La fiscalità delle NewSlot: quadro europeo e ipotesi di modifica del modello di imposizione italiano

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1 La fiscalità delle NewSlot: quadro europeo e ipotesi di modifica del modello di imposizione italiano

2 Indice L INDUSTRIA DEL GIOCO IN ITALIA 3 La raccolta dei giochi: 309 miliardi di euro in otto anni 3 Il peso dell industria del gioco sull economia italiana 5 La rete di distribuzione: caratteristiche e performance economica 9 Il ruolo di primo piano delle NewSlot 12 IL QUADRO EUROPEO DELLA FISCALITÀ DEI GIOCHI PUBBLICI: FOCUS SU APPARECCHI DA INTRATTENIMENTO 13 La normativa comunitaria 13 La normativa degli Stati membri: casi di studio 15 - Italia 15 Il quadro di riferimento 15 Il Prelievo erariale unico (PREU) sulle NewSlot 19 I nuovi comparti di gioco: on line e Vlt 23 - Spagna 25 Il quadro di riferimento 25 La fiscalità dei giochi pubblici e delle scommesse sportive 27 Ordinamento nazionale 29 Ordinamento delle Comunità Autonome 30 - Francia 31 Il quadro di riferimento 31 I giochi on line 33 La fiscalità dei giochi pubblici e delle scommesse sportive 35 - Inghilterra 37 Il quadro di riferimento 37 Cenni sulla causa principale della riforma 2001 della General betting duty 38 Elementi essenziali delle imposte inglesi sul gioco 39 Conclusioni 41 1

3 IPOTESI DI MODIFICA DELL ATTUALE MODELLO DI IMPOSIZIONE FISCALE SULLE NEWSLOT 43 Introduzione 43 Le ipotesi di modifica: descrizione ed implicazioni erariali 43 - Ipotesi A: aliquote d imposta a scaglioni sulla raccolta (art. 30-bis, comma 1, del Dl n.185 del 2008) 44 Descrizione 44 Implicazioni erariali 45 Sintesi 46 - Ipotesi B: nuove aliquote d imposta a scaglioni sulla raccolta (+10% raccolta - sconto 2 punti PREU) 47 Descrizione 47 Implicazioni erariali 47 Sintesi 49 - Ipotesi C: aliquota d imposta sulla raccolta unica e inferiore rispetto all aliquota media del 2009 (12,4%) 50 Descrizione 50 Implicazioni erariali 50 Sintesi 52 - Ipotesi D: quota fissa su ciascun apparecchio da intrattenimento 52 Descrizione 52 Implicazioni erariali 53 Sintesi 54 Quadro riassuntivo 55 Appendice statistica 58 - A.1 - Ipotesi A - anno di riferimento della raccolta A.2 - Ipotesi A - anno di riferimento della raccolta B.1 - Ipotesi B - anno di riferimento della raccolta B.2 - Ipotesi B - anno di riferimento della raccolta Note bibliografiche 62 2

4 L industria del gioco in Italia LA RACCOLTA DEI GIOCHI: 309 MILIARDI DI EURO IN OTTO ANNI Un primo indicatore significativo dell evoluzione del comparto dei giochi pubblici e delle scommesse sportive da settore marginale dell economia ad industria in grado di generare notevoli effetti economico-occupazionali sul sistema paese è la crescita costante registrata dalla raccolta complessiva e pro capite: - l intero comparto dei giochi pubblici e delle scommesse sportive, che nel 2003 aveva generato una raccolta complessiva di 15,4 miliardi di euro, ha visto aumentare i volumi di raccolta ad un tasso medio annuo del 23% tra il 2003 e il 2009 (da 15,4 a 54,3 miliardi di euro) e del 13% nel 2010, raggiungendo la cifra record di 61,4 miliardi di euro (+296% rispetto al 2003); - contestualmente alla raccolta complessiva, è cresciuta sensibilmente anche la spesa pro capite dei giochi pubblici e delle scommesse sportive, che nel 2003 era di 270 euro e che, con un tasso medio annuo del 20,9%, ha raggiunto i euro nel 2010; - la raccolta del primo trimestre del 2011 è stata pari a 18 miliardi di euro, con un incremento del 17,65% rispetto allo stesso periodo del 2010, quando i giochi incassarono 15,3 miliardi di euro. A guidare la classifica dei giochi più generosi ci sono sempre le new slot, che nei tre mesi hanno raccolto 7,7 miliardi di euro, seguite dalle Lotterie (soprattutto i Gratta e Vinci) con 2,7 miliardi e dalle Videolottery che hanno conquistato il terzo posto, con una raccolta di quasi 2,2 miliardi di euro. Gli apparecchi da intrattenimento, quindi, da soli, hanno incassato nel primo trimestre 9,9 miliardi di euro, il 55% dell intera raccolta del comparto giochi. - degli milioni di euro di entrate erariali totali relative al primo trimestre 2011, le entrate relative ai giochi (che includono varie imposte classificate sia come imposte dirette che come indirette) si legge nel bollettino del Ministero dell Economia sono risultate milioni di euro (+613 milioni di euro pari a +20,7%). Considerando solo le imposte indirette, il gettito delle attività da gioco (lotto, lotterie e delle altre attività di gioco) è di milioni di euro (+625 milioni di euro, pari a +22,2%). Hanno contribuito in maniera significativa «i proventi del lotto che hanno registrato milioni di euro (+547 milioni di euro, pari a +45,4%) e quelli degli apparecchi e congegni di gioco milioni di euro (+183 milioni di euro, pari a +22,2%)». 3

