supply chain REDEFINE THE FUTURE Report sulla sostenibilità di EMC 2014

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1 supply chain E N I F E D E R THE FUTURE Report sulla sostenibilità di EMC 2014

2 informazioni sulla copertina Dipendenti EMC partecipano alle attività di data collection relative ai progetti di citizen science insieme all'earthwatch Institute e allo Schoodic Institute nel Parco nazionale di Acadia. Per ulteriori informazioni su questa partnership che utilizza i Big Data per studiare l'impatto del cambiamento climatico sugli uccelli migratori, leggere la sezione "Ruolo dell'it nella società" del report esecutivo.

3 Sommario introduzione 1 SUPPLY CHAIN BUSINESS CONTINUITY PLANNING 2 RESPONSABILITÀ SOCIALE E AMBIENTALE DELLA SUPPLY CHAIN 4 MINERALI DEI CONFLITTI 14

4 1 introduzione La creazione di una supply chain resiliente non riguarda solo le operazioni di EMC, ma richiede la comprensione del ruolo che l'azienda svolge in qualità di cittadino globale. Il cambiamento climatico e l'inquinamento, la gestione dei diritti umani e del lavoro, l'estrazione di risorse naturali e minerali, le condizioni economiche e geopolitiche: queste e altre questioni comportano rischi da affrontare e opportunità da migliorare. I rischi che derivano da tali questioni hanno una vasta portata, che spazia dalla consegna e dalla qualità dei prodotti alla reputazione e al benessere delle comunità. In breve, la sostenibilità nella supply chain è importante per i nostri dipendenti, i nostri fornitori e i loro dipendenti, nonché per i nostri clienti, investitori, le comunità in cui operiamo e per gli altri stakeholder in tutto il mondo. EMC collabora direttamente con i fornitori in oltre 30 paesi e, indirettamente, si avvale di un numero di fornitori molto più elevato. Le dinamiche norme economiche, ambientali, societarie e aziendali aumentano la complessità insita nel raggiungimento degli obiettivi più ampi che abbiamo definito. Per risolvere queste sfide, collaboriamo con i nostri fornitori direttamente e con le altre aziende del settore tramite consorzi. Crediamo che attraverso un coinvolgimento continuo con fornitori e altre aziende del settore, promuoveremo un cambiamento positivo. La nostra vision è di ottenere un vantaggio competitivo e la fiducia degli stakeholder tramite la creazione di una supply chain più resiliente. A questo scopo, integriamo la sostenibilità nei nostri processi di gestione dei fornitori insieme ai costi, alla qualità, alla disponibilità e al time-to-market. Il messaggio che desideriamo trasmettere ai fornitori riguarda l'importanza della sostenibilità quale componente chiave delle loro relazioni di business con EMC. Inoltre, integriamo i dati di più programmi di sostenibilità della supply chain per creare una vista olistica che ci aiuti a stabilire priorità strategiche e a promuovere il cambiamento in modo più efficace. Il grafico riportato a sinistra fornisce una descrizione sintetica di questo approccio. Per ulteriori informazioni, vedere Business Continuity Planning, Social and Environmental Responsibility e Minerali dei conflitti. Gestione della resilienza della supply chain 1 MONITORAGGIO 2 ASSESSMENT 3 MIGLIORAMENTO 4 REPORT STRUTTURA Business Continuity Planning (BCP) Social and Environmental Responsibility (SER) Minerali dei conflitti Survey dei fornitori Siti di produzione Funzionalità di ripristino Monitoraggio degli eventi globali Questionari di self-assessment Generazione di report ambientali Audit Controlli a campione Conflict Minerals Reporting Template (CMRT) Assessment del rischio Progetti di riduzione del rischio Simulazioni Piani di azioni correttivi Formazione Coaching Discussioni tra pari Newsletter Formazione dei fornitori e riduzione dei rischi Coinvolgimento delle fonderie Business review trimestrali Scheda di valutazione

5 2 SUPPLY CHAIN BUSINESS CONTINUITY PLANNING La resilienza della supply chain di fronte alle interruzioni impreviste è fondamentale per soddisfare le aspettative dei clienti in termini di qualità e disponibilità. Il programma EMC Supply Chain Business Continuity Planning (BCP) stabilisce le strategie che consentono di prepararsi e reagire a eventi ambientali, finanziari o sociali imprevisti che potrebbero causare interruzioni della nostra supply chain. Le operazioni della supply chain di EMC non sono state interessate da disastri naturali o disordini sociali o economici nel Nonostante i buoni risultati ottenuti in termini di capacità di evitare le interruzioni, stiamo migliorando continuamente il nostro programma per operare in modo più efficace ed efficiente all'interno di un ambiente industriale caratterizzato da livelli di complessità e rischio maggiori. L'approccio di EMC Nel 2014 abbiamo migliorato il nostro programma BCP integrando la data collection in modo più approfondito nella supply chain, utilizzando i dati in modo più efficace per promuovere azioni in grado di aumentare la resilienza e tenendo traccia delle metriche di valutazione dei nostri progressi nel corso del tempo. Data collection Nel 2014 abbiamo continuato ad aumentare la visibilità della nostra supply chain. Abbiamo mappato le parti dei prodotti a oltre 900 siti di fornitori di tier 1 e di tier 2 e abbiamo in tal modo potuto visualizzare e analizzare la nostra impronta di produzione globale. Queste parti sono state poi mappate ai prodotti e alle metriche delle entrate di EMC per comprendere il significato che qualsiasi parte, sito o fornitore assume per le prestazioni finanziarie di EMC. Pianificazione dell'assessment e della mitigazione dei rischi Dopo aver mappato le parti ai siti dei fornitori specifici, ciascuna parte viene valutata in termini di rischio sotto diversi aspetti, tra cui: disastro naturale e altri rischi geografici; capacità dei fornitori di implementare piani di ripristino in scenari di rischio; rischio finanziario dei fornitori. I punteggi di rischio vengono compilati a livello fornitore, stabilimento, prodotto e parte in modo da evidenziare le aree caratterizzate dal rischio più elevato. Questo esercizio consente a EMC di identificare in modo proattivo i punti di debolezza nelle strategie di approvvigionamento e nell'impronta della supply chain. Riduciamo questi rischi tramite azioni mirate tra cui qualificazioni di fonti alternative, margine di disponibilità dei componenti e assessment più approfonditi dei fornitori nonché test dei loro piani di Business Continuity. Inoltre, EMC raccoglie i self-assessment di BCP dei fornitori per comprendere l'idoneità tattica dei fornitori a fronte di una potenziale interruzione. Laddove necessario, il team EMC BCP svolge attività di coaching dei fornitori allo scopo di migliorarne le capacità in termini di resilienza e ridurre il rischio per EMC. Tutti questi dati preziosi che raccogliamo e gestiamo ci consentono di sviluppare policy efficaci, definire standard e tenere traccia delle prestazioni della nostra supply chain in relazione a tali standard. Possiamo, ad esempio, identificare parti che, sebbene vengano acquistate presso più produttori, sono prodotte in siti che si trovano a una distanza reciproca massima di 50 chilometri. Ciò aumenta il rischio nell'eventualità di un disastro naturale o di disordini sociali in tale sito. Una volta identificato tale raggruppamento geografico, possiamo collaborare con il team tecnico e il team fornitori per qualificare altri siti al di fuori di tale area.

