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1 ANNO 2011 A cura del 05/09/ /09/ di 408

2 1 Regione Campania A.S.L. 1 Via Unità Italiana, Commissario Straordinario (Paolo Menduni) Il documento si pone come uno strumento di approfondimento conoscitivo anche per un numero più ampio di portatori di interesse quali organizzazioni sindacali, associazioni e istituzioni che operano nell ambito territoriale di riferimento dell Azienda. Per quanto concerne la struttura espositiva, accanto alla logica dell uso di indicatori oggettivamente quantificabili, sono state aggiunte annotazioni più dettagliate per permetterne una più semplice lettura. Il primo capitolo è dedicato alla presentazione del contesto di riferimento nel quale l Azienda Sanitaria si trova ad operare, ponendo particolare enfasi ai fattori di ordine demografico, sociale, ambientale ed epidemiologico che caratterizzano la provincia di 1.1 Il Contesto Struttura e dinamica demografica Secondo i dati ISTAT disponibili al 1 gennaio 2010, la Regione Campania conta residenti. Il 53 % della popolazione risiede nella Provincia di Napoli,mentre nella Provincia di risiede il 15,5 %. La Campania è anche caratterizzata dalla più alta proporzione di popolazione in età evolutiva del Paese: il 17% ha un età 14 anni, mentre in Italia tale proporzione non supera il 14%. Di conseguenza l indice di vecchiaia, ossia il rapporto tra residenti dai 65 anni in su e residenti di età uguale o inferiore ai 14 anni, è il più basso d Italia ed è pari a circa 90 (Italia: 142). Tra le 5 province, Napoli è la più giovane della Regione, con indice di vecchiaia paria circa 80, mentre la nostra provincia mostra gli indici tra i più alti. Nella nostra ASL,infatti, si registra gia da tempo un progressivo processo di invecchiamento della popolazione. L incidenza della popolazione anziana (rispetto al totale ) è del 14,82 % con oltre anziani. Tab. 1 ASSISTITI PER FASCE DI ETA' Fasce ETA Totale > TOTALE /09/ di 408

3 2 Tab. 2 Popolazione ISTAT al 1 gennaio 2010 per ASL e per fasce di età FASCE DI ETA' Totale Quota ASL AV ,5% ASL BN ,9% ASL CE ,6% ASL NA1 c ,7% ASL NA2 n ,8% ASL NA3 s ,4% ASL SA ,0% Totale ,0% ASL Popolazione ISTAT al 1 gennaio 2010 quota capitaria semplice Tab. 3- Composizione % della popolazione per geomorfo COLLINA LITORANEA COLLINA INTERNA MONTAGNA PIANURA ISOLA Totali ASL AV ,5% 57,8% 42,2% 100,0% ASL BN ,9% 62,3% 37,7% 100,0% ASL CE ,6% 3,4% 25,5% 2,0% 69,1% 100,0% ASL NA1 c ,7% 98,6% 1,4% 100,0% ASL NA2 n ,8% 19,7% 73,3% 7,0% 100,0% ASL NA3 s ,4% 68,2% 1,9% 29,9% 100,0% ASL SA ,0% 32,0% 26,2% 5,6% 36,2% 100,0% TOTALE ,0% 39,4% 16,7% 6,4% 35,9% 1,5% 100,0% Tab. 4 - Composizione della popolazione per geomorfo Popolazione quota ISTAT al 1 COLLINA COLLINA Totale x Superficie capitaria MONTAGNA PIANURA ISOLA gennaio LITORANEA INTERNA ASL in Kmq semplice ASL 2010 ASL AV ,5% ASL BN ,9% ASL CE ,6% ASL NA1 c ,7% ASL NA2 n ,8% ASL NA3 s ,4% ASL SA ,0% TOTALE ,0% Situazione economica Un dato peculiare e interessante riguarda, soprattutto nelle aree considerate a maggior rischio socioeconomico, le condizioni di affollamento a cui sono esposti i cittadini: con circa 430 abitanti per km 2 la Campania registra la più alta densità abitativa regionale del Paese (media nazionale: 199 ab/ km 2 ). Ma sono soprattutto la provincia di Napoli e quella di, rispettivamente con e 340 ab/ km 2, che mostrano valori largamente al di sopra della media italiana; al 05/09/ di 408

4 3 contrario, la provincia di Salerno, con 222 ab/ km 2, di Avellino che ne conta 157 e di Benevento con 140, mostrano valori prossimi alla media nazionale. Tab. 5- Indice di congestione urbana ASL Popolazione ISTAT al 1 gennaio 2010 Kmq ab/kmq radice quarta della densità ASL AV ,27 3,54 ASL BN ,22 3,44 ASL CE ,79 4,31 ASL NA1 c ,70 9,40 ASL NA2 n ,29 7,08 ASL NA3 s ,31 6,34 ASL SA ,02 3,87 TOTALE ,44 4,55 La speranza di vita alla nascita è un indicatore sintetico che esprime lo stato sociale e ambientale di una popolazione, ma tiene conto anche di altri parametri di esito sulla salute, tra cui la mortalità. Negli ultimi trent anni la popolazione italiana ha mostrato valori di speranza di vita tra i più alti del mondo e in continua crescita. Tuttavia, negli ultimi decenni, la popolazione della Campania ha mostrato per gli uomini e per le donne un aspettativa di vita che, sebbene in costante ascesa, si è mantenuta puntualmente inferiore rispetto a tutte le altre Regioni italiane. Nonostante tutto, l aumento della speranza di vita alla nascita negli ultimi anni ha mostrato in Campania un incremento simile a quello nazionale: un po più basso per gli uomini e un po più alto per le donne (vedi tabella). Relativamente alle Province campane, pur assumendo valori tra i più bassi rispetto alle altre province italiane, questo indicatore ha mostrato sensibili e inattesi miglioramenti nel tempo: i dati provinciali disponibili dimostrano che nel periodo , sia per gli uomini sia per le donne, la speranza di vita ha mostrato miglioramenti di entità maggiore sia alla media nazionale sia a molte altre Province italiane. In particolare tra il 2000 e il 2004 la speranza di vita delle donne è aumentata, nelle Province di Napoli e, rispettivamente di 1,4 e 2 anni, a fronte di un aumento medio nazionale di 1,2 anni. Anche per gli uomini si registra un aumento medio nelle due Province campane decisamente superiore all incremento nazionale Le condizioni socio-economiche sono considerate tra i più potenti determinanti di salute di una popolazione: l evidenza scientifica prodotta negli ultimi decenni in diversi Paesi ha concordemente dimostrato come la scarsa istruzione, la disoccupazione e le conseguenti modeste risorse economiche delle famiglie siano associate a stili di vita scadenti i quali, a loro volta, aumentano il rischio di raggiungere livelli di salute insoddisfacenti. Dal punto di vista socio-economico e demografico la Campania manifesta alcune caratteristiche che, relativamente a numerosi indicatori, la situano lontana dalla media delle altre Regioni italiane, quasi sempre nelle posizioni estreme e sfavorevoli. Con ovvie conseguenze avverse sulla salute dei cittadini. Relativamente agli stili di vita, soprattutto quelli maggiormente associati ad esiti sulla salute, la percentuale di popolazione campana che fuma, che non svolge attività fisica o che comunque vive una vita sedentaria, che ha un alimentazione non corretta o un peso eccessivo, è 05/09/ di 408

