Newsletter di informazione per i soci dell ARCI PESCA FISA (Settore Sviluppo e Risorse)

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1 Newsletter di informazione per i soci dell ARCI PESCA FISA (Settore Sviluppo e Risorse) Anno II N 15 GIUGNO 2009 arcipesca@tiscali.it In questo numero Balene, orche e pesci giganti pag.2 Comunicazioni ARCI PESCA FISA pag.3 Decreti e Regolamenti pag.4-5 Bandi e concorsi pag.6-7 Bandi e concorsi pag.8-9 Bandi e Concorsi pag.10 Un mare di opportunità *** Sicurezza dei molluschi *** Prevenzione inquinamento del mare pag.11 Nuova alga nel mediterraneo *** Fermezza contro le spadare illegali *** Stabilimenti balneari pag.12 Bandiere blu 2009 pag.13 Italia la più indisciplinata d Europa pag.14 Guardia Costiera prima in Europa *** Pacchetto energia pag.15 Dibattito politica comune pag.16 Goletta Verde *** Turismo su barche pescatori Balene, orche e pesci giganti, La vita sotto i mari nel passato Balenottere azzurre, orche e squali in abbondanza al largo delle coste della Cornovaglia. In Nuova Zelanda, nello stesso periodo - parliamo dei primi dell'800 - una vita marina altrettanto ricca e diversificata, con 27mila balene australi, in quantità 30 volte maggiore rispetto a quello che rimane oggi. Esemplari che solcavano le acque dell'america del Nord talmente enormi che le loro ossa si usavano al posto del legno per costruire case. Tutto questo in tempi remoti, prima che la pesca su larga scala, accoppiata all'inquinamento e a uno sfruttamento delle risorse non certo oculato, cambiasse il panorama della vita acquatica in modo decisivo, mettendo a rischio diverse specie e facendone letteralmente "restringere" molte altre. Ad aprire una finestra sul passato, per dare uno sguardo unico su quella che era la vita negli oceani e nei mari del mondo nei secoli scorsi, sono ora gli scienziati del Census of Marine Life, che si sono riuniti a Vancouver dal 26 al 28 maggio per la seconda conferenza dedicata al passato degli oceani. Una tappa di rilievo - dopo la prima edizione di Oceans Past del 2005 in Danimarca - in vista dell'appuntamento clou del 2010, quando, a Londra, si farà il punto su dieci anni di ricerca del Census of Marine Life, consorzio internazionale scientifico che si propone di catalogare la vita marina nella sua diversità, abbondanza e distribuzione. Mettendo insieme un'enorme quantità di dati da fonti molto diverse - vecchi registri di bordo, folklore, testi letterari, documenti legali, antichi mosaici, trofei per gli esemplari più grossi conquistati nelle gare di pesca e perfino menu di ristoranti - su un arco temporale molto ampio, esperti da tutto il mondo, soprattutto storici, hanno tratteggiato un quadro di grande abbondanza e varietà, che sfida le moderne nozioni di ciò che oggi consideriamo normale, a cui siamo abituati, pensando alla vita marina. Perché l'osservazione basata solo su dati recenti per forza di cose "altera la percezione", spiega Andy Rosenberg della Università del New Hampshire, coordinatore del progetto sulla storia della popolazione marina animale (HMAP) del Census, che ha presieduto la conferenza di Vancouver. Si tratta del "primo e più completo quadro davvero globale, e si basa su studi che vanno dal Mediterraneo al Mar Rosso, dalla Nuova Zelanda ai Caraibi, dal mare del sud della Cina a Samoa e altro ancora", chiarisce il professor Poul Holm, del Trinity College di Dublino, presidente del progetto HMAP. E riserva molte sorprese: come il fatto che la pesca umana e l'impatto sulla vita marina vicino alle coste iniziò in maniera massiccia durante il Paleolitico medio, molto prima di quanto non si credesse. O che i pescatori iniziarono a solcare i mari in modo esteso nel Medioevo, quando i pesci di acqua dolce di grossa taglia cominciarono a scomparire. Una delle maggiori rivoluzioni nella pesca, secondo la storica italiana Maria Lucia De Nicolò, dell'università di Bologna, arrivò a metà del '600, quando le tecniche divennero più sofisticate e le navi iniziarono a trascinare in coppia le reti. Nel tempo, rivela il censimento, molto è andato perduto e le dimensioni di molti pesci sono calate in modo drammatico. Se si considera, ad esempio, la taglia media degli esemplari che si sono aggiudicati il trofeo come i più grossi nelle gare di pesca a Key West in Florida, tra gli anni 1956 e il 2007, si osserva un calo brusco, passando da 20 chili a soli 2,3. L'ipotesi degli studiosi è che nei secoli la biodiversità abbia sofferto più in mare che sulla terra. E questo non può che far riflettere, in termini di sostenibilità e programmazione: capire la portata dei cambiamenti nel corso del tempo e i fattori che hanno provocato il declino è la chiave per interpretare quello che sta accadendo oggi, e fare proiezioni future. "Ora sappiamo che la distribuzione e l'abbondanza della popolazione animale marina è mutata drammaticamente nel corso del tempo. Qualche specie si è estinta, interi ecosistemi si sono impoveriti, forse senza rimedio", sottolinea il professor Holm. E per questo, comprendere il passato è "essenziale per sviluppare e implementare piani di recupero per gli ecosistemi danneggiati", conclude lo scienziato.

2 Comunicazioni - ARCI PESCA FISA Circolare informativa sulla vigilanza Censimento Guardie Giurate Volontarie Al fine di mantenere aggiornato il censimento delle GGV della nostra Associazione presenti sul territorio nazionale si invitano i Coordinatori Regionale/Provinciali a comunicare al Coordinatore Nazionale della Vigilanza eventuali modifiche e/o integrazioni utilizzando l allegato modulo. Il modulo aggiornato (con i recapiti di posta elettronica) può essere inviato per posta elettronica a: sabbatini.roberto@tiscali.it o con FAX al N Materiale Oggi è di nuovo disponibile il materiale, sul modello a suo tempo unificato per tutto il territorio nazionale, il cui costo è stabilito in Euro 24,00 a coppia per le mostrine ed in Euro 15,00 per ogni singolo distintivo. Per i Comitati che volessero il portadocumenti il costo è stabilito in Euro 16,00 (senza distintivo). Tali materiali potranno essere richiesti al Coordinatore Nazionale, Roberto Sabbatini (Cellulare , sabbatini.roberto@tiscali.it o FAX N ). La consegna avverrà dopo il versamento del totale del costo dei materiali e delle spese di spedizione (con corriere) che ammontano a 6,50, sul Conto Corrente Postale n oppure sul Conto Corrente BancoPosta, IBAN: IT 16 H , intestati a ARCI PESCA F.I.S.A. inserendo nella causale: Materiale Vigilanza. L entità del costo totale verrà comunicato dal Coordinatore Nazionale successivamente alla richiesta. COLORO CHE ERANO INTERESSATI AI MATERIALI DEBBONO RINNOVARE LA RICHIESTA! Gli stampati del Regolamento Nazionale e del Codice di Comportamento Responsabile delle Guardie potranno essere richiesti gratuitamente dal Coordinatore riportante i nominativi degli agenti volontari corredati dagli indirizzi e numeri di telefono (vedi modulo censimento). Convocazione Riunione dei Presidenti Regionali E convocata per sabato 20 giugno p.v. dalle ore alle ore presso la sede nazionale di Roma in Via Pescosolido,76 una riunione per discutere il seguente o.d.g.: 1) Progetti di sviluppo e rapporti interassociativi; 2) Varie ed eventuali. 2

