TradePlan.it - Guida al Battleplan Trading

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3 Sommario William D. Gann ( ) 5 Battleplan e cicli 6 Geometria ciclica 8 La zona franca 9 Analisi Scalare 12 In, out and gain 16 Analisi ciclica senza Battleplan 25 La tecnica dei segmenti 25 Punto 1 - il ciclo maggiore 26 Punto 2 - la ciclicità di fondo 26 Punto 3 - I cicli minori 27 Punto 4 - entrare nel dettaglio 29 Punto 5: Entrare nel dettaglio dei cicli minori. 30 Riassunto Operativo 33 Operatività pratica 34 Conclusioni: 39 3

4 Prefazione In linea di massima, possiamo dire che il trading ciclico è la miglior strategia per operare nel mercato finanziario con discreta sicurezza. Di questo ne sembrano convinti anche i nostri sempre più numerosi follower, per i quali, dopo numerose e insistenti richieste, il team di Tradeplan spinto dalla voglia e dalla passione per tale materia, ha deciso di pubblicare questa guida pratica al Trading ciclico. La seguente guida è rivolta principalmente a chi sta iniziando a scoprire ed a conoscere il mondo del trading ciclico, ma può anche essere un ottimo strumento di ripasso, per chi questi argomenti già li conosce e li utilizza per le proprie attività di trading. Alcuni argomenti sono supportati da case history reali; la guida infatti privilegia l aspetto pratico del metodo, in quanto l obiettivo finale è di mettere il lettore nelle condizioni tali da potere sfruttare al massimo le potenzialità del trading ciclico. Per chi già mastica tali argomenti, il team di Tradeplan, si augura che questa lettura possa essere un supporto in più per le proprie future attività di Trading. Per chi invece, questa guida, rappresenta il punto di partenza di un nuova passione, ci riserviamo il diritto di darvi il consiglio di non abbattervi di fronte alle prime difficoltà. Siamo consapevoli del fatto che gli argomenti trattati non sono dei più semplici e che nel primo periodo ci saranno cose più chiare e altre meno, ma vi possiamo dire che una volta entrati nel meccanismo e capiti i concetti principali, il trading ciclico è una delle materie più intriganti ed interessanti (speriamo anche profittevoli!) che esistano. Buona lettura ed in bocca al lupo! Il Team di Tradeplan 4

5 William D. Gann ( ) William D. Gann fu un trader leggendario dei mercati mobiliari e delle commodities nordamericani. Durante il mese di ottobre del 1909, alla presenza di testimoni, su 286 operazioni eseguite ben 264 terminarono con esito positivo consentendo a Gann di moltiplicare per 10 volte il capitale iniziale investito. Nel corso degli anni egli pubblicò molteplici bollettini con previsioni che risultarono esatte per l'85% delle volte e si stima che nella sua carriera di trader, durata 50 anni, Gann abbia accumulato un patrimonio di oltre 50 milioni di dollari. Gann considerava il tempo come il fattore che, più di ogni altro, è capace di determinare l'andamento del mercato, per cui dall analisi ciclica egli riteneva che fosse possibile capire se le quotazioni si stavano fermando per consolidare le proprie posizione oppure se stavano per invertire la loro direzione. L applicazione dell analisi ciclica ai moderni mercati finanziari ha portato alla nascita, per merito dell Ing. Giuseppe Migliorino, del metodo Battleplan. Il Battleplan ha come unico scopo quello di identificare temporalmente il susseguirsi dei minimi e dei massimi di un attività mobiliare negoziata, per cui non fornisce segnali d entrata o di uscita ma semplicemente ci permette di fare ciò che Gann ha sempre fatto: intuire quando il mercato inverte il proprio trend. Conoscere i cicli temporali aumenta quindi le possibilità di guadagno riducendo al minimo i rischi perchè permette al trader ciclico di gestire al meglio il proprio timing di mercato. W.D.Gann Analisi Ciclica Tecnica analitica utilizzata per studiare i cicli di borsa con lo scopo di individuare il miglior momento per entrare od uscire dal mercato (timing di mercato) Battleplan Trading Tecnica di trading che sfrutta l analisi ciclica ed il battleplan per cogliere il miglior timing di mercato 5

6 Battleplan e cicli Il Battleplan, come descritto nel capitolo precedente, è un piano di lavoro che ci aiuta a gestire entrate ed uscite tenendo conto dell'andamento ciclico del mercato o del titolo azionario che stiamo seguendo. Battleplan Strumento utile per individuare e studiare i cicli di borsa Il Trade Rappresenta l operazione di borsa, il così detto Eseguito, che ci attribuisce, nel caso di acquisto o ci priva, nel caso della vendita, delle azioni o del derivato o altro, oggetto dell operazione stessa. Il Battleplan assolve a questo compito in quanto rappresenta, graficamente, la somma di diversi cicli temporali dove ciascuno di essi può essere associato ad un diverso stile di trading. Se consideriamo la definizione di ciclo, come un evento che inizia e termina tornando al punto di partenza per poi ricominciare, diventa chiaro e comprensibile a chiunque che, ogni volta che portiamo a termine un trade di borsa, altro non facciamo che compiere un evento ciclico. in parole povere, passiamo da una condizione di non possesso dell'azione ad una di possesso con l'acquisto per ritornare al non possesso con la vendita. Definito il concetto di ciclo, è importante capire ora quello di stile. La differenza tra il piccolo trader ed il grande player istituzionale non sta nella sequenza ciclica, che inevitabilmente è uguale per tutti i soggetti, ma sostanzialmente è dovuta al volume o dimensione monetaria coinvolta nel trade. Infatti, la differenza tra gestire una disponibilità di 1000 piuttosto che di milioni di euro, risiede principalmente nel tempo necessario per impiegarla tutta. Se per concludere un trade di 1000 possono essere necessari alcuni secondi, concludere un operazione di vendita di un pacchetto societario di milioni di euro, tanto per fare un esempio, richiede invece diversi giorni; se poi consideriamo l'operatività dei grandi fondi di private equity, dove le disponibilità sono spesso di miliardi e non di milioni, i tempi necessari possono dilatarsi 6

