Metodi e Modelli per le Decisioni
|
|
- Filippa Pala
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Metodi e Modelli per le Decisioni Corso di Laurea in Informatica e Corso di Laurea in Matematica Roberto Cordone DI - Università degli Studi di Milano Lezioni: Giovedì Venerdì Ricevimento: su appuntamento Tel.: roberto.cordone@unimi.it Web page: Lezione 1: Introduzione Milano, A.A. 2015/16 1 / 29
2 Il corso di Metodi e Modelli per le Decisioni È un corso nuovo per l Università degli Studi di Milano. Altrove spesso è un semplice sinonimo di Ricerca Operativa (non qui) oppure una raccolta di applicazioni della Ricerca Operativa (non qui) spesso si chiama Metodi e Modelli per il Supporto alle Decisioni (variante poco italiana) Questo corso si propone di discutere i fattori che rendono complessa una decisione, esclusa la complessità computazionale (di cui si occupano altri corsi) presentare i metodi matematici per trattare la complessità presentare i modelli matematici che ne risultano discutere limiti ed errori di tali metodi e modelli Il corso ricade nell indirizzo di Analytics e ottimizzazione questo influisce sul taglio con cui la materia verrà presentata ma il corso si presta a essere seguito da studenti di indirizzi diversi 2 / 29
3 Analytics e ottimizzazione Quando occorre prendere una decisione nella quale i dati da considerare sono molti le scelte possibili sono molte i costi di una scelta errata sono alti la strategia corretta è prima modellare e calcolare, poi decidere Questo si sa dagli anni è un nome nuovo per una cosa vecchia? Solo in parte! Oggi abbiamo Big Data: enormi quantità di dati precisi, strutturati e poco costosi, che aspettano solo di essere sfruttati per estrarne informazione Cloud Computing: capacità di accesso ai dati e di elaborazione distribuite ovunque a basso costo Business Analytics: una cultura aziendale aperta all uso dei modelli (anche in Italia?) nuova teoria: online, stochastic, robust programming, etc... 3 / 29
4 L indirizzo 4 / 29
5 E per chi non è interessato all indirizzo? In molti campi applicativi i modelli decisionali fanno da guida per l azione finanza, nel definire strategie di investimento marketing, nel definire campagne pubblicitarie o strategie di pricing gestione delle risorse naturali, nel definire strategie di prelievo videogiochi, nel definire strategie di gioco opere pubbliche o private, nel definire l alternativa da realizzare Questo corso non si occupa degli aspetti tecnici di soluzione dei modelli decisionali (proprietà matematiche dei modelli e algoritmi risolutivi) si concentra sui fattori che complicano in linea di principio la possibilità stessa di costruire un modello presenta alcuni risultati di impossibilità a costruire modelli decisionali del tutto soddisfacenti aiuta chi si trovi usare modelli come aiuto in una decisione da un lato a riconoscerne l utilità dall altro a usarne i risultati con spirito critico 5 / 29
6 Problemi decisionali: impostazione Sistema è la porzione del mondo su cui si intende intervenire il sistema può assumere diverse configurazioni la configurazione assunta è determinata da un alternativa o soluzione, che è un insieme di eventi controllabili uno scenario o esito, che è un insieme di eventi incontrollabili ogni configurazione è caratterizzata da un impatto, che è la descrizione quantitativa dei suoi aspetti interessanti per la decisione delle preferenze esprimono la soddisfazione relativa fra impatti diversi Un problema decisionale richiede di scegliere un alternativa per spingere il sistema in una configurazione preferita (considerando gli scenari possibili) ci sono più alternative disponibili (libertà) ci sono preferenze fra impatti distinti (razionalità) La scelta è libera, ma guidata dalla preferenza Decisore o attore è chiunque contribuisce alla scelta dell alternativa 6 / 29
7 L approccio formale (Analytics) Per risolvere un problema decisionale con strumenti formali occorre costruirne un modello (con opportuni metodi) risolvere il modello con algoritmi (che sono metodi) interpretare la soluzione (con opportuni metodi) 7 / 29
8 Feedback Il processo decisionale non avviene tutto in una volta, ma per correzioni successive H. A. Simon, Models of bounded rationality (1982) 8 / 29
9 Fasi del processo decisionale 1 Formulazione del problema: si circoscrive il sistema, si individuano le preferenze e i decisori (Obiettivi), e gli scenari (Contesto) 2 Identificazione delle alternative: si definiscono le alternative ammissibili rispetto a decisori e scenari 3 Valutazione delle alternative e scelta: si definiscono gli impatti sui quali si eserciteranno le preferenze si valuta l impatto associato ad ogni alternativa e scenario si sceglie un alternativa 4 Implementazione della decisione: si traduce in pratica l alternativa scelta 5 Monitoraggio e verifica: si osservano le conseguenze effettive se insoddisfacenti, si aggiusta il processo e si ripete (nuovi scenari, nuovi obiettivi, nuove alternative, nuovi metodi di valutazione) In tutte queste fasi, l esperienza e i mezzi informatici sono essenziali 9 / 29
