Èscaduto il termine del 30 giugno

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1 DIRIGENTE COPERTINA TFREFONDOMARIONEGRI AVANTI COSÌ! I primi risultati sono buoni: molti dirigenti hanno già destinato al Fondo il proprio Tfr. Chi non ha deciso è ancora in tempo. È utile fare chiarezza su quella che appare come la scelta più responsabile e conveniente che un dirigente possa fare nell ambito della previdenza complementare Alessandro Baldi Èscaduto il termine del 30 giugno 2007 entro il quale tutti i lavoratori dipendenti - esclusi coloro che già destinavano il 100% del loro Tfr a un fondo pensione - potevano esprimere una decisione in merito al destino del proprio Tfr maturando. Proviamo a fare il punto della situazione sulle scelte dei dirigenti iscritti al Fondo Mario Negri, anche se i dati statistici attualmente in nostro possesso devono considerarsi provvisori. Al 30 giugno 2007 risulta aver conferito il proprio Tfr con modalità esplicita al Fondo Mario Negri il 32% dei dirigenti iscritti versanti. Il dato risulterebbe superiore alle previsioni relative alle scelte sulla destinazione del Tfr della generalità dei lavoratori dipendenti (ad esempio, Mefop - società per lo sviluppo del mercato dei fondi pensione - stimava un 46% circa di conferimenti, di cui il 26% in forma esplicita e il 20% in forma tacita) o comunque in linea con Alessandro Baldi è dirigente dal La sua esperienza professionale è maturata in seno a un importante società di revisione internazionale. Commercialista e docente a contratto dell Università di Ancona, è presidente del Fondo Mario Negri, oltre che vicepresidente di Manageritalia. Fondo Mario Negri i primi sondaggi apparsi sulla stampa che indicano incirca il 41% gliaderenti (espliciti per il 33%, silenti per l 8%). Non abbiamo ancora i dati relativi ai conferimenti taciti, ovvero quelli di coloro che entro il 30 giugno non hanno formulato alcuna manifestazione di volontà, e per i quali è scattato il cosiddetto silenzio-assenso sulle quote di Tfr accantonate dal 1 luglio 2007 in avanti. Presumibilmente, per avere informazioni definitive al riguardo occorrerà attendere il prossimo 20 ottobre, data entro la quale il Fondo riceverà dalle aziende la comunicazione relativa agli importi di Tfr maturato nel terzo trimestre dell anno. Con i dati in nostro possesso possiamo cominciare a ipotizzare che il buon risultato fino a oggi ottenuto sia frutto di molteplici fattori fra i quali: i rendimenti conseguiti e ripartiti negli ultimi esercizi; una gestione trasparente; miglioramenti in termine di organizzazione ed efficacia del servizio agli iscritti realizzati in particolare nell ultimo triennio; ma soprattutto la buona reputazione che il Fondo è riuscito a guadagnarsi nei confronti degli iscritti nel corso del suo cinquantennale periodo di attività. Un notevole contributo al raggiungimento di questo risultato è stato senz altro fornito anche dalla capillare campagna informativa promossa dal Fondo stesso, con l ausilio di Manageritalia, impegnata già dagli ultimi mesi del 2006 e per tutto il primo semestre 2007 in incontri con gli iscritti su tutto il territorio nazionale. In occasione di questi incontri è stata illustrata la particolare normativa del Fondo Mario Negri che, co- Fondato nel 1956, gestisce i trattamenti previdenziali complementari previsti dai contratti collettivi di lavoro dei dirigenti delle aziende commerciali, dei trasporti, dei servizi, ausiliarie e del terziario avanzato, nonché dei dirigenti degli alberghi, delle agenzie marittime e dei magazzini generali.

