SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

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1 SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: Azienda Usl Ferrara L Azienda Usl di Ferrara ha personalità giuridica pubblica, autonomia economica, finanziaria, gestionale, patrimoniale e organizzativa. E indirizzata alla erogazione di servizi sanitari e socio-assistenziali ad elevata integrazione sanitaria in conformità ai livelli essenziali e uniformi di assistenza previsti dal Piano Sanitario Nazionale e dalle leggi regionali locali. L Azienda concorre alla formazione dei Piani per la salute e provvede alla realizzazione degli obiettivi indicati. Può assumere la gestione di attività o servizi socioassistenziali su delega dei singoli Enti Locali e secondo le modalità stabilite dalla vigente normativa e mediante accordi programmatici stipulati con gli stessi come si verifica con i Piani di Zona. Ha come territorio di competenza la Provincia di Ferrara il cui territorio è suddiviso in 26 Comuni organizzati in 3 Distretti: Centro Nord, Ovest, Sud Est. Il Progetto di seguito rappresentato fa riferimento al territorio del Distretto Sud Est 2) Codice di accreditamento: NZ ) Albo e classe di iscrizione: Regionale 3

2 CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: Crescere con gli anziani 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Assistenza Area Anziani - Codice A01 6) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili: Settore: Anziani in situazione di fragilità sociale che necessitano di assistenza e di sostegno psico-sociale al domicilio e in Residenza Sanitaria Assistenziale. Area geografica. L area di riferimento è relativa ad una parte del Distretto Sud Est, individuata dalla zona sociale di Portomaggiore. I comuni di riferimento della zona sono quelli di Argenta, Ostellato e Portomaggiore, caratterizzati da una bassa densità abitativa in un contesto prevalentemente rurale, come si evince dal dato di densità demografica del Distretto abitanti/kmq 76 (a Ferrara 132, in Regione Emilia Romagna n. 180 ). Nel corso degli ultimi anni il territorio ha dovuto affrontare nuove problematiche legate in parte alle trasformazioni della realtà locale, nonché all evidenziarsi di nuovi bisogni che ad essi si accompagnano. Un elemento significativo di trasformazione sociale è dovuto ai cambiamenti demografici derivanti dal progressivo invecchiamento della popolazione. Area di intervento Il fenomeno dell allungamento della vita e dell invecchiamento della popolazione è uno degli elementi che maggiormente caratterizza il nostro territorio. L invecchiamento interessa più la popolazione femminile di quella maschile, in ragione della maggiore attesa di vita delle donne.conseguentemente, le donne anziane si trovano spesso a vivere gli ultimi anni di vita in condizioni di scarsa salute e di solitudine. Inoltre molti anziani vivono soli e/o in nuclei familiari composti da soli anziani. Le maggiori problematiche emergenti, legate a questi fenomeni, sono riferite all isolamento, alla solitudine degli anziani e all incapacità delle famiglie di farsi carico autonomamente dei soggetti più deboli, per i quali si ricorre spesso al ricovero definitivo in strutture residenziali. La popolazione residente dei tre Comuni è di persone, di cui gli >65enni risultano essere (pari al 27,3% della popolazione residente), di cui gli >75enni risultano essere (pari al 13,5%della popolazione residente), l indice di vecchiaia, rappresentato dal rapporto percentuale fra la popolazione ultrasessantacinquenne e la popolazione da 0 a 14 anni, risulta essere nel territorio di riferimento dei tre comuni pari al 291,3% fra i più elevati in Regione.(Indice di vecchiaia in provincia di Ferrara 260%, indice di vecchiaia in Regione Emilia Romagna 189%). Nel corso degli anni si è cercato di passare da una risposta di tipo assistenziale/ riparativa ad una politica sociale più attenta alle esigenze di particolari fasce della popolazione a maggior rischio di fragilità e/o marginalità sociale. Le scelte di politica sociale rivolta agli anziani hanno privilegiato il sostegno alla domiciliarità con interventi più attenti alla personalizzazione dei piani socio sanitari individuali di assistenza, anche in un ottica di sostegno al familiare che presta l assistenza (caregiver).