6 supply chain SUPPLY CHAIN BUSINESS CONTINUITY PLANNING 3 Monitoraggio di eventi e disaster recovery Impegno per il 2015 Ogni sito di un fornitore mappato a una parte EMC viene monitorato 24 ore su 24 per individuare eventi avversi. Gli eventi monitorati includono disastri naturali, scioperi, fallimento dei fornitori e disastri causati dall'uomo come incendi nelle fabbriche e sversamenti di sostanze chimiche. Quando si verifica un evento, i Part Number e i prodotti interessati vengono immediatamente identificati. Poiché le parti sono mappate in modo proattivo ai siti, EMC dedica un tempo minimo alla data collection per comprendere l'esposizione e il rischio all'epoca dell'evento e l'organizzazione può avviare immediatamente le procedure di risposta e ripristino. Nel 2015 utilizzeremo i dati di self-assessment dei fornitori per determinare le carenze di capacità rispetto alle best practice di Business Continuity e a standard come ISO Lanceremo sia progetti "orizzontali" (per la risoluzione di carenze comuni a gruppi di fornitori) sia progetti "verticali" (per la collaborazione diretta con i fornitori che presentano le carenze più gravi), aumentando, a nostro avviso, la resilienza dell'intera supply chain. Nel 2014 abbiamo implementato un "playbook" proattivo per gestire le alluvioni stagionali in Tailandia. Attraverso il monitoraggio regolare di piogge, livelli dei fiumi e fattori climatici quali le temperature degli oceani rispetto alle capacità di difesa dalle alluvioni dei siti dei nostri fornitori, possiamo valutare il rischio di alluvione settimane prima che l'evento calamitoso si verifichi e intraprendere misure appropriate in modo proattivo. Inoltre, miglioreremo la progettazione dei prodotti e i processi di approvvigionamento strategico per integrare più a fondo i dati e le metriche relative ai rischi per la BCP nelle attività di sviluppo e pianificazione. Ciò contribuirà a garantire l'adozione di ogni possibile misura per ridurre il rischio per la BCP della supply chain prima di lanciare il prodotto.

7 4 RESPONSABILITÀ SOCIALE E AMBIENTALE DELLA SUPPLY CHAIN Il programma Supply Chain Social & Environmental Responsibility (SER) di EMC è incentrato sulla riduzione dei rischi, sull'identificazione e sulla creazione di opportunità, nonché sull'aumento della resilienza della nostra supply chain. Ci proponiamo di raggiungere questi obiettivi, collaborando con i fornitori e con le altre aziende del settore per creare e utilizzare standard e strumenti comuni, come la ridefinizione costante del nostro approccio in base a ciò che apprendiamo. La nostra strategia è incentrata su tre pilastri principali: 1) definizione delle aspettative, utilizzo del codice di condotta di Electronic Industry Citizenship Coalition (EICC) standard di settore, 2) monitoraggio e assessment delle prestazioni dei fornitori in base a tale standard, utilizzando una combinazione di strumenti standard di settore e nostri requisiti e strumenti proprietari e 3) coinvolgimento continuo dei fornitori e del settore finalizzato al miglioramento. Nel 2014, EMC ha completato l'implementazione di iniziative chiave avviate nel 2013, tra cui l'integrazione aziendale, i controlli a campione, la formazione e la generazione di report pubblici sulla sostenibilità da parte dei fornitori. Guardando al 2015, le nostre priorità strategiche i nostri pilastri resteranno invariati e dedicheremo una maggiore attenzione alla creazione di capacità mirata e alla valutazione degli impatti. DATI SIGNIFICATIVI DEL 2014 Monitoraggio e assessment Completati 31 controlli a campione in 6 paesi, risultato che supera di oltre il 50% il nostro obiettivo del Riduzione del 62% del numero di rilievi di audit dagli audit iniziali alla chiusura o alle ripetizioni complete degli audit. Ricezione di report ambientali da parte dei fornitori che rappresentano il 98% della spesa. Impegno per il miglioramento Sviluppato uno strumento, creato sulla piattaforma Archer Governance Risk and Compliance di EMC, per tenere traccia in modo più efficace delle prestazioni dei fornitori, comunicare le azioni richieste e connettere i fornitori alle risorse e alle informazioni di destinazione. Formazione e incentivi maggiori per indurre i fornitori a pubblicare report di sostenibilità in conformità alle linee guida della Global Reporting Initiative (GRI). Lancio della SMaRT Library, una risorsa di formazione online che è destinata agli argomenti SER con priorità elevata nella supply chain di EMC, tra cui l'orario di lavoro, la tratta di essere umani e i sistemi di gestione del lavoro. Istituzione di nuovi metodi di analisi dei dati e test di ipotesi per mettere in correlazione i fattori di rischio e indirizzare in modo più efficace le iniziative di formazione e sensibilizzazione destinate ai fornitori nel 2015 e oltre.

