PROLUSIONE A.A ISSP

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1 PROLUSIONE A.A ISSP Signor Presidente del Senato Signor Vice Presidente del Consiglio Signor Ministro della Giustizia Signor Capo del Dipartimento Autorità presenti Questa prima cerimonia di apertura ufficiale dell Anno accademico dell Istituto superiore, per la collocazione temporale nella quale si svolge, rappresenta un bilancio dell attività formativa realizzata nel 2003, un autorevole occasione di presentazione del programma per il 2004 e vuole esprimere una saluto augurale per i corsi che sono da poco iniziati. La Pubblica Amministrazione, pur nelle sue diverse espressioni, ha assunto la formazione quale strumento strategico di cambiamento ed innovazione al punto che si può rilevare un sostanziale sostegno alla cultura della formazione nella P.A. Infatti il processo di innovazione e riforma in atto nella P.A. è strettamente connesso ad una politica attiva del personale, finalizzata sia alla continua crescita della qualificazione professionale dei dipendenti, sia al perseguimento di un livello di maggiore efficienza ed efficacia nell assolvimento delle funzioni prescritte e nel perseguimento degli obiettivi prestabiliti. In questo contesto la formazione non è più limitata ad interventi straordinari ma diventa strumento essenziale per un adeguamento costante della professionalità del personale e in questo senso, nello spirito della raccomandazione del Consiglio di Europa R(97)12, dovrebbe essere considerata come un investimento essenziale. L Istituto Superiore di Studi Penitenziari rappresenta una delle più significative innovazione introdotte con la legge 15 dicembre 1995 n. 395 Ordinamento del Corpo di polizia penitenziaria. Con il decreto legislativo 30 ottobre 1992, che lo istituisce, in attuazione dell articolo 17 della ricordata legge, ne viene definita l identità come Scuola nazionale per la formazione, l aggiornamento e la specializzazione del personale, appartenente ai quadri direttivi dell Amministrazione penitenziaria. Il decreto legislativo 21 maggio 200 n. 146, esplicita, amplia e completa la generica dizione di quadri direttivi, e assegna all ISSP la formazione dei vicecommissari, dei commissari e dei dirigenti del Corpo di polizia penitenziaria. 1

2 L inserimento nell Area C di diversi ruoli professionali del personale del comparto ministeri, amplia ulteriormente la connotazione di quadri direttivi e assegna all Istituto Superiore un ruolo formativo di primaria importanza e rilevanza nel complesso sistema rappresentato dal Dipartimento dell Amministrazione penitenziaria. Con decreto del 5 giugno 2003 il Presidente della Repubblica ha concesso all Istituto Superiore di studi Penitenziari l uso della Bandiera nazionale, consegnata al direttore nell ambito della cerimonia della Festa del Corpo di polizia penitenziaria del Si tratta di un importante riconoscimento del ruolo assegnato all ISSP nell Amministrazione Penitenziaria. La funzione formativa però, pur rappresentando l asse portante dei compiti istituzionali di questa Scuola Nazionale, è strettamente correlata ad altre importanti e qualificanti funzioni, individuate dal decreto istitutivo: L attività di studio sulle problematiche penitenziarie La valorizzazione delle migliori esperienze nel penitenziario Lo sviluppo di metodologie e modelli di organizzazione del trattamento dei detenuti e degli internati. Nell intendimento del legislatore, l Istituto Superiore costituisce il luogo deputato all approfondimento, valorizzazione e diffusione della cultura giuridica penitenziaria. La vastità dei compiti assegnati all Istituto ha imposto delle scelte strategiche molto significative in ordine alla realizzazione dei numerosi programmi di formazione che vengono progettati, promossi e realizzati. Ciò ha significato, nei fatti, riservare alla struttura centrale la formazione iniziale dei dirigenti e dei ruoli direttivi del Corpo di polizia penitenziaria, le attività innovative di particolare rilievo organizzativo, i progetti sperimentali ad alta valenza di innovazione o con implicazioni di carattere europeo ed internazionale. Dal 1994 al 2002, l Istituto Superiore ha realizzato complessivamente 70 percorsi formativi, svoltisi in parte a livello centrale ed in parte a livello decentrato, coinvolgendo in totale partecipanti. Nel 2003, in particolare, con i programmi e progetti messi in cantiere dall ISSP: sono stati raggiunti operatori,di cui uomini e donne; sono stati realizzati: sette progetti formativi mirati al rafforzamento del ruolo delle diverse professionalità presenti nell Amministrazione penitenziaria, per complessive 75 edizioni; è stato promosso e realizzato un programma di formazione interprofessionale nei 16 Provveditorati regionali dell Amministrazione penitenziaria per complessivi 25 progetti decentrati a carattere interprofessionale che ha interessato 1426 operatori dell area del 2