10 Perché formalizzare? Ci si può chiedere perché sia utile formalizzare un problema decisionale L approccio formale è vantaggioso perché consente di 1 prevedere in modo più sicuro e preciso l impatto della decisione usando modelli descrittivi anziché solo intuizione ed esperienza 2 accelerare la decisione usando strumenti informatici, che considerano un numero molto maggiore di alternative possibili 3 rendicontare e certificare il processo di decisione esplicitare le ipotesi fatte su alternative, scenari, preferenze e decisori e sul loro peso relativo Talvolta bisogna dimostrare che si prendono decisioni in base ai dati garantire la ripetibilità del processo con identici risultati consentire modifiche mirate del processo senza ridiscuterlo in toto L approccio formale richiede modelli, per prendere decisioni e per prevederne i risultati metodi, per costruire modelli, risolverli (algoritmi) e interpretarne i risultati 10 / 29
11 Modelli prescrittivi e modelli descrittivi I modelli decisionali sono in genere la composizione di 1 modelli prescrittivi (o normativi) usano come dati gli impatti e le preferenze danno come risultato un alternativa ottima la cui scelta è suggerita Se le cose vanno così, il meglio che si può fare è questo 2 modelli descrittivi (o predittivi) usano come dati la descrizione del sistema, gli scenari e le alternative danno come risultati gli impatti Se succede (e/o si fa succedere) questo, allora le cose andranno così I modelli descrittivi possono essere banali (es., c tot = c 1 + c 2 + c 3 ), ma anche sofisticati (es., per ricavare dati costosi o impossibili da misurare, previsioni del futuro, ecc... ) Le due categorie di modelli possono avere interazioni sottili (es., usare come dato una previsione delle scelte di altri decisori) 11 / 29
12 Business Intelligence Con Business Intelligence (BI) si intende l insieme di processi e tecnologie usate per raccogliere, gestire e rendicontare dati orientati alle decisioni L architettura di un sistema di Business Intelligence ha lo scopo di portare dati, contenuti e analisi alla persona e nel momento giusto aiutare chi ne ha il compito a prendere decisioni, cioè non solo dare una soluzione, ma spiegazioni, possibili alternative, interattività... adeguarsi alle normative sulla certificazione dei processi Comprende quindi sistemi, applicazioni e procedure per 1 Data management: acquisire e gestire i dati 2 Transformation tools and processes: estrarre, correggere, trasmettere e conservare i dati (Extract-Transform-Load) 3 Repository: conservare dati e metadati 4 Analytics: eseguire ottimizzazioni, simulazioni, stime, predizioni, inferenze, identificazioni di pattern e mining di informazioni 5 User interface: presentare e manipolare dati e analisi senza far danni 6 Procedure amministrative: gestire sicurezza, errori, auditing, privacy 12 / 29
13 Architetture di Business Intelligence Spesso si definiscono anche Decision Support Systems base di dati col relativo Sistema Informativo: fornisce i dati, ma non dà loro un significato base di modelli col relativo sistema di gestione: suggerisce decisioni, ne spiega e prevede gli impatti, ma richiede dati corretti e una scelta corretta dei modelli interfaccia utente: garantisce che il decisore governi il processo 13 / 29
14 Il decisore in un sistema di BI Il decisore guida ogni passo del sistema in base ai risultati intermedi definisce decisori e preferenze, descrivendoli come dati definisce alternative e scenari, descrivendoli come dati controlla il flusso dei dati fra i modelli, scegliendo quali dati usare e a quali modelli fornirli trasferisce dati, alternative e scenari ipotetici ai modelli descrittivi per ottenere impatti ipotetici trasferire impatti misurati e simulati ai modelli decisionali per ottenere alternative suggerite valuta se conservare i risultati dei modelli come nuovi dati usa le alternative suggerite come informazione utile, non come istruzioni da eseguire Il sistema non crea decisioni, ma informazioni per generare decisioni 14 / 29
15 Problemi decisionali complessi: esempi 1 cercare parcheggio per il cinema: sistema è la rete stradale locale con l insieme dei potenziali parcheggi alternativa è ogni possibile percorso con sosta finale scenario è la distribuzione spaziale e temporale dei parcheggi liberi configurazione è il posto e l ora di parcheggio impatto sono i tempi di guida e di camminata dopo il parcheggio decisore è il guidatore (e/o i passeggeri?) 2 regolare un termostato: sistema è la stanza alternativa è la posizione del regolatore scenario è la temperatura esterna e l esposizione al sole configurazione è la temperatura interna (e l umidità?) impatto è il senso di benessere decisori sono i soggiornanti nella stanza (tutti?) 15 / 29
16 Problemi decisionali complessi: esempi 3 acquistare un automobile: sistema è il mercato dell auto, la rete stradale, i meccanici, i benzinai, ecc... alternativa è l automobile acquistata (eventualmente, nessuna) scenario sono le disponibilità e i prezzi dei concessionari, il verificarsi di incidenti, i prezzi dei meccanici e benzinai, ecc... configurazione è l intera storia dell automobile acquistata impatto sono le caratteristiche dell automobile e della sua storia decisore è l acquirente (ed eventuali familiari) 4 giocare un turno di Risiko sistema è la mappa con la distribuzione dei territori e delle armate alternativa sono i territori e il numero di armate in attacco e in difesa scenario è il risultato dei dadi configurazione è l associazione fra armate e dadi impatto è il numero di armate distrutte in attacco e in difesa decisori sono i giocatori coinvolti 16 / 29
