IL TESTO UNICO DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO (D.LGS. 81/08 E S.M.I.) A CINQUE ANNI DALLA SUA PUBBLICAZIONE
|
|
- Aureliano Morini
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 IL TESTO UNICO DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO (D.LGS. 81/08 E S.M.I.) A CINQUE ANNI DALLA SUA PUBBLICAZIONE OBBLIGHI, OPPORTUNITÀ E ADEMPIMENTI DEL DATORE DI LAVORO CONSIDERAZIONI SULLA RELAZIONE DEL DELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE Dott. Ing. A.TONEGUZZO - Partner e Responsabile divisione Sicurezza nei luoghi di lavoro del Gruppo 2G - Coordinatore della Commissione Sicurezza del Lavoro della Federazione Interregionale degli Ordini degli Ingegneri del Piemonte e della Valle d Aosta - Coordinatore della Commissione Sicurezza Ind. dell Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino Dott. Ing. L. DI COSMO - Consulente del Gruppo 2G Management Consulting - Responsabile della divisione Consulenza per le Associazioni Sportive - Esperto di norme sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di Lavoro (D.Lgs. 81/08 s.m.i.) Dott. M. LOVECCHIO - Laureato in tecniche della prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro - Consulente del Gruppo 2G Management Consulting - Consulente per l attuazione del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. - Consulente per la progettazione del SGSL secondo la norma BS OHSAS 18001: INTRODUZIONE In questi cinque anni il D.Lgs. 81/08, c.d. TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO è stato coordinato con il D.Lgs. 3 agosto 2009 n. 106 ed ha visto l adozione di una serie di provvedimenti a completamento della sua attuazione per regolare specifici settori di attività lavorative. Il 15 gennaio 2013 è stata presentata in Senato la relazione finale sull attività della Commissione Parlamentare d inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro con particolare riguardo alle cosiddette «morti bianche». In tale relazione sono state sottolineate anche le problematiche ancora aperte della mancata attuazione di provvedimenti di particolare importanza nonché la necessità di operare su alcuni specifici aspetti (uniformità di comportamento dei comitati regionali di coordinamento, ruolo della formazione per la promozione di una vera cultura della sicurezza, attenzione alle richieste di semplificazione di norme e adempimenti in materia di salute e sicurezza nel lavoro per le piccole e medie imprese, valorizzazione dei rappresentanti del lavoratori per la sicurezza, necessità di provvedimenti urgenti per la sicurezza delle attrezzature di lavoro, ruolo degli appalti e dei subappalti, richiesta di una maggiore specializzazione e qualificazione professionale dei magistrati che operano sia in sede inquirente che in sede giudicante sui procedimenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro). La Commissione Parlamentare ha evidenziato la necessità di avviare quanto prima il Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione (SINP) nei luoghi di lavoro per riunire tutte le informazioni inerenti agli infortuni sul lavoro, alle malattie Pag. 1 di 6
2 professionali e alle attività di prevenzione e vigilanza svolte dai vari enti competenti. Si tratta di uno strumento fondamentale per favorire anche una rilettura del Testo Unico e quindi procedere contestualmente alla sua attuazione superando le asimmetrie e le contraddizioni che ancora caratterizzano la sua applicazione. Alla luce della relazione della Commissione nonché della nostra esperienza quotidiana, che dal 1994 (!) viviamo a contatto con la realtà della micro, piccola, media e grande impresa, vogliamo illustrare alcune problemariche specifiche. 2. IL DATORE DI LAVORO DEVE AGGIORNARE IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI In questo ultimo anno, a fronte dell introduzione di decreti di attuazione del Testo Unico sulla Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro, è stata pressante da parte dei Datori di Lavoro la domanda relativa a quando aggiornare la valutazione dei rischi. Pertanto, fermo restando i casi esplicitamente indicati dal legislatore per i quali è obbligatoria la rivalutazione dei rischi e la integrazione del relativo documento, è preferibile stabilire comunque come regola una periodicità (ad esempio ogni sei mesi o ogni anno a seconda ovviamente del tipo di attività svolta) per dare evidenza oggettiva al controllo della regolarità dei propri ambienti di lavoro, dei propri impianti, delle proprie attrezzature e in genere dei sistemi di prevenzione, oltreché per verificare la persistenza dello stato iniziale delle cose, tenendo presente che l obiettivo da raggiungere con l applicazione delle norme in materia di salute e sicurezza e con la organizzazione di qualsiasi servizio di prevenzione e protezione o sistema di gestione della sicurezza sul lavoro è quello del miglioramento continuo delle condizioni di lavoro. Ad oggi è inconcepibile avere dei DVR datati 2008 (anche soltanto per introdurre la revisione del D.Lgs. 3/08/2009 n. 106) e quindi è importante procedere ad una revisione del documento attraverso una preliminare revisione della valutazione dei rischi. Si ricorda che l art. 29 co. 3 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. così recita La valutazione dei rischi deve essere immediatamente rielaborata, nel rispetto delle modalità di cui ai commi 1 e 2, in occasione di modifiche del processo produttivo o della organizzazione del lavoro significative ai fini della salute e sicurezza dei lavoratori, o in relazione al grado di evoluzione tecnica, della prevenzione o della protezione o a seguito di infortuni significativi o quando i risultati della sorveglianza sanitaria ne evidenzino la necessità. A seguito di tale rielaborazione, le misure di prevenzione debbono essere aggiornate. Nelle ipotesi di cui ai periodi che precedono il documento di valutazione dei rischi deve essere rielaborato, nel rispetto delle modalità di cui ai commi 1 e 2, nel termine di trenta giorni dalle rispettive causali. È quindi evidente come sia indilazionabile l aggiornamento nei casi previsti anche per non incorrere in eventuali sanzioni in caso di accertamento da parte degli organi ispettivi competenti. Ma è altrettanto importante, nell ottica della prevenzione, definire periodicamente una attività di controllo dei propri periodi di prevenzione ed attivare il processo di aggiornamento per favorire il raggiungimento di un miglioramento continuo delle condizioni di lavoro. Pag. 2 di 6
