Cristiano Violani Sapienza Università di Roma. Alfredo Squarzoni Università di Genova
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1 Per l assicurazione di qualità dei dottorati di ricerca Cristiano Violani Sapienza Università di Roma Alfredo Squarzoni Università di Genova COordinamento dei Nuclei di Valutazione delle Università Italiane Convegno I Dottorati e la loro Valutazione Padova 2 dicembre 2008 Università degli Studi di Padova
2 L Assicurazione della Qualità Dopo gli incontri interministeriali di Berlino 2003, Bergen 2005, Londra 2007, la Quality Assurance interna ed Esterna rappresenta un area centrale per lo sviluppo della European Higher Education Area sostanziata dalla definizione degli European Standard e Guidelines e ora dalla recente attivazione dell European Register of Quality Assurance Agencies. Assicurazione di qualità dei corsi, cioè metodi affidabili, non solo burocratici, in grado di valutare la rispondenza di progetti, risorse e attività formative di ciascun corso alle esigenze e alle aspettative delle parti interessate (comunità professionali e scientifiche, employers, studenti), tali da incoraggiare il miglioramento continuo dei processi e dei risultati (gestione per la qualità), nonché da assicurare fiducia reciproca e credibilità per i corsi e per i titoli che essi rilasciano, a livello nazionale e internazionale.
3 Assicurazione della qualità per le Scuole di dottorato Stanti le criticità individuate dal CNVSU, dallo schema di Regolamento dell ottobre 2007, e dalla relazione odierna del CONVUI, in attesa di una nuova normativa sui dottorati e dell istituzione di una Agenzia Nazionale per la Valutazione, appare opportuna, se non urgente, la definizione di criteri condivisi perché le Università italiane possano provvedere ad adottare presidi per la assicurazione di qualità conform a standard europei anche per la formazione universitaria di terzo livello. In questa prospettiva pare utile far riferimento alle proposte del Gruppo di lavoro, che nell ambito della Fondazione CRUI tra la primavera e l autunno del 2007, ha lavorato per definire dei criteri condivisibili per l assicurazione della qualità estendibili alle Scuole di dottorato e dei loro Programmi.
4 La Fondazione CRUI da tempo si occupa di promuovere la qualità dei corsi di studio universitari e, nel novembre 2006, ha licenziato un documento (Requisiti per l Assicurazione della Qualità dei Corsi di Studio universitari, reperibile su che definiva criteri per Corsi di Laurea e Corsi di Laurea Magistrale istituiti in base al DM 270/04. Le considerazioni che seguono sintetizzano quanto elaborato dal Gruppo di lavoro e, in particolare, propone cinque Aree che potranno essere prese in considerazione e i relativi Requisiti per la Qualità a cui si potrà fare riferimento anche nella progettazione, messa in opera e controllo delle Scuole di dottorato, ai fini di una loro assicurazione della qualità.
5 Qualità delle Scuole di dottorato L assunzione è che un Scuola di dottorato (SdD) si possa dire di qualità quando: A. ha definito obiettivi strategici (politica), con riferimento, in particolare, alle dimensioni disciplinare, professionalizzante e internazionale, e formativi di valore, cioè coerenti tra loro, con eventuali requisiti, e con le esigenze delle parti interessate (PI); B. ha definito e pianificato attività formative adeguate al raggiungimento degli obiettivi formativi stabiliti per i propri Programmi di Dottorato (PdD); C. dispone di risorse, umane e infrastrutturali, e di collaborazioni, esterne e internazionali, adeguati al raggiungimento degli obiettivi stabiliti;
6 D. tiene sotto controllo i processi formativi, raccogliendo, documentando e analizzando i risultati del loro monitoraggio; E. adotta un sistema di gestione dei processi necessari per la gestione delle attività di formazione offerti nei singoli PdD idoneo, adeguato ed efficace, rende disponibili a tutte le PI informazioni complete, aggiornate e facilmente reperibili sulle caratteristiche dei PdD, promuove il miglioramento continuo della gestione dei processi ed effettua il riesame periodico del sistema di gestione al fine di assicurare la sua continua idoneità, adeguatezza ed efficacia.
7 I cinque punti corrispondono alle aree considerate dai principali modelli di gestione per la qualità dei corsi di studio e sono da valutare ai fini della loro assicurazione della qualità: A - Esigenze e Obiettivi B - Percorso formativo C - Risorse D - Monitoraggio E - Sistema di gestione Per ogni area sono individuabili dei requisiti per la qualità, da considerare irrinunciabili ai fini dell assicurazione della qualità della Scuola, e che corrispondono alle attività (o, meglio, ai processi ) fondamentali per la gestione della SdD e dei suoi programmi di dottorato PdD, e che esprimono, in modo sintetico, i risultati dalla gestione dei processi cui si riferiscono.
