ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO"

Transcript

1 ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO Gianluca Sigismondi Sintesi del testo Istituzioni di diritto privato di F. Galgano UNIVERSITA DEGLI STUDI DI GENOVA FACOLTA DI ECONOMIA A.A. 2011/2012

2 INTRODUZIONE AL DIRITTO Il diritto è un sistema di regole per la soluzione dei conflitti fra gli uomini senza ricorrere alla violenza ma applicando regole predeterminate che stabiliscono quale soggetto sia degno di protezione. Nel loro complesso le regole formano un sistema: ognuna concorre con le altre a risolvere i casi assolvendo una funzione complessiva. ORGANIZZAZIONE GIURIDICA Per ordinare una società c è bisogno, in primo luogo, che ad una superiore autorità sia riconosciuta la preliminare funzione di creare diritto, in secondo luogo una autorità con il potere di applicare il diritto. Nella società attuale si distinguono tre ordini di autorità. AUTORITA CREA DIRITTO APPLICA DIRITTO NAZIONALE Stato Parlamento e Governo Autorità giudiziaria SOVRANAZIONALE Comunità Europea Consiglio Europeo Corte di giustizia INFRASTATUALE Enti locali e regioni Consigli regionali ecc. Nel giudicare i casi ed emettere sentenze, la Magistratura, apparato giudiziario dello Stato, applica sia il diritto nazionale, sia quello sovranazionale e infrastatuale. NORMA GIURIDICA Per essere definita tale, un precetto deve rispettare le seguenti caratteristiche: GENERALITA ED ASTRATTEZZA: una norma di diritto non si rivolge a singole persone ma ad una fattispecie astratta: il grado di generalità può essere più o meno forte: NORME GENERALI: chiunque, qualunque fatto (art 2043), NORME SPECIALI: sottraggono una serie di categorie alle norme di diritto comune. COERCITIVITA : le norme di diritto si possono imporre anche contro la volontà del soggetto passivo. PRECETTIVITA (IMPERATIVITA ): le norme impongono un comportamento che deve essere rispettato, sebbene alcune si presentino in forma descrittiva (art 3 Cost.) devono essere interpretate come obbligo affinché si manifesti la situazione descritta. PRECOSTITUZIONE: sono create prima che il conflitto sia insorto a scopo preventivo. Valgono inoltre per tutti i casi che si sono compiuto dopo la sua costituzione: non hanno effetto retroattivo. È possibile distinguere fra: DIRITTO OGGETTIVO: norma giuridica, precetto, DIRITTO SOGGETTIVO: pretesa di un soggetto che altri assuma il comportamento prescritto da una norma: interesse protetto dal diritto oggettivo. A loro volta si dividono in: DIRITTI ASSOLUTI: nei confronti di tutti come i diritti reali e della personalità. DIRITTI RELATIVI: nei confronti di una o più persone determinate o determinabili come i diritti di famiglia e di obbligazione. SOGGETTO PASSIVO: persona alla quale è imposto un dovere da una norma, SOGGETTO ATTIVO: il suo interesse è che il soggetto passivo rispetti quella norma. Esistono situazioni che non sono né obblighi né divieti: ad esempio si dice che è una persona è assoggettata quando è costretta a subire, passivamente, le conseguenze di un atto altrui. Quest ultimo, la persona che può imporsi su un altro soggetto ha il potere (potestà di imperio o potere sovrano se si fa riferimento allo Stato). Vengono chiamati diritti potestativi quelli come il recesso dal contratto, il licenziamento o le dimissioni volontarie. L onere è il comportamento che un soggetto deve seguire se vuole che si realizzi un dato risultato (art 2697: chi vuol far valere un diritto in giudizio deve provarne i fatti che ne costituiscono il fondamento). Il soggetto portatore di diritto può non corrispondere con il soggetto titolare di quel diritto (chi ne giova): in questo caso non si parla di diritto soggettivo ma di potestà cioè la facoltà di pretendere che un diritto sia rispettato nei confronti di terzi (genitore su figli minori). Le potestà sono poteri propri diversi da quei poteri Gianluca Sigismondi Pag. 1

3 derivati conferiti cioè dall interessato (rappresentanza) o dalle autorità pubbliche (tutori, curatori, amministratoti di sostegno) in questo caso si parla di ufficio. FATTI GIURIDICI E ATTI GIURIDICI Un diritto oggettivo è una norma che prevede dei fatti al verificarsi dei quali i diritti o doveri si creano, modificano o estinguono. Sono: FATTI GIURIDICI: gli accadimento naturali o umani al verificarsi dei quali l ordinamento giuridico ricollega un effetto giuridico. FATTI NATURALI: un fiume straripa modificando l assetto del terreno proprietà di un soggetto; FATTI UMANI: per effetto consapevole dell uomo: FATTO DOLOSO: intenzionale, FATTO COLPOSO: derivante da imprudenza o imperizia, FATTO ILLECITO: contrario al diritto, FATTO DISCREZIONALE: il soggetto ha deciso liberamente, FATTI DOVUTI (ATTI DOVUTI): il soggetto è obbligato ad esempio al pagamento di un debito. Perché un fatto giuridico sia invalido è necessario che la persona che lo ha compiuto si trovi in condizione di incapacità di intendere e di volere. ATTI GIURIDICI: atti destinati a produrre effetti giuridici costitutivi, modificativi o estintivi. DICHIARAZIONE DI VOLONTA : non si collega alla sola capacità di intendere ma è necessaria ai fini della validità la volontà degli effetti (il contratto). DICHIARAZIONE DI SCIENZA: il soggetto dichiara di essere a conoscenza dell esistenza di un fatto giuridico (estinzione di un debito) il suo è un effetto probatorio cioè di provare l esistenza di fatti giuridici già di per sé costitutivi, modificativi o estintivi (quietanza di pagamento). LE FONTI DEL DIRITTO Si distinguono: FONTI DI PRODUZIONE: modi di formazione delle norme giuridiche, FONTI DI COGNIZIONE: testi che contengono norme giuridiche. La legge è fonte di produzione quando facciamo riferimento al procedimento di formazione delle leggi (artt. 70 ss. Cost.) ma è fonte di cognizione quando ci riferiamo ad una legge già formata contenente norme giuridiche in vigore. L art 1 D.P. indica le fonti del diritto, è un indicazione incompleta perché risale al 1942 e non tiene conto della Costituzione del 1948, né della CE del Oggi conviene elencare le fonti secondo questo ordine gerarchico: 1. Trattato della CE e regolamenti comunitari 2. Costituzione e leggi costituzionali 3. Leggi ordinarie dello Stato 4. Leggi regionali 5. Regolamenti 6. Usi Se una legge è in contrasto con una fonte sovraordinata viene definita illegittima perdendo ogni valore giuridico. LA COSTITUZIONE È la legge fondamentale della Repubblica, la sua posizione sovraordinata deriva dalla sua rigidità: per modificare una legge Costituzionale occorre un procedimento speciale regolato dagli artt. 138 ss. Cost.. Il procedimento lì descritto ha valore anche per le leggi per le quali la Costituzione formula una riserva di legge Costituzionale cioè una materia regolabile solo con leggi Costituzionali. Una legge in contrasto con i principi della Costituzione viene definita costituzionalmente illegittima da parte di un organo giurisdizionale speciale: la Corte Costituzionale ed è destinata a perdere efficacia dal giorno successivo alla sentenza. LEGGI ORDINARIE Sono fonte di produzione per quel procedimento regolato dagli artt.70 ss. Cost., i codici (civile, penale, amministrativo ecc.) risalgono però ad epoca anteriore alla nascita della Costituzione ma sono tutt ora fonti di cognizione del diritto sebbene non formate secondo i procedimenti regolati dalla Costituzione. Gianluca Sigismondi Pag. 2

4 Alle leggi ordinarie sono equiparati gli atti del Governo aventi forza di legge: DECRETI LEGGE: il Governo li può emanare caso di necessità (art 77 Cost.) ma perdono efficacia se, entro sessanta giorni il Parlamento non li abbia convertiti il legge. DECRETI LEGISLATIVI (leggi delegate): sono emanate dal Governo su delega del Parlamento che fissa i principi e i criteri direttivi (art 76 Cost.). LEGGI REGIONALI È la prova dell autonomia legislativa che la Repubblica riconosce alle regioni. Questo implica una limitazione della sovranità dello Stato ma le leggi regionali non possono essere in contrasto con i principi fondamentali dello Stato altrimenti saranno dichiarate illegittime dalla Corte Costituzionale. Le leggi regionali non possono toccare il diritto privato e il diritto penale però se lo Stato invade l autonomia regionale (principio della competenza), quest ultima può sollevare la questione di illegittimità dello Stato. I REGOLAMENTI Fonte normativa sottordinata alla legge, non possono contenere norme contrarie alle disposizioni di legge. Vengono emanato dal Governo o da altre autorità, regioni e provincie ma anche enti territoriali come la Banca d Italia e la CONSOB. Esistono due tipi di regolamenti: REGOLAMENTI GOVERNATIVI DI ESECUZIONE: regolano nei particolari materie già regolate dalla legge, REGOLAMENTI GOVERNATIVI INDIPENDENTI: regolano materie non regolate dalla legge (purché la materia non sia coperta da riserva di legge). Il tutto si traduce in un virtuale potere legislativo da parte del Governo, si tratta della politica di delegificazione per attenuare il lavoro del Parlamento. I regolamenti hanno forza di legge purché: 1. La materia non sia coperta da riserva assoluta, 2. Una legge deve autorizzare il governo fissando le regole generali. Di conseguenza il governo può essere autorizzato ad abrogare con regolamento precedenti norme di legge. USI E CONSUETUDINI Fonte non scritta, non statuale: è la pratica costante di certi comportamenti a tal punto che la collettività riconosce come giuridicamente obbligatori. Non fa parte degli usi la prassi cioè quel consueto modo di comportarsi pur conoscendo che, qualora non si rispettasse quel comportamento, non ci sarebbero conseguenze legali (prassi delle banche o degli ospedali) IL DIRITTO COMUNITARIO Livello sovraordinato rispetto alle fonti interne salvo le norme sui diritti dell uomo della Costituzione. Sono il Trattato istitutivo della CE e i regolamenti emanati dal Consiglio CE nelle materie fissate dal trattato. Il giudice di uno Stato è tenuto a disapplicare le norme interne che risultino in contrasto con le norme comunitarie. La CE impone direttive agli stati membri alle quali devono attenersi nella formazione di un diritto europeo comune. EFFICACIA DELLA LEGGE NEL TEMPO Le leggi e i regolamenti entrano in vigore dopo quindici giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e cessano di avere efficacia per: ABROGAZIONE ESPRESSA: cioè con: 1. Espressa disposizione di una norma successiva, 2. Referendum abrogativo (art 75 Cost), 3. Sentenza di illegittimità della Corte Costituzionale (art 136 Cost). ABROGAZIONE TACITA: incompatibilità con una nuova disposizione che regola l intera materia. La non retroattività delle norme è espressa nella Costituzione all articolo 25 per il diritto penale mentre per il diritto privato è espressa da una semplice norma di legge generale ordinaria come lo stesso codice civile che può, in linea teorica, con disposizione ordinaria, rendere le proprie norme retroattive. Gianluca Sigismondi Pag. 3

5 INTERPRETAZIONE DELLA LEGGE La sentenza è l applicazione di una norma generale ed astratta a casi concreti da parte del giudice che interpreta le norme attribuendo loro un significato secondo i criteri fissati dalla legge (art 12 Preleggi). INTERPRETAZIONE LETTERALE: significato delle parole nel loro ordine logico. INTERPRETAZIONE TELEOLOGICA: si ricerca l intenzione del legislatore, finalità dell ideale creatore del diritto. Può implicare un interpretazione: ESTENSIVA: (art 3 Cost.): tutti i cittadini hanno pari dignità sociale cittadini va inteso come esseri umani, non in senso prettamente politico. RESTRITTIVA: (art 117 Cost.): il potere concesso alle regioni è solo di diritto pubblico, non privato ne tantomeno penale. INTERPRETAZIONE ANALOGICA: il legislatore può colmare eventuali lacune procede per casi analoghi: se una controversia non può essere risolta con precisa disposizione si ha a riguardo delle disposizioni che regolano casi simili o materie analoghe (art 12 Preleggi). Ma l applicazione analogica non può essere applicata a: 1. Norme di diritto penale (art 1 c.p.), 2. Norme eccezionali. In questo caso si fa riferimento ai principi generali dell ordinamento dello Stato cioè principi non scritti che si ricavano dalla pluralità di norme che rappresentano le direttive fondamentali a cui si è ispirato il legislatore (libera circolazione della moneta, difesa del contraente debole ecc.). Le conclusioni sono dotate d autorità e, a differenza del sistema Anglosassone di Common Law non vale il principio di precedente giudiziario vincolante. INTERPRETAZIONE SECONDO IL DIRITTO COMUNITARIO: in base ai principi della CE sulle materie di disciplina della correttezza. IL DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO Stabilisce i criteri con cui regolare i rapporti fra cittadini di stati diversi o che hanno per oggetto cose che si trovano in un paese diverso rispetto a quello in cui viene concluso l atto. Uno stato può, nella sua sovranità, rimandare alla legge straniera (rinvio). Il diritto internazionale privato stabilisce quando il giudice italiano debba applicare la legge nazionale e quando quella straniera. LEGGE NAZIONALE: il giudice italiano applica il diritto relativo alla cittadinanza della persona che ha commesso l azione da giudicare (il giudice italiano considera maggiorenni i sedicenni statunitensi). Le persone giuridiche sono regolate dalla legge del luogo in cui sono state costituite ma si applica il diritto italiano se la sede amministrativa si trova in Italia o in Italia l oggetto principale dell ente. LEGGE DEL LUOGO: per la proprietà e gli altri diritti reali su cose mobili o immobili vale la legge del luogo in cui si trovano. Lo straniero può fruire dei diritti civili riconosciuti dal diritto italiano solo se c è reciprocità (art 16 Preleggi), comunque lo straniero è sempre protetto nei suoi diritti inviolabili (art 2 Cost.) (diritto alla salute alla vita ecc.). Il diritto dello straniero non può essere applicato in Italia se in contrasto con i principi di ordine pubblico. Il giudice può applicare le norme di diritto straniero ed è tenuto a conoscerle (iuria novit curia). LE PERSONE L uomo è per diritto una persona, detto anche soggetto di diritto. È il centro di imputazione del diritto e possiede, dalla nascita fino alla morte (art 1) la capacità giuridica cioè l attitudine ad essere titolari di diritti e doveri (nascita giuridica: primo respiro polmonare, morte giuridica: cessazione di ogni attività celebrale). DOMICILIO: luogo in cui la persona svolge i suoi abituali affari o interessi, RESIDENZA: luogo della dimora abituale, DIMORA: luogo in cui la persona si trova attualmente (seconda casa o casa dello studente), SOGGIORNO: luogo in cui si dimora in vacanza o viaggio occasionale. Gianluca Sigismondi Pag. 4