3 3. IL DVR PER LE MICROIMPRESE Poiché al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sono arrivate numerose richieste di chiarimento è stato emanato un decreto interministeriale per l applicazione delle procedure standardizzate per le imprese che occupano fino a 10 lavoratori. In particolare il decreto così recita: al fine di consentire ai Datori di Lavoro di effettuare la valutazione dei rischi sulla base delle procedure standardizzate (il decreto interministeriale sulle procedure standardizzate del 30 novembre 2012 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 6 dicembre 2012, n. 285) è stata prevista una ulteriore proroga inserita nella citata legge di stabilità L articolo, quindi, attualmente, risulta essere il seguente: i Datori di Lavoro che occupano fino a 10 lavoratori effettuano la valutazione dei rischi di cui al presente articolo sulla base delle procedure standardizzate di cui all art. 6 co.8 lettera f). Fino alla scadenza del terzo mese successivo alla data di entrata in vigore del decreto interministeriale di cui all articolo 6, co. 8 lettera f), e, comunque, non oltre il 30 giugno 2013, gli stessi Datori di Lavoro possono autocertificare l effettuazione della valutazione dei rischi. Quanto previsto nel precedente periodo non si applica alle attività di cui all articolo 31, co. 6, lettere a), b), c), d) nonché g). Per tale ragione, considerato che il decreto interministeriale è entrato in vigore il 6 febbraio 2013 e stante la proroga Fino alla scadenza del terzo mese successivo alla data di entrata in vigore del decreto interministeriale, si precisa che la possibilità per i Datori di Lavoro di effettuare la valutazione dei rischi con autocertificazione termina in data 31 maggio 2013 applica a tutti i settori di attività, privati e pubblici e a tutte le tipologie di rischio e poiché il co. 2 indica una serie di attività per le quali le disposizioni del D.Lgs. 81/08 devono essere applicate tenendo conto delle effettive particolari esigenze commesse al servizio espletato o alle peculiarità organizzative da individuarsi con specifici decreti ministeriali, ma considerando che in tali attività particolari non sono ricomprese, né quelle svolte alle Associazioni Sportive Dilettantistiche, né quelle delle Associazioni Di Promozione Sociale (ex. L. 7 dicembre 2000, n. 383), si conferma che a tali associazioni dovrà applicarsi il D.Lgs. 81/08. L Associazione Sportiva, indipendentemente dalla sua specificità (es. Calcio, Pallacanestro, Pallavolo ecc.) dalla sua struttura gerarchica e organizzativa, nonché dalla sua dimensione, è soggetta all applicazione del D.Lgs. 81/08 s.m.i. e quindi deve individuare e valutare i rischi connessi ai processi di supporto all attività sportiva, equiparabili alle attività di tipo occupazionale (es. attività di segreteria, di movimentazione materiali, di preparazione degli attrezzi sportivi, di trasporto atleti, di manutenzione locali, attrezzature e impianti sportivi, ecc.) negli specifici luoghi di lavoro sede dell Associazione Sportiva e/o altri luoghi di svolgimento delle attività (es. piste da sci gestite da altri, palestre gestite dalle scuole, ecc.). Si tratta quindi di individuare e valutare i rischi complementari all evento agonistico, alle sedute di preparazione o di allenamento. 4. L APPLICAZIONE DEL D.LGS. 81/08 ALLE ASSOCIAZIONI SPORTIVE DILETTANTISTI- CHE E ALLE ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE. Su alcuni aspetti come quello relativo all applicazione del D.Lgs. 81/08 alle ASD e alle APS non esiste una uniformità di comportamento dei comitati regionali di coordinamento e questo può creare confusione. Per questo si ribadisce che poiché l art. 3 co. 1, del D.Lgs. 81/08 e s.m.i., prevede che Il presente decreto legislativo si Pag. 3 di 6
4 In una nota del 6 settembre 2010 pubblicata tra le FAQ del sito del Ministero del Lavoro si ha una presa di posizione ufficiale in merito all applicabilità delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro nelle società sportive. In via preliminare si osserva che, alla luce della ampia definizione normativa di lavoratore e di datore di lavoro dettata dal D.Lgs. n. 81/2008 alle lettere a) e b) dell art. 2, nonché del campo di applicazione di cui all art. 3 comma 1, che ricomprende tutti i settori di attività e tutte le tipologie di rischio, il mondo del non profit in generale e pertanto anche le associazioni o società sportive dilettantistiche, rientrano nel campo di applicazione del decreto in esame. Infatti il lavoratore è la persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge una attività lavorativa nell ambito dell organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un arte o una professione, mentre la definizione di datore di lavoro è ormai svincolata dalla titolarità della responsabilità dell impresa, e deriva invece, più in generale, dalla responsabilità dell organizzazione delle prestazioni lavorative o alle stesse equiparate I Lavoratori possono essere dipendenti, (istruttori, allenatori, ), ovvero lavoratori subordinati, atleti dilettanti (subordinati di fatto) e volontari. Nell ambito delle società sportive esiste anche il lavoratore che opera come attività di volontariato. L attività di volontariato è disciplinata dalla legge 266/91 (legge quadro sul volontario) la quale prevede all art. 2 che..per attività di volontariato deve intendersi quella prestata in modo personale spontaneo e gratuito, tramite l organizzazione di cui il volontario fa parte, senza fini di lucro anche indiretto ed esclusivamente per fini di solidarietà. Il comma successivo così recita: l attività di volontariato non può essere retribuita in alcun modo nemmeno dal beneficiario. Al volontario possono essere soltanto rimborsate dall organizzazione di appartenenza le spese effettivamente sostenute per l attività prestata, entro i limiti preventivamente stabiliti dalle organizzazioni stesse. Il Dott. R. GUARINIELLO della Procura della Repubblica di Torino chiarisce che il testo emergente dalle modifiche introdotte dal D.Lgs. 106/09 divide i volontari in due categorie: Alla prima categoria appartengono i volontari del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e della protezione civile che sono equiparati a lavoratori. Alla seconda categoria appartengono i volontari di cui alla legge 1 agosto 1991, n. 266, e i volontari che effettuano servizio civile che sono equiparati a lavoratori autonomi. Pertanto il Volontario di una Associazione Sportiva è un SOGGETTO OBBLIGATO (ai sensi dell art. 21 del D.Lgs. 81/08 s.m.i.) e quindi non SOGGETTO A TUTELA. L unica tutela è data dall art. 3 comma 12 bis. L articolo prevede che ove il volontario svolga la propria prestazione nell ambito dell organizzazione di un datore di lavoro, questi è tenuto a fornire al volontario dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti in cui è chiamato ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività. Egli è altresì tenuto ad adottare le misure utili ad eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze tra la prestazione del volontario e altre attività che si svolgano nell ambito della medesima organizzazione. Pag. 4 di 6
