RAPPORTO 2O12 Ambiente e mercato: una sinergia possibile

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1 CONEGLIANO VALDOBBIADENE PROSECCO SUPERIORE Distretto del Conegliano Valdobbiadene Centro Studi di Distretto RAPPORTO 2O12 Ambiente e mercato: una sinergia possibile

2 Distretto del Conegliano Valdobbiadene Centro Studi di Distretto RAPPORTO 2012 AMBIENTE E MERCATO: UNA SINERGIA POSSIBILE In collaborazione con 2

3 INDICE Prefazioni Marialuisa Coppola 07 Assessore all Economia e Sviluppo, Ricerca e Innovazione Regione Veneto Nicola Tognana 10 Presidente CCIAA Treviso Innocente Nardi 12 Presidente Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Carlo Antiga 14 Presidente Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi Introduzione Giancarlo Vettorello 16 Rappresentante del Distretto del Conegliano Valdobbiadene Il Distretto del Conegliano Valdobbiadene 19 Vasco Boatto, Luigino Barisan, Vanessa Follador Il mercato del Conegliano Valdobbiadene DOCG 43 Vasco Boatto, Luigino Barisan Differenziazione di prodotto: Superiore di Cartizze e Rive DOCG 89 Vasco Boatto, Luigino Barisan Aspetti di vitivinicoltura sostenibile nelle imprese 103 del Conegliano Valdobbiadene DOCG Vasco Boatto, Luigino Barisan Profili di promozione estera dei vini spumanti 117 del Conegliano Valdobbiadene DOCG Vasco Boatto, Luigino Barisan, Vanessa Follador Appendice tecnica 131 Conclusioni 153 Vasco Boatto - Direttore del C.I.R.V.E. CONTRIBUTI Dinamiche del turismo in provincia di Treviso 161 Focus sulla fruizione enologica nel distretto Conegliano-Valdobbiadene. A cura di CISET - Sabrina Meneghello e Mara Manente Analisi ed elaborazione dei dati: C. I. R. V. E. Centro interdipartimentale per la ricerca in Viticoltura ed Enologia Facoltà di Agraria, sede di Conegliano Università di Padova, via XXVIII Aprile, Conegliano Tel Fax Il commercio internazionale dei Vini Spumanti 185 Vasco Boatto, Andrea Dal Bianco Il Prosecco Superiore in distribuzione moderna: 197 crescere nella discontinuità Giancarlo Gramatica - Client Service Director - SymphonyIRI

4 Prefazione Marialuisa Coppola Assessore all Economia e Sviluppo, Ricerca e Innovazione Colgo con piacere l opportunità, che sta diventando una gradevole consuetudine, di poter portare l indirizzo di saluto della Regione del Veneto per l edizione del Rapporto annuale 2012 del Distretto del Conegliano Valdobbiadene. Il successo di un distretto non è mai casuale se risponde a logiche di strutturazione di un sistema che non è solo economico e produttivo, ma è anche fenomeno sociale e culturale, come in questo caso. È quindi naturale guardare a questo come ad un esempio virtuoso di rappresentazione di un territorio nella sua ampia e vasta articolazione e di una produzione di qualità che ha assunto e consolidato un livello di eccellenza non solo nazionale, ma sempre più internazionale. L integrazione tra aziende di produttori vinicoli, di produttori di macchinari enologici, di scuole di alta formazione professionale in materia enologica e di aziende agrituristiche consentono di sviluppare politiche di promozione e valorizzazione di un territorio unico e particolare. I numeri importanti non solo in termini di ettolitri prodotti, sono confermati anche dai dati relativi al 2012 e rilevano il successo di questo modello che vede operare più di centosessanta aziende, da quelle individuali alle società per azioni e impiega quasi milleduecento operatori. A fronte delle nuove politiche regionali in materia di distretti industriali, di reti innovative regionali e di aggregazioni di imprese, che sono contenute nel disegno di legge che sarà prossimamente discussa dal Consiglio Regionale, il Distretto Conegliano Valdobbiadene possiede già quelle caratteristiche positive che sono contemplate dalla nuova idea di riqualificazione dei distretti. 6 7

5 PREFAZIONI CENTRO STUDI DI DISTRETTO - RAPPORTO 2010 Non mancano infatti né visione strategica, né flessibilità, né capacità progettuale ai fini di un ampia ricaduta sul territorio, per soddisfare quei requisiti che costituiscono premessa essenziale per l accesso alle linee di finanziamento regionali che sono in via di predisposizione. Sono convinta che mettere a disposizione di tutti queste nostre eccellenze sia elemento fondamentale per fornire utili esempi di buone pratiche finalizzate ad una riorganizzazione del modello di sviluppo del Veneto. Per questo ritengo che lo strumento adottato dalla Regione del Veneto Clusters people-imprese in rete per costruire il futuro possa rappresentare un ulteriore canale per veicolare i successi di questo Distretto che derivano dalla passione del lavoro e dall amore della propria Terra. 8 9

6 PREFAZIONI Nicola Tognana Presidente CCIAA di Treviso Il Distretto del Conegliano Valdobbiadene rappresenta l eccellenza vitivinicola trevigiana e una delle massime espressioni della produzione spumantistica nazionale. È per questo che la Camera di Commercio ha voluto sostenere anche nel 2012 l attività del Centro Studi del Distretto e, in particolare, l attività di studio finalizzata a raccogliere i dati produttivi e analizzare l evoluzione dei prezzi raccolti nel Rapporto annuale, prezioso strumento per tutte le aziende produttrici della filiera. I dati raccolti dall indagine offrono una fotografia dettagliata del mercato del Conegliano Valdobbiadene Docg in Italia e all Estero ed emerge che, anche nel 2011, la denominazione è in buona salute. Per il primo anno, il Rapporto inoltre includerà poi un approfondimento sulla sostenibilità ambientale, tema di sempre maggiore attualità. Si è indagato sulle iniziative sviluppate dalle aziende in questo senso (sistemazioni del terreno, conservazione della biodiversità, riciclo dei materiali) e sulla sensibilità da queste sviluppata. Nell evento di presentazione saranno ospitati anche interventi di relatori che porteranno le esperienze di altre aree vitivinicole italiane ed estere che, in questi anni, hanno dimostrato particolare impegno per la riduzione dell impatto ambientale