5 GRAFICO 1 Raccolta complessiva e pro capite dei giochi Anni Valori assoluti Raccolta (milioni di euro) Raccolta pro-capite Fonte: Elaborazione Eurispes su dati Aams La ripartizione della raccolta per tipologia di giochi pubblici e scommesse sportive, rileva come la costante crescita di questo settore economico sia attribuibile ad un effetto di compensazione tra dinamiche di segmento di gioco notevolmente differenziate tra loro: - il comparto degli apparecchi da intrattenimento ha registrato la migliore performance del settore, con un incremento costante del volume di raccolta su base annua (32 miliardi di euro nel 2010, 7 volte superiore rispetto al 2004), cui ha corrisposto un incremento notevole dell incidenza di questo segmento di gioco sul totale della raccolta (dal 2,4% del 2003, al 52,1% del 2010). Trend positivo di raccolta anche per lotterie, trainate dai Gratta e vinci (da a 9,4 miliardi di euro), SuperEnalotto (da 2 a 3,5 miliardi di euro) e giochi a base sportiva (da 1,6 a 4,5 miliardi di euro); - la raccolta di altri segmenti di gioco risulta, viceversa, in tendenziale diminuzione. In particolare: la raccolta del lotto, che nel 2004 aveva registrato la cifra record di 11,6 miliardi di euro, è scesa a 5,2 miliardi di euro nel 2010 (con un incidenza dell 8,5% sulla raccolta complessiva, contro il 44,8% del 2003); la raccolta del Bingo, in crescita del 39,6% tra il 2003 e il 2006, ha registrato una flessione di circa 240 milioni di euro nel triennio successivo (con un incidenza del 2,8% sulla raccolta 2009, contro l 8,1% del 2003), per poi tornare ad aumentare nel 2010 (1,9 miliardi di euro di raccolta, 3,2% del totale) per effetto di una dimuzione della pressione fiscale. 4

6 GRAFICO 2 Raccolta dei giochi per tipologia Anni Valori percentuali ,1% 8,1% 2,4% 44,8% 3,2% 2,8% 52,1% 7,3% 10,5% 1,8% 13,3% 15,2% 5,7% 8,5% 5,1% Lotto Superenalotto Lotterie Giochi a base ippica Apparecchi da intrattenimento Giochi a base sportiva Bingo Giochi di abilità a distanza Fonte: Elaborazione Eurispes su dati Aams. IL PESO DELL INDUSTRIA DEL GIOCO SULL ECONOMIA ITALIANA Un possibile parametro per valutare quale sia il peso dell industria dei giochi pubblici e delle scommesse sportive sull economia italiana è dato dal rapporto tra la raccolta complessiva generata ogni anno dai diversi comparti del settore e il Prodotto interno lordo, entrambi espressi in valori nominali. Come risulta dal grafico 3, tale rapporto è cresciuto costantemente nell arco temporale che va dal 2003 al 2010, con un incidenza della raccolta dei giochi pubblici e delle scommesse sportive sul Pil triplicata (dall 1,16% del 2003 al 3,86% del 2010). In particolare: - tra il 2003 e il 2008, Prodotto interno lordo e raccolta hanno entrambi registrato un incremento in valore nominale, ma il trend di crescita della raccolta è stato più che proporzionale rispetto all aumento del Pil (rispettivamente +207% e +17,4%), determinando un incremento del rapporto raccolta/pil di 1,8 punti percentuali; - l ulteriore incremento del rapporto raccolta/pil nel 2009 (dal 3% al 3,58%) è, viceversa, attribuibile ad una diminuzione in valore nominale del Pil ed un contestuale aumento della raccolta; 5