17 Problemi decisionali: che cosa li rende complessi? Una problema decisionale è complesso a causa di fattori che riguardano la descrizione del sistema (formalizzazione insufficiente) l alternativa e lo scenario misurabile non bastano a individuare la configurazione, e dunque l impatto si usa descrivere le parti sconosciute del sistema come eventi incerti, aggiuntivi allo scenario (modelli a scatola nera, o grigia) i decisori e le loro relazioni col sistema preferenze incomplete, insufficienti a definire un ottimo ambiente incerto: l impatto non dipende solo dall alternativa scelta decisori molteplici, potenzialmente in conflitto tra loro il sistema formalizzato complessità computazionale: è tutto chiaro e ben definito, ma trovare l alternativa ottima richiede molto tempo. Di quest ultima non ci occupiamo in questo corso 17 / 29
18 Classificazione dei problemi decisionali Sono quindi 3 i fattori principali di complessità 1 preferenze: riducibili a un semplice obiettivo oppure complesse 2 incertezza: un solo scenario o molti 3 decisori: un solo decisore o molti a cui corrispondono 2 3 = 8 famiglie di problemi decisionali possibili 18 / 29
19 Programma del corso Il corso presenta le quattro famiglie base di modelli prescrittivi 1 preferenze semplici (un obiettivo), un solo decisore, un solo scenario (Programmazione Matematica) 2 preferenze complesse, un solo decisore, un solo scenario: diversi obiettivi (Programmazione a molti obiettivi) preferenze non modellate con obiettivi (Analisi gerarchica) preferenze non transitive (Metodi Electre) 3 un solo obiettivo, scenari molteplici, un solo decisore: incertezza assoluta (Decisioni in condizioni di ignoranza o Programmazione robusta) incertezza descritta probabilisticamente (Decisioni in condizioni di rischio o Programmazione stocastica) 4 un solo obiettivo, un solo scenario, decisori molteplici: indipendenti, ognuno col proprio obiettivo (Teoria dei giochi) costretti a coordinarsi (Decisioni di gruppo) e alcune notevoli famiglie di modelli descrittivi 1 teoria delle code 2 simulazione a eventi discreti 3 modelli di trasporto e di scelta discreta 4 modelli dinamici 19 / 29
Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it
Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione
DettagliTECNICHE DI SIMULAZIONE
TECNICHE DI SIMULAZIONE INTRODUZIONE Francesca Mazzia Dipartimento di Matematica Università di Bari a.a. 2004/2005 TECNICHE DI SIMULAZIONE p. 1 Introduzione alla simulazione Una simulazione è l imitazione
DettagliSommario. Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi.
Algoritmi 1 Sommario Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi. 2 Informatica Nome Informatica=informazione+automatica. Definizione Scienza che si occupa dell
DettagliIl sapere tende oggi a caratterizzarsi non più come un insieme di contenuti ma come un insieme di metodi e di strategie per risolvere problemi.
E. Calabrese: Fondamenti di Informatica Problemi-1 Il sapere tende oggi a caratterizzarsi non più come un insieme di contenuti ma come un insieme di metodi e di strategie per risolvere problemi. L'informatica
DettagliLa progettazione centrata sull utente nei bandi di gara
Progetto PerformancePA Ambito A - Linea 1 - Una rete per la riforma della PA La progettazione centrata sull utente nei bandi di gara Autore: Maurizio Boscarol Creatore: Formez PA, Progetto Performance
DettagliLa gestione di un calcolatore. Sistemi Operativi primo modulo Introduzione. Sistema operativo (2) Sistema operativo (1)
La gestione di un calcolatore Sistemi Operativi primo modulo Introduzione Augusto Celentano Università Ca Foscari Venezia Corso di Laurea in Informatica Un calcolatore (sistema di elaborazione) è un sistema
DettagliPROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA COMPETENZA 1 IMPARARE AD IMPARARE Abilità/ Capacità Organizzare il proprio lavoro autonomamente - Rispettare le consegne - Mettere in atto strategie appropriate
DettagliData Mining a.a. 2010-2011
Data Mining a.a. 2010-2011 Docente: mario.guarracino@cnr.it tel. 081 6139519 http://www.na.icar.cnr.it/~mariog Informazioni logistiche Orario delle lezioni A partire dall 19.10.2010, Martedì h: 09.50 16.00
DettagliProtocollo di tracciamento e valutazione degli studenti dei corsi di italiano ICoNLingua A.A. 2013-2014
Progetto ICoNLingua Scienza senza Frontiere CsF- Italia Protocollo di tracciamento e valutazione degli studenti dei corsi di italiano ICoNLingua A.A. 2013-2014 1. Introduzione La valutazione sia in itinere
DettagliStefania Marrara - Esercitazioni di Tecnologie dei Sistemi Informativi. Integrazione di dati di sorgenti diverse
Politecnico di Milano View integration 1 Integrazione di dati di sorgenti diverse Al giorno d oggi d la mole di informazioni che viene gestita in molti contesti applicativi è enorme. In alcuni casi le
DettagliENTE TITOLARE: ISTITUTO VENETO PER IL LAVORO
