LA BUSTA PAGA NEL COMPARTO SANITA

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2 I CONCETTI DI LAVORO DIPENDENTE, RETRIBUZIONE E CONTRATTO COLLETTIVO Il lavoro subordinato è la forma più diffusa di utilizzo dell attività lavorativa. La caratteristica fondamentale è data dalla subordinazione, tecnica o gerarchica. Con il contratto di lavoro subordinato, il lavoratore si impegna a prestare la propria opera alle dipendenze e sotto la direzione del datore di lavoro, in cambio di una retribuzione. Questo concetto è applicabile sia al settore privato che a quello pubblico a cui noi apparteniamo (la cosiddetta Pubblica Amministrazione); la diversità strutturale fra l impiego pubblico ed il lavoro privato, che giustifica una più o meno estesa, ma comunque ineliminabile, diversità di regime deriva da come la prestazione lavorativa richiesta al dipendente pubblico consista in un esercizio di pubbliche funzioni o meglio l agire in nome e per conto dell Amministrazione Pubblica. E quindi anche nel caso del dipendente pubblico la retribuzione è il compenso dovutogli quale corrispettivo per la prestazione resa in un determinato periodo, secondo i metodi di calcolo definiti contrattualmente e dalla legge. L art. 36 della Costituzione afferma il principio che il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e, in ogni caso, sufficiente ad assicurare a sé ed alla famiglia un esistenza libera e dignitosa. Il Codice Civile, nell intento di tutelare il lavoratore per garantirgli un equa fonte economica, stabilisce, all art. 2099, che la retribuzione del prestatore d opera può essere valorizzata a tempo o a cottimo e che deve essere corrisposta, nella misura determinata dai Contratti Collettivi, con le modalità ed i termini in uso nel luogo in cui il lavoro è svolto. INDICE I concetti di lavoro dipendente, retribuzione e di contratto collettivo. Gli elementi della retribuzione. Analisi delle singole voci. Altre voci retributive. Come si legge la busta paga (un esempio di cedolino). Gli aspetti previdenziali e fiscali (i calcoli sul cedolino). Le addizionali. I Contratti Collettivi pertanto costituiscono il mezzo più idoneo ed equo per tutelare sia il lavoratore che il datore di lavoro. Infatti, le norme del CCNL vengono formulate solo dopo un ampia contrattazione delle parti (Aran e rappresentanze sindacali) che, inevitabilmente, risultano influenzate dalla situazione economica contingente. I CCNL contengono aspetti economici e giuridici che debbono essere applicati a tutti coloro che appartengono ad un determinato settore o Comparto, nel caso si tratti di dipendenti pubblici. In sede di contrattazione decentrata, o meglio integrativa, e cioè a livello locale, gli istituti contenuti nel CCNL possono solo subire miglioramenti. Il CCNL cui facciamo attualmente riferimento per gli aspetti giuridici è stato pubblicato in data 19 aprile 2004, mentre, per gli aspetti economici, vale il CCNL del 5 giugno 2006, contenente le tabelle economiche riferite al 2004/2005; pertanto attualmente si è in regime di vacanza contrattuale. 3

3 GLI ELEMENTI DELLA RETRIBUZIONE Come precedentemente si è detto, il lavoratore riceve un compenso proporzionato alla durata della prestazione lavorativa. Nel nostro caso convenzionalmente la retribuzione viene corrisposta in 30 il 27 del mese di riferimento della prestazione. Tale compenso è fissato da tabelle di riferimento contenute nel CCNL che abbiamo già menzionato. E necessario precisare che questo compenso è considerato al lordo delle ritenute previdenziali e fiscali di legge e di ogni altra ritenuta a carico del dipendente, che poi avremo modo di analizzare nel dettaglio. Pertanto, quando nel gergo comune, si è soliti fare riferimento alla retribuzione come il compenso netto effettivamente percepito in busta dal dipendente, si commette un errore formale. La nostra retribuzione è costituita da diversi elementi: alcuni sono ricorrenti, altri, invece sono occasionali o accessori. Facendo riferimento all art. 32 del CCNL 7 aprile 1999, elenchiamo di seguito gli elementi di cui si compone la retribuzione: Stipendio tabellare. Indennità integrativa speciale (dal 1 gennaio 2003 è conglobata nello stipendio tabellare come indicato nell art. 24 del CCNL ). Retribuzione individuale di anzianità. Fascia retributiva superiore. Indennità professionale specifica. Trattamento economico legato alle condizioni di lavoro e relative indennità. Compensi legati alla produttività collettiva. Compensi per lavoro straordinario. Indennità di rischio da radiazioni. Indennità di funzione. Indennità di coordinamento. Quasi tutte le voci sopra elencate dipendono dalla categoria cui il dipendente appartiene. Il concetto di categoria che supera il vecchio concetto di livello, viene introdotto per la prima volta nell ambito del Comparto Sanità dall art. 13 del CCNL 7 aprile In esso viene descritto un nuovo sistema di classificazione articolato in quattro categorie denominate, rispettivamente, A, B, C e D. Ogni dipendente è inquadrato nella corrispondente categoria del sistema di classificazione in base al profilo di appartenenza. Nel periodo di permanenza del dipendente nella categoria, lo sviluppo economico si realizza mediante la previsione, dopo il trattamento economico iniziale, di altre fasce retributive (fino a sei per la categoria D), la cosiddetta Progressione Orizzontale. Ogni singola voce costituisce un costo per l Azienda che è tenuta necessariamente a monitorare la spesa legata al personale. Ogni voce infatti fa riferimento ad un fondo ; frutto di precisi e ben quantificabili finanziamenti che l Azienda deve necessariamente rispettare. ANALISI DELLE SINGOLE VOCI a) Lo stipendio tabellare Questo, come si è detto, dipende necessariamente dalla categoria cui si appartiene; costituisce una grossa fetta della retribuzione. Subisce variazioni solo con un eventuale cambio di categoria, con il passaggio a part-time o con l introduzione di nuove tabelle pubblicate su un CCNL. Si è attribuito infatti alla contrattazione collettiva il