FAIB Informa 16. Anno XIX Circolare della FAIB Confesercenti Tel Fax Aprile 2014

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1 FAIB Informa 16 Anno XIX Circolare della FAIB Confesercenti Tel Fax Aprile 2014 Faib Confesercenti Fegica Cisl Anisa Confcommercio ORDINE DEL GIORNO DEI GESTORI DELLE AREE DI SERVIZIO AUTOSTRADALI MILANO - 9 APRILE 2014 I Gestori delle Aree di Servizio Autostradali, riuniti nell assemblea indetta unitariamente. Segue a pag.2 Obbligatorietà accettazione pagamenti con carte di debito, Confesercenti scrive al MISE: rivedere la norma Con una nota al MISE il Segretario Generale di Confesercenti, Mauro Bussoni ha segnalato al Ministero che a decorrere dal 30 giugno p.v. i soggetti che effettuano l attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi sono tenuti ad accettare pagamenti effettuati attraverso carte di debito. Segue a pag. 5 Rifornimenti di GPL e Metano in self: un camperista che si serviva da solo manda il veicolo in fiamme. La sicurezza è una cosa seria Mentre il Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi e il Ministro dell Interno,.. Segue a pag. 5 SITO INTERNET FAIB Per invio posta faib@confesercenti.it Autostrade Equitalia e le Confederazioni aderenti a R.ETE. Imprese Italia firmano una Convenzione per innovare e semplificare il rapporto fisco-imprese. Continua l impegno di collaborazione tra il mondo del commercio e dell artigianato ed Equitalia. Segue a pag. 6 Sistri, ancora in attesa del Decreto Cresce l attesa tra gli operatori sulla questione Sistri dopo le anticipazioni stampa circolate negli ultimi giorni. Segue a pag. 6 Riunione delle Segreterie di Faib, Fegica e Figisc: situazione sempre più insostenibile sulla rete. Migliaia di gestori vicini al fallimento. La Categoria verso lo stato di mobilitazione e la programmazione di due giornate di sciopero Il Governo assicuri rispetto delle Leggi I gruppi dirigenti di Faib, Fegica e Figisc, riuniti a Roma in seduta congiunta, hanno condiviso la gravità del momento che attraversa la distribuzione carburanti messa al centro di attacchi provenienti da più parti Segue a pag. 7 Nuove tipologie contrattuali: l Antitrust dà il via libera al Contratto di Commissione tipizzato da Assopetroli, Consorzio Grandi Reti e Faib, Fegica e Figisc Con una nota ai sottoscrittori l Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha reso noto che nell adunanza del 27 marzo u.s. ha preso in esame lo schema di Contratto di Commissione.. Segue a pag. 7 Cambio ai vertici di Esso Italiana Novità in arrivo ai vertici della Esso Italiana. Il prossimo primo giugno, infatti, Giancarlo Villa, Presidente, A.D. e Direttore Generale, raggiunti i limiti di età, dopo oltre 40 anni di servizio, lascerà la Società. Segue a pag.8 Pesaro, tanti benzinai all Assemblea della Categoria Tanti i benzinai che hanno partecipato lunedì a Pesaro all Assemblea Generale della Categoria promossa da Faib Confesercenti,.alla presenza del Presidente Nazionale del Sindacato Martino Landi.. Segue a pag.8

2 2 FAIB Informa 16 Faib Autostrade Confesercenti Fegica Cisl Anisa Confcommercio ORDINE DEL GIORNO DEI GESTORI DELLE AREE DI SERVIZIO AUTOSTRADALI MILANO - 9 APRILE 2014.da FAIB AUTOSTRADE CONFESERCENTI, FEGICA CISL ed ANISA CONFCOMMERCIO a Milano in data 9 Aprile 2014, PREMESSO CHE la situazione nel segmento della distribuzione carburanti autostradale si va progressivamente deteriorando, con grave perdita di attrattività della rete, del valore degli investimenti e della qualità dei servizi ed infine con il sostanziale svuotamento del ruolo e delle funzioni dei Gestori, le cui imprese sono sospinte verso la fuoriuscita od il fallimento a causa delle scelte miopi ed irresponsabili delle compagnie petrolifere dell assenza di strategie che non fossero esclusivamente finalizzate alla rendita degli interessi economici forti di Concessionari ed operatori della ristorazione nonché della totale "distrazione" della Politica; la superficialità con la quale ci si appresta ad affrontare questa grave crisi della rete viaria più strategica del Paese, essenziale a garantire la mobilità dei cittadini e delle merci, è ampiamente dimostrata dal disegno di rendere marginali i Gestori pensando di sostituirli, a seconda degli interessi e delle tratte, con le "macchinette" ingoia-soldi a zero servizi ovvero con nuovi (o piuttosto vecchi) operatori, più spregiudicati, funzionali al sistema e più forti di quanto non possano essere i Gestori; nonostante il Parlamento abbia ritenuto opportuno intervenire, in un passato anche recente, con l'introduzione di una legislazione che tenesse in equilibrio il sistema, tali norme sono sistematicamente eluse ed inapplicate; né Governi né Authority hanno vigilato per l applicazione delle leggi vigenti per il settore che partendo dalla 1034/70, attraverso il D.Lgs. 112/98 (che ribadisce il regime concessorio e fissa le competenze regionali) e la Legge 57/01 (sull'obbligo a contrattare condizioni economico-normative