3 Nel territorio dei tre comuni sono presenti : n.1 Ambulatorio Geriatrico dell Az USL, n. 1 Centro Delegato Unità Valutativa Alzheimer (UVA) dell Az USL che fornisce un punto di counseling, attività di approfondimento diagnostico e consegna farmaci. n. 5 Case Protette per complessivi n. 179 posti convenzionati con l Az.USL di Ferrara, n. 2 Centri Diurni per anziani per complessivi n. 20 posti, n. 4 Case di Riposo per anziani autosufficienti, n. 1 Residenza Sanitaria Assistita gestita dall Az.USL per n. 34 posti, n. 1 Servizio di Assistenza Domiciliare Sociale dell Az USL, n. 1 Servizio di Assistenza Domiciliare Infermieristica integrata (ADI) dell Az.USL, n. 3 Centri Sociali per anziani. Il contesto settoriale entro il quale si realizza il progetto di Servizio Civile è quello del Servizio Assistenza Anziani dall Azienda USL di Ferrara in particolare nel Servizio di Assistenza Domiciliare Sociale e nella Residenza Sanitaria Assistita (R.S.A). Il Servizio di Assistenza Domiciliare risponde ai bisogni degli anziani, offre prestazioni socio-assistenziali con operatori addetti all assistenza presso il domicilio delle persone stesse. Il servizio assicura prestazioni assistenziali, avvalendosi di n. 6 Assistenti Domiciliari dipendenti dei Comuni (comandati all AUSL di Ferrara) e di prestazioni erogate da n.3 operatori della Coop.va Sociale Ancora tramite convenzione. Il Servizio Domiciliare è coordinato da una Assistente Sociale. Le prestazioni erogate consistono in: - aiuto nella cura della persona (bagno, aiuto nell igiene personale, mobilizzazione) - aiuto per il governo della casa - aiuto per favorire l autosufficienza nelle attività giornaliere - consegna/somministrazione dei pasti a domicilio - servizio di lavanderia - servizio di trasporto, accompagnamento per visite mediche, spese ecc - servizio di telesoccorso - interventi di assistenza/compagnia per sollievo al care giver in caso di elevato stress famigliare per anziani con patologie dementigene e/o con patologia di Alzheimer La situazione di partenza in cui si andrà ad inserire il Servizio Civile è identificata con la seguente attività relativa all anno 2005: - cittadini in carico al Servizio Assistenza Domiciliare n. 168 di cui 81 Argenta 56 Portomaggiore 31 Ostellato - di cui anziani non autosufficienti 79 - di cui anziani parzialmente autosufficienti 62 - di cui disabili 15 - di cui pazienti psichiatrici 12 questi cittadini hanno usufruito di n prestazioni assistenziali. Dei 168 utenti in carico n. 102 sono donne e n. 66 sono uomini. Dei 168 utenti inoltre n. 76 vivono soli (50 donne e 26 uomini), n.44 anziani vivono in coppia e n. 48 vivono in famiglia (30 donne e 18 uomini). Il rapporto medio annuo operatore/utente è di n.1/18; la media di prestazioni annuali per operatore è di Il servizio sociale riesce a coprire le richieste di assistenza tutelare espresse dai cittadini, ma non riesce a garantire interventi finalizzati alla socializzazione ( come ad esempio di compagnia e/o piccoli accompagnamenti) sempre più richiesti dagli anziani e dai loro familiari. In particolare degli anziani in carico n.10 hanno manifestato il desiderio di avere maggiori interventi di sostegno psico-sociale a cui attualmente non si riesce a dare risposta neppure con le Associazioni di volontariato.

