Progetto INTERCULTURE. Alcune riflessioni al termine della fase 1 Milano, 6 giugno 2008
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- Vittorio Bianchini
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1 Progetto INTERCULTURE Alcune riflessioni al termine della fase 1 Milano, 6 giugno 2008
2 La strategia della Fondazione PdA 1 Promuovere i processi educativi per la crescita delle persone nella comunità Linea d azione Educazione interculturale e pari opportunità nell apprendimento Progetto INTERCULTURE Promuovere e migliorare l integrazione scolastica degli alunni con cittadinanza non italiana, individuando, sperimentando e valutando le buone pratiche nel mondo della scuola, in particolare quelle che promuovono il lavoro in rete tra istituzioni, scuole e organizzazioni del privato sociale del territorio. Milano, 6 giugno 2008 MP Chiappiniello 2
3 Le fasi e i tempi Monitoraggio e valutazione Fase 1 PROGETTAZIONE PARTECIPATA Fase 2 SPERIMENTAZIONE Co-progettazione di percorsi di accoglienza e integrazione in 30 scuole pilota delle province di BS, MN, MI aprile07-aprile08 Sperimentazione e valutazione dei 30 percorsi progettati nella fase precedente maggio08-settembre09 Fase 3 DIFFUSIONE Diffusione su scala più ampia dei percorsi di accoglienza e integrazione sperimentati con esiti positivi a partire da ottobre 2009 Milano, 6 giugno 2008 MP Chiappiniello 3
4 Le condizioni di partenza I progetti delle scuole si inseriscono nella fase sperimentale del progetto Interculture e sono l esito di un percorso di progettazione partecipata tra scuole e operatori specializzati nell ambito delle tematiche educative interculturali (ISMU) e della facilitazione del metodo (IRS). Gli istituti coinvolti rientrano in ordini scolastici diversi: scuola primaria, secondaria di primo grado, secondaria di secondo grado. Delle 30 scuole che partecipano al progetto 20 appartengono al primo ciclo e 10 al secondo ciclo. Il contesto socio-economico delle tre province selezionate (BS, MN, MI) per la sperimentazione è molto variegato, così come risulta eterogenea la situazione di partenza delle 30 scuole-pilota. Le scuole hanno co-finanziato gli interventi in misura pari alle risorse economiche di cui potevano disporre. Milano, 6 giugno 2008 MP Chiappiniello 4
5 Cosa ci aspettavamo dalle scuole? L ideazione e la sperimentazione di progetti che realizzassero miglioramenti delle procedure e delle strategie finalizzate all integrazione degli alunni stranieri. Il miglioramento atteso avrebbe dovuto riguardare sia i percorsi di accoglienza sia il metodo di progettazione attraverso: la sistematizzazione delle esperienze esistenti l individuazione di nuove strategie e strumenti che possano favorire l integrazione Milano, 6 giugno 2008 MP Chiappiniello 5
6 Cosa è emerso dalla co-progettazione? La complessità organizzativa e relazionale del sistema scolastico (per es. la gestione dell autonomia scolastica, il nuovo ruolo dei dirigenti, etc.) La necessità per la scuola di governare il fenomeno oltre l emergenza, ridefinendo continuamente i propri compiti educativi, ricercando strategie didattiche nuove e costruendo competenze per la gestione delle differenze Nelle scuole ci sono iniziative interessanti nel campo dell educazione interculturale, ma le risorse umane ed economiche spesso sono poco adeguate alla portata del fenomeno. La maggior parte delle scuole guarda al finanziamento di FC come alla possibilità di sistematizzare strumenti e azioni già parzialmente sperimentate. Milano, 6 giugno 2008 MP Chiappiniello 6
7 Cosa è emerso dalla co-progettazione? La poca esperienza rispetto alla progettazione partecipata e al lavoro in gruppo come spazio riflessivo guidato da esperti La conflittualità interna ad alcuni gruppi, che comunque è stata quasi sempre rielaborata e utilizzata come opportunità per la progettazione e la messa in discussione delle proprie idee In generale le scuole hanno recepito il percorso di co-progettazione come opportunità per il proprio apprendimento organizzativo e la costruzione di una modalità progettuale nuova Milano, 6 giugno 2008 MP Chiappiniello 7
8 Elementi trasversali ai 30 progetti Le scuole si sono confrontate con i documenti forniti, anche se non sempre hanno modificato il loro linguaggio per aderire al documento di indirizzo fornito dal Comitato scientifico e alle linee guida per l educazione interculturale pubblicate dal MPI Le scuole hanno dato grande importanza all analisi di contesto, ma poi non sempre hanno saputo utilizzarla per delineare adeguatamente obiettivi e azioni e stabilire delle priorità di intervento Le attività interculturali nella scuola spesso sono affidate all iniziativa di pochi insegnanti. La condivisione del progetto all interno della scuola appare un elemento imprescindibile su cui puntare per l effettiva realizzazione degli interventi I dirigenti in generale hanno partecipato al percorso e hanno sostenuto la progettazione dei docenti Milano, 6 giugno 2008 MP Chiappiniello 8
9 Elementi trasversali ai 30 progetti Le aree di intervento in cui si è concentrata maggiormente la progettazione delle scuole riguardano: - le pratiche di accoglienza e inserimento a scuola - l italiano come lingua seconda (L2) - la revisione dei curricoli in prospettiva interculturale - la formazione dei docenti e del personale non docente - le relazioni con le famiglie straniere - le relazioni a scuola e nel tempo extra-scolastico. L attivazione dei territori per promuovere interventi integrati tra scuole ed enti locali e del privato sociale ha fatto emergere diverse realtà: - scuole centrate su se stesse e poco aperte alla progettazione e alla condivisione delle competenze; - scuole che collaborano in maniera costruttiva e propositiva con il territorio; - scuole che subiscono la progettualità del territorio, rischiando di perdere la regia educativa del processo didattico. Milano, 6 giugno 2008 MP Chiappiniello 9
10 Fase 2 La sperimentazione Brescia (8) Milano (14) Mantova (7) DD IV circolo DD XI circolo DD Manerbio IC Bagnolo Mella IC Rudiano IS Lunardi IS Capirola ITC Abba-Ballini (rete) 29 progetti-pilota nelle tre province per DD Battisti DD Radice DD Russo Pimentel DD III circolo Monza (rete) IC Moro, Corbetta IC Buscaglia,Cinisello Balsamo IC Casa del Sole Rinaldi IC Giusti D Assisi IC Thouar-Gonzaga Scuola media Maffucci-Pavoni IS Magistrale Agnesi ISP Cavalieri IS Torno IS Cremona DD San Benedetto Po IC Castiglione 1 IC Curtatone Scuola media Bertazzolo IS Greggiati IS Manzoni ITC Pitentino Milano, 6 giugno 2008 MP Chiappiniello 10
11 I prossimi passi La presentazione dei progetti con l avvio dell a.s (conferenza stampa, evento) La realizzazione dei progetti finanziati La supervisione nello svolgimento dei progetti Il supporto alla creazione di una rete tra le scuole impegnate nel progetto Interculture (comunità di pratica) - sito di progetto; - riflessioni con il Comitato scientifico su tematiche trasversali La sistematica documentazione delle attività dei progetti e la riflessione periodica sull attuazione dell intervento La rendicontazione dei contributi deliberati per la realizzazione dei progetti. Milano, 6 giugno 2008 MP Chiappiniello 11
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