Premessa. Il tema delle fonti energetiche, e le sue implicazioni riguardo le strategie di approvvigionamento,

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Premessa. Il tema delle fonti energetiche, e le sue implicazioni riguardo le strategie di approvvigionamento,"

Transcript

1 Premessa Il tema delle fonti energetiche, e le sue implicazioni riguardo le strategie di approvvigionamento, sono argomenti che, poche volte come oggi, hanno rivestito un importanza sostanziale, anche riguardo ad un eventuale mutamento degli equilibri politici a livello mondiale. Da un analisi, pur superficiale, risulta evidente che la disponibilità e l impiego di i- drocarburi tradizionali (petrolio, gas naturale, carbone) ha rappresentato, e rischia di rappresentare anche per il prossimo futuro, un elemento cruciale per lo sviluppo ed il mantenimento del livello industriale di paesi che, sottovalutando l aspetto della salvaguardia ambientale, fondano i loro processi industriali sulla combustione di idrocarburi fossili. Data per assunta questa tendenza, sarà determinante capire per quanto tempo potrà essere ancora possibile fondare le strategie industriali su questa tipologia di fonti e- nergetiche, anche alla luce delle stime geologiche pessimistiche che si rincorrono in questi ultimi tempi, chi saranno i principali attori, sia dal lato della domanda sia da quello dell offerta, ma soprattutto che proporzione avranno i benefici derivanti da questo processo di sfruttamento per i paesi utilizzatori, e per i paesi detentori delle fonti in questione. L area centrasiatica delimitata dal Mar Nero ad occidente, che attraversa le montagne caucasiche e lo specchio d acqua del Caspio, e termina con le immense steppe kazake ad oriente, si sta confermando negli ultimi anni come un area detentrice di ener-

2 gia, e sta assistendo al posizionamento di una molteplicità d interessi in campo petrolifero, attratti dai promettenti dati sulle riserve sfruttabili. Questo territorio, punto di transito strategico sin dai tempi della Via della seta, successivamente lo scioglimento dell Unione Sovietica è stato teatro dell autodeterminazione delle Repubbliche che un tempo la costituivano, e proprio quest ultime sono emerse come nuovi attori che, attualmente, costituiscono parte dell offerta, e con le quali i paesi importatori netti dovranno trattare. Le potenzialità dell area in termini di produzione ed esportazione, relazionate all intero mercato mondiale degli idrocarburi, e le dinamiche che sottendono le due attività, si propongono di essere l oggetto di questa trattazione.

3 Capitolo primo

4 1. La crisi nel settore mondiale degli idrocarburi 1.1 Le prospettive dell energia mondiale Le conseguenze della fine di un era La civiltà odierna è inserita nel contesto di un cambiamento profondo nelle modalità di utilizzo dell energia. Lo sviluppo delle economie industriali dell occidente è stato reso possibile dallo sfruttamento (intensivo) dei depositi di idrocarburi: carbone, petrolio e gas naturale. Tutti i progressi economici, ma anche sociali, degli ultimi due secoli sono legati in qualche misura allo straordinario aumento della disponibilità di energia, determinato dallo sfruttamento dei combustibili fossili, tanto che da più parti si avanza l ipotesi per cui la quantità di energia consumata è indice del livello di sviluppo di una società. Forse è proprio a causa della corsa verso lo sviluppo, che negli ultimi due secoli le civiltà occidentali hanno utilizzato più energia, e materia in genere, di tutte le civiltà precedenti che si sono avvicendate sul nostro pianeta. Anche questa risorsa è però destinata ad avere una fine, momento visto da sempre molto lontano fino a che, negli anni settanta, la produzione degli Stati Uniti raggiunse il culmine (la metà delle riserve totali degli USA era stata estratta, in base alle tecnologie e ai costi dati) generando non pochi disagi tra i geologi. Il temuto esaurimento delle scorte però non avvenne. Sin da quel momento, ad ogni sensibile rialzo delle quotazioni 1 si sono avvicendate voci su un eventuale esaurimento delle scorte, o meglio su un possibile raggiungi- 1 Prezzo ufficiale stabilito dal produttore o raffinatore per una data tipologia di olio greggio o prodotto finito, a determinate condizioni di consegna, in rapporto alla situazione congiunturale del mercato, pubblicato su riviste specializzate. 4

5 mento del picco produttivo 2. Quanto temuto però non accadde, anche perché le principali compagnie petrolifere delle nazioni occidentali si lanciarono nella spasmodica ricerca di nuovi giacimenti sfruttabili. Il processo di penetrazione capillare del petrolio nel sistema energetico mondiale è iniziato negli anni Cinquanta, grazie all attività delle Sette Sorelle 3, ed è durato per tutto il cinquantennio che ci separa sino ai giorni nostri, resistendo anche al declino di quello che da molti è stato definito come uno tra i più importanti cartelli oligopolistici nella storia dell ultimo secolo. Mezzo secolo di petrolio ha però portato mezzo secolo di crisi, se ne contano, infatti, almeno sette, connesse alle seguenti vicende storiche: la nazionalizzazione dell Iran ( ), la Guerra di Suez (1956), la Guerra dei Sei Giorni (1967), la Guerra del Kippur (1973), la Rivoluzione in Iran ( ), la Guerra Iran-Iraq ( ) e la Guerra del Golfo (1991). Dopo un cinquantennio di crisi ci s interroga su quanto il sistema economico mondiale sia dipendente dalla funzione petrolifera: in termini relativi il consumo di energia da petrolio continua a pesare, e di molto, sul totale (circa il 40%), livello che si mantiene costante da circa un trentennio, ed in termini di mercato questo indica quindi una dipendenza assoluta dell attuale sistema economico dal petrolio. La ricetta sul come potersi difendere da un rialzo del prezzo delle risorse energetiche, causate da un eventuale (oggi come mai) esaurimento delle scorte di idrocarburi tradizionali, è un tema che, in ogni epoca, riveste un particolare interesse. 2 Il picco produttivo corrisponde al momento in cui è già stata estratta la metà delle riserve stimate di petrolio disponibili. 3 Con tale accezione s intendevano le principali compagnie petrolifere che, tra il dopoguerra e la prima crisi petrolifera, dominarono, tra sospetti di comportamenti oligopolistici, il mercato. Le compagnie in questione erano: Standard Oil New Jersey (Exxon) USA; Shell Group (Shell) Gran Bretagna e Olanda; Anglo Iranian Oil Company (British Petroleum BP) Gran Bretagna; Gulf Oil (Gulf) USA; Texas Oil Company (Texaco) USA; Standard Oil of California Socal (Chevron) USA; Socony Vacuum (Mobil) USA. 5

6 All argomento sono molto interessati un gruppo di geologi di fama mondiale sempre più numeroso, che da qualche tempo sostengono si stia profilando all orizzonte una vera crisi petrolifera, non alimentata esclusivamente da fattori economici congiunturali, ma da un reale raggiungimento del punto più alto della gaussiana, curva che, secondo la metodologia di modellizzazione proposta da M. King Hubbert 4, dà rappresentazione grafica allo sfruttamento delle riserve in funzione del loro futuro esaurimento. Nella storia umana, ogni materia prima ha avuto un ciclo che si è esaurito, non sempre per il venir meno della risorsa in sé, ma anche per la sua sostituzione con un altra materia prima meno costosa e più efficiente (si pensi alla sostituzione del carbone con il petrolio) o con materiali di sintesi; inoltre, la consistenza effettiva delle riserve così come l esplorazione e la ricerca di nuovi giacimenti, deriva dalle condizioni e- conomiche e tecnologiche esistenti in una particolare fase (in periodi di elevata quotazione del greggio e con previsioni di mantenimento di tale trend nel lungo termine, ogni impresa operante nel settore è incentivata a varare nuovi programmi di ricerca che, di solito, si traducono in incrementi della disponibilità di riserve mondiali). Considerando la concentrazione delle riserve e le peculiarità politiche che, soprattutto oggi, caratterizzano la gestione di questa materia prima da parte dei principali paesi detentori di riserve, può suggestionare l ipotesi che, prima o poi, il mondo finisca per dipendere troppo da questo nucleo di paesi (situazione già vissuta dal mercato petrolifero negli anni settanta). Questa ipotesi è stata avvalorata di recente da un gruppo di geologi e da uno studio dell Agenzia Internazionale per l Energia che, rifacendosi agli studi effettuati fin dagli anni sessanta da Hubbert, hanno dimostrato statisticamente che nel mondo si scoprono ogni anno sempre meno riserve da oltre tre decenni. Questo processo di erosione dello stock di riserve è cominciato negli anni sessanta dopo in raggiungimento, precisamente nel 1962, del picco massimo nella scoperta di nuovi giacimenti 5 ; 4 Geofisico che lavorava per la Shell Oil Company e autore di un famoso saggio, in cui prevedeva il picco e il declino della produzione petrolifera dei quarantotto Stati continentali. 5 Nel 1962 le riserve di nuova scoperta aggiunte allo stock di riserve esistenti, ammontarono a circa il 100% della produzione del mondo di allora. 6