7 - nel 2010, la raccolta è aumentata più che proporzionalmente rispetto al Pil, determinando un ulteriore incremento del rapporto tra le due grandezze (dal 3,58% al 3,86%). GRAFICO 3 Incidenza della raccolta dei giochi pubblici e scommesse sportive sul Prodotto interno lordo Anni Valori percentuali 4% 3,58% 3,86% 3% 2% 1,78% 1,99% 2,37% 2,73% 3,03% 1,16% 1% 0% Fonte: Elaborazione Eurispes su dati Aams, Eurostat, Istat. Un secondo parametro identificativo del ruolo dell industria dei giochi pubblici e delle scommesse sportive in Italia, è rappresentato dal numero di imprese attive nei diversi comparti del settore. In particolare, i dati Unioncamere relativi al 2009 evidenziano la presenza sul territorio nazionale di imprese attive nel settore dei giochi pubblici e scommesse sportive, con particolare riferimento a: - attività riguardanti lotterie, scommesse e case da gioco (1.304 imprese attive, 47,3% del totale); - ricevitorie del Lotto, SuperEnalotto, Totocalcio, etc. (980 imprese attive, 35,5% del totale); - gestione di apparecchi da intrattenimento che consentono vincite in denaro (349 imprese attive, 12,7% del totale); - altre attività connesse con le lotterie e le scommesse (125 imprese attive, 4,5% del totale). 6

8 GRAFICO 4 Numero imprese attive nel settore dei giochi pubblici e scommesse sportive Anno 2009 Valori percentuali Attività riguardanti le lotterie, le scommesse, le case da gioco 12,7% 4,5% 47,3% Ricevitorie del Lotto, SuperEnalotto, Totocalcio etc. Gestione di apparecchi da intrattenimento Altre attività connesse con le lotterie e le scommesse 35,5% Fonte: Elaborazione Eurispes su dati Unioncamere. La distribuzione territoriale delle imprese attive nel settore dei giochi pubblici e delle scommesse sportive, evidenzia una maggiore concentrazione nel Sud (1.342 unità d impresa, 48,7% del totale), rispetto al Centro (608 unità d impresa, 22% del totale) e, soprattutto, al Nord-Ovest e Nord-Est (rispettivamente 17,9% e 11,4% del totale delle imprese attive). A livello regionale, il primato spetta alla Campania, al Lazio e alla Lombardia (rispettivamente 558, 328 e 303), mentre la provincia con il più alto numero di imprese attive è Napoli (350 unità d impresa, 12,7% del totale), seguita da Roma, Bari, Milano e Palermo. 7

9 GRAFICO 5 Distribuzione territoriale delle imprese attive nel settore dei giochi pubblici e scommesse sportive Anno 2009 Valori assoluti e percentuali Nord-Est Nord-Est Nord-Ovest Nord-Ovest Centro Centro Sud Sud ,4% 17,9% Sud Sud 48,7% 48,7% Centro Nord-Ovest Nord-Est 22,0% Fonte: Elaborazione Eurispes su dati Unioncamere. Regione Imprese Campania 558 Lazio 328 Lombardia 303 Puglia 267 Sicilia 261 Toscana 187 Emilia Romagna 122 Veneto 119 Piemonte 108 Calabria 99 Liguria 80 Abruzzo 79 Marche 66 Friuli Venezia Giulia 53 Sardegna 40 Basilicata 29 Umbria 27 Trentino Alto Adige 20 Molise 9 Valle d'aosta 3 Totale Rispetto al contesto imprenditoriale generale, le imprese attive nei diversi settori sopra menzionati si caratterizzano, anzitutto, per un maggiore contributo delle società di capitali (31,2% del totale, contro il 17,1% registrato con riferimento al numero complessivo di imprese attive in Italia) e un contestuale minore contributo delle ditte individuali (51,1% del totale, contro il 63,2% registrato con riferimento al numero complessivo di imprese attive in Italia) e società di persone (16,6% del totale contro il 17,4% registrato con riferimento al numero complessivo di imprese attive in Italia). Ulteriori elementi specifici del settore rispetto al contesto imprenditoriale generale riguardano le dinamiche tra imprese iscritte e cessate nel 2009 e nel primo trimestre 2010, per le quali risulta: - un saldo positivo nel 2009 (263 imprese iscritte contro 233 cessate), in un contesto generale che ha registrato, viceversa, un salto negativo ( imprese iscritte contro imprese cessate); - una conferma del trend di crescita del numero di imprese attive nella gestione di apparecchi da intrattenimento o attività connesse a lotto, lotterie, scommesse, etc. nel primo trimestre 2010 (2.815, +2% rispetto a fine 2009), contro una riduzione del numero complessivo di imprese italiane dello 0,6%. 8

10 GRAFICO 6 Ripartizione delle imprese attive nel settore dei giochi pubblici e scommesse sportive per forma giuridica Anno 2009 Valori percentuali 51,1% 1,1% 31,2% Società di capitali Società di persone Ditte individuali Altre forme 16,6% Fonte: Elaborazione Eurispes su dati Unioncamere. LA RETE DI DISTRIBUZIONE: CARATTERISTICHE E PERFORMANCE ECONOMICA Contestualmente alla raccolta e al numero di imprese attive, l industria dei giochi pubblici e delle scommesse sportive ha registrato il costante sviluppo della rete commerciale di vendita dei singoli prodotti di gioco, che attualmente può contare su: - oltre punti vendita Lottomatica, il 72% dei quali è anche in grado di offrire servizi diversi dalla raccolta delle giocate quali, ad esempio, servizi di ricarica di telefonia mobile e fissa, pagamento del bollo auto ed alcuni servizi Inps; - oltre punti di raccolta scommesse Snai; punti raccolta Sisal, composti essenzialmente da edicole, bar e rivendite di tabacchi, nei quali oltre alle scommesse possono essere effettuate, a titolo di esempio, operazioni di pagamento di vario genere, acquisto di biglietti e trasferimento di denaro; - circa 220 sale Bingo; - 4 casinò; - 44 ippodromi; - circa NewSlot attive in oltre punti vendita (bar, alberghi, sale giochi, etc.). Come accennato poc anzi, va ricordato come insieme ai punti di raccolta delle scommesse si sia sviluppata una rete, ad oggi composta di diverse decine di migliaia di punti vendita, che offre ulteriori servizi non strettamente inerenti il 9

