COMUNE DI CERES Provincia di Torino

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1 COMUNE DI CERES Provincia di Torino Capitolato speciale d appalto per la fornitura e la somministrazione giornaliera di pasti per il servizio di refezione scolastica della scuola dell infanzia ANNO SCOLASTICO 2013/2014 1

2 I N D I C E ART. 1 - OGGETTO DELL APPALTO ART. 2 - DURATA DELL APPALTO ART. 3 - ELENCO PREZZI UNITARI D APPALTO ART. 4 - AMMONTARE PRESUNTO DELL APPALTO ART. 5 - QUANTIFICAZIONE PRESUMIBILE DELL UTENZA ART. 6 - TIPOLOGIA DEL SERVIZIO RICHIESTO ART. 7 - SOSPENSIONE DEL SERVIZIO ART. 8 - PIANO DI EMERGENZA ART. 9 - ELENCO STRUTTURE DI DESTINAZIONE DEI PASTI ART MODALITA DI TRASPORTO E CONSEGNA DEI PASTI ART LOCALI, ATTREZZATURE E MATERIALI ART DESCRIZIONE DELLE OPERAZIONI E DEGLI ORARI DI LAVORO ART CONTROLLI DA PARTE DELLA COMMITTENTE ART AUTOCONTROLLO ART IGIENE DELLA PRODUZIONE CONFEZIONAMENTO E DEPOSITO ART MENU ART TABELLE DIETETICHE E DIETE ART. 18 PORZIONATURA ART UTILIZZO DEI PRODOTTI BIOLOGICI A RICHIESTA ART CONSERVAZIONE CAMPIONI ART VIGILANZA E PENALITA ART. 22 ASSICURAZIONI ART DECADENZA DELL APPALTATORE ART DICHIARAZIONE DI DECADENZA ART REVISIONE PREZZI ART PAGAMENTO 2

3 ART SPESE CONTRATTUALI ART OSSERVANZA DELLE NORME E DISPOSIZIONI ART SUBAPPALTO E CESSIONE DEL CONTRATTO ART ESECUZIONE D UFFICIO ART DOMICILIO LEGALE ART INFORMATIVA AI SENSI DELL'ART. 13 DELLA LEGGE N. 196/2003 ART STRUTTURA RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO 3

4 ART. 1 OGGETTO DELL APPALTO Il prezzo a base d'asta per ogni singolo pasto comprensivo di tutte le prestazioni indicate nel presente capitolato, soggetto a ribasso unico percentuale è stabilito in 6,20 IVA esclusa. L'importo di aggiudicazione resterà fisso ed invariato fino al termine del contratto. L appalto ha per oggetto la fornitura, la confezione e la distribuzione di pasti cotti durante il periodo scolastico per alunni della scuola materna, secondo le tabelle dietetiche, merceologiche e dei menu allegati, come specificato agli artt La dichiarazione di inizio attività e relativa registrazione del centro di cottura deve riportare la specifica che si tratta di ristorazione collettiva con operazioni di consegna pasti confezionati. I pasti succitati dovranno essere confezionati e preparati presso il centro di cottura messo a disposizione dalla ditta appaltatrice rispondente ai requisiti di legge (ubicato all interno del Comune di Ceres) e consegnati o distribuiti nel plesso scolastico a temperature idonee al consumo. Il quantitativo giornaliero dei pasti indicato all art.5 ha valore puramente indicativo e non costituisce impegno per la Civica Amministrazione, in quanto il numero degli stessi da fornire giornalmente sarà stabilito in base alle presenze effettive. L Amministrazione si riserva comunque la facoltà di apportare, nel corso della fornitura, variazioni sia nel quantitativo al verificarsi di mutate esigenze didattiche delle scuole dovute ad eventuali diverse disposizioni ministeriali sia nei prodotti dei generi alimentari o nelle tabelle dietetiche e relativi menu, qualora venissero richiesti dal Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dell A.S.L. TO 4, come pure di sospendere la fornitura stessa provvisoriamente per giustificato motivo in qualsiasi momento, quando non ritenga invece di avvalersi della più ampia facoltà di risoluzione prevista dai successivi art. 24 e 25. Potrà inoltre essere richiesto, per particolari esigenze e senza variazione di prezzo, un menu dietetico su presentazione di ricetta medica. ART. 2 DURATA DELL APPALTO La fornitura oggetto del presente appalto si riferisce all anno scolastico 2013/2014 comprenderà i giorni della settimana dal lunedì al venerdì del calendario scolastico. L inizio e il termine del servizio potrà essere discrezionalmente differito o anticipato dall Amministrazione comunale in relazione alle sue esigenze organizzative e funzionali. ART. 3 ELENCO PREZZI UNITARI D APPALTO I prezzi unitari a base di gara vengono stabiliti come in appresso: PASTI VEICOLATI CALDI 6,20 + IVA a pasto per gli alunni della scuola primaria con il rispetto delle diverse grammature risultanti dalle tabelle dietetiche previste dal presente capitolato, con distribuzione presso il locale adibito a mensa. ART. 4 AMMONTARE PRESUNTO DELL APPALTO L ammontare presunto dell appalto viene quantificato ai soli fini di previsione della spesa e fiscali come in appresso: 1. numero complessivo presunto annuo dei pasti veicolati cotti n

