La gestione della proprietà intellettuale nel Ministero della Difesa
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- Nicolo Grimaldi
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1 Diritto La gestione della proprietà intellettuale nel Ministero della Difesa Bruno Romano, Giuseppe Pettirossi La proprietà intellettuale Idiritti di proprietà intellettuale sono costituiti dai diritti legali associati ad uno sforzo creativo. L oggetto della proprietà intellettuale è molto ampio, ed include opere artistiche e letterarie, film, programmi software per computer, invenzioni, disegni e modelli, marchi, La legge dissuade dal copiare o trarre indebito vantaggio dal lavoro creativo degli altri, e prevede la tutela giurisdizionale qualora questo dovesse accadere. Esistono differenti e numerose forme di diritto o aree di legge che danno origine a una serie di diritti che tutti insieme costituiscono la proprietà intellettuale: Diritti d autore, Marchi ed altri segni distintivi, Indicazioni geografiche, Denominazioni di origine, Disegni e modelli, Invenzioni, Modelli di utilità, Topografie dei prodotti a semiconduttori, Informazioni aziendali riservate, Nuove varietà vegetali. Ovviamente esistono molte similarità tra i vari diritti di proprietà intellettuale; ad esempio esiste un terreno comune tra brevetti e modelli d utilità, o tra diritto d autore e diritto dello spettacolo. I diversi diritti non sono necessariamente esclusivi, e due di essi possono coesistere in relazione allo stesso oggetto, come successivamente mostrato. A volte la protezione è conferita progressivamente da differenti diritti che si estendono su diversi periodi di tempo. Una distinzione pratica che può essere utilizzata per classificare tali diritti è la presenza o meno di requisiti per la brevettazione o registrazione, ciò se il diritto è dipendente dal compimento di formalità, o sorge automaticamente ad uno specifico momento nel tempo. L acquisizione di tali diritti conferisce al titolare un diritto di proprietà esclusiva e monopolistica, attraverso il quale, egli può impedire ad altri di compiere determinate azioni (produrre, usare, mettere in commercio, vendere, importare, copiare, ). Necessità di formalità Formalità richieste Formalità non richieste Artistico Disegni e modelli Diritto d autore Diritto dello spettacolo Tabella 1 - Tassonomia dei diritti di proprietà intellettuale Informazioni aziendali riservate Natura del diritto Creativo Industriale Brevetti Modelli di utilità Disegni e modelli Nuove varietà vegetali Topografie dei prodotti a semiconduttori Marchi Commerciale Segni distintivi n
2 Tradizionalmente l insieme di diritti che comprende i brevetti, i modelli di utilità ed i marchi, è conosciuto come proprietà industriale, secondo quanto descritto nella Convenzione di Parigi per la protezione della proprietà industriale, del Quando a questi diritti se ne aggiungono altri quali il diritto d autore, si parla più genericamente di proprietà intellettuale. Il fondamento logico alla base dell esistenza di un sistema normativo sulla proprietà intellettuale è dato dal fatto che chi aumenta il bagaglio di pubblica conoscenza in maniera meritoria, ha il diritto di vedersi riconosciuto un premio, quantomeno per giustificare gli investimenti compiuti. La società, in cambio di nuova conoscenza, ricompensa l inventore/autore garantendogli la possibilità di utilizzare commercialmente, in modo ottimale, l oggetto del suo sforzo creativo, prevenendo altri dal trarne sleali vantaggi. I diritti di proprietà intellettuale non sono illimitati nel tempo, e spesso si sovrappongono per permettere la migliore protezione possibile. Nel grafico seguente si mostra ad esempio come è protetta un invenzione nel tempo. questo secondo caso il titolare (licenziante) conferisce al licenziatario il diritto di sfruttamento economico del brevetto per una durata pari a quella della licenza, mantenendone però la titolarità, a fronte del pagamento di una certa somma di denaro (royalty). Nel caso di contratto di licenza esclusiva, il licenziante non può produrre il bene e non può concedere altre licenze a terzi; viceversa in caso di contratto di licenza non esclusiva, il licenziante mantiene la titolarità di produrre e vendere il bene e può concedere ulteriore licenze. La proprietà intellettuale può essere procurata anche a seguito di