3 Decreti e Regolamenti Sicilia - Consiglio Giustizia Amministrativa, Ordinanza n. 404/2009, Solleva q.l.c. dell'art. 7, l. r. Sicilia n. 4/2003 in tema di concessioni demaniali marittime CGA Sicilia, ordinanza n. 404/2009, ( ) (omissis) P.Q.M. Il Consiglio di Giustizia amministrativa per la Regione siciliana, in sede giurisdizionale, ritenuta, nei sensi di cui in motivazione, rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell art. 7, comma 1, della legge regionale 16 aprile 2003, n. 4, per contrasto o incompatibilità con lo Statuto regionale siciliano, approvato con decreto legislativo 15 maggio 1946, n. 455, e convertito in legge costituzionale dall art. 1 della legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 2, nonché con le competenze e funzioni che detto Statuto e la Costituzione della Repubblica italiana attribuiscono alla Regione siciliana in materia di mare territoriale, per quanto concerne la relativa porzione ubicata al di fuori del demanio marittimo, dispone la sospensione del presente giudizio e manda alla Segreteria per la trasmissione degli atti alla Corte costituzionale, previe notifiche di rito alle parti e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, nonché comunicazione ai presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati. Preleva il Documento integrale qui: Niente vendita di tabacchi nei bar dei circoli Con Sentenza 10 febbraio 2009 n. 2183, depositata il 7 aprile 2009, la IV Sezione del Consiglio di Stato ha dichiarato l'illegittimità del *patentino* per la *rivendita di sigarette nel bar di un circolo *rilasciata al suo presidente. Infatti, contrariamente al passato, con la circolare di data 25 giugno 1997, l Amministrazione dei Monopoli di Stato ha individuato i tipi di pubblico esercizio presso i quali può essere istituito un patentino, non prevedendo più tra essi i circoli ricreativi e dopolavoristici. Per un approfondimento dell argomento e per scaricare il testo della sentenza si rimanda alla Sezione: *IN PRIMO PIANO Commercio, somministrazione e turismo * Somministrazione di alimenti e bevande. Niente agevolazioni per gli enti di tipo associativo che svolgono anche attività commerciale Con l articolo 30 del decreto legge 185/2008, convertito con modificazioni dalla legge n. 2/2009, il Governo ha detto la parola fine ai finti circoli che, sotto l egida delle associazioni riconosciute dal Ministero dell interno, aprono bar e ristoranti senza l osservanza dei criteri stabiliti dalla legge di settore per i locali pubblici, disponendo l avvio di un monitoraggio delle associazioni. Tale articolo, al fine di consentire gli opportuni controlli, introduce, infatti, per gli enti di tipo associativo, che siano in possesso dei requisiti qualificanti richiesti dalle norme fiscali per avvalersi delle disposizioni di favore previste dall art. 148 del testo unico delle imposte sui redditi e dall art. 4 del D.P.R. n. 633/1972, l onere di *comunicare all Agenzia delle Entrate dati e notizie rilevanti ai fini fiscali.* Le modalità sono state illustrate dall Agenzia delle Entrate con la *Circolare n. 12/E del 9 aprile 2009*. Nella Circolare si ricorda che gli enti di tipo associativo *che svolgono in via esclusiva o principale attività commerciale* non possono fruire del regime di favore previsto dall art. 148 del TUIR e dall art. 4, commi quarto e sesto, del DPR n Per un approfondimento dell argomento e per scaricare il testo della Circolare dell Agenzia delle Entrate clicca sul link riportato sotto. 3

4 Bandi e Concorsi Bando europeo per promuovere il turismo sostenibile La Direzione Generale Industria della Commissione europea ha pubblicato il bando Reti di conoscenza per la competitività e la sostenibilità del turismo europeo. L obiettivo è quello di migliorare le performance di sostenibilità e competitività del turismo europeo, attraverso la creazione di un ambiente favorevole alle piccole e micro imprese turistiche e alla loro collaborazione su tali tematiche. Obiettivi del bando: favorire la creazione di reti, o rafforzare quelle già esistenti; favorire la partecipazione attiva in tali reti degli attori che creano conoscenza; università, istituti di ricerca, osservatori pubblici e privati; identificare prassi e strumenti che possano aiutare le piccole e micro imprese ad essere competitive e sostenibili, aumentando il loro livello di consapevolezza in materia e, conseguentemente, favorire un innovazione orientata alla sostenibilità nell industria turistica. Il bando finanzierà iniziative di enti pubblici e privati, o le loro esistenti reti, per dimostrare alle piccole e micro aziende che adottare e porre in essere pratiche sostenibili è un importante aspetto della competitività, soprattutto nel lungo periodo. Le azioni proposte dovranno essere realizzate da una partnership composta da almeno tre soggetti. Almeno un partner deve essere un istituzione accademica o educativa o un ente permanente di ricerca, e almeno uno dei partner deve essere una rete transnazionale già esistente avente personalità giuridica, composta da almeno 5: associazioni d imprese e/o commercio, camere di commercio, regioni e/o enti locali. In alternativa, nel caso in cui la rete di associazioni debba essere ancora costituita, un consorzio transnazionale di almeno 5 associazioni che vuole lavorare in network può essere accettato come valido partner di progetto. Le azioni proposte devono avere una dimensione transeuropea: i partner di progetto devono coprire almeno 5 diversi Paesi. Il soggetto capofila deve essere costituito nella Comunità Europea e due Stati devono essere nuovi Stati Membri che hanno aderito alla Comunità il primo maggio 2004 o Paesi Candidati. Il budget totale è di 800mila euro. I costi eleggibili saranno finanziati dall Unione Europea fino ad un massimo del 75% e comunque non oltre i 200mila euro. Il termine ultimo per la presentazione delle proposte progettuali è il 30 giugno AZIONE PREPARATORIA NEL SETTORE DELLO SPORT EAC/21/ (2009/C 111/08) Programma: Istruzione e Cultura Scadenze: 31/08/2009 Descrizione: Il presente invito a presentare proposte mira a favorire progetti transnazionali proposti da organismi pubblici o da organizzazioni della società civile al fine di individuare e testare adeguate reti e pratiche ottimali nel settore dello sport riguardo ai seguenti aspetti: a) promozione dell'attività fisica a vantaggio della salute; b) promozione dell'istruzione e della formazione nel settore dello sport; c) promozione dei valori fondamentali dell'europa favorendo lo sport per le persone disabili; d) promozione della parità dei sessi nello sport. Beneficiari: Nell'ambito del presente invito a presentare proposte possono partecipare due categorie di candidati: - enti pubblici; - organizzazioni della società civile. Per essere ammessi, i candidati devono inoltre soddisfare le seguenti condizioni: - Avere la propria sede sociale in uno dei 27 Stati membri dell'unione europea (Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Repubblica ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Regno Unito); - avere uno statuto giuridico. Al presente invito a presentare proposte non possono partecipare le persone fisiche. Importo disponibile: di Euro Modalità di partecipazione: Il cofinanziamento dell'ue interverrà fino a un massimo dell'80 % dei costi complessivi. Il cofinanziamento esterno potrà consistere, in parte, in contributi in natura. A seconda del numero e della qualità dei progetti presentati, la Commissione si riserva il diritto di non concedere la totalità degli stanziamenti disponibili. I progetti devono iniziare tra il 1 dicembre 2009 e il 31 marzo 2010 ed essere ultimati entro il 31 marzo Area link: Testo integrale del bando e documentazione Bando GUUE

5 Bandi e Concorsi Bando ENPI CBC MED Il bando prevede il cofinanziamento di progetti standard sulle quattro priorità tematiche del Programma Operativo, per un ammontare complessivo di circa 32 milioni di Euro. Il contributo comunitario coprirà fino al 90% del costo di ciascun progetto ammesso al finanziamento. Le quattro priorità attorno alle quali si articola il Programma sono state definite sulla base degli orientamenti comunitari per la componente di cooperazione transfrontaliera dell ENPI, ossia: - promozione dello sviluppo socio-economico e rafforzamento dei territori; - promozione della sostenibilità ambientale a livello di Bacino; - promozione di migliori condizioni e modalità per assicurare la mobilità delle persone, dei beni e dei capitali; - promozione del dialogo culturale e della governance a livello locale. I progetti ammissibili al finanziamento devono essere presentati da partenariati costituiti da attori pubblici e privati provenienti dai territori eleggibili al Programma, secondo le modalità previste dalla normativa comunitaria di attuazione. Tra i soggetti beneficiari sono previsti: autorità pubbliche locali e regionali, associazioni no-profit, agenzie di sviluppo, università ed enti di ricerca, operatori privati locali e regionali operanti nei settori di intervento del Programma, etc Questi i territori eleggibili: 1. Spagna: Andalusia, Catalogna, Valenzia, Murcia, Isole Baleari, Ceuta, Melilla 2. Regno Unito: Gibilterra 3. Portogallo:Algarve 4. Francia: Corsica, Languedoc-Roussillon, Provenza-Alpi-CostaAzzurra 5. Italia: Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana 6. Malta: tutto il territorio 7. Grecia: Anatoliki Makedonia Thranki, Kentriki Makedonia, Thessalia, Ipeiros, Ionia Nisia, Dytiki Ellada, Sterea Ellada, Peloponnisos, Attiki, Voreio Aigaio, Kitti, Notio Aigaio 8. Cipro: tutto il territorio 9. Turchia: Tekirda?, Balikesir, Izmir, Aydin, Antalya, Adana, Hatay 10. Marocco: Oriental, Taza-Al Hoceima-Taotunate, Tanger-Tetouan 11. Algeria: Tlemcen, Aïn Témouchent, Oran, Mostaganem, Chlef, Tipaza, Alger, Boumerdès, Tizi Ouzou, Béjaïa, Jijel, Skikda, Annaba, El Taref 12. Tunisia: Médenine, Gabès, Sfax, Mahdia, Monastir, Sousse, Nabeul, Ben Arous, Tunis, Ariana, Bizerte, Béja, Jendouba 13. Egitto: Marsa Matruh, Al Iskandanyah, Al Buhayrah, Kafr ash Shaykh, Ad Daqahliyah, Dumyat, Ash Sharquiyah, Al Isma illyah, Bur Sai id 14. Israele: tutto il territorio 15. Libano: tutto il territorio 16. Siria: Latakia, Tartous 17. Giordania: Irbid, Al-Balga, Madaba, Al-Karak, Al- Trafila, Al-Aqaba 18. Autorità Palestinese: tutto il territorio 19. Libia: Nuquat Al Kharms, Al Zawia, Al Aziziyah, Tarabulus, Tarunah, Al Khons, Zeleitin, Misurata, Sawfajin, Surt, Ajdabiya, Banghazi, Al Fatah, Al Jabal, Al Akhdar, Damah, Tubruq. Algeria, Libia, Turchia e Regno Unito (Gibilterra) rientrano tra i Paesi eleggibili ma non hanno ancora formalmente aderito al Programma, e non partecipano per il momento alle sue attività. E ammessa la partecipazione di soggetti provenienti da regioni adiacenti a quelle eleggibili, entro i limiti del 20% del budget di un progetto. Tali soggetti non possono in ogni caso svolgere il ruolo di capofila del progetto. Scadenza: 16 settembre

