte quelle linee di intervento che, riconducibili al settore salute, concorrono in modo rilevante allo sviluppo socio-economico dei territori. Il Ministero mediante l attuazione delle linee di intervento previste dal POAT, sia quelle di carattere trasversale che quelle dedicate a soddisfare specifici fabbisogni territoriali e in coerenza gli obiettivi specifici descritti nel paragrafo 1.2 intende raggiungere i seguenti risultati : Rispetto al I obiettivo specifico Sostenere la definizione strategica e operativa della programmazione degli interventi regionali, 1. Potenziamento della capacità delle Amministrazioni regionali nella definizione strategica ed operativa degli interventi con particolare riferimento: all individuazione puntuale del fabbisogno territoriale in ambito salute, alla qualificazione dell offerta dei servizi sanitari e socio-sanitari e al miglioramento dell accessibilità e della fruizione dei servizi; 2. Acquisizione da parte delle Amministrazioni regionali di modelli di analisi e basi conoscitive propedeutici alle scelte di policy; 3. Miglioramento dell accessibilità ai servizi territoriali da parte dei soggetti a rischio di esclusione sociale attraverso l individuazione e il trasferimento di modelli innovativi di servizio per garantirne l accesso alle fasce di popolazione a rischio di marginalità anche con il supporto di azioni di comunicazione e a sensibilizzazione mirate. Con riferimento al II obiettivo specifico Sostenere il processo di implementazione e attuazione degli interventi regionali; 1. Incremento della capacità di attuazione progettuale da parte degli uffici e delle strutture regionali attraverso l acquisizione da parte di strumenti di gestione degli interventi che ne assicurino efficacia e l efficienza; 2. Creazione/potenziamento di reti di partenariatio tra i vari livelli istituzionali e di reti pubblicoprivato; 3. Incremento della diffusione e del trasferimento di buone prassi e di attività di scambio attraverso la costruzione di un data base di buone prassi riguardante modelli di analisi e di implementazione degli interventi; 4. Aumento di conoscenza e consapevolezza, tra gli operatori regionali e locali, in merito alle varie tematiche afferenti l ambito salute con particolare riferimento alla cornice programmatica e attuativa definita dal QSN. 58

59 In relazione al III obiettivo specifico, Innalzare le capacità d uso, da parte degli amministratori e degli operatori nel settore, di tecniche e metodologie di monitoraggio e valutazione 1. Incremento della diffusione di pratiche valutative all interno delle strutture regionali che attuano politiche e interventi in ambito salute attraverso l elaborazione di metodologie ad hoc e modelli di analisi del fabbisogno, indicatori e metodi di misura dello squilibrio sociale e demografico; 2. Adozione da parte delle strutture regionali di un modello di Valutazione di Impatto sulla Salute (VIS) da integrare nella programmazione ai fini del perseguimento di uno sviluppo sostenibile dei territori. 59

60 Tav Indicatori di risultato del Progetto Risultati Indicatore Valore attuale Valore atteso Potenziamento della capacità delle Amministrazioni regionali nella definizione strategica ed operativa degli interventi Incremento della capacità di attuazione progettuale da parte degli uffici e delle strutture regionali attraverso l acquisizione da parte di strumenti di gestione degli interventi che ne assicurino l efficacia e l efficienza Creazione/potenziamento di reti di partenariatio tra i vari livelli istituzionali e di reti pubblico- privato Incremento della diffusione e del trasferimento di buone prassi e di attività di scambio attraverso la costruzione di un data base di buone prassi riguardante modelli di analisi e di implementazione degli interventi Numero di utenti che utilizzano strumenti per l analisi integrata di banche dati disciplinare Numero di utenti che utilizzano metodi di valutazione standard delle offerte provenienti dal mercato a fronte di bandi pubblici Reti e accordi su base locale e nazionale in materia di servizi alla salute Numero di gruppi di lavoro fra offerenti la buona pratica e beneficiari Num. di utenti che utilizzano al tempo zero tali strumenti (da definire al momento progetto) dell inizio Num. di utenti che utilizzano al tempo zero tali metodi (da definire al momento dell inizio progetto) Processi avviati e/o conclusi a livello regionale (da definire al momento dell inizio progetto) Numero gruppi di lavoro esistenti al tempo zero (da definire al momento dell inizio progetto) Metodo di misurazione e fonte Incremento del 25% Ricognizione degli strumenti utilizzati e valutazione delle modalità di utilizzo. Incremento del 15% Analisi e valutazione delle procedure di gara Definizione di almeno 1 rete strutturata /accordo per singola regione (o che coinvolga le 4 regioni) Istituzione di gruppi di lavoro in almeno il 20% delle strutture destinatarie delle azioni. Rilevazione diretta presso le strutture coinvolte Interviste, questionari ai destinatari delle azioni. Incremento della diffusione di pratiche valutative all interno delle strutture regionali che attuano politiche e interventi in ambito salute; Adozione da parte delle strutture regionali di un modello di Numero di utenti regionali che utilizzano un modello di VIS per la propria attività di programmazione Numero di utenti regionali che utilizzano un modello di VIS per la propria attività di programmazione al Incremento del 20% Informazioni acquisite presso le competenti strutture regionali anche attraverso interviste qualitative 60