transazioni che comprendono l acquisizione totale dei beni, siano essi materiali o immateriali. Ad esempio possono essere acquisite tutte le attività di una azienda, ivi compresi i beni immobili quali impianti e fabbricati, e beni immateriali quali la proprietà intellettuale. Tale problematica è fondamentale nel periodo attuale, nel quale le attività di fusioni ed acquisizioni (nella terminologia anglosassone Merger and Acquisition, M&A) sono all ordine del giorno. I soggetti coinvolti in tali processi devono essere in grado di valutare attentamente tutti i fattori Idea Discussione con amici-colleghi Idea espressa in forma tangibile (disegni, progetti, ) Negoziazioni preliminari con un potenziale produttore Domanda di brevetto Ulteriori negoziazioni Produrre l invenzione e vendere gli articoli ad essa associati Forma di diritto di proprietà intellettuale Informazioni Segrete Diritto d autore Brevetto Marchio Inizio del diritto Mantenendo il segreto Mantenendo il segreto Solo per quanto non divulgato nella domanda di brevetto Tabella 2 - Protezione di un invenzione nel tempo Inizio del diritto Protetto per tutta la vita dell autore e fino a 70 anni dopo la sua morte Inizio del diritto dalla data di priorità venti anni a decorrere dalla data di deposito della domanda Se viene fatta richiesta Finché rinnovato Utilizzi commerciali della proprietà intellettuale La proprietà intellettuale (PI) è un bene prezioso che può essere utilizzato in numerosi modi. Essa può essere trasferita, cioè la titolarità del diritto, parziale o totale, è assegnata ad altri, o può essere concessa in licenza. In che valorizzano la proprietà intellettuale in possesso di un azienda, con particolare riferimento a: tipologia dei diritti di PI, durata della sussistenza nel tempo, estensione territoriale della protezione; titolarità dei diritti di PI (se esclusiva o frazionata); n
3 Michelangelo, Tabernacolo con nicchia, 1524 esistenza di concessioni in licenza di diritti di PI da terze parti all azienda in questione; esistenza di concessioni in licenza di diritti di PI da parte dell azienda in questione verso terzi; validità dei diritti di PI (ad esempio verifica dei pagamenti delle tasse di rinnovo); valore tecnico dei diritti di PI; potenzialità di produzione di reddito addizionale derivante dall attività di trasferimento tecnologico. Ad esempio un azienda che detiene brevetti forti in una nuova tecnologia può utilizzare questi diritti esclusivi come una vera e propria arma che permette di escludere tutta la concorrenza e di assicurare la maggiore quota di mercato possibile. L uso strategico di brevetti di base include anche tattiche quali accordi di licenza, con cui si stipulano libere licenze reciproche per i miglioramenti della invenzione originale, permettendo quindi di trarre vantaggi dalla creatività di licenziatari accuratamente scelti. Combinare un brevetto con uno standard è una variante particolarmente efficace della strategia brevettuale basilare. Lo scopo di questa strategia è quello di far accettare l invenzione quale nuovo standard industriale. La strategia associata è chiamata network brevettuale ed è considerata come una misura preventiva per evitare conflitti e contenziosi. I fautori di questa strategia consigliano di proteggere un campo tecnico con un network di depositi di brevetti. Questo permette ad una azienda di proteggere sia l invenzione basilare da altri brevetti, sia possibili future applicazioni della stessa. D altro canto, è possibile sbarrare un concorrente che detiene il brevetto basilare in un network di brevetti e privarlo di mobilità tecnica. Spesso le invenzioni protette da questo tipo di brevetto non vengono mai sfruttate e i brevetti sono mantenuti solo a scopo strategico. Se un network di brevetti necessita di essere rafforzato, un altra tattica è comperare i brevetti chiave. Questo è definito come acquisto in blocco di brevetti. Un consistente portafoglio brevettuale può anche essere un utile strumento di negoziazione. La strategia delle licenze incrociate dà accesso all azienda ad una tecnologia che non sarebbe altrimenti raggiungibile se questa azienda non avesse nulla da offrire in cambio. Pool di brevetti è una licenza incrociata tra più di due aziende. Lo scopo è quello di avere libero accesso alla tecnologia nei brevetti condivisi nel pool. I brevetti sono anche