e finanche la composizione dei prezzi al pubblico in armonia con la normativa europea), giungono alla Legge 27/12 (che fissa, fra gli altri, anche il criterio dell'abuso di dipendenza economica qualora al Gestore non siano garantite condizioni di prezzo eque e non discriminatorie per garantire una corretta concorrenza nel mercato di riferimento, proprio in considerazione dei vincoli derivanti dal regime di esclusiva cui i Gestori sono sottoposti per la fornitura dei prodotti ); nonostante le Regioni Campania e Calabria, abbiano emanato specifiche normative che, in caso di manifesta inadempienza da parte di compagnie petrolifere e concessionari, in funzione della titolarità dei "Decreti di concessione per le attività petrolifere", consentono di procedere alla revoca della concessione, e, in spregio al fatto che le medesime Regioni abbiano previsto -per espressa disposizione normativa - nelle condizioni di partecipazione ai bandi di gara per l affidamento una riserva per le attività svolte dai Gestori, i Concessionari hanno sistematicamente disatteso tali provvedimenti; da ultimo, l'escalation della insopportabile onerosità introdotta con l'obbligo di accettazione delle carte di credito senza la possibilità di conoscere, preventivamente, il costo delle singole transazioni, - con ciò vanificando le stesse finalità della legge 27/2012 di ridurre l onere delle commissioni -, rappresenta un danno gravissimo agli operatori ed un ulteriore regalo alle banche che potranno, forti di questo obbligo, imporre condizioni non negoziabili, considerando altresì che i circuiti ammessi a fornire tali servizi sono pochissimi con plausibili rischi di configurazione di un vero e proprio cartello. In questo grave contesto generale, contrassegnato da una che si pone fuori da ogni reale possibilità di continuare a dare un senso al pubblico servizio di distribuzione carburanti, voluto dal legislatore a garanzia del principio dell'universalità e generale fruizione del servizio -nonostante da ben due anni sia in atto una vertenza dei Gestori della rete autostradale e sia stato aperto un discontinuo tavolo di lavoro ministeriale che non ha prodotto alcun risultato per i veti incrociati di Concessionari e compagnie petrolifere - vanno segnalati come ulteriori fattori di appesantimento: I mancati rinnovi degli accordi economici che tenevano in equilibrio le gestioni e che hanno generato una condizione di sofferenza diffusa; il livello delle royalty spesso offerte, contro ogni logica economica, spontaneamente dalle società petrolifere alle Concessionarie che oggi rappresentano, per la loro onerosità, il "cappio al collo" del sistema, e che finiscono per essere irresponsabilmente addossate ai Gestori; la scadenza degli affidamenti e l'incertezza legata ai nuovi bandi di gara ed al nuovo livello delle royalty, spingono gli operatori della ristorazione a proporre - come già sta avvenendo - la propria candidatura alla gestione integrata delle attività oil e non oil con sostituzione ed espulsione delle imprese dei Gestori; l'arretramento, di singole compagnie petrolifere (Tamoil in primis) dagli affidamenti per sopravvenuta maggiore onerosità; le disdette dei contratti inviate ai Gestori (soprattutto da Eni, da TotalErg e da Tamoil), con le quali si chiede, il rilascio e la riconsegna dell'area di Servizio, per sopravvenuta fine dell affidamento, senza alcuna garanzia di continuazione; la surrettizia riduzione del livello di servizio al consumatore, scorciatoia scelta dalle compagnie petrolifere e dalle Società Concessionarie, che priverà i cittadini di un'attenta e

3 3 FAIB Informa 16 continuativa gestione professionale delle attività oil; il debutto degli impianti ghost in autostrada (già quattro in applicazione, peraltro del tutto informale sul piano delle procedure, dei "criteri Passera") con conseguente azzeramento delle gestioni tradizionali; la politica di premeditata e crescente discriminazione sul prezzo fra impianti, recanti lo stesso marchio e lungo la stessa tratta, elemento nodale di distorsione della concorrenza in un segmento di mercato già gravato da vincoli asimmetrici di dipendenza economica e competitività; l'aumento dei costi per le transazioni effettuate con le carte aziendali e anche di quelli relativi alla fidelizzazione, della clientela, al "marchio"; l'individuazione di bandi di gara che recano requisiti per la partecipazione che prefigurano condizioni di palese favore solo per ben determinati soggetti interessati alla gestione integrata del segmento oil e non oil; la richiesta di introdurre nuovi contratti di gestione che, sostanzialmente, degradano il Gestore in un "guardiano" dell'area di servizio; il mancato (o assai parziale) riconoscimento dei cali carburante; la situazione di totale abbandono, fra le altre, della Salerno-Reggio Calabria che da decenni vive la contraddizione di un'opera incompiuta ed in perenne cantieramento, nella quale i Gestori continuano a perdere vendite a ritmo