6 Decreti e Regolamenti ART. 30 D.L. 185/08 "CONTROLLI SUI CIRCOLI PRIVATI" Ora è una norma inutilmente vessatoria. Bisogna costituire un Tavolo con Agenzia delle Entrate, Agenzia per le Onlus e i Ministeri interessati Così il Coordinamento del Forum del Terzo Settore Il coordinamento del Terzo Settore facendo proprie le preoccupazioni già espresse in merito dalla Consulta delle Associazioni di Promozione Sociale, guarda con preoccupazione le circolari 12/e e 13/e diffuse dall Agenzia delle Entrate che specificano i contenuti dell art 30 del DL 185/08 Controlli sui circoli privati. Questo provvedimento si ricorderà - nel più generale contesto della lotta alla evasione fiscale, ha anche l obiettivo di accertare che le agevolazioni previste per l associazionismo non vadano a beneficio di realtà imprenditoriali mascherate. L obiettivo di individuare e contrastare eventuali usi distorti della forma associazionistica non può che essere condiviso dal Forum del Terzo Settore proprio a tutela del rilevante ruolo di interesse sociale svolto dalle autentiche esperienze associative che esso rappresenta. Le associazioni aderenti al Forum hanno già più volte dichiarato di non temere i controlli, purché l azione degli uffici competenti si articoli sulla base di una effettiva e non superficiale conoscenza del fenomeno associazionistico nelle sue diverse articolazioni. L impressione che invece ricaviamo dal contenuto delle circolari, del resto confermata da comportamenti recenti degli accertatori, è che l Agenzia delle Entrate guardi sempre più spesso con pregiudizio all intero associazionismo, arrivando ad attribuire comunque carattere d impresa ad ogni forma stabilmente organizzate e ad ogni attività economica anche quelle attivate dalle associazioni a sostegno delle proprie finalità istituzionali. Si ribadisce ogni perplessità rispetto alle misure previste dall articolo 30 del DL 185/08, ritenendole non idonee ad una effettiva individuazione di eventuali abusi, ed oltretutto motivo di pesanti adempimenti burocratici che finirebbero per penalizzare in particolar modo proprio le esperienze associative più fragili e meno strutturate, che vivono esclusivamente dell impegno volontario degli associati. Per questi motivi si ritiene necessario che in tempi brevissimi venga istituito un tavolo tecnico di confronto tra il Ministero dell Economia, il Ministero della Solidarietà Sociale (cui la legge 383/00 da competenza sulle APS) l Agenzia per le Onlus e il Forum del Terzo Settore, allo scopo di concordare le misure ed i parametri da porre in atto per rendere realmente efficace e non inutilmente vessatoria tale norma. (*) Del Coordinamento del Forum Nazionale del Terzo Settore fanno parte, insieme al Portavoce Andrea Olivero (Acli), Pietro Barbieri, (Fish) Rita Battaglia (Federconsumatori), Paolo Beni (Arci), Maria Pia Bertolucci (Misericordie), Fausto Casini (Anpas), Antonio Di Matteo (Mcl), Filippo Fossati, (Uisp) Alessandro Geria (Anolf), Gian Paolo Gualaccini (CDO Opere Sociali), Maurizio Gubbiotti, (Legambiente) Michele Mangano (Auser), Sergio Marelli (Focsiv), Vilma Mazzocco (Federsolidarietà) e Paola Menetti (Legacoopsociali). 6

7 Bandi e Concorsi Pesca, pubbòicati bandi da 12 milioni Sono stati pubblicati sulla Gazzetta ufficiale della Regione venerdì 29 maggio due bandi del Fep 2007/2013, il Fondo europeo per la pesca in Sicilia, a firma del dirigente generale del dipartimento Pesca, Gianmaria Sparma. Poco meno di 7 milioni di euro, riferite alle annualità , sono le somme assegnate per Investimenti produttivi nel settore dell'acquacoltura, a valere sulla misura 2.1. Circa 5 milioni sono invece le risorse che, per le stesse annualità, sono state stanziate per finanziare Porti, luoghi di sbarco e ripari da pesca, a valere sulla misura 3.3. L assessore regionale alla Cooperazione e Pesca, Roberto Di Mauro, ha sottolineato che tutti gli obiettivi dovranno essere realizzati, se si vuole far rinascere il settore. Nel 2010 saranno attribuite le nuove risorse in relazione alle richieste pervenute in modo che tutti i progetti potranno essere finanziati e realizzati. Stiamo accelerando, è un impegno preso con le nostre marinerie ha detto Sparma -, nel giro di un mese le risorse sono erogabili. Questi 12 milioni vanno ad aggiungersi ai 21 già assegnati per la sicurezza dei pescatori a bordo e il miglioramento dei processi di trasformazione e commercializzazione del pescato. Contiamo entro l'anno di attivare una decina di bandi. Le istanze per accedere ai contributi dei due bandi dovranno essere presentate entro il termine perentorio di 90 giorni a decorrere dal primo giorno successivo della pubblicazione del bando sulla Gazzetta. Potranno essere presentate richieste ogni anno, dal 2010 al 2013, entro il sessantesimo giorno di ciascun anno, a decorrere dal primo gennaio. Scopo della misura 2.1. è migliorare la produzione e la cattura di specie che hanno buon mercato, applicare nell'acquacoltura tecniche d'avanguardia capaci di ridurre l impatto negativo sull ambiente, sostenere le tradizionali pratiche per preservare l ambiente, potenziare l'acquisto di attrezzature dai predatori selvatici, migliorare le condizioni di lavoro e di sicurezza dei lavoratori nel settore. Destinatarie dei contributi sono le micro, piccole e medie imprese del settore della pesca professionale e dell acquacoltura che rispondono ai parametri fissati dalla Commissione europea (2003/361/CE), e le imprese che occupano meno di 750 persone o realizzano un fatturato inferiore a 200 milioni di euro. La misura 3.3 Porti, luoghi di sbarco e ripari da pesca è invece rivolta a migliorare i servizi offerti nei porti di pesca pubblici o privati che presentano particolare interesse per i pescatori e i produttori acquicoli, e salvaguardare le condizioni del pesce nei luoghi di sbarco. Gli interventi riguarderanno il trattamento, il magazzinaggio dei prodotti della pesca e dell acquacoltura, la qualità delle strutture e dei servizi a terra, la gestione informatizzata delle attività; interventoil trattamento degli scarti e la riduzione dei rigetti in mare. Saranno finanziati, in particolare, interventi destinati alla costruzione, l'ammodernamento delle banchine e delle sale per le aste. Saranno ammesse ai contributi le micro, piccole e medie imprese che operano nel settore della pesca, le province, i comuni e le organizzazioni riconosciute dal regolamento comunitario 104/2000. I bandi possono essere consultati sul sito ufficiale del dipartimento regionale della Pesca all indirizzo: 7