6 ASSENZA E MORTE PRESUNTA Quando una persona scompare si apre la questione della conservazione del patrimonio, i successori o gli interessati possono chiedere la nomina di un curatore (art 48) che lo amministri. I beni sono dati in possesso temporaneo ai legittimi successori Dopo due anni ASSENZA o eredi che hanno la totale amministrazione ma non possono alienarli o ipotecarli o pignorarli. Se l assente ricompare Dopo dieci anni di assenza Se il presunto morto ricompare Gli saranno restituiti i beni ma non le rendite. Stessi effetti della morte naturale. Si apre la successione ereditaria, il MORTE PRESUNTA vedovo o la vedova possono contrarre nuovamente matrimonio. Gli verranno restituiti tutti i beni nello stato in cui si presentano, se sono stati venduti ha diritto a ricevere il valore della vendita ma se i soldi sono stati spesi non ha diritto a ricevere nulla. Il nuovo matrimonio perde efficacia. CAPACITA DIAGIRE Attitudine del soggetto a compiere atti giuridici, si consegue con il raggiungimento dei 18 anni (art 2). Ci sono però delle eccezioni: Il minore dichiarato maturo psico-fisicamente da un giudice può contrarre matrimonio (emancipato): può svolgere tutti gli atti di ordinaria amministrazione, per quelli straordinari c è bisogno di un curatore, Il sedicenne può riconoscere il figlio naturale. Il minore acquista diritti e assume doveri indirettamente per mezzo dei suoi legali rappresentanti. I genitori o il tutore nominato dal tribunale hanno la potestà sui propri figli o minori assegnati, essi compiono atti giuridici a nome del minore. Gli atti strettamente personali (iscrizione ad un partito, matrimonio ecc.) non possono essere compiuti né dal minore né da chi ne esercita la potestà. INTERDIZIONE Il maggiore infermo mentale perde la capacità di agire (incapacità naturale) è viene sentenziato interdetto, allo stesso tempo viene nominato un tutore che rappresenti legalmente l interdetto. INTERDIZIONE GIUDIZIALE: funzione protettiva verso chi è menomato psichicamente o fisicamente. INTERDIZIONE LEGALE: funzione protettiva verso coloro che devono scontare l ergastolo o più di cinque anni di reclusione. L interdetto può compiere solo atti personali (matrimonio). INABILITAZIONE Lo stato di infermità può non essere così grave da imporre l interdizione, l inabilitato gode di una parziale capacità di agire pari a quella del minore emancipato infatti gli viene assegnato un curatore. Oggi la legge riconosce la figura dell amministratore di sostegno, il suo presupposto è una menomazione fisica o psichica anche temporanea come dovuta dall alcool (art 404). L amministratore di sostegno è nominato dal giudice tutelare su ricorso, oltre che dai soggetti legittimati, su istanza dello stesso beneficiario. Il decreto di norma deve stabilire gli atti per cui il beneficiario mantiene la capacità di agire. PERSONE FISICHE E GIURIDICHE Sono persone fisiche gli esseri umani, sono persone giuridiche le organizzazioni collettive (art 11), ogni soggetto di diritti diverso dalla persona fisica: possiede una propria capacità giuridica, gode di propri diritti, possiede anche la capacità di agire quindi può compiere atti giuridici per mezzo delle persone fisiche che la compongono (organi) e la volontà che si forma nell assemblea viene giuridicamente imputata alla persona giuridica. Una prima divisione può essere fatta fra: ENTI PUBBLICI: province, regioni che concorrono con lo Stato all esercizio della sovranità e si possono classificare in: ENTI TERRITORIALI: stanziati su una comunità, Gianluca Sigismondi Pag. 5

7 ENTI STRUMENTALI: svolgono compiti che lo Stato potrebbe svolgere direttamente, ENTI PUBBLICI ECONOMICI: (art 2201) qualora svolgano l esercizio di attività commerciali. Gli enti pubblici (non strumentali) hanno la doppia capacità di: DIRITTO PUBBLICO: potere sovrano nei confronti di cose o persone, potere di emanare atti autoritativi (amministrativi) che vincolano i destinatari anche contro la loro volontà. DIRITTO PRIVATO: attitudine ad essere titolari di diritti e doveri e di compiere atti giuridici. Il loro fine è quello di soddisfare l interesse collettiva ma questo compito può anche essere svolto da: ENTI PRIVATI: persone giuridiche di diritto comune: ASSOCIAZIONI: organizzazione collettiva stabile in cui vengono prese decisioni superindividuali, si costituisce per contratto con uno scopo ideale non economico (partiti, sindacati). Gli organi di un assemblea sono gli associati che vengono supervisionati dagli amministratori che fungono da organo esecutivo. FONDAZIONI: si distingue dalle associazioni perché si costituisce con un atto unilaterale, la dichiarazione del fondatore che destina i propri beni al perseguimento del fine espresso nell atto. Una fondazione può anche essere costituita per testamento. Ha un solo organo, gli amministratori che sono vincolati nel disporre i beni per perseguire le volontà del fondatore. COMITATI: si costituisce per contratto plurilaterale in cui le parti, i promotori, si impegnano a raccogliere dei fondi per il perseguimento di una finalità ideale. Associazioni, fondazioni e comitati (enti no profit o non lucrative) conseguono il riconoscimento della personalità giuridica con l iscrizione nel registro delle persone presso la prefettura, le S.r.l., S.p.A. o Sapa (enti for profit o lucrative) con l iscrizione nel registro delle imprese. Il codice civile tratta le organizzazioni non riconosciute collettive come persone giuridiche e, nonostante non dovrebbero godere di diritti poiché i diritti andrebbero risolti nelle singole persone fisiche che la compongono, si differenziano dalle prime per piccoli particolari: Possono acquistare beni a titolo oneroso, Delle obbligazioni rispondono le persone che hanno agito in nome dell associazione (art 38), Se il fondo non basta a coprire un debito, gli amministratori ne sono responsabili. DIRITTI DELLA PERSONALITA Sono diritti dell uomo che esistono in quanto tale: diritto alla vita, alla salute, all integrità fisica ecc. che trovano fonte nella: COSTITUZIONE (art 2), CEDU 1950, CARTA DI NIZZA 2000, TRATTATO DI LISBONA 2009 (che ingloba la Carta di Nizza). I diritti della personalità presentano tre caratteristiche, sono: 1. ASSOLUTI: protetti nei confronti di tutti, 2. INDISPONIBILI: non alienabili, 3. IMPERSCRITTIBILI: non si estinguono per il mancato esercizio. Il diritto all onore non trova protezione nel codice civile ma sono punite le ingiurie e la diffamazione che rientrano nella categoria di danni ingiusti (artt e 2058). I diritti più importanti che rientrano in questa categoria sono: DIRITTO AL NOME: il diritto all uso del proprio nome per identificare sé stessi: è un uso esclusivo perché protetto contro chi usurpi il nome altrui per identificare sé. Vengono protetti anche lo pseudonimo o il nome d arte. Non è necessario che l attore provi di aver subito danno, basta, se il nome è stato usurpato, che il fatto appaia suscettibile di avergli recato pregiudizio. DIRITTO ALL IMMAGINE: la fonte è l art 10: è vietato esporre o pubblicare l immagine altrui senza il consenso della persona salvo che non si tratti di persona notoria oppure che l immagine rientri in un avvenimento pubblico e sempre che l immagine non comprometta la dignità della persona. DIRITTO ALL IDENTITA PERSONALE: affinché non sia travisata la propria immagine politica o etica con l attribuzione di azioni non compiute dalla persona anche se quelle non siano di per sé disonorevoli o lesive della sua reputazione. Gianluca Sigismondi Pag. 6

8 DIRITTO ALLA RISERVATEZZA: affinché non siano divulgate, con la televisione o altri mezzi di comunicazione immagini attenenti alla vita privata delle persone anche se di per sé non lesivi (art 8 CEDU) CODICE CIVILE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI Il trattamento dei dati personali deve avvenire nel pieno rispetto dei diritti, delle libertà fondamentali. Si distinguono due diverse figure: 1. TITOLARE DEL TRATTAMENTO: persona fisica, giuridica o pubblica amministrazione cui competono le decisioni sulle modalità o sulle finalità del trattamento. 2. RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO: soggetto preposto alle operazioni di trattamento. Il titolare deve notificare al garante che intende procedere e le finalità devono essere comunicate al responsabile. 3. GARANTE: organo collegiale i cui membri sono eletti dal Parlamento. Sono classificate come dati sensibili quelle informazione che possono rivelare l origine raziale, etnica o religiosa di una persona, il loro trattamenti da parte di privati richiede, oltre al consenso scritto dell interessato, l autorizzazione dal garante. Per i soggetti pubblici il trattamento è consentito se autorizzato da disposizione di legge (art 26). L interessato può: 1. Conoscere i trattamenti che lo riguardano, 2. Esercitare il diritto all oblio *, 3. Essere aggiornato sullo stato dei dati, 4. Esercitare il diritto ad opporsi al trattamento di dati a fini di informazione commerciale o pubblicitaria, 5. Qualora subisca danni, esercitare il diritto al risarcimento (art 2050). Diritto di ottenere che siano cancellati quei dati che hanno perduto ogni utilità ai fini del trattamento sicché la loro conservazione ingiustificata potrebbe prestarsi ad utilizzazioni anomale. I BENI E LA PROPRIETA Possiamo distinguere due definizioni: GIURIDICA: art 810: le cose che possono formare oggetto di diritto, ECONOMICA: art 814: le cose che sono suscettibili di valutazione economica (energie naturali). Ogni sistema giuridico: Riconosce il diritto di proprietà, art 832: di godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo. Determina i modi di acquisto della proprietà, art 922: solo nei modi stabiliti dalla legge. Fonda la categoria dei beni pubblici, beni disponibili a tutti dei quali non è possibile acquistare la proprietà privata (art 822). Sono beni demaniali le cose immobili di valore storico, archeologico o artistico, appartengono allo Stato e sono inalienabili (art 823). Pone limiti alla proprietà e impone al proprietario obblighi. I diritti sulle cose assumono il nome di diritti reali e nel nostro sistema giuridico sono sette: 1. Proprietà 2. Superficie 3. Enfiteusi 4. Usufrutto 5. Uso 6. Abitazione 7. Servitù La proprietà è il diritto fondamentale, gli altri sono diritti reali su cosa altrui (iura in res aliena) perché si esercitano su cose di cui altri è il proprietario. IL DIRITTO DI PROPRIETA : art 832: il diritto di godere e di disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo entro i limiti e con l osservanza degli obblighi stabiliti dall ordinamento giuridico. GODERE: facoltà del proprietario di utilizzare la cosa, se la cosa è fruttifera il proprietario ha diritto a godere dei frutti. DISPORRE: disposizione giuridica contrapposta alla disposizione materiale ossia il godimento. È la facoltà di vendere, di donare, lasciarla per testamento o costituire sulla cosa diritti reali minori a favore di altri. Gianluca Sigismondi Pag. 7