fortemente superiore a quello del resto della rete e che si contraddistingue per il progressivo sviamento del traffico; la perdita di circa il 50% delle vendite in pochi anni - sulla rete autostradale, sviato a vantaggio di impianti - ubicati in immediata prossimità - di competitor riforniti dalle compagnie petrolifere a condizioni di assoluto svantaggio, (fino a 200 /Klt.), rispetto a quelle riservate ai Gestori di Marchio operanti in autostrada; l'esclusione dei Gestori autostradali da iniziative commerciali che, sempre più spesso, sono riservate (come lo "scontone") solo alla viabilità ordinaria; TUTTO CIÒ CONSIDERATO i Gestori di oltre il 50% degli impianti autostradali a conduzione tradizionale, presenti in Assemblea, impegnano FAIB Autostrade, FEGICA ed ANISA a promuove iniziative ed azioni così riassunte: 1. Immediata richiesta al Ministero per lo sviluppo economico della ripresa del tavolo di confronto sulle criticità della rete autostradale, confermando i contenuti del Protocollo d'intesa già sottoscritti e non resi efficaci nel 2012 e 2013 ed esplicita riconferma della piena validità degli accordi sottoscritti, sempre in sede ministeriale, a luglio e dicembre 2002, che prevedono, tra le altre cose, anche il mantenimento della presenza del Gestore, indipendentemente dall'aggiudicatario dell'affidamento; 2. Immediata comunicazione sulla criticità dei rifornimenti e sulla possibile interruzione del servizio oil dal 1 Maggio 2014 sulla A22 (Brennero) e dal 1 Luglio 2014 a seguito dei mancati rinnovi o dello svolgimento delle gare sulla rete ASPI ; 3. Interventi di riequilibrio del conto economico delle gestioni con un aggiustamento mirato sul prezzo al pubblico, considerando prezzi speciali come variabili indipendenti e concentrandosi solo sulla "univocità" dei costi preferibilmente per tratta o, dove non ciò non fosse possibile, con interventi generalizzati e relativo spegnimento dei "Benzacartelloni"; 4. Chiusura del servizio notturno a partire dal 1 al 7 maggio compreso; 5. Rifiuto dell'accettazione delle carte aziendali fidelity a partire dal 1 al 7 maggio compreso; 6. Interruzione dell'accettazione delle carte di pagamento aziendali a partire dal 1 al 7 maggio compreso; 7. Conferma della cessazione immediata della comunicazione dei corrispettivi finalizzati al calcolo della royalty; 8. Chiusura degli impianti (indicativamente dall 11 al 12 giugno) valutando come dare riscontro alle "precettazioni", previa comunicazione alla Commissione di garanzia degli scioperi nei sevizi pubblici essenziali; 9. Presidio in una delle giornate di chiusura sotto il Ministero dello Sviluppo Economico, invitando ad aderire i dipendenti, anch'essi a rischio licenziamento, a parteciparvi. 10. Verifica della disponibilità ad estendere la condivisione di comuni iniziative (quali la chiusura degli impianti, il presidio presso il Ministero dello sviluppo economico e/o altre formule) ai Gestori della viabilità ordinaria su temi specifici quali, ad esempio, la contrattualistica, la tutela della validità delle leggi speciali applicabili all'intero settore, l'onerosità delle carte di pagamento; il rinnovo degli accordi economici scaduti. L'ASSEMBLEA APPROVA ALL'UNANIMITÀ CON UN SOLO VOTO CONTRARIO Si allega al presente ordine del giorno, la copia della lettera che i Presidenti hanno consegnato prima dell'inizio della riunione, al momento della registrazione, ai Gestori intervenuti all assemblea Faib Autostrade Confesercenti Fegica Cisl Anisa Confcommercio Cari colleghi, come abbiamo ripetutamente illustrato nel corso di innumerevoli riunioni, la situazione nel nostro settore si va aggravando, fino a

4 4 FAIB Informa 16 prefigurare un sostanziale svuotamento del ruolo e delle funzioni dei Gestori che, per decenni, hanno garantito, in tutte le condizioni, il miglior servizio possibile. Nonostante siano stati spesso lasciati da soli. Non si tratta di puntare sull'allarmismo tanto per dare una dignità a questa Assemblea: si tratta di un convincimento profondo delle nostre Organizzazioni che hanno tentato di battere tutte le strade senza riuscire a trovare soluzioni che facessero uscire la Categoria da questo cul de sac nel quale compagnie petrolifere miopi, interessi economici forti dei concessionari e politica "distratta" l'hanno cacciata. Per questo abbiamo voluto ribadire che la Categoria è a un bivio e, a seconda della strada che intenderà seguire, potrà vedere le azioni che dovremo mettere in campo, coronate da successo o condannate a registrare una residualità totale del modello distributivo autostradale che abbiamo contribuito a costruire nel corso degli anni. A suffragare tale analisi ci sono i fatti. Fatti apparente slegati l'uno dall'altro ma, invece, costituenti la struttura di un unico disegno che tende a residualizzare i Gestori ed a sostituirli con nuovi operatori. Meno problematici, più spregiudicati, più forti e più coesi di quanto non siano, in questo momento i Gestori. I mancati rinnovi