7 oggi, per effetto del costante declino nelle scoperte, il mondo rimpiazza meno del 25% di quanto consuma in un anno attraverso nuovi giacimenti di petrolio. Da una superficiale lettura di questi dati, risulta poco spiegabile l aumento sia del volume di riserve provate esistenti a livello mondiale, sia quello della vita utile delle riserve esistenti, rispetto alla produzione la quale registra, annualmente, degli incrementi. Per questa scuola di geologi la spiegazione è relativamente semplice: nel corso degli ultimi decenni, la continua revisione delle riserve esistenti, grazie soprattutto ai miglioramenti delle tecnologie di valutazione e di estrazione, avrebbe permesso di incrementare le stime sulle dimensioni delle riserve stesse e di aumentare il tasso di recuperabilità del greggio. Di conseguenza, pur in assenza di un tasso di scoperte paragonabili al passato, il mondo avrebbe goduto in questi decenni di una più ampia disponibilità di greggio dalle riserve già esistenti, ma tutto prima o poi finisce. Il declino delle nuove scoperte di greggio dimostrerebbe, infatti, che ci stiamo avvicinando al limite dello sfruttamento delle risorse petrolifere, dato che il loro ammontare è finito. Il mondo può, quindi, continuare a fondare la sua crescente domanda di greggio sulle riserve esistenti, ma allorché il 50% di queste sono state sfruttate (midpoint depletion), è inevitabile andare incontro al combinato processo di progressiva riduzione della produzione e di aumento dei prezzi. Considerazione prevalente è che un eventuale e prolungata crisi dei prezzi del greggio dovuta all effettivo restringimento delle riserve mondiali, e quindi dell offerta di petrolio, innesterebbe o accelererebbe un processo di sostituzione del petrolio stesso con altre fonti energetiche riducendo, così, il tasso di sfruttamento delle riserve e quindi aumentando la vita utile di quanto è ancora presente nelle viscere della terra che, in realtà, è ancora da conoscere. Nel caso in cui nei prossimi anni si dovesse raggiungere il tanto temuto picco produttivo nell estrazione degli idrocarburi, soprattutto liquidi e gassosi, si potrebbe innescare una catena di eventi che rischierebbe di distruggere l attuale tessuto industriale internazionale, e due sarebbero gli aspetti che contraddistinguerebbero lo scenario energetico mondiale: 7

8 La quasi totalità delle riserve petrolifere ancora sfruttabili rimarrà nelle mani di pochi paesi islamici mediorientali, con conseguente potenziale pericolo per l attuale equilibrio di potere nel mondo detenuto, tutt oggi, ancora saldamente nelle mani di pochi paesi occidentali industrializzati; Gli Stati e le aziende energetiche deciderebbero di sfruttare, come sostituti del petrolio, anche idrocarburi decisamente meno puliti come il carbone, l olio combustibile e le sabbie bituminose, che comporterebbe un incremento sensibile delle emissioni di CO 2 nell atmosfera. Già nel 1997, il problema del raggiungimento del picco del tasso di estrazione, in arrivo nel prossimo futuro, era uscito dalle ristrette cerchia dei geofisici e geologi con un famoso articolo apparso su Nature (Aprile 1997) con il titolo Oil Back on the Global Agenda, in cui si spiegava che le riserve erano state sovrastimate dall OPEC e dall ex-urss a scopi puramente di vendita e di prezzo del barile. Nel 1998 la Petroconsultants di Ginevra, un istituto che fornisce le consulenze geologiche e geofisiche petrolifere a tutte le multinazionali del petrolio, mostrava che nei passati anni, il tasso di scoperta delle nuove riserve era sceso costantemente, e da più di 40 anni è ormai trascurabile rispetto al tasso di produzione e di consumo; dal 1997 ogni G7/G8 ha in agenda un rapporto dell Eia sulla proiezione del tasso di estrazione di petrolio e gas naturale. Nel G8 di Mosca del Marzo 1998, l Eia ha mostrato grafici e dati complessivi, ritoccando in basso le riserve pretese dall OPEC, prevedendo il picco del tasso di estrazione nel periodo circa a livello mondiale (cioè il picco della somma dei tassi di estrazione massimi possibili di ogni pozzo o regione petrolifera, includendo ovviamente anche tutto il Medio oriente, l Iran e il Caucaso). A marzo 1998 la questione viene pubblicata persino sulla rivista divulgativa scientifica Scientific American, con riferimenti, oltre che al picco in arrivo e ai dati che lo avvalorano, anche alla previsione di King Hubbert, esposta trent anni prima con sorprendente buona approssimazione. Nel maggio del 1998, l allora capo esecutivo dell ENI, Franco Bernabè, rilasciava un intervista alla rivista di economia ed alta finanza Forbes, prevedendo il picco (geologico, non temporaneo) della produzione di petrolio e gas naturale a livello mondiale nel 2005, e prevedendo anche un potente shock economico causato 8

9 dall esplosione del prezzo del barile, visto che la domanda sarebbe per un po continuata a crescere, mentre l offerta avrebbe piccato. L importanza che viene data sul fronte negoziale circa la crisi energetica, le sue micidiali interazioni con la crisi climatica e le necessarie riduzioni di consumo di energia fossile è praticamente nulla; l unica sede in cui, in maniera molto sommessa, si discute sono i meetings del G8, ma l eco sui media rimane molto scarso. Quando si raggiungerà il picco, come tutti gli analisti scientifici ed economici hanno previsto, i prezzi esploderanno; anzi, si prevede, come ci spiega Bernabè dalle colonne di Forbes, che i prezzi cominceranno a salire quando la derivata seconda della curva del tasso di produzione diventerà negativa. Quello che ci si dovrà attendere sarà un violento shock economico, dai risvolti complicati, tranne per alcuni elementi facilmente prevedibili: I militari diranno che la loro quota di carburanti non si tocca, in quanto strategica ; Le quote dei bunker fuels, quelle per alimentare il grande trasporto marittimo, non si potranno toccare, in quanto non c è proprio altro modo di trasportare i grandi carichi di fertilizzanti, acciaio, cemento ed il petrolio stesso là dove l oleodotto non può arrivare, se non attraverso carghi marittimi; Il trasporto aereo civile crollerà per motivi tariffari e di disponibilità di kerosene; La quota di petrolio disponibile per il trasporto su gomma crollerà di una frazione superiore allo shortage totale, a causa dei primi due punti; L industria dell auto ed il suo indotto subirà un forte ridimensionamento; I prezzi di ogni trasporto, e in particolare dei prodotti alimentari, saliranno sensibilmente. Quello che ci si dovrà attendere a livello di schieramenti ed a livello militare è assolutamente complesso, ma alcune strutture e trend si delineano già all orizzonte; per esempio se, come è probabile e prevedibile, gli Stati Uniti dichiareranno il Medio O- riente strategico per il loro fabbisogno energetico, finirà con ogni probabilità la lunga amicizia con l Europa, in quanto quest ultima riterrà il residuo petrolio Mediorientale altrettanto strategico. Visto che la Cina e la Federazione Russa hanno un trattato militare per la mutua difesa nel secolo venturo, e che a questo trattato si è 9

