Metodologie per la creazione di itinerari di turismo culturale
|
|
- Evelina Bucci
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Giovanni Catania Giovanni Vultaggio Metodologie per la creazione di itinerari di turismo culturale Standard di qualità e Turismo Culturale per lo sviluppo territoriale delle aree deboli Case Study 1
2
3 Giovanni Catania, Giovanni Vultaggio Metodologie per la creazione di itinerari di turismo culturale. SOMMARIO PREMESSA di G. Catania e G. Vultaggio pag. 5 I beni culturali, i beni turistici e Lo sviluppo economico locale pag. 7 Progetti integrati territoriali pag. 15 Introduzione al progetto CISTE pag. 25 Risorse culturali, Valenze turistiche e Ontologia pag. 27 La mappa delle valenze turistiche pag. 35 Metodologia di analisi e di intervento: la griglia siti-servizi pag. 36 Pianificazione turistica e culturale in provincia di Trapani pag. 38 Lettura coordinata del patrimonio pag. 42 Foto Archivio APT - Trapani Foto pagina 22 - Vittorio Maria Vecchi Gli articoli non firmati sono da considerarsi a firma congiunta degli autori Progetto grafico: José Marceca Finito di stampare nel mese di Ottobre 2005 dalla Litotipografia Abate - Paceco (TP) 3
4
5 Sviluppo locale e Turismo culturale di Giovanni Vultaggio Secondo le previsioni del Piano Blu per il Mediterraneo (UNEP-MAP), nel 2025 il numero dei turisti crescerà fino a 350 milioni. In tale prospettiva quali possibilità hanno le aree economicamente deboli ma a forte valenza culturale di concorrere nella sfida del turismo mondiale se i minori costi dei mercati stranieri sono già tali da escluderle a priori da qualsiasi capacità attrattiva del turismo di massa? La valorizzazione del ricco patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale, costituisce il principale punto di forza e di maggiore attrattiva per i soggetti non locali. Il recupero del patrimonio costituisce, pertanto, uno degli investimenti di maggiore senso di prospettiva soprattutto in territori difficili come la Sicilia, dove è stata sviluppata la metodologia di cui tratteremo. Il turismo culturale, generato a partire da una proposta di accoglienza territoriale incentrata sul Patrimonio di un contesto, è uno strumento capace, in un area debole, di attivare congiuntamente sviluppo economico e qualità della vita. Redistributore di reddito, il turismo culturale, una tra le tipologie turistiche più pregiate, può svolgere un ruolo politico e sociale di riequilibrio tra regioni ricche e povere, purchè si percepisca fino in fondo che il cliente turista non è solo una temporanea fonte di reddito ma è prima di tutto un uomo che si sposta, cui bisogna assicurare la migliore permanenza possibile in mezzo a uomini dotati di saper fare, buon gusto, capacità di creare civiltà e mantenere armonia. Il Turismo in Sicilia nei prossimi anni continuerà certo ad essere sole e mare, ma dovrà essere capacità dell isola, in particolare delle sue zone interne, di attrarre turisti dotati di superiori capacità di spesa. Per questa ragione si dovrà necessariamente strutturare un sistema locale fortemente 5
6 Sviluppo locale e Turismo culturale orientato all attrazione, all accoglienza, al coinvolgimento di una persona che viaggia, avviando una progettazione sul recupero e sulla valorizzazione di contesti e paesaggi, con una progressiva politica di conservazione dei beni e delle tipicità locali, di qualificazione del territorio, dei servizi e degli operatori. 6
7 Sviluppo locale e Turismo culturale Occorre comprendere che in tutto il mondo, oggi, la competitività nel lungo termine si raggiunge solo mutando l atteggiamento organizzativo e sociale interno e verso l esterno, passando da una visione del settore turistico inteso come vero e proprio settore industriale -delegato a pochi operatori o gruppi economici interessati- ad un approccio diffuso, in cui è la stessa collettività, oltre ad enti pubblici e imprese, a prendere coscienza dell esigenza di valorizzare il contesto e le proprie risorse umane e territoriali, assicurando per sé e per i turisti una migliore qualità della vita, imponendosi un più qualificato approccio del fare, una pratica artigianale o meglio artistica di qualità. L accettazione territoriale di una ipotesi di sviluppo incentrata sul turismo culturale potrebbe allora produrre effetti dirompenti a favore della qualificazione del territorio, del paesaggio, della società e della stessa mentalità locale, specialmente in un teatro come quello siciliano dove, tra scenari di per sé splendidi e ricchi di risorse culturali, la qualità degli attori e dei loro interventi dovrebbe essere certamente migliore. 7
8 Lo scenario, le esigenze di programmazione e il ruolo dell animazione. Lo scenario offerto oggi presenta luci e ombre: accanto al deciso sviluppo avviato in alcune aree, esiste il perdurare di pratiche e approcci indegne di un paese europeo. Così, in tutta la Sicilia, mentre si stanno programmando e realizzando centinaia di strutture ricettive, la stagionalità turistica si dilata troppo lentamente e non cresce speditamente, come dovrebbe, la permanenza media del turista in tutte le aree. Vengono ancora finanziate troppe e costosissime manifestazioni senza una vera programmazione, senza un calendario condiviso territorialmente, senza una logica di richiamo turistico e di ritorno economico o prospettive di sviluppo. Si pretende ancora di far nascere nuove imprese tra i giovani senza assicurare l eliminazione definitiva dei fenomeni estortivi e di usura, mentre nuove imprese vengono finanziate senza assicurare il radicamento della cultura imprenditoriale e senza assicurarsi che esistano le competenze di marketing necessarie a garantire durature possibilità di mercato. Per non parlare della scarsissima partecipazione collettiva ai processi decisionali pubblici e della generalizzata assenza di cofinanziamento privato rispetto ai programmi di promozione del prodotto turistico. Si finanzia enormemente un sistema bloccato di autolinee e collegamenti che non assicura funzionalità intermodale dei collegamenti e che si rivela quasi del tutto indifferente alle esigenze del turista rispetto ad elementi, siti e località di interesse turistico. In tale quadro, generato da una insufficiente cultura manageriale e dello sviluppo, fortemente individualistica e poco sensibile all importanza collettiva dei provvedimenti e degli atti pubblici, quanto piuttosto interessata a perseguire piccoli o grandi interessi privati o particolari, l esigenza di individuare strumenti di governance del turismo diviene un caso concreto per quanto 8