7 PREFAZIONI Innocente Nardi Presidente del Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene Il Centro Studi di Distretto è uno dei più significativi esempi di come il lavoro di squadra possa portare a risultati straordinari. Quando siamo partiti con il progetto di costituzione di Distretto, che ha consentito di divenire la prima realtà distrettuale spumantistica a livello nazionale, nessuno avrebbe probabilmente pensato di poter raggiungere un risultato tanto importante. Il Centro Studi, infatti, è oggi una fonte preziosa di informazioni per definire la strategia della denominazione, ma è anche un utile strumento per le aziende che, grazie alle informazioni in esso contenute, possono orientare in modo più efficace le proprie scelte. Il Centro Studi è un progetto che si avvale della collaborazione di tutti. Se le aziende non ci avessero creduto, infatti, non sarebbe stato possibile ottenere il riconoscimento a Distretto, così come se esse non fornissero annualmente i propri dati, non vi sarebbe questa preziosa ricerca. Il valore del lavoro di squadra è un elemento distintivo del nostro Consorzio che, proprio quest anno, festeggia cinquant anni dalla sua fondazione. Allora i produttori che per primi intuirono l importanza di unirsi erano undici, oggi la nostra associazione rappresenta più di centosessanta case spumantistiche e più di duemila viticoltori. Molti sono ancora gli obiettivi che vogliamo raggiungere: dare valore alla differenza del Conegliano Valdobbiadene rispetto ad un più grande mondo del Prosecco, educare il mercato alla corretta conoscenza del prodotto, ottenere il riconoscimento del metodo Conegliano Valdobbiadene, affermare la nostra denominazione come uno dei grandi spumanti a livello mondiale, sviluppare l enoturismo, conservare, proteggere e valorizzare il nostro territorio. In questo impegnativo lavoro, ogni socio potrà dare un importante contributo ma sono convinto che anche l intero territorio possa e debba giocare un ruolo di primo piano. Il progetto di Distretto, infatti, ha dimostrato come per l area di Conegliano Valdobbiadene il suo vino simbolo, il Prosecco Superiore, costituisca un elemento identitario importante e un motivo di orgoglio. Se oggi presentiamo il Rapporto annuale è grazie anche alle istituzioni, prime fra tutte Regione Veneto, Camera di Commercio di Treviso e Unindustria Treviso. Un grazie va anche a tutti i sindaci, alle associazioni di categoria, alle aziende della filiera produttiva, agli esercizi che rendono qualificata l ospitalità del territorio. Infine, un ringraziamento particolare va al Cirve, Centro Interdipartimentale di Ricerche Viticole ed Enologiche, responsabile tecnico del Centro Studi di Distretto, che ci permette di realizzare il Rapporto annuale, ricerca che sta assumendo sempre più importanza strategica. Tutti questi soggetti, nel 2003, sottoscrissero il Patto per lo sviluppo del Distretto, credendo nella possibilità di rendere questo territorio un modello produttivo a livello nazionale. Oggi questi stessi soggetti possono contribuire in modo importante al raggiungimento dei nostri nuovi obiettivi, che rappresentano per tutti un occasione di crescita e non solo per le aziende vitivinicole

8 PREFAZIONI Carlo Antiga Presidente Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi Per il secondo anno consecutivo Banca Prealpi associa il proprio marchio a quello del Consorzio di Tutela del ConeglianoValdobbiadene nel sostenere l attività del Centro Studi di Distretto e del Rapporto Annuale da esso redatto. Punto di riferimento per tutta la filiera vitivinicola, tale pubblicazione rappresenta un importante strumento di analisi delle dinamiche del settore e delle sue potenzialità evolutive: in sintesi, una guida per le tante aziende del distretto che possono costruire, a partire da dati e considerazioni obbiettive, valide strategie di produzione, sviluppo e commercializzazione del loro prodotto. L intervento di sostegno assunto da Banca Prealpi si veste per questa via di una duplice natura, culturale ed economica assieme. Culturale perché è interesse oggettivo della comunità mantenere elevato e qualificato il profilo di conoscenza nei confronti di un settore che, per la sua valenza storica, paesaggistica e antropica, è ormai radicato nel tessuto genetico della stessa. Economica perché l area del Conegliano Valdobbiadene è una realtà produttiva di estrema importanza per il nostro territorio, la cui componente strategica sta dimostrando proprio in questi anni tutta la sua portata. E se è vero che la nostra banca è nata come la banca del territorio e la nostra missione è da sempre quella di sostenere e far crescere le imprese e le famiglie che vi operano, ci auguriamo che la collaborazione che si sta consolidando con il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene sia veramente funzionale al raggiungimento di tale obiettivo. Questo, in sintesi, lo spirito con cui abbiamo, con entusiasmo, condiviso questo progetto. L auspicio è che tale collaborazione possa essere foriera di buoni frutti e proseguire nel tempo

9 INTRODUZIONE Introduzione Giancarlo Vettorello Rappresentante del Distretto del Conegliano Valdobbiadene Con questa edizione, il Rapporto del Centro Studi di Distretto raggiunge i dieci anni di indagine. Si tratta di una tappa importante, che permette di analizzare la denominazione in modo dinamico, capendo a fondo l evoluzione che ha avuto nel decennio. Dopo anni di grande crescita, nel 2011 si è passati ad una fase di consolidamento del mercato, andamento positivo che consente al territorio di rafforzare le posizioni acquisite e porsi una nuova meta: dare valore alla differenza del docg. Oggi, infatti, la denominazione Conegliano Valdobbiadene ha raggiunto la potenzialità produttiva massima e l obiettivo per il futuro sarà crescere in valore. Con questa finalità, nel 2009, all introduzione della docg, si è scelto di creare una nuova tipologia, il Rive, che esalta il nostro valore unicizzante: il territorio. Nella parlata locale, infatti, Rive significa vigneto di alta collina e, quindi, alta vocazione, dove la viticoltura è quasi eroica poiché le pendenze possono raggiungere il 70%, dove l opera dell uomo diventa presidio paesaggistico ed elemento che aggiunge valore. Proprio grazie a questo lavoro fatto a mano, l area di Conegliano Valdobbiadene è entrata nella Tentative List delle Candidature Unesco per l Italia come paesaggio culturale. Il Rive, ad un solo anno dalla sua introduzione, è cresciuto del 70%, superando il milione di bottiglie. Si tratta di un dato importante, anzitutto perché produrre questa tipologia è più costoso ed impegnativo per le aziende, poiché le rese per ettaro sono inferiori e la vendemmia deve svolgersi esclusivamente a mano. Il dato significa, quindi, che le aziende credono in questo progetto. Il secondo aspetto è che a tale crescita corrisponde un aumento di interesse da parte del mercato. Il Rive, infatti, si colloca nella fascia Premium e SuperPremium, quindi quelle a maggiore valore aggiunto. È la dimostrazione, questa, che il percorso virtuoso auspicato lo scorso anno, dare valore alla differenza, ha preso avvio. Tale tipologia incontra particolare interesse da parte degli operatori del settore, primi ambasciatori della denominazione. Accanto a dare maggiore valore alla differenza, obiettivo futuro dovrà essere sempre più affermare il Conegliano Valdobbiadene come uno dei grandi spumanti a livello mondiale. Tale percorso, già intrapreso negli scorsi anni grazie anche alle iniziative del Consorzio di Tutela all estero, sta dando risultati importanti. Dai dati del Centro Studi, infatti, emerge un export ancora in crescita con una presenza che sfiora gli ottanta paesi del mondo. Raggiunto questo traguardo, la prossima tappa dovrà essere creare maggiore cultura del nostro vino in questi mercati. Con tale finalità sono stati pensati nuovi strumenti come la Conegliano Valdobbiadene Academy, primo corso di formazione on line, dedicato alla denominazione. L impegno per il futuro, infine, dovrà essere rendere la viticoltura sempre più amica dell ambiente e della comunità locale. Con tale obiettivo, in questi anni, il Consorzio ha avviato diversi progetti, tra cui il più importante è certamente il Protocollo Viticolo. Molte sono poi le sperimentazioni in vigneto volte a diminuire sempre più l impatto ambientale. Il primo passo è però creare una coscienza diffusa. Per questo nel Rapporto, per il primo anno, è stata introdotta un indagine sulle aziende, al fine di capire la loro sensibilità e i progetti già avviati a livello individuale per la sostenibilità. Anche in questo settore le sorprese positive non sono mancate e la vitalità delle nostre aziende si è manifestata ancora una volta. Le sfide per il futuro sono molte ma sono certo che, se lavoreremo tutti assieme, i risultati non tarderanno ad arrivare