8 Bandi e Concorsi INVITO A PRESENTARE PROPOSTE EAC/21/2009 Azione preparatoria nel settore dello sport (Bando di gara generale) (2009/C 111/08) 1. Obiettivi e descrizione Il presente invito a presentare proposte riguarda l'esecuzione dell'azione preparatoria nel settore dello sport in conformità della decisione C(2009)1685 della Commissione, del 16 marzo 2009, che adotta «il programma di lavoro annuale 2009 in materia di sovvenzioni e appalti per l'azione preparatoria nel settore dello sport e per eventi speciali annuali». Obiettivo principale dell'azione preparatoria nel settore dello sport 2009 è quello di preparare future azioni comunitarie in tale settore, in base alle priorità fissate nel Libro bianco sullo sport. Il presente invito a presentare proposte mira a favorire progetti transnazionali proposti da organismi pubblici o da organizzazioni della società civile al fine di individuare e testare adeguate reti e pratiche ottimali nel settore dello sport riguardo ai seguenti aspetti: a) promozione dell'attività fisica a vantaggio della salute; b) promozione dell'istruzione e della formazione nel settore dello sport; c) promozione dei valori fondamentali dell'europa favorendo lo sport per le persone disabili; d) promozione della parità dei sessi nello sport. Le spese sostenute prima dell'avvio delle attività non saranno prese in considerazione. Il servizio della Commissione incaricato dell'attuazione e della gestione di tale azione è l'«unità sport» della Direzione generale Istruzione e cultura. 2. Candidati ammessi Nell'ambito del presente invito a presentare proposte possono partecipare due categorie di candidati: enti pubblici; organizzazioni della società civile. Per essere ammessi, i candidati devono inoltre soddisfare le seguenti condizioni: Avere la propria sede sociale in uno dei 27 Stati membri dell'unione europea (Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Repubblica ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Regno Unito); avere uno statuto giuridico. Al presente invito a presentare proposte non possono partecipare le persone fisiche. 3. Bilancio e durata del progetto Il bilancio disponibile per questo invito a presentare proposte ammonta a EUR. Il cofinanziamento dell'ue interverrà fino a un massimo dell'80 % dei costi complessivi. Il cofinanziamento esterno potrà consistere, in parte, in contributi in natura. A seconda del numero e della qualità dei progetti presentati, la Commissione si riserva il diritto di non concedere la totalità degli stanziamenti disponibili. I progetti devono iniziare tra il 1 dicembre 2009 e il 31 marzo 2010 ed essere ultimati entro il 31 marzo Il periodo di ammissibilità delle spese avrà inizio alla data indicata nel contratto, cioè alla data d'inizio. La data di inizio del periodo di ammissibilità delle spese non potrà comunque essere anteriore a quella di presentazione della domanda di sovvenzione. Le spese sostenute prima dell'avvio delle attività non saranno prese in considerazione. 4. Termine per la presentazione delle domande Il termine per la presentazione delle domande alla Commissione europea è il 31 agosto 2009 (fa fede il timbro postale). 5. Informazioni supplementari 8 Il testo completo (specifiche) del presente invito a presentare proposte e i moduli di domanda sono disponibili sul seguente sito Internet: Le domande, redatte sull'apposito modulo, devono soddisfare tutte le condizioni figuranti nel testo integrale del presente invito a presentare proposte.

9 Bandi e Concorsi Life+: pubblicato il bando 2009 Le proposte devono essere presentate da enti pubblici e/o privati, soggetti e istituzioni registrati negli Stati membri dell Unione europea. Il presente avviso riguarda i temi seguenti: 1. LIFE+ Natura e biodiversità Obiettivo principale: proteggere, conservare, ripristinare, monitorare e favorire il funzionamento dei sistemi naturali, degli habitat naturali e della flora e della fauna selvatiche, al fine di arrestare la perdita di biodiversità, inclusa la diversità delle risorse genetiche, all interno dell UE entro il LIFE+ Politica e governance ambientali Obiettivi principali: Cambiamento climatico: stabilizzare la concentrazione di gas ad effetto serra ad un livello che eviti il surriscaldamento globale oltre i 2 gradi centigradi. Acque: contribuire al rafforzamento della qualità delle acque attraverso lo sviluppo di misure efficaci sotto il profilo dei costi al fine di raggiungere un «buono stato ecologico» delle acque nell ottica di sviluppare il primo piano di gestione dei bacini idrografici a norma della direttiva 2000/60/CE (direttiva quadro sulle acque) entro il Aria: raggiungere livelli di qualità dell aria che non causino significativi effetti negativi, né rischi per la salute umana e l ambiente. Suolo: proteggere il suolo e assicurarne un utilizzo sostenibile, preservandone le funzioni, prevenendo possibili minacce e attenuandone gli effetti e ripristinando il suolo degradato. Ambiente urbano: contribuire a migliorare il livello delle prestazioni ambientali delle aree urbane d Europa. Rumore: contribuire allo sviluppo e all attuazione di politiche sull inquinamento acustico. Sostanze chimiche: migliorare, entro il 2020, la protezione dell ambiente e della salute dai rischi costituiti dalle sostanze chimiche attraverso l attuazione della normativa in materia di sostanze chimiche, in particolare il regolamento (CE) n. 1907/2006 (REACH) e la strategia tematica su un utilizzo sostenibile dei pesticidi. IT C 111/14 Gazzetta ufficiale dell Unione europea Ambiente e salute: sviluppare l informazione di base per le politiche in tema di ambiente e salute (Piano d azione europeo per l ambiente e la salute ). Risorse naturali e rifiuti: sviluppare e attuare le politiche finalizzate a garantire una gestione e un utilizzo sostenibili delle risorse naturali e dei rifiuti e migliorare il livello di impatto ambientale dei prodotti, modelli di produzione e di consumo sostenibili, prevenzione, recupero e riciclaggio dei rifiuti; contribuire all effettiva attuazione della strategia tematica sulla prevenzione e sul riciclaggio dei rifiuti. Foreste: fornire, soprattutto attraverso una rete di coordinamento a livello dell UE, una base concisa e a largo spettro per le informazioni rilevanti per la definizione e l attuazione di politiche relativamente alle foreste e ai cambiamenti climatici (impatto sugli ecosistemi forestali, mitigazione, effetti della sostituzione), biodiversità (informazione di base e aree forestali protette), incendi boschivi, condizione di boschi e foreste e funzione protettiva delle foreste (acqua, suolo e infrastrutture) nonché contribuire alla protezione di boschi e foreste contro gli incendi. Innovazione: contribuire a sviluppare e dimostrare approcci, tecnologie, metodi e strumenti innovativi diretti a facilitare l attuazione del piano di azione per le tecnologie ambientali (ETAP). Approcci strategici: promuovere l attuazione effettiva e il rispetto della normativa comunitaria in materia di ambiente e migliorare la base di conoscenze necessaria per le politiche ambientali; migliorare le prestazioni ambientali delle piccole e medie imprese (PMI). Verranno accettate tutte le proposte di progetto riguardanti i summenzionati obiettivi; tuttavia, la Commissione darà la priorità alle proposte che hanno ad oggetto i cambiamenti climatici. 3. LIFE+ Informazione e comunicazione Obiettivo principale: assicurare la diffusione delle informazioni e sensibilizzare alle tematiche ambientali, inclusa la prevenzione degli incendi boschivi; fornire un sostegno alle misure di accompagnamento, come azioni e campagne di informazione e comunicazione, conferenze e formazione, inclusa la formazione in materia di prevenzione degli incendi boschivi. Verranno accettate tutte le proposte di progetto riguardanti il summenzionato obiettivo; tuttavia, la Commissione darà la priorità alle proposte finalizzate ad arrestare la perdita di biodiversità. Percentuali di cofinanziamento comunitario 1. Progetti LIFE+ Natura e biodiversità La percentuale massima del sostegno finanziario comunitario è pari al 50 % delle spese ammissibili. Eccezionalmente può essere applicata la percentuale massima di cofinanziamento del 75 % delle spese ammissibili ai progetti riguardanti habitat o specie prioritari delle direttive «Uccelli selvatici» e «Habitat». 2. LIFE+ Politica e governance ambientali La percentuale massima del sostegno finanziario comunitario è pari al 50 % delle spese ammissibili. 3. LIFE+ Informazione e comunicazione La percentuale massima del sostegno finanziario comunitario è pari al 50 % delle spese ammissibili. Scadenza Le proposte di progetto devono essere presentate alle autorità nazionali competenti entro il 15 settembre Le proposte di progetto devono essere presentate all autorità nazionale dello Stato membro nel quale il beneficiario è registrato. Le proposte saranno successivamente trasmesse dalle autorità nazionali alla Commissione entro il 22 ottobre I moduli e la guida alle domande, contenente spiegazioni dettagliate sull ammissibilità e sulle procedure, sono disponibili sul sito web della Commissione all indirizzo: Le proposte devono essere trasmesse su CD-ROM o su DVD. 9