9 Lo scenario, le esigenze di programmazione e il ruolo dell animazione. sporadico - di grande lungimiranza politica e amministrativa. Se intorno alla capacità di soddisfare standard sempre più alti si gioca la possibilità di attivare su tutto il territorio la benefica presenza del turismo culturale, occorre comprendere che, per poter dispiegare i suoi effetti, il turismo culturale ha bisogno di essere gestito in modo non improvvisato, occasionale o estemporaneo. A cominciare da una puntuale verifica delle condizioni in cui versano le risorse locali più attrattive si può giungere ad una positiva politica di programmazione e progettazione territoriale. Per indirizzare interventi di riqualificazione e attuare la correzione di guasti e disservizi, occorre prima di tutto definire quanti e quali siano questi beni di interesse turistico e quanto interesse turistico essi siano capaci di generare. Tali operazioni non sono semplici come potrebbero apparire: finora le scelte di intervento sui beni culturali e ambientali attrattori di turismo culturale sono state demandate alla mera valutazione politica, o di singoli dirigenti, che hanno fatto volentieri a meno di obiettivi criteri e di stime oggettive, operando scelte opinabili ed opportunistiche, con risultati spesso discutibili. Dobbiamo affrontare, inoltre, un altro nodo per il turismo locale rappresentato dall atteggiamento diffuso nella collettività che i beni culturali e ambientali siano solo beni statici (palazzi, castelli, chiese), da gestire di per sé e non come qualificati contenitori da animare con iniziative, attività, esperienze magari interdisciplinari e/o integrate, organizzate in una forma di rete di fruizione turistica del territorio, capace di generare una dinamica attività di richiamo, permanente e radicata a partire proprio dalla valenza di tali beni. L assenza di criteri di intervento e di coordinamento, e la carenza di diffuse esperienze di animazione, fa sì che i ritmi di crescita turistica registrati nel- 9
10 Lo scenario, le esigenze di programmazione e il ruolo dell animazione. l isola, conseguenti alla forte contribuzione di favore di cui la Sicilia ha beneficiato negli ultimi anni, non riflettano ancora il valore abnorme del potenziale attrattivo dell isola. Inoltre, in assenza di politiche di vera finalizzazione, perfino gli investimenti orientati al recupero e alla valorizzazione del patrimonio potrebbero essere considerati un vero e proprio spreco. Tutti questi fattori mostrano, allora, che per incrementare l attrattività dei siti turistici e dei contesti occorrerà animare questo territorio sbloccando il rigido regime di rendita impiegatizia conseguente alla gestione pubblica del patrimonio, individuando servizi utili alla collettività e al turista, sostenendo e strutturando esperienze e iniziative di gestione di impresa che diventino occasioni di richiamo, sfruttino e mettano in luce gli elementi di interesse, dilatino i tempi di visita, valorizzino in modo integrato gli elementi culturali e ambientali del territorio per incidere veramente sul dato culturale, economico e occupazionale dell isola. 10
11 CISTE e la Logica Itinerario CISTE nasce da una iniziativa pilota avviata in ambito europeo e sviluppata in questi anni dalla Provincia di Trapani che ha strutturato una metodologia per la creazione di Itinerari tematici come strumento di fruizione dinamica del territorio per la promozione di beni, aree e destinazioni. Un sistema di itinerari studiati sulla base delle specificità locali costituisce il modo migliore per proporre un incontro dinamico, intrigante ed evocativo tra una destinazione e l insita curiosità e voglia di conoscere caratteristiche del turista visitatore. La logica dei distretti, infatti, pone le aree del territorio in conflitto tra loro generando spesso ripetizioni, sprechi e inutili antagonismi, senza strutturare politiche sinergiche, collaborazioni e mutuo sostegno tra territori, oggi fortemente carenti delle risorse necessarie per aggredire i mercati turistici, siano essi nazionali o stranieri. Al contrario, la logica dell itinerario in cui enti pubblici e privati individuano un sistema di temi di attrazione territoriale favorisce l integrazione dei territori in progetti promozionali comuni, stimola la progettualità interna e la ricerca di elementi e aspetti comuni oltre a generare lo sviluppo di elementi complementari, sinergici all offerta turistico-culturale di base. Gli itinerari, data l alta componente immateriale di cui sono costituiti, per la preponderante parte attribuita alle attività di animazione (laboratori, esperienze di visita, allestimenti più o meno temporanei), possono costituire lo strumento collante e significante degli interventi di recupero dei beni culturali e ambientali, recentemente sviluppati con i Progetti Integrati Territoriali (PIT). Questi programmi integrati nell attuale scenario possono costituire alcune tra le principali tappe di un viaggio alla scoperta dei territori e delle loro valenze. Sia gli itinerari sia le singole tappe che li formano dovranno, per questo, essere costruiti secondo precise regole e criteri, animati in modo da consentire al 11
12 CISTE e la Logica Itinerario turista-viaggiatore di conoscere, comprendere, interagire, amare il territorio in cui si trova e consentire alle amministrazioni e ai privati che li sviluppano una sostanziale governance delle performance.per far ciò occorre studiare, dimensionare, progettare, dotare gli itinerari in modo compatibile con le esigenze di proponibilità turistica e commerciale, mentre le strutture e le aree recuperate dovranno dotarsi di momenti di interazione con il territorio, animandosi di occasioni di ricerca e scoperta delle sue più suggestive, uniche, tipiche risorse culturali e ambientali. L itinerario di Turismo culturale dovrebbe presentarsi come un percorso di arricchimento culturale condotto in modo giocoso, divertente, entusiasmante, in modo da destare la curiosità, l interesse, la partecipazione attiva e il coinvolgimento attraverso proposte di animazione ed esperienze che dovranno necessariamente, e quanto più possibile, coinvolgere i giovani locali con logiche imprenditoriali, raggiungendo anche possibili target di clientela locale, distrettuale, regionale. Al fine di poter sempre verificare il livello di risposta del sistema e gli adeguamenti di cui necessita, inoltre, si renderà necessario individuare e condividere veri e propri standard per la misurazione delle performance, a partire dall analisi quantitativa e della qualità percepita da turisti e visitatori, riferita alle infrastrutture, ai siti, ai servizi e agli operatori. Andrebbero infine attivati idonei sostegni regionali, nazionali ed europei: per il recepimento di buone prassi, iniziative esemplari e il radicamento di solidi collegamenti internazionali; per sviluppare analisi di mercato e studi di fattibilità delle iniziative di animazione e di riscoperta delle risorse territoriali; per l accesso ai sostegni per l imprenditoria e la creazione d impresa; per l ancoraggio e l adeguamento a circuiti regionali e nazionali. 12