61 Risultati Indicatore Valore attuale Valore atteso Valutazione di Impatto sulla Salute (VIS) da integrare nella programmazione ai fini del perseguimento di uno sviluppo sostenibile dei territori. Miglioramento dell accessibilità ai servizi territoriali da parte dei soggetti a rischio di esclusione sociale attraverso l individuazione e il trasferimento di modelli innovativi di servizio per garantirne l accesso alle fasce di popolazione a rischio di marginalità anche con il supporto di azioni di comunicazione e a sensibilizzazione mirate Percentuale degli accessi ai servizi territoriali da parte di soggetti a rischio di esclusione sociale (anziani) avvenuti attraverso i punti unici di accesso. tempo zero (da definire al momento dell inizio progetto) Percentuale degli accessi ai servizi territoriali da parte di soggetti a rischio di esclusione sociale (anziani) avvenuti attraverso i punti unici di accesso al tempo zero (da definire al momento dell inizio progetto) Aumento del 10% rispetto al dato di partenza Metodo di misurazione e fonte Rilevazioni banche dati ASL e Regioni 61

62 6.2 Contributo del Progetto al conseguimento dell Obiettivo II. 4 del Programma Tav. 23- Indicatori di realizzazione Indicatori Giornate AT di Studi, Linee guida, Documenti metodologici Unità di misura Anno I Anno II Anno III TOTALE N N Banche dati N Siti Web N Buone Pratiche N Tav. 24- Indicatori di risultato Indicatori Strutture operative rafforzate Quota di progetti gestiti con personale della PA Unità di misura Valore attuale % % Da verificare ad inizio attività Da verificare ad inizio attività Valore atteso I Anno Valore atteso ultimo anno + 10% + 30% + 10% 100% 6.3 Modalità di gestione e controllo Conformemente alle disposizioni previste dalla normativa comunitaria, dalla legislazione nazionale e dal PON il, adotterà un sistema di gestione e controllo in grado di registrare tutte le informazioni finanziarie, fisiche e procedurali relative all attuazione del progetto. Ove possibile le informazioni saranno aggregate sulla base della griglia degli indicatori sopra riportati e trasmessi all Autorità di gestione secondo le indicazioni che verranno fornite dalla stessa. 62

63 7. ATTUAZIONE DEL PO 7.1 Struttura Responsabile del Progetto di Assistenza Tecnica Il Responsabile del progetto è il Direttore generale della programmazione sanitaria, dei livelli essenziali di assistenza e dei principi etici di sistema. La struttura tecnica impegnata nella gestione delle attività previste dal progetto stesso è l Unità operativa, composta da professionalità individuate nell ambito della Direzione generale della programmazione sanitaria e della Direzione generale del sistema informativo. La Direzione Generale della programmazione sanitaria, dei livelli essenziali di assistenza e dei principi etici di sistema affiderà ad un Ente esterno la realizzazione delle attività del progetto svolte sotto il coordinamento della propria struttura tecnica. La struttura tecnico organizzativa che prenderà in carico la gestione e il coordinamento del POAT comprende il personale delle due Direzioni citate e di altri uffici del che hanno attinenza con le tematiche trattate. Fig. 2 Organigramma gestione POAT PON GAT DG del Sistema Informativo - DG della, Programmazione Sanitaria, dei Livelli essenziali di Assistenza e dei Principi Etici di Sistema Unità operativa (13 R.U. con profilo tecnico e amministrativo) -> vedi PRI Ente esterno specializzato Soggetti esterni servizi AT à Società AT Consulenti Attività trasversali Attività locali 63

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