REGOLAMENTO DEI CORSI DI MASTER, DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO
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- Rossana Magnani
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1 REGOLAMENTO DEI CORSI DI MASTER, DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO DISPOSIZIONI GENERALI Art.1 (Tipologie di corsi) 1. I corsi e le attività formative previste dal D.M. 270/2004 all art. 3, comma 9 hanno la funzione d'integrare l'offerta didattica delle Facoltà; i corsi sono: a) i Corsi di Master (indicati anche come Master), di primo e di secondo livello; b) i Corsi di Perfezionamento; c) i Corsi di Aggiornamento. 2. I Corsi di Master hanno la durata di almeno un anno accademico e fanno conseguire un diploma, con il riconoscimento di almeno sessanta crediti formativi. 3. I Corsi di Perfezionamento hanno una durata inferiore, rapportata a specifiche esigenze formative, e fanno conseguire un attestato finale, con il riconoscimento di un numero di crediti inferiore a sessanta. 4. I Corsi di Aggiornamento attengono alla formazione permanente o ricorrente e, di norma, si concludono con il rilascio di un attestato di frequenza. Sezione I MASTER Art. 2 (Tipologie di Master) 1. I Master possono essere: a) di primo livello, quando presuppongono il possesso della laurea; di secondo livello, quando presuppongono il possesso della laurea magistrale o equivalente dei precedenti ordinamenti; b) in presenza, quando le lezioni sono impartite frontalmente; a distanza, se le lezioni sono impartite per via telematica; misti, se le due tecniche sono usate congiuntamente; c) di Facoltà, se l'iniziativa per l'istituzione del Master è assunta da una sola struttura didattica; consorziati, se l'iniziativa è comune a più Facoltà o a più Atenei; d) istituzionali, quando l'offerta didattica è programmata da una o più Facoltà ed è prospetticamente destinata a essere reiterata d'anno in anno; e) in convenzione, quando concordati con enti esterni, i Master convenzionati possono essere programmati per un solo ciclo o per un numero predeterminato di cicli e la convenzione non può escludere la partecipazione ad essi, salvo eccezioni motivate, di candidati diversi da quelli individuati nella convenzione. Art. 3 (Obbiettivi formativi) 1. I Master hanno lo scopo di fornire qualificate conoscenze e competenze nei settori disciplinari e/o professionali oggetto del progetto formativo e in principio prevedono, tra le attività formative, attività di stage. 1
2 2. Per i Master di primo livello le Facoltà possono stabilire il numero e l'imputazione dei crediti formativi riconoscibili al fine di conseguire la laurea magistrale. Art. 4 (Regolamento didattico organizzativo) 1. Ogni Master ha un proprio regolamento. I proponenti, sulla base delle scelte in concreto operate, dovranno predisporre il regolamento secondo quanto stabilito dai successivi artt. 15 e Eventuali modifiche apportate dai proponenti agli schemi allegati al presente Regolamento dovranno essere evidenziate e saranno valutate dai competenti organi dell'ateneo. Art. 5 (Organi del Master) 1. Gli organi del Master sono il Direttore e il Consiglio. Il regolamento didattico organizzativo può prevedere l'istituzione di un Comitato scientifico e di un Collegio dei docenti. 2. Nei Master consorziati o convenzionati l atto istitutivo stabilisce il numero e la composizione degli organi, nonché il procedimento per la designazione dei loro componenti. 3. La nomina del Direttore viene formalizzata con decreto del Rettore. Art. 6 (Il Direttore) 1. Il Direttore del Master è designato, anno per anno, dai Consigli di Facoltà ed è nominato con decreto del Rettore. 2. Il Direttore convoca gli organi del Master e li presiede; provvede alla regolarità dell'attività didattica, avvalendosi, se del caso, di un'apposita segreteria; di norma presiede la commissione per la valutazione della prova finale. 3. Il Direttore provvede, altresì, alla gestione ordinaria, per la quale può avvalersi del supporto di un Dipartimento; predispone, sulla base delle direttive del Consiglio, il bilancio preventivo e redige il rendiconto con una relazione sull'attività svolta che trasmette agli organi competenti. 4. Il Direttore può nominare uno o più delegati. Art. 7 (Il Consiglio) 1. Il Consiglio del Master è composto incluso il Direttore da cinque, sette o nove membri designati, anno per anno, dai Consigli di Facoltà proponenti. 2. Nei Master istituzionali almeno la metà dei componenti del Consiglio deve appartenere all Ateneo, e almeno un terzo alle Facoltà proponenti; nei Master consorziati o convenzionati la convenzione stabilisce la composizione dell'organo. La presenza nel Consiglio dei docenti dell Ateneo non può essere minoritaria rispetto alle altre componenti previste. 3. Il Consiglio predispone i programmi didattici; individua i docenti e stabilisce nel rispetto delle direttive emanate dai competenti organi dell'ateneo le remunerazioni per le attività didattiche e amministrative; ammette gli studenti al corso; individua le tipologie delle eventuali prove intermedie e della prova finale; nomina le commissioni per la selezione iniziale e per le valutazioni delle prove intermedie e finali; approva il bilancio preventivo e il rendiconto presentati dal Direttore. 4. Il Consiglio si può riunire per via telematica e può approvare, anche via fax (o con altri strumenti di comunicazione elettronica), le proposte del Direttore, purché formulate per iscritto. Art. 8 (Comitato scientifico e Collegio dei docenti) 1. I componenti del Comitato scientifico, quando ai sensi dell art. 5 questo sia previsto, sono designati dai Consigli di Facoltà proponenti, salvo diversa disposizione delle convenzioni istitutive dei Master consorziati o convenzionati. Il comitato scientifico dà pareri al Direttore e al Consiglio del Master sugli orientamenti della didattica. 2