11 gioco, quali il pagamento di bollette, multe e tributi, servizi finanziari di money transfer, spedizioni, ticketing per il trasporto ferroviario, etc. Questa diversificazione dell offerta è in grado di generare un insieme di benefici economici/sociali, in quanto: - consente agli esercenti e ai gestori del servizio di soddisfare la domanda di un numero di clienti ragionevolmente maggiore di quello dei clienti giocatori, riducendo il rischio che il proprio bacino di utenza risulti essere insufficiente rispetto alle aspettative di recupero dei costi sostenuti per l acquisto e la gestione dei terminali di gioco; - favorisce l assunzione di personale addetto ai diversi strumenti di raccolta o la stabilizzazione di rapporti di lavoro altrimenti precari, in quanto l esercente può ragionevolmente attendersi di dover servire un numero di clienti maggiore di quello che accoglierebbe offrendo solo il servizio di raccolta delle scommesse. I dati inerenti le caratteristiche strutturali/occupazionali e le performance dei gestori di apparecchi da intrattenimento che consentono vincite in denaro (desunti dagli studi di settore realizzati dal Sose nel 2006 e nel 2009 sulle imprese che operano nella gestione di apparecchi da gioco, sale giochi e biliardi), mostrano anch essi segnali di sviluppo della rete commerciale di vendita dei singoli prodotti di gioco, in particolare per quel che attiene gli apparecchi da intrattenimento che prevedono vincite in denaro: - numero medio apparecchi di cui all art.110, comma 6, Tulps. Tra il 2006 e il 2009 il numero medio di apparecchi da intrattenimento con vincite in denaro installati presso gli esercizi pubblici risulta in costante crescita, in particolare nel caso di aziende di grandi dimensioni che gestiscono apparecchi presso terzi (media apparecchi da 163 a 263, +61%) e altri gestori presso terzi (media apparecchi da 32 a 46, +43%); - numero medio addetti. Le aziende di grandi dimensioni che gestiscono apparecchi presso terzi occupano un più alto numero medio di addetti, anch esso in crescita (6 nel 2006, 9 nel 2009), mentre gli altri gestori presso terzi e i gestori presso esercizi propri occupano mediamente 2 addetti; - superficie media (magazzini, uffici, depositi). Nel 2006, le aziende di grandi dimensioni che gestivano apparecchi presso terzi disponevano mediamente di 400 mq tra magazzini e uffici, contro gli 80 mq degli altri gestori presso terzi e i 170 mq dei gestori presso esercizi propri. Nel 2009, la superficie media delle aziende di grandi dimensioni è cresciuta del 60% rispetto al 2006 (da 400 a 641 mq) e quella degli altri gestori presso terzi del 15% (da 80 a 92 mq); 10

12 - % ricavi da apparecchi di cui all art.110, comma 6, Tulps. Nel 2009, il contributo economico degli apparecchi con vincite in denaro, in termini di incidenza media sui ricavi complessivi delle aziende del settore, è compreso tra il 48% riscontrato nelle sale giochi (51% nel 2006) e l 81% degli altri gestori presso terzi (76% nel 2006), valore quest ultimo di poco superiore a quello delle aziende di grandi dimensioni che gestiscono apparecchi da intrattenimento con vincite in denaro presso terzi (77% dei ricavi, in linea con il 2006). TABELLA 1 Caratteristiche e performance dei gestori di apparecchi da intrattenimento (art.110, comma 6, Tulps) Anni Valori assoluti Tipologia Media apparecchi Gestori di grandi dimensioni presso terzi Altri gestori presso terzi Gestori presso esercizi propri 6 8 Sale giochi 6 7 Tipologia Addetti Gestori di grandi dimensioni presso terzi 6 9 Altri gestori presso terzi 2 2 Gestori presso esercizi propri 2 2 Sale giochi - - Tipologia Superficie (Magazzini/ Uffici/ Depositi) Gestori di grandi dimensioni presso terzi Altri gestori presso terzi Gestori presso esercizi propri Sale giochi Tipologia % ricavi da apparecchi Gestori di grandi dimensioni presso terzi 76,0 77,0 Altri gestori presso terzi 76,0 81,0 Gestori presso esercizi propri 87,0 62,0 Sale giochi 51,0 48,0 Fonte: Elaborazione Eurispes su dati Sose. 11