10 agganciata anche l India, è lecito chiedersi se queste potenze lasceranno che l ultimo petrolio sia monopolizzato dagli Stati Uniti. Un altra incognita sarà la futura collocazione dei paesi mediorientali a popolazione islamica. Nei negoziati sul clima questi paesi sono schierati con la Cina ma, per individuare le loro future strategie, bisogna conoscere un dato fondamentale circa la prossima crisi energetica: si tratta del fatto che, prima del picco globale del tasso di estrazione, il tasso di estrazione OPEC supererà il tasso di estrazione dei paesi non- OPEC, e l entità di questo scarto è al centro delle preoccupazioni ormai di ogni G8. L OPEC è, infatti, controllato praticamente da tutto il mondo islamico, e ciò sarà probabilmente il dato principale per la decisione dello schieramento di questi paesi nella prossima crisi petrolifera. Sembra quindi evidente che si sta attraversando la fase di obsolescenza di un regime energetico maturo, con tutti i problemi che questo comporta. Risulta difficile provare ad indicare una scadenza temporale, sul possibile raggiungimento del picco di sfruttamento delle tradizionali risorse 6 energetiche, ed è sicuramente meglio tacere riguardo quest aspetto, viste le stime fallimentari espresse nel corso delle diverse ere di sfruttamento (anche da parte di prestigiosi studiosi e geologi), ma si è universalmente d accordo sul fatto che, oramai, stiamo vivendo l ultima fase di un ciclo economico-industriale basato sullo sfruttamento intensivo degli idrocarburi. Determinante sarà solo capire, con un buon livello di approssimazione, quanto lunga sarà quest ultima fase, in modo da poter elaborare soluzioni alternative che possano garantire il livello attuale della produttività mondiale, limitando il più possibile le emissioni inquinanti nell atmosfera. La transizione dagli ultimi stadi dell era del petrolio a quella delle energie alternative non sarà per nulla facile, in quanto i paesi che maggiormente hanno beneficiato dello sfruttamento degli idrocarburi tradizionali, sono esposti a crescenti minacce. Le 6 Stima dell ammontare totale di idrocarburi già scoperti ed ancora da scoprire, comprese le riserve che ci si aspetta di produrre in futuro. Le risorse scoperte sono costituita da idrocarburi ancora nel sottosuolo, la cui presenza è stata fisicamente confermata da attività di esplorazione. Le risorse non scoperte si riferiscono a depositi di idrocarburi stimati dagli studi geologici, ma non ancora confermati dalla perforazione dei pozzi. 10

11 maggiori cause di questa vulnerabilità sono la struttura energetica fortemente centralizzata e gerarchizzata: l era dei combustibili fossili è infatti caratterizzata da un modello organizzativo verticistico, reso necessario dalle difficoltà legate alla scoperta e allo sfruttamento delle varie forme di energia. Gli enormi costi associati alla lavorazione degli idrocarburi richiedono, poi, ingenti investimenti di capitale, favorendo così la formazione di colossali imprese energetiche, ed imponendo al mercato regole basate sul perseguimento delle economie di scala (o centralizzazione), tendenza di mercato che negli ultimi anni ha caratterizzato molti comparti industriali, ma anche taluni settori dei servizi (banche, assicurazioni) La dinamica futura della domanda di idrocarburi La diminuzione delle nuove scoperte e l esaurimento delle riserve certe, diventano temi ancor più significativi alla luce delle stime di crescita della domanda mondiale di petrolio per i prossimi due decenni: con un aumento previsto della popolazione mondiale da 6,5 a 7,7 miliardi di individui entro il 2020, la pressione che sarà esercitata sulle riserve petrolifere è destinata ad aumentare. Quest incremento demografico determinerà una preventivabile accelerazione del processo di urbanizzazione, che comporterà una maggiore domanda di petrolio per trasporti, riscaldamento, elettricità e produzione sia agricola sia industriale. Tra il 1991 ed il 2000, sia la produzione sia il consumo di energia è cresciuto in ogni regione del mondo, eccetto che nei paesi dell Europa orientale e negli stati dell ex blocco sovietico 7 ; l incremento più rilevante si è verificato in Asia ed in Oceania, ma anche la produzione energetica mediorientale ha registrato una crescita considerevole, determinando il secondo più alto incremento produttivo regionale. Stessa sorte ha subito la produzione in America settentrionale e rilevanti aumenti si sono verificati anche in centro e sudamerica; a questa tendenza al rialzo non fa eccezione neppure il continente africano. 7 Nell est Europa e nei paesi ex-urss, la produzione energetica è scesa di 13,2 milioni di Btu ed il consumo è calato di 18,3 quadrilioni di Btu. 11

12 Alla luce di ciò, l Agenzia Internazionale dell Energia (Aie), organismo autonomo nel quadro dell OCSE 8, ha redatto un rapporto sulle prospettive dell energia mondiale di qui al 2030, dal quale si evince che il mondo ha abbondanti risorse di energia per i prossimi trent anni, come ha dettagliatamente illustrato, ad Osaka, il suo Direttore Robert Priddle; queste risorse devono però essere convertite in risorse accessibili ed affidabili, cosa che giustifica le rinnovate preoccupazioni rispetto alla sicurezza e al rifornimento. L analisi espressa dal Direttore dell Eia manca però di un dato assolutamente cruciale, e cioè a quali costi saranno disponibili le abbondanti risorse di cui parla, alla luce del fatto che le stime maggiormente conservative prevedono tutte un raggiungimento del picco produttivo prima dei prossimi trent anni; con un prezzo del petrolio elevato, gli effetti sul rallentamento dell economia sono immediati, in quanto la domanda di materie prime energetiche è fortemente elastica e quindi molto sensibile al prezzo. Se non ci sarà, come fanno temere le tendenze politiche attuali nel mondo, un cambiamento di modello di sviluppo e di scelte energetiche, nel prossimo trentennio si assisterà ad una crescita regolare della domanda di energia, con un netto predominio dei combustibili fossili (circa il 90%) e, contrariamente alla tendenza dell ultimo periodo, il Medioriente è destinato a crescere in importanza, assoluta ma anche relativa, come fonte di approvvigionamento, creando così una situazione di dipendenza crescente verso un numero limitato di paesi che varrà sia per il petrolio, sia per il gas. Valutando la situazione energetica nella sua interezza, ci si rende conto che, ad oggi, l apporto delle fonti di energia alternative hanno un peso ancora inconsistente, tant è che l 85% del fabbisogno energetico mondiale è coperto dai combustibili fossili: il 8 Organizzazione creata nel 1960, in sostituzione della OECE (Organizzazione Europea per la Cooperazione Economica) istituita al tempo del Piano Marshall per la ricostruzione dell'europa dopo la Seconda Guerra Mondiale. Scopo dell organizzazione è di promuovere e coordinare politiche per raggiungere il più alto livello sostenibile di crescita economica e di impiego nei paesi membri, mantenendo la stabilità finanziaria. L OCSE pubblica statistiche, studi economici annuali sui singoli paesi membri e un bollettino semestrale. La sede del segretariato è a Parigi e i 25 paesi membri sono: Australia, Austria, Belgio, Canada, Danimarca, Finlandia, Islanda, Italia, Giappone, Lussemburgo, Messico (dal 1994), Norvegia, Nuova Zelanda, Olanda, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Portogallo, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Turchia. 12

13 40% dal petrolio, il 23% dal gas naturale e il 22% dal carbone. L energia nucleare e quella idroelettrica forniscono un ulteriore 7% ciascuna, mentre soltanto l 1% è l apporto dell energia geotermica, solare, eolica, o prodotta dalla combustione di legno e di scorie. Figura 1: quote di copertura del mercato delle risorse energetiche sia fossili che alternative Petrolio 7% 7% 1% 40% Carbone Gas Naturale 23% Energia nucleare Energia 22% idroelettrica Altre energie alternative Il Direttore dell ufficio Eia dell economia e dello sviluppo, Appert, ha spiegato che la Russia, attualmente il primo esportatore di gas naturale nel mondo, continuerà ad aumentare le vendite all estero (con un elevato livello di consumi all interno) ma, nel medio termine, sarà superata e lasciata indietro dal Medioriente, anche se riguardo a ciò è bene fare una premessa. Nel periodo immediatamente successivo all attacco terroristico dell 11 Settembre 2001, i membri dell OPEC 9, capeggiati dall Arabia Saudita, hanno lanciato una campagna avente lo scopo di promuovere, all interno dei suoi paesi membri, una serie di tagli della produzione petrolifera; la strategia aveva la principale finalità di mantenere alte le quotazioni del petrolio, allo scopo di fronteggiare il decremento della domanda mondiale successivo, ed in buona parte determinato, dall attacco terroristico agli Stati Uniti. 9 Organization of Petroleum Exporting Countries (Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio), fondata a Bagdad nel 1960 da Venezuela, Arabia Saudita, Iran, Iraq e Kuwait; oggi comprende 11 paesi: i cinque fondatori, Algeria, Emirati Arabi Uniti, Indonesia, Libia, Nigeria, Qatar (Equador e Gabon sono usciti dall organizzazione rispettivamente nel 1992 e nel 1994). Gli 11 paesi dell OPEC controllano il 75% delle riserve mondiali di greggio ed il 40% della produzione. 13