5 5. RIDURRE GLI INCIDENTI DOVUTI ALL USO DI ATTREZZATURE DI LAVORO NON ADEGUATE ALLE NORME TECNICHE DI SICUREZZA La relazione della Commissione Parlamentare ha sottolineato la necessità di assumere provvedimenti urgenti per cercare di ridurre la grave piaga degli incidenti legati all uso delle macchine ed attrezzature di lavoro, in particolare nel settore agricolo. A tal fine occorre agire su due aspetti. Il primo è quello degli adeguamenti normativi [ ] il secondo aspetto è quello delle agevolazioni per la sostituzione e, soprattutto per la messa in sicurezza delle macchine e attrezzature di lavoro. Al fine di garantire un uso più efficiente delle risorse finanziarie già disponibili o di futuro stanziamento, occorre superare i vincoli imposti dal meccanismo comunitario del «de minimis» relativo ai limiti degli aiuti di Stato. A tal fine la Commissione ha predisposto un apposita proposta normativa, confluita nell Atto del Senato n e mirante ad escludere dalle limitazioni degli aiuti di Stato tutte le agevolazioni volte ad accrescere la sicurezza delle macchine e attrezzature da lavoro, di qualunque settore, al fine di favorirne un migliore utilizzo accompagnate da una attestazione di conformità alla legislazione previgente. L art. 71 del D.Lgs. 81/08 richiama gli Obblighi del Datore di Lavoro che deve mettere a disposizione dei lavoratori attrezzature conformi ai requisiti di sicurezza, deve prendere in considerazione le condizioni di lavoro e i rischi dovuti all ambiente, all impiego e alle interferenze con altre attrezzature. Il Datore di Lavoro deve inoltre prevedere le misure necessarie affinché le attrezzature siano installate ed utilizzate secondo le ISTRUZIONI D USO, siano mantenute secondo il LIBRETTO DI MANUTENZIONE, sia aggiornato il REGISTRO DI CONTROLLO delle stesse. L art. 73 del D.Lgs. 81/08 introduce le prescrizioni relative all Informazione e Formazione cui devono essere assoggettati i lavoratori incaricati dell uso. Anche in questo caso il Datore di Lavoro provvede ad informare e formare i lavoratori sui rischi cui sono esposti durante l uso delle attrezzature di lavoro. La normazione comunitaria in materia di sicurezza delle attrezzature di lavoro messe a disposizione del lavoratore è complessa e articolata. Con il termine ATTREZZATURE DI LAVORO si intende: qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto destinato ad essere usato durante il lavoro (D.Lgs. 81/08 Art. 69 co. 1 lettera a). L art. 70 del D.Lgs. 81/08 è relativo ai Requisiti di Sicurezza e prescrive, per le attrezzature di lavoro messe a disposizione dei lavoratori antecedentemente all emanazione di norme legislative e regolamenti di recepimento delle direttive comunitarie di prodotto La conformità ai requisiti generali di sicurezza di cui all allegato V del D.Lgs. 81/08. È bene ricordare che le macchine costruite prima dell entrata in vigore del DPR 459/96 e che si possono considerare usate in quanto non nuove né rimesse a nuovo, né radicalmente trasformate sul piano tecnico o delle modalità di utilizzo possono essere commercializzate senza tutte le procedure ed i requisiti che comportano la marcatura CE ma devono essere Pag. 5 di 6
6 È quindi necessario che il Datore di Lavoro faccia una valutazione delle attrezzature di lavoro sia attraverso l allegato V del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. che attraverso la valutazione dei rischi palesi delle attrezzature marcate CE. Infatti, a dimostrazione di quanto sopra esposto, continuano ad essere emesse sentenze che confermano la corresponsabilità del datore di lavoro anche in caso di infortunio su macchinari marcati CE e il 27 febbraio 2013 la Corte ha affermato: Per quanto poi attiene all'assunto difensivo secondo cui l'imputato in piena buona fede aveva fatto utilizzare ai suoi dipendenti la macchina "xxx" in quanto provvista della Dichiarazione CE di conformità, la Corte territoriale ha osservato che non risponde al vero che una eventuale insufficiente sicurezza della macchina non doveva essere imputata al datore di lavoro, in quanto il datore di lavoro è obbligato ad eliminare le fonti di pericolo per i lavoratori addetti all'utilizzazione di una macchina e, nella fattispecie che ci occupa, la pericolosità del macchinario non derivava da un vizio occulto RUOLO DEGLI ESPERTI DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO CHE OPERANO COME GRUPPO 2G MANAGEMENT CONSUL- TING. Il Gruppo 2G Management Consulting è una impresa della conoscenza e di servizi innovativi che con i suoi 32 consulenti esperti (in maggioranza ingegneri) opera dal 1994 anche nel settore della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Il team della sicurezza è composto da ingegneri qualificati come RSPP (n 10) e qualificati come ASPP (n 10), da esperti nel settore della valutazione dei rischi, da specialisti di attrezzature di lavoro nonché da consulenti che operano sia nell impresa manifatturiera che nell impresa di servizi per la progettazione e la formalizzazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR). Questa caratteristica rappresenta un vantaggio per le micro, piccole, medie e grandi imprese che possono usufruire di questi servizi con la garanzia di una efficace ed efficiente azione consulenziale nonché con la certezza di avere un partner che con i suoi esperti qualificati è in grado di rispondere alle diverse esigenze aziendali. L attività si avvia con un Check-up per valutare le esigenze dell impresa rispetto alle problematiche della sicurezza e si sviluppa con la raccolta della documentazione necessaria a valutare la fattibilità della consulenza. Successivamente all attività di analisi verrà presentata all Azienda una offerta economica con l indicazione delle modalità operative, dei costi e dei tempi necessari ad espletare la consulenza per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Per fissare un appuntamento per il check-up gratuito sulle esigenze di una consulenza per la sicurezza e la salute nei luoghi da lavoro potete contattare il ns. ufficio marketing: Sig.ra Cristina Gagliardo Tel gruppo2gmarketing@gruppo2g.com Pag. 6 di 6
Inquadramento del volontario ai sensi del D. Lgs.81/08. Expo - Sabato 4 aprile 2014 Dott. Massimo Lombardi
Inquadramento del volontario ai sensi del D. Lgs.81/08 Riferimenti legislativi Decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81 Decreto Interministeriale 13 aprile 2011 Decreto del capo Dipartimento della Protezione
DettagliCircolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze
Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013 Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Sicurezza sul lavoro: obblighi e scadenze Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che, il D.Lgs n. 81/2008
DettagliSICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO. avv. Elisabetta Mapelli Ufficio Avvocatura Arcidiocesi di Milano
SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO avv. Elisabetta Mapelli Ufficio Avvocatura Arcidiocesi di Milano Il D. Lgs. 81/2008 si applica a: 1. tutti i settori di attività, privati e pubblici, esclusi gli addetti
DettagliOrganizzazioni di volontariato: quadro sintetico degli adempimenti in materia di salute e sicurezza dei lavoratori.