4 La Residenza Sanitaria Assistita di Portomaggiore risponde ai bisogni specifici degli anziani non autosufficienti in prevalenza residenti nei Comuni di Argenta, Portomaggiore ed Ostellato per un numero di 34 posti (nell anno 2005 i posti erano 40). La Residenza fornisce assistenza socio sanitaria per periodi transitori agli anziani; offre occasioni di vita comunitaria, stimoli e possibilità di attività ricreative, di riabilitazione o riattivazione motoria finalizzati al miglioramento dello stato di salute e al benessere degli ospiti nella prospettiva di un rientro al domicilio. Nella Residenza operano n.21 Operatori dell assistenza, n.8 Infermieri, n.1 Caposala, n.1 Animatore per 18 ore settimanali, n.1 Terapista della riabilitazione part time, n.1 Medico Geriatra: Nell anno 2005 gli ospiti della Residenza sono stati complessivamente n.145. Di questi sono stati dimessi : n.76 al domicilio, n.18 in ospedale, n.43 in casa protetta e n.8 altro. In RSA vengono garantite prestazioni socio-sanitarie, ma si riescono a garantire solo 18 ore settimanali di interventi di socializzazione con l ausilio dell Animatrice e si renderebbe necessario aumentare la possibilità di interevnti di socializzazione e di sostegno psicosociale, con anche interventi di compagnia e/o piccoli accompagnamenti e uscite. Nel territorio di Portomaggiore sono presenti diverse associazioni di volontariato fra le quali: - Centro Sociale Le Contrade di Portomaggiore che conta su n. 70 soci e che nel suo Statuto prevede all art. 5 la promozione dell impiego del tempo libero dei propri associati attraverso iniziative di varia natura per dare agli anziani momenti di impegno sociale e civile nel contesto di vita della cittadinanza attiva - l Associazione Antea: Associazione Nazionale Terza Età Attiva che opera nell ambito del volontariato ad anziani e persone in difficoltà realizzando interventi di sostegno ad anziani soli e un punto di ascolto/orientamento. Conta su n. 63 iscritti di cui n. 15 volontari attivi e nell anno 2005 ha realizzato n. 680 interventi. 7) Obiettivi del progetto: Gli Obiettivi generali del progetto sono: - Creare opportunità di contrasto alla solitudine degli anziani, - Migliorare la qualità della routine quotidiana dell anziano; - Aumentare l attenzione, il supporto ed il sostegno alla persona anziana e di riflesso dare sostegno alla sua famiglia. - Promuovere e sviluppare il Servizio Civile nel nostro territorio per dare ai giovani opportunità di crescita relazionale e di solidarietà nella comunità locale. Gli Obiettivi specifici del progetto sono: - 1) Creare momenti di relazione, di sostegno psicosociale e di scambio intergenerazionale tra gli anziani e i giovani del servizio civile al domicilio anche per accrescere le capacità relazionali dei ragazzi. - 2) Favorire negli anziani la possibilità di spazi di compagnia anche favorendo la partecipazione presso il Centro Sociale Le Contrade per permettere esperienze capaci di stimolare la creatività e la socializzazione - 3) Supportare le attività di animazione/socializzazione degli ospiti della Residenza Sanitaria Assistenziale di Portomaggiore stimolando negli stessi abilità cognitive e funzionali residue.

5 Bisogni del territorio Obiettivi specifici Indicatori Le maggiori problematiche emergenti sono riferite all isolamento e alla solitudine degli anziani al domicilio. Creare momenti di relazione,sostegno psicosociale e di scambio intergenerazionale tra gli anziani e i giovani del servizio civile, al domicilio, anche per accrescere le capacità relazionali dei ragazzi. - n.10 anziani coinvolti dal progetto -crescita dei giovani attraverso la relazione con l anziano -livello di gradimento del servizio degli anziani Il servizio riesce a coprire le richieste di assistenza tutelare al domicilio espresse dai cittadini, ma non riesce a garantire interventi finalizzati alla socializzazione. La Residenza Sanitaria Assistenziale garantisce prestazioni socio-sanitarie ma non riesce a garantire sufficienti interventi finalizzati alla socializzazione. - Favorire negli anziani la partecipazione presso il Centro Sociale Le Contrade per permettere esperienze capaci di stimolare la creatività e la socializzazione Supportare le attività di animazione/socializzazione degli ospiti della RSA stimolando negli stessi abilità cognitive e funzionali residue - realizzare almeno n.60 iniziative ricreative presso il centro le Contrade -coinvolgimento di n.10 nuovi anziani alle iniziative -livello di gradimento del servizio degli anziani - realizzare almeno n.60 iniziative di animazione/socializzazione di anziani in gruppo -coinvolgimento dei 34 anziani in attività individuali, - giovamento in termini di miglioramento/ mantenimento delle abilità residue degli anziani -livello di gradimento delle attività da parte degli anziani 8) Descrizione del progetto e tipologia dell intervento che definisca dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile: Area di intervento: - Assistenza, socializzazione, sostegno psico-sociale al domicilio e/o presso la Residenza Sanitaria Assistenziale. Sede: - Presso il Servizio Assistenza Anziani (Servizio Assistenza Domiciliare ed RSA) Via De Amicis 22 Portomaggiore. Gli interventi verranno realizzati anche presso il domicilio degli anziani e presso il Centro Sociale le Contrade Via Carducci 11,Portomaggiore. 8.1 Piano di attuazione previsto per il raggiungimento degli obiettivi Obiettivo n.1:creare momenti di relazione, di sostegno psicosociale e di scambio intergenerazionale tra gli anziani e i giovani del servizio civile per accrescere le capacità

