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1 23 Settembre Settembre 2013 RASSEGNA STAMPA 13 LUGLIO 2015 Sede Milano Corso Italia 22 Sede Trieste Via Fabio Filzi 21/1

2 DAL MERCATO ASSICURATIVO Capaccioni (Kpmg): «Gli agenti non devono temere la multicanalità ma cavalcarla» Le assicurazioni si trovano oggi ad uno stadio embrionale di sviluppo dei canali social, ma gli spazi di sviluppo sono ampi e le compagnie hanno le potenzialità per coinvolgere in modo efficace i propri fan/follower, attraverso un mix di contenuti di educazione finanziaria e di promozione del prodotto insieme ad iniziative di intrattenimento. Aumentare la fedeltà e la fiducia della clientela attuale ed entrare in contatto con potenziali nuovi clienti con un offerta accattivante e personalizzata, Queste dovrebbero essere le finalità principali della presenza social delle compagnie assicurative». A dirlo a «Plus24» è Paolo Capaccioni, il partner di Kpmg che ha curato l indagine sui social media. Quali sono i limiti dell approccio utilizzato per ora sui social dalle compagnie? La tipologia di iniziative lanciate dalle assicurazioni su questi canali fa emergere la natura prevalentemente monodirezionale delle comunicazioni. Questo conferma che la maggior parte delle compagnie si trova ancora in una fase iniziale di sviluppo delle strategie social e spesso ricorre a questi strumenti secondo logiche di marketing e comunicazione tipiche dei media tradizionali, senza cogliere appieno tutti gli elementi innovativi e i vantaggi della comunicazione social, come ad esempio un dialogo aperto con la clientela, la fidelizzazione dei clienti e la creazione partecipativa di prodotti e servizi. Il contatto diretto con il cliente è infatti ancora in mano agli agenti (salvo per le compagnie dirette ovviamente). Cosa manca ancora? Manca ancora una vera profilazione della clientela. Gran parte delle compagnie non è ancora in grado di riconoscere i propri clienti tra i

3 fan/follower delle proprie pagine (solo il 18% di quanti hanno già attivato almeno un social network lo fa) e non effettua analisi quantitative sulle informazioni derivanti da questi canali. Utilizzare in ottica commerciale le informazioni derivanti dai canali social rappresenta il vero valore aggiunto di queste piattaforme. Solo un operatore su quattro (27%) sta già utilizzando i nuovi dati acquisiti dai social network per l elaborazione di analisi quantitative a supporto del business. Quale sarà il ruolo dell agente? La categoria teme la digitalizzazione Sbaglia. Il futuro del settore è nel dialogo multicanale con il cliente. L agente deve fare parte del processo, rendendosi disponibile anche a sperimentare. La multicanalità è un opportunità e non un pericolo: attraverso i social si creano difatti più occasioni di contatto che vanno valorizzate. 24 Plus VIA IL «BOLLINO» DAL PARABREZZA, LE TELECAMERE SCOVERANNO CHI NON PAGA Novità in arrivo per oltre 40 milioni di assicurati Rc auto: la paro la d ordine è «dematerializzazione», cioè scomparsa dei documenti cartacei. Il processo dovrebbe contribuire a ridurre le frodi (oggi molto diffuse) e, quindi, a contenere le tariffe. Ecco che cosa cambierà. La prima novità è che scompare l attestato di rischio. Dal primo luglio gli assicurati non riceveranno più il documento, che indica il numero d incidenti provocati nel quinquennio precedente e la classe di bonus malus universale per il passaggio da una compagnia all altra. Finora veniva inviato all assicurato almeno 30 giorni prima della scadenza della polizza; in base alle regole stabilite dall Ivass (l Istituto di vigilanza sul settore presieduto da Salvatore Rossi), il documento sarà disponibile in un apposita sezione nell area riservata sul sito della compagnia. Validità Le imprese renderanno nota la possibilità di richiedere le credenziali di accesso, e quest informazione dovrà essere comunicata anche alla sottoscrizione del contratto. In aggiunta potranno utilizzare