2 VANTAGGI PROPOSTI DAL FONDO MARIO NEGRI AI DIRIGENTI DECRETO LEGISLATIVO 252/2005 FONDO MARIO NEGRI Anticipazione per spese sanitarie In qualsiasi momento; 75% del maturato. In qualsiasi momento; 100% del maturato. gravi per sé e per i familiari Anticipazione per acquisto prima casa Dopo 8 anni da conferimento; Dopo 8 anni di iscrizione al Fondo Mario per sé e per i figli; spese per ristrutturazione massimo 75% del maturato. Negri più altro eventuale fondo pensione prima casa (non riscattato); 100% del maturato. Altre anticipazioni Dopo 8 anni da conferimento; Dopo 8 anni di iscrizione al Fondo Mario massimo 30% del maturato. Negri più altro eventuale fondo pensione (non riscattato); massimo 80% del maturato. Riscatti 50% dopo 12 mesi dalla cessazione del 100% dopo 12 mesi dalla cessazione rapporto di lavoro, in caso di disoccupazione; del rapporto di lavoro, ma insieme a tutta il restante dopo 48 mesi, perdurando lo stato la posizione individuale; non può essere di disoccupazione. richiesto il riscatto ma solo la prestazione pensionistica da chi ha compiuto 64 anni se uomo o 59 se donna. Fiscalità dei contributi Deducibilità dal reddito sino a importo assoluto Confermata la deducibilità di tutto di 5.164,57. il versamento previsto dal ccnl. Possibilità di versamenti aggiuntivi su base di accordo aziendale (massimo +120% del contributo previsto dal ccnl). me ormai molti sapranno, differisce in modo significativo rispetto a quella applicata dagli altri fondi pensione contrattuali, dai fondi pensione aperti e dalle polizze pensionistiche individuali. Per offrire da subito un informazione il più possibile chiara per i nostri associati, anche a causa delle peculiarità del Fondo Mario Negri, abbiamo anticipato il più possibile i tempi degli adeguamenti regolamentari e statutari richiesti dalla normativa. Il nuovo regolamento e il nuovo statuto sono stati approvati rispettivamente il 13 e il 20 dicembre Nello stesso periodo la Nota Informativa, completa in ogni sua parte, è stata approvata e messa in rete sul sito Internet del Fondo. Il 29 dicembre 2006 tutta la documentazione è stata inoltrata alle Autorità di Vigilanza. Questo impegno, peraltro unico tra i fondi preesistenti, non è stato sufficiente ad impedire che disinformati e superficiali organi di stampa (anche specializzati) diffondessero notizie inesatte e incomplete sulle regole applicabili agli iscritti al Fondo Mario Negri. E a nulla sono valse le nostre pubbliche smentite e precisazioni. Per questo continueremo a ripetere quello che dovrebbe essere noto: per ogni informazione sui nostri Fondi fate riferimento prima ai Fondi stessi e alle strutture di Manageritalia, vi assicuriamo che sono i maggiori esperti in merito. Comunque, tornando alle stime dei primi sondaggi, a fronte di un ottima percentuale di adesioni, una fetta altrettanto consistente ha o rinviato la scelta continuando ad accantonare il Tfr in azienda, e sono la grandissima maggioranza, oppure sperimentato nuove strade affidandosi ai fondi aperti o ai Pip (piani pensio- ALTRI ASPETTI DI RILIEVO DELLA NORMATIVA DI LEGGE NORMATIVA GENERALE Fiscalità della prestazione pensionistica Per rendite e liquidazioni in conto capitale: (N.B.: vale solo per la quota di prestazione tassazione secca del 15%; si riduce maturata dal 1 gennaio 2007 in avanti) dello 0,30% per ogni anno eccedente il 15 anno di iscrizione a forme complementari (tassazione minima 9%). Fiscalità dei riscatti e delle anticipazioni Tassazione con aliquota secca del 23% o con aliquota agevolata del 15-9%*. Fiscalità sui rendimenti maturati nistici individuali) che banche e assicurazioni hanno abbondantemente promosso. I primi sappiano che la loro scelta è immediatamente reversibile: potranno destinare il Tfr alla previdenza complementare (e noi auspichiamo al Fondo Mario Negri), ma sappiano anche che una volta presa questa decisione non potranno riavere il Tfr in azienda ma lo vedranno trasformato in altro. I secondi invece dovranno at- Su base annuale all 11%. * Si applica la tassazione più favorevole del 15-9% per il riscatto del 50% della posizione a seguito della cessazione che comporti uno stato di disoccupazione non inferiore a 12 mesi; per il riscatto totale in caso di invalidità permanente che comporti la riduzione della capacità di lavoro a meno di un terzo o a seguito di cessazione con inoccupazione per un periodo di tempo superiore a 48 mesi e, inoltre, ai riscatti a favore degli eredi in caso di morte dell iscritto prima di aver maturato il diritto alla prestazione pensionistica. Il 15-9% si applica, infine, sulle sole richieste di anticipazione relative a spese mediche per eventi gravi accorsi all iscritto, al coniuge e ai figli. 7 DIRIGENTE -2007