ENTE TITOLARE: ISTITUTO VENETO PER IL LAVORO PROGETTO 2/1/1/1758/2009 Riconoscimento e certificazione delle competenze acquisite in ambiente di lavoro dagli occupati in contratto di apprendistato AzioneMacro
DettagliManagement Sanitario. Modulo di Ricerca Operativa
Management Sanitario per il corso di Laurea Magistrale SCIENZE RIABILITATIVE DELLE PROFESSIONI SANITARIE Modulo di Ricerca Operativa Prof. Laura Palagi http://www.dis.uniroma1.it/ palagi Dipartimento di
DettagliLezione 1 Introduzione
Lezione 1 Introduzione Argomenti Cosa è l Economia politica I principi fondamentali dell Economia politica Cosa studia l Economia politica Perché studiare l Economia politica 1.1 COSA È L ECONOMIA POLITICA
DettagliGESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10. Angelo Bonomi
GESTIONE DELLE TECNOLOGIE AMBIENTALI PER SCARICHI INDUSTRIALI ED EMISSIONI NOCIVE LEZIONE 10 Angelo Bonomi CONSIDERAZIONI SUL MONITORAGGIO Un monitoraggio ottimale dipende dalle considerazioni seguenti:
DettagliLaboratorio di Usabilità per attrezzature medicali
Laboratorio di Usabilità per attrezzature medicali Analisi e Miglioramento dell Usabilità di dispositivi elettromedicali tramite simulazione in laboratorio Centro di Ateneo per la Ricerca, Trasferimento
Dettagli1- Corso di IT Strategy
Descrizione dei Corsi del Master Universitario di 1 livello in IT Governance & Compliance INPDAP Certificated III Edizione A. A. 2011/12 1- Corso di IT Strategy Gli analisti di settore riportano spesso
DettagliLa riforma del servizio di distribuzione del
CReSV Via Röntgen, 1 Centro Ricerche su Sostenibilità e Valore 20136 Milano tel +39 025836.3626 La riforma del servizio di distribuzione del 2013 gas naturale In collaborazione con ASSOGAS Gli ambiti territoriali
DettagliLa decisione. Claudia Casadio Logica e Psicologia del Pensiero Laurea Triennale - Indirizzo Gruppi A.A. 2004-05. Contents First Last Prev Next
La decisione Claudia Casadio Logica e Psicologia del Pensiero Laurea Triennale - Indirizzo Gruppi A.A. 2004-05 Contents 1 Dimensioni della decisione................................... 3 2 Modalità della
DettagliLezione 10: Il problema del consumatore: Preferenze e scelta ottimale
Corso di Scienza Economica (Economia Politica) prof. G. Di Bartolomeo Lezione 10: Il problema del consumatore: Preferenze e scelta ottimale Facoltà di Scienze della Comunicazione Università di Teramo Scelta
DettagliCOME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING
Febbraio Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING COS E UN
DettagliIl database management system Access
Il database management system Access Corso di autoistruzione http://www.manualipc.it/manuali/ corso/manuali.php? idcap=00&idman=17&size=12&sid= INTRODUZIONE Il concetto di base di dati, database o archivio
DettagliPROFILO FORMATIVO Profilo professionale e percorso formativo
Agenzia del Lavoro Provincia Autonoma di Trento PROFILO FORMATIVO Profilo professionale e percorso formativo DENOMINAZIONE FIGURA PROFESSIONALE - IMPIEGATO SERVIZI MARKETING E COMUNICAZIONE - DESCRIZIONE
DettagliUn Blog chiuso come strumento di comunicazione interna in un gruppo di lavoro
Un Blog chiuso come strumento di comunicazione interna in un gruppo di lavoro Paolo Ferrario Nelle organizzazioni di servizio si tengono con frequenza incontri di lavoro, seminari di formazione, riunioni
DettagliClasse IV Matematica Scuola primaria
MATERIALI PER LA VALUTAZIONE DEI TRAGUARDI DI COMPETENZA Classe IV Matematica Scuola primaria Traguardo per lo sviluppo della competenza Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto,
DettagliSistemi di supporto alle decisioni
Sistemi di supporto alle decisioni Introduzione I sistemi di supporto alle decisioni, DSS (decision support system), sono strumenti informatici che utilizzano dati e modelli matematici a supporto del decision
DettagliTelerilevamento e GIS Prof. Ing. Giuseppe Mussumeci
Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio A.A. 2014-2015 Telerilevamento e GIS Prof. Ing. Giuseppe Mussumeci Strutture di dati: DB e DBMS DATO E INFORMAZIONE Dato: insieme
DettagliAlessandra Raffaetà. Basi di Dati
Lezione 2 S.I.T. PER LA VALUTAZIONE E GESTIONE DEL TERRITORIO Corso di Laurea Magistrale in Scienze Ambientali Alessandra Raffaetà Dipartimento di Informatica Università Ca Foscari Venezia Basi di Dati
DettagliAlgoritmi Euristici. Corso di Laurea in Informatica e Corso di Laurea in Matematica. Roberto Cordone DI - Università degli Studi di Milano
Algoritmi Euristici Corso di Laurea in Informatica e Corso di Laurea in Matematica Roberto Cordone DI - Università degli Studi di Milano Lezioni: Mercoledì 08.30-10.30 Venerdì 08.30-10.30 Ricevimento:
Dettagli11. Evoluzione del Software
11. Evoluzione del Software Andrea Polini Ingegneria del Software Corso di Laurea in Informatica (Ingegneria del Software) 11. Evoluzione del Software 1 / 21 Evoluzione del Software - generalità Cosa,
DettagliConcetto e sistema di Marketing
Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Facoltà di Economia Corso di Laurea in INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE ECONOMIA, GESTIONE E INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE Prof. Fabio Musso A.A. 2008-09
DettagliSCENARIO. Personas. 2010 ALICE Lucchin / BENITO Condemi de Felice. All rights reserved.