8 responsabilità sociale e ambientale della supply chain 5 MONITORAGGIO E ASSESSMENT EMC è entrata a far parte dell'eicc nel Da allora collabora con l'organizzazione adottandone gli standard, gli strumenti e i questionari comuni che vengono utilizzati per il monitoraggio dei fornitori aziendali. Nell ambito di questa collaborazione, nel 2014 ha continuato a svolgere un ruolo di leadership in EICC, in particolare in veste di responsabile dell'environmental Sustainability Workgroup. EMC è stata inoltre eletta in seno al Consiglio di amministrazione di EICC per il periodo Collaborazione alla definizione di standard e al monitoraggio dei fornitori In conformità al nostro impegno nei confronti di standard condivisi, utilizziamo la seguente suite di strumenti EICC come elemento centrale della nostra attività di monitoraggio e assessment della supply chain: Codice di condotta (EICC) dei fornitori di EMC: il Codice EICC, che tratta gli aspetti correlati a lavoro, etica, ambiente, salute e sicurezza e sistemi di gestione, definisce lo standard delle aspettative che nutriamo nei confronti di noi stessi e dei nostri fornitori. Il Codice di condotta deve essere accettato da tutti i fornitori diretti di materiali e la conformità al Codice è parte integrante della disposizioni contrattuali standard per tutti i vendor. valutazione dei rischi nei siti dei fornitori Questionario di self-assessment EICC (SAQ): questo strumento di assessment esamina la presenza delle policy e procedure necessarie per supportare la conformità al Codice di condotta, nonché i fattori di rischio e i controlli associati. EMC raccoglie i questionari SAQ da tutti i fornitori strategici di tier 1 e di tier 2. EICC Environmental Reporting: questo questionario EICC condiviso consente di raccogliere informazioni sui volumi, sugli obiettivi e sulle iniziative dei fornitori in tema di emissioni di carbonio, acqua e rifiuti ed è allineato al CDP e alla GRI. Nel 2014 il 98% dei fornitori di tier 1 e di tier 2 di EMC, valutati in tal modo in base alla spesa, ha completato la rendicontazione ambientale. Audit EICC: gli audit valutano le condizioni e le pratiche adottate nelle strutture di produzione dei fornitori. EMC utilizza gli audit EICC-Validated Audit Program (VAP), laddove possibile. Il risultato di questo audit rigoroso può essere da condiviso dal fornitore con più aziende, riducendo in tal modo il volume globale degli audit. I VAP vengono condotti da auditor terzi e hanno una validità di due anni. Nei rari casi in cui non utilizzi un audit VAP, EMC segue comunque il protocollo di audit standard EICC e ricorre ad auditor terzi certificati. La generazione di report associata a questi strumenti EICC viene condotta tramite EICC-ON, la piattaforma online di EICC che consente di condividere dati tra fornitori e clienti in modo semplice e riservato. VALUTAZIONE DEI RISCHI NEI SITI DEI FORNITORI RISCHIO TOTALE 1. Area geografica I siti dei fornitori ricevono un punteggio di rischio geografico in base a diritti umani, etica e rischi ambientali del sito. Questi punteggi vengono ponderati in base a indicatori di governance e responsabilità. 2. Esposizione I siti vengono valutati in base a dati di esposizione ricavati dal programma Business Continuity di EMC. Il programma include spese, sole sourcing e percentuale di parti acquistate nel sito. 3. Informazioni specifiche delle aziende Le prestazioni passate indicano rischi specifici a seconda del fornitore. I punteggi degli audit passati forniscono la variabile principale, integrata da piani di azione correttivi, approfondimenti forniti di prima mano dal personale EMC, questionari di self-assessment e report per media e ONG. 3. Informazioni specifiche delle aziende Le commodity, concetto che indica il bene prodotto dal sito per EMC nonché il punto in cui si trova il fornitore nella supply chain, forniscono l'input finale per il calcolo dei rischi. I fornitori ancora più a monte o la cui produzione coinvolge più sostanze chimiche, ad esempio, potrebbero porre maggiori rischi.

9 responsabilità sociale e ambientale della supply chain 6 Controlli a campione Questi controlli vengono condotti da personale tecnico e commerciale della supply chain EMC a livello locale che si reca presso i siti per valutare una serie di indicatori sociali e ambientali chiave. Il personale che conduce queste visite segue corsi di formazione periodici per acquisire le conoscenze necessarie sugli argomenti di specializzazione oggetto della valutazione. Nel 2014 la formazione ha incluso due corsi di un'intera giornata in lingua cinese tenuti a Shanghai e Shenzhen, destinati a 22 unità del personale. Nel 2014 il programma di controlli a campione è cresciuto in misura significativa rispetto al programma pilota del Superando il nostro obiettivo di sottoporre a controlli a campione 20 siti in tutto il mondo, il personale EMC ha completato 31 controlli a campione in 6 paesi, dai quali sono emersi oltre 50 problemi che richiedono un'azione e correttiva e, in un caso, problemi di sicurezza di gravità tale da richiedere con la massima urgenza interventi di correzione e un audit completo. I problemi identificati in un controllo a campione vengono gestiti con le stesse aspettative di una chiusura successiva all'azione correttiva applicata per i rilievi riscontrati negli audit EICC-VAP più completi. Questi strumenti standard di settore vengono completati con assessment e requisiti sviluppati internamente, tra cui: Processo di assessment dei rischi: l'analisi dei rischi sviluppata internamente da EMC stabilisce quali siti sono considerati ad alto rischio e devono pertanto essere sottoposti per primi ad audit e controlli a campione nel corso dell'anno (vedere il grafico "Valutazione dei rischi nei siti dei fornitori"). Controlli a campione: questi assessment degli indicatori sociali e ambientali chiave presso i siti dei fornitori vengono condotti dal personale tecnico e commerciale della supply chain di EMC che opera a livello locale. I controlli a campione consentono di identificare e correggere problemi minori prima che assumano proporzioni più significative. Offrono una visuale più frequente delle condizioni sul campo, a integrazione del processo di auditing formale. Nel 2014 il personale EMC ha completato 31 controlli a campione in 6 paesi. Database dell'institute of Public & Environmental Affairs: EMC controlla regolarmente il database delle violazioni delle normative sull'inquinamento gestito dall'institute of Public & Environmental Affairs in Cina. Eventuali problemi identificati tramite questi canali vengono tempestivamente corretti mediante discussioni dirette con i fornitori e piani di azione correttivi, se del caso. Report di sostenibilità pubblici: i fornitori diretti strategici di materiali di EMC sono tenuti a pubblicare un report di sostenibilità utilizzando le linee guida GRI. Alla fine del 2014, l'80% dell'80% dei nostri fornitori primi classificati in base alla spesa, ha pubblicato report pubblici di sostenibilità che, tranne in un caso, erano tutti conformi alle linee guida GRI. Per ulteriori informazioni su questo argomento, vedere "Impegno per il miglioramento". Metriche e risultati Audit EMC considera gli audit un meccanismo per eseguire verifiche di due diligence, ottenere baseline delle prestazioni dei siti dei fornitori e valutare l'efficacia e la durata dei miglioramenti nel tempo. Possono inoltre aumentare il livello di awareness riguardo a diverse aspettative e diversi sistemi di gestione precedentemente sconosciuti all'azienda o al sito. La crescita degli audit VAP di EICC, unita a una definizione delle priorità di rischio più precisa da parte di EMC, ha aumentato i nostri numeri di audit complessivi nonché la copertura dei siti a rischio elevato nel NUMERO DI AUDIT SER SUI FORNITORI, NUMERO DI AUDIT SER SUI FORNITORI, % 26% Provisioning 5 5 Chiusura Ripetizione completa dell'audit Ogni audit che produce rilievi è seguito da un CAP. EMC collabora direttamente con i fornitori per conoscere le cause sottostanti, esaminare piani e valutare le prove che dimostrino il completamento di tutte le azioni correttive. Un fornitore può inoltre essere sottoposto a un audit di chiusura o di approfondimento in seguito al completamento del CAP per validare i risultati delle sue azioni % % di siti a rischio elevato sottoposti ad audit % 13