5 6,20 (prezzo del pasto) x (n. annuo presunto dei pasti) TOTALE PRESUNTO ANNUO A BASE D ASTA ,00 I.V.A. 4% 793,60 IMPORTO COMPLESSIVO PRESUNTO ANNUO ,60 ART. 5 QUANTIFICAZIONE PRESUMIBILE DELL UTENZA Il numero dei pasti giornalieri presunti sono quantizzabili come in appresso: TOTALE settimanale presunto n. 100 Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì ART. 6 TIPOLOGIA DEL SERVIZIO RICHIESTO I pasti freschi dovranno essere preparati giornalmente in tempo utile per garantire la qualità, essere trasportati con il sistema del legame fresco-caldo e frescofreddo in multirazione utilizzando contenitori termici idonei e mezzi di trasporto adeguati. ART. 7 SOSPENSIONE DEL SERVIZIO L inizio e il termine del servizio potranno essere discrezionalmente differito e anticipato dall Amministrazione Comunale in relazione alle sue esigenze organizzative e funzionali. ART. 8 PIANO DI EMERGENZA L appaltatore dovrà sempre e comunque garantire le consegne dei pasti nel plesso scolastico alle ore stabilite, anche in caso di gravi imprevisti (sciopero personale ditta appaltatrice, chiusura strade causa incidenti vari, guasti agli automezzi, ecc.). All uopo dovrà prevedere un piano di emergenza da attuarsi sia in tali situazioni o comunque dopo trenta minuti di ritardo rispetto all ora prevista per l inizio della somministrazione di cui al successivo art. 10. ART. 9 SEDE STRUTTURA DI DESTINAZIONE DEI PASTI La sede della struttura ove devono essere consegnati i pasti è presso la Scuola dell Infanzia Via Lanzo n. 6 Ceres Tel ART. 10 MODALITA DI TRASPORTO E CONSEGNA DEI PASTI I pasti dovranno essere consegnati, a cura dell Impresa Appaltatrice, franchi di ogni spesa nel refettorio. L orario di consegna è di massima previsto non prima delle ore 11,00 e non dopo le ore 11,20. Il pasto caldo dovrà arrivare al locale refezione in condizioni commestibili ed organolettiche ottimali e comunque secondo le norme prescritte dall art. 31 D.P.R. 327/80. Tali orari dovranno essere rispettati in modo tassativo. Nessun ritardo, a qualsiasi motivo dovuto, è ammesso. 5