10 Il Distretto del Conegliano Valdobbiadene Vasco Boatto, Luigino Barisan, Vanessa Follador* 1. IL TERRITORIO Le colline del Conegliano Valdobbiadene DOCG si estendono lungo l anfiteatro naturale che si apre tra Conegliano e Valdobbiadene, a cinquanta chilometri da Venezia e al contempo non lontano dalle imponenti Dolomiti venete. I due comuni presenti nella Denominazione ne rappresentano i poli principali: il primo costituisce il fulcro della conoscenza e della formazione, il secondo si caratterizza come capitale della produzione. Lo scenario ambientale suggestivo e dai forti tratti distintivi, costituito da versanti ripidi alternati a dolci declivi su cui regnano incontrastati i vigneti, ha contribuito in modo significativo al fatto che tale territorio fosse inserito nella Tentative List delle candidature a Patrimonio dell Umanità (Unesco). Questo percorso è iniziato nel 2008 con il progetto del Consorzio di Tutela; successivamente, nel 2010 vi è stata l iscrizione del sito nella tentative list italiana. Il 24 luglio di quest anno è stato infine costituito il Comitato Promotore per la candidatura a sito Unesco delle colline del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore 1. Nell accesso alla candidatura a Patrimonio Unesco un ruolo fondamentale è giocato dalla bellezza del paesaggio, determinato dalla combinazione tra lavoro dell uomo * Vasco Boatto, Direttore del Centro Interdipartimentale per la Ricerca in Viticoltura ed Enologia - C.I.R.V.E. - Conegliano e coordinatore del Progetto di Ricerca, Università di Padova. Luigino Barisan, Assegnista di Ricerca, C.I.R.V.E., Conegliano. Vanessa Follador, Collaboratrice C.I.R.V.E. 1. Il Comitato ha predisposto un dossier tecnico e un dossier di gestione, che corrispondono ai documenti completi che argomentano la richiesta di inserimento nell elenco dei Patrimoni Unesco. Cfr. Sito Web:

11 Il Distretto del Conegliano Valdobbiadene e conformazione del paesaggio. Il ghiacciaio del fiume Piave, infatti, ha modellato il territorio e i suoi rami laterali hanno profondamente plasmato i versanti delle colline. La localizzazione influenza positivamente il clima, mite in tutta l area, con inverni non eccessivamente freddi ed estati calde ma non afose. Vi è un ampia varietà geologica nel territorio della Denominazione; la difformità dei suoli e delle pendenze, delle altimetrie e della lunghezza dei versanti danno origine a sensibili sfumature organolettiche nei vini 2. Tra questi, la tipologia Rive è stata creata proprio al fine di valorizzare tale complessità: essa contraddistingue spumanti prodotti con le uve provenienti esclusivamente da un singolo Comune o frazione di esso (Fig. 1). Fig. 1 - Paesaggio caratteristico del Conegliano Valdobbiadene DOCG. Fonte: Consorzio per la Tutela del Conegliano Valdobbiadene. 2. Cfr. Sito Web: 20 Il territorio è quindi parte integrante dell identità e del nome del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore. Un secondo elemento che lo contraddistingue è la sua storia: la produzione della vite e del vino nell area collinare di Conegliano Valdobbiadene risale all epoca pre-romana della civiltà Atestina e la cultura vitivinicola ha plasmato il paesaggio fino all età moderna e contemporanea. L area della Denominazione si contraddistingue per le attitudini alla viticoltura, la cultura spumantistica e le vocazionalità enologiche. Un ruolo rilevante nell indirizzare la viticoltura del territorio ebbe l Accademia Agraria degli Aspiranti, fondata nel 1769 a Conegliano e presieduta dal Conte Caronelli. Il 1876 rappresenta, tuttavia, la data in cui ebbe inizio il successo del Conegliano Valdobbiadene DOCG: in tale anno venne fondata a Conegliano la prima Scuola Enologica d Italia. Essa si stabilì sotto gli auspici di Antonio Carpenè e Giovanni Battista Cerletti, ed ebbe tra i suoi docenti personalità di alto livello internazionale che contribuirono al progresso tecnico della moderna scienza viticola ed enologica. In questo contesto imprenditoriale, formativo e di ricerca, si è avviata la valorizzazione viticolo-enologica e commerciale di uno dei più apprezzati vini spumanti italiani. Dal canto loro, i viticoltori dell area di Conegliano Valdobbiadene hanno saputo ottenere la migliore qualità della materia prima dei vigneti di collina, dove la coltivazione è spesso difficile a causa delle pendenze e le operazioni sono eseguite a mano. In cantina, poi, è stata introdotta prima, perfezionata poi, la spumantizzazione del Glera e degli altri vitigni locali utilizzati nella produzione del Conegliano Valdobbiadene, che ha permesso di nobilitare le potenzialità sensoriali e aromatiche del vino. In questo contesto, la creazione dello spumante non sarebbe divenuta una realtà senza l intuizione e il genio del Carpené ( ). Egli insegnò come valorizzare il vino di Conegliano Valdobbiadene credendo nella possibilità di produrlo come 21