compito di adeguare le quote corrispondenti allo stipendio tabellare al tasso di inflazione ufficiale. Entra nella determinazione della Tredicesima mensilità. b) Retribuzione individuale di anzianità È l importo che il dipendente ha maturato per classi e scatti di anzianità prima che fossero aboliti gli automatismi stipendiali per il personale non dirigente del comparto Sanità. La RIA non è quindi in godimento per gli assunti a partire dal 1 gennaio Per chi l ha maturata è una componente fissa e continuativa non riassorbibile e non dipende dalla categoria di appartenenza. È comunque rapportata alla percentuale di part-time e viene corrisposta anche in tredicesima. c) Fascia retributiva superiore E l importo tabellare previsto per le 5/6 fasce retributive contenute nel CCNL nell ambito delle singole categorie. E una voce fissa e continuativa rapportata all eventuale percentuale di part-time e viene corrisposta anche in tredicesima (Il CCNL del all art. 23 punto 6), prevede che, nel caso di passaggio verticale, cioè da una categoria inferiore a quella superiore, la differenza economica che si viene a creare tra il trattamento economico originale e l iniziale della nuova categoria, venga trasformata in fascia solo qualora questa sia uguale o superiore al valore di fascia della nuova categoria e solo l eccedenza venga mantenuta sotto forma di assegno personale riassorbibile; il che significa che con il successivo passaggio di fascia tale assegno sparirà e sarà riassorbito dalla nuova fascia. d) Indennità professionale specifica E un indennità fissa e continuativa corrisposta per 12 mensilità solo a taluni profili elencati nella tabella C dell ultimo CCNL ed in particolare: - ausiliario specializzato (ex ausiliario socio sanitario specializzato) - operatore tecnico coordinatore - massofisioterapista - massaggiatore - puericultrice - infermiere generico e psichiatrico - massofisioterapista massaggiatore esperto - puericultrice esperta - infermiere generico e psichiatrico esperto - collaboratore professionale sanitario (infermiere infermiere pediatrico assistente sanitario ostetrica) - collaboratore professionale sanitario tecnico sanitario di radiologia medica - collaboratore professionale sanitario esperto (ex operatore professionale dirigente, infermiere infermiere pediatrico assistente sanitario ostetrica tecnico 4 sanitario di radiologia medica) 5

4 e) Trattamento economico legato alle condizioni di lavoro e relative indennità Si parla, in questo caso di voci accessorie, che cioè non si ripetono mensilmente come per le precedenti voci retributive, che di norma vengono definite come fisse e continuative; non sono rapportate alla percentuale di part-time e non incidono sul calcolo della tredicesima mensilità. Sono quote che non dipendono dalla categoria di appartenenza. Sono erogate in funzione di particolari situazioni lavorative e pertanto strettamente connesse alla presenza. Nell ambito del nostro sistema esse vengono liquidate 2 mesi dopo l effettiva prestazione. Si tratta di: - indennità di pronta disponibilità nella misura di euro 20,67 - indennità di profilassi antitubercolare spettante al personale operante in reparti o unità operative tisiologiche, nella misura fissa di euro 0,15 giornaliere - indennità giornaliere pari a euro 4,49 per il personale che opera su 3 turni; pari a euro 2,07 per il personale effettivamente operante su 2 turni (pari a 12 ore giornaliere) - ulteriori indennità giornaliere spettanti al personale infermieristico che opera: - nelle terapie intensive e nelle sale operatorie: euro 4,13 - nelle terapie sub-intensive individuate ai sensi delle disposizioni regionali e nei servizi di nefrologia e dialisi: euro 4,13 - nei servizi di malattie infettive: euro 5,16 - si prevede un indennità pari a euro1,03 per gli ausiliari, gli operatori tecnici addetti all assistenza operanti e per gli operatori socio-sanitari assegnati assegnati allo stesso settore - indennità mensile pari a euro 25,82 destinata agli operatori professionali coordinatori caposala ed ostetriche che effettuano un solo turno operanti nei servizi di diagnosi e cura - indennità mensile pari a euro 28,41 destinata al personale del ruolo sanitario, operanti su un solo turno, nelle terapie intensive e nelle sale operatorie - indennità di lavoro notturno pari a euro 2,74 per ogni ora di servizio prestata tra le ore 22 e le ore 6 - indennità pari a euro 17,82 per il servizio prestato per il giorno festivo f) Compensi legati alla produttività collettiva Quota individuata nell ambito della contrattazione integrativa sulla base di un fondo disponibile di cui all art. 30 del CCNL 19 aprile 2004; viene attribuita in base alla categoria di appartenenza ed erogata mensilmente in acconto. Poiché questa quota è strettamente connessa alla realizzazione degli obiettivi aziendali, finalizzati al conseguimento di più elevati livelli di efficienza e di efficacia, per poter procedere alla liquidazione della quota a saldo, è necessario attendere la chiusura dell anno di riferimento ed effettuare le opportune verifiche di raggiungimento degli obiettivi; in aggiunta vengono a questo scopo presi in considerazione i punteggi rilevati dalle singole schede di valutazione. g) Compensi per lavoro straordinario E l indennità che spetta per le ore di lavoro, regolarmente autorizzate, effettuate oltre il normale orario di lavoro. La quota oraria dipende dalla categoria e dalla fascia di appartenenza. Il limite individuale è normalmente stabilito in n. 180 ore annue (non rientrano in questo numero le ore di straordinario in regime di reperibilità). La misura oraria viene maggiorata del 15% per lo straordinario diurno; del 30% per lo straordinario prestato nei giorni festivi o in orario notturno (dalle ore 22 alle ore 6 del giorno successivo); e del 50% per lo straordinario notturno festivo. Essendo legata alla presenza, l erogazione dei compensi per lavoro straordinario avviene 2 mesi dopo l effettiva prestazione. Nella nostra azienda le ore di straordinario vengono liquidate