3 2. Il Collegio dei docenti, quando ai sensi dell art. 5 questo sia previsto, è composto da tutti i docenti impegnati negli insegnamenti del Master. Almeno la metà dei docenti deve appartenere alle Facoltà proponenti; eventuali eccezioni dovranno essere approvate dai Consigli di Facoltà proponenti con adeguata motivazione. Il Collegio dei docenti dà pareri al Direttore e al Consiglio del Master sull'organizzazione dei corsi e sulle prove alle quali sottoporre gli studenti. 3. Il Comitato scientifico e il Collegio dei docenti sono convocati dal Direttore, sentito il Consiglio del Master. Art. 9 (Impegno didattico) 1. Nei Master l attività didattica si articola in almeno sessanta crediti formativi, che implicano per ogni anno di corso non meno di trecento ore di lezioni e non meno di otto mesi d'impegno complessivo per lo studente. Possono essere previsti stage che attribuiscono crediti computabili ai fini dell'ottenimento del titolo. 2. Il Consiglio del Master può sulla base dei criteri elaborati dalle Facoltà proponenti riconoscere crediti formativi agli studenti che abbiano frequentato Corsi di Perfezionamento o di Aggiornamento, o che abbiano maturato specifiche esperienze professionali nelle materie che costituiscono l'oggetto dei corsi. In nessun caso le esperienze professionali possono essere valutate per più di un terzo dei crediti complessivi del Master. 3. L obbligo della frequenza è elemento caratterizzante dei Master in presenza. 4. Per essere ammesso alla prova finale lo studente deve avere frequentato almeno due terzi delle lezioni. Se sussiste un legittimo impedimento a frequentare una parte del corso in un determinato anno accademico, le lezioni che mancano possono essere recuperate, al fine di conseguire il titolo, nell'anno successivo, ove il Master sia attivato, senza aggravi di tasse per la didattica. Art. 10 (Inizio e durata dei corsi) 1. Nei Master istituzionali il procedimento d'iscrizione deve concludersi entro il 15 gennaio. I corsi devono iniziare, al più tardi, entro il 15 febbraio. Le prove finali per il rilascio del titolo devono concludersi entro il 15 dicembre, fermo restando che il Consiglio del Master può prevedere ulteriori sessioni per gli studenti in ritardo entro il marzo dell anno successivo. 2. I Master convenzionati devono adeguarsi, nella misura del possibile, alle predette scadenze. 3. È possibile richiedere di prorogare i termini di iscrizione una sola volta, previa approvazione della struttura didattica competente. Art. 11 (L'accesso ai corsi) 1. Il regolamento del Master determina il tipo di laurea che consente l'accesso al corso. Il procedimento d iscrizione per gli studenti con titolo estero è regolato dalle norme vigenti. 2. Se il Master si svolge in presenza, il regolamento determina il numero massimo d'iscritti e il metodo per effettuare la selezione, qualora il predetto numero sia stato superato. Art. 12 (Prove intermedie e finali) 1. Il Consiglio del Master stabilisce il numero e la tipologia delle eventuali prove intermedie e della prova finale. Dette prove possono avere anche carattere pratico o applicativo, purché mettano la commissione esaminatrice in grado di valutare la preparazione del candidato. 2. A richiesta, l'ateneo rilascia, oltre al Diploma, attestati di frequenza. Art. 13 (Articolazione dei corsi) 1. Nell'ambito del Master possono essere individuati moduli didattici, per i quali viene rilasciato un attestato di frequenza. 3
4 2. I predetti moduli, anche con eventuali integrazioni, possono essere configurati come autonomi corsi di Perfezionamento o di Aggiornamento. 3. La tassa d'iscrizione al modulo didattico tiene conto dell'entità dell'attività formativa che viene dispensata. Art. 14 (Valutazione dell'attività didattica da parte degli studenti) 1. L'attività didattica è sottoposta a valutazione da parte degli studenti, i quali, prima della prova finale, sono chiamati a riempire appositi moduli predisposti dall'ateneo. 2. Il Direttore del Master può chiedere agli studenti di formulare ulteriori valutazioni e proposte. 3. Una scheda riassuntiva delle valutazioni degli studenti, predisposta dai competenti organi dell'ateneo, viene inviata alle Facoltà proponenti, che ne prendono atto. Art. 15 (Procedura per l istituzione) 1. I promotori di un Master di nuova istituzione devono presentare al Consiglio di Facoltà un progetto preliminare ove sono indicate: la tipologia del Master e i suoi obiettivi formativi; la struttura organizzativa; le risorse finanziarie disponibili o attese; il piano delle spese, con l'indicazione delle eventuali economie per portare il bilancio in pareggio. 2. Il Consiglio di Facoltà designa il Direttore e i membri del Consiglio del Master per la redazione del progetto definitivo; il progetto deve essere redatto secondo lo schema allegato (All. 1CM). 3. Il progetto definitivo, dopo l approvazione del Consiglio di Facoltà, è trasmesso all Area Studenti Ufficio Esami di Stato e Corsi Post Lauream, entro la data fissata annualmente dal Senato Accademico per l'approvazione finale. Art. 16 (Procedura per il rinnovo) 1. La proposta di rinnovo è presentata al Consiglio di Facoltà dal Direttore o da uno dei membri del Consiglio del Master. La domanda deve contenere tutte le informazioni previste nel primo comma dell'articolo precedente e deve essere redatta secondo lo schema allegato (All. 1CM). 2. La proposta va accompagnata con i seguenti documenti: a) per l'attività svolta nell'anno precedente: il bilancio preventivo, una scheda descrittiva del contenuto dei corsi, l'elenco dei docenti con il numero di lezioni impartite da ciascuno e una scheda con il numero degli studenti ammessi; b) per l attività svolta nell anno ancora precedente: il rendiconto, la scheda riassuntiva delle valutazioni degli studenti e il numero degli studenti che hanno superato la prova finale. La documentazione predetta deve essere redatta secondo lo schema allegato (All. 2CM). 3. La proposta di rinnovo, dopo l approvazione del Consiglio di Facoltà, è trasmessa all Area Studenti Ufficio Esami di Stato e Corsi Post Lauream, entro la data fissata annualmente dal Senato Accademico per l'approvazione finale. 4. Dopo l approvazione da parte degli organi di Ateneo, qualsiasi modifica o integrazione che si intenda apportare al regolamento deve essere deliberata dalla struttura didattica competente e sottoposta nuovamente all esame degli organi di Ateneo. Art. 17 (Condizioni per l attivazione) 1. Il bando per l'iscrizione degli studenti deve specificare il numero minimo d'iscritti in principio non inferiore a dieci che rende possibile l'attivazione del Master e un massimo che deve essere sempre compatibile con una tipologia di corso di alta qualità, interattivo, a carattere anche seminariale. 2. Qualora il numero minimo d iscritti prefissato non venga raggiunto e le risorse non siano comunque in grado di coprire le spese necessarie per la didattica e per la gestione, su indicazione del Direttore del Master il corso viene immediatamente disattivato con provvedimento del Rettore. 4
