Allegato A IMPIANTO DI PRODUZIONE DI ENERGIA TERMICA ALIMENTATO A BIOMASSE LEGNOSE A SERVIZIO DELLA FRAZIONE DI CASTAGNO D ANDREA SAN GODENZO (FI)

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2 Allegato A COMUNITA MONTANA MONTAGNA FIORENTINA SERVIZIO ATTIVITA FORESTALI, GESTIONE AMBIENTALE E PROTEZIONE CIVILE Via XXV Aprile n 10, Rufina (FI) Tel Fax IMPIANTO DI PRODUZIONE DI ENERGIA TERMICA ALIMENTATO A BIOMASSE LEGNOSE A SERVIZIO DELLA FRAZIONE DI CASTAGNO D ANDREA SAN GODENZO (FI) PROCEDURA APERTA PER LA FORNITURA DI CALDAIE E RELATIVO SISTEMA DI ALIMENTAZIONE IMPORTO A BASE DI GARA ,00 (IVA ESCLUSA) BANDO DI GARA PER PROCEDURA APERTA (Art. 55, comma 5 del D.lgs n. 163/2006) CAPITOLATO D ONERI Firenze, novembre 2009 INTERSTUDI srl - Servizi Integrati di Ingegneria - Via Reginaldo Giuliani, 64 r/d Firenze Tel Fax interstudi@interstudi.it - WEB: P.IVA Cap.Soc ,00 - R.E.A. di Firenze N Registro Imprese di Firenze N

3 Art. 1 OGGETTO DELL APPALTO L appalto ha per oggetto la fornitura di generatori di calore funzionanti con cippato di legno vergine comprensivi dei sistemi di alimentazione, di estrazione ceneri e di estrazione e filtraggio fumi. Le macchine dovranno essere nuove, originali, conformi alle leggi vigenti al momento della consegna e conformi tecnicamente a quelle prodotte al momento dell appalto, complete in ogni sua parte, comprensive delle operazioni di collaudo, trasporto e messa in esercizio, corredate di manuale uso e manutenzione in lingua italiana e certificazioni di conformità, certificazione dei rendimenti e delle emissioni in lingua italiana rilasciata da ente terzo accreditato, elaborati grafici e specifiche tecniche di interfacciamento (linee di alimentazione elettrica, linee di alimentazione meccanica, opere civili necessarie e quant altro). Inoltre dovranno essere conformi alle normative, italiana ed europea, vigenti al momento dell appalto in materia di sicurezza. Art. 2 - IMPORTO DELL APPALTO Per la fornitura in questione l importo a base d appalto è fissato in Euro ,00 I.V.A. ESCLUSA. La spesa è finanziata sul Cap. 569/2 e 569/3 del Bilancio Art. 3 TEMPI E MODALITÀ DI CONSEGNA Il Servizio Attività Forestali, Gestione Ambientale e Protezione Civile provvederà a trasmettere l ordine di fornitura con le modalità ed i tempi indicati nello schema di contratto. La consegna dovrà essere effettuate direttamente presso la sede dell impianto di teleriscaldamento in località Castagno d Andrea nel Comune di S. Godenzo (FI) entro i termini specificati nel contratto ed indicati dal Fornitore nella propria offerta quale miglioramento del termine massimo di sessanta giorni. L intera fornitura dovrà essere consegnata esente da ogni spesa, franco destinatario all interno del fabbricato adibito a centrale termica nella località sopra indicata. Il materiale oggetto della presente fornitura ed i relativi accessori dovranno essere accompagnati da un documento di trasporto dal quale risulti i riferimenti all ordine (numero, data), il numero dei colli e la tipologia degli articoli. Saranno a carico dell impresa aggiudicataria eventuali danni che il materiale dovesse subire durante il trasporto e le operazioni di scarico. Il materiale oggetto della fornitura dovrà inoltre essere consegnato montato e collaudato, corredato di tutta la documentazione necessaria, prevista dalle condizioni di fornitura, presso il locale appositamente predisposto in località Castagno d Andrea nel Comune di S. Godenzo (FI) a cura e spese della ditta aggiudicataria, entro i termini specificati nel contratto ed indicati dal Fornitore nella propria offerta quale miglioramento del termine massimo di sessanta giorni. 2