12 Il Distretto del Conegliano Valdobbiadene spumante attraverso la rifermentazione in grandi recipienti. Tale tecnologia venne successivamente perfezionata dal nipote Antonio, che introdusse per primo il metodo di rifermentazione in autoclave (metodo italiano o Martinotti) nella spumantizzazione dei vini aromatici (Prosecco e Moscato d Asti) 3. Questa tecnica si è affinata nel tempo portando all implementazione del metodo che i produttori locali chiamano Conegliano Valdobbiadene. Contestualmente, il Prosecco prodotto a Conegliano Valdobbiadene iniziò progressivamente ad affermarsi sui mercati. Un ulteriore determinante contributo per lo sviluppo e la promozione del prodotto giunse nel 1962 dall istituzione del Consorzio di Tutela e dalla creazione delle marche. Per queste motivazioni, il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore gode oggi di una fama che lo annovera tra i più apprezzati vini spumanti made in Italy conosciuti nel mondo. Le performance commerciali hanno determinato il rafforzamento del network distrettuale delle imprese del Conegliano Valdobbiadene DOCG, oltre che delle aziende vitivinicole, anche di quelle della filiera della produzione viticoloenologica. A monte queste sono rappresentate da quelle fornitrici di mezzi tecnici, dell impiantistica, delle attrezzature enologiche, dei materiali enologici, etc., a quelle dei servizi e dei laboratori di analisi. A valle esse sono i centri di assistenza fiscale, doganale, etc., e le imprese rivolte alla fornitura di servizi bancari e finanziari. Da ultimo vi sono quelle dedicate alla promozione e comunicazione del vino. Grazie a questa realtà, Conegliano Valdobbiadene nel 2003 è divenuto il primo Distretto 4 spumantistico d Italia: esso è caratterizzato dalla cooperazione tra le aziende e le istituzioni pubbliche, nonché dalla relazione tra i clienti e i fornitori presenti nel distretto. Ha usufruito del valore aggiunto derivante dalla formazione del capitale umano e dalla ricerca, fornendo un bacino di reperimento di figure professionali con indirizzo enotecnico/enologico che sono riuscite a valorizzare le qualità del territorio. In questo ambito, il Consorzio di Tutela, istituito dal 1962, si è occupato dello sviluppo e della promozione del Conegliano Valdobbiadene DOCG. Grazie al suo lavoro, nel 1969 il Prosecco di Conegliano Valdobbiadene ha ottenuto la DOC e nel 2009, a quarant anni dalla sua istituzione, la Denominazione Conegliano Valdobbiadene è stata riconosciuta come Denominazione di Origine Controllata e Garantita, posizionandosi tra le denominazioni italiane al vertice della classificazione dei vini di qualità 5. 3.Cfr. Sito Web: Laurea Honoris causa ad Antonio Carpenè in Viticoltura, Enologia e Mercati vitivinicoli (Università di Padova). 4. Cfr. Sito Web: 5. Cfr.Sito Web:

13 Il Distretto del Conegliano Valdobbiadene 2. IL CONSORZIO DI TUTELA Istituito nel 1962 grazie a 11 produttori, il Consorzio di Tutela è il principale fautore di tutte le attività finalizzate alla tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG ed alla sua promozione e commercializzazione in tutto il mondo. Si pone quindi innanzitutto l obiettivo di tutelare tale prodotto e di fornire assistenza tecnica agli associati in vigneto e in cantina, finalizzata ad un miglioramento qualitativo costante; intende inoltre promuovere la conoscenza del Conegliano Valdobbiadene DOCG in tutto il mondo tramite l organizzazione di manifestazioni ed eventi (es. Vino in Villa, etc.), l attività di formazione e le relazioni con la stampa. Oggi il Consorzio di Tutela riunisce iscritti, di cui 168 imbottigliatori. Tra questi 121 aziende dispongono di un impianto di imbottigliamento e producono il 93,1% del vino imbottigliato dell intera Denominazione. Nel 2011, la produzione del Conegliano Valdobbiadene DOCG ammontava a 68,69 milioni di bottiglie, per un valore complessivo al consumo di 420 milioni di euro, cresciuto del 5% rispetto al 2010 (Tab. 1). La superficie vitata iscritta all albo DOCG nel 2011 si estendeva su ettari; tra questi, 107 rappresentano la quota investita a Superiore di Cartizze. Complessivamente, gli addetti al settore vitienologico distrettuale erano pari ad oltre unità. La produzione di Spumante (Spumante DOCG, Superiore di Cartizze DOCG, Rive DOCG) cresce significativamente raggiungendo i 61,20 milioni di bottiglie nel 2011 (91,2% del totale a Denominazione). Con riferimento ai Cru, il Superiore di Cartizze DOCG si attestava a 1,45 milioni di bottiglie prodotte, mentre il Rive DOCG ha raggiunto una quota di mercato pari a 1,13 milioni di bottiglie. Le produzioni di frizzante e di tranquillo all opposto diminuiscono. L export nel 2011 raggiunge una quota di mercato pari al 40,8% delle vendite totali; tale crescita è provocata principalmente dall aumento relativo allo Spumante Superiore DOCG, che si contraddistingue per una propensione all export che sale al 41,9%. Oggi, il Conegliano Valdobbiadene DOCG si vende in oltre 80 Paesi di tutto il mondo. Tab.1- Area della DOCG Conegliano Valdobbiadene: situazione generale e caratteristiche dell annata Docg Conegliano Valdobbiadene 2011 Situazione generale: Nascita della Denominazione di Origine 1969 Riconoscimento della Docg 2009 Comuni compresi nella Docg 15 Superficie dei vigneti che hanno prodotto uve DOCG nel Ha Superficie del Superiore di Cartizze 107 Ha Addetti del settore nell area Docg: - n. Viticoltori n. Vinificatori n. Enologi n. Addetti settore enologico Case spumantistiche 168 Caratteristiche dell annata: Bottiglie totali prodotte Bottiglie di spumante prodotte Bottiglie di spumante Superiore di Cartizze Bottiglie di spumante Rive DOCG Bottiglie totali della tipologia Spumante Superiore Percentuale dello spumante sul totale delle bottiglie prodotte 91.2% Bottiglie di frizzante prodotte Bottiglie di tranquillo prodotte Bottiglie totali esportate 40.8% Spumante Superiore esportato sul totale delle bottiglie vendute % Frizzante esportato sul totale delle bottiglie vendute % Superiore di Cartizze esportato sul totale delle bottiglie vendute 9 3.3% Rive DOCG esportato sul totale delle bottiglie vendute 14.5% Valore del prodotto al consumo 10 euro Fonte: Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene, Su elaborazioni dati della Ricerca di mercato C.I.R.V.E.- Conegliano, Anno Dati ricavati da indagini di mercato