5 3. Qualora il numero minimo d iscritti prefissato non venga raggiunto ma si sia registrato un numero d iscritti pari almeno alla metà di tale minimo e le risorse disponibili siano in grado di coprire le spese necessarie per la Didattica e per la gestione, su proposta del Direttore del Master il Consiglio di Facoltà può deliberare l attivazione del corso medesimo. Tale delibera è quindi trasmessa ai competenti uffici dell amministrazione. Sezione II CORSI DI PERFEZIONAMENTO Art. 18 (Tipologie di Corsi di Perfezionamento) 1. I Corsi di Perfezionamento possono essere: a) in presenza, quando le lezioni sono impartite frontalmente; a distanza, se le lezioni sono impartite per via telematica; misti, se le due tecniche sono usate congiuntamente; b) di Facoltà, se l'iniziativa per l'istituzione del Corso è assunta da una sola struttura didattica; consorziati, se l'iniziativa è comune a più Facoltà o a più Atenei; c) istituzionali, quando l'offerta didattica è programmata da una o più Facoltà ed è prospetticamente destinata a essere reiterata d'anno in anno; d) in convenzione, quando concordati con enti esterni; i Corsi convenzionati possono essere programmati per un solo ciclo o per un numero predeterminato di cicli e la convenzione non può escludere la partecipazione ad essi, salvo eccezioni motivate, di candidati diversi da quelli individuati nella convenzione. Art. 19 (Obiettivi formativi) 1. I Corsi di Perfezionamento hanno lo scopo di completare la formazione universitaria almeno di 1 livello in relazione a specifiche esigenze specialistiche e con la finalità di arricchire le competenze professionali dei laureati. Art. 20 (Regolamento didattico organizzativo) 1. Ogni Corso di Perfezionamento ha un proprio regolamento. I proponenti, sulla base delle scelte in concreto operate, dovranno predisporre il regolamento secondo quanto stabilito dai successivi artt. 28 e Eventuali modifiche apportate dai proponenti agli schemi allegati al presente Regolamento dovranno essere evidenziate e saranno valutate dai competenti organi dell Ateneo. Art. 21 (Organi del Corso di Perfezionamento) 1. Gli organi del Corso di Perfezionamento sono il Direttore e il Consiglio. 2. Nei Corsi consorziati o convenzionati l atto istitutivo stabilisce la composizione del Consiglio. 3. La nomina del Direttore viene formalizzata con decreto del Rettore. Art. 22 (Il Direttore) 1. Il Direttore del Corso di Perfezionamento è designato, anno per anno, dai Consigli di Facoltà proponenti ed è nominato con decreto del Rettore. 2. Il Direttore convoca il Consiglio e lo presiede; provvede alla regolarità dell'attività, provvede alla gestione ordinaria, per la quale può avvalersi del supporto di un Dipartimento, redige la relazione sull'attività svolta, da trasmettere agli organi competenti. 5
6 Art. 23 (Il Consiglio) 1. Il Consiglio del Corso di Perfezionamento è composto incluso il Direttore da cinque, sette o nove membri designati, anno per anno, dai Consigli di Facoltà proponenti. 2. Nei Corsi istituzionali almeno la metà dei componenti del Consiglio deve appartenere all Ateneo, e almeno un terzo alle Facoltà proponenti; nei Corsi consorziati o convenzionati la convenzione stabilisce la composizione dell'organo. La presenza nel Consiglio dei docenti dell Ateneo non può essere minoritaria rispetto alle altre componenti previste. 3. Il Consiglio predispone i programmi didattici; individua i docenti e stabilisce nel rispetto delle direttive emanate dai competenti organi dell'ateneo le remunerazioni per le attività didattiche e amministrative; ammette gli studenti al corso; individua le tipologie delle eventuali prove intermedie e della prova finale; nomina le commissioni per la selezione iniziale e per le valutazioni delle prove intermedie e finali; approva la relazione sulle attività svolte predisposta dal Direttore. 4. Il Consiglio si può riunire per via telematica e può approvare, anche via fax (o con altri strumenti di comunicazione elettronica), le proposte del Direttore, purché formulate per iscritto. Art. 24 (Inizio e durata dei corsi) 1. Nei Corsi perfezionamento istituzionali il procedimento d'iscrizione deve concludersi entro il 15 gennaio. I corsi devono iniziare, al più tardi, entro il 15 febbraio. Le prove finali per il rilascio del titolo devono concludersi entro il 15 dicembre, fermo restando che il Consiglio del Corso di Perfezionamento può prevedere ulteriori sessioni per gli studenti in ritardo entro il marzo dell anno successivo. 2 I Corsi perfezionamento convenzionati devono adeguarsi, nella misura del possibile, alle predette scadenze. 3. È possibile richiedere di prorogare i termini di iscrizione una sola volta, previa approvazione della struttura didattica competente. Art. 25 (L'accesso ai corsi) 1. Il regolamento del Corso determina il titolo di studio universitario almeno di 1 livello che consente l accesso al Corso. Il procedimento d'iscrizione per gli studenti con titolo estero è regolato dalle norme vigenti. 2. Se il Corso si svolge in presenza, il regolamento determina il numero massimo d'iscritti e il metodo per effettuare la selezione, qualora il predetto numero sia stato superato. Art. 26 (Prove intermedie e finali) 1. Il Consiglio del Corso stabilisce il numero e la tipologia delle eventuali prove intermedie e della prova finale. Dette prove possono avere anche carattere pratico o applicativo, purché mettano la commissione esaminatrice in grado di valutare la preparazione del candidato. 2. Per essere ammesso alla prova finale lo studente deve avere frequentato almeno due terzi delle attività formative. Se sussiste un legittimo impedimento a frequentare una parte del Corso in un determinato anno accademico, le lezioni che mancano possono essere recuperate, al fine di conseguire il titolo, nell'anno successivo, ove il Corso sia attivato, senza aggravi di tasse per la didattica. Art. 27 (Valutazione dell'attività didattica da parte degli studenti) 1. L'attività didattica è sottoposta a valutazione da parte degli studenti, i quali, prima della prova finale, sono chiamati a riempire appositi moduli predisposti dal Consiglio di Corso. 6