5 4 sistematicamente superiore rispetto a quella rilevabile in tutte le altre regioni italiane. Alla luce di queste premesse, purtroppo, è fisiologico attendersi in Campania una popolazione che manifesti condizioni di salute sensibilmente peggiori rispetto a quelle di cittadini residenti in altre Regioni, caratterizzate, queste ultime, da un profilo socio-economico più favorevole. La Campania presenta, insieme alla Puglia, il grado di alfabetizzazione più modesto del Paese: l ultimo censimento (2001) ha mostrato, infatti, che il 15% della popolazione tra i 15 e i 52 anni non ha conseguito la scuola dell obbligo (Italia 10%). Più in dettaglio, la provincia di Napoli registra il maggior indice di non conseguimento della scuola dell obbligo (18%): seguono con il 14% e le altre Province, con valori prossimi (10-11%) a quello nazionale. Appena dopo quello della Sicilia, la nostra regione presenta il tasso di disoccupazione giovanile anni più alto dell intero Paese: dati recenti del 2007 indicano per la nostra regione un tasso pari al 32% contro un dato medio nazionale pari al 20%; non ci si meravigli, dunque, se in Campania una famiglia su cinque vive una condizione di povertà, mentre in Italia ciò interessa mediamente una famiglia su dieci. I recenti dati Eurostat mostrano come, a dispetto di un PIL pro capite nazionale pari a circa , quello campano è il più basso di tutte le regioni italiane e ammonta a poco meno di ; ancora una volta, all interno della regione, il primato relativo alle condizioni socio-economiche più scadenti spetta alle province di Napoli e. La provincia di,in una regione giovane, prolifica e sovraffollata, ospita cittadini costretti a vivere condizioni sociali ed economiche svantaggiate ed estreme rispetto alla maggioranza delle altre regioni italiane: una tale situazione espone i singoli e l intera comunità a stili di vita dannosi e a condizioni di salute sensibilmente più scadenti rispetto a tutti gli altri abitanti della stessa nazione. I cittadini percepiscono e lamentano in vari modi il quotidiano disagio. Tab. 6- Indice di deprivazione ASL Popolazione ISTAT al 1 gennaio 2010 bassa medio bassa media medio alta alta Totale popolazione pesata PESO per il RIPARTO ASL AV ,3% ASL BN ,7% ASL CE ,7% ASL NA1 c ,9% ASL NA2 n ,0% ASL NA3 s ,6% ASL SA ,9% TOTALE ,0% Il dato delle esenzioni esprime bene la situazione economica e sanitaria degli assistiti dell Asl. Tab. 7- Esenzione dato SOGEI 05/09/ di 408

6 5 Su assistiti censiti ben sono esenti pari al 44,12 % : la percentuale piu alta della Campania ( media regionale pari a 39,88 %) Tab. 8- Dettaglio esenzione 05/09/ di 408

7 assistiti sono esenti per condizione (7,95%); per malattie rare ( 0,36 %) e per patologia ( 16,68 %); per reddito ( %) ; 681 per invalido di guerra ( 0,08 %). Da sottolineare il piu elevato numero di esenti per reddito della Campania ( 41,73 % rispetto alla media regionale di 35,89 %) Tab. 9 A.S.L. DI CASERTA - ASSISTITI ESENTI PER PATOLOGIA (FONTE SISTEMA TESSERA SANITARIA -SOGEI) FASCIA D'ETA' SESSO % TOTALE F M F M ,10 61, ,70 50, ,31 52, ,92 42, ,28 48, ,46 48,54 > ,75 40,25 TOTALE ,57 46, Dati epidemiologici La mortalità Durante il 2007, l anno più recente per cui l Istat ha reso disponibili i dati sulla mortalità, in Campania sono decedute persone, uomini e donne: la popolazione regionale mostra la mortalità più elevata, sia tra gli uomini (quasi a pari merito con la Valle d Aosta) che tra le donne, confermando un differenziale che rimane inalterato da oltre 30 anni. Questo differenziale, per entrambi i sessi, è pari a circa 11 decessi in più ogni abitanti, rispetto al valore medio nazionale. La distribuzione della mortalità sul territorio campano appare marcatamente disomogenea: le province di e Napoli hanno tassi di mortalità particolarmente elevati, mentre nelle Province di Avellino e Benevento si osservano tassi inferiori alla media italiana. Gli indici di mortalità costituiscono un indicatore hard dello stato di salute di una popolazione; nella tabella seguente è riportato il tasso di mortalità della Provincia di rapportato all indice 05/09/ di 408

8 7 nazionale e regionale; come si vede l andamento del biennio 2002/03 prosegue il trend al rialzo del biennio 99/2001, mentre il 2004 mostra una netta riduzione che però tende di nuovo ad aumentare nella stima per il 2005 pur restando al di sotto del tasso nazionale e regionale. Tabella:10 tasso mortalità per mille abitanti. (dati ISTAT2006) Per mille Tasso mortalità Tasso mortalità Regione 8,4 8,1 Provincia 7,9 7,5 Nella popolazione residente nell ASL i dati mostrano quale prima causa di morte le malattie dell apparato cardiocircolatorio (42,48 % nella ex Ce2 e 44,61 % nella ex Ce1) che si attestano al di sopra dei dati regionali. Tab.11 CAUSA DI MORTE nei distretti negli anni N. % MALATTIE INFETTIVE E PARASSITARIE 51 0,47 TUMORI ,96 MALATTIE DELLE GHIANDOLE ENDOCRINE, DELLA NUTRIZIONE E DEL METAB E DISTURBI IMM 455 4,21 MALATTIE DEL SANGUE E DEGLI ORGANI EMAPOIETICI 25 0,23 DISTURBI PSICHICI 98 0,91 MALATTIE DEL SISTEMA NERVOSO E DEGLI ORGANI DEI SENSI 236 2,18 MALATTIE DEL SISTEMA CIRCOLATORIO ,48 MALATTIE DELL'APPARATO RESPIRATORIO 622 5,76 MALATTIE DELL'APPARATO DIGERENTE 564 5,22 MALATTIE DELL'APPARATO GENITOURINARIO 317 2,93 COMPLICAZIONI DELLA GRAVIDANZA, DEL PARTO E DEL PUERPERIO - - MALATTIE DELLA PELLE E DEL TESSUTO SOTTOCUTANEO 2 0,02 MALATTIE DEL SISTEMA OSTEOMUSCOLARE E DEL TESSUTO CONNETTIVO 9 0,08 MALFORMAZIONI CONGENITE 24 0,22 ALCUNE CONDIZIONI MORBOSE DI ORIGINE PERINATALE 18 0,17 SINTOMI, SEGNI E STATI MORBOSI MAL DEFINITI 395 3,66 TRAUMATISMI ED AVVELENAMENTI 378 3,50 Tot Tab Mortalita' nei Distretti 12,13,14,15 e 16 Anni Numero Morti Mal Sist Cardiocircolatorio ,61 Tumori ,51 M. App.Respiratorio 691 5,81 Diabete Mellito 625 5,25 Mal App.Digerente 474 3, La Mortalità infantile E un indicatore che esprime in modo generico e sintetico il grado di sviluppo sociale, ambientale e sanitario di una popolazione. L indicatore esprime il numero di morti nel primo anno di vita, in rapporto al numero di nati. La mortalità infantile della Regione, pur rimanendo 05/09/ di 408