10 News Un mare di opportunità La prestigiosa conferenza ha visto ambientalisti, scienziati, imprenditori e leader politici riunirsi a Roma per tre giorni di lavori. Tra i principali oratori figuravano il presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi e il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso. Le preoccupazioni emerse dai dibattiti verranno tenute presenti nello sviluppo futuro della politica marittima dell'ue. La conferenza del maggio era solo una delle circa 40 manifestazioni tenutesi nei vari Paesi dell'ue in occasione della giornata europea del mare: seminari, mostre, giornate dei "porti aperti" e visite a progetti ambientali. Dall'anno scorso il 20 maggio è il giorno in cui l'ue ricorda l'importanza del mare per la storia, la cultura e l'economia dell'europa; si tratta però anche di un'occasione per evidenziare opportunità e sfide per le popolazioni e le imprese che dipendono dal mare.l'ue ha circa km di coste, divisi tra 22 paesi. Le regioni marittime ospitano circa il 40% della popolazione - pari a circa 200 milioni di persone - e generano il 40% circa del prodotto interno lordo dell'ue con attività economiche come i servizi portuali, i trasporti marittimi, la pesca e il turismo.molte politiche europee hanno una dimensione marittima, ma fino a poco tempo fa la maggior parte di esse veniva gestita in una prospettiva settoriale. Visto che queste attività sono in crescente concorrenza reciproca sulle coste, è nata l'esigenza di una strategia integrata per assicurare un uso sostenibile delle risorse. Questa strategia è stata varata nel giugno Da allora la Commissione ha presentato proposte per incentivare la ricerca marittima, sviluppare i porti, migliorare la gestione dello spazio marittimo e diminuire gli ostacoli ai trasporti via mare.sono state preparate anche misure per promuovere l'energia eolica offshore, aiutare le comunità costiere ad adeguarsi al cambiamento climatico e assistere i lavoratori dei trasporti marittimi e della pesca. Di recente la Commissione ha presentato nuove proposte legislative per combattere la pesca illegale e ha indetto una consultazione su scala europea per una profonda riforma della politica europea della pesca. CONFERENZA SULLA SICUREZZA DEI MOLLUSCHI Dal 14 al 19 giugno si terrà a Nantes (Francia) una conferenza internazionale sulla sicurezza dei molluschi. Il programma include l epidemiologia, la valutazione del rischio, il monitoraggio delle tossine, i metodi analitici in microbiologia e biochimica, tutela della salute e dei consumatori, gestione delle aree agricole e di raccolta, trattamenti post-raccolta, e l analisi macro-economica delle ripercussioni della crisi della coltivazione di molluschi. La conferenza affronterà anche l individuazione dei contaminanti chimici e si concentrerà sulle specie che rappresentano un rischio notevole per i consumatori. Alla fine, la conferenza mirerà a migliorare lo sviluppo di strumenti per la localizzazione ad alto rendimento, per prevenire e/o monitorare la contaminazione, contribuendo in questo modo a sostenere le reti esistenti di monitoraggio dell ambiente marino. Per ulteriori informazioni, visitare: Parere motivato della Commissione all'italia sugli impianti portuali di raccolta per la prevenzione dell'inquinamento del mare La Commissione europea ha deciso di trasmettere un parere motivato alle autorità italiane per la mancata ottemperanza di una sentenza resa dalla Corte di giustizia europea. La sentenza riguarda la normativa europea sull'approvazione e l'attuazione di piani di raccolta e di gestione dei rifiuti prodotti dalle navi e dei residui del carico. Nella sentenza del 25 settembre 2008[1] la Corte di giustizia europea ha statuito che l'italia ha omesso di attuare adeguatamente una direttiva[2] adottata nel Lo scopo della direttiva è ridurre gli scarichi in mare di rifiuti prodotti dalle navi e di residui del carico da parte delle navi che usano i porti comunitari. A tal fine la direttiva prevede il miglioramento della disponibilità e dell'uso di impianti portuali destinati alla raccolta e alla gestione di questo tipo di rifiuti e residui, rafforzando in questo modo la protezione dell'ambiente marittimo. Una delle disposizioni principali della direttiva riguarda l'elaborazione, l'approvazione e l'applicazione di piani di raccolta e di gestione dei rifiuti prodotti dalle navi per ciascun porto. Mentre la direttiva doveva essere attuata entro il 27 dicembre 2002, nel 2008, quando è stata resa la sentenza della Corte, moltissimi porti italiani non avevano ancora un piano di raccolta e gestione dei rifiuti delle navi. Nonostante le recenti iniziative delle autorità italiane, la situazione rimane ad oggi sostanzialmente invariata. La Commissione ha dato all'italia un'ultima possibilità di porre rimedio alla situazione prima di ricorrere nuovamente dinanzi alla Corte di giustizia perché infligga all'italia una penalità finanziaria per mancata ottemperanza della sentenza succitata. 1 0 [1] Causa C-368/07, Commissione contro Italia. [2] Direttiva 2000/59/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 novembre 2000, relativa agli impianti portuali di raccolta per i rifiuti prodotti dalle navi e i residui del carico (GU L 332 del , pag. 81).

11 News Una nuova alga nel Mediterraneo La flora del Mar Mediterraneo si arricchisce di una nuova specie. Si tratta della Leptofauchea coralligena, un alga rossa che vive nelle acque occidentali del bacino, tra i 30 ed i 45 metri di profondità. La scoperta è di Conxi Rodríguez- Prieto, ricercatore dell Università di Girona (Spagna) e Olivier De Clerck, biologo dell Università di Ghent (Belgio). Sino ad oggi, spiega Rodríguez-Prieto sulle pagine dello European Journal of Phycology, si riteneva che la Leptofauchea coralligena appartenesse al genere Rhodymenia, un alga piuttosto comune che vive nelle acque superficiali del Mediterraneo. La scoperta è importante anche perché si tratta dell'unica specie del genere Leptofauchea a vivere nel Mare Nostrum. L errore di classificazione, secondo i ricercatori, è da attribuire a una pratica erronea ma comune tra chi si occupa dello studio delle alghe: quella di basarsi sullo studio degli individui sterili per individuare i caratteri distintivi di una specie. Ma in questi le differenze specifiche nell anatomia e nella morfologia vegetativa sono praticamente inesistenti. Per una corretta classificazione, è necessario invece studiare gli individui sessuati, che possiedono apparati e stadi riproduttivi differenti nelle varie specie. Rodríguez-Prieto e De Clerck hanno scoperto la Leptofauchea coralligena studiando l apparato riproduttivo femminile di alcuni esemplari e avvalendosi di un analisi genetica per confermare la loro ipotesi. Il Mediterraneo gode di una ricchissima biodiversità animale e vegetale, per tutelare la quale è necessario conoscere a fondo tutte le specie che la compongono. La scoperta di Rodríguez-Prieto e De Clerck rappresenta un passo in questa direzione; un passo importante se consideriamo che lo studio delle alghe, complice il diffondersi della subacquea solo nel ventesimo secolo, soffre di un grande ritardo rispetto a quello delle specie vegetali terrestri. Il prossimo obiettivo? Studiare se e in che modo il riscaldamento del Mediterraneo influisce sulla crescita e lo sviluppo delle alghe, nuova specie compresa conclude Rodríguez- Prieto. FERMEZZA CONTRO LE SPADARE E LA PESCA ILLEGALE All incontro che si è tenuto, il 12 maggio alla, Direzione Generale pesca con il Sottosegretario Antonio Buonfiglio, neo delegato alla Pesca, le Associazioni Ambientaliste hanno chiesto maggiore rigore nel rispetto delle leggi e uno stop ai decreti stagionali che ampliano le maglie dell attuale divieto sulle spadare creando di fatto confusione normativa e difficoltà di controlli e sanzioni. Apprezziamo le parole del Sottosegretario Buonfiglio che ha chiaramente assicurato che la stagione dei decreti e delle deroghe è terminata e che comincia una nuova stagione di confronto e collaborazione con le Associazioni Ambientaliste nel rispetto dell interesse del settore e delle normative comunitarie, dichiarano i rappresentanti di Greenpeace, Legambiente, Marevivo e Wwf. Il clima generale di ambiguità legislativa, dato dai decreti approvati negli anni scorsi e dalle deroghe richieste dai pescatori e i gravissimi casi di pesca illegale con spadare fortemente perseguiti anche dalle forze dell ordine, dimostrano che la pesca illegale condanna il settore alla marginalità sociale e una grave minaccia per il futuro delle risorse. Sono in discussione normative comunitarie come il Regolamento sui Controlli e il bilancio della Politica comune della Pesca (Pcp), appuntamenti ai quali l Italia non può presentarsi che con un nuovo approccio, una visione a lungo termine che consenta al nostro Paese di farsi capofila tra tutti i Paesi mediterranei per la conservazione delle risorse marine. Sappiamo tutti infatti che dalla pesca illegale non guadagna nessuno. Né i pescatori onesti che si vedono derubati nei guadagni e nella stessa immagine, né le risorse che vengono depredate senza senso né futuro. La politica è quindi miope se lascia che ci siano margini di spazio per l illegalità, ribadiscono i rappresentanti delle Associazioni Ambientaliste. A causa del fallimento delle politiche di controllo delle spadare, l italia dovrà infatti versare all Unione Europea un importo complessivo pari a euro, rischiando inoltre una multa salatissima. Il futuro della pesca deve dunque puntare al rispetto degli habitat, nell ottica di una gestione che riduca lo sforzo di pesca e consenta di aumentare le rese sia in termini economici che energetici, invertendo la tendenza attuale che ha reso il settore pesantemente dipendente dai sussidi pubblici a favore invece di un effettiva sostenibilità economica ed ecologica. Adiconsum chiede al Garante di monitorare stabilimenti balneari Adiconsum chiede al Garante dei Prezzi di monitorare i costi degli stabilimenti balneari e agli enti locali insieme alle Capitanerie di Porto di far rispettare le norme sul libero e gratuito accesso alle spiagge. Evidenzia inoltre la necessità di attivare subito il portale web "Sistema informativo sui prezzi degli stabilimenti balneari" della Direzione Generale Concorrenza e Consumatori, già annunciato ad aprile. "Solo così - afferma il Segretario nazionale Pietro Giordano - si potrà dare una veritiera informazione ai consumatori e rendere trasparente l'offerta". L'associazione denuncia in particolare le segnalazioni dei cittadini, che sottolineano disagi e diritti mancati, quali l'impossibilità di fruire di spiagge libere, il mancato rispetto della legge sul libero e gratuito accesso alle spiagge, la mancanza di pulizia. Tutto questo a fronte del peso dei costi degli stabilimenti balneari, non alla portata di tutti. Per il segretario generale Paolo Landi è dunque "indispensabile l'attivazione di un reale e veritiero monitoraggio dei costi sopportati dai consumatori che si apprestano ad affollare le spiagge delle nostre coste, incrementando così lo sviluppo del turismo balneare". Da qui la richiesta al Garante dei prezzi, agli Enti Locali e alle Capitanerie di Porto di controllare il rispetto delle normative di legge e delle decisioni del Consiglio di Stato, a tutela dei consumatori. 1 1