4 Le modalità di consegna, oltre quanto sopra specificato, sono le seguenti: trasporto nel sito individuato, scarico con gru/trasferimento e montaggio completo di tutti i componenti oggetto della fornitura all interno della centrale termica e al deposito della biomassa, messa in funzione, controllo dei lavori di interfaccia, accensione, regolazione dei parametri di funzionamento, preparazione del protocollo della messa in funzione, training del personale di assistenza, consegna del manuale operativo. Art. 4 COLLAUDO Il collaudo verrà effettuato nel luogo di consegna di cui al precedente art. 3. La Comunità Montana Montagna Fiorentina comunicherà al contraente il termine perentorio entro il quale dovranno svolgersi le operazioni di collaudo. Alle operazioni di collaudo l Impresa può farsi rappresentare da propri incaricati. Le operazioni di collaudo risulteranno da specifico verbale, firmato dagli esecutori e, se presenti, dagli incaricati dell Impresa. I beni che vengono deteriorati per l esecuzione di prove e accertamenti sono a carico dell impresa, alla quale vengono restituiti nello stato in cui si trovano, dopo le operazioni relative. I collaudatori, sulla base delle prove ed accertamenti effettuati, possono accettare o rifiutare o dichiarare rivedibili i beni oggetto del collaudo. Sono rifiutati i beni che risultano difettosi o in qualsiasi modo non rispondenti alle prescrizioni tecniche. Possono essere dichiarati rivedibili quelli che presentano difetti di lieve entità, non risultando perfettamente conformi alle prescrizioni tecniche, ma possono essere posti nelle condizioni prescritte, salvo l applicazione di eventuali penali per ritardata consegna. L impresa è tenuta a conformare i beni nel termine indicato dalla Comunità Montana Montagna Fiorentina. L assenza alle operazioni di collaudo di rappresentanti dell impresa è considerata come acquiescenza alle constatazioni ed ai risultati cui giungono i collaudatori e gli eventuali rilievi e determinazioni sono comunicati all impresa, tempestivamente, a mezzo di lettera raccomandata. L impresa non può impugnare in alcun modo i risultati del collaudo. Il regolare collaudo dei beni e la presa in consegna non esonera comunque l impresa per eventuali difetti ed imperfezioni che non siano emersi al momento del collaudo ma vengano in seguito accertati. In tal caso l impresa è invitata dalla Comunità Montana Montagna Fiorentina ad assistere, a mezzo di suoi rappresentanti, ad eventuali visite di accertamento, dovendo rispondere, per eventuali difetti e imperfezioni, ad ogni effetto. In assenza dell impresa o dei suoi incaricati, il verbale relativo, redatto dagli incaricati della Comunità Montana Montagna Fiorentina fa ugualmente stato contro di essa. 3

5 Art. 5 CARATTERISTICHE TECNICHE DEI PRINCIPALI COMPONENTI Le caratteristiche tecniche dei macchinari oggetto del presente appalto sono le seguenti: organi meccanici di raccolta e di estrazione, convogliamento e trasporto del combustibile solido dal deposito ai sistemi di alimentazione automatici delle caldaie. due generatori di energia termica per la produzione di acqua calda fino a 90 C alimentati a cippato di legno vergine, completi di sistema di alimentazione automatica del combustibile e di raccolta automatica della cenere, di potenza termica utile totale resa all'acqua (somma delle due) compresa fra i 900 kw e 999 kw e di potenza minima (della singola caldaia) compresa fra i 300 kw e 450 kw, con rendimento minimo dell'85% alle condizioni nominali, certificato da ente terzo (certificazione in lingua italiana); sistema di estrazione ed abbattimento fumi dotato di multiciclone e di filtro a maniche in acciaio inox ad alta efficienza, tale da garantire, alle condizioni di progetto, un livello di polveri in uscita al camino inferiore a 30 mg/nm 3 ; le emissioni dovranno essere oggeto di garanzia scritta del fornitore. 1. Meccanica per silos di stoccaggio La meccanica per silos di stoccaggio combustibile da installarsi nella struttura in muratura prevista (capacità lorda di circa 180 m³, vedi allegati), è costituita da un estrattore a letto flottante di tipo orizzontale composto da rastrelliere e bracci, installate a pavimento su guide di scorrimento a c, cilindri attuatori oleodinamici alimentati da centralina di pompaggio completa di elettrovalvole ed accessori, e da coclee di ricezione materiale in scarico dal silos, complete di canale a tramoggia di appoggio, moto variatori di portata trucioli, sensori di lavoro, regolazione e sicurezza e dispositivi anti intasamento. L estrattore a letto flottante consiste di una parte inferiore bloccata nel calcestruzzo che serve da guida per una o più rastrelliere di estrazione che vengono installate sul fondo del deposito del combustibile. Le rastrelliere sono azionate da pistoni idraulici mossi da una centralina oleodinamica. La parte basale da inserire nel cemento viene fornita al committente prima della gettata finale del deposito, e deve essere munita della necessaria armatura (secondo le necessità statiche). Le esatte prescrizioni per l installazione della parte basale del silo devono essere messe a disposizione del committente in sede di gara. Ogni rastrelliera è costituita da un massiccio asse di acciaio al quale sono saldati i rastrelli di trascinamento. I rastrelli sono anche saldati all estremità a una barra di acciaio che migliora la mobilità e la robustezza del sistema. Ogni pistone idraulico è ancorato nel cemento per mezzo di un basamento compreso nella fornitura. Il posizionamento delle parti basali delle rastrelliere e dei pistoni idraulici viene controllato dal montatore dell impianto e quindi il committente può fare la gettata 4