9 8 tradizionalmente ancora una delle più elevate d Italia (4,7 nel 2002, Italia 4,4 ), negli ultimi anni ha mostrato una delle più alte percentuali di riduzione rispetto alle altre Regioni italiane: 57% dal 1991 al 2002, a fronte di una riduzione media nazionale del 44%. Ai tre quarti di questa mortalità contribuisce la cosiddetta incomprimibile mortalità neonatale, in particolare quella precoce. Tab. 13- Mortalita Infantile Popolazione ISTAT al 1 gennaio 2010 Mortalità Infantile: media ASL ASL AV ,50 ASL BN ,61 ASL CE ,15 ASL NA1 c ,41 ASL NA2 n ,41 ASL NA3 s ,41 ASL SA ,33 TOTALE , Le patologie neoplastiche Le patologie neoplastiche costituisco la seconda causa di morte (27,96 % nella ex Ce2 e 26,51 % nella ex Ce2) ). L Organizzazione Mondiale della Salute evidenzia che a causa della smaltimento abusivo di rifiuti si registra nella nostra Provincia un incremento delle patologie tumorali di oltre 9-12 % e di malformazioni congenite di + 84 %. Nello specifico pesano in misura maggiore i tumori dell apparato respiratorio seguiti dall apparato digerente (fegato e colon); seguono, con tassi inferiori alle medie regionali, le patologie dell apparato respiratorio e quelle dell apparato digerente. Una notazione merita la patologia diabetica quale causa di morte che presenta una maggiore frequenza rispetto a quella media regionale e delle altre AA.SS.LL. Il quoziente di natalità aziendale è sceso dal 15.5 (n. nuovi nati/anno in giorni) all 11,30 negli ultimi 10 anni. Il tasso di natimortalità aziendale è pari al 4,2% più alto rispetto alla media regionale del 3,0% (dati anno 2004). Il 60,8% (cioè 2.872) sono nati nel 2004 nelle strutture pubbliche mentre il 39,2% (1.850) sono nati nelle strutture private. Particolarmente alto e il numero di pazienti con diagnosi certa di neoplasia 1- I dati epidemiologici del nostro territorio evidenziano un significativo fabbisogno di assistenza oncologica, attualmente non completamente evasa delle nostre strutture oncologiche di eccellenza, atteso che si registra una consistente spesa di compensativa passiva per i soli farmaci oncologici. L analisi dei ricoveri effettuati dai nostri assistiti nel corso del 2008 ha evidenziato un incremento del numero di ricoveri pro-capite per le neoplasie (+2,29 % sul 2007 e + 4,25% sul 2006). Il polo di eccellenza oncoematologico di S Felice a Cancello (trasferito ora nel PO di Aversa) assiste una popolazione con un bacino che va oltre i confini regionali. I suoi costi superano i 4,8 milioni di euro. Tab.-14 Ricoveri per patologie neoplastiche DISTRETTO Popolazion e Num. Soggetti indic indic % e % e % indice Incidenz /1000 Incidenz /1000 Incidenz /1000 e ab. e ab. e ab. Diff% 2008/2007 (indice/1000ab) Diff% 2008/200 6 (indice/10 00ab) 05/09/ di 408

10 ,7% 16,94 76,5% 16,95 79,4% 16,05-0,05% 5,50% 13 Maddaloni ,7% 14,98 73,7% 13,94 80,0% 14,83 7,47% 0,98% 14 Teano ,0% 9,21 77,5% 15,30 80,1% 14,68-39,77% -37,23% 15 Piedimonte M ,5% 15,06 76,6% 15,51 75,2% 14,37-2,89% 4,78% 16 Marcianise ,8% 12,78 77,2% 12,89 79,1% 13,07-0,85% -2,25% 17 Aversa ,2% 13,14 75,6% 12,91 77,7% 13,22 1,78% -0,58% 18 Gricignano ,0% 11,74 77,8% 10,56 81,8% 10,55 11,12% 11,24% 19 Lusciano ,5% 12,09 77,1% 10,98 78,5% 11,00 10,04% 9,89% 20 Casal di Principe ,8% 13,58 76,3% 11,72 75,8% 11,21 15,91% 21,19% 21 S. Maria C.V ,2% 13,26 79,8% 14,49 81,8% 13,75-8,45% -3,56% 22 Capua ,1% 11,92 74,7% 14,04 80,3% 14,80-15,12% -19,48% 23 Castel Volturno ,5% 24,90 79,1% 13,87 77,8% 13,00 79,55% 91,59% Totali ASL ,0% 14,03 76,9% 13,71 79,1% 13,46 2,29% 4,25% Tab. 15- Incidenza delle esenzioni per neoplasie % su Popol Distretto ,6 Distretto ,0 Distretto ,5 Distretto ,5 Distretto ,0 Distretto ,4 Distretto ,8 Distretto ,0 Distretto ,8 Distretto ,5 Distretto ,5 Distretto ,7 Totale Fig. 1 05/09/ di 408

11 10 Tab. 16- Spesa farmaceutica per antineoplastici Esenzioni per patologie Il quadro delle esenzioni per patologia evidenzia dati estremamente preoccupanti sullo stato di salute dei residenti nell ASL ( N. esenti per malattie ) Tab. 17- ESENZIONI (MALATTIE) NON SCADUTE ALLA DATA DEL 15/08/2011 (TOTALE ASL) COD_ESN Descr Esenzione Numero 0031 IPERTENSIONE ARTERIOSA DIABETE NEOPLASIE A02 0A02 MALATTIE CARDIACHE E DEL CIRCOLO POLMONARE e/o anche in tratt anticoag IPOTIROIDISMO CONGENITO, IPOTIROIDISMO ACQUISITO (GRAVE) TIROIDITE DI HASHIMOTO EPATITE CRONICA (ATTIVA) IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE OMOZIGOTE E ETEROZIGOTE DI TIPO IIA E IIB etc A02 0A02 AFFEZIONI DEL SISTEMA CIRCOLATORIO MORBO DI BASEDOW, ALTRE FORME DI IPERTIROIDISMO ASMA INSUFFICIENZA RENALE CRONICA GLAUCOMA C02 0C02 MALATTIE DELLE ARTERIE, ARTERIOLE, CAPILLARI, VENE E VASI LINFATICI etc ARTRITE REUMATOIDE RI0060 SPRUE CELIACA A02 AFFEZIONI APPARATO CARDIOVASCOLARE - IN CASO DI TRATTAMENTO 0A02 ANTICOAGULANTE PSORIASI (ARTROPATICA, PUSTOLOSA GRAVE, ERITRODERMICA) EPILESSIA B02 MALATTIE CELEBROVASCOLARI - OB02 - IN CASO DI TRATTAMENTO 0B02 ANTICOAGULANTE AFFEZIONI DEL SISTEMA CIRCOLATORIO (ESCLUSO: SINDROME DI BUDD- 002 CHIARI) COLITE ULCEROSA E MALATTIA DI CROHN INSUFFICIENZA RESPIRATORIA CRONICA PSICOSI CIRROSI EPATICA, CIRROSI BILIARE 720 SOGGETTI SOTTOPOSTI A TRAPIANTO (RENE, CUORE, POLM, FEGATO, PANCREAS, 052 MIDOLLO) /09/ di 408