Sede operativa via Ricasoli, 9-50122 Firenze Sede Legale via de' Martelli 8-50129 Firenze Tel. 055 271731 - Fax 055 214720 http://www.cesvot.it Organizzazioni di volontariato: quadro sintetico degli adempimenti
DettagliCircolare N.85 del 23 Maggio 2013
Circolare N.85 del 23 Maggio 2013 Dal 01.06.2013 obbligatorie le procedure standardizzate per la valutazione dei rischi Gentile cliente con la presente intendiamo informarla che a partire dal 01.06.2013
DettagliSTUDIO BD e ASSOCIATI Associazione Professionale Cod. Fisc. e Partita Iva 01727930354 web: www.bdassociati.it e-mail: info@bdassociati.
Circolare n. 5/2013 Pagina 1 di 6 A tutti i Clienti Loro sedi Circolare n. 5/2013 del 7 marzo 2013 SICUREZZA SUL LAVORO OBBLIGHI IN VIGORE E DI PROSSIMA SCADENZA PER I DATORI DI LAVORO Come noto, il D.Lgs
DettagliLA REALTA PIEMONTESE
LA REALTA PIEMONTESE Annalisa Lantermo S.Pre.S.A.L. TO1 Convegno Nazionale DIAGNOSI DELLA INFEZIONE TUBERCOLARE LATENTE: LUCI E OMBRE Torino, 20-21 settembre 2012 CAMPO DI APPLICAZIONE D.Lgs. 81/08 (art.
DettagliD.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i.
Applicazione alle A.S.D. e alle A.P.S. Applicazione alle Associazioni Sportive Dilettantistiche A.S.D. e alle Associazioni di Promozione Sociale A.P.S. 1 applicabilita. art.3 c.1 Il Decreto 81 del 9 Aprile
DettagliCorso RSPP Modulo C. Ing. Vincenzo Staltieri
TEST VERIFICA INTERMEDIO 1. Il Datore di Lavoro è: a. La persona che in azienda paga gli stipendi b. La persona che dispone di pieni poteri decisionali e di spesa c. Il capoufficio, il capofficinao colui
DettagliD.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81. Applicazione alle Associazioni Sportive Dilettantistiche e alle Associazioni di Promozione Sociale
D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 Applicazione alle Associazioni Sportive Dilettantistiche e alle Associazioni di Promozione Sociale Direzione Regionale Prevenzione D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 È il Testo Unico
DettagliPROCEDURE STANDARDIZZATE PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI DELLE PMI
N.30 PDF Numero 10 PDF - anno 2012 DIRETTORE RINO PAVANELLO Rivista Ambiente e Lavoro 2012 PDF Manuale Tecnico-giuridico di In-formazione e Documentazione per RSPP, RLS, Giuristi, Operatori, Tecnici e
DettagliSICUREZZA SUL LAVORO: OBBLIGHI IN VIGORE E DI PROSSIMA SCADENZA PER I DATORI DI LAVORO
SICUREZZA SUL LAVORO: OBBLIGHI IN VIGORE E DI PROSSIMA SCADENZA PER I DATORI DI LAVORO Artt. 28, 29, 34 e 37 del D.Lgs n. 81/2008 Accordi 21 dicembre 2011 in Conferenza Permanente tra Stato e Regioni e
DettagliVOLONTARIATO SICURO. QUADRO SINTETICO DEGLI ADEMPIMENTI IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI per le Organizzazioni di Volontariato*
VOLONTARIATO SICURO QUADRO SINTETICO DEGLI ADEMPIMENTI IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI per le Organizzazioni di Volontariato* * Le OdV di Protezione Civile sono soggette ad adempimenti
DettagliDocumento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente
Commissione Consultiva Permanente Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG) Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente Prima di procedere
DettagliCircolare N.78 del 4 Giugno 2014
Circolare N.78 del 4 Giugno 2014 DVR, coordinatore per la progettazione, idoneità tecnico professionale. I chiarimenti ministeriali in materia di sicurezza sul lavoro Gentile cliente, con la presente desideriamo
DettagliF. D Orsi M. Di Giorgio A B C. ad uso del datore di lavoro e del RSPP
F. D Orsi M. Di Giorgio A B C della SICUREZZA ad uso del datore di lavoro e del RSPP Compiti, deleghe, obblighi e responsabilità secondo il D.Lgs. 81/2008 e s.m. e l Accordo Stato Regioni per la formazione
DettagliCorso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi
Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi La sicurezza sui luoghi di lavoro Il testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro Ing. Luca Magnelli Firenze 19 ottobre 2010 D.Lgs. 9 Aprile 2008 n.