6 relazionali dei ragazzi Obiettivo n.2 Favorire negli anziani la possibilità di spazi di compagnia anche favorendo la partecipazione presso il Centro Sociale Le Contrade per permettere esperienze capaci di stimolare la creatività e la socializzazione Obiettivo n.3 Supportare le attività di animazione/socializzazione degli ospiti della RSA stimolando negli stessi abilità cognitive e funzionali residue. Fasi temporali: - Fase di analisi del territorio, inserimento dei giovani, formazione e conoscenza dei servizi per gli anziani presenti ; avrà un durata di n. 2 mesi, - Fase operativa di realizzazione degli interventi con la presenza e/o la supervisione continua dell operatore locale di progetto e/o di altri operatori referenti del servizio; avrà la durata di n. 4 mesi; - Verifica di metà servizio dopo 6 mesi; - Seconda fase operativa per la realizzazione degli interventi anche in modo autonomo, sempre sotto la supervisione degli operatori, - Verifica finale al termine del progetto di riflessione sul significato che l esperienza ha avuto per i giovani del Servizio Civile 8.2 Complesso delle attività previste per la realizzazione dei piani di attuazione - 1 Fase di analisi del territorio, inserimento, formazione e conoscenza dei servizi per gli anziani presenti ; avrà un durata di n. 2 mesi. In questa fase si svolgerà l attività di formazione generale e specifica. Sarà curata la fase di accoglienza e accompagnamento alla conoscenza del servizio e dell ambito operativo presso l Az.Usl e presso il Centro Le Contrade. Saranno presentate metodologie operative, strumenti utilizzati e protocolli operativi. Saranno individuati i casi di anziani che potranno essere coinvolti nel progetto. Sarà spiegato agli anziani individuati il progetto di Servizio civile e si chiederà la loro disponibilità ad usufruirne. Saranno predisposte dal servizio griglie di rilevazione delle attività e registri di attività che andranno compilate dai giovani. - 2 Fase operativa di realizzazione degli interventi al domicilio degli anziani, presso il Centro Le Contrade e/o in RSA; progettazione degli interventi e predisposizione di piani individualizzati di intervento per ogni singolo anziano con indicazione di tempi, mezzi e risorse, gli interventi saranno di compagnia e sostegno psico-sociale, collaborazione a interventi di socializzazione e ricreazione avrà la durata di n. 4 mesi; - 3 Verifica di metà servizio dopo 6 mesi.questa fase vedrà il coinvolgimento degli operatori interessati e dei volontari in riunioni appositamente dedicate per monitorare e analizzare l andamento del progetto. Verrà effettuato un colloquio individuale con ogni singolo volontario al fine di approfondire vissuti e gestione dell emotività nella realizzazione degli interventi. Saranno inoltre previsti incontri di scambio di esperienze con altri volontari di Servizio Civile. - 4 fase Seconda fase operativa per la realizzazione degli interventi anche in modo autonomo, sempre sotto la supervisione degli operatori locali di progetto - 5 Verifica finale al termine del progetto di riflessione sul significato che l esperienza ha avuto per i giovani del Servizio Civile. Questa fase vedrà il coinvolgimento dei giovani e degli operatori in riunioni appositamente dedicate per verificare la conclusione del progetto. Si svolgerà inoltre un colloquio individuale con ogni singolo volontario. In questa ultima fase gli operatori del servizio Assistenti domiciliari e Operatori socio sanitari della Residenza somministreranno agli anziani questionari di gradimento relativamente alla realizzazione del progetto. L analisi dei questionari verrà condivisa con i giovani del Servizio civile.