6 Tutti i contenitori usati per il trasporto degli alimenti dovranno essere sottoposti a sanificazione giornaliera. I mezzi adibiti al trasporto devono essere mantenuti costantemente puliti in modo tale che gli stessi non possano rappresentare causa di contaminazione delle sostanze alimentari trasportate e rispondenti ai requisiti di cui al D.P.R. 26/3/80 n ART. 11 LOCALI, ATTREZZATURE E MATERIALI L appaltatore dovrà disporre di idonei locali destinati allo stoccaggio, conservazione, lavorazione, preparazione e cottura dei pasti. Tali locali dovranno essere muniti di autorizzazione sanitaria rilasciata dal Comune competente per territorio comprovante l idoneità dal punto di vista igienico-sanitario o Dichiarazione/notifica di Inizio Attività ai sensi del Reg CE 852/04, ed essere ubicati nel territorio della Provincia di Torino, o comunque del comune di Ceres. La dichiarazione di inizio attività e relativa registrazione del centro di cottura deve riportare la specifica che si tratta di ristorazione collettiva con operazioni di consegna pasti confezionati. L appaltatore dovrà provvedere a fornire, a sua cura e spese, i seguenti materiali a perdere: - rotoli tovaglie di carta senza decorazioni (h. cm 100) - coperti monouso a perdere composti da: - n. 2 piatti fondi (di grammatura non inferiore a gr.10 per primo e secondo) - n. 1 bicchiere da cc n. 1 tris di posate monouso con tovagliolo il tutto prodotto e confezionato con materie prime certificate per alimenti secondo le disposizioni legislative vigenti. ART. 12 DESCRIZIONE DELLE OPERAZIONI E DEGLI ORARI DI LAVORO Sarà cura della Ditta appaltatrice mettersi in contatto giornalmente entro le ore 9,00 con il plesso per ricevere il quantitativo dei pasti da fornire secondo le modalità sotto specificate. I pasti dovranno essere confezionati e consegnati, franchi di ogni spesa, presso il punto di refezione, come precisato all art. 9 a cura e con idonei mezzi ed attrezzature della ditta appaltatrice, ogni giorno e nell ora stabiliti all art.10 e nelle esatte quantità che saranno di giorno in giorno precisate, in attuazione delle tabelle dietetiche e del relativo menù, assicurando che le portate calde e fredde pervengano agli utenti a temperatura adeguata ed in contenitori idonei sotto il profilo igienico-sanitario. La ditta appaltatrice dovrà in ogni caso espletare e garantire l esatto adempimento delle seguenti operazioni: 1. Disporre i tavoli con i coperti e le relative sedie. 2. Distribuire il cibo dai contenitori ai piatti. 3. Ritirare le stoviglie monouso. 4. Depositare i rifiuti negli appositi cassonetti dell immondizia secondo il metodo della raccolta differenziata (plastica, carta, organico, vetro, indifferenziata). Le operazioni di cui sopra dovranno essere espletate a regola d arte, a cura e sotto la responsabilità della ditta appaltatrice. Il personale addetto alla distribuzione, prima di distribuire i pasti, deve: 1. Togliere anelli e braccialetti. 2. Lavarsi le mani. 3. Indossare il camice bianco, la cuffia, i guanti ed idonei calzari. 4. Aprire il contenitore solo nel momento in cui inizia la distribuzione. 6

7 Gli scaldavivande devono raggiungere la temperatura necessaria al mantenimento degli alimenti ad una temperatura maggiore di 60. ART. 13 CONTROLLI DA PARTE DELLA COMMITTENTE provvedere a: Fermo restando che è fatto obbligo all Impresa Appaltatrice di: elaborare un piano di autocontrollo secondo i principi contenuti nel Reg CE 852/04; far riferimento specificatamente al Manuale di corretta prassi igienica per la ristorazione collettiva elaborato a livello europeo dalla FERCO con l appoggio della Commissione Europea nel quadro del programma FORCE. presentare alla Civica Amministrazione prima dell inizio della fornitura: un organigramma aziendale; la procedura di qualificazione dei fornitori; elenco materie prime utilizzate e fornitori omologati; piano di pulizia, sanificazione e disinfezione; piano di disinfestazione e derattizzazione; piano di manutenzione degli impianti; schede tecniche di tutti i prodotti di pulizia e disinfezione utilizzati; contratto con acquedotto e risultati analisi sulla potabilità; elenco delle procedure e della documentazione della qualità aziendale; piano HACCP (esecutivo a decorrere dall avvio del servizio); documentazione nei contenuti e nei risultati sulla formazione del personale. L Amministrazione Comunale si riserva di effettuare tutti i controlli necessari per verificare l esatto adempimento delle prestazioni indicate nel presente capitolato speciale. L Amministrazione Comunale farà pervenire all Impresa Appaltatrice per iscritto le osservazioni e le eventuali contestazioni nonché i rilievi mossi a seguito dei controlli effettuati comunicando, altresì, eventuali prescrizioni alle quali l Impresa Appaltatrice dovrà uniformarsi nei tempi stabiliti. L Impresa Appaltatrice non potrà addurre a giustificazione del proprio operato circostanze o fatti influenti sul servizio, se non preventivamente comunicate per iscritto all Amministrazione Comunale L Impresa Appaltatrice sarà tenuta inoltre a fornire giustificazioni scritte in relazione alle contestazioni e ai rilievi dell Amministrazione Comunale. Sono fatte salve le norme relative all applicazione delle penali o alla risoluzione del contratto per inadempimento. ART. 14 AUTOCONTROLLO Come previsto dal Reg CE 852/04, le imprese del settore alimentare devono garantire che soltanto i prodotti alimentari non pericolosi per la salute siano immessi sul mercato, pertanto esse devono individuare nella loro attività ogni fase che potrebbe rivelarsi critica per la sicurezza degli alimenti e garantire le opportune procedure di sicurezza, avvalendosi dei principi su cui è basato il sistema HACCP. Pertanto devono essere adottate misure adeguate per garantire le migliori condizioni igieniche del prodotto finale, analizzando ed individuando i punti critici e 7