7 notevolmente arrivando anche a uno o più mesi di trading. Riassumendo, in funzione della massa monetaria gestita, ogni player di borsa ha orizzonti temporali ed obiettivi finanziari differenti, ma nonostante ciò, tutti i player compiono la stessa identica operazione ciclica: acquisto vendita o viceversa. La figura successiva evidenzia molto bene questi concetti, infatti, se identifichiamo i diversi stili di trading con altrettanti tipi d'onda, la risultante che si ottiene, facendo la semplice somma aritmetica delle onde stesse è la tipica forma che caratterizza il battleplan. Il battleplan, in sostanza, è un orologio ciclico che ci indica quando incontreremo i massimi o i minimi nel trend in corso per cui, pur non fornendoci livelli di suppurto o di resistenza, è utilissimo nel determinare il momento ideale per entrare od uscire dal mercato (Time Trading o Timing operativo). I players di borsa A seconda della disponibilità economica, chi opera in borsa è identificato come semplice trader oppure come un grande operatore; in quest ultimo caso, si definisce istituzionale l operatore che agisce per conto di una banca, di un fondo o di una boutique finanziaria. Per via del fatto che operano con capitali molto importanti spesso influenzano l'andamento del mercato. TradePlan.it 7

8 Geometria ciclica La Geometria ciclica E la struttura precisa e ben definita che può assumere un ciclo di borsa secondo le regole dell analsi ciclica. Appurato che il battleplan e' in sostanza un orologio ciclico, vediamo ora che tipo di forma o meglio di Geometria Ciclica può assumere, a seconda dell'intensità rialzista o ribassita che c'è alla base di ogni stile di trading. Battleplan a 2 tempi Il battleplan a 2 tempi è composto da due sotto cicli, 1T e 2T ed assume la classica forma ad "M". Per semplicità, quando si parla di 2 tempi, la parte 1T viene identificata con la così detta "Gobba Sinistra" mentre il 2T con "Gobba Destra. L'intero ciclo, per il semplice fatto di nascere su di un livello di prezzo e concludersi sul medesimo (partenza e fine hanno lo stesso valore), lo si definisce neutro. I cicli Neutri sono tipici delle fasi laterali dove sostanzialmente il tempo trascorre senza modificare in maniera rilevante le quotazioni. Tempi ciclici I tempi ciclici: rappresentano il numero di sotto cicli con cui si può suddividere un ciclo di ordine maggiore. Tempi e cicli, in sostanza, coincidono. Battleplan a 3 tempi Il battleplan a 3 tempi è composto da tre sotto cicli ed assume una forma completamente diversa dalla classica "M". Per semplicità, quando si parla di 3 tempi, oltre ad una "Gobba Sinistra" e ad una "Gobba Destra", abbiamo anche una così detta "Gobba Centrale per cui nel ciclo in oggetto, invece di osservare un minimo nella parte centrale, abbiamo un nuovo massimo relativo. Una struttura a 3 tempi, per quanto possa essere differente da quella a 2 tempi, non necessariamente sarà di durata più lunga; infatti potremmo assistere a cicli di 180 ore divisi in 2 tempi da 90 ore ciascuno piuttosto che in 3 da 60. Anche il ciclo a 3 tempi risulta neutro quando la chiusura ciclica eguaglia il livello di apertura. 8

9 Definiti i tempi, 2 piuttosto che 3, il Batteplan può successivamente essere classificato oltre che neutrale, anche rialzista oppure ribassista. La differenza sostanziale risiede nel fatto che la chiusura sarà a livelli più alti di prezzo per il ciclo rialzista, mentre sarà a livelli più bassi per quello ribassista. Queste ultime 2 tipologie cicliche, sono invece caratteristiche dei momenti di trend definito, in cui i prezzi corrono in un senso piuttosto che nell'altro. Battleplan a 2 tempi rialzista Battleplan a 3 tempi rialzista e ribassita Battleplan a 2 tempi ribassita La zona franca Ogni trader, indipendentemente dalle dimensioni del capitale gestito, basa le proprie decisioni strategiche sull'interpretazione dell'umore del mercato allo scopo di individuarne la tendenza futura. La psicologia, quale scienza che studia il comportamento degli individui ed i loro processi mentali, entra in maniera preponderante nelle strategie operative perchè, pur essendo l'umore del mercato valutato attraverso analisi tecniche piuttosto che fondamentali, molto spesso è invece interpretato attraverso sensazioni ed impressioni varie. L'analisi ciclica, nonostante sia distante anni luce dall'interpretazione empirica del trend, non è però immune dagli effetti della psicologia e del sentiment di massa. Notizie, voci, rumors oppure report vari, Le Gobbe Con Gobba si intende individuare un massimo, relativo od assoluto, che rappresenti una ben definita zona del Battleplan. Nel caso di un Battleplan a 2 tempi (2 sotto cicli), la così detta gobba sinistra, rappresenta il massimo relativo al primo sotto ciclo, mentre quella di destra rappresenta il massimo relativo a secondo ciclo. 9