12 INSUFFICIENZA CARDIACA (N.Y.H.A. CLASSE III E IV) SCLEROSI MULTIPLA MORBO DI PARKINSON E ALTRE MALATTIE EXTRAPIRAMIDALI SOGGETTI NATI CON CONDIZIONI DI GRAVI DEFICIT FISICI, SENSORIALI E NEUROPSICHICI LUPUS ERITEMATOSO SISTEMICO IPERPARATIROIDISMO, IPOPARATIROIDISMO DIPENDENZA DA SOSTANZE STUPEFACENTI, PSICOTROPE E DA ALCOOL MORBO DI PAGET SOGGETTI SOTTOPOSTI A TRAPIANTO DI CORNEA 150 R99 R99 SOSPETTA MALATTIA RARA SOG. AFF. DA PLURIPATOLOGIE CHE ABBIANO DETERMINATO GRAVE ED IRREV 129 RF0280 CHERATOCONO DEMENZE SOGGETTI IN ATTESA DI TRAPIANTO (RENE, CUORE, POLM, FEGATO, PANCREAS, CORNEA, MIDOLL MALATTIA DI ALZHEIMER NANISMO IPOFISARIO 82 RDG010 RDG010 ANEMIE EREDITARIE MIASTENIA GRAVE TUBERCOLOSI (ATTIVA BACILLIFERA) NEONATI PREMATURI, IMMATURI, A TERMINE CON RICOVERO IN TERAPIA INTENSIVA NEONATALE INFEZIONE DA HIV 67 RMG010 RMG010 CONNETTIVITE INDIFFERENZIATA - COD RMG RDG020 RDG020 DIFETTI EREDITARI DELLA COAGULAZIONE -EMOFILIA A MALATTIA DI SJOGREN 62 RBG010 RBG010 NEUROFIBROMATOSI - RBG RN0660 RN0660 SINDROME DI DOWN RN PANCREATITE CRONICA SCLEROSI SISTEMICA (PROGRESSIVA) 53 RFG110 RFG110 RETINITE PIGMENTOSA - COD- RFG ANEMIA EMOLITICA ACQUISITA DA AUTOIMMUIZZAZIONE INSUFFICIENZA CORTICOSURRENALE CRONICA (MORBO DI ADDISON) 50 RCG040 RCG040 DISTURBI DEL METABOLISMO E DEL TR. DI AMINOACIDI RCG RDG040 RDG040 TROMBOCITOPENIE PRIMARIE EREDITARIE RDG FIBROSI CISTICA 44 RDG010 RDG010 TALASSEMIA COD RDG RCG100 RCG100 EMOCROMATOSI EREDITARIA COD RCG RF0100 RF0100 SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA RF RFG080 RFG080 DISTROFIE MUSCOLARI 39 RCG070 RCG070 IPERTRIGLICERIDEMIA FAMILIARE - IPERCOLESTEROLEMIA FAMILIARE OMOZIGOTE SPONDILITE ANCHILOSANTE ACROMEGALIA E GIGANTISMO 35 RDG020 RDG020 TROMBOFILIA EREDITARIA COD RDG RFG090 RFG090 DISTROFIE MIOTONICHE COD RFG R99 R99 SOGGETTI AFFETTI DA PATOLOGIE RARE ESENTI AI SENSI DEL D.M N RDG020 RDG020 SINDR. DA DISORDINE ERED. DELLA COAG. RDG RDG030 RDG030 PIASTRINOPATIE EREDITARIE COD RDG RFG060 RFG060 NEUROPATIE EREDITARIE RFG RDG010 RDG010 FAVISMO RDG RN1700 RN1700 SINDROME DI SJOGREEN COD RN ANORESSIA NERVOSA, BULIMIA 25 RN0680 RN0680 SINDROME DI TURNER COD RN RC0210 RC0210 MORBO DI BEHCET - RC RCG020 RCG020 IPERPLASIA ADRENALICA CONGENITA COD RC-G MALATTIA O SINDROME DI CUSHING 21 RCG060 RCG060 DISTURBI DEL METABOLISMO E DEL TRASPORTO DEI CARBOIDRATI -RCG RG0100 RG0100 TELEANGECTASIA EMORRAGICA EREDITARIA 19 RL0030 RL0030 PEMFIGO RL RGG010 RGG010 MICROANGIOPATIE TROMBOTICHE 18 RM0030 RM0030 CONNETTIVITE MISTA COD RM /09/ di 408

13 12 RD0030 RF0080 RFG080 RFG080 RDG020 RFG040 RCG040 RF0180 RFG040 RNG070 RB0050 RJ0030 RNG060 RCG160 RN0690 RN0780 RGG010 RL RI0010 RN0010 RN1320 RN1330 RFG080 RG0040 RM0010 RN0630 RN0710 RN1510 RNG090 RCG010 RCG030 RCG080 RCG150 RDG020 RFG140 RG0030 RM0020 RN1270 RC0020 RC0110 RC0170 RD0040 RFG060 RFG070 RL0030 RN0750 RN1010 RN1360 RNG RC0040 RCG130 RDG010 RFG040 RFG050 RG0070 RG0090 RN0220 RD0030 PORPORA DI HENOCH-SCHONLEIN RICORRENTE 17 RF0080 COREA DI HUNTNGTON -RF RFG080 DISTROFIA DI DUCHENNE - COD RFG RFG080 DISTROFIA DI BECKER - COD RFG RDG020 TROMBOEMBOLISMO VENOSO RDG RFG040 ATASSIA DI FRIEDREICH RFG RCG040 CISTINURIA COD-RCG RF0180 POLIONEUROPATIA CRONICA INFIAMMATORIA..COD.RF RFG040 MALATTIE SPINOCEREBELLARI 13 RNG070 ITTIOSI CONGENITE - COD. RNG RB0050 POLIPOSI FAMILIARE 12 RJ0030 CISTITE INTERSTIZIALE - RJ RNG060 OSTEODISTROFIA CONGENITA - RNG RCG160 IMMUNODEFICIENZE PRIMARIE 11 RN0690 SINDROME DI KLINEFELTER 11 RN0780 SINDROME DI VON HIPPEL-LINDAU COD.RN RGG010 PORPORA TROMBOTICA TROBOCITOPENICA COD RGG RL0060 LICHEN SCLEROFUS ET ATROFHICUS MORBO DI BUERGER 9 RI0010 ACALASIA 9 RN0010 ARNOLD-CHIARI SINDROME DI 9 RN1320 SINDROME DI MARFAN 9 RN1330 SINDROME DA X FRAGILE RN RFG080 DISTROFIA DI LANDOUZY-DEJERINE - COD RFG080 8 RG0040 SINDROME DI KAWASAKY - RG RM0010 DERMATOMIOSITE 8 RN0630 PSEUDOXANTOMA ELASTICO 8 RN0710 MELAS SINDROM, MIOPATIA MITOCONDRIALE - ENCEFALOPATIA - ACIDOSI LATTICA - ICTUSE 8 RN1510 SINDROME DI KLIPPEL-TRENAUNAY 8 RNG090 SINDROMI DA DUPLICAZIONE/DEFICIENZA CROMOSOMICA 8 RCG010 IPERALDOSTERONISMI PRIMITIVI -RCG010 7 RCG030 POLIENDOCRINOPATIA AUTOIMMUNE 7 RCG080 DISTURBI DA ACCUMULO DI LIPIDI 7 RCG150 ISTIOCITOSI CRONICHE 7 RDG020 SINDROME DA DISORDINE EREDITARIO DELLA COAGULAZIONE RDG020 7 RFG140 DISTROFIA CORNEALE MACULARE 7 RG0030 POLIARTERITE NODOSA 7 RM0020 POLIMIOSITE RM RN1270 SINDROME DI WILLIAMS (RITARDO PSICOMOTORIO) RNI270 7 RC0020 KALLMANN SINDROME DI, IPOGONADISMO CON ANOSMIA 6 RC0110 CRIOGLOBULINEMIA MISTA 6 RC0170 RACHITISMO IPOFOSFATEMICO VIT D RESIST - RC RD0040 NEUTROPENIA CICLICA COD RD RFG060 MALATTIA DI CHARCOT MARIE TOOTH 6 RFG070 MIOPATIE CONGENITE EREDITARIE 6 RL0030 PEMFIGO VOLGARE - COD - RL RN0750 SCLEROSI TRUBEROSA -RNO750 6 RN1010 SINDROME DI NOONAN - COD RN RN1360 SINDROME DI ALPORT 6 RNG040 ANOMALIE CONGENITE DEL CRANIO E/O DELLE OSSA DELLA FACCIA - RNG NEUROMIELITE OTTICA 5 RC0040 PUBERTA' PRECOCE IDIOPATICA 5 RCG130 AMILOIDOSI EREDITARIA COD RCG RDG010 ANEMIE SIDEROBLASTICHE COD RDG RFG040 ATASSIA PERIODICA 5 RFG050 ATROFIE MUSCOLARI SPINALI RFG050 5 RG0070 GRANULOMATOSI DI WEGENER - RG RG0090 ARTERITE TAKAYASU 5 RN0220 MALATTIA DI CAROLI RN /09/ di 408

