Disuguaglianza ed equità

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1 Disuguaglianza ed equità L Italia e il contesto internazionale Sebastiano Garufi Univesrità Bocconi, 4 aprile 2013

2 La piramide della ricchezza globale 29 m (0,6%) > 1 Mio USD 87,5 tm (39,3%) USD 100,000 e 1 Mio 344 m (7,5%) USD 95,9 tm (43,1%) USD 10,000 e 100, m (22.5%) USD 32.1 tm (14,4%) Ricchezza < USD 10,000 USD 7,3 tm (3,3%) 3,184 m (69,3%) Ricchezza totale (% mondiale) Numero di adulti (% della popolazione mondiale)

3 Osservazioni L uguaglianza economica diffusa dopo la seconda guerra mondiale oggi ha una tendenza inversa. Oggi i ricchi tendono a diventare più ricchi e i poveri sempre più poveri. La distribuzione non uniforme della ricchezza crea disuguaglianza. Effetti della globalizzazione: Concorrenza fiscale; Abbassamento delle imposte; Concorrenza del lavoro; Abbattimento dei salari.

4 Disuguaglianza e crisi finanziaria: USA Crisi finanziaria del 2007: Agosto 2007: negli USA si sgonfia la bolla immobiliare; si alzano i tassi di interesse; i prezzi delle case cominciano a scendere e i mutui valgono più delle case stesse. Crollano i titoli del mercato immobiliare falliscono più di 150 banche e assicurazioni (Lehman Brothers, Harrill Lynch, AIG). Goldman Sachs e Morgan Stanley diventano banche commerciali. Intervento del Governo a favore degli istituti. Si stima che i bonus ai manager sia di 18,4 miliardi USD.

5 Disuguaglianza e crisi finanziaria: Europa La crisi arriva in Europa nel 2009 (Danimarca, Islanda). Regno Unito, Francia e Paesi Bassi nazionalizzano parzialmente gli istituti in crisi. Agenzie di Rating e declassamento. Crisi dei debiti sovrani di Grecia, Spagna, Irlanda, Italia, Portogallo. Rischio di bancarotta della Grecia. Aiuti dell UE e del FMI per salvare le banche e le casse degli Stati. Adozione di piani di austerità: i tagli vanno al Welfare.

6 Paperoni delle banche 1. Jamie Dimon (Jp Morgan): 20,7 mln 2. John Stumpf (Wells Fargo): 17,5 mln 3. James Gorman (Morgan Stanley): 14,8 mln 4. Lloyd Blankfein (Goldman Sachs): 14,1 mln 5. Brady Dougan (Credit Suisse): 11,8 mln 6. Stephen Hester (Rbs): 11,5 mln 7. Michael Geoghegan (Hsbc): 8,9 mln 8. Josef Ackerman (Deutsche Bank): 8,5 mln 9. Eric Daniels (Lloyds): 8,3 mln 10. Francisco Gonzalez (Bbva): 8,0 mln 11. John Varley (Barclays):,9 mln 12. Corrado Passera (Intesa Sanpaolo): 5,0 mln 13. Baudoin Prot (BNP Paribas): 3,5 mln 14. Frederic Oudea (Societe Generale): 2,3 mln 15. Brian Moynihan (Bank of America): 1,2 mln (Fonte: Financial Times, 2011)

7 Misure introdotte in Europa Estonia, Grecia, Spagna, Italia, Lettonia, Lituania, Portogallo, Romania, Regno Unito. Tutti (eccetto Estonia e Regno Unito): Taglio (o congelamento) dei salari pubblici. Tutti: Tagli (o congelamento) di pensioni e trasferimenti Maggioranza: Aumento delle imposte sul reddito e contributi sociali. Alcuni: aumento contributi sociali a carico del datore e imposta sulla proprietà. Tutti: aumento dell IVA e delle imposte indirette.