10 per quanto possano influenzare l andamento dei mercati, non hanno un effetto sulla geometria ciclica mentre invece possono provocare alterazioni in termine di durata ciclica. La Zona Franca Rappresenta un area in cui non è possibile con certezza attendersi un evento di chiusura ciclica oppure di ripartenza. La zona franca pur avendo un valore medio del +/- 12% assume, in valore assoluto, una dimensione più o meno grande in funzione del ciclo a cui fa riferimento. Estendendo questo concetto sui grandi cicli, è possibile osservare che nella zona franca possono ricadere interi sotto cicli. Per comprendere meglio il concetto, analizziamo un caso pratico legato al titolo Unicredit. Utilizzando il grafico giornaliero di Unicredit, a partire dal 2005 ad oggi, quello che possiamo dedurre è che, in media, i cicli tipici del titolo hanno una durata di circa 45 giorni. Questo valore, medio, però non rimane fisso e costante nel tempo ma tende a ridursi piuttosto che a dilatarsi per effetto del trend sottostante. Se infatti osserviamo i forti trend ribassisti che hanno caratterizzato il 2009, i cicli che compongono questa fase tendono verso una durata di circa 39 giorni mentre, nelle fasi rialziste successive o meglio di forte recupero, i cicli si allungano a circa 50 giorni. Questo comportamento, non è peculiare di Unicredit ma piuttosto è una caratteristica ubiquitaria dei mercati legata proprio alla psicologia dei trader. In momenti di forte ribasso piuttosto che nei grandi rally rialzisti, l emotività collettiva prevalica spesso la razionalità e spinge il mercato in maniera violenta ed unidirezionale. In queste condizioni, i trader sono più attivi e veloci, i volumi di scambio aumentano e di conseguenza vengono raggiunti gli obiettivi di trading in tempi minori o maggiori rispetto alla durata media tipica del titolo od indice in oggetto. Nel caso dei forti ribassi, l uscita dal mercato è di solito collettiva (panic selling) per cui il ciclo tende ad accorciarsi, mentre nei forti rialzi l aumento delle quotazioni attira sempre nuovi investitori che, entrando nel mercato progressivamente, prolungano il ciclo oltre il suo valore medio. Il Trader, che adotta l analisi ciclica come strategia 10

11 operativa, deve inevitabilmente considerare questo fenomeno, quantizzabile in un +/- 12% di tempo e denominato "ZONA FRANCA", se non vuole subire perdite. Il motivo di ciò è molto semplice: laddove il trader lavori sul ciclo intraday, il 12% di errore nella stima, rappresenta 1 o 2 ore, ma, quando si considerano cicli di 45 giorni, l'errore si può tradurre in una posizione aperta contro mercato anche di 4 o 5 giorni. Nell'immagine sottostante è possibile vedere un esempio di ZONA FRANCA e di falsa chiusura ciclica. In particolare, il minimo fatto registrare dentro al riquadro verde cade esattamente nell'area del -12%, ma come evidenzia il grafico, in realtà, la reale chiusura avviene con il successivo minimo che si posiziona nell'area (rossa) del +12%. A questo punto è chiaro che un operazione di acquisto eseguita sul primo minimo e non gestita attivamente si sarebbe potuta concludere con una perdita piuttosto che con un guadagno. Il sentiment Con sentiment di mercato si cerca di definire letteralmente il sentimento di mercato in relazione all ipotesi di un futuro rialzo piuttosto che di un ribasso o fase laterale 11

12 Analisi Scalare Analisi Scalare Metodo pratico implicito nella tecnica del battleplan trading utile per centrare il battleplan stesso sulle quotazioni in analisi. L'analisi scalare è una metodologia molto semplice ma al contempo molto potente, che ci permette di centrare il Battleplan e renderlo preciso sia sui grandi cicli che su quelli minori. La tecnica si basa sul principio de "Il Padre Comanda", il quale definisce che i sotto cicli (figli), formanti il ciclo superiore (padre), sono soggetti a quest'ultimo per cui, anche laddove emergano sotto cicli con geometrie in disaccordo con quella del ciclo superiore, tale condizione sarà limitata al sotto ciclo stesso e non altererà la geometria del ciclo superiore o padre. Tradotto in altri termini, se il ciclo superiore ha una geometria ribassista, saranno possibili sotto cicli rialzisti, ma quest'ultimi non influiranno sulla geometria ribassita del ciclo padre. L esempio seguente illustra il concetto molto bene: il ciclo padre, costituito dalla somma dei sotto cicli D, E ed F, ha complessivamente una geometria rialzista nonostante il sotto ciclo F sia ribassista. 12

13 Illustrato il principio base dell analisi scalare, possiamo ora procedere con la centratura del battleplan partendo proprio dall'individuazione dei grandi cicli per poi scendere progressivamente nel dettaglio di quelli minori. Individuare i cicli maggiori non è un operazione complessa e ne tanto meno necessita del battleplan; l individuazione può essere fatta con un semplice righello direttamente sul monitor del pc avendo presente le seguenti regole generali: 1) misurare le distanze tra i principali ribassi (minimi importanti). 2) confrontare le misure ottenute e verificare se a grandi linee sono simili. 3) individuata la distanza che meglio si adatta tra i diversi minimi importanti, suddividiamola in due parti ed usiamone una come minimo denominatore per i sotto cicli. 4) individuati i sotto cicli, possiamo nuovamente dividere in due la misura usata e procedere con l analisi dei sotto cicli di ordine inferiore, adottando le stesse convenzioni definite nei punti precedenti. 5) procedere come sopra fino al livello di dettaglio ciclico desiderato. Il Padre comanda In gergo, la definizione de il padre comanda identifica una situazione in cui il ciclo di ordine maggiore non è influenzato da quelli di ordine inferiore. In funzione di ciò un ciclo rialzista/ribassita maggiore, può contenere un sotto ciclo ribassista/ rialzista rispettivamente. Se tutto è stato impostato bene fin dal primo punto, anche scendendo ad un livello di dettaglio importante, tutto s'incastrerà alla perfezione come i pezzi di un puzzle. In caso contrario saranno evidenti geometrie non coerenti o strane a tal punto da distorcere completamente il quadro complessivo. Esempio di centratura. Secondo il principio appena enunciato, il trend di fondo è definito dal ciclo superiore. Se osserviamo la figura successiva, il trend generale è sostanzialmente in rialzo, ma il battleplan così centrato non coincide con la visione di fondo. Le quotazioni del ciclo E, dopo un iniziale picco, fanno registrare la rottura del punto di partenza. In questa situazione dovremmo pensare ad un ciclo E ribassista ma, proseguendo con l'analisi, 13

