ANALISI DI ALCUNI INDICATORI DI FOLLOW-UP NEL TUMORE DELLA MAMMELLA NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE ANNO 2009
|
|
- Raffaella Riccio
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 ANALISI DI ALCUNI INDICATORI DI FOLLOW-UP NEL TUMORE DELLA MAMMELLA NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE ANNO 2009 A cura di: Dr.ssa M. Gambino, Dr.ssa Ass. San. L. Balconi, Dr. S. Pisani U. O. S. Sorveglianza Epidemiologica U. O. C. Osservatorio Epidemiologico - Direzione Generale
2 La definizione dei percorsi diagnostici terapeutici (PDT) e l analisi dei processi, in ambito sanitario, rappresentano strumenti indispensabili per la valutazione della qualità e dell appropriatezza delle prestazioni sanitarie (siano esse di specialistica ambulatoriale o di ricovero), offerte dai diversi erogatori. L adozione della gestione per processi diventa uno strumento utile al miglioramento continuo dei risultati e della qualità. Va ricordato che l applicazione ed il confronto quotidiano delle linee guida validate e la standardizzazione dei processi, all interno delle diverse strutture sanitarie erogatrici, riduce la possibilità di errore migliorando l efficienza e l efficacia dell organizzazione sanitaria. Pertanto l identificazione e la misurazione di indicatori di outcome permettono di valutare lo scostamento rispetto a uno standard di riferimento. In questo breve report, si è entrati nel merito dell analisi di alcuni indicatori di follow-up del percorso diagnostico terapeutico del tumore della mammella, prendendo spunto dalla monografia pubblicata dal network della Regione Lombardia OSSERVA (OSServatori Epidemiologici e Registri tumori per la VAlutazione in sanità). Tali indicatori permettono di fare una fotografia, parziale ma anche puntuale, di come sono seguite le donne a cui è stata fatta diagnosi di tumore al seno. MATERIALI E METODI Si è entrati nel merito di una coorte di donne a cui è stata fatta diagnosi di tumore al seno nell anno 2009 (casi incidenti forniti dal Registro Tumori di Varese). I casi indice sono stati incrociati, inizialmente, tramite il software ReportMed di OSLO (dati validati dalla Regione Lombardia), con l anagrafe assistiti, al fine di verificare il persistere della residenza e, successivamente, con le schede di dimissione ospedaliera (SDO) e le prestazioni specialistiche del data warehouse, per verificare la presenza delle prestazioni sanitarie ricevute. Quindi si è proceduto ad identificare quante di queste donne erano state trattate chirurgicamente in un intervallo di tempo compreso tra - 6 mesi/+ 12 mesi dalla data di incidenza. Nel caso in cui, la donna era stata sottoposta a più interventi, è stato assegnato come intervento principale quello più rilevante con la seguente priorità: mastectomia, quadrantectomia, escissione. Successivamente, sono state escluse le decedute e i casi metastatici ab initio o che avevano sviluppato metastasi nell anno successivo all intervento. Infine, per le donne trattate chirurgicamente si sono valutate le prestazioni specialistiche ambulatoriali effettuate nel follow-up, ossia quante avevano eseguito una mammografia nei 18 mesi successivi al trattamento chirurgico e quante erano state sottoposte ad una ecografia nell anno successivo all intervento stesso (tra 31 e 365 giorni). Gli outcome ottenuti sono stati confrontati con i valori di riferimento della Regione Lombardia. RISULTATI Come si evince dalla flow chart allegata fuori testo, nell anno 2009 le donne residenti in provincia di Varese, a cui è stato diagnosticato un tumore al seno, sono state 769. Il 20,8% di queste donne ha un età inferiore a 50 anni, il 44,0% tra i anni, ed il 35,2% superiore a 69 anni. Dall incrocio dei casi incidenti con l anagrafe assistita dell ASL, al fine di verificare la persistenza della residenza, 16 donne (di cui 3 straniere) non sono state trovate in anagrafe e quindi escluse dall analisi. Inoltre, sono stati esclusi i casi metastatici e/o deceduti ad un anno dall intervento. Delle donne eleggibili (N=729), l 87,5% (N=638) è stato trattato chirurgicamente: il 32,3% (N=206) è stato sottoposto ad una mastectomia, il 64,9% (N=414) ad una quadrantectomia, e il 2,8% (N=18) ad una escissione. Delle 91 donne che non hanno eseguito nessun intervento chirurgico, solo a 7 (7,7%) è stata praticata una biopsia. A questo punto, si è entrati nel merito del follow-up delle donne trattate chirurgicamente, valutando quante di queste avevano eseguito una mammografia e/o una ecografia di controllo nei tempi previsti. Le donne sottoposte a mammografia, esame cardine consigliato dalla letteratura scientifica nazionale ed internazionale per identificare precocemente recidive e diagnosticare i tumori che
3 potrebbero insorgere nella mammella controlaterale, sono state 542 (85,0%), valore superiore al dato regionale (82,1%). Il 15,0% delle donne (N=96) non ha eseguito la mammografia di controllo. L esecuzione routinaria dell ecografia mammaria, non è consigliata dalle linee guida nazionali ed internazionali nel follow-up delle donne trattate per neoplasia mammaria. Si stima che circa il 10% dei tumori palpabili non sia identificabile alla mammografia nel post intervento e che quindi siano richiesti ulteriori approfondimenti. L uso dell ecografia, associata alla mammografia, per l identificazione di recidive locali e di tumori controlaterali, è utile nelle donne con tessuto mammario denso sottoposte a trattamento chirurgico conservativo. Delle 638 donne trattate chirurgicamente, il 60,7% (N=387) ha eseguito una ecografia mammaria, valore nettamente superiore al valore di riferimento regionale di 39,3%. Nella tabella 1, sono riportati i dati locali con relativi limiti di confidenza al 95%, riferiti ai casi incidenti del 2009, a confronto con quelli regionali per gli anni Per quanto riguarda la percentuale delle donne operate, questa è inferiore al dato regionale (87,5% vs 91,7%), mentre risulta più elevata la percentuale delle donne che effettua 1 ecografia entro l anno dall intervento (60,7% vs 39,3%). Tabella 1 - Esami di follow up nelle donne operate per tumore della mammella, a confronto ASL di Varese e Regione Lombardia Direzione Generale - U.O.C. Osservatorio Epidemiologico ASL Varese Casi Incidenti Anno 2009= 769 Regione Lombardia Casi Incidenti Anni = % L.C. 95% % L.C. 95% donne operate 87,5 85,1-89,9 91,7 91,3-92,2 donne con 1 mammografia a 18 mesi 85,0 82,2-87,8 82,1 81,4-82,8 donne con 1 ecografia mammaria entro l'anno 60,7 56,9-64,5 39,3 38,4-40,2 Se andiamo ad analizzare, invece, quante delle stesse donne operate hanno eseguito tali prestazioni ad un anno, si osserva la distribuzione riportata nel grafico 1: il 52,2%, più della metà, esegue entrambi gli esami, mentre il 29,6% non esegue nessun esame.