7 8.3 Risorse umane complessive necessarie per l espletamento delle attività previste specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell ente Il progetto crescere con gli anziani prevede la presenza di n. 4 volontari di Servizio Civile di cui n. 2 collaboreranno prioritariamente con il Servizio Domiciliare e n. 2 con la Residenza Sanitaria Assistenziale. Il progetto prevede la presenza di n. 2 operatori locali di progetto: uno del Servizio Domiciliare ed uno dell RSA. Oltre agli operatori locali individuati collaboreranno alla realizzazione del progetto n.1 Responsabile del Servizio Sociale, n. 1Animatrice, n.1 Caposala e n.2 Operatori Socio Sanitari dell RSA, n.1 Assistente Sociale dell area anziani, n.2 Assistenti Domiciliari del Servizio Sociale e n.6 soci-volontari del Centro Sociale le Contrade. - 1 Fase di analisi del territorio, inserimento, formazione e conoscenza dei servizi per gli anziani presenti ; avrà un durata di n. 2 mesi. In questa fase in particolare saranno coinvolti il Responsabile del Servizio Sociale e l Animatrice che svolgeranno l attività di formazione e i due operatori locali di progetto che cureranno la fase di accoglienza e accompagnamento alla conoscenza del servizio e dell ambito operativo. Gli altri operatori coinvolti nel progetto avranno un ruolo di collaborazione nella individuazione dei casi di anziani che potranno essere coinvolti nel progetto. L Assistente Sociale e la Caposala avranno il ruolo di spiegare agli anziani individuati il progetto di Servizio civile e di chiedere la loro disponibilità ad usufruirne. Verrà guidata e mediata dagli operatori locali di progetto la conoscenza dei volontari del Centro Sociale. - 2 Fase operativa di progettazione e realizzazione degli interventi con la presenza e/o la supervisione continua dell operatore locale di progetto e/o di altri operatori referenti del servizio; avrà la durata di n. 4 mesi; - 3 Verifica di metà servizio dopo 6 mesi.questa fase vedrà il coinvolgimento in riunioni appositamente dedicate del Responsabile del Servizio Sociale, dell Animatrice,degli Operatori locali di progetto e dell Assistente Sociale.La caposala e l Assistente Sociale avranno inoltre un colloquio individuale con ogni singolo volontario. La Responsabile del Servizio Sociale organizzerà incontri con altri volontari di servizio civili - 4 fase Seconda fase operativa per la realizzazione degli interventi anche in modo autonomo, sempre sotto la supervisione degli operatori locali di progetto.i volontari del centro sociale collaboreranno per le attività ricrative e laboratoriali presso il centro. - 5 Verifica finale al termine del progetto di riflessione sul significato che l esperienza ha avuto per i giovani del Servizio Civile. Questa fase vedrà il coinvolgimento in riunioni appositamente dedicata del Responsabile del Servizio, dell animatrice, degli Operatori locali di progetto e dell Assistente Sociale. La caposala e l Assistente sociale avranno inoltre un colloquio individuale con ogni singolo volontario. In questa ultima fase gli operatori del servizio Assistenti domiciliari e Operatori socio sanitari somministreranno agli anziani questionari di gradimento relativamente alla realizzazione del progetto. L analisi dei questionari verrà condivisa con i giovani del Servizio civile. 8.4 Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto Il volontario di Servizio civile nella 1 fase della durata di due mesi sarà formato, inserito nel servizio, orientato e messo a conoscenza della rete dei servizi. Avrà un ruolo di ascolto e di conoscenza della metodologia operativa del servizio, dei protocolli e degli strumenti in uso. Sarà supportato in questa fase dal Responsabile del Servizio, dall animatrice e dagli operatori locali di progetto.

8 Nella 2 fase sarà condotto alla conoscenza degli anziani individuati per la realizzazione del progetto: analisi insieme agli operatori del servizio delle situazioni individuali dei singoli anziani, conoscenza al domicilio degli anziani e/o in RSA del loro spazio di vita. Il volontario sarà aiutato, dall operatore locale di progetto, a creare con gli anziani un rapporto di fiducia finalizzato alla creazione di una relazione empatica. Gradualmente, se la relazione si instaurerà positivamente con il consenso dell anziano e del volontario saranno predisposti i piani individualizzati di intervento dove per ogni caso andranno descritti gli obiettivi, le risorse e le azioni da realizzare da parte del volontario di s.c.. Tali azioni potranno essere. di compagnia e sostegno psicosociale. l intervento prevederà la presenza del volontario al domicilio dell anziano e/o presso l RSA con cui si sarà creato un rapporto di fiducia, sostenendolo nelle sue difficoltà, favorendo la collaborazione di parenti e vicini al fine di favorire la partecipazione dei soggetti alla vita di relazione anche accompagnandoli materialmente (passeggiate, accompagnamenti per visite mediche, fisioterapia o altre necessità, presso amici, parenti, cimitero, luoghi di culto,ecc) Acquisto alimenti: acquisto per conto dell anziano di generi alimentari secondo la necessità dello stesso con o senza la presenza dello stesso Disbrigo di semplici pratiche: realizzazione con e /o per conto dell assistito di pratiche (pagamento bollette, richieste mediche, appuntamenti sanitari ecc) Consegna di pasti confezionati a domicilio Accompagnamento anziani presso il Centro le contrade Collaborazione attiva con gli operatori della RSA,con gli operatori del servizio e con i soci volontari del Centro sociale le contrade per organizzare attività di animazione, feste a tema, raccolte di storie personali, laboratori per lo stimolo delle abilità cognitive e funzionali residue. Registrazione delle azioni attraverso appositi strumenti di rilevazione Il volontario di servizio civile sarà supportato in tali interventi dall operatore locale di progetto, dall assistente sociale e dagli altri operatori del servizio. Saranno realizzate riunioni di equipe per la verifica dei piani individuali di intervento ed eventualmente per una loro ricalibratura in caso di necessità. 3 fase verifica andamento del progetto nei primi 6 mesi attraverso l analisi e la rendicontazione delle attività. Individuazione di incontri dedicati individuali e di gruppo dove i volontari esprimeranno le proprie riflessioni sulla loro attività, sui loro vissuti e le loro emozioni. Si prevede inoltre di effettuare incontri di scambio anche alla presenza di altri volontari impegnati in progetti di servizio civile. 4 fase o seconda fase operativa. In questa fase ai giovani verrà richiesta la realizzazione degli interventi previsti dai piani individualizzati anche in modo autonomo, sempre sotto la supervisione degli operatori. Dovranno provvedere alla registrazione delle azioni. Dovranno partecipare alle riunioni di equipe e saranno tenuti a comunicare agli operatori eventuali problematiche ed eventuali modifiche da quanto previsto nei piani individualizzati. 5 fase Verifica finale al termine del progetto di riflessione sul significato che l esperienza ha avuto per i giovani del Servizio Civile. Anche in questa fase saranno previsti incontri dedicati individuali e di gruppo, di analisi finale del progetto e sul senso che l esperienza ha significato in termini di crescita relazionale nei giovani.