8 Requisiti per la qualità Area A - Esigenze e Obiettivi (Tre Requisiti) La SdD: 1. deve individuare le esigenze formative delle PI, con particolare riferimento a quelle del contesto scientifico e socio-economico di riferimento per la SdD, in cui è presumibile che i dottori di ricerca possano inserirsi; 2. deve stabilire obiettivi strategici (politica), con particolare riferimento alle dimensioni disciplinare, professionalizzante e internazionale, coerenti con le esigenze delle PI; 3. deve stabilire obiettivi di apprendimento dei suoi PdD, intesi come conoscenze (sapere), capacità (saper fare) attese nei dottorandi alla fine del processo formativo, e altri obiettivi per la qualità coerenti con gli obiettivi strategici stabiliti.
9 La SdD: Area B - Processo formativo (Due Requisiti) 1. deve definire progetti formativi coerenti con gli obiettivi di apprendimento e pianificare lo svolgimento delle attività formative in modo da favorire il loro conseguimento da parte dei dottorandi nei tempi previsti, secondo un processo graduale e attività tra loro coerenti e coordinate; 2. deve definire requisiti per l accesso ai PdD, adeguati ai fini di una proficua partecipazione dei dottorandi alle attività formative previste, e i criteri di selezione.
10 La SdD: Area C Risorse (Sette Requisiti) 1. deve disporre di personale docente adeguato, qualitativamente e quantitativamente, ai fini del conseguimento degli obiettivi di apprendimento; 2. deve disporre di infrastrutture, con le relative dotazioni e/o attrezzature, adeguate ai fini del conseguimento degli obiettivi di apprendimento, 3. con le strutture che hanno la responsabilità della gestione delle infrastrutture e dei servizi di contesto utilizzati dai dottorandi, deve disporre di personale tecnico e amministrativo adeguato alle esigenze della loro gestione,
11 4. deve disporre di risorse finanziarie adeguate ai fini dello svolgimento delle attività formative secondo quanto progettato e pianificato; 5. deve stabilire collaborazioni di ricerca con SdD di altri atenei, enti di ricerca e aziende nazionali, al fine di promuovere la mobilità nazionale dei propri dottorandi attraverso lo svolgimento di periodi di formazione e/o di ricerca all esterno della scuola; 6. deve stabilire collaborazioni di ricerca con SdD o PdD di atenei di altri Paesi, al fine di promuovere l internazionalizzazione dei suoi CdD attraverso lo svolgimento di periodi di formazione e/o di ricerca all estero dei propri dottorandi e l accoglienza di loro dottorandi; 7. deve disporre di servizi di contesto al processo formativo adeguati alle esigenze dei PdD e dei dottorandi.
12 Area D - Monitoraggio (Quattro Requisiti) La SdD: 1. deve monitorare e analizzare i risultati relativi ai dottorandi iscritti al primo anno di corso, al fine di dare evidenza dell attrattività dei propri programmi; 2. deve monitorare e analizzare i risultati del processo formativo, relativi allo sviluppo della carriera dei dottorandi (efficacia interna), al fine di dare evidenza dell efficacia del processo formativo;
13 3. deve monitorare lo svolgimento del processo formativo, al fine di verificare la corrispondenza con quanto progettato e pianificato e rilevare l efficacia percepita dai dottorandi, e analizzare i relativi esiti; 4. deve monitorare e analizzare i risultati relativi all inserimento nel mondo del lavoro dei dottori di ricerca (efficacia esterna), al fine di dare evidenza della spendibilità dei titoli rilasciati e dell adeguatezza dei ruoli previsti per i dottori di ricerca e degli obiettivi di apprendimento alle esigenze formative delle PI.
14 La SdD: Area E - Sistema di gestione (Tre Requisiti) 1. deve definire i processi per la gestione della SdD stessa e dei PdD, la loro sequenza e le loro interazioni, e una struttura organizzativa adeguata ad una efficace gestione dei processi identificati, individuandone le responsabilità; 2. deve definire efficaci modalità di diffusione delle informazioni sui PdD offerti e di comunicazione verso le PI; 3. deve promuovere il miglioramento continuo dell efficacia dei processi per la gestione della SdD e dei suoi PdD, attraverso la ricerca sistematica, l individuazione e l attuazione di tutte le opportunità di miglioramento, ed effettuare il riesame del sistema di gestione, al fine di assicurare la sua continua idoneità, adeguatezza ed efficacia.
15 Processi di Assicurazione della Qualità Coerentemente con quanto ormai pienamente condiviso a livello internazionale, i processi di QA devono sempre prevedere: un processo di documentazione; un processo di autovalutazione.
16 Processo di documentazione Scopo del processo di documentazione è rendere disponibili le informazioni e i dati che consentono alle PI la formulazione di un giudizio informato su obiettivi formativi, attività formative, ambiente di apprendimento, risultati e organizzazione della SdD e dei suoi programmi. La SdD deve pertanto predisporre e tenere continuamente aggiornata una Documentazione Informativa che raccolga le informazioni e gli opportuni dati di supporto secondo modalità di redazione (estensione, linguaggio, formato di lettura) auspicabilmente omogenee, inizialmente, a livello di Ateneo, ma, in prospettiva, anche a livello nazionale.