DettagliTecniche di comunicazione e sensibilizzazione dei lavoratori, in particolare neoassunti, somministrati, stranieri
SECONDO IL D.LGS. 81/2008 S.M. E L ACCORDO DELLA CONFERENZA STATO-REGIONI PER LA FORMAZIONE DEL 21 DICEMBRE 2011 Corso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti Tecniche di comunicazione e sensibilizzazione
DettagliI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA
I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia
DettagliSCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N
SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di
DettagliSogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili
Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili 1. PREMESSA La disciplina dei cantieri temporanei e mobili ha trovato preciso regolamentazione nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e nel successivo
DettagliOrganizzazione della prevenzione aziendale
Organizzazione della prevenzione aziendale La normativa e le figure coinvolte Sicurezza sul lavoro? Non solo 81/08 COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA la Repubblica tutela la salute come fondamentale
DettagliREGOLAMENTO PER GLI STAGE
REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente
DettagliOBBLIGO DI REDAZIONE DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PER ASSOCIAZIONI SPORTIVE, RICREATIVE E CULTURALI ANCHE COSTITUITE DA SOLI VOLONTARI
OBBLIGO DI REDAZIONE DEL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PER ASSOCIAZIONI SPORTIVE, RICREATIVE E CULTURALI ANCHE COSTITUITE DA SOLI VOLONTARI RISPOSTA DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
DettagliDecreto Interministeriale del 30.11.2012 Attuazione di quanto previsto dall art. 29 comma 5 del D.L.vo 81/08
LE PROCEDURE STANDARDIZZATE PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI NELLE PICCOLE IMPRESE Decreto Interministeriale del 30.11.2012 Attuazione di quanto previsto dall art. 29 comma 5 del D.L.vo 81/08 (Ma anche dall
DettagliLEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE. Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale.
LEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE PIEMONTE N. 48 del
DettagliCERTIQUALITY STEFANO ALDINI
CERTIQUALITY Procedure semplificate, D.Lgs. 231 ed efficacia dei Modelli Organizzativi per la prevenzione delle responsabilità: il ruolo delle verifiche indipendenti dei sistemi di gestione della salute
DettagliD. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di
DettagliChi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS
Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Definizione di RLS (Art 2, comma 1, lettera i) del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81) persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per
DettagliSistema di gestione della Sicurezza
Sistema di gestione della Sicurezza Dott. Ing. Giuseppe Giannelli Moasca, 18/06/2009 Aspetti generali Inquadramento nel D.Lgs. 81/08 L adozione di un sistema di gestione della sicurezza sul lavoro (SGSL),
DettagliDELIBERA. Art. 1. Requisiti di Accreditamento
DELIBERA n. 13/13 del 31 luglio 2013 Regolamento per l accreditamento degli Organismi di Certificazione della Norma Tecnica denominata Codice di Pratica di cui alla delibera del Comitato Centrale per l
DettagliLINEE GUIDA IN MERITO ALL ACQUISTO E ALL USO DI MACCHINE E/O APPARECCHI ELETTRICI SOMMARIO
Pag. 1 / 6 1 MODIFICHE 2 PREMESSA 3 DEFINIZIONI SOMMARIO 4 PRINCPALI NORMATIVE DI RIFERIMENTO 5 MESSA IN SERVIZIO E UTILIZZO 6 INDICAZIONI PER UN CORRETTO ACQUISTO 7 SICUREZZA E MARCATURA CE 8 PROTOTIPI
DettagliFormazione ed Informazione dei Lavoratori ai sensi del D.Lgs 81/08 e s. m. i., art. 36 e 37
Formazione ed Informazione dei Lavoratori ai sensi del D.Lgs 81/08 e s. m. i., art. 36 e 37 AGENFORM Centro di Formazione Professionale Viale Amendola Eboli(SA) Consulente Dott. Ing. Elena Chiappa FORMAZIONE:
DettagliASSOCIAZIONE AMBIENTE E LAVORO
Schema di disegno di legge recante: Delega al Governo per l emanazione di un testo unico per il riassetto normativo e la riforma della salute e sicurezza sul lavoro bozza aggiornata al 30 dicembre 2006
DettagliIl Dirigente Sportivo: mente, cuore e... Braccio valente La Formazione del Dirigente Sportivo.
Con la collaborazione organizzativa dell Unione Sportiva Braccio Fortebraccio a.s.d. 1890 Perugia PERUGIA, 4 Dicembre 2010 Palazzo dei Priori Sala dei Notari 6 CONVEGNO NAZIONALE ANNUALE U.N.A.S.C.I. Il
DettagliCONVEGNO regionale DIRIGENTI SCOLASTICI LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE ISTTITUZIONI SCOLASTICHE: 1 Dicembre 2014
CONVEGNO regionale DIRIGENTI SCOLASTICI LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE ISTTITUZIONI SCOLASTICHE: RUOLI E RESPONSABILITÀ 1 Dicembre 2014 IS E. MOLINARI Via Crescenzago, 110 - Milano Formazione ed informazione
DettagliI soggetti del Sistema di Prevenzione Aziendale. Compiti, obblighi, responsabilità civili e penali
Corso di Progettazione e Organizzazione della Sicurezza nel Cantiere - prof. arch. Renato G. Laganà I soggetti del Sistema di Prevenzione Aziendale. Compiti, obblighi, responsabilità civili e penali TITOLO
DettagliD. LGS 81/2008. Oggetto della valutazione dei rischi
D. LGS 81/2008 LA VALUTAZIONE DEI RISCHI Oggetto della valutazione dei rischi 1. La valutazione dei rischi anche nella scelta delle attrezzature di lavoro e delle sostanze o dei preparati chimici impiegati,
DettagliLA NORMA OHSAS 18001 E IL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA 81/2008: IMPATTO SUL SISTEMA SANZIONATORIO
LA NORMA OHSAS 18001 E IL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA 81/2008: IMPATTO SUL SISTEMA SANZIONATORIO Studio Candussi & Partners novembre 2008 Lo Studio Candussi & Partners Lo Studio opera dal 1998 con consulenti
DettagliDomanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013.
Nota 9 maggio 2014, n. 3266 Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Modulo di domanda Come noto (NOTA
DettagliTITOLO III USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE N 3 CAPI - N 19 articoli (da art. 69 a art.