14 13 RN0950 RNG050 TDL01 RC0190 RCG050 RDG010 RF0040 RF0300 RFG010 RG0050 RG0080 RG0110 RJ0020 RN0160 RN0820 RN0910 RN RC0010 RC0150 RCG040 RCG090 RCG140 RF0140 RFG100 RGG010 RI0050 RL0040 RM0040 RN0200 RN0210 RN0230 RN0330 RN0570 RN0880 RNG020 RNG040 RNG050 RNG RBO050 RC0030 RCG010 RD0020 RD0050 RF0030 RF0060 RF0150 RF0270 RFG030 RFG070 RFG090 RG0030 RI0030 RM0060 RN0190 RN0520 RN0940 RN0950 SINDROME DI KARTAGENER COD RN RNG050 ESOSTOSI MULTIPLA COD RNG TDL01 TERAPIA DEL DOLORE SEVERO 5 RC0190 ANGIOEDEMA EREDITARIO COD RC RCG050 IPERAMMONIEMIA EREDITARIA -RCG050 4 RDG010 ANEMIA A CELLULE FALCIFORME COD RDG RF0040 SINDROME DI RETT - RF RF0300 ATROFIA OTTICA DI LEBER, NEUROPATIA OTTICA EREDITARIA 4 RFG010 LEUCODISTROFIE - RFG010 4 RG0050 CHURG-STRAUSS SINDROME COD RG RG0080 ARTERITE A CELLULE GIGANTI 4 RG0110 S.BUDDCHIARI COD RG RJ0020 FIBROSI RETROPERITONEALE IDEOPATICA RJ RN0160 ATRESIA ESOFAGEA E/O FISTOLA TRACHEOESOFAGEA 4 RN0820 SINDROME DI BECKWITH-WIEDEMANN 4 RN0910 GOLDENHAR SINDROME DI 4 RN1180 SINDROME TRICO-RINO-FALANGEA BRONCOPNEUMOPATIA CRONICA OSTRUTTIVA (BPCO) II, III E IV STADIO 3 RC0010 DEFICIENZA DI ACTH 3 RC0150 RC0150 MALATTIA DI WILSON 3 RCG040 OMOCISTINURIA 3 RCG090 MUCOLIPIDOSI 3 RCG140 MUCOPOLISACCARIDOSI 3 RF0140 SINDROME DI WEST 3 RFG100 PARALISI NORMOKALIEMICHE, IPO E IER KALIEMICHE RFG100 3 RGG010 SINDROME DI MOSCHOVITZ - RGG010 3 RI0050 COLANGITE PRIMITIVA SCLEROSANTE - R RL0040 PEMFIGOIDE BOLLOSO 3 RM0040 FASCITE EOSINOFILA 3 RN0200 HIRSCHSPRUNG MALATTIA DI 3 RN0210 ATRESIA BILIARE 3 RN0230 MALATTIA DEL FEGATO POLICISTICO 3 RN0330 SINDROME DI EHLERS-DANLOS 3 RN0570 EPIDERMOLISI BOLLOSA 3 RN0880 EEC SINDROME, ECTRODATTILIA - DISPLASIA ECTODERMICA - PALATOSCHISI 3 RNG020 ARTROGRIPOSI MULTIPLE CONGENITE 3 RNG040 CHEILOGNATOPALATOSCHISI MONO/BILATERALE 3 RNG050 CONDRODISTROFIE CONGENITE 3 RNG060 DISPLASIA FIBROSA - RNG SARCOIDOSI AL II, III E IV STADIO SINDROME DI DOWN 2 RBO050 POLIPOSI FAMILIARE RB RC0030 REIFENSTEIN SINDROME DI COD - RC RCG010 SINDROME DI BARTTER - RCG010 2 RD0020 EMOGLOBINURIA PAROSSISTICA NOTTURNA RDO020 2 RD0050 MALATTIA GRANULOMATOSA CRONICA 2 RF0030 SINDROME DI LEIGH 2 RF0060 EPILESSIA MIOCLONICA PROGRESSIVA 2 RF0150 NARCOLESSIA 2 RF0270 COGAN SINDROME DI 2 RFG030 GANGLIOSIDOSI 2 RFG070 MIOPATIA CENTRAL CORE 2 RFG090 MALATTIA DI THOMSEN COD RFG RG0030 PAN-ARTERITE NODOSA 2 RI0030 GASTROENTERITE EOSINOFILA - RIO030 2 RM0060 POLICONDRITE RICORRENTE RMO060 2 RN0190 ANO IMPERFORATO 2 RN0520 XERODERMA PIGMENTOSO RN RN0940 SINDROME DI KABUKI - COD- RN /09/ di 408

15 14 RN1250 RN1310 RN1410 RN1430 RN1730 RNG050 RNG080 RNG RA0020 RB0040 RB0060 RC0150 RC0180 RCG110 RCG120 RDG010 RF0020 RF0090 RF0170 RF0190 RF0200 RF0210 RF0230 RF0250 RF0330 RFG040 RFG070 RG0010 RI0020 RI0040 RI0070 RL0020 RL0050 RM0910 RN0020 RN0040 RN0090 RN0150 RN0290 RN0310 RN0400 RN0410 RN0430 RN0540 RN0550 RN0610 RN0760 RN0770 RN0850 RN0870 RN0980 RN0990 RN1020 RN1200 RN1210 RN1220 RN1300 RN1250 VACTERL ASSOCIAZIONE 2 RN1310 PRADER-WILLI SINDROME DI 2 RN1410 CORNELIA DE LANGE SINDROME DI 2 RN1430 DENYS-DRASH SINDROME DI, TUMORE DI WILMS E PSEUDOERMAFRODITISMO 2 RN1730 SINDROME DI WAGR - COD RN RNG050 DISPLASIA METATROPICA COD RN G050 2 RNG080 SINDROMI DA ANEUPLOIDIA CROMOSOMICA 2 RNG100 ALTRE ANOMALIE CONGENITE MULTIPLE CON RITARDO MENTALE DONATORI D ORGANO MALATTIA CELIACA 1 RA0020 WHIPPLE MALATTIA DI 1 RB0040 GARDNER SINDROME DI 1 RB0060 LINFOANGIOLEIOMATOSI POLMONARE, LINFOANGIOLEIOMIOMATOSI 1 RC0150 DEGENERAZIONE LENTICOLARE O PUTAMINALE FAMILIARE 1 RC0180 CRIGLER-NAJAR SINDROME DI 1 RCG110 PORFIRIA CON NECESSITA DI ACCESSO VENOSO 1 RCG120 DISORDINI DEL METABOLISMO DELLE PURINE E DELLE PIRIMIDINE 1 RDG010 ANEMIA DI FANCONI 1 RF0020 KEARNS-SAYRE SINDROME DI 1 RF0090 DISTONIA DI TORSIONE IDIOPATICA 1 RF0170 PARALISI SOPRANUCLEARE PROGRESSIVA, STEELE-RICHARDSON-OLSZEWSKI SINDROME DI 1 RF0190 EATON-LAMBERT SINDROME DI - COD RF RF0200 CRISWICK-SCHEPENS SINDROME DI, COATS MALATTIA DI, VITREORETINOPATIA ESSUDATIVA FAMILIARE 1 RF0210 MALATTIA DI EALES 1 RF0230 CICLITE ETEROCROMICA DI FUCH 1 RF0250 EMERALOPIA CONGENITA 1 RF0330 COROIDITE SERPIGINOSA 1 RFG040 PARAPLEGIA SPASTICA EREDITARIA 1 RFG070 MIOPATIA CENTRONUCLEARE 1 RG0010 ENDOCARDITE REUMATICA 1 RI0020 GASTRITE IPERTROFICA GIGANTE 1 RI0040 SINDROME DA PSEUDO-OSTRUZIONE INTESTINALE 1 RI0070 MALATTIA DA INCLUSIONE DEI MICROVILLI 1 RL0020 DERMATITE ERPETIFORME 1 RL0050 PEMFIGOIDE BENIGNO DELLE MUCOSE 1 RM0910 SINDROME DI GOLDENHAR COD RM RN0020 MICROCEFALIA 1 RN0040 JOUBERT SINDROME DI 1 RN0090 AXENFELD- RIEGER ANOMALIA DI 1 RN0150 BLUE RUBBER BLEB NEVUS 1 RN0290 CAMPTODATTILIA FAMILIARE 1 RN0310 KLIPPEL-FEIL SINDROME DI 1 RN0400 CRANIOSINOSTOSI IPOCLASIA MEDIOFACCIALE - ANOMALIE DEI PIEDI 1 RN0410 JARCHO-LEVIN SINDROME DI, DISPLASIA SPONDILOCOSTALE 1 RN0430 POLAND SINDROME DI 1 RN0540 CUTE MARMOREA TELEANGECTASICA CONGENITA 1 RN0550 DARIER MALATTIA DI 1 RN0610 IPOPLASIA FOCALE DERMICA 1 RN0760 SINDROME DI PEUTZ - JEGHERS COD-RN RN0770 STURGE-WEBER SINDROME DI 1 RN0850 CHARGE ASSOCIAZIONE 1 RN0870 SINDROME DI DUBOWITZ - RN RN0980 MECKEL SINDROME DI 1 RN0990 MOEBIUS SINDROME DI 1 RN1020 OPITZ SINDROME DI 1 RN1200 SMITH LEMLI OPITZ -COD RN1210 SMITH-MAGENIS SINDROME DI 1 RN1220 STICKLER SINDROME DI 1 RN1300 ANGELMAN SINDROME DI 1 05/09/ di 408