8 mettendo in atto le procedure di controllo necessarie al corretto funzionamento del sistema. In particolare dovranno essere documentate le certificazioni e le procedure operative del sistema di autocontrollo aziendale. Dovrà essere prevista l effettuazione di esami eseguiti da un laboratorio inserito negli appositi elenchi regionali. Analisi batteriologiche e chimiche dovranno essere effettuate su materie prime, prodotti finiti e semilavorati, ambienti di lavorazione ed attrezzature, secondo un programma stabilito dall Impresa Appaltatrice in base al sistema HACCP, fermo restando che al medesimo potranno essere richieste modifiche se non sarà ritenuto idoneo da parte degli Organi Ufficiali. Le analisi batteriologiche sugli alimenti dovranno comprendere i principali parametri microbiologici, anche in relazione al tipo di prodotto oggetto di analisi. Le analisi chimiche dovranno essere indirizzate particolarmente alla ricerca di contaminanti ambientali e delle eventuali sostanze chimiche residuali di improprie attività di sanificazione ambientale. I dati relativi ai controlli effettuati dovranno essere registrati, aggiornati e tenuti a disposizione delle Autorità Sanitarie incaricate dell effettuazione dei controlli ufficiali e del competente Organo Comunale, presso il centro di cottura. Nel caso in cui il sistema di autocontrollo in atto non sia ritenuto adeguato, l Impresa Appaltatrice dovrà provvedere alle modifiche del piano, concordate con l Amministrazione Comunale, adottando tutte le procedure necessarie al ripristino della corretta funzionalità. ART. 15 IGIENE DELLA PRODUZIONE CONFEZIONAMENTO E DEPOSITO Per le procedure di corretta applicazione del sistema di autocontrollo aziendale devono essere rispettati i seguenti principi igienici: a) il personale adibito alla preparazione dei piatti, prima di iniziare qualsiasi operazione deve: 1) togliere anelli e braccialetti; 2) lavarsi le mani; 3) indossare camice bianco, cuffia, mascherina, guanti e idonei calzari. b) il personale non deve effettuare più operazioni contemporaneamente al fine di evitare rischi di inquinamento incrociato. c) l organizzazione del personale, in ogni fase, deve essere tale da permettere un esatta identificazione delle responsabilità e delle mansioni ed un regolare e rapido svolgimento delle operazioni di produzione e confezionamento. Le operazioni critiche devono essere condotte secondo procedure note e documentate (sistema HACCP). d) le carni, le verdure, i salumi, i formaggi privi di confezione, nonché i prodotti surgelati e congelati dovranno essere conservati in celle o frigoriferi distinti. Le carni rosse e bianche, qualora siano conservate nella stessa cella devono essere separate e protette ed idoneamente confezionate. I prodotti cotti refrigerati dovranno essere conservati in un apposita cella ad una temperatura compresa tra 1 C e 4 C. e) i prodotti cotti dovranno essere conservati solo ed esclusivamente in contenitori di vetro o di acciaio inox. E vietato l uso di recipienti di alluminio. f) ogni qualvolta viene aperto un contenitore in banda stagnata ed il contenuto non viene immediatamente consumato, deve essere travasato in altro contenitore di vetro o acciaio inox o altro materiale non soggetto ad ossidazione e sul contenitore finale devono essere riportati i dati identificativi dell etichetta originale e, dove possibile, deve essere applicata direttamente quest ultima. g) i prodotti a lunga conservazione come pasta, riso, legumi, farina, ecc., devono essere conservati in confezioni ben chiuse al fine di evitare attacchi da parassiti. Se una confezione viene aperta ed il contenuto non immediatamente consumato, l etichetta originale deve essere conservata e, ove possibile, applicata sul contenitore. 8