degli accordi economici che tenevano in vita le gestioni e che hanno generato una condizione di sofferenza diffusa dalla quale ciascuno pensa di uscire individualmente e di salvare il suo presente; il livello delle royalty pagate spontaneamente dalle società petrolifere alle concessionarie che oggi rappresentano, per la loro onerosità, il "cappio al collo" del sistema, ma che finiscono per essere irresponsabilmente addossate ai Gestori sotto forma di mancati adeguamenti economici per le loro attività; la scadenza degli affidamenti e l'incertezza legata ai nuovi bandi di gara ed al nuovo livello delle royalty, spingono gli operatori della ristorazione a proporre -come già sta avvenendo- la loro candidatura a gestioni integrate delle attività oil e non oil (ovviamente senza i Gestori); l'arretramento, di qualche compagnia petrolifera (Tamoil) dagli affidamenti per sopravvenuta maggiore onerosità a favore di altri soggetti: in parte petroliferi ed in parte operanti nella ristorazione; le disdette inviate ai Gestori (sopratutto da Eni, da TotalErg e da Tamoil) con le quali si chiede, la restituzione dell'area di Servizio, per fine affidamento, senza alcuna garanzia di continuazione; il disconoscimento degli accordi, sottoscritti in sede ministeriale, nel 2002 che prevedevano il mantenimento della presenza del Gestore, chiunque fosse il nuovo affidatario; l'accettazione della riduzione del livello di servizio da rendere al consumatore, fatta propria dalle compagnie petrolifere e dalle società concessionarie, per ridurre i costi e, tendenzialmente, rinunciare alla gestione professionale delle attività oil; il debutto degli impianti ghost in autostrada (già quattro in applicazione dei "criteri Passera") con conseguente azzeramento delle gestioni tradizionali; la folle politica di discriminazione sul prezzo fra impianti, recanti lo stesso marchio e lungo la stesa tratta, come elemento di ulteriore destabilizzazione del sistema e di concorrenza impropria in un segmento "costretto all'interno di barriere"; l'aumento dei costi per le transazioni effettuate con le carte aziendali e anche di quelli relativi alla fidelizzazione, della clientela, al "marchio"; l'individuazione di bandi di gara che premiano i concorrenti, per le gestioni integrate, oil - non oil; la richiesta di introdurre nuovi contratti di gestione che, sostanzialmente, trasformano il Gestore in un "Guardiano" dell'area di servizio; il mancato (o parziale) riconoscimento dei cali carburante; la situazione di totale abbandono, fra le altre, della Sa-Rc che da decenni vive la contraddizione di un'opera in perenne ammodernamento, nella quale i Gestori continuano a perdere vendite a ritmo superiore a quello del resto della rete e che si contraddistingue per il progressivo azzeramento del traffico; la perdita di circa il 50% delle vendite -in quattro ani- sulla rete autostradale a vantaggio degli insediamenti -sopratutto no logo- fuori dal tale viabilità. Impianti sempre riforniti dalle compagnie petrolifere affidatarie in autostrada, sui quali si praticano prezzi inferiori di circa 200,00 /Klt. rispetto a quelli sugli impianti della nostra viabilità; l'esclusione dei Gestori autostradali da iniziative commerciali che, sempre più spesso, sono riservate (come lo "scontone") alla viabilità ordinaria; l'affermazione presso gli automobilisti del luogo comune che lungo l'autostrada è tutto più caro, compreso i carburanti: ciò in regime di riduzione delle percorrenze medie e del traffico pesante finisce per penalizzare ancora di più questo segmento di rete. Queste ed altre (che per brevità non citiamo), sono le tessere che compongono il mosaico del superamento del Gestore e delle attività che abbiamo costruito e difeso. Di fronte a tale realtà, una volta avutane contezza, possiamo decidere se accettarla con rassegnazione oppure tentare di ribaltarla: per fare questo, però occorre che ciascuno, in prima persona, abbia la volontà e la caparbietà di difendere il suo futuro e quello della sua attività. I piccoli egoismi quotidiani, le sterili lamentazioni; l'indicazione che il collega prima o quello dopo non hanno rispettato quanto convenuto in assemblea; il fatto che il mancato adempimento comporta il rischio di una sanzione amministrativa, non possono più essere un alibi dietro al quale si nascondono la nostra fragilità e la nostra incapacità di avere il coraggio necessario per "opporsi". L'opposizione -anche se costruttivaè un termine difficile da gestire con comportamenti conseguenti e da interpretare: per farlo, ci vuole innanzitutto la dignità di uomini liberi, che scelgono non di infrangere le leggi o vivere nell'illegalità ma di difendere i loro investimenti "emozionali" e la loro (e delle loro famiglie) possibilità di futuro. Per questa facciamo appello a tutti i Gestori presenti (ed a quelli presenti per delega) affinchè chiaramente manifestino la loro disponibilità a seguire le azioni che