14 Il Distretto del Conegliano Valdobbiadene 3. GLI ATTORI Il Distretto del Conegliano Valdobbiadene, primo distretto spumantistico d Italia dal 2003, è formato da una rete di attori, dalle aziende stesse alle altre realtà impegnate nella filiera produttiva del vino, dai fornitori alle istituzioni, che intessono una serie di rapporti di collaborazione. L indotto è formato innanzitutto dalle aziende vinicole e spumantistiche della zona e dai fornitori; questi procurano macchine agricole, impianti enologici, prodotti coadiuvanti per l enologia, ma anche bottiglie di vetro, tappi, etichette, capsule, gabbiette, cartoni, imballaggi, etc. Vi sono inoltre una fitta rete di rappresentanze e consulenze di tipo commerciale, fiscale, amministrativo, di controllo, di gestione, e di rapporti con le imprese rivolte alla fornitura di servizi bancari e finanziari 11. Sono coinvolte attivamente anche numerose associazioni, istituzioni ed enti, da tempo radicati nel territorio, che costituiscono un supporto di conoscenze e di assistenza tecnica a tutte le imprese. La Scuola Enologica di Conegliano e l Università di Padova sviluppano un bacino di reperimento di figure professionali con indirizzo enotecnico-enologico: la Scuola Enologica di Conegliano, istituita nel 1876, rappresenta l istituto di formazione ideale per gli enotecnici di cui il distretto necessita al fine di raggiungere livelli competitivi sempre più elevati. Il Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Viticole ed Enologiche, sempre a Conegliano, completa poi la formazione nell ambito viticolo, enologico ed economico di molti dei futuri operatori del Distretto ed è supportato dai vicini laboratori che afferiscono all Università di Padova. Il Centro per la Ricerca in Viticoltura offre inoltre un supporto nella 11. Cfr. Volpe M. (2009). Strategie di mercato e relazioni tra imprese: il caso del Distretto di Conegliano Valdobbiadene. In: AA.VV.. Rapporto DOCG: La forza del Distretto per gestire il futuro. p Pieve di Soligo (Treviso): Conegliano Valdobbiadene DOCG. Cfr. Galletto F., Bianchin B. (2009). Le aziende vitivinicole del distretto del Prosecco DOC di Conegliano Valdobbiadene: un analisi campionaria delle innovazioni, dei rapporti distrettuali e del posizionamento strategico, Economia & Diritto agroalimentare, vol.1, pag ricerca in ambito viticolo ed enologico per tutte le aziende della zona; è stato ristrutturato nel 2007 dall unione tra l Istituto Sperimentale per la Viticoltura ed il dipartimento trasformazione e valorizzazione dei prodotti agro-industriali del Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura (C.R.A.). Tra gli Enti che offrono assistenza tecnica nella fase di coltivazione e di vinificazione si possono annoverare il C.E.C.A.T., il CO.DI.TV. e l Eliconsorzio del Prosecco. Il Centro per l Educazione Cooperazione Assistenza Tecnica si occupa della formazione e dell aggiornamento degli operatori agricoli, oltre all assistenza tecnica di vario tipo alle aziende agricole del trevigiano. Allo scopo di difendere e proteggere la viticoltura, la frutticoltura, l orticoltura e le altre attività agricole dalle avversità meteoriche dell intera Marca Trevigiana, nel 1972 è sorto il Consorzio Provinciale per la difesa delle Attività Agricole dalle Avversità. Le attività di natura promozionale e di tutela del prodotto sono invece sostenute dal Consorzio di Tutela, da Altamarca, dalla Confraternita del Prosecco, dalla Primavera del Prosecco e dalle Pro Loco. Il Consorzio di Tutela si propone, tra gli altri, l obiettivo di supportare le realtà del Distretto con consulenze di tipo tecnico e di marketing. È il principale promotore di tutte le attività finalizzate alla tutela del prodotto in primis, fornendo assistenza tecnica ai produttori in vigneto e in cantina finalizzata ad un costante miglioramento qualitativo, ed alla sua promozione in tutto il mondo, attraverso l organizzazione di attività di formazione, manifestazioni e relazioni con la stampa. Altamarca propone e sostiene le azioni di valorizzazione necessarie per garantire uno sviluppo economico delle produzioni tipiche e del turismo nel territorio dell alta collina trevigiana. 27

15 Il Distretto del Conegliano Valdobbiadene La Confraternita del Prosecco dal 1946 opera per la valorizzazione e la promozione della cultura enologica del territorio e delle sue produzioni, per la difesa e la valorizzazione della vitienologia della zona, investendo in corsi di degustazione e di aggiornamento per i confratelli, i quali si impegnano a mantenere le tradizioni, a promuovere la conoscenza del Conegliano Valdobbiadene DOCG, ad appoggiare le iniziative finalizzate all elevazione culturale ed al perfezionamento tecnico degli aderenti. La Primavera del Prosecco consiste in una rinomata manifestazione enoturistica che coinvolge 16 Mostre del vino nelle località vocate alla produzione della DOCG: gli eventi enologici e gastronomici sono accompagnati da eventi sportivi e culturali, tra cui la Prosecchissima e le tre Internazionali del Prosecco per gli amanti del pedale, le passeggiate tra i vigneti Canevando e Rive Vive, il concorso scultoreo VignArte. Il substrato turistico e culturale del Distretto è inoltre consolidato dal crescente sviluppo del cosiddetto turismo rurale, sostenuto dalle numerose realtà agrituristiche e ricettive, spesso collegate all attività vitivinicola del Conegliano Valdobbiadene DOCG. La Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene rappresenta il più antico percorso enoico italiano (1966) 12. Gli odierni obiettivi dell Associazione sono orientati a favorire un turismo di qualità oltre che ecosostenibile, le aziende associate alla Strada del Prosecco infatti sono qualificate e rispettano degli standard minimi di qualità previsti da apposito disciplinare. I soci attuali sono circa 150 suddivisi tra alberghi, agriturismi, B&B, cantine, ristoranti /trattorie, osterie /enoteche, attività commerciali, agenzie di viaggi e soci istituzionali. La parte del leone la fanno le cantine che sono una settantina. 12. L intuizione della sua creazione venne nel 1938 al Prof. Italo Cosmo, allora direttore dell Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano, dopo aver visitato la Deutsche Wienstrasse. L idea venne poi portata avanti da Giuseppe Schiratti che concretizzò il percorso enologico che andava da Conegliano a Valdobbiadene. L inaugurazione della Strada del Vino Bianco, come allora venne chiamata, si svolse il 10 settembre RUOLI DELL INNOVAZIONE All interno del Distretto del Conegliano Valdobbiadene DOCG, l innovazione interessa diversi livelli e rappresenta il motore per la crescita della sua economia. Fondamentale è la condivisione delle conoscenze, soprattutto per affrontare la sfida della globalizzazione: si è cercato di realizzare una stretta integrazione tra le imprese ed i soggetti generatori di conoscenze, quali l Università, il Centro di formazione secondaria e professionale di primo livello, i Centri di assistenza tecnica presenti sul territorio, al fine di dare vita ad un sistema locale dell innovazione. Una funzione rilevante è sostenuta dalla Pubblica Amministrazione che, oltre a stanziare risorse, nell ambito di limitate disponibilità, stimola la partecipazione dei diversi soggetti, promuovendo le azioni di partenariato LA MECCANIZZAZIONE IN VIGNETO In questi ultimi anni il livello di meccanizzazione in vigneto si è progressivamente evoluto, anche nelle aree di forte pendenza, favorendo il contenimento dei costi di produzione, contemperando la ricerca di una raccolta tempestiva e con minor carico di manodopera e al contempo mantenendo l obiettivo della qualità. Il Consorzio di Tutela, i rappresentanti di macchinari agricoli, le organizzazioni dei produttori e l operatore pubblico 13 detengono un ruolo significativo in quest ambito. L offerta di mezzi tecnici e dei macchinari è gestita da una rete organizzata di rappresentanti e concessionari, che forniscono un parco macchine completo: trattori specializzati, irroratrici tradizionali, concimatrici, 13. Consiglio per la Ricerca in Agricoltura, Veneto Agricoltura, Università di Padova, Provincia di Treviso, ecc