9 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto 10) Numero posti con vitto e alloggio: 11) Numero posti senza vitto e alloggio: ) Numero posti con solo vitto: solo n.2 giorni la settimana quando sarà prevista attività anche pomeridiana 4 13)Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 30 14)Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 5 15)Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: I Giovani volontari/e impegnati nella realizzazione del progetto, dovranno essere disponibili ad osservare una flessibilità oraria in relazione alle esigenze lavorative, a missioni e/o spostamenti. Sono tenuti inoltre al pieno rispetto del segreto d ufficio per le notizie di cui abbiano conoscenza nell ambito del servizio. È richiesto inoltre il necessario rispetto delle norme contenute nel Codice in materia di protezione dei dati personali (D. Lgs 196/03).

10 CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE 16)Sede/i di attuazione del progetto ed Operatori Locali di Progetto: N. Ente presso il quale si realizza il progetto ed a cui indirizzare le domande Comune Indirizzo Cod. ident. sede N. vol. per sede Telefono sede Fax sede Personale di riferimento (cognome e nome) Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Cognome e nome Data di nascita AUSL di Ferrara Portomaggio re (Fe) Via De Amicis 22, Portomaggiore Crestani Maria Cristina Finetti Susanna Grandi Alessandra

11 17) Altre figure impiegate nel Progetto: N. 1 Ente presso il quale si realizza il progetto ed a cui indirizzare le domande Azienda Usl Ferrara Comune Portomag giore (Fe) Indirizzo Via De Amicis 22, Portomaggiore Cod. ident. sede N. vol. per sede Cognome e nome 4 Gessi Stefano Bimbo Antonio TUTOR Data di nascita 19/7/6 5 25/4/5 5 C.F. GSSSFN65L19 D548S BMBNTN55D2 5D549B Cognome e nome Cigala Fulgosi di Pontenure Francesca Forlani Massimo RESP. LOCALI ENTE ACC. Data di nascita 24/3/5 1 29/9/5 5 C.F. CGLFNC51C64L2 19K FRLMSM55P29D 548X