seguendo il criterio della disponibilità di budget dei singoli reparti o unità operative. Pertanto non sempre, in corso d anno, è possibile procedere alla liquidazione di tutte le ore di straordinario svolte dai singoli dipendenti malgrado queste siano contenute nei limiti delle 180 ore contrattuali. E abitudine consolidata procedere alla liquidazione del saldo degli straordinari una volta chiuso l anno e verificata l eventuale disponibilità residua sul fondo degli straordinari di sui all art. 29 del CCNL h) Indennità di rischio da radiazioni Consiste in una quota mensile lorda pari a euro 103,29 che viene attribuita al personale sanitario esposto in modo permanente al rischio radiologico. La quota è rapportata alla percentuale di part-time; non dipendente dalla categoria di appartenenza e non rientra tra le voci che concorrono a formare la tredicesima mensilità (per questo personale competono per contratto 15 giorni di ferie aggiuntive da fruirsi in un unica soluzione). i) Indennità di funzione Ai dipendenti appartenenti alla categoria D titolari di posizioni organizzative, viene corrisposta su 13 mesi un indennità di funzione in misura variabile da un minimo di L (euro 3.098,74) ad un massimo di (euro 9.296,22), da intendersi come valore annuo; tale indennità assorbe i compensi per lavoro straordinario j) Indennità di coordinamento L art. 10 del CCNL del settembre 2001 prevede che, alle figure cui l azienda riconosce formalmente un incarico di coordinamento, venga corrisposta un indennità annua pari a L (euro 1549,37) cui si aggiunge la tredicesima mensilità. Tale quota è rapportata alla percentuale del part-time e non è presente tra le voci della tredicesima.subisce delle riduzioni nel caso di prolungati periodi di assenza 6 (es.: malattia per oltre 15 gg. nell anno), salvo accordi aziendali. 7

5 ALTRE VOCI RETRIBUTIVE a) Gli assegni per il nucleo familiare E l indennità che viene attribuita, su domanda dell interessato, nel caso in cui esistano i requisiti di reddito e di composizione del nucleo familiare previsti dalla Legge. Il valore mensile viene rapportato ai giorni di servizio retribuiti solo nel caso di assunzione e cessazione nel mese e non è ridotto dalla posizione di parttime del dipendente. Il periodo di riferimento per l erogazione dell ANF non corrisponde all anno solare ma, convenzionalmente, ci si riferisce al periodo 1 luglio 30 giugno dell anno successivo, con redditi di riferimento maturati nell anno precedente il primo luglio. E possibile far richiesta di quote arretrate risalendo fino a 5 anni precedenti la data della richiesta. Il calcolo della quota da attribuire dipende oltre che dal reddito anche dal numero dei componenti il nucleo familiare e dalla tipologia di nucleo familiare; diverse infatti sono le tabelle di riferimento predisposte dalla normativa per riuscire ad inquadrare la situazione economica e familiare del dipendente. Caratteristica dell assegno è la totale esenzione dall imponibile fiscale essendo questo inteso come quota di sostegno destinato alla famiglia. Con la Legge Finanziaria per il 2007 sono stati rideterminati i livelli di reddito e gli importi degli assegni familiari a decorrere dal 1 gennaio b) Le trasferte Al dipendente può essere richiesto di svolgere attività di servizio fuori dalla propria sede di assegnazione. In tali casi si prevede la corresponsione di un indennità di trasferta ed il totale rimborso delle spese sostenute (es.: biglietti treno, pedaggio autostradale, km percorsi con la propria auto), sempre a fronte di una richiesta di rimborso accompagnata dalle pezze giustificative in originale.essendo intesa come rimborso spese, la voce indennità di trasferta non viene ricompresa nell imponibile fiscale a meno che non si tratti di rimborsare i km effettuati nell ambito del comune cui appartiene la sede di assegnazione. c) Ulteriori compensi L azienda può richiedere al dipendente di svolgere attività diverse dalla sua attività istituzionale ed a fronte di tali prestazioni vengono fissati compensi che verranno liquidati in busta paga ed assoggettati alla trattenute previste dalla Legge (es.: compensi per docenze, partecipazione a commissioni di concorso e quant altro). d) Libera Professione di supporto - Prestazioni Legge Sirchia e Prestazioni per 118 Si tratta di prestazioni aggiuntive al normale orario di servizio per cui a livello aziendale o regionale si stabiliscono specifici termini di retribuzione dell attività prestata. Tali compensi, previa verifica relativamente alle ore effettivamente svolte, vengono liquidati in busta paga ed assoggettati alle previste ritenute previdenziali e fiscali. COME SI LEGGE LA BUSTA PAGA Innanzitutto la busta paga è il prospetto che indica la somma di danaro che ogni lavoratore riceve come compenso per un determinato periodo di lavoro. Per riuscire a comprenderne i contenuti facciamo riferimento ad un cedolino paga che ci possa fare da esempio concreto. ESEMPIO DI CEDOLINO 8 9 Cod. F = Retribuzione Fissa Cod. V = Retribuzione Variabile

6 Per rendere più semplice l approccio potremmo suddividere la busta paga in 4 sezioni: SEZIONE A Dati giuridici Denominazione dell Ente. Anagrafica del dipendente (importante che tali dati siano corretti, per questo si chiede al dipendente di segnalare eventuali anomalie o aggiornamenti degli stessi es. nuova residenza). Dati connessi alla categoria di appartenenza ed alla fascia retributiva (ogni categoria o posizione funzionale è individuata da un codice). Descrizione del profilo ovvero qualifica del dipendente. Eventuale conto corrente se il dipendente desidera l accredito diretto delle proprie spettanze. Numero dei trentesimi retribuiti, perché come si è detto, il numero dei giorni retribuiti convenzionalmente è pari a 30 indipendentemente dal numero delle giornate lavorative e dal numero dei giorni che compongono il mese. Questa sezione è di fondamentale importanza poiché è sulla base delle informazioni in essa contenute che si sviluppa poi la sezione immediatamente successiva. per chi ne