9 Il proprietario ha la facoltà di costituire sulla cosa garanzie reali come l ipoteca e il pegno. PIENEZZA: il proprietario può fare della cosa tutto ciò che non sia vietato dalla legge. Quando sulla cosa sono costituiti diritti reali minori il proprietario non gode più di piena proprietà ma di nuda proprietà. ESCLUSIVITA : il proprietario può escludere chiunque altro dal godimento e dalla loro disposizione (il codice penale punisce il furto, la violazione di domicilio ecc.). LIMITI: divieto di atti di emulazione: (art 833) il proprietario non può giovarsi della sua cosa con lo scopo di nuocere o recare molestia ad altri. L interesse generale prevale su quello individuale, spetta ai comuni, ad esempio, la partizione del territorio mediante piani regolatori per stabilire la divisione fra aree destinate all agricoltura, all industria, alla residenza ecc.. OBBLIGHI: il proprietario dei terreni agricoli ha l obbligo di provvedere alla loro coltivazione. È obbligo del proprietario del suolo consentirne l accesso a chi abbia necessità di entrarvi per eseguire opere sul proprio fondo. CLASSIFICAZIONE DEI BENI BENI IN PATRIMONIO: che sono proprietà di qualcuno, BENI DI NESSUNO (res nullius): che non hanno un proprietario pur potendolo avere (i pesci del mare diventano proprietà del pescatore per occupazione). La distinzione fra bene immobile o mobile riguarda la rapidità di circolazione dei beni ossia le norme che regolano il passaggio da un proprietario ad un altro, più articolato per i primi e più immediato per i secondi (economia liberale): BENI IMMOBILI: suolo, sorgenti, corsi d acqua e tutto ciò che è incorporato al suolo naturalmente come gli alberi o artificialmente come le costruzioni. Al suolo oggetto di proprietà si dà il nome di fondo: FONDO RUSTICO: destinato all agricoltura, FONDO URBANO: suolo edificabile per insediamenti commerciale, residenziali o industriali. BENI MOBILI: tutti gli altri beni (art 812) comprese le energie naturali (art 814). Il danaro è il bene mobile per eccellenza. BENI MOBILI ISCRITTI IN PUBBLICI REGISTRI: autoveicoli, navi e aeromobili. Più cose mobili formano un universalità di cose se appartengono ad un medesimo proprietario e hanno una destinazione unitaria. Il proprietario piò disporre dell universalità (vendere la biblioteca) ma anche dei singoli beni che la costituiscono (vendere i libri). Sono pertinenze le cose mobili o immobili destinate al servizio o all ornamento di un altra cosa mobile o immobile. L art 818 stabilisce la circolazione delle pertinenze: chi vende la cosa principale vende anche le sue pertinenze anche se non gli appartengono, in questo caso, le pertinenze passano al nuovo proprietario solo se il venditore era in buona fede. Per i beni immobili o registrati il proprietario della pertinenza può rivendicarla al nuovo proprietario anche se acquistata da venditore in buona fede. ATTENZIONE! Il rapporto pertinenziale non va confuso con il rapporto di connessione per cui più beni formano un bene unico che, mancando anche di un solo elemento che lo compone (cosa composta), perde la propria identità di bene (per un auto, le ruote sono beni connessi, la radio una pertinenza). COSE FUNGIBILI (beni di genere): beni che appartengono ad un genere entro il quale possono essere sostituiti con altri considerati identici (il denaro in circolazione). Sono oggetti prodotti in serie. COSE INFUNGIBILI (beni di specie): come i pezzi di artigianato, sono beni che esistono in un unico esemplare. COSE CONSUMABILI: si estinguono pe l uso, COSE INCONSUMABILI: consentono un uso ripetuto nel tempo. LA PROPRIETA FONDIARIA Il fondo è delimitato usque ad infera usque ad sidera sia in senso orizzontale sia verticale. La proprietà del suolo si estende sia al sottosuolo (tranne per i beni demaniali o giacimenti di minerali) sia allo spazio sovrastante. Il Gianluca Sigismondi Pag. 8

10 sottosuolo e lo spazio aereo appartengono al proprietario del fondo fin dove egli può dimostrare di avere interessi a costruire (art 840), oltre a questo limite sono cose comuni di tutti. Ogni proprietario deve astenersi dall edificare, nel proprio fondo o nel sottosuolo, costruzioni che possono ledere il fondo del vicino. Le distanze legali pongono un limite alle facoltà di godimento a protezione del vicino: Le COSTRUZIONI su fondi confinanti, se non sono aderenti, devono distare almeno 3 metri. Risulta favorito il proprietario che costruisce per primo (prevenzione temporale) poiché può costruire anche a meno di 1,5 metri dal confine del vicino costringendo, di conseguenza, il vicino a costruire a più di 1,5 metri entro il suo confine oppure avanzare la costruzione fino a costruire in appoggio pagando metà del valore del muro che diventa in comproprietà o in aderenza pagando il valore del suolo vicino (servitù). Se il secondo viola le distanze legali, il primo può chiedere la riduzione in pristino (art 872) obbligando il secondo a demolire la parte di casa che eccede. Infine, il secondo può innestare un capo del proprio muro a quello del vicino pagando una indennità (art 876). POZZI, CISTERNE E TUBI a 2 metri dal confine (art 899), i FOSSI ad una distanza uguale alla loro profondità (art 891). ALBERI DI ALTO FUSTO a 3 metri, ALTRI ALBERI a 1,5 metri, VITI E SIEPI a 0,5 metri dal confine. La legge distingue fra: LUCI: aperture nel muro che non consentono di affacciarsi sul fondo del vicino: il loro lato inferiore deve trovarsi più di 2,5 metri dal pavimento o dal suolo se al PT, a più di 2 metri se ai piani superiori e comunque a più di 2,5 metri dal fondo del vicino. VEDUTE: che consentono di affacciarsi sul fondo del vicino: a 1,5 metri dal fondo, se ha il diritto di costruire in appoggio o aderenza può accecare le luci ma non chiudere le vedute, non potrà quindi costruire in aderenza o appoggio. I muri, gli alberi, i fossi e le siepi di confine si presumono comuni ai due proprietari salvo che uno non provi la sua proprietà assoluta sulla cosa. LE IMMISSIONI Il godimento di un proprietario che ha installato un impianto rumoroso e inquinante entra in conflitto con il godimento del vicino a causa delle immissioni causate dal primo sul fondo del secondo. Il criterio legale per la soluzione del conflitto è quello della normale tollerabilità (art 844): il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni provenienti dal fondo vicino se queste non superano la capacità di sopportazione dell uomo medio. è un criterio che favorisce le attività produttive ritenute fonte di prosperità generale, ancora una volta il benessere del singolo è destinato a soccombere di fronte al benessere generale della società. Ragioni della proprietà: la perdita del valore di scambio a causa delle immissioni è protetta dalla legge. Priorità di un dato un dato uso: è più protetto il proprietario che ha edificato per primo. LE ACQUE PRIVATE Tutte le acque appartengono al demanio pubblico, la loro utilizzazione da parte di privati è ammessa solo in forza di concessione amministrativa. L art 28 della legge del 1994 rende libera l utilizzazione delle acque sotterranee per uso domestico, innaffiamento dei giardini o abbeveraggio del bestiame. Per intendere un bene oggetto di utilizzazione si parla di deflusso di acqua. Il proprietario del fondo ha diritto ad utilizzare le acque ma non può sviarle a danno di altri fondi e deve permettere che le acque defluiscano in fondi altrui affinché anch essi possano servirsene. Il proprietario di un fondo non può erigere muri che blocchino il naturale fluire di una sorgente per evitare che questa bagni il suo fondo (art 913). LE AZIONI PETITORIE Sono le azioni, proposte in giudizio dall attore, contro il convenuto che abbia violato il diritto di proprietà del primo. Sono imperscrittibili (salvo gli effetti di usucapione) e spettano al proprietario. Gianluca Sigismondi Pag. 9

11 AZIONE DI RIVENDICAZIONE art 948: il proprietario può rivendicare la cosa da chiunque la possiede o la detiene anche se costui, dopo la domanda, ha cessato di possederla o detenerla. Il convenuto è obbligato a recuperare la cosa a proprie spese la cosa oppure corrisponderne il valore all attore. L attore ha comunque l onere della prova del proprio diritto di proprietà sulla cosa. Può però ricorrere alle azioni possessorie e in tal caso dovrà solo dimostrare di essere stato spogliato del possesso della cosa. L azione di rivendicazione presuppone che il proprietario non abbia alcun titolo sulla cosa tranne quello di proprietà (nessun contratto con il convenuto). AZIONE NEGATORIA art 949: il proprietario può agire per far dichiarare l inesistenza di diritti reali minori sulla cosa da parte di terzi. Se sussistono turbative o molestie il proprietario può chiedere che se ne ordini la cessazione oltre la condanna al risarcimento del danno. In questo caso l onere della prova contraria grava sul convenuto che deve provare di non aver turbato o molestato il proprietario. L attore può comunque ricorrere all azione di manutenzione per far cessare le molestie da parte del convenuto. AZIONE DI REGOLAMENTO DI CONFINI: art 950: quando il confine tra due fondi è incerto, ciascuno dei due proprietari può chiedere che sia stabilito giudizialmente. ATTENZIONE! Non va confuso con l azione di apposizione di termini (fisici) poiché, in questo caso, si da per scontato che si conoscano i confini. Il proprietario perde il diritto di proprietà quando al suo non uso si accompagna il possesso prolungato da parte di terzi (usucapione). IL POSSESSO Situazione di fatto, art 1140: il possesso è il potere sulla cosa che si manifesta in un attività corrispondente all esercizio della proprietà o di altro diritto reale. In poche parole comportarsi come un proprietario. A volte la figura del proprietario e del possessore non coincidono (furto). Il possesso corrispondente al diritto di proprietà si chiama possesso pieno, quello corrispondente ai diritti reali minori possesso minore. Dal possesso si distingue la detenzione ossia la disponibilità materiale della cosa. Occorre, per essere possessori, l intenzione di possedere (animus possidendi) ossia l intenzione di comportarsi come proprietario, godere della cosa senza pagare ad altri un canone di locazione, affitto o noleggio. Non è possessore chi detiene la cosa per titolo (inquilino di un appartamento che paga l affitto al proprietario). Il possessore in modo diretto detiene la cosa con l animo di considerarla propria. Quello in modo indiretto non ne ha la materiale disponibilità (proprietario di casa locata). L interversione del possesso, ossia il mutamento della detenzione in possesso, può avvenire in due casi: 1. Quando il titolo per il quale ho la detenzione del bene viene mutato da terzi. Un terzo mi vende la cosa e io ne divento possessore (non proprietario poiché il terzo non può essere il proprietario). 2. Quando il detentore faccia opposizione contro il possessore ossia si vanti proprietario. Il possessore di buona fede ottiene protezione maggiore dal sistema giuridico. È possessore di buona fede il possessore illegittimo (possessore non proprietario) che ignora l altruità della cosa, di contro, è possessore di mala fede chi sa di possedere la cosa altrui (il ladro). Il possesso dell erede continua quello del defunto e i tempi si sommano (successione nel possesso). A chi spettano i frutti prodotti da un bene fruttifero posseduto da una persona non proprietaria del bene? se il possessore è di buona fede a lui, di mala fede deve restituirli. LE AZIONI POSSESSORIE Sono azioni di difesa del possesso. Gianluca Sigismondi Pag. 10

12 REINTEGRAZIONE O SPOGLIO: (art 1168) spetta al possessore che è stato violentemente od occultamente spossessato della cosa mobile o immobile. Può essere esercitata entro un anno dallo spoglio o, se trattasi di spoglio clandestino, entro un anno dalla scoperta. Al possessore spogliato spetta la reintegrazione del possesso. Dopo un anno la cosa si consolida nelle mani dell autore dello spoglio e la cosa può essere riottenuta solo con l azione di rivendicazione da parte del proprietario. MANUTENZIONE: (art 1170) riguarda solo i beni immobili e le universalità di beni e: 1. Si applica al possessore molestato (impedito, ostacolato) nel possesso della cosa, 2. Spetta al possessore che ha subito uno spoglio non violento o clandestino. Può essere esercitata entro un anno. L azione di reintegrazione può essere può essere usata da qualsiasi possessore indipendentemente dalla durata del possesso mentre quella di manutenzione solo se il possesso durava da oltre un anno alla luce del sole. L azione di reintegrazione può essere mossa dal detentore che non detenga per ragioni di servizio (il meccanico che detiene l auto da riparare), oppure dal detentore nei confronti del possessore (l inquilino sbattuto fuori di casa senza motivo). LE AZIONI DI NUNCIAZIONE Azioni che spettano sia al possessore sia al proprietario non possessore che hanno la funzione di prevenire un danno che minaccia la cosa, sono ammesse anche nei confronti di pubblica amministrazione per la salvaguardia dei propri diritti: DENUNCIA DI NUOVA OPERA: (art 1171) il vicino ha iniziato una costruzione a distanza inferiore a quella legale. Può essere mossa entro la fine dei lavori. DENUNCIA DI DANNO TEMUTO: (art 1172) denuncia di un danno grave ed imminente che possa derivare alla cosa dalla cosa altrui (la costruzione del vicino sta per crollare). Le azioni di nunciazione si articolano in due fasi: 1. FASE SOMMARIA: provvedimenti urgenti e provvisori (vietare la costruzione ecc.), 2. FASE DI MERITO: decisione definitiva. I MODI DI ACQUISTO DELLA PROPRIETA L art 922 distingue due modi di acquisto della proprietà a titolo originario (occupazione, accessione, specificazione, unione, commistione, usucapione) e a titolo derivativo (contratti, successione). TITOLO DERIVATIVO Si acquista a titolo derivativo quando il dante causa trasferisce il suo diritto all avente causa per mezzo di un contratto oppure per successione a causa di morte. TITOLO ORIGINARIO Si acquista il diritto sulla cosa indipendentemente dal diritto di un precedente proprietario. Succede quando non esiste proprietario della cosa che viene definita di nessuno ( i pesci del mare) oppure quando il precedente proprietario è destinato a soccombere in forza del diritto di acquista la proprietà a titolo originario. L acquisto della proprietà a titolo originario estingue tutti i diritti altrui che avesse gravato il precedente proprietario ed anche le garanzie reali. Acquisti del diritto di proprietà a titolo originario sono i frutti per il possessore di buona fede e le pertinenze per il proprietario della cosa principale. OCCUPAZIONE ED INVENZIONE Con l occupazione si acquista il diritto di proprietà sulle cose che non appartengono a nessuno (art 923), possono essere di nessuno solo le cose mobili. I beni immobili vacanti invece sono proprietà dello Stato (ghiacciai, terreni abbandonati dal mare ecc.). Sono cose di nessuno le cose: Gianluca Sigismondi Pag. 11