17 La Documentazione Informativa deve essere messa a disposizione di tutti coloro che sono interessati a conoscere obiettivi, metodi e risultati dei programmi di dottorato. Questo richiede che la Documentazione informativa sia facilmente consultabile in rete e possieda una struttura semplice e una redazione concisa ed essenziale. Le finalità e il valore pubblico della Documentazione Informativa suggeriscono che essa sia integrata e allineata con una presentazione dell offerta formativa dei dottotati predisposta dal MUR. Ciò allo scopo di evitare gravose duplicazioni dei processi di raccolta e inserimento delle informazioni da parte degli Atenei, che porterebbero inevitabilmente alla moltiplicazione, alla frammentazione e alla potenziale incoerenza delle fonti.
18 Processo di autovalutazione Le informazioni e i dati contenuti nella Documentazione Informativa costituiscono un riferimento necessario ai fini della autovalutazione (e conseguentemente della valutazione esterna) della SdD. Scopo del processo di autovalutazione è: far acquisire alla SdD piena consapevolezza dei propri punti di forza e delle aree da migliorare, effettuare un analisi critica al fine di promuovere il miglioramento continuo della Qualità, fornire un informazione completa e corretta sul livello di Qualità raggiunto.
19 Il Rapporto di autovalutazione è un documento destinato, in primis, agli organi di gestione interni della SdD e poi alle PI interne ed esterne all Istituzione competenti per le varie forme di valutazione. L autovalutazione, che deve essere effettuata autonomamente dalla SdD, costituisce un fondamentale strumento di monitoraggio e di anamnesi del suo modo di operare e il necessario presupposto per adottare appropriate ed efficaci azioni di sviluppo e miglioramento. Un autovalutazione si conclude con la stesura periodica di un Rapporto di autovalutazione, che rappresenta il documento base attraverso il quale la SdD descrive e valuta la sua organizzazione, i suoi obiettivi e la Qualità delle sue attività e dei risultati raggiunti, evidenzia le criticità presenti e le eventuali azioni di miglioramento messe in atto, o che si intende porre in atto, e dà quindi conto della sua Qualità complessiva.
20 Appendice 1 - UN SISTEMA DI QA : Coordinamento Presidio Assicurazione Qualità dell Ateneo Responsabili Qualità della Scuola di Dottorato DB MUR OFFERTA CORSI DOTTORATO DB ATENEO DOCUMENTAZIONE INFORMATIVA OPINIONI DOTTORANDI E PI Responsabili SdD e valutatori esterni RAV e poi R Riesame
21 Appendice 2 - Areas for Self Evaluation UK QAA Each Doctoral School with a QA system should produce a selfevaluation report based on the application of criteria and of key indicators to systematically collected data concerning research projects and products, career outcomes, and on surveys on the satisfaction of doctoral students. The evaluation should consider the capacity: to define the programme s goals in terms of learning outcomes, in interaction with relevant stakeholders, with transnational collaboration (co-supervision and joint degrees programmes), using appropriate descriptors and taking into account other european recommendations; to define new profiles for doctoral candidates meeting the challenges of a rapidly evolving labour market and to favor the interaction between doctoral candidates and external stakeholders (enterprises, social partners, professional accreditation bodies);
22 toorganizerecruitment procedures, training activities, both disciplinary and general, mobility, research experiences and supervision, consistent with the programme s goals and profiles; to assureavailability of adeguate resources (human and structural); to monitorprogress, final evaluations and career of the doctoral candidates; to favor communication of the results within the international accademic community, as well as communication to the society. Based on self evalutations considering the preceding elements, the University might arrange for external evaluation and periodic reassessment of doctoral programmes.
23 Le Valutazioni interne sono particolarmente utili ad evidenziare Good Practice e Criticità che richiedono Azioni ulteriori (da: UK QAA Special Review of RDPs ) ADMISSION Good practice Attention paid to equal opportunities in admissions to research programmes, ensuring merit, capability and diversity of entrants Good practice in advising students who where not offered a place Timely and transparent selection processes ADMISSION Further action Lack of quality around entry qualifications Need to ensure at least two staff involved in selection More consistency in the admissions process (between different subjects) Use of interviews in the admissions process (equal opportunities)
24 Le Valutazioni interne sono particolarmente utili ad evidenziare Good Practice e Criticità (2) SUPERVISION Good practice Appointment of supervisors, i.e. register of approved supervisors Good documentation to support the supervisory process Formal training for new and established supervisors Regular events, e.g. away days, supervisors conferences Excellence in supervision as criterion for promotion SUPERVISION Further action Supervisor workloads need to enhance monitoring and management Need to ensure that all supervisors take advantage of formal training and development opportunities Need for greater consistency in supervisory practice across subjects More systematic supervision arrangements, e.g. regularity of meetings
25 Le Valutazioni interne sono particolarmente utili ad evidenziare Good Practice e Criticità (3) SKILL DEVELOPMENT Good practice Use of personal development planning (PDP) tools Evidence of cohesive, high quality, flexible and accessible development opportunities Special arrangements for part-time, distant and international students, e.g. weekend and residential courses Good practice in information provision in relation to skills Student-led skills development opportunities SKILL DEVELOPMENT Further action Further enhancement and development of skills training opportunities Better embedding of skills development within programmes Increased alignment with research councils Joint Skills Statement Accessibility of skills training to different groups of students
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