4 VALUTAZIONE ECONOMICA In clima di spending review essendo l ecografia mammaria considerata un esame non elettivo da effettuare nel follow-up nelle donne operate per tumore della mammella, si è cercato di eseguire una breve valutazione economica, alla luce dell eccessivo ricorso che se ne fa nella nostra ASL. Partendo dalle stime verificate nel 2009, si può determinare il numero di ecografie in eccesso eseguite per 5 anni di follow-up nelle donne operate al seno tra i casi incidenti del quinquennio Lo scenario di seguito descritto si basa, naturalmente, sull ipotesi che venga mantenuto nel tempo un controllo ecografico annuale. Considerato che il costo di una ecografia mammaria è di 46,80, si possono ipotizzare due soglie di riferimento con cui calcolare la percentuale di ecografie potenzialmente inappropriate, visto che nessuna linea guida ne supporta l uso in regime di followup. Poiché la letteratura scientifica considera che circa il 10% dei tumori palpabili non è visibile alla mammografia nel post-intervento e quindi richiede il ricorso ad ulteriori approfondimenti come l ecografia, si è ritenuto di buon senso accettare una soglia del 20% di donne con ecografia ad un anno, con un risparmio del 40,7% delle attuali ecografie. Una seconda soglia di riferimento, molto pragmatica, è il valore medio osservato in Lombardia, pari a 39,3% con un risparmio del 21.4% delle attuali ecografie ad un anno. Per estendere la valutazione ad un follow-up di 5 anni, in via prudenziale si sono ridotti, di una quota pari al 15%, gli esami richiesti dal 2 al 5 anno, essendo la sopravvivenza a 5 anni delle donne con cancro al seno di circa l 85%. Considerando dunque accettabile una soglia del 20%, in 5 anni si stima si potrebbero evitare 5635 ecografie mammarie potenzialmente inappropriate pari ad una spesa di circa Se invece si usa la soglia del 39,3%, si stima si potrebbero evitare 2962 ecografie mammarie potenzialmente inutili, pari ad una spesa di circa CONCLUSIONI In base ai risultati ottenuti, misurando alcuni indicatori di follow-up nelle donne sottoposte ad intervento chirurgico per tumore della mammella, si possono fare le seguenti considerazioni: nell anno 2009, tra 769 nuovi casi di tumore della mammella l 87,5% è stato trattato chirurgicamente, valore leggermente inferiore a quanto osservato in regione; gli interventi chirurgici eseguiti sono stati: mastectomia (32,3%), quadrantectomia (64,9%) ed escissione (2,8%); l 85,0% delle donne operate ha eseguito una mammografia di controllo entro 18 mesi dall intervento, valore superiore al dato regionale (82,1%); il 60,7% delle donne operate ha eseguito una ecografia mammaria entro un anno dall intervento, valore nettamente superiore a quello di riferimento regionale (39,3%); nonostante la letteratura nazionale ed internazionale indichi la mammografia quale esame utile per identificare e diagnosticare precocemente le recidive ed i tumori controlaterali, ad un anno dall intervento il 52,2% delle donne esegue sia la mammografia che l ecografia; il follow-up con ecografia mammaria, non supportato da evidenze scientifiche, determina un eccesso di prestazioni verosimilmente non utili che nella nostra popolazione comportano uno spreco di risorse, quantificabile in circa in 5 anni. NOTA Si ringraziano la Dr.ssa Giovanna Tagliabue ed il Dr. Paolo Contiero del Registro Tumori di Varese che hanno fornito i dati di incidenza del tumore della mammella. Questa analisi non sarebbe stata possibile senza la consultazione della monografia Analisi dei percorsi diagnostico terapeutici in oncologia I tumori della mammella pubblicato su Epidemiologia e Prevenzione 2014; 38 (1) Allegato. Si ringrazia il Comitato Scientifico del network OSSERVA.