6 finale del silo del cippato. Il livello finale del pavimento viene indicato con precisione nel disegno esecutivo fornito dopo l ordine dell impianto. L estrattore è azionato da pistoni idraulici di diametro minimo 80 mm che garantiscono un funzionamento affidabile. La centralina oleodinamica che è necessaria per l azionamento dei pistoni comprende tutti i necessari attacchi e accessori di collegamento ed è comandata dal sistema di controllo della caldaia. La coclea di trasporto è costituita da un nastro di acciaio avvolto a spirale e saldato ad un albero in acciaio posto su cuscinetti ed azionata tramite un motore, ed è posta all interno di un canale a tramoggia aperto nella sua parte superioe costruito in lamiera di acciaio profilata. Il motore si trova alla testa della coclea (di facile manutenzione) ed è flangiato al canale della coclea. Nello scopo di fornitura del presente appalto sono inoltre compresi: sensori di lavoro, regolazione e sicurezza necessari per il corretto funzionamento del sistema; coperchio da posizionare sull apertura di carico cippato, dimensioni 2.80 x 3.70 m, a comando meccanico con doppio portello apribile da ancorare su struttura edile esistente, completo di motorizzazione, fine corsa e pulsanti emergenza. Ogni rastrelliera posta sul pavimento del silos di deposito del combustibile viene azionata dal relativo pistone idraulico ancorato alla struttura stessa il quale gli imprime un movimento avanti-indietro; grazie allo speciale disegno dei bracci del rastrello attraverso questo movimento il combustibile viene convogliato verso la zona di scarico anteriore e, attraverso una apertura sulla parete di separazione, cade all interno del canale a tramoggia della coclea di ricezione che, posta in rotazione dal relativo motore, trasporta il materiale verso il sistema di alimentazione della caldaia. La programmazione del funzionamento è gestita dall unità centrale collocata nel quadro elettrico della caldaia in relazione alla richiesta di combustibile del sistema. 5

7 2. Sistema di alimentazione Ciascuna caldaia sarà provvista del proprio sistema di alimentazione combustibile. Il sistema è costituto da coclee di trasporto motorizzate alloggiate all interno di canali in lamiera di acciaio profilati chiusi, ma smontabili per la manutenzione ordinaria e eventuali interventi per la risoluzione di inceppamenti del sisema. Nello scopo di fornitura del presente appalto è inoltre compreso il sistema antincendio costituito da serrande tagliafuoco di sicurezza REI120, sensori di rilevazione termica e di rivelazione presenza combustibile e sistema di sicurezza ad allagamento completo di valvole di sicurezza ad attuazione termica. Per mezzo della coclea di trasporto il combustibile viene prelevato da un dispositivo di trasporto che lo precede e ulteriormente trasportato, così da essere consegnato alla coclea di caricamento della caldaia o ad una successiva unità di trasporto. La Ditta Fornitrice dell oggetto del presente appalto dovrà verificare con la Ditta che realizzerà le Opere Edili la precisa foronomia necessaria per il passaggio dei componenti del sistema di estrazione del combustibile e di alimentazione delle caldaie dal locale deposito cippato alla centrale termica, nonchè curare la predisposizione di ogni manufatto edile conformemente alle specifiche ed ai disegni di cantiere forniti dal produttore dei sistemi di estrazione in modo che la realizzazione del deposito e di ogni altra opera edile risulti compatibile con l installazione di tutti i componenti meccanici. 3. Generatori Di Calore E prevista la fornitura e la posa in opera di due generatori di calore alimentati a biomassa di legno vergine (cippato) dotati di camera di combustione con griglia mobile, aventi uno la potenza utile compresa fra 300 e 450 kw e l altro fra 500 e 650 kw e la cui somma sia compresa tra 900 e 999 kw, idonei a bruciare combustibile con contenuto di umidità fino ad almeno il 45% su base umida. Gli ingombri e il layout dell impianto sono forniti negli elaborati allegati per cui saranno escluse le offerte di impianti la cui installazione necessita di variazioni strutturali. L impianto sara costituito dai seguenti componenti: 6