5 5 FAIB Informa 16 l'assemblea indicherà oggi: siano essere oscuramento dei benzacartelloni piuttosto che la chiusura notturna, piuttosto che l'aggiustamento del proprio bilancio individuale sul prezzo al pubblico, piuttosto che la chiusura degli impianti senza farsi scudo delle precettazioni e delle sollecitazioni delle compagnie. Noi, su queste cose ci siamo e, come si dice oggi, ci mettiamo la faccia e non intendiamo arretrare di un passo: la stessa cosa chiediamo a tutti i Gestori perchè la forza di una Categoria non si risolve alzando una mano in Assemblea e, poi, tornati a casa, ignorare quanto si è deliberato. Vorremmo che fosse chiaro che non c'è più tempo e la forza che riusciremo ad esprimere in queste settimane/mesi darà o meno alla Categoria, la possibilità di interloquire, a tutti i livelli, con maggiore o minore forza. Diversamente dovremmo saggiamente prendere atto che possiamo tutti "andare a casa". Proprio auspicando compattezza, solidarietà, attività di partecipazione, come Presidenti sottoscriviamo, prima ancora dell'assemblea questo documento che, insieme, è l'indicazione di un percorso ed un manifesto che da rappresentanti di una Categoria di uomini liberi offriamo alla riflessione ed al dibattito. Obbligatorietà accettazione pagamenti con carte di debito, Confesercenti scrive al MISE: rivedere la norma La Confederazione delle PMI nella nota pone l esigenza di intervenire in materia, con lo strumento del Decreto ministeriale, al fine di ristabilire il principio della gradualità dell entrata in vigore delle nuove disposizioni, Il Segretario Generale infatti ripercorrendo la vicenda sottolinea che Il D.L. 18 ottobre 2012, n. 179, convertito in Legge 17 dicembre 2012, n. 221, stabilisce che con uno o più Decreti del Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro dell Economia e delle Finanze, sentita la Banca d Italia, vengano disciplinati gli eventuali importi minimi, le modalità e i termini, anche in relazione ai soggetti interessati, di attuazione della disposizione che prevede l obbligo. Il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 24 gennaio 2014, in effetti, ha stabilito le definizioni e l ambito di applicazione dei pagamenti mediante carte di debito. Lo stesso Decreto, invero, aveva previsto disposizioni valide in sede di prima applicazione, comportanti un entrata in vigore graduale delle nuove norme. Ciò premesso Bussoni osserva che Dette disposizioni sono poi state vanificate dall approvazione del D.L. 30 dicembre 2013, n. 150, che ha comportato lo slittamento dell intera disciplina alla data del 30 giugno p.v., senza previsione di alcuna gradualità né di distinzione dei soggetti interessati. Perciò la Confesercenti chiede di chiarire, nell ambito delle previsioni normative, la sfera di applicazione, specificando che: 1) L obbligo di accettare pagamenti effettuati attraverso carte di debito di cui all Art. 15, comma 4, del Decreto Legge 18/10/2012n, n 179, convertito dalla Legge 17/12/2012 n 221, si applica a tutti i pagamenti di importo superiore a 50 Euro 2) In sede di prima applicazione l obbligo di cui al punto 1 si applica limitatamente ai pagamenti effettuati a favore dei soggetti che svolgono attività di vendita di beni e prestazioni di servizi il cui fatturato dell anno precedente sia superiore ad Euro ) A far tempo dal 30/5/2015 l obbligo di cui al punto 1 si applica limitatamente ai pagamenti effettuati dai soggetti che svolgono attività di vendita di beni e prestazioni di servizi il cui fatturato dell anno precedente, sia superiore ad Euro Per le attività di vendita tabacchi, distribuzione stradale di carburanti e commercio su aree pubbliche le disposizioni di cui al punto 1 si applicano a far tempo dal 1/1/2017. La nota confederale annota che Una graduale estensione dell obbligo di accettazione della moneta elettronica eviterebbe una congestione tecnica difficilmente altrimenti evitabile e permetterebbe alle imprese meno strutturate di predisporsi con presumibili minori oneri rispetto al disposto normativo. E prevedibile infatti che nell arco di un biennio gli oneri di gestione dei P.O.S. possano sensibilmente ridursi. La missiva conclude osservando che Per il settore distributori carburanti, considerati i ristretti margini di guadagno, l accettazione della moneta elettronica porterebbe ad una forte riduzione di redditività ed in alcune situazioni ( ) ad una decisa perdita." Rifornimenti di GPL e Metano in self: un camperista che si serviva da solo manda il veicolo in fiamme. La sicurezza è una cosa seria.angelino Alfano, firmavano due Decreti per consentire di avere nella stessa stazione di distribuzione carburanti,.accanto agli erogatori di benzina e gasolio, anche il Metano da autotrazione e il GPL e di fare rifornimento in modalità self-service, diurna e notturna senza presidio, nelle stesse ore un camper, in una stazione di servizio nei pressi di Parma, andava a fuoco; sembrerebbe proprio per il maldestro tentativo del camperista di fare rifornimento GPL da solo.