13 1. ABBANDONATE: (res derelictae) dal proprietario con l intenzione di rinunciare alla proprietà sulle cose come chi getta i rifiuti che saranno poi utilizzati per il riciclaggio dalle società specializzate senza bisogno di acquistare il titolo di proprietà sulle cose. 2. ANIMALI OGGETTO DI CACCIA E PESCA: la caccia e la pesca di un animale determinano l acquisto della proprietà sull animale per possesso dello stesso. 3. COSE ALTRUI CON IL CONSENSO: chi raccoglie funghi o coglie fiori sul suolo di un proprietario che non ha espressamente vietato la raccolta (consenso tacito). Non sono cose abbandonate le cose smarrite delle quali il proprietario ha perso il possesso senza rinunciare alla proprietà, chi trova una cosa che lascia presupporre essere stata smarrita deve consegnarla all ufficio oggetti smarriti del proprio comune, se entro un anno la cosa non viene reclamata dal legittimo proprietario, chi l ha trovata diventa proprietario per invenzione o ritrovamento. Per invenzione si acquista anche la proprietà di un tesoro nascosto (tranne che per i beni di interesse storico che appartengono al demanio). ACCESSIONE Il proprietario della cosa principale diventa proprietario delle cose ad essa accessorie. Si distinguono accessione di: 1. COSA MOBILE A COSA IMMOBILE: preminenza della proprietà immobiliare, il proprietario della cosa immobile diventa proprietario della cosa mobile: il proprietario del suolo edifica una costruzione sul suo suolo e ne diventa proprietario a titolo originario man mano che i materiali di costruzione (cose mobili) vengono assemblati. Può accadere che qualcuno costruisca sul suolo altrui a sua INSAPUTA: per errore, in tal caso il proprietario sconfinato può scegliere se tenersi la costruzione pagando oppure far demolire la costruzione. CONOSCENZA: per contratto dichiarato nullo in seguito alla costruzione. In tal caso il proprietario del suolo deve risarcire chi ha costruito e non può esigere la demolizione. SCONFINAMENTO IN BUONA FEDE: il giudice può, su richiesta del costruttore, attribuirgli la proprietà sulla parte sconfinata obbligandolo a pagare il doppio del suo valore (art 938). 2. COSA IMMOBILE A COSA IMMOBILE: importante per quanto riguarda la protezione dell ambiente. È il caso dell alluvione dove i fiumi in piena trasportano da monte a valle modificando l estensione del territorio, il proprietario acquista la proprietà della nuova parte di suolo. Se per avulsione una parte di suolo si stacca da un fondo e diventa parte di un altro fondo, il proprietario del secondo deve al primo un indennità. 3. COSA MOBILE A COSA MOBILE: se le cose mobili appartenenti a diverso proprietario sono unite (unione) o mescolate (commistione), il proprietario della cosa principale diventa proprietario del tutto pagando all latro il valore della sua cosa. Se non si può distinguere una cosa principale si forma una comproprietà sulla cosa (art 939). La specificazione è la modalità di acquisto della proprietà della materia altrui da parte di chi la adopera per formare una nuova cosa. Lo scultore che fa una statua col marmo altrui ne diventa proprietario ma dovranno a quest ultimo il prezzo della materia usata. POSSESSO VALE TITOLO La proprietà si può acquistare mediante il possesso, per i beni immobili c è bisogno di possesso continuato nel tempo (usucapione), per i beni mobili invece l acquisto della proprietà è istantaneo (possesso vale titolo). Il principio cardine è la circolazione dei beni mobili. 1. ACQUISTO DI COSA MOBILE DA NON PROPRIETARIO: chi ottiene una cosa da un non proprietario ne acquisisce il diritto di proprietà mediante il possesso se al momento del trasferimento si trovava in buona fede (ignorando che l altro non fosse effettivamente proprietario) e in forza di un titolo idoneo (art 1153). È l ipotesi di chi acquista una cosa da un ladro, il primo acquisirà la proprietà a titolo originario in quanto il primo non era proprietario della cosa. La condizione necessaria è che chi acquista la cosa sia in buona fede è che sussista un titolo (ad esempio un contratto di vendita). 2. ALIENZAZIONE DELLA STESSA COSA MOBILE A PIU PERSONE: se una cosa viene alienata a più persone, ne acquisisce la proprietà mediante il possesso il primo ad aver conseguito, in buona fede, il titolo con l alienante. Questa modalità di acquisto della proprietà dà sicurezza alle persone coinvolte nel trasferimento poiché è vantaggiosa per il compratore di buona fede che è libero dal rischio di dover restituire la cosa a terzi proprio perché proprietario a titolo originario, di conseguenza il venditore venderà più facilmente la cosa. Gianluca Sigismondi Pag. 12

14 La circolazione di beni mobili si traduce in mancanza di diritti per il derubato che non potrà riottenere la cosa poiché divenuta proprietà di possessore di buona fede mediante il solo possesso. Si possono acquistare tramite il possesso anche i diritti reali su cose mobili (uso e usufrutto) e pegno. Non si può acquistare la proprietà di universalità di cose o cose mobili iscritte in pubblici registri. USUCAPIONE Detta anche prescrizione acquisitiva è l acquisto della proprietà mediante possesso continuato nel tempo. È irrilevante che si tratti di buona o mala fede (conoscenza dell altruità della cosa). Lo status di buona fede accorcia la durata del possesso necessario affinché si consolidi il titolo di proprietà. Può acquistare la proprietà sulla cosa anche il ladro a patto che il possesso sia goduto palesemente o non occultamente. L usucapione vale a semplificare la prova in giudizio del titolo di proprietà e di assicurare la certezza dei diritti sulle cose (chi compra sa di non temere la remora a terzi perché sicuro di comprare da proprietario o per titolo o per possesso prolungato nel tempo). Il tempo necessario varia a seconda delle diverse specie di beni: BENI IMMOBILI (art 1158) E UNIVERSALITA DI BENI (art 1160): venti anni, se in buona fede dieci, BENI MOBILI ISCRITTI (art 1162): dieci anni, se in buona fede tre, BENI MOBILI: quando non si verificano i presupposti del possesso vale titolo, venti anni, se in buona fede dieci, FONDI RUSTICI: quindici anni, se in buona fede cinque. DIRITTI REALI SU COSE ALTRUI (iura in re aliena) Diritti spettanti ad una persona sulla cosa altrui e sono sei (tipicità dei diritti reali): Superficie, Uso, Usufrutto, Abitazione, Enfiteusi, Servitù. È possibile che sulla medesima cosa coesistano più diritti reali minori e si dice che è un diritto di sequela, opponibile ai futuri proprietari della cosa che sono tenuti a rispettare i diritti reali sulla cosa. A differenza della proprietà che è imperscrittibile (salvo usucapione), i diritti reali minori si estinguono per il non uso oltre i venti anni al termine dei quali il diritto minore si consolida e al proprietario spetterà la piena disponibilità della proprietà sulla cosa. Le azioni a difesa di diritti reali minori si chiamano azioni confessorie che rappresentano l antitesi con l azione negatoria, la prima infatti mira ad ottenere il riconoscimento del proprio diritto sulla cosa altrui contro chiunque, sia proprietario sia terzo. Mira inoltre alla cessazione di eventuali turbative e, in casi estremi, alla riduzione in pristino contro chi, ad esempio, abbia costruito su un fondo nonostante la servitù a non edificare. DIRITTO DI SUPERFICIE È il diritto ad edificare sul suolo altrui mantenendo il diritto di proprietà sulla cosa (artt ) per sospendere il principio di accessione da cosa mobile (materiali) a immobile (suolo). L obiettivo è mantenere distinte le figure del proprietario della costruzione (proprietario superficiario) e il proprietario del suolo. Come per gli altri diritti reali minori la superficie ha prescrizione ventennale ma, una volta terminata la costruzione da parte del superficiario, non si potrà più parlare di prescrizione. È possibile che si istauri un rapporto a tempo fra superficiario e proprietario del suolo: avviene quando il superficiario necessita della parte di suolo per costruirvi impalcature destinate a perire a breve. Questo diritto di superficie temporaneo è strumento di politica urbanistica: i suoli espropriati per fini di edilizia anziché essere ceduti ai costruttori possono restare proprietà dei comuni, in questo caso si evitano le speculazioni Gianluca Sigismondi Pag. 13

15 sull incremento del valore dei suoli. La controindicazione sta nel fatto che i superficiari edificano costruzioni di scarsa qualità destinate a perire al termine del diritto di superficie. USUFRUTTO Il diritto dell usufruttuario comprende: FACOLTA DI GODERE DELLA COSA (uso), utilizzarla per il proprio vantaggio ma nel rispetto della destinazione economica. FACOLTA DI FARE PROPRI I FRUTTI. FRUTTI NATRALI: prodotti del suolo o della mandria ecc., FRUTTI CIVILI: canone di locazione se l usufruttuario dà in locazione la cosa. L unica cosa che distingue l usufruttuario dal proprietario è che il primo non ha la facoltà di scegliere la destinazione economica della cosa che spetta al proprietario che, in questo caso è nudo proprietario. Le spese e le tasse sono ripartite: SPESE TASSE NUDO PROPRIETARIO Straordinarie Sulla proprietà USUFRUTTUARIO Ordinaria manutenzione Sul reddito La legislazione è, come già accennato, a favore della piena proprietà, questo si manifesta nella temporaneità del diritto di usufrutto sulla cosa che scade alla morte dell usufruttuario, se persona fisica, o dopo trenta anni, se persona giuridica. L usufrutto si può acquistare, come per tutti i diritti reali, per usucapione. Al termine dell usufrutto, l usufruttuario dovrà restituire la cosa nello stato in cui si trovava quando la ha ottenuta dal proprietario, salvo il naturale deterioramento per l uso, seguendo la diligenza del pater familias. Qualora l usufrutto sia stato acquistato su cose consumabili, l usufruttuario dovrà restituire un equivalente in qualità e quantità. USO Differisce dall usufrutto per il fatto che l usuario può godere e disporre dei frutti della cosa limitatamente a quanto occorre per i bisogni suoi e della sua famiglia, spettano al proprietario i frutti che eccedono. ABITAZIONE Ha per oggetto una casa e consiste nel diritto ad abitarla nei limiti dei bisogni del titolare del diritto e della sua famiglia. ENFITEUSI L enfiteuta possiede il cosiddetto dominio utile sulla cosa a differenza del nudo proprietario al quale spetta il dominio diretto. L enfiteusi è un diritto perpetuo o, se previsto un termine, questo non deve essere inferiore a venti anni, è un diritto che può essere ceduto agli eredi. Ha per oggetto fondi rustici sui quali l enfiteuta ha la facoltà di godere dei diritti che spettano al proprietario ma con due obblighi: 1. MIGLIORRARE IL FONDO (art 959), 2. CORRISPONDERE AL PROPRIETARIO (CONCEDENTE) UN CANONE PERIODICO (art 960). L incentivo dell enfiteuta è l affrancazione: la facoltà di acquistare il fondo pagando al concedente una comma pari alla capitalizzazione del canone annuo (quindici volte il canone annuo), il concedente non può rifiutarsi di vendere il suolo. Il proprietario può chiedere la devoluzione del fondo cioè l estinzione del diritto di enfiteusi se: L enfiteuta non migliora il fondo o se L enfiteuta non paga due annualità di canone (art 972). SERVITU PREDIALI Art 1027: peso imposto sopra un fondo (fondo servente) per l utilità di un altro fondo (fondo dominante) appartenente a diverso proprietario. Gianluca Sigismondi Pag. 14

16 In breve, una limitazione del diritto di proprietà del proprietario del fondo servente alla quale corrisponde un diritto sul fondo servente da parte del proprietario del fondo dominante. SERVITU DI PASSAGGIO: il proprietario del fondo servente deve sopportare il passaggio del proprietario del fondo dominante necessario per accedere a quest ultimo. SERVITU DI ACQUEDOTTO: i fondi situati tra la sorgente e il fondo dominante devono sopportare l attingere dell acqua da parte del primo presso i loro fondi. Le servitù si classificano in: POSITIVE: obbligo di sopportare passivamente il comportamento del fondo dominante, NEGATIVE: obbligo di non fare determinate azioni (servitù a non edificare per non perdere la vista del paesaggio che potrebbe compromettere il valore dell hotel). CONTINUE: non necessita del comportamento dell uomo (servitù di non edificare), DISCONTINUE: necessità di un azione di una persona (servitù di passaggio). APPARENTI (che si vedono): sul fondo servente esistono opere visibili dell azione del proprietario del fondo dominante: costruzione di acquedotti, oleodotti ecc., NON APPARENTI (che non si vedono): sul fondo non si manifesta l azione del proprietario del fondo dominante: servitù di passaggio, di non edificare. La servitù può essere conseguita volontariamente (contratto o testamento) o coattivamente cioè in maniera forzata perché un proprietario di un fondo, considerate certe condizione, si rifiuta di sancire un rapporto di servitù con un altro fondo. Esistono infine, anche se la legge non le prevede, le servitù reciproche: più proprietario di lotti confinanti si mettono d accordo, affinché si mantenga l assetto originario, a mantenere certe distanze, costruire non oltre una data misura ecc.. Le servitù si possono acquistare per usucapione ma non si possono usucapire le servitù non apparenti poiché è impossibile provare il possesso continuato nel tempo di un azione che per definizione non è perpetua. La destinazione del padre di famiglia è un acquisto del diritto di servitù a titolo originario. Un padre lascia in eredità due fondi, uno dei quali necessità l acqua da secondo, a due figli; alla morte un fondo sarà dominante e l altro servente senza che tra i due eredi si stabilisca un contratto alcuno. Questo modo di acquisto vale per le servitù apparenti. Come gli altri diritti reali, le servitù, hanno un termine di prescrizione di venti anni. Il tempo decorre per le: SERVITU POSITIVE: dal momento in cui cessa il godimento sul fondo altrui, SERVITU NEGATIVE: dal momento in cui il proprietario del fondo servente dà inizio alle opere che non sarebbero dovute essere eseguite. Una peculiarità delle servitù è espressa dall art 1030: il proprietario del fondo servente non è tenuto a compiere nessun atto per rendere possibile l esercizio della servitù salvo che la legge non disponga altrimenti. Le servitù non obbligano il proprietario del fondo a fare alcuna azione salvo che la legge non imponga prestazioni accessorie (il proprietario del fondo su cui grava servitù di passaggio deve mantenere il fondo pulito per permettere il passaggio. SERVITU COATTIVE Sono costituite in seguito a sentenza del giudice. Ad esempio una servitù di elettrodotto può essere costituita coattivamente dalla pubblica amministrazione. Può essere stabilita una servitù di passaggio se: 1. FONDO INTERCLUSO: in fondo non ha uscita sulla via pubblica o questa sarebbe troppo disagevole, 2. SOTTOPASSAGGIO: si può stabilire per due diversi motivi: Dal fondo alla strada pubblica c è una via che non basta per le esigenze del proprietario e non può essere ampliata. Gianluca Sigismondi Pag. 15