10 responsabilità sociale e ambientale della supply chain 7 " Dopo aver collaborato con EMC ai nostri piani di azione correttivi nel corso dello scorso anno, siamo infine riusciti a dimostrare miglioramenti significativi delle condizioni presso un sito di produzione cinese. È stata un risultato particolarmente gratificante perché eravamo stati sottoposti ad audit due volte in precedenza e continuavamo a riscontrare gli stessi rilievi e risultati stagnanti. I risultati di audit più recenti hanno dimostrato una riduzione del punteggio o una chiusura completa in ogni categoria di rilievo, persino nell'orario di lavoro!" Fornitore strategico di tier 2 Complessivamente, i fornitori EMC mostrano una riduzione del 62% nel numero di rilievi tra gli audit iniziali e gli audit di chiusura o le ripetizioni complete degli audit. Questo progresso è indicativo dell'obiettivo principale degli audit: non solo valutare, ma anche identificare e approfondire le aree di miglioramento. Esaminando i risultati dettagliati degli audit condotti nel 2014 sui nostri fornitori, emergono le difficoltà di risoluzione delle sfide estese all'intero settore. L'orario di lavoro e la preparazione alle emergenze continuano a rappresentare i casi di non conformità più significativi a livello di sistemi (maggiori) al di fuori dei rilievi generali relativi ai sistemi di gestione. Abbiamo inoltre riscontrato rilievi sulla libera scelta dell'impiego. Sebbene non siano stati rilevati casi di lavoro forzato, abbiamo riscontrato l'esigenza di un miglioramento dei sistemi di gestione utilizzati dai fornitori per monitorare i propri fornitori e vendor, soprattutto nel settore ad alto rischio della manodopera. Nonostante il numero di rilievi di maggiore importanza non sia cambiato in misura significativa anno dopo anno, si sono verificati alcuni cambiamenti nei tipi di rilievi minori riscontrati con maggiore frequenza; ad esempio, abbiamo riscontrato una riduzione nei rilievi minori associati al pagamento degli stipendi. Oltre a osservare le variazioni dei trend negli anni, EMC valuta anche tutti i dati a livello aggregato, analizzando vari fattori per identificare modelli e definire priorità per formazione, incentivi ed eventuali variazioni alle policy relative alla gestione delle prestazioni dei fornitori. Per ulteriori informazioni, vedere "Impegno per il miglioramento". Tratta di esseri umani Nel 2014 la tratta di esseri umani ha ricevuto una maggiore attenzione da parte di governi nazionali, organizzazioni non profit e aziende. Si tratta di un problema di proporzioni notevolmente maggiori rispetto a quelle che una singola azienda, o persino un singolo settore, è in grado di affrontare. Tuttavia, come descritto nella nostra Dichiarazione contro la schiavitù e la tratta di esseri umani, EMC ha intrapreso negli ultimi anni molteplici azioni per monitorare i rischi di traffico umano nella propria supply chain, correggere le eventuali carenze identificate e formare dipendenti e fornitori in merito a questo tema importante. Continueremo a concentrarci su quest'area importante nel Nel 2014 le nostre attività hanno incluso: Sistemi di gestione: tramite audit e visite on-site, EMC ha identificato le carenze e aggiornato le proprie pratiche nei sistemi di gestione dei fornitori e collaborato con gli stessi per implementare azioni correttive. Ad esempio, un fornitore ha completamente rivisto le proprie policy e procedure, che in precedenza permettevano di conservare i passaporti con i permessi dei lavoratori, una pratica identificata come rischiosa dal punto di vista della tratta di esseri umani. In un altro caso un fornitore che in precedenza non aveva monitorato la propria manodopera ha sfruttato le best practice standard di settore per attuare un solido programma allo scopo di comunicare con i vendor e formarli e monitorarli per rilevare eventuali episodi di tratta di esseri umani. Formazione: un nuovo modulo di formazione online è stato lanciato per i dipendenti interni e i fornitori. Forum dei fornitori: EMC ha ospitato una sessione di discussione e domande e risposte tra pari, alla quale hanno partecipato numerosi fornitori caratterizzati da diversi livelli di maturità nella gestione della questione relativa alla tratta di esseri umani. L'iniziativa prevedeva il completamento del modulo di formazione online, seguito dalla partecipazione a un dibattito aperto in cui è avvenuto uno scambio di idee, conoscenze e sfide.

11 responsabilità sociale e ambientale della supply chain 8 RISULTATI DETTAGLIATI DEGLI AUDIT SER CONDOTTI SUI FORNITORI DELLA SUPPLY CHAIN: 2014 CODICE EICC PERCENTUALE DI NON CONFORMITÀ MAGGIORE MINORE LAVORO Divieto del lavoro minorile Libertà di associazione Libera scelta dell'impiego Trattamento umano Assenza di discriminazioni Retribuzioni e benefit Orario lavorativo 31,6% 28,9% 4,1% 2,0% 12,2% 1,4% 3,4% 8,8% 20,3% 26,7% 4,1% 0,7% 11,5% 2,0% 3,4% 8,1% 18,2% ETICA Divulgazione di informazioni Business equo, pubblicità e concorrenza leale Protezione dell'identità Integrità aziendale Proprietà intellettuale Nessun vantaggio improprio Assenza di ritorsioni Privacy Approvvigionamento responsabile dei materiali 9,0% 5,3% 2,4% 16,7% 2,4% 2,4% 2,4% 0,0% 2,4% 4,8% 2,4% 10,5% 2,4% 7,1% 7,1% 7,1% 11,9% 16,7% 4,8% 4,8% 4,8% AMBIENTE Emissioni aeree Sostanze pericolose Permessi e generazione di report ambientali Prevenzione dell'inquinamento e riduzione delle risorse Restrizioni sul contenuto dei prodotti Acque reflue e rifiuti solidi 9,0% 9,8% 7,1% 21,4% 16,7% 7,1% 4,8% 4,8% 6,0% 0,0% 19,0% 4,8% 2,4% 2,4% 9,5% SALUTE E SICUREZZA Preparazione alle emergenze Cibo, servizi sanitari e alloggi Igiene industriale Infortuni e malattia sul lavoro Sicurezza delle macchine Sicurezza sul lavoro Lavoro fisicamente impegnativo 30,1% 36,8% 21,3% 8,5% 7,8% 7,8% 2,8% 17,7% 3,5% 16,2% 6,4% 4,3% 0,7% 6,4% 2,8% 8,5% 1,4% SISTEMI DI GESTIONE 20,1% 18,8% 16,5%