8 3.1. Camera di combustione a griglia mobile Camera di combustione adiabatica, alimentata con sistema a coclea, del tipo a griglia mobile modulante a gradini, con elementi in ghisa per combustibili con umidità fino al 45% base umido, suddivisa in più zone a combustione differenziata; sarà dotata di ventilatori aria primaria, secondaria, terziaria e relativi condotti, completi di serrande manuali e motorizzate per la taratura e per la regolazione ottimale dell aria di combustione e la gestione separata dei vari flussi direttamente controllati dal sistema PLC in relazione al carico termico applicato, alle temperature in camera di combustione ed al sovraccarico d ossigeno sull effluente gassoso. La camera di combustione sarà dotata di rivestimento refrattario ad alto contenuto di allumina in mattoni refrattari opportunamente fissati con appositi ancoranti e gettate refrattarie ad alta densità isolante in tutte le parti a diretto contatto con la fiamma (con temperature in camera di combustione variabili da C) e sarà provvista di sportelli a tenuta facilmente accessibili per la periodica pulizia. La griglia mobile sarà dotata di elementi in ghisa mossi da un sistema oleodinamico. Il sistema di introduzione del combustibile sarà del tipo a coclea, mossa da un moto variatore di portata trucioli controllato dal PLC. Il combustibile viene immesso all interno della camera di combustione per mezzo del sistema di introduzione a coclea. La combustione avviene sulla griglia mobile attraverso l imissione forzata di aria di combustione sopra e sotto griglia. La griglia mobile serve a distribuire il combustibile sulla massima superficie di combustione in modo da favorirne ed uniformarne l aerazione ed ottenere una combustione ottimale anche con combustibile umido e materiale di qualità più scarsa. Nella zona successiva, costituita da una camera adiabatica di postcombustione, viene ulteriormente immessa aria in contro corrente alla massa di gas e fumi generati nella camera di combustione che si miscelano ulteriormente all ossigeno e si bruciano così i rimanenti gas incombusti, ottenendo una temperatura al riverbero di circa C. Successivamente il flusso gassoso attraversa una zona di decantazione, costituita da una camera, sempre adiabatica, dove un aumento della sezione di passaggio, provoca una notevole diminuzione della velocità nell effluente ed ha il doppio scopo di aumentare i tempi di permanenza dei fumi in camera di combustione (minimo 2 secondi come da normativa vigente) e di favorire la decantazione delle polveri. Le ceneri rimanenti dalla combustione vengono invece convogliate e spinte dalla griglia mobile fino al sistema di estrazione delle ceneri. 7