TITOLO III USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE N 3 CAPI - N 19 articoli (da art. 69 a art. 87) CAPO I USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO N 5 articoli (da art. 69
DettagliPREMESSA. Spett.le Ordine degli Avvocati di Siracusa Viale Santa Panagia 109 96100 Siracusa. Presidente Avv. Alvise Troja
Spett.le Ordine degli Avvocati di Siracusa Viale Santa Panagia 109 96100 Siracusa Alla cortese attenzione: Presidente Avv. Alvise Troja Oggetto: Proposta di collaborazione e/o convenzione per tutti gli
DettagliDECRETO MINISTERIALE del 20 agosto 2002, n. 31444 (pubblicato sulla G.U. n. 270 del 18 novembre 2002)
DECRETO MINISTERIALE del 20 agosto 2002, n. 31444 (pubblicato sulla G.U. n. 270 del 18 novembre 2002) Criteri per l'approvazione dei programmi e della proroga dei programmi per riorganizzazione e ristrutturazione
DettagliCommissione Consultiva Permanente ex Art. 6 DLgs 81/08. Il documento del Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG)
Commissione Consultiva Permanente ex Art. 6 DLgs 81/08 Il documento del Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG) Ivo Dagazzini Rappresentante delle Regioni per la Regione Veneto Direttore
DettagliSGSL UN SISTEMA PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NELLA SCUOLA
SGSL UN SISTEMA PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NELLA SCUOLA COSA È IN PRATICA UN SISTEMA DI GESTIONE? L insieme delle regole e dei processi di funzionamento di un organizzazione. Comprende:
DettagliCompiti in materia di sicurezza (SAFETY)
Compiti in materia di sicurezza (SAFETY) DATORE DI LAVORO: DIRIGENTE SCOLASTICO RSPP MEDICO COMPETENTE RLS ASPP LAVORATORI: PERSONALE SCOLASTICO IL DATORE DI LAVORO è colui che esercita l attività sulla
DettagliAl Presidente del Collegio Geometri e Geometri laureati della Provincia di xxx. Al Responsabile dell Area Governo del Territorio del Comune di xxx
DIREZIONE GENERALE PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE E NEGOZIATA, INTESE. RELAZIONI EUROPEE E RELAZIONI SERVIZIO AFFARI GENERALI, GIURIDICI E PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA INTERNAZIONALI IL RESPONSABILE GIOVANNI
DettagliVerifiche apparecchiature: problemi da risolvere o gestioni efficaci?
Verifiche apparecchiature: problemi da risolvere o gestioni efficaci? STUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l. Via Borghi Mamo N. 15-40137 Bologna - TEL. 051.441065 - FAX 051.443045 WWW.STUDIONERI.COM EMAIL:STUDIONERI@STUDIONERI.COM
DettagliLa gestione dinamica del nuovo Documento di Valutazione dei Rischi
La gestione dinamica del nuovo Documento di Valutazione dei Rischi Bologna, 12 Giugno 2009 STUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l. Via Borghi Mamo N. 15-40137 Bologna - TEL. 051.441065 - FAX 051.443045 WWW.STUDIONERI.COM
Dettagli2 aprile 2010 Sicurezza: Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
Chiarimenti 2 aprile 2010 Sicurezza: Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.) nel D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. Questo soggetto della prevenzione
DettagliLa sicurezza nelle attività di volontariato
La sicurezza nelle attività di volontariato 1 Il D. Lgs. 81/08 Articolo 3 Campo di applicazione Il presente decreto legislativo si applica a tutti i settori di attività, privati e pubblici, e a tutte le
DettagliSICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO: IL D.LGS. 81/08 E S.M.I. NELLE ASSOCIAZIONI SPORTIVE
SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO: IL D.LGS. 81/08 E S.M.I. NELLE ASSOCIAZIONI SPORTIVE Pag. 1 di 28 Argomenti - Sicurezza sul lavoro e normativa vigente - Il campo di applicazione del D.Lgs. 81/08 esteso
DettagliContratto di Apprendistato: nuova disciplina
Contratto di Apprendistato: nuova disciplina Contratto di apprendistato: nuova disciplina Il 25 giugno 2015 è entrato in vigore uno dei decreti attuativi del c.d. Jobs Act (D.Lgs. 81/2015, di seguito Decreto
DettagliCampagna Condominio Sicuro
Campagna Condominio Sicuro Il Decreto Legislativo 81/2008 applicato ai condomini Il D. Lgs. n. 81/2008 applicato ai condomini Cari Amministratori, forse non lo sapevate, ma il testo unico sulla sicurezza
DettagliL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS
DELIBERAZIONE 31 OTTOBRE 2012 449/2012/A/EFR STIPULA DI CONVENZIONE CON LA SOCIETÀ RICERCA SUL SISTEMA ENERGETICO S.P.A., PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ A SUPPORTO DELLA VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DEI
DettagliALCUNE CONSIDERAZIONE PRATICHE ED OPERATIVE PER LA TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA NELLE PALESTRE E NELLE PISCINE
ALCUNE CONSIDERAZIONE PRATICHE ED OPERATIVE PER LA TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA NELLE PALESTRE E NELLE PISCINE Pag. 1 di 15 D.Lgs. 81/08 aggiornato con il D.Lgs. 106/09 TIT II LUOGHI DI LAVORO PALESTRE
DettagliPO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.
INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE
Dettagli(1). IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. Visto l'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400;
D.P.R. 14 settembre 2011, n. 177 (1). Regolamento recante norme per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinanti, a norma dell'articolo
DettagliIl Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50
Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50 Beppe Baffert USR CISL Piemonte . Nelle aziende con più di 15 lavoratori il RLS è eletto,
DettagliProspettive per l EGE: legge 4/2013. Michele Santovito. 9 maggio 2014
Prospettive per l EGE: legge 4/2013 Michele Santovito 9 maggio 2014 Esempio di EGE Esempio di percorso fatto per arrivare ad avere il titolo di EGE: - Laurea in chimica - 10 anni di esperienza in un azienda
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 20 febbraio
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 37 del 17 03 2015 8883 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 20 febbraio 2015, n. 209 D.P.R. N.380/2001. Modulistica di riferimento per i procedimenti relativi
DettagliLa valutazione dei rischi: cardine della sicurezza aziendale e strumento di difesa in sede processuale
La valutazione dei rischi: cardine della sicurezza aziendale e strumento di difesa in sede processuale L'obbligo di valutazione dei rischi secondo il d.lgs. n.81/2008 Ing. Davide Casaro Area Ambiente e
DettagliUNIONE DEI COMUNI VALDARNO E VALDISIEVE REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ASSOCIATO VAS
UNIONE DEI COMUNI VALDARNO E VALDISIEVE REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ASSOCIATO VAS Art. 1 Oggetto del Regolamento Il presente regolamento disciplina lo svolgimento delle funzioni relative allo svolgimento
DettagliCHECK LIST PER LA VERIFICA DEL RISPETTO DEI PRINCIPALI OBBLIGHI DOCUMENTALI E DI ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA
CHECK LIST PER LA VERIFICA DEL RISPETTO DEI PRINCIPALI OBBLIGHI DOCUMENTALI E DI ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA Pagina 2 di 8 Sommario 1. FINALITA E USO DEL DOCUMENTO... 3 2. VERIFICA DELLA DOCUMENTAZIONE
DettagliProgramma di formazione, informazione e. addestramento del personale addetto
Programma di formazione, informazione e addestramento del personale addetto Approvato dal Dirigente Scolastico: ing. Michele Nicastri Verificato dal RSPP: ing. Di Pietro Angelo Presa visione del RLS aziendale:
DettagliD. LGS 81/2008. Informazione ai lavoratori
D. LGS 81/2008 L INFORMAZIONE E LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI L ADDESTRAMENTO Informazione ai lavoratori 1. Il datore di lavoro provvede affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione: a)
DettagliDECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE
DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE D.Lgs.81 - Introduzione D.Lgs.81 - Introduzione TITOLO I: PRINCIPI COMUNI CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1: Finalità; Art. 2: Definizioni; Art. 3: Campo di
DettagliOdV senza lavoratori. subordinati o equiparati. Non applicabile
1 ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO (OdV) ED APPLICAZIONE DELLE NORME IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI. RICOGNIZIONE SULLO STATO DELL ARTE. LA TABELLA DEGLI ADEMPIMENTI La tabella che segue
DettagliRisoluzione n. 150/E. Roma, 9 luglio 2003
Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Risoluzione n. 150/E Roma, 9 luglio 2003 Oggetto: Depositi a garanzia di finanziamenti concessi ad imprese residenti aventi ad oggetto quote di fondi comuni di
DettagliApplicazione del D. Lgs. 81/2008 s.m.i. Sicurezza e Salute dei Lavoratori nei Luoghi di lavoro Relatore: ing. Italo Tizianel Bagnaria Arsa, 30
Applicazione del D. Lgs. 81/2008 s.m.i. Sicurezza e Salute dei Lavoratori nei Luoghi di lavoro Relatore: ing. Italo Tizianel Bagnaria Arsa, 30 ottobre 2013 Cos è il D. Lgs. 81/2008 Testo Unico in materia
DettagliControlli pubblici e certificazioni ambientali. Rapporti tra due istituti distinti.
ARPA EMILIA-ROMAGNA Controlli pubblici e certificazioni ambientali. Rapporti tra due istituti distinti. Sicurezza sul lavoro e certificazioni ambientali: lo scenario delle responsabilità Bologna 16 ottobre
Dettaglivista la Legge Regionale del 7.08.2002, n. 15 Riforma della Formazione Professionale, pubblicata sul BURP n. 104 del 09/08/2002; PARTE SECONDA
1294 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 10 del 18-1-2007 PARTE SECONDA Deliberazioni del Consiglio e della Giunta DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 11 dicembre 2006, n. 1899 Sperimentazione
DettagliUniversità degli Studi di Palermo Servizio di Prevenzione e Protezione di Ateneo
NG Università degli Studi di Palermo REGOLAMENTO Per l individuazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) e la definizione delle loro attribuzioni (approvato nella seduta di contrattazione
DettagliLa sicurezza sul lavoro. Concetti di base e accenni alla normativa vigente
La sicurezza sul lavoro Concetti di base e accenni alla normativa vigente BENVENUTI! Contenuti: - Cenni storici; - Concetti di base: Infortunio e Malattia lavoro-corr. Pericolo Rischio Valutazione dei
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 -
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016-1 1. Introduzione: organizzazione e funzioni del Comune. Con l approvazione del presente Programma Triennale della Trasparenza e dell
DettagliREGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE
DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 3 dicembre 2013, n. 2319
42803 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 3 dicembre 2013, n. 2319 Recepimento dell Accordo tra Governo, Regioni e Province Autonome del 22 febbraio 2012 sui corsi di formazione abilitanti per l utilizzo
DettagliSicurezza sul lavoro: le domande più frequenti! dvrinregola.it è un progetto
Sicurezza sul lavoro: le domande più frequenti! dvrinregola.it è un progetto 1 Come mi devo comportare quando assumo un dipendente, un collaboratore o uno stagista? Che conseguenze subisco se non provvedo
DettagliUso delle attrezzature di lavoro
COORDINAMENTO TECNICO PER LA PREVENZIONE DEGLI ASSESSORATI ALLA SANITA DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO Decreto Legislativo n 626/94 D O C U M E N T O N 11 LINEE GUIDA SU TITOLO III
DettagliSISTEMA DI GESTIONE SICUREZZA
SISTEMA DI GESTIONE SICUREZZA Q.TEAM SRL Società di Gruppo Medilabor HSE Via Curioni, 14 21013 Gallarate (VA) Telefono 0331.781670 Fax 0331.708614 www.gruppomedilabor.com Azienda con Sistema Qualità, Salute
DettagliBS OHSAS 18001:2007 OHSAS 18001. Revisione 00. 22 marzo 2012. Sara Zullo (Firma) Preparato da
22 marzo 2012 OHSAS 18001 BS OHSAS 18001:2007 Revisione 00 Preparato da Sara Zullo (Firma) Altea S.p.A. Strada Cavalli 42, 28831 Feriolo di Baveno (VB) T +39 0323 280811 F +39 0323 2808110 www.alteanet.it
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI (art. 4, comma 2 del D.Lgs 626/1994, secondo la procedura standardizzata del D.M. 05.12.1996) 1. L AZIENDA 1.1 ANAGRAFICA AZIENDALE Ragione sociale Sede legale Indirizzo
DettagliLe Principali Novità
TESTO UNICO SULLA SICUREZZA E PREVENZIONE DAGLI INFORTUNI SUL LAVORO D. L.vo 81/08 Le Principali Novità Il 15 maggio 2008 è entrato in vigore il testo unico in materia di tutela della salute e sicurezza
DettagliBREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015
BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 Sulla GU 2573/2015, n. 70 è stato pubblicato il D.M. 19 marzo 2015 recante "Aggiornamento della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione,
DettagliRiferimenti normativi
CRITERI E MODALITÀ PER IL RIMBORSO DELLE SPESE DIRETTAMENTE SOSTENUTE DALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI REGOLAMENTATI DA CONVENZIONE I Progetti possono essere integrativi
DettagliN O M I N A INCARICATI DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE
DESIGNAZIONE DEI LAVORATORI INCARICATI DELL'ATTUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI E LOTTA ANTINCENDIO, DI EVACUAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO IN CASO DI PERICOLO GRAVE E IMMEDIATO, DI SALVATAGGIO
DettagliApplicazione delle Norme in Materia di Tutela della Salute \ e Sicurezza sul Lavoro nelle Scuole di Sci
CONVEGNO NAZIONALE DIRETTORI SCUOLA 2013 Applicazione delle Norme in Materia di Tutela della Salute \ e Sicurezza sul Lavoro nelle Scuole di Sci Relatore: Dott. Ing. Piero Mattioli Le condizioni minime
Dettagli2. Per quanto non previsto dalla presente legge si applicano le leggi 1/1990 e 174/2005.