12 responsabilità sociale e ambientale della supply chain 9 Fatti e cifre: Emissioni di ambito 3 Nel 2014 le emissioni di gas a effetto serra associate ai fornitori di materiali diretti di EMC sono state di tonnellate di CO2e. Questo risultato riflette i dati sulle emissioni di gas a effetto serra di ambito 1 e 2 comunicati dai fornitori di tier 1 diretti che rappresentano il 98% della spesa annuale. Utilizzando l'allocazione economica, usiamo questi dati per calcolare la quota EMC delle loro emissioni di gas a effetto serra. Il calcolo comporta la determinazione del rapporto tra la spesa e le entrate di ogni azienda e l'applicazione di tale rapporto alle emissioni indicate nei report. Questa metodologia segue il GHG Protocol Corporate Value Chain (Scope 3) Accounting and Reporting Standard dell'istituto per le risorse mondiali ed è la migliore opzione disponibile considerato il livello di dati monitorati e indicati nei report. Poiché questo approccio all'allocazione richiede l'accesso alle entrate dei fornitori, un numero limitato di aziende private viene escluso dall'analisi. Il numero totale di tonnellate metriche di CO2e indicato nei report viene ponderato per fornire una stima del 100% delle emissioni dei nostri fornitori di materiali diretti. 11% increase over 2013 Rischi e prestazioni ambientali I dati del 2014 evidenziano una base di fornitori che ha fatto propria la scelta di pubblicare report in materia di acqua e rifiuti insieme alle tradizionali informative sulle emissioni di anidride carbonica. La percentuale di fornitori che ha ottemperato alle nostre richieste o che ci ha fornito in modo proattivo dati ambientali è aumentata in media del 15% rispetto a ciascuno dei due anni precedenti. Questo dato riflette una crescente familiarità con il monitoraggio e la generazione PERCENTAGE OF SUPPLIERS di report ambientali nel settore e all'interno della supply chain, nonché (WHO REPORTED) WITH A GHG un'infrastruttura più avanzata e una maggiore attenzione verso questi temi. Nel corso degli EMISSIONS ultimi due anni REDUCTION la percentuale GOAL di conformità dei fornitori alle nostre richieste di fornitura di dati sull'impatto ambientale tramite EICC-ON 100 è stata maggiore del 95%, il che riflette le tendenze verso la trasparenza nel settore nonché una maggiore facilità di condivisione tramite strumenti di settore come EICC-ON % Aumento dell'11% rispetto al 2013 Riflettori puntati sulle emissioni di gas a effetto serra Oltre a chiare tendenze in crescita nel monitoraggio e nella generazione di report, nel 2014 abbiamo riscontrato un miglioramento comprovato della gestione dei gas a effetto serra nell'ambito della nostra base di fornitura globale. Perfino tra le numerose aziende dotate di sistemi maturi per la generazione di report relativi alle emissioni di carbonio, non tutti i fornitori definiscono obiettivi e traguardi di miglioramento in merito alle emissioni riduzioni di gas a effetto serra. La tendenza anno su anno, tuttavia, mostra un chiaro miglioramento al riguardo: nel 2014, l'11% in più di fornitori ha indicato di aver strutturato obiettivi di orientamento delle attività gestione delle emissioni di gas a effetto serra, portando all'80% il totale dei fornitori che pubblicano report su questo tema. PERCENTAGE OF SUPPLIERS % di fornitori (WHO che REPORTED) ha indicato WITH un A obiettivo GHG di riduzione EMISSIONS delle emissioni REDUCTION di gas a GOAL effetto serra Aumento dell'11% rispetto al %

13 responsabilità sociale e ambientale della supply chain % 59% 95% 88% GENERAZIONE DI REPORT UTILIZZO DI H 2 O Riflettori puntati sull'acqua L'acqua sta diventando sempre più cruciale per gli stakeholder di tutto il mondo. Il grafico riportato di seguito mostra il miglioramento avvenuto negli ultimi quattro anni tra i fornitori di EMC che pubblicano report su questo tema, tra cui il numero di fornitori che monitorano e rendono noti i dati sull'utilizzo dell'acqua, il numero di fornitori che si sono posti obiettivi concreti di riduzione del consumo e il numero di fornitori che partecipano alla gestione responsabile delle proprie emissioni di acque reflue. Dal 2011 abbiamo riscontrato un aumento del 62% del numero di fornitori che pubblicano report su questi dati, un aumento del 25% del numero di fornitori PERCENTAGE con obiettivi di riduzione OF SUPPLIERS dell'utilizzo di acqua e un aumento del 42% REPORTING del numero di ON fornitori WASTE che effettuano OUTPUTS il trattamento delle acque reflue in conformità alle Best Management Practice Gestione WATER idrica MANAGEMENT PERCENTAGE 100 percentuale OF di SUPPLIERS* fornitori* Aumento del 5% rispetto al % 43% % 68% 68% OBIETTIVI PER MIGLIORARE LA GESTIONE DI H 2 O 46% 51% ACQUE REFLUE DI PRODUZIONE TRATTATE ** * Dati relativi ai soli fornitori che hanno compilato il questionario EICC Environmental Reporting. ** A causa * Data delle only modifiche for those apportate suppliers al who questionario completed EICC EICC Environmental Reporting, non (98 è percent possibile of confrontare EMC's Tier 1 direttamente and le statistiche di gestione Tier idrica 2 suppliers indicate nei by spend). report del 2014 con quelle precedenti al Verranno quindi combinate le informazioni ricavate dal questionario EICC Environmental ** Due to changes Reporting the con EICC quelle Environmental del questionario Reporting di self-assessment Questionnaire, EICC. we cannot Questi directly dati vengono compare ricavati the water dai fornitori che rappresentano oltre l'80% management della spesa statistics di tier 1, reported nonché dai in 2014 fornitori to those strategici prior di to tier I We confronti are therefore tra il 2013 combining e il 2014 information si basano su from dati di origine coerenti. EICC Environmental Reporting with information from the EICC Self-Assessment Questionnaire. These data come from suppliers representing more than 80 percent of our Tier 1 spend, as well as strategic Tier 2 suppliers. Comparisons between 2013 and 2014 are based on consistent source data. 78% 88% Riflettori puntati sui rifiuti Il 2014 è stato il secondo anno in cui abbiamo effettuato la raccolta dei dati di gestione dei rifiuti dai nostri fornitori nell'ambito del modulo Environmental Reporting in EICC-ON. Le tendenze nella generazione di report riflettono il movimento più ampio nelle informative in tema ambientale, in quanto nel 2014 un maggior numero di fornitori ha comunicato a EMC i dati sulla produzione di rifiuti rispetto al In totale, il 93% dei fornitori che ha comunicato a EMC i dati sull'impatto ambientale ha incluso i dati sui rifiuti nell'ambito di tali report, riflettendo un aumento del 5% rispetto al PERCENTAGE OF SUPPLIERS percentuale REPORTING di fornitori ON WASTE che ha pubblicato OUTPUTS report relativi alla produzione di rifiuti Aumento del 5% rispetto al % 2014 Analogamente al 2013, abbiamo ulteriormente analizzato i dati sui rifiuti dei fornitori a un livello aggregato suddividendoli tra categorie rischiose e categorie non rischiose. Nel 2014 questo confronto ha evidenziato un aumento del 10% dei fornitori che riciclano o utilizzano i propri rifiuti non pericolosi, risultato che porta la percentuale aggregata al 92% e che indica un'attenzione forte e in costante aumento verso lo smaltimento responsabile dei materiali.