6 6 FAIB Informa 16 L episodio dà corpo alle tante preoccupazioni che la Faib ha segnalato la settimana scorsa (faib.it del 2/4/2014). Il fatto fa accrescere le riserve manifestate e fa auspicare un ripensamento del provvedimento soprattutto laddove si prevede la possibilità di erogazione in self nelle stazioni ghost. Cosa sarebbe successo in una situazione di impianto non sorvegliato da personale qualificato? Guarda il video sulla Pagina Facebook di Faib Equitalia e le Confederazioni aderenti a R.ETE. Imprese Italia firmano una Convenzione per innovare e semplificare il rapporto fisco-imprese. per semplificare il rapporto tra fisco e imprese. In questo quadro, è stata rinnovata la Convenzione tra Equitalia e le Confederazioni aderenti a R.ETE. Imprese Italia (Casartigiani, CNA, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti). Il Protocollo sottoscritto recepisce alcune esigenze di semplificazione e snellimento delle procedure, permettendo di attivare Convenzioni locali tra gli Agenti della riscossione e i Rappresentanti Regionali e Provinciali delle Confederazioni, con l obiettivo di rafforzare e consolidare il dialogo con il mondo imprenditoriale. Le Associazioni aderenti alle cinque Organizzazioni potranno utilizzare uno sportello web interattivo che consentirà loro, per conto degli associati, la presentazione di istanze e la richiesta di informazioni nell ottica di rendere più agevole e rapido il rapporto. Inoltre, ci sarà la possibilità di fissare appuntamenti presso gli sportelli Equitalia per esaminare con i funzionari argomenti di particolare complessità e pratiche di rateazione. Infine, già nelle prossime settimane, sono previsti incontri periodici sul territorio e la sottoscrizione di Protocolli locali per realizzare una maggiore interazione tra le Confederazioni ed Equitalia e porre le basi di una rafforzata assistenza nei confronti dei contribuenti. Sistri, ancora in attesa del Decreto In questo senso, in ordine alla pubblicazione del DM 'Semplificazione Sistri', che dovrebbe sostanziare le informazioni circolate, le Organizzazioni hanno sollecitato la firma del nuovo Ministro. Al momento dunque il sistema delle PMI interessate alla questione restano in attesa di i novità rispetto a quanto già comunicato nei giorni scorsi. Per quanto riguarda Faib, si conferma che l ultima bozza all esame del Ministro, stando alle informazioni, prevedrebbe la richiamata soglia dei dieci dipendenti (Art. 1), al di sotto della quale non c è obbligatorietà di iscrizione al Sistri, il termine del 30 giugno p.v. per il versamento degli oneri contributivi di iscrizione 2014 (Art. 4), mentre non si applicheranno sanzioni sino al 31 dicembre p.v. Si ritiene che nel frattempo nulla impedisca ai gestori di adempiere comunque alla comunicazione, tramite i vigenti Registri di caricoscarico e Formulari di cui agli Artt. 190 e ss D.Lgs 152/06 e ss. (Codice ambiente). Nota ufficiale del Ministero Soggetti obbligati Ai sensi della normativa vigente (DECRETO-LEGGE 31 agosto 2013, n. 101 convertito con modificazioni dalla L. 30 ottobre 2013, n. 125) sono tenuti ad aderire al SISTRI i seguenti soggetti: gli enti e le imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi ; gli enti o le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti speciali pericolosi a titolo professionale, compresi i vettori esteri che operano sul territorio nazionale ; in caso di trasporto intermodale, i soggetti ai quali sono affidati i rifiuti speciali pericolosi in attesa della presa in carico degli stessi da parte dell impresa navale o ferroviaria o dell impresa che effettua il successivo trasporto ; gli enti o le imprese che effettuano operazioni di trattamento, recupero, smaltimento, commercio e intermediazione di rifiuti urbani e speciali pericolosi ; i nuovi produttori, che trattano o producono rifiuti pericolosi ; i Comuni e le imprese di trasporto dei rifiuti urbani del territorio della Regione Campania. Si ricorda che con la Conversione in Legge del decreto n. 150/2013, noto con il nome di Milleproroghe, è stato posticipato il termine per l entrata in vigore delle sanzioni legate al SISTRI che, pertanto, non si applicano sino al 31 dicembre Da ultimo, in riferimento alle notizie concernenti l emanazione di un Decreto del Ministero dell Ambiente, del Territorio e della Tutela del Mare, si informa che in data 28 febbraio 2014 è stato diramato dal Ministero uno schema di Decreto che, in caso di approvazione senza modifiche rispetto alla bozza circolata, escluderebbe dall obbligo di iscrizione al SISTRI gli enti e le imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi fino a 10 dipendenti. Si precisa, comunque, che detto Decreto sarà efficace solo con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. 3 marzo 2014