7 2. Una scheda riassuntiva delle valutazioni degli studenti viene inviata alle Facoltà proponenti, che ne prendono atto. Art. 28 (Procedura per l istituzione) 1. I promotori di un Corso di Perfezionamento di nuova istituzione devono presentare al Consiglio di Facoltà un progetto preliminare ove sono indicati: la tipologia del Corso e i suoi obiettivi formativi; la struttura organizzativa; le risorse finanziarie disponibili o attese; il piano delle spese, con l'indicazione delle eventuali economie per portare il bilancio in pareggio. 2. Il Consiglio di Facoltà designa il Direttore e i membri del Consiglio del Corso per la redazione del progetto definitivo; il progetto deve essere redatto secondo lo schema allegato (All. 1CP). 3. Il progetto definitivo, dopo l approvazione del Consiglio di Facoltà, è trasmesso all Area Studenti Ufficio Esami di Stato e Corsi Post Lauream, entro la data fissata annualmente dal Senato Accademico per l'approvazione finale. Art. 29 (Procedura per il rinnovo) 1. La proposta di rinnovo è presentata al Consiglio di Facoltà dal Direttore o da uno dei membri del Consiglio del Corso. La domanda deve contenere tutte le informazioni previste nel primo comma dell'articolo precedente e deve essere redatta secondo lo schema allegato (All. 1CP). 2. La proposta va accompagnata con i seguenti documenti: a) per l'attività svolta nell'anno precedente: il bilancio preventivo, una scheda descrittiva del contenuto dei corsi, l'elenco dei docenti con il numero di lezioni impartite da ciascuno e una scheda con il numero degli studenti ammessi; b) per l attività svolta nell anno ancora precedente: il rendiconto, la scheda riassuntiva delle valutazioni degli studenti e il numero degli studenti che hanno superato la prova finale. La documentazione predetta deve essere redatta secondo lo schema allegato (All. 2CP). 3. La proposta di rinnovo, dopo l approvazione del Consiglio di Facoltà, è trasmessa all Area Studenti Ufficio Esami di Stato e Corsi Post Lauream, entro la data fissata annualmente dal Senato Accademico per l'approvazione finale. 4. Dopo l approvazione da parte degli organi di Ateneo, qualsiasi modifica o integrazione che si intenda apportare al regolamento deve essere deliberata dalla struttura didattica competente e sottoposta nuovamente all esame degli organi di Ateneo. Art. 30 (Condizioni per l attivazione) 1. Il bando per l'iscrizione degli studenti deve specificare il numero minimo d'iscritti che rende possibile l'attivazione del Corso. 2. Qualora il numero minimo di iscritti prefissato non venga raggiunto e le risorse non siano comunque in grado di coprire le spese necessarie per la didattica e per la gestione, su indicazione del Direttore il corso viene immediatamente disattivato con provvedimento del Rettore. 3. Qualora il numero minimo d iscritti prefissato non venga raggiunto ma si sia registrato un numero d iscritti pari almeno alla metà di tale minimo e le risorse disponibili siano in grado di coprire le spese necessarie per la Didattica e per la gestione, su proposta del Direttore del Corso il Consiglio di Facoltà può deliberare l attivazione del corso medesimo. Tale delibera è quindi trasmessa ai competenti uffici dell amministrazione. 7
8 Sezione III CORSI DI AGGIORNAMENTO Art. 31 (Tipologie di Corsi di Aggiornamento) 1. I Corsi di Aggiornamento possono essere istituiti da una o più Facoltà e da Centri di Servizio dell Ateneo, in relazione ad una esigenza di formazione permanente e ricorrente avanzata da Enti pubblici o privati. 2. In funzione delle esigenze espresse dall Ente richiedente, i Corsi di Aggiornamento possono essere programmati per un solo ciclo o per un numero predeterminato di cicli. 3. Gli Enti richiedenti possono collaborare all attivazione del Corso, secondo rapporti di collaborazione regolati da apposite convenzioni. 4. I Corsi possono essere in presenza, quando le lezioni sono impartite frontalmente; a distanza, se le lezioni sono impartite per via telematica; misti, se le due tecniche sono usate congiuntamente. Art. 32 (Regolamento didattico organizzativo) 1. Ogni Corso di Aggiornamento ha un proprio regolamento. I proponenti, sulla base delle scelte in concreto operate, dovranno predisporre il regolamento secondo quanto stabilito dai successivi artt. 36 e Eventuali modifiche apportate dai proponenti agli schemi allegati al presente Regolamento dovranno essere evidenziate e saranno valutate dai competenti organi dell Ateneo. 3. Nel regolamento devono essere definiti gli obiettivi formativi in relazione alle esigenze di formazione permanente e ricorrente cui è finalizzato il Corso. 4. Nel regolamento devono essere definite le condizioni che consentono l'accesso al Corso. Art. 33 (Organi del Corso di Aggiornamento) 1. Gli organi del Corso di Aggiornamento sono il Direttore e il Consiglio. 2. Nei Corsi convenzionati l atto istitutivo stabilisce la composizione del Consiglio. 3. La nomina del Direttore viene formalizzata con decreto del Rettore. Art. 34 (Il Direttore) 1. Il Direttore del Corso di Aggiornamento è designato, anno per anno, dai Consigli delle Strutture proponenti. 2. Il Direttore convoca il Consiglio e lo presiede; provvede alla regolarità dell'attività, provvede alla gestione ordinaria, per la quale può avvalersi del supporto di un Dipartimento, redige la relazione sull'attività svolta da trasmette agli organi competenti. Art. 35 (Il Consiglio) 1. Il Consiglio del Corso di Aggiornamento è composto incluso il Direttore da cinque, sette o nove membri designati, anno per anno, dai Consigli delle Strutture proponenti. 2. Il Consiglio predispone i programmi didattici; individua i docenti e stabilisce nel rispetto delle direttive emanate dai competenti organi dell'ateneo le remunerazioni per le attività didattiche e amministrative; ammette gli studenti al corso; individua le tipologie delle eventuali prove di verifica dell apprendimento e nomina le eventuali commissioni per lo svolgimento di tali verifiche; approva la relazione sulle attività svolte predisposta dal Direttore. 3. Il Consiglio si può riunire per via telematica e può approvare, anche via fax (o con altri strumenti di comunicazione elettronica), le proposte del Direttore, purché formulate per iscritto. 8