13 Lo sviluppo della rete di distribuzione dei giochi pubblici e delle scommesse sportive, l incremento delle ricadute occupazionali dell intero settore e, nel caso specifico delle aziende di gestione delle NewSlot, del numero medio di apparecchi, delle dimensioni medie dei locali (ad uso magazzino, ufficio, deposito) e del numero di addetti, non sarebbero stati possibili senza gli investimenti che le imprese del settore hanno sostenuto negli ultimi anni in attività di ricerca e sviluppo, brevetti e software applicativi sempre più all avanguardia. IL RUOLO DI PRIMO PIANO DELLE NEWSLOT Il comparto dei giochi pubblici e delle scommesse sportive ha assunto e consolidato nel tempo le proprie dimensioni di industria di primaria importanza nel panorama economico italiano, con un incremento del 296% della raccolta negli ultimi otto anni, con un numero sempre maggiore di attori coinvolti (concessionari, imprese di distribuzione, gestori, etc.), di imprese (2.758 nel 2009) e addetti. In questo contesto, il comparto degli apparecchi da intrattenimento assume un ruolo di primo piano ed in costante crescita, in quanto: - è in grado di generare un volume di raccolta che, nel solo 2010, ha raggiunto i 30,7 miliardi di euro; - è una componente sempre più importante della rete di distribuzione dei giochi pubblici, con circa apparecchi da intrattenimento autorizzati (di cui attivi), la cui raccolta contribuisce in maniera significativa ai ricavi dei circa esercizi commerciali coinvolti (bar, alberghi, sale giochi); - ha fondato e fonda il proprio successo e le proprie prospettive di sviluppo nel medio/lungo termine, sull attenzione e sul costante impegno delle aziende del settore nel miglioramento tecnologico degli apparecchi, nel potenziamento della rete di distribuzione, nella ricerca e nello sviluppo di nuovi prodotti di gioco (in primis le videolotterie). Data la centralità nel panorama italiano dei giochi pubblici e delle scommesse sportive, si è ritenuto opportuno focalizzare l attenzione sul comparto degli apparecchi da intrattenimento e, in particolare, sul sistema impositivo ad esso applicato, confrontando l attuale normativa italiana con quella dei principali paesi europei. 1 Dati al 1 maggio 2011-Fonte AAMS. 12

14 Il quadro europeo della fiscalità dei giochi pubblici: focus su apparecchi da intrattenimento LA NORMATIVA COMUNITARIA Il comparto dei giochi pubblici e le scommesse sportive è regolamentato in maniera profondamente diversa nei singoli Stati membri dell Unione europea, non essendo prevista, allo stato attuale, alcuna normativa che disciplini questo specifico settore a livello comunitario. Nella maggior parte dei paesi comunitari, è previsto un regime di riserva legale sul gioco: lo Stato riserva a se stesso l organizzazione dei giochi e in seguito rilascia una licenza per operare sul proprio territorio, assoggettata al rispetto di vari vincoli e norme che possono riguardare, ad esempio, la forma giuridica delle società interessate ad entrare nel settore oppure la non cumulabilità delle licenze. La ratio di una presenza dello Stato così pervasiva nel settore dipende dal fatto che l organizzazione dei giochi è un attività che assicura all erario un flusso di entrate finanziarie aggiuntive rispetto a quelle tributarie, e rappresenta sostanzialmente il motivo ultimo per i quali i giochi stessi vengono istituiti. L imposizione di un elevato grado di regolamentazione sul settore ha come conseguenza diretta l allontanamento da forme concorrenziali e l introduzione di un certo grado di potere monopolistico per gli operatori, dal momento che la previsione di un regime autorizzatorio si sostanzia in barriere di tipo amministrativo imposte al mercato, che impediscono l ingresso ai potenziali concorrenti. L assenza di una regolamentazione unica a livello comunitario ha comportato il manifestarsi e l accentuarsi di una eterogeneità significativa tra normative nazionali. Per questo motivo, il commissario per il Mercato Interno e i Servizi dell Unione europea, Michel Barnier, ha dato avvio nel 2010 ad una consultazione pubblica sul mercato del gioco online allo scopo di definire un quadro dei diversi modelli regolamentari nazionali all interno dell Ue. Ciò ha portato, nel marzo 2011, alla presentazione da parte della Commissione Europea del cosiddetto Libro Verde sul gioco d azzardo on-line nel mercato interno, per definire in modo unitario le regole del gioco telematico e le modalità di assegnazione delle licenze agli operatori a livello europeo. Tra gli altri obiettivi del Libro Verde: la definizione delle modalità con le quali gli Stati potranno concedere nuove licenze; l adozione di misure mirate alla salvaguardia dei 13