utilizzati dal management delle risorse umane come mezzi per incoraggiare i propri dipendenti a meglio identificarsi con gli obiettivi aziendali. I dipendenti più creativi, a cui viene attribuita la qualità di inventori, sono gratificati quando un azienda deposita brevetti basati su idee da essi sviluppate sapendo che i loro sforzi sono stati presi in seria considerazione. Per espletare questa funzione motivazionale, tale strategia richiede che siano accolte idee provenienti da tutti i livelli gerarchici. I brevetti sono anche utilizzati per rafforzare l immagine pubblica di una azienda come impresa tecnologicamente forte. Il fatto che i brevetti vengano sfruttati commercialmente o meno, ed in quale modo, può essere di secondaria importanza; possedere brevetti è di per sé sufficiente a dimostrare il buon livello di una azienda nella ricerca e sviluppo, e di conseguenza, la superiorità tecnologica. Il portafoglio brevettuale di un azienda può, per esempio, essere utilizzato come argomento di vendita per iniziare un nuovo business. La forza innovativa è anche un criterio utilizzato per stabilire la solidità finanziaria di un azienda, e per questo alcune banche desiderano sapere quanti brevetti possiede un azienda. Rafforzare sia i marchi che la reputazione è la finalità della strategia combinazione brevetti e marchi. Gli accordi di licenza obbligano i licenziatari a mostrare il marchio del proprietario del brevetto sui prodotti fatti o utilizzati sotto licenza (si pensi al produttore di microchip Intel!). n
4 I brevetti possono essere infine un importante fonte di reddito per le finanze di un azienda, contribuendo a rafforzarne il vantaggio competitivo. Innovazione e competitività Una volta il modello di sostenimento della Ricerca e Sviluppo (R&D) era: Oggi tale modello è divenuto insostenibile, ed è stato sostituito da: Ad esempio negli USA il 75% del valore delle aziende deriva da beni immateriali, contro il 40% dei primi anni La gestione della proprietà intellettuale è quindi diventata sempre più materia di interesse prioritario per la crescita e lo sviluppo dei Paesi tecnologicamente avanzati. La protezione complessiva della proprietà intellettuale è tuttavia parte di una complessa infrastruttura di regole e leggi che rende i sistemi economici più produttivi e più innovativi. Tale protezione riduce i rischi legati all innovazione: la ricerca e lo sviluppo (R&D) richiedono infatti immensi investimenti, soprattutto nel settori tecnologici d avanguardia (quali quelli militari). Senza un efficace protezione, e gli incentivi da essa procurati, sempre meno aziende accetterebbero di investire in innovazione. Ovviamente la protezione della proprietà intellettuale da sola non produce innovazione, sebbene autorevoli studi 2 dimostrano che i sistemi economici più innovativi sono quelli con la più forte protezione della proprietà intellettuale. Le economie con debole protezione di proprietà intellettuale, al contrario, sono le meno innovative e le meno competitive nell economia globale. La proprietà intellettuale nella Difesa Il Ministero della Difesa, in vista della sempre più crescente importanza della componente tecnica, e delle numerose cooperazioni che portano l industria italiana del settore ad una ulteriore internazionalizzazione, ha avvertito più che mai la necessità di proteggere e valorizzare commercialmente le aree di eccellenza di know-how tecnologico-militare, che, in quanto tali, richiedono la più estesa protezione possibile. Infatti è di fondamentale importanza per il sistema Paese ottimizzare la valenza dei diritti di proprietà industriale, sostenere le proprie aziende, e procurare loro una tutela efficace ed effettiva, al fine di consolidare la fiducia nel mercato da parte delle stesse imprese, e di costituire un prerequisito chiave sia per lo sviluppo dell innovazione industriale e della creatività, che per il mantenimento di un mercato competitivo. Il Servizio Brevetti e Proprietà intellettuale ed i suoi compiti Nell ambito del Ministero della Difesa la gestione della proprietà intellettuale e delle informazioni tecniche più in generale, è svolta dal Servizio Brevetti e Proprietà intellettuale in organico al V Reparto Ricerca Tecnologica del Segretariato Generale della Difesa/Direzione Nazionale degli Armamenti, le cui funzioni specifiche, all interno del Ministero, sono