abbia fatto richiesta, è possibile trovare gli importi collegati all assistenza fiscale (vedi capitolo su L Assistenza Fiscale ). SEZIONE C Imponibili previdenziali e fiscali La sezione in questione è sicuramente la meno amata dagli italiani poiché contiene tutte le cospicue trattenute che abbattono i compensi del dipendente, ma non solo. In essa sono contenuti anche gli imponibili di riferimento su cui l Azienda si basa per procedere al calcolo dei tributi da essa dovuti in qualità di datore di lavoro. Analizziamoli: INAIL : imponibile coincidente con quello di cassa pensione, ma che non genera alcun contributo a carico del dipendente. Costituisce la base per il calcolo del premio da versare annualmente all Istituto Nazionale per gli Infortuni sul Lavoro (la nostra polizza assicurativa), totalmente a carico dell Azienda e calcolata sulla base dell effettiva pericolosità e rischio della mansione ricoperta. IRAP: a partire dall anno 1998 alle aziende è stato attribuito l onere del versamento di un nuovo tributo l imposta regionale sulle attività produttive. Sull imponibile che viene evidenziato su ogni cedolino, l Azienda paga una percentuale pari all 8,50%. CPDEL: l imponibile esposto di fianco a questa sigla ha una duplice valenza. Costituisce la base di calcolo del contributo previdenziale per eccellenza, in parte a carico del dipendente ed in parte a carico dell Azienda. La percentuale a carico dell Azienda è pari al 23,80%, quella a carico del dipendente è pari all 8,85% (variazione avvenuta a partire dal gennaio 2007). INADEL: lo stesso discorso vale per questo imponibile che si riferisce alla nostra liquidazione che tecnicamente chiamato IPS (Indennità Premio Servizio). La quota a carico dell Ente è pari al 3,60%, quella a carico del dipendente è pari al 2,50% Fondo Prev. Credito: è un contributo obbligatorio (definito di solidarietà) tutto a carico del dipendente pari allo 0,35% dell imponibile di riferimento. In questa sezione sono inoltre ben elencati tutti i dati relativi alla posizione fiscale del dipendente: si parte dall Imponibile Lordo Irpef per arrivare infine all Imposta Netta. Dati questi che insieme a quelli previdenziali andremo poi a descrivere meglio. SEZIONE B Voci di competenza e Voci di trattenuta Questa costituisce il corpo centrale della nostra busta paga e, grazie all analisi fatta in precedenza sulle singole voci retributive, ci risulterà più semplice comprenderne i contenuti. Notiamo come il riquadro sia suddiviso in n. 7 colonne. Cod. Voce: contiene i codici che attraverso il sistema informatizzato di gestione degli stipendi, individua le singole voci di competenza o di trattenuta. La lettera F che precede il codice fa riferimento alle voci fisse (cioè quelle che si ripetono mensilmente); la lettera V si riferisce invece alle voci accessorie o variabili che sono dipendenti ad es. dal tipo di turno svolto o dal luogo in cui si presta il servizio. Descrizione: definisce il tipo di voce che si sta utilizzando. Ed ecco ad es. le voci fisse di stipendio, la R.I.A. (retribuzione individuale di anzianità), l acconto produttività collettiva e l assegno per il nucleo familiare che in SEZIONE D Riepilogo finale In questa sezione viene fatto il riassunto definitivo del cedolino paga fino ad arrivare al tanto sospirato Netto a Pagare. Vi ritroviamo: questo caso il dipendente ha chiesto ed ottenuto. Giorni e ore: la specifica si ha in abbinamento a quelle voci che sono strettamente connesse al n. di giorni o di ore per effettuare la liquidazione del IMPONIBILE LORDO: è la somma degli imponibili lordi percepiti fino alla mensilità in pagamento. compenso (classico es. gli straordinari ad ore o le indennità giornaliere a giorni come l art. 44 comma 4). PREVIDENZIALI: somma dei contributi previdenziali versati dal dipendente fino alla mensilità in pagamento. Dato base: individua il valore unitario della voce che andrà moltiplicato per il n. DETRAZIONI: somma delle detrazioni di cui si è beneficiato fino a quel mese. di giorni o di ore. IMPOSTA: imposta Irpef complessivamente versata comprensiva dell ultima mensilità. Competenze: valore da erogare al dipendente, al lordo delle eventuali trattenute di TOTALE COMPETENZE: totale a piè di lista delle voci di competenza. legge. TOTALE TRATTENUTE: totale a piè di lista delle voci di trattenuta. Trattenute: quote da portare in diminuzione dei compensi spettanti al dipendente. Poiché, per motivi d ordine pratico, con il passaggio dalla Lira all Euro si è deciso Tra le voci di trattenuta non sono da considerare solo quelle previdenziali e quelle fiscali, che analizzeremo nel dettaglio in un secon- di corrispondere dei netti a pagare privi di centesimi, se non in caso di cessazione di rapporto, mensilmente si crea un arrotondamento necessario a portare il netto do momento, ma possono essere previste voci a carico del dipendente quali ad es. la trattenuta per il numero di accessi al servizio all unità immediatamente superiore. Tale arrotondamento verrà portato in diminuzione sulla mensilità successiva (vedi esempio contenuto nel cedolino) mensa, la trattenuta sindacale qualora il dipendente decida di iscriversi ad un organizzazione sindacale; in tal caso verrà effettuata men- Il NETTO A PAGARE è esposto sia il Lire che in Euro come vuole ancora la normativa Ultimo ma non meno rilevante dato giuridico compreso nella nostra busta paga silmente una ritenuta fissata già nella scheda di adesione alla sigla è la data di anzianità convenzionale che in teoria dovrebbe coincidere con i sindacale che con la stessa cadenza l ente provvederà a versare al periodi continuativi di servizio svolti presso il SSN (nel caso di ricostruzioni di sindacato. carriera richieste ad es. questa data dovrebbe essere la data di assunzione presso il precedente datore di lavoro). Questa data ha una notevole importanza nel- 10 Tra le voci di competenza o di trattenuta a partire dal mese di luglio di ogni anno, 11 l attribuzione per esempio di riconoscimenti economici che hanno come requisito l anzianità.