9 h) tutti i condimenti, gli aromi e le spezie dovranno essere riposti separatamente in contenitori di limitate capacità. i) le carni, le verdure, i salumi, i formaggi, i piatti freddi, dovranno essere lavorati su piani di lavoro separati. j) tutte le verdure, fresche o secche, dovranno essere attentamente controllate prima della cottura, per evidenziare eventuali corpi estranei. k) i prodotti che devono essere sottoposti a scongelamento prima della cottura devono essere scongelati in celle frigorifere tra 0 C e 4 C o mediante decongelatore o forno microonde. l) le porzionature delle carni crude destinate a cottura dovrà essere effettuata nella stessa giornata in cui viene consumata o al massimo il giorno precedente il consumo e dovranno essere contenute in appositi contenitori muniti di copertura. m) la carne tritata deve essere macinata in giornata. n) il formaggio grattugiato deve essere preparato in giornata. o) il lavaggio ed il taglio della verdura dovranno essere effettuati in giornata ad eccezione delle patate che possono essere pulite il giorno precedente la cottura. p) le porzionature di salumi e formaggio devono essere effettuate in giornata. q) tutte le vivande dovranno essere cotte nello stesso giorno in cui è prevista la distribuzione, tranne gli alimenti per i quali è espressamente ammessa la preparazione il giorno precedente purché dopo la prima cottura vengano immediatamente raffreddati, con l ausilio di abbattitori rapidi di temperatura, posti in recipienti idonei e conservati in celle e/o frigoriferi a temperatura compresa tra 0 C e 4 C. r) per la cottura devono essere impiegati solo pentolami in acciaio inox o vetro. Non possono essere utilizzate pentole in alluminio. I ragù e i sughi devono essere realizzati nelle brasiere. s) le paste asciutte dovranno essere condite al momento della distribuzione ed il formaggio grattugiato andrà aggiunto dall operatore addetto alla distribuzione. Per il condimento dei primi piatti si deve utilizzare Parmigiano Reggiano che deve essere grattugiato in giornata. Per i condimenti a crudo delle pietanze e per il condimento di sughi, pietanze cotte e preparazione di salse si dovrà utilizzare esclusivamente olio extra vergine di oliva. t) è vietata ogni forma di riciclo dei cibi preparati. u) è assolutamente vietato utilizzare: - le carni al sangue - il dado da brodo ed i composti contenenti glutammato monosodico - qualsiasi prodotto contenente fra gli ingredienti lo sciroppo di glucosio-fruttosio - verdure, carni e pesci semilavorati o precotti - i residui dei pasti del giorno precedente. ART. 16 MENU Il menu articolato in invernale ed estivo è differenziato su quattro settimane. I piatti proposti giornalmente dovranno corrispondere, per tipo, quantità e qualità, a quelli indicati nei menu previsti o concordati dalle parti. E consentito, in via temporanea, una variazione nei seguenti casi: - guasto di uno o più impianti da utilizzare per la realizzazione del piatto previsto; - interruzione temporanea della produzione per cause quali sciopero, incidenti, interruzioni dell energia elettrica, ecc.; - avaria delle strutture di conservazione dei prodotti deperibili. Tale variazione dovrà in ogni caso venire effettuata e concordata con l Amministrazione Comunale, con comunicazione scritta e via fax. 9