tra le altre, quelle di: assicurare la protezione del segreto delle invenzioni di interesse per la difesa; gestire le domande di brevetto per le invenzioni fatte dai dipendenti del Ministero della Difesa; contribuire alla soluzione di tutte le problematiche concernenti i diritti di proprietà intellettuale inerenti il procurement della difesa; gestire e custodire le domande di brevetto sottoposte al vincolo del segreto per invenzioni originate in Italia; gestire e custodire le domande di brevetto sottoposte al vincolo del segreto da Paesi NATO e depositate in Italia; redigere linee guida per la gestione della proprietà intellettuale per i programmi di cooperazione internazionale; proteggere la proprietà intellettuale governativa attraverso la redazione e la negoziazione di accordi internazionali con paesi extra-nato. Basi normative Da un punto di vista legislativo le attività del Servizio Brevetti sono previste e regolate dall Accordo NATO per la salvaguardia reciproca del segreto sulle invenzioni di importanza per la difesa (ratificato con legge n. 96 del 1974); il decreto interministeriale n. 257 del 1964; la circolare n. 833 del 1969 del Segretariato Generale della Difesa; il Codice dei diritti di proprietà industriale del Il Codice dei diritti di proprietà industriale (CPI) disciplina in materia dettagliata, tra l altro, le condizioni attraverso le quali possono essere richiesti ed ottenuti i titoli di proprietà intellettuale, e decreta il ruolo svolto dal Ministero della Difesa nel garantire la sicurezza nazionale. Il brevetto infatti apporta nuove conoscenze alla società: come contropartita, il titolare ottiene un diritto esclusivo, 1 The Economist, 20 ottobre Global Competitiveness Report, n
5 di durata determinata, sull invenzione. La preservazione della Sicurezza e della Difesa della Nazione può giustificare il principio del divieto della libera divulgazione ed utilizzo delle invenzioni. A tale scopo il CPI prevede un certo numero di compiti e prerogative al Ministero della Difesa. Per quanto attiene al deposito delle domande di brevetto, il CPI fissa come principio che Coloro che risiedono nel territorio dello Stato non possono, senza. autorizzazione., depositare esclusivamente presso uffici di Stati esteri o l Ufficio brevetti europeo o l Ufficio internazionale dell organizzazione mondiale della proprietà intellettuale in qualità di ufficio ricevente, le loro domande di concessione di brevetto per invenzione, modello di utilità o di topografia né depositarle presso tali uffici prima che siano trascorsi novanta giorni dalla data del deposito in Italia, o da quella di presentazione dell istanza di autorizzazione (art. 198/1). La norma riguarda i depositi Italiani, dell Ufficio Europeo Brevetti (UEB), del Patent Convention Treaty (PCT). L Autorizzazione al Deposito può essere una Autorizzazione formale, concessa dal Ministero delle Attività Produttive, previo nulla-osta del Ministero della Difesa (art. 198/1), o può essere concessa per tacito assenso, trascorso il termine di 90 giorni dalla presentazione della domanda senza l intervento di un provvedimento di rifiuto. (art. 198/1). A tal scopo l Ufficio italiano brevetti e marchi mette con immediatezza a disposizione della Servizio militare brevetti del Ministero della difesa le domande di brevetto per invenzioni industriali, per modelli di utilità e per topografie di prodotti a semiconduttori ad esso pervenute (art. 198/3). Inoltre, per le invenzioni interessanti la difesa militare del Paese, il Ministero della difesa può disporre che la procedura relativa alla concessione del brevetto si svolga in forma segreta. In tal caso non si effettua alcuna pubblicazione (art. 198/16). L Accordo NATO, consente ai Paesi membri di depositare domande di brevetto che nel Paese di origine siano state classificate per i contenuti tecnici inerenti l invenzione; tali domande vengono dunque trattate come materiale classificato in tutti gli altri Paesi in cui vengono depositate, e custodite in strutture speciali, in luogo dell Ufficio Brevetti nazionale, in modo da evitarne la pubblica divulgazione. Il Decreto Interministeriale del n.257 disciplina la Collaborazione con l Ufficio italiano Brevetti sulla vigilanza delle attività connesse al deposito, concessione, pubblicazione, e scambio di brevetti per invenzioni e modelli industriali; l