5 Casi Incidenti K mammella Anno 2009 N = 769 (Fonte dati: Registro Tumori Varese) Esclusi casi metastatici e/o deceduti ad 1 anno, e i non in anagrafe Trim. Trim. Trim. N= Trim. Est FLOW CHART DEI CASI INCIDENTI DI TUMORE DELLA MAMMELLA TRATTATI CHIRURGICAMENTE E RELATIVO FOLLOW UP CON MAMMOGRAFIA ED ECOGRAFIA - ANNO 2009 No N= 91 (12,5% dei casi) Ovest Nord Intervento Chirurgico (- 6 mesi + 12 mesi dalla diagnosi) Nessun Intervento N= 84 (92,3% dei CNTC*) Solo Biopsia N= 7 (7,7% dei CNTC*) Mastectomie N=206 (32,3% Si N= 638 (87,5% dei casi) Quadrantectomie N= 414 (64,9% Escissioni N= 18 (2,8% Ecografia mammaria (entro gg) Mammografia (entro 18 mesi) Si N= 387 (60,7 % No N= 251 (39,3% Si N= 542 (85,0% No N=96 (15,0% Nota: * CNTC = Casi Non Trattati Chirurgicamente ** CTC = Casi Trattati Chirurgicamente
6
Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero
Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero La neoplasia del collo dell utero a livello mondiale rappresenta ancora il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati
DettagliDiagnosi precoce delle neoplasie della mammella in provincia di Ravenna I dati del sistema di sorveglianza PASSI Anni 2007-2010
Dipartimento di Sanità Pubblica Direttore: Dr. Paolo Ghinassi Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella in provincia di Ravenna I dati del
DettagliANALISI DEI RICOVERI OSPEDALIERI PER TUMORE DEL POLMONE ANNO 2014 1
ANALISI DEI RICOVERI OSPEDALIERI PER TUMORE DEL POLMONE ANNO 2014 1 1. Data set analizzato e suoi limiti Il data set analizzato include: 1. Tutti i ricoveri avvenuti nei presidi ospedalieri dell Area Vasta
DettagliIL TUMORE DELLA MAMMELLA NEL MONDO
IL TUMORE DELLA MAMMELLA NEL MONDO In tutto il mondo il carcinoma della mammella è il tumore più frequente nella popolazione femminile, sia per incidenza sia per mortalità. L Organizzazione Mondiale della
DettagliDiagnosi precoce delle neoplasie della cervice uterina in provincia di Ravenna
Dipartimento di Sanità Pubblica Direttore: Dr. Paolo Ghinassi Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Diagnosi precoce delle neoplasie della cervice uterina in provincia di Ravenna I
DettagliSistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD)
Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD) INDICATORI SIAD - SISTEMA ASSISTENZA DOMICILIARE Schede descrittive degli Indicatori per la lettura integrata dei fenomeni sanitari
DettagliDiagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero
Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero La neoplasia del collo dell utero a livello mondiale rappresenta ancora il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati
DettagliSistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD)
Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD) INDICATORI SIAD - SISTEMA ASSISTENZA DOMICILIARE Schede descrittive degli Indicatori per la lettura integrata dei fenomeni sanitari
DettagliRegione del Veneto Istituto Oncologico Veneto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico
Progetto di consolidamento dello screening del cercivocarcinoma La popolazione target del Veneto è di circa 1.350.000 donne e programmi di screening citologico sono attivi in tutte le 21 Aziende ULSS della
DettagliDr. Francesco Rastrelli. 19 gennaio 2015. Reti per promuovere gli screening: il ruolo dei Farmacisti
Dr. Francesco Rastrelli 19 gennaio 2015 Reti per promuovere gli screening: il ruolo dei Farmacisti Riassetto organizzativo Farmacisti territoriali Medici specialisti MEDICINA GENERALE Infermieri Medici
DettagliGrazie dell attenzione
Grazie dell attenzione http://www.registri-tumori.it/pdf/aiom2012/i_numeri_del_cancro_2012.pdf In Italia circa 2.250mila persone (4% del totale della popolazione) vivono avendo avuto una precedente
DettagliSCREENING. REPORT PASSI ASL Latina 2008-2011. Diagnosi precoce delle neoplasie : del collo dell utero della mammella del colon-retto
Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia REPORT PASSI ASL Latina 2008-2011 SCREENING Diagnosi precoce delle neoplasie : del collo dell utero della mammella del colon-retto 1 Diagnosi precoce
DettagliLo screening organizzato per ridurre le disuguaglianze di accesso alla prevenzione.
XXXIX Convegno AIE Alimentazione e salute nell era della globalizzazione Lo screening organizzato per ridurre le disuguaglianze di accesso alla prevenzione. Il caso dello screening della cervice uterina.