13 Il Tematismo e la creazione di valore di Giovanni Catania La ragione per cui si suggerisce con il progetto CISTE di investire in ampie attività di ricerca territoriale, i cui dati vengono raccolti e sistematizzati non soltanto per contenere informazioni ma per rappresentare gli itinerari tematici, è che occorre oggi rendere molto più flessibile l offerta turistica. In un era di grande turbolenza come quella attuale bisogna consentire al turista di costruirsi itinerari sempre più personalizzati, basati sui suoi interessi di partenza, accedendo ad una base informativa adattabile per i diversi usi: studio, programmazione e pianificazione, progettazione, gestione, fruizione puntuale. Concepire il turismo come un flusso itinerante diventa quasi un obbligo per la promozione del territorio, in diverse aree geografiche della Sicilia e del Paese. Si è ritenuto, per molto tempo e a torto, che il settore del turismo non abbisognasse di ricerca, in quanto troppo basato su un attività (il viaggiare) considerata meramente economica e commerciale, anziché provare ad indagare con criteri più razionali sulle implicazioni che il turismo esercita quando rappresenta un moto dello spirito, un bisogno dell uomo, antico e moderno. Mutuando la definizione dall archeologia, si deve parlare oggi del Turismo come un campo intermedio. Infatti, al pari dell archeologia, convivono nel turismo, e in particolare in quello culturale, approcci e metodi di indagine rigorosamente scientifici, oltre che esperienze, sensazioni, opinioni del tutto soggettive di cui occorre frequentemente tener conto. Assieme alla mera scientificità di fatti connessi all economia e alle scienze di marketing, esiste tutto ciò che attiene le imponderabili scelte, le sensazioni, le opinioni, i gusti e le idee dell uomo: un corpus di elementi e riflessioni che determinano nuove variabili di indagine, il cui studio diviene oggi essenziale per sviluppare un qualunque approccio tecnico ed economico 13
14 Il Tematismo e la creazione di Valore verso il turismo in chiave culturale. Pur non pretendendo di esaurire l argomento, sia sotto il profilo tecnico che economico, il settore del turismo culturale può allora comprendere: i percorsi storici dei grandi viaggiatori (ovvero, per semplicità e praticità, i grandi itinerari senza però confondere questo con il concetto che viene associato al termine itinerario in questa pubblicazione); le grandi città d arte, di cui l Italia è un contenitore per eccellenza; gli itinerari turistici e culturali tout court (sul tipo dei Castelli della Loira, la Costiera Amalfitana, etc.); i circuiti artistici, museali, monumentali e archeologici di riconosciuta importanza, spesso coincidenti in termini di prodotto turistico con le grandi capitali europee e mondiali; le reti locali e sovralocali di musei, di parchi e zone archelogiche etc.; i siti culturali puntuali, anche se decontestualizzati in termini turistici come, ad esempio, i parchi tematici artificiali. Senza approfondire la struttura di marketing e comunicazione associata ad un prodotto che, per sua natura, deve essere un prodotto specifico tale da catturare la curiosità e l intelletto del visitatore, è facile notare come tutte le classificazioni di cui sopra si basino sostanzialmente sul concetto di tema. Questo elemento, nella costruzione del prodotto turistico-culturale, assumerà un estrema rilevanza. Mentre, infatti, nel caso della costruzione di un prodotto turistico di massa notiamo normalmente la concorrenza di una pluralità di fattori verso la costruzione di un prodotto economico e vendibile, 14
15 Il Tematismo e la creazione di Valore quando occorre costruire il prodotto turistico culturale ci si trova, normalmente, in presenza del preponderante fattore tematismo il quale, fatte salve poche e riconosciute eccezioni dovute a scarsa consapevolezza delle popolazioni locali, fa già parte dell identità di una data area geografica ed è, quindi, suscettibile di riconoscimento, valorizzazione, fruizione sociale e turistica. L identità è dunque il primo valore del prodotto da ricercare e conseguire prima della commercializzazione e ben oltre la sua semplice vendita. L individuazione e la valorizzazione dei temi territoriali non dovrebbe necessariamente coincidere con lo sfruttamento economico in senso stretto dei beni del patrimonio culturale, concetto troppo riduttivo e in taluni casi addirittura inapplicabile o inaccettabile. Se però l attività che conduce alla costruzione di uno specifico prodotto turistico-culturale viene svolta attorno a un tema rappresentabile e rappresentativo dell identità e della cultura locale, questa può divenire allora un elemento qualificante del sistema e dell organizzazione territoriale. Perché l azione di marketing territoriale -che presiede alla creazione di un itinerario turistico-culturale- possa rendersi efficace e suscettibile di generare risultati significativi e replicabili, l offerta culturale della destinazione deve: esistere realmente, ovvero essere concretamente fruibile e gestibile; essere misurabile, per consentire la verifica delle performance e delle percezioni; presentare elementi variegati ma coerenti al suo interno (all interno dell offerta stessa), sia tematici che di percorso; essere effettivamente rappresentata o rappresentabile, per consentire 15
16 Il Tematismo e la creazione di Valore la veicolazione all interno dell area di un processo di continua creazione di un immagine di identità locale originale e, quindi, specifica e chiara nella mente del fruitore; essere orientata al mercato, secondo la sua segmentazione (specialisti o neofiti, grande pubblico o specifiche nicchie di utenti e fruitori); essere confezionata o confezionabile in modo tale da contribuire a creare un contesto attivo e attrattivo, in uno con le risorse esterne al bene culturale (sociali, finanziarie, umane); svilupparsi in un contesto che possa dar luogo a proficue relazioni e che produca crescita, occupazione e reddito. Quanto sopra elencato si può affermare con riguardo ad ogni tipologia di bene culturale, sia esso mobile o immobile, fisico o virtuale (es. musica etnica), concentrato o distribuito, umano o materiale, fruibile o sperimentabile, accessibile o anche solo conoscibile. Soltanto in questi termini si potranno ravvisare gli estremi perché si possa procedere alla costruzione di un prodotto equilibrato, globale, sostenibile e accettabile socialmente oltreché economicamente. L interpretazione e la creazione del senso Quali sono le ragioni di fondo per adottare una visione strategica e prospettica incentrata sul turismo culturale, quando esistono intorno a noi casi di successo in campo turistico che sono insiemi vuoti dal punto di vista culturale? Mutuando dal linguaggio di Umberto Galimberti (ne Il corpo ) la definizione 16