9 3.2. Caldaia (scambiatore di calore) Lo scambiatore di calore è una caldaia ad alta prestazione, orizzontale o verticale, e produce acqua calda fino a una temperatura di mandata massima di 90 C e una pressione di esercizio massima di 5 bar. E realizzato con struttura autoportante a sviluppo orizzontale o verticale in acciaio speciale di forte spessore atta a sopportare le sollecitazioni termiche, avrà camera di combustione ad ampia sezione completamente secca a 4 giri di fumo per la decantazione ottimale delle polveri contenute nei fumi. Lo scambiatore di calore a tubi di fumo sarà orizzontale o verticale in acciaio di forte spessore di particolare geometria per garantire il massimo scambio termico e rendimento, provvisto di casse fumarie ispezionabili per la periodica pulizia e manutenzione. Sarà completo di rivestimento isolante in materiale antiradiante ad alta densità con pannellature di tamponamento in acciaio verniciate con vernici speciali; la temperatura superficiale del mantello non dovrà superare in nessun punto i 45 C. Il gas caldo proveniente dalla camera di combustione passa attraverso nel fascio tubiero dello scambiatore, dove ha luogo l effettivo scambio di calore tra i fumi e l acqua in essi contenuta. Dati tecnici: Tipo di combustione: camera di combustione a secco con griglia mobile Temperatura di mandata di esercizio: 90 C Temperatura massima di esercizio: 95 C Rendimento minimo utile (certificato da ente terzo): >= 85% Tipo di introduzione combustibile: a coclea Combustibile: cippato di legno vergine conforme al D.L. 152/2006, all. X, parte II, sez. 4 Condizioni umidità di progetto: M40 (secondo R03/01 del CTI) Potenza utile Generatore A: compresa fra 500 e 650 kw Potenza utile Generatore B: compresa fra 300 e 450 kw Potenza utile totale (somma): compresa fra 900 e 999 kw 8

10 Ciascun generatore di calore dovrà essere posto in opera con gli apparecchi di sicurezza omologati I.S.P.E.S.L: dispositivo di allarme acustico; dispositivo di arresto dell immissione dell aria comburente; termostato elettronico acqua; termostato riarmo manuale; termostato elettronico fumi. Ciascun generatore di calore dovrà essere posto in opera inoltre completo di: strumentazione a bordo macchina o da installare in campo necessaria per il comando ed il controllo dell'unità; sistema di connessioni elettriche completo dal quadro elettrico PLC a tutti i componenti elettrici a bordo delle caldaia, completo di canalizzazioni e cavi speciali Fg Scambiatore di calore di sicurezza (dissipatore di potenza residuo) Lo scambiatore di sicurezza è uno scambiatore di calore eseguito in tubazione di acciaio inossidabile ed inglobato nel corpo caldaia, funzionante a battente d acquedotto, completo di valvola auto azionante che ne deve garantire il funzionamento e la dissipazione anche in mancanza di energia elettrica. Tutte le parti dell impianto dovranno essere protette a regola d arte dalla corrosione. In caso di guasto o interruzione dell alimentazione elettrica la caldaia non deve, di norma, superare una determinata temperatura. Ciò vale specialmente per caldaie a biomassa, poiché hanno una camera di combustione rivestita da refrattario (chamotte) che accumula un gran quantità di calore. In caso di spegnimento rapido della caldaia, la chamotte mantiene molta energia residua che causa un ulteriore riscaldamento dell acqua del circuito oltre i valori massimi consentiti. Questa energia deve essere dissipata con un dispositivo di sicurezza che funzioni anche senza l alimentazione elettrica. In caso di emergenza quindi (surriscaldamento della caldaia oltre 95 C) la valvola di sicurezza termica autoazionante posta sullo scambiatore di sicurezza si apre e fa circolare acqua fresca dalla condotta dell acqua attraverso lo scambiatore stesso. Attraversando lo scambiatore, l acqua fresca raffredda il generatore smaltendo l eccesso di calore e viene poi avviata ad uno scarico. 9

11 Dati tecnici: Scambiatore di calore in acciaio inox dimensionato conformemente a quanto prescritto dalle disposizioni I.S.P.E.S.L. vigenti; Valvola di sicurezza di scarico termico con temperatura di apertura pari 95 C 3.4. Dispositivo accensione automatica Il sistema di accensione automatica è costituito da una soffiante di aria calda montata sulla parete esterna della camera di combustione, da un tubo di iniezione isolato che attraversa il mantello, la coibentazione ed il refrattario della camera di combustione e dal sistema di avviamento e regolazione. Tutte le parti dell impianto dovranno essere protette a regola d arte dalla corrosione. Per mezzo di una soffiante di aria calda si garantisce l accensione automatica del generatore di calore; il materiale caricato dal sistema di alimentazione nella camera di combustione viene acceso per mezzo dell aria calda prodotta dalla soffiante ed introdotta in camera di combustione attraverso il tubo di iniezione isolato in modo che il getto d aria calda colpisca direttamente il combustibile sulla griglia. Quando la temperatura dei fumi sale oltre un determinato valore, la soffiante si ferma e l impianto inizia a funzionare in modalità automatica. Se dopo un determinato periodo di funzionamento della soffiante di aria calda il materiale non si accende (la temperatura del gas di scarico non sale oltre la temperatura minima impostata) il procedimento di accensione viene ripetuto. Dati tecnici: Tensione: 230 Volt Temperatura aria calda ca. 700 C 3.5. Sistema di pulizia automatica scambiatore Il sistema di pulizia automatica dello scambiatore di calore è costituito da una serie di ugelli ad alta pressione con getto d aria preriscaldata alimentati da una serie di elettro 10