14 responsabilità sociale e ambientale della supply chain 11 IMPEGNO PER IL MIGLIORAMENTO Collaborazione e miglioramenti costanti sono alla base del programma EMC Supply Chain SER. Le iniziative in quest'area ci consentono di supportare i nostri fornitori, il personale interno e le iniziative multistakeholder, fornendo al contempo incentivi sul raggiungimento di prestazioni efficaci e opportunità di apprendimento. Nel 2014 abbiamo continuato a offrire ai fornitori la formazione e gli incentivi stabiliti nell'anno precedente. La nostra newsletter trimestrale, SER Link, annuncia nuove risorse e opportunità di formazione, e mette in evidenza case study dei fornitori che hanno compiuto progressi importanti in materia di responsabilità sociale e ambientale. Il nostro Blue Sky Supplier Sustainability Award annuale premia i fornitori che dimostrano un forte impegno e approcci innovativi verso la sostenibilità. Abbiamo inoltre proseguito il processo di mentoring diretto per i fornitori nelle prime fasi di sviluppo dei programmi di sostenibilità e la formazione di nuovi membri del personale EMC che apprendono in che modo la responsabilità sociale e ambientale si integra nella cultura di business di EMC. I fornitori che desiderino ulteriore formazione formale sono inviati a partecipare ai corsi di EICC sul Codice di condotta, sulla comunicazione tra lavoratori e management, e sulla salute e sicurezza, nonché a utilizzare i moduli di formazione online di EICC Learning Academy. Integrazione di business La responsabilità sociale e ambientale di un fornitore fa parte delle sue prestazioni aziendali complessive. Dal 2009 EMC assegna un punteggio ai propri fornitori strategici in relazione alle prestazioni di sostenibilità. Queste informazioni vengono inserite nella scheda di valutazione dei fornitori generale, che include anche altre metriche di business, tra cui qualità, costi e disponibilità, e fornisce un contributo essenziale per le decisioni di approvvigionamento. Nel 2014 abbiamo continuato a integrare il monitoraggio SER nelle responsabilità dei team dei beni di consumo per rafforzarne l'importanza. Per facilitare questo processo abbiamo lanciato un nuovo strumento basato sulla piattaforma Archer Governance Risk and Compliance di EMC allo scopo di automatizzare e centralizzare l'ambito, la gestione delle attività e i dati sulle prestazioni e sui rischi in tutti i nostri programmi di sostenibilità della supply chain. Ciò ha consentito ai team dei beni di consumo di tenere traccia delle voci aperte, confrontare le prestazioni di sostenibilità dei fornitori e accedere a formazione e risorse in modo migliore. Ha inoltre migliorato la visibilità dello stato e delle prestazioni per la Senior Leadership fornendo accesso in tempo reale a tali informazioni. Contemporaneamente, abbiamo lanciato un portale fornitori, che per la prima volta ha consentito a questi ultimi di accedere direttamente alle attività, allo stato e alle risorse di formazione. Nel 2014 abbiamo inoltre lanciato o sviluppato ulteriori iniziative volte ad aiutare i fornitori a comprendere le problematiche SER, i motivi per i quali sono importanti per il successo di EMC e dei fornitori e cosa possono fare per risolverle.

15 responsabilità sociale e ambientale della supply chain 12 " Il nostro impegno e la trasparenza in tema di sostenibilità aziendale hanno contribuito a differenziare il nostro business e hanno fornito a dipendenti, clienti, investitori e altri stakeholder informazioni più approfondite sul nostro modo di pensare e operare. Come risultato del nostro primo report, ci stiamo adoperando per avere una vision più completa degli impatti esercitati dal nostro business, perseguendo al contempo nuove opportunità di innovazione." Fornitore strategico di tier 2 Report di sostenibilità pubblici Siamo convinti che la generazione di report pubblici sulla sostenibilità promuova la trasparenza e la responsabilità nella nostra supply chain. Nel 2013 abbiamo formalizzato il requisito per i fornitori di materiali diretti strategici di EMC di pubblicare un report di sostenibilità utilizzando le linee guida GRI. Nel 2014 lo stato della generazione di report è stato messo in evidenza tramite la sua integrazione nella scheda di valutazione dei fornitori, mediante schede di report personalizzate che sono state distribuite ai dirigenti delle aziende fornitrici, e nelle business review trimestrali e dei dirigenti. Tutte queste iniziative includono fornitori di tier 1 e 2 nella supply chain di EMC SUPPLIER progressi PUBLIC nella generazione SUSTAINABILITY di report REPORTING pubblici PROGRESS: sulla sostenibilità dei fornitori fornitori STRATEGIC strategici SUPPLIERS di 80% TOP più 80% alto TIER tier TIER e 2 2 di fornitori SPEND in SUPPLIERS termini di spesa 40% 100% 50% 100% 70% Per preparare e incentivare i fornitori che non effettuano ancora la generazione di report pubblici, abbiamo tenuto una serie di webinar per condividere le esperienze di aziende che si trovano in fasi diverse di maturità della propria rendicontazione e per fornire un forum di domande e risposte aperte. Molte persone hanno partecipato alle sessioni, che sono state accolte positivamente. Da allora abbiamo trasformato le conoscenze condivise in case study e in una guida alle risorse di domande e risposte pubblicata nella SMaRT Library. La combinazione di maggiore visibilità, formazione e assegnazione di punteggi ha già offerto importanti guadagni in termini di trasparenza dimostrata dai fornitori. Confrontando i dati dei report del 2014 con quelli del 2012, i progressi sono lampanti. Siamo lieti di constatare questi progressi e continueremo a sottolineare e sostenere l'importanza della trasparenza pubblica presso i fornitori che non pubblicano ancora report di sostenibilità. 100% 43% 80% 100% % 22% REPORT CONFORME ALLE LINEE GUIDA GRI 24% PUBBLICAZIONE DI UN REPORT 22% 14% REPORT CONFORME ALLE LINEE GUIDA GRI PUBBLICAZIONE DI UN REPORT 2012 Fine del 2014 Obiettivo 2020