7 GLI ASPETTI PREVIDENZIALI E FISCALI LE TRATTENUTE PREVIDENZIALI Nella busta paga vi sono normalmente annotati anche i contributi che il datore di lavoro è tenuto a versare all ente di previdenza, cui il dipendente è iscritto. Nel nostro caso si tratta dell INPDAP, istituito nel 1994, con lo scopo di razionalizzare la previdenza pubblica. Tra le prestazioni che questo Istituto eroga rivestono principale importanza le pensioni ed i trattamenti di fine servizio, ovvero le liquidazioni. Per ottenere entrambe le sopracitate prestazioni, il datore di lavoro provvede mensilmente a calcolare e trattenere, sui compensi corrisposti ai propri dipendenti, i contributi stabiliti per legge da versare all Inpdap. Le voci riportate sul cedolino, contenute nella già illustrata Sezione C, che fanno riferimento ai contributi in questione sono le seguenti: CPDEL INADEL PREV. Il calcolo dei contributi viene attuato mediante l applicazione di una percentuale sulla retribuzione che il lavoratore percepisce, come già accennato in precedenza. Cassa Aliquota a carico del dipendente Aliquota a carico dell Azienda Aliquota complessiva CPDEL 8,85 % 23,80% 32,65% INADEL 2,50% 3,60% 6,10% Un ulteriore contributo, tutto a carico del dipendente da versare mensilmente all Inpdap, è costituito dal FONDO PREVIDENZA E CREDITO che ha natura previdenziale ed assistenziale ed è stato istituito a partire dal dicembre 1996, in sostituzione del precedente contributo per il SSN destinato all Inps. La percentuale da applicare alla stessa base imponibile di cassa pensione è pari allo 0,35%. I contributi destinati all Inpdap sono considerati oneri deducibili, pertanto vanno ad abbattere l imponibile lordo IRPEF e di conseguenza riducono la base di calcolo dei contributi fiscali. Le voci retributive che entrano a far parte della base imponibile vengono individuate nel dettaglio dall Istituto di previdenza. Tendenzialmente tutte le voci fisse e continuative, con l aggiunta delle voci accessorie costituiscono la base imponibile per la CPDEL, cioè per il calcolo del contributo destinato al finanziamento della nostra pensione. Più ridotto è l imponibile di riferimento per il contributo INADEL che alimenta la nostra liquidazione; infatti non rientrano nel calcolo di tale importo le voci accessorie che abbiamo precedentemente illustrato come ad esempio i compensi per gli straordinari. (Per inciso si rende necessario precisare al dipendente che, a differenza di quello che succede nel mondo del lavoro privato, nel nostro settore non è dunque il datore di lavoro che, al momento delle dimissioni o del collocamento a riposo del dipendente, eroga direttamente la liquidazione, ma occorre comunicare all Inpdap la cessazione dal servizio del lavoratore perché questo possa percepire quanto di sua spettanza fino a quel momento maturato). Il prospetto precedente evidenzia inoltre come l Azienda, per ogni singola posizione, provveda mensilmente, su entrambi gli imponibili, ad integrare i contributi da versare. E doveroso fare richiamo alla situazione di coloro che sono assoggettati al regime T.F.R. (trattamento di fine rapporto). Sono i dipendenti di tutte le amministrazioni pubbliche assunti a tempo indeterminato dopo il 31 dicembre 2000, nonché i dipendenti assunti con contratto a tempo determinato dopo il 30 maggio Tutti costoro non troveranno sul cedolino il contributo INADEL, meglio noto come T.F.S. (trattamento di fine servizio)

8 L IRPEF E LE DETRAZIONI D IMPOSTA L IRPEF (imposta sul reddito delle persone fisiche) è la tassa che il lavoratore deve pagare allo Stato in relazione alla propria retribuzione. Il versamento viene effettuato dal datore di lavoro che, ogni mese, trattiene dalla busta paga delle quote di denaro calcolate in base a scaglioni di reddito e relative percentuali di tassazione (aliquote). L imposta versata mensilmente rappresenta un acconto di quella definitiva, conteggiata sulla retribuzione percepita nell arco di un anno. Il conguaglio di fine anno stabilisce se il lavoratore ha pagato, in modo corretto, l intera imposta a suo carico: può risultare negativo, se la quota è inferiore a quella dovuta, o positivo, se le trattenute risultano superiori. Occorre anche dire che al datore di lavoro, che funge da sostituto d imposta, è attribuito il compito di sistemare la posizione fiscale del dipendente assunto in corso d anno con precedenti rapporti di lavoro. Su richiesta del dipendente, infatti, l Azienda somma a quelli direttamente erogati, gli imponibili percepiti dal dipendente nell anno da altro datore di lavoro, ed in sede di conguaglio recupera o rimborsa l Irpef cosicché il dipendente non sarà costretto a presentare dichiarazione dei redditi nell anno successivo. LE NOVITA DELLA LEGGE 296 DEL (LEGGE FINANZIARIA 2007) La Legge Finanziaria per l anno 2007 ha previsto rilevanti modifiche in materia di applicazione dell imposta sul reddito delle persone fisiche: A. Nuove aliquote per scaglioni di reddito. B. La reintroduzione delle detrazioni per carichi di famiglia, con la conseguente scomparsa delle deduzioni per oneri di famiglia (cosiddetta Family Area) C. La reintroduzione delle detrazioni per i redditi di lavoro dipendente, con la conseguente scomparsa delle deduzioni