16 15 RN1350 RN1380 RN1590 RN1720 RNG030 RNG050 RNG060 RP0040 RN1350 ALAGILLE SINDROME DI 1 RN1380 BARDET-BIEDL SINDROME DI, LAWRENCE- MOON SINDROME DI 1 RN1590 PALLISTER-KILLIAN SINDROME DI 1 RN1720 VOGT-KOYANAGI-HARADA SINDROME DI 1 RNG030 ACROCEFALOSINDATTILIA 1 RNG050 ACONDROPLASIA RNG050 1 RNG060 DISPLASIA DIASTROFICA E PSEUDODIASTROFICA 1 RP0040 SINDROME FETOALCOLICA - COD RP T O T A L E Tab. 18 -Particolarmente significativo e il numero di pazienti affetti da IPERTENSIONE ARTERIOSA DIABETE NEOPLASIE MALATTIE CARDIACHE E DEL CIRCOLO POLMONARE e/o anche in tratt anticoag Patologia Diabetica Tab. 19- Esenzioni per Diabete % su popol Distretto ,6 Distretto 13 Maddaloni ,5 Distretto 14 Teano ,0 Distretto 15 Piedimonte ,5 Distretto 16 Marcianise ,0 Distretto 17 Aversa ,4 Distretto 18 Gricignano ,3 Distretto 19 Lusciano ,6 Distretto 20 Casal di Pri ,4 Distretto 21 S Maria C Vet ,8 Distretto 22 Capua Pign ,3 Distretto 23 Castel Volturno ,3 Totale L incidenza maggiore della patologia diabetica si registra nei distretti dell alto casertano ( 14-Teano-Roccamonfina,15- Piedimonte Matese Alife-Caiazzo, 22 Capua-Pignataro) Tab. 20 RIEPILOGO PER DISTRETTO E NUMERO PAZIENTI (Banca dati presidi per autocontrollo) NUMERO DISTRETTO PAZIENTI /09/ di 408

17 16 RIEPILOGO PER SESSO E PER DISTRETTO DISTRETTO DONNE UOMINI TOTALE Fig-2 = Sesso per distretto Fig 3 = Grafico per sesso e per eta Tab. 21 -RIEPILOGO PER TIPO DIABETE E TERAPIA TIPO DIABETE TERAPIA NUMERO PAZIENTI TIPO 1 INCRETINE VIA INIETTIVA 3 TIPO 1 Insulinica > 4/die 126 TIPO 1 Insulinica 1/die 1 TIPO 1 Insulinica 2/die 5 TIPO 1 Insulinica 3/die 157 TIPO 1 Insulinica 4/die 554 TIPO 1 ORALE 6 TIPO 2 INCRETINE VIA INIETTIVA /09/ di 408

18 17 TIPO 2 Insulinica > 4/die 173 TIPO 2 Insulinica 1/die 2227 TIPO 2 Insulinica 2/die 1143 TIPO 2 Insulinica 3/die 3790 TIPO 2 Insulinica 4/die 4573 TIPO 2 ORALE Secondario Insulinica 1/die 5 Secondario Insulinica 2/die 2 Secondario Insulinica 3/die 9 Secondario Insulinica 4/die 13 Secondario ORALE 18 Gestazionale Insulinica > 4/die 1 Gestazionale Insulinica 1/die 1 Gestazionale Insulinica 2/die 2 Gestazionale Insulinica 3/die 4 Gestazionale Insulinica 4/die 3 Gestazionale ORALE Fig. 4 Grafico per terapia ed eta Tab. 22- Ricoveri per patologia diabetica Numero di soggetti dimessi, nella cui SDO è presente almeno un codice sottoelencato su diagnosi principale o concomitante. La percentuale di incidenza è calcolata sul numero di soggetti per i quali viene usata la diagnosi per la prima volta rispetto agli anni precedenti e il totale dei soggetti. ICD9 da a Popolazione 2007 Num. Sogget ti indic indic indic % e % e % e Incidenz /100 Incidenz /100 Incidenz /100 e 0 ab. e 0 ab. e 0 ab. Diff% 2008/2007 (indice/1000a b) Diff% 2008/2006 (indice/1000a b) DISTRETTO ,2% 8,05 69,1% 8,96 71,5% 8,97-10,14% -10,23% 1 3 Maddalon i ,2% 9,73 72,3% 9,98 73,0% 10,0 8-2,55% -3,48% 1 4 Teano ,6% 8,23 70,9% 12,2 9 76,2% 12,2 7-33,00% -32,90% 1 5 Piedimon te ,0% 13,1 2 69,1% 12,4 7 72,8% 13,1 9 5,15% -0,57% 1 6 Marcianis e ,4% 8,75 70,9% 8,42 71,4% 8,38 3,92% 4,53% 1 7 Aversa ,0% 7,47 74,3% 7,30 81,4% 7,53 2,36% -0,76% 1 8 Gricignan o ,3% 6,90 71,3% 6,18 78,8% 6,94 11,55% -0,63% 1 9 Lusciano ,0% 7,89 77,4% 6,88 80,2% 7,09 14,77% 11,25% 05/09/ di 408

19 Casal di Pri ,5% 8,36 75,9% 8,83 80,5% 9,17-5,33% -8,78% 2 1 S. Maria C.V ,9% 8,87 70,1% 9,04 74,0% 9,24-1,86% -3,97% 2 2 Capua ,5% 8,68 73,1% 10,1 6 76,0% 10,8 1-14,50% -19,67% 2 3 Castel Volt ,1% 16,0 9 73,1% 9,64 76,1% 9,90 66,91% 62,50% Totali ASL ,7% 9,17 71,8% 9,09 75,3% 9,36 0,83% -2,10% Nel anno 2008 si registrano ricoveri per patologia diabetica con un lieve incremento rispetto al 2007 ( da 9,09 % a 9,17% + 0,83 % ) ma significativamente inferiore al 2006 ( - 2,10 %) Tab. 23- spesa per insuline ed analoghi-periodo Genn-Giugno 2011 Nei primi 6 mesi del 2011 sono stati erogati attraverso la farmaceutica convenzionata euro per Insuline ed Analoghi con un decremento rispetto al 2010 ( al lordo) pari al 2,63 %. Il maggior uso si registra nel distretto 20 con un pro/capite pari a 4,36 (pro/capite pesato) Fig. 5 05/09/ di 408

20 19 Tab. 24- Spesa per ipoglicemizzanti orali-gen-giugno-2011 La spesa per gli ipoglicemizzanti orali e pari invece ad euro ,18 con un decremento del 3,06 % rispetto al Anche per tale categoria le maggiori prescrizioni si registrano nel distretto 20 ( 2,91 pro/capite pesato) Fig. 6- Distribuzione distrettuale della spesa per ipoglicemizzanti orali 05/09/ di 408