4 anche altri strumenti di comunicazione come Facebook e WhatsApp. Per i contratti acquisiti attraverso intermediari (per esempio gli agenti), su richiesta del cliente le compagnie dovranno fornire una stampa dell attestato, senza applicazione di costi, ma i documenti così rilasciati non potranno essere utilizzati per la stipula di un nuovo contratto. Gli assicurati potranno richiedere in ogni momento l attestazione e le imprese dovranno mandarla in via telematica entro 15 giorni. Anche in questo caso, però, il documento non potrà essere utilizzato per sottoscrivere una nuova polizza. Tutte le informazioni confluiranno nella banca dati Atrc: le informazioni potranno essere consultate dalle imprese assicuratrici e dai loro intermediari e saranno le sole valide per sottoscrivere un nuovo contratto, in modo da impedire contraffazioni dei documenti cartacei. «In questi mesi le compagnie hanno implementato la banca dati e ora sono pronte a partire con il nuovo sistema dice Umberto Guidoni, responsabile auto dell Ania e segretario dalla Fondazione per la sicurezza stradale della stessa associazione. In caso di errori nell immissione dei dati, relativi ai dati anagrafici o ai sinistri, gli assicurati potranno comunicarlo alla compagnia, che farà subito le correzioni. Questo impedirà le falsificazioni degli attestati di rischio, come avveniva sinora». Evasione La seconda novità scatterà invece il 18 ottobre: niente più contrassegno. Anche il tagliando che comprova l esistenza della copertura assicurativa, e che attualmente dev essere esposto sul parabrezza, scomparirà. Tutti i controlli verranno eseguiti in via telematica attraverso una banca dati, basata sulle targhe dei veicoli, presso la Motorizzazione. «Tutte le telecamere di sorveglianza esistenti sulle strade, dai Tutor alle Ztl, potranno verificare automaticamente l esistenza di una copertura assicurativa abbinata a quella targa commenta Guidoni. Diventerà molto più efficace la lotta all evasione dell obbligo, che interessa circa 3,5 milioni di veicoli particolarmente concentrati in alcune regioni». In caso d incidente provocato da un veicolo non assicurato, interviene il Fondo di garanzia sulle vittime della strada, finanziato dagli automobilisti con il 2,5% sui premi. Ci sarà un impatto positivo sulle tariffe, che in Italia restano molto alte?

5 «Queste due misure possono contribuire efficacemente a ridurre le frodi relative ai sinistri pregressi e l evasione all obbligo contributivo sottolinea Guidoni. Quindi c è da attendersi una ricaduta positiva sui prezzi». Corriere Economia RAPPORTO ANIA: ASSICURAZIONI SANITARIE, IL 70% DEI CONTENZIOSI FINISCE NEL NULLA Nel 2013 i sinistri scendono del 2,5% (ma quelli a carico dei professionisti salgono del 2,4%). E i premi crescono mediamente del 3,8% con il boom di quelli stipulati dai professionisti che salgono del 10%. Calano invece quelli delle Asl (-5,5%). Per Ania l aumento dei premi è dovuto al persistente disequilibrio economico del settore Scendono nel 2013 rispetto all anno precedente i sinistri sanitari del 2,5% ma aumentano i premi delle polizze del 3,8%. È quanto evidenzia l Ania nel suo ultimo Rapporto annuale dove ha analizzato anche la situazione della Rc Sanitaria sia per quanto riguarda le strutture che i professionisti. Come dicevamo il numero dei sinistri nel 2013 ha registrato una lieve riduzione (-2,5% rispetto al 2012), proseguendo la tendenza già avviata nel 2010: nel periodo sono diminuiti dell 11%. Ma nello specifico Ania evidenzia come mentre i sinistri relativi alle strutture sanitarie diminuiscono del 5,5%, quelli relativi alle polizze dei professionisti tornano nel 2013 ad aumentare del 2,4%, dopo tre anni consecutivi di riduzione. La stima dei premi del lavoro diretto italiano per l esercizio 2013 è pari a 564 milioni di euro, ripartiti al 50% tra le polizze stipulate dalle strutture sanitarie e quelle sottoscritte dai professionisti sanitari. In ogni caso si deve tenere conto che la statistica non comprende i premi raccolti dalle imprese europee operanti in Italia in regime di libertà di prestazione di servizi. Rispetto all anno precedente in ogni caso i premi sono aumentati del 3,8%. Vi ha contribuito essenzialmente l aumento di oltre il 10% registrato dal volume premi relativo alle polizze dei professionisti, probabilmente anche a causa di una rivisitazione dei prezzi assicurativi resasi necessaria per il persistente disequilibrio economico del settore. Risultano invece in lieve contrazione (-2,1% rispetto al 2012) i