16 Il Distretto del Conegliano Valdobbiadene vendemmiatrici semoventi e trainate, ecc. I vantaggi della meccanizzazione sull economia d impresa sono stati rilevati soprattutto dalle aziende più strutturate dal punto di vista organizzativo, in quanto dispongono di maggiori risorse per finanziare gli investimenti IMPIANTISTICA ENOLOGICA Alcune imprese leader nel settore delle macchine enologiche, nel settore dell impiantistica enologica e delle attrezzature di cantina, appartenenti al Distretto del Conegliano Valdobbiadene DOCG, permettono di coprire a 360 l offerta del settore, sia su scala nazionale che internazionale. La stretta connessione con le imprese vitivinicole del Distretto costituisce un vantaggio sia per le aziende vitivinicole, che possono avvantaggiarsi per prime dell innovazione, sia per i produttori di macchine enologiche, sollecitati continuamente al miglioramento. In risposta alle esigenze mutevoli delle aziende vitivinicole, le imprese costruttrici di macchinari enologici si sono dotate di un elevato standard enologico ed hanno adottato soluzioni tecnologicamente avanzate: dalle attrezzature e macchinari per la ricezione delle uve (es. nastri trasportatori, ecc.), alle presse pneumatiche informatizzate e automatizzate in linea, alla filtrazione tangenziale, agli impianti frigorigeni per il controllo dell ambiente di vinificazione fino ai macchinari relativi alla logistica di confezionamento e di commercializzazione RUOLI DELL ASSISTENZA TECNICA E DEI SERVIZI D IMPRESA La filiera di produzione del Conegliano Valdobbiadene DOCG è caratterizzata dalla presenza di figure professionali aventi il compito di consigliare l imprenditore vitivinicolo nelle scelte aziendali dell organizzazione dell impresa, dalla sua gestione ed operatività in vigneto ed in cantina, agli aspetti fiscali ed amministrativi, fino al controllo di gestione. Le aziende di maggiori dimensioni sono spesso dotate di figure interne, rilasciando alla consulenza esterna solamente gli aspetti fiscali. Nel contesto dei servizi rientrano le attività più diverse di supporto alla vitivinicoltura del Distretto, dagli studi grafici ai laboratori di analisi. Questi ultimi si presentano frammentati tra operatori con diversi livelli di specializzazione: dai laboratori di analisi generiche, chimiche e biologiche (circa dieci in provincia), a quelli specialistici in enologia, fino a quelli dei professionisti con le attrezzature per le analisi di base avanzate. Gli studi grafici sono sempre più rilevanti per la progettazione del packaging, in particolar modo per lo spumante, portatore dello status di bene voluttuario

17 Il Distretto del Conegliano Valdobbiadene 4. LE STRUTTURE Nei paragrafi sottostanti sono riportati i risultati relativi all indagine realizzata nel 2011 su un panel di imprese appartenenti al Distretto del Conegliano Valdobbiadene DOCG 14. I principali elementi riguardanti la situazione economico-produttiva permettono di cogliere analiticamente gli aspetti relativi alle strutture gestionali ed organizzative e a quelle vitivinicole. Fig. 2 - Distretto Conegliano Valdobbiadene: aziende imbottigliatrici per forma giuridica (tutto il campione), Anno GESTIONALI ED ORGANIZZATIVE L analisi relativa al profilo delle strutture gestionali delle imprese distrettuali conferma quanto emerso dalle indagini precedenti, che constatavano la presenza prevalente delle ditte individuali (Fig. 2). Queste costituiscono il 37% delle imprese imbottigliatrici e mostrano un lieve aumento rispetto al Affianco ad esse si collocano poi le società di persone (24.9% dei casi, quota che continua a descrescere). Il 9,2% del campione è costituito dalle società cooperative, mentre le società di capitali rappresentano una quota pari a quasi ¼ delle imprese. Tra queste, le Srl registrano una crescita, in controtendenza rispetto ai dati dell anno precedente. Minore è la diffusione delle altre forme giuridico-gestionali, ovvero le società in nome collettivo e in accomandita semplice, entrambe in diminuzione. VARIAZIONE % 2011 SU 2010 RAPPORTO di quota Ditta Individuale +0.2% Società Agr. / Semplice -1.0% SRL +0.6% SAC +0.2% SPA -0.3% SNC -0.1% SAS -0.7% Considerando la ripartizione delle imprese per classi di fatturato, si conferma l elevata presenza di aziende appartenenti alla classe inferiore ai 250 mila euro, con una quota corrispondente al 31.2% (Fig. 3). Tuttavia, in controtendenza rispetto agli anni precedenti, il peso di tale categoria sul totale diminuisce del 7,4%; una variazione positiva è attribuibile invece alla fascia tra i 250 e i 500 mila 14. Con riferimento al metodo adottato nella ricerca si rinvia alla relativa appendice tecnica (8.1) riportata in calce allo studio