14 i dubbi sorgono quando le quotazioni rompono il massimo ciclico appena evidenziato dando origine ad una geometria completamente sballata (vedi capitolo sulla geometria ciclica). Il ciclo E, così com è evidenziato, non è ne rialzista, ne ribassista e ne tanto meno neutro; la geometria non rispecchia nessuna delle regole definite nei capitoli iniziali. Centrando il battleplan in questo modo, anche la chiusura ciclica non combacia assolutamente con i tempi definiti dal battleplan stesso come invece dovrebbe essere. Vediamo ora come poter risolvere la situazione centrando meglio il battleplan. Tenendo presente che i cicli principali sono delimitati da ribassi importanti o assoluti, cerchiamo di far combaciare questi minimi delle quotazioni con quelli del battleplan sottostante, oppure viceversa, cerchiamo una durata ciclica del battleplan che possa adattarsi a ciò. Nella figura successiva è possibile vedere che, modificando il settaggio del battleplan, esiste una durata ciclica capace di adattarsi bene ai minimi importanti evidenziando chiaramente le chiusure sia del ciclo D che del 14

15 ciclo E. La centratura così ottenuta è coerente e rispetta le regole appena tracciate. Per esempio possiamo osservare che: 1) nonostante il sotto ciclo centrale del ciclo E ed il successivo non siano rialzisti, la geometria di E non viene alterata mantenendosi rialzista; 2) i minimi, a tutti i livelli di dettaglio, combaciano bene con quelli descritti dal battleplan; 3) la struttura nel suo complesso, D+E+F, risulta ben sincronizzata. A questo punto il puzzle è completo, la centratura è corretta ed il futuro sarà descritto dal battleplan in maniera affidabile. La Centratura Centrare il battleplan significa che tutti i cicli, partendo dal più grande fino ai sotto cicli inferiori, rientrano nella struttura del battleplan stesso senza violare le regole della geometria ciclica 15

16 In, out and gain Dopo aver parlato di cicli, geometrie e trend è venuto il momento di mettere in pratica la teoria fin qui appresa e vedere come queste nozioni possono diventare la pratica quotidiana. In questo capitolo vedremo come si entra in posizione, come la si gestisce ed in fine come la si chiude seguendo le regole cicliche. Per rendere la lettura e la comprensione più facili, invece di utilizzare quotazioni reali, utilizzeremo soltanto il grafico del battleplan poi, in un secondo momento, vedremo i concetti appresi applicati al caso specifico, l indice DAX. Il battleplan proposto nella figura precedente, oltre ad essere utile per i nostri scopi didattici, (rappresenta molto bene le quotazioni attuali, 10 maggio 2013, dell indice DAX), ci ritorna utile anche per rinfrescare alcuni concetti fondamentali dell analisi ciclica. Rivediamoli brevemente insieme 16

17 durante la nostra lettura. La figura precedente evidenzia un battleplan di tipo rialzista, costituito da 3 cicli principali, A, B e C i quali, a loro volta, sono composti dai relativi sotto cicli A1, A2, B1, B2, ecc... Sotto il profilo dei tempi, il battleplan ha una struttura a 3 tempi con sotto cicli a 2 due. I. Il ciclo principale, detto anche padre, comanda sui cicli di livello inferiore o figli. Osservando bene il Battleplan, è evidente che nonostante la struttura del ciclo principale sia rialzista, i sotto cicli non sono tutti altrettanto tali. In particolare A e B sono ancora rialzisti mentre C è ribassista. Il fatto che C non rispetti la struttura dei sui fratelli, A e B e non alteri il trend complessivo, ci dice che la strategia da utilizzare nel trading, sarà differente a seconda che la nostra attenzione sia rivolta verso il ciclo principale piuttosto che verso i sotto cicli. In altre parole, se il trading sarà focalizzato sul ciclo principale (padre) adotteremo una strategia rialzista, viceversa se ci focalizzeremo sul ciclo C (figlio) adotteremo una strategia ribassista. II. Controllare il rischio Siccome la struttura dei cicli è legata all attività di trading, alla forza relativa ed all orizzonte temporale che caratterizzano i diversi players di mercato, quando apriamo un trade è importante valutare la controparte. Se il ciclo principale è rialzista e la nostra strategia è rivolta ad esso, è inutile cavalcare i trend ribassisti perché ci esporremmo a rischi inutili. Viceversa, se il nostro interesse è rivolto al sotto ciclo C, utilizzando una strategia di breve e calibrando opportunamente il capitale, possiamo ottenere buoni risultati anche con un trading ribassista. Riassumendo, è importante valutare le forze in gioco per limitare il rischio di essere contro trend o meglio, quando si vuole sfruttare una situazione contro trend, è necessario esserne consapevoli ed utilizzare alcuni accorgimenti operativi: capitale ridotto, attenzione maggiore ai segnali, stop loss più stretti. Stop Loss ( fermare le perdite) E un livello di prezzo oltre il quale le perdite diverrebbero insopportabili. Impostare lo stop loss significa quindi posizionare l ordine di chiusura del trade ad un livello di prezzo utile a contenere le perdite entro i limiti desiderati. 17