3 management non dirigenziale e delle figure apicali del Corpo di polizia penitenziaria; sono state erogate ore di formazione in aula. L attività formativa dispiegata dall ISSP si colloca nell ambito del sistema della formazione disegnata dal Capo del Dipartimento nella Circolare del 21 maggio Con questa importante direttiva sono stati definite ed assegnate le competenze operative alle due strutture del Dipartimento che organizzano e gestiscono la funzione formativa: da un lato l Istituto superiore per le competenze sopra ricordate e dall altro all Ufficio V della Direzione generale del personale e della formazione per quanto concerne il personale del Corpo di Polizia penitenziaria, con esclusione dei funzionari e dirigenti, e il personale dell Area B del comparto Ministeri. In sintonia con le direttive appena ricordate entrambe le strutture hanno previsto l attuazione di quote significative di attività formative da realizzare in sede centrale, presso le otto Scuole dell Amministrazione penitenziaria e in sedi decentrate presso i locali Provveditorati e ciò al fine di avvicinare il più possibile la formazione alle esigenze del personale riducendo costi e disagi. Una innovazione di rilievo di questo nuovo assetto è rappresentata dalla Conferenza annuale della formazione: momento assai significativo ed importante di consultazione e confronto, fortemente voluto dal Capo del Dipartimento, finalizzato alla predisposizione del Piano annuale della formazione. Da questo momento di analisi e valutazione dei fabbisogni, infatti, scaturisce l importante documento del Piano annuale della formazione che in attuazione dell art. 4 legge 16 gennaio 2003 ciascuna amministrazione è tenuta a predisporre. PERCORSI FORMATIVI PER IL 2004 I percorsi formativi, inseriti nel Piano annuale della formazione, promossi e organizzati dall ISSP per il 2004, riguardano in linea generale attività volte al rafforzamento del ruolo, a supporto del cambiamento organizzativo o come attività di ricerca intervento. In particolare si segnalano le attività realizzate sotto la diretta responsabilità dell' ISSP e che possiamo definire obbligate in quanto previste da specifiche normative. Ci si riferisce ai percorsi formativi quale formazione iniziale per vincitori di concorso per l' immissione in ruolo a seguito di riqualificazione derivanti da obblighi contrattuali 3

4 e le attività realizzate in sede decentrata su indirizzo e impulso dell ISSP. Si tratta generalmente di iniziative di aggiornamento, di specializzazione o di supporto a progetti mirati individuati come prioritari dalla direttiva del Ministro o dall Amministrazione penitenziaria per specifiche esigenze. Queste attività saranno realizzate anche in sede decentrata. IV CORSO di formazione per DIRIGENTI Il corso intende promuovere e rafforzare nei futuri dirigenti le capacità di progetto con riferimento ai sistemi di gestione di realtà complesse ed in particolare intende perseguire i seguenti obiettivi formativi : - promuovere le capacità di progetto in riferimento ai sistemi di gestione di realtà complesse, coinvolgendo risorse interne con competenze professionali diversificate; - favorire lo sviluppo delle capacità di analisi del contesto, rilevando le criticità, individuando e risolvendo i problemi, pianificando le azioni, verificando i risultati; - sviluppare la capacità di programmare e definire strategie di comunicazione efficaci all interno e all esterno della realtà organizzativa di riferimento; - sviluppare l abilità di promuovere, gestire e migliorare la qualità del servizio erogato dall organizzazione di appartenenza. PERCORSI DI RIQUALIFICAZIONE DEL PERSONALE: Corso - Concorso. I percorsi di riqualificazione per i passaggi dall Area B all area C di personale appartenente a diversi profili professionali (945 posti in concorso) interesserà complessivamente 848 unità di personale attualmente in servizio. Si tratta di un importante momento di crescita organizzativa che consentirà di ricoprire, attraverso il processo di riqualificazione professionale, diversi posizioni negli organici del Dipartimento dell Amministrazione penitenziaria. SECONDO CORSO DI FORMAZIONE PER VICE COMMISSARI del ruolo direttivo speciale del Corpo di Polizia Penitenziaria. Il corso si rivolge ai 65 vincitori di concorso per titoli ed esami a posti di Vuice commissario penitenziario. Il secondo corso ha avuto inizio il 2 febbraio e si concluderà il 4 marzo 2005 Questi gli obiettivi del corso: Perfezionamento delle conoscenze possedute Potenziamento delle capacità operative e professionali del funzionario di P.P. Sviluppo delle capacità di gestione del personale Acquisizione delle tecniche di pianificazione delle attività 4