12 News Bandiere Blu A livello del bacino del Mediterraneo, l Italia si colloca in ottima posizione al quinto posto in graduatoria, dopo Spagna, Grecia, Turchia e Francia. 113 località rivierasche e 60 approdi turistici potranno fregiarsi, la prossima estate, del riconoscimento Le Bandiere Blu 2009 sono state assegnate dalla Foundation for environmetal education (Fee) in collaborazione con il Cobat- Consorzio nazionale batterie esauste - ai comuni rivieraschi ed agli approdi turistici e presentate questa mattina, nel corso della cerimonia di premiazione. Nella fase di valutazione portata avanti dalla Commissione di giuria, hanno dato il loro contributo anche altri Enti istituzionali quali la presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, il Coordinamento assessorati al turismo delle regioni, il Comando generale delle capitanerie di porto, l Enea, l Ispra, nonché organismi privati quali i Sindacati balneari (Sib-Confcommercio - Fiba-Confesercenti), la Fin sez. Salvamento. L iter procedurale messo a punto nell ambito del Sistema di gestione qualità, secondo la norma Uni-En Iso , ha guidato la Commissione al raggiungimento del risultato finale. 113 località rivierasche e 60 approdi turistici potranno fregiarsi, la prossima estate, del riconoscimento Ancora una volta, a livello del bacino del Mediterraneo, l Italia si colloca in ottima posizione al quinto posto in graduatoria, dopo Spagna, Grecia, Turchia e Francia. I 113 Comuni italiani sono rappresentativi di 227 spiagge, che sono circa il 10% delle spiagge premiate a livello internazionale. La XXIII edizione della manifestazione ha voluto premiare quelle località le cui acque di balneazione sono risultate eccellenti, e nelle quali le Amministrazioni si sono impegnate a migliorare lo stato dell ambiente, promuovendo un turismo sostenibile, anche mediante attività di Educazione ambientale, rivolte alle scuole, ai turisti ed ai cittadini con l organizzazione di convegni, mostre e formazione attinenti problematiche ambientali. Al fine della valutazione, sono stati presi, inoltre, in considerazione, alcuni indicatori relativi alla gestione ambientale: l esistenza ed il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; lo smaltimento dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata e alla gestione dei rifiuti pericolosi; le iniziative promosse dalle amministrazioni per una migliore vivibilità nel periodo estivo; la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio; la cura dell arredo urbano e delle spiagge; la possibilità di accesso al mare per tutti i fruitori senza limitazioni. Da non dimenticare l azione di sensibilizzazione intrapresa affinché i Comuni portino avanti un processo di certificazione delle loro attività istituzionali e delle strutture turistiche che insistono sul loro territorio. È con soddisfazione che con la campagna 2009 annunciamo un incremento di Bandiere Blu, ben 113, 9 in più della passata edizione, dimostrando così un impegno costante delle località rivierasche, ha detto Claudio Mazza, segretario generale della Fee Italia, siamo certi che investire sulla qualità ambientale sia il modo migliore per sviluppare un economia locale sana e duratura incentrata sul turismo. Il Cobat, sebbene oggi mutato nelle sue funzioni con l entrata in vigore del D.lgs.188/08 sulla gestione dei rifiuti di pile ed accumulatori, ha detto Giancarlo Morandi presidente del Cobat, continua a portare avanti il proprio ventennale impegno per la tutela dell ambiente dai rischi derivanti dalla dispersione delle batterie al piombo esauste. Il mare, sotto questo aspetto, è senza dubbio l ecosistema più fragile par la sua intrinseca facilità alla diffusione delle sostanze inquinanti, motivo per il quale, da sempre, il Cobat collabora e sostiene la Fee, affinché insieme si possa fornire un reale contributo per la salvaguardia dei nostri mari Il Comando generale delle Capitanerie di Porto Guardia Costiera, già da molti anni all interno del Programma bandiera blu, terminata positivamente la fase pilota della scorsa edizione, darà il suo supporto per il controllo sulle località premiate: l invio in tempo reale degli esiti delle visite di controllo permetteranno di incidere in maniera tempestiva e di contribuire al mantenimento e alla crescita degli standard di eccellenza previsti dal Programma. La campagna 2009 dimostra, con i 60 Approdi premiati, un ulteriore incremento di porti turistici che hanno intrapreso la strada della sostenibilità, rispondendo ai requisiti previsti per l assegnazione internazionale, garantendo la qualità e la quantità dei servizi erogati nella piena compatibilità ambientale. La Fee Italia, in collaborazione con il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, sta portando avanti il progetto "Bandiera Blu - Pesca Ambiente" che punta a sensibilizzare il mondo della pesca alle tematiche ambientale e nel contempo a valorizzare le tradizioni locali ad esso legate, in tutte le località Bandiera Blu caratterizzate dalla presenza di una flotta peschereccia. Per quanto riguarda le spiagge, il primato 2009 spetta ancora alla Toscana, quest anno a pari merito con le Marche e la Liguria con 16 bandiere, mentre l Abruzzo rimane stabile con 13. Una in più per la Campania, dove quasi tutte le località candidate sono riuscite a raggiungere l obiettivo, portando così questa Regione a quota 12. Stabile invece l Emilia Romagna che rimane a 8; 2 bandiere in più per la

13 News Puglia con 7 vessilli ed 1 in più per il Veneto che sale a 6. Sicilia, Calabria e Lazio ne hanno acquistata una raggiungendo quota 4; il Friuli Venezia Giulia riconferma le 2 dell anno scorso come la Sardegna. Il Molise ne perde una rimanendo con 1 sola Bandiera Blu, come Piemonte e Basilicata. Le località lacustri sono presenti con 2 bandiere blu. Trend positivo come detto per la Toscana, le Marche, la Liguria ed il Veneto e bene anche alcune regioni meridionali, quali Campania, Calabria e Puglia; in linea generale però i comuni, ad eccezione delle località vincitrici, dimostrano ancora troppo spesso una scarsa sensibilità ambientale. Nonostante nel 2009 sia stato richiesto ai Comuni un incremento sulle percentuali di raccolta differenziata, dichiara Carla Creo dell Enea, operatrice nazionale del Programma, l aumento del numero di Bandiere Blu, dimostra l attenzione di alcune Amministrazioni locali su tale problematica così attuale nel nostro Paese. Ricordiamo quali sono i criteri, imperativi e guida, per l assegnazione della Bandiera Blu: assoluta validità delle acque di balneazione secondo regole più restrittive di quelle previste dalla normativa nazionale sulla balneazione; campionamenti delle acque effettuati su base quindicinale, nel corso della stagione estiva; tali criteri sono imperativi e solo se rispettati si può accedere alle successive valutazioni; efficienza della depurazione delle acque reflue e della rete fognaria su tutto il territorio comunale; raccolta differenziata, corretta gestione dei rifiuti pericolosi; vaste aree pedonali, piste ciclabili, arredo urbano curato, aree verdi; spiagge dotate di tutti i servizi e di personale addetto al salvamento, accessibilità per tutti (abbattimento delle barriere architettoniche); ampio spazio dedicato ai corsi d educazione ambientale, rivolti in particolare alle scuole ed ai giovani, ai turisti e residenti; diffusione dell informazione su Bandiera Blu, pubblicazione dei dati sulle acque di balneazione; strutture alberghiere, servizi d utilità pubblica sanitaria, informazioni turistiche, segnaletica aggiornata; certificazione ambientale e/o delle procedure delle attività istituzionali e delle strutture turistiche presenti sul territorio comunale; presenza d attività di pesca ben inserita nel contesto della località marina. (*) La Foundation fon Environmental Education, fondato nel 1981, è un'organizzazione internazionale non governativa e no-profit con sede in Danimarca. La Fee agisce a livello mondiale attraverso la propria organizzazione ed è attualmente presente in 59 Paesi nei cinque Continenti. Il suo obiettivo principale è la diffusione delle buone pratiche per la sostenibilità ambientale, attraverso molteplici attività di educazione e formazione in particolare all'interno delle scuole di ogni ordine e grado. - Bandiere blu approdi - Bandiere blu spiaggie AMBIENTE: UE, ITALIA FANALINO DI CODA SU RISPETTO LEGGI COMUNITARIE L'Italia e' il Paese europeo piu' indisciplinato dal punto di vista delle politiche ambientali. Lo dimostra il rapporto annuale sullo stato di attuazione della legislazione ambientale europea, non ancora approvato nella stesura definitiva ma della cui versione ''interna'' il mensile di economia sociale e finanza etica ''Valori'' riporta alcuni significativi passaggi. Il documento, di oltre 200 pagine, e' stato distribuito dalla Direzione Generale Ambiente della Commissione Europa per consultazione, prima che venga licenziato il testo ufficiale. E al suo interno si legge come le procedure d'infrazione che sono state inflitte all'italia nel 2008 sono state 45: nessun altro Paese membro ha fatto peggio del nostro. Non stupisce, inoltre, che la maggior parte delle procedure riguardino le leggi in materia di rifiuti (ben 14). 'La severa crisi verificatasi a Napoli e in Campania - si legge nel rapporto - ha portato all'approvazione di numerose misure urgenti. Il governo italiano, con il supporto delle forze armate, ha riaperto un numero consistente di discariche nell'area. Ma se la situazione e' parzialmente migliorata, rimangono ancora da stabilire ulteriori strategie nella gestione dei rifiuti, che mancano in molte regioni italiane''. Anche se, specifica il rapporto, non tutto il territorio del nostro Paese presenta questo tipo di problemi. Nella poco virtuosa classifica degli Stati meno rispettosi delle normative comunitarie si nota, inoltre, come piu' di 30 procedure d'infrazione siano state avviate anche nei confronti di Spagna, Irlanda, Francia e Regno Unito. Tra i migliori, figurano invece Bulgaria, Olanda, Romania, Slovenia, Cipro, Danimarca e Svezia, come meno di 10 procedure. Complessivamente, nell'ue alla fine del 2008 sono state avviate un totale di 2044 infrazioni alla legislazione europea. E di queste ben 481 si riferiscono a politiche ambientali (in leggero aumento rispetto alle 479 del 2007). In particolare, sotto le categorie ''rifiuti'' e ''natura'' rientrano rispettivamente 111 e 105 casi; 95 riguardano invece questioni relative alla gestione idrica, 65 all'inquinamento atmosferico e altri 50 all'impatto ambientale. 1 3