18 Bene, lavoriamo ora sul nostro battleplan e vediamo come tracciare i livelli importanti ai fini dell apertura del nostro trade. Per comodità chiameremo resistenze e supporti i livelli tracciati sul battleplan ma vi ricordo che nell analisi ciclica si definisce il livello e non il supporto o resistenza. Per il momento, lasciamo un attimo in sospeso l argomento, che sarà oggetto di un nuovo capitolo e proseguiamo nello studio. La prima evidenza che emerge dalla figura precedente, ci mostra come i massimi e i minimi, relativi ai sotto cicli o relativi al ciclo superiore, rappresentano i nostri livelli importanti a cui fare riferimento. III. Tracciare i livelli sulle così dette Gobbe o Valli del Battleplan, è molto importante perché, le quotazioni, in questi punti, perdono o riducono l energia che sostiene il loro trend, a causa dello scontro tra acquirenti e venditori. In parole povere, è come se ci fosse ed in effetti c è, una forza opposta che ostacola il trend, la quale, se sarà sufficientemente grande, determinerà l inversione oppure una momentanea fase laterale del ciclo. Ai fini del trading, comprendere dove tali livelli si collocano è di vitale importanza perché i livelli sono zone dinamiche in cui avviene lo scontro tra trader ribassisti e trader rialzisti e nel momento in cui una delle due parti prende il sopravvento, si osserva la rottura del livello stesso e l esplosione veloce dei prezzi nella direzione di rottura. L utilità del battleplan, a questo punto non dovrebbe più sfuggirvi. Per il semplice motivo che analizzando il quadro ciclico saremo in grado di valutare le forze in gioco, l entrata in posizione sarà contestuale alla rottura del livello e avverrà in sintonia con il trend delineato dal ciclo in esame. Seguendo questa piccola regola, non ci troveremo mai contro trend e soprattutto, grazie al tempo scandito dal Battleplan, sapremo quando il trend dovrebbe partire. N.B. Controllo del rischio. 18

19 Ritorniamo alla nostra figura e prepariamo la strategia operativa. Considerato il trend rialzista del battleplan, posso agire in due diversi modi in funzione del grado di rischio che voglio accollarmi. 1) Mi focalizzo sull intero ciclo: a) Se mi pongo long in partenza il rischio è basso e la forza è tanta. b) Punto d ingresso ideale a rialzo e stop loss: rottura di R1 e stop loss sempre su R1 c) Punto alternativo d ingresso sempre a rialzo e stop loss: rottura di R2 e stop loss su R2 stesso d) Prendere beneficio: sia nel caso b) che nel caso c), all approssimarsi delle date identificate sul battleplan relative alla gobba destra di A piuttosto che alla gobba sinistra di B dovrò essere pronto ad uscire. Qualora il trend proseguisse poco male sicuramente non avrò subito una perdita. Long e Short Con posizione long s intende l apertura di trade con ottica rialzista per cui le attese del trader sono per una salita dei prezzi. Viceversa per la posizione short le attese del trader sono per una discesca dei prezzi. 19

20 2) Mi focalizzo sul sotto ciclo C finale per un trade ribassista di chiusura. Take a Profit Con Take a profit o prendere beneficio, s intende un livello di prezzo su cui chiudere il trade e capitalizzare il guadagno. Il levello di prezzo è di norma stabilito a priori insieme al livello di stop loss quando s imposta la strategia di trading. a) Visto il trend rialzista del ciclo principale (padre), il sotto ciclo C (figlio) potrebbe avere un ribasso contenuto nonostante C rappresenti la chiusura del ciclo padre stesso. Il ribasso non avrà molta forza ma potrebbe essere comunque interessante sopratutto nella fase finale di C stesso. b) Punto d ingresso ideale a ribasso e stop loss: rottura di S3 e stop loss sempre su S3 c) Prendere beneficio: punto di partenza del ciclo C stesso oppure, più aggressivo, R2 d) Prendere beneficio con prudenza: trattandosi di trading di breve e contro tendenza, uscire al primo segnale d inversione accontentandosi del guadagno. Riassunto operativo: la scelta strategica più logica e con rischio contenuto, sarà un entrata sul rialzo o long impostato ad inizio ciclo principale. Per poter entrare a mercato, dovrò attendere almeno la formazione del primo punto di riferimento (R1), dopo di che la posizione sarà gestita in funzione dei tempi cicli e dei livelli tracciati. Superata la metà del ciclo principale e soprattutto quando il sotto ciclo B si sarà esaurito, dovrò operare con un ottica di breve e valutare la possibilità di entrare short facendo molta attenzione ai segnali d inversione. 20

21 Come anticipato all inizio del capitolo, è venuto il momento di applicare le nozioni fin qui viste ad un caso reale. Il grafico seguente illustra le quotazioni dell indice tedesco DAX a partire dal 26 luglio 2012 fino ai primi giorni di Gennaio Per comprendere bene la tecnica e successivamente la strategia, consideriamo per il momento tutto l arco temporale proposto nel grafico ma successivamente, dovremo fare un piccolo sforzo di fantasia e far finta di non conoscere l andamento complessivo. L analisi complessiva del grafico ci evidenzia due cicli principali, indicati con le lettere E ed F che, a loro volta, sono costituiti da due sotto cicli, il ciclo F e da tre sotto cicli, il ciclo E. Entrando nel merito del ciclo E e dei suoi sotto cicli, il trend è sicuramente rialzista dove, in particolare, il sotto ciclo E1 ed E3, hanno una struttura in sintonia con il ciclo maggiore, mentre il ciclo E2 ne ha una sostanzialmente neutra o laterale. La figura seguente descrive bene quanto esposto sui sotto cicli ed evidenza altrettanto bene la classica struttura a 2 gobbe che caratterizza i cicli a due tempi. 21