14 La strategia dell OPEC, nel caso in cui questa fosse stata attuata, avrebbe potuto ulteriormente penalizzare un economia mondiale già in fase di recessione all inizio del Comunque la campagna dell OPEC di riduzione della produzione petrolifera non ha avuto il successo sperato, principalmente a causa dei rifiuto dei più importanti produttori non-opec (Russia in testa) a collaborare con il cartello. La condotta di Mosca, ed il suo successivo impatto sul mercato petrolifero mondiale, ha illustrato che la chiave per la sicurezza energetica non è solo quella di ottenere larghi volumi di petrolio, bensì assicurarsi forniture da una varietà di produttori che non esercitano azioni di monopolio. La Russia e gli altri produttori non-opec non possono in nessuna maniera tener testa ai volumi di produzione dell Arabia Saudita, o di nessuno degli altri membri del cartello, ma l esistenza di attori indipendenti al di fuori dell organizzazione può cambiare la dinamica del mercato petrolifero mondiale e diminuire il potere dell OPEC sul trend di mercato. L emergenza di un diverso schieramento dei paesi fornitori di petrolio, non solo contribuisce alla sicurezza del mercato mondiale, ma limita anche la possibilità dei maggiori produttori petroliferi ad usare (ed osare ) il prezzo come uno strumento per i loro programmi politici. Alla luce di quanto affermato diventa quindi determinante il ruolo della Russia (e dei paesi al di fuori del cartello OPEC in generale), emersa come il secondo produttore petrolifero mondiale, e con una quota di produzione stimata in continua crescita, spinta in buona parte dal processo di privatizzazione delle sue vecchie compagnie energetiche nazionali. Il comportamento indipendente di questo paese, nel contesto del mercato petrolifero mondiale, ha causato un erosione significante del potere monopolistico dell OPEC, ed ulteriori investimenti nel settore petrolifero russo, come anche negli altri paesi caspici (Azerbaigian, Kazakhstan) i quali, seppur oramai indipendenti, sono ancora fortemente legati alla vecchia madrepatria, saranno in futuro un elemento regolarizzante di un mercato viziato dal monopolio OPEC e dalla sua destabilizzante tendenza alla cartellizzazione. Per il prossimo trentennio si stima che il peso del petrolio nel commercio mondiale crescerà, dal 45% attuale, al 58% mentre nel 2030 esisterà un mercato mondiale di gas naturale che, dal peso del 16%, crescerà al 28% e, sempre con riguardo a quest ultima risorsa, le proiezioni parlano di un raddoppio della sua domanda, poiché 14

15 il 48% dell elettricità dipenderà da questa fonte (è bene ricordare che, attualmente, ancora 1,6 miliardi di persone, cioè un quarto circa della popolazione mondiale, non ha accesso all elettricità); la stessa America del nord, attualmente in equilibrio riguardo a questa risorsa, diverrà importatrice netta in termini rilevanti, mentre nei paesi dell Unione Europea si prevede che la dipendenza dalle importazioni raddoppierà dal 31% attuale al 62% nel Figura 2: proiezioni del peso del petrolio e del gas naturale nel commercio mondiale (Fonte Aie) 100% 80% 60% 40% 20% 45% 16% 52% 22% 58% 28% Petrolio Gas naturale 0% Nel quadro energetico mondiale appena illustrato, i paesi ricchi importatori di risorse (USA, Europa occidentale) ed i paesi esportatori (principalmente OPEC), dovranno fare i conti con l inserimento di un terzo rilevante attore, i Paesi in Via di Sviluppo (PVS), su tutti la Cina e l India; nei prossimi trent anni, infatti, il 62% della crescita della domanda avverrà in quest ultima categoria di paesi (grazie al loro crescente ritmo di industrializzazione) e l essenziale del consumo si concentrerà nel continente asiatico. La pressione della domanda di greggio (nel 2002 pari a 76,4 milioni di b/g 10 ) è destinata, inevitabilmente, a far crescere i prezzi dell energia: l Aie ha calcolato, sulla base di un prezzo del petrolio attuale di 20 dollari al barile (è la tendenza degli ultimi anni anche se attualmente il barile supera i 30 dollari, ma è vista dagli addetti ai lavori come una situazione contingente) che nel 2030 la media sarà di 29 dollari attuali, ed anche i prezzi del gas naturale saranno rivisti in rialzo. 10 Barili giornalieri. Unità di misura della produzione di un pozzo o di un giacimento oppure capacità di lavorazione di un impianto, universalmente adottata dall industria petrolifera; un barile giornaliero è equivalente a circa 50 tonnellate/anno. 15

STORIA/GEOGRAFIA LE RISERVE DI MINERALI: PAESI DETENTORI, PRODUTTORI E CONSUMATORI.

STORIA/GEOGRAFIA LE RISERVE DI MINERALI: PAESI DETENTORI, PRODUTTORI E CONSUMATORI. SCUOLA 21 classe 2^ OPA STORIA/GEOGRAFIA LE RISERVE DI MINERALI: PAESI DETENTORI, PRODUTTORI E CONSUMATORI. Tra i maggiori detentori di risorse minerarie figurano i quattro più vasti paesi del mondo: Russia

Dettagli

Lo scenario energetico in Italia

Lo scenario energetico in Italia Lo scenario energetico in Italia Il Bilancio Energetico Nazionale Il Ministero dello Sviluppo Economico pubblica annualmente il Bilancio Energetico Nazionale (BEN) del nostro Paese. Questo ci dà l opportunità

Dettagli

Già negli anni precedenti, la nostra scuola. problematiche dello sviluppo sostenibile, consentendo a noi alunni di partecipare a

Già negli anni precedenti, la nostra scuola. problematiche dello sviluppo sostenibile, consentendo a noi alunni di partecipare a Già negli anni precedenti, la nostra scuola si è dimostrata t sensibile alle problematiche dello sviluppo sostenibile, consentendo a noi alunni di partecipare a stage in aziende e in centri di ricerca

Dettagli

PROSPETTIVE DELLE TECNOLOGIE ENERGETICHE MONDIALI 2050 (WETO-H2) MESSAGGI FONDAMENTALI

PROSPETTIVE DELLE TECNOLOGIE ENERGETICHE MONDIALI 2050 (WETO-H2) MESSAGGI FONDAMENTALI PROSPETTIVE DELLE TECNOLOGIE ENERGETICHE MONDIALI 2050 (WETO-H2) MESSAGGI FONDAMENTALI Lo studio WETO-H2 ha elaborato una proiezione di riferimento del sistema energetico mondiale e due scenari di variazione,

Dettagli

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi

Dettagli

L internazionalizzazione del sistema economico milanese

L internazionalizzazione del sistema economico milanese L internazionalizzazione del sistema economico milanese Il grado di apertura di un sistema economico locale verso l estero rappresenta uno degli indicatori più convincenti per dimostrare la sua solidità

Dettagli

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI Aggiornamento del 29 maggio 2015 I CONTENUTI IL SISTEMA ECONOMICO LA FINANZA PUBBLICA LA SANITA IL SISTEMA ECONOMICO LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI IL PIL PIL: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE

Dettagli

l evoluzione del listino: societa e titoli quotati

l evoluzione del listino: societa e titoli quotati L Evoluzione del Listino: società e titoli quotati Nel biennio 1997-98 la Borsa italiana ha compiuto importanti progressi, in termini sia di dimensione complessiva che di livello qualitativo del listino.