7 7 FAIB Informa 16 Riunione delle Segreterie di Faib, Fegica e Figisc: situazione sempre più insostenibile sulla rete. Migliaia di gestori vicini al fallimento. La Categoria verso lo stato di mobilitazione e la programmazione di due giornate di sciopero La contrazione delle vendite - sia a causa del peso delle imposte sui carburanti tra i più alti in assoluto in Europa, sia soprattutto a causa di condizioni di acquisto che non consentono di competere con una concorrenza cui i medesimi fornitori cedono il prodotto a prezzi stracciati - unitamente al taglio ai margini imposti dalle Compagnie petrolifere con la politica delle promozioni e degli sconti discriminatori verso gestori e cittadini ed all aumento incontrollato dei costi di gestione, hanno dimezzato seccamente in pochissimi anni il già esiguo margine lordo della Categoria e stanno conducendo migliaia di gestori al fallimento ed alla chiusura delle attività. In particolare le tre Federazioni hanno denunciato il preoccupante stallo del rinnovo degli accordi economici e normativi, mediamente scaduti da oltre due anni, a partire da quello con il market leader, operatore il cui maggiore azionista di riferimento è ancora lo Stato, con il quale, nonostante l intervento governativo, la trattativa non si sblocca, avvitandosi su questioni estranee alla negoziazione sindacale. Gli Organismi dirigenti di Faib, Fegica e Figisc hanno espresso tutta la loro contrarietà alla improvvisa cancellazione della gratuità delle transazioni di pagamento con moneta elettronica che interviene contestualmente all introduzione dell obbligatorietà all accettazione dei pagamenti con carte. Un regalo alle banche, sulle spalle dei gestori e dei consumatori. I Rappresentanti di Categoria, nel corso degli interventi svolti anche in video conferenza, hanno denunciato il tentativo di emarginare ed espellere i gestori con l ulteriore selfizzazione della rete e la palese discriminazione perpetrata sul livello dei prezzi praticati tra impianti a marchio, pompe bianche e grande distribuzione, riforniti sempre dai medesimi soggetti, in spregio a qualunque regola di corretta concorrenza. Le rappresentanze dei gestori hanno rimarcato la mancanza di volontà dell industria petrolifera di giungere ad una proposta condivisa in tema di nuove tipologie contrattuali, di integrare l offerta rete con nuove attività non oil, di procedere alla ristrutturazione ed ammodernamento della rete - processo ben diverso dalla generalizzazione degli impianti ghost -, sottraendosi persino agli oneri della normale manutenzione, mentre vorrebbe scaricare sui gestori i costi economici ed occupazionali di una sorta di pseudo-ristrutturazione. Gli intervenuti delle tre Federazioni hanno evidenziato un attacco concentrico ai diritti della Categoria sanciti dalla normativa dello Stato a tutt oggi vigente ed anche recentemente confermata (dal D. Lgs 32/98, alla Legge 57/2001, alla Legge 27/2012), portato avanti da settori dell industria petrolifera e persino da Istituzioni che avrebbero il compito di tutelare le piccole imprese dall abuso di dipendenza economica. Le Organizzazioni dei gestori hanno deciso di richiedere l immediato intervento del Governo, perché faccia rispettare l osservanza delle Leggi che regolano il settore, e di programmare, in accordo con i colleghi del segmento autostrade, riuniti in Assemblea unitaria a Milano, iniziative di contrasto e di chiusura dei servizi fino allo sciopero generale sulla rete. Tra le iniziative che saranno proposte ai colleghi autostradali vi sono anche la proclamazione dello stato permanente di mobilitazione/agitazione sulla rete, consistente in una articolazione territoriale e temporale differenziata di protesta e sospensione dei servizi collegati ai rifornimenti carburanti. Nuove tipologie contrattuali: l Antitrust dà il via libera al Contratto di Commissione tipizzato da Assopetroli, Consorzio Grandi Reti e Faib, Fegica e Figisc con affidamento in uso gratuito di attrezzature per la distribuzione di prodotti petroliferi sottoscritto da Assopetroli Consorzio Grandi Reti e Faib, Fegica e Figisc, valutando le modifiche apportate dalle parti. L Autorità ha riscontrato che allo stato e alla luce delle integrazioni apportate non risultano emergere elementi di fatto e di diritto sufficienti a giustificare ulteriori accertamenti ai sensi della Legge 287/1990 o degli Artt. 101 e 102 del trattato UE. L Autorità precisa anche che con riferimento alla criticità concorrenziale connessa ad una possibile fissazione del prezzo di rivendita, il nuovo testo dell Articolo 2 appare idoneo a rimuovere il potenziale restrittivo di natura verticale individuato dall Autorità. L Autorità osserva ancora che, quanto alla possibile adozione di modalità uniformi per la definizione della provvigione minima del gestore, le informazioni trasmesse sembrerebbero ridimensionare notevolmente il rischio che essa si traduca in una omogeneizzazione del valore di tale compenso e pertanto in un restringimento, di natura orizzontale, della