SCENARIO Personas SCENARIO È una delle tecniche che aiuta il designer a far emergere le esigente dell utente e il contesto d uso. Gli scenari hanno un ambientazione, attori (personas) con degli obiettivi,
DettagliAnalisi e diagramma di Pareto
Analisi e diagramma di Pareto L'analisi di Pareto è una metodologia statistica utilizzata per individuare i problemi più rilevanti nella situazione in esame e quindi le priorità di intervento. L'obiettivo
DettagliPROGETTO SOCIALE D INIZIATIVA WIN (WELLFARE DI INIZIATIVA).
PROGETTO SOCIALE D INIZIATIVA WIN (WELLFARE DI INIZIATIVA). Ing Paolo Neri 4 Settembre 2014 Associazione Vecchie e Nuove Povertà Empoli IL «PROGETTO SOCIALE D INIZIATIVA» Missione: favorire l uscita dal
DettagliPrincipi di analisi causale Lezione 2
Anno accademico 2007/08 Principi di analisi causale Lezione 2 Docente: prof. Maurizio Pisati Logica della regressione Nella sua semplicità, l espressione precedente racchiude interamente la logica della
DettagliProgettazione di una base di dati Ufficio della Motorizzazione
Corso di Gestione dell Informazione Studenti NON frequentanti A.A. 2008/2009 1 Scopo del progetto Progettazione di una base di dati Ufficio della Motorizzazione Si vuole realizzare un applicazione base
DettagliConfiguration Management
Configuration Management Obiettivi Obiettivo del Configuration Management è di fornire un modello logico dell infrastruttura informatica identificando, controllando, mantenendo e verificando le versioni
DettagliGLOSSARIO MANAGEMENT SOCIALE
GLOSSARIO MANAGEMENT UNIVERSITA MILANO BICOCCA Corso di laurea di primo livello in servizio sociale anno accademico 2007-2008 Programma del corso di Organizzazione dei servizi sociali - modulo su Progettare
DettagliModelli matematici avanzati per l azienda a.a. 2010-2011
Modelli matematici avanzati per l azienda a.a. 2010-2011 Docente: Pasquale L. De Angelis deangelis@uniparthenope.it tel. 081 5474557 http://www.economia.uniparthenope.it/siti_docenti P.L.DeAngelis Modelli
DettagliExcel. A cura di Luigi Labonia. e-mail: luigi.lab@libero.it
Excel A cura di Luigi Labonia e-mail: luigi.lab@libero.it Introduzione Un foglio elettronico è un applicazione comunemente usata per bilanci, previsioni ed altri compiti tipici del campo amministrativo
DettagliProject Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi
Project Management Modulo: Introduzione prof. ing. Guido Guizzi Definizione di Project Management Processo unico consistente in un insieme di attività coordinate con scadenze iniziali e finali, intraprese
Dettaglileaders in engineering excellence
leaders in engineering excellence engineering excellence Il mondo di oggi, in rapida trasformazione, impone alle imprese di dotarsi di impianti e macchinari più affidabili e sicuri, e di più lunga durata.