10 Le variazioni del menu devono essere di volta in volta concordate con l Ufficio preposto dell Amministrazione Comunale e sottoposte al vaglio delle autorità competenti (S.I.A.N.). Nessuna variazione potrà essere apportata senza la specifica autorizzazione scritta dell Amministrazione Comunale e delle autorità competenti (S.I.A.N.). Di norma, la variazione del menu, potrà avvenire in caso di costante non gradimento comprovabile con controlli da parte degli addetti comunali dei piatti da parte dell utenza. ART. 17 TABELLE DIETETICHE E DIETE Le vivande devono essere fornite nella quantità prevista dalle Tabelle Grammature (allegato B). Nelle Tabelle Grammature sono riportati tutti i pesi degli ingredienti, necessari per ogni porzione, al netto degli scarti di lavorazione e dai cali di peso dovuti allo scongelamento. L Impresa Appaltatrice si impegna alla predisposizione di variazioni di menu che non necessitano di certificato medico (dieta in bianco) e che saranno costituite da pasta o riso in bianco, da una verdura, da carne o pesce ai ferri o da una porzione di prosciutto cotto o formaggio, frutta o yogurt. E' prevista altresì la fornitura per motivi etico-religiosi di diete alternative. In caso di diete speciali(ad esempio celiachia, diabete, insufficienza renale cronica ecc.) la gestione si impegna a fornire le diete speciali in contenitori singoli adeguatamente etichettati prevedendo il nome e cognome del bambino, qualora ne venga fatta richiesta dall Amministrazione Comunale, sentito il parere del medico di base o del pediatra. La ditta appaltatrice, ai sensi della D.G.R del , deve assicurare pasti speciali per: soggetti affetti da malattia celiaca. soggetti diabetici soggetti affetti da particolari malattie metaboliche, allergiche o intolleranza che necessitino di escludere dal pasto particolari alimenti o di includere preparazioni speciali; La predisposizione delle diete speciali dovute a motivi sanitari è subordinata alla presentazione al Comune di certificazione medica attestante la patologia e le variazioni necessarie (è consigliato l utilizzo dei modelli di certificazione presenti sul sito regionale: Per ogni tipologia di dieta speciale correlata alle condizioni di cui sopra deve essere redatto un menù scritto, garantendo l assenza, limitando il ricorso a piatti freddi e mantenendo un menù il più possibile simile a quello di base, evitando comunque sostituzioni non giustificate, al fine di evitare errori, monotonia alimentare, squilibri nutrizionali e discriminazioni. Il piano di autocontrollo della ditta deve considerare il rischio allergeni e glutine nella valutazione del rischio e contenere le procedure per ridurre il rischio di introduzione accidentale di alimenti vietati, nonché per garantire la salubrità ed il rispetto delle temperature di conservazione delle diete speciali. Fra queste procedure occorre includere anche il referenziamento e controllo dei fornitori di alimenti confezionati, e l accurato controllo delle etichette e schede tecniche, ai fini del rispetto dell indicazione degli allergeni. Ai sensi del Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale della malattia celiaca nella Regione Piemonte (approvato con DGR 4 agosto 2009, n ) il menù senza glutine deve essere approvato da parte del SIAN. 10

11 Tali pasti verranno segnalati al momento dell ordine, cioè entro le ore 9,00 del giorno in cui si effettua il consumo. ART. 18 PORZIONATURA Dovranno essere adottate modalità precise per porzionare i piatti, al fine di garantire la porzione a cotto corrispondente alle quantità previste nelle tabelle dietetiche. Alcuni esempi di modalità corrette di porzionatura sono: Piatto campione: cominciare con la lettura della quantità a crudo di alimento stabilita dalle tabelle dietetiche per fascia di età. Utilizzare tabelle di conversione crudo-cotto validate dalla letteratura scientifica sulla base delle tabelle INRAN. Calcolare la porzione a cotto. Pesare l alimento a cotto nella porzione individuata e disporlo su di un piatto che sarà utilizzato dagli addetti mensa come modello per porzionare. Foto del Piatto campione: fotografia di un piatto campione precedentemente preparata e consegnata agli addetti mensa come modello di corretta porzione. Utensili Tarati: Uso di utensili con dimensioni diverse a seconda della fascia di età per i quali è stata verificata la corrispondenza tra grammatura a crudo e volume a cotto. ART. 19 UTILIZZO DI PRODOTTI BIOLOGICI A RICHIESTA L'Amministrazione Comunale, durante il periodo di vigenza dell'appalto, si riserva la facoltà di richiedere alla ditta aggiudicataria l'utilizzo dei seguenti prodotti biologici: olio extravergine di oliva, yogurt, passata di pomodoro, frutta; in luogo di quelli tradizionali. ART. 20 CONSERVAZIONE CAMPIONI Al fine di individuare più celermente le cause di eventuali tossinfezioni alimentari l Impresa Appaltatrice. deve giornalmente prelevare una aliquota di ogni prodotto somministrato, confezionarli in sacchetti idonei al contatto con gli alimenti e contrassegnati dalla data del prelievo, e riporli: - a temperature negative per le 72 ore successive (manuale FERCO); - in cella refrigerata (0 C+4 C) per le 48 ore successive. Le summenzionate modalità potranno essere variate, in corso di esercizio, in osservanza di disposizioni normative successivamente emanate. ART. 21 VIGILANZA E PENALITA La civica Amministrazione si riserva ogni diritto di effettuare qualunque prova, anche presso il fornitore medesimo; ciò costituisce diritto e non obbligo, pertanto la mancata effettuazione di controlli da parte del committente in nessun modo ridurrà la responsabilità del fornitore. Qualora, al controllo quantitativo e qualitativo, la merce non risultasse conforme al dichiarato, il fornitore dovrà immediatamente provvedere ad integrare i quantitativi mancanti o, se necessario, sostituire le derrate. Al fornitore saranno addebitate le spese inerenti il ritiro e tutti gli altri oneri sostenuti per i controlli e le analisi. Ai fini del presente capitolato, la vigilanza ed il controllo sul servizio di fornitura e somministrazione sono di competenza degli Uffici Comunali che potranno avvalersi di laboratori privati incaricati dall Amministrazione Comunale. 11