8 Welfare Sostegno alle famiglie Edilizia popolare Sanità Asili Scuole Pensioni Garanzia del minimo vitale Riaddestramento dei lavoratori

9 Origini del Welfare Mondo antico: la Bibbia impone di far mietere i raccolti ai più poveri e di dar loro la decima. Roma (107 a.c.): i veterani dell esercito hanno diritto alla pensione (honesta missio) al momento del congedo. Islam (VII sec.): una regola del Califfo Umar impone che le tasse siano utilizzate per aiutare vedove, orfani, anziani, disabili, poveri. Cina (X sec.): la dinastia Song istituisce case di riposo, cliniche pubbliche, cimiteri per i poveri. Inghilterra (1601): Le parrocchie devono fornire assistenza ai più poveri (diminuendo la povertà si diminuisce la delinquenza)

10 Origini del Welfare Caraibi (1700): i Pirati istituiscono i rimborsi infortunistici. Inghilterra (1834): società industriale e assicurazioni obbligatorie sugli incidenti sul lavoro, malattia e vecchiaia; nascita delle Workhouse. Germania (1883): Bismarck istituisce il primo sistema di previdenza sociale fondato sul contributo obbligatorio dell operaio. Contratto tra lavoratore e Stato. Italia (1886): Legge sulle società operaie di mutuo soccorso (autodifesa del lavoratore e basate su solidarietà e donazioni), sciolte con il fascismo che nel 1933 crea l Istituto Nazionale Fascista per la Previdenza Sociale.

11 Origini del Welfare USA (1935): Roosvelt istituisce il Social Security Act (forma di assistenza e creazione dei baby bond). Gran Bretagna (1942): con le teorie di Keynes (Rapporto Beveridge) si cominciano ad istituire sanità pubblica e pensione sociale per tutti i cittadini. Nasce il Welfare State: lo Stato garantisce i livelli minimi di assistenza dalla culla alla tomba. Svezia (1945): si istituisce la pensione sociale per diritto di nascita; il welfare diventa diritto civile. Negli anni 70 l economia mondiale va verso una crescita esponenziale. Gran Bretagna (1983): Tatcher privatizza alcuni istituti pensionistici: inizia il declino del welfare.

12 Crescita e disuguaglianza Secondo l OCSE nella maggior parte degli Stati membri, le disuguaglianze nella distribuzione dei redditi sono oggi più accentuate di 30 anni fa. Dalla seconda metà degli anni 80 il divario tra ricchi e poveri è aumentato. La metà delle famiglie più povere italiane detiene il 10% della ricchezza totale. Il 10% più ricco ne detiene il 45%.

13 Concentrazione della ricchezza: bene o male? Le differenze di reddito possono essere utili e un eccessivo appiattimento dei redditi può indebolire la spinta ad assumere rischi o a investire in capitale umano. Tuttavia ci sono evidenze del fatto che quando le disuguaglianze sono percepite come un fenomeno in crescita troppo rapida il conflitto sociale si acuisce. Perciò è cruciale per chi ha responsabilità politiche garantire che le disuguaglianze di reddito non diventino eccessive. (International Labour Organisation, World or Work Report, 2008)

14 Distribuzione della ricchezza in Italia Secondo l ISTAT in Italia ci sono 15 milioni di famiglie a rischio povertà, anche a causa delle disuguaglianze territoriali, spesso con 3 o più figli a carico. Il 60% di queste famiglie vive al Sud. Disuguaglianze di genere: il 40% delle laureate ha un lavoro che richiede una qualifica inferiore. 1/5 delle donne ha interrotto il rapporto di lavoro a causa della gravidanza. Le donne guadagnano il 65% dei loro colleghi maschi.

15 Distribuzione dei redditi da lavoro Fattori di influenza: genere, età, istruzione, tipo di professione, settore di attività, contratto di lavoro, presenza di figli, area territoriale di appartenenza. Per gli uomini occupati è relativamente più facile raggiungere livelli più elevati di reddito da lavoro che per le donne. Le donne con figli hanno minori probabilità di occupazione rispetto a quelle senza figli. Nel Meridione i giovani hanno più difficoltà nell accesso del mercato del lavoro. I lavoratori del Sud con diploma di scuola superiore hanno una probabilità 7 volte maggiore di trovare occupazione.

16 Progressività delle imposte sui redditi Equità del sistema fiscale raggiunta tramite la progressività del prelievo, le detrazioni, le deduzioni e la scelta dell unità impositiva (singolo o famiglia). La progressività è garantita ai fini IRPEF. Personalizzazione dell imposta.

17 Detrazioni e deduzioni Deduzioni e detrazioni per classe di reddito individuale Anno 2009

18 Detrazioni e deduzioni Le detrazioni per carichi di famiglia consentono di ridurre l imposta soprattutto per le famiglie più numerose. A differenza delle detrazioni per reddito da lavoro, quelle per i familiari a carico sono molto contenute per i redditi individuali più bassi (166 ) e aumentano (434 ) nella fascia di reddito compresa tra e per poi decrescere. Le spese detraibili sono più elevate per le classi di reddito più alte (spese mediche e spese per interventi di recupero edilizio, rispettivamente 60% e 33% del totale).