9 Art. 36 (Procedura per l istituzione) 1. I promotori di un Corso di Aggiornamento di nuova istituzione devono presentare al Consiglio della Struttura proponente un progetto preliminare ove sono indicate: la tipologia del Corso e i suoi obiettivi formativi; la struttura organizzativa; le risorse finanziarie disponibili o attese; il piano delle spese, con l'indicazione delle eventuali economie per portare il bilancio in pareggio. 2. Il Consiglio della Struttura designa il Direttore e i membri del Consiglio del Corso per la redazione del progetto definitivo; il progetto deve essere redatto secondo lo schema allegato (All. 1CA). 3. Il progetto definitivo, dopo l approvazione del Consiglio della Struttura proponente, è trasmesso all Area Studenti Ufficio Esami di Stato e Corsi Post Lauream, entro la data fissata annualmente dal Senato Accademico per l'approvazione finale. Art. 37 (Procedura per il rinnovo) 1. La proposta di rinnovo è presentata al Consiglio della Struttura proponente dal Direttore o da uno dei membri del Consiglio del Corso. La domanda deve contenere tutte le informazioni previste nel primo comma dell'articolo precedente e deve essere redatta secondo lo schema allegato (All. 1CA). 2. La proposta va accompagnata con i seguenti documenti: a) per l'attività svolta nell'anno precedente: il bilancio preventivo, una scheda descrittiva del contenuto dei corsi, l'elenco dei docenti con il numero di lezioni impartite da ciascuno e una scheda con il numero degli studenti ammessi; b) per l attività svolta nell anno ancora precedente: il rendiconto, la scheda riassuntiva delle valutazioni degli studenti e il numero degli studenti che hanno concluso con esito positivo il Corso. La documentazione predetta deve essere redatta secondo lo schema allegato (All. 2CA). 3. La proposta di rinnovo, dopo l approvazione del Consiglio della Struttura proponente, è trasmessa all Area Studenti Ufficio Esami di Stato e Corsi Post Lauream, entro la data fissata annualmente dal Senato Accademico per l'approvazione finale. DISPOSIZIONI COMUNI Art. 38 (Principi generali) 1. In nessun caso i Corsi possono essere gestiti con costi a carico dell'ateneo, se non per le aule e per l'assistenza amministrativa, nei limiti precisati nei seguenti articoli. 2. Le Strutture di Ateneo deputate possono attivare un numero complessivo di Corsi compatibile con gli spazi e con il personale tecnico-amministrativo di cui dispongono, tenendo conto dell'eventuale supporto dei Dipartimenti coinvolti e delle eventuali ulteriori risorse messe a disposizione, per i Corsi convenzionati, da Enti esterni. 3. Nel caso in cui la Struttura proponente i Corsi sia una Facoltà, il piano complessivo dell offerta formativa predisposto dalla Facoltà stessa deve essere verificato e approvato dai competenti organi dell Ateneo. Art. 39 (Profili finanziari) 1. Il contributo dei Corsi alle spese generali dell'università è determinato dal Consiglio di Amministrazione, tenendo conto sia dell'esigenza d'incoraggiare le iniziative volte ad incrementare l'offerta didattica dell Ateneo e a mantenere i necessari rapporti tra il mondo accademico e quello delle professioni e del lavoro, sia dei costi correlati ai servizi e alle strutture impegnate nell attuazione dei Corsi. 9
10 2. Con specifiche indicazioni, riportate nell allegato 3, il Consiglio di Amministrazione determina gli importi percentuali standard delle principali voci di spesa in relazione ai finanziamenti disponibili, nonché il limite degli emolumenti per il personale impegnato nelle attività dei Corsi. 3. L'eventuale avanzo di amministrazione può essere portato al nuovo esercizio finanziario, per dare continuità al Corso. Su proposta del Consiglio del Corso, il predetto avanzo di amministrazione può anche essere trasferito alle Strutture proponenti o ai Dipartimenti coinvolti con vincolo di destinazione, mediante delibera del Consiglio di Amministrazione. Art. 40 (Relazione sulle attività svolte e rendiconto) 1. Nel caso in cui, al termine di una edizione di un Corso, non si intenda proporne il rinnovo, il Direttore del Corso deve comunque trasmettere all Area Studenti Ufficio Esami di Stato e Corsi Post Lauream la relazione sulle attività del corso e il rendiconto consuntivo, in accordo con i rispettivi schemi allegati al presente Regolamento. 10
11 Allegato 1CM REGOLAMENTO DIDATTICO ORGANIZZATIVO CORSI di MASTER di I e II LIVELLO Corso di Master e suoi Organi 1. Per l anno accademico.... è istituito/attivato il Corso di Master di livello (specificare se di I o II livello) in:.... Selezionare la voce 2 pertinente 2a. Il Corso è di tipo istituzionale, quale offerta formativa della Facoltà di:. Alla realizzazione del Corso concorrono (ove previsto) la/e Facoltà di:.. Il/i Dipartimento/i di: b. Il Corso è di tipo istituzionale, quale offerta formativa delle Facoltà di (specificare nome della Facoltà e dell Ateneo di appartenenza):. Allo scopo le Facoltà si sono consorziate; il Consorzio è regolato dalla convenzione allegata. 2c. Il Corso è di tipo convenzionato, quale progetto didattico concordato tra la/e Facoltà di (specificare nome della Facoltà e dell Ateneo di appartenenza):. e i seguenti Enti/Aziende/Istituzioni: Allo scopo è stata stipulata la Convenzione allegata. 3. Il Direttore del Master è il/la Riferimenti e recapiti della Segreteria del Master (tel., fax, , orari, ecc.)