17 Dal fondo alla strada pubblica c è una via troppo stretta per il transito di veicoli. In tutti i casi il proprietario del fondo dominante deve ai vicino un indennizzo proporzionato al danno cagionato. L acquedotto coattivo può essere richiesto per un periodo non maggiore di venti anni e il proprietario del fondo dominante deve indennizzare il proprietario del fondo servente. Le servitù coattive di acquedotto, oleodotto, metanodotto ecc. spettano nei confronti delle compagnie che gestiscono i servizi il cui fondo, quello dominante, è quello in cui risiede la loro sede da cui partono le linee. La servitù si costituisce con atto amministrativo. LA COMUNIONE (art 1100): è la contitolarità del diritto di proprietà o qualsiasi altro diritto reale, in antitesi con la proprietà individuale. Quando sulla medesima cosa coesistono diritti di più persone ma con uguale contenuto e può formarsi in tre modalità: 1. VOLONTARIA: che dipende dalla volontà dei partecipanti alla comunione, 2. INCIDENTALE: che non dipende dalla volontà (un bene in eredità a più persone), può essere sciolta per volontà dei partecipanti 3. FORZOSA: alla quale gli altri partecipanti non si possono sottrarre (condominio degli edifici), non può essere sciolta per volontà dei partecipanti. La coesistenza di un diritto nei confronti di più persone implica una scomposizione in quote: tante quante sono le persone che esercitano il diritto sulla cosa. Le quote possono, per legge o per volontà delle parti, essere disuguali, così in una società ci possono essere tre proprietari in cui uno ha il 60% e gli altri due il 20%. La facoltà di godimento e di disposizione spettano ai partecipanti per certi aspetti in modo individuale, per altri collettivo, si distinguono quattro situazioni: 1. USO DELLA COSA COMUNE: spetta a ciascun partecipante separatamente senza intaccare la destinazione economica della cosa. 2. AMMINISTRAZIONE DELLA COSA COMUNE: spetta collettivamente ma in base alla ripartizione delle quote. Per quanto riguarda le innovazioni e gli atti di straordinaria amministrazione c è bisogno della doppia maggioranza cioè i due terzi. 3. Ciascun proprietario può disporre liberamente della propria quota (venderla, ipotecarla ecc.). 4. Per la disposizione dell intera cosa c è bisogno del consenso unanime. La legge guarda con sfavore la comproprietà perché contro il principio di libera circolazione delle cose, per questo motivo ogni partecipante può chiedere in qualsiasi momento la divisione della cosa comune (art1111) salvo che si tratti di cosa che se divisa cesserebbe di esistere come tale. Il patto tra i partecipanti di restare in comunione non può superare la durata di dieci anni. La divisione si attua in natura trasformando le quote in parti fisiche della cosa (per il danaro è semplice). CONDOMINIO NEGLI EDIFICI Un edificio è diviso in piani e ogni piano in più interni ognuno dei quali appartiene ad un diverso proprietario. Il singolo appartamento è di proprietà solitaria del proprietario mente il pianerottolo, l ascensore, le scale ecc. è di comproprietà dei condomini. Si parla di condominio orizzontale quando quello riguarda una piscina, un giardino o altro appartenente al condominio, di condominio verticale quando si fa riferimento alla divisione dell edificio. È prevista dalla legge un assemblea di condomino periodica supervisionata da un amministratore se i condomini sono più di quattro, se sono più di dieci deve essere formato un regolamento. MULTIPROPRIETA Proprietà di cosa da parte di più persone in periodi specifici (a turno). Gianluca Sigismondi Pag. 16

18 OBBLIGAZIONE Esistono diritti che spettano agli uomini nei confronti degli altri uomini, si chiamano diritti di obbligazione, diritti di credito o diritti personali. DIRITTI REALI SULLE COSE ASSOLUTI (nei confronti di tutti) DIFESA ASSOLUTA: anche il titolare di diritti reali minori ha l azione in giudizio contro chiunque contesti il suo diritto sulla cosa TITOLO ORIGINARIO DIRITTI DI CREDITO AD UNA PRESTAZIONE PERSONALE (dare, fare, non fare) RELATIVI (nei confronti del debitore) DIFESA RELATIVA: il titolare può difenderli solo se l obbligato non li rispetta e non può agire nei confronti di terzi che li contestino TITOLO DERIVATIVO (contratto, fatto illecito) Esistono diritti di obbligazione chiamati diritti personali di godimento che presentano analogie con i diritti reali: diritto di godimento della cosa altrui che il contratto di locazione attribuisce al locatario. Che differenza c è tra locazione e usufrutto? Il locatario può agire in giudizio solo nei confronti del locatore, l usufruttuario può farlo contro chiunque contesti il suo diritto sulla cosa altrui. Il locatario possiede il diritto personale di godimento, l usufruttuario è titolare di un diritto sulla cosa. I diritti di credito sono comunque diritti patrimoniali protetti nei confronti di chiunque ne causi pregiudizio obbligando il terzo a risarcire il creditore. ATTENZIONE! Che differenza c è tra una servitù negativa e una obbligazione di non fare? La servitù permane sul fondo anche su esso cambi proprietario, l obbligazione di non fare si estingue se l imprenditore cede l azienda. Il rapporto obbligatorio vincola due o più soggetti per l esecuzione di una prestazione: CREDITORE: soggetto attivo a cui spetta il diritto di esigere la prestazione, DEBITORE: soggetto passivo che deve eseguire la prestazione, PRESTAZIONE: oggetto dell obbligazione. I soggetti sia attivi sia passivi possono essere più di uno, devono comunque essere determinati o determinabili (art 2043: qualsiasi fatto doloso o colposo che cagioni ad altri danno ingiusto obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire chi lo ha subito). La prestazione deve avere contenuto patrimoniale, deve essere una prestazione suscettibile di valutazione economica (art 1174). Il risarcimento all inadempimento di una obbligazione si può sempre quantificare in una somma di denaro che possa compensare le conseguenze del comportamento inadempiente. L interesse del creditore può, invece, essere economico o patrimoniale ma anche non patrimoniale (se vado al cinema pago per la prestazione che è vedere lo spettacolo ma il mio interesse (seppur quantificabile economicamente) non ha natura patrimoniale bensì di intrattenimento. Il carattere patrimoniale è l equivalente in denaro del valore economico. Il carattere patrimoniale è distintivo dei diritti di credito, non è presente nei rapporti di famiglia (obblighi) sebbene questi presumano una prestazione, e nemmeno nei diritti della personalità sebbene possono essere fatti valere nei confronti di chiunque. Il patrimonio (in senso giuridico) è l insieme di diritti reali, patrimoniali e di obbligazione che spettano alla medesima persona, il patrimonio netto è il lordo meno i debiti. PRESTAZIONE Esistono prestazioni di: 1. DARE o CONSEGNARE: pagamento di una somma di danaro, consegna di un bene (vettore). Una sottospecie è la restituzione (ad esempio di un mutuo). L oggetto della prestazione può essere un bene di: Gianluca Sigismondi Pag. 17

19 GENERE: una somma di denaro, una quantità di petrolio ecc. (comunque di qualità non inferiore alla media), SPECIE: quella automobile ecc. (che deve essere custodita fino alla consegna). 2. FARE: che si divide in obbligazione di: MEZZI: il debitore è obbligato a svolgere un attività senza garantire il risultato finale (lavoro di un dipendente che potrebbe anche non realizzare le aspettative dell imprenditore sulla remunerazione del capitale). Il rischio per la mancata realizzazione del risultato grava sul creditore (il medico si obbliga a curare senza la sicurezza piena della guarigione). RISULTATO: il debitore è obbligato a conseguire il risultato finale dell attività (l appaltatore che si impegna a costruire un opera garantisce il risulto finale dell opera) Il rischio grava sulle spalle dei debitori (il vettore si obbliga a trasportare dei beni e assicurarne l arrivo nelle stesse condizioni della partenza). 3. NON FARE o PRESTAZIONE NEGATIVA: il debitore si obbliga a non tenere un determinato comportamento nei confronti del creditore (non fare concorrenza). Dopo un analisi più dettagliata si riscontrano diverse prestazione accessorie che vanno rispettate ad esempio il locatore ha l obbligazione principale di far godere della sua cosa il locatario ma anche di dare la cosa oggetto della locazione e mantenere la cosa in stato idoneo per favorirne il godimento. È una prestazione accessoria quella della correttezza che incombe sia sul creditore sia sul debitore (cooperare per la realizzazione della prestazione). Creditore e debitore hanno l obbligo di tenersi costantemente informati. Ci sono infine prestazioni di: 4. CONTRATTARE: concludere un contratto (oggetto del contratto preliminare), 5. GARANZIA: diversamente dalle altre non è una prestazione di comportamento. La prestazione di chi ha promesso il fatto del terzo accollandosi i rischi. OBBLIGAZIONI CON PLURALITA DI SOGGETTI O DI OGGETTI Quando i creditori o i debitori sono più di uno ci può essere: SOLIDARIETA (art 1292) è di regola quando ci sono più debitori. Può essere: ATTIVA: ciascuno dei creditori di un medesimo debitore può esigere da lui la prestazione che, se adempiente, si svincola nei confronti di tutti i creditori. PASSIVA: ciascuno dei debitori di un medesimo creditore può essere costretto ad eseguire l intera prestazione liberando tutti i debitori. Naturalmente il creditore che ha riscosso deve agli altri una parte e il debitore che ha adempiuto avrà verso gli altri azione di regresso chiedendo il rimborso delle parti a lui non spettanti. PARZIARIETA (art 1314) di regola quando ci sono più creditori. Si divide in: ATTIVA: ciascuno dei creditori può esigere solo la sua parte, PASSIVA: ciascuno dei debitori può essere costretto a compiere la sua parte di prestazione. Il principio è il favore del creditore come si vede nel caso della solidarietà passiva dove può chiedere al debitore più affidabile l intera prestazione, sarà poi carico del debitore ricorrere all azione di regresso nei confronti degli altri debitori. Per le cose indivisibili si ricorre sempre alla solidarietà. Per quanto riguarda le prestazioni con più oggetti come l albergatore che si obbliga a dare in locazione più stanze, la facoltà di scelta spetta al debitore salvo diversamente accordato. FONTI DELLE OBBLIGAZIONI L art 1173 indica tre grandi categorie di fonti: 1. CONTRATTO: accordo di due o più parti, fonte volontaria, l obbligazione nasce in seguito ad un accordo. Il contratto è anche un modo di acquisto della proprietà a titolo derivativo: il trasferimento della proprietà non è un obbligazione ma un vero e proprio prodotto del contratto. 2. FATTO ILLECITO: (art 2043). Gianluca Sigismondi Pag. 18