22 Individuate le così dette gobbe cicliche, possiamo ora evidenziare bene i livelli che su di esse si sono formati e di conseguenza potremo iniziare ad impostare la strategia di trading. Siccome nel grafico successivo, troviamo evidenziati i livelli importanti appena definiti, da questo punto in poi proviamo a fare lo sforzo di fantasia richiesto prima e quindi ipotizziamo di non conoscere l andamento complessivo ma viceversa di conoscere soltanto la prima parte del sotto ciclo E1. Man mano che il tempo trascorre e le quotazioni si sviluppano, la nostra attenzione si deve focalizzare sulla seconda gobba del sotto ciclo E1. Attendere la formazione della seconda gobba è importante perché, in mancanza di ciò, sarebbe impossibile determinare il trend del primo sotto ciclo e di conseguenza sarebbe altrettanto impossibile tracciare il primo livello importante. Raggiunta la zona di chiusura ciclica di E1, diviene evidente che la gobba destra identifica un livello importante a quota 6970 circa (R1) per cui, l eventuale sua rottura rialzista, rappresenterà il segnale positivo per entrare a mercato con un trade long. 22

23 La rottura attesa si verifica, le quotazioni prendono lo slancio atteso ed il nostro trade long ne trae beneficio. A questo punto soltanto i nostri obiettivi personali determineranno il punto d uscita dal trade ma, indipendentemente da ciò, lo stop loss dovrà essere posizionato sul livello R1 in modo tale che ci preservi da un eventuale perdita legata ad un ritracciamento negativo delle quotazioni. Detto questo, credo diventi superfluo proseguire l esercizio ulteriormente perché i concetti di fondo ormai dovrebbero essere chiari per cui non ci resta che trarre le debite conclusioni e valutare i pro e contro del Battleplan Trading. Come risulta, sia dall esempio sul solo battleplan che da quello sul DAX, la strategia operativa deve necessariamente essere dinamica e coerente con l orizzonte ciclico in osservazione. Pur essendo le regole, che potremmo chiamarle d ingaggio, uguali sia sui cicli lunghi che su quelli brevi, il trader non può applicarle alla cieca e sull onda dell emotività, senza aver prima analizzato i trend di fondo. La regola de Il Padre comanda non perdona; una posizione 23

24 aperta contro ciclo può arrecare gravi danni al proprio portafoglio. Gli esempi fin qui analizzati ci lanciano importanti messaggi; il primo di tutti riguarda proprio il tempo e ci dice che bisogna sostanzialmente lasciarlo trascorrere fin tanto che i punti di riferimento non si formano. In altre parole è assolutamente necessario operare soltanto dopo che almeno un punto di riferimento si sia formato, vedi R1, oppure meglio sarebbe lavorare soltanto sulle fasi di chiusura ciclica perché, per ovvi motivi, il grafico essendo più ricco di spunti e riferimenti possiamo valutare meglio il rischio. In conclusione parliamo anche dei lati negativi. Dal mio punto di vista, (capirò il vostro disappunto), non ce ne sono ma, ponendomi nei panni del trader che opera quotidianamente sui mercati, forse l unico neo della tecnica è legato alla necessità di attendere la formazione del grafico versus Battleplan e poi attendere il successivo segnale di rottura per poter entrare a mercato. Pur comprendendo questi limiti, vorrei che rifletteste un attimo anche sulle altre tecniche operative che conoscete perché sostanzialmente la situazione è la stessa. Sia che si usino medie mobili che indicatori, è sempre l attesa del segnale la costante che accomuna una tecnica all altra per cui, a meno che non amiate lo scalping e io non sono tra questi, l analisi ciclica e la tecnica del battleplan vi possono offrire quel quid in più che le altre tecniche non hanno; se non vi è chiaro il quid ve lo ripeto: conoscenza dei probabili tempi, maggior probabilità di successo e conseguente riduzione dello stress. 24

25 Analisi ciclica senza Battleplan Sviluppare un tecnica di trading efficace, basata sull analisi ciclica, senza necessariamente possedere lo strumento del battleplan non è facile ma è possibile. Il battleplan è sicuramente molto importante ed utile, perché misura il tempo, ci fornisce informazioni in merito al ritmo dei massimi e dei minimi, ci fornisce indicazioni utili per il timing operativo ma, putroppo, potrebbe non essere disponibile. La tecnica che verrà descritta di seguito non sostituisce il battleplan, ma ci consente di analizzare il quadro ciclico complessivo anche in sua assenza permettendoci comunque di affrontare il trading con maggior sicurezza e padronanza dei tempi. La tecnica dei segmenti Rappresenta un metodo pratico per sviluppare un analisi ciclica completa senza necessariamente essere dotati del battleplan La tecnica dei segmenti La tecnica dei segmenti si basa sull uso sequenziale e gerarchico di segmenti, la cui funzione è misurare il tempo e che, se opportunamente posizionati, permettono di analizzare il quadro ciclico con sufficiente dettaglio per impostare una strategia di trading. Le regole che governano il posizionamento dei segmenti, sono le stesse che governano il meccanismo di centratura del Battleplan per cui, per poter iniziare l analisi è necessario possedere serie storiche sia a 15 minuti che su base giornaliera. La lunghezza ideale delle serie storiche, dovrebbe essere almeno di 3-5 anni, su base giornaliera e 2-4 mesi su base a 15 minuti. 25

26 Punto 1 - il ciclo maggiore Individuare il ciclo maggiore di più alto grado possibile. Per poter individuare i grandi cicli è necessario utilizzare la serie storica su base giornaliera. La prima cosa da fare è cercare i minimi più importanti o assoluti e fatto ciò, è necessario tracciare tra questi, un primo segmento orizzontale che ci servirà come guida nei passaggi successivi. Punto 2 - la ciclicità di fondo Se nel punto 1 abbiamo individuato un tempo ciclico ottimale, la fase successiva sarà molto agevole. Dopo aver replicato il primo segmento, sarà possibile individuare le analogie cicliche nella serie storica perché, ogni nuovo segmento duplicato, metterà in luce nuovi minimi importanti ed il quadro complessivo potrà essere suddiviso in n-cicli maggiori. 26