12 5. Il Consiglio del Master è composto da: Nominativo Il Direttore del Master quale Presidente Facoltà/Ateneo - Ente di appartenenza 6. Il Comitato scientifico (se previsto) è composto da: Nominativo Il Direttore del Master quale Presidente Facoltà/Ateneo - Ente di appartenenza Obiettivi formativi del Corso (da compilare solo nel caso di prima istituzione/attivazione ovvero nel caso di variazione o integrazione degli obiettivi formativi originari).... Piano delle Attività Formative Il Corso è svolto nella modalità didattica (specificare se in presenza, a distanza, mista): Il piano didattico del Master prevede le seguenti Attività Formative. a1) Insegnamenti: n Titolo CFU Ore
13 a2) Seminari di studio e di ricerca: n Titolo CFU Ore a3) Stage di sperimentazione operativa: n Finalità dello stage Ente presso il quale si svolgerà lo stage CFU Ore a4) Altre Attività Formative integrative: n Tipologia CFU Ore b) Prova finale, che consiste... 13
14 Articolazione del Master (se prevista) 1. Nell ambito del piano didattico del Master sono previsti i seguenti moduli didattici che possono essere unicamente seguiti dagli studenti. (Elencare i moduli didattici previsti) 2. Allo studente che avrà seguito con profitto uno o più dei moduli didattici sopra elencati verrà rilasciato un attestato di frequenza. 3. Lo studente che seguirà con profitto i moduli (elencare quali) potrà conseguire l attestato finale del Corso di Perfezionamento in (oppure) L attestato di frequenza per il Corso di Aggiornamento in Inizio e durata del Corso 1. Le attività didattiche del Master avranno inizio il, e termineranno entro il 2. La prova finale si svolgerà il Ulteriori sessioni per lo svolgimento della prova finale sono previste nelle seguenti date:.. Titoli di accesso e numero di ammessi 1. Il Master è riservato a laureati in Il numero massimo degli ammessi al Master è di.... iscritti. 3. Il numero minimo affinché il Master venga attivato è di. iscritti. Tassa di iscrizione 1. La tassa d iscrizione all intero Corso di Master è stabilita in Euro. da versare in due rate: la prima con scadenza.., la seconda con scadenza nel mese di maggio di ogni anno accademico. 2. La tassa di iscrizione ai singoli moduli (se è prevista tale possibilità) è stabilita come di seguito specificato:.. 3. Agli importi previsti per la tassa di iscrizione deve essere aggiunto il contributo di bollo assolto. 4. Le quote di iscrizione non verranno rimborsate in caso di volontaria rinuncia, ovvero in caso di non perfezionamento della documentazione prevista per l iscrizione al Corso, secondo quanto stabilito dal competente Ufficio della Segreteria Studenti. 5. Per il rilascio del Diploma su carta pergamena predisposto a cura dell Ufficio Diplomi, gli studenti sono tenuti ad un contributo di 25, Il Consiglio del Master ha stabilito (se previste) le seguenti borse di studio:... 14
15 7. Il Consiglio del Master ha stabilito (se previsto) l ammissione in soprannumero di un numero massimo di.. studenti provenienti dalle aree disagiate o da paesi in via di sviluppo. L iscrizione è (se previsto) autorizzata a titolo gratuito; dai corsisti è dovuta la tassa per il rilascio dell Attestato finale e di contributo di bollo assolto. Per l iscrizione dei su citati studenti si applica quanto disposto dal Regolamento dei Master e dalla normativa prevista in merito di ammissione di studenti con titolo estero. 15
16 Piano finanziario di previsione Entrate presunte a) Quote di iscrizione b) Finanziamenti da Enti pubblici c) Finanziamenti da Enti privati Altre entrate (specificare di che tipo) d1 d) d2 d3 A Totale Entrate Spese Spese per la didattica a) Compensi ai docenti per attività didattica (1) b) Compensi per attività di tutoraggio (2) c) Spese per materiale didattico d) Spese di funzionamento connesse con la didattica (nel caso di Master con modalità didattica a distanza o mista) Spese di coordinamento e gestione (3) a) Compenso al Direttore quale indennità di funzione (4) b) Compensi al personale TAB per attività di supporto (5) c) Spese per attività di coordinamento e rimborso missioni d) Spese di funzionamento (posta, cancelleria ecc.) Spese di progettazione (6) a) Spese di progettazione del Master di nuova istituzione Altre spese (specificare) a) b) Importo in Euro Importo in Euro Contributi dovuti Ateneo (7) Facoltà (8) B Totale Spese (1) Il compenso orario ai docenti deve corrispondere a quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione, come indicato nell allegato 3. (2) Il compenso orario al personale impegnato nelle attività di tutoraggio deve corrispondere a quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione, come indicato nell allegato 3. (3) Tali spese non possono complessivamente superare le spese sostenute per la didattica. (4) Il compenso al Direttore non può essere superiore all indennità di funzione dei Presidenti di Organo Collegiale di Corso di Studio. (5) Il compenso orario al personale TAB impegnato nelle attività del Master deve corrispondere a quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione, come indicato nell allegato 3. (6) Le spese per progettazione del Master possono essere, di norma, previste per i corsi di nuova istituzione; tali spese non possono eccedere il limite del 7% del totale della disponibilità finanziaria al netto dei contributi dovuti all Ateneo e alle Facoltà. (7) I contributi dovuti all Ateneo sono pari al 25% delle entrate derivanti dalle tasse di iscrizione e al 15% delle entrate derivanti da finanziamenti esterni. (8) I contributi dovuti alle Facoltà sono pari al 5% delle entrate derivanti dalle tasse di iscrizione e al 5% delle entrate derivanti da finanziamenti esterni. Indicare, se del caso, il Dipartimento dell Ateneo che si farà carico della gestione amministrativo-contabile dei fondi. 16
17 Allegato 2CM Relazione sulle attività del Master e Rendiconto consuntivo Master di.. livello in.. =============== In riferimento all edizione del Master dell anno accademico precedente a quello cui si riferisce la richiesta di rinnovo, riportare quanto nel seguito indicato. Relazione sulle attività svolte Breve relazione di sintesi e di valutazione critica, in ordine all edizione del Corso relativa all a.a. di riferimento. Scheda delle Attività Formative svolte n Insegnamento Seminario Altra Attività Formativa 17