Dettagli

Il prezzo dei combustibili fossili: che cos è e come si forma

Il prezzo dei combustibili fossili: che cos è e come si forma Il prezzo dei combustibili fossili: che cos è e come si forma Giuseppe Sammarco, Direttore FEEM 5 marzo gennaio 2013 Fondazione Eni Enrico Mattei, Milano Agenda 1.Il prezzo del petrolio 2.Il prezzo del

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 1 GIUGNO 2015 Il primo trimestre del 2015 ha portato con sé alcuni cambiamenti nelle dinamiche di crescita delle maggiori economie: alla moderata ripresa nell Area euro

Dettagli

Il mercato tedesco del vino

Il mercato tedesco del vino Agenzia per la promozione all estero e l internazionalizzazione delle imprese italiane Ufficio di Berlino Nota Settoriale Il mercato tedesco del vino Berlino, marzo 2013 2 INDICE 1. Importanza del mercato

Dettagli

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle Trento, 23 gennaio 2012 La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle La popolazione residente in provincia di Trento

Dettagli

Agenda. Energia nel Mondo. La storia del Petrolio. Il Petrolio sta per finire? E il Gas?

Agenda. Energia nel Mondo. La storia del Petrolio. Il Petrolio sta per finire? E il Gas? ENERGIA.. Agenda Energia nel Mondo La storia del Petrolio Il Petrolio sta per finire? E il Gas? 2 Energia nel Mondo La storia del Petrolio Il Petrolio sta per finire? E il Gas? 3 Quanta energia consumiamo

Dettagli

I DATI SIGNIFICATIVI IL CONTO TECNICO

I DATI SIGNIFICATIVI IL CONTO TECNICO L ASSICURAZIONE ITALIANA Continua a crescere ad un tasso elevato la raccolta premi complessiva, in particolare nelle assicurazioni vita. L esercizio si chiude in utile soprattutto grazie alla gestione

Dettagli

Indice. Il mercato internazionale dei cereali: tendenze e prospettive per l Italia. Premessa 14/10/2010

Indice. Il mercato internazionale dei cereali: tendenze e prospettive per l Italia. Premessa 14/10/2010 Il mercato internazionale dei cereali: tendenze e prospettive per l Italia Grano Italia, Bologna 30 settembre - 1 ottobre 2010 Aula Magna della Facoltà di Agraria Prof. Gabriele Canali SMEA, Alta Scuola

Dettagli

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.22 Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.23 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica 67 Figura 3.24 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica (dati

Dettagli

PROF. ING. ANGELO SPENA spena@uniroma2.it

PROF. ING. ANGELO SPENA spena@uniroma2.it PROF. ING. ANGELO SPENA spena@uniroma2.it INTELLIGENCE ECONOMICA E ATTIVITA STRATEGICHE 1 Gli usi delle risorse naturali: analisi e interpretazione di serie storiche pluridecennali di dati relativi alle

Dettagli

EXECUTIVE SUMMARY PUNTI CHIAVE

EXECUTIVE SUMMARY PUNTI CHIAVE EXECUTIVE SUMMARY PUNTI CHIAVE L'industria italiana della raffinazione apporta un contributo sostanziale all economia italiana. Il settore impiega circa 7000 persone, con circa altre 7600 che lavorano

Dettagli

Report sul gas naturale

Report sul gas naturale Report sul gas naturale A) Focus Energia B) Produzione Gas Naturale C) Consumo Gas Naturale D) Riserve Gas Naturale E) Il Commercio Mondiale di Gas Naturale F) I prezzi G) Il Nord America H) L Europa I)

Dettagli

Canada Energia 2014. ICE Canada Energia 1

Canada Energia 2014. ICE Canada Energia 1 Canada Energia 2014 Nell ultima relazione della Commissione Nazionale Energetica Canadese (NEB) sono stati evidenziati i trend più importanti relativi alla produzione, al consumo, e agli interscambi di

Dettagli

Parte 1 - La questione energetica. Parte 2 - L energia nucleare come fonte energetica: fissione e fusione

Parte 1 - La questione energetica. Parte 2 - L energia nucleare come fonte energetica: fissione e fusione Parte 1 - La questione energetica Parte 2 - L energia nucleare come fonte energetica: fissione e fusione Gilio Cambi INFN Bologna & Dipartimento di Fisica ed Astronomia Università di Bologna Pesaro, 22

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 2 LUGLIO 2015 Il momento del commercio mondiale segna un miglioramento ad aprile 2015, ma i volumi delle importazioni e delle esportazioni sembrano muoversi in direzioni

Dettagli

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più

Dettagli

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale

Dettagli

CONFERENZA INTERNAZIONALE SUL TEMA DELLA SOSTENIBILITÀ Strumenti normativi e formativi al servizio della sostenibilità

CONFERENZA INTERNAZIONALE SUL TEMA DELLA SOSTENIBILITÀ Strumenti normativi e formativi al servizio della sostenibilità CONFERENZA INTERNAZIONALE SUL TEMA DELLA SOSTENIBILITÀ Strumenti normativi e formativi al servizio della sostenibilità LA GESTIONE SOSTENIBILE DELL ENERGIA ENERGIA Prof.Luigi Bruzzi Università di Bologna

Dettagli

Quadro dei consumi energetici

Quadro dei consumi energetici Quadro dei consumi energetici La situazione nazionale Il quadro dei consumi energetici nazionali degli ultimi anni delinea una sostanziale stazionarietà per quanto riguarda il settore industriale e una

Dettagli

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella

Dettagli

Introduzione. Fonte: European Energy & Transport - Trends to 2030

Introduzione. Fonte: European Energy & Transport - Trends to 2030 Introduzione In Italia la produzione di energia elettrica avviene in gran parte grazie all utilizzo di fonti non rinnovabili e, in misura minore, con fonti rinnovabili che per loro natura hanno un minor

Dettagli

L investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno

L investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno L investimento immobiliare delle Casse e degli di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno Pubblicato su Il Settimanale di Quotidiano Immobiliare del 27/04/2013 n. 19 Introduzione Dopo

Dettagli

Mercato lavoro, orari, produttività, salari

Mercato lavoro, orari, produttività, salari Mercato lavoro, orari, produttività, salari Roberto Romano 22 marzo 2012 Sommario Premessa... 2 Rigidità della protezione dell'occupazione... 2 Italia, paese dai bassi salari... 4 Ore lavorate... 5 Costo

Dettagli

Cristiana Viti. CENTRO NAZIONALE PER LE ENERGIE RINNOVABILI di Legambiente

Cristiana Viti. CENTRO NAZIONALE PER LE ENERGIE RINNOVABILI di Legambiente Cristiana Viti CENTRO NAZIONALE PER LE ENERGIE RINNOVABILI di Legambiente ENERGIA ED AMBIENTE PROBLEMA ENERGETICO è STRETTAMENTE CORRELATO ALLA TUTELA DELL AMBIENTE perché per produrre energia consumiamo

Dettagli

Il presenta capitolo analizza alcuni dei dati provinciali relativi al tema energia. Gli indicatori proposti sono in sintesi:

Il presenta capitolo analizza alcuni dei dati provinciali relativi al tema energia. Gli indicatori proposti sono in sintesi: Energia Energia Premessa Il presenta capitolo analizza alcuni dei dati provinciali relativi al tema energia. Gli indicatori proposti sono in sintesi: Richiesta di energia primaria Consumi energetici per

Dettagli

L Italia delle fonti rinnovabili

L Italia delle fonti rinnovabili L Italia delle fonti rinnovabili Le fonti rinnovabili in Italia Il GSE, Gestore dei Servizi Energetici, pubblica periodicamente dati e statistiche sulle fonti rinnovabili utilizzate in Italia. L uscita

Dettagli

Management Game 2011

Management Game 2011 Management Game 2011 La Mobilé Inc 1 Introduzione 1.1 La Mobilé Inc in breve Mobilé Inc è un azienda produttrice di telefonini che ha sede negli Stati Uniti che si è concentrata sulla produzione di telefonini

Dettagli

UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca

UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca 30 settembre 2007 Agenda La situazione della produzione di energia rinnovabile in Italia