6 premi relativi alle strutture sanitarie. Il tasso annuo di crescita dei premi complessivi nel periodo si attesta al 6,9% (rispettivamente 4,1% per le strutture sanitarie e 10,9% per i professionisti). Per quanto la situazione del numero dei sinistri che la compagnia chiude senza effettuare nessun pagamento (c.d. senza seguito). Se si esaminano le generazioni più mature (dal 1994 al 2003), mediamente oltre i due terzi dei sinistri denunciati alle compagnie, per il totale della r.c. medica, vengono chiusi senza seguito. In particolare la percentuale è più elevata per i sinistri relativi alle strutture sanitarie (mediamente pari nel periodo al 70%). Questo potrebbe essere causato da fenomeni di duplicazione di denunce per lo stesso sinistro (che possono colpire ad esempio sia la struttura sia il personale medico coinvolto singolarmente) e che sono poi chiuse senza seguito dalla compagnia in quanto riconducibili ad un unico sinistro per l impresa assicurativa. Per i sinistri relativi alla r.c. professionale mediamente il 60% dei sinistri denunciati non dà seguito a un risarcimento. Quotidiano sanità ASSICURAZIONI POCO «SOCIAL» La ricerca di Kpmg mostra generale cautela. Facebook è più usato, ma su Twitter si fa più conversazione Nonostante gli italiani si stiano dimostrando sempre di più un popolo di santi poeti e soprattutto di navigatori (virtuali), sui social media le compagnie assicurative stanno procedendo ancora con i piedi di piombo. Tra gli addetti ai lavori c è consapevolezza del profondo cambiamento innescato dalla rivoluzione digitale e dalla diffusione dei social network, che stanno modificando il paradigma della comunicazione e il modo di fare business. Ma il settore assicurativo esplora questo nuovo mondo con una certa cautela. È quanto emerge dalla fotografia scattata da Kpmg con la ricerca «Assicurazioni e social media» che ha coinvolto 15 tra i principali operatori assicurativi attivi sul mercato italiano, pari al 60% dei premi da lavoro diretto raccolti in Italia. La piattaforma di riferimento è Facebook (69%) seguita da YouTube (62%), Linkedin (46%), Twitter e Google+ (38%). La maggior parte delle compagnie presidia più di un canale social (in media 3 5) fino

7 ad un massimo di 6 social network. Facebook si conferma il social ma è sui Twitter che si genera il maggior numero di conversazioni da parte dei follower. Ad aprile 2015, nel complesso erano circa 470 mila i fan e quasi 40 mila i follower attivi sui profili delle compagnie assicurative prese in considerazione. Su Facebook è UnipolSai la compagnia con il maggior numero di fan (circa 92 mila), a grande distanza da Allianz che invece ne ha circa 52mila. Mentre su Twitter il primato spetta a Generali, con la sua compagnia diretta Genertel, con circa follower. Plus 24 TUTTI PAZZI PER LE POLIZZE VITA Gli italiani hanno destinato alle polizze vita oltre 110 miliardi, l'ammontare più alto nella storia del nostro settore, con una crescita del 30% rispetto al 2013». Le dichiarazioni di Aldo Minucci, presidente dell'ania (Associazione nazionale imprese assicuratrici), fatte alla presentazione del Rapporto 2014 del settore, offrono un'indicazione chiara della direzione che stanno prendendo molti risparmiatori italiani. A fronte di titoli di Stato che offrono rendimenti risibili e di una situazione macro piena di incertezze, sia a livello nazionale sia internazionale, cresce l'interesse verso quei prodotti che offrono da una parte la prospettiva di rendimento e dall'altra garanzie contro gli imprevisti. Anche se spesso questo mix viene fornito a costi di spese commissionali elevati e di un'assunzione dei rischi non sempre chiara ai sottoscrittori. Un unico nome, prodotti diversi. La polizza vita è un contratto tra l'assicurato e una compagnia, in virtù del quale il primo paga un premio alla seconda, che si impegna a liquidare al beneficiario un capitale in un'unica soluzione o attraverso una rendita periodica, al momento in cui si verifica un accadimento relativo alla vita dell'assicurato. Questo è il tratto comune perché, poi, sotto l'ombrello delle polizze vita si trovano prodotti molto diversi tra loro. Quelle di ramo I e di ramo V abbinano contenuti assicurativi e l'obiettivo di crescita del capitale, attraverso una gestione separata. Di solito questi offrono un rendimento minimo garantito e, per