14 News Guardia costiera, primato in Europa per sicurezza in mare Dal rapporto annuale 2008 sull'attività ispettiva, pubblicato il 24 aprile, emerge che, delle 1927 navi straniere, sia mercantili che passeggeri, controllate nei porti nazionali, 224 sono risultate non conformi agli standard di sicurezza e per questo trattenute fino all'eliminazione delle irregolarità accertate. La Guardia costiera italiana, per il decimo anno consecutivo, si attesta tra le prime nazioni in Europa in un settore strategico quale la sicurezza dei trasporti via mare, confermando anche per il 2008 il primato dell'italia per navi straniere trattenute nei porti nazionali in quanto considerate pericolose per l'ambiente, per i passeggeri e gli equipaggi (navi substandard). Delle 1927 navi straniere, sia mercantili che passeggeri, controllate nei porti nazionali, 224 sono risultate non conformi agli standard di sicurezza e per questo trattenute fino all'eliminazione delle irregolarità accertate. Questo quanto emerge dal rapporto annuale 2008 sull'attività ispettiva di Port state control, pubblicato oggi sul sito compiuta dagli ufficiali del Corpo appositamente abilitati presso il centro di formazione della Guardia costiera di Genova. L'attività consiste nel visitare almeno il 25% delle navi straniere che approdano nei porti nazionali secondo un criterio di priorità determinato dall'età della nave, dalla pericolosità del carico e dagli eventuali precedenti fermi avvenuti in altri porti, assicurando così il controllo delle unità a maggior rischio. A tale attività, nata a seguito di un accordo firmato da 27 paesi europei per contrastare li fenomeno delle "navi substandard", il personale della Guardia costiera affianca l'altrettanto importante attività di controllo sulle navi italiane, 465 ispezioni nel 2008,- in porti nazionali ed esteri. Garantire, tramite un costante monitoraggio, l'efficienza di unità navali in un bacino chiuso e intensamente trafficato qual è il Mediterraneo è essenziale per la sicurezza di chi vi viaggia e vi lavora e per la salvaguardia dell'ambiente marino. ADOTTATO IL PACCHETTO CLIMA ED ENERGIA La Commissione europea accoglie positivamente l'adozione ufficiale,, del pacchetto Clima ed energia e della legislazione volta a ridurre le emissioni di CO2 delle automobili nuove e dei combustibili per autotrazione. Il pacchetto traduce concretamente gli impegni che i leader dell'ue avevano assunto: riduzione delle emissioni di gas serra di almeno il 20% rispetto al 1990 e innalzamento al 20% della percentuale di energia rinnovabile rispetto al consumo energetico complessivo; entrambi gli obiettivi devono essere raggiunti nel Il pacchetto contribuisce inoltre ad un altro obiettivo, cioè il miglioramento dell'efficienza energetica (+20%). Le misure, approvate lo scorso dicembre, avviano decisamente l'europa verso un'economia a basse emissioni di carbonio e contribuiranno ad aumentare la sicurezza energetica. Il pacchetto servirà anche a realizzare un altro obiettivo dell'ue, cioè un miglioramento del 20% dell'efficienza energetica entro la stessa scadenza. Grazie al pacchetto l'europa sarà la prima regione al mondo ad applicare obiettivi in materia di clima ed energia di così vasta portata e vincolanti sotto il profilo giuridico Il pacchetto Clima ed energia è composto da quattro testi legislativi: - una direttiva che rivede il sistema UE di scambio delle quote di emissione (sistema ETS comunitario), che riguarda il 40% circa delle emissioni di gas serra dell'ue; - una decisione sulla "condivisione degli oneri" che fissa obiettivi nazionali vincolanti per le emissioni dei settori che non rientrano nel sistema ETS comunitario (cfr. allegato); - una direttiva che istituisce obiettivi nazionali vincolanti riguardanti l'aumento della percentuale di fonti rinnovabili nell'ambito del mix energetico (cfr. allegato); - una direttiva che istituisce un quadro giuridico finalizzato a garantire un utilizzo sicuro e compatibile con l'ambiente delle tecnologie di cattura e stoccaggio dell'anidride carbonica (CCS). Il pacchetto è inoltre integrato da due atti legislativi approvati in contemporanea: 4 - un regolamento che impone di abbattere le emissioni di CO2 delle automobili nuove a 120g/km - obiettivo raggiungibile gradualmente tra il 2012 e il e a 95 g/km nel Questo provvedimento, da solo, basterà a realizzare oltre un terzo delle riduzioni richieste ai settori che non partecipano al sistema ETS comunitario; - il riesame della direttiva sulla qualità del combustibile, che impone ai fornitori di combustibili di ridurre del 6% le emissioni di gas serra della filiera di produzione dei combustibili entro il 2020.