19 I servizi al cittadino Contrazioni dei flussi finanziari dallo Stato verso le Regioni e gli Enti locali (Patto di stabilità interno). Solo le amministrazioni dei territori più ricchi riescono a compensare i tagli con risorse proprie per mantenere lo stesso standard di servizi. Contrazione generale delle risorse disponibili che inibiscono l avvio di nuove iniziative, ma anche la conservazione dei livelli di offerta raggiunta.

20 Spesa per interventi e servizi sociali dei comuni

21 Classificazione dei comuni per livello di spesa e servizi sociali offerti

22 L acqua che beviamo Famiglie in cui almeno un componente non si fida a bere l acqua del rubinetto per regione

23 La pulizia delle strade Famiglie che considerano molto o abbastanza presente il problema della sporcizia nelle strade per regione

24 Il ruolo dello Stato per superare le disuguaglianze Occorre considerare i bisogni di tutti: chi ha bisogno di servizi pubblici e che ne usufruisce in modo limitato. I mercati favoriscono soltanto i bisogni riconducibili a criteri commerciali, valorizzano i beni materiali, non quelli morali, etici e di giustizia. Lo Stato dovrebbe ridefinire eticamente la ricchezza e i parametri di tassazione.

25 Politiche distributive La tassazione di tipo patrimoniale premia i più svantaggiati e limitano le risorse di alcuni a beneficio di altri. Questa distribuzione potrebbe migliorare la salute del paese, ridurre le tensioni sociali, livellare l accesso a tutti i servizi, garantire più sicurezza sociale e quindi più uguaglianza. I Paesi con forti disuguaglianze presentano tassi di crescita minori.

26 Il ruolo dei tributi Il prelievo tributario, se distribuito ragionevolmente, è lo strumento principale per superare le disuguaglianze derivanti dalle maggiori o minori disponibilità dei beni della vita, realizzare la solidarietà e promuovere la crescita e lo sviluppo economico. I tributi possono correggere le distorsioni e le imperfezioni del mercato a favore delle libertà individuali e collettive. I tributi dovrebbero essere più rispettosi del principio di uguaglianza e non intaccare il minimo vitale.

27 Politiche di austerità in Italia Imposte dirette e contributi sociali Aumento dei contributi sociali a carico del lavoratore (e del datore di lavoro) con contratti a progetto; Aumento dei contributi sociali a carico di (alcuni) lavoratori autonomi; Aumento dell addizionale regionale IRPEF; Che ruolo ha l evasione? Che ruolo ha la concorrenza fiscale internazionale? Nuova imposta di proprietà (IMU) Aumento dell Imposta sostitutiva su dividendi e obbligazioni

28 Politiche di austerità in Italia Contributo di perequazione sulle pensioni pubbliche (5% tra 90,000 e 150,000 euro all anno, 10% tra 150,000 e 200,000 euro all anno, 15% oltre 200,000 euro all anno); Non indicizzazione delle pensioni pubbliche oltre 1,405 euro al mese. Taglio dei salari del settore pubblico (5% tra 90,000 e 150,000 euro all anno; 10% oltre 150,000 euro all anno). Non indicizzazione dei salari del settore pubblico Aumento aliquota IVA Aumento accise su carburante e tabacco.

29 Pressione fiscale equa Una pressione fiscale elevata può dipendere da: Inefficienza della spesa pubblica; o Incapacità del potere pubblico di fornire servizi essenziali ad un costo accettabile. Se si riduce la spesa, normalmente si dovrebbero ridurre anche le tasse

30 Quesiti Che ruolo ha l evasione? Che ruolo ha la concorrenza fiscale internazionale? Quali redditi dovrebbero scontare un imposizione più elevata? Qual è il ruolo della coscienza fiscale?

31 Proposte per il futuro Non esistono alternative radicali. Si potrebbero ridisegnare aliquote, scaglioni, deduzioni, detrazioni, esenzioni e voci di spesa. Si potrebbero introdurre incentivi e agevolazioni ai nuclei familiari. Redistribuzione selettiva a favore di certe fasce reddituali e di correzione delle differenze. Semplificare il sistema fiscale

32 GRAZIE DELL ATTENZIONE

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