18 Il Distretto del Conegliano Valdobbiadene euro (15.6%), contrariamente a quanto avvenuto nel Un trend negativo viene registrato anche dalle imprese nelle fasce tra i 500 mila e 2 milioni di euro, che rappresentano circa il 23% del totale, ascrivibili principalmente a realtà di medie dimensioni. Minore è la quota relativa alle aziende tra i 2 e il 10 milioni di euro ma in crescita. Le aziende più grandi, oltre i 10 milioni di euro, rappresentano il 12,1% del totale e nel complesso diminuiscono rispetto al Fig. 3 - Distretto Conegliano Valdobbiadene: distribuzione aziendale per classi di fatturato (tutto il campione), Anno Con riferimento ai livelli occupazionali in cantina, contrariamente a quanto registrato nel 2010, si denota una crescita complessiva delle fasce fino a 5 addetti per azienda (+2,8%), a cui si accompagna una diminuzione generale (-6,2%) delle classi relative a più di 6 addetti in cantina (Fig. 4). Fig. 4 - Distretto Conegliano Valdobbiadene: addetti aziendali dipendenti, collaboratori e familiari a tempo pieno in cantina per classi di impiego (tutto il campione), Anni 2010/2011. VARIAZIONE % 2011 SU 2010 RAPPORTO di quota Fino a % Tra e % Tra e 1 Milione -0.1% Tra 1 Milione e 2 Milioni -0.2% Tra 2 Milioni e 5 Milioni +1.9% Tra 5 Milioni e 10 Milioni +0.7% Tra 10 Milioni e 25 Milioni -1,5% Oltre i 25 Milioni +0.2% L analisi dei livelli occupazionali in cantina per classi di fatturato conferma sostanzialmente i livelli raggiunti nel 2010, con lieve riduzione del numero degli addetti in alcune classi di fatturato (Fig. 5). Le aziende con un fatturato fino a euro presentano un tasso di attività positivo rispetto al 2010, tuttavia il numero degli addetti decresce nelle fasce di fatturato successive, ad eccezione della fascia tra 2 e 5 milioni di euro, in leggero aumento. Tale situazione si può osservare in particolare con riferimento alle imprese con fatturato tra i

19 Il Distretto del Conegliano Valdobbiadene e i 2 milioni di euro, dove prevale la classe tra 3 e 5 addetti per azienda, ed alle classi oltre i 25 milioni di euro, in cui se ne prevedono mediamente dai 20 ai 49. Fig. 6 - Distretto Conegliano Valdobbiadene: enologi per azienda (tutto il campione), Anno Fig. 5 - Distretto Conegliano Valdobbiadene: addetti aziendali dipendenti, collaboratori e familiari a tempo pieno per classe di fatturato (tutto il campione), Anno VARIAZIONE % 2011 SU 2010 RAPPORTO di quota Un enologo +0,8% Due enologi +1,4% Tre enologi -2,3% Quattro e più enologi -0,5% Nessun enologo +0,6% Considerando i risultati relativi ai quadri tecnici distrettuali, si rileva un trend coerente con quello registrato negli anni precedenti, confermando l elevato livello di specializzazione tecnica raggiunta dal Distretto di Conegliano Valdobbiadene nella produzione di vini spumanti (Fig. 6). Per quanto attiene il numero di enologi presenti in azienda, infatti, in più dei 2/3 dei casi vi è un enologo che conduce la vinificazione mentre il 17,3% se ne avvale di due nelle decisioni in cantina, l 8,1% dichiara nel proprio project staff 3 enologi ed un incidenza minore è relativa alle imprese con 4 e più. Dall analisi relativa ai dati sull orientamento manageriale si evince che le imprese distrettuali nel 34,6% dei casi si caratterizzano per la presenza di un direttore commerciale e per il 37% di un responsabile export (Tab. 2). Tali valori denotano come le imprese si avvalgano di figure specializzate nel marketing e nello sviluppo dei mercati. Con riferimento all ufficio marketing con l estero, le piccole aziende presentano una media di 1,08 addetti e tale valore aumenta proporzionalmente con l accrescersi della classe dimensionale d impresa, giungendo ad una media di 2,94 addetti in 36 37

20 Il Distretto del Conegliano Valdobbiadene quelle molto grandi (Fig. 7). Cresce il numero di addetti rispetto al 2010, ad eccezione di quelli impiegati nelle grandi aziende, che diminuiscono lievemente; si consolida quindi l investimento in capitale umano dedicato alle attività di esportazione, dato coerente con la crescita del valore dell export. Tab. 2 - Distretto Conegliano Valdobbiadene: direttore commerciale e responsabile export (tutto il campione), Anno PRESENZA ASSENZA var. % TOTALE 2011 su 2010 Direttore commerciale 34,6% 63,6% -3,7 100,0% Responsabile export 37,0% 63,0% -3,1 100,0% Fig. 7 - Conegliano Valdobbiadene DOCG: addetti ufficio marketing con l estero per classe dimensionale (aziende con ufficio export), Anni VITIVINICOLE Dall analisi delle strutture vitivinicole si conferma sia la positiva evoluzione dell offerta della Denominazione che del mercato delle principali categorie di attori (Tab. 3 e 4). Nel 2011, la superficie rivendicata a DOCG si estendeva su ettari, segnalando una crescita pari al 7,1% in raffronto al Questo cambiamento si associa all aumento del numero di aziende viticole, che hanno raggiunto le unità, corrispondente a un +5% su base annuale. La produzione totale di uva atta a dare il Conegliano Valdobbiadene DOCG ha raggiunto, al 2011, un quantitativo di oltre quintali. Dalla materia prima sono stati ottenuti ettolitri di vino base, prevalentemente vinificato (49,1% della produzione) dai vitivinicoltori del Conegliano Valdobbiadene. Seguono per rilevanza i volumi di mercato lavorati dalle cooperative e dagli imbottigliatori specializzati. Da questi esiti è possibile ricavare un indicazione del potere di mercato delle principali categorie di attori della Denominazione. Tab. 3 - Conegliano Valdobbiadene: struttura della produzione vitivinicola 15, Anno numero Produzione uva (q.li) Percentuale su produzione uva Viticoltori: Vitivinicoltori ,2% conferitori Cantine Sociali ,8% Totale ,0% Vinificatori: numero Produzione vino Percentuale su (in hl) produzione vino Vitivinicoltori ,1% cantine Sociali ,8% imbottigliatori specializzati ,1% Totale ,0% 15. Fonti: Valoritalia, Anno 2012; Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene, Anno