per lavoro dipendente (cosiddetta No Tax Area) Vedremo poi nel dettaglio quali sono i metodi di calcolo da applicare allo stipendio. IMPOSTA SUI REDDITI (IRPEF) SCAGLIONE DI REDDITO ALIQUOTA IMPOSTA ANNUA Fino a ,00 euro 23,00% 3.450,00 euro Da ,00 a ,00 euro 27,00% 3.510,00 euro Da ,00 a ,00 euro 38,00% ,00 euro Da ,00 a ,00 euro 41,00% 8.200,00 euro Oltre ,00 euro 43,00%..... CALCOLO DELL IMPOSTA Poiché sono state abrogate sia la no tax area che le deduzioni per carichi di famiglia, per determinare il reddito imponibile sarà sufficiente sottrarre dal reddito complessivo soltanto gli oneri deducibili, cioè tutte le voci che sul cedolino corrispondono alle trattenute previdenziali. Applicando le nuove aliquote a detto importo si otterrà l imposta lorda. Si giungerà al prelievo Irpef effettivo (imposta netta) diminuendo l imposta lorda, fino alla concorrenza del suo ammontare, di tutte le detrazioni spettanti se debitamente richieste (detrazioni per lavoro dipendente e per familiari a carico) Il percorso per il calcolo dell imposta LE NUOVE DETRAZIONI D IMPOSTA Come si è detto la recente Finanziaria le ha riammesso in servizio. Pertanto è importante sapere che le detrazioni d imposta, di cui all art. 12 del Tuir (Testo Unico delle imposte sul reddito), consistono in uno sconto fiscale sulle imposte ed in questo divergono dagli oneri deducibili o deduzioni che abbattono a monte l imponibile. Si devono distinguere in: 1. detrazioni per redditi da lavoro 2. detrazioni per carichi di famiglia. 1. detrazioni per redditi da lavoro dipendente Si tratta di detrazioni che decrescono con l aumentare del reddito, fino ad annullarsi superati i ,00 euro di reddito complessivo, al netto di eventuali oneri deducibili. Gli importi delle detrazioni spettanti vanno rapportati al periodo di lavoro nell anno solare (365 gg se si lavora tutto l anno). IMPORTO MASSIMO DETRAZIONE euro 1.840,00 CONDIZIONI DI SPETTANZA Reddito fino a euro (ammontare minimo della detrazione spettante euro 690,00; per i rapporti a tempo determinato ammontare minimo della detrazione euro1.380,00) euro 1.338,00 Reddito da euro a euro euro 1.338,00 Reddito da euro a euro (calcolo dell importo della detrazione spettante in base al reddito) (*) (*) La detrazione spettante è aumentata di un importo pari a: DETRAZIONE euro 10 euro 20 euro 30 euro 40 euro 25 da euro da euro da euro da euro da euro Reddito fino euro fino euro fino euro fino euro fino euro

9 2. detrazioni per carichi di famiglia (si considerano a carico i familiari che non possiedano redditi superiori a euro 2.840,00) Le detrazioni sono rapportate a mese e competono dal mese in cui si sono verificati gli eventi che danno diritto alle detrazioni (matrimonio, nascita, adozione, etc.) a quello in cui sono cessati. a) detrazione per coniuge (non legalmente ed effettivamente separato) a carico: Come per le precedenti decrescono con l aumentare del reddito, fino ad annullarsi a ,00 euro. IMPORTO MASSIMO DETRAZIONE CONDIZIONI DI SPETTANZA euro 800,00 Reddito fino a euro (calcolo dell importo della detrazione spettante in base al reddito) euro 690,00 (*) Reddito da euro a euro euro 690,00 Reddito da euro a euro (calcolo dell importo della detrazione spettante in base al reddito) (*) La detrazione spettante è aumentata di un importo pari a: DETRAZIONE euro 10 euro 20 euro 30 euro 20 euro 10 Reddito da euro da euro da euro da euro da euro fino euro fino euro fino euro fino euro fino euro b) detrazione per figli a carico Per ciascun figlio a carico, compresi i figli naturali riconosciuti, i figli adottivi e gli affidati o affiliati, sono previste detrazioni teoriche che cambiano in relazione ad una serie di condizioni (età, disagio, etc.). Sono anch esse soggette all applicazione di una formula legata al reddito complessivo del dipendente. La detrazione per figli è ripartita nella misura del 50% tra i genitori non legalmente ed effettivamente separati ovvero, previo accordo tra gli stessi, spetta al genitore che possiede un reddito complessivo di ammontare più elevato. In caso di separazione legale ed effettiva o di annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio, la detrazione spetta, in mancanza di accordo, al genitore affidatario. Nel caso di affidamento congiunto o condiviso, la detrazione è ripartita, in mancanza di accordo, nella misura del 50% tra i genitori. Ove il genitore affidatario ovvero, in caso di affidamento congiunto, uno dei genitori affidatari non possa fruire in tutto o in parte della detrazione, per i limiti di reddito, la detrazione è assegnata per intero al secondo genitore. Quest ultimo, salvo diverso accordo tra le parti, è tenuto a riversare all altro genitore affidatario l importo dell intera detrazione o, in caso di affidamento congiunto, della metà della stessa. Nel caso di coniuge fiscalmente a carico dell altro, la detrazione compete a quest ultimo per l intero importo. Se l altro genitore manca o non ha riconosciuto i figli naturali e il contribuente non è coniugato o, se coniugato, si è successivamente legalmente ed effettivamente separtato, ovvero se vi sono figli adottivi, affidati o affiliati del solo contribuente e questi non è coniugato o, se coniugato, si è successivamente legalmente