8 farlo, investono buona parte del portafoglio su strumenti finanziari a basso rischio, come le obbligazioni di emittenti a elevato rating. Al contrario, le polizze di ramo III hanno un contenuto più finanziario: in particolare le index-linked investono prevalentemente in obbligazioni strutturate, mentre le unit linked in fondi comuni, che possono essere gestiti dalle stesse compagnie di assicurazione o da società specializzate. In termini numerici, le polizze vita tradizionali sono quelle più gettonate (premi per oltre 82 miliardi di euro lo scorso anno), ma le unit e index-linked sono quelle che hanno registrato il maggiore tasso di crescita (+40,8%). Merito della distribuzione, che spinge questi prodotti, in quanto più remunerativi, ma anche dei risparmiatori, che hanno alzato l'asticella del rischio per non rinunciare a ottenere rendimento. In forte crescita vi sono anche le polizze multiramo, chiamate così perché investono contemporaneamente nelle gestioni separate e nelle unit linked. Due ambiti che ricadono sotto differenti autorità di vigilanza, con il risultato di una regolamentazione che presenta diversi buchi. Quali rischi e opportunità. I rischi di investire nelle polizze vita a contenuto finanziario sono di vario tipo: dalla difficoltà per molti di comprendere cosa c'è davvero nel portafoglio che si acquista; quello di confidare in forme di tutela, che in realtà sono limitate; il dover fare i conti con commissioni mediamente elevati. Questo a fronte di vantaggi come le coperture che prodotti come i fondi o gli Etf non garantiscono. A favore delle polizze gioca anche la disciplina fiscale, che prevede il pagamento di tutte le imposte solo al riscatto o al decesso dell'assicurato. Inoltre minusvalenze e plusvalenze sui prodotti assicurativi possono essere sempre compensate, a fronte di una serie di limiti previsti per chi investe nei fondi e negli Etf. Tirando le somme, la raccomandazione, che vale per tutte le tipologie di investimento, è di valutare con attenzione qualsiasi prodotto venga proposto. Una scelta consapevole è il punto di partenza fondamentale per un investitore di medio-lungo periodo perché consente di lasciarsi travolgere dagli eventi e magari liquidare tutto alla prima correzione. Per il resto, le polizze possono trovare spazio in un portafoglio ben diversificato, con un'incidenza legata alle

9 aspettative di rendimento dei singoli e agli altri titoli che si intende inserire in portafoglio. Occhio ai mutui. Una categoria rilevante di polizze vita è costituita da quelle che a banca richiede al cliente di sottoscrivere nel momento in cui questo sottoscrivere un mutuo. La normativa stabilisce che gli istituti non possono più obbligare il mutuatario ad acquistare una polizza di cui sono allo stesso tempo venditori e beneficiari. Una pratica scorretta che ha portato nelle casse degli istituti di credito introiti notevoli in passato. Inoltre l'isvap ha introdotto l'obbligo per banche e finanziarie di consegnare al cliente due preventivi di due compagnie assicurative che non hanno rapporti con la banca/finanziaria o col suo gruppo di appartenenza. Comunque, il cliente ha dieci giorni lavorativi per trovare la polizza sul mercato. L'Ivass pubblica i prodotti disponibili sul suo sito ( in una sezione ad hoc («polizze vita connesse a mutui immobiliari o a crediti al consumo»). Cosa che facilita la ricerca e il confronto, a tutto vantaggio della trasparenza. Il Sole 24 Ore