15 giocatori contro i pericoli della dipendenza; la tutela dei minorenni; la lotta alle frodi ed il contrasto dell impiego di fondi illeciti. Dal punto di vista fiscale, le differenze maggiori riguardano, anzitutto, la tipologia di prelievo effettuata sui singoli segmenti di gioco, che assume forme quali: quota percentuale sulla raccolta; quota percentuale sul margine operativo lordo (differenza tra raccolta e ammontare delle vincite corrisposte ai giocatori); tassa fissa annua o mensile (ad esempio sugli apparecchi da intrattenimento); combinazione tra una quota percentuale (sulla raccolta o sul margine operativo lordo) e una tassa fissa. Tale eterogeneità normativa rende difficile, se non impossibile, la piena applicazione, al settore dei giochi pubblici e delle scommesse sportive, dei princìpi di libera circolazione delle merci, imprese, persone e dei capitali previsti nei Trattati fondanti dell Unione europea. Sulla base di tali princìpi, nessuno Stato membro dell Unione può, infatti, impedire ad operatori provvisti di regolare autorizzazione nel proprio paese di origine, lo stabilimento di una attività o la libera prestazione di servizi, a meno che questa inibizione non sia giustificata da ragioni sociali meritevoli di particolare tutela. In sostanza si sancisce il divieto ad ogni tipo di limitazione al libero scambio di merci e servizi. A questo riguardo l articolo 43 del Trattato costitutivo della Unione europea afferma che: - le restrizioni alla libertà di stabilimento dei cittadini di uno Stato membro nel territorio di un altro Stato membro vengono vietate; - tale divieto si estende altresì alle restrizioni relative all apertura di agenzie, succursali o filiali, da parte di cittadini di uno Stato membro sul territorio di un altro Stato membro. Nell articolo 49 dello stesso Trattato si precisa, inoltre che «( ) le restrizioni alla libera prestazione di servizi all interno della Comunità sono vietate nei confronti dei cittadini degli Stati membri stabiliti in un paese della Comunità che non sia quello del destinatario della prestazione ( )». L unico caso in cui la normativa comunitaria permette ad uno Stato membro di derogare ai princìpi sopra esposti, e quindi di limitare la libera circolazione di merci e cittadini e la libera prestazione di servizi, è per motivi di ordine pubblico, di pubblica sicurezza e di sanità pubblica. In sostanza, le restrizioni alle libertà fondamentali sono ammesse solo se soddisfano un superiore obiettivo di interesse pubblico, che la Corte di Giustizia Europea ha definito come tutela dei consumatori, dei creditori, tutela dell ambiente, sicurezza, stabilità finanziaria del sistema sociale, protezione della salute. 14

16 A questo proposito si può citare l articolo 46 del Trattato, nel quale si precisa che «( ) le prescrizioni del presente capo e le misure adottate in virtù di queste ultime lasciano impregiudicata l applicabilità delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative che prevedano un regime particolare per i cittadini stranieri e che siano giustificate da motivi di ordine pubblico, di pubblica sicurezza e di sanità pubblica ( )». LA NORMATIVA DEGLI STATI MEMBRI: CASI DI STUDIO ITALIA Il quadro di riferimento Nel precedente capitolo si è più volte sottolineato la centralità del settore degli apparecchi da intrattenimento nel più ampio panorama dei giochi pubblici e scommesse sportive italiano, in termini di volume di raccolta, numero di imprese coinvolte, investimenti sostenuti in beni strumentali e in immobilizzazioni e ricadute occupazionali. Contestualmente all evoluzione degli apparecchi da intrattenimento da comparto marginale a vera e propria industria del gioco, si sono moltiplicati gli interventi normativi, di carattere amministrativo e fiscale, per una più sistematica regolamentazione del settore (imposta sugli intrattenimenti, relativa imposta sul valore aggiunto). Dall anno 2004 sono, inoltre, attivi apparecchi che erogano vincite in denaro, che non sono soggetti a queste due imposte, ma seguono uno specifico trattamento. Il trattamento fiscale dell attività di gestione degli apparecchi da gioco è differenziato a seconda della tipologia di apparecchio, con o senza vincita di denaro. Gli apparecchi senza vincita in denaro possono essere installati nei luoghi pubblici o aperti al pubblico ovvero nei circoli o associazioni di qualunque specie, senza necessità di richiedere licenze al questore. Gli apparecchi con vincita in denaro possono essere installati in tutti gli esercizi assoggettati ad autorizzazione ai sensi degli articoli 86 e 88 del T.U.L.P.S., ovvero: - bar, caffè ed esercizi assimilabili, che hanno come attività prevalente la vendita al minuto e la somministrazione di cibi e bevande; - ristoranti, fast-food, osterie, trattorie ed esercizi assimilabili, che hanno come attività prevalente la somministrazione di pasti; 15