5 Impulso ad una elaborazione personale del ruolo nella specifica realtà operativa Perfezionamento tecnico-operativo specifico L'attività formativa, a carattere teorico-pratico, si articola in otto mesi di didattica,distribuiti in quattro moduli per un totale di circa 1000 ore, ed in quattro mesi di tirocinio presso le articolazioni centrali e periferiche dell Amministrazione penitenziaria e presso le strutture di altre Amministrazioni e d Enti esterni, per un totale di 576 ore accompagnate altresì da 224 ore di studio individuale e di gruppo. Si tratta di una formazione a tutto campo articolata in diversi livelli ed aree tematiche i cui aspetti scientifici e didattici sono progettati e realizzati in collaborazione con l'università degli studi di Roma "Tor Vergata e con agenzie qualificate nella trattazione delle diverse aree tematiche. In particolare queste le tre aree tematiche portanti: Area delle materie giuridico-amminisrative Area delle materie relative all organizzazione ed alla gestione delle risorse umane Area delle materie a carattere tecnico-professionale. Il percorso garantisce la formazione manageriale necessaria a sostenere il profilo gestionale del ruolo, attraverso l'acquisizione delle tecniche di pianificazione delle attività e lo sviluppo della cultura della gestione per responsabilità e risultati. Nell ottica della collaborazione con le forze di polizia, alcuni momenti di applicazione pratica, saranno organizzati presso le strutture periferiche della Polizia di Stato e dell Arma dei Carabinieri. Ciò al fine anche di favorire nei corsisti, con la partecipazione alle attività di polizia giudiziaria di queste ultime, l approfondimento della conoscenza dei modelli organizzativi ed operativi ad esse propri. I momenti di tirocinio sono organizzati in maniera complessa e sono in grado di offrire a ciascun corsista approfondimenti teorico-pratici coerenti con la propria base di esperienze, perfezionando in tal modo le modalità di gestione, coordinamento e organizzazione del servizio istituzionale. La maggior parte dei contenuti didattici relativi alle discipline giuridiche sono in convenzione con l'università di Roma Tor vergata. Parte integrante della convenzione è che la frequenza al Corso consente il riconoscimento di crediti formativi universitari, spendibili nello sviluppo di ulteriori percorsi universitari e, per i corsisti in possesso del diploma di laurea, garantisca il conseguimento del titolo universitario di master di secondo livello in studi penitenziari. Nell ambito della convenzione è inoltre previsto che momenti di didattica specificatamente strutturati per le attività inerenti il master in studi penitenziari 5