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11 Dallo studio emerge inoltre che le compagnie assicurative sono attive si social network quasi esclusivamente in orario lavorativo (dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18), mentre i fan e follower interagiscono sui social sempre. I principali temi di discussione riguardano le caratteristiche e le condizioni dei prodotti e servizi (73%), la promozione di iniziative ed eventi connessi con il business (64%), ma anche alcuni contenuti di educazione finanziaria (36%) relativi al settore (coperture assicurative, composizione dei premi, prevenzione frodi). Il ricorso ai social network da parte delle compagnie assicurative del campione ha principalmente finalità di comunicazione e marketing (91%) e ingaggio della clientela attuale e potenziale (73%). Quanto all evoluzione naturale della presenza social nelle compagnie, lo studio evidenzia come il prossimo passo potrebbe essere l introduzione del servizio di customer care su queste piattaforme: la pensa così il 92% degli operatori. Il 77% si attende, in secondo luogo, un evoluzione della presenza social fondata principalmente sulla valorizzazione dei dati ricavati dalla rete attraverso la creazione di un Crm (customer relationship management) avanzato, che integri le informazioni derivanti dai canali social con le altre a disposizione degli agenti e della compagnia RISPARMIO GESTITO PREVIDENZA COMPLEMENTARE, TROPPI LUOGHI COMUNI La previdenza di scorta è percepita come una formula rigida. Ma in realtà, tra riscatti e anticipazioni, dà all iscritto flessibilità. Che ora sarà ampliata La previdenza complementare viene spesso percepita dal risparmiatore come un investimento troppo lungo nel tempo e poco liquido, difficile quindi da disinvestire prima. Per non trovarsi quindi imprigionati si preferisce non aderire. Ma è davvero così? La premessa è di impostazione concettuale. Occorre infatti in primo luogo ben comprendere cosa sono e che funzione hanno i fondi pensione. Si tratta di un espressione di risparmio finalizzato che ha come obiettivo quello di integrare la propria pensione obbligatoria (Inps per lavoratori dipendenti, autonomi,

12 parasubordinati e Casse di previdenza per i liberi professionisti). Ricorrendo a una immagine, la previdenza complementare può essere raffigurata allora come un binario che scorre parallelo alla previdenza di base. Il termine di paragone omogeneo non è allora tra previdenza complementare ed altre forme di risparmio ma tra previdenza complementare e previdenza obbligatoria. Attraverso questa chiave di lettura non deve essere allora visto come anomalo che si possa disinvestire solo in casi tassativamente individuati se, com è noto, nella previdenza obbligatoria non si può percepire la pensione se non quando si sono maturati i relativi requisiti. I fondi pensione sono invece molto più flessibili essendo prevista la possibilità normativa di anticipazioni e riscatti. Partendo dalle anticipazioni in base alla normativa vigente dal 2007 l iscritto può chiedere anticipazioni: in qualsiasi momento e, dunque, a prescindere dall anzianità di iscrizione, in misura non superiore al 75% della posizione individuale per far fronte a spese sanitarie per terapie e interventi straordinari riconosciuti dalle competenti strutture pubbliche a seguito di gravissime situazioni relative all aderente, al coniuge e ai figli; decorsi otto anni di iscrizione, in misura non superiore al 75% della posizione per acquisto della prima casa di abitazione per sé e per i figli o per la realizzazione di interventi di ristrutturazione sulla prima casa di abitazione; sempre decorsi otto anni di iscrizione in misura non superiore al 30% della posizione maturata per ulteriori esigenze dell iscritto. C è poi la possibilità di riscattare. È contemplato in primo luogo il riscatto parziale, nella misura del 50% della posizione individuale maturata, nei casi di cessazione dell attività lavorativa che comporti l inoccupazione per un periodo di tempo non inferiore a 12 mesi e non superiore a 48 mesi, ovvero in caso di ricorso da parte del datore di lavoro a procedure di mobilità, cassa integrazione guadagni ordinaria o straordinaria. Vi è ancora il riscatto totale della posizione individuale maturata per i casi di invalidità permanente che comporti la riduzione della capacità di lavoro a meno di un terzo e a seguito di cessazione dell attività lavorativa che comporti l inoccupazione per un periodo di tempo superiore a 48 mesi. Tale facoltà non può essere esercitata nel quinquennio precedente la maturazione dei requisiti di accesso alle prestazioni pensionistiche complementari. In questi casi è possibile invece accedere in vi anticipata alla pensione integrativa. Per le forme di previdenza su base collettiva (fondi negoziali e aperti) si prevede poi la possibilità di riscattare l intera posizione individuale maturata qualora vengano meno i requisiti di