12 18)Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale: Le attività di sensibilizzazione e promozione verranno realizzate in collaborazione con il Co.Pr.E.S.C. di Ferrara così come previsto dal Protocollo d intesa e dalla corrispondente Scheda di adesione allegata, per un totale di oltre 21 ore. Inoltre, l Ente pubblicizzerà, durante l apertura del bandi di SC, autonomamente il Progetto attraverso: l inserimento nel sito internet aziendale, con contenuti semplici e di facile consultazione; la realizzazione di manifesti, locandine e brochure da affiggere e distribuire soprattutto in prossimità degli istituti di Scuola media superiore, delle Facoltà Universitarie, delle Associazioni sportive e socio culturali, dei luoghi di incontro e aggregazione giovanile, quali per es. gli Uffici Informagiovani. Il Responsabile del presente progetto si rende disponibile a fornire ogni eventuale indicazione ed informazione utile alla conoscenza del progetto. 19)Eventuali autonomi criteri e modalità di selezione dei volontari: Si intende adottare il sistema di selezione proposto dall Ufficio Nazionale Servizio Civile 20)Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): NO 21)Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati del progetto: Verranno effettuati incontri periodici fra i Giovani Volontari/e, i Responsabili di Progetto, il Responsabile del Servizio Civile Nazionale, e le altre figure dell Ente impegnate nel servizio civile. Negli incontri, si effettuerà un monitoraggio dell esperienza in corso tramite strumenti quali: relazioni scritte e confronti collettivi. Altrettanto sarà fatto durante l esperienza formativa rivolta ai volontari. Oggetto del monitoraggio: 1) Qualità del servizio prestato: Metodologia: incontri fra i volontari ed il responsabile del progetto e OLP: segnalazione di criticità rilevate; Strumenti: colloqui individuali e di gruppo; Indicatori: n. di incontri, n. di colloqui di gruppo, intensità di scambi di informazione tra OLP e volontari; Tempistica: semestrale. 2) Soddisfazione dei destinatari: Metodologia: incontri fra i destinatari e gli OLP: segnalazione difficoltà rilevate; Strumenti: colloqui individuali, somministrazione di questionario; Indicatori: n. di incontri, n. di colloqui di gruppo, aumento del grado di soddisfazione dei destinatari; Tempistica: semestrale. OUT PUT Relazione sui risultati raggiunti del responsabile del progetto Relazione sulla soddisfazione dei destinatari Relazione sul monitoraggio generale delle attività a cura dell esperto del monitoraggio.

13 L Ente intende condividere i risultati e le metodologie individuate in ambito Co.Pr.E.S.C., al fine di elaborare in futuro, attraverso la partecipazione ad un gruppo di lavoro coordinato da un referente individuato dal Co.Pr.E.S.C. di Ferrara, un sistema di monitoraggio interno condiviso, così come risulta dal Protocollo d intesa e dalla corrispondente Scheda di adesione allegata. 22)Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): no 23)Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: no 24)Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto: Tempo lavoro del personale dedicato allo studio della normativa, riunioni, incontri per la definizione dei progetti di servizio civile nazionale, preparazione di materiale illustrativo, materiale di cancelleria, materiale per laboratori, utilizzo di postazione informatica, carburante per gli automezzi messi a disposizione dell Az USL oltre ad eventuali sponsorizzazioni; complessivamente quantificazione delle risorse finanziarie in )Eventuali copromotori e partners del progetto con la specifica del ruolo concreto rivestito dagli stessi all interno del progetto: Il Co.Pr.E.S.C. - Coordinamento Provinciale degli Enti di servizio civile di Ferrara, c.f , associazione senza fini di lucro di promozione e sensibilizzazione del Servizio Civile Nazionale costituitasi ai sensi dell'art.16 della L.R. 20/10/2003 n.20 e nel contesto della L.64/2001 e del D.Lgs 77/2002, non iscritto autonomamente ad alcun Albo degli enti di Servizio Civile, né sede d'attuazione di progetto di alcun ente accreditato, e rappresentato dal Presidente, Dott. Diego Carrara.. L associazione Co.Pr.E.S.C. di Ferrara collaborerà con l ente titolare del progetto Crescere con gli anziani allo svolgimento delle attività previste dal Protocollo d intesa allegato nei limiti indicati nella Scheda di adesione (doc. all.). Centro Sociale le Contrade di Portomaggiore avrà un ruolo di collaborazione nella realizzazione del progetto. Metterà a disposizione locali del Centro stesso, materiali necessari per la realizzazione di laboratori e per le attività ricreative. Metterà a disposizione soci volontari per la piena realizzazione del progetto. 26)Risorse tecniche e strumentali necessarie per l attuazione del progetto: Saranno messi a disposizione dei giovani di servizio civile n.2 computer, registri e materiale di cancelleria, n.2 automezzi. Verranno utilizzate risorse umane dedicate part time per la progettazione, realizzazione e monitoraggio del progetto: n.1 Responsabile del Servizio Sociale, n.1 Animatrice, n.2 Operatori locali di progetto, n.1 Caposala, n.1 Assistente Sociale, n.2 Operatori Socio Sanitari e n.2 Assistenti Domiciliari

14 CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 27)Eventuali crediti formativi riconosciuti: nessuno 28)Eventuali tirocini riconosciuti: nessuno 29)Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Competenze di lavoro nel settore servizi pubblici valutati nel curriculum e nei concorsi di selezione nell Azienda Usl Ferrara. Inoltre, il Progetto di cui trattasi consente l acquisizione delle seguenti competenze rinvenibili nel primo prontuario delle competenze riconoscibili nell esperienza del servizio civile predisposto dalla Regione Emilia-Romagna come da scheda (all. 1) : Assistenza Anziani: è in grado di gestire i piani individualizzati e l agenda impegni sotto il profilo dei tempi, mezzi e risorse; sa collaborare alla progettazione, organizzazione e conduzione di attività di socializzazione di anziani; sa collaborare all utilizzo di tecniche di animazione: attività laboratoriali, raccolta di storie personali, sostegno ai legami familiari, supporto ad attività a valenza assistenziale.