ed effettivamente separato, per il primo figlio si applicano, se più convenienti, le detrazioni previste per il coniuge. SITUAZIONE FAMILIARE IMPORTO MASSIMO DETRAZIONE (*) 1 Per ciascun figlio (dai 3 anni in su) a carico euro 800,00 2 Per ciascun figlio a carico minore di 3 anni euro 900,00 3 Per ciascun figlio a carico se portatore di handicap ai sensi dell art. 3 della Legge 5 febbraio 1992, n euro 220,00 (in aggiunta all importo di cui al punto 1 e 2) 4 Per ciascun figlio a carico se i figli a carico sono più di tre (in aggiunta all importo di cui al punto 1 e 2) + euro 200,00 5 Figli in mancanza del coniuge Importo previsto per il coniuge se più conveniente rispetto a quello previsto come figlio (*) L importo effettivo delle detrazioni è determinato con un calcolo che tiene conto del reddito complessivo del soggetto richiedente c) detrazione per altri familiari a carico Si tratta di familiari di cui all art. 433 del codice civile: genitori e, in loro mancanza, gli ascendenti prossimi, anche naturali; gli adottanti; i generi e le nuore; il suocero e la suocera; i fratelli e le sorelle germani o unilaterali, con precedenza dei germani sugli unilaterali. Anche questa detrazione decresce con l aumentare del reddito, fino ad annullarsi a euro di reddito complessivo (è virtualmente pari a 750,00). All atto della richiesta del beneficio di cui si discute, il contribuente si impegna a segnalare ogni eventuale variazione al datore di lavoro, considerato che la dichiarazione ha effetto anche per periodi di imposta successivi

10 IL NOSTRO ESEMPIO dapprima si calcolano tutti i contributi previdenziali imponibile di cassa pensione (CPDEL) Anno 2007 cod. Aziendale - Stipendio euro 1.845,43 cod. Aziendale - Indenn. Profess. Specifica euro 36,15 cod. Aziendale - Produtt. Collett. euro 89,60 Totale euro 1.971,18 Contributo pari all 8,85% euro 174,45 Anni precedenti cod. Aziendale - Ore straordinarie al 50% euro 44,90 cod. Aziendale - Festività euro 89,10 cod. Aziendale - Servizio Notturno euro 109,60 cod. Aziendale - Ind. Art. 44 comma 3 euro 71,89 cod. Aziendale - Ind. Art. 44 comma 6/c euro 82,63 Totale euro 398,12 Poi si passa al calcolo dell imposta Imponibile Lordo Irpef cod. Aziendale - Stipendio euro 1.845,43 cod. Aziendale - Indenn. Profess. Specifica euro 36,15 cod. Aziendale - Acconto Produtt. Collett. euro 89,60 cod. Aziendale - Ore straordinarie al 50% euro 44,90 cod. Aziendale - Festività euro 89,10 cod. Aziendale - Servizio Notturno euro 109,60 cod. Aziendale - Ind. Art. 44 comma 3 euro 71,89 cod. Aziendale - Ind. Art. 44 comma 6/c euro 82,63 Totale euro 2.369,30 A questo importo va sottratta la voce Cong. Contributo CPDEL (sistemazione contributiva relativa al gennaio 2007) pari ad euro 5,91 Imponibile Lordo Irpef euro 2.369,30-5,91 = euro 2.363,39 Imponibile netto Imponibile lordo euro 2.363,39 - Totale previdenziali euro 254,41 = Totale euro 2.108,98 Contributo pari all 8,55% euro 34,04 Calcolo imposta lorda Totale contributo CPDEL euro 208,49 Imponibile virtuale annuo euro 2.108,98 x 13 (mensilità) = euro ,74 Imponibile INADEL cod. Aziendale - Stipendio euro 1.845,43 cod. Aziendale - Indenn. Profess. Specifica euro 36,15 Totale euro 1.881,58 Contributo pari al 2,50% sull 80%(1.505,26)euro 37,63 Imponibile Fondo Prev. Credito cod. Aziendale - Stipendio euro 1.845,43 cod. Aziendale - Indenn. Profess. Specifica euro 36,15 cod. Aziendale - Acconto Produtt. Collett. euro 89,60 cod. Aziendale - Ore straordinarie al 50% euro 44,90 cod. Aziendale - Festività euro 89,10 cod. Aziendale - Servizio Notturno euro 109,60 cod. Aziendale - Ind. Art. 44 comma 3 euro 71,89 cod. Aziendale - Ind. Art. 44 comma 6/c euro 82,63 Totale euro 2.369,30 Applico gli scaglioni Irpef Fino a aliquota del 23% euro 3.450,00 Su ,74 aliquota del 27% euro 3.352,52 Totale euro 6.802,52 Imposta lorda del mese euro 6.802,52/12 = euro 566,87 Calcolo le detrazioni Da lavoro dipendente ,74 = , ,26 / = 0, ,00 (detrazione annua virtuale) coefficiente 68,95 Contributo pari allo 0,35% euro 8, ,00 /100 x 68,95 = euro 922,55 cui si aggiungono 40,00 per un totale di euro 962,55 Totale trattenute previdenziali euro 254,41 la detrazione viene rapportata ai giorni del mese per un totale di 365 max riconoscibili nell anno 962,55 /365 x 28 (giorni del mese di febbraio) = euro 73,83 detrazione da lavoro dipendente riconosciuta 18 19

11 Per carichi di famiglia: nel nostro esempio si considera la situazione di chi ha richiesto la detrazione per un figlio al 50% ,74 / = 0, ,00 (detrazione annua virtuale da ripartire al 50%) coefficiente 71,14 400,00 /100 x 71,14 = euro 284,56 la detrazione viene rapportata a mesi (12 nell anno) 284,56 / 12 x 1 (mese di febbraio) = euro 23,71 detrazione per carichi riconosciuta Calcolo imposta netta Imposta lorda euro 566,87 - Detrazioni lavoro dipendente euro 73,83 - Detrazioni per carichi di famiglia euro 23,71 = Totale euro 469,33 Calcolo netto a pagare Totale competenze cod. Aziendale - Stipendio euro 1.845,43 cod. Aziendale - Indenn. Profess. Specifica euro 36,15 cod. Aziendale - Acconto Produtt. Collett. euro 89,60 cod. Aziendale - Ore straordinarie al 50% euro 44,90 cod. Aziendale - Festività euro 89,10 cod. Aziendale - Servizio Notturno euro 109,60 