DettagliPercentuale di soggetti operati entro 60 giorni dalla data della mammografia
Codice Interno Definizione Fase PDTA Significato Denominatore Numeratore Formula Matematica Valore di Riferimento Fonti dati BC obj1 Percentuale di soggetti operati entro 60 giorni dalla data della mammografia
DettagliLo screening mammografico una revisione sui dati di letteratura
Lo screening mammografico una revisione sui dati di letteratura Cos è uno screening Strategia di indagini diagnostiche generalizzate, utilizzate per identificare una malattia in una popolazione standard
DettagliR e g i o n e L a z i o
R e g i o n e L a z i o Titolo del programma: Innovazione tecnologica PS su mammella, cervice uterina e colon-retto Identificativo della Linea di intervento generale: 3.1 Prevenzione della popolazione
DettagliValutazione di Impatto Sanitario dell impianto di incenerimentotermovalorizzazione. Castenaso e Granarolo dell Emilia
Valutazione di Impatto Sanitario dell impianto di incenerimentotermovalorizzazione ubicato nei comuni di Castenaso e Granarolo dell Emilia Il contributo dell Azienda USL di Bologna Dr. Paolo Pandolfi Dipartimento
DettagliMammografia nella ASL 8 di Cagliari
Mammografia nella ASL 8 di Cagliari Servizio Igiene e Sanità Pubblica Direttore Dott. Giorgio Carlo Steri Database PASSI 2010 2013" % (IC95%) Donne che hanno eseguito la mammografia in accordo con le linee
DettagliPROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DI UN PROGRAMMA DI SCREENING. Relatore: Brunella Spadafora
PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DI UN PROGRAMMA DI SCREENING Relatore: Brunella Spadafora Epidemiologia e prevenzione dei tumori maligni I tumori nel loro insieme, costituiscono la seconda causa di morte,
DettagliSommario. 1. Scopo e applicabilità 2. Riferimenti 3. Allegati 4. Descrizione del percorso. PERCORSO Codice DVA 09 Rif. P 01. Pag.
Rif. P 01 Pag. 1 Sommario 1. Scopo e applicabilità 2. Riferimenti 3. Allegati 4. Descrizione del percorso REVISIONI N REV. DATA STESURA DESCRIZIONE Rif. PARAGR. Rif. PAGINA 00 20/10/2009 Prima emissione
DettagliMetodi statistici per le ricerche di mercato
Metodi statistici per le ricerche di mercato Prof.ssa Isabella Mingo A.A. 2014-2015 Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione Corso di laurea Magistrale in «Organizzazione e marketing per
DettagliOGGETTO: Ricoveri ospedalieri per patologie respiratorie nel quartiere S. Polo nel periodo 2004-2008
OGGETTO: Ricoveri ospedalieri per patologie respiratorie nel quartiere S. Polo nel periodo 2004-2008 Introduzione A seguito dei risultati ottenuti con lo studio di mortalità nel quartiere S. Polo del comune
DettagliArea per la Promozione della Salute, delle Persone e delle Pari Opportunità
Area per la Promozione della Salute, delle Persone e delle Pari Opportunità Assessorato alle Politiche della Salute Servizio Programmazione Assistenza Territoriale e Prevenzione Il presente allegato, parte
DettagliOsservatorio SosTariffe.it Telefonia Mobile
Osservatorio SosTariffe.it Telefonia Mobile TARIFFE IN PORTABILITA DEL NUMERO: ANALISI SUL RISPARMIO CHE SI OTTIENE EFFETTUANDO IL PASSAGGIO DEL NUMERO AD UN ALTRO OPERATORE SIA PER ABBONAMENTI CHE PER
Dettagliche le morti per cancro della mammella tendono ad aumentare in conseguenza della tendenza demografica all aumento dell età media della popolazione;
A.G.C. 20 - Assistenza Sanitaria - Deliberazione n. 451 del 25 marzo 2010 Progetto " Sorveglianza di donne ad alto rischio eredo-familiare per carcinoma mammario madiante tomografo- RM dedicato alla senologia"
DettagliEPIDEMIOLOGIA DEL TUMORE DELLA MAMMELLA NELLE DONNE GIOVANI IN VENETO. PERIODO 2005-2008 E ANDAMENTI TEMPORALI DAL 1990.
agosto 2015 EPIDEMIOLOGIA DEL TUMORE DELLA MAMMELLA NELLE DONNE GIOVANI IN VENETO. PERIODO 2005-2008 E ANDAMENTI TEMPORALI DAL 1990. Registro Tumori del Veneto Baracco M, Baracco S, Bovo E, Cesco G, Dal
DettagliESERCITAZIONE 2. TRATTO E MODIFICATO DA: Esercizi di epidemiologia - MORO, DAVOLI, PIRASTU Il pensiero scientifico editore
ESERCITAZIONE 2 TRATTO E MODIFICATO DA: Esercizi di epidemiologia - MORO, DAVOLI, PIRASTU Il pensiero scientifico editore Modalità di lettura della tabella di contingenza 2x2 sull associazione tra l esposizione
DettagliUniversità del Piemonte Orientale. Corsi di Laurea Triennale. Corso di Statistica e Biometria. Elementi di Epidemiologia
Università del Piemonte Orientale Corsi di Laurea Triennale Corso di Statistica e Biometria Elementi di Epidemiologia Corsi di Laurea Triennale Corso di Statistica e Biometria: Elementi di epidemiologia
DettagliPercorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale - Mammella
Opuscolo informativo Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale PDTA Mammella 1 Gentilissima Signora, lei è stata invitata ad eseguire esami di accertamento perché dopo aver visto l ultima mammografia