esame delle domande di brevetto di invenzioni e di modelli industriali per la individuazione di quelle interessanti la difesa militare; la comunicazione agli organi del Ministero della Difesa delle domande di brevetto per invenzioni o modelli industriali che potrebbero avere riflessi di carattere militare e di quelle relative all imposizione del vincolo del segreto nell interesse del Ministero della Difesa; la trattazione delle domande di brevetto depositate in Italia da Stati Esteri sotto il vincolo del segreto, nonché i depositi all estero di domande di brevetto da parte dell Amministrazione militare italiana; l esame delle novità esposte in fiera, mostre ed esposizioni. La circolare 833/1969 del SGD stabilisce le procedure alle quali attenersi nel caso in cui un dipendente dell Amministrazione Difesa pervenga ad un particolare ritrovato di interesse militare o tecnico industriale che potrebbe costituire oggetto di brevetto. Il Servizio Brevetti in questi casi assicura la corretta stesura delle domande di brevetto in relazione alle disposizioni della circolare n.833 e delle norme brevettuali nazionali, il deposito nazionale e estero delle domande di brevetto a nome Leonardo da Vinci, uomo vitruviano n
6 ricorrere a strumenti di protezione specifici, da modulare a seconda dei Paesi e delle esigenze di trasferimento tecnologico. Infatti i numerosi trattati internazionali inerenti alla proprietà intellettuale contengono solo regole di base, e necessitano di strumenti attuativi. A tal proposito il Ministero della Difesa ha promosso, in coordinazione con il Ministero degli Affari Esteri ed il Ministero dello Sviluppo Economico, una serie di accordi internazionali a tutela della proprietà intellettuale governativa ed dell Industria italiana della Difesa. Per quanto riguarda gli Accordi bilaterali con Paesi extra- Nato, il Servizio Brevetti ha negoziato un accordo intergovernativo con la Federazione Russa (firmato il 14 marzo 2007 dall onorevole signor ministro Parisi, in attesa di legge di ratifica) per la reciproca Protezione della Proprietà Intellettuale nell ambito della Cooperazione bilaterale tecnico-militare. Paritetici accordi sono oggi in corso di negoziazione con altri Paesi, quali India, Cina e Corea del Sud, individuati tra quelli a più alta priorità di opportunità di protezione, d intesa con il Delegato Italiano per gli Accordi di proprietà intellettuale del Ministero degli Affari Esteri. Lettera di incarico dei Ragazzi di via Panisperna per la domanda di attestato di privativa industriale per il trovato dal titolo Metodo per accrescere il rendimento a procedimenti per la produzione di radioattività artificiali mediante il bombardamento con neutroni dell Amministrazione Difesa, la predisposizione della documentazione necessaria alla concessione di premi per inventori dipendenti dall Amministrazione Difesa. Accordi Internazionali bilaterali La politica moderna di ricerca e di innovazione non è solo finalizzata a produrre nuove conoscenze tecnologiche ma anche, e soprattutto, ad assicurarne un utilizzo commerciale ottimale. Le attività principali delle imprese ad alta tecnologia si concentra spesso nella loro funzione di ricerca e sviluppo (R&D), dal momento che il vantaggio ottenuto sul mercato può essere difeso nei confronti di potenziali concorrenti solo attraverso una continua innovazione. È del tutto comprensibile quanto questa funzione sia importante per la vita dell impresa, e quanto strategico sia mantenere un controllo completo su di essa. Vista quindi l alta valenza che assume la ricerca quando è ricerca avanzata, come è quella svolta per esigenze militari, e considerate le indubbie ricadute che essa ha nel settore civile, il Ministero della Difesa ha deciso di Cooperazione Internazionale In ambito internazionale sono state svolte numerose altre attività in materia di proprietà intellettuale, strettamente connesse alle esigenze di procurement della Difesa. Tali attività sono state svolte prevalentemente in collaborazione con l OCCAR 3, e nei sottocomitati operanti in attuazione dell Accordo internazionale LoI 4. L OCCAR è una Agenzia internazionale, creata nel 1996 attraverso un Accordo tra i Ministri della Difesa di Italia, Francia, Germania e Regno Unito, allo scopo di rendere più efficiente e razionale la gestione dei programmi di cooperazione in materia di