8 8 FAIB Informa 16 concorrenza tra retisti. Ciò anche in considerazione del fatto che pure nell attuale contesto di Contratto Unico di Comodato Gratuito con Somministrazione sono emerse notevoli differenziazioni nei valori dei margini lordi percepiti dai gestori sia tra impianti recanti colori diversi sia tra impianti recanti il medesimo colore. L Autorità dà dunque il via libera alla nuova tipologia contrattuale che gli operatori del settore potranno applicare in aggiunta agli attuali Contratti di Comodato e Fornitura ovvero Somministrazione ai sensi dell Art. 17 comma 2 della Legge 27/2012 che ha stabilito, inequivocabilmente, che la suddetta tipizzazione deve necessariamente avvenire previa definizione negoziale di ciascuna tipologia. Su questo punto l Autorità esprime, in via generale, la propria opinione di contrarietà, in una prospettiva concorrenziale, a che la liberalizzazione delle forme contrattuali tra titolare di autorizzazione e gestore avvenga tramite accordi interprofessionali di categoria tipizzati e depositati presso il MISE. Ciò detto da oggi il settore ha una nuova tipologia contrattuale che premia il lavoro delle parti e fornisce agli operatori uno strumento in più per affrontare la delicata congiuntura del mercato petrolifero. Cambio ai vertici di Esso Italiana Secondo quanto si apprende gli organi societari designeranno Giovanni Murano, nominandolo alle stesse cariche sociali. Murano, laureato in Ingegneria Meccanica, in Esso Italiana dal 1990, nel gruppo ExxonMobil ha ricoperto posizioni di responsabilità in Italia e all'estero maturando competenze nei settori della Rete, della Distribuzione, della Programmazione Petrolifera e della Raffinazione. Dal 2004 al 2012 è stato di Direttore della Raffineria Sarpom di Trecate, di cui la Esso Italiana è socio di maggioranza. Pesaro, tanti benzinai all Assemblea della Categoria L incontro, coordinato dal Direttore Confesercenti di Pesaro e Urbino Roberto Borgiani, è stato l occasione per affrontare le problematiche che mettono a rischio il lavoro e il futuro di migliaia di gestori: dai margini di guadagno sempre più risicati, all agguerrita concorrenza sui prezzi aggravata dalla politica del sottocosto portata avanti dalle Compagnie petrolifere, dalla compartecipazione che le stesse Compagnie chiedono agli operatori per poter applicare gli sconti, ai costi di gestione ormai insostenibili degli impianti. Si è parlato inoltre delle condizioni capestro imposte ai gestori per i pagamenti con moneta elettronica e del problema degli impianti cosiddetti ghost, ovvero senza gestore, attraverso i quali le Compagnie portano avanti una concorrenza sleale nei confronti dei distributori tradizionali. A tutto questo, si aggiunge il problema della riduzione della rete nazionale di distributori - in Italia gli impianti sono , troppi rispetto alle reali esigenze - che prevede la trasformazione dei tanti impianti tollerati, che cioè andrebbero dismessi per questioni logistiche e di sicurezza, e che invece le Compagnie trasformano in impianti ghost, con le modalità di gestione già citate. Su tali questioni il Presidente Nazionale Martino Landi ha fatto il punto delle trattative con le singole Compagnie, analizzando in maniera specifica i problemi degli operatori e gli interventi che Faib sta portando avanti a livello istituzionale. L Assemblea si è poi confrontata sull opportunità di intraprendere a breve azioni di protesta anche eclatanti: uno sciopero di colore, ristretto quindi ad alcune Compagnie, un eventuale soppressione dei pagamenti con moneta magnetica, fino alla possibilità di uno sciopero generale dei gestori da promuovere a livello nazionale. Tutte iniziative con le quali si vuole attirare l attenzione di opinione pubblica e mass media sulla reale gravità delle questioni ancora aperte e sul rischio che migliaia di persone vengano espulse dal mondo del lavoro, nell assoluta indifferenza di politici e Compagnie petrolifere.

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