18 Elenco dei docenti ed esperti impegnati nelle Attività Formative n Nominativo Ente di appartenenza Insegnamento - Semiario Altra Attività Formativa (1) Specificare se l impegno didattico è attribuito come: compito didattico (cd) a professore di ruolo dell Ateneo; affidamento gratuito (ag) a docente di ruolo del nostro o di altro Ateneo; affidamento retribuito (ar) a docente di ruolo del nostro o di altro Ateneo; contratto ad esperto esterno (ce). Tipologia di attribuzione (1) Ore Scheda relativa agli studenti iscritti n stud. iscritti al Master n stud. con esenzione della tassa di iscriz. (se esistenti) n di borse erogate (se previste) Se esistenti, indicare anche il numero di studenti che hanno frequentato solo moduli didattici singoli. Bilancio preventivo Allegare il bilancio preventivo (in accordo con il piano finanziario predisposto in sede di attivazione del Master per l a.a. di riferimento) 18
19 In riferimento all edizione del Master dell anno accademico relativo a due anni accademici precedenti a quello cui si riferisce la richiesta di rinnovo, riportare quanto nel seguito indicato. Rendiconto contabile Entrate a) Quote di iscrizione b) Finanziamenti da Enti pubblici c) Finanziamenti da Enti privati Altre entrate (specificare di che tipo) d1 d) d2 d3 A Totale Entrate Spese Spese per la didattica a) Compensi ai docenti per attività didattica (1) b) Compensi per attività di tutoraggio (2) c) Spese per materiale didattico d) Spese di funzionamento connesse con la didattica (nel caso di Master con modalità didattica a distanza o mista) Spese di coordinamento e gestione (3) a) Compenso al Direttore quale indennità di funzione (4) b) Compensi al personale TAB per attività di supporto (5) c) Spese per attività di coordinamento e rimborso missioni d) Spese di funzionamento (posta, cancelleria ecc.) Spese di progettazione (6) a) Spese di progettazione del Master di nuova istituzione Altre spese (specificare) Importo in Euro Importo in Euro Contributi dovuti Ateneo (7) Facoltà (8) B Totale Spese Avanzo di gestione (A - B) (1) A partire dall a.a. 2010/2011 il compenso orario ai docenti deve corrispondere a quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione, come indicato nell allegato 3. (2) A partire dall a.a. 2010/2011 il compenso orario al personale impegnato nelle attività di tutoraggio deve corrispondere a quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione, come indicato nell allegato 3. (3) A partire dall a.a. 2010/2011 tali spese non possono complessivamente superare le spese sostenute per la didattica. (4) A partire dall a.a. 2010/2011 il compenso al Direttore non può essere superiore all indennità di funzione dei Presidenti di Organo Collegiale di Corso di Studio. (5) A partire dall a.a. 2010/2011 il compenso orario al personale TAB impegnato nelle attività del Master deve corrispondere a quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione, come indicato nell allegato 3. (6) Le spese per progettazione del Master possono essere, di norma, previste per i corsi di nuova istituzione; a partire dall a.a. 2010/2011 tali spese non possono eccedere il limite del 7% del totale della disponibilità finanziaria al netto dei contributi dovuti all Ateneo e alle Facoltà. 19
20 (7) Fino all a.a. 2009/2010 i contributi dovuti all Ateneo sono pari al 20% delle entrate derivanti dalle tasse di iscrizione. A partire dall a.a. 2010/2011 i contributi dovuti all Ateneo sono pari al 25% delle entrate derivanti dalle tasse di iscrizione e al 15% delle entrate derivanti da finanziamenti esterni. (8) A partire dall a.a. 2010/2011 i contributi dovuti alle Facoltà sono pari al 5% delle entrate derivanti dalle tasse di iscrizione e al 5% delle entrate derivanti da finanziamenti esterni. Scheda relativa agli studenti che hanno superato la prova finale n stud. iscritti al Corso n stud. che hanno superato la prova finale Scheda della valutazione degli studenti Allegare la scheda riassuntiva delle valutazioni rilasciate dagli studenti del Master al termine delle attività didattiche. 20
21 Allegato 1CP REGOLAMENTO DIDATTICO ORGANIZZATIVO CORSI DI PERFEZIONAMENTO Corso di Perfezionamento e suoi Organi 1. Per l anno accademico.... è istituito/attivato il Corso di Perfezionamento in:.... Selezionare la voce 2 pertinente 2a. Il Corso è di tipo istituzionale, quale offerta formativa della Facoltà di:. Alla realizzazione del Corso concorrono (ove previsto) la/e Facoltà di:.. Il/i Dipartimento/i di: b. Il Corso è di tipo istituzionale, quale offerta formativa delle Facoltà di (specificare nome della Facoltà e dell Ateneo di appartenenza):. Allo scopo le Facoltà si sono consorziate; il Consorzio è regolato dalla convenzione allegata. 2c. Il Corso è di tipo convenzionato, quale progetto didattico concordato tra la/e Facoltà di (specificare nome della Facoltà e dell Ateneo di appartenenza):. e i seguenti Enti/Aziende/Istituzioni: Allo scopo è stata stipulata la Convenzione allegata. 3. Il Direttore del Corso è il/la Riferimenti e recapiti della Segreteria del Corso di Perfezionamento(tel., fax, , orari, ecc.) 21
22 5. Il Consiglio del Corso di Perfezionamento è composto da: Nominativo Il Direttore del Corso quale Presidente Facoltà/Ateneo - Ente di appartenenza Obiettivi formativi del Corso (da compilare solo nel caso di prima istituzione/attivazione ovvero nel caso di variazione o integrazione degli obiettivi formativi originari).... Piano delle Attività Formative Il Corso è svolto nella modalità didattica (specificare se in presenza, a distanza, mista): Il piano didattico del Corso prevede le seguenti Attività Formative. a1) Insegnamenti: n Titolo CFU Ore
23 a2) Seminari di studio e di ricerca: n Titolo CFU Ore a3) Stage di sperimentazione operativa: n Finalità dello stage Ente presso il quale si svolgerà lo stage CFU Ore a4) Altre Attività Formative integrative: n Tipologia CFU Ore b) Prova finale, che consiste... 23
24 Inizio e durata del Corso 1. Le attività didattiche del Corso avranno inizio il, e termineranno entro il 2. La prova finale si svolgerà il Ulteriori sessioni per lo svolgimento della prova finale sono previste nelle seguenti date:.. Titoli di accesso e numero di ammessi 1. Il Corso è riservato a laureati in Il numero minimo affinché il Corso venga attivato è di.... iscritti. Tassa di iscrizione 1. La tassa d iscrizione all intero Corso di Perfezionamento è stabilita in Euro. 2. Agli importi previsti per la tassa di iscrizione deve essere aggiunto il contributo di bollo assolto. 3. Le quote di iscrizione non verranno rimborsate in caso di volontaria rinuncia, ovvero in caso di non perfezionamento della documentazione prevista per l iscrizione al Corso, secondo quanto stabilito dal competente Ufficio della Segreteria Studenti. 4. Per il rilascio dell Attestato su carta pergamena predisposto a cura dell Ufficio Diplomi, gli studenti sono tenuti ad un contributo di 15, Il Consiglio del Corso ha stabilito (se previste) le seguenti borse di studio: Il Consiglio del Corso ha stabilito (se previsto) l ammissione in soprannumero di un numero massimo di.. studenti provenienti dalle aree disagiate o da paesi in via di sviluppo. L iscrizione è (se previsto) autorizzata a titolo gratuito; dai corsisti è dovuta la tassa per il rilascio dell Attestato finale e di contributo di bollo assolto. Per l iscrizione dei su citati studenti si applica quanto disposto dalla normativa prevista in merito di ammissione di studenti con titolo estero. 24