12 valvole con funzionamento sequenziale complete di tubazioni, serbatoio di accumulo aria e compressore di adeguata portata e pressione. Il sistema di pulizia automatica dello scambiatore di calore viene attivato a intervalli predefiniti e rimuove le polveri depositate nel fascio tubiero, movimentandole e facendo sì che il flusso dei fumi le rimuova e le trasporti al sistema di abbattimento polveri posto a valle (multiciclone e filtro a maniche) ove vengono separate e rimosse Sistema di rimozione ceneri automatica con estrattore a coclea Il sistema di estrazione ceneri consiste di una coclea motorizzata per l estrazione della cenere dalla camera di combustione (sopra e sotto griglia), di coclee motorizzate di movimentazione della cenere stessa e di contenitore di stoccaggio della cenere montato su ruote per la sua movimentazione e svuotamento. Il Sistema dovrà essere dotato di sistema di raffreddamento forzato ad acqua. Il sistema deve garantire la rimozione in automatico della cenere dalla camera di combustione ed il suo deposito nell apposito contenitore situato al lato della caldaia, e deve avere un volume tale da garantire un intervallo di 7 giorni con la caldaia a pieno carico tra uno svuotamento e l altro. Tutte le parti dell impianto dovranno essere protette a regola d arte dalla corrosione. La cenere viene condotta verso la fine della camera di combustione attraverso il movimento della griglia mobile. Da qui cade nella coclea motorizzata di estrazione che provvede automaticamente a rimuoverla e ad inviarla, tramite una o più coclee, al deposito di stoccaggio Quadro di controllo dell impianto Il sistema di controllo è collocato in un armadio (grado di protezione IP55) compreso nello scopo di fornitura del presente appalto; questo contiene tutti i contatti di accensione per i singoli ventilatori e motori facenti parte dello scopo di fornitura dell appalto, i dispositivi di sicurezza della sovracorrente e i dispositivi di sicurezza del sovraccarico, così come la protezione delle fasi. La parte principale dell unità di comando è il PLC per il controllo programmato e automatico della combustione con microprocessore. 11

13 Questo elabora tutti i necessari parametri per la regolazione ed i controllo nonchè tutti i segnali da ed agli apparecchi collegati secondo programma. La temperatura nell unità di commutazione non deve superare i 40 C per cui dovrà essere previsto un aeratore del pannello comando. Il blocco di connessione più in basso è min. 20 cm sopra il pavimento del pannello comando. Tutte le entrate ed uscite vanno collegate sui terminali. Per la fornitura dell accensione e degli elementi di comando con 24 V cc è necessaria una riserva di potenza >30%. L alimentatore da 24 V cc deve essere a prova di corto circuito. Il circuito di regolazione, come la regolazione della sonda lambda ecc..,va attivato con un singolo selettore. Questo deve dare la possibilità all utente, in caso di malfunzionamento dei valori analogici o digitali predefiniti, di far funzionare comunque il riscaldamento, seppure limitatamente. L arresto del circuito di regolazione deve avvenire sul lato sicuro. L impianto può essere acceso tramite un interruttore principale contrassegnato. Per il comando dell impianto va integrato un terminale nella parte frontale del pannello comandi, che contenga almeno le seguenti possibilità di funzione: Visualizzazione di ogni guasto possibile e manutenzione in linguaggio chiaro. L utente deve poter leggere facilmente questi messaggi. Tutti i valori di settaggio ed i valori effettivi delle varie grandezze misurate vanno letti su un facile menu sul display, in linguaggio chiaro. L utente deve poter apportare gli aggiustamenti da solo a seconda dei suoi bisogni. Introducendo i valori desiderati che si vogliono ottenere, i campi nei quali si trovano questi valori devono essere controllati attraverso i valori limite di min e max dal sistema. In caso di guasto della regolazione, l impianto deve essere rimesso in funzione con un interruttore manuale automatico. Funzioni: comando e controllo dell alimentazione combustibile in relazione all energia richiesta; controllo e regolazione dell aria di combustione primaria, secondaria e terziaria; controllo e regolazione dell aspirazione fumi con mantenimento di una pressione costante all interno della camera di combustione attraverso la misurazione in continuo effettuata da un deprimometro e la conseguente regolazione mediante inverter del motore dell aspiratore fumi; controllo dell avvenuta accensione del combustibile e mantenimento automatico della combustione in regime di stand-by; controllo di sicurezza di minima e massima temperatura al camino con arresto in caso di valori limite; 12