21 20 Tab. 25 Riflessioni sui consumi farmaci ANALOGHI dell INSULINA 1 semestre 2011 SPESA ATC P.A. DIRETTA DPC FARMACEUTICA TOT A10AE04 INSULINA GLARG , , , ,39 A10AE05 INSULINA DETEM , , , ,77 TOT , , , ,16 PEZZI ATC P.A. DIRETTA DPC FARMACEUTICA TOT A10AE04 INSULINA GLARG 5206, A10AE05 INSULINA DETEM 1760, TOT La spesa per gli Analoghi dell Insulina è di ,16 con confezioni dispensate al pubblico in forma di distribuzione diretta, per conto e convenzionata. La quota di spesa convenzionata rappresenta il 26% del totale e il 6,7% delle confezioni. Tab. 26- COSTO MEDIO CONFEZIONE ATC P.A. ASL FARMACEUTICA A10AE04 INSULINA GLARGINE 42,47 72,68 ( 67 scontato) INSULINA DETEMIR 48,28 82,29( 75,6 05/09/ di 408

22 21 A10AE05 scontato) La tabella evidenzia che in convenzionata il costo medio per confezione aumenta di circa 27. Le confezioni sfuggite alla distribuzione ASL sono Ipotizzando che i consumi restino invariati per i successivi sei mesi, abbattendo del 50% la quota sfuggita si otterrebbe un risparmio ( calcolato sul prezzo del farmaco al netto dell iva e dello sconto effettuato dalle farmacie convenzionate) di circa ,00; abbattendo la quota del 100% si otterrebbe un risparmio in sei mesi di circa ,00. Tab. 27- Nelle tabelle seguenti la quota di farmaci presente in convenzionata è valorizzata per distretto medico. Pezzi %Pezzi Pezzi totale %Pezzi totale distretto A10AE04 A10AE05 A10AE04 A10AE ,75% 14,24% ,97% ,13% 4,85% 221 5,79% ,74% 6,73% 229 6,00% ,03% 2,87% 142 3,72% ,26% 11,97% ,12% ,99% 3,56% 148 3,88% ,99% 14,24% 368 9,65% ,28% 6,13% 182 4,77% ,95% 10,29% 327 8,57% ,35% 4,25% 165 4,33% ,84% 15,13% ,25% ,67% 5,74% 189 4,95% Totale ,00% 100,00% ,00% SPESA % SPESA SPESA totale % SPESA tot Distretto A10AE04 A10AE05 A10AE04 A10AE , ,08 24,08% 14,25% ,86 21,23% , ,68 5,92% 4,85% ,73 5,61% , ,28 5,54% 6,73% ,53 5,88% , ,28 3,96% 2,87% ,24 3,64% , ,24 16,46% 11,97% ,40 15,16% , ,52 4,11% 3,56% ,79 3,95% , ,60 8,37% 14,25% ,85 10,07% , ,92 4,27% 6,12% ,59 4,81% , ,84 8,29% 10,28% ,42 8,87% , ,28 4,56% 4,25% ,39 4,47% , ,96 9,87% 15,14% ,88 11,40% , ,08 4,57% 5,74% ,89 4,91% Totale , ,76 100,00% 100,00% ,57 100,00% I distretti dove maggiormente si concentra la spesa sono quelli evidenziati in rosso (12,16,18,20 e 22) 05/09/ di 408

23 22 Segue il riepilogo di spesa per distretto medico dove è mostrata la spesa procapite pesata in riferimento alla media ASL. I Distretti segnalati in rosso superano la media procapite ASL. Tab. 28 distretti pezzi spesa spesa procapite pesata ,86 0, ,73 0, ,53 0, ,24 0, ,40 0, ,79 0, ,85 0, ,59 0, ,42 0, ,39 0, ,88 0, ,89 0,19 ASL ,57 0,33 Tutti i distretti debbono attivarsi per incrementare la quota di analoghi dell insulina distribuiti direttamente dall ASL, ed in particolar modo quei distretti con una spesa procapite più elevata IPERTENSIONE Fig. 7 Tab. 29- Ipertensione % su popolazione Distretto ,40 Distretto 13 Maddaloni ,23 Distretto 14 Teano ,53 Distretto 15 Piedimonte ,06 Distretto 16 Marcianise ,78 05/09/ di 408

24 23 Distretto 17 Aversa ,74 Distretto 18 Gricignano ,16 Distretto 19 Lusciano ,37 Distretto 20 Casal di Principe ,06 Distretto 21 S Maria C Vetere ,29 Distretto 22 Capua Pignataro ,33 Distretto 23 Castel Volturno ,04 Totale La maggiore incidenza di esenzione per ipertensione si registra nei distretti 13,14 e 17 Tab.30 - Spesa betabloccanti La spesa per le prescrizioni di betabloccanti diminuisce rispetto al 2010 ( da 2,671 milioni a 2,061 milioni 22,81 %) Tab.31 Analogamente diminuisce la spesa per i calcioantagonisti (- 16,13 %) e delle sostanze ad azione sul sistema renina-angiotensina ( - 10,10 %). 05/09/ di 408

25 24 Tab.32- Farmaci del sistema renina-angiotensina Attualmente il sistema renina-angiotensina è riconosciuto tra i principali sistemi di regolazione dell omeostasi cardiovascolare, per cui svolge un ruolo importante nella patogenesi dell ipertensione arteriosa nonché di altre patologie cardiovascolari, come lo scompenso cardiaco e la cardiopatia ischemica. Gli ACE-inibitori agiscono sull enzima ACE (Angiotensin Converting Enzyme), bloccando la conversione dell angiotensina I in angiotensina II, dotata di effetto vasocostrittore per azione diretta o indiretta. L attività antipertensiva degli ACE-inibitori è dovuta soprattutto alla ridotta sintesi di angiotensina II e all inibizione degli effetti di quest ultima. Tabella 33. Indicazioni d uso autorizzate degli ACE-inibitori ACE-inibitore Indicazione d uso Ipertensione arteriosa Scompenso cardiaco IMA Nefropatia diabetica Nefropatia non diabetica Riduzione rischio CV Captopril* Si si si si Cilazapril Si Delapril Si si Enalapril* Si si Fosinopril Si si Lisinopril* Si si si si Moexipril Si Perindopril* Si si coronaropatia stabile: pazienti con una anamnesi di infarto miocardico e/o rivascolarizzazione Quinapril* Si si Ramipril* Si non dovuta ad si si si si aldosteronismo primario Spirapril Si Trandolapril Si si Zofenopril Si si Fonte dati: Annuario Farmaceutico Italiano /09/ di 408