Dettagli

Evoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane

Evoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane Evoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane Paolo Di Benedetto Responsabile Dipartimento Valutazione Investimenti e Finanziamenti 21

Dettagli

Energia, tecnologia e sfide ambientali: fosche previsioni della ricerca europea per il mondo nel 2030

Energia, tecnologia e sfide ambientali: fosche previsioni della ricerca europea per il mondo nel 2030 IP/3/661 Bruxelles, 12 maggio 23 Energia, tecnologia e sfide ambientali: fosche previsioni della ricerca europea per il mondo nel 23 Nel 23 il consumo mondiale di energia risulterà raddoppiato; tra le

Dettagli

Politiche Sanitarie Comparate Lezione 3

Politiche Sanitarie Comparate Lezione 3 Politiche Sanitarie Comparate Lezione 3 Stefano Neri Corso di Laurea in Servizio Sociale 2009/10 Università degli Studi di Milano Bicocca Modelli di organizzazione di un sistema sanitario (a) Si differenziano

Dettagli

RECUPERO E RICICLO DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGIO RISULTATI 2008

RECUPERO E RICICLO DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGIO RISULTATI 2008 RECUPERO E RICICLO DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGIO RISULTATI 2008 Quadro economico Ricavi e costi del Sistema Attività industriale Risultati di riciclo e recupero degli imballaggi Attività sul territorio Accordo

Dettagli

Annuario Istat-Ice 2008

Annuario Istat-Ice 2008 Le informazioni statistiche sul Commercio estero e sulle Attività Internazionali delle imprese Luigi Biggeri 1 Struttura della presentazione 1. L Annuario e lo sviluppo delle informazioni statistiche sul

Dettagli

MEDIOLANUM RISPARMIO ITALIA CRESCITA

MEDIOLANUM RISPARMIO ITALIA CRESCITA MEDIOLANUM RISPARMIO ITALIA CRESCITA RELAZIONE SEMESTRALE AL 29/06/2007 80 MEDIOLANUM RISPARMIO ITALIA CRESCITA NOTA ILLUSTRATIVA SULLA RELAZIONE SEMESTRALE DEL FONDO AL 29 GIUGNO 2007 Signori Partecipanti,

Dettagli

Roma, 15 febbraio 2013 - Conferenza stampa

Roma, 15 febbraio 2013 - Conferenza stampa Roma, 15 febbraio 2013 - Conferenza stampa v Secondo la stima della Fondazione, le emissioni dirette di gas serra in Italia nel 2012 sono pari a 465/470 MtCO2eq, 20 MtCO2eq in meno rispetto al 2011. v

Dettagli

I MERCATI DEI BENI E I MERCATI FINANZIARI IN ECONOMIA APERTA

I MERCATI DEI BENI E I MERCATI FINANZIARI IN ECONOMIA APERTA I MERCATI DEI BENI E I MERCATI FINANZIARI IN ECONOMIA APERTA 1 I MERCATI DEI BENI IN ECONOMIA APERTA Il concetto di Economia aperta si applica ai mercati dei beni: l opportunità per i consumatori e le

Dettagli

Statistiche matrimonio e divorzio Da Eurostat - Statistics Explained http://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php. Dati di maggio 2014.

Statistiche matrimonio e divorzio Da Eurostat - Statistics Explained http://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php. Dati di maggio 2014. Statistiche matrimonio e divorzio Da Eurostat - Statistics Explained http://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php Dati di maggio 2014. Questo articolo presenta gli sviluppi che hanno avuto

Dettagli

Prospettive a livello mondiale in materia di energia, tecnologia e politica climatica all'orizzonte 2030 ELEMENTI CHIAVE

Prospettive a livello mondiale in materia di energia, tecnologia e politica climatica all'orizzonte 2030 ELEMENTI CHIAVE Prospettive a livello mondiale in materia di energia, tecnologia e politica climatica all'orizzonte 2030 ELEMENTI CHIAVE Scenario di riferimento Lo studio WETO (World energy, technology and climate policy

Dettagli

OSSERVATORIO PERMANENTE

OSSERVATORIO PERMANENTE DIPARTIMENTO DI SCIENZE STATISTICHE PAOLO FORTUNATI UNIVERSITÀ DI BOLOGNA ALMA MATER STUDIORUM OSSERVATORIO PERMANENTE SUL TRASPORTO CAMIONISTICO IN INTERPORTO BOLOGNA INDAGINE CONGIUNTURALE - I SEMESTRE

Dettagli

2.1.3 Inquadramento: numeri, sviluppo storico, previsioni per il futuro

2.1.3 Inquadramento: numeri, sviluppo storico, previsioni per il futuro 2.1.3 Inquadramento: numeri, sviluppo storico, previsioni per il futuro Nel 2004 (dopo 3 anni di crescita stagnante dovuta principalmente agli effetti degli attacchi terroristici dell 11 settembre e all

Dettagli

IL SETTORE ENERGETICO NEL 2014 E LE PROSPETTIVE PER IL 2015. I mercati energetici internazionali e le prospettive per l Italia.

IL SETTORE ENERGETICO NEL 2014 E LE PROSPETTIVE PER IL 2015. I mercati energetici internazionali e le prospettive per l Italia. IL SETTORE ENERGETICO NEL 2014 E LE PROSPETTIVE PER IL 2015 I mercati energetici internazionali e le prospettive per l Italia Vittorio D Ermo Direttore Osservatorio Energia AIEE Aprile 2015 Sommario n

Dettagli

Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13)

Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13) Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13) Soluzione Esame (11 gennaio 2013) Prima Parte 1. (9 p.) (a) Ipotizzate che in un mondo a due paesi, Brasile e Germania, e due prodotti, farina

Dettagli

A N A L I S I D E L L A D O M A N D A T U R I S T I C A N E G L I E S E R C I Z I A L B E R G H I E R I D I R O M A E P R O V I N C I A

A N A L I S I D E L L A D O M A N D A T U R I S T I C A N E G L I E S E R C I Z I A L B E R G H I E R I D I R O M A E P R O V I N C I A A N A L I S I D E L L A D O M A N D A T U R I S T I C A N E G L I E S E R C I Z I A L B E R G H I E R I D I R O M A E P R O V I N C I A Ma g g i o 2 0 0 3 di G i u s e p p e A i e l l o 1. L andamento

Dettagli

Corso di Economia Internazionale 2015-16 Prof. Gianfranco Viesti

Corso di Economia Internazionale 2015-16 Prof. Gianfranco Viesti 1-1 Dipartimento di Scienze Politiche Università di Bari Corso di Economia Internazionale 2015-16 Prof. Gianfranco Viesti Modulo 1 Introduzione Hill, capitolo 1 molto integrato C.W.L. Hill, International

Dettagli

Da dove viene l energia per produrre l idrogeno?

Da dove viene l energia per produrre l idrogeno? CONVEGNO Da dove viene l energia per produrre l idrogeno? Ing. Fabrizio Mattotea (H2IT) H 2 IT - L associazione Italiana Nasce come Associazione nel 2003 Ha sede all interno della FAST (Federazione Associazioni

Dettagli

SCENDE IL PESO DEL FISCO SUL LAVORO IN ITALIA

SCENDE IL PESO DEL FISCO SUL LAVORO IN ITALIA SCENDE IL PESO DEL FISCO SUL LAVORO IN ITALIA Sulle retribuzioni più basse meno tasse fino a 1.700 euro all anno ================================================= Il cuneo fiscale in Italia è in discesa.

Dettagli

Il turismo internazionale nel mondo: trend di mercato e scenario previsionale

Il turismo internazionale nel mondo: trend di mercato e scenario previsionale OSSERVATORIO TURISTICO DELLA LIGURIA Il turismo internazionale nel mondo: trend di mercato e scenario previsionale Dossier Ottobre 2012 A cura di Panorama competitivo del turismo internazionale nel mondo

Dettagli

La policy incentivante non è stata priva di errori, in cui sono incorsi anche altri Paesi, spesso per rompere le forti inerzie d avvio.