armamento. Tale Agenzia ha sviluppato un set di procedure di gestione che sono diventate parte integrante del sistema di gestione della qualità dell Agenzia stessa. Il Servizio Brevetti ha partecipato alla negoziazione delle Clausole e Condizioni contrattuali di tali procedure di gestione, da inserire in tutti i contratti gestiti dall OCCAR, per quanto riguarda i diritti di proprietà intellettuale (divulgazione ed uso delle informazioni tecniche, diritti d uso, invenzioni, royalties, violazione dei diritti di parti terze,). In ambito LoI il Servizio Brevetti ha partecipato alla negoziazione e redazione di disposizioni applicative concernenti la trattazione delle Informazioni Tecniche nei contratti della Difesa relativi a sviluppo, produzione, supporto nella fase di esercizio; tali disposizioni sostanzialmente disciplinano la policy dei rapporti tra il Ministero della Difesa ed i suoi contraenti in materia di gestione 3 Organisation Conjointe de Coopération en matière d Armement, con sede in Bonn, Germania 4 Lettera di Intenti, e relativo Accordo Quadro firmato a Farnborough nel 2000, finalizzata alla ristrutturazione della Industria Europea della Difesa, ratificata con la Legge 148/03 n
7 Negoziazione e Parafatura dell Accordo inter-governativo tra Italia e Federazione russa per Accordo sulla Reciproca Protezione della Proprietà Intellettuale nell ambito della Cooperazione tecnico militare. Negoziazione dell Accordo Italia - Cina per la reciproca protezione dei diritti di proprietà intellettuale utilizzati ed ottenuti nell ambito della cooperazione bilaterale tecnico-militare della proprietà intellettuale, attraverso l uso di clausole contrattuali standard che danno pratica attuazione ai principi contenuti nelle disposizioni stesse. Similarmente sono state redatte disposizioni applicative che regolamentano la trattazione delle Informazioni Tecniche nei contratti della Difesa relativi alla ricerca e disposizioni applicative che regolano il complesso settore delle domande di brevetto di interesse della difesa. Tutti suddetti documenti, che in forza della ratifica parlamentare dell Accordo Quadro costituiscono un impegno per i Governi LOI, hanno anche lo scopo di armonizzare le condizioni contrattuali e le procedure riguardanti le Informazioni Tecniche e la proprietà intellettuale nelle cooperazioni internazionali della Difesa. Per un miglior utilizzo di tali strumenti di negoziazione, e a continuazione del processo di attuazione delle Disposizioni Applicative sono stati inoltre redatte numerose Linee Guida. Export Controlled Information Un ulteriore attività internazionale si è resa necessaria nella negoziazione di Memorandum of Understanding (MoU) aventi clausole di Transfer di Informazioni Tecniche (Transfer tecnologico). Infatti alcuni Stati applicano clausole non reciproche che possono danneggiare seriamente le aziende italiane del Sottoscrizione delle Linee Guida inerenti le Disposizioni Applicative sulla trattazione delle informazioni tecniche in ambito LoI settore difesa. In particolare sono emerse restrizioni tese a limitare il diritto delle altre Nazioni a divulgare ai propri Contraenti Informazioni Tecniche, se non previa autorizzazione, ad esempio per gli USA, del Dipartimento di Stato. Ciò comporta: ritardi potenziali sui programmi; riduzione della certezza di esecuzione dei programmi; esclusione di alcuni Contraenti e conseguente distorsione della competizione tra imprese; imposizione di una certa extraterritorialità da parte del Paese che applica tali restrizioni. Inoltre, e con particolare riguardo alle Informazioni di Ricerca, le nuove clausole hanno severamente limitato i diritti delle altre Nazioni a divulgare le informazioni per scopi governativi più ampi (es.: Protezione Civile, ordine pubblico, ). In definitiva, negli ultimi anni è stato svolto un lavoro intenso e vivace teso ad aumentare la sensibilità e la consapevolezza delle problematiche connesse ai diritti di proprietà intellettuale in ambito Difesa. A conclusione del rapido esame di tali problemi, giova ricordare che in futuro sarebbe auspicabile poter intensificare tale lavoro e poterlo estendere ad altre sfere, quali quelle dei marchi e degli stemmi della Difesa, nonché al diritto d autore ed alle problematiche connesse alla tutela dei software. n
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