6 possano essere accessibili, in frequenza congiunta, a giovani laureati del predetto ateneo, esterni all Amministrazione penitenziaria. Formazione formatori : il progetto ARCHIMEDE Il progetto nasce per dotare l'amministrazione di una gamma di competenze in grado di gestire l'intero processo formativo disegnando al tempo stesso un sistema della formazione funzionale e coerente alla organizzazione in cui è inserito rafforzandone anche la struttura decentrata. Vuole prefigurare un complessivo assetto organizzativo della funzione formazione nell'ambito dell' amministrazione in risposta alle esigenze di qualificata crescita professionale,flessibilità rispetto alle esigenze, di pertinenza delle proposte. Destinatario del progetto è il personale appositamente selezionato appartenente all Area C del comparto Ministeri e al Corpo di polizia penitenziaria. Il Consolidamento ed il rafforzamento del Management nel DAP: il Programma CO.RA.M.-DAP Con questo programma si intendono realizzare progetti mirati di formazione continua e di aggiornamento dedicati a gruppi professionali omogenei: direttori di istituto penitenziario e di centro di servizio sociale, collaboratori apicali degli uffici dirigenziali dei provveditorati e responsabili di area dei maggiori istituti e centri, operatori dell'area amministrativo-contabile ed educatori. Ad essi viene offerto un percorso modulare a supporto di un progetto di cambiamento e/o miglioramento organizzativo del management del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. L'azione formativa rivolta al management - inteso come il complesso delle funzioni relative all amministrazione, direzione e gestione delle strutture a livello regionale dell Amministrazione ( istituti penitenziari, centri di servizio sociale, aree) non è fine a se stessa ma è orientata a sostenere una progettualità organizzativa che deve necessariamente precedere l'erogazione della formazione. Il programma, inoltre, dovrà fare riferimento alle migliori esperienze operative realizzate nella regione per promuoverne la diffusione. Tempi di realizzazione: ottobre settembre 2004 La valutazione delle iniziative formative: il progetto EVALUATION Corso di formazione sulla valutazione degli interventi formativi, con particolare riferimento ai risultati operativi ottenuti in termini di qualità e di organizzazione dei servizi penitenziari. Il progetto formativo si propone di fornire ai partecipanti conoscenze ed abilità per consentire di scegliere, costruire e valutare metodologie di analisi e di ricerca per l'aggiornamento degli standard qualitativi di riferimento. 6

7 Il programma investe direttamente gli operatori che sul territorio si occupano della formazione del personale, dei processi di analisi dei bisogni, di valutazione e programmazione delle attività per un totale complessivo di circa 100 corsisti. Sono interessati il Provveditorato del Lazio, della Basilicata, della Toscana e delle Marche. La sperimentazione delle metodologie della supervisione: il progetto PANDORA L'utilizzazione delle metodologie della supervisione sia individuale che di gruppo quale elemento fondamentale per lo sviluppo dell'operatività interprofessionale, per il sostegno e la crescita delle singole professionalità nella corretta gestione degli interventi, per il concreto raggiungimento dell'integrazione. Il progetto si colloca all'interno di una strategia formativa che vuole rafforzare i gruppi di lavoro e le singole identità professionali, utilizzando nello specifico lo strumento della supervisione, sia individuale che di gruppo. Il progetto prevede la sperimentazione della supervisione su 19 equipe pilota e coinvolge educatori, assistenti sociali, direttori di istituto, polizia penitenziaria dei seguenti istituti. Attività triennale con conclusione prevista a marzo 2004 La rilevazione dei fabbisogni formativi in una prospettiva di integrazione con il territorio: il progetto VALORI Il progetto mira ad effettuare una rilevazione dei bisogni formativi ed una valutazione degli interventi congiunti (territorio, enti locali e servizi penitenziari). Il programma ha come principale finalità la realizzazione di percorsi integrati di formazione, sulla base di una adeguata valutazione degli interventi già realizzati, per lo sviluppo di comuni metodologie operative. Il progetto incrementa i livelli regionali di valutazione e progettazione della formazione, proponendo l'impegno anche ad operatori esterni all'amministrazione Penitenziaria che intervengono a vario titolo nel trattamento differenziato delle tossicodipendenze (Regione, ASL, servizi territoriali, privato sociale, etc..) Destinatari per l'elaborazione ed attuazione dei progetti locali sono i Provveditorati Regionali dell'amministrazione Penitenziaria della Liguria, della Puglia e della Toscana. Le attività formative inizieranno a partire dal mese di novembre di questo anno e termineranno entro il