21 Il Distretto del Conegliano Valdobbiadene L esame relativo alle strutture enologiche rileva un aumento del 2,3% della dotazione in autoclavi, che sale ad una media di ettolitri (Tab. 4); tale crescita è tuttavia accompagnata da una lieve diminuzione dei volumi dei vasi vinari di cantina. Il rapporto tra i volumi medi dei vasi vinari di cantina e quelli in autoclavi passa da 8:1 nel 2010 a 7:1 nel 2011, a conferma del crescente impiego dei recipienti utilizzati nella rifermentazione e stoccaggio dello spumante. Tab. 5 - Conegliano Valdobbiadene: struttura produttiva degli imbottigliatori 16, Anno Numero Produzione in bottiglia (0,75 Litri) Percentuale su produzione in bottiglia Vitivinicoltori ,2% Cantine Sociali ,8% Imbottigliatori specializzati % Totale ,0% Tab. 4 - Distretto Conegliano Valdobbiadene: vasi vinari (tutto il campione), Anno n aziende Totale Media Mediana Capacità dello Stabilimento (volume Hl) 173 3,365,167 19,452 2,723 Capacità in autoclavi (volume Hl) ,201 2, La produzione commercializzata relativa alle 149 case spumantistiche esaminate ammonta in media a bottiglie per azienda, mentre quella attinente le 56 aziende che vendono frizzante corrisponde in media a bottiglie per azienda (Tab. 6). Complessivamente, il volume di bottiglie DOCG commercializzate registra quindi un trend positivo. Dall esame dei risultati delle quote di mercato delle principali categorie di attori, si conferma il ruolo esercitato dagli imbottigliatori specializzati e delle cantine cooperative: le prime commercializzano quasi i 2/3 dei volumi, le seconde denotano una quota di mercato di quasi 1/5 delle vendite, denotando un aumento di 2 punti percentuali del rispettivo rapporto di quota (Tab. 5). Tab. 6 - Conegliano Valdobbiadene DOCG: ripartizione della produzione a DOCG per tipologia (tutto il campione), Anno Aziende BOTTIGLIE (da 0,75 Litri) n % n % Media Spumante ,229, ,110 Frizzante ,899, ,484 Totale ,128, , Fonti: Valoritalia, Anno 2012; Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene, Anno

22 Il mercato del Conegliano Valdobbiadene DOCG Vasco Boatto, Luigino Barisan* 1. INTRODUZIONE Con la raccolta dei dati del 2011, la ricerca sull andamento del mercato del Conegliano Valdobbiadene DOCG è giunta a coprire un orizzonte temporale di nove anni. Nell ultima annata, le rilevazioni dell indagine hanno riguardato 187 aziende distrettuali: di queste, 150, corrispondenti al 90,3% del totale, sono rappresentate da case spumantistiche appartenenti al Conegliano Valdobbiadene DOCG (Fig. 1). Fig. 1 - Delimitazione geografica della DOCG Conegliano Valdobbiadene con le 43 Rive. 42 * Vasco Boatto, Direttore del Centro Interdipartimentale per la Ricerca in Viticoltura ed Enologia di Conegliano (C.I.R.V.E.) e coordinatore del Progetto di Ricerca, Università di Padova. Luigino Barisan, Assegnista di Ricerca, C.I.R.V.E., Conegliano. 43

23 IL mercato del Conegliano Valdobbiadene DOCG Al riguardo, il dato di commercializzazione, registrato dalle imprese del Conegliano Valdobbiadene DOCG, si riferisce a una produzione pari a 56,3 milioni di bottiglie, corrispondenti all 82,2% del totale. In questo modo è stato possibile ottenere le dinamiche dei cambiamenti intervenuti nella Denominazione, con particolare riferimento all analisi dei risultati della versione Prosecco Superiore DOCG, cui è ascrivibile un offerta pari all 87,5% della produzione in bottiglia.con l indagine di mercato effettuata per il 2011, è stato possibile ricavare gli andamenti di mercato dei prodotti DOCG, sia con riferimento alle variazioni tendenziali di breve periodo (2011 su 2010), sia per quanto attiene le dinamiche di lungo periodo (2011 su 2003). In questo quadro, la presentazione dei risultati si sussegue delineando, da un lato gli andamenti delle vendite in bottiglia, dall altro i cambiamenti delle quote di mercato. Il quadro dei mercati analizzati prende in considerazione nell ordine: la ripartizione delle vendite per prodotto; il mercato in Italia; il mercato in Italia per aree Nielsen; il mercato in Italia per canali distributivi; il posizionamento di prezzo in Italia; il mercato delle destinazioni estere; il mercato in Europa; il mercato nei Paesi extra europei; il posizionamento di prezzo sui principali mercati esteri; il quadro competitivo della DOCG nel 2011 sui mercati internazionali. Con riferimento al metodo adottato nella ricerca si rinvia alla relativa appendice tecnica (8.1) riportata in calce allo studio. 2. Variazioni tendenziali di breve periodo (2011 su 2010) CONEGLIANO VALDOBBIADENE DOCG: RIPARTIZIONE DELLE VENDITE DEL PRODOTTO Relativamente all analisi della composizione del portafoglio prodotti, si registra la predominanza delle versioni a spumante, con una quota di mercato pari al 91,2%, segnalando un aumento pari all 1,2% su base annua (Fig. 2). Tale aumento è completamente ascrivibile al crescente apprezzamento, presso il consumatore, del ruolo del Prosecco Superiore DOCG 1. VARIAZIONE % 2011 SU 2010 Fig. 2 - Conegliano Valdobbiadene DOCG: ripartizione delle bottiglie prodotte (0,75 litri) per versioni a DOCG, Anno quota di mercato Spumante Superiore +1,2% Superiore di Cartizze 0,0% Frizzante -1,1% Tranquillo -0,1% Fonte: elaborazione C.I.R.V.E. - Conegliano, su dati Valoritalia e Consorzio per la Tutela del Conegliano Valdobbiadene DOCG, Cfr. Gramatica, G. (2011). Conegliano Valdobbiadene: come crescere in un contesto economico difficile. SymphonyIri Group. Pieve di Soligo (Treviso): Consorzio per la Tutela del Conegliano Valdobbiadene. Pagg Cfr. Anselmi P. (2010). Gli Italiani e lo spumante di qualità. I criteri di scelta, il ruolo del territorio, le opportunità di un Prosecco Superiore. In: Conegliano Valdobbiadene: il Prosecco Superiore per naturale inclinazione. Pieve di Soligo (Treviso): Consorzio per la Tutela del Conegliano Valdobbiadene. Cfr. Finzi, E. (2007). Cinque mega-trends della Denominazione. Pieve di Soligo (Treviso): Consorzio per la Tutela del Conegliano Valdobbiadene

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