DettagliEPIDEMIOLOGIA DEL TUMORE DEL PANCREAS IN VENETO
EPIDEMIOLOGIA DEL TUMORE DEL PANCREAS IN VENETO Registro Tumori del Veneto agosto 213 Baracco M, Bovo E, Dal Cin A, Fiore AR, Greco A, Guzzinati S, Monetti D, Rosano A, Stocco CF, Tognazzo S, Zorzi M e
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 1373 DEL 11/12/2015
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 1373 DEL 11/12/2015 OGGETTO: Screening della mammella definizione terzo round IL COMMISSARIO
DettagliPREVENZIONE DEL TUMORE DELLA MAMMELLA: SCREENING ORGANIZZATO VS SCREENING OPPORTUNISTICO NEL SISTEMA SANITARIO DELLA REGIONE LAZIO
PREVENZIONE DEL TUMORE DELLA MAMMELLA: SCREENING ORGANIZZATO VS SCREENING OPPORTUNISTICO NEL SISTEMA SANITARIO DELLA REGIONE LAZIO La salute ai tempi della crisi XXXVI Convegno AIE -Bari 30 ottobre 2012
DettagliREGIONE LIGURIA Dipartimento Salute e Servizi Sociali Servizio Prevenzione PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE
REGIONE LIGURIA Dipartimento Salute e Servizi Sociali Servizio Prevenzione PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2005-2007 REGIONE LIGURIA Dipartimento Salute e Servizi Sociali Settore Livelli di Assistenza
DettagliTariffari e politiche di rimborsi regionali
L attività di day surgery nella Regione Lombardia è praticata sin dagli anni 70 in diverse strutture ospedaliere della Regione; dove venivano trattate in day hospital alcune patologie ortopediche pediatriche
DettagliPERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DELLE PAZIENTI CON PATOLOGIA DELLA MAMMELLA
Direzione Sanitaria PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DELLE PAZIENTI CON PATOLOGIA DELLA MAMMELLA Il carcinoma della mammella rappresenta la neoplasia più frequente nel sesso femminile, in tutte le fasce
DettagliIndicatori di qualità dell assistenza ospedaliera per la popolazione anziana residente nel Lazio
LAZIOSANITÀ AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA Indicatori di qualità dell assistenza ospedaliera per la popolazione anziana residente nel Lazio Anno 2005 Regione Lazio Indicatori di qualità dell assistenza ospedaliera
DettagliSISTEMA di GESTIONE QUALITÀ Non Conformità ed Efficacia delle Azioni Correttive Preventive
SISTEMA di GESTIONE QUALITÀ Non Conformità ed Efficacia delle Azioni Correttive Preventive Il sistema di gestione della qualità a cui mi riferisco è quello relativo alla norma ISO-9001:2000. Prima di entrare
DettagliDIFFERENZA DI GENERE E MEDICINA
DIFFERENZA DI GENERE E MEDICINA L ONU, l Europa e l OMS raccomandano che il determinante genere sia tenuto presente nella programmazione delle politiche sanitarie. L ONU ha inserito la medicina di genere
DettagliL EFFICACIA DELLE MISURE DI POLITICA ATTIVA DEL LAVORO REALIZZATE IN PROVINCIA DI TORINO NEL 2007-08
1 La valutazione L EFFICACIA DELLE MISURE DI POLITICA ATTIVA DEL LAVORO REALIZZATE IN PROVINCIA DI TORINO NEL 2007-08 Esiti occupazionali a 24 dalla partecipazione Vengono qui riassunti i risultati della
DettagliInfezione da HIV e AIDS in Piemonte
Infezione da HIV e AIDS in Piemonte anno 212 a cura di Chiara Pasqualini, Vittorio Demicheli si ringraziano i medici referenti del Sistema di Sorveglianza HIV/AIDS del Piemonte: O. Bargiacchi, S. Bonora,
DettagliI programmi di screening mammografico in Italia e nel Veneto: criticità e prospettive
Padova, 7 dicembre 2010 I programmi di screening mammografico in Italia e nel Veneto: criticità e prospettive Manuel Zorzi Istituto Oncologico Veneto IRCCS Registro Tumori del Veneto Estensione dello screening
DettagliScreening oncologici
Screening oncologici Il Centro Screening Oncologici, fa parte della UOC di Igiene e Sanità Pubblica nel Dipartimento di Prevenzione ed il Responsabile della struttura è il Dott. Francesco Silvio Congiu.
DettagliLe proponiamo un appuntamento per il giorno <gg/mm/aaa> alle ore <00.00> presso l ambulatorio di via <indirizzo>, Roma
La Regione Lazio e la ASL Roma XY La invitano a partecipare ad un programma di prevenzione del tumore del collo dell utero rivolto alle donne di età compresa fra i 25 e 64 anni. Il programma ha lo scopo
Dettagli-Gruppo 1 -Gruppo 2 -Gruppo 3 -Gruppo 4 -Gruppo 5
APPROPRIATEZZA ALLOCATIVA -Gruppo 1 -Gruppo 2 -Gruppo 3 -Gruppo 4 -Gruppo 5 Paziente grave che necessita di interventi intensivi e continui Paziente sottoposto ad intervento o con necessità di presa in
DettagliIntroduzione del test HPV come test di screening primario: un analisi di Budget Impact. Guglielmo Ronco, CPO Piemonte Maria Calvia
Introduzione del test HPV come test di screening primario: un analisi di Budget Impact. Guglielmo Ronco, CPO Piemonte Maria Calvia Introduzione del test HPV: un analisi di Budget Impact. Caratteristiche
DettagliLE PRESTAZIONI SPECIALISTICHE AMBULATORIALI DEL 2013 NELL ASL DI VARESE: ANALISI TEMPORALE.