16 responsabilità sociale e ambientale della supply chain 13 " EMC è stato il nostro primo cliente importante a chiederci di produrre un report CSR completo, cosa che siamo riusciti a fare quest'anno. Il risultato ci ha fornito opportunità di condividere best practice nelle nostre business unit e ci ha offerto un nuovo modo di comunicare con un numero crescente di clienti che desiderano conoscere le nostre pratiche di sostenibilità. Il successo del report ci ha spinti a effettuare ulteriori investimenti in sostenibilità e siamo entusiasti di proseguire in questa direzione." Fornitore strategico di tier 2 SMaRT Library I fornitori di EMC sono caratterizzati da un'ampia gamma di competenze e sfide, nonché di operazioni diversificate, dati demografici dei lavoratori e sedi. Nel 2013 abbiamo avviato l'analisi di dati di audit e dei SAQ passati per identificare le lacune più comuni nella base di fornitura. L'azienda ha inoltre contattato più fornitori in varie aree geografiche e commodity per capire meglio quali risorse conferiscano maggior valore. Ulteriori informazioni sono state acquisite da una survey sulle carenze condotta nel 2013, da questioni sollevate nella stampa e nei report delle ONG e dal dialogo con altre aziende del settore. Nel 2014 abbiamo utilizzato tali conoscenze per lanciare una libreria di risorse online per i fornitori, denominata SMaRT Library (Sustainability Management and Resource Training Library), che contiene brevi moduli di formazione su vari argomenti e di vario livello, tra cui best practice, case study e centinaia riferimenti a risorse già esistenti disponibili tramite fonti pubbliche. È stata lanciata all'inizio dell'anno con quattro moduli di formazione in cui vengono affrontati argomenti considerati particolarmente prioritari da EMC: tratta di esseri umani, orario di lavoro (due moduli) e sistemi di gestione del lavoro. Nel corso dell'anno abbiamo tradotto l'intera libreria in cinese, aggiunto nuovi contenuti all'elenco delle risorse esterne, inserito link tramite i quali gli utenti possono accedere alla EICC Learning Academy dove sono disponibili ulteriori moduli di formazione, istituito il monitoraggio per creare una baseline di statistiche di utilizzo e assessment dell'impatto e iniziato a inviare moduli a specifici fornitori, in base a quanto richiesto dai risultati di audit o dei controlli a campione e alle loro domande. Abbiamo inoltre ospitato una discussione su uno dei moduli per avviare la creazione di un nuovo livello di interazione e apprendimento tra pari, utilizzando i moduli come punto di ingresso. I moduli si sono inoltre rivelati preziosi per gli utenti interni di EMC, che li stanno sfruttando in misura crescente per migliorare la propria comprensione e le proprie competenze nella gestione della responsabilità sociale e ambientale. Sebbene nel 2014 l'attenzione sia stata incentrata in misura maggiore sulla crescita e sullo sviluppo rispetto all'adozione di moduli, abbiamo già riscontrato un buon utilizzo iniziale, con quasi 40 utenti interni ed esterni in otto paesi in tutto il mondo. Continueremo a coinvolgere gli utenti tramite il contenuto della SMaRT Library nel corso del 2015 e oltre. Nel 2015 aggiungeremo anche almeno nove moduli di diversi livelli su ulteriori argomenti, tra cui la preparazione alle emergenze, la gestione avanzata e i finanziamenti in tema ambientale, la gestione delle sostanze pericolose, i sistemi di gestione etica, la root-cause analysis e i key performance indicator (KPI). Aumenteremo inoltre la nostra attenzione sullo sviluppo della metodologia e dell'infrastruttura per misurare, nei limiti del possibile, l'impatto della formazione e di altre attività di coinvolgimento che svolgiamo. Test delle ipotesi e sensibilizzazione mirata Nell'ambito dell'impegno volto a creare in modo olistico una supply chain resiliente, nel 2014 abbiamo avviato l'integrazione delle analisi prodotte dalle funzioni di sostenibilità per supportare test di ipotesi di riferimento. Il nostro intento è quello di identificare eventuali fornitori e strutture caratterizzati dal rischio più elevato e di indirizzare una discussione specifica, azioni correttive e/o creazione di capacità alle aree in cui produrranno la maggiore efficacia. Abbiamo iniziato a implementare questo approccio rivolgendo un'attenzione particolare alle risorse idriche, raggruppando i siti dei fornitori in base a una combinazione di fattori di rischio idrico, tra cui la disponibilità di acqua e la relativa qualità all'interno di una determinata area geografica, l'utilizzo delle acque di processo e/o la mancanza di controlli di gestione delle risorse idriche. Questo approccio integra i dati di più origini, tra cui i dati sul rischio globale (ad es. i dati sul rischio idrico del World Resources Institute) e i dati sulle prestazioni e il rischio dei fornitori (ad es. questionari di self-assessment di EICC-ON e dati di assessment della Business Continuity). Nel 2015 contatteremo quei fornitori e siti caratterizzati dal rischio idrico maggiore per chiarire specifiche situazioni e fornire indicazioni in base alle esigenze. Inoltre, coinvolgeremo i fornitori sugli argomenti aggiuntivi che verranno progressivamente identificati tramite l'applicazione di questa metodologia ad altre aree prioritarie. A mano a mano che l'analisi e la normalizzazione dei dati vengono affinate, EMC continuerà a rivolgersi a specifici fornitori che potrebbero trarre vantaggio da formazione o indicazioni mirate, rafforzando ulteriormente il legame tra le attività di monitoraggio e assessment che conduciamo e un coinvolgimento efficace e di forte impatto.

17 14 MINERALI DEI CONFLITTI Nell'ambito del nostro approccio globale verso la protezione dei diritti umani, EMC è impegnata sul piano dell'approvvigionamento etico dei minerali, in particolare del tantalio, dello stagno, del tungsteno e dell'oro (3TG), spesso definiti "minerali dei conflitti". Nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) alcune miniere sono controllate da milizie armate che utilizzano i proventi derivanti dalla vendita di questi minerali per finanziare i conflitti in corso nella regione. La Policy di EMC sui minerali coinvolti nel finanziamento di conflitti definisce il nostro obiettivo di essere un'azienda "DRC Conflict- Free", le nostre aspettative e l'approccio volto a stabilire un'ampia collaborazione con fornitori, aziende del settore e altri stakeholder. L'approccio di EMC Risalire all'origine dei minerali attraverso la supply chain è un'impresa complessa. EMC, produttore di sistemi di storage di livello enterprise, non acquista minerali 3TG direttamente da miniere, fonderie o raffinerie. Pertanto, per conseguire l'obiettivo "DRC Conflict-Free" (acquisto di minerali che provengano da zone della Repubblica Democratica del Congo esenti da conflitti), è necessario collaborare con fornitori, colleghi di settore e altri stakeholder. L'azienda si impegna a migliorare strumenti e programmi in grado di semplificare i processi di due diligence nella supply chain e aumentare la fornitura di minerali "DRC Conflict-Free". EMC è un membro attivo della Conflict-Free Sourcing Initiative (CFSI), fondata dall'eicc, e della Global e-sustainability Initiative. Partecipiamo a workgroup e progetti per promuovere la CFSI e il relativo Conflict-Free Smelter Program (CFSP). Il CFSP offre audit di terze parti indipendenti di fonderie di 3TG per valutare se dispongono di sistemi volti ad assicurare che l'approvvigionamento riguardi esclusivamente materiali "conflictfree". Il nostro impegno verso la CSFI ci ha consentito di avvicinarci al nostro obiettivo e anche di creare un sistema di supply chain globale per un approvvigionamento responsabile ed etico dei minerali, rendendo ampiamente possibile per altre aziende l'acquisto di minerali "DRC Conflict-Free" per i loro prodotti. La strategia di EMC Abbiamo avviato l'implementazione di una triplice strategia incentrata su fornitori, fonderie e raffinerie e l'adozione di un processo di approvvigionamento responsabile nella Repubblica Democratica del Congo e nei paesi circostanti (collettivamente chiamati "paesi afflitti da conflitti"). La strategia è finalizzata a conseguire gli obiettivi indicati di seguito. Coinvolgere i fornitori in un processo di due diligence e approvvigionamento "DRC Conflict-Free" Sottoporre a survey i fornitori che utilizzano il Conflict Minerals Reporting Template (CMRT) della CFSI. Fornire risorse e formazione sul problema dei minerali dei conflitti e sulle best practice nella due diligence. Incentivare l'utilizzo di fonderie conformi al CFSP nella supply chain. Aumentare il numero di fonderie "DRC Conflict-Free". Identificare fonderie e raffinerie nella nostra supply chain. Contribuire a sviluppare il programma CFSP attraverso la partecipazione attiva a workgroup CFSI. Incoraggiare le fonderie e le raffinerie della supply chain a sottoporsi a audit di conformità CFSP. Incoraggiare un approvvigionamento responsabile nei paesi afflitti da conflitti Promuovere l'approvvigionamento "conflict-free" dai paesi afflitti da conflitti al fine di promuovere un'attività economica pacifica.