13 partecipazione al fondo stabiliti dalle fonti che dispongono l adesione su base collettiva (è il caso del cambiamento di occupazione). Va ancora evidenziato come il disegno di legge sulla concorrenza in discussione apporti ulteriori connotati di flessibilità alla previdenza complementare. Si prevede che sarà possibile accedere in via anticipata alla pensione integrativa in caso di cessazione dell attività lavorativa che comporti l inoccupazione per un periodo di tempo superiore a 24 mesi (nella versione attuale come visto sono 48 mesi), con un anticipo massimo di dieci anni rispetto ai requisiti per l accesso alle prestazioni nel regime obbligatorio di appartenenza (al momento sono cinque anni). Si estende poi la possibilità del riscatto per cessazione dei requisiti di partecipazione anche alle forme pensionistiche individuali. MILANO FINANZA PREVIDENZA E DINTORNI FONDI PENSIONE, QUALI SONO LE STAMPELLE UTILI PER L ISCRITTO CHE GIOCA D ANTICIPO I fondi pensione danno diverse possibilità agli iscritti di chiedere anticipazioni. Partendo da quelle per spese sanitarie straordinarie, per le quali si può chiedere fino al 75% della posizione maturata, secondo la Covip, il fondo dovrà valutare la sussistenza del requisito della straordinarietà in un ambito complessivo, facendo riferimento a terapie o interventi di rilievo per importanza e delicatezza dal punto di vista medico ed economico (viene ritenuta allora legittima l esclusione dell anticipazione per il rimborso di spese che risultino di importo non significativo). Si considera ammissibile, anche in relazione alla tipologia e all urgenza delle spese, la liquidazione delle somme anche prima della terapia o dell intervento, sulla base di preventivi o altri documenti che il fondo ritenga idonei, ferma restando l esigenza di acquisire successivamente dall iscritto la documentazione fiscale comprovante la spesa sostenuta. Così come si reputa possibile comprendere nell ambito della spesa sanitaria le spese di viaggio e soggiorno, anche relative al familiare che presti eventualmente assistenza al lavoratore beneficiario dell anticipazione. Con riferimento all acquisto prima casa, per la quale l anticipazione arriva al 75% e si può richiedere dopo otto anni di iscrizione, è da intendersi possibile non solo se è l iscritto ad effettuare