17 Il Tematismo e la creazione di Valore di equivalenze vuote, potremmo attribuirla a località come Rimini, Sharm El-Sheik, Las Vegas. Queste sono, infatti, esempi eclatanti della vacuità del prodotto turistico quando esso diventa prodotto massificante e, di per sé, vuoto di significati in quanto manca sempre il significante. Questi prodotti, di grande successo ma replicabili, non sono fondati sul concetto cardine di irripetibilità del territorio culturale come categoria che risponde all esigenza dell uomo di sapere, di aver visto, di essere stato, di aver ricordo, - e quindi, di conoscere e di ricercare - ma, piuttosto, sulla necessità di soddisfare i propri istinti ludici, dunque effimeri e mutevoli in quanto poco profondi. Ma in termini economici cosa vorrà dire in futuro competitività del sistema se il concetto stesso di irripetibilità non viene oggi posto alla base della costruzione del sistema-territorio sotto forma di prodotto culturale e geografico, ancor prima che economico-turistico? In tal senso si ripropone la domanda iniziale: quali possibilità hanno le aree economicamente deboli ma a forte valenza culturale di concorrere nella crescita del turismo mondiale? In ciò lo sviluppo del turismo culturale non solo può svolgere un ruolo politico e sociale di riequilibrio, richiamato all inizio di questa pubblicazione, ma contribuirebbe alla riappropriazione, da parte delle popolazioni, della loro stessa identità. Siamo dunque tenuti ad avere un nuovo atteggiamento nei riguardi del turismo come attività a carattere economico e sociale, ovvero: da un lato, un attività con indubbi risvolti economici; dall altro, un attività che implica lo stabilirsi di relazioni in un contesto specifico, per cui oggi si parla sempre più del cosiddetto turismo relazionale. 17
18 Il Tematismo e la creazione di Valore In ogni caso avremo a che fare con un sistema fortemente orientato al richiamo, all attrazione, all accoglienza, al coinvolgimento di una persona che viaggia. In questo senso, il turismo diventa sempre più la metafora di un passaggio epocale dall era industriale (che include la visione del settore turistico come vero e proprio settore industriale) ad un era indefinibile come quella attuale in cui sia gli enti pubblici sia le imprese hanno compreso che la competitività nel lungo termine si raggiunge solo se si instaurano, si organizzano e si governano le relazioni con più soggetti che influiscono sulle performance di un settore di attività. Questo comportamento preciso, richiesto a quasi tutte le organizzazioni operative in tutti i campi (pubblica amministrazione, industria, agricoltura, servizi, ricerca, innovazione e formazione, volontariato e terzo settore) è frutto di un riposizionamento delle organizzazioni su premesse diverse, a partire dall ideazione della mission. Nuove configurazioni di servizio sono destinate a prevalere sulla produzione di massa, in un contesto in cui, invece del servizio in serie, magari anche estremamente personalizzato, si strutturerà una relazione positiva tra il turista ed una persona, grazie alla civiltà dell atteggiamento di questa persona, sia essa operatore o residente. Questo atteggiamento deve preesistere all erogazione materiale del servizio e all accoglienza sul territorio, basandosi su valori precisi. Il cliente dunque, per dirla con Galimberti, nel corso del tempo, è diventato prima utente, poi visitatore, poi consumatore-turista e infine viaggiatore. Un Uomo, che al pari di Ulisse (un navigatore) nel viaggio persegue un suo preciso progetto ricercando un suo organico inserimento ed equilibrio nel contesto. 18
19 Il Tematismo e la creazione di Valore Natura e Cultura Nella definizione di siti culturali, così come assunta nel Capitolato d oneri degli itinerari turistici e culturali europei del Progetto CISTE, di cui una proposta di aggiornamento viene presentata più avanti, si ricomprendono sia i siti culturali in senso stretto sia i siti naturalistici. Ciò perchè la persona, il viaggiatore, si trova immerso in una miscela delle due componenti: naturale e culturale. All interno del contesto turistico, entro cui costruiamo un itinerario a tema (a sfondo culturale), le due dimensioni verranno grazie alla capacità del progettista-costruttore di itinerari - in contatto molto spesso: si fonderanno dando origine ad un insieme che ben si presta all interpretazione che ne darà l osservatore destinato a fruirne. Natura e cultura costituiscono, dunque, uno spazio allargato, in cui il dato fisico viene arricchito dal dato storico, dal senso dei luoghi e degli oggetti. Il viaggiatore diventa adesso la destinazione dei segni che il contesto ambientale e culturale è pronto a trasmettergli; soggetto che, nell essere se stesso e nell esserci in quel contesto ed in quel lasso di tempo, si trova a diventare supporto che interagisce con l ambiente. L abilità nella costruzione di itinerari riguarda molto la capacità di rappresentazione di un mito, la capacità di operare una riduzione a carattere storico nella memoria e nella cultura del visitatore che consente un doppio meccanismo di attribuzione di senso e riconoscimento dell identità altrui, essenziale nella costruzione del rapporto tra visitatore e itinerario. Dal momento che siamo riusciti a condurre il turista per la mente, osservandolo durante la sua navigazione, ci troviamo a condividere le sue emozioni, il suo lasciarsi raggiungere dalle cose. Ciò è reso possibile dall attribuzione 19
20 Il Tematismo e la creazione di Valore di un senso, la cui continua ricostruzione creativa utilizza la saldatura tra significante e significato, una capacità insita nell atto del conoscere e del riconoscere, come quando si para innanzi al viaggiatore il gesto memorabile che gli utensili raccolti in un museo raccontano al suo essere-uomo. Secondo Barthes, Il rapporto che unisce il concetto del mito al senso è un rapporto di deformazione. Il mito non nasconde nulla. Il mito dunque rassicura creando scenari ricchi di atmosfera. Costruire un itinerario significherebbe dunque agire su ciò che riguarda il mito, sugli elementi della sua rappresentazione, sull azione conoscitiva da parte del nostro osservatore che ricostruisce un senso amplificato fino al punto da assorbire tutti i linguaggi e dare loro un ulteriore senso, utilizzando un metalinguaggio per interferire con il soggetto osservatore. Se il mito ha il potere di deformare, non dobbiamo dunque aver paura di deformare uno o più elementi per rappresentarli ma sempre senza trascendere, scadere nel nonsenso, o, peggio, addirittura offendere il destinatario della ricostruzione. La deformazione, in questo caso, potrà dipendere da una pluralità di punti di vista. L averli considerati tutti, o averne considerati molti, nella costruzione della mappa percettiva sulle valenze di un itinerario, può certo ridurre il rischio di una valutazione ancora posizionale degli elementi di interesse per il visitatore, in luogo di quella situazionale che ci interessa, ma non può annullarlo, sicché avremo comunque bisogno di un doppio riferimento: soggettivo (anche se plurale) ed oggettivo (procedura) per minimizzare la distanza tra la percezione collettiva, se così si può dire, e la nostra percezione dell itinerario turistico-culturale. 20