20 3. QUALSIASI ALTRO ATTO O FATTO IDONEO A PRODURRE OBBLIGAZIONI: come la promessa al pubblico, l obbligazione del possessore di mala fede a restituire i frutti della cosa o del proprietario a rimborsare il possessore per le spese fatte. ADEMPIMENTO E INADEMPIMENTO L adempimento di un obbligazione è l esatta esecuzione della prestazione da parte del debitore, ne consegue l estinzione dell obbligazione e la liberazione del debitore dal vincolo. L esattezza della prestazione deve essere valutata rispetto a diversi criteri: MODALITA DI ESECUZIONE: (art 1176) il debitore deve usare la diligenza pater familias (uomo medio). Qualora la prestazione riguardi una professione, essa deve essere valutata in termini più stretti e pretenziosi poiché si presume che il debitore possieda la perizia necessaria all adempimento. La prestazione deve essere sempre eseguita per intero. TEMPO DI ESECUZIONE: la prestazione deve essere eseguita a richiesta del creditore o, se fissato un termine, alla scadenza del termine. Nel primo caso il creditore può esigere la prestazione in qualsiasi momento finché il suo diritto non sia estinto per prescrizione, il secondo caso è a favore del debitore. LUOGO DI ESECUZIONE: la prestazione deve avvenire nel luogo stabilito dalle parti o se non stabilito: 1. DARE COSE DETERMINATE: nel luogo in cui si trovava la cosa al momento dell obbligazione, 2. PAGARE UNA SOMMA DI DENARO: al domicilio del creditore, 3. ALTRA OBBLIGAZIONE: domicilio del debitore. PERSONA CHE ESEGUE LA PRESTAZIONE: può accadere che al creditore risulti indifferente ricevere la prestazione del debitore o da terzi (ad esempio per le cose fungibili). Il creditore può comunque rifiutarsi e pretendere che il debitore esegua personalmente la prestazione. Il terzo che paga per conto del debitore viene surrogato dal creditore cosi da poter chiedere il rimborso al debitore. Poiché fatto dovuto la prestazione può essere eseguita anche da incapace di intendere e volere. DESTINATARIO DELL ADEMPIMENTO: il creditore deve essere capace, chi paga a creditore incapace non è liberato dal vincolo a meno che non provi che quanto ha pagato è stato rivolto a vantaggio dell incapace. L adempimento deve essere eseguito nelle mani del rappresentante del creditore incapace (art 1188). Può accadere che non si paghi al diretto creditore (pago al commesso i vestiti di un imprenditore) ma se si verificano le seguenti condizioni il debitore è liberato dal vincolo: 1. CIRCOSTANZE UNIVOCHE che attestino che il debitore ha pagato, 2. BUONA FEDE del debitore. IDENTITA DELLA PRESTAZIONE: il debitore è liberato solo se esegue la prestazione dovuta ma, in determinate circostanze, il creditore può scegliere di essere pagato in natura o con oggetti di stesso valore economico della prestazione; questa modalità è detta prestazione in luogo dell adempimento (datio in solutum). Un classico esempio di datio in solutum è la dazione di assegno invece che di contanti. Il creditore diventa tale verso la banca. In seguito all adempimento di una prestazione di danaro al debitore spetta una ricevuta detta quietanza. OBBLIGAZIONI PECUNIARIE Sono dette anche debiti di valuta e hanno come oggetto la consegna di una certa somma di danaro, si adempiono con moneta avente corso legale nello Stato dove avviene la prestazione. È di fondamentale importanza il principio nominalistico, si fa riferimento al valore nominale e non reale. Esistono però clausole come la clausola oro che obbliga il debitore a pagare una certa somma tale da poter acquistare tanto oro nel momento dell adempimento (l oro è un bene il cui valora oscilla entro una fascia stretta). Ai beni di valuta si contrappongono i beni di valore quando una somma di danaro è dovuta come valore di altro bene (risarcire il danno). Il danaro è un bene produttivo poiché produce frutti civili, gli interessi. La somma da pagare liquida ed esigibile comporta un obbligazione accessoria, il pagamento degli interessi che vi maturano. Gli interessi compensativi gravano sulle obbligazioni a cui non è sottoposto un termine, quelli moratori qualora l obbligazione non sia adempiuta entro i termini e che il debitore abbia provveduto alla costituzione in mora. INADEMPIMENTO DELL OBBLIGAZIONE Gianluca Sigismondi Pag. 19

Si tratta di diritti che consentono varie forme di utilizzazione della res: Superficie Enfiteusi Usufrutto Uso Abitazione Servitù prediali.

Si tratta di diritti che consentono varie forme di utilizzazione della res: Superficie Enfiteusi Usufrutto Uso Abitazione Servitù prediali. DIRITTI REALI DI GODIMENTO SU COSA ALTRUI Funzione: attribuiscono ad un soggetto diverso dal proprietario della res alcune delle facoltà e/o dei poteri che tipicamente spettano al proprietario. Si tratta

Dettagli

SOGGETTI E OGGETTO DEL DIRITTO. (sintesi dal testo Comunità di Paolo Ronchetti Ed. Zanichelli)

SOGGETTI E OGGETTO DEL DIRITTO. (sintesi dal testo Comunità di Paolo Ronchetti Ed. Zanichelli) SOGGETTI E OGGETTO DEL DIRITTO. (sintesi dal testo Comunità di Paolo Ronchetti Ed. Zanichelli) IL RAPPORTO GIURIDICO Il rapporto giuridico è una relazione tra due soggetti regolata dal diritto. corrisponde

Dettagli

NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE

NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE SI SENTONO SPESSO MOLTE FRASI CHE CONTENGONO LA PAROLA DIRITTO, AD ESEMPIO: - L omicidio è punito dalla legge - I cittadini sono obbligati,

Dettagli

Terra nuda. Opere di miglioramento fondiario ESEMPI DI MIGLIORAMENTI FONDIARI

Terra nuda. Opere di miglioramento fondiario ESEMPI DI MIGLIORAMENTI FONDIARI STIMA DEI MIGLIORAMENTI FONDIARI (CAP. 12) Cosa sono i miglioramenti fondiari Un miglioramento fondiario è dato da qualsiasi investimento stabile e duraturo di capitale e lavoro effettuato su un terreno

Dettagli

Traduzione a cura di Sara DʼAttoma ****

Traduzione a cura di Sara DʼAttoma **** Traduzione a cura di Sara DʼAttoma Decreto del Presidente della Repubblica Popolare Cinese N. 36 Si dichiara che la Legge della Repubblica Popolare Cinese sulla legge applicabile ai rapporti privatistici

Dettagli

Agosto 2015 EUR/A/IM CONDIZIONI

Agosto 2015 EUR/A/IM CONDIZIONI ACQUISTI MICHELIN ITALIA Agosto 2015 EUR/A/IM CONDIZIONI GENERALI DI ACQUISTO 1 CONDIZIONI GENERALI DI ACQUISTO 1. Premessa... 3 2. Principi etici... 3 3. Prezzi... 3 4. Consegna della fornitura... 3 5.

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO SERVIZIO LIBRO FONDIARIO CIRCOLARE N.. 7 /2009 Trrentto,, 29 dicembrre 2009 Oggetto: Legge 18 giugno 2009, n. 69. Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione,

Dettagli

Indice dei quesiti di diritto Civile per la preselezione informatica del concorso a 350 posti di uditore giudiziario.

Indice dei quesiti di diritto Civile per la preselezione informatica del concorso a 350 posti di uditore giudiziario. 2100 Se é perito un edificio che era stato assicurato contro tale evento dall'usufruttuario ed il nudo proprietario intende ricostruirlo con la somma conseguita come indennità, l'usufruttuario può opporsi?

Dettagli

ITG A. POZZO LEZIONI DI ESTIMO. Stima delle successioni ereditarie. Classi 5^ LB-LC-SA Anno scolastico 2009/10. Prof. Romano Oss

ITG A. POZZO LEZIONI DI ESTIMO. Stima delle successioni ereditarie. Classi 5^ LB-LC-SA Anno scolastico 2009/10. Prof. Romano Oss ITG A. POZZO LEZIONI DI ESTIMO Stima delle successioni ereditarie Classi 5^ LB-LC-SA Anno scolastico 2009/10 Prof. Romano Oss Si ha successione quando uno o più soggetti (successori o aventi causa) subentrano

Dettagli

Le istituzioni politiche dell Unione europea. Le funzioni delle istituzioni politiche CONSIGLIO EUROPEO

Le istituzioni politiche dell Unione europea. Le funzioni delle istituzioni politiche CONSIGLIO EUROPEO Le istituzioni politiche dell Unione europea Le funzioni delle istituzioni politiche Riflettono il loro carattere rappresentativo delle istanze che coesistono nell UE Il centro nevralgico dell Unione europea

Dettagli

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, IL CONSIGLIO DELL UNIONE EUROPEA, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, (2) Per assicurare la corretta applicazione dell

Dettagli

Il dopo di noi La sostituzione fedecommissaria L usufrutto

Il dopo di noi La sostituzione fedecommissaria L usufrutto Il dopo di noi E comune, per i genitori o per il coniuge o comunque per gli stretti parenti di una persona con disabilità, la preoccupazione per l ipotesi in cui il loro familiare abbia da sopravvivere

Dettagli

Parte Prima NOZIONI GENERALI. I SOGGETTI. Capitolo I L ordinamento giuridico

Parte Prima NOZIONI GENERALI. I SOGGETTI. Capitolo I L ordinamento giuridico INDICE SOMMARIO Parte Prima NOZIONI GENERALI. I SOGGETTI Capitolo I L ordinamento giuridico 1. L ordinamento....................................... 3 2. Ordinamento ed economia................................

Dettagli

Nel sistema privatistico, i soggetti si caratterizzano per la loro autonomia e per la posizione di parità innanzi alla legge.

Nel sistema privatistico, i soggetti si caratterizzano per la loro autonomia e per la posizione di parità innanzi alla legge. Codice Civile Il Codice civile è il principale corpus normativo del diritto privato, ossia quella branca del diritto che regola i rapporti giuridici tra i privati cittadini, sia nella sfera personale e

Dettagli

QUESITO SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE

QUESITO SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE RISOLUZIONE N. 169/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 1 luglio 2009 OGGETTO: Consulenza giuridica - Trattamento IVA applicabile alla gestione del patrimonio immobiliare. Art. 4, primo comma,

Dettagli

Pianificazione urbanistica La rendita fondiaria

Pianificazione urbanistica La rendita fondiaria Università di Pisa Facoltà di Ingegneria AA 2015/2016 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA Luisa Santini TECNICA URBANISTICA I Pianificazione urbanistica La rendita fondiaria LA PROPRIETÀ PRIVATA

Dettagli

RAPPRESE TA ZA (diretta) Artt. 1387 ss.

RAPPRESE TA ZA (diretta) Artt. 1387 ss. 1 RAPPRESE TA ZA (diretta) Artt. 1387 ss. Regola: coincidenza tra soggetto (parte) in senso formale (autore dell atto) e soggetto (parte) in senso sostanziale (sulla sfera giuridica del quale si producono

Dettagli

CODICE CIVILE. Libro Sesto Della tutela dei diritti. Titolo IV Della tutela giurisdizionale dei diritti. Capo II Dell'esecuzione forzata

CODICE CIVILE. Libro Sesto Della tutela dei diritti. Titolo IV Della tutela giurisdizionale dei diritti. Capo II Dell'esecuzione forzata CODICE CIVILE Libro Sesto Della tutela dei diritti Titolo IV Della tutela giurisdizionale dei diritti Capo II Dell'esecuzione forzata Sezione I Dell'espropriazione 1 - Disposizioni generali Art. 2910.

Dettagli

Roma, 30 ottobre 2008

Roma, 30 ottobre 2008 RISOLUZIONE N. 405/E Roma, 30 ottobre 2008 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000. Immobili di tipo residenziale - Cessione

Dettagli

CONDIZIONI GENERALI DI LAVORO PRESSO GLI STABILIMENTI AGUSTAWESTLAND ITALIA

CONDIZIONI GENERALI DI LAVORO PRESSO GLI STABILIMENTI AGUSTAWESTLAND ITALIA CONDIZIONI GENERALI DI LAVORO PRESSO GLI STABILIMENTI AGUSTAWESTLAND ITALIA 1. Nelle presenti Condizioni Generali, le parole elencate qui di seguito saranno da intendersi con i significati qui descritti:

Dettagli

TRATTATO DI DIRITTO CIVILE

TRATTATO DI DIRITTO CIVILE FRANCESCO GALGANO TRATTATO DI DIRITTO CIVILE VOLUME PRIMO LE CATEGORIE GENERALI LE PERSONE LA PROPRIETÀ LA FAMIGLIA LE SUCCESSIONI LA TUTELA DEI DIRITTI CEDAM CASA EDITRICE DOTT. ANTONIO MILANI 2009 INDICE

Dettagli

REGIONE PIEMONTE ISTITUZIONE PRIVILEGIO EX ART. 4 C. 5 L. 49/1985

REGIONE PIEMONTE ISTITUZIONE PRIVILEGIO EX ART. 4 C. 5 L. 49/1985 REGIONE PIEMONTE ISTITUZIONE PRIVILEGIO EX ART. 4 C. 5 L. 49/1985 INDICE-SOMMARIO 1. IL CONTESTO DI RIFERIMENTO. 2. LE GARANZIE PREVISTE DAL NOSTRO ORDINAMENTO. 2.1 Privilegi 2.2 Garanzie reali 3. LE GARANZIE

Dettagli

LA RESPONSABILITA CIVILE DELL ASSISTENTE SOCIALE. Avv. Sibilla Santoni

LA RESPONSABILITA CIVILE DELL ASSISTENTE SOCIALE. Avv. Sibilla Santoni LA RESPONSABILITA CIVILE DELL ASSISTENTE SOCIALE Avv. Sibilla Santoni Società sempre più complessa e problematica necessità degli assistenti sociali di conoscere i rischi giuridici a cui vanno incontro

Dettagli

Diritto e Legislazione socio-sanitaria

Diritto e Legislazione socio-sanitaria O S E S359 Collana giuridico-economica per la scuola riformata diretta da Federico del Giudice A cura di Alessandra Avolio Diritto e Legislazione socio-sanitaria Per il secondo biennio dei nuovi Istituti

Dettagli

Nelle premesse, infatti, si parla giustamente di competenza giurisdizionale punto (6).

Nelle premesse, infatti, si parla giustamente di competenza giurisdizionale punto (6). IL REGOLAMENTO EUROPEO RELATIVO ALLE DECISIONI IN MATERIA MATRIMONIALE E DI POTESTA DEI GENITORI N 1347/2000, del 29 maggio 2000 in vigore dal 1 marzo 2001 1. LA COMPETENZA GIURISDIZIONALE Quando il regolamento

Dettagli

FONDO PATRIMONIALE (artt. 167-171 C.C.)

FONDO PATRIMONIALE (artt. 167-171 C.C.) FONDO PATRIMONIALE (artt. 167-171 C.C.) COSTITUZIONE AMMINISTRAZIONE EFFICACIA OPPONIBILITA REVOCATORIA CESSAZIONE REGIME FISCALE DOTT.SSA ALESSANDRA DE LEONARDIS OBIETTIVI DEL FONDO CONCETTO DI FAMIGLIA

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile, nonché dell art.