25 Piano finanziario di previsione Entrate presunte a) Quote di iscrizione b) Finanziamenti da Enti pubblici c) Finanziamenti da Enti privati Altre entrate (specificare di che tipo) d1 d) d2 d3 A Totale Entrate Spese Spese per la didattica a) Compensi ai docenti per attività didattica (1) b) Compensi per attività di tutoraggio (2) c) Spese per materiale didattico d) Spese di funzionamento connesse con la didattica (nel caso di Corsi con modalità didattica a distanza o mista) Spese di coordinamento e gestione (3) a) Compenso al Direttore quale indennità di funzione (4) b) Compensi al personale TAB per attività di supporto (5) c) Spese per attività di coordinamento e rimborso missioni d) Spese di funzionamento (posta, cancelleria ecc.) Spese di progettazione (6) a) Spese di progettazione del Corso di nuova istituzione Altre spese (specificare) a) b) Importo in Euro Importo in Euro Contributi dovuti Ateneo (7) Facoltà (8) B Totale Spese (1) Il compenso orario ai docenti deve corrispondere a quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione, come indicato nell allegato 3. (2) Il compenso orario al personale impegnato nelle attività di tutoraggio deve corrispondere a quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione, come indicato nell allegato 3. (3) Tali spese non possono complessivamente superare le spese sostenute per la didattica. (4) Il compenso al Direttore non può essere superiore all indennità di funzione dei Presidenti di Organo Collegiale dei Corsi di Studio. (5) Il compenso orario al personale TAB impegnato nelle attività del Corso deve corrispondere a quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione, come indicato nell allegato 3. (6) Le spese per progettazione del Corso possono essere, di norma, previste per i corsi di nuova istituzione; tali spese non possono eccede il limite del 7% del totale della disponibilità finanziaria al netto dei contributi dovuti all Ateneo e alle Facoltà. (7) I contributi dovuti all Ateneo sono pari al 25% delle entrate derivanti dalle tasse di iscrizione e al 15% delle entrate derivanti da finanziamenti esterni. (8) I contributi dovuti alle Facoltà sono pari al 5% delle entrate derivanti dalle tasse di iscrizione e al 5% delle entrate derivanti da finanziamenti esterni. Indicare, se del caso, il Dipartimento dell Ateneo che si farà carico della gestione amministrativo contabile dei fondi. 25
26 Allegato 2CP Relazione sulle attività del Corso di Perfezionamento e Rendiconto consuntivo Corso di Perfezionamento in.. =============== In riferimento all edizione del Corso svolta nell anno accademico precedente a quello cui si riferisce la richiesta di rinnovo, riportare quanto nel seguito indicato. Relazione sulle attività Breve relazione di sintesi e di valutazione critica, in ordine all edizione del Corso relativa all a.a. di riferimento. Scheda delle Attività Formative svolte n Insegnamento Seminario Altra Attività Formativa 26
27 Elenco dei docenti ed esperti impegnati nelle Attività Formative n Nominativo Ente di appartenenza Insegnamento - Semiario Altra Attività Formativa (1) Specificare se l impegno didattico è attribuito come: compito didattico (cd) a professore di ruolo dell Ateneo; affidamento gratuito (ag) a docente di ruolo del nostro o di altro Ateneo; affidamento retribuito (ar) a docente di ruolo del nostro o di altro Ateneo; contratto ad esperto esterno (ce). Tipologia di attribuzione (1) Ore Scheda relativa agli studenti iscritti n stud. iscritti al Corso n stud. con esenzione della tassa di iscriz. (se esistenti) n di borse erogate (se previste) Se esistenti, indicare anche il numero di studenti che hanno frequentato solo moduli didattici singoli. Bilancio preventivo Allegare il bilancio preventivo (in accordo con il piano finanziario predisposto in sede di attivazione del Corso per l a.a. di riferimento) 27
28 In riferimento all edizione del Corso svoltasi nell anno accademico relativo a due anni accademici precedenti a quello cui si riferisce la richiesta di rinnovo, riportare quanto nel seguito indicato. Rendiconto contabile Entrate a) Quote di iscrizione b) Finanziamenti da Enti pubblici c) Finanziamenti da Enti privati Altre entrate (specificare di che tipo) d1 d) d2 d3 A Totale Entrate Spese Spese per la didattica a) Compensi ai docenti per attività didattica (1) b) Compensi per attività di tutoraggio (2) c) Spese per materiale didattico d) Spese di funzionamento connesse con la didattica (nel caso di Corso con modalità didattica a distanza o mista) Spese di coordinamento e gestione (3) a) Compenso al Direttore quale indennità di funzione (4) b) Compensi al personale TAB per attività di supporto (5) c) Spese per attività di coordinamento e rimborso missioni d) Spese di funzionamento (posta, cancelleria ecc.) Spese di progettazione (6) a) Spese di progettazione del Corso di nuova istituzione Altre spese (specificare) Importo in Euro Importo in Euro Contributi dovuti Ateneo (7) Facoltà (8) B Totale Spese Avanzo di gestione (A - B) (1) A partire dall a.a. 2010/2011 il compenso orario ai docenti deve corrispondere a quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione, come indicato nell allegato 3. (2) A partire dall a.a. 2010/2011 il compenso orario al personale impegnato nelle attività di tutoraggio deve corrispondere a quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione, come indicato nell allegato 3. (3) A partire dall a.a. 2010/2011 tali spese non possono complessivamente superare le spese sostenute per la didattica. (4) A partire dall a.a. 2010/2011 il compenso al Direttore non può essere superiore all indennità di funzione dei Presidenti di Organo Collegiale dei Corsi di Studio. (5) A partire dall a.a. 2010/2011 il compenso orario al personale TAB impegnato nelle attività del Corso deve corrispondere a quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione, come indicato nell allegato 3. (6) Le spese per progettazione del Corso possono essere, di norma, previste per i corsi di nuova istituzione; a partire dall a.a. 2010/2011 tali spese non possono eccede il limite del 7% del totale della disponibilità finanziaria al netto dei contributi dovuti all Ateneo e alle Facoltà. 28
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