LE PRESTAZIONI SPECIALISTICHE AMBULATORIALI DEL 2013 NELL ASL DI VARESE: ANALISI TEMPORALE. A cura di: Dr.ssa M. L. Gambino, Dr.ssa Ass. San. L.Balconi, Dr. S. Pisani U. O. S. Sorveglianza Epidemiologica
DettagliProf. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene
Screening Prof. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene Definizione Con il termine di screening, si intende un esame sistematico condotto con mezzi clinici, strumentali
DettagliIgiene e infezioni ospedaliere: un nesso quantificabile
24 Statistica & Società/Anno 3, N. 2/ Demografia, Istruzione, Welfare Igiene e infezioni ospedaliere: un nesso quantificabile Gianmaria Martini Dipartimento di Ingegneria, Università degli Studi di Bergamo
DettagliRassegna Stampa. Comunicato stampa. Intermedia s.r.l. per la comunicazione integrata
Rassegna Stampa Comunicato stampa TUMORE DEL SENO: FUNZIONA LA TERAPIA "ACCELERATA" "IL 94% DEI PAZIENTI GUARISCE CON I TEMPI DI CURA PIU' BREVI" Intermedia s.r.l. per la comunicazione integrata Via Malta,
DettagliCome premessa alla presentazione appare opportuno precisare che lo scopo finale del progetto è quello di presentare all accreditamento i dati della
Come premessa alla presentazione appare opportuno precisare che lo scopo finale del progetto è quello di presentare all accreditamento i dati della provincia di Caltanissetta. Per poter essere accreditati
DettagliANALISI CRITICA DELLA DOCUMENTAZIONE TECNICA RELATIVA ALLA CENTRALE TERMOELETTRICA DI QUILIANO E VADO LIGURE
6.1 Salute umana Dall analisi della documentazione di progetto sottoposta ad autorizzazione emerge come la tematica della Salute Umana sia stata affrontata in modo inadeguato, ovvero con estrema superficialità
Dettagli3.1 Tasso di ospedalizzazione (T.O.) per 1.000 residenti
3. Ospedalizzazione Tutti gli iicatori del presente capitolo si riferiscono ai ricoveri effettuati dai residenti in regione, iipeentemente da dove siano avvenuti (all interno o all esterno della regione).
DettagliRegistro emodialisi Regione Marche: caratteristiche dei pazienti e trattamenti
Registro emodialisi Regione Marche: caratteristiche dei pazienti e trattamenti L insufficienza renale cronica (IRC), raggiungendo lo stadio di uremia terminale, determina la necessità di ricorrere al trattamento
DettagliL integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale
L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale Vito Petrara Principi di riferimento per l assistenza I principi di riferimento
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 19 maggio 2011, n. 1111
17466 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 91 del 10-06-2011 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 19 maggio 2011, n. 1111 Approvazione dei percorsi per la diagnosi e la cura delle bronco-pneumopatie
DettagliValutazione dell appropriatezza dei ricoveri dei malati oncologici terminali in Provincia di Ragusa
AZIENDA REGIONALE DI RIFERIMENTO per l emergenza di 2 livello OSPEDALI CIVILE MARIA PATERNO AREZZO RAGUSA REGISTRO DEI TUMORI DELLA PROVINCIA DI RAGUSA Responsabile: Dr Rosario Tumino Via Dante n. 109
DettagliL uso attuale del PSA in Italia
L uso attuale del PSA in Italia Regione Emilia-Romagna Priscilla Sassoli de Bianchi, Flavia Baldacchini, Carlo Naldoni, Lauro Bucchi Regione Veneto Elena Schievano, Ugo Fedeli, Mario Saugo e Manuel Zorzi
DettagliRisultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014
Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 (art. 14 comma 5 - d.lgs 150/2009) sintesi dati Generali, per Area e tipologia di dipendente Le Amministrazioni pubbliche, nella prospettiva di
DettagliLa rilevazione dei crediti acquisiti al 10 agosto 2006 dagli studenti universitari degli atenei lombardi
Osservatorio Regionale per il Diritto allo Studio Universitario La rilevazione dei crediti acquisiti al 10 agosto 2006 dagli studenti universitari degli atenei lombardi Nota di lavoro 4/2007 - maggio 2007
DettagliStatistiche campionarie
Statistiche campionarie Sul campione si possono calcolare le statistiche campionarie (come media campionaria, mediana campionaria, varianza campionaria,.) Le statistiche campionarie sono stimatori delle
DettagliASSOCIAZIONE ITALIANA DOTTORI COMMERCIALISTI ED ESPERTI CONTABILI
ASSOCIAZIONE ITALIANA DOTTORI COMMERCIALISTI ED ESPERTI CONTABILI COMMISSIONE NORME DI COMPORTAMENTO E DI COMUNE INTERPRETAZIONE IN MATERIA TRIBUTARIA NORMA DI COMPORTAMENTO N. 178 COMPUTO DEGLI AMMORTAMENTI
DettagliASSESSORATO DELL'IGIENE E SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE PIANO OPERATIVO DEL PRP REGIONE SARDEGNA 2010-2012
ASSESSORATO DELL'IGIENE E SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE Allegato 2. PIANO OPERATIVO DEL PRP REGIONE SARDEGNA 2010-2012 1) Regione: Regione Autonoma della Sardegna 2) Titolo del progetto o del programma:
DettagliMODIFICHE AL REGOLAMENTO N. 11768/98 IN MATERIA DI MERCATI
MODIFICHE AL REGOLAMENTO N. 11768/98 IN MATERIA DI MERCATI DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE 27 luglio 2006 Le osservazioni al presente documento di consultazione dovranno pervenire entro il 7 agosto 2006 al
DettagliLa prevenzione del tumore al seno nelle giovani donne