DettagliCome scrivere una proposta progettuale
PROGETTO OPERATIVO DI ASSISTENZA TECNICA ALLE REGIONI DELL OBIETTIVO CONVERGENZA Come scrivere una proposta progettuale Comune di CATANIA 17/03/2016 SIGNIFICATO E DEFINIZIONE DEI LIVELLI DELLA LOGICA
DettagliFLASHINVESTOR Manuale dell Utente
FLASHINVESTOR Manuale dell Utente Questa breve guida ha lo scopo di aiutare l utente a prendere confidenza con il prodotto in modo da sfruttarne appieno tutte le potenzialità. Abbiamo cercato di realizzare
DettagliIl catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti
Si rivolge a: Forza vendita diretta Agenti Responsabili vendite Il catalogo MARKET Responsabili commerciali Imprenditori con responsabilità diretta sulle vendite 34 di imprese private e organizzazioni
DettagliSCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione
SCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione Descrittori Classe 1 Descrittori Classe 2 Descrittori Classe 3 Descrittori Classe 4 Descrittori
DettagliLINGUAGGI, CREATIVITA, ESPRESSIONE TECNOLOGIA - INFORMATICA
LINGUAGGI, CREATIVITA, ESPRESSIONE TECNOLOGIA - INFORMATICA FINALITA EDUCATIVE La tecnica è la struttura razionale del lavoro, cioè l uso consapevole e finalizzato di mezzi, materiali e procedimenti operativi
DettagliIL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:
IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti
DettagliQUINTE. Nodi concettuali essenziali della disciplina (Saperi essenziali)
Mod. DIP/FUNZ 1 - TRIENNIO MATERIA: ECONOMIA AZIENDALE CLASSI: PRIME TERZE SECONDE QUARTE QUINTE INDIRIZZI : AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING -SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI Nodi concettuali essenziali
DettagliUn gioco con tre dadi
Un gioco con tre dadi Livello scolare: biennio Abilità interessate Costruire lo spazio degli eventi in casi semplici e determinarne la cardinalità. Valutare la probabilità in diversi contesti problematici.
DettagliLa Metodologia adottata nel Corso
La Metodologia adottata nel Corso 1 Mission Statement + Glossario + Lista Funzionalià 3 Descrizione 6 Funzionalità 2 Schema 4 Schema 5 concettuale Logico EA Relazionale Codice Transazioni In PL/SQL Schema
DettagliAttività federale di marketing
Attività federale di marketing Gestione e certificazione delle sponsorizzazioni Il Feedback Web Nel piano di sviluppo della propria attività di marketing, la FIS ha adottato il sistema Feedback Web realizzato
DettagliSegmentare ovvero capire il contesto di mercato di riferimento
Lezione n. 5 Segmentare ovvero capire il contesto di mercato di riferimento Prof.ssa Clara Bassano Corso di Principi di Marketing A.A. 2006-2007 Verso la strategia aziendale Mission + Vision = Orientamento
DettagliLa reingegnerizzazione dei processi nella Pubblica Amministrazione
La reingegnerizzazione dei processi nella Pubblica Amministrazione Dott.ssa Teresa Caltabiano Area della Ricerca Catania, 15 luglio 2011 Agenda Il contesto di riferimento Le organizzazioni I processi Il
DettagliLABORATORIO DI INFORMATICA
- PROGRAMMAZIONE DI DIPARTIMENTO - anno scolastico 2015-2016 Corso: Liceo Linguistico Quadro orario Classe I II Laboratorio di 2 2 LABORATORIO DI INFORMATICA L insegnamento dell informatica nel liceo linguistici
DettagliI casi d uso corrispondono ai compiti che l attore (che può essere una persona fisica e non) può svolgere.
UML e i Casi d USO I casi d uso specificano una sequenza di azioni che producono un risultato visibile agli attori del sistema. Essi nascono per fornire descrizioni delle capacità del sistema. I casi d
DettagliIL PROCESSO DI FABBRICAZIONE (sviluppo nuovo prodotto)
CORSO DI Gestione aziendale Facoltà di Ingegneria IL PROCESSO DI FABBRICAZIONE (sviluppo nuovo prodotto) Carlo Noè Università Carlo Cattaneo Istituto di Tecnologie e-mail: cnoe@liuc.it 1 Il processo di
DettagliAlla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi.
PROGETTO SeT Il ciclo dell informazione Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi. Scuola media Istituto comprensivo di Fagagna (Udine) Insegnanti referenti: Guerra Annalja, Gianquinto
DettagliAppendice III. Competenza e definizione della competenza
Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,
DettagliProgrammazione per la disciplina Informatica PROGRAMMAZIONE DI MATERIA: INFORMATICA SECONDO BIENNIO AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE TUROLDO ZOGNO Procedura Pianificazione, erogazione e controllo attività didattiche e formative Programmazione per la disciplina Informatica PROGRAMMAZIONE DI MATERIA: INFORMATICA
DettagliCOME AVERE SUCCESSO SUL WEB?