8 ALTRE INIZIATIVE Attività di formazione a distanza Le strutture formative del Dipartimento, e quindi l ISSP, si sentono impegnate nell arricchire l offerta formativa anche attraverso l introduzione e l estensione di iniziative di formazione a distanza, attraverso un pieno utilizzo delle risorse disponibili sia interne che esterne, promuovendo un uso più intensivo del sistema delle videoconferenze con l utilizzo delle attuali postazioni di rete che comprendono tutte le sedi di provveditorato. Queste iniziative di formazione,coordinate con altre modalità di apprendimento dovranno consentire l ampliamento dei beneficiari della formazione e l arricchimento del portfolio delle competenze individuali ed organizzative. Consolidare un sistema di valutazione della qualità e di misurazione del ritorno dell'investimento in formazione. Come qualunque attività anche per la formazione c è necessità di valutazione che,investe in via prioritaria, almeno due aspetti: la sostenibilità ed il ritorno degli investimenti effettuati. La sostenibilità - riguarda l attenta considerazione dell incidenza che l assenza dal servizio del personale in formazione comporta. Molto spesso infatti le esigenze di servizio costringono a rinunciare o avviare il personale magari meno motivato e poco interessato. Il ritorno di investimento riguarda una attività di indagine dei fabbisogni organizzativi ed individuali e, in definitiva, un complessivo bilancio delle competenze, che esprima, intenzionalità, scelte, definizione di obiettivi e di conseguenza investimenti per raggiungerli. Sottrarsi alla valutazione significa dare per scontato ciò che invece è da provare. La valutazione in termini di ritorno di investimento comporta anche una diversa visione della formazione che vede coinvolti tutti gli attori interessati : i partecipanti ai corsi, le amministrazioni ed i cittadini, i quali, ancorché detenuti, hanno diritto come tutti i cittadini, ad avere nei servizi che li riguardano un personale competente, preparato ed aggiornato. Dimensione internazionale La Raccomandazione del Consiglio di Europa,già citata, ricorda che il servizio o i servizi di applicazione delle sanzioni e misure penali dovrebbero assicurarsi che il personale riceva una formazione adeguata, comprendente la conoscenza dei relativi strumenti internazionali. Ed inoltre questa formazione dovrebbe, per quanto possibile, permettere di fornire un esperienza a livello internazionale, quando una 8

9 tale esperienza appare auspicabile come mezzo di approfondire la crescita personale, o allorquando esso risponde a finalità specifiche del servizio. È proprio in ossequio a quanto autorevolmente raccomandato che l ISSP partecipa a diverse iniziative di formazione finanziate dall Unione Europea e ne promuove dell proprie. Ricordiamo a questo proposito. - l attività formativa realizzata nell ambito del PON SICUREZZA con il Ministero dell Interno; - il progetto MEDIARE per lo studio della problematica relativa alla mediazione penale e le sue implicazioni nel sistema penitenziario - Il progetto PENITENTIARY NET volto a sperimentare e realizzare un WEB SITE di scambio tra agenzie di formazione delle amministrazioni penitenziarie in Europa. Questo progetto vede impegnati,insieme con l ISSP,quattro paesi partner ( Francia, Danimarca, Polonia e Lituania) ed una società esperta di Information tecnology. - il Piano esecutivo di azione nella formazione penitenziaria (PEA ), intende realizzare una rete di collegamento con le agenzie formative europee che si occupano di personale operante nelle amministrazioni penitenziarie in attuazione della direttiva del Ministro della Giustizia del 2003 Nello specifico il progetto prevede seminari transnazionali e visite di studio tra le diverse nazioni che hanno aderito all'invito per la costituzione di un partnerariato dedicato a questa finalità: Hanno aderito al progetto triennale Belgio, Francia, Germania, Spagna, Repubblica Ceka, Estonia,Finlandia, Lettonia, Portogallo, Slovenia, Slovacchia,Ungheria. Le sinergie con il mondo universitario La valorizzazione della formazione passa anche attraverso un sistema di capitalizzazione dei crediti formativi individuali da rendere spendibili anche in contesti diversi dell Amministrazione, quali ad esempio la frequenza a corsi universitari attraverso accordi con le Università. Ma prima della valorizzazione esterna c è spazio per un accreditamento interno della formazione che passa attraverso la valutazione di partecipanti nel senso che venga preso in considerazione valutazione non soltanto il gradimento, ma anche il grado di apprendimento, le capacità e i risultati dei singoli: l obiettivo, infatti, è la misurazione del cambiamento apportato dalle attività formative, cosi come raccomandato dal Dipartimento della Funzione Pubblica nell ultima direttiva. L intendimento di favorire il più possibile il riconoscimento dell attività formativa erogata in favore del proprio personale rendendola spendibile come credito formativo utilizzabile nei corsi di laurea o di specializzazione organizzati dalle Università ha 9