14 predisposizione per il controllo remoto di gestione globale dell'impianto e per le eventuali applicazioni di telecontrollo. controllo totale della combustione con unità di misurazione, supervisione e analisi in continuo di ossigeno (sensore Lambda ) con retro regolazione della combustione per rispettare i parametri settati; questo tipo di regolazione reagisce al contenuto di ossigeno residuo del gas di scarico e avvia i cambiamenti necessari allo scopo di tenere l emissione di sostanze nocive il più basso possibile. La Ditta Fornitrice delle caldaie dovrà supervisionare e fornire la necessaria assistenza alle Ditte che realizzeranno le Opere Elettriche e Meccaniche, nonché fornire tutte le informazioni necessarie per i collegamenti e le interfacce di tutti i componenti elettrici e meccanici dell impianto Gruppo depolverizzatore fumi del tipo a multiciclone Ogni generatore di calore è equipaggiato da un gruppo depolverizzatore ad inversione di velocità inerziale per la captazione dei residui di combustione (efficienza di funzionamento minima dell 85%) è costituito da una struttura auto portante in lamiera di acciaio di forte spessore completa di sportelli per pulizia e manutenzione, piedistalli, serbatoio di raccolta ceneri, elettro ventilatore estrattore fumi, isolamento termico in lana minerale, finitura con lamierino di inossidabile. In alternativa tale sistema potrà essere anche integrato direttamente nel corpo caldaia., costruito a sviluppo verticale. Tutte le parti dell impianto dovranno essere protette a regola d arte dalla corrosione. Nello scopo di fornitura del presente appalto sono inoltre compresi tutti i raccordi fumari di servizio e collettori fumari in acciaio inossidabile a doppia parete isolati (AISI 316 interno - AISI 304 esterno) con isolante ad alta densità spessore 50 mm completi di curve, pezzi speciali, anelli di fissaggi, staffe e supporti, aperture per manutenzione dove necessario; Il gas generato dalla combustione viene aspirato dal ventilatore sopra la zona di burn-out, e da qui, dopo aver attraversato lo scambiatore di calore, fuoriesce dalla caldaia attraverso il collettore fumi ed entra quindi nel separatore inerziale. Il gas combusto, che contiene polvere, entra nel multiciclone ad una velocità 7-8 m/s attraverso un plenum di distribuzione che ospita alla base la batteria di cicloni e scorre tangenzialmente in questo recipiente di separazione con rotazione simmetrica. Nella corrente di rotazione, rafforzata da deflettori aggiuntivi, le particelle di polvere sono sospinte verso l esterno e verso il basso sotto l influsso della forza centrifuga e della gravità, finendo nel contenitore della cenere. 13

15 I gas, attraversano dei profili aerodinamici ed assumono un moto vorticoso discensionale, ad una velocità di m/s; in corrispondenza della fine del tubo interno e per effetto del cono che genera un restringimento della sezione il flusso inverte la sua direzione, ad una velocità di m/s e per effetto del peso e della forza centrifuga il particolato polveroso più pesante precipita nel raccoglitore delle ceneri. Le polveri captate cadono in una tramoggia a V per il deposito, da cui vengono convogliate nell apposito contenitore in acciaio inox dotato di agganci rapidi. Lo svuotamento del contenitore delle polveri deve avvenire a impianto fermo. I gas di scarico depolverati sono aspirati ed espulsi verso il canale da fumo per mezzo del ventilatore, costruito in lamiera di acciaio saldata e profilata di forma chiusa. La girante è in acciaio e bilanciata staticamente e dinamicamente a regola d arte. 14