Registro 3 COME AVERE SUCCESSO SUL WEB? Guida pratica per muovere con successo i primi passi nel web MISURAZIONE ED OBIETTIVI INDEX 3 7 13 Strumenti di controllo e analisi Perché faccio un sito web? Definisci
Dettagli25/11/14 ORGANIZZAZIONE AZIENDALE. Tecnologie dell informazione e controllo
ORGANIZZAZIONE AZIENDALE 1 Tecnologie dell informazione e controllo 2 Evoluzione dell IT IT, processo decisionale e controllo Sistemi di supporto al processo decisionale IT e coordinamento esterno IT e
DettagliCorso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007
Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale
DettagliSCUOLA PRIMARIA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
SCUOLA PRIMARIA TECNOLOGIA classe 1^ COMPETENZE CHIAVE Competenza in campo scientifico-tecnologico Competenza digitale Imparare a imparare TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE L alunno: riconosce
DettagliStandard per la determinazione delle competenze Classe2^ - Scuola Primaria
ISTITUTO COMPRENSIVO SCUOLA INFANZIA-PRIMARIA-SECONDARIA DI I GRADO Via Leopardi 002 Certaldo (Firenze) - tel. 011223-0112 - 0131 - fax. 0131 E-mail:FIIC200@istruzione.it - sito web: www.ic-certaldo.it
DettagliUniversità di Macerata Facoltà di Economia
Materiale didattico per il corso di Internal Auditing Anno accademico 2010-2011 Università di Macerata Facoltà di Economia Obiettivo della lezione ERM - Enterprise Risk Manangement Per eventuali comunicazioni:
DettagliProgrammazione Pubblica/Mercato
Programmazione Pubblica/Mercato I modelli centrati sulla programmazione pubblica si fondano sulla assunzione della incapacità del sistema di auto regolarsi, o meglio sulla sua incapacità di autoorientarsi
DettagliOSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4
OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 Finalità: Sistematizzare concetti e definizioni. Verificare l apprendimento. Metodo: Lettura delle OSSERVAZIONI e risoluzione della scheda di verifica delle conoscenze
DettagliDEPLOY YOUR BUSINESS
DEPLOY YOUR BUSINESS COS É ARROCCO? E uno strumento online per lo sviluppo del Piano Economico-Finanziario del Business Plan. Arrocco è uno strumento online appositamente progettato per lo sviluppo di
DettagliNUMERICA RISK STP FUNZIONI FONDAMENTALI SII
NUMERICA RISK STP FUNZIONE ATTUARIALE, SOLVENCY II DIRETTIVA SOLVENCY II FUNZIONI FONDAMENTALI In conformità agli articoli 44, 46, 47 e 48 della direttiva 2009/138/CE Solvency II, le autorità nazionali
DettagliProject Cycle Management
Project Cycle Management Tre momenti centrali della fase di analisi: analisi dei problemi, analisi degli obiettivi e identificazione degli ambiti di intervento Il presente materiale didattico costituisce
DettagliCorso di Programmazione e Controllo SEDE DI FANO
Corso di Programmazione e Controllo SEDE DI FANO Docente: Selena Aureli LEZIONE 2 1 L organo amministrativo o controller L are amministrativa è l area in cui si colloca l organo o ente oggi denominato
DettagliOFFERTA FORMATIVA PER OCCUPATI
OFFERTA FORMATIVA PER OCCUPATI I corso elencati di seguito sono GRATUITI per gli aventi diritto alla dote occupati, vale a dire per i lavoratori occupati residenti o domiciliati in Lombardia con rapporto
DettagliLezione 1. Introduzione e Modellazione Concettuale
Lezione 1 Introduzione e Modellazione Concettuale 1 Tipi di Database ed Applicazioni Database Numerici e Testuali Database Multimediali Geographic Information Systems (GIS) Data Warehouses Real-time and
DettagliL insegnamento del Laboratorio di Fisica. Alcune considerazioni didattiche
L insegnamento del Laboratorio di Fisica Alcune considerazioni didattiche La Fisica nasce come scienza sperimentale, ma è spesso insegnata in modo soltanto teorico. Senza il supporto del laboratorio, si
DettagliGestione delle risorse di laboratorio GESTIONE DELL'INVENTARIO
Gestione delle risorse di laboratorio GESTIONE DELL'INVENTARIO CREARE UN INVENTARIO ACCURATO ED EFFICIENTE DELLE RISORSE DI LABORATORIO Un'efficace strategia di gestione delle risorse comincia con un accurato
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliLa quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale. Bologna 31 marzo 2015
1 La quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale Bologna 1 marzo 2015 2 L'AIM Italia (Alternative Investment Market) è il mercato di Borsa Italiana dedicato alle piccole
DettagliIl controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali
La gestione dei rischi operativi e degli altri rischi Il controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali Mario Seghelini 26 giugno 2012 - Milano
DettagliCAPITOLO CAPIT Tecnologie dell ecnologie dell info inf rmazione e controllo
CAPITOLO 8 Tecnologie dell informazione e controllo Agenda Evoluzione dell IT IT, processo decisionale e controllo Sistemi di supporto al processo decisionale Sistemi di controllo a feedback IT e coordinamento
DettagliARCHIVIAZIONE DOCUMENTALE NEiTdoc
ARCHIVIAZIONE DOCUMENTALE NEiTdoc PROCESS & DOCUMENT MANAGEMENT La documentazione può essere definita un complesso di scritture prodotte da entità pubbliche o private nell espletamento della loro attività,
DettagliPrimi esercizi per gli studenti del corso di Statistica ed Elementi di Probabilita
Primi esercizi per gli studenti del corso di Statistica ed Elementi di Probabilita NOTA 1 Gli esercizi sono presi da compiti degli scorsi appelli, oppure da testi o dispense di colleghi. A questi ultimi
DettagliSIRED Sistema informativo di raccolta ed elaborazione dati sul movimento turistico
SIRED Sistema informativo di raccolta ed elaborazione dati sul movimento turistico Il sistema della Regione Autonoma della Sardegna per la raccolta, gestione ed elaborazione di dati statistici sul turismo
DettagliIl glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC.
Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC. Avviso di mancata consegna L avviso, emesso dal sistema, per indicare l anomalia
DettagliTEMPO E RISCHIO. Il valore del denaro è funzione del tempo in cui è disponibile
Esercitazione TEMPO E RISCHIO Il valore del denaro è funzione del tempo in cui è disponibile Un capitale - spostato nel futuro si trasforma in montante (capitale iniziale più interessi), - spostato nel
DettagliFunzioni funzione dominio codominio legge argomento variabile indipendente variabile dipendente
Funzioni In matematica, una funzione f da X in Y consiste in: 1. un insieme X detto dominio di f 2. un insieme Y detto codominio di f 3. una legge che ad ogni elemento x in X associa uno ed un solo elemento
DettagliUniversità di Venezia Corso di Laurea in Informatica. Marco Fusaro KPMG S.p.A.
Università di Venezia Corso di Laurea in Informatica Laboratorio di Informatica Applicata Introduzione all IT Governance Lezione 3 Marco Fusaro KPMG S.p.A. 1 IT Governance IT Governance E il processo di
DettagliALTERNANZA SCUOLA-LAVORO SCHEDA VALUTAZIONE STUDENTE. ITE indirizzo AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING (3 ANNO)
SCHEDA DI VALUTAZIONE STUDENTE A CURA DELLA STRUTTURA OSPITANTE I.I.SUPERIORE R. MATTIOLI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO a.s. 05-06 Studente: Corso: SCHEDA VALUTAZIONE STUDENTE Alternanza Scuola-Lavoro: DAL..
DettagliSimulazione traffico urbano
Simulazione traffico urbano Si richiede di simulare il movimento del traffico in un ipotetico tratto di strada che viene percorso da delle automobili e che dei pedoni devono attraversare. La situazione
DettagliBusiness Intelligence Revorg. Roadmap. Revorg Business Intelligence. trasforma i dati operativi quotidiani in informazioni strategiche.
soluzioni di business intelligence Revorg Business Intelligence Utilizza al meglio i dati aziendali per le tue decisioni di business Business Intelligence Revorg Roadmap Definizione degli obiettivi di
DettagliProgettaz. e sviluppo Data Base
Progettaz. e sviluppo Data Base! Introduzione ai Database! Tipologie di DB (gerarchici, reticolari, relazionali, oodb) Introduzione ai database Cos è un Database Cos e un Data Base Management System (DBMS)
DettagliKnowledge Management
[ ] IL K-BLOG Cosa è il KM Il Knowledge Management (Gestione della Conoscenza) indica la creazione, la raccolta e la classificazione delle informazioni, provenienti da varie fonti, che vengono distribuite
DettagliProcessi decisionali individuali e di gruppo
Processi decisionali individuali e di gruppo Modelli decisionali In fase decisionale, il modello razionale propone al manager una sequenza razionale articolata in quattro fasi: Identificazione del problema
DettagliGUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE
GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE L applicazione elaborata da Nordest Informatica e disponibile all interno del sito è finalizzata a fornirvi un ipotesi dell impatto economico
DettagliPolitica Economica Istituzioni e Efficienza
Politica Economica Istituzioni e Efficienza 2 Introduzione al concetto di Istituzioni Le istituzioni riducono il tasso di incertezza creando delle regolarità nella vita di tutti i giorni. Sono una guida
DettagliUniversità di Parma Facoltà di Ingegneria. Polo Tecnologico Nettuno
Università di Parma Facoltà di Ingegneria Polo Tecnologico Nettuno Guida ai servizi FINALITÀ...2 COORDINATORE...3 SEGRETERIA DIDATTICA E CEDI...4 TUTORI...5 DATI UTILI...6 Finalità L obiettivo di questa
DettagliIL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO
http://www.sinedi.com ARTICOLO 27 OTTOBRE 2008 IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO PRODUZIONE DI VALORE E RISCHIO D IMPRESA Nel corso del tempo, ogni azienda deve gestire un adeguato portafoglio di strumenti
DettagliLezione 8. La macchina universale
Lezione 8 Algoritmi La macchina universale Un elaboratore o computer è una macchina digitale, elettronica, automatica capace di effettuare trasformazioni o elaborazioni su i dati digitale= l informazione
DettagliNOTE DI PRESENTAZIONE DELLA MALAVOLTA CONSULTING S.a.s.
NOTE DI PRESENTAZIONE DELLA MALAVOLTA CONSULTING S.a.s. Malavolta Consulting S.A.S. del Dott. Roberto Malavolta & C. 63016 Campofilone (AP) Via Borgo San Patrizio, 112 tel 0734 937058 - fax 0734 935084
DettagliInformazioni sulla FSMA. (Legge per la modernizzazione della sicurezza alimentare) Proposta di legge sull accreditamento di auditor terzi
Informazioni sulla FSMA (Legge per la modernizzazione della sicurezza alimentare) Proposta di legge sull accreditamento di auditor terzi Riepilogo/sommario Il 26 luglio 2013 la FDA ha pubblicato una proposta
Dettagli