Dettagli

VENEZIA 2012. Matteo A. Pollaroli Diritto Privato. 9 luglio 2011

VENEZIA 2012. Matteo A. Pollaroli Diritto Privato. 9 luglio 2011 9 luglio 2011 Le donazioni Contratti e atti onerosi gratuiti atti liberali atti non liberali donazioni comodato Atto di liberalità: atto diretto a realizzare in capo ad un terzo un arricchimento spontaneo

Dettagli

REGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA

REGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA I REGOLAMENTI PROVINCIALI: N. 72 PROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con D.G.P. in data 17.10.2005 n. 610 reg. SOMMARIO

Dettagli

sumere, come peraltro confermato dalla giurisprudenza, che:

sumere, come peraltro confermato dalla giurisprudenza, che: 114 sumere, come peraltro confermato dalla giurisprudenza, che: Dottrina «sarebbe valida un accettazione beneficiata senza successivo inventario, che potrebbe essere formato dal minore entro un anno dalla

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEI DIRITTI DI PROPRIETA INTELLETTUALE (emanato con decreto rettorale 5 agosto 2011, n. 786) INDICE

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEI DIRITTI DI PROPRIETA INTELLETTUALE (emanato con decreto rettorale 5 agosto 2011, n. 786) INDICE REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEI DIRITTI DI PROPRIETA INTELLETTUALE (emanato con decreto rettorale 5 agosto 2011, n. 786) INDICE Articolo 1 (Ambito di applicazione) Articolo 2 (Titolarità dei diritti sull

Dettagli

DISPOSIZIONI DEL CODICE CIVILE (Libro I, Titolo II, Capo II)

DISPOSIZIONI DEL CODICE CIVILE (Libro I, Titolo II, Capo II) DISPOSIZIONI DEL CODICE CIVILE (Libro I, Titolo II, Capo II) CODICE CIVILE Artt. 14-42 CAPO II Delle associazioni e delle fondazioni Art. 14. Atto costitutivo Art. 15.Revoca dell atto costitutivo della

Dettagli

REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE E LA TENUTA DEL REGISTRO DELLE DICHIARAZIONI ANTICIPATE DI VOLONTA (cd. TESTAMENTI BIOLOGICI)

REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE E LA TENUTA DEL REGISTRO DELLE DICHIARAZIONI ANTICIPATE DI VOLONTA (cd. TESTAMENTI BIOLOGICI) REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE E LA TENUTA DEL REGISTRO DELLE DICHIARAZIONI ANTICIPATE DI VOLONTA (cd. TESTAMENTI BIOLOGICI) Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 27.. del 4 maggio 2015 INDICE

Dettagli

RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEGLI AMMINISTRATORI

RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEGLI AMMINISTRATORI RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEGLI AMMINISTRATORI Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli articoli 2357 e 2357 ter del codice civile. ASSEMBLEA DEGLI

Dettagli

Successione e Pratiche Testamentarie

Successione e Pratiche Testamentarie Successione e Pratiche Testamentarie La scelta dell Amministratore di Sostegno Incontro di Sensibilizzazione Progetto AdS- Brescia Nel nostro sistema giuridico possiamo sostanzialmente individuare due

Dettagli

a) La distinzione delle fonti di diritto secondo un ordine gerarchico; b) La distinzioni delle fonti del diritto in fonti-atto e in fonti fatto;

a) La distinzione delle fonti di diritto secondo un ordine gerarchico; b) La distinzioni delle fonti del diritto in fonti-atto e in fonti fatto; 1. Che cosa si intende per gerarchia delle fonti? a) La distinzione delle fonti di diritto secondo un ordine gerarchico; b) La distinzioni delle fonti del diritto in fonti-atto e in fonti fatto; c) La

Dettagli

Prestito vitalizio ipotecario

Prestito vitalizio ipotecario Periodico informativo n. 65/2015 Prestito vitalizio ipotecario Gentile Cliente, con la stesura del presente documento informativo intendiamo metterla a conoscenza che la Legge n. 44/2015 ha introdotto

Dettagli

LEZIONE 4 DICEMBRE 2013

LEZIONE 4 DICEMBRE 2013 LEZIONE 4 DICEMBRE 2013 Società in nome collettivo ( s.n.c. ) La società in nome collettivo (s.n.c.) costituisce il modello di organizzazione societaria che si presume normalmente adottato per l esercizio

Dettagli

Capitolo 4 - LEASING. Sommario

Capitolo 4 - LEASING. Sommario Capitolo 4 - LEASING Sommario Sezione I Leasing mobiliare Definizione Art. 1 Scelta del fornitore 2 Forma del contratto 3 Ordinazione del bene 4 Consegna del bene 5 Legittimazione attiva dell utilizzatore

Dettagli

I beni culturali : autorizzazioni, sanzioni e sanatoria (Avvocato Walter Fumagalli)

I beni culturali : autorizzazioni, sanzioni e sanatoria (Avvocato Walter Fumagalli) I beni culturali : autorizzazioni, sanzioni e sanatoria (Avvocato Walter Fumagalli) Se il proprietario di un edificio soggetto al vincolo storico-artistico lo modifica senza aver ottenuto preventivamente

Dettagli

FATTI ILLECITI. Responsabilità da fatto illecito. (art. 2043 c.c.)

FATTI ILLECITI. Responsabilità da fatto illecito. (art. 2043 c.c.) Responsabilità da fatto illecito (art. 2043 c.c.) Qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno Responsabilità extra-contrattuale

Dettagli

L AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO

L AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO L AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO a cura di Donatella Di Gruccio Si tratta di un istituto giuridico entrato per la prima volta nell ordinamento italiano con la legge n. 6 del 9 gennaio 2004. Lo scopo è quello

Dettagli

6 IL TRASFERIMENTO DEI BENI AZIENDALI

6 IL TRASFERIMENTO DEI BENI AZIENDALI 6 IL TRASFERIMENTO DEI BENI AZIENDALI L IMPRESA è L ATTIVITA SVOLTA DALL IMPRENDITORE IN MODO PROFESSIONALE ED ORGANIZZATO DIVERSO è IL CONCETTO DI AZIENDA AZIENDA COMPLESSO DI BENI ORGANIZZATI DALL IMPRENDITORE

Dettagli

STATUTO Associazione di promozione sociale << SOLIDARIETA PER IL LAVORO >>

STATUTO Associazione di promozione sociale << SOLIDARIETA PER IL LAVORO >> STATUTO Associazione di promozione sociale > ART. 1 (denominazione e sede) E costituita, nel rispetto del Codice Civile e della normativa in materia, l associazione di promozione

Dettagli

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa

Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile, nonché dell art.

Dettagli

COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO Provincia di Bologna

COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO Provincia di Bologna COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO Provincia di Bologna REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DI LOCALI E SALE COMUNALI Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 110 del 23/12/2003. Modificato con Deliberazione

Dettagli

I rapporti con Stati terzi Stefania Bariatti Ordinario di Diritto internazionale privato e processuale, Università di Milano

I rapporti con Stati terzi Stefania Bariatti Ordinario di Diritto internazionale privato e processuale, Università di Milano Stefania Bariatti Ordinario di Diritto internazionale privato e processuale, Università di Milano PRINCIPI E OBIETTIVI DEL MERCATO INTERNO Considerando 7: È opportuno contribuire al corretto funzionamento

Dettagli

Il credito su pegno. Il credito su pegno è un prestito di denaro concesso da una banca a un cliente in cambio di

Il credito su pegno. Il credito su pegno è un prestito di denaro concesso da una banca a un cliente in cambio di Il credito su pegno Il credito su pegno è un prestito di denaro concesso da una banca a un cliente in cambio di un bene mobile da parte del cliente stesso. In altre parole, una forma di finanziamento a

Dettagli

4 Punto. Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00. Parte ordinaria

4 Punto. Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00. Parte ordinaria Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00 Parte ordinaria 4 Punto Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato

Dettagli

La successione. Obiettivi

La successione. Obiettivi La successione Prof.ssa Elisa Esposito Obiettivi In questa lezione ci occuperemo delle vicende che possono condurre alla modifica delle parti originarie del rapporto processuale, in particolare, della

Dettagli

ISTANZA DI AMMISSIONE ANTICIPATA E PROVVISORIA AL BENEFICIO DEL PATROCINIO A SPESE DELLO STATO D.P.R. 30 maggio 2002 n. 115.

ISTANZA DI AMMISSIONE ANTICIPATA E PROVVISORIA AL BENEFICIO DEL PATROCINIO A SPESE DELLO STATO D.P.R. 30 maggio 2002 n. 115. Attore ricorrente 24 luglio 2014 Al Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Viterbo Via G. Falcone e P. Borsellino, 41 01100 VITERBO ISTANZA DI AMMISSIONE ANTICIPATA E PROVVISORIA AL BENEFICIO DEL PATROCINIO

Dettagli

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE AMICI DELLA SCUOLA DI MUSICA DI FIESOLE. Articolo 1 Natura giuridica

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE AMICI DELLA SCUOLA DI MUSICA DI FIESOLE. Articolo 1 Natura giuridica STATUTO DELL ASSOCIAZIONE AMICI DELLA SCUOLA DI MUSICA DI FIESOLE Articolo 1 Natura giuridica 1. L Associazione Amici della Scuola di musica di Fiesole, promossa dal Maestro Piero Farulli, è un istituzione

Dettagli

RACCOLTA FIRMA PER L INTRODUZIONE DEL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI DEL COMUNE DI VERONA

RACCOLTA FIRMA PER L INTRODUZIONE DEL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI DEL COMUNE DI VERONA RACCOLTA FIRMA PER L INTRODUZIONE DEL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI DEL COMUNE DI VERONA Premesso che: - l articolo 32 della Costituzione Italiana afferma che "La Repubblica tutela la salute come fondamentale

Dettagli

RISOLUZIONE N. 195/E

RISOLUZIONE N. 195/E RISOLUZIONE N. 195/E Roma, 13 ottobre 2003 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Istanza di interpello. Art. 27 del DPR 29 settembre 1973, n. 600 Imputazione soggettiva dei redditi (utili

Dettagli

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Signori Giudici del Tribunale, Nelle conclusioni di questa mattina,

Dettagli

Regolamento di attuazione degli articoli 20, comma 2, e 21 del decreto legislativo 30 giugno 2003 n. 196,

Regolamento di attuazione degli articoli 20, comma 2, e 21 del decreto legislativo 30 giugno 2003 n. 196, Regolamento di attuazione degli articoli 20, comma 2, e 21 del decreto legislativo 30 giugno 2003 n. 196, relativo alla individuazione dei tipi di dati e delle operazioni eseguibili in tema di trattamento

Dettagli

ACCORDO DI RISERVATEZZA. fra. Auto Model Sport Club Italiano (AMSCI) Corso Mazzini n. 171 e Socio Richiedente 48022 Lugo di Romagna (RA) 1.

ACCORDO DI RISERVATEZZA. fra. Auto Model Sport Club Italiano (AMSCI) Corso Mazzini n. 171 e Socio Richiedente 48022 Lugo di Romagna (RA) 1. ACCORDO DI RISERVATEZZA fra Auto Model Sport Club Italiano (AMSCI) Corso Mazzini n. 171 e Socio Richiedente 48022 Lugo di Romagna (RA) 1. Scopo Le parti intendono iniziare e protrarre per la durata di

Dettagli

SCHEMA STATUTO PER LE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO

SCHEMA STATUTO PER LE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATO B Dgr n. 3117 del 21/10/2008 pag. 1/7 SCHEMA STATUTO PER LE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO ALLEGATO B Dgr n. 3117 del 21/10/2008 pag. 2/7 ART. 1* (Denominazione

Dettagli

Come cambia l antiriciclaggio

Come cambia l antiriciclaggio Come cambia l antiriciclaggio Chi sono i titolari effettivi? Chi è l esecutore e cosa deve essere inserito nell AUI Iside Srl Milano 20 settembre 2013 Avv. Sabrina Galmarini - Partner Il titolare effettivo

Dettagli

PER PROCEDERE ALLA TRASCRIZIONE TACITA DELL EREDITA occorre esibire:

PER PROCEDERE ALLA TRASCRIZIONE TACITA DELL EREDITA occorre esibire: I DOCUMENTI NECESSARI PER IL TRASFERIMENTO DEGLI IMMOBILI A) FABBRICATI Il venditore deve, una volta perfezionato l accordo col futuro acquirente, consegnare allo stesso tutti i documenti attestanti i

Dettagli

2. Il trat (Indicare le modalità del trattamento: manuale / informatizzato / altro.) FAC-SIMILE

2. Il trat (Indicare le modalità del trattamento: manuale / informatizzato / altro.) FAC-SIMILE B1 Informativa ex art. 13 D.lgs. 196/2003 dati comuni Gentile Signore/a, Desideriamo informarla che il D.lgs. n. 196 del 30 giugno 2003 ( Codice in materia di protezione dei dati personali ) prevede la

Dettagli

CONVENZIONE USA - SVIZZERA

CONVENZIONE USA - SVIZZERA CONVENZIONE USA - SVIZZERA CONVENZIONE TRA LA CONFEDERAZIONE SVIZZERA E GLI STATI UNITI D'AMERICA PER EVITARE LE DOPPIE IMPOSIZIONI IN MATERIA DI IMPOSTE SUL REDDITO, CONCLUSA IL 2 OTTOBRE 1996 ENTRATA

Dettagli

dell Associazione Nazionale Aiuto per la Neurofibromatosi amicizia e solidarietà (A.N.A.N.a.s.) Articolo 1 Articolo 2 Articolo 3

dell Associazione Nazionale Aiuto per la Neurofibromatosi amicizia e solidarietà (A.N.A.N.a.s.) Articolo 1 Articolo 2 Articolo 3 STATUTO dell Associazione Nazionale Aiuto per la Neurofibromatosi amicizia e solidarietà (A.N.A.N.a.s.) Articolo 1 E costituita l A.N.A.N.a.s. Associazione Nazionale Aiuto per la Neurofibromatosi, amicizia

Dettagli

CONTRATTO PRELIMINARE DI COMPRAVENDITA IMMOBILIARE. Da una parte... che sarà nel seguito di questo atto denominata parte promessa venditrice ;

CONTRATTO PRELIMINARE DI COMPRAVENDITA IMMOBILIARE. Da una parte... che sarà nel seguito di questo atto denominata parte promessa venditrice ; CONTRATTO PRELIMINARE DI COMPRAVENDITA IMMOBILIARE Fra i sottoscritti: Da una parte che sarà nel seguito di questo atto denominata parte promessa venditrice ; Dall altra parte: che stipula per sé o per

Dettagli

Il lascito ereditario di qualsiasi genere e importanza economica è vitale per progetti e attività dell Ente Nazionale Protezione Animali.