18 minerali dei conflitti 15 Per il 2014 abbiamo definito come obiettivo che tutti fornitori di materiali diretti di tier 1 che vendono a EMC prodotti contenenti minerali 3TG dispongano di una policy sui minerali dei conflitti pubblicata nei loro siti web. Oltre il 99% (in termini di spesa) dei fornitori di tier 1 inclusi nell'ambito hanno ottemperato a questo requisito. Il programma di EMC I requisiti dei fornitori per la due diligence relativa ai minerali dei conflitti sono integrati nei processi aziendali della supply chain di EMC. Il Codice di condotta dei fornitori richiede che i fornitori di materiali diretti dispongano di una policy sui minerali dei conflitti e conducano una due diligence relativa all'origine e alla catena di custodia dei minerali 3TG nei loro prodotti. I nostri contratti e accordi di acquisto standard prevedono inoltre come requisito che i fornitori dispongano di una policy sui minerali dei conflitti e comunichino a EMC i risultati della due diligence e l'elenco delle fonderie con un CMRT compilato. Per il 2014 abbiamo definito come obiettivo che tutti fornitori di materiali diretti di tier 1 che vendono a EMC prodotti contenenti minerali 3TG dispongano di una policy sui minerali dei conflitti pubblicata nei loro siti web. Oltre il 99% (in termini di spesa) dei fornitori di tier 1 inclusi nell'ambito hanno ottemperato a questo requisito. Nel 2014 abbiamo raccolto i CMRT compilati dai fornitori che rappresentano oltre il 99% della spesa di tier 1 e il 93% della spesa di tier 2 e tier successivi per il Abbiamo quindi associato i fornitori ai prodotti ed esaminato i relativi elenchi di fonderie e raffinerie. Abbiamo scoperto che ciascuna categoria di prodotti presentava minerali 3TG provenienti da fonderie che non erano conformi al CSFP e la cui origine non può essere quindi determinata. Il resto dei minerali proveniva da fonderie conformi al CFSP, incluse quelle che effettuano l'approvvigionamento responsabile dai "paesi afflitti da conflitti". Oltre a raccogliere informazioni, intraprendiamo azioni volte a gestire i potenziali rischi di acquisto di materiali dei prodotti contenenti minerali la cui vendita ha finanziato il conflitto armato nella RDC. Nel corso del 2014 EMC ha pubblicato comunicazioni mirate per aiutare i fornitori a migliorare le proprie attività di due diligence e generazione di report avvalendosi delle informazioni sui rischi identificati con maggiore frequenza nelle survey condotte sui fornitori nel 2013 e nel Tali rischi includevano assenza di una policy sui minerali dei conflitti, elenchi di fonderie inaccurati e dichiarazioni di approvvigionamento dai paesi afflitti da conflitto senza indicazione delle fonderie conformi al CFSP da cui vengono effettuati gli acquisti. I fornitori le cui risposte erano indicative di un rischio potenziale sono stati contattati allo scopo di ottenere maggiori informazioni e richiedere ulteriori attività di due diligence. Abbiamo inoltre integrato comunicazioni e incentivi nei processi aziendali di gestione della supply chain. Nell'ambito di questa attività, un punteggio di rischio sui minerali dei conflitti basato sulla risposta indicata dai fornitori nella survey 2014 è stato aggiunto alla scheda di valutazione dei fornitori utilizzata per prendere le decisioni aziendali e il punteggio di rischio nonché le opportunità di miglioramento vengono comunicate nelle business review trimestrali. Un altro aspetto importante sul quale ci siamo concentrati per ridurre il rischio è stata l attività volta ad aumentare il numero di fonderie conformi al CFSP. Abbiamo partecipato attivamente a un workgroup CFSI che incoraggia le fonderie di 3TG a sottoporsi ad audit CFSP. Abbiamo inoltre richiesto un contributo all'initial Audit Fund di CFSP, che paga i costi sostenuti dalle fonderie o dalle raffinerie per il primo audit CFSP, un incentivo importante alla partecipazione da parte delle fonderie. Poiché il numero di fonderie conformi al CFSP è in aumento, possiamo coinvolgere più efficacemente i fornitori ad effettuare acquisti da loro. EMC desidera essere "DRC Conflict-Free", ma non vuole evitare del tutto l'approvvigionamento dai paesi afflitti da conflitto. Un tale approccio potrebbe indirettamente penalizzare le operazioni di estrazione condotte in modo responsabile ed esercitare un impatto negativo sull'economia dell'area, aumentando ulteriormente le difficoltà delle persone. Pertanto, promuoviamo nella nostra supply chain la consapevolezza dell'approvvigionamento responsabile dai paesi afflitti da conflitto e il supporto di EMC per tale scelta. Riconosciamo inoltre la necessità di continuare a sviluppare l'approvvigionamento di minerali conflict-free verificabili dall'area per supportare l'attività economica pacifica. Si tratta di un problema complesso che a nostro avviso potrebbe essere risolto tramite iniziative multistakeholder che includono i governi, il settore e la società civile. A questo scopo, nel 2013 abbiamo richiesto di aderire alla Public-Private Alliance for Responsible Minerals Trade (PPA), iniziativa multisettore e multistakeholder volta a supportare soluzioni di supply chain per le problematiche inerenti ai minerali dei conflitti nella Repubblica Democratica del Congo e nella regione dei Grandi Laghi dell'africa centrale. Prevediamo di ricevere la comunicazione della nostra accettazione nel Per ulteriori informazioni tra cui dati, elenchi di fonderie e altro ancora, consultare il report relativo ai minerali provenienti da aree di conflitto su italy.emc.com.

19 CONTATTI EMC invita gli stakeholder a fornire un feedback sugli argomenti trattati nel presente report. Inviare domande o commenti sul report o sul relativo contenuto all'office of Sustainability all'indirizzo Office_of_Sustainability@emc.com. EMC 2, EMC, il logo EMC e Archer sono marchi o marchi registrati di EMC Corporation negli Stati Uniti e in altri paesi. Tutti gli altri marchi appartengono ai rispettivi proprietari EMC Corporation. Tutti i diritti riservati. 05/15 Brochure

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