LEGGE REGIONALE 20 novembre 2007, n. 17 Disciplina dell'attività di acconciatore e di estetista (B.U. 29 novembre 2007, n. 104) INDICE DELLA LEGGE Art. 1 (Oggetto) Art. 2 (Competenze della Regione, delle
DettagliDisciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica,
Decreto Legislativo 231/2001 Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n. 231 Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità
DettagliLa manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti
La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa
DettagliCOMUNE DI AZZANO SAN PAOLO REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZAZIONE DI VOLONTARI NELLE STRUTTURE E NEI SERVIZI DEL COMUNE
COMUNE DI AZZANO SAN PAOLO REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZAZIONE DI VOLONTARI NELLE STRUTTURE E NEI SERVIZI DEL COMUNE Approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 24/05/2005 con deliberazione
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 marzo 2013, n. 449
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 marzo 2013, n. 449 Modifica della deliberazione 18 luglio 2008, n. 1820 (Sistema di accreditamento per l'affidamento in gestione degli interventi formativi cofinanziati
DettagliUNA (DOVEROSA) PREMESSA: COSA CI FACCIAMOI QUI?
ACQUISTO DI MACCHINE, ATTREZZATURE DI LAVORO E IMPIANTI INDUSTRIALI ALLA LUCE DEL D.LGS. 81/2008 E DELLA DIRETTIVA MACCHINE 2006/42/CE (RECEPITA DAL D.LGS. 17/2010) SELEZIONE DEL FORNITORE, SPECIFICHE
DettagliD.Lgs. 231/2001 - RESPONSABILITÀ DI IMPRESA: APPLICABILITÀ AI LABORATORI DI ANALISI. Integrazione 231 e SGS
D.Lgs. 231/2001 - RESPONSABILITÀ DI IMPRESA: APPLICABILITÀ AI LABORATORI DI ANALISI Integrazione 231 e SGS M.G.Marchesiello Bologna 5 giugno 2014 L. 3.08.2007 n. 123 Misure in tema di tutela della salute
DettagliCONVENZIONE D'INSERIMENTO LAVORATIVO TEMPORANEO CON FINALITÀ FORMATIVE ex art. 12 LEGGE n. 68/99
CONVENZIONE D'INSERIMENTO LAVORATIVO TEMPORANEO CON FINALITÀ FORMATIVE ex art. 12 LEGGE n. 68/99 Il giorno Tra la PROVINCIA DI ROVIGO con sede legale in Rovigo, via Celio, 10, C.F. 93006330299 rappresentata
DettagliCircolare n.11 /2010 del 23 dicembre 2010* RISCHIO DA STRESS LAVORO-CORRELATO: ENTRO IL 31.12.2010 E SUFFICIENTE AVVIARE LE ATTIVITA DI VALUTAZIONE
Circolare n.11 /2010 del 23 dicembre 2010* RISCHIO DA STRESS LAVORO-CORRELATO: ENTRO IL 31.12.2010 E SUFFICIENTE AVVIARE LE ATTIVITA DI VALUTAZIONE L art. 28 del D.Lgs. n. 81/2008 sulla sicurezza e salute
DettagliDeliberazione N.: 259 del: 24/03/2015. Oggetto : ADOZIONE REGOLAMENTO AZIENDALE PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITÀ DI VOLONTARIATO.
Deliberazione N.: 259 del: 24/03/2015 Oggetto : ADOZIONE REGOLAMENTO AZIENDALE PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITÀ DI VOLONTARIATO. Pubblicazione all Albo on line per giorni quindici consecutivi dal: 24/03/2015
DettagliDECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81 E S.M.I. ASPETTI DELLA NORMATIVA CHE RIGUARDANO LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO
DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81 E S.M.I. ASPETTI DELLA NORMATIVA CHE RIGUARDANO LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 Decreto Legislativo 3 agosto 2009, n. 106
DettagliMinistero delle Politiche Agricole e Forestali DIREZIONE GENERALE DELLE RISORSE FORESTALI, MONTANE E IDRICHE
Roma, 27 GEN. 2003 Ministero delle Politiche Agricole e Forestali DIREZIONE GENERALE DELLE RISORSE FORESTALI, MONTANE E IDRICHE Prot. n 2740 DIVISIONE I Al Dirigente Superiore Direttore della Scuola del
DettagliCAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE
CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE 12.1 Individuazione delle Strutture Semplici e Complesse Nell individuare le strutture complesse di cui all allegato n. 2
Dettagli