14 l acquisto, ma anche quando l acquisto sia effettuato da un figlio e la richiesta di anticipazione venga giustificata dalla necessità di quest ultimo di disporre del relativo importo. Quanto agli ulteriori soggetti intestatari del bene acquistato, si ritiene che il beneficio possa essere concesso anche nel caso in cui l acquisto risulti effettuato, successivamente alla data del matrimonio, solo dal coniuge dell iscritto in regime di comunione legale dei beni. Circa i modi di acquisto del diritto di proprietà, è possibile concedere l anticipazione anche in fattispecie diverse dall ordinario acquisto da terzi (tipicamente, contratto di compravendita) come l acquisto in cooperativa e la costruzione della casa di abitazione su suolo proprio. Quanto poi alla localizzazione dell immobile acquistato, non costituisce elemento di valutazione l ubicazione dello stesso in Italia o all estero. Altra causale prevista riguarda la realizzazione di interventi di ristrutturazione sulla prima casa sia di proprietà dell iscritto, sia dei figli. È quindi escluso il conseguimento dell anticipazione per sostenere spese di ristrutturazione nel caso in cui l immobile non sia di proprietà dell iscritto (o dei suoi figli) ma di terzi, anche laddove l immobile sia destinato ad abitazione principale dell iscritto (o dei suoi figli). Gli interventi di ristrutturazione devono essere documentati in conformità alla normativa. Si possono poi chiedere anticipazioni per ulteriori esigenze dell iscritto, decorsi otto anni dall iscrizione e per un importo non superiore al 30%. Per l esercizio di tale facoltà è, quindi, sufficiente la richiesta e il decorso del periodo minimo previsto, non dovendo la forma pensionistica effettuare alcuna indagine circa le motivazioni. Con riferimento alla determinazione dell anzianità per il conseguimento delle anticipazioni, si considerano tutti i periodi di partecipazione ai fondi maturati dall aderente per i quali lo stesso non abbia esercitato il riscatto totale. La Covip evidenzia come nel computo debbano essere compresi anche i periodi di partecipazione ai piani pensionistici individuali (pip). Circa il momento da considerare per la decorrenza degli otto anni, si ritiene che debba farsi riferimento al momento dell iscrizione, anche qualora l adesione non coincida con la decorrenza della contribuzione. Le anticipazioni possono essere poi concesse anche durante l eventuale prosecuzione volontaria della contribuzione oltre l età pensionabile prevista. Le richieste possono essere reiterate, anche in riferimento a una medesima causale, fermo restando il rispetto delle condizioni previste circa la durata dell iscrizione e il massimale erogabile. MILANO FINANZA

15 FONDI PENSIONE: LE REINTEGRAZIONI? FAVORITE DAL FISCO Ma come sono tassati anticipazioni e riscatti? Sulle anticipazioni per spese sanitarie, al netto dei redditi già assoggettati a imposta, è prevista una ritenuta a titolo d imposta con l aliquota del 15% ridotta di una quota pari a 0,30 punti percentuali per ogni anno eccedente il quindicesimo anno di partecipazione a forme pensionistiche complementari con un limite massimo di riduzione di 6 punti percentuali. Per le anticipazioni erogate invece per l acquisto della prima casa di abitazione per sé o per i figli o per ristrutturazioni edilizie, si applica invece una ritenuta a titolo di imposta del 23%. Medesima imposta si applica anche sulle anticipazioni erogate per ulteriori esigenze degli aderenti (quelle cioè fino al 30% della posizione individuale). Al fine poi di ricostituire la posizione individuale esistente all atto dell anticipazione, la normativa prevede che, a discrezione dell aderente alla forma pensionistica, le anticipazioni possano essere reintegrate in qualsiasi momento, mediante contribuzioni anche annuali eccedenti il limite di 5.164,57 euro. La reintegrazione può avvenire in unica soluzione o mediante contribuzioni periodiche. Per agevolare il contribuente che decide di reintegrare la propria posizione presso il fondo, è riconosciuto un credito d imposta pari all imposta pagata al momento della fruizione dell anticipazione, proporzionalmente riferibile all importo reintegrato. Tale credito può anche essere utilizzato per compensare altre imposte. Per il riconoscimento del credito d imposta occorre idonea documentazione, costituita dalla certificazione dell anticipazione erogata e delle relative ritenute e dalla comunicazione presentata dall aderente al fondo circa la volontà di reintegrare l anticipazione percepita, con l indicazione delle somme reintegrate. Tali regole sul reintegro sono applicabili alle sole anticipazioni erogate dall 1 gennaio 2007 e ai montanti maturati a decorrere da questa data. Con riferimento ai riscatti è invece operata una ritenuta a titolo di imposta con l aliquota del 15% ridotta di una quota pari a 0,30 punti percentuali per ogni anno eccedente il quindicesimo anno di partecipazione a forme pensionistiche. Per il riscatto per cessazione dei requisiti di partecipazione il prelievo è invece pari, sempre con imposta sostitutiva, al 23%. Milano Finanza.

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