12 Tutte le inadempienze e le mancanze connesse con le prescrizioni e gli obblighi previsti per l appaltatore dal presente capitolato, nonché quelle conseguenti a leggi e regolamenti vigenti o emanabili, saranno accertate dal Responsabile del procedimento. L appaltatore dovrà produrre le sue controdeduzioni entro 24 ore dalla notifica, anche a mezzo fax. Trascorso inutilmente tale termine, si intenderà riconosciuta la mancanza e saranno applicate dalla Giunta Comunale le penalità conseguenti. Per le infrazioni agli obblighi contrattuali rilevate dai competenti uffici comunali o su fondati reclami dell utenza saranno applicate, con la procedura prevista dalla Legge, le penalità in misura variabile tra 500,00 a ,00. Nel caso di recidiva nel termine di un mese le penalità verranno raddoppiate. ART. 22 ASSICURAZIONI L Impresa Appaltatrice. si assume tutte le responsabilità derivanti da avvelenamenti ed intossicazioni conseguenti all ingerimento, da parte dei commensali, di cibi contaminati o avariati. Ogni responsabilità per danni che, in relazione all espletamento del servizio o cause ad esso connesse, derivassero al Comune o a terzi, cose o persone, si intenderà senza riserve od eccezioni a totale carico dell Impresa Appaltatrice, salvi gli interventi a favore della stessa da parte di società assicuratrici. A tale scopo l Impresa Appaltatrice dovrà contrarre apposita polizza assicurativa contro i rischi inerenti la fornitura per un massimale RCT di ,00 per ogni sinistro, ,00 per danni a persona ed ,00 per danni a cose da presentare prima dell inizio della fornitura. ART. 23 DECADENZA DELL APPALTATORE L appaltatore incorre nella decadenza del contratto nei seguenti casi: a) mancato inizio della fornitura alla data stabilita; b) abituali deficienze e negligenze nel servizio, ritardi ricorrenti rispetto agli orari stabiliti, quando la gravità e la frequenza delle infrazioni debitamente accertate e contestate compromettano il servizio stesso a giudizio dell Amministrazione o dei servizi preposti ai controlli igienico-sanitari; c) quando l impresa si renda colpevole di frodi; d) cessione parziale o totale del contratto o subappalto ad altri; e) altre inadempienze previste dal Codice Civile; f) in caso di inosservanza delle vigenti leggi sulla prevenzione ed assicurazione infortuni sul lavoro e previdenze varie per il personale dipendente; g) inosservanza delle norme igienico-sanitarie del centro di cottura; h) utilizzo di derrate alimentari in violazione delle norme e delle caratteristiche merceologiche previste dal Capitolato i) casi di tossinfezione o intossicazione alimentare j) ulteriore inadempienza dopo la comminazione di cinque penalità nell ambito dello stesso anno scolastico. ART. 24 DICHIARAZIONE DI DECADENZA Qualora si riscontri l insorgere di uno dei casi di decadenza di cui all art.25 il Responsabile del procedimento, notifica all appaltatore l addebito, con invito a produrre le proprie deduzioni entro il termine di 10 giorni dalla data della notifica. 12