UNDERFORTY WOMEN BREAST CARE ONLUS La Prevenzione, diagnosi e cura del tumore al seno nelle giovani donne Centro Direzionale Isola G1 sc. C, int. 66, 9 piano Condominio Prof Studi - 80143 - Napoli (NA)
DettagliREPORT FINALE DEL PROGETTO III Controllo di qualità nazionale per la valutazione delle mutazioni di RAS nel carcinoma del colon-retto -2014
REPORT FINALE DEL PROGETTO III Controllo di qualità nazionale per la valutazione delle mutazioni di RAS nel carcinoma del colon-retto -2014 Il Comitato Scientifico AIOM e SIAPEC-IAP ha organizzato per
DettagliRE-INGEGNERIZZAZIONE DELLA PREVENZIONE INDIVIDUALE E PROGRAMMI DI SCREENING: EFFICACIA, QUALITÀ E SOSTENIBILITÀ
Workshop ONS Venezia, 26 maggio 2010 RE-INGEGNERIZZAZIONE DELLA PREVENZIONE INDIVIDUALE E PROGRAMMI DI SCREENING: EFFICACIA, QUALITÀ E SOSTENIBILITÀ Tavola rotonda con le Regioni Gianni Amunni Istituto
DettagliN u o v o P r o g r a m m a d i S c r e e n i n g 2 0 1 4 - S e n o l o g i a D i a g n o s t i c a -
N u o v o P r o g r a m m a d i S c r e e n i n g 2 0 1 4 - S e n o l o g i a D i a g n o s t i c a - Di seguito si intende riportare, in sequenza non ordinata, i vari elementi che incidono sul primo approccio
DettagliIndicatori di qualità nei carcinomi genitali femminili: ovaio e utero Serata di presentazione progetto Zonta Club Locarno 13.04.2010 Registro Tumori Canton Ticino Istituto Cantonale di Patologia Via in
DettagliBambini e ragazzi affetti da tumore
Bambini e ragazzi affetti da tumore Firenze, 29 maggio 2014 Gianfranco Manneschi U.O. Epidemiologia clinica e descrittiva ISPO Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica introduzione La patologia
DettagliQUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI
QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di
DettagliGentile signora, Carlo Lusenti
Gentile signora, I programmi di screening per la prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori della mammella e del collo dell utero sono in corso nella nostra regione dal 1996, rappresentando un elemento
DettagliConfronto di percorsi di diagnosi e trattamento tra Italia e USA
Confronto di percorsi di diagnosi e trattamento tra Italia e USA Anna Gigli Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali (IRPPS-CNR) Seminario L impatto dei tumori sui sistemi sanitari:
DettagliIl presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
L 77/42 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 24.3.2010 REGOLAMENTO (UE) N. 244/2010 DELLA COMMISSIONE del 23 marzo 2010 che modifica il regolamento (CE) n. 1126/2008 della Commissione che adotta taluni
DettagliPrecision Medicine e governance di sistema: Il contributo del Registro Tumori
PRECISION MEDICINE PER UNA ONCOLOGIA SOSTENIBILE: DALLA DIAGNOSTICA ALLA TERAPIA Precision Medicine e governance di sistema: Il contributo del Registro Tumori Dr. Mario Fusco Registro Tumori Regione Campania
DettagliRASSEGNA STAMPA martedì 9 dicembre 2014
RASSEGNA STAMPA martedì 9 dicembre 2014 02/12/2014 - TUMORE DEL SENO E DELLA TIROIDE, CONVEGNO GIOVEDÌ IN CHIESA Campobasso. Giovedì 4 dicembre alle 18 e 30 nella chiesa di S.Antonio Abate, a Campobasso,
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA QUALITÀ DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA, DEI LIVELLI DI ASSISTENZA E DEI PRINCIPI ETICI DI SISTEMA UFFICIO III Rapporto nazionale sull utilizzo
DettagliEndoscopia nell anno successivo
COLON FOLLOW-UP 01 Endoscopia nell anno successivo DESCRIZIONE: Stima la proporzione di pazienti sottoposti a endoscopia nei 12 mesi successivi all intervento 0-20 DISTRIBUZIONE SPAZIALE 21-40 41-60 61-80
DettagliProposta di implementaziome del sistema qualità in cardiologia. Dott. A. Gandolfo
Proposta di implementaziome del sistema qualità in cardiologia Dott. A. Gandolfo Sistema Qualità Il Sistema Qualità è un sistema di gestione che ha lo scopo di tenere sotto controllo i processi di una
DettagliA cura di Giorgio Mezzasalma
GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma
DettagliI percorsi assistenziali riabilitativi degli anziani con frattura di femore
La chirurgia dell anca Strumenti e metodi di valutazione della qualità dell assistenza Firenze, 4 aprile 2006 I percorsi assistenziali riabilitativi degli anziani con frattura di femore Paolo Francesconi
DettagliASL TO3 : 84.500 CITTADINI VENGONO INVITATI ALLO SCREENING DEL COLON RETTO
COMUNICATO STAMPA LA PREVENZIONE PUO SALVARE LA VITA : APPELLO DELL ASL A PRESENTARSI ALL INVITO. RISULTANO POSITIVI CIRCA IL 6% DI ESAMI (162 SU 2.840), SUBITO INVIATI ALLA COLONSCOPIA DI APPROFONDIMENTO
DettagliPARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO
PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO Delle strategie REGIONALI (B) a cura di Sara Barsanti Introduzione L area di valutazione del conseguimento delle strategie regionali (area B) ha
DettagliIncidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Italia
Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Sintesi L incidenza e la mortalità per il tumore del polmone stimate in nel periodo 197-215 mostrano andamenti differenti tra uomini e donne:
DettagliMercato dei Titoli di Efficienza Energetica
Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica Rapporto di monitoraggio semestrale II semestre 2014 Pubblicato in data 02 febbraio 2015 1 INDICE 1. Introduzione... 3 2. Situazione Operatori... 3 3. TEE emessi...