27 A questo punto, se il nostro occhio non ci ha traditi, la struttura ciclica ed il trend di fondo di ogni singolo ciclo dovrebbero emergere rapidamente. Per esempio, guardando la figura precedente, possiamo concludere che la serie storica in oggetto è suddivisibile in 4 grandi cicli dove, partendo da sinistra, il primo, il terzo ed il quarto, hanno una geometria rialzista, mentre il secondo, per il semplice fatto d avere una chiusura ciclica più bassa della sua partenza, mostra una geometria ribassista. Prima di passare alla fase successiva, possiamo concludere che i cicli così individuati sono ben centrati e coerenti con le regole cicliche, per cui sono affidabili. Punto 3 - I cicli minori Individuata la ciclicità di fondo, nella fase successiva andiamo a suddividere i cicli maggiori in cicli minori allo scopo di comprendere il ritmo o meglio, in quanti tempi è composto un ciclo maggiore. Il ragionamento da seguire è esattamente lo stesso fatto al punto numero 1, con la sola differenza che l occhio si deve focalizzare soltanto su di un ciclo maggiore per volta. 27

28 La figura precedente illustra chiaramente che i grandi cicli, individuati dai segmenti gialli, sono a loro volta costituiti da 4 cicli minori, evidenziati dai segmenti bianchi, per cui, trasferendo questa caratteristica anche all ultimo ciclo, quello attuale, potremmo pensare di essere ancora nelle stesse condizioni. La struttura così costruita, ci permette di ipotizzare anche le prime date interessanti in quanto il terzo ciclo minore dovrebbe concludersi nei primi giorni di ottobre 2013 mentre quello successivo, ultimo dei quattro, nell aprile Nota importante. Nell individuare le strutture ed i tempi non è necessario che tutti i segmenti si incastrino alla perfezione perché bisogna sempre tenere conto della famosa zona franca. L informazione importante da ricercare e che ci interessa ai fini della successiva analisi dettagliata, è la localizzazione approssimativa dei minimi che delimitano i cicli minori e su quest ultimi ricercare i successivi cicli di ordine inferiore. 28

29 Punto 4 - entrare nel dettaglio Questa fase è l ultima prima del salto verso il time frame a 15 minuti e l analisi ciclica dettagliata per cui essa riveste un importanza notevole. Il lavoro da svolgere consiste nel suddividere i cicli minori in cicli di ordine ancor più basso e di verificare la coerenza della struttura così individuata con le stesse logiche fin qui esposte. Ad un occhio attento, ormai non dovrebbe più sfuggire che, a questo livello di dettaglio, la così detta Zona Franca incomincia a far sentire i propri effetti determinando chiusure anticipate e slittamenti delle partenze. Questa situazione, del tutto normale, non deve impensierirci ma anzi porci in uno stato di maggior attenzione evitandoci l eccessiva confidenza con il trading. Con il passare del tempo, diviene sempre più evidente la capacità predittiva della tecnica ciclica e di conseguenza sarà più forte la tentazione di anticipare partenze e chiusure di ciclo; in altre parole aumenterà la tentazione di fare trading solo sulla base delle date. 29

30 Operare in queste condizioni, diciamo di confidenza, proprio per la presenza della Zona franca ci espone a rischi eccessivi ed è quindi un operatività da evitare accuratamente. Time frame Dimensione temporale rappresentata della singola candela o barra nel grafico delle quotazioni Se tutto il processo a monte si è concluso senza intoppi, questa fase non dovrebbe essere di difficile esecuzione perchè tutti i segmenti minori dovrebbero incastrarsi nel quadro complessivo senza problemi nonostante la Zona Franca. Punto 5: Entrare nel dettaglio dei cicli minori. Per poter sviluppare un analisi dettagliata è necessario passare ad un time frame di 15 minuti ma, prima di far ciò, è importante memorizzare le date individuate nel grafico precedente. La data importante che possiamo ricavare (vedi grafico seguente), è il 7 febbraio Il 7 febbraio rappresenta il punto di partenza dell ultimo ciclo, il terzo o 3, il quale a sua volta è l ultima parte dell ultimo grande ciclo giallo, quello attuale. 30

31 Entriamo ora nel dettaglio del ciclo 3 con particolare attenzione al sotto ciclo 3-1 ed iniziamo l analisi utilizzando sempre la stessa metodica e le stesse regole viste in precedenza ma sul time frame a 15 minuti. Personalmente non ritengo utile scendere in un dettaglio ulteriore, per esempio a 5 minuti o meno, perché anche con time frame a 15 minuti è possibile lavorare sia il ciclo settimanale che quello intraday di 6-8 ore. Lavorando ad un time frame di 15 minuti, spesso si verifica la necessità di formulare diverse ipotesi operative a degli slittamenti o ritardi causati dal fenomeno della zona franca. La figura successiva, per esempio, mette in luce il fenomeno in maniera chiara. La mancanza di chiarezza sulla chiusura del sotto ciclo 3-13, rende necessario ipotizzare 2 punti di partenza per il successivo ciclo e di conseguenza due possibili punti differenti di chiusura futura. Intarday Con Intraday si vuole individuare un tipo di trading che ha la caratteristica di aprire le posizioni e chiuderle tutte entro la giornata di borsa 31