13 Sulle stesse si pronuncia in via definitiva la Giunta Comunale che, qualora non ritenga di accoglierla, dichiarerà la decadenza del contratto. Eventuali danni o spese derivanti al Comune per colpa dell Appaltatore sono a carico di quest ultimo. La cauzione versata dall appaltatore dichiarato decaduto, viene incamerata dal Comune. ART. 25 REVISIONE PREZZI ART. 26 PAGAMENTO Il prezzo rimane fermo per tutta la durata del contratto. Il pagamento dei pasti regolarmente somministrati e controllati avverrà su presentazione di fatture mensili corredate dalle documentazioni relative alle forniture effettivamente eseguite, previa attestazione di regolarità e conformità delle forniture da parte del Responsabile, nonché attestazione DURC di regolarità contributiva in corso di validità. Le fatture dovranno esporre il numero dei pasti distribuiti nel corso del mese. ART. 27 SPESE CONTRATTUALI Tutte le spese relative alla stipulazione e registrazione del contratto di affidamento della fornitura, accessorie e conseguenti, compresi i diritti di segreteria, saranno per intero a carico dell aggiudicatario, l imposta sul valore aggiunto sarà rimborsata dal Comune al fornitore nella misura prevista dalle leggi vigenti. ART. 28 OSSERVANZA DELLE NORME E DISPOSIZIONI L aggiudicatario sarà altresì tenuto all osservanza di tutte le leggi, decreti e regolamenti, in quanto applicabili ed in genere di tutte le prescrizioni che siano o che saranno emanate. La ditta aggiudicataria è esclusiva responsabile dell osservanza di tutte le disposizioni relative alla tutela infortunistica e sociale delle maestranze addette all oggetto del presente capitolato. L appaltatore sarà ritenuto unico responsabile sia civilmente che penalmente per l eventuale somministrazione di cibi avariati e/o che possano portare danno alla salute degli utenti. Sarà inoltre parimenti responsabile di ogni eventuale incidente che si potrà verificare o per colpa sua o per colpa dei suoi subalterni. ART. 29 SUBAPPALTO E CESSIONE DEL CONTRATTO E assolutamente vietata la cessione del contratto, non è consentito all aggiudicatario subappaltare il servizio, salvo il trasporto dei pasti previa l autorizzazione della stazione appaltante. ART. 30 ESECUZIONE D UFFICIO Verificandosi deficienze ed abusi nell adempimento degli obblighi contrattuali il Sindaco, salvo quanto disposto dagli art. 24 e 25, ha facoltà di ordinare e fare eseguire d ufficio, a spese dell appaltatore, quanto necessario per il regolare andamento della fornitura e somministrazione, ove esso, appositamente diffidato, non ottemperi agli ordini ricevuti. 13

14 ART. 31 DOMICILIO LEGALE L aggiudicatario dovrà eleggere, agli effetti del presente appalto, domicilio legale in Ceres. ART. 32 INFORMATIVA AI SENSI DELL'ART. 13 DELLA LEGGE N. 196/2003 I dati che le imprese partecipanti sono chiamate a fornire sono obbligatori ai fini dell ammissione alla procedura concorsuale, secondo quanto previsto dal D. Lgs. 12 aprile 2006 n. 163 e dal regolamento Comunale per la disciplina dei contratti del Comune di Ceres. La presentazione dell istanza di partecipazione costituisce consenso al trattamento da parte dell ente dei dati personali inclusi quelli sensibili e giudiziari ai sensi del D. Lgs. 196/2003. Gli stessi saranno trattati anche successivamente all eventuale instaurazione del rapporto per le finalità inerenti la gestione del rapporto medesimo. Il conferimento di tali dati è obbligatorio ai fini della valutazione dei requisiti di partecipazione, pena l esclusione dalla gara. L impresa partecipante gode dei diritti di cui all art. 7 del citato decreto tra i quali figura il diritto di verificare, aggiornare, completare e cancellare i dati erronei, incompleti o raccolti in termini non conformi alla legge, nonchè il diritto di opporsi al loro trattamento per motivi legittimi. ART STRUTTURA RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO La struttura responsabile è l'area Amministrativa del Comune di Ceres - Responsabile CATELLA dr.ssa Laura Piazza Municipio n Ceres. Ceres, 14

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