La policy incentivante non è stata priva di errori, in cui sono incorsi anche altri Paesi, spesso per rompere le forti inerzie d avvio. Un complesso avvio delle policy di sostegno alle rinnovabili La policy incentivante non è stata priva di errori, in cui sono incorsi anche altri Paesi, spesso per rompere le forti inerzie d avvio. Inefficace

Dettagli

Vendere per crescere. Il caso della vendita di diritti di edizione nell editoria per ragazzi

Vendere per crescere. Il caso della vendita di diritti di edizione nell editoria per ragazzi Vendere per crescere. Il caso della vendita di diritti di edizione nell editoria per ragazzi Giovanni Peresson (giovanni.peresson@aie.it) Elisa Molinari (elisa.molinari@ediser.it) La compravendita di diritti

Dettagli

LA SFIDA DELLA RIDUZIONE DEL DEFICIT DELLE PARTITE CORRENTI DEGLI STATI UNITI

LA SFIDA DELLA RIDUZIONE DEL DEFICIT DELLE PARTITE CORRENTI DEGLI STATI UNITI LA SFIDA DELLA RIDUZIONE DEL DEFICIT DELLE PARTITE CORRENTI DEGLI STATI UNITI INTRODUZIONE La problematica esposta nella sezione dell Economic Outlook dell OECD, The challanges of narrowing the US current

Dettagli

RAPPORTO 2010 SULLA PRESENZA DELLE IMPRESE DI COSTRUZIONE ITALIANE NEL MONDO

RAPPORTO 2010 SULLA PRESENZA DELLE IMPRESE DI COSTRUZIONE ITALIANE NEL MONDO RAPPORTO 2010 SULLA PRESENZA DELLE IMPRESE DI COSTRUZIONE ITALIANE NEL MONDO OTTOBRE 2010 a cura della Direzione Affari Economici e Centro Studi e dell Ufficio Lavori all Estero e Relazioni Internazionali

Dettagli

Prospettiveper ilmercatodel gas

Prospettiveper ilmercatodel gas Prospettiveper ilmercatodel gas in Europa Riccardo Pasetto CH4 L industria del gas: tendenze e prospettive Bologna 22 ottobre 2014 Il contestopolitico-economico Scenario altamente instabile a causa di:

Dettagli

Ufficio studi IL LAVORO NEL TURISMO

Ufficio studi IL LAVORO NEL TURISMO Ufficio studi I dati più recenti indicano in oltre 1,4 milioni il numero degli occupati nelle imprese del turismo. Il 68% sono dipendenti. Per conto dell EBNT (Ente Bilaterale Nazionale del Turismo) Fipe,

Dettagli

Il sistema monetario

Il sistema monetario Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti

Dettagli

Nascita, caratteristiche ed evoluzione dei sistemi di welfare. Prof. Carlo Borzaga

Nascita, caratteristiche ed evoluzione dei sistemi di welfare. Prof. Carlo Borzaga Nascita, caratteristiche ed evoluzione dei sistemi di welfare Prof. Carlo Borzaga Sommario! alcune definizioni! perché servono politiche di welfare! i principali ambiti di intervento e i modelli di welfare!

Dettagli

LA DECOLONIZZAZIONE. Nel 1947 l India diventa indipendente

LA DECOLONIZZAZIONE. Nel 1947 l India diventa indipendente LA DECOLONIZZAZIONE Nel 1939 quasi 4.000.000 km quadrati di terre e 710 milioni di persone (meno di un terzo del totale) erano sottoposti al dominio coloniale di una potenza europea. Nel 1941, in piena

Dettagli

N. 14: Produzioni e consumi energetici italiani (v. Q. n. 06)

N. 14: Produzioni e consumi energetici italiani (v. Q. n. 06) N. 14: Produzioni e consumi energetici italiani (v. Q. n. 06) 1. Introduzione I consumi di energia all utilizzatore (domestico, industriale, commerciale, per trasporti, agricolo, amministrativo, ecc) nelle

Dettagli

La riforma del servizio di distribuzione del

La riforma del servizio di distribuzione del CReSV Via Röntgen, 1 Centro Ricerche su Sostenibilità e Valore 20136 Milano tel +39 025836.3626 La riforma del servizio di distribuzione del 2013 gas naturale In collaborazione con ASSOGAS Gli ambiti territoriali

Dettagli

Il trend del mercato residenziale e la performance delle agenzie di intermediazione immobiliare

Il trend del mercato residenziale e la performance delle agenzie di intermediazione immobiliare Il trend del mercato residenziale e la performance delle agenzie di intermediazione immobiliare Dati a cura di Sauro Spignoli Responsabile Osservatorio Economico Confesercenti Il mercato immobiliare, dopo

Dettagli

Anno 2014. Rapporto ambientale

Anno 2014. Rapporto ambientale Anno 2014 Rapporto ambientale 1 ANNO 2014 Nell anno 2005 la SITI TARGHE S.r.l. ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008, nel 2011 e nel

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 4 OTTOBRE 2015 Il commercio mondiale risente del rallentamento dei paesi emergenti, ma allo stesso tempo evidenzia una sostanziale tenuta delle sue dinamiche di fondo.

Dettagli

1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese

1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese Nel corso degli ultimi anni diversi studiosi e responsabili di importanti istituzioni hanno sostenuto che le cooperative hanno reagito alla crisi in corso meglio delle altre forme di impresa. La maggior

Dettagli

LA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE NATURALI IN EUROPA. Silva Marzetti

LA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE NATURALI IN EUROPA. Silva Marzetti L EUROPA E LE RISORSE AMBIENTALI, ENERGETICHE E ALIMENTARI BOLOGNA, 16 MARZO 2015 LA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE NATURALI IN EUROPA Silva Marzetti Scuola di Economia, Management e Statistica Università

Dettagli

Le ricadute dell auto elettrica sulla domanda elettrica e sul sistema di generazione

Le ricadute dell auto elettrica sulla domanda elettrica e sul sistema di generazione Le ricadute dell auto elettrica sulla domanda elettrica e sul sistema di generazione Edgardo Curcio Presidente AIEE Roma, 26 ottobre 2010 Nell ambito di uno studio condotto per Assoelettrica lo scorso

Dettagli

Fatti & Tendenze - Economia 3/2008 IL SETTORE DELLA ROBOTICA IN ITALIA NEL 2007

Fatti & Tendenze - Economia 3/2008 IL SETTORE DELLA ROBOTICA IN ITALIA NEL 2007 Fatti & Tendenze - Economia 3/2008 IL SETTORE DELLA ROBOTICA IN ITALIA NEL 2007 luglio 2008 1 IL SETTORE DELLA ROBOTICA NEL 2007 1.1 L andamento del settore nel 2007 Il 2007 è stato un anno positivo per

Dettagli

Aspettative, consumo e investimento

Aspettative, consumo e investimento Aspettative, consumo e investimento In questa lezione: Studiamo come le aspettative di reddito e ricchezza futuro determinano le decisioni di consumo e investimento degli individui. Studiamo cosa determina

Dettagli

Ricerche alunni 2015-16 dal piano 20.20.20 alla COP21 SPUNTI PER MAPPA CONCETTUALE ESAME

Ricerche alunni 2015-16 dal piano 20.20.20 alla COP21 SPUNTI PER MAPPA CONCETTUALE ESAME Ricerche alunni 2015-16 dal piano 20.20.20 alla COP21 SPUNTI PER MAPPA CONCETTUALE ESAME PIANO 20 20 20 Si tratta dell insieme delle MISURE pensate dalla UE per il periodo successivo al termine del Protocollo

Dettagli

Il valore generato dal teatro alla Scala

Il valore generato dal teatro alla Scala Il valore generato dal teatro alla Scala Paola Dubini Centro ASK Università Bocconi Sintesi dei risultati Nello scorso mese di gennaio, il teatro alla Scala ha affidato al centro ASK dell Università Bocconi

Dettagli

(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE

(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE L 86/6 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 5.4.2005 II (Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 22 marzo 2005 che stabilisce

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione ENERGIA Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell energia; come misura dell attività si utilizza il valore aggiunto

Dettagli

INCHIESTA CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA

INCHIESTA CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA INCHIESTA CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA RISULTATI GENERALI L andamento dell Industria di Roma e Provincia nel quarto trimestre del 2002 è risultato sostanzialmente negativo. Con riferimento al Comune, i