32 Arrivati a questo punto, indipendentemente dal livello di dettaglio utilizzato per definire la strategia, la prima regola operativa da non dimenticare, ci dice che l apertura o la chiusura di un operazione e cioè il classico eseguito, deve avvenire sulla base di un segnale ben preciso, quasi sempre una rottura di livello e non può accadere sulla base delle sole date cicliche individuate. Utilizzare le sole date cicliche espone il trader, per effetto della zona franca, ad un rischio elevato senza aggiungere nessun vantaggio operativo al trading. Il trader ciclico per avere successo con il battleplan trading non deve mai dimenticare che non è importante la precisione millimetrica ma l idea di come potrebbe evolvere il trend nel futuro prossimo per cui, in altre parole, poco importa se il ciclo chiuderà il 19 o il 20 marzo, in entrambi i casi saremo pronti all evenienza con la strategia giusta. Conclusioni La tecnica dei Segmenti è un metodo di analisi ciclica alternativo laddove non vi sia la disponibilità del Battleplan originale. La tecnica in se risulta efficace e capace di fornire sufficienti informazioni per poter predisporre un trading focalizzato su cicli di qualsiasi durata. I limiti della tecnica, purtroppo evidenti, sono essenzialmente legati all incapacità del segmento rettilineo di predire l alternanza futura dei massimi e minimi per cui la tecnica dei segmenti si adatta bene al trading della fase iniziale o finale del ciclo quando le forze in gioco sono sufficientemente forti da rendere poco influenti le fasi contro trend, i così detti rimbalzi nei trend ribassisti o i famosi realizzi nei trend rialzisti. Di converso, nel momento in cui si voglia far trading nella fase centrale del ciclo, la tecnica dei segmenti non può fornire indicazioni utili e tempestive, sopratutto perchè e va ricordato, nella parte centrale di un qualsiasi ciclo, la struttura può assumere due differenti geometrie (2 o 3 tempi). 32

33 Riassunto Operativo 1. utilizzare serie storiche abbastanza lunghe su base giornaliera e a 15 minuti. 2. su base giornaliera individuare i minimi più importanti e tracciare i primi segmenti. 3. entrare nel dettaglio dei cicli e suddividerli in ulteriori sotto cicli usando la replica del segmento iniziale e sue suddivisioni regolari. 4. raggiunto il dettaglio ciclico mensile, passare ad un time frame a 15 minuti ed entrare nel dettaglio dei cicli minori applicando le stesse regole prima descritte. 5. in merito al punto 3 e 4 bisogna considerare l effetto della zona franca ed ipotizzare eventuali soluzioni alternative di trading che ne tengano conto. Pro e contro Pro la tecnica non necessita di battleplan ha la stessa precisione del Battleplan è semplice ed immediata nell applicazione adatta alle fasi di partenza e chiusura ciclica Contro più difficile da gestire del battleplan più difficile leggere i cicli difficile individuare il ritmo max-min non adatta al trading nella fase centrale 33

34 Operatività pratica Dopo tanta teoria è venuto il momento di vedere un pò di pratica. Se il battleplan è stato centrato bene, le possibilità di errore sono veramente ridotte ed in genere sono sempre ampiamente gestibili limitando le eventuali perdite al minimo. Prediamo come esempio i grafici seguenti relativi ad un ciclo denominato "E" della durata di 390 ore circa. Il battleplan che lo analizza individua una struttura principale a 3 tempi dove i sotto cicli (figli) sono identificati con le lettere progressive "E1, E2 ed E3". Osservando ora la geometria del ciclo E (Padre), è evidente che si tratti di un ciclo rialzista e come tale la chiusura avviene a valori più elevati rispetto alla sua partenza. Passando adesso ai sotto cicli, possiamo identificarne 2 che rispettano geometria rialzista, E1 ed E2, mentre E3 è invece sostanzialmente ribassista. Riassumendo l analisi, abbiamo quindi un ciclo E a 3 tempi rialzista, composto da sotto cicli di cui 2 rialzisti ed 1 ribassista 34

35 Immaginiamoci ora di non conoscere l'intero evolversi del grafico e di trovarci con una posizione aperta in acquisto ad inizio ciclo E e con le quotazioni come da grafico sottostante. La situazione potrebbe stimolare una decisione di vendita, infatti il gain è decisamente buono ma, come sappiamo dalle regole cicliche, i cicli rialzisti tendono a rimanere tali per oltre il 50% del tempo per cui potremmo prendere in considerazione l'ipotesi di non chiudere l'operazione con la vendita. Il quadro che si sviluppa successivamente sembra mantenersi positivo ed il gain aumenta. Acquisto Considerato che il sotto ciclo E2 è rialzista e che quindi l intero ciclo padre E sarà altrettanto rialzista, la chiusura di E stesso non potrà avvenire sotto al suo punto di partenza (vedi geometrie cicliche e figura successiva). A questo punto, il successivo sotto ciclo E3, per quanto possa essere ribassista, al massimo porterà le quotazioni vicino al punto di partenza dell'intero ciclo padre E, azzerando eventualmente i nostri guadagni. 35

36 Un'altra importante regola da non dimenticare, ci dice che un ciclo ribassista ha la caratteristica di formare il suo massimo nelle prime fasi per poi rompere a ribasso il punto di partenza entro breve. Giunti fin qui, le scelte possibili sono uscire a fine ciclo E perdendo eventualmente qualcosa ma, se il successivo E3 non fosse ribassista, potrei incrementare i guadagni... della serie rischio e vediamo cosa succede alla fine 2. gestire la posizione in maniera attiva e con l aiuto anche della trend line tracciata, seguo da vicino il nuovo ciclo E3 pronto a reagire... seguo il mio investimento, meglio capitalizzare il massimo!!! La scelta che faremo sarà ora legata essenzialmente al tempo che possiamo dedicare al trading ed alle nostre aspettative ma, comunque sia, il battleplan ci consente di gestire entrambe le situazioni fornendoci i tempi e le modalità più adatte per 36

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