16 3.9. Filtro a maniche La depurazione definitiva del particolato viene fatta mediante un filtro a maniche (o un filtro per ciascuna caldaia, secondo le esigenze funzionali delle caldaie stesse purchè gli ingombri non siano tali da originare modifiche strutturali alle strutture della Centrale Termica) realizzato in acciaio verniciato composto da camera filtrante con precamera di decantazione per captare i residui aeriformi della combustione contenente i filtri in acciaio inox Aisi 304 con cestelli di contenimento in acciaio inox Aisi 304 resistenti alla temperatura di C, camera di calma per la raccolta delle ceneri completa di tramoggia, coclea di raccolta particolato e serbatoio di stoccaggio montato su ruote per la sua movimentazione e per la periodica pulizia, coibentazione zincata, quadro elettrico, impianto pneumatico automatico temporizzato per la costante pulizia dei setti filtranti completo di elettro valvole con funzionamento sequenziale, ugelli, tubazioni, serbatoio di accumulo aria e compressore di adeguata portata e pressione (può essere lo stesso del sistema di pulizia automatica degli scambiatori di calore delle caldaie, purchè adeguatamente dimensionato in funzione delle pressioni, delle portate e della contemporaneità di utilizzo). Nello scopo di fornitura del presente appalto è inoltre compreso il camino (o due camini nel caso di proposta di sistema trattamento fumi doppio, uno per ogni generatore di calore) in acciaio inossidabile AISI 304, a doppia parete isolato (AISI 316 interno - AISI 304 esterno) con isolante ad alta densità spessore 50 mm, completo di raccordo di collegamento al filtro, piastra di base saldata e fori di ancoraggio al terreno, sportello di ispezione, scarico condense, punto di prelievo fumi e termometro, staffaggi e terminale, ed avente lunghezza di circa 7 m. I limiti di emissione garantiti al camino sono quelli specificati dal D.L. 152 del 3 aprile 2006, parte Quinta, Allegato I (Parte III) e Allegato IX fatta eccezione per le polveri totali che non devono essere superiori ai a 30 mg/nm 3. La rispondenza a tali limiti dovrà essere oggetto di garanzia scritta del Fornitore delle caldaie e del sistema di trattamento fumi. I fumi contenenti il particolato arrivano al filtro, nella parte troncoconica inferiore, per mezzo di un canale di distribuzione che permette l ingresso ad una velocità di 8-10 m/s. Il filtro, grazie alle sue generose dimensioni, costituisce una camera di decantazione nella quale i fumi perdono la maggior parte della loro velocità. L energia necessaria per sostenere e trasportare il particolato polveroso si riduce ed esso precipita nella tramoggia inferiore per essere convogliato, per mezzo di una coclea, nel cassoncino delle ceneri. I fumi salgono, ad una velocità di 0,4-0,6 m/s, nella parte superiore dove sono disposte verticalmente le maniche filtranti. A quella velocità l energia di trasportare polveri è molto limitata e solo quelle più sottili arrivano alla superficie esterna della struttura filtrante. 15

17 Le polveri rimangono sospese, per mezzo del flusso dell aria e costituiscono esse stesse un barriera filtrante che aumenta l efficienza complessiva del filtro. I fumi che riescono ad attraversare le barriere descritte ed entrano all interno della manica hanno ormai perso tutto il particolato polveroso e possono essere emessi in atmosfera. Il sistema di pulizia é quello "reverse pulse jet" in controcorrente per mezzo di getti d aria compressa soffiata all'interno delle maniche, fila dopo fila, in ciclo, secondo il programma impostato sul sequenziatore elettronico in dotazione. L'aria compressa viene soffiata all'interno dell'eiettore venturi, di cui é corredata ogni manica. L'onda di pressione provocata dal breve, ma intenso, getto di aria compressa la cui onda d'urto provoca il distacco della polvere depositatasi sul lato esterno della cartuccia filtrante. Poiché la pulizia avviene durante il normale funzionamento del sistema di aspirazione si verifica che parte della polvere staccatasi, grazie all' "effetto venturi", venga di nuovo richiamata sulla manica dal ventilatore. Le polveri filtrate e separate dall'aria vengono convogliate da una coclea motorizzata e raccolte in un apposito contenitore metallico per lo stoccaggio e la successiva rimozione. 16

CALDAIE PER COMBUSTIBILI SOLIDI MODELLO SASP

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