15 Formazione generale dei volontari 30)Sede di realizzazione: AZIENDA USL - Via Cassoli n FERRARA

16 31)Modalità di attuazione: In proprio, presso l'ente con formatori dell'ente in possesso dei requisiti richiesti. 32)Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: NO 33)Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Lezioni frontali, discussione, esercitazioni, lavori di gruppo. Visite guidate alle strutture dell Ente. Distribuzione dispense. La formazione avverrà in un ciclo di 7 moduli formativi della durata di 6 ore ciascuno da concludere entro i primi due mesi del servizio. Ai volontari/e sarà distribuito un vademecum con le notizie di maggiore interesse ed un test per verificare l efficacia della formazione. 34)Contenuti della formazione: Caratteristiche ed ordinamento del Servizio Civile; principi, ordinamenti, storia dell obiezione di coscienza; i diritti umani, la non violenza, le forme di partecipazione attiva alla vita della società civile. Il valore educativo e formativo che offre l esperienza di SCV, la storia dell obiezione di coscienza, il servizio civile come formazione professionale ed il ruolo nella società moderna. La Carta di impegno etico del SCV. Le sentenze della Corte Costituzionale dalla metà degli anni 80 al 2004; I diritti e doveri costituzionali di difesa della Patria con mezzi non violenti (art. 11 e art. 52); Legislazione nazionale e regionale sul servizio civile Il Servizio Sanitario Nazionale; i principi ispiratori, la struttura organizzativa dell Ente. La sicurezza sul lavoro. Le responsabilità nell esercizio professionale, etica e deontologia. Diritti e doveri dei volontari. Principi e strumenti della comunicazione e delle relazioni. 35)Durata: 42 ore

17 Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 36) Sede di realizzazione: Azienda Usl Ferrara Via Cassoli Ferrara

18 37)Modalità di attuazione: In proprio presso l Ente con formatori dell Ente. 38)Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i: Crestani Maria Cristina nata ad Argenta il Cristofori Roberta nata a Ferrara il )Competenze specifiche del/i formatore/i: Crestani Maria Cristina Laureata in Servizio Sociale presso l Università di Trieste svolge a tutt oggi funzioni: di Responsabile del Servizio Sociale dell ambito di Portomaggiore dal , Responsabile del Servizio Assistenza Anziani di Portomaggiore dal , Responsabile del Servizio Attività Socio Sanitarie integrate di Portomaggiore dal Ha svolto attività di docenza in corsi di riqualificazione sul lavoro di Operatore Socio Sanitario. negli anni e in corsi di 1 formazione per operatore socio sanitario presso il Consorzio Provinciale Formazione di Ferrara. Roberta Cristofori diplomata all Istituto Magistrale G.Carducci di Ferrara e in possesso di diploma di qualifica superiore di animatore per attività di gruppo ad indirizzo anziani. Dal 1994 svolge attività di animatrice in ambito anziani attualmente presso le RSA di Portomaggiore e Codigoro. Ha svolto attività di docenza nei corsi per OSS e per RAA. 40)Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Formazione dei volontari, loro inserimento con affiancamento nei contesti di lavoro e monitoraggio del percorso formativo e dell attività. Lezioni frontali anche con utilizzo di materiale in power point e visite guidate a strutture e servizi per anziani. Riunioni periodiche. 41)Contenuti della formazione: Organizzazione dei servizi per anziani nell ambito territoriale. L anziano a domicilio e in struttura:bisogni e risorse. La relazione, la socializzazione e l animazione con gli anziani 42)Durata: 52 ore Altri elementi della formazione

19 43)Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto: È prevista la valutazione del grado di soddisfazione dei giovani volontari/e. Il personale coinvolto all addestramento dei volontari, sulla base di un giudizio complessivo già predisposto durante l attività formativa in relazione alle capacità ed alle conoscenze già possedute dal volontario al momento dell ingresso in servizio, provvederà a monitorare costantemente le competenze acquisite e la qualità delle attività svolte attraverso la compilazione a cadenza mensile di una scheda appositamente predisposta e con una reportistica a fine progetto)- Ferrara, Il Progettista dr. Massimo Forlani Il Responsabile del Servizio civile nazionale Dr. Felice Maran

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