17 - stabilimenti balneari, che hanno come attività prevalente la messa a disposizione di servizi per la balneazione; - sale pubbliche da gioco, chiamate convenzionalmente sale giochi, ovvero locali allestiti specificamente per lo svolgimento del gioco lecito e dotati di apparecchi da divertimento ed intrattenimento automatici, semiautomatici o elettronici, oltre ad eventuali altri apparecchi meccanici quali, ad esempio, biliardi, biliardini, flipper o juke-box; - esercizi che raccolgono scommesse su incarico di concessionari di giochi, titolari di autorizzazione ai sensi dell articolo 88 del T.U.L.P.S.; - alberghi, locande ed esercizi assimilabili, che hanno come attività prevalente l offerta di ospitalità; - circoli privati, organizzazioni, associazioni ed enti collettivi assimilabili, di cui al Dpr 4 aprile 2001, n. 235, che svolgono attività sociali e ricreative riservate ai soli soci, purché in possesso della licenza per la somministrazione di cibi e bevande; - agenzie di raccolta delle scommesse ippiche e sportive ed altri esercizi titolari di autorizzazione ai sensi dell articolo 88 del T.U.L.P.S. Per gli apparecchi di puro intrattenimento cioè senza vincita di denaro l Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato Aams ha stabilito linee guida per la verifica tecnica. Si tratta di indicazioni che sono fornite agli enti di verifica già convenzionati con l Amministrazione per l omologa delle NewSlot, sulla base delle quali si procede al rilascio del nulla osta di produzione. La norma, introdotta nel 2005, prevede che tali apparecchi possano essere immessi sul mercato solo se preventivamente autorizzati dall Aams e quindi dotati di certificazione rilasciata da Sogei. Tale disposizione si è rivelata essere di difficile applicazione e oltre modo onerosa. I tempi di verifica sono stati giudicati eccessivamente lunghi anche dalla Commissione Europea che, per questi e altri motivi, ha avviato una procedura di infrazione nei confronti dell Italia. Dopo una serie di confronti tra le autorità italiane e i funzionari della Commissione, è stato convenuto di affidare agli enti di verifica le operazioni di verifica tecnica per garantire la conformità degli apparecchi da gioco alla norma di riferimento. Con l adesione delle sei società (Applus, GLI, NMI CERTIN, QUINEL, SGS e SIQ) si potrebbe pensare ad una definitiva soluzione dei problemi e allo sblocco del mercato dell apparecchio di puro intrattenimento. Questa soluzione tecnica liberalizzerebbe un mercato che è stato bloccato per anni dalla conformità tecnica che era eseguita esclusivamente dalla Sogei e poi da queste sei società. 16

18 I videogiochi e gli apparecchi di puro intrattenimento, che per la normativa italiana dal 2003 sono esclusivamente apparecchi comma7 in quanto disciplinati dal comma 7 dell'art. 110 del T.U.L.P.S, sono circa in Italia e, sia per la generale crisi del settore sia per le norme ultrarestrittive introdotte dallo Stato italiano, sono apparecchi sempre più difficili da trovare nei pubblici esercizi anche se la legge prevede l obbligo della loro presenza laddove vengono installate le slot a vincita. Succede così che dei videogiochi da sala si parli sempre meno, e spesso per niente, preferendo concentrare l attenzione su offerte di gioco capaci di generare business da record. Cifre a molti zeri, come nel caso della raccolta di gioco delle slot, che non sono certo paragonabili al giro d affari dei giochi da intrattenimento ma che potrebbero presto servire a pagare una salata sanzione pecuniaria alla Commissione Europea se l Amministrazione dei Monopoli di Stato non sarà in grado di giustificare l introduzione di norme per la regolamentazione di questo mercato che hanno determinato l apertura di una procedura di infrazione contro il nostro Paese. Lo scopo di questa ricerca però riguarda gli apparecchi che erogano vincite in denaro, poiché il trattamento tributario risulta alquanto difforme rispetto agli altri paesi europei e tale da rendere il settore poco competitivo. L art. 110, comma 6 del T.U.L.P.S. e il decreto delle regole tecniche del 4 dicembre 2003, individuano una prima categoria di apparecchi con vincita in denaro, specificandone le caratteristiche: - gli elementi di abilità o di intrattenimento sono preponderanti rispetto all aleatorietà (non condizionati, quindi, solo dalla fortuna); - l attivazione del gioco avviene soltanto con l introduzione di moneta metallica del valore massimo di 50 centesimi di euro; - la durata media di una partita è di 7 secondi; - la distribuzione di vincite in denaro, ciascuna di valore non superiore a 50 euro, avviene subito dopo la conclusione della partita ed esclusivamente in monete metalliche; - la restituzione in forma di vincita, computata dall apparecchio su un ciclo complessivo di partite, non deve essere inferiore al 75 per cento delle somme giocate; - l uso di tali apparecchi è vietato ai minori di anni 18; - gli apparecchi non possono riprodurre il gioco del poker o, comunque, anche in parte, le sue regole fondamentali. L art. 110, comma 6, lettera a) del T.U.L.P.S., unitamente al decreto 4 dicembre 2003, così come modificato dal decreto interdirettoriale 19 settembre 2006, definiscono la nuova categoria di apparecchi,che ha sostituito i comma 6,specificandone le caratteristiche. 17