3 COPERTINA DIRIGENTE tendere, nella generalità dei casi fino a 2 anni, prima di rivedere le loro scelte e avranno dunque questo arco di tempo per confrontare i risultati che otterranno rispetto a quelli che avrebbero avuto con la scelta di default: conferire il Tfr presso il nostro Fondo di categoria. Quanto costa rinviare la decisione di conferire il Tfr alla previdenza complementare La non reversibilità della scelta a favore della previdenza complementare, contro la reversibilità dell opzione a favore del mantenimento del Tfr in azienda, è sicuramente uno dei motivi, se non il motivo principale, che ha contribuito a incrementare la quota di coloro che risulteranno aver optato esplicitamente per lo status quo. Parliamoci chiaro, verificare come evolve il mercato e, soprattutto, la normativa, può essere una mossa comprensibile, ma vanno attentamente valutate anche tutte le implicazioni del temporeggiamento. Vediamone alcune. Come è noto, il sistema pensionistico pubblico, per effetto delle riforme degli anni passati, garantirà agli attuali lavoratori dipendenti un trattamento pensionistico molto inferiore rispetto al passato, quando un lavoratore poteva contare su un livello di copertura massima pari all 80% dell ultima retribuzione. Secondo le valutazioni e i calcoli attuariali predisposti da Mefop, per ottenere al momento del pensionamento un integrazione del reddito del 30% è necessario investire, nella previdenza integrativa, il 5,4% del proprio reddito annuo se si comincia a farlo a 35 anni. Se, invece, si inizia dieci anni più tardi, a 45 anni, occorrerà versare quasi tre volte tanto, il 13,8%. Se si considera che la retribuzione media di un dirigente del terziario è attualmente pari a circa euro lordi annui e che il contributo ordinario destinato da contratto al Fondo Mario Negri corrisponde a circa euro annui, l investimento previdenziale minimo di un dirigente iscritto al Fondo rappresenta il 7% della retribuzione annua lorda (Ral) media e sale al 14,4% per coloro che hanno deciso di conferire anche il Tfr. Altra valutazione importante da fare riguarda anche il vantaggio fiscale derivante dalla destinazione del Tfr alla previdenza complementare, dal momento GESTIONE FINANZIARIA DEL TFR CONFERITO AL FONDO MARIO NEGRI Comparto garantito Finalità: volto a realizzare con elevata probabilità rendimenti che siano almeno pari a quelli del Tfr in azienda. Tipologia di gestione: polizze di capitalizzazione assicurativa. Caratteristiche della garanzia: restituzione del capitale versato al netto degli oneri di gestione (e di eventuali anticipazioni non reintegrate o di importi riscattati) più rendimento minimo garantito del 3%. Compagnie gestrici: BPU Assicurazioni, Generali, Ina Assitalia. Comparto bilanciato Finalità: adatto a un soggetto che privilegia la continuità dei risultati nei singoli esercizi, accertando comunque una moderata esposizione al rischio. Tipologia di gestione: parziale approccio multimanager. Per la parte azionaria, investimenti esclusivi in quote istituzionali di Fondi comuni. Per la parte obbligazionaria, investimenti diretti. Caratteristiche della garanzia: la gestione non prevede garanzie. Gestori: Schroders Italia, Duemme Sgr, CAAM Sgr. che le prestazioni pensionistiche e i riscatti godranno di una tassazione agevolata rispetto a quella che viene applicata se il Tfr rimane in azienda. E qui le differenze sono davvero ragguardevoli. Si consideri che la tassazione media del Tfr dei dirigenti, pur agevolata, è del 35% circa. Se la stessa somma dovessimo destinarla alla previdenza complementare, la vedremmo tassata al massimo al 23% per alcuni casi di anticipazione e minimo al 15% in caso di prestazioni pensionistiche che addirittura, dopo però 35 anni di fedele versamento alla previdenza complementare, si può ridurre fino al 9%. La redditività netta: i costi di gestione Mentre il Tfr non presenta costi di gestione, i fondi pensione devono remunerare la gestione di mercato. Dunque, una volta presa la decisione di conferire il Tfr alla previdenza complementare, è da evidenziare un ulteriore vantaggio per gli iscritti. Vantaggio che caratterizza in generale, sia pure in diversa misura, tutti i fondi chiusi negoziali come il Fondo Mario Negri: quello dei costi di gestione delle forme di previdenza complementare. Questi costi sono stati recentemente stimati dal Fondo nelle seguenti misure: per il comparto garantito lo 0,35% del patrimonio su base annua per oneri di gestione amministrativa, e lo 0,45% del patrimonio per oneri di gestione finanziaria; per il comparto bilanciato lo 0,35%, come per il comparto garantito, e lo 0,40% del patrimonio per oneri di gestione finanziaria, commissioni di consulenze e banca depositaria. Per valutare meglio la rilevanza di tale vantaggio basti considerare che un re- ACCUMULO PREVIDENZIALE DI UN DIRIGENTE DEL TERZIARIO SU UNA RETRIBUZIONE DI ANNUI LORDI Previdenza obbligatoria Inps: 33% retribuzione annua lorda. Previdenza complementare collettiva Fondo Mario Negri: circa Previdenza individuale Associazione Antonio Pastore: Tfr alla previdenza complementare:

4 DIRIGENTE COPERTINA cente studio, elaborato a seguito delle direttive Covip che impongono agli operatori - per ragioni di trasparenza - l obbligo di elaborare l Isc (indicatore sintetico di costo), ha rilevato che il primato dei costi spetta ai Pip assicurativi (2,55% per una durata di 10 anni; 2,03% per 35 anni) seguiti dai fondi aperti (rispettivamente 1,24% e 1,13%). Ma ciò che maggiormente va sottolineato è la rilevanza che i costi assumono se proiettati sull intero periodo contributivo di 35 anni, fino a comportare una riduzione della prestazione maturanda di circa il 20% con un punto percentuale in più di costi, e di circa il 10,60% con mezzo punto in più. Si consideri poi che mentre il Fondo negoziale fa una stima ovviamente prudenziale sui costi che dovrà sostenere e che questa stima può essere rivista a consuntivo anche al ribasso, i fondi aperti e i Pip devono lucrare sul loro operato e pertanto è legittimo pensare che dovranno confermare, se non incrementare, il costo finale di gestione. Ecco un motivo secondo il quale la valutazione del solo rendimento passato, che peraltro non costituisce garanzia per rendimenti futuri, non sempre è sufficiente per confrontare le varie soluzioni che vengono proposte. La normativa di miglior favore applicata dal Fondo Mario Negri I vantaggi tutti particolari del Fondo Mario Negri si notano poi anche nella normativa. Si è avuto infatti cura di garantire al dirigente la disponibilità del proprio Tfr, anche se conferito al Fondo Mario Negri, mantenendo, per quanto possibile, le stesse regole di funzionamento della gestione del Tfr in azienda, con particolare riferimento a quanto concerne riscatti e anticipazioni e prevedendo condizioni di miglior favore rispetto a quelle contemplate dalla generalità dei fondi pensione. In particolar modo, il riscatto del 100% della posizione individuale comprensiva delle quote di Tfr accantonate può essere richiesto trascorsi 12 mesi dalla data di cessazione del rapporto di lavoro e tassato con applicazione dell aliquota fissa del 23% sull imponibile derivante dalla contribuzione e dalle quote di Tfr accantonate dal 1 gennaio 2007 in avanti. In alternativa, se non si ha un immediato bisogno di liquidità, è sempre possibile mantenere quanto accantonato in gestione presso il Fondo Mario Negri oppure, nell eventualità in cui si instauri un nuovo rapporto di lavoro con un azienda che opera in un diverso settore merceologico, trasferire la posizione maturata al nuovo fondo pensione a cui il dirigente decida di aderire. È inoltre possibile, come condizione di miglior favore, concordare con la nuova azienda, qualora questa non applicasse uno dei ccnl di cui Manageritalia è firmataria, il mantenimento dell iscrizione al Fondo Mario Negri. Naturalmente non è consentito il riscatto della posizione individuale a chi nei 12 mesi suddetti sia stato nuovamente assunto con qualifica di dirigente presso un azienda tenuta al versamento dei contributi al Fondo Mario Negri. Un ulteriore vantaggio che ottengono i dirigenti che hanno optato per la destinazione del Tfr al Fondo Mario Negri è quello dell applicazione di una normativa per vari aspetti più favorevole in materia di anticipazioni, rispetto a quella applicata dalle aziende che non migliorano le norme contenute nel codice civile (art. 2120, comma 6 e seguenti). Pur essendo questa normativa - per la sua valenza generale - applicabile a tutte le forme di previdenza complementare e, quindi, anche a tutti i fondi chiusi, nonché ai fondi aperti e ai Pip, è da considerare che il Fondo Mario Negri ha previsto condizioni di gran lunga più favorevoli rispetto a tutti gli altri fondi. Per quanto riguarda l anticipazione per spese sanitarie per gravissime situazioni riguardanti il dirigente, il suo coniuge e i suoi figli - anticipazione che ora può essere richiesta in qualsiasi momento senza dover attendere il decorso di 8 anni di iscrizione - la percentuale massima del Tfr accantonato erogabile è stata elevata presso il Fondo dal 75 al 100%. Per l importo di tale anticipazione è previsto l assoggettamento a imposta con l aliquota del 15%, ridotta dello 0,30% per ogni anno eccedente il quindicesimo di iscrizione a forme complementari, con il limite massimo di riduzione