15 News Pesca: dibattito aperto sul futuro della politica comune È giunto il momento di elaborare un sistema moderno, semplice e sostenibile di gestione della pesca nell'ue, in grado di attraversare il XXI secolo, ha dichiarato il Commissario europeo per gli affari marittimi e la pesca, riguardo l adozione, da parte della Commissione europea, del Libro verde sul futuro della politica comune della pesca dell'ue. La Commissione europea ha adottato il 22 aprile un Libro verde sul futuro della politica comune della pesca dell'ue. Il documento analizza le carenze della politica attuale e avvia un'ampia consultazione pubblica su come porvi rimedio. I pescatori e i gruppi di interesse del settore, ma anche la comunità scientifica, la società civile e i cittadini interessati, sono invitati a reagire entro il 31 dicembre 2009, esprimendo il loro punto di vista sul futuro assetto della pesca europea. La consultazione costituisce la prima tappa di un processo che dovrebbe sfociare in una riforma radicale della politica comune della pesca. Joe Borg, commissario per gli affari marittimi e la pesca, ha dichiarato al riguardo: "Le questioni sollevate vertono su aspetti fondamentali dell'attuale politica e nulla va lasciato al caso. Non puntiamo semplicemente a realizzare l'ennesima riforma: è giunto il momento di elaborare un sistema moderno, semplice e sostenibile di gestione della pesca nell'ue, in grado di attraversare il XXI secolo." Il Libro verde adottato oggi persegue un duplice obiettivo: far conoscere le sfide che il settore ha dovuto affrontare negli ultimi anni e suscitare una reazione pubblica che possa contribuire all'elaborazione di un sistema di gestione della pesca basato su un approccio moderno, innovativo e maggiormente basato sul consenso. Il documento solleva questioni quali: come garantire a lungo termine la sostenibilità e la vitalità del settore della pesca? Come adeguare la capacità globale della flotta senza trascurare i problemi sociali delle comunità costiere? Come promuovere lo sviluppo di una cultura del rispetto delle norme? Come può la Pcp contribuire nel modo più efficace alla sostenibilità delle attività di pesca esercitate fuori dalle acque comunitarie? Il documento analizza tutte le sfaccettature dell'attuale politica della pesca e spiega la ragione per cui determinati problemi persistono malgrado i progressi realizzati dalla riforma del Un aspetto cruciale è rappresentato dal depauperamento degli stock ittici europei: l'88% di essi, infatti, è sottoposto ad eccessivo sfruttamento (contro una media globale del 25%) e il 30% è "al di sotto dei limiti biologici di sicurezza", e non può quindi riprodursi ad un tasso normale a causa del numero sempre più ridotto di individui in età riproduttiva. Tuttavia in molte attività di pesca continuiamo ad operare a livelli due o tre volte più elevati di quelli che gli stock sarebbero in grado di sostenere. Tale fenomeno, per lo più riconducibile a un eccesso di capacità della flotta, rappresenta in ultima analisi uno svantaggio economico: infatti, non solo contribuisce al depauperamento della risorsa ittica, ma erode progressivamente la redditività del settore. È necessario trovare soluzioni che consentano di ricostituire gli stock più depauperati e di garantire nel contempo che la pesca rimanga una fonte di reddito affidabile per i pescatori. Accanto alla sovraccapacità della flotta, il Libro verde identifica altre quattro carenze strutturali dell'attuale strategia: la mancanza di precisi obiettivi politici, in particolare per quanto riguarda la responsabilità ecologica e l'integrazione a problematiche marittime più ampie; un sistema decisionale troppo centralizzato e basato su soluzioni di scarso respiro, che nella maggior parte dei casi vanno a detrimento della sostenibilità a lungo termine; un quadro che non responsabilizza il settore in misura sufficiente; l'assenza di una volontà politica di garantire il rispetto dei limiti imposti all'attività di pesca. Tutte queste problematiche vanno considerate in un contesto in cui l'europa importa due terzi del proprio fabbisogno di prodotti della pesca. La Commissione teme che, se nei prossimi anni non si conseguirà una migliore sostenibilità ecologica della pesca, i mari ne risulteranno impoveriti e l'industria alieutica smetterà di essere economicamente redditizia. Se invece la prossima riforma riuscirà a proiettare la politica comune della pesca nel XXI secolo, i benefici non saranno limitati ai pescatori o alle comunità costiere, ma saranno percepiti da tutti i cittadini europei. Anche se sotto il profilo giuridico la Commissione sarebbe tenuta a rivedere entro il 2012 solo alcune componenti della Pcp, la situazione attuale, in particolare per quanto riguarda gli stock e la sovraccapacità della flotta, l'ha convinta della necessità di avviare sin d'ora il processo di riforma. I risultati della consultazione varata oggi, che si concluderà il 31 dicembre 2009, saranno sintetizzati dalla Commissione nel primo semestre del Dopo un'ulteriore consultazione dei gruppi di interesse, la Commissione preparerà quindi una relazione di valutazione dell'impatto e una proposta di un nuovo regolamento di base. La proposta di regolamento potrebbe essere presentata al Parlamento europeo e al Consiglio all'inizio del 2011, in vista dell'adozione nel

16 News CALABRIA: CAMPAGNA INFORMAZIONI DI GOLETTA VERDE E' tornata ''Goletta Verde in Calabria''. Per il quarto anno consecutivo, Legambiente organizza ''la campagna regionale di informazione e sensibilizzazione, realizzata in collaborazione con l'assessorato all'ambiente e alla Tutela delle acque della Regione Calabria, guidato da Silvestro Greco. Un appuntamento con la natura e i calabresi ormai stabile, per dare attenzione, spazio e visibilita' alle esigenze, ai valori e alle potenzialita' del territorio della nostra regione''. L'iniziativa 2009 avra' quale tematica principale, le aree protette in Calabria. L'equipaggio di Goletta Verde, sara' impegnato fino a lunedi', in attivita' di promozione e valorizzazione del Parco marino della ''Riviera dei Cedri''. Un'area di straordinaria importanza non solo per la conservazione della biodiversita' marina, ma anche per la valenza naturalistica del paesaggio, particolare per le numerose scogliere che rappresentano i luoghi naturali fra i piu' suggestivi della Calabria, come le uniche due isole dell'intera regione, Isola Dino (Praia a Mare) Isola di Cirella (Diamante) e lo scoglio della Regina (Acquappesa). ''Legambiente e Assessorato all'ambiente della Regione Calabria - ha spiegato Antonino Morabito, presidente di Legambiente Calabria - propongono un'iniziativa che aiuti tutti a guardare con occhi nuovi la nostra bellissima Regione. L'importanza della campagna risiede nel suo voler essere una risposta semplice e concreta a lunghi anni di gestione disattenta e, talvolta, criminale del preziosissimo territorio costiero. Abusivismo edilizio, traffici internazionali di rifiuti e un inadeguato impegno nell e attivita' di depurazione hanno compromesso parte del patrimonio costiero e marino, gettando pesanti ombre sulla Calabria. Dobbiamo coinvolgere tutti e fare l'impossibile perche' non accada piu'''. Il turismo si fa anche navigando sulle barche dei pescatori Distretti rurali ed agroalimentari, raccolta di funghi e tartufi, attività agrituristiche, pescaturismo e ittioturismo, nuove opportunità per l'economia calabrese. Tutti temi che sono stati affrontati al Centro agroalimentare, in un incontro organizzato dall'assessorato regionale all'agricoltura, forestazione e pesca. Oltre alla presenza del titolare dell'iniziativa, l'assessore regionale Mario Pirillo, c è stata la partecipazione di Piero Amato presidente della commissione Bilancio, e del presidente della giunta regionale Agazio Loiero che ha curato le conclusioni. Sono intervenute anche le organizzazioni agricole, della pesca e dei consumatori calabresi quali; Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri, Legapesca, Uncipesca, Federpesca, Federcoopesca. A motivare la opportunità dell'incontro la recente approvazione di importanti strumenti normativi che mirano a meglio regolarizzare i settori dell'agriturismo e della pesca. Due settori strategici dell'economia calabrese che da tempo aspettavano norme più innovative, più adeguate e più consone alle attuali esigenze dei rispettivi comparti. Approvate anche due nuove leggi: una sui distretti rurali e agroalimentari e l'altra sulla raccolta dei funghi e dei tartufi. La Calabria quindi ha finalmente una nuova disciplina per l'esercizio dell'attività agrituristica, a cui si aggiunge anche l'attività didattica e sociale nelle aziende agricole. La legge è stata approvata dal consiglio regionale nella seduta di giovedì scorso. «È un dispositivo che punta allo sviluppo e all'ammodernamento del settore ha affermato Piero Amato relatore del testo legislativo ipotizziamo anche la creazione di molti posti di lavoro con la sua applicazione». Tra gli interventi quello di Egidio Chiarella, che ha evidenziato l'adeguamento della nuova disciplina alla legge quadro 96 del A seguire, la massima assemblea elettiva regionale ha dato il via libera alla legge sull'attività di ittioturismo e pescaturismo. Per ittioturismo s'intende l'ospitalità ricettiva e servizi connessi, con pescaturismo si intende invece attività di pesca esercitata sull'imbarcazione dei professionisti con persone a bordo che non fanno parte dell'equipaggio, ma che si trovano sul natante per fare un'esperienza. Sull'argomento è intervenuto anche l'assessore regionale all'ambiente Silvio Greco, per il quale la legge «è di straordinaria importanza perché sottrae i pescatori all'attività strettamente commerciale permettendo allo stesso tempo la conservazione delle risorse marine». Molto soddisfatto l'assessore Pirillo, secondo il quale «questa legge consentirà di animare i borghi marinari ora abbandonati che diventeranno i luoghi ambiti dai turisti per frequentare i locali dell'ittioturismo e per ristrutturare tante belle imbarcazioni solo parzialmente in uso che saranno rifunzionalizzate per il pescaturismo. Ci sono le risorse necessarie previste nel fondo europeo per la pesca, il Fep, di cui recentemente sono stati pubblicati i primi bandi dalla Regione». 6 La presente newsletter non costituisce pubblicazione avente carattere di periodicità, essendo aggiornata a seconda del materiale disponibile per l inserimento e non è una testata giornalistica. La newsletter, indicativamente è inviata approssimativamente con cadenza mensile, salvo diverse occorrenze di servizio. Non è garantita la continuità. Le informazioni contenute devono considerarsi meramente indicative e non possono pertanto in alcun modo impegnare l Associazione ARCI PESCA FISA. La newsletter è un servizio, di informazione e comunicazione destinato ai soci dell Associaizone ARCI PESCA FISA e viene inviata, a titolo di cortesia, a quanti figuranti nella mail list dell Associazione. Gli indirizzi elettronici sono rilevati da elenchi ufficiali ed estratti da comunicazioni telematiche, pervenute all Associazione ARCI PESCA FISA e/o ai Dirigenti e/o ai componenti dello Staff. Quanti non fossero interessati a ricevere la newsletter e per la cancellazione dalla mail list, potranno farne segnalazione al sito web: oppure indirizzando una all indirizzo: arcipesca@tiscali.it

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