10 sollecitato l Amministrazione penitenziaria a ricercare nuovi e più stabili collegamenti e sinergie con il mondo accademico. Di recente è stato possibile stipulare accordi che prevedono questo riconoscimento al personale che abbia partecipato a corsi formativi realizzati nell Amministrazione penitenziaria (vedi Università La Sapienza - Roma, Università Tor Vergata -Roma, Università di Catania, Università di Pescara, Università di Modena, Università Roma Tre). Opportune intese, protocolli,convenzioni con il mondo universitario dovranno assicurare agli operatori penitenziari un ampia opportunità diffusa sul territorio di vedere riconosciuti i crediti formativi maturati in percorsi universitari finalizzati al conseguimento di titoli accademici professionalizzanti e qualificanti. L impegno formativo ad ampio spettro, qual è quello richiesto all Amministrazione, esige un contributo stabilizzato di consulenze esterne reperibili sia nel settore pubblico che in quello privato nello spirito delle raccomandazioni del Consiglio d Europa che esortano ad avvalersi di risorse proprie e di enti esterni nella realizzazione di interventi formativi. È in questa prospettiva che, facendone oggetto di uno speciale progetto obiettivo in attuazione della direttiva del Ministro della Giustizia di questo anno, l Istituto superiore sta promuovendo una attiva campagna di sensibilizzazione nei provveditorati regionali al fine di pervenire entro l anno alla stipula di apposite convenzioni che sanciscano collaborazione attiva per la formazione del personale che per la ricerca in ambito penitenziario con il più ampio numero possibile di università. Come obiettivo minimale ci si propone di assicurare almeno una convenzione in ciascuna sede regionale. Nel concludere questo intervento si ritiene opportuno riaffermare il significato della formazione quale leva strategica di cambiamento e miglioramento organizzativo e nello stesso tempo sottolineare la necessità di radicare l Amministrazione penitenziaria nel tessuto attivo e vitale della società attraverso un complesso articolato di azioni che devono trovare riferimento nell operato dell attività ordinaria del Dipartimento dell Amministrazione penitenziaria. Il primo aspetto - leva strategica di cambiamento - sarà perseguito attraverso lo strumento del piano annuale della formazione inteso a focalizzare obiettivi ed investimenti formativi sulle priorità strategiche dell Amministrazione penitenziaria, stabilire coerenza tra formazione e modello organizzativo e superare la realizzazione di percorsi formativi percepiti come routine o come moda momentanea. La costruzione del piano terrà conto dei bisogni rilevati, delle competenze necessarie in relazione agli obiettivi e ai nuovi compiti affidati all Amministrazione penitenziaria, 10

11 alla programmazione delle assunzioni e alle innovazioni tecnologiche che saranno introdotte. Il secondo aspetto - il radicamento nella società - sarà perseguito attraverso una fattiva ed incisiva partecipazione, per quanto concerne le ativtà della formazione, al Progetto di comunicazione ed un conseguente Piano attuativo. Punto di forza di tale progetto è la condivisione dell identità dell Amministrazione e dei suoi valori, l orgoglio di appartenenza, la volontà di perseguire le finalità assegnate e il consenso con riferimento alle azioni istituzionali e ai risultati perseguiti. Il progetto, com è del tutto evidente, investe la totalità dell Amministrazione e la funzione formativa può esplicare tutte le sue potenzialità e può offrire il suo supporto consapevole al pieno conseguimento degli obiettivi fissati nell ambito della comunicazione esterna e della comunicazione interna, nei quali si riflettono l identità esterna e l identità interna dell Amministrazione. Con questi intendimenti e con questi progetti che si intende contribuire in maniera efficace alla attuazione,per quanto di competenza dell Istituto superiore, della Direttiva annuale del Ministro della giustizia consolidando il ruolo e l immagine dell Amministrazione penitenziaria nell interesse della sicurezza della comunità nazionale. 11

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