26 25 Antagonisti recettoriali dell angiotensina II o Sartani Gli antagonisti del recettore AT1 dell angiotensina II (detti anche sartani: candesartan, eprosartan, irbesartan, losartan, telmisartan, valsartan) hanno un meccanismo d azione simile agli ACEinibitori, in quanto inibiscono gli effetti sfavorevoli dell angiotensina II, ma in questo caso mediante il blocco del suo recettore AT1 (ad attività vasocostrittore e proliferativo). I Sartani potrebbero anche indurre ipotensione arteriosa mediante la stimolazione del recettore AT2 (ad attività vasodilatante ed antiproliferativa) da parte dell angiotensina II circolante, che trova i recettori AT1 occupati. Gli antagonisti recettoriali dell angiotensina II sono indicati oltre che nel trattamento dell ipertensione arteriosa, anche nel trattamento dell insufficienza cardiaca, dei processi di ipertrofia e iperplasia cardiaca e vascolare, della nefropatia diabetica e della cardiopatia ischemica particolarmente nel post-infarto Tabella 34-. Indicazioni d uso autorizzate dei Sartani Sartani Ipertensi one arteriosa Scompenso cardiaco Indicazione d uso IMA recente (<10gg) Nefropatia diabetica Riduzione del rischio di stroke Prevenzione fibrillazione atriale Prevenzione rischio CV Candesartan Si Si Eprosartan Si Irbesartan Si si Losartan* Si si si si si Olmesartan Si Telmisartan Si si Valsartan Si si si Gli studi clinici riportati negli allegati 1 e 2 dimostrano l equivalenza terapeutica e non la superiorità degli antagonisti del recettore dell angiotensina II rispetto agli ACE-inibitori. Sono, pertanto una buona alternativa ai pazienti che non tollerano gli ACE-inibitori. Al fine di promuovere l appropriatezza e la razionalizzazione d uso dei farmaci che agiscono sul sistema renina-angiotensina, il decreto 14 del ha stabilito i seguenti obiettivi: - Non superare il 30% di incidenza massima della prescrizione di confezioni di sartani sul totale delle confezioni di farmaci che agiscono sul sistema renina-angiotensina; - All interno della categoria dei sartani, l incidenza minima delle confezioni del principio attivo losartan deve essere pari ad almeno il 50% del totale delle confezioni di sartani non associati e l incidenza minima delle confezioni del principio attivo losartan in associazione deve essere pari ad almeno il 50% del totale delle confezioni di sartani associati; - Prediligere le molecole a brevetto scaduto all interno della categoria degli ACE-inibitori; - Prediligere i farmaci a brevetto scaduto (usando le specialità medicinali solo nei casi di indicazioni non coperte, di documentata intolleranza o possibili interazioni farmacologiche) nelle prescrizioni di farmaci che agiscono sul sistema renina-angiotensina a pazienti mai trattati in precedenza. Follow-up dal 2004 al 2009 Popolazione dinamica di assistiti registrati nelle liste dei 118 medici attivi nel periodo di follow-up Assistiti di età > = 15 anni all inizio del follow-up o al momento dell inizio assistibilità che hanno ricevuto almeno una prescrizione di SRA durante il periodo di follow-up (ATC: C09) Tabella 35. Caratterizzazione del campione /09/ di 408

27 26 Assistiti Pazienti trattati Femmine % sul tot paz 58,8 58,2 57,5 56,7 56,2 55,8 età media ± (DS) Femmine 65,6± (11,6) 65,3 ± (11,8) 64,9 ± (11,8) 64,7 ± (11,9) 64,5 ± (12,0) 64,2 ± (12,1) Maschi 62,6 ± (12,0) 62,2 ± (12,1) 61,7 ± (12,1) 61,5 ± (12,2) 61,1 ± (12,3) 60,8 ± (12,4) Prevalenza d uso/100 ab Totale 16,1 17,3 18,7 19,7 20,8 21,9 Femmine 18,1 19,2 20,5 21,3 22,4 23,3 Maschi 14,0 15,2 16,7 17,9 19,2 20,3 Incidenza d uso / 100 ab Totale 4,0 3,9 4,0 3,9 4,0 3,9 Femmine 4,2 4,1 4,1 3,8 4,0 3,9 Maschi 3,8 3,7 3,8 3,9 4,0 3,9 La Prevalenza d uso degli SRA aumenta linearmente durante il periodo di follow-up fino a 21.9/ 100 abitanti nel 2009, mentre l Incidenza d uso si mantiene pressoché costante durante tutto il periodo. Prevalenza d uso risulta lievemente maggiore nel sesso femminile, che nel 2009 copre il 55,8% del campione totale di utilizzatori, mentre l Incidenza d uso si mantiene costante per tutto il periodo di follow-up ed è sovrapponibile per sesso. Mediamente 4 pazienti ogni 100 assistiti iniziano annualmente un nuovo trattamento con farmaci del sistema renina angiotensina. Oltre il 95% dei pazienti trattati con SRA è affetto da ipertensione arteriosa, circa il 20% da diabete e da cardiopatia ischemica. Oltre il 7% è affetto da scompenso cardiaco e circa il 3% riporta incidenti cerebrovascolari. Un lieve e non significativo incremento della frequenza è riscontrabile durante gli anni di follow-up (dati non riportati). Non esiste, inoltre, un uso differenziale dei diversi gruppi terapeutici per patologia, salvo una lieve e non significativa minore frequenza d uso delle associazioni con diuretici rispetto ai gruppi di SRA non associati. (dati non riportati). Figura 8. Incidenza d uso di SRA stratificata per fasce di età 05/09/ di 408

28 27 La prevalenza d uso degli SRA aumenta in maniera significativa all aumentare dell età e nel corso degli anni. Nel 2009, 6 pazienti su dieci di età maggiore a 65 anni sono in trattamento con farmaci del SRA. Anche l incidenza d uso aumenta all aumentare dell età; tuttavia a fronte di un trend in crescita durante gli anni di follow-up nei soggetti giovani-adulti, l incidenza d uso si mantiene costante nei pazienti tra i 65 ed i 74 anni di età per scendere in maniera lineare dopo i 74 anni. Figura 9. Switch tra Ace inibitori e Sartani nei nuovi utilizzatori di SRA stratificato per tempo intercorrente dall inizio terapia allo switch Il 22,7 % dei pazienti che inizia con Ace inibitori effettua uno switch a sartani ed il 7,1% dai sartani passa ad Ace inibitori. Come prevedibile, la maggior parte dei soggetti effettua lo switch entro il primo anno dall inizio del trattamento. Il passaggio da Ace inibitori a sartani può essere giustificabile in caso di comparsa di tosse o altri effetti collaterali, che verosimilmente compaiono entro il primo anno di trattamento; la condizione inversa, invece, potrebbe essere più facilmente attribuibile ad interventi finalizzati al contenimento della spesa farmaceutica od inefficacia terapeutica. Figura 10. Trend dei consumi della classe C09: periodo gennaio ottobre /09/ di 408

29 28 In coincidenza con la pubblicazione del Decreto n.14 del Marzo 2010, aumenta il consumo di SRA generici che si mantiene costante fino al settembre 2010 epoca in cui, in seguito all obbligo di codificare la scelta terapeutica, il trend d uso di generici sembra aumentare. La percentuale di confezioni di generici, inoltre, aumenta lievemente nel periodo post decreto (aprile-ottobre) rispetto al trimestre precedente, in tutti i distretti dell ASL (dati non mostrati). Figura.11 Distribuzione % dei pazienti naive per la classe dei farmaci del sistema Renina- Angiotensina periodo aprile ottobre 2010 Quasi il 50% dei nuovi utilizzatori di farmaci del SRA iniziano con un sartano nel periodo aprileottobre Rispetto agli obiettivi previsti nel decreto che fissa la quota massima di nuovi trattamenti con sartani pari al 30% sul totale dei pezzi prescritti, si rileva un significativo discostamento (43%) comunque sovrapponibile alla media nazionale. Tra coloro che utilizzano sartani, inoltre il numero di pezzi di losartan utilizzati (unico genericabile) copre il 17% del totale a fronte del 50% previsto. Obiettivi decreto 44- Rif. DGRC 1880; 1882; 1883 del 26/11/2008 e Rif. decreto 14 del 19/03/ OBIETTIVO REGIONALE : il 1 obiettivo regionale è di non superare il 30%, sui pazienti naive, di prescrizioni di sartani (C09CA) e sartani+diuretico (C09DA) sul totale della classe dei farmaci attivi sul sistema renina-angiotensina (C09): Al fine di valutare gli effetti del decreto n 14 del 19 marzo va considerato il periodo apriledicembre. 1 OBIETTIVO REGIONALE 30% PERIODO GENNAIO- GIUGNO 2011: L ASL DI CASERTA E AL 38.9% fuori dall obiettivo regionale di 8,9 punti percentuali. 2 OBIETTIVO REGIONALE: il 2 obiettivo regionale è di raggiungere e/o superare il 50%, sui pazienti naive, di prescrizioni di losartan sul totale della classe dei sartani: 05/09/ di 408

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