19 In linea di massima, per tali apparecchi: - insieme con l elemento aleatorio sono presenti anche elementi di abilità, che consentono al giocatore la possibilità di scegliere, all avvio o nel corso della partita, la propria strategia, selezionando appositamente le opzioni di gara ritenute più favorevoli tra quelle proposte dal gioco; - ciascun apparecchio di gioco può funzionare unicamente se collegato alla rete telematica di AAMS, si attiva con l introduzione di moneta nella divisa corrente (euro) e prevede un costo, per ciascuna partita, non superiore a 1 euro; - la durata della partita non può essere inferiore a 4 secondi; - la distribuzione di vincite in denaro, ciascuna di valore non superiore a 100,00 (cento) euro, avviene subito dopo la conclusione della partita esclusivamente in monete; - le vincite, computate dall apparecchio, in modo non predeterminabile, su un ciclo complessivo di non più di partite, non devono risultare inferiori al 75% delle somme giocate; - l uso di tali apparecchi è vietato ai minori di 18 anni; - gli apparecchi non possono riprodurre il gioco del poker o, comunque, anche in parte, le sue regole fondamentali. Gli apparecchi che erogano vincite in denaro hanno le seguenti caratteristiche: sono collegati alla rete telematica dell Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato e si attivano con l introduzione di moneta metallica o altri appositi strumenti di pagamento. L attività di gestione di questi apparecchi vede interessati in genere tre soggetti: - il concessionario, al quale l Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato ha affidato la gestione della rete telematica per la raccolta di tutti i dati riferiti alle giocate svolte mediante gli apparecchi; è anche il soggetto al quale l Amministrazione stessa rilascia il nulla osta per la messa in esercizio degli apparecchi; - il gestore che corrisponde all impresa proprietaria degli apparecchi; - l esercente del locale presso il quale gli apparecchi sono stati collocati. Il gestore e l esercente possono collaborare con il concessionario, ma non assumono un ruolo indipendente nella gestione e nell esercizio del gioco. Questo significa che l Amministrazione dei Monopoli assegna il ruolo preminente ai concessionari. Infatti, anche se questi soggetti danno al gestore l incarico di svolgere tutte le operazioni relative alla gestione effettiva degli apparecchi, restano responsabili, nei confronti dell Amministrazione, del 18

20 corretto svolgimento di tutte le operazioni ed, in particolare, del versamento del Prelievo erariale unico (PREU). Il Prelievo erariale unico (PREU) sulle NewSlot Il Prelievo erariale unico (di seguito PREU) ha natura tributaria, in quanto «sostitutivo dell imposta sugli intrattenimenti, della quale, pur nella sua autonomia, ha mantenuto le caratteristiche essenziali (vedasi, in generale, per le caratteristiche dei tributi, le sentenze n. 73 del 2005, n. 37 del 1997, n. 11 del 1995, n. 2 del 1995, n. 63 del 1990, n. 26 del 1982)». (Sentenza del 19 ottobre 2006, n. 334 dalla Corte Costituzionale). In particolare, il PREU è assolto dai soggetti passivi di imposta, con riferimento a ciascun anno solare, mediante versamenti periodici relativi ai singoli periodi contabili e mediante un versamento annuale a saldo. L anno solare è suddiviso in sei periodi contabili e ogni periodo contabile è formato da due mesi solari. I mesi relativi a ciascuno dei sei periodi contabili sono: gennaio-febbraio; marzo-aprile; maggio-giugno; luglio-agosto; settembreottobre; novembre-dicembre. I concessionari assolvono il PREU, dovuto per ciascun periodo contabile, mediante quattro versamenti, da effettuarsi alle seguenti scadenze: - il primo versamento, entro il giorno 28 del primo mese del periodo contabile; - il secondo versamento, entro il giorno 13 del secondo mese del periodo contabile; - il terzo versamento, entro il giorno 28 del secondo mese del periodo contabile; - il quarto versamento, entro il giorno 22 del primo mese del periodo contabile successivo. Il quarto versamento del sesto periodo contabile è effettuato entro il giorno 22 gennaio dell anno solare successivo. Con riferimento a ciascun anno solare, i concessionari effettuano il versamento del PREU dovuto a titolo di saldo, entro il 16 marzo dell anno successivo. Il PREU è determinato applicando l aliquota d imposta alla base imponibile costituita, per ciascun apparecchio di gioco, dalle somme giocate. Un analisi delle entrate erariali dagli apparecchi da intrattenimento, dal 2003 al 2010, mostra un evoluzione dell imposizione fiscale in netta controtendenza rispetto al quadro generale dei giochi pubblici e delle scommesse sportive. In particolare, a fronte di un incremento della raccolta complessiva del 297%, le entrate erariali dal settore dei giochi pubblici e scommesse sportive 19

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