DettagliANALISI DEL MUTUATARIO
IL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL MUTUATARIO Il 2013 ha fatto segnare ancora variazioni negative nell erogazione del credito concesso alle famiglie, ma si registrano
Dettagli8. Valutazione degli screening di prevenzione delle patologie tumorali nell ASL di Mantova
8. Valutazione degli screening di prevenzione delle patologie tumorali nell ASL di Mantova I programmi di screening per la prevenzione dei tumori della mammella, del colon retto e della cervice uterina
DettagliConcetto di potenza statistica
Calcolo della numerosità campionaria Prof. Giuseppe Verlato Sezione di Epidemiologia e Statistica Medica, Università di Verona Concetto di potenza statistica 1 Accetto H 0 Rifiuto H 0 Ipotesi Nulla (H
DettagliLa Riabilitazione: analisi della situazione in Italia. Giovanna Beretta
La Riabilitazione: analisi della situazione in Italia Giovanna Beretta SOTTOGRUPPO 1 Rilevanza della Medicina Riabilitativa Rappresentanti Conferenza Stato-Regioni Abruzzo Campania Emilia Romagna Lombardia
DettagliInformazione per pazienti. Il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per tumore alla mammella
Informazione per pazienti Il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per tumore alla mammella Questo opuscolo è stato realizzato per fornire alcune utili informazioni sul percorso seguito
DettagliENTE MUTUO ASSISTENZA SANITARIA
ENTE MUTUO ASSISTENZA SANITARIA AIAS Associazione Professionale Italiana Ambiente e Sicurezza SANITA OGGI Le aspettative di vita della popolazione si sono alzate comportando parallelamente una crescita
DettagliRELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2012
RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2012 .. 1 1. Presentazione La Relazione sulla Performance 2012 riassume la valutazione annuale del Ciclo di gestione della performance. In particolare la Relazione è lo strumento
DettagliGESTIONE 770 TRASFERIMENTO DATI DA ARCHIVIO CONTABILE
GESTIONE 770 TRASFERIMENTO DATI DA ARCHIVIO CONTABILE Note: Il presente manuale vuole essere solo una guida sommaria per agevolare l operatore nell utilizzo della procedura e pertanto non essendo esaustivo
DettagliProgrammazione e tempi di riparto
Laboratorio FIASO sul riparto dei fondi sanitari regionali Programmazione e tempi di riparto La ripartizione dei fondi tra le Aziende sanitarie avviene in quadro di programmazione definito dai Piani sanitari
DettagliNella provincia di Latina sono diagnosticati in media ogni anno 98 casi ogni 100.000 uomini e 27 ogni 100.000 donne.
TUMORE DEL POLMONE Nel periodo 27-211 sono stati registrati complessivamente in provincia di Latina 172 nuovi casi di tumore del polmone. E risultato al 1 posto in termini di frequenza fra le neoplasie
DettagliOrientamenti sul sottomodulo del rischio di catastrofe per l assicurazione malattia
EIOPA-BoS-14/176 IT Orientamenti sul sottomodulo del rischio di catastrofe per l assicurazione malattia EIOPA Westhafen Tower, Westhafenplatz 1-60327 Frankfurt Germany - Tel. + 49 69-951119-20; Fax. +
DettagliL età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato
Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato
DettagliFIRMATA DIGITALMENTE dal Direttore generale / Direttore sanitario / Direttore amministrativo
DELIBERAZIONE N. 1479/2015 ADOTTATA IN DATA 01/10/2015 OGGETTO: Affidamento del contratto di assistenza tecnica e manutenzione software applicativi Dedalus in uso presso l azienda ospedaliera per il biennio
DettagliLa legge individua due diverse tipologie di autorizzazioni:
IMPORTANTI NOVITA PER CHI DEVE APRIRE UNO STUDIO PROFESSIONALE Legge regionale n. 10 del 21.07.2006 AUTORIZZAZIONE ALL ESERCIZIO DI ATTIVITA SANITARIE. La Legge Regionale n. 10 del 21.07.2006 ha provveduto
DettagliIndice. p. 1. Introduzione. p. 2. Il consumo medio annuo pro capite di gas. p. 2. Il costo del gas con la tariffa di Maggior Tutela dell AEEG p.
Gas: le Regioni Italiane con il maggior numero di consumi e quelle con il risparmio più alto ottenibile Indice: Indice. p. 1 Introduzione. p. 2 Il consumo medio annuo pro capite di gas. p. 2 Il costo del
DettagliI PRIMI ANNI DELLA MUTUA FIDE BANK. Breve analisi dell attività della MFB in Madagascar e spunti per il futuro
I PRIMI ANNI DELLA MUTUA FIDE BANK Breve analisi dell attività della MFB in Madagascar e spunti per il futuro dic-09 gen-10 feb-10 mar-10 apr-10 mag-10 giu-10 lug-10 ago-10 set-10 ott-10 nov-10 dic-10
Dettagli