21 Il Tematismo e la creazione di Valore La valorizzazione sostenibile Perché valorizzare un bene? Perché, in qualche modo, dovremmo prestarci a snaturarlo, a sottoporlo all esposizione alle masse?. Non sarebbe forse meglio nasconderlo, conservarlo indefinitamente, per mantenerne l integrità e il significato? Si potrebbe dare una risposta nel senso della necessità di conservare un bene per restituirgli una dignità, a volte perduta a causa dell incuria o del trascorrere del tempo. Dalla precedente ottica di conservazione di spazi naturali e oggetti culturali, oggi si passa, invece, a volte troppo velocemente alla fruizione riducendo il bene culturale o ambientale a valore monetizzabile, a bene produttivo. In sé questa operazione, apparirebbe una orribile violenza alla storia e alla cultura, se non fosse che esiste nel mondo un principio economico che non può essere disatteso. L atto di valorizzare sarebbe, dunque, una necessità che considera il patrimonio culturale come suscettibile di rappresentare un valore di scambio. Si prescinde dalla giusta considerazione che il trarre profitto dai beni culturali sia spesso d ausilio alla loro stessa conservazione, poiché il rischio più grande sembra essere proprio legato alla percezione distorta che si può trarre (ad esempio il nostro Ulisse) dal venire in contatto con un bene culturale squilibrato sul versante economico, in maniera così sproporzionata da offendere lo spirito di ricerca del senso del bene, della quantità di civiltà o di patrimonio che gli è insita. La ricerca di un equilibrio tra le diverse componenti di prodotto e comunicazione si impone adesso come una necessità. Il messaggio che scaturisce da questo ragionamento - rigoroso ed anche distruttivo di concetti oggi troppo diffusi - è, comunque, un monito alla preservazione e alla conservazione sostenibile, finalizzata ad evitare la mercificazione del patri- 21
22
23 Il Tematismo e la creazione di Valore monio culturale e, soprattutto, il suo mercimonio. La conseguenza logica è che tra valorizzazione culturale e valorizzazione economica, deve avere il plauso ogni operazione capace di restituire il senso perduto alle cose. Tuttavia, il principio economico insito in ogni attività umana introduce un fattore di complessità, ossia: la valorizzazione implicherà in qualche modo il considerare un bene non più per la sua ragione e destinazione originaria, bensì per un valore che viene apprezzato in termini di prezzo o tariffa o profitto subendo un qualche processo di svilimento. L unica via d uscita, che tiene in considerazione le esigenze di valorizzazione in senso culturale (il recupero del senso) e in senso economico del bene (fruizione, possibile a seguito dell adozione di un piano finanziario), sarà quella della valorizzazione in termini di sostenibilità, nel senso che l impatto (il numero e la qualità) delle operazioni di recupero di senso dovrebbe sempre risultare - ma non è quasi mai così nella realtà - superiore all impatto delle operazioni in senso economico. Solo a queste condizioni si può sostenere che il principio economico non abbia definitivamente compromesso significante ed significato, al punto che risulti impossibile per l osservatore attribuire un senso all oggetto culturale e, dunque, conoscerlo. Per questo, potremo utilizzare tutti gli strumenti di intervento che siamo oggi capaci di individuare e di organizzare in forma più coerente ed integrata per poi confrontarci con lo spirito delle iniziative di valorizzazione turistico-culturale intraprese in una data area, con la storia dello sviluppo in quell area, con le dinamiche future prevedibili. 23
Provincia di Reggio Calabria
Provincia di Reggio Calabria Sett.1 AA.GG, Giunta, URP, Segr./Direz. Generale, Contratti- -Assistenza Giuridico Amm.va ai Comuni, Controllo Strategico/Direzionale, Pari Opportunità, Consigliera di parità
DettagliBandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it
Bandi 2015 ARTE E CULTURA Protagonismo culturale dei cittadini BENESSERE COMUNITÀ www.fondazionecariplo.it BANDI 2015 1 Bando senza scadenza Protagonismo culturale dei cittadini Il problema La partecipazione
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliIL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:
IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti
DettagliCRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino
CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino In un contesto normativo e sociale caratterizzato da una costante evoluzione, al Comune,
DettagliNorme per l organizzazione - ISO serie 9000
Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Le norme cosiddette organizzative definiscono le caratteristiche ed i requisiti che sono stati definiti come necessari e qualificanti per le organizzazioni al
DettagliSISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO
AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,
DettagliL UOMO L ORGANIZZAZIONE
UNITÀ DIDATTICA 1 L UOMO E L ORGANIZZAZIONE A.A 2007 / 2008 1 PREMESSA Per poter applicare con profitto le norme ISO 9000 è necessario disporre di un bagaglio di conoscenze legate all organizzazione aziendale
DettagliChe volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente
DettagliDiventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.
ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno
DettagliWomen In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE
Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Introduzione Il progetto W.In D. (Women In Development) si inserisce nelle attività previste e finanziate
DettagliPiani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali
Piani integrati per lo sviluppo locale Progetti di marketing territoriale Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Sviluppo di prodotti turistici Strategie e piani di comunicazione Percorsi
DettagliQUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA
QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager
DettagliCOMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA
COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1
DettagliProgetto Volontariato e professionalità
Progetto Volontariato e professionalità Unione Nazionale Associazioni Immigrati ed Emigrati www.unaie.it - info@unaie.it ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE CULTURA AMBIENTALE E LAVORO SOLIDALE www.aikal.eu -
DettagliLa shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma
La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma OBIETTIVI Da qualche anno a questa parte, le soluzioni di trasporto condivise stanno conoscendo
DettagliProject Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.
Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliCARTA DEL TURISMO RESPONSABILE DI COMUNITA CONCA BARESE
CARTA DEL TURISMO RESPONSABILE DI COMUNITA CONCA BARESE Noi cittadini, Associazioni, Operatori economici ed Istituzioni delle comunità ricadenti sul territorio del GAL CONCA BARESE, sottoscriviamo questo
Dettagliwww.blitzcomunicazione.it
www.blitzcomunicazione.it SERVIZI Quotidianamente siamo sottoposti a dinamiche di comunicazione pubblicitaria in continuo fermento e rapida mutazione. Nasce in noi l esigenza d interpretare il messaggio
DettagliPROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE
PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE A.S. Dott.ssa Carmen Prizzon Il progetto Operazione complessa unica e di durata limitata rivolta a produrre un risultato specifico attraverso
DettagliAnalisi dei fabbisogni formativi dei professionisti che. operano nella valorizzazione dei Beni Culturali nella. Provincia di Pisa
Analisi dei fabbisogni formativi dei professionisti che operano nella valorizzazione dei Beni Culturali nella Provincia di Pisa A cura di Katia Orlandi Il territorio della Provincia di Pisa si caratterizza
DettagliRUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI
INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104
DettagliAccogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio
DettagliPROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera
PROVINCIA DI MATERA Regolamento per il funzionamento dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni dell Ufficio Relazioni
Dettagli03. Il Modello Gestionale per Processi
03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma
DettagliAlla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente
Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia
DettagliIL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.
IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi
DettagliPROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa
PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto
DettagliDEPLOY YOUR BUSINESS
DEPLOY YOUR BUSINESS COS É ARROCCO? E uno strumento online per lo sviluppo del Piano Economico-Finanziario del Business Plan. Arrocco è uno strumento online appositamente progettato per lo sviluppo di
DettagliSCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra
Regione Campania SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA fra L Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano La Provincia di Salerno Le Comunità Montane..., La Comunità Montana..., La Comunità Montana..., Ecc
DettagliAssistenza tecnica funzionale alla
definizione, alla identificazione ed alla gestione dei Sistemi Turistici Locali ed altri idonei strumenti di promozione turistico territoriale complementari agli STL, e utili allo sviluppo del settore
Dettagliun Cuore Verde a Pochi Passi dal Blu
Destinazione Turismo Interno un Cuore Verde a Pochi Passi dal Blu Corso Turismatica Prof. Paini 1 Introduzione La breve relazione intende delineare i passi base per introdurre sul mercato della rete una
DettagliINDICE. Che cosa vuol dire partecipazione. La relazione tra A21 e partecipazione dei cittadini. Lo strumento che garantisce la partecipazione in A21
INDICE CAPITOLI COSA SI RACCONTA PRESENTAZIONE DI ABCITTA PARTECIPAZIONE Che cosa vuol dire partecipazione AGENDA 21 La relazione tra A21 e partecipazione dei cittadini IL FORUM Lo strumento che garantisce
DettagliIL LABORATORIO CIVICO
IL LABORATORIO CIVICO UNO STRUMENTO MODERNO E FUNZIONALE PER LA PARTECIPAZIONE DELLA CITTADINANZA ALLA GOVERNANCE LOCALE PRESENTAZIONE PROGETTO LABORATORIO CIVICO Mission Il Laboratorio civico è uno strumento
DettagliArea Marketing. Approfondimento
Area Marketing Approfondimento CUSTOMER SATISFACTION COME RILEVARE IL LIVELLO DI SODDISFAZIONE DEI CLIENTI (CUSTOMER SATISFACTION) Rilevare la soddisfazione dei clienti non è difficile se si dispone di
DettagliLA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI E DELL IDENTITA SICILIANA (di seguito Assessorato)
PROTOCOLLO D INTESA PER LA INDIVIDUAZIONE DI AZIONI COMUNI VOLTE A MIGLIORARE LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE DELLE CITTA D ARTE DELLA SICILIA TRA LA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI
DettagliPROGETTO TAVOLO GIOVANI
PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali
DettagliTECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E DELL INTERMODALITÀ
ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE TRASPORTI TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E DELL INTERMODALITÀ STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E
DettagliANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING
ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING CREARE OPPORTUNITÀ PER COMPETERE Oggi le imprese di qualsiasi settore e dimensione devono saper affrontare, singolarmente o in rete, sfide impegnative sia
DettagliS i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i
S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p
DettagliSVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA
SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA Bologna Aprile 2009 L IMPORTANZA DEL MOMENTO In un mercato denso di criticità e nel medesimo tempo di opportunità, l investimento sulle
DettagliI beni culturali come volano della crescita economica e sociale. del territorio. 4. I beni culturali come volano della crescita economica e sociale
I beni culturali Il problema I beni culturali un elemento di estremo rilievo per la crescita della cultura e della qualità della vita dei cittadini - possono favorire lo sviluppo di alcune iniziative economiche
DettagliProgetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE
Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE L interesse verso la lettura ed il piacere ad esercitarla sono obiettivi che, ormai da anni, gli insegnanti della scuola primaria di Attimis si prefiggono
DettagliPROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA COMPETENZA 1 IMPARARE AD IMPARARE Abilità/ Capacità Organizzare il proprio lavoro autonomamente - Rispettare le consegne - Mettere in atto strategie appropriate
DettagliAttività federale di marketing
Attività federale di marketing Gestione e certificazione delle sponsorizzazioni Il Feedback Web Nel piano di sviluppo della propria attività di marketing, la FIS ha adottato il sistema Feedback Web realizzato
DettagliMercoledì degli Associati. Opportunità di business per le Aziende UCIF. Milano, 20 novembre 2013. Federata
Mercoledì degli Associati Opportunità di business per le Aziende UCIF Milano, 20 novembre 2013 Federata Nascita del progetto UCIF rappresenta da 40 anni il settore italiano della Finitura, tramite i relativi
DettagliI Distretti turistici per una Sicilia attraente e competitiva
Ricerca di marketing-performance di sviluppo turistico, attuali e potenziali, del territorio siciliano, con particolare riferimento ai singoli ambiti geoturistici I Distretti turistici per una Sicilia
DettagliA.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti
L AINI ( ) è un Associazione di artigiani e di piccole e medie imprese appartenenti ai diversi settori merceologici i cui proprietari sono appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana in Croazia (CNI),
DettagliL ALTRA PA. STRATEGIE DI INNOVAZIONE PER LA QUALITA NELL ENTE LOCALE
Convegno L ALTRA PA. STRATEGIE DI INNOVAZIONE PER LA QUALITA NELL ENTE LOCALE Catania, 5 dicembre 2002 SINTESI INTERVENTO DR. GAETANO SCOGNAMIGLIO Corporate Governance tradotto letteralmente significa
DettagliEvidenziare le modalità con le quali l azienda agrituristica produce valore per i clienti attraverso la gestione dei propri processi.