di 6 punti. Anche per l anticipazione per l acquisto o la ristrutturazione della prima casa per il dirigente o per i suoi figli - per la quale è invece richiesta un anzianità minima di iscrizione di 8 anni - la percentuale massima dell importo erogabile è stata elevata dal Fondo dal 75 al 100%, mentre per il suo assoggettamento a imposta è stata prevista l applicazione dell aliquota del 23%. Ma il massimo del trattamento di miglior favore è stato deliberato dal Fondo con riferimento alla nuova ipotesi di anticipazione introdotta dal decreto legislativo 252/05: quella per un importo non superiore al 30% per ulteriori esigenze degli aderenti. La percentuale del 30% è stata elevata, infatti, all 80%. È da notare che scompare il limite previsto dall art del codice civile di poter chiedere l anticipazione una sola volta. Tale limitazione, infatti, non è prevista dal decreto legislativo 252/05. D altra parte, a quest ultimo proposito va anche rilevato che le anticipazioni concesse possono essere reintegrate dal lavoratore. Infine, il dirigente, decorsi 2 anni dalla data di conferimento del Tfr al Fondo Mario Negri, anche in costanza di rapporto di lavoro, può decidere di trasferire le quote di Tfr a un diverso fondo pensione, continuando ad essere iscritto al Fondo Mario Negri tramite il versamento della contribuzione contrattuale. Le linee di investimento delle quote di Tfr conferite Le quote di Tfr destinate al Fondo Mario Negri sono gestite in modalità multicomparto, essendo state costituite due apposite linee di investimento, una per il comparto garantito, che appunto garantisce un rendimento minimo del 3% lordo, e una per il comparto bilanciato, che mira a raggiungere risultati analoghi a quelli ottenuti sugli accantonamenti derivanti dalla contribuzione contrattuale. Gli iscritti che hanno optato per il conferimento esplicito del Tfr hanno potuto scegliere, tra le due linee di investimento proposte, quella che maggiormente corrisponde alle proprie esigenze personali, mentre le quote di Tfr pervenute al Fondo tramite conferimento tacito saranno automaticamente indirizzate nel comparto garantito. I dirigenti potranno modificare la linea di investimento originariamente scelta inviando una specifica comunicazione al Fondo all inizio di ciascun anno, seguendo le indicazioni che saranno fornite al riguardo dal Fondo stesso. La gestione delle quote di Tfr risulta quindi separata rispetto a quella a cui sono soggetti i contributi ordinari versati dalle aziende e dai dirigenti in ottemperanza alle disposizioni contenute nel ccnl e che ha conseguito negli anni suc-

5 cessivi alla riforma del 2002 risultati apprezzabili, come si può evincere dalla seguente tabella riepilogativa: Anno Rendimento Rendimento al netto lordo dell imposta sostitutiva dell 11% ,61% 4,10% ,17% 4,60% ,30% 4,72% ,20% 4,63% Possiamo anche anticipare che i risultati della linea di gestione del Fondo, Monocomparto Bilanciato/Obbligazionario, al 30 giugno 2007 ha prodotto nel primo semestre un rendimento significativamente superiore alla media conseguita da fondi similari. Naturalmente, per la determinazione delle prestazioni pensionistiche e del riscatto della posizione (in caso di cessazione dell attività lavorativa prima del conseguimento dei requisiti necessari per la liquidazione della prestazione pensionistica) verrà presa in considerazione l intera posizione individuale dell iscritto, composta dal conto individuale e dall eventuale trattamento di fine rapporto conferito. Per ulteriori informazioni sulle specificità dei due comparti rinviamo all approfondimento pubblicato sull argomento nel n di Dirigente. Concludendo Possiamo quindi confermare quello che abbiamo scritto sulle pagine di questo giornale nel n : il Tfr alla previdenza complementare è una scelta obbligata per chi vuole garantirsi un futuro sereno. Aggiungiamo che per i dirigenti del terziario destinarlo al Fondo Mario Negri è quella più conveniente. Con questo non si vuole affermare che con la riforma della previdenza complementare i lavoratori italiani ci abbiano guadagnato. Riteniamo ancora che fosse meglio quando, con sistemi di calcolo più favorevoli, si poteva andare in pensione con prestazioni più vantaggiose erogate dal sistema pubblico, sicuramente superiori a quelle che i lavoratori entrati nel mondo del lavoro a partire dal 1996 potranno avere, anche con più anni di servizio e sacrificando la liquidazione, mentre prima questa poteva servire per altre finalità, anche più redditizie. Ma quel tempo è passato, come abbiamo già avuto modo di scrivere. Parlarne, ricordando gli errori e soprattutto gli sperperi del sistema pensionistico italiano, è proprio un altra storia.