Il lascito ereditario di qualsiasi genere e importanza economica è vitale per progetti e attività dell Ente Nazionale Protezione Animali. IL TESTAMENTO A FAVORE DEGLI ANIMALI Il testamento è l atto con il quale si dispone la destinazione dei propri beni in caso di decesso, a garanzia di rispetto delle proprie In mancanza di questo documento

Dettagli

I contributi pubblici nello IAS 20

I contributi pubblici nello IAS 20 I contributi pubblici nello IAS 20 di Paolo Moretti Il principio contabile internazionale IAS 20 fornisce le indicazioni in merito alle modalità di contabilizzazione ed informativa dei contributi pubblici,

Dettagli

I COSTI DELLA MEDIAZIONE: LA FILOSOFIA DELL ORGANISMO ETICAMENTE ADR

I COSTI DELLA MEDIAZIONE: LA FILOSOFIA DELL ORGANISMO ETICAMENTE ADR I COSTI DELLA MEDIAZIONE: LA FILOSOFIA DELL ORGANISMO ETICAMENTE ADR Per quanto riguarda i costi mediazione, ferme le spese di avvio (pari a 40 euro + IVA, alle quali possono essere aggiunte ulteriori

Dettagli

Per le società non quotate in mercati regolamentati

Per le società non quotate in mercati regolamentati Dividendi e Capital Gain I redditi derivanti da Dividendi e da Capital Gain e percepiti dalle persone fisiche, sono una tipologia di redditi di capitale e di natura finanziaria che trovano la loro collocazione

Dettagli

La valutazione delle immobilizzazioni immateriali

La valutazione delle immobilizzazioni immateriali CORSO DI CONTABILITA E BILANCIO 2 La valutazione delle immobilizzazioni immateriali Seconda lezione 1 DEFINIZIONE condizioni produttive controllate dall impresa, utili per l esercizio della sua gestione

Dettagli

FONDAZIONE ITALIANA SCLEROSI MULTIPLA ONLUS STATUTO

FONDAZIONE ITALIANA SCLEROSI MULTIPLA ONLUS STATUTO Fondazione Italiana Sclerosi Multipla - Onlus Via Operai 40-16149 Genova fism@aism.it Art. 1 - È costituita per volontà dell Associazione Italiana Sclerosi Multipla con sede in Roma una fondazione sotto

Dettagli

COMUNE DI CAVERNAGO REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA

COMUNE DI CAVERNAGO REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale il 24 febbraio 2015 Pagina 1 di 7 ARTICOLO 1 OGGETTO Il presente Regolamento disciplina

Dettagli

Regolamento per l utilizzo temporaneo della Palestra scolastica. Il Consiglio D Istituto

Regolamento per l utilizzo temporaneo della Palestra scolastica. Il Consiglio D Istituto Regolamento per l utilizzo temporaneo della Palestra scolastica Il Consiglio D Istituto Visto l art.50 del Decreto n 44 del 1/2 2001 che attribuisce all Istituzione scolastica la facoltà di concedere a

Dettagli

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso

Dettagli

Il quadro normativo attualmente vigente nel settore dei Dispositivi Medici

Il quadro normativo attualmente vigente nel settore dei Dispositivi Medici Il quadro normativo attualmente vigente nel settore dei Dispositivi Medici avv. Mauro Crosato Presidente ASFO triveneto. Padova, 7 luglio 2015 Tipi di responsabilità Responsabilità penale; Responsabilità

Dettagli

Il diritto del conduttore è opponibile al terzo acquirente se la locazione ha data CERTA ANTERIORE al trasferimento

Il diritto del conduttore è opponibile al terzo acquirente se la locazione ha data CERTA ANTERIORE al trasferimento CONTRATTO DI LOCAZIONE (ART. 1571 cod. civ.) - Consensuale - Produce effetti obbligatori - Ha per oggetto una cosa mobile o immobile - Non può eccedere i trent anni di durata OBBLIGHI DEL LOCATORE (art.

Dettagli

STATUTO SOCIALE ONLUS MARIANNA. È stata costituita, con riferimento agli articoli 2 e 18 della Costituzione Italiana, agli

STATUTO SOCIALE ONLUS MARIANNA. È stata costituita, con riferimento agli articoli 2 e 18 della Costituzione Italiana, agli STATUTO SOCIALE ONLUS MARIANNA ART. 1 - DENOMINAZIONE È stata costituita, con riferimento agli articoli 2 e 18 della Costituzione Italiana, agli articoli 36, 37 e 38 del Codice Civile e alle indicazioni

Dettagli

REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLE NORME IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLE NORME IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLE NORME IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI PARTE I - Disposizioni generali... 2 ART. 1 - Ambito di applicazione... 2 ART. 2 - Circolazione dei dati all'interno dell'università...

Dettagli

Leasing secondo lo IAS 17

Leasing secondo lo IAS 17 Leasing secondo lo IAS 17 Leasing: Ias 17 Lo Ias 17 prevede modalità diverse di rappresentazione contabile a seconda si tratti di leasing finanziario o di leasing operativo. Il leasing è un contratto per

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL RIMBORSO DELLE SPESE AGLI AMMINISTRATORI

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL RIMBORSO DELLE SPESE AGLI AMMINISTRATORI COMUNE DI OLCENENGO Provincia di Vercelli REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL RIMBORSO DELLE SPESE AGLI AMMINISTRATORI INDICE Art. Descrizione Art. Descrizione 1 2 3 4 5 Oggetto del regolamento Organizzazione

Dettagli

Sentenza della Corte. 12 febbraio 1974

Sentenza della Corte. 12 febbraio 1974 Sentenza della Corte 12 febbraio 1974 Giovanni Maria Sotgiu contro Deutsche Bundespost - (domanda di pronunzia pregiudiziale, proposta dal Bundesarbeitsgerischt) Causa 152/73 1. LIBERA CIRCOLAZIONE - LAVORATORI

Dettagli

Strategia di classificazione della clientela relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA

Strategia di classificazione della clientela relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA Classification Policy PREMESSA, FONTI NORMATIVE ED OBIETTIVO DEL DOCUMENTO... 3 1. DEFINIZIONI... 3 1.1. CLIENTI PROFESSIONALI...

Dettagli

Mantenimento dei figli maggiorenni: quanto dura?la legge per tutti.it

Mantenimento dei figli maggiorenni: quanto dura?la legge per tutti.it Mantenimento dei figli maggiorenni: quanto dura?la legge per tutti.it Maria Monteleone Anche i figli maggiorenni hanno diritto a essere mantenuti dai propri genitori fino a quando non siano completante

Dettagli

Relatore: Avv. Maria Chiara CESARANI Moderatore: Avv. Roberta DI MAGGIO

Relatore: Avv. Maria Chiara CESARANI Moderatore: Avv. Roberta DI MAGGIO Relatore: Avv. Maria Chiara CESARANI Moderatore: Avv. Roberta DI MAGGIO Inquadramento Concettuale Il diritto, derivante dal latino rectus, indica la conformità ad un modello di cosa o di azione stabilita

Dettagli

FOGLIO INFORMATIVO ANALITICO

FOGLIO INFORMATIVO ANALITICO FOGLIO INFORMATIVO ANALITICO FOGLIO INFORMATIVO ANALITICO Foglio informativo analitico recante le condizioni contrattuali praticate per i rapporti di prestito sociale dalla Cooperativa G. di Vittorio Società

Dettagli

ATTO COSTITUTIVO DI SOCIETA IN ACCOMANDITA. Modello costituzione di società in accomandita semplice ATTO COSTITUTIVO

ATTO COSTITUTIVO DI SOCIETA IN ACCOMANDITA. Modello costituzione di società in accomandita semplice ATTO COSTITUTIVO ATTO COSTITUTIVO DI SOCIETA IN ACCOMANDITA SEMPLICE Modello costituzione di società in accomandita semplice ATTO COSTITUTIVO DI SOCIETA' IN ACCOMANDITA SEMPLICE I sottoscritti: -... nato a... il... e residente

Dettagli

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO RISOLUZIONE N.15/E Direzione Centrale Normativa Roma, 18 febbraio 2011 OGGETTO: Consulenza giuridica - polizze estere offerte in regime di libera prestazione dei servizi in Italia. Obblighi di monitoraggio

Dettagli

Condizioni generali di vendita Art. 1 Oggetto del contratto Art. 2 Ricevimento dell ordine Art. 3 Esecuzione del contratto e tempi di consegna

Condizioni generali di vendita Art. 1 Oggetto del contratto Art. 2 Ricevimento dell ordine Art. 3 Esecuzione del contratto e tempi di consegna Condizioni generali di vendita Art. 1 Oggetto del contratto Le presenti condizioni generali di vendita si applicano a tutti i contratti stipulati dalla società Ghibli Design srl (d ora innanzi Ghibli)

Dettagli

SUNSHINE CAPITAL INVESTMENT S.P.A. PROCEDURA DI INTERNAL DEALING - 1 -

SUNSHINE CAPITAL INVESTMENT S.P.A. PROCEDURA DI INTERNAL DEALING - 1 - SUNSHINE CAPITAL INVESTMENT S.P.A. PROCEDURA DI INTERNAL DEALING - 1 - Premessa In applicazione dell art. 11 combinato con l art. 17 e l art. 31 del Regolamento Emittenti AIM Italia Mercato Alternativo

Dettagli

REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE. ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento.

REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE. ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento. REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento Il Centro socio-culturale di Azzanello di Pasiano di Pordenone (di seguito nominato

Dettagli

NORMATIVA DI RIFERIMENTO

NORMATIVA DI RIFERIMENTO NORMATIVA DI RIFERIMENTO CODICE CIVILE - LIBRO SESTO/TITOLO IV TITOLO IV DELLA TUTELA GIURISDIZIONALE DEI DIRITTI CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI ART. 2907 ATTIVITÀ GIURISDIZIONALE Alla tutela giurisdizionale

Dettagli

STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA

STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA Articolo 1. Denominazione e sede. Su iniziativa dell Associazione R.E TE. Imprese Italia è costituita la Fondazione R.E TE. Imprese Italia, con sede in Roma.

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL VOTO MAGGIORATO

REGOLAMENTO PER IL VOTO MAGGIORATO Via Brera 21, 20121 Milano Capitale sociale i.v. Euro 306.612.100 Codice fiscale, Partita IVA ed iscrizione al Registro imprese di Milano n. 07918170015 Soggetta ad attività di direzione e coordinamento

Dettagli

CONVENZIONE SULLE CLAUSOLE DI LAVORO NEI CONTRATTI STIPULATI DA UN AUTORITÀ PUBBLICA, 1949 1

CONVENZIONE SULLE CLAUSOLE DI LAVORO NEI CONTRATTI STIPULATI DA UN AUTORITÀ PUBBLICA, 1949 1 Convenzione 94 CONVENZIONE SULLE CLAUSOLE DI LAVORO NEI CONTRATTI STIPULATI DA UN AUTORITÀ PUBBLICA, 1949 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal

Dettagli

Informazioni per la presentazione di domande di erogazione

Informazioni per la presentazione di domande di erogazione Informazioni per la presentazione di domande di erogazione La Fondazione Monte di Parma è una fondazione di origine bancaria nata nell ottobre 1991 in seguito alla trasformazione in società per azioni,

Dettagli

Responsabilità Civile Amministrativa Contabile Colpa Grave

Responsabilità Civile Amministrativa Contabile Colpa Grave Destinatari dell Assicurazione Qualunque persona che abbia assunto, attualmente o nel passato o che assumerà nel futuro, un rapporto di servizio o di lavoro dipendente od autonomo con la Pubblica Amministrazione,

Dettagli

Copertura delle perdite

Copertura delle perdite Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 107 09.04.2014 Copertura delle perdite Categoria: Bilancio e contabilità Sottocategoria: Varie Le assemblee delle società di capitali che, nelle

Dettagli

FEDERAZIONE NAZIONALE SOCIETA DI SAN VINCENZO DE PAOLI. Senigallia,Sabato 25 ottobre 2014

FEDERAZIONE NAZIONALE SOCIETA DI SAN VINCENZO DE PAOLI. Senigallia,Sabato 25 ottobre 2014 FEDERAZIONE NAZIONALE SOCIETA DI SAN VINCENZO DE PAOLI Senigallia,Sabato 25 ottobre 2014 Di cosa parleremo? Che cos è il non profit? Le ONP: le Fonti normative Le Organizzazioni di Volontariato 2 CHE COS

Dettagli

Inventario, custodia e reperimento delle attività

Inventario, custodia e reperimento delle attività Inventario, custodia e reperimento delle attività Genova 28 marzo 2014 La gestione della crisi d impresa Dott. Marco Abbondanza abbondanzamarco@odcge.it Effetti sul patrimonio del fallito LO SPOSSESSAMENTO

Dettagli

5 per mille al volontariato 2007

5 per mille al volontariato 2007 Indice COORDINAMENTO REGIONALE DEI CENTRI DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO DELLA LOMBARDIA 5 per mille al volontariato 2007 Inquadramento Come funziona Beneficiari Come le OdV possono accedere 1. Iscrizione

Dettagli