5. Processi Evidenziare le modalità con le quali l azienda agrituristica produce valore per i clienti attraverso la gestione dei propri processi. Il criterio vuole approfondire come l azienda agrituristica
DettagliM U L T I F A M I L Y O F F I C E
MULTI FAMILY OFFICE Un obiettivo senza pianificazione è solamente un desiderio (Antoine de Saint-Exupéry) CHI SIAMO MVC & Partners è una società che offre servizi di Multi Family Office a Clienti dalle
DettagliIl catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti
Si rivolge a: Forza vendita diretta Agenti Responsabili vendite Il catalogo MARKET Responsabili commerciali Imprenditori con responsabilità diretta sulle vendite 34 di imprese private e organizzazioni
DettagliCOMUNICAZIONE ESITI RAV PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE CAF. A cura del GAV
COMUNICAZIONE ESITI RAV PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE CAF A cura del GAV 1 Cosa è stato fatto: Il GAV ha : - Somministrato a tutto il personale un questionario per la raccolta di informazioni in merito ai
DettagliRelatore: Paula Eleta
A scuola nessuno è straniero Firenze, 30 settembre 2011 Sessione: L integrazione comincia dai più piccoli Una scuola aperta che guarda al futuro Percorsi interculturali e di integrazione presso le Scuole
DettagliCarta della qualità dei servizi
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA CULTURALI Direzione Generale per i Beni Librari, gli Istituti Culturali ed il Diritto d'autore Carta della qualità dei servizi Biblioteca 2008 I. PRESENTAZIONE CHE COS
DettagliProgetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze
Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il
DettagliIstituto Tecnico Industriale Minerario Giorgio Asproni
Istituto Tecnico Industriale Minerario Giorgio Asproni Programmazione Italiano, storia e geografia. Classe IV Costruzioni, ambiente e territorio Anno 2014/2015 Professoressa Pili Francesca Situazione di
DettagliALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO!
ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! L allineamento del team esecutivo è definibile come l accordo dei membri del team in merito a: 1. Allineamento personale -consapevolezza dell impatto
DettagliPROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI
PROCEDURA OPERATIVA DI VALUTAZIONE DEI DIPENDENTI A fini dell erogazione della produttività individuale e di gruppo ( art 17 comma 1 lettera a) dell Accordo nazionale e ai fini della progressione economica
DettagliLA RESPONSABILITÀ SOCIALE DELLE IMPRESE CORPORATE SOCIAL RESPONSABILITY
Attenzione: la Guida che state stampando è aggiornata al 10/10/2007. I file allegati con estensione.doc,.xls,.pdf,.rtf, etc. non verranno stampati automaticamente; per averne copia cartacea è necessario
DettagliExport Development Export Development
SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale
DettagliEA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1
UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti
DettagliIndice. Prefazione PARTE PRIMA LE FONDAZIONI DI PARTECIPAZIONE NELLE STRATEGIE COLLABORATIVE TRA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ED IMPRESE
Indice Prefazione XI PARTE PRIMA LE FONDAZIONI DI PARTECIPAZIONE NELLE STRATEGIE COLLABORATIVE TRA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ED IMPRESE Capitolo 1 Le partnership pubblico-privato nei nuovi modelli di gestione
DettagliNecessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro
Necessità della formazione efficace delle figure professionali nel campo della sicurezza negli ambienti di lavoro Mario ALVINO Formazione efficace : perché? è una misura di sicurezza, infatti svolge una
DettagliProject Cycle Management
Project Cycle Management Tre momenti centrali della fase di analisi: analisi dei problemi, analisi degli obiettivi e identificazione degli ambiti di intervento Il presente materiale didattico costituisce
DettagliIN CONTRO NUOVI SPAZI DI COMUNICAZIONE. PERCORSI DI PARTECIPAZIONE GIOVANILE E DI CITTADINANZA ATTIVA
PROGETTO IN CONTRO NUOVI SPAZI DI COMUNICAZIONE. PERCORSI DI PARTECIPAZIONE GIOVANILE E DI CITTADINANZA ATTIVA Anno 2010 1 Progetto In-Contro Nuovi spazi di comunicazione. Percorsi di partecipazione giovanile
Dettaglieffetto evento Indagine conoscitiva sulla diffusione degli strumenti di comunicazione nelle aziende italiane Focus sull organizzazione di eventi
effetto evento Indagine conoscitiva sulla diffusione degli strumenti di comunicazione nelle aziende italiane Focus sull organizzazione di eventi INTRODUZIONE I risultati che riportiamo nelle pagine seguenti
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ
MANUALE GESTIONE QUALITÀ SEZ. 5.1 REV. 02 pagina 1/5 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA
DettagliVALeS Valutazione e Sviluppo Scuola
Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni
DettagliCARTA DEI SERVIZI MEDEA
CARTA DEI SERVIZI MEDEA Indice 1. Introduzione 2. MEDEA e la Carta dei Servizi: chi siamo, obiettivi e finalità 3. I principi fondamentali 4. Standard qualitativi 5. I servizi erogati 6. Validità della
DettagliInformation summary: Il marketing
Information summary: Il marketing - Copia ad esclusivo uso personale dell acquirente - Olympos Group srl Vietata ogni riproduzione, distribuzione e/o diffusione sia totale che parziale in qualsiasi forma
DettagliLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato
DettagliLA GESTIONE DELL ATTIVITÀ FIERISTICA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO FIERE A MEDIDA A CURA DELLA CCI - BARCELLONA
LA GESTIONE DELL ATTIVITÀ FIERISTICA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO FIERE A MEDIDA A CURA DELLA CCI - BARCELLONA L evento fieristico si presenta come momento imprescindibile in modo particolare per le piccole
DettagliIl patrimonio culturale della BAT: monumenti e siti archeologici. Laboratorio di progettazione partecipata con il Project Cycle Management
Il patrimonio culturale della BAT: monumenti e siti archeologici Laboratorio di progettazione partecipata con il Project Cycle Management Trani, 16-1717 febbraio 2010 Analisi dei problemi Scarsa ricaduta
DettagliINTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006)
INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) Siamo nell ultimo anno di programmazione, per cui è normale fare un bilancio dell attività svolta e dell
DettagliRAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012
Dicembre 2012 RAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012 ENTE PARCO NAZIONALE DELL APPENNINO TOSCO EMILIANO Il Rapporto individuale sull avvio del ciclo
DettagliREPORT 2013 FABBISOGNI FORMATIVI AZIENDALI
REPORT 2013 FABBISOGNI FORMATIVI AZIENDALI - Area informatica - Area linguistica - Area commerciale e vendita - Area amministrazione e controllo - Area produzione e logistica - Area energia e ambiente
DettagliPATRIMONIO CULTURALE IN RETE: FONDAZIONI E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PER LO SVILUPPO TERRITORIALE INTEGRATO
PATRIMONIO CULTURALE IN RETE: FONDAZIONI E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PER LO SVILUPPO TERRITORIALE INTEGRATO IL BANDO «LE RISORSE CULTURALI E PAESAGGISTICHE DEL TERRITORIO: UNA VALORIZZAZIONE A RETE» DELLA
DettagliFILIPPO MARIA CAILOTTO SOLDI DAGLI SPONSOR
FILIPPO MARIA CAILOTTO SOLDI DAGLI SPONSOR Strategie di Marketing e Segreti per Negoziare con Successo le Sponsorizzazioni per i Tuoi Eventi 2 Titolo SOLDI DAGLI SPONSOR Autore Filippo Maria Cailotto Editore
DettagliSPECIALISTI IN MARKETING OPERATIVO.