Dettagli

Videoconferenza tra le Istituzioni superiori di controllo dei Paesi membri del G8. Corte dei conti Italia. Sicurezza energetica

Videoconferenza tra le Istituzioni superiori di controllo dei Paesi membri del G8. Corte dei conti Italia. Sicurezza energetica Videoconferenza tra le Istituzioni superiori di controllo dei Paesi membri del G8 7 giugno 2006 Corte dei conti Italia Sicurezza energetica 1. L Italia e la sicurezza energetica Il tema della sicurezza

Dettagli

INTERNAZIONALIZZAZIONE: Opportunità di crescita per le PMI

INTERNAZIONALIZZAZIONE: Opportunità di crescita per le PMI INTERNAZIONALIZZAZIONE: Opportunità di crescita per le PMI Mercoledì 18 marzo 2015, ore 17.00 Camera di Commercio, Sala Arancio, Via Tonale 28/30 - Lecco Materiale a cura di: Direzione Studi e Ricerche,

Dettagli

Agricoltura Bio nel mondo: la superficie

Agricoltura Bio nel mondo: la superficie Agricoltura Bio nel mondo: la superficie L agricoltura biologica occupa una superficie di circa 37,04 milioni di ettari nel 2010. Le dimensioni a livello globale sono rimaste pressoché stabili rispetto

Dettagli

Perché si compra nei paesi a basso costo

Perché si compra nei paesi a basso costo Perché si compra nei paesi a basso costo I grafici seguenti sono basati su una ricerca condotta da Accenture presso 3 responsabili degli acquisti in una vasta gamma di settori industriali in Europa e Stati

Dettagli

Indice; p. 1. Introduzione; p. 2. Evoluzione del mercato libero dell energia elettrica e del gas dalla liberalizzazione: p. 2

Indice; p. 1. Introduzione; p. 2. Evoluzione del mercato libero dell energia elettrica e del gas dalla liberalizzazione: p. 2 Mercato libero dell energia elettrica e del gas: evoluzione dalla liberalizzazione, passaggi dal servizio di Maggior Tutela e confronto con altri Paesi europei. Indice: Indice; p. 1 Introduzione; p. 2

Dettagli

Tecnologie dell informazione e della comunicazione per le aziende

Tecnologie dell informazione e della comunicazione per le aziende ! "#$%&"'$(&)*++,%#,"'"(&("##&-"!"# "!$"#% "#. "/$)#&,0$($'$&01,%2"3&,0&&0 "3&$0("'"*03&,0$&)#$2&01,%2"#&4&!!" 5 "+&"0&1&-"3&,0$($')&)#$2"&01,%2"#&4, "3&$0("'$ &0(&4&(*"3&,0$$'"0"'&)&($'$+,))&6&'&"%$$

Dettagli

Energia e trasporti: il ruolo del metano

Energia e trasporti: il ruolo del metano Metano e trasporti per il governo della mobilità Energia e trasporti: il ruolo del metano di Edgardo Curcio Presidente AIEE Parma, 16 marzo 2010 Centro Congressi Paganini Indice della presentazione 1.

Dettagli

SCENARI ENERGETICI AL 2040 SINTESI

SCENARI ENERGETICI AL 2040 SINTESI SCENARI ENERGETICI AL 24 SINTESI Leggi la versione integrale degli Scenari Energetici o scaricane una copia: exxonmobil.com/energyoutlook Scenari Energetici al 24 Gli Scenari Energetici offrono una visione

Dettagli

Merchant Banking NSW. 26 Giugno 2014. Strettamente riservato e confidenziale

Merchant Banking NSW. 26 Giugno 2014. Strettamente riservato e confidenziale Merchant Banking NSW Strettamente riservato e confidenziale 26 Giugno 2014 Tab 1 - Il mercato del capitale di rischio Elevata liquidità disponibile a livello globale e continua ricerca di alternative investment

Dettagli

IL MERCATO DEL NOLEGGIO DI MACCHINE E ATTREZZATURE PER LE COSTRUZIONI IN ITALIA

IL MERCATO DEL NOLEGGIO DI MACCHINE E ATTREZZATURE PER LE COSTRUZIONI IN ITALIA CRESME IL MERCATO DEL NOLEGGIO DI MACCHINE E ATTREZZATURE PER LE COSTRUZIONI IN ITALIA Sintesi dello studio generale 2006 a cura di Federico Della Puppa I RISULTATI PRINCIPALI I risultati principali Prosegue

Dettagli

Nuovi lavori, nuova occupazione: la green economy energetica

Nuovi lavori, nuova occupazione: la green economy energetica Osservatorio Energia Nuovi lavori, nuova occupazione: la green economy energetica L impatto della nuova politica energetica europea sulla crescita economica e l occupazione in Italia Giuseppe Travaglini

Dettagli

La struttura industriale dell industria farmaceutica italiana

La struttura industriale dell industria farmaceutica italiana Convegno Associazione Italiana di Economia Sanitaria La struttura industriale dell industria farmaceutica italiana Giampaolo Vitali Ceris-CNR, Moncalieri Torino, 30 Settembre 2010 1 Agenda Caratteristiche

Dettagli

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Gian Carlo Sangalli Presidente Camera di Commercio di Bologna IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO BOLOGNESE E E IN UNA FASE

Dettagli

L economia italiana: tra rischi di declino e opportunitàdi crescita

L economia italiana: tra rischi di declino e opportunitàdi crescita L economia italiana: tra rischi di declino e opportunitàdi crescita Facoltàdi Economia, Università degli studi di Trento 19 novembre 2009 Anagni, Istituto Tecnico Commerciale G. Marconi IL MONDO E CAMBIATO

Dettagli

K I W I. DOSSIER 2012 Il punto della situazione sulla produzione mondiale, i consumi, i nuovi mercati, le novità.

K I W I. DOSSIER 2012 Il punto della situazione sulla produzione mondiale, i consumi, i nuovi mercati, le novità. K I W I DOSSIER 2012 Il punto della situazione sulla produzione mondiale, i consumi, i nuovi mercati, le novità. in sintesi Superficie mondiale di kiwi: 160.000 ettari Produzione mondiale di kiwi: 1,3

Dettagli

PROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

PROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE PROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE NOTA A CURA DELLA DIVISIONE SALUTE, ORGANIZZAZIONE PER LA COOPERAZIONE E LO SVILUPPO ECONOMICO (OCSE), A SEGUITO DI RICHIESTA

Dettagli

COMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1

COMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1 10 dicembre COMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1 In data odierna la Banca centrale europea (BCE) pubblica per la prima volta un

Dettagli

ENERGIA COMBUSTIBILI FOSSILI

ENERGIA COMBUSTIBILI FOSSILI ENERGIA COMBUSTIBILI FOSSILI COMBUSTIBILI FOSSILI CARBONE, PETROLIO, GAS METANO COMBUSTIBILI: bruciano in presenza di ossigeno e producono calore FOSSILI: si sono formati nel corso di milioni di anni nel

Dettagli

Modulo 8. Moneta e prezzi nel lungo periodo. UD 8.1. Il sistema monetario

Modulo 8. Moneta e prezzi nel lungo periodo. UD 8.1. Il sistema monetario Modulo 8. Moneta e prezzi nel lungo periodo Questo modulo si occupa dei problemi della moneta e dei prezzi nel lungo periodo. Prenderemo in esame gli aspetti istituzionali che regolano il controllo del

Dettagli

Dal 1990 le imprese pagano sempre più imposte

Dal 1990 le imprese pagano sempre più imposte SCHEDA D INFORMAZIONE N 3: QUESTIONI SULLA RIDISTRIBUZIONE Dal 1990 le imprese pagano sempre più imposte Parlare della riforma dell imposizione delle imprese significa anche affrontare i timori relativi

Dettagli

US SECURITY AND EXCHANGE COMMISSION, Division of Investment Management, Report on Mutual Fund Fees and Expenses, December 2000.

US SECURITY AND EXCHANGE COMMISSION, Division of Investment Management, Report on Mutual Fund Fees and Expenses, December 2000. Recensione US SECURITY AND EXCHANGE COMMISSION, Division of Investment Management, Report on Mutual Fund Fees and Expenses, December 2000. Si tratta di un rapporto sui fondi statunitensi riferito al periodo

Dettagli