cod. Aziendale - Ind. Art. 44 comma 3 euro 71,89 cod. Aziendale - Ind. Art. 44 comma 6/c euro 82,63 Totale euro 2.369,30 Totale trattenute cod. Aziendale - Trattenuta mensa euro 6,20 cod. Aziendale - Tratt. Ora Lavoro AVSI euro 12,06 cod. Aziendale - Cong. Contributo CPDEL euro 5,91 cod. Aziendale - Tratt. Addiz. Comunale 2006 euro 2,34 cod. Aziendale - Tratt. Addiz. Region euro 29,03 Totale contributo CPDEL euro 208,49 Contributo INADEL euro 37,63 Contributo F.P.C. euro 8,29 Totale euro 779,28 Netto a pagare euro 1.590,00 (euro 1.590,02 a cui va sottratto l Arr. Precedente 0,05 per un totale di 1.589,97 più l Arr. Attuale 0,03 per portare il totale ad una cifra priva di decimali). LE ADDIZIONALI Ulteriori trattenute fiscali introdotte negli ultimi anni, in aggiunta all IRPEF, sono le: Addizionali regionali Addizionali comunali Queste sono state istituite con il decreto legislativo 446 del , a decorrere dal periodo d imposta I contributi si determinano applicando al reddito complessivo determinato ai fini dell imposta sul reddito delle persone fisiche, al netto degli oneri deducibili, le aliquote fissate per l anno di riferimento. Stando alla recente legge finanziaria risulta che la base imponibile coincida con quella Irpef, senza l applicazione della deduzione. In ogni caso nessuna addizionale è dovuta se l Irpef non risulta dovuta. Le addizionali vengono calcolate in fase di conguaglio fiscale di fine anno e rateizzate in 11 rate a partire dal mese di gennaio dell anno successivo l anno di riferimento. Solo in caso di cessazione dal servizio si procede al recupero in un unica soluzione di tutto l importo dovuto all erario. Addizionale regionale Originariamente è stata fissata nella misura dello 0,9% su tutto il territorio nazionale. Ad ogni Regione la legge dava la possibilità di maggiorare la suddetta aliquota fino all 1,4% con provvedimento da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale non oltre il 30 novembre dell anno precedente a quello cui l addizionale si riferisce. A partire dall anno 2002 alcune regioni hanno aumentato l aliquota rimanendo comunque entro il limite fissato dalla norma istitutiva. Attualmente, ad esempio, la regione Lombardia la applica facendo riferimento a scaglioni di reddito e ad aliquote (si parte da un minimo di 1,20% per arrivare ad un massimo di 1,40%). Per individuare la regione a cui destinare la quota di cui si tratta si fa riferimento al comune di residenza del dipendente alla data del Addizionale comunale Per i comuni che hanno determinato un aliquota a titolo di addizionale e hanno provveduto alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il sostituto d imposta provvede, come sopra precisato, a trattenere sulle competenze dei propri dipendenti le quote da versare direttamente ai comuni interessati. Per il calcolo del dovuto per l anno 2006 da rateizzare nel corso del 2007 si fa riferimento, come per l addizionale regionale, alla residenza del dipendente alla data del La Finanziaria 2007 ha introdotto una novità: il versamento di una quota di acconto dell addizionale comunale dovuta per l anno L acconto dell addizionale è dovuto al comune nel quale il dipendente ha il domicilio fiscale alla data del 1 gennaio consiste in una quota pari al 30% dell addizionale dovuta per l anno precedente, salvo i casi in cui i comuni abbiano provveduto a modificare l aliquota entro il 15 febbraio In tal caso fermo restando il reddito dell anno precedente, la ritenuta è determinata applicando il 30% della nuova aliquota. Il relativo importo verrà trattenuto in un numero di 9 rate mensili da effettuarsi a partire dal mese di marzo e fino a novembre Il saldo dell addizionale dovuta per l anno 2007 sarà determinato all atto delle operazioni di conguaglio (dicembre 2007) ed il relativo importo sarà trattenuto in un numero di 11 rate da gennaio a novembre 2008, unitamente al nuovo acconto dovuto per l anno

12 MILANO Responsabili: ANGELO GRECO e ROCCO FERRARA Recapiti: Via Capuana n 7/B Milano Tel Fax Sito web: info@sindacatofials.it LODI Responsabile: STEFANO LAZZARINI Recapiti: Viale Rimembranze n Lodi Tel Fax Cell Sito web: lodi@sindacatofials.it BERGAMO Responsabile: ALFREDO DE MARCHI Recapiti: Via Partigiani, Bergamo Tel. 328/ Fax Sito web: segr_bergamo@fials.net CREMONA Responsabile: ANGELO BONVISSUTO Recapiti: Viale Trento e Trieste n Cremona Tel Fax Sito web: segr_cremona@fials.net BRESCIA Responsabile: GIUSEPPE SENESE Recapiti: Via Monte Cengio, Brescia Tel Fax Sito web: segr_brescia@fials.net VARESE Responsabile: SANTO SALVATORE Recapiti: Via Puccini n Varese Tel Fax Sito web: segr_varese@fials.net 22 Stampato da FIALS REGIONE LOMBARDIA Ideato da FIALS VARESE Creato da Rosanna Grisafi Collaboratore Amministrativo SONDRIO Responsabile: ANTONIO CAMPESE Recapiti: Via Maffei n Sondrio Tel Fax 0342/ Sito web: segr_sondrio@fials.net COMO Responsabile: SALVATORE MONTAGNA Recapiti: Via Diaz n Como - Tel Fax segr_como@fials.net PAVIA Responsabile: GUIDO MORANDI Recapiti: Corso Cavour n Pavia Tel./Fax Sito web: segr_pavia@fials.net MANTOVA Responsabile: MARCO MANTOVANI Recapiti: Via Manzoni n Porto Mantovano Tel Fax Sito web: segr_mantova@fials.net

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