SPECIALISTI IN MARKETING OPERATIVO. AZIENDA UNA SOLIDA REALTÀ, AL PASSO CON I TEMPI. Ci sono cose che in OM Group sappiamo fare meglio di chiunque altro. Siamo specialisti in tema di analisi, promozione,
Dettagli2 PRINCIPI E VALORI CAP. 2.0 PRINCIPI E VALORI 2.1 SCOPO 2.2 PRINCIPI. 2.2.1 Inclusività
Pag. 24 / 69 2 2.1 SCOPO Formalizzare e rendere noti a tutte le parti interessate, i valori ed i principi che ispirano il modello EcoFesta Puglia a partire dalla sua ideazione. 2.2 PRINCIPI Il sistema
DettagliRENA. Rete per l Eccellenza Nazionale
RENA Rete per l Eccellenza Nazionale Indice Il contesto e la nuova strategia. L obiettivo generale. Gli obiettivi strumentali. Le azioni specifiche. Gli obiettivi strumentali e le azioni specifiche. pag.
DettagliL Integrazione dei Processi di Gestione delle Risorse Umane
L Integrazione dei Processi di Gestione delle Risorse Umane 1 L integrazione dei processi della gestione delle Risorse Umane 3 2 Come i Modelli di Capacità consentono di integrare i processi? 5 pagina
DettagliAppendice III. Competenza e definizione della competenza
Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,
DettagliIl modello veneto di Bilancio Sociale Avis
Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto
DettagliProject Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi
Project Management Modulo: Introduzione prof. ing. Guido Guizzi Definizione di Project Management Processo unico consistente in un insieme di attività coordinate con scadenze iniziali e finali, intraprese
Dettaglicondivivere DA SOLO PUOI CRESCERE NEL MERCATO. INSIEME, PUOI CAMBIARLO.
condivivere DA SOLO PUOI CRESCERE NEL MERCATO. INSIEME, PUOI CAMBIARLO. condivivere OGNI VOLTA CHE SI CREA UNO SCENARIO DIVERSO NASCE L ESIGENZA DI UNA REAZIONE DIFFERENTE. Le evoluzioni degli ultimi anni
DettagliMARKETING, COMUNICAZIONE, DEONTOLOGIA: il biglietto da visita del libero professionista
MARKETING, COMUNICAZIONE, DEONTOLOGIA: il biglietto da visita del libero professionista Bologna 24 novembre 2013 Roberta Arbellia Indagine Nursind e Cergas Bocconi ottobre 2013 Infermieri forte orgoglio
Dettagliuna società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea
a coop Creare una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie esente, Pass 1 Creare una società cooperative Europea (SCE) Introduzione La società cooperativa è un associazione autonoma
DettagliL EFFICACIA DELLA COMUNICAZIONE
L EFFICACIA DELLA COMUNICAZIONE GLI ESITI DEL PRIMO RAPPORTO DI VALUTAZIONE ANTONIO STRAZZULLO COMITATO DI SORVEGLIANZA REGGIO EMILIA, 21 GIUGNO 2011 Obiettivi della valutazione Valutazione del Piano di
DettagliLA FORMAZIONE PER LE PMI IL MODELLO FORMATIVO DINAMICO PER IL RESPONSABILE DI FINANZA E CONTROLLO
LA FORMAZIONE PER LE PMI IL MODELLO FORMATIVO DINAMICO PER IL RESPONSABILE DI FINANZA E CONTROLLO DOTT. ALFONSO RICCARDI Financial Advisor - Vertis SpA riccardi@vertis. @vertis.itit Università del Sannio,,
DettagliMaster in marketing e comunicazione
Master in marketing e comunicazione Il Master intende fornire i fondamenti metodologici per operare in un settore in continua evoluzione come quello del marketing. Oggi la saturazione dei mercati impone
DettagliLa tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane
La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane L importanza delle risorse umane per il successo delle strategie aziendali Il mondo delle imprese in questi ultimi anni sta rivolgendo
DettagliSpecializzati in micro, piccole e medie imprese
Specializzati in micro, piccole e medie imprese PRESENTAZIONE Chi siamo Siamo una società di consulenza con una consolidata esperienza in ambito finanziario e gestionale. Siamo professionisti qualificati
Dettagli4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI
Unione Industriale 35 di 94 4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI 4.5.1 Generalità La documentazione, per una filatura conto terzi che opera nell ambito di un Sistema qualità, rappresenta l evidenza oggettiva
Dettagli7.2 Indagine di Customer Satisfaction
7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 795 clienti TIEMME SpA (errore di campionamento +/ 2%) rappresentativo della popolazione obiettivo,
DettagliSOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi
Regolamento per il funzionamento dell Ufficio relazioni con il Pubblico Approvato con deliberazione della Giunta Provinciale N.128 del 15.09.2005 SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni
DettagliCarta delle imprese per il Turismo Sostenibile nel Parco Lombardo della Valle del Ticino 2010
Carta delle imprese per il Turismo Sostenibile nel Parco Lombardo della Valle del Ticino 2010 Progetto LA SOSTENIBILITÀ COME PERCORSO DI QUALITÀ PER LE AZIENDE TURISTICHE DEL PARCO DEL TICINO www.networksvilupposostenibile.it
DettagliCittà di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato Delibera Giunta Comunale